Anno IX n 1 Gennaio Marzo 2016

PERIODICO DEL CENTRO SPORTIVO DELLA GUARDIA DI FINANZA FONDATO NEL 1975

Gianmarco Tamberi Dorothea Wierer

ORO Mondiale nel salto in alto Primo italiano nella storia dell’atletica leggera

ARGENTO Mondiale nella 10km inseguimento La medaglia più preziosa di sempre nel biathlon femminile

Editoriale

Chi ben comincia...

…può sempre fare meglio. Noi delle “Fiamme Gialle” ab- tricolore. Dopo due settimane vola a Portland, negli USA, biamo preferito modificare il noto proverbio, facendolo per i Mondiali Indoor e diventa il primo italiano “iridato”, aderire al nostro personale modo di vivere, quello dell’a- nel salto in alto, in 120 anni di storia dell’atletica italiana gonismo sportivo, che interpreta l’attività di ogni giorno moderna con un bellissimo salto di 236 centimetri. Tam- come un continuo miglioramento. Dati alla mano, per- beri e Wierher meritano la copertina del primo numero ché lo sport sarà anche idealità, spirito e valori ma alla del 2016 di . Dopo anni di duro fine quello che conta, quello che atleti, tecnici, dirigenti lavoro si raccolgono i meritati successi in due discipline e tifosi vogliono sono i risultati, riteniamo veramente di che da troppo tempo non regalavano grandi risultati allo avere ben cominciato questo importantissimo anno due- sport azzurro. Ulteriori conferme ad alti livelli saranno milasedici. Alla prima tappa della stagione 2015-2016 di necessarie prima di poter parlare di ciclo o addirittura, ce Coppa del Mondo di Biathlon, Dorothea Wierer vince la lo auguriamo, di “scuola”, ma Gianmarco e Dorothea sono 15 km individuale, prima italiana dopo 23 anni, e conti- già in “buona compagnia”. Lo sport italiano ha presenta- nua a fare sempre meglio: sale sul podio per ben 13 volte, to ufficialmente la sua candidatura per ospitare le Olim- tra cui 3 vittorie individuali e 1 di squadra, piazzandosi piadi del 2024 a Roma e c’è da credere che quell’entusia- terza nella classifica generale e aggiudicandosi la Coppa smo e quell’energia accompagneranno tutti nostri atleti di Specialità 15 km …Ma si può sempre fare meglio e, nei prossimi importanti appuntamenti agonistici che li quindi, nel corso della stessa stagione, conquista anche attendono fino a Rio. Certo, gli occhi e le aspettative di l’Argento ai Campionati Mondiali di Oslo nella 10 km in- tutti sono per le Olimpiadi e le Paralimpiadi del prossimo seguimento, la medaglia più pregiata vinta da una atleta agosto-settembre, con l’obiettivo di ben figurare ma an- azzurra ai mondiali di questa specialità. che con la voglia e la speranza di vedere stadi e palazzetti “Se non riesci a sognare, devi vederlo saltare”. Quando im- gremiti di tifosi di ogni paese l’uno accanto all’altro, uniti pari a canalizzare l’energia di oltre 10 mila persone che ri- dai valori comuni dello sport, libero da qualsiasi tipo di empiono un palazzetto per gli Assoluti Indoor di Atletica condizionamento e legato da cinque abbracci di pace, Leggera, allora vuol dire che cominci ad acquisire maturi- di fratellanza, di agonismo, di lealtà e correttezza. Non tà e consapevolezza dei tuoi mezzi. Gianmarco Tamberi i vogliamo che frettolosi pregiudizi o isterismi più o meno Mondiali di Pechino della scorsa estate se li è lasciati alle giustificati, condizionino lo spettacolo sportivo più bello spalle, dopo aver capito dove e cosa doveva migliorare. e antico del mondo, anche se, per la storia delle Olimpia- Agli inizi di marzo, ad Ancona, vince il suo terzo titolo di, non sarebbe la prima volta…

1 Gennaio - Marzo 2016 Sommario

EDITORIALE di Giorgio Bartoletti 1

FOCUS 4 Progetto medaglia

ATLETICA di Margherita Magnani 5 5 Tamberi nuovo Campione del Mondo!

ATLETICA di Andrea Matarazzo 8 Campionati Italiani Juniores e Promesse di Ancona

Periodico del Centro Sportivo della Guardia di TIRO di Salvatore Mendolia Finanza fondato nel 1975 A Colorado Springs Marco De Nicolo Reg. trib.di Roma n. 242/2008 del 12-06-2008 11 Anno VIII n.4 ottobre-dicembre 2015 e Niccolò Campriani “Puntano in alto” Direttore Editoriale 11 Giorgio Bartoletti SCHERMA di Salvatore Mendolia Vice Direttore Editoriale 12 Coppa Europa per Club di Sciabola Maschile Vincenzo Parrinello Storico bis delle Fiamme Gialle Direttore Responsabile Gianni Boninsegna

Karate di Salvatore Mendolia Consulente Editoriale 14 Quaranta e non sentirli Luigi Capasso Redazione Via Croviana, 120 - 00124 Roma Fax: 06.51023569 TUFFI di Salvatore Mendolia email: [email protected]

17 A Rio per la storia Coordinamento Stampa 22 Roberto De Novellis, Alessandro Lancione Archivio e ricerche fotografiche SPORT INVERNALI di Gianni Boninsegna Giuseppe Marchitto Fabrizio Morganti, Francesca Segat 22 Italia da sogno nella discesa libera di La Thuile Fotografie Elvis, Giuseppe Marchitto, Augusto Bizzi, Giancarlo Colombo, Mauro Ficerai, Michelangelo Crispi, Piero SPORT INVERNALI di Gianni Boninsegna Incalza, SMD, Wolfgang/Schreiber, Mark Liner, Jesus Renedo, Davide Ciccarelli 23 fa il triplete... di podi Hanno collaborato a questo numero Edoardo Viti, Gianni Boninsegna, Margherita Magnani, Salvatore Mendolia, SPORT INVERNALI di Gianni Boninsegna Michelangelo Crispi, Pierluigi Fornelli, Alessandra Giorgi, Niccolò Campriani, 26 Argento Wierer! Andrea Matarazzo, Mauro Quattrociocchi, 26 Tommaso Mattei, Orazio Romanzi Realizzato da VITA GIALLOVERDE STEGIP 4Communication Srl Piazza Pio IX - 00167 Roma 39 Le Fiamme Gialle piangono la scomparsa Tel: +39 06.6281799 - Fax: +39 06.6142670 del Generale Carlo Valentino email: [email protected] - www.stegip.it Progetto grafico e impaginazione Sezione Eventi Gruppo Polisportivo EVENTI di Alessandra Giorgi Presentato il calendario 2016 “Fiamme Gialle” Tipografia 42 Graffietti Stampati (Montefiascone 01027 Viterbo)

Chiuso in redazione il 4 dicembre 2015

Eventi di Alessandra Giorgi Le collaborazioni a Traguardo sono da considerarsi del tutto gratuite e non retribuite. 46 Solidarietà e Sport La direzione si riserba il diritto di modificare la titolazione degli articoli e di fare gli opportuni tagli redazionali. Tutto il 46 materiale, anche se non pubblicato, non verrà restituito.

FOCUS Progetto medaglia

La presentazione della candidatura ufficiale L’esperienza racconta che le medaglie o i suc- perfettamente chiari quali sono stati i passi di Roma 2024 non ha tradito le attese. Una cessi, nello sport come in altri campi delle at- giusti, compreso il pizzico di fortuna, e puoi volta alzatosi dall’accogliente poltroncina tività umane, sono il risultato, preventivabile, immediatamente replicare il percorso. Impa- della sala del Palazzo dei Congressi, credo che di una attenta pianificazione. Il campione va rare dalla sconfitta, invece, richiede molto ognuno di noi si sia sentito irrefrenabilmente individuato tra quanti più talenti possibili a più tempo. Sull’avversario appena battuto, coinvolto, entusiasta e voglioso di mettersi disposizione, aiutato a diventare tale e soste- che dovrà imparare dai propri errori, c’è dun- all’opera in qualche modo, non importa per nuto nel suo percorso. Il talento va cercato que un margine di vantaggio che bisogna as- cosa e non sapendo nemmeno, in effetti, per e rassicurato, attirato e accompagnato. Gli solutamente sfruttare per migliorare ancora. fare cosa, ma comunque desideroso di dare il investimenti in strutture, scuole sportive e Il successo sportivo non è una rendita e ripe- proprio contributo per raggiungere l’agogna- risorse umane qualificate e motivate, rappre- tersi impone migliorarsi: se vuoi gli interessi, to traguardo. sentano la parte fondamentale per la succes- devi versare nuova fatica e sudore. L’impres- La febbre per l’Olimpiade, intendendo la tre- siva definizione dei programmi attraverso i sione è che manca l’attitudine, anzi la pre- pidazione per le gare, piuttosto che la curio- quali “costruire” una medaglia. parazione, a imparare proprio dalle vittorie sità per la cerimonia di apertura, l’abbiamo Si può cercare di immaginare o indovinare conquistate. L’adagio calcistico “squadra provata in tanti. Molti meno sono quelli che, il campione di domani nella ragazza o nel vincente non si tocca” sintetizza cinquantanni orsono, il 15 giugno 1955, pos- ragazzo che in fondo a quella pista stanno al meglio la necessità di consolidare e pro- sono raccontare di aver atteso alla radio la provando un salto o una ripetuta. O maga- gredire su basi solide, su un gruppo, anche notizia dell’assegnazione dei giochi del 1960 ri nel bambino che ancora incerto prova ad dirigente, che abbia la cosiddetta mentalità a Roma. Ragioni di scaramanzia, a questo avvicinarsi il più possibile ai paletti dello sla- vincente. La motivazione nello sport è tutto punto, impongono un doveroso “salto” di lom o che ancora non riesce a trovare il ritmo e nella ricerca della formula perfetta per il argomento che, nel rispetto della par condi- giusto nella respirazione in acqua. La promo- successo bisogna tenere conto anche di que- cio tra la fazione del “non è vero” e quella del zione della cultura e della pratica sportiva, sta. Investimenti finanziari, strutture, risorse “non è vero ma ci credo”, immediatamente a livello agonistico, non può prescindere da tecniche e supporto qualificato non potran- facciamo. una diffusa ed efficiente presenza di struttu- no mai prescindere dalla motivazione degli Le nuvole dell’austerity, che alla vigilia dei re e “uomini di sport”, preparati e orientati atleti, dei tecnici e delle persone che colla- giochi di Londra, accompagnavano il man- da una consapevole visione di lungo periodo, borano al raggiungimento dei loro traguardi. cato sostegno del Governo alle Olimpiadi pronti ad accogliere quei bambini e quei ra- Esistono già, adesso, le realtà vincenti nello nella Capitale sembrano molto meno scure gazzi tra i quali individuare il talento e cerca- sport nazionale. Da tempo, se ne auspica ora ma, come è naturale che sia in questa fase, re di svilupparne le naturali potenzialità. l’ottimizzazione, ora la razionalizzazione ma gli spiragli di luce e di ottimismo illuminano, Se il “Team Italia” torna da un mondiale o il dubbio che i centri di eccellenza rimangano piuttosto, la componente tecnico-organizza- da un’olimpiade senza medaglie, non è suffi- tali solo nei discorsi di circostanza comincia tiva dell’evento. Piani, timeline, flow-chart e ciente evocare i sani principi del decouberti- a farsi strada. Piuttosto che un’elevazione a grafici sono in grado di prevedere, con ragio- nismo per sopire il fuoco sacro della polemi- luoghi elitari, che rendono l’idea di contesto nevole e verosimile approssimazione, spet- ca costruttiva, ma continuare a pensare che ristretto e isolato, sarebbe preferibile la loro tatori, introiti, benefits per il territorio e per la buona volontà, lo spirito di sacrificio, la ulteriore apertura e integrazione con il ter- l’intera economia nazionale. E quante meda- buona sorte e le innate virtù italiche siano gli ritorio e le altre realtà sportive costituendo, glie abbiamo previsto di vincere? No! Adesso unici ingredienti per avere la ciambella con in tal modo, il primo “investimento a costo la scaramanzia non può venire in aiuto e a il buco…! zero” per accogliere il talento, crescere il cam- quanti credono, ancora, che le medaglie o i Il motto scelto dal comitato Roma 2024, pione e progettare la prossima medaglia. Si successi in genere nello sport non possono “Anche se il futuro sembra lontano, in realtà possono e si devono investire tutte le risorse essere previsti, perché legati a troppe varia- comincia proprio adesso”, appartiene ad un necessarie, con la dovuta oculatezza, razio- bili, consigliamo di…riflettere! A chi crede, adolescente, Mattie J.T. Stepanek, che co- nalità e trasparenza, una volta ben chiare le ancora, che siano più numerosi i successi, o le nosceva quanto breve sarebbe stato il suo disponibilità e le potenzialità offerte dalle medaglie, frutto della favorevole congiuntu- futuro ma era pienamente consapevole che strutture e dal personale qualificato già di- ra del momento, della squadra o del singolo per raggiungerlo e viverlo non si poteva pre- sponibili, pianificando le esigenze future e atleta, consigliamo di…riflettere. E a chi, vo- scindere da quel singolo istante che trascor- definendo, a tutti i livelli, obiettivi di lungo lendo comunque attestare la bontà delle due re e sembra sfuggirci, inafferrabile, come la periodo e rigorosi step intermedi di verifica. affermazioni precedenti crede che queste si- sabbia tra le dita. Esiste una realtà dello sport Una cura antibiotica, da sola e per quanto ano valide, in fondo, solo a partire dall’era del vincente già adesso, grazie ai tanti granelli di potente, provoca danni collaterali rilevanti se cosiddetto sport moderno “…perché fino a sabbia frutto del lavoro e dei successi (tan- non accompagnata da contromisure a soste- qualche anno fa non era mica così…”, consi- ti) raggiunti dagli atleti di tutte le discipline gno dell’intero organismo. “Spendere” nello gliamo di riflettere! sportive, dai tecnici e da quanti (tantissimi), sport con l’obiettivo di investire nel succes- Certo è più facile sostenere che un talento fuori dal cono di luce dei riflettori, sono stati so sportivo è, innegabilmente, “redditizio”. nasce una volta ogni chissà quanti anni piut- di supporto. Perché, a ben vedere, è più facile Rischiare di disperdere esperienze preziose e tosto che ammettere che, in altrettanti anni, imparare dai successi che non dagli errori e potenzialità riconosciute, è il primo errore da non si è riusciti ad individuare un talento. dalle sconfitte. Se sei riuscito a vincere, hai già evitare. Impariamo dai successi.

4 Gennaio - Marzo 2016 ATLETICA

Tamberi

nuovo Campione del Mondo!

di Margherita Magnani

Presso l’Oregon Convention Center di Portland (Stati Uniti), dal 17 era riuscito a superare tale quota. Successivamente, “Gimbo” spinto al 20 marzo si è svolta l’Edizione 2016 dei Campionati Mondiali In- dagli oltre 7000 spettatori presenti all’interno dell’Oregon Conven- door. tion Center, ha effettuato anche tre tentativi a 2.40. Tentativi che A questa importante rassegna mondiale, con cadenza biennale, si sono rivelati tutt’altro che velleitari e hanno dimostrato di come ha partecipato una ridotta delegazione di azzurri composta uni- la quota sia già nelle gambe del ragazzo e che l’appuntamento sia camente da 5 elementi, di cui i due saltatori in alto, portacolori solamente rimandato. delle Fiamme Gialle, Alessia Trost e Gianmarco Tamberi. Proprio Oltre a questa importantissima vittoria mondiale, il 2016 di Tam- quest’ultimo, in forza dei risultati ottenuti nel corso della stagione e beri può considerarsi impeccabile, sia per il record nazionale di 2.38 in particolare del 2.38 realizzato il 14 febbraio a Hustopece (nuovo ottenuto a Hustopece il 14 febbraio (che va ad aggiungersi al record record nazionale), si presentava come l’uomo da battere per tutti nazionale all’aperto di 2.37 che aveva realizzato lo scorso 2 agosto gli altri avversari. a Eberstadt), ma anche per la grande continuità tecnica dimostrata Durante la notte di sabato 19 marzo, Gianmarco non ha tradito le dalle misure saltate (2,35 – 2,33 – 2,38 – 2,36 – 2,36) e dalla scia aspettative dei suoi numerosi tifosi ed è riuscito a compiere una ininterrotta di vittorie ottenute (cinque su cinque). grandissima impresa, divenendo il nuovo Campione Mondiale di specialità e riportando, a distanza di oltre 12 anni, un titolo mon- diale in “casa italiana” (l’ultimo vincitore di un Mondiale era stato il saltatore con l’asta delle Fiamme Gialle Giuseppe Gibilisco, nel 2003 a Parigi). Nelle fasi iniziali la competizione non si era sviluppata nel migliore dei modi e, complice una pedana di difficile interpretazione, Gian- marco aveva commesso qualche errore di troppo ma era riuscito comunque a salvare la gara in extremis per ben due volte, prima a 2.29 (quando erano rimasti in gara ancora 7 atleti) e successivamen- te a 2.33 (con quattro atleti rimasti). Quando poi l’asticella è stata posta a 2.36, nella mente del ventitreenne anconetano è scattata quella molla, quel qualcosa in più che crea la differenza tra il vero campione e il soggetto normale, che l’ha spinto a compiere un salto tecnicamente perfetto e a superare l’asticella già al primo tentativo, chiudendo di fatto la gara poiché nessuno degli altri concorrenti

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04/04/16 10:59 www.fmistore.it ATLETICA Il Mondiale di Campionati Italiani Alessia Trost e Assoluti Indoor di la sua stagione Ancona indoor di Andrea Matarazzo

Come ormai accade da diversi anni, dell’allievo finanziere Yassin Bouih il Pala “Banca Marche” di Ancona è (secondo sui 3000 con il nuovo re- stato lo scenario dei Campionati Ita- cord personale di 7’57’’45) e della liani indoor assoluti individuali 2016. rientrante primatista nazionale dei di Margherita Magnani Nel corso delle due giornate di gare 60hs Veronica Borsi, terza in 8’’20. Al sono stati vinti ben sette titoli nazio- termine dei Campionati Italiani sono Alessia Trost, invece, non è rientrata totalmente sod- nali dagli atleti delle Fiamme Gialle. anche stati assegnati gli scudetti so- disfatta dai Campionati Mondiali Indoor di Portland. Uomo copertina di tutti i Campionati cietari in ambito assoluto e in ambito La saltatrice di Pordenone ha concluso il suo Cam- è stato il saltatore in alto Gianmar- giovanile. Come da diverse edizioni a pionato Mondiale al settimo posto con la misura co Tamberi che, dinanzi all’affiatato questa parte, il campionato di società di 1.93 (saltata al secondo tentativo), piazzamento pubblico di casa, ha conquistato il assoluto indoor in campo maschi- tutto sommato discreto anche se, per la vittoria o suo terzo titolo tricolore, superando le, attribuito in base alla somma dei per una medaglia, sarebbe servita “solo” la misura di la notevole misura di 2,36, a soli due risultati ottenuti nelle diverse gare, 1.96, prestazione certamente alla portata di Alessia, centimetri dal suo record nazionale. è stato vinto dalle Fiamme Gialle in considerazione del suo record personale di 2.00 Anche l’altra saltatrice in alto Alessia con 99 punti, davanti alle formazio- metri. Trost ha destato un’ottima impressio- ni dell’Atletica Riccardi Milano 1946 Dopo una stagione estiva condizionata da diversi ne, vincendo agilmente la gara con (79,5) e Aeronautica (67). problemi fisici, nel 2016 la Trost è riuscita a mettere un buon 1,94. Gli altri cinque titoli in fila una serie di gara positive, riportando diverse tricolori sono stati conquistati da: So- vittorie in alcuni meeting internazionali tra cui in nia Malavisi nel salto con l’asta (4,35 particolare quella della Golden League di e m), già vincitrice quest’anno del titolo quella di Madrid, in cui aveva saltato anche il primato italiano Under 23, stagionale di 1.95. La attendiamo all’aperto per altri nel salto triplo (13,57 m), Matteo grandi risultati degni di tutto il suo valore. Galvan sui 400 metri (47’’29), Daniele Secci nel getto del peso (19,35 metri) e Francesco Fortunato nei 5000 metri di marcia (19’12’’00 terza prestazione di sempre tra gli Under 23). Si è assi- stito poi anche ad altri ottimi risultati da parte di altri atleti Fiamme Gial- le, da segnalare tra queste le buone prove dei triplisti e Simone Forte, rispettivamente secon- do e terzo con 16,74 e 16,62 (nuovo primato personale), oltre che quelle

7 Gennaio - Marzo 2016 ATLETICA

Campionati Italiani Juniores e Promesse di Ancona di Andrea Matarazzo

Il 6 e 7 febbraio 2016 si sono svolti presso il “Banca Marche Palas” sura di 7,61. Nella seconda giornata di gare Simone Forte fa suo di Ancona i Campionati Italiani juniores e promesse indoor, mas- anche il titolo nazionale di triplo con il nuovo personal best al sima rassegna nazionale al coperto per gli atleti nati nelle annate coperto di 16,47 metri, misura che rappresenta anche la terza pre- 1997/1998 (categoria Juniores o Under 20) e 1994/ 1995/ 1996 stazione all-time di categoria. Nella medesima gara, ottima prova (categoria Promesse o Under 23). Il risultato più eclatante della per il compagno di allenamenti (presso la sede di Castelporziano, prima giornata di gare per le Fiamme Gialle é stato senza ombra con il tecnico Andrea Matarazzo) Simone Contaldo, che ha vinto di dubbio quello ottenuto dalla saltatrice con l’asta Sonia Mala- per le Fiamme Gialle G.Simoni una bella medaglia d’argento con visi (giá campionessa assoluta 2015), che ha realizzato il nuovo la misura di 15,86 metri. Titolo nazionale per la neo arruolata Ilaria primato italiano promesse con la misura di 4,40 metri. La venti- Verderio che ha fatto suoi i 400 metri juniores, fermando il crono- duenne, con un passato da ginnasta, da un paio di stagioni è la mi- metro in un buon 55”32. Ultimo titolo di giornata sui 3000 metri gliore specialista in campo nazionale, oltre ad essere interamente Under 23 per il portacolori delle Fiamme Gialle G. Simoni Ahmed un “prodotto” Fiamme Gialle perché cresciuta agonisticamente Abdelwahed. Il ragazzo di origini egiziane, scoperto qualche anno sempre sotto la guida del tecnico Enzo Brichese, ed avendo avuto fa dal tecnico gialloverde Andrea Ceccarelli e seguito attualmen- come primo tesseramento le Fiamme Gialle G. Simoni. Altre vitto- te presso Castelporziano da Vittorio Di Saverio, con un ultimo rie per l’allievo finanziere Yassin Bouih che, nei 1500 metri Under giro finale velocissimo ha battuto tutti gli avversari imponendosi 23, ha sbaragliato la concorrenza vincendo in 3’47”18 (nuovo pri- in 8’28”12. Da segnalare anche i buoni risultati dei saltatori con mato personale) e per Simone Forte nel salto in lungo Under 23; l’asta della sezione giovanile, Leonardo Azara e Simone Andreini, il ventenne, più specialista del salto triplo, ha migliorato il proprio rispettivamente terzo e quinto nella prova dedicata alla categoria primato personale di oltre 20 centimetri, fino ad atterrare alla mi- juniores con le misure di 4,90 e 4,60 metri.

8 Gennaio - Marzo 2016 ATLETICA

Corsa di Miguel 2016 secondo posto di di Margherita Magnani vincitrice

Domenica 31 gennaio, presso lo Stadio dei Marmi di Roma, ha preso il via la 17^ Edizio- del titolo italiano di mezza ne della “Corsa di Miguel”, gara su strada della distanza di circa 9 Km istituita per commemo- maratona a Fucecchio rare l’atleta - poeta Miguel Sanchez, uno dei tanti ‘’desaparecidos’’ argentini sequestrato di Margherita Magnani presso la propria abitazione nella notte tra l’8 e il 9 gennaio del 1978. L’Edizione 2016 è stata particolarmente partecipata e ha visto tagliare Domenica 6 marzo, presso Fucecchio il traguardo quasi 8000 appassionati. Il percor- (Firenze), si sono disputati i Campionati Italiani so gara, particolarmente suggestivo, ha attra- individuali e di società di mezza maratona. versato una prima volta il Parco del Foro Italico La prova femminile, sui 21 Km e 92 metri, ha visto per poi portarsi su ponte Duca d’Aosta, sul lun- il successo per la portacolori delle Fiamme Gialle gotevere Thaon de Revel, su ponte Milvio, sulla Rosaria Console con il buon tempo di 1h13’02”. ciclabile del Tevere, sul lungotevere Cadorna, La Console, alla seconda gara al rientro dalla sul lungotevere Diaz, per poi rientrare nel Par- co del Foro Italico fino all’ingresso nello stadio maternità, ha destato una buona impressione, Olimpico sulla strada di quella piena efficienza fisica Per il G.A. Fiamme Gialle era presente lo spe- che nel corso degli anni l’ha condotta a cialista dei 3000 siepi Yuri Floriani che ha ta- partecipare a più edizioni di Campionati gliato il traguardo in seconda posizione alle Mondiali, Europei e Giochi Olimpici spalle del vincitore Daniele D’Onofrio (Nuova (Londra 2012 e Atene 2004) nella maratona. atletica Isernia) e davanti al terzo classificato La vittoria generale in campo maschile è andata Delian Dimko Stateff (Lazio atletica). Per l’atle- al keniano Thomas James Lokomwa (1h02’34” ta gialloverde si è trattato complessivamente di record della manifestazione), mentre il titolo una prova positiva, che ne ha messo in luce una nazionale é stato vinto da Daniele D’Onofrio buona condizione fisica. (Nuova Atletica Isernia) in 1h03’29”.

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K Niccolò Campriani “Puntano in alto”.

Si è svolto nel mese di febbraio a Colorado Springs (USA) il Cam-

pionato Rocky Mountains 2016 di carabina al quale hanno preso parte i nostri unici specialisti delle armi lunghe, Marco De Nicolo e Niccolò Campriani. Una manifestazione, quest’ultima, dall’alto va- lore tecnico agonistico in quanto vi hanno preso parte numerosi at- leti di valenza mondiale, tra i quali spiccano il francese Sauveplane Valerian, pluricampione europeo, e l’americano Matthew Emmons campione olimpico e mondiale nelle specialità a fuoco nonché la nazionale americana al completo. Occhi puntati, naturalmente, nelle tre discipline olimpiche dove i nostri portacolori si sono confrontati alla pari con gli altri, ben quotati, specialisti stranieri. Marco De Nicolo vince l’argento nella carabina libera a terra (pun- ti 625,4 e 630,4) e il bronzo nella carabina libera tre posizioni grazie ai suoi nuovi record personali di 1178 e 1181 punti. Niccolò Cam- priani vince l’oro con la carabina ad aria compressa (punti 630,7 e 4 promotion 4 e-commerce 4 communication 4 logistic 632,4) e l’argento con la carabina libera tre posizioni (1180 e 1179 i punteggi). Sono prestazioni agonistiche eccezionali quelle realiz- zate dai tiratori “Fiamme Gialle” in quanto se realizzate in occa- sione delle gare più importanti (Olimpiadi, Mondiali ed Europei) www.stegip.it permettono all’atleta di accedere sempre alla fase finale riservata ai migliori otto. Piazza Pio IX, 5 - 00167 - Roma - Tel. +39 06 62 81 799 - Fax +39 06 61 42 670 11 Gennaio - Marzo 2016 SCHERMA

Le Fiamme Gialle si confermano Campioni d’Europa battendo in finale, come nel 2015, la Dinamo di Bucarest. Samele, Pellegrini, D’Armiento e Berrè nella storia del club

Coppa Europa per Club E TRE! di Sciabola Maschile Le Fiamme Gialle si aggiudicano per la terza volta il prestigioso trofeo. Nel Storico bis 2011 e nel 2014 gli altri due successi. Aspromonte-Avola-Garozzo il terzetto delle Fiamme Gialle campione d’Europa Al Palaruffini di Torino di scena il formidabile trio Avo- la-Garozzo-Aspromonte. I due siciliani, attuali titolari in di Salvatore Mendolia nazionale, Avola e Garozzo, e l’oro di Londra 2012 sono una corazzata e l’hanno dimostrato in pedana. Dopo il primo turno superato in scioltezza, in semifinale ci tocca il C.S. I nostri 4 moschettieri avevano un compito arduo a Padova. Confer- Pisa, Campione d’Italia per squadre “civili”. I pisani non sono marsi è sempre più difficile che vincere. Campioni in carica e tiravano male, come certifica il bronzo che si sono alla fine aggiudi- in casa, nella splendida Kioene Arena. Ruolo di favoriti da sopportare. cati sulle coriacee Fiamme Oro (45 a 43 lo score). L’incon- Samele e compagni, inoltre, si sono presentati ai nastri con l’handicap tro, tuttavia, non ha storia e le Fiamme Gialle s’impongono del forfait di Berrè, acciaccato dopo il week end padovano di Coppa con un perentorio 45 a 23. I nostri in gran spolvero. Finale del Mondo. Enrico s’è piazzato a bordo pedana come “riserva” del contro l’Aeronautica, Campione d’Italia 2015, che schiera suo giovane sostituto, D’Armiento, regalandogli assistenza tecnica e Baldini-Foconi-Nista. In pedana 3 ori olimpici (Aspromon- morale. A tenere la rotta Samele, bronzo a Londra 2012, e il padoàn te, Avola e Baldini) e 6 nazionali. Scherma di alto livello. Pellegrini, ultimamente in gran spolvero. Dopo le prime schermaglie Grande Avola in avvio con il 5 a 2 su Foconi, ma Baldini, nei quarti è lotta dura contro i francesi del Pau. Incontro è in equili- versione extralusso dei giorni migliori, riporta sotto i suoi. brio sino al 5° assalto, quando Pellegrini piazza il break su Miramon Ancora Avola mette la freccia al 5° assalto (6 a 1 a Nista). (5 a 1) e mette l’incontro in discesa. Finisce 45 a 33 e siamo in semifi- Garozzo resiste a Baldini, mantenendo 2 lunghezze di van- nale, contro i georgiani del Kivitiri. Anche stavolta è Pellegrini a dare taggio (30 a 28). Aspro tira da par suo al terz’ultimo (5 a 2) e la svolta, sempre al 5° assalto per poi chiudere al 9° infierendo su un ancora Garozzo gioca intelligentemente di rimessa su Foco- attonito Bazadze. In finale ci aspetta, come nel 2015, la Dinamo di ni mandando in pedana Avola, per l’atto conclusivo contro Bucarest. I rumeni hanno voglia di rivincita. L’assenza di Berrè li au- lo scatenato Baldini, con un margine rassicurante (40 a 37). torizza a crederci. Sale però in cattedra capitan Samele che infligge al Baldini attacca a tutto spiano ma il “Conte” ha il ghiaccio in 1° assalto un netto 5 a 0 a Dolnicean. I rumeni tentano il recupero. E’ tasca e non accetta la bagarre, mantenendosi freddo e con- gente tosta, di carattere, ma i nostri ribattono colpo su colpo e man- centrato. Baldini vince la battaglia (6 a 5) ma la guerra, cioè tengono le distanze. Sul 40 a 36 nulla è ancora deciso, ma Pellegrini la Coppa, se l’aggiudicano i gialloverdi per 45 a 43. Vittoria conclude da gran protagonista respingendo l’ultimo assalto. Finisce (la terza, nel 2011 e 2014 le altre due) sofferta e meritata. 45 a 39 ed è festa grande

12 Gennaio - Marzo 2016 SCHERMA “Parigi o cara” Vecchi e Gulotta staccano il biglietto per Rio

In Brasile la sciabola femminile italiana salirà in pedana per la prima volta nella storia dei Giochi Olimpici. Irene Vecchi e Loreta Gulotta decisive per la qualificazione

di Salvatore Mendolia Con l’argento in Coppa del Mondo nella capitale francese Sint Niklaas, città fiamminga del Waasland, famosa per la piazza più grande del la squadra italiana di fioretto Belgio, sarà ora cara agli italiani per uno storico traguardo sportivo. Nella città bel- ga, infatti, le sciabolatrici azzurre hanno ottenuto il sospirato pass per i Giochi di maschile ha staccato il biglietto Rio. La squadra italiana, con Irene Vecchi e Loreta Gulotta (la Gregorio e Ia Bianco per le Olimpiadi di Rio de le altre due del quartetto, anche se in Belgio ha tirato la Criscio al posto della Bianco), classificandosi al 4° posto nella gara di Coppa del Mondo colà disputata Janeiro ha ottenuto la matematica certezza di andare in Brasile. E’ la prima volta che la nostra sciabola femminile sarà ai Giochi, nella pur giovane storia olimpica del- di Salvatore Mendolia la specialità. Vecchi e compagne devono andare orgogliose di questo traguardo. Dopo aver passeggiato con l’Azerbaijan (45 a 24), le azzurre hanno superato nel Quel che conta è il risultato. Il resto sono fronzoli, match clou, ai quarti, gli Stati Uniti (45 a 38). Intanto la messicana Pliego (una pre- orpelli. A Parigi (o cara, certo, petit omaggio a due ce per questa simpatica sciabolatrice) metteva il punto decisivo nella vittoria del giganti come Vittorio Caprioli e Franca Valeri), in Messico sulla Cina (45 a 44) spalancando le porte alla qualificazione delle azzurre Coppa del Mondo, occorreva qualificarsi per Rio. proprio a danno delle cinesi. A quel punto i giochi, in prospettiva olimpica, erano La squadra azzurra, oro olimpico a Londra 2012 fatti e la semifinale persa contro la Russia ha avuto un sapore insolitamente dolce. (gran quartetto quello), non avrebbe forse dovu- E chissenefrega anche del 3° posto sfumato, per 45 a 42, contro la solita, ostica to preoccuparsi troppo, ma sai com’è. Come dice Ucraina. In Belgio vince la Russia sulla Francia. Le nostre quarte, felici e qualificate. il Trap, una delle icone sportive dell’Italia, “Non Ci sarà tempo per rifarsi alle Olimpiadi, quando tutto assume un valore assoluto. dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. A Parigi i no- stri 4 moschettieri (due, Daniele Garozzo e Giorgio Avola, delle “Fiamme Gialle”) hanno archiviato la pratica con il secondo posto dietro agli Stati Uniti (perso l’oro d’un soffio, 43 a 45). Cassarà, Baldini, il “Conte” Avola e Garozzo (il più giovane della co- vata, che al termine di una stagione straordinaria ha soffiato il posto al grande Valerio Aspromonte, penalizzato da un infortunio che l’ha tenuto a lun- go lontano dalle pedane) saranno a Rio a difendere l’oro di Londra. Questo è ciò che conta. Nell’indi- viduale Avola e Garozzo sono entrambi giunti ai quarti, e, dopo Parigi, hanno dato ancora ottima prova di sé a Bonn (argento a squadre e bronzo di Daniele nell’individuale) e, ancora, a L’Avana (Avo- la ai quarti). Sempre a un soffio dal podio. Adesso bisogna affilare le lame per l’appuntamento che vale una stagione e, forse, una carriera, quello dei Giochi Olimpici. Sarà importante giungere in per- fetto stato di forma in Brasile, quest’estate. Il resto, per tornare all’incipit, è fuffa.

13 Gennaio - Marzo 2016 KARATE

40 e non sentirli 1975-2015 Con 10 titoli mondiali e 50 titoli europei le “Fiamme Gialle - Karate” sono una delle società più titolate al mondo Il 40esimo anniversario della Sezione Karate (fondata nel Comandante del 2° Nucleo Atleti, Capitano Giovanni Conti, il 1975), che ha coinciso con l’addio dello storico direttore tecni- maestro Teotonico, tecnico degli albori del karate gialloverde co, Claudio Culasso, in quiescenza dall’8 gennaio di quest’an- e sempre in gamba nonostante l’età non più verde, e la Signo- no per raggiunti limiti d’età (60 anni e oltre 40 di carriera, ra Eleana Mattioni, vedova del compianto Maggiore Vittorio prima da atleta, poi da allenatore e, infine, da direttore tecni- Giusto, storico Comandante del II Reparto Atleti (all’epoca si co), ha visto radunarsi a Castelporziano, lo scorso 9 gennaio, chiamava così), molto amato dai suoi ragazzi, prematuramen- oltre 50 ex tecnici e atleti. Si può dire, senza tema di smentita, te scomparso qualche anno fa e più volte ricordato durante che sul nuovissimo tatami (inaugurato dal Generale Giorgio la giornata. Non è voluto mancare il Ten.Col. “Peppino” Pen- Bartoletti) erano presenti quattro generazioni di atleti, da tassuglia, a lungo Comandante del Reparto. Nel corso della Claudio Culasso, appunto, sino ai due ancora in forza, Stefano mattinata c’è stata la consegna dei diplomi e della medaglia Maniscalco e Michele Giuliani. Tra loro ben cinque Campioni commemorativa “Karateka Fiamme Gialle per sempre” ad at- del Mondo (Davide Benetello, Giuseppe Di Domenico, Lucio leti, tecnici e dirigenti. Sono intervenuti gli atleti più rappre- Maurino, Luca Valdesi e Stefano Maniscalco), per sottacere sentativi che hanno ricordato i momenti più significativi di dei numerosi Campioni d’Europa e fuoriclasse tout court (da ogni decennio e sono stati proiettati filmati storici. E’ seguito Failla a Di Luigi, da Degli Abbati a Baldoni, Da Muffato a Re- un momento conviviale presso la mensa “Fiamme Gialle” con gazzo, da Talarico a D’Agostino, da Lentini a Loria a tantissimi il taglio della torta dei 40 anni e le foto di prammatica. Quella altri). E’ difficile immaginare un’altra società di karate al mon- di tutti gli intervenuti è stata scattata davanti all’ingresso della do in grado di esprimere nella sua storia un numero così ele- palazzina “Fiamme Gialle”. Poi, nel pomeriggio, è cambiato lo vato di campioni e di titoli in bacheca. Erano presenti anche i scenario e i protagonisti, atleti e tecnici, si sono spostati nella due allenatori che si sono succeduti alla guida della squadra, sala tatami della palestra del Centro Sportivo, appena attrez- Massimo di Luigi e Marco Lanzilao. L’evento, ben condotto zata con il nuovo tatami gialloverde. Il Generale Bartoletti ha da Claudio Culasso, visibilmente commosso, si è svolto in tre inaugurato il tatami con il rituale taglio del nastro e, a segui- momenti diversi. Al mattino, nella sala “Tito”, c’è stato il sa- re, s’è svolta, sul tappeto, una cerimonia che ha annullato il luto del Comandante del Centro Sportivo, Generale Giorgio tempo: oltre 50 karateka di ogni età, qualcuno davvero avanti Bartoletti, del Comandante del Gruppo Polisportivo, Colon- con gli anni, ma con lo spirito intatto del combattente, han- nello Vincenzo Parrinello e del Presidente della Federazione no indossato ancora una volta il karategi e si sono schierati Italiana Lotta Judo Karate e Arti Marziali, Dottor Domenico sul tatami per un allenamento guidato congiuntamente dai Falcone. Tutti hanno avuto parole belle e sentite per l’epopea maestri Culasso e Di Luigi. Si leggeva loro negli occhi l’affetto di una delle società di karate tra le più titolate al mondo (10 reciproco, l’amore e il rispetto per la loro disciplina e il piacere titoli mondiali, oltre 50 europei e una miriade di titoli italiani di ritrovarsi tutti insieme ancora una volta. A Claudio Culasso è davvero tanta roba) e per il suo condottiero che ha dovuto i “suoi” ragazzi hanno regalato un meraviglioso karategi con deporre le armi per “limiti d’età”. Erano presenti anche il Se- ricamati sulla schiena i nomi di tutti gli atleti che hanno fatto gretario Generale della FIJLKAM, Ing. Massimiliano Benucci, il la storia del karate “Fiamme Gialle”, dal 1975 a oggi.

14 Gennaio - Marzo 2016 KARATE

lo show è sempre targato Maniscalco

Il due volte Campione del Mondo è sempre il Michele Giuliani nei 67 kg che in precedenza dominatore dei pesi massimi. Discreto quinto s’era imposto nell’Open di Berlino

Di cosa parliamo quando parliamo di karate? Raymond Car- gestione delle gare s’è necessariamente fatta più oculata. Tra ver, fuoriclasse riconosciuto della short story, ci perdonerebbe poco ci saranno gli Europei (Montpellier, Francia, ai primi di l’aver parafrasato titolo di una delle sue raccolte più famose, maggio), l’ennesimo appuntamento importante di una carrie- sapendo che vogliamo parlare di Stefano Maniscalco, fuoriclas- ra che s’è fatta lunga (splendida lo è già da tempo) e Stefano se assoluto del kumite. Stefano è un atleta fantastico, prima di ci andrà da campione d’Italia con tutto il tempo di preparare essere un karateka formidabile. Vederlo danzare sul tatami con l’appuntamento come si conviene. A Ostia il nostro fuoriclasse i suoi 100 chili di muscoli fa venire in mente esempi quasi bla- ha vinto con la consueta (non facciamoci l’abitudine, però, per- sfemi (Mohammed Alì, per esempio). Maniscalco nel suo mo- ché verranno, prima o poi, i momenti difficili)nonchalance. Tre mento di massimo splendore ha, probabilmente, vinto molto incontri vinti in scioltezza, prima della finale contro Lorenzo meno (due campionati del mondo e numerosi titolo europei) Emano che nulla ha potuto contro lo strapotere fisico e tecnico di quanto meritasse. Un po’ anche per colpa sua, avendo privi- del siciliano. In campo internazionale si può gareggiare a lun- legiato forse più lo spettacolo rispetto alla sostanza (ricordate go, anche oltre i trentacinque anni, e se Stefano saprà gestire Talarico? L’esatto suo opposto in questo senso). Era, è ancora, i suoi straordinari mezzi e il suo fisico, ancora integro, potrà un esteta Stefano. Il karate deve essergliene riconoscente, per- combattere ancora per anni ai livelli che gli competono, diver- ché i palazzetti di tutto il mondo si sono spellati le mani ad tirsi e divertire. L’altro karateka delle Fiamme Gialle in gara agli applaudire questo campione che ha reso i pesi massimi una ca- Italiani, Michele Giuliani, ha chiuso con un onorevole quinto tegoria divertente, oltre che spettacolare. Maniscalco è tornato posto nella affollatissima categoria dei 67 chili. Michele ha do- a gareggiare ad alti livelli agli Assoluti di Torino 2015, dopo un vuto superare quattro avversari prima di doversi arrendere a de infortunio tremendo che l’aveva a lungo tenuto lontano dal ta- Vivo in finale di poule. Poi, purtroppo, ha perso anche la finale tami. Veni, vidi, vici. Subito Campione d’Italia. Il suo percorso per il bronzo contro Cartelli, ma resta, comunque intatta, la di recupero, nonostante nel frattempo abbia preso parte ad sensazione di aver disputato una buona gara. Michele, peral- alcune gare internazionali con alterne fortune, s’è idealmen- tro, era reduce dalla vittoria all’Open di Berlino il mese scorso. te completato con gli Assoluti 2016 di Ostia. Nuovamente Vincere all’estero non è mai facile e il nostro peso leggero, già Campione d’Italia, e come dubitarne, con ritrovate sicurezze Campione d’Europa e vicecampione del mondo, dimostra di e, soprattutto con tanto allenamento in più nei muscoli. Gli essere sempre sulla breccia e di non smarrire il senso del suo anni cominciano a diventare tanti (a maggio saranno 34) e la essere atleta competitivo a ogni livello.

15 Gennaio - Marzo 2016 NUOTO Finalmente Undici medaglie Polieri! agli assoluti Medaglia di bronzo e nuovo record italiano nei 200 farfalla per Alessia Polieri. Battuto il vecchio record della “fiammagialla” Francesca Segat, che resisteva dal 2008

I record sono fatti per essere battuti. Nel nuoto sette anni sono un tempo lunghissimo. Era da tanto (2008) che dura- va il record italiano dei 200 farfalla della grande Francesca Segat (mamma per la seconda volta da pochi giorni: auguri di cuore). Non poteva trovare occasione migliore Alessia per migliorare questo record, peraltro già marca “Fiamme Gialle” visto che anche Francesca ha stimmate gialloverdi. Già, perché Alessia è ritornata su un podio europeo, dopo Chartres 2012, in una gara che conta ma, soprattutto, nell’anno preolimpico. La sua medaglia di bronzo è, indub- Arianna Barbieri e Andrea Toniato campioni biamente, un bel segnale, tanto più che al quarto posto è d’Italia. Buone prove anche di Castiglioni, arrivata quella Stefania Pirozzi che da lì a pochi giorni si sa- rebbe presa la rivincita agli Assoluti di Riccione. Altri tempi, Mizzau, Polieri e Carini però. In Israele il 2’04”37 che ha cancellato il vecchio record I Campionati Italiani Invernali Assoluti Open si sono svolti, lo scorso dicembre, di Francesca Segat e che è valso il bronzo alla Polieri è, na- come ormai da consolidata tradizione, dettata dalla disponibilità dello splendi- turalmente, un tempo di assoluta eccellenza. Così come, do impianto della località turistica emiliana, a Riccione. Massiccia la partecipa- del resto, il 2’05”05 della Pirozzi (anche per lei personale zione ai Campionati nell’anno preolimpico, considerato che può dirsi iniziata migliorato di un centesimo). I tempi degli Assoluti sono la marcia di avvicinamento ai Giochi. Centoventinove le società iscritte, per un altra roba (2’09”17 la Pirozzi e 2’09”89 la Polieri). E’ vero totale di 527 atleti (284 maschi e 243 femmine), che hanno assommato 1241 che nella finale di Netanya mancava Katinka Hosszu, ma presenze gara individuali e 62 staffette. “Fiamme Gialle” quasi al completo con Alessia è stata bravissima a cogliere la sua occasione e ad Arianna Barbieri, Alice Mizzau, Gianluca Maglia, Andrea Toniato, Alessia Polieri, agguantare un bronzo che le regala morale e convinzione Fabio Laugeni, Arianna Castiglioni e le due new entry Carini e Bori. A completa- in vista della primavera che porterà a Rio. Il record in vasca re la squadra quattro atleti della sezione giovanile che si sono qualificati per la corta le darà slancio per tornare ad essere protagonista an- rassegna. Al termine delle intense due giorni di gare gli atleti gialloverdi hanno messo in carniere ben 11 medaglie (due ori, con Barbieri e Toniato, 7 argenti e che in lunga. La 18^ edizione della rassegna continentale 2 bronzi). Un bottino di tutto rispetto per la giovane compagine delle “Fiamme in vasca corta s’è disputata in uno splendido e nuovissimo Gialle”. Non sono stati Assoluti col botto (nessun record), ma un paio di cose impianto da 2500 posti, il “National Olympic Swimming notevoli vanno ricordate: il 100° titolo italiano dell’inarrivabile Federica Pellegri- Pool”, inaugurato appena nel 2013. La squadra azzurra ha ni (200 stile) e i 4 titoli (200, 400, 800 e 1500) di Gabriele Detti. E’ pur vero che fatto un figurone (Pellegrini e Paltrinieri su tutti), con ben nei 1500 si registrava l’assenza di Paltrinieri, ma il ragazzo è uno che vale parec- 17 medaglie. Ottime notizie per il movimento natatorio chio. Nei 200, ad esempio, ha messo in fila Di Giorgio e Magnini con un ottimo azzurro che, ormai, ci ha ben abituati e non ci deluderà si- 1’48”76, suo personale. Dal canto suo la Federica nazionale ha raggiunto un altro curamente neppure a Rio de Janeiro. splendido traguardo, quello dei 100 titoli italiani vinti in carriera (e non si ferma certo qui), realizzando, en passant, un tempone (1’56”26), a soli tre centesimi da quello della semifinale dei mondiali di Kazan. Alle sue spalle la nostra indo- mita Alice Mizzau (1’59”18), la migliore delle terrestri, e Chiara Masini Lucetti (1’59”96). Sul podio i tre quarti della grande staffetta azzurra 4x200. Questo non può essere che beneaugurante per Rio de Janeiro. Per le Fiamme Gialle ottime cose hanno fatto Andrea Toniato, oro nei 100 rana (1’01”35) su Scozzoli (in effet- ti gli italiani sono giunti alle spalle dell’uzbeko Mustafin) e Arianna Barbieri, che ha vinto il titolo nei 50 dorso (28”43) battendo Silvia Scalia (28”60) e la sempiter- na Elena Gemo (28”70). Per Toniato anche argento nei 50 rana (27”90). E anco- ra…doppio argento per Arianna Castiglioni nei 50 (31”45) e 100 rana (1’08”09) e argento anche per Alessia Polieri e Giacomo Carini nei rispettivi 200 farfalla (2’09”89 per Alessia e 1’58”43 per Giacomo). A completare il medagliere i tre podi delle staffette: argento per la 4x100 mista femminile (Barbieri, Castiglioni, Polieri e Mizzau) e bronzi per la 4x100 mista maschile (Laugeni, Toniato, Carini e Maglia) e per la 4x100 stile libero (con Maglia e Bori hanno gareggiato i due atleti della giovanile Di Cola e La Trofa).

16 Gennaio - Marzo 2016 TUFFI A RIO PER LA STORIA MARIA MARCONI SI QUALIFICA PER LA SUA La grande coppia del sincro azzurro, Cagnotto- Dallapè, si qualifica per Olimpiadi brasiliane TERZA OLIMPIADE con il quarto posto in Coppa del Mondo

di Salvatore Mendolia

Diciamo la verità: il più straordinario dei risultati della carriera di Tania Cagnotto, l’oro mondiale dai 1 metro conquistato a Kazan nel 2015 (con il sontuoso strascico di altri due bronzi, nel trampolino da 3 metri, con annessa qualificazione olimpica, e nel sincro misto), non aveva avuto il sapore del completo trionfo per la mancata medaglia nel sincro. Niente qualificazione olimpica per le pluricampionesse europee (sono sette, dal 2009, i titoli continentali consecutivi nel palmarès di questa straordinaria coppia), che avevano dovuto rimandare a tempi migliori. Tania aveva il magone, soprattutto per la sua amica di sempre, Francesca, che ancora non poteva dirsi sicura di accompagnarla a Rio. Ora la qualificazione è ar- rivata, proprio in quell’impianto che le vedrà nuovamente protagoniste in estate, il “Maria Lenk Acquatic Centre” della città che ospiterà i Gio- chi. Il quarto posto nella finale di Coppa del Mondo colà disputata, con 303,99 punti, le qualifica, infatti, per le Olimpiadi. Erano quattro ipass in palio, escludendo le quattro coppie già qualificate (cinesi, canadesi e Nell’impianto che ospiterà i Giochi australiane, sul podio a Kazan, e brasiliane padrone di casa). Le azzurre Olimpici Maria Marconi stacca il si piazzano quarte, proprio alle spalle delle tre coppie già qualificate sul campo: cinesi (Shi Tingmao e Wu Minxia, 339,60 punti), canadesi (Jen- biglietto per Rio de Janeiro nel nifer Abel e Pamela Ware, 312,27) e australiane (Samantha Mills e Esther trampolino da 3 metri. Sarà la sua terza Quin, 307,50). A parte le marziane cinesi, che sembrano davvero fuori portata, le altre due coppie sono a un tiro di schioppo e le nostre due partecipazione ai Giochi dopo Sydney tuffatrici pregustano già la possibilità di scavalcarle nella corsa al podio 2000 e Pechino 2008 olimpico (ahi, quanto brucia ancora il quarto posto di Londra 2012). Ove si pensi che alla fine dei tuffi preliminari le azzurre erano seconde con di Salvatore Mendolia 306,78 punti, alle spalle delle cinesi (316,80), le ambizioni e le aspettative non sembrano campate in aria. Noi faremo un tifo d’inferno, perché sa- Maria Elisabetta Marconi, grande tuffatrice italiana che ha rebbe giusto, sportivamente parlando, che la più grande tuffatrice euro- avuto il solo torto di essere della stessa generazione di Ta- pea di ogni epoca potesse coronare la sua splendida carriera con il podio nia Cagnotto, ha realizzato al “Maria Lenk Acquatic Centre” olimpico che le manca. Sincro o trampolino poco importa. Forza Tania, di Rio de Janeiro, lo splendido impianto che ospiterà le gare gli sportivi italiani sono tutti con te. Nella stessa gara Maria Marconi si è olimpiche, l’ennesimo capolavoro della sua carriera, qualifi- qualificata, nel trampolino da 3 metri, per la sua terza Olimpiade. A lei e candosi per la sua terza Olimpiade. Ha vissuto un lungo pe- al suo straordinario risultato che le permette di affiancare in gara Tania riodo difficile, Maria, a causa di un infortunio che sembrava Cagnotto, dedichiamo, com’è giusto che sia, per un omaggio alla sua stra- doverle precludere la possibilità di volare a Rio. Ma è tosta, ordinaria caparbietà, un pezzo a parte. Maria. Non si è mai data per vinta e, piano piano, è tornata a galla. A Rio, nella finale di Coppa del Mondo, ha avuto la sua chance e non l’ha sprecata. Classificandosi al sesto po- sto nella fase eliminatoria con 332,10 punti ed entrando in semifinale ha potuto festeggiare. Tania Cagnotto, che ha ot- tenuto il miglior punteggio delle 54 atlete in gara (348,65) nelle eliminatorie, precedendo, udite udite, le due cinesi, si era già qualificata con il bronzo ai Mondiali di Kazan. L’Italia (e le Fiamme Gialle) avrà, quindi, ancora una volta due tuffa- trici in gara dai tre metri. La gara è poi proseguita con Tania che è terminata sesta e Maria nona, ma la roba importante s’era già consumata con l’accesso in semifinale della Marconi. Caparbia, tignosa, talentuosa, Maria ha sempre un coniglio nel cilindro. Chissà che a Rio non realizzi la magia della vita. Intanto sul palcoscenico ci salirà. E, per adesso, tanto basta.

17 Gennaio - Marzo 2016 18 Gennaio - Marzo 2016 JUDO

Gwend, Galeone e Ciano in pista per Rio de Janeiro

Le gare di qualificazione olimpica di judo sono dure, difficili e -rav Di Salvatore Mendolia vicinate. Ormai i tempi stringono e non si può fallire quasi nessun appuntamento se si vuole avere la certezza di staccare il biglietto per Rio. I Giochi valgono una carriera, si sa. Anche la sola partecipa- Edwige quasi certa della qualificazione mentre zione nobilita. Sono tre i nostri atleti ancora in lizza per Rio: Edwi- ge Gwend (63 kg), Susi Galeone (78 kg) e Antonio Ciano (81 kg). Susi e Antonio devono ancora sudarsela. Edwige, che ha già partecipato, giovane e inesperta, alle Olimpiadi Buone cose dell’atleta partenopea a Roma di Londra 2012, ce l’ha quasi fatta. L’argento al Grand Prix di Jeju, in e L’Avana. Si fanno valere anche i giovani Lo Corea, ha messo quasi in cassaforte la qualificazione. Buono anche il suo 7° posto al Torneo di Parigi, forse la gara più difficile in assoluto Giudice, Loporchio e D’Arco del circuito mondiale, per tradizione, qualità e numero dei parte- cipanti. Per Susi e Antonio i giochi, invece, non sono ancora fatti e auguriamo di tutto cuore di potersela giocare come sa. Nulla è per- non devono più sbagliare nulla, a cominciare dal prossimo Grand duto (tra i maschi si qualificano i primi 24 del ranking mondiale) e Prix di Tbilisi per finire all’Europeo, se vogliono stare tranquilli. di buono c’è che la qualificazione dipende da lui e da nessun altro. Susi, che ha dovuto stare lontana dal tatami per qualche tempo in Con il destino nelle sue mani, Antonio, tre figli e una dedizione asso- un periodo cruciale a causa di un brutto infortunio che l’ha fatta luta al suo sport, si appresta ai combattimenti più importanti della preoccupare non poco, al rientro, con il suo proverbiale carattere, sua lunga e onorevole carriera. Un grande in bocca al lupo è d’ob- ha battuto due colpi importanti vincendo la medaglia di bronzo bligo. Accanto a questi tre campioni (e a Giulia Quintavalle, unico al Grand Prix de L’Avana (tre vittorie e una sola sconfitta contro la oro di una judoka italiana ai Giochi – Pechino 2008 - e, en passant, campionessa olimpica e numero uno del ranking Harrison) e quella un quinto posto che grida ancora vendetta a Londra 2012) stanno d’argento, con qualche rimpianto, all’European Open di Roma. Pun- crescendo alcuni giovani di buon valore. Ferrari, Bruno, Manzi, Lo ti preziosissimi per rinforzare la sua posizione nel ranking interna- Giudice, Loporchio e D’Arco promettono davvero bene. Gli ultimi zionale (si qualificano le prime 14 e il nostro “Cobra” con gli ultimi tre, peraltro, si sono da ultimo ottimamente comportati anche a risultati è tra costoro). Antonio ultimamente ha, invece, attraversa- livello internazionale. Martina Lo Giudice, neo campionessa d’Italia to un periodo di flessione e si sta preparando con puntiglio per gli dei 57 kg, ha vinto l’argento all’African Open di Tunisi (dove D’Arco, ultimi appuntamenti, quelli decisivi (Tbilisi, appunto, e gli Europei). anche lui neocampione d’Italia, è arrivato quinto). Lo stesso D’Arco Questo è un atleta che si merita tutta la sua chance olimpica. Era è salito sul podio (bronzo) all’European Open di Oberwart (Au- prontissimo, forse più di ora, per il grande palcoscenico già a Londra stria), mentre Giuliano Loporchio (anche lui 100 chili, come D’Arco) 2012 ma ha avuto la sfortuna di gareggiare nella stessa categoria del ha vinto il bronzo all’European Open di Praga. Questa è gente che monumento Maddaloni che, da fuoriclasse mai domo, s’è conqui- se gli dai un’occasione sa sfruttarla, perché ha “fame” di gare e di stato il suo ultimo pass olimpico con un quinto posto ai mondiali, risultati. Il futuro è loro. Il presente speriamo davvero sia di Gwend, lasciando a casa un malinconico Ciano. Ora è il suo turno e noi gli Ciano e Galeone.

19 Gennaio - Marzo 2016 CANOA Rio 2016 Obiettivo Obiettivo

Le “Fiamme Gialle” della canoa a Siracusa in allenamento presso la base dell’Aeronautica Militare “De Filippis”

In vista dei prossimi impegni agonistici e mentre la nazionale ita- Le Fiamme Gialle hanno voluto ringraziare i colleghi dell’Aeronau- liana di canoa, composta da soli atleti gialloverdi, sta svolgendo la tica Militare, la società locale e i colleghi del Comando Provinciale, sua preparazione tra l’Italia, la Spagna ed il Portogallo, gli altri atleti nella consapevolezza che i risultati possono essere raggiunti solo in delle Fiamme Gialle, seguiti dal tecnico Claudio Ghelardini, Alberto un clima di fattiva collaborazione. A tal proposito, il Colonnello Par- Ricchetti (4° classificato nel K4 1000 a Pechino 2008), Maximilian rinello ha sottolineato che: “Oggi, prevalere a qualsiasi livello nello Benassi (finalista nel K1 1000 a Londra 2012) e Carlo Cecchini, non sport diventa sempre più difficile. Solo facendo sistema, collaboran- ancora inseriti nelle liste azzurre, hanno scelto di affinare la loro pre- do sinergicamente è possibile superare le difficoltà e nutrire progetti parazione presso la base dell’Aeronautica Militare “De Filippis” di ambiziosi. I risultati che sino ad oggi, in diverse discipline, le Fiamme Siracusa, che già da tempo è anche sede di allenamento del marcia- Gialle hanno raggiunto sono stati resi possibili da una convinta col- tore delle Fiamme Gialle . laborazione con il Coni e con le federazioni e alla sinergia che è stata I canoisti gialloverdi, fino a venerdì 12 febbraio, si sono allenati possibile sviluppare con altri Enti e Istituzioni, tra cui gli altri gruppi nell’accogliente struttura dell’Aeronautica Militare per riuscire a sportivi militari”. raggiungere una condizione ottimale e la possibile convocazione in maglia azzurra, proprio in vista dei prossimi impegni in program- ma, che culmineranno con la gara internazionale di Mantova del prossimo 1° maggio, dove verranno selezionati gli equipaggi che parteciperanno al Campionato Europeo di Duisburg (Germania), valido come qualificazione olimpica. Nei giorni di presenza della squadra a Siracusa, si è svolto un impor- tante incontro tra gli atleti, i tecnici e i vertici della canoa Fiamme Gialle e della Base dell’Aeronautica al quale hanno partecipato il Co- mandante del Gruppo Polisportivo Fiamme Gialle, Col. Vincenzo Parrinello, il Comandante della Base Aeronautica, Ten.Col. France- sco Mincolelli, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Antonino Spampinato e il Presidente del Canoa Club Siracusa, Sig.ra Silvana Gambuzza, che ha offerto agli atleti il supporto logi- stico durante gli allenamenti.

20 Gennaio - Marzo 2016 VELA

Coppa del Mondo

Tartaglini (RS:X) Tita e Zucchetti (49er) Fiamme Gialle a Miami

di Gianfranco Sibello

Si è disputata a Miami la tappa americana della Coppa del nel campionato considerando che nell’arco delle quattordici Mondo, il circuito organizzato da World Sailing. Nella baia regate di flotta disputate, sono quelli che hanno ottenuto di Biscayne sono scesi in mare i migliori atleti di ogni classe più vittorie parziali, ben tre . Ruggero Tita e Pietro Zucchetti per disputare quattro giornate di gara prima della regata fi- hanno dichiarato “ L’appuntamento di Miami per noi è stato nale a punteggio doppio. Sei gli equipaggi italiani impegnati un importante verifica del lavoro svolto dall’ultimo Campio- nelle Medal race, di cui tre appartenenti alla squadra Fiam- nato Mondiale, siamo due atleti che da pochi mesi lavorano me Gialle. Flavia Tartaglini, tavola a vela RS:X donne, l’unica in equipaggio, dobbiamo bruciare i tempi per ottimizzare gli alla vigilia con possibilità di medaglia, ha chiuso purtroppo automatismi che servono per ottenere il giusto equilibrio ed la sua finale in decima posizione, risultato che l’ha retrocessa affiatamento a bordo. Questa regata ha evidenziato il buon al sesto posto della classifica finale. Flavia è comunque sod- lavoro svolto finora, siamo in crescita e fiduciosi di poter mi- disfatta della settimana in Florida, questo il suo commento: gliorare ulteriormente”. “ Nel calendario della Coppa del Mondo, la tappa di Mia- mi è sempre molto attesa essendo la prima della stagione. La baia di Biscayne è notoriamente complicata, il vento è generalmente instabile ed occorre regatare con continuità per essere nei primi posti in classifica. Sono consapevole di aver disputato un’ottima prova che mi ha permesso di essere fra i team in lotta per il podio, la negativa Medal race sarà un aspetto su cui lavorare in vista del resto della stagione” . Daniele Benedetti, tavola a vela RS:X uomini, ha concluso la Medal race al nono posto mantenendo la decima posizione, risultato per lui importante per continuare a lottare per il posto italiano alle prossime olimpiadi di Rio, dopo che egli stesso aveva qualificato l’Italia al mondiale ISAF di Santander del 2013. Nella classe 49er i Gialloverdi Ruggero Tita e Pietro Zucchetti noni al termine, sono stati rallentati da una squa- lifica ottenuta nell’ultima prova, ottima la loro performance

21 Gennaio - Marzo 2016 SPORT INVERNALI

Italia da sogno nella discesa libera di La Thuile!

Nadia Fanchini batte L’Inno di Mameli risuona nel parterre di La Thuile, in Valle d’Aosta, e sul podio della Coppa del Mondo femminile di sci alpino ci sono, sul primo e sul terzo gradino, le nostre “Fiam- Lindsey Vonn, terza Daniela me Gialle” Nadia Fanchini e Daniela Merighetti. Con orgoglio e commozione le nostre Merighetti. sciatrici cantano, accompagnate dal pubblico delle grandi occasioni, l’Inno d’Italia liberan- do al cielo un doppio, fortissimo, urlo di gioia dopo tante giornate meno felici e lunghi pe- di Gianni Boninsegna riodi contrassegnati da infortuni di ogni tipo. E’ questo il riassunto della trionfale giornata di sabato 20 febbraio 2016 quando, in occasione della discesa libera disputata sul difficile tracciato della “Pista-3 Franco Berthod”, Nadia Fanchini è stata la più veloce di tutte e, dopo l’ottimo terzo posto ottenuto 24 ore prima (sempre in discesa), è andata a vincere la sua seconda gara in carriera in Coppa del Mondo precedendo anche la fenomenale statunitense Lindsey Vonn, la protagonista assoluta nelle discipline veloci con le sue nove vittorie stagionali fra discesa e superG, che nulla ha potuto contro la classe e la grinta della nostra Nadia. La Fanchini ha preceduto “Sua Maestà” Lindsey Vonn di 14 centesimi ed ha avuto il privilegio di dividere il podio con l’amica e compagna di Club Daniela Merighetti, terza a 72 centesimi nel giorno dell’annuncio del suo ritiro a fine stagione. “Mi sentivo quasi a disagio – ha dichiarato con grande umiltà la Fanchini a fine gara –a stare un gradino sopra Lindsey. Lei è la sciatrice più forte di tutti i tempi ed io sono riuscita a batterla nella sua specialità preferita. Una soddisfazione immensa!”. “Dopo l’infortunio alla mandibola dell’anno scorso – ha invece detto la Merighetti – man- giare mi dà ancora dolore ma io non volevo finire la mia carriera con le lacrime, ne ho già versate tantissime. Anche se ormai quasi non ci speravo più, ci tenevo comunque a chiudere con un bel risultato. Sono riuscita ad ottenerlo davanti al pubblico di casa, una gioia im- mensa!” L’Italia non metteva a segno una doppietta nelle specialità della discesa libera addirittura dal 2002, quando Isole Kostner e Daniela Ceccarelli si piazzarono seconda e terza a Corti- na d’Ampezzo alle spalle dell’austriaca Renate Goetschl. Non era mai successo, nella storia della Coppa del Mondo di discesa, che due italiane concludessero al primo e terzo posto. A riscrivere la storia dello sci italiano ci hanno pensato le nostre “donne di ferro”, due ra- gazze che non mollano davvero mai!

22 Gennaio - Marzo 2016 SPORT INVERNALI

Stefano Gross fa il triplete… di podi

Finale di stagione da applausi per lo slalomista delle Fiamme Gialle Stefano Gross, di Gianni Boninsegna il “capitano” della squadra nazionale italiana dei pali stretti, che chiude la sua stagione di Coppa del Mondo con un bottino di tre podi e con il sesto posto nella classifica di specialità. Dopo un avvio di stagione piuttosto altalenante in termini Dopo Wengen e Stoccolma di rendimento, Gross ha rotto il ghiaccio in occasione dello slalom di Wengen, in Svizzera, dove ha conquistato il terzo posto nella gara vinta dal norvegese Hen- lo slalomista delle Fiamme rik Kristoffersen davanti all’altro azzurro . Dopo aver sprecato, e Gialle è terzo anche a probabilmente anche imprecato, nel precedente slalom di Adelboden (chiuso al 5° posto) Stefano Gross ha trovato sulle nevi della “Männlichen/Jungfrau” il pun- Kranjska Gora. to di svolta inanellando, dal 17 gennaio in poi, una splendida striscia di risultati utili che hanno riportato il finanziere di Pozza di Fassa (TN) stabilmente nelle zone alte della classifica. Il 29enne trentino, soprannominato dagli amici “Sabo”, ha preso un’ulteriore iniezione fiducia nei propri (grandi) mezzi nel City Event di Stoccolma, lo spettacolare format voluto dalla Federazione Internazionale dello Sci che prevede la disputa di uno slalom parallelo con sci da slalom e porte da gi- gante e che assegna punteggi validi sia per la classifica generale del “Circo Bianco” sia per la “coppetta” di slalom. Nello suggestivo scenario della collina “Hammar- bybaken”, a due passi dal centro della capitale svedese, il nostro Stefano è riuscito a cogliere uno splendido, e forse anche un po’ inatteso, terzo posto chiudendo alle spalle del vincitore e del beniamino di casa . L’ultima perla, in ordine di tempo, messa a segno da Gross è il terzo posto nel- lo slalom di Kranjska Gora, al termine di una gara complicata dalle condizioni meteo e da un manto nevoso molle sul quale era necessario sciare dosando al millimetro la presa di spigolo. Il podio sloveno di Stefano Gross, quarto a metà gara, è il frutto di una gara nella quale l’errore era sempre dietro l’angolo ed at- taccare diventava un’arma a doppio taglio. Il nostro slalomista è riuscito a trovare la sua sciata dei giorni migliori e, dietro ai due colossi Marcel Hirscher e , rispettivamente primo e secondo, sul terzo gradino del podio c’è lui, felicissimo per il “triplete” stagionale di podi in Coppa del Mondo.

23 Gennaio - Marzo 2016 24 Gennaio - Marzo 2016 SPORT INVERNALI

Innerhofer si ritrova in Corea Dopo averlo sfiorato in diverse occasioni nel corso della stagione, Chri- di Gianni Boninsegna stof Innerhofer ritrova il podio di Coppa del Mondo grazie allo splendido secondo posto conquistato lo scorso 7 febbraio nel supergigante di Je- ongseon (Corea del Sud). Sull’inedita pista che nel 2018 ospiterà le gare Il finanziere Olimpiche, il finanziere di Gais (BZ) ha dato dimostrazione di una gran- dissima capacità di adattamento ed è stato l’unico a riuscire a contenere altoatesino è Classifica supergigante maschile il distacco entro il secondo (+0”82 per la precisione) dallo svizzero Carlo secondo solo a Coppa del Mondo Jeognseon (Kor): Janka, un campionissimo dello sci che mai nella sua lunga carriera nel 1. (Sui) 1’26”16 2. Christoph Innerhofer (Ita) +0”82 “Circo Bianco” era però riuscito ad imporsi in un superG. Innerhofer aveva Carlo Janka nel 3. Vincent Kriechmayr (Aut) +1”06 dichiarato, alla vigilia, di non amare particolarmente il pendio coreano, supergigante di 4. Aleksander Kilde (Nor) +1”21 una pista piuttosto lenta (soprattutto in discesa) e poco spettacolare. Per 5. (Ita) +1”26 un uomo-jet come Christof superare a fatica i 100 km/h deve essere come Jeongseon. 6. Romed Baumann (Aut) +1”30 per un leone stare rinchiuso in una gabbia. Eppure il nostro “Inner” ha 7. Marcel Hirscher (Aut) +1”32 saputo mettere in evidenza, anche in questa occasione, le sue indiscusse 8. Blase Giezendanner (Fra) +1”40 qualità tecniche pennellando alla perfezione i lunghi curvoni preparati 9. Hannes Reichelt (Aut) +1”44 dall’ex campione austriaco Hannes Trinkl e tracciati dal tecnico azzurro 10. Anders Sander (Ger) +1”49 Alberto Ghidoni, bravissimo a trovare delle soluzioni in grado di rendere più veloce e avvincente la gara. E’ stata proprio la corretta interpretazio- ne della tracciatura la chiave di volta della gara di Innerhofer. Durante la ricognizione si è accorto che la linee da seguire erano molto più difficili del previsto e, dopo la discesa di Janka, il gialloverde ha cercato di imitare le traiettorie disegnate dallo svizzero. Una scelta azzeccata quella del no- stro Christof, un atleta estremamente preciso, attento ai minimi dettagli, e sempre pronto a imparare. Quando il grande era all’a- pice della sua straordinaria carriera agonistica, Innerhofer lo seguiva nelle ricognizioni, con l’occhio attento dell’allievo che vuole provare a superare il maestro. Campione lo è diventato anche lui e, nella stagione dei quarti e quinti posti, Innerhofer ha saputo dare una zampata delle sue tornando sul podio di Coppa del Mondo a quasi due anni di distanza dal secondo posto ottenuto nella discesa libera alle finali di Lenzerheide-2014.

25 Gennaio - Marzo 2016 SPORT INVERNALI

ARGENTO WIERER!

Dorothea Wierer ha scritto un’altra pagina con una super-raffica delle sue, lasciava la piaz- di Gianni Boninsegna nella storia del biathlon italiano andando a zola di tiro con un velocissimo zero, la francese conquistare la medaglia d’argento nell’insegui- non ha retto la pressione commettendo 1 er- mento sui 10 km ai Campionati Mondiali di rore, peggio di lei ha fatto la norvegese che di Ai Mondiali di Oslo Oslo-Holmenkollen (Norvegia): mai un’italiana bersagli aperti ne ha lasciati addirittura 4. Per era riuscita a conquistare una medaglia tanto la Dahlmeier l’ultimo giro da 2 km è stato poco l’altoatesina delle preziosa! Dopo due bronzi in staffetta, per la più che una trionfale passerella mentre la no- “Fiamme Gialle” regala 25enne delle “Fiamme Gialle” è così arrivato il stra Dorothea, stringendo i denti, ha respinto primo sigillo individuale ad un Mondiale, una gli attacchi della Dorin-Habert (finirà terza) all’Italia del biathlon medaglia conquistata nel cuore della sua mi- tagliando a braccia alzate il traguardo a 48 se- la medaglia femminile gliore stagione di sempre, nella quale ha saputo condi dalla vincitrice. cogliere, nel circuito di Coppa del Mondo, 4 vit- DOROTHEA WIERER: “Ad Holmenkollen ho più preziosa di sempre. torie, 3 secondi e 5 terzi posti oltre alla Coppa realizzato un sogno! Questa medaglia per me di specialità dell’individuale. La 21^ medaglia vale tantissimo, una medaglia che ho capito di iridata dell’Italia, firmata dalla Wierer, è arrivata poter conquistare solo negli ultimissimi metri di grazie ad un’ottima prova nel fondo e ad un’e- gara. Dopo le difficoltà nella sprint, avevo paura saltante performance in zona-poligono dove, di calare nell’ultimo giro e di vedermi riacciuffa- con il 90% della precisione, ha commesso 2 soli ta nel finale. Nonostante l’enorme pressione che errori nelle serie centrali (0-1-1-0) recuperan- avevo attorno sono però riuscita a riposare bene do in fretta dal quinto posto dello start, frutto e a recuperare molte energie. In gara mi sono del piazzamento ottenuto 24 ore prima nella trovata sicuramente meglio rispetto alle uscite sprint. Solo l’implacabile tedesca Laura Dahl- precedenti e al poligono, nonostante alcune raffi- meier, con una prova netta al poligono, ha sa- che di vento, sono riuscita ad essere precisa e ve- puto fare meglio di Dorothea, che ha messo in loce. Ho scritto un’altra bella pagina nella storia cassaforte l’argento al termine di un’ultima se- del biathlon italiano, ho potuto vincere questa rie di tiri al cardiopalma quando, praticamente medaglia grazie anche al grande lavoro di tutto in contemporanea, si è trovata a sparare fianco lo staff dell’Italia che voglio ringraziare di cuore. a fianco con la francese Marie Dorin-Habert e Per questa gara ho scelto di indossare gli occhiali la norvegese Tirill Eckhoff. Mentre la Wierer, di color verde, il colore della speranza!”

26 Gennaio - Marzo 2016 SPORT INVERNALI

Fondo, l’Italia torna sul podio nella staffetta maschile di Coppa del Mondo.

A Nove Mesto (Rep. Ceca) l’Italia maschile del fondo ritrova, dopo quasi 5 anni di Gianni Boninsegna di digiuno, il podio in una staffetta di Coppa del Mondo con una grande prova del quartetto composto da Dietmar Noeckler, Francesco De Fabiani, Roland Clara e Federico Pellegrino che conquistano uno splendido terzo posto nella 4x7,5 km vinta dalla Norvegia. Gli azzurri sono stati lanciati dal poliziotto Diet- mar Noeckler, autore di un’ottima prima frazione a tecnica classica al termine della quale ha dato il cambio all’alpino Francesco De Fabiani in terza posizione e nel treno dei migliori, del quale facevano parte Norvegia, Russia, Svizzera e Kazakhstan. La gara si è accesa proprio nel corso della seconda frazione (sempre a tecnica classica), quando il norvegese , dominatore assoluto in questa stagione di Coppa del Mondo, ha fatto il vuoto staccando il russo Alexander Legkov di 27 secondi e tutti gli altri di quasi 1 minuto. Al termine della frazione di De Fabiani l’Italia viaggiava ancora in terza posizione, ad una cinquantina di secondi dalla vetta. Il finanziere Roland Clara, terzo fra- zionista azzurro, ha fin da subito fatto capire di essere in grande giornata assu- mendosi l’onere di tentare l’inseguimento, trascinandosi dietro le code Francia, Germania e Norvegia2. Il nostro “Rollo”, con una bellissima frazione a tecnica libera, ha quindi passato il testimone virtuale all’ultimo frazionista italiano, il poliziotto Federico Pellegrino, ancora in terza posizione e, al termine di 7,5 km molto tattici, il fortissimo valdostano (vincitore della Coppa del Mondo nella specialità della sprint) ha potuto giocarsi al meglio le sue carte di grande velo- cista regalando all’Italia, al termine di una volata delle sue, uno splendido terzo posto alle spalle di Norvegia e Russia. Pellegrino ha avuto la meglio su Germania e Norvegia 2, chiudendo a 54 secondi dai vincitori e ad una quarantina dalla Russia. Era dal 6 febbraio 2011 (secondo posto a Rybinsk) che l’Italia non saliva sul podio di Coppa del Mondo nella staffetta maschile.

27 Gennaio - Marzo 2016 Pubblicità SportClub_21x28cm:Layout 1 13/04/15 15:01 Pagina 4 b clu t to e n itale rna enz o ap ggio nd r i lla C re a e te s de sso as ine mp , lu o p gaz re se da r ma esse u rimo ole ess, mo p o Il p i vu lln y h per c ess, we sow fitn foll su lia ’Ita ro d p ma Gi Cu Ro lf on di i Go fi rati ttà n d f a ede a Ci e i di tu en F ton n Op pe gby di Si ra lia uro i ru zza Ma Ita ti e ni d ia iona zio di P w mp i Na ico o ven Ca Se Ipp tor Sh Se rso ma ca nco Mo Ro eti Co Romagby i atl a Ru la d logn Ga ass Bo den i P i Gol Sk ow d tor Sh Mo

28 Gennaio - Marzo 2016 PATTINAGGIO SU GHIACCIO

Short track l’Italia che vince! di Gianni Boninsegna

Con il ritorno in nazionale di Arianna Fontana l’Italia femminile precedendo sul podio i quartetti dell’Ungheria (4’12”396) e del dello short track vola in Coppa del Mondo conquistando due Giappone (4’13”219) mentre la Russia è finita al quarto posto storici successi consecutivi nelle tappe di Dresda (Germania) e terminando la gara in 4’28”497. Decisivo, a 7 tornate dal termine, Dordrecht (Olanda). Tutto il movimento della pista corta azzurra l’allungo della nostra Arianna Fontana che, imprimendo un’im- torna così ai fasti del recente passato, riportando il nostro tricolo- periosa accelerazione alla gara, ha garantito la prima posizione al re a sventolare più in alto di tutti nella gara, la staffetta sui 3000 team azzurro, regalando così a tutto il movimento italiano dello metri, che per sua natura e meglio di qualunque altra sintetizza short track una splendida e autorevole vittoria in Coppa del Mon- alla perfezione i valori della solidarietà e dell’impegno comune do, un successo che mancava, nella staffetta femminile, da Nagoya nello sport. E’ proprio grazie all’impegno delle nostre Arianna Fon- (Giappone) 2011. Sette giorni dopo il trionfo in terra tedesca ecco tana, Arianna Valcepina ed Elena Viviani, insieme alle compagne arrivare un incredibile bis sul ghiaccio olandese di Dodrecht, dove Lucia Peretti, Cecilia Maffei e Federica Tombolato, che si è potuta le azzurre si sono ripetute ottenendo un’altra vittoria al termine di concretizzare questa splendida doppietta dorata, resa possibi- una finale al cardiopalma, contrassegnata da continui colpi di sce- le, in entrambe le occasioni, grazie al superlativo lavoro d’assie- na. L’Italia ha condotto la prima, tatticissima, prima parte di gara me dell’intera squadra azzurra che, con il rientro della sua stella mentre è stata costretta ad inseguire nelle ultime tornate, quan- Arianna Fontana, ha trovato quella marcia in più per sfidare (e do in testa era passata la Cina seguita dalla Corea: praticamente il battere!) squadroni del calibro di Cina, Corea, Russia, Giappone e gotha mondiale dello short track.Il momento decisivo della staf- Ungheria. Il primo sigillo, in ordine cronologico, è stato realizzato fetta è avvenuto ai meno 8 giri dal termine, quando un’entrata “da domenica 7 febbraio sul ghiaccio della “Energieverbund Arena” di cartellino rosso” della frazionista coreana ha fatto rovinosamente Dresda, dove le azzurre hanno gareggiato da assolute protagoni- cadere la concorrente cinese. La gara è ovviamente proseguita con ste fin dalle fasi eliminatorie, con la rientrante Arianna Fontana la Corea che ha tagliato per prima il traguardo, seguita da Italia, che, dando dimostrazione di una condizione fisica già molto buo- Russia, Francia e dalla Cina che, dopo il “crash”, ha completato la na nonostante il lungo periodo in cui è stata lontana dalle gare, ha gara chiudendo ad una dozzina di secondi dalle prime. I giudici trascinato l’Italia fino alla finale “A”, una finale che mancava alle- az hanno subito analizzato, con la “prova TV”, le fasi critiche della zurre da quasi un anno, ovvero dall’ultima tappa della Coppa del finale ed hanno deciso di retrocedere all’ultimo posto la formazio- Mondo 2014/2015 di Erzurum, in Turchia, dove l’Italia concluse ne della Corea, attribuendo quindi la vittoria all’Italia che ha avu- poi al quarto posto. Nella serata di Dresda, invece, il passo dell’I- to il merito di sapersi districare al meglio nelle fasi più concitate talia è stato decisamente migliore e nella finale a 4, contro Rus- della gara. Le due vittorie consecutive in Coppa del Mondo sono sia, Giappone e Ungheria, le frecce azzurre (con molte sfumature davvero uno straordinario risultato per lo short track italiano, due giallo-verdi a dire il vero visto che 3 delle 4 pattinatrici impegnate successi arrivati all’indomani degli Europei di Sochi dove, senza nella sfida finale sono “Fiamme Gialle”), hanno conquistato una la Fontana, l’Italia è comunque riuscita a centrare una splendida magnifica vittoria. L’Italia ha chiuso con il tempo finale di 4’12”175 medaglia di bronzo concludendo alle spalle di Olanda e Russia.

29 Gennaio - Marzo 2016 PATTINAGGIO SU GHIACCIO

Speed skating Andrea Giovannini, la stagione della svolta.

Stagione da protagonista per il pattinato- che Giovannini ha dimostrato di trovar- di Gianni Boninsegna re trentino Andrea Giovannini che con- si più a suo agio ottenendo, su tutti, due tinua la sua crescita fra i top-skaters del splendidi quinti posti a livello individua- pianeta aggiungendo, a suon di risultati di le sui 5000 e 10000 metri ai Campionati altissimo livello, un altro importante tas- Europei di Minsk (Bielorussia), rassegna sello alla sua ancor giovane carriera spor- conclusa anche con un prestigioso quin- tiva. Il finanziere di Rizzolaga di Pinè, pic- to posto nella graduatoria allround. Nelle cola frazione di Baselga, la culla del patti- gare a squadre, l’Italia di Giovannini (con naggio italiano su pista lunga, ha iniziato Michele Malfatti e Nicola Tumolero) ha il suo cammino stagionale nel mese di clamorosamente sfiorato il podio nel novembre con la trasferta nordamericana team pursuit iridato di Kolomna, in Rus- di Coppa del Mondo dove, oltre al terzo sia, chiudendo con un amarissimo quarto posto nell’inseguimento a squadre di Cal- posto ad 1 solo centesimo di secondo dal- gary, ha anche stabilito i due nuovi prima- la medaglia di bronzo. Malgrado la com- ti italiani sulle distanze dei 3000 (3’40”19) prensibile delusione per aver mancato il e 10000 metri (13’07”20). Giovannini ha podio Mondiale, i ragazzi del C.T. Mauri- strappato i record al leggendario Enrico zio Marchetto possono e devono comun- Fabris, l’uomo simbolo dei Giochi Olim- que ritenersi soddisfatti per aver riportato pici Invernali di Torino 2006, diventando- l’Italia dello speed skating a livelli davvero ne così, di diritto, l’erede numero 1. Nella stellari, nel più importante ed atteso ap- stagione conclusa pochi giorni fa con le puntamento agonistico della stagione. finali disputate presso la “Thialf Arena” Una stagione che ha altresì visto le “Fiam- di Heerenveen, tempio olandese del pat- me Gialle” dominare i Campionati Italiani tinaggio su ghiaccio, il nostro Andrea ha Assoluti (Collalbo e Baselga di Pinè) con colto il 10° posto nella graduatoria finale Mirko Giacomo Nenzi che ha conquistato di Coppa del Mondo nei 5000 metri, risul- il titolo tricolore sulle distanze sprint (500 tato che gli ha consegnato la wild card per e 1000 metri) mentre Andrea Giovannini tutta la prossima stagione di World Cup. si è messo al collo la medaglia d’oro della E’ proprio sulle distanze medio-lunghe classifica allround.

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Winter Youth Olympics Games 2016 Giochi Olimpici Giovanili Invernali

di Gianni Boninsegna

Samuela Comola e Irene Lardschneider BRONZO nella staffetta mista dibiathlon. La straordinaria stagione del biathlon italiano si arricchisce di un altro si è incanalata subito nella giusta direzione per l’Italia grazie prestigiosissimo risultato grazie alla medaglia di bronzo conquistata dalla alla precisione in zona-tiro della nostra Samuela Comola, che staffetta mista azzurra ai Giochi Olimpici Giovanili Invernali di Lilleham- ha realizzato un doppio en-plein (e senza l’utilizzo di alcuna mer (Norvegia). Gli artefici di questo splendido risultato sono le due ricarica) nella difficilissima prima frazione. E’ stata “spietata” portacolori della Sezione Giovanile “Fiamme Gialle” Samuela Comola e al poligono anche Irene Lardschneider che ha aperto con una Irene Lardschneider, in gara nelle prime due frazioni, con Cèdric Christil- pulitissima prima serie a terra mentre, nella successiva (po- le e Patrick Braunhofer che hanno completato il competitivo quartetto sizione in piedi), ha chiuso tutti e 5 i bersagli utilizzando 2 azzurro, protagonista dal primo all’ultimo metro di gara. Una gara che ricariche. Da metà gara in poi l’Italia si è così trovata a lottare fianco a fianco con le Nazioni in lizza per un posto sul podio a cinque cerchi (Russia, Germania, Norvegia e Francia) e gra- zie alle ottime performance, sia al poligono che in pista, degli ultimi due frazionisti Christille e Braunhofer (3 ricariche per il primo ed 1 sola per il secondo) gli azzurri si sono involati ver- so una straordinaria medaglia di bronzo, concludendo dietro ai vincitori della Norvegia che, davanti al pubblico di casa, ha trionfato precedendo di 7”6 la Germania e di 1’30” l’Italia. Immensa la soddisfazione per tutto il movimento italiano del biathlon, che nella stagione della definitiva consacrazione a livello mondiale della “superstar” Dorothea Wierer può gio- ire anche per le splendide prestazioni delle sue giovani leve, capaci di risultati che attestano l’ottimo lavoro compiuto dai tecnici azzurri che seguono la crescita dei campioni del do- mani.

32 Gennaio - Marzo 2016 PARALIMPICO

SPORT E TERMALISMO INSIEME PER VINCERE Fiamme Gialle e Terme di Abano e Montegrotto. Venerdì 28 settembre 2012 è stato siglato un accordo di collaborazione triennale fra il Centro Sportivo della Guardia di Finanza 240 piscine termali dove e i comuni di Abano Montegrotto Terme tramite l’attività del Consorzio Terme Euganee rilassarsi avvolti dal tepore e dell’Associazione Albergatori Termali Abano Montegrotto. Una grande opportunità per dell’acqua termale e la possibilità di disporre di aree benessere promuovere la sinergia tra sport e termalismo, un particolare connubio che offre ai dotate di idromassaggi, campioni i benefici della fangoterapia, delle terapie inalatorie e del relax termale. Immersi cascate cervicali, percorsi kneipp nella splendida cornice dei Colli Euganei, tutti gli Hotel sono dotati di centri termali e zone ad effervescenza. altamente specializzati convenzionati con il Sistema Sanitario Nazionale.

www.abanomontegrotto.it www.fiammegialle.org CITTà DI CITTà DI ABANO TERME MONTEGROTTO TERME 33 Gennaio - Marzo 2016 SEZIONI GIOVANILI Campionati Italiani Allievi Indoor ad Ancona

Le gemelle Mirabello prima e Il 13 e il 14 febbraio il palasport di Ancona ha ospitato i Campionati Italiani Allievi, o Under 18, della stagione indoor 2016. La formazione gialloverde si è presentata nu- seconda nei 3km di marcia trita sull’anello di 200 metri e i riflettori si sono accesi immediatamente sulla marcia delle gemelle MIRABELLO ANTHEA e ANGELICA, che si sono piazzate sui più alti gradini del podio nei tre km, concludendo rispettivamente in prima posizione (Cam- di Orazio Romanzi pionessa Italiana Under 18) e in seconda. MARTINA TOZZI, nei 1000 metri, con una gara controllata e un ultimo giro in spinta, ha conquistato la medaglia d’argento, così come ALESSANDRO PACE che con un gran lancio ed una tecnica ben impostata ha riposto al sicuro il suo secondo gradino del podio nel Getto del peso. La fatica non è mai sprecata e anche il marciatore LUCA MAGISTRI è riuscito a pre- giarsi di una bella medaglia di bronzo nella prova di 5 Km, dopo un esaltante finale di gara. Nella medesima competizione da segnalare anche il risultato ottenuto da EMANUELE ROMANZI, che ha tagliato il traguardo per sesto. Posti d’onore anche per TICALA SEBASTIAN, quinto nel salto con l’asta, ed EDOAR- DO BIANCO, sesto nella finale dei 400 metri. A tutti i ragazzi e ragazze under 18 che hanno partecipato a questa avventura vanno le Nostre congratulazioni e i Vostri appalusi.

34 Gennaio - Marzo 2016 SEZIONI GIOVANILI Miglior prestazione italiana all time cadetti di salto con l’asta per Ivan De Angelis da Mauro Quattrociocchi

Ciuffo biondo irriverente e sguardo serio, sembra già gran- de ma ha solo 15 anni ed è l’ultimo campioncino uscito dal vivaio delle Fiamme Gialle Giovani. Lui si chiama Ivan De Angelis e lo scorso 28 Febbraio nell’impianto indoor di Casal del Marmo, ha stabilito la migliore prestazione ita- liana all time cadetti nel salto con l’asta superando l’asti- cella posta a 4,60m. Cresciuto nel settore promozionale gialloverde e passato nel 2015 sotto la guida tecnica di Emanuel Margesin, Ivan non è stato una sorpresa per gli addetti ai lavori. Ragazzo di talento e volenteroso, si è sempre allenato con serietà ed è stato capace di carpire ogni segreto dai suoi compa- gni di allenamento e dal suo sapiente tecnico, che dimo- stra ancora una volta di fare del gruppo l’arma vincente per plasmare i giovani talenti. Questo risultato, oltre a dare lustro alla sezione giovanile FF.GG., lancia Ivan De Angelis verso una stagione all’aperto che si annuncia entusiasmante e già ricca di aspettative per un ragazzo così giovane ma già così grande.

Record Nazionale Juniores dei 400 metri indoor per Ilaria Verderio

Sabato 27 febbraio, presso l’im- di Margherita Magnani pianto indoor di Padova, in oc- casione dell’incontro internazio- nale juniores che ha chiamato a raccolta le nazionali giovanili di Italia, Francia e Germania, l’allie- vo finanziere Ilaria Verderio ha re- alizzato il nuovo record italiano Under 20 dei 400 metri femminili. La lombarda, ancora diciassettenne, ha vinto la gara fermando il crono- metro in un velocissimo 54”14 (il precedente record nazionale datato 1999 era il 54”64 di Alexia Oberstol- tz), tempo che in questa stagione le è valso il terzo posto nelle gradua- torie mondiali indoor di categoria.

35 Gennaio - Marzo 2016 PARALIMPICO Oxana Corso Martina prima e record dei record! italiano sui di Gabriele Di Paolo Che siano i 100m, i 200m o il salto in lungo, Martina Caironi non si ferma. La sfida è con se stessa ancor prima che con le avversarie, 60m T35 con con i suoi limiti. Che sono i limiti mondiali della sua categoria, la T42, eguagliati o superati dall’atleta bergamasca ben cinque vol- te nell’ultimo mese. Inizia il 17 maggio a Barcellona, nel corso del 9”35 meeting di Kern Pharma, in cui eguaglia il record mondiale del sal- to in lungo della tedesca Low con la misura di m4,60, migliorando- si di 23cm. Poi è la volta del weekend del 30 e 31 maggio, nel corso di Mauro Quattrociocchi del Gran Prix europeo paralimpico di Nottwill, quando Martina migliora i suoi stessi record, prima dei 100m, portandolo a 15”15, ed il giorno successivo dei 200m, corsi in 32”32. Giusto il tempo Oxana Corso non smette di stupire. L’atleta paralimpica delle Fiam- di un ritocchino di quest’ultimo (crono di 32”29) a Grosseto il 13 me Gialle continua a regalare emozioni a suon di records. Questa giugno, nel corso dei campionati italiani open, ed ecco l’ultimo volta ha fatto suo quello italiano dei 60m indoor categoria T35, nel capolavoro. Meeting di Berlino, 21 giugno, la Caironi demolisce meeting nazionale di Casal del Marmo (Roma). ancora il suo primato mondiale, 200m corsi in 31”73, muro dei 32” Oxana è riuscita a fermare il cronometro a 9’’52 migliorando il suo abbattuto e progresso di oltre mezzo secondo! precedente record di 33 centesimi. Martina come ti senti dopo quest’ultimo exploit? “Stanca e fe- Questo risultato ha una valenza particolare in quanto arriva in modo lice. Effettivamente queste ultime settimane sono state un autentico inaspettato. Infatti i risultati di fine 2015 lasciavano presagire che la tour de force, ma la fatica è stata abbondantemente compensata Corso fosse diventata specialista nella velocità prolungata (visto il dai risultati ottenuti e dalla soddisfazione di aver dimostrato come bronzo ai mondiali di Doha sui 200m e il record del mondo ottenuto con determinazione ed applicazione si possono davvero abbattere ai Campionati di Società sui 400m) e invece l’atleta romana non ha i muri.”. Qual è il tuo segreto? In altre parole, a cosa credi sia- dimenticato come uscire forte dai blocchi e ha dimostrato ancora no dovuti i tuoi straordinari progressi? “Sono il frutto del lavoro una volta la sua grande forza e versatilità. svolto, a partire da quest’inverno in Spagna, e successivamente a Bologna con il mio tecnico. Sono passata da tre a sette allenamenti a settimana, incrementando complessivamente i carichi di lavoro. Questo mi ha reso più forte ed esplosiva, senza però che ne risen- tissi sotto il punto di vista del recupero. Inoltre ho sviluppato una maggior confidenza con la protesi, e questo mi ha dato la giusta sicurezza in allenamento ed in gara”. Ed ora? Quali sono i tuoi programmi per il futuro? “Nel breve periodo raccogliere energie, soprattutto nervose, per continuare su questa strada. Oltre l’allena- mento, è la forza mentale che è indispensabile per migliorarsi anco- ra! Poi, naturalmente, le più importante gare internazionali, in cui spero di raccogliere altre soddisfazioni. Per me, per la mia società, e per tutti coloro che mi tifano e hanno a cuore quello che faccio”. Straordinaria Martina, continua così!

A Milano, MARTINA CAIRONI è stata premiata dalla ‘’Gazzetta dello Sport’’ come MIGLIOR ATLETA PARALIMPICA

del 2015.

36 Gennaio - Marzo 2016 PARALIMPICO

Medaglia di bronzo per Gualandris-Zanetti di Gianfranco Sibello

Si sono conclusi con una splendida medaglia di Bronzo i sul traguardo (settimo posto contro il nono degli avversa- Mondiali della vela Paraolimpica. Marco Gualandris e Mar- ri), riuscendo così a terminare questo Mondiale con una ta Zanetti, nella classe Skud 18, hanno confermato nelle ac- meritata medaglia di bronzo, la vittoria è andata agli atle- que di Melbourne la medaglia di Bronzo vinta l’anno pas- ti australiani Fitzgibbon-Tesch. Questo risultato conferma sato, regalando una prestazione costante che ha permesso l’ottimo lavoro svolto dai due atleti appartenenti alla sezio- loro di difendere agevolmente il podio. Le condizioni molto ne vela, i quali con grande ottimismo affronteranno la sta- variabili hanno messo a dura prova i diciassette equipaggi gione 2016 che porterà ai Giochi Paraolimpici di Rio de Ja- provenienti da dodici nazioni, la baia di Melbourne ha re- neiro. Le loro dichiarazioni appena scesi dal podio: “ Siamo galato giornate anche spettacolari durante le quali i rega- estremamente soddisfatti di questo risultato, non era facile tanti hanno dovuto lottare con raffiche salite fino a trenta confermare il podio Mondiale dopo l’anno scorso. Questa nodi. seconda Medaglia di Bronzo conferma l’ottimo lavoro che Nell’ultima giornata di regata, come da programma, è stata stiamo svolgendo con la Federazione e le Fiamme Gialle. È disputata una sola prova con vento leggero da sud e sotto stata un’esperienza importante dal punto di vista mentale, un bel sole. Una prova tirata per tutti, visto che tra meda- essere fra gli equipaggi di punta rende alte le aspettative glie e qualificazione per Rio erano parecchie le situazioni e quindi bisogna essere abituati a sopportarle. Il risultato ancora aperte, a partire dal terzo posto di Gualandris-Za- dimostra che anche da questo punto di vista siamo sulla netti, fino al giorno prima incalzati dagli olandesi Schra- strada giusta, un ulteriore tassello in vista della preparazio- ma-Nap. I due gialloverdi hanno chiaramente impostato la ne che ci attende prima dei Giochi Paraolimpici di Rio de regata proprio sui due orange e sono riusciti a precederli Janeiro dell’anno prossimo”.

37 Gennaio - Marzo 2016 Gennaio - Marzo 2016 VITA GIALLOVERDE

Le Fiamme Gialle piangono la scomparsa del Generale Carlo Valentino.

Lutto per le Fiamme Gialle e per tutto il movimento italiano degli sport in- Le Fiamme Gialle tutte si sono strette vernali che piangono la scomparsa del Generale Carlo Valentino, classe 1927, già Comandante della Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo attorno alla famiglia Valentino e del Gruppo Sciatori Fiamme Gialle, dall’agosto 1967 al settembre 1971 e ricordando con profonda commozione dall’agosto 1973 al luglio 1977, quando ne facevano parte, come atleti-finan- zieri, campioni del calibro di Gustav e Rolando Thoeni, , Paolo De ed enorme rispetto quel grande uomo Chiesa, Franco Nones, Giulio Deflorian e tanti altri. che fu il Generale Carlo Valentino. Il Generale Carlo Valentino è stato Presidente della Federazione Italiana Sport Invernali per 12 anni, dal 1988 al 2000, negli anni dei trionfi, nello sci alpino, di e Deborah Compagnoni, di Manuela Di Centa, Ste- fania Belmondo, , , e nel fondo e di tanti altri importanti successi che portarono l’Italia nell’Olimpo degli sport invernali. Nel corso della sua Presidenza federale, il Generale Valentino ha gestito 3 Olimpiadi ( 1992, 1994 e Nagano 1998) ottenendo più medaglie rispetto al totale di quelle realizzate dalla FISI nelle tredici edizioni precedenti. Tante le onorificenze, le attività e gli incarichi che il Generale Valentino ha ricoperto durante la sua lunga carriera di dirigente sportivo: è stato Vice Pre- sidente nazionale del Cai e medaglia d’oro del Club Alpino Italiano. Accade- mico del Gruppo Scrittori di Montagna, si è cimentato anche come regista realizzando sette documentari. Ha collezionato otto cittadinanze onorarie per aver diretto l’azione di soccorso agli alluvionati nella Valle di Primie- ro, nel 1976. È stato membro del Consiglio della Federazione Internazionale dello Sci (FIS) per dieci anni e della Giunta Coni per sei anni. Unico italiano membro onorario della Federazione internazionale dello sci, Stella d’Oro al merito sportivo Coni, Fiaccola d’argento dell’Associazione Nazionale Azzurri d’Italia. Maestro di sci e giudice di gara, come atleta ha partecipato, nel 1954, a diverse competizioni di bob.

Presidente della FISI dal 1988 al 2000

39 Gennaio - Marzo 2016 CAMPUS FIAMME GIALLE

“Quando La Neve fa Scuola”, a Passo Rolle lo ski-stage della Guardia di Finanza di Alessandra Giorgi

La scuola sulla neve. Il sogno di molti stu- San Martino, 20 docenti hanno vissuto un tore Scolastico degli Sport Invernali”. Anche denti ed insegnanti. Questa volta, dopo sogno, tutto bianco. La Scuola Tecnici Fe- nel mese di febbraio, il progetto “Quando varie iniziative promosse a beneficio dei derali della Fisi, le guide alpine del SAGF, in la Neve fa Scuola” ha avuto seguito. Infat- primi, la Guardia di Finanza di Passo Rolle, collaborazione con i tecnici del settore sci ti, in due occasioni, nella Scuola Ispettori e in provincia di Trento, ha dedicato un’inizia- aplino, del Gruppo Sciatori Fiamme Gialle, Sovrintendenti di Coppito (AQ) e negli im- tiva, agli insegnanti. Nella Caserma “Cobri- hanno divulgato il loro sapere tecnico, me- pianti sciistici di Ovindoli e Campo Felice, con-Cimon” sede del Soccorso Alpino dei diante lezioni, prima teoriche e poi pratiche, l’iniziativa è proseguita, dal 18 al 20 febbraio, finanzieri trentini, situata accanto alle piste sui temi della sicurezza in pista, del rispetto per i docenti, mentre dal 22 al 25, è stata de- da sci, del valico dolomitico, che collega le dell’ambiente, dell’alimentazione, della pre- stinata, a due classi delle Scuole Secondarie valli del Primiero e di Fiemme, il 20 genna- parazione atletica-sciistica e della disabilità di Primo Grado del centro e sud Italia, vin- io 2016, si sono tenute le lezioni teoriche, nello sport. Argomenti sensibili e importan- citrici del concorso, che ha visto gli studenti del secondo ski stage “Quando la neve fa ti, che hanno coinvolto gli insegnanti invita- impegnati, a realizzare un elaborato di clas- scuola”. Questo progetto è stato promosso ti, coinvolgendoli attivamente, nel progetto. se, su uno, dei tre temi proposti, “Giornata dalla Federazione Italiana Sport invernali, Questa iniziativa è stata importante, per av- sulla Neve”,“Una Montagna .. di Sicurezza” in collaborazione con il Ministero dell’Istru- viare un dialogo proficuo con il mondo della e “Week end a impatto zero”. Questa ini- zione, dell’Università e della Ricerca (Miur), scuola, mediante un apprezzato scambio ziativa è stata supportata dall’Associazione con il patrocinio del Coni ed il supporto dei di esperienze reciproche. Al termine, dello Nazionale Funiviari, dal Collegio Nazionale Gruppi Sportivi Militari e di Stato. E nell’in- ski-stage, gli insegnanti hanno ricevuto un Maestri di Sci, dall’Associazione Maestri di cantevole scenario, al cospetto delle Pale di attestato di partecipazione, come “Anima- Sci Italiani, da Pool Sci Italia e da Federfuni.

40 Gennaio - Marzo 2016 CAMPUS FIAMME GIALLE Da Passo Rolle, al pendio dell’Etna, “Quando la Neve fa Scuola” scende in pista

di Alessandra Giorgi

La scuola sulla neve. Il sogno di studenti ed insegnanti. Le Fiam- tecipare allo ski stage previsto. Dalle Valli del Primiero e di Fiemme, me Gialle lo hanno avverato, grazie all’iniziativa promossa, dalla fino allo scenario del Parco dell’Etna, passando per gli impianti sci- Federazione Italiana Sport Invernali, dal Ministero dell’Istruzione, istici di Ovindoli e delle dolorose ferite del terremoto del 2009, a dell’Università e della Ricerca (MIUR), con il patrocinio del CONI ed L’Aquila, non sono mancati per i docenti e gli studenti, momenti di il supporto dei Gruppi Sportivi Militari. E sotto l’egida della Guar- stupore, come tanti sono stati quelli della riflessione e del raccogli- dia di Finanza e con il supporto dei tecnici federali di sci, coinvolti mento. Nel capoluogo abruzzese, i ragazzi hanno avuto, anche l’oc- nell’iniziativa “Quando la neve fa scuola”, sin dal 20 gennaio scorso, casione di incontrare il campione gialloverde dello sci alpino mon- i docenti e gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo diale, Christian Deville e di assistere alla Cerimonia di Apertura dei grado, sono stati implicati in questo progetto che si è concluso, il 27 Campionati Mondiali Studenteschi di Sci, 2016. Tuttavia, grazie al febbraio, a San Pietro di Clarenza, a Catania, dove insieme alle Fiam- prezioso supporto dell’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, me Gialle, si sono affiancate, anche le Fiamme Azzurre, con le quali al Collegio Nazionale Maestri di Sci e all’Associazione Maestri di Sci è stato possibile organizzare, quest’ultimo ski stage, in programma. Italiani, Pool Sci Italia e Federfuni, si sono svolte delle dimostrazioni Sono state 4 tuttavia, le tappe che si sono succedute, sul territorio importanti, volte a particolari approfondimenti sulla gestione delle nazionale : Passo Rolle (TN), L’Aquila, Firenze e quindi, Catania. In emergenze in montagna. ognuna di queste località, gli eventi che si sono svolti, con l’aiuto dei maestri di sci della Scuola Tecnica Federale della Fisi, hanno avuto, tra gli obiettivi riconosciuti, quelli di sensibilizzare, gli insegnanti e i ragazzi delle scuole, alla sicurezza in pista, al rispetto dell’ambiente, dell’alimentazione, della preparazione atletica-sciistica e della disa- bilità nello sport. Gli studenti, che poi man mano, sono stati accolti e premiati dalle autorità sportive, civili e militari presenti, tra le qua- li, il Gen. Giorgio Bartoletti, Comandante del Centro Sportivo della Guardia di Finanza, di Castel Porziano, il Col. Vincenzo Parrinello, Comandante dei Gruppi Sportivi Fiamme Gialle ed il Presidente della Fisi, Flavio Roda, si sono cimentati nell’elaborazione di alcuni temi. Tra di essi, i titoli proposti, sono stati “Giornata sulla Neve”, “Una Montagna .. di Sicurezza” e “Week end ad impatto zero”. Gli autori, dei migliori elaborati, hanno poi avuto la possibilità di par-

41 Gennaio - Marzo 2016 EVENTI

Al Tempio di Adriano a Roma, la cerimonia Presentato di presentazione del calendario da tavolo e il calendario 2016 della stagione agonistica 2016. Premio dell’atleta Fiamme Gialle 2015 a “Fiamme Gialle” Gianmarco Tamberi. Premio alla Carriera per Antonietta Di Martino e Denise Karbon

Sono stati tanti i campioni delle Fiamme Gialle presenti e i premi di Alessandra Giorgi assegnati, sotto l’albero di Natale, nella consueta cerimonia di pre- sentazione, del calendario da tavolo e dell’’attività agonistica 2016, che il 18 dicembre, si è svolta al Tempio di Adriano, a Roma. Un ap- puntamento annuale, da non perdere. Alla presenza delle massime autorità sportive e militari, tra cui il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, il Vicepresidente del Coni e Presidente della Federscherma, Giorgio Scarso, del Vicepresidente del Cip, Sandrino Porru, del Gen. Giorgio Bartoletti, Comandante del Centro Sportivo della Guardia di Finanza, di Castel Porziano e del Comandante dei Gruppi Sportivi Fiamme Gialle, Vincenzo Parrinello, sono stati premiati i migliori at- leti Fiamme Gialle. Quelli celebrati, delle sezioni giovanili, che si sono distinti nei risultati conseguiti, durante la stagione agonistica 2015, sono state Lara Maule e Claudia Destefani, insieme a Carolina Visca. Le tre atlete gialloverdi hanno ricevuto il loro riconoscimento. Le pri- me lo hanno fatto, ottenendo, il podio mondiale ed europeo, con la medaglia d’argento vinta, nell’otto fuoriscalmo, mentre la seconda, conquistando numerose volte, il primato italiano, rinnovandolo di gara in gara, nel giavellotto, ragazze. Insieme ad esse, hanno sfilato di fronte al parterre d’onore, anche i campioni, senior della storia Fiamme Gialle. In questo modo, Gianmarco Tamberi è stato premia- to come Atleta dell’Anno 2015, grazie al suo record italiano ottenuto nel salto in alto, prima salendo a 2,35 e poi, arrivando su, fino a 2,37, al Meeting Iaaf, di Eberstatd. Antonietta Di Martino e Denise Kar- bon, dopo aver lasciato i panni agonistici, nel salto in alto e nello sci alpino, sono state insignite, del premio alla carriera, grazie alle nume- rose medaglie e titoli, ottenuti, nelle diverse competizioni, mondiali ed europee. Durante l’evento, è stato anche presentato il calendario da tavolo 2016, che conserva le immagini degli atleti gialloverdi, che durante l’anno 2015, hanno ottenuto successi importanti. Realizzato da Marchesi Grafiche Editoriali, ha impreziosito, la cerimonia. Molti i campioni Fiamme Gialle, seduti in sala, insieme ai diversi esponenti delle Federazioni Italiane.

42 Gennaio - Marzo 2016 EVENTI

I campioni delle “Fiamme Gialle” di Torino 2006 ricevuti dal Comandante Regionale Piemonte della Guardia di Finanza

Le Fiamme Gialle Matteo Anesi, Marta Capurso e Arianna Fontana, presenti a Torino in occasione del decennale dalle Olimpiadi Invernali di Torino 2006, sono stati ricevuti oggi dal Gen. D. Fabio Contini, Comandante Regionale Piemonte del- la Guardia di Finanza, che si è complimentato con loro. I campioni delle Fiamme Gialle, vincitori di medaglia in quella storica edizione dei giochi Invernali, prima di essere ricevuti dal Generale Contini, hanno partecipato alla grande parata partita da Piazza Vittorio Veneto e arrivata in Piazza Castel- lo, dove c’è stata la cerimonia commemorativa, in ricordo dei grandiosi giorni di sport e di vittorie per l’Italia e per le Fiam- me Gialle che in quell’occasione conquistarono 2 ori (staffetta 4x10km di fondo e inseguimento a squadre di pattinaggio su ghiaccio) e un bronzo (staffetta di short track).

43 Gennaio - Marzo 2016 Fiamme Gialle

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Matteo Lodo, Giuseppe Vicino, Gior- gio Avola, Daniele Garozzo e Arianna Fontana. Un Collare d’Oro al Merito Sportivo, a cingere sogni mondiali

Il valore di un atleta, tutto dentro ad un Collare. Ed è un trofeo presti- di Alessandra Giorgi gioso, ormai. Da tanti anni. Assegnato, dal Coni. Il colore è d’oro, come quel valore, inestimabile e assoluto, al Merito Sportivo. E allora, anche per l’edizione 2015, questo importante premio è stato assegnato ed ancora una volta, gli atleti delle Fiamme Gialle sono stati insigniti, di questo prestigio. E’ accaduto, lo scorso 15 dicembre, in Sala delle Armi, al Foro Italico, a Roma. E coloro che hanno ricevuto questo riconosci- mento, direttamente dalle mani del Presidente del Consiglio dei Mini- stri, Matteo Renzi e dal Presidente del Coni, Giovanni Malagò, portando lustro alla Guardia di Finanza, sono stati i giovani del 4 senza di canot- taggio, Matteo Lodo e Giuseppe Vicino, insieme ai loro compagni di divisa, Giorgio Avola, Daniele Garozzo, nel fioretto ed Arianna Fontana, nel 1500 m, dello short track. Tutti si sono distinti, per la conquista del podio mondiale.

45 Gennaio - Marzo 2016 EVENTI

Solidarietà e Sport. di Alessandra Giorgi Il mondo Fiamme Gialle in aiuto dei Regaliamo un Sorriso, i campioni delle Fiamme piccoli dell’Ospedale G.B Grassi Gialle in visita ai bimbi e agli studenti, del di Ostia Lido Policlinico Gemelli, di Roma

Dal cuore di un atleta, al cuore dell’umanità. E’ stata Hanno lasciato un’emozione particolare, ai campioni Fiamme Gialle, i bambini questa, la filosofia che ha accompagnato la consegna di del Policlinico Gemelli. Il loro sorriso e delicatezza hanno impreziosito, la visita un prezioso pulsossimetro, presso il Reparto di Pediatria degli atleti gialloverdi, presso il nosocomio romano, in occasione dell’iniziativa e Neonatologia dell’Ospedale, G.B. Grassi di Ostia Lido. Regaliamo un Sorriso, inserita all’interno di un progetto ampio, di solidarietà e Il prezioso apparecchio salvavita, che è stato acquistato beneficenza, che le Fiamme Gialle dedicano, da diversi anni, a chi è meno for- grazie ad un raccolta di beneficenza, organizzata in oc- tunato, elargendo affetto e valori, non solo sportivi, ma anche umani. E’ stata casione del Carnevale Fiamme Gialle 2015, è stato con- allora, una mattina speciale, quella del 13 gennaio, quando, insieme al Gen. segnato da una rappresentativa di campioni gialloverdi, Giorgio Bartoletti, Comandante del Centro Sportivo della Guardia di Finanza, insieme ai dirigenti militari. In presenza del Comandante di Castel Porziano, al Comandante dei Gruppi Sportivi Fiamme Gialle, Col. del II Nucleo Atleti, Giovanni Conti, del Dott. Vittorio Vincenzo Parrinello e al Capitano Giovanni Conti, Comandante del II Nucleo, D’Addio, Dirigente del Servizio Sanitario e medico spor- alcuni atleti gialloverdi, tra cui, il campione olimpico di canottaggio, Simone tivo e dell’allenatore della sezione Judo, Massimo Sulli, Raineri, il bronzo di Londra 2012, nel salto triplo, Fabrizio Donato e il pluri- alcuni atleti Fiamme Gialle, tra cui, gli olimpionici di Pe- campione mondiale di karate, Stefano Maniscalco, hanno teso la loro mano di chino 2008 e Londra 2012, Giulia Quintavalle e Fabrizio campioni, ai bimbi ricoverati. Sia gli atleti che i tecnici gialloverdi hanno fatto Donato, hanno devoluto questo importante strumento dunque, visita, non solo ai piccolI degenti, ma anche ai giovani studenti, che di monitoraggio, della saturazione dell’ossigeno del san- frequentano la scuola interna, scambiando kit scolastici e giocattoli. Anche il gue. In questo modo, il 17 dicembre, lo sport si è avvici- Presidente di Coni Lazio, Riccardo Viola, presente in questa preziosa visita, ha nato a chi soffre. E le Fiamme Gialle sono consuete, in voluto regalare ai bimbi e agli studenti, un presente, da parte del suo Comita- questo genere di iniziative, importanti. E’ stato il Dott. to Regionale. All’incontro, erano presenti il Direttore Generale del Policlinico Marco Bonci, che in sostituzione del Dott. Fabrizio Pa- Gemelli, ing. Enrico Zampedri, il Direttore di Sede, Fabrizio Vicentini, il Di- olini, direttore del Reparto, ha ricevuto il pulsossimetro, rettore Sanitario, Andrea Cambieri ed il Direttore della UOC Medicina dello girandolo a sua volta, alla Caposala dei piccoli pazienti Sport, Prof. Paolo Zeppilli, in rappresentanza della Fondazione Policlinico Uni- lidensi, Luigina Broccia. Giulia e Fabrizio hanno regalato versitario Gemelli, insieme al Dott. Filippo Berloco. Ad essi, è stata donata la un sorriso ai piccoli ricoverati, consegnando loro, gad- monografia Un Secolo in Gialloverde, ricevuta anche, dai medici primari e dai gets Fiamme Gialle, scambiando un saluto, affettuoso. docenti della scuola dell’Ospedale.

46 Gennaio - Marzo 2016 EVENTI

Le Fiamme Gialle a sostegno della “Fondazione Tommasino Bacciotti”

Rischiamo di abituarci a vedere il mondo secondo i parametri della città e rischiare addirittura di essere accompagnati in caserma dalle tv, che ancora impera nel mondo dei media per la sua capacità di forze dell’ordine, allertate da cittadini allarmati dal continuo e so- riversare immagini nelle case dei telespettatori e evocare immagini spetto via vai intorno a quella autovettura. Paolo e Barbara Bac- nelle teste dei telespettatori. ciotti, sono i genitori dello sfortunato Tommasino e le “anime” della Nonostante internet, un accadimento che non passi attraverso la Fondazione che oltre ad innumerevoli iniziative offre, attraverso tv, “rischia” di non esistere e la “realtà vera”, con il passare del tempo, la gestione di numerosi piccoli appartamenti, ospitalità gratuita e è diventata quella che i telegiornali, più o meno consapevolmente, servizi di accoglienza alle famiglie costrette alle cure dell’”Ospeda- ci propongono all’ora di cena a famiglia riunita. le Pediatrico Oncologico Meyer” di Firenze. Il 14 marzo il Gen.C.A. Più o meno consapevolmente, i mezzi termini nel linguaggio me- Giorgio Toschi, Comandante in Seconda ed Ispettore dei Reparti diatico sono poco usati: o si amplifica o si minimizza, e la solidarietà d’Istruzione della Guardia di Finanza, li ha voluti ospiti presso la non è stata risparmiata da questa logica. Esiste la sfavillante corsa nuova sede dell’Ispettorato per gli Istituti di Istruzione a Roma in annuale al record di donazioni, annunciata e proposta a reti unifi- via della Luce, al termine del Consiglio Direttivo dei Gruppi Spor- cate oppure esiste l’episodio di assoluta mancanza di solidarietà, da tivi “Fiamme Gialle”. Per quanti, ogni giorno, impegnano tempo deplorare nella cronaca del Tg o del talk show di turno. ed energie per gli altri, il calore di una stretta di mano e il sorriso C’è poi la quotidianità, fatta da uomini, donne, genitori e volontari di approvazione e incoraggiamento a proseguire, sono altrettanto il cui impegno insostituibile e le cui fatiche, sono in parte sostenute importanti del denaro necessario a sostenere ogni iniziativa. Que- da tanti piccoli gesti e contributi che non sono cosi eclatanti -se- sto spirito ha pervaso la breve e sentita cerimonia nel corso della condo una logica prevalente- da meritare le telecamere. quale il Gen.C.A. Giorgio Toschi, insieme al Comandante del Centro Accoglienza, ospitalità, per alcuni media, possono essere accostate Sportivo e a tutti gli Ufficiali dei Gruppi Sportivi “Fiamme Gialle”, soltanto alle grandi emergenze umanitarie o a quelle vicende tragi- ha donato alla “Fondazione Tommasino Bacciotti” i proventi di una che che, rimbalzate sui notiziari, suscitano indignazione collettiva. raccolta di fondi a scopo benefico organizzata dal Centro Sportivo. Un luogo dove dormire, per poter stare vicino ai propri figli durante Un piccolo contributo che non rientra nei “parametri” che richia- una degenza prolungata, può rappresentare un peso gravoso per mano i “flash” dei mass-media, ma uno dei tantissimi “episodi reali” una famiglia che, comunque, sarebbe pronta ad affrontare qualsia- grazie ai quali o.n.lus. come la “Fondazione T. Bacciotti” possono si situazione, come dormire in un’auto malconcia su un viale della portare avanti la loro insostituibile opera di solidarietà.

47 Gennaio - Marzo 2016 RECENSIONE LIBRI

“Tangibili Pensieri” è la prima pubblicazione di un nostro col- lega del Centro Sportivo con la passione della poesia. E’ una raccolta di pensieri, pescati in un fiume di vita che scorre, espo- sti e offerti tra le pagine, come su un banco. Dalle profondità dell’anima e del proprio vissuto, Leonardo Conte issa la rete e osserva l’amore e l’odio, il sacro e il profano, la vita e la morte e non può fare a meno di descriverli, trovandosi a proprio agio con la forma concettuale e intima del linguaggio lirico. Dà vita a quei pensieri e ce li offre con la speranza che ciascuno possa percepirne il profumo, il rumore. Brevi poesie, pensieri, come preferisce chiamarli l’autore, capaci di aprire una salutare fine- stra di riflessione sulla quotidianità di vite frenetiche.

TANGIBILI PENSIERI Leonardo Conte Libro pubblicato dall’autore

l libro che racconta le storie e le emozioni di una, dieci, cento maratone dove le passioni e le amicizie si intrecciano e si rinnovano davanti a una nuova sfida, a un nuovo traguardo.. Credo infatti che le emozioni possano essere allenate e che ognuno sia padrone del proprio modo di correre. Solo una mente ben allenata e accompagnata da una grande passione, può raccogliere il frutto del proprio allenamento. Il libro vuole insegnare a correre emozionandosi e in particolare aiutare il lettore, soprattutto quello che si avvicina per la prima volta a questa disciplina, a iniziare vivere le belle sensazioni che si percepiscono nel praticare la corsa e ad allontanare le brutte. D’altra parte senza soffrire non si apprezzano le conquiste e chi corre ha dentro il sangue questa profonda capacità di lottare. Bisogna fare ciò che si sente e seguire sempre le buone sensazioni.

IL PROSSIMO TRAGUARDO Luigi Mundula Hanno scritto con lui: Lello Collu, Manuela D’Alessandro, Marta D’Amico, Paola Fortunato, Alessandra Giacobbe, Pierita Liguti, Amedeo Bonfanti, Giorgio Calcaterra, Massimo Ciocchetti, Fausto De Andrea, Benedetto Deriu, Carlo Fenu, Michele Licheni, Roberto Medde, Luca Mi- nervini, Gavino Morittu, Matteo Piombo, Orlando Pizzolato, Andrea Porcu, Tore Scanu, Fausto Solinas, Luigi e Pierpaolo Stafanopoli

Il libro può essere acquistato direttamente dall’autore inviando una mail a mundula@tiscali. it o sullo su storesportivi.it e sulle più importanti librerie on line(IBS-Amazon-feltrinelli ecc...)

Se vinci una medaglia d’oro alle Olimpiadi (Pechino 2008) e sei la prima judoka italiana a riuscire nell’impresa, il titolo di Signora del judo ti spetta di diritto. Nel libro, scritto in collaborazione con Chiara Di Cesare, Giulia si racconta, da bambina fino al trionfo olimpico e oltre. Racconta del suo rapporto speciale con il Judo, che la “… fa sentire viva” e che, per ogni goccia di sudore versata e per ogni sofferenza patita, l’ha ripagata con quanto di più prezioso per un’atleta. “É una calma profonda quella che sono riuscita a costruire dentro di me in questi anni”. Donna altruista, atleta vincente e splendida mamma Giulia lo è diventata con la costanza, la tenacia e l’umilità che si nascondono dietro lo sguardo timido e riservato della vita di tutti i giorni e che troverete tra le pagine di questo libro. Con la prefazione di Yuri Chechi e l’introduzione di Antonio Rossi.

LA SIGNORA DEL JUDO Giulia Quintavalle con Chiara Di Cesare Infinito edizioni

48 Gennaio - Marzo 2016

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