Nr. 54 ORIGINALE

COMUNE DI Provincia di

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

OGGETTO: APPROVAZIONE BOZZA DI CONVENZIONE TRA INSIEL S.P.A. INFORMATICA PER IL SISTEMA DEGLI ENTI LOCALI ED IL COMUNE DI LESTIZZA PER LE RETI DI TELECOMUNICAZIONE A BANDA LARGA. MODIFICA

L’anno duemiladieci (2010) il giorno 30 del mese di settembre alle ore 18.00 nella Sala Comunale, in seguito a convocazione, disposta con invito

scritto e relativo Ordine del Giorno notificato ai singoli Consiglieri in tempo utile, si è riunito il Consiglio Comunale. PARERE F A V O R E V O L E

Seduta pubblica, di 1^ convocazione.

Fatto l’appello nominale risultano:

-tecnico: IL Segretario Comunale CONSIGLIERI P A CONSIGLIERI P A –Direttore Generale- ...

1. GOMBOSO Geremia x 12. SAVORGNAN Dante x

13. SGRAZZUTTI Elvio 2. PIASENTE Matteo x x 3. MARANGONE Ilario x 4. PAGANI Renato x 14. GRILLO Valeria x 5. VIRGILI Sandro x 15. ECORETTI Renata x Il Funzionario Responsabile del servizio interessato 6. COSSIO Giuditta x Geremia Mario 7. MORETTI Giulio x 16. TOSONE Amleto x 8. COSSIO Elisa x 9. TAVANO Omar x 17. NARDINI Gianfranco x

10. BORGHI Luisa x 11. TAVANO Massimo x -contabile: Funzionario Responsabile del servizio di ragioneria ... Totale Nr. 17

Partecipa il Segretario Comunale Signora PICOTTI dr.ssa Nerina.

Constatato il numero legale degli intervenuti, assume la presidenza il

Signor GOMBOSO Geremia nella sua qualità di Sindaco ed espone gli oggetti inscritti all’Ordine del Giorno e su questi il Consiglio Comunale adotta la seguente DELIBERAZIONE: ...

IL CONSIGLIO COMUNALE

RICHIAMATA la deliberazione consiliare n. 24 del 21 aprile 2009 con la quale veniva approvata la bozza di convenzione tra INSIEL spa Informatica per il sistema degli Enti Locali ed il Comune di Lestizza per le reti di telecomunicazione a banda larga, alla data odierna non sottoscritta;

CONSIDERATO che con deliberazione di generalità della Giunta Regionale n. 2074 del 7 ottobre 2008 è stata approvata la fusione per incorporazione della Società regionale Mercurio FVG S.p.A. nella Società regionale Insiel S.p.A.;

VISTA la nuova bozza di convenzione trasmessa al Comune da Insiel S.p.A. in data 02/09/2010;

ATTESO che la bozza di convenzione è finalizzata a regolare l'esecuzione e l'esercizio delle opere relative alle reti di telecomunicazione realizzate come opere pubbliche regionali da parte della Società regionale Mercurio FVG S.p.A e quindi a stabilire la relazione contrattuale fra il Comune di Lestizza e la Insiel S.p.A;

PRESO ATTO:

• che sono stati presentati i progetti per la realizzazione dello shelter, del posizionamento dell'antenna sul Municipio e per il posizionamento della fibra ottica lungo la direttrice -;

• che gli interventi sopra indicati sono stati realizzati;

• che il progetto per la realizzazione della rete a banda larga prevede la posa del cavo a fibra ottica lungo la strada di collegamento da Via Piave a Galleriano, precisando che per quest'ultima località il collegamento con la centralina telefonica presente in Via Trento avverrà con collegamento da Via del Lavia, e lungo la strada fra Santa Maria di Sclaunicco e ;

• che per il collegamento fra Santa Maria di Sclaunicco e Mortegliano Insiel S.p.A. ha chiesto al Comune l'assenso di massima;

• che ai sensi dell'art. 2 del D.L. 112/2008, convertito con modificazioni in Legge 133/2008, e ai sensi dell'art. 17 della L.R. 19/09 gli interventi da realizzare sono soggetti alla presentazione di D.I.A.;

• che ai sensi del comma 2 del predetto art. 2 D.L. 112/2008 l'operatore della comunicazione ha facoltà di utilizzare per la posa della fibra nei cavidotti, senza oneri, le infrastrutture civili già esistenti di proprietà a qualsiasi titolo pubblica o comunque in titolarità di concessionari pubblici;

-SOTTOLINEATO che la durata della convenzione è prevista in anni 20;

RITENUTO, data la durata, di proporre l'integrazione all'art. 12 della convenzione con l'aggiunta dei due commi seguenti mirati a garantire la sicurezza degli operatori che interverranno nelle reti ospitate dai cavidotti, nonché ad escludere responsabilità da parte del Comune per interventi di manutenzione eseguiti da imprese incaricate con la normale diligenza sulle reti di competenza : • Qualora la posa dei cavi in fibra ottica avvenga utilizzando gli esistenti cavidotti della rete di pubblica illuminazione di proprietà del Comune, la Società si impegna, almeno una settimana prima dell'esecuzione, a convocare una riunione congiunta con il responsabile del procedimento dell'Ufficio Tecnico Comunale e la Ditta manutentrice dell'impianto di pubblica illuminazione per concordare le modalità di esecuzione dei lavori stessi al fine di evitare, per quanto possibile, la compresenza di più ditte. Nel caso in cui la compresenza sia ineludibile, concordare le modalità di esecuzione delle rispettive mansioni in assoluta sicurezza attraverso lo scambio di idonee informazioni. Ad ultimazione dei lavori di posa dei cavi entro

cavidotto di proprietà comunale, la società si impegna a consegnare all'ufficio tecnico comunale il documento unico di valutazione dei rischi che dovrà necessariamente tener conto della possibile interferenza con l'attività della ditta manutentrice della rete di pubblica illuminazione. Tale documento dovrà essere approvato in una riunione congiunta fra il datore di lavoro della società, il datore di lavoro del Comune di Lestizza e il datore di lavoro della ditta appaltatrice del servizio di manutenzione della rete di pubblica illuminazione. Sino all'approvazione del documento citato la Società si impegna a non intervenire sulla rete in fibra ottica che interferisce con gli impianti di pubblica illuminazione.

• Eventuali danni ai cavi in fibra ottica presenti nei cavidotti di proprietà comunale non potranno essere addebitati dalla Società al Comune per le attività di manutenzione sulla rete di pubblica illuminazione svolte con la normale diligenza.

Visto Lo Statuto Comunale;

Visto il D. Lgs. 267/2000; Ascoltati gli interventi dei Consiglieri di cui all’allegato elenco; Visti i pareri favorevoli espressi dai Responsabili dei Servizi; Con voti favorevoli 17, su nr. 17 Consiglieri Comunali presenti, con votazione espressa in forma palese,

DELIBERA per le considerazioni esposte in premessa, quanto segue.

1. Di approvare lo schema di convenzione, come di seguito integrata, fra il Comune di Lestizza e la Società Insiel S.P.A. allegato al presente atto quale sua parte integrante e sostanziale;

2. di approvare le seguenti integrazioni da apportare all'art. 12 dello schema di convenzione:

 Qualora la posa dei cavi in fibra ottica avvenga utilizzando gli esistenti cavidotti della rete di pubblica illuminazione di proprietà del Comune, la Società si impegna, almeno una settimana prima dell'esecuzione, a convocare una riunione congiunta con il responsabile del procedimento dell'Ufficio Tecnico Comunale e la Ditta manutentrice dell'impianto di pubblica illuminazione per concordare le modalità di esecuzione dei lavori stessi al fine di evitare, per quanto possibile, la compresenza di più ditte. Nel caso in cui la compresenza sia ineludibile, concordare le modalità di esecuzione delle rispettive mansioni in assoluta sicurezza attraverso lo scambio di idonee informazioni. Ad ultimazione dei lavori di posa dei cavi entro cavidotto di proprietà comunale, la società si impegna a consegnare all'ufficio tecnico comunale il documento unico di valutazione dei rischi che dovrà necessariamente tener conto della possibile interferenza con l'attività della ditta manutentrice della rete di pubblica illuminazione. Tale documento dovrà essere approvato in una riunione congiunta fra il datore di lavoro della società, il datore di lavoro del Comune di Lestizza e il datore di lavoro della ditta appaltatrice del servizio di manutenzione della rete di pubblica illuminazione. Sino all'approvazione del documento citato la Società si impegna a non intervenire sulla rete in fibra ottica che interferisce con gli impianti di pubblica illuminazione.  Eventuali danni ai cavi in fibra ottica presenti nei cavidotti di proprietà comunale non potranno essere addebitati dalla Società al Comune per le attività di manutenzione sulla rete di pubblica illuminazione svolte con la normale diligenza.

3. di autorizzare il Sindaco alla sottoscrizione della convenzione

Allegati: A) Schema di convenzione

B) Interventi dei consiglieri

3.

Allegato alla deliberazione del C.C. nr 54 del 30/09/2010

Interventi dei consiglieri.

Il Sindaco:

Illustra la proposta. Il consiglio ha già approvato una convenzione in materia, convenzione non sottoscritta e riproposta da INSIEL nel nuovo testo che si è chiamati ad approvare. Si è ritenuto integrare, come si legge in proposta, l’art. 12 dello schema nel senso di assicurare il rispetto di opportune misure tecniche cautelative in caso di utilizzo dei cavidotti di proprietà comunale. Da sottolineare il previsto collegamento con posa del cavo sino alla frazione Galleriano che consentirà di servire anche le frazioni di Nespoledo e Villacaccia. S.Maria avrà il collegamento lungo il tratto di strada che porta a Mortegliano.

Nardini:

Approva le integrazioni cautelative introdotte in caso di utilizzo dei cavidotti comunali. Ritiene che il termine di una settimana fissato per concordare le modalità di esecuzione dei lavori con l’ufficio tecnico sia troppo breve, dovrebbe essere presentato un progetto e l’ufficio dovrebbe avere il tempo di esaminarlo con cura. Certo la legge consente l’utilizzo delle infrastrutture comunali, purtroppo senza oneri. E’ il caso di insistere su questo punto e pretendere il versamento di un canone. E’ fuori discussione infatti che i cavidotti servono preminentemente l’illuminazione pubblica. Condivide che per le ragioni tecniche che gli vengono illustrate dal segretario comunale, sia problematico apportare seduta stante modifiche allo schema convenzionale. Si sente tuttavia di segnalare un’opportunità di ristoro che può essere recepita in atti aggiuntivi.

Tosone:

La convenzione viene riproposta essenzialmente perché il referente operativo scelto dalla regione non è più Mercurio ma INSIEL. Quest’ultima peraltro è incaricata della realizzazione della rete infrastrutturale non della gestione del servizio di comunicazione a banda larga all’utenza che dovrà essere individuato con opportuna ricerca di mercato. La convenzione in esame riguarda dunque esclusivamente la realizzazione della infrastruttura. Chiede chiarimenti in ordine alla realizzazione del collegamento fra la frazione di S.Maria e Mortegliano dal momento che gli risulta che quest’ultimo sia già servito da fibra ottica. Ritiene positivo che il Comune collabori alla realizzazione delle rete visto che il servizio di telecomunicazione a banda larga va a tutto beneficio della popolazione e quindi coincide con il pubblico interesse. Del resto, seppur in via sperimentale, si è già concesso qualche anno fa ad un operatore di utilizzare per la banda larga i cavidotti comunali e il Comune stesso ne sta beneficiando.

Il Sindaco:

L’attuale operatore uscirà di scena nel momento in cui subentrerà INSIEL.

Moretti:

Approvando la convenzione si fa un passo in avanti per l’attivazione della banda larga. Ha qualche perplessità di ordine tecnico in ordine alla possibilità che si possano poi fare derivazioni via cao con doppini a Nespoledo e Villacaccia. L’alternativa è il Wy-Fi con minor garanzia di funzionalità del collegamento. Chiede quindi se sia prevista la derivazione via cavo per Nespoledo e Villacaccia sufficiente per tutte le abitazioni o se l’ipotesi non sia stata ancora presa in considerazione.

3. Il Sindaco:

L’ipotesi è stata considerata e illustra le soluzioni tecniche che saranno adottate.

Moretti:

Dunque le sue perplessità sono fondate.

Il Sindaco:

Assicura gli approfondimenti del caso. Verificherà anche la fattibilità della proposta di Nardini. Ringrazia entrambe i consiglieri per l’apporto costruttivo dato alla valutazione del punto. Chiede poi di passare al voto.

3.

Letto, confermato e sottoscritto.

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GOMBOSO Geremia PICOTTI dr.ssa Nerina

CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE

Il sottoscritto certifica che copia della presente deliberazione E' STATA affissa all’Albo Pretorio per quindici giorni consecutivi: dal 15/10/2010 al 30/10/2010.

Addì 02/11/2010

L’IMPIEGATO RESPONSABILE BERNARDIS Fabrizio

ESTREMI DI ESECUTIVITA’

Esecutiva dalla sua data (art. 1, c. 19, L.R. nr. 21/2003, come sostituito da art. 17, c.12, lett. a), L.R. 17/2004) Non soggetta a controllo

Non suscettibile di controllo (atto di mera esecuzione)

IL RESPONSABILE INCARICATO BERNARDIS Fabrizio

Copia conforme all’originale ad uso amministrativo.

Addì ______

IL RESPONSABILE INCARICATO

3.

CONVENZIONE

TRA

Il Comune di Lestizza con sede legale in Via Roma, 36 - 33050 Lestizza (UD), Codice Fiscale ______, Partita IVA ______, che in seguito sarà per brevità denominato “Comune”, nella persona del Sindaco Geremia Gomboso nato a ______(__) il __/__/____.

e la Società Insiel S.p.A con socio unico, con sede legale in , via San Francesco d’Assisi nr. 43 Codice Fiscale e Partita IVA 00118410323, che in seguito sarà per brevità denominata “Società”, la quale interviene nel presente atto in persona dell’Amministratore Delegato dott. Dino Cozzi, nato a San Giovanni al Natisone il 18.10.1947 c.f. CZZDNI47R18H906

PREMESSO CHE:

1) in data 30 giugno 2004 è stato stipulato l’Accordo di Programma Quadro (APQ) in materia di E-government e Società dell’informazione, tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze, la Presidenza del Consiglio – Ministro per l’innovazione e le tecnologie – Centro Nazionale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione e la Regione Autonoma ed in data 27 giugno 2005 il successivo I Atto integrativo;

2) in data 14 ottobre 2005, con deliberazione n. 2634 la Regione ha approvato il “Programma regionale per lo sviluppo delle infrastrutture di “information e communication technology - ERMES”, il quale si propone di favorire l’accesso a reti di telecomunicazione a banda larga su tutto il territorio regionale, alla Pubblica Amministrazione, alle imprese e alle famiglie del Friuli Venezia Giulia in tempi contenuti, anche al fine di superare il “digital divide”;

3) in data 18 luglio 2006 è stato stipulato il II Atto integrativo del sopra citato Accordo di Programma Quadro in materia di “E-government e Società dell’informazione nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, tra il Ministro dell’Economia e delle Finanze, la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministro per le riforme e l’innovazione nella Pubblica Amministrazione – Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, avente come finalità lo sviluppo di nuovi interventi volti a colmare il digital divide che affligge particolari zone sotto utilizzate del territorio regionale attraverso l’infrastrutturazione della rete di telecomunicazione in banda larga per connettere la Pubblica Amministrazione alle imprese ed ai cittadini;

4) con deliberazione di Giunta regionale n. 2061 del 31 agosto 2007 è stato approvato lo schema del III Atto integrativo all’Accordo di Programma Quadro in materia di “E-Government e Società dell’Informazione” sopra citato, e che tale III Atto integrativo è stato sottoscritto in data 5 settembre 2007;

5) per la realizzazione delle opere previste dai sopra citati Programma regionale ERMES e dagli Atti integrativi all’ APQ, nonché da altri futuri programmi finanziati anche con contributi comunitari, la Regione ha la necessità di posare le infrastrutture per l'installazione di reti di telecomunicazioni, da effettuarsi sulla rete 3. viabile comunale di competenza;

6) in data 15 marzo 2006 la Regione Friuli Venezia Giulia ha costituito la Società Mercurio FVG S.p.A. con lo scopo di realizzare e gestire direttamente le infrastrutture della rete di telecomunicazioni regionale a banda larga;

7) che con deliberazione della Giunta regionale n. 843 del 13 aprile 2007, la Regione acquista l’intera partecipazione della Società Mercurio FVG S.p.A.;

8) con deliberazione di generalità della Giunta regionale nr. 2074 del 7 ottobre 2008 è stata approvata la fusione per incorporazione della Società regionale Mercurio FVG S.p.A. nella Società regionale Insiel S.p.A.;

9) a seguito della citata fusione la Regione si avvarrà quindi di Insiel S.p.A. per la realizzazione di infrastrutture di telecomunicazione di banda larga nonché per l’uso, la manutenzione e la gestione delle medesime infrastrutture;

10) la presente Convenzione è quindi finalizzata a disciplinare l’esecuzione delle opere relative alle reti di telecomunicazioni sulla rete viaria di proprietà e competenza comunale, come previsto e consentito dal vigente Codice della strada e dal suo regolamento di attuazione (artt. 25 e 26 del DLgs 285/1992 e art. 67 del DPR 495/1992) realizzate dalla società Insiel S.p.A. in nome e per conto della Regione e senza alcun onere per i Comuni;

11) il Comune interviene quindi nel presente atto in quanto Ente proprietario titolato e competente a gestire e tutelare le strade di sua proprietà e relative pertinenze;

12) tutte le infrastrutture di telecomunicazioni a banda larga realizzate da Insiel S.p.A. in nome e per conto della Regione con finanziamenti pubblici in regime di delegazione amministrativa intersoggettiva sono iscritte al patrimonio indisponibile della Regione come stabilito dalla deliberazione della Giunta Regionale n. 403 dell’ 11 febbraio 2008”;

13) ai sensi di quanto disposto dall’articolo 6, comma 116, della LR 2/2006, le opere destinate ad ospitare la rete di telecomunicazioni in banda larga e le necessarie e correlate apparecchiature previste nei progetti di opere stradali e di altre infrastrutture civili realizzate dagli enti locali, dagli enti pubblici, anche economici, nonché dagli altri soggetti beneficiari di incentivi pubblici, sono garantite in diritto d’uso alla stessa ad Insiel S.p.A.;

14) le parti della presente Convenzione, al fine di ridurre divario di sviluppo del territorio regionale e per aumentare le possibilità di sviluppo innovativo, industriale ed occupazionale concordano una modalità agevolata che consenta l’effettuazione dei lavori e la futura gestione delle infrastrutture di telecomunicazione;

15) nel rispetto dei reciproci interessi il Comune e la Società regionale si impegnano ad una stretta collaborazione per la migliore risoluzione di eventuali problemi tecnici, relativamente ai rapporti che potrebbero derivare dalle interferenze.

Tutto ciò premesso il Comune di Lestizza e la Società regionale Insiel S.p.A., di seguito denominate anche "Parti", convengono e stipulano quanto segue:

3. ARTICOLO 1

PREMESSE ED ALLEGATI

1. Le premesse e gli allegati sono parte integrante del presente atto, il quale fa espresso riferimento a quanto disposto dagli artt. 25 e 26 del D. Lgs. 30 aprile 1992, n. 285 “Nuovo codice della strada” e dall'Articolo 67 del regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada emanato con D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495 come modificato con D.P.R. 16 settembre 1996 n. 610.

2. In Allegato "A" alla presente convenzione si riporta lo schema di atto di concessione specifica comunale per la esecuzione dei lavori, in Allegato “B” si riportano le norme tecniche generali alle quali si fa riferimento per la realizzazione in ambito comunale delle infrastrutture di telecomunicazioni (TLC), in Allegato “C” si riporta la disciplina relativa alle modifiche all’infrastruttura. Per quanto non espressamente indicato si fa in ogni caso riferimento al “Regolamento recante la disciplina tecnica e le specifiche delle opere destinate ad ospitare le reti di banda larga”, approvato con Decreto del Presidente della Regione 9 agosto 2006, n. 0248/Pres..

ARTICOLO 2

DEFINIZIONI

1. Con il termine "strutture viarie" la presente convenzione indicherà i corpi stradali, le loro pertinenze, i manufatti ed i reliquati delle strade di competenza comunale.

2. Con il termine "impianti TLC" la presente convenzione indicherà cavi, polifore, pozzetti, pali e palificate, tubazioni, ed accessori di alloggiamento per sistemi ed apparati attivi e quanto altro necessario alla realizzazione completa di una infrastruttura per telecomunicazioni a fibre ottiche e/o wireless.

3. Con il termine "interferenze" si intendono i rapporti (degli impianti TLC) con altri impianti e infrastrutture di qualunque genere attraversanti od occupanti le strutture viarie, sia preesistenti che di nuova costruzione, ovvero con modifiche o nuove realizzazioni di strutture viarie dalle quali detti rapporti sorgano.

4. Con il termine “Società” si intende la Società Insiel S. p. A., Società regionale “in house” interamente a capitale regionale e controllata dalla Regione.

ARTICOLO 3

OGGETTO DELLA CONVENZIONE

1. Con la presente Convenzione, secondo quanto previsto dal codice della strada, si disciplina il rilascio da parte del Comune dei singoli atti di concessione specifica per la realizzazione anche successiva nel tempo di impianti TLC, consistenti nella posa e l'installazione di condotte e nella realizzazione di sezioni di scavo contenenti tubazioni, pozzetti e cavi per l’installazione di reti di telecomunicazione da effettuarsi sulla rete viabile comunale, per l'esercizio delle reti di comunicazione installate, nonché l'utilizzo di aree ed immobili atti all'installazione di impianti e sistemi di TLC anche wireless o comunque necessari all'esercizio della attività di telecomunicazioni con le modalità indicate dalle disposizioni che seguono.

2. La presente convenzione, pertanto, anche attraverso i suoi Allegati, disciplina: 3. a) le modalità di esecuzione dei lavori per l'attraversamento e l'uso della sede stradale e delle aree di pertinenza;

b) l'obbligo di apposizione e manutenzione della segnaletica prescritta e la responsabilità della Società per i danni a cose e persone che si dovessero verificare durante il periodo di occupazione della sede stradale fino alla data di ultimazione lavori (Articolo 67 reg. codice strada c. 2);

c) la documentazione necessaria per la definizione degli atti di concessione specifica comunali (Articolo 67 reg. codice strada c. 3);

d) l'impegno del Comune a rilasciare gli atti di concessione entro il termine di 60 giorni dal ricevimento delle richieste da parte della Società complete della documentazione relativa ai singoli interventi ( Art.67 reg. codice strada);

e) l’indicazione negli atti di concessione specifica delle date previste di inizio ed ultimazione dei lavori ed ingombro della carreggiata, i periodi previsti di limitazione o deviazione del traffico, le modalità di esecuzione delle opere e le norme tecniche da osservarsi, i controlli, le ispezioni ed il collaudo riservato al concedente, la durata dei singoli atti di concessione specifica e la quantificazione della garanzia di cui all’art. 7 che segue (Articolo 67 reg. codice strada c. 5).

f) La verifica della rispondenza tra le prescrizioni dell'atto di autorizzazione e la realizzazione effettiva delle opere. Detta verifica sarà eseguita dal Comune entro trenta giorni dalla comunicazione della ultimazione dei lavori effettuata dalla Società (Articolo 67 reg. codice strada c. 6);

g) le modalità di risoluzione delle interferenze e di eventuale rifiuto degli atti di assenso per particolari impianti.

3. Sono, infine, disciplinate dalla presente Convenzione l'individuazione ed il regolamento delle interferenze, la regolamentazione dell'onere di vigilanza del personale dell'ente in sede di esercizio, le modalità del rilascio dei singoli atti di concessione per la posa delle infrastrutture di alloggiamento degli apparati attivi, le norme generali di carattere tecnico ed amministrativo che dovranno essere applicate in sede di posa in opera ed in sede di esercizio che si applicheranno integralmente a tutte le interferenze insorgenti.

ARTICOLO 4

MODALITÀ DI RILASCIO DEGLI ATTI COMUNALI DI CONCESSIONE SPECIFICA

1. Il Comune, sulla base di quanto stabilito dalla presente convenzione, rilascia alla Società, secondo lo schema di cui ad Allegato A alla presente convenzione e su specifica richiesta della Società stessa, un atto di concessione specifica per eseguire i lavori di costruzione e manutenzione per gli impianti TLC e per le relative occupazioni e attraversamenti di sedimi, con la quale sono stabiliti:

a. la data di inizio e di ultimazione dei lavori e dell’ingombro della carreggiata;

b. i periodi di limitazione o deviazione del traffico stradale, con l’obbligo di richiesta di provvedimento di limitazione o deviazione del traffico da parte della ditta esecutrice;

c. le eventuali prescrizioni, condizioni e modalità particolari di esecuzione delle opere; 3. d. il riferimento alle norme tecniche generali di cui alla presente convenzione e ai suoi allegati;

e. i controlli e le ispezioni e il collaudo riservato al Comune;

f. il deposito cauzionale per fronteggiare eventuali inadempienze del concessionario sia nei confronti del Comune che di terzi danneggiati come previsto agli artt. 7, 3 comma 2 lettera e) nonché all’art. 8 dell’Allegato A.

g. l’esclusione di oneri dovuti dalla Società al Comune per l’occupazione temporanea e permanente di sedi stradali e sedimi con gli impianti TLC tenuto conto che si tratta di opere pubbliche eseguite dalla Società in nome e per conto della Regione in favore della comunità regionale e del Comune, e senza oneri per esso;

h. la durata degli atti di concessione specifica.

2. Per ogni nuovo impianto TLC su strutture comunali viarie in genere, la Società predispone, relativamente allo specifico intervento, il progetto (preliminare, definitivo ed esecutivo), redatto in formato cartaceo e sottoscritto da soggetto abilitato, in conformità alle vigenti norme sulle opere pubbliche. Ai fini del rilascio dell’atto di concessione specifica, la Società presenta al Comune almeno il progetto preliminare comprendente in ogni caso: - una relazione tecnica descrittiva nella quale si dichiari che la realizzazione dell'interferenza è in tutto rispondente alle vigenti disposizioni di legge; - corografia e planimetrie in scala opportuna del tratto di struttura viaria interessato con l'esatta indicazione degli impianti interferenti e delle chilometriche; - sezioni trasversali quotate del tratto di struttura viaria interessato, ivi compresa la relativa chilometrica della struttura viaria.

3. La Società, ai sensi dell’art. 2 del DPR 17/09/2007 n. 0296/Pres, chiede il rilascio del certificato di conformità urbanistica, ovvero invia la comunicazione nei casi previsti.

4. A fronte della presentazione della richiesta del rilascio dell’atto di concessione specifica, unitamente alla documentazione tecnica sopra indicata, l’Amministrazione comunale, se la valutazione relativa alla ubicazione dell’interferenza (in relazione alle esigenze di esercizio della struttura viaria) e alla rispondenza del progetto alle norme vigenti e alle norme tecniche di cui ad Allegato 2 alla presente Convenzione daranno esito positivo, provvederà a rilasciare l’atto di concessione specifica entro i termini di 60 giorni, di cui all'art. 67 reg. codice della strada, dal ricevimento della domanda.

5. Oltre alle opere in sedi stradali potranno essere individuati e definiti singoli siti comunali esterni e/o interni su cui installare gli impianti: l'atto di concessione specifica regolerà, nel rispetto dei criteri e principi previsti dalla presente convenzione, i rapporti relativi alla utilizzazione dei singoli siti.

6. I siti avranno una ampiezza variabile in funzione del tipo di impianto da installare e saranno concessi in funzione della loro effettiva disponibilità, della sicurezza del traffico stradale, nonché della sicurezza e salute delle persone, ad insindacabile giudizio del Comune.

7. Il Comune si riserva, in qualunque momento, di accedere ai siti assentiti procedendo a sopralluoghi e operando interventi legati ad esigenze di servizio e/o di sicurezza stradale, previa comunicazione, da effettuarsi a mezzo telefax e con idoneo preavviso alla Società, che potrà incaricare il proprio personale per presenziare alle operazioni. 3. 8. La Società ha l’obbligo di osservare le prescrizioni e le condizioni imposte dal Comune con l’atto di concessione specifica per la conservazione della strada e la sicurezza della circolazione. Il mancato rispetto delle condizioni previste autorizza il Comune a fissare un termine perentorio - comunicato alla Società, a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento o telefax - entro il quale le condizioni e le prescrizioni necessarie per la conservazione della strada e la sicurezza della circolazione debbano essere eseguite e i relativi lavori effettuati ai sensi dell'art. 69 reg. codice della strada.

9. Nell’ipotesi in cui le prescrizioni ed i lavori suddetti non siano effettuati, decorso il termine di cui al comma precedente, il Comune ha facoltà di procedere alla esecuzione diretta a carico della Società, comunicando alla Società stessa, con raccomandata con avviso di ricevimento o telefax, la data di inizio dei lavori e, conclusi i lavori, le spese sostenute e gli eventuali danni conseguenti al ritardo medesimo, ai sensi dell'Articolo 69 c. 2 reg. codice strada.

10. Anche durante l'esecuzione dei lavori il Comune ha facoltà di interrompere gli stessi senza oneri di alcun tipo nei confronti della Società, nel caso in cui si manifestino esigenze di servizio e/o di sicurezza stradale, nonché di sicurezza e salute delle persone, attivandosi per la più rapida soluzione delle problematiche sopravvenute.

11. Nell'ipotesi in cui un terzo avesse diritto a termini di legge o per provvedimento della pubblica autorità ad ottenere Io spostamento di tutti o di parte degli impianti realizzati dalla Società, resta fin d'ora convenuto che la Società stessa non potrà avanzare nei confronti del Comune richiesta di danni o di rimborso delle spese sostenute in relazione a detto spostamento.

12. La Società, in presenza del personale incaricato del Comune, dovrà provvedere a perfezionare, a suo totale carico e spese, le eventuali prove di propagazione al fine di stabilire l'eventuale incompatibilità degli impianti con quelli preesistenti o con le persone.

13. Nessuna modifica potrà essere apportata ai beni immobili del Comune senza la preventiva autorizzazione scritta.

14. La Società è in tutti i casi tenuta al rispetto di tutte le norme di sicurezza vigenti. La Società esonera il Comune dalla responsabilità per danni da evento naturale o accidentale. Eventuali opere di protezione ai siti concessi ed agli impianti, che si rendessero necessarie anche successivamente all’installazione dell'impianto, restano comunque a carico della Società, la quale si assume la responsabilità di tali interventi e del loro impatto sul territorio, nonché per i danni causati dagli stessi a cose e persone. Ove nei siti esterni ed interni fossero installati apparecchiature ed impianti di particolare rilevanza tecnico - funzionale ovvero economica, il Comune consentirà i necessari accessi, affinché la Società provveda direttamente alla sorveglianza e vigilanza tecnica. Il Comune, anche in relazione agli interventi di cui all’art. 4 c. 7 che precede, si obbliga a non tenere comportamenti che rechino danneggiamenti agli Impianti di TLC o che comunque creino situazioni di pericolo per i medesimi impianti, anche con specifico riferimento alla connessione degli apparati comunali agli impianti di TLC, impegnandosi conseguentemente a ristorare alla Società qualunque danno subito ed a manlevare quest’ultima da qualunque richiesta risarcitoria proveniente da terzi soggetti, in dipendenza di un inadempimento del Comune o di propri dipendenti o preposti.

15. La Società garantisce, a proprio totale carico, le condizioni di sicurezza degli impianti installati per quanto concerne ogni tipo di emissione radioelettrica, elettrostatica, elettromagnetica o qualsiasi altro tipo di irradiazione, sottoponendo gli impianti stessi alle verifiche e certificazioni previste dalle vigenti normative 3. anche in materia di protezione sanitaria. La Società si assume, a tal riguardo, ogni responsabilità per danno derivante da dette emissioni.

16. Nel caso in cui sia necessario lo spostamento di un sito per l'alloggiamento degli apparati attivi, il Comune garantisce sin d'ora la propria disponibilità a cooperare per l’individuazione di un sito alternativo, sempre se nella propria disponibilità, ritenuto idoneo dalla Società, nei limiti delle caratteristiche di sicurezza.

ARTICOLO 5

MODIFICHE RICHIESTE DALLA SOCIETA’

1. Qualora la Società intenda modificare l'assetto o l'allocazione dell'impianto, si applica la procedura di cui all'Articolo 4 della presente convenzione, identificando anche le insorgenti interferenze.

ARTICOLO 6

ONERI A CARICO DELLA SOCIETA’, DEFINIZIONE DELLA SORVEGLIANZA

1. Nessun onere finanziario è dovuto al Comune, da parte della Società, per l’occupazione temporanea per l’esecuzione dei lavori, per la posa degli impianti TLC, nelle sedi stradali e nelle proprietà comunali, né alcun onere finanziario è dovuto al Comune per l’occupazione permanente determinata dalla posa delle infrastrutture, tenuto conto che si tratta di opere pubbliche regionali eseguite dalla Società, a totale carico della Regione stessa, in favore della intera comunità regionale e del Comune stesso, e tenuto conto che gli impianti TLC una volta realizzati vengono iscritti al patrimonio indisponibile della Regione come stabilito dalla relativa deliberazione della Giunta Regionale n. 403 dell’ 11 febbraio 2008.

2. La Società comunicherà al Comune ogni fatto che possa influire sul contenuto della presente convenzione, entro 5 giorni dal verificarsi del fatto stesso.

3. Il Comune si impegna per sua parte, oltre che a rilasciare gli atti di concessione specifica per la posa degli impianti TLC e per l'occupazione dei siti esterni ed interni, a comunicare via telefax alla Società, ogni irregolarità o danno evidente della superficie stradale che si dovesse riscontrare in corrispondenza dell'impianto TLC stesso e richiedere l'intervento del personale qualificato della Società.

4. Il controllo del personale del Comune non avrà carattere continuativo e permanente e non eccederà le funzioni normalmente svolte dal personale medesimo, ma rientrerà nella normale e consueta attività svolta a tutela del patrimonio stradale e - come attività meramente accessoria - il Comune non risponderà di alcun danno in ordine alla omissione o all'eventuale ritardo nella comunicazione alla Società delle irregolarità o dei danni visibili dalla superficie.

5. Qualora gli apparati o parte degli apparati che compongono gli impianti di TLC siano stati allocati all'interno dei locali di proprietà comunale, il Comune dovrà limitarne l'accesso al solo personale autorizzato dalla Società e mantenere gli immobili idonei all'alloggiamento di detti apparati, impegnandosi conseguentemente a ristorare alla Società qualunque danno subito dagli apparati stessi in dipendenza di un inadempimento del Comune o di propri dipendenti o preposti.

3. ARTICOLO 7

GARANZIE

1. A garanzia della realizzazione a regola d’arte delle opere di ripristino stradale, la Società, la quale rimane unica responsabile nei confronti del Comune per la esecuzione delle opere, si fa obbligo di provvedere a inserire nei capitolati speciali di appalto dei singoli interventi, l’obbligatorietà della stipula, da parte delle ditte appaltatrici, della garanzia fideiussoria di cui all’art. 30, comma 7 bis. della L.R. 14/2002 e succ. mod. ed int..

2. Alla fine dei lavori relativi agli interventi di ripristino stradale Comune e Direzione Lavori, precedentemente al collaudo o al rilascio del certificato di regolare esecuzione, verificano l’esecuzione a regola d’arte dei lavori stessi.

3. Qualora, a seguito di collaudo o certificato di regolare esecuzione, entro 6 mesi dalla verifica di cui al comma precedente si verifichino dissesti che siano riconosciuti esclusivamente riferibili ai lavori eseguiti per la realizzazione degli impianti TLC, la Società si impegna ad eseguire i necessari lavori di ripristino.

ARTICOLO 8

DURATA DELLA CONVENZIONE - DIVIETO DI CESSIONE - RECESSO

1. La presente Convenzione ha durata ventennale ed è eventualmente rinnovabile.

2. La Convenzione non può essere ceduta senza previo assenso delle Parti.

3. La Società ha facoltà di recesso anticipato rispetto alla scadenza della Convenzione, per giusta causa, da comunicarsi mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento da inoltrare alla sede legale del Comune con tre mesi di preavviso.

4. La Società, nel caso di mancato rinnovo alla scadenza naturale, ovvero nel caso di recesso anticipato, procederà come previsto per la dismissione di cui al successivo Articolo 13.

ARTICOLO 9

MODALITÀ DI ESECUZIONE DEI LAVORI

1. Il Comune potrà impartire di volta in volta disposizioni specifiche relative allo svolgimento dei lavori, nell'interesse delle relative proprietà, della tutela della circolazione e dell'impianto TLC stesso. Tali disposizioni sono tassativamente inserite negli atti di concessione specifica rilasciati dal Comune.

2. La Società comunicherà al Comune la prevista data di inizio e di fine lavori ai fini del rilascio di ogni singolo atto di concessione specifica, nonché l'impresa che eseguirà i lavori stessi, indicando sempre un responsabile diretto della Società stessa, unico interlocutore del Comune.

3. La Società non potrà apportare alcuna variante non assentita dal Comune al di fuori di quelle previste dalla Legge. Il Comune potrà richiedere, in sede istruttoria per il rilascio dell'atto di concessione specifica, ogni variante di dettaglio dell'impianto che, senza alterare le caratteristiche essenziali delle opere, sia ritenuta opportuna nell'interesse della proprietà delle strutture viarie e della sicurezza della circolazione. 3. 4. Le caratteristiche tecniche per la realizzazione di impianti TLC, all'interno delle strutture viarie, faranno riferimento esclusivamente alle "Norme tecniche per la realizzazione di impianti TLC in strutture viarie", allegate alla presente convenzione (Allegato “B”), nonché loro successive modificazioni e aggiornamenti, per quanto compatibili con il regolamento approvato con DPR n. 0248/Pres. del 9 agosto 2006.

ARTICOLO 10

OSTACOLI AL TRAFFICO E PRESCRIZIONI GENERALI A TUTELA DELLA SICUREZZA STRADALE

1. Durante l'esecuzione dei lavori per la realizzazione di opere o varianti la Società si impegna a non interrompere il transito lungo le strutture viarie, salvo in casi di comprovata necessità e previo tempestivo accordo con il Comune, cui spetta il potere della relativa ordinanza, nonché l'imposizione di prescrizioni per la regolazione del traffico e la garanzia della sicurezza stradale. La Società si impegna ad evitare la formazione di accumuli di depositi di materiali ed altro che determini l'ostacolo del libero deflusso delle acque sul piano viabile e nei fossi di scolo e la libera circolazione dei veicoli.

2. La Società si impegna, inoltre, a non creare depositi di materiali di risulta o a qualunque titolo soggetti alla disciplina del decreto legislativo 152/2006, tali da causare provvedimenti sanzionatori in genere.

3. Il Comune si riserva la facoltà di sospendere i lavori sulla sede delle strutture viarie in qualsiasi momento, qualora si verifichi una difficoltà imprevista per la scorrevolezza e la sicurezza del traffico e della circolazione stradale in genere, senza che la Società possa pretendere risarcimento alcuno, indennizzo o rimborso di sorta.

4. Tutti i lavori che comportino limitazione alla circolazione stradale devono essere eseguiti prioritariamente e nel rispetto dei tempi previsti e concordati e delle prescrizioni imposte con ordinanza sindacale.

ARTICOLO 11

SEGNALAZIONI DI LAVORI IN CORSO

1. Durante l'esecuzione dei lavori la Società dovrà provvedere a sua cura e spese ad apporre le segnalazioni prescritte dalla apposita normativa vigente in materia; dovrà inoltre provvedere alla chiusura del cantiere di lavoro entro la fine della giornata lavorativa in cui si è aperto, riaprendolo, nei casi più limitati possibile in cui fosse assolutamente necessario, il giorno seguente.

2. La Società sarà comunque responsabile, a qualsiasi effetto, per eventuali danni a terzi, in conseguenza della mancata osservanza delle disposizioni concernenti la segnalazione dei lavori.

ARTICOLO 12

RESPONSABILITÀ

1. L'ispezione degli impianti TLC in attraversamento e/o posa longitudinale delle strutture viarie sarà effettuata dalla Società in fase di esercizio delle strutture viarie stesse, secondo i preventivi accordi che verranno presi con gli Uffici comunali.

2. I lavori di manutenzione, riparazione, modifica e dismissione degli impianti TLC, fermo quanto previsto 3. dall’art. 13, comma 8, dell’Allegato “B” alla presente convenzione, dovranno essere eseguiti dalla Società a proprie spese, previo accordo con il competente Ufficio comunale, salvo quanto previsto dall’allegato “C”.

3. Ove sussista l'urgenza di eseguire lavori di riparazione degli impianti TLC, i lavori stessi dovranno essere effettuati immediatamente dalla Società previo avviso a mezzo telefax all'Ufficio comunale, avendo cura di evitare potenziali ostacoli, ritardi e pericoli per la circolazione stradale.

4. Nell'esecuzione dei lavori di posa e di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti la Società sarà l’unica responsabile per eventuali danni cagionati agli impianti, alle opere, al personale del Comune ed a terzi.

5. Durante i lavori di posa e successivamente durante l'esercizio degli impianti TLC, la Società assume a proprio carico ogni responsabilità per danni provocati dal proprio personale o da sue imprese appaltatrici, agli impianti, alle opere, al personale ed a terzi.

6. Qualora la posa dei cavi in fibra ottica avvenga utilizzando gli esistenti cavidotti della rete di pubblica illuminazione di proprietà del Comune, la Società si impegna, almeno una settimana prima dell'esecuzione, a convocare una riunione congiunta con il responsabile del procedimento dell'Ufficio Tecnico Comunale e la Ditta manutentrice dell'impianto di pubblica illuminazione per concordare le modalità di esecuzione dei lavori stessi al fine di evitare, per quanto possibile, la compresenza di più ditte. Nel caso in cui la compresenza sia ineludibile, concordare le modalità di esecuzione delle rispettive mansioni in assoluta sicurezza attraverso lo scambio di idonee informazioni. Ad ultimazione dei lavori di posa dei cavi entro cavidotto di proprietà comunale, la società si impegna a consegnare all'ufficio tecnico comunale il documento unico di valutazione dei rischi che dovrà necessariamente tener conto della possibile interferenza con l'attività della ditta manutentrice della rete di pubblica illuminazione. Tale documento dovrà essere approvato in una riunione congiunta fra il datore di lavoro della società, il datore di lavoro del Comune di Lestizza e il datore di lavoro della ditta appaltatrice del servizio di manutenzione della rete di pubblica illuminazione. Sino all'approvazione del documento citato la Società si impegna a non intervenire sulla rete in fibra ottica che interferisce con gli impianti di pubblica illuminazione.

7. Eventuali danni ai cavi in fibra ottica presenti nei cavidotti di proprietà comunale non potranno essere addebitati dalla Società al Comune per le attività di manutenzione sulla rete di pubblica illuminazione svolte con la normale diligenza.

ARTICOLO 13

DISMISSIONE DEGLI IMPIANTI

1. In caso di dismissione degli impianti TLC, per scadenza della convenzione, per recesso anticipato o per dismissione anche parziale da parte di Regione, il Comune avrà facoltà di scegliere se trattenere gli impianti in proprietà, ovvero richiedere alla Società la rimozione delle opere ed il ripristino del corpo, del piano stradale e delle pertinenze.

ARTICOLO 14

DISMISSIONE DI TRATTE STRADALI COMUNALI 3. 1. Nel caso in cui le funzioni relative a strade di competenza del Comune vengano trasmesse ad altri enti territoriali, il Comune si impegna, ove necessario, a trasferire unitamente alle deleghe gli impegni convenzionalmente assunti.

ARTICOLO 15

COMUNICAZIONI E NOTIFICAZIONI

1. Qualsiasi comunicazione tra le parti, relativa al presente atto, dovrà essere inviata nei modi e nei termini di legge ai rispettivi indirizzi.

ARTICOLO 16

ADEMPIMENTI FISCALI

1. Tutte le spese e gli oneri fiscali relativi alla presente Convenzione sono a carico della Società.

ARTICOLO 17

FORO COMPETENTE

1. Foro competente per ogni controversia insorgente è quello di Trieste

Li ______

Per la Società ______

Per il Comune, il Sindaco ______

Allegato A: Schema di atto di concessione specifica

Allegato B: Norme tecniche per la realizzazione di impianti TLC in strutture viarie comunali

Allegato C: Disciplina relativa alle modifiche all’infrastruttura 3.

ALLEGATO A

SCHEMA DI

ATTO DI CONCESSIONE SPECIFICA

1. Il Comune di ______in conformità a quanto contenuto nella Convenzione stipulata in data ______con la Società Insiel S.p.A., di seguito “Società”, con sede legale in Trieste via San Francesco d’Assisi nr. 43, con il presente atto di concessione specifica, assente e concede di eseguire i lavori per la realizzazione dell'impianto TLC interferente con la viabilità e con immobili di proprietà comunale, di cui al progetto presentato in data ______con la seguente documentazione allegata al presente atto e consistente nei seguenti n. ______elaborati prodotti in forma cartacea debitamente sottoscritti dal progettista responsabile e dalla Società:

(elenco e descrizione elaborati):

______

Il Comune, conseguentemente, assente e concede alla Società di mantenere l’impianto TLC sulla proprietà comunale meglio individuata dagli artt. 2 e 3 che segue, per tutta la durata della Convenzione di cui sopra.

2. I lavori previsti nel progetto riguardano i seguenti immobili di proprietà comunale:

(descrizione immobili e viabilità):

______

3. Oltre alle opere in sedi stradali sono individuati i seguenti singoli siti comunali esterni e/o interni su cui installare gli impianti, ______per i quali si stabiliscono le seguenti condizioni e prescrizioni di utilizzazione:

______

4. Le date di inizio e di ultimazione dei lavori e dell’ingombro della carreggiata e i periodi di limitazione o deviazione del traffico stradale sono così previste:

______

In ogni caso la Società, attraverso la Ditta appaltatrice ed esecutrice dei lavori, dovrà comunicare al Comune per iscritto le date effettive di inizio e fine lavori a seguito del rilascio del certificato di conformità urbanistica. 3. 5. L’esecuzione dei lavori in argomento, come comunicato dalla Società, sarà effettuata a cura della Ditta appaltatrice: ______. La Società è in proposito obbligata a trasmettere il presente atto di concessione specifica alla Ditta appaltatrice. La Società resta in ogni caso la sola responsabile degli impegni e adempimenti relativi al presente atto nei riguardi del Comune.

6. Sono stabilite per le opere in argomento le seguenti (eventuali) prescrizioni, condizioni e modalità particolari di esecuzione relative allo svolgimento dei lavori, nell'interesse delle proprietà comunali, della tutela della circolazione e dell'impianto TLC stesso:

______

7. Per l’esecuzione delle opere, per i controlli, le ispezioni e i controlli finali e il collaudo riservato al Comune, e per quanto qui non riportato si fa riferimento alla convenzione sopra citata e alle norme tecniche generali ad essa allegate.

8. A garanzia della realizzazione a regola d’arte delle opere di ripristino stradale, si dà atto che la Società ha provveduto a inserire nel capitolato speciale di appalto dell’intervento, l’obbligatorietà della stipula, da parte della Ditta appaltatrice, della garanzia fideiussoria di cui all’art. 30, comma 7 bis. della L.R. 14/2002 e s.m.i..

9. La presente concessione specifica ha durata temporale pari alla durata della convenzione sopra citata e sottoscritta fra il Comune e la Società .

10. Tutti gli interventi relativi agli impianti e alle infrastrutture di telecomunicazioni realizzati dalla Società regionale Insiel S.p.A. in nome e per conto della Regione e oggetto della presente appartengono alla Amministrazione regionale e sono iscritte, a cura della Società e senza alcun onere per il Comune, al patrimonio indisponibile della Regione così come stabilito dalla deliberazione della Giunta Regionale n. 403 dell’ 11 febbraio 2008;

11. L’uso, la manutenzione e la gestione degli impianti e delle infrastrutture di telecomunicazioni in banda larga realizzate è conferito, come stabilito dalla deliberazione della Giunta Regionale n. 403 dell’ 11 febbraio 2008, alla Società regionale Insiel S.p.A. .

12. Per eventuali inadempienze della Società, anche attraverso la Ditta appaltatrice esecutrice dei lavori, sia nei confronti del Comune che di terzi danneggiati si dà atto che la Società ha provveduto a stipulare (o a far stipulare alla Ditta appaltatrice esecutrice dei lavori) polizza assicurativa n. ______del ______dell’importo di euro ______.

13. Per quanto non previsto nel presente atto si fa riferimento a quanto stabilito nella convenzione sottoscritta fra Società e Comune in data ______.

Addì: ______

Per il Comune :______3.

ALLEGATO B

NORME TECNICHE PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI TLC IN STRUTTURE VIARIE COMUNALI

ARTICOLO 1

ATTO DI CONCESSIONE SPECIFICA E CERTIFICATO DI CONFORMITA’ URBANISTICA

1. Per ogni nuovo impianto, interferente con strutture viarie comunali in genere, il Comune rilascia alla Società regionale Insiel S.p.A. (nel seguito denominata “Società”) un atto di concessione specifica di cui all'art. 67 reg. codice della strada, nonché il certificato di conformità urbanistica quale titolo abilitativo all’esecuzione delle opere di cui a comma 4, art. 2, del DPR 17/9/2007 n. 0296/Pres., verificato fra l’altro il rispetto delle presenti norme tecniche generali, nei casi previsti nel predetto articolo.

ARTICOLO 2

MODALITÀ DI POSA DELLA CONDOTTA

1. La realizzazione delle infrastrutture deve essere effettuata secondo le modalità previste dal “Regolamento recante la disciplina tecnica e le specifiche delle opere destinate ad ospitare le rete di banda larga” (DGR 1595 del 7 luglio 2006) o con tecniche migliorative.

2. Il competente Ufficio comunale ha la facoltà di imporre ulteriori prescrizioni in fase di esecuzione dei lavori, per fronteggiare situazioni eccezionali e per tutelare la pubblica incolumità e/o la sicurezza stradale.

3. In ogni caso, lungo tutta l’infrastruttura deve essere posizionato, qualora la tecnica di posa lo consenta, superiormente al cunicolo/tubazione, un nastro segnaletico del tipo “VEDO” con la dicitura riportante la tipologia dei servizi di rete.

ARTICOLO 3

POSA LONGITUDINALE IN SCARPATA

1. La posa dei cavidotti deve essere eseguita mediante scavo a cielo aperto, rispettando una profondità minima dell’estradosso dei cavidotti di almeno 60 cm dal piano della scarpata. Il riempimento dello scavo, da eseguirsi con materiale terroso proveniente dallo scavo stesso, dovrà essere immediato.

2. Il concessionario è tenuto ad effettuare successivi periodici controlli degli scavi effettuati, in seguito ai quali provvederà con estrema sollecitudine a ripristinare eventuali cedimenti dovuti all’assestamento dei rinterri.

3. I pozzetti di raccordo ed ispezione dei cavidotti dovranno essere collocati in scarpata o a margine della banchina in modo da non intralciare le operazioni di manutenzione delle scarpate, dei fossati e dei rilevati stradali, e da non costituire pericolo per la circolazione.

3. ARTICOLO 4

POSA LONGITUDINALE IN BANCHINA

1. La posa dei cavidotti in banchina deve essere effettuata solo in casi eccezionali, laddove non è tecnicamente utilizzabile la scarpata.

2. La posa dei cavidotti deve essere eseguita mediante scavo a cielo aperto, rispettando una profondità minima dell’estradosso dei cavidotti di almeno 100 cm dal piano della banchina.

3. Il riempimento dello scavo, da eseguirsi con materiale arido in natura, misto a calce idraulica o cemento in ragione di 80 kg/m³ di impasto, dovrà essere immediato; le pertinenze stradali dovranno essere perfettamente ripristinate; in presenza di ciglio erboso, lo strato in superficie dovrà essere realizzato con materiale terroso.

4. Eventuali cedimenti dovuti all’assestamento dei rinterri, dovranno essere sollecitamente ripristinati.

5. In caso di necessità, a salvaguardia della sicurezza stradale, si dovrà provvedere ad eventuali successive ricariche.

6. Gli eventuali pozzetti di raccordo ed ispezione della condotta dovranno essere collocati, completamente interrati, verso l’esterno della banchina; i chiusini in ghisa dovranno essere perfettamente raccordati alla superficie stradale, in modo da non costituire intralcio per le operazioni di manutenzione della strada, o potenziale pericolo per la circolazione.

ARTICOLO 5

POSA LONGITUDINALE MEDIANTE PERFORAZIONE ORIZZONTALE IN CARREGGIATA

1. Tale metodica di posa della condotta deve essere utilizzata quando la presenza nel corpo stradale di numerosi servizi tecnologici sconsigli l’escavazione a cielo aperto.

2. La posa dei cavidotti deve essere eseguita mediante perforazione orizzontale teleguidata del tipo “microtunneling” rispettando una profondità minima all’estradosso dei cavidotti di almeno 100 cm dal piano della carreggiata o della banchina.

3. Il riempimento degli scavi, realizzati per il posizionamento dei macchinari necessari alla perforazione, dovrà essere immediato ed essere eseguito con l’utilizzazione di materiale arido in natura, misto a calce idraulica in ragione di 80 kg/m³ di impasto; gli eventuali cedimenti del piano viabile dovuti all’assestamento dei rinterri, dovranno essere sollecitamente ripristinati.

4. I pozzetti di raccordo ed ispezione dei cavidotti dovranno essere collocati fuori carreggiata, preferibilmente sui marciapiedi o in mancanza di questi ultimi in banchina, in modo da non intralciare le operazioni di manutenzione della strada e non costituire pericolo per la circolazione.

ARTICOLO 6

POSA LONGITUDINALE UTILIZZANDO CUNICOLI ESISTENTI SU PONTI E VIADOTTI 3. 1. I cavidotti dovranno essere collocati dentro i cunicoli esistenti, avendo cura di occupare solo lo spazio strettamente necessario a tale scopo.

2. I cavidotti dovranno essere ulteriormente protetti da un eventuale cassonetto o “controtubo” per meglio garantire la sicurezza dei cavi da eventuali atti vandalici.

3. Lungo i ponti non potranno essere realizzati pozzetti di ispezione o altri manufatti che possano pregiudicare la stabilità statica dei ponti stessi o intaccarne la loro struttura.

4. In corrispondenza degli appoggi dei ponti i cavidotti dovranno essere dotati di giunti elastici, o altro dispositivo, che consentano di sollevare l’impalcato del ponte nelle operazioni di manutenzione delle parti usurabili degli appoggi.

ARTICOLO 7

POSA LONGITUDINALE IN CANALETTE INSTALLATE A SBALZO ALL’ESTERNO DELL’IMPALCATO DI PONTI E VIADOTTI

1. Tale metodica di posa della condotta deve essere attuata solo quando non sono presenti, ovvero non sono disponibili, cunicoli nelle strutture.

2. I cavidotti dovranno essere collocati dentro canalette in vetroresina appese all’esterno dell’impalcato del ponte mediante staffe imbullonate e realizzate in acciaio zincato; l’installazione delle canalette dovrà avvenire avendo cura di produrre il minor danno possibile alle strutture dei ponti e viadotti.

3. Lungo i ponti non dovranno essere realizzati pozzetti di ispezione o altri manufatti che possano pregiudicare la stabilità statica dei ponti stessi, o intaccarne la loro struttura.

4. In corrispondenza degli appoggi dei ponti le canalette dovranno essere dotate di giunti elastici, o altro dispositivo, che consentano di sollevare l’impalcato del ponte nelle operazioni di manutenzione delle parti usurabili degli appoggi.

ARTICOLO 8

POSA LONGITUDINALE CON TECNICA DELLA MINITRINCEA

1. La tecnica della mini trincea prevede le fasi di scavo di una minitrincea di dimensioni ridotte (larghezza da 6 a 10 centimetri e profondità 40 centimetri circa), la posa dell'infrastruttura ed il riempimento dello scavo con malta cementizia pigmentata integrate in una unica operazione eseguita da un’unica macchina operatrice.

2. Tale tecnica si presta ad un utilizzo ottimale sul margine carreggiata/banchina e, eseguita a regola d’arte, è finalizzata a ridurre:

a) i tempi di realizzazione dell’infrastruttura;

b) le dimensioni dello scavo a favore della stabilità del sottofondo stradale esistente che viene intaccata in misura minima senza comunque minarne le caratteristiche di durata e resistenza nel tempo come invece avviene ricorrendo a scavi tradizionali; 3. c) l’impatto sociale del cantiere di lavoro che risulta di dimensioni ridotte, con avanzamenti giornalieri di alcune centinaia di metri al giorno e con disagi minimi alla circolazione stradale;

d) l’impatto ambientale in quanto produce quantità estremamente ridotte di materiali di risulta (circa 1 metro cubo ogni 50 metri di scavo) da trasportare a discarica;

ARTICOLO 9

POSA TRASVERSALE SOTTERRANEA IN SEDE STRADALE

1. L'attraversamento, di norma, verrà eseguito mediante trivellazione con metodi consolidati o con l'utilizzo di nuove tecnologie.

2. Qualora la conformazione del corpo stradale, la natura del terreno e la mancanza dello spazio necessario nelle pertinenze stradali per l'apertura delle buche, atte a contenere le macchine dì trivellazione non lo permettano, il Comune potrà consentire, eccezionalmente, che l'attraversamento venga eseguito a cielo aperto metà strada per volta, in modo che l'altra metà resti libera al traffico in condizioni di agevole transitabilità.

3. L'attraversamento verrà sempre realizzato mediante idonea tubazione, in modo da consentire che i cavi vengano agevolmente infilati o sfilati, in caso di guasto od altro, al fine di evitare ulteriori manomissioni del piano viabile.

4. L'estradosso del manufatto di attraversamento dovrà trovarsi ad una quota non inferiore a m 1,00 dal punto più depresso del piano viabile.

5. L'attraversamento dovrà risultare quanto più possibile ortogonale all'asse stradale, in modo che il minore dei due angoli compresi tra il cavo e l'asse della strada non sia inferiore a 60°.

6. Qualora le condizioni del terreno sottostante la sede stradale, la morfologia della strada e la viabilità Io permettano, sarà facoltà della Regione, tramite Soggetto regionale, impiegare nuove tecnologie di scavo a cielo chiuso.

7. Al fine di accertare la possibilità di effettuare la trivellazione teleguidata ed il corretto posizionamento del cavidotto di telecomunicazioni, la Regione, tramite Soggetto regionale, effettuerà un’indagine preventiva mediante sistema georadar, seguita da carotaggi indispensabili a determinare le caratteristiche litologiche del terreno. Tali carotaggi saranno eseguiti, salvo casi particolari, al di fuori della sede stradale e comunque il materiale estratto, dopo l'esame sarà rimesso in loco, e nel caso vi fosse presenza di pavimentazione, il foro sarà sigillato con conglomerato bituminoso.

8. La Società, al fine di eseguire le suddette indagini e carotaggi, darà al Comune preventiva comunicazione via fax indicando le presumibili date di inizio e fine dei sondaggi, qualora gli stessi avvengano al di fuori del piano viabile; qualora, invece, dette indagini debbano avvenire sul piano viabile, il Comune darà riscontro al fax, per il nulla osta, entro 3 gg. dalla data di ricevimento.

ARTICOLO 10

COSTRUZIONE DI CAMERETTE E POZZETTI 3. 1. La costruzione di camerette o pozzetti lungo il tracciato degli impianti, non dovrà in alcun modo alterare la sagoma della strada e delle sue pertinenze.

2. Dette opere saranno realizzate in modo che sia i chiusini delle camerette e dei pozzetti che le stesse camerette e pozzetti, nei tratti di strada ricadenti fuori dei centri abitati, siano ubicati esternamente al piano viabile bitumato, al fine di non pregiudicare i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria della pavimentazione stradale e di garantire maggiormente la fluidità e sicurezza della circolazione veicolare in caso di apertura degli stessi per interventi da parte della Società.

3. Sarà consentita, ad esclusivo ed insindacabile giudizio del Comune, l'ubicazione dei chiusini, delle camerette e dei pozzetti nella carreggiata stradale quando gli spazi ristretti e la presenza in loco di altri sottoservizi e/o di fabbricati non permettano la predetta ubicazione sotto le banchine od i marciapiedi ed, inoltre, in particolari condizioni quali terreni montagnosi, rocciosi e paludosi.

ARTICOLO 11

CANTIERE PER LO SCAVO

1. Lo scavo longitudinale sarà eseguito in tratti la cui lunghezza massima sarà determinata di volta in volta, d'intesa con il personale del Comune, in base alla natura del terreno ed alle necessità organizzative di cantiere.

2. Per quanto concerne le cantierizzazioni, lungo le strade comunali, per la realizzazione degli impianti di telecomunicazioni, non potrà essere occupata, di norma, una larghezza del piano viabile tale da non consentire il doppio senso di marcia e comunque con un residuo della carreggiata inferiore a m 6,50.

3. Qualora particolari condizioni orografiche e di larghezza della struttura viaria non consentano di garantire quanto sopra, con il conseguente senso unico alternato, i cantieri non potranno avere lunghezza superiore a m 500 (cinquecento) e comunque gli stessi, a fine giornata lavorativa, dovranno essere chiusi, ripristinando il doppio senso di marcia, al fine di garantire la sicurezza della circolazione stradale.

ARTICOLO 12

COSTRUZIONI E POSA IN OPERA DI ACCESSORI FUORI TERRA

1. Gli accessori fuori terra (armadi, shelter, pali, paline) e le relative fondazioni dovranno essere collocati, possibilmente, ad una distanza, misurata ortogonalmente all'asse stradale, maggiore dell'altezza fuori terra dei sostegni stessi, dal filo esterno della banchina stradale.

2. Nelle traverse di strade interne agli abitati formalmente delimitate, è consentito che i pali e i relativi accessori vengano a trovarsi in corrispondenza dei marciapiedi, salvo le diverse disposizioni che eventualmente dovessero essere impartite dai Comuni per quanto di loro competenza.

3. Per quanto altro riguarda la costruzione delle palificazioni lungo le strade comunali e negli attraversamenti aerei delle strade stesse, saranno osservate le relative prescrizioni delle Norme CEI 103-2.

ARTICOLO 13 3. RIPRISTINI

1. Tutti gli scavi eseguiti sulla sede stradale pavimentata dovranno essere riempiti con misto cementato costituito da una miscela di cemento ed inerte, con dosaggio pari a kg 80 di cemento per metro cubo di inerte, fino alla quota di cm 8÷10 dall'estradosso della pavimentazione stradale da ripristinare, che dovrà essere colmato mediante posa di binder a perfetto raccordo.

2. Tutti gli altri scavi, eseguiti al di fuori della sede stradale, comprese le banchine non pavimentate fino ad una distanza di cm 25 dal limite esterno del piano viabile bitumato, verranno di regola riempiti con il materiale di risulta dello scavo, purché arido.

3. Il materiale di riempimento degli scavi, qualunque tipo esso sia (misto cementato, materiale di risulta o materiale di nuovo apporto), dovrà essere “posto in opera" a strati successivi di cm 20 compattati a regola d’arte. La compattazione dovrà essere effettuata con impiego di idonei mezzi meccanici quali vibro costipatori, rulli, etc., che dovranno risultare sempre disponibili in cantiere durante i lavori di riempimento degli scavi.

4. La pavimentazione e tutte le parti del corpo stradale, delle sue pertinenze e delle eventuali opere connesse, che siano state manomesse o danneggiate in seguito della realizzazione di impianti TLC o per eventuali riparazioni agli impianti esistenti, saranno ripristinate, a spese della Società, di norma nel modo seguente:

a) strato di conglomerato bituminoso (binder) avente uno spessore di cm 8÷10 e, comunque, non inferiore a quello dello strato esistente;

b) tappeto di usura (per una larghezza pari a quella dello scavo più cm 30 per lato) avente uno spessore di cm 3, da eseguire dopo 30 gg. dalla posa del binder, previa opportuna fresatura per tutta la lunghezza dello scavo, perfettamente raccordato alla restante pavimentazione. La fresatura ed il ripristino dovranno essere uniformi per tutta la lunghezza dello scavo.

5. Per quanto riguarda la posa trasversale in sede stradale, qualora sia stata eseguita a cielo aperto, il ripristino della pavimentazione dovrà essere realizzata con le modalità di cui sopra. Inoltre saranno ripristinate, da parte della Società, le segnaletiche orizzontali e verticali che dovessero essere manomesse nel corso dei lavori.

6. Il Comune effettuerà, specie sui ripristini di maggiore importanza, verifiche degli spessori e prove di accettazione per accertare che le modalità prescritte siano state osservate. Tali verifiche dovranno essere effettuate nel corso dei lavori.

7. A lavori ultimati la Società, chiederà al Comune una dichiarazione di "perfetta esecuzione dei lavori ripristinati"; il Comune darà benestare o rifiuto entro 60 gg. dalla richiesta da parte della Società.

8. Se, nonostante tutte le cautele e buone norme adottate, dovesse essere rilevata da parte del Comune, entro sei mesi dalla firma della dichiarazione di "perfetta esecuzione dei lavori ripristinati", la presenza di avvallamenti e deformazioni della sagoma stradale, gli oneri relativi alle prove ed ai conseguenti ripristini eventualmente necessari, saranno a carico della Società. Dopo tale periodo non potranno più essere richiesti alla Società, ulteriori interventi di ripristino.

9. In corrispondenza della banchina, delle scarpate e dei fossi di raccolta delle acque che dovessero essere interessati dagli scavi, le stesse verranno ripristinate come in origine, mediante riporto di terra in sufficiente volume, soltanto qualora le predette opere non risultino rivestite. 3.

ARTICOLO 14

POSA IN GALLERIA

1. Nei cunicoli e nelle gallerie occorre posare le canalette in VTR in modo tale da consentire la razionale occupazione degli spazi e l’adeguata protezione dei cavi.

2. Nel caso di gallerie destinate ad uso collettivo di pubblici servizi che presentino particolari difficoltà di accesso è consentito posare, dentro le previste canalette in VTR, dei monotubi; su questi è necessario realizzare dei bloccaggi agli estremi e nei punti discreti delle canalette.

3. Nel caso di gallerie destinate ad uso collettivo di pubblici servizi si deve scegliere la sede tenendo presenti le seguenti raccomandazioni:

a) posizionare le canalette ad una distanza dalle condutture dell'acqua, tale da permettere un'agevole sostituzione e giunzione dei tubi;

b) mantenere la massima distanza dai cavi elettrici, la promiscuità degli appoggi con questi ultimi è comunque vietata;

c) ridurre al minimo i passaggi da una parete all'altra della galleria.

4. La determinazione della sede di posa deve essere fatta, in modo da ridurre al minimo incroci e accavallamenti.

5. La posa delle canalette deve essere effettuata su mensole fissate a montanti predisposti alle pareti del manufatto; il fissaggio delle canalette alle mensole deve essere realizzato con fascette in plastica.

6. Se i cunicoli o le gallerie presentano percorsi tortuosi, le canalette devono essere posate in modo tale che si adattino alle curve del percorso.

ARTICOLO 15

DOCUMENTAZIONE

1. Ogni interferenza sarà documentata dai seguenti elaborati:

a) fuori abitato, una corografia in scala 1:25.000 o 1:10.000 o 1:5.000 con riportata l'indicazione della posa longitudinale, i capisaldi chilometrici di inizio e termine della posa e le indicazioni chilometriche degli eventuali attraversamenti sotterranei ed aerei, ed, all'interno dei centri abitati, una planimetria in scala 1:1.000;

b) sezioni trasversali in scala 1:100, ortogonali all'asse stradale, in corrispondenza dei punti singolari del tracciato, quali:

b1) variazione del lato di posa;

b2) variazione della sezione stradale (rilevato, trincea, mezza costa, dimensioni del piano viabile);

b3) variazione dell'ubicazione della zona di posa (piano viabile, banchina, marciapiede, etc.); 3. b4) capisaldi di inizio e termine della posa;

b5) presenza di eventuali manufatti dell'impianto di telecomunicazioni oggetto della posa (pozzetti, camerette, tubazioni di protezione, etc.);

b6) in corrispondenza di attraversamenti in sotterraneo od in linea aerea, da integrare con opportuna pianta in scala idonea ( 1:500 / 200 / 100 ) riportante l'esatta situazione dei luoghi e la linea di telecomunicazioni oggetto dell’attraversamento e della posa longitudinale.

2. Sezioni tipo degli scavi in scala 1:10, con riportata la profondità di posa dei cavi e/o manufatti TLC.

3. Tabella riepilogativa della percorrenza del cavo o cavi dell'impianto TLC oggetto della posa.

4. Relazione tecnica descrittiva con specificate le caratteristiche dei materiali da impiegare e delle modalità di esecuzione.

*** 3.

ALLEGATO C

DISCIPLINA RELATIVA ALLE MODIFICHE ALL’INFRASTRUTTURA

ARTICOLO 1

MODIFICHE ALL’INFRASTRUTTURA DISPOSTE DAL COMUNE

Ogni modifica della rete pubblica regionale richiesta dal Comune dovrà seguire il seguente iter:

1 Comunicazione a mezzo fax da parte del Comune a Società della richiesta di modifica con anticipo di almeno 30 giorni;

2 Redazione elaborati progettuali, sentito il Comune e gli Enti competenti, ad opera della Società;

3 Concessione specifica da parte del Comune entro 30 giorni dalla presentazione degli elaborati di cui al comma 2;

4 La posa dei cavi in fibra ottica ed il loro collaudo saranno a carico di Società.

Ogni modifica della rete pubblica regionale disposta al di fuori del procedimento previsto dal presente articolo è da ritenersi a carico del Comune.

ARTICOLO 2

MODIFICHE ALL’INFRASTRUTTURA DISPOSTE DALLA REGIONE

Ogni modifica della rete pubblica regionale disposta dalla Regione seguirà il seguente iter:

1 Comunicazione a mezzo fax da parte di Società a Comune della richiesta di modifica con anticipo di almeno 30 giorni;

2 Redazione elaborati progettuali, sentito il Comune e gli Enti competenti, ad opera della Società;

3 Concessione specifica da parte del Comune entro 30 giorni dalla presentazione degli elaborati di cui al comma 2;

4 Gli oneri derivanti dalla realizzazione delle infrastrutture civili, di apparati e sistemi di rete, ivi compresa la posa dei cavi, e del loro collaudo saranno a carico di Società.

ARTICOLO 3

MODIFICHE ALL’INFRASTRUTTURA DISPOSTE DALLA SOCIETÀ

Ogni modifica della rete pubblica regionale disposta dalla Società seguirà il seguente iter:

1 Comunicazione a mezzo fax da parte di Società a Comune della richiesta di modifica con anticipo di almeno 30 giorni;

2 Redazione elaborati progettuali, sentito il Comune e gli Enti competenti, ad opera della Società; 3. 3 Concessione specifica da parte del Comune entro 30 giorni dalla presentazione degli elaborati di cui al comma 2;

4 Gli oneri derivanti dalla realizzazione delle infrastrutture civili, di apparati e sistemi di rete, ivi compresa la posa dei cavi, e del loro collaudo saranno a carico di Società.