II – F.120 II Cronologia – Fine VII-inizi VI secolo a.C. Bibliografia –PELLEGRINI, 1902, p. 221; BIANCHI BANDINELLI, 1926, (1) Poggio Aguzzo- (F.120 II SE-1694/4780) p. 167; BIANCHI BANDINELLI, 1927, p. 15, n. 3; MINTO, 1943, p. 122, Unità di paesaggio 1; 361 m s.l.m.; formazione di Murlo; sommità tav. 26, figg. 2, 3; TALOCCHINI, 1970, pp. 12-14; ASAT, p. 313. collinare; torrente Crevole; bosco: abbandonato. Rinvenimento edito (3) Poggio Civitate-Murlo (F.120 II NE-1695/4780) Attendibilità identificazione: buona; stato di conservazione del de- Unità di paesaggio 1; non id. m s.l.m.; formazione di Murlo; non id.; torrente Crevole; bosco: abbandonato. posito: buono. Rinvenimento edito Descrizione sito – È posto sulla sommità di una collina interamente Attendibilità identificazione: media; stato di conservazione del de- ricoperta da bosco a esclusione del versante sud-ovest. Il sito è in po- posito: non id. sizione dominante, a 650 m da Poggio Grulli in direzione est-sud- Descrizione sito – Non è noto di preciso il luogo del rinvenimento, est, lungo il confine che separa L’habitat 1 (bassa collina) dall’habi- solo la località è certa, Poggio Civitate. tat 2 (alta collina). Descrizione materiali – Rinvenimento di un elmo in bronzo e di Descrizione unità topografica – Tra il 1975 e il 1976 furono rinve- una punta di lancia in ferro con la lama di forma piatta e larga a mar- nute e scavate otto tombe a fossa. gini stondati alla base e lunghissima punta. Interpretazione – Rinvenimento non specificato di tombe a fossa. L’elmo di bronzo appartiene a una ben nota tipologia di elmi, fre- L’assenza della pubblicazione dei dati di scavo impedisce qualsiasi quentemente attestati nelle necropoli etrusche di età orientalizzante e tipo di interpretazione. lo si può considerare una modificazione dell’elmo a cappello italico. Definizione – Necropoli. La cuspide di lancia in ferro non è un tipo di lancia molto comune, Cronologia – Fine VII-inizi VI secolo a.C. come ad esempio quello a foglia di lauro e a foglia di gladiolo. Sem- Bibliografia –NIELSEN-PHILLIPS, 1974, pp. 265-278; Siena, 1979, p. 207, bra questo un tipo piuttosto tardo per il quale è possibile rintracciare n. 1; ASAT, p. 308, n. 93. un confronto con la grande punta di lancia in ferro rinvenuta nella (2) Poggio Civitate-Murlo (F.120 II NE-1695/4780) Tomba dei Flabelli di Bronzo di Populonia. Unità di paesaggio 1; 355-365 m s.l.m.; formazione di Murlo; som- Interpretazione – Nonostante la mancanza di documentazione in mità collinare; torrente Crevole; bosco: abbandonato. merito al rinvenimento è possibile mettere in relazione i materiali a Rinvenimento edito un contesto tombale. Attendibilità identificazione: scarsa; stato di conservazione del de- Definizione – Tomba. posito: scarso. Cronologia – Metà VII-metà VI secolo a.C. Descrizione sito – Il sito non è identificabile con precisione. Sap- Bibliografia – RIESCH, 1934, p. 374 ; DE AGOSTINO, 1936, p. 374; MINTO, piamo solo con certezza che i materiali provengono da piccole ne- 1943, p. 143, tav. 14, 33; TALOCCHINI, 1970, pp. 12-14; ASAT, p. 313. cropoli disposte lungo le pendici nordoccidentali di Poggio Civitate. (4) Poggio Civitate-Murlo (F.120 II NE-1695/4780) Descrizione materiali – Rinvenimento di fibbioni, tutti provenienti Unità di paesaggio 1; non id. m s.l.m.; formazione di Murlo; tor- da nuclei di inumati in tombe a cassa, con corredi ceramici costi- rente Crevole; bosco: abbandonato. tuiti da vasetti e balsamari in terracotta grezza e figulini geometrici Rinvenimento edito italo-greci. Attendibilità identificazione: buona; stato di conservazione del de- – Fibula di bronzo pieno a mignatta, con staffa a dischetto ripie- posito: buono. gato, è la più arcaica e risale al periodo villanoviano, ma la si trova Descrizione sito – È nota solo la località più vicina, Poggio Civitate. anche in tombe del periodo orientalizzante con una certa frequenza. La posizione del rinvenimento non è meglio determinabile. – Fibulina in bronzo del tipo ad arco a mignatta, con lunga staffa Descrizione materiali – Il rinvenimento consistente in un’ascia-mar- a embrice, è più recente ed è molto frequente nelle fibule del periodo tello in porfido, di colore giallastro che presenta un grosso foro cen- orientalizzante. trale per l’immanicatura; la punta si presenta smussata per il taglio – Fibula ad arco serpeggiante, tipica del periodo orientalizzante che mentre l’estremità opposta è arrotondata. presenta una particolarità: la staffa è a doppio embrice contrapposto. Interpretazione – Non è possibile fornire un’interpretazione poiché – Due fibbioni di bronzo con figure di cervidi a traforo, che per le sono assenti ulteriori elementi caratterizzanti; ci limitiamo a ipotiz- dimensioni e la pesantezza si presume siano stati usati come barda- zare una frequentazione del sito nel periodo indicato. tura da cavalli e non come fibbia di cintura o di bandoliera. Definizione – Frequentazione. Dal punto di vista stilistico si tratta di un’opera di buon artigianato Cronologia – Eneolitico. di piacevole effetto decorativo per la raffigurazione e la sapiente al- Bibliografia –TALOCCHINI, 1948, p. 220; ASAT, p. 308, n. 94.1. ternanza di spazi pieni e vuoti nella composizione della scena. I fib- bioni rivestono un interesse particolare legato alla singolare tecnica (5) Poggio Civitate-Murlo (F.120 II NE-1695/4780) con cui sono stati eseguiti: intarsio di ferro sul bronzo fuso. Prece- Unità di paesaggio 1; non id. m s.l.m.; formazione di Murlo; non dentemente questa tecnica era conosciuta solo nelle lamine di rive- id. ; torrente Crevole; bosco: abbandonato. stimento dei carri da guerra, trovati nel grande tumulo dei carri di Rinvenimento edito Populonia e ritenuti un unicum. Attendibilità identificazione: scarsa; stato di conservazione del de- Interpretazione – Nuclei di tombe a cassa riferibili a personaggi di posito: non id. livello sociale medio-alto. Le frammentarie e incerte notizie sulle cir- Descrizione sito – È nota solo la località più vicina, Poggio Civitate. costanze dei rinvenimenti e sulla loro ubicazione non permetto di La posizione del rinvenimento non è meglio determinabile. fornire un’interpretazione più dettagliata. Descrizione materiali – Il rinvenimento consiste in un vaso (dia- Definizione – Necropoli. metro 17 cm) caratterizzato da un impasto piuttosto omogeneo e de-

112 purato, di colore nero rossastro. Alla base del collo sono visibili quat- Descrizione unità topografiche – Viene riportata la notizia di due rin- tro protuberanze contrapposte a forma di orecchietta. venimenti, il primo riferibile a una tomba, per il secondo si accenna Interpretazione – Non è possibile fornire un’interpretazione poiché vagamente alla presenza di materiale sporadico. In entrambi i casi non sono assenti ulteriori elementi caratterizzanti; ci limitiamo a ipotiz- è possibile determinare con precisione la rispettiva ubicazione. zare una frequentazione del sito nel periodo indicato. (8.1) Nella fitta boscaglia è possibile distinguere un rialzo regolare, Definizione – Frequentazione. di forma circolare e nel centro una buca. Cronologia – Tardo eneolitico o subappenninico. Interpretazione – Rinvenimento non meglio specificato di tracce di Bibliografia – TALOCCHINI, 1949, p. 220; ASAT, p. 308, n. 94.1. una tomba a tumulo, per la quale non possiamo formulare una in- (6) Poggio Civitate-Murlo (F.120 NE-1695/4780) terpretazione poiché mancano ulteriori elementi descrittivi. Unità di paesaggio 1; 365 m s.l.m.; formazione di Murlo; sommità Definizione – Tomba. collinare; torrente Crevole; bosco: abbandonato. Cronologia – Fine VII-inizi VI secolo a.C. Rinvenimento edito Bibliografia – BIANCHI BANDINELLI, 1926, p. 166; BIANCHI BANDINELLI, Attendibilità identificazione: buona; stato di conservazione del de- 1927, p. 15, n. 5; ASAT, p. 308, n. 94.2. posito: scarso. (8.2) In una zona non identificabile della località sono stati rintrac- Descrizione sito – Si trova lungo le pendici nordoccidentali di Pog- ciati vari materiali sporadici. gio Civitate, in proprietà Donatelli. Tutta la zona è caratterizzata da Rinvenimento edito fitta vegetazione boschiva e morfologia di versante collinare declinate Interpretazione – Rinvenimento non meglio precisato di materiali verso nord. Non siamo in grado di fornire informazioni più precise sporadici. circa la posizione dei rinvenimenti. Definizione – Sporadico. Descrizione unità topografica – Tombe a incinerazione, nelle quali Cronologia – Fine VII secolo a.C.-generica età romana. sono stati rinvenuti ziretti a impasto coperti o contrassegnati da cippi Bibliografia – BIANCHI BANDINELLI, 1927, p. 15, n. 5. in pietra, stondati a palla o a semisfera in tufo. Interpretazione – Rinvenimento non meglio precisato di tombe a (9) Casino-Murlo (F.120 II NE-1695/4781) incinerazione, per le quali, considerata la mancanza di ulteriori ele- Unità di paesaggio 1; 290 m s.l.m.; argille e argille sabbiose; versante menti descrittivi, non è possibile fornire una interpretazione. collinare; torrente Crevole; bosco: abbandonato. Definizione – Necropoli. Rinvenimento edito Cronologia – Fine VII-inizi VI secolo a.C. Attendibilità identificazione: buona; stato di conservazione del de- Bibliografia –BIANCHI BANDINELLI, 1926, pp. 166-167; BIANCHI BANDI- posito: buono. NELLI, 1927, p. 15, n. 2-3; Siena, 1979, p. 207, n. 1; ASAT, p. 308, n. 94.4. Descrizione sito – Si trova a 250 m da Poggio Aguzzo in direzione nord-est; è circoscritto da bosco su tre lati mentre verso nord è deli- (7) Poggio Civitate-Murlo (F.120 II NE-1695/4780) mitato da un seminativo semplice. Il sito ha morfologia di versante Unità di paesaggio 1; 365 m s.l.m.; formazione di Murlo; sommità collinare declinante dolcemente verso nord. Sono state rinvenute collinare; torrente Crevole; bosco: abbandonato. monete e oreficerie. Rinvenimento edito Descrizione unità topografica – In una zona non identificabile in Attendibilità identificazione: buona; stato di conservazione del de- località Casino sono state rinvenute monete e oreficerie non meglio posito: buono. precisabili. Descrizione sito – Si trova lungo le pendici nordoccidentali di Pog- Interpretazione – Rinvenimento non specificato di reperti mobili; gio Civitate. Tutta la zona è caratterizzata da fitta vegetazione bo- non si può fornire interpretazione poiché sono assenti elementi spe- schiva e morfologia di versante collinare declinate verso nord. Non cifici. Dalle caratteristiche dei reperti si può ipotizzare la presenza di siamo in grado di fornire informazioni più precise circa la posizione una o più tombe. dei rinvenimenti. Definizione – Tomba. Descrizione unità topografica – Tomba a cassa con corredo fittile. Cronologia – Non identificabile. Interpretazione – Rinvenimento non meglio precisato di una tomba Bibliografia –BIANCHI BANDINELLI, 1926, p. 166; BIANCHI BANDINELLI, a cassa con relativo corredo, per la quale non e possibile fornire una p. 15, n. 4; ASAT, p. 308, n. 94.3. interpretazione, poiché sono assenti ulteriori elementi specifici. Definizione – Tomba. (10) Poggio Civitate-Murlo (F.120 II NE-1695/4780) Cronologia – Fine VII-inizi VI secolo a.C. Unità di paesaggio 1; 365 m s.l.m.; formazione di Murlo; altipiano; torrente Crevole; bosco: abbandonato. Bibliografia –BIANCHI BANDINELLI, 1926, pp. 166; BIANCHI BANDINELLI, Rinvenimento edito 1926, p. 15, n. 2-3; ASAT, p. 308, n. 94.4. Attendibilità identificazione: buona; stato di conservazione del de- (8) Piano del Tesoro-Murlo (F.120 II NE-1695/4781) posito: buono. Unità di paesaggio 1; 369 m s.l.m.; formazione di Murlo; altopiano; Descrizione sito – È posto sulla sommità orientale di un altipiano torrente Crevole; bosco: abbandonato. (ca. 700400 m) completamente coperto da bosco fitto, cinto da Attendibilità identificazione: buona; stato di conservazione del de- pendii ripidi ma non proibitivi, a esattamente 2 km in direzione sud- posito: buono. sud-est da Vescovado di Murlo. Il promontorio domina il paesaggio Descrizione sito – L’area in questione si trova lungo una dorsale col- circostante segnando il confine tra i dolci rilievi delle crete senesi e le linare in direzione est/ovest, alta ca. 365 m, compresa fra Poggio propaggini montuose e boscose della Maremma. Il sito è delimitato Aguzzo e Poggio alle Cataste. L’area è fittamente boscosa posta in a nord e ovest dalla strada provinciale, a sud da una stretta incisione posizione dominante, a 750 m da Poggio Grulli. valliva e a ovest dal torrente Crevole.

113 L’area di scavo si estende per circa mezzo ettaro, circondata da un presenza di numerosi oggetti di valore: avori, ori, argenti, bronzi e ce- argine artificiale, alto in alcuni punti fino a 3 m, largo alla base 6 ramiche d’importazione, testimoniando la felice situazione econo- m, formato da terra e materiale archeologico, coperto alla som- mica del centro. Il problema del centro di produzione per alcuni di mità da pietre. questi oggetti preziosi, che trovano significativi paralleli con materiali Descrizione unità topografica – Gli scavi sistematici, iniziati nel provenienti dall’Etruria settentrionale interna, in particolare con 1966 dal Bryn Mawr College e tuttora in corso, hanno portato alla quelli di ambiente chiusino, è rimasto irrisolto per lungo tempo. scoperta di un insediamento consistente relativo a un complesso mo- Solo verso la fine degli anni ’80, la scoperta lungo il lato sud-est numentale articolato in due fasi costruttive distinte e consecutive. (fianco meridionale di Piano del Tesoro) di un altro edificio, in fase 1. Il primo edificio scavato occupa un’area di 3600 mq, al centro con il palazzo orientalizzante, condusse alla soluzione del problema. della quale si sviluppa un’ampia corte circondata da ambienti, por- La struttura scavata (misura ca. 408 m) consiste in grande am- ticati per tre lati, mentre quello restante è preceduto da un piccolo biente aperto su tutti i lati coperto da un tetto, del tutto simile per edificio rettangolare, leggermente spostato rispetto all’asse mediano le ricche decorazioni a quello dell’edificio residenziale. Non sono del recinto. Le stanze che si aprono sulla corte sono in totale 18 con state trovate ne tracce di fondazioni ne di elevati. dimensioni variabili, indice di destinazioni d’uso differenti. Metà dell’edificio è adibita alla manifattura di terrecotte architetto- L’ala nord del complesso, la più ampia, si articola su due piani ed è niche, confermando l’ipotesi già precedentemente formulata da formata da due grandi ambienti che si aprono sulla corte. Una ricca Bianchi Bandinelli sull’attività in loco dei coroplasti. Nella parte re- decorazione fittile abbelliva l’intero edificio. stante (zona orientale) si svolgono altre attività artigianali: produ- Il fregio, costituito da lastre di terracotta, è posto a decorazione del zione di oggetti in bronzo, osso e corno. All’interno di questa zona portico e del tetto. Le terrecotte architettoniche sono curate in ogni sono stati infatti recuperati frammenti di abboccature di mantice, di particolare, dalle antefisse a maschera di gorgone, alle sime decorate crogioli e piccoli forni. All’esterno, adiacente all’edificio (a nord del- da motivi a rosette in rilievo che inquadrano un gocciolatoio a testa l’estremità orientale), è stata individuata un’area di scarico con nu- di animale. Sopra un grande ambiente dell’ala settentrionale, sul merosi frammenti di osso, corno e avorio. colmo del tetto, si trovavano le grandi statue acroteriali rappresen- Interpretazione – I primi edifici (punto 2 in descrizione UT ) furono tati figure umane stanti e sedute. Elementi caratteristici e per i quali innalzati intorno alla metà del VII secolo a.C., e il maggiore di essi non sono stati trovati confronti soddisfacenti in ambito etrusco, venne distrutto da un incendio alla fine del VII secolo a.C. Lo standard culturale di questa prima fase appare di buon livello, dato non sor- sono la parte superiore del corpo (modelli orientali) e il cappello a prendente che poteva essere già desunto dai rinvenimenti sporadici ef- larghissime falde e con la calotta molto appuntita. Sempre a decora- fettuati precedentemente nelle necropoli (F.120 II, nn. 2, 3, 6, 7, 8.1). zione del colmo del tetto sono stati rinvenuti acroteri, di dimensioni La costruzione della seconda fase è ascrivibile agli inizi del VI secolo minori, a figura animale, reali (es. cavallo) e fantastici (es. sfinge). a.C. Peculiarità degli edifici di seconda fase (periodo arcaico) sono Gli elevati del palazzo, pur poggiando su solide fondazioni in pietra, l’assoluta originalità architettonica dell’edificio, privo di confronti erano costituiti da argilla pressata ed essiccata, protetta da uno strato in ambito etrusco (con Acquarossa) e la concezione unitaria di tutto di intonaco (tecnica del pisé o dell’opus graticium). il complesso. L’insediamento venne demolito tra il 550 e il 530 a.C. La conclusione di questa fase coincide con la demolizione e lo sman- Dopo trentaquattro anni ininterrotti di scavi, la località continua a tellamento deliberato degli edifici. Le terrecotte architettoniche rac- fornire agli archeologi abbondanti e controversi motivi di discus- colte e gettate nei fossati di difesa, oltre i lati nord e ovest, vengono co- sione sulla effettiva funzione dei due complessi monumentali. perte con pietre e terra. Più a ovest venne realizzato un grande scarico, La prima ipotesi formulata dagli studiosi americani volle vedere un scavando il terreno fino alla roccia vergine (in alcuni punti per una santuario. Questa interpretazione, basata sostanzialmente sulla let- profondità di due metri), le terrecotte sparse sul fondo roccioso e se- tura del fregio che decorava il portico, costituito da lastre di terra- polte sotto strati di ciottoli e terra. Scarichi minori si trovano in tutta cotta, trattò separatamente le scene e colse componenti figurative di l’area circostante Piano del Tesoro. Solo lungo il lato nord e nell’an- origine estremamente diversa. Presto furono sollevate obiezioni, an- golo sud-ovest, le terrecotte sono state rinvenute in corrispondenza del zitutto nell’Etruria settentrionale interna testimonianze riferibili a crollo dell’edificio. Fu costruito un terrapieno (agger), ben conservato edifici di culto sono attestati a partire dalla metà del V secolo a.C. e lungo il fianco ovest (in alcuni tratti alto fino a due metri), ma che sem- la funzionalità del monumento sembra sempre correlata all’esistenza bra continuare senza interruzioni tutto intorno all’area interessata dalle di un centro urbano. A questo proposito vennero portati ad esempio strutture arcaiche, sigillando l’intera zona distrutta. i casi di Satrico, Caere e Portonaccio a Veio. Nel 1972 Phillips, di- 2. La continuazione delle ricerche ha permesso di evidenziare una rettore scientifico della missione americana, rettificò l’interpreta- fase precedente, caratterizzata dalla presenza di un edificio prece- zione prospettando la possibilità che il complesso arcaico fosse la sede dente, con struttura a “L” e orientamento nord-nord-ovest, esatta- o il centro di una lega settentrionale a sfondo religioso o politico. La mente lo stesso dell’edificio successivo. Lo scavo degli strati che se- teoria fu sostenuta e superata da Colonna, avanzando l’ipotesi, ba- parano le due fasi ha restituito chiare e cospicue tracce di incendio sata sulla collocazione geografica di Poggio Civitate situata in posi- testimoniando la fine violenta subita dall’edificio. zione equidistante da Volterra, Arezzo, Chiusi, Roselle e Vetulonia, L’ala ovest misura 358 m, non presenta divisioni interne e si svi- che il sito fosse la sede città confederate in aiuto dei latini contro gli luppa su due piani, il primo con funzione di magazzino; l’ala sud è etruschi dominatori. Sempre nei primi anni ’70, in occasione dell’- invece suddivisa in più ambienti. Anche l’edificio più antico è carat- VIII convegno di studi etruschi, Torelli durante la discussione, par- terizzato da un sistema di copertura molto ricco. Troviamo in questa tendo dalla visione delle decorazioni delle regiae arcaiche prospettata fase, sime rampanti disposte sui due bordi degli spioventi del tetto, dall’antiquaria romana e facendo riferimento alla descrizione che sime laterali piuttosto complesse con gocciolatoi a testa di animale. Virgilio fa della Regia di Picus e di Latinus a Laurentum, propose Sul colmo del tetto erano collocati acroteri a ritaglio, a soggetto fito- un’interpretazione dell’edificio in chiave del tutto laica relativa alla morfo e animale. Questa fase dell’insediamento è caratterizzata dalla presenza di una residenza principesca.

114 Questa ipotesi interpretativa fu seguita da Cristofani che mise chia- 112; CRISTOFANI, 1978a; CRISTOFANI, 1978b; FERRI, 1978, pp. 3-8; PHIL- ramente in evidenza le contraddizioni e le incoerenze dell’identifica- LIPS, 1978, pp. 355-369; WINTER, 1978, pp. 27-58; Siena, 1979, pp. 207- zione del monumento con un santuario, proponendo una nuova let- 208, n. 1; FABBRICOTTI, 1980, pp. 149-170; PHILLIPS, 1980, pp. 202-206; tura delle scene rappresentate nelle lastre del fregio e sottolineando THUILLIER, 1980, pp. 385-394; TORELLI, 1980, pp. 248, 265-268; WARDEN, l’importanza dello schema planimetrico dell’edificio arcaico. So- 1980, p. 238; CRISTOFANI, 1981, pp. 189-198; DE PUMA, 1981, pp. 78-93; stenne la necessità di un’interpretazione unitaria delle scene rappre- DREWS, 1981, pp. 133-165; NIELSEN, 1981, p. 209; RIIS, 1981, pp. 68-74; sentate nelle lastre che facesse riferimento per il contenuto non tanto SCHEFFER, 1981; TORELLI, 1981; WIKANDER, 1981, pp. 69-89; FULLER- a modelli di origine esterna, quanto invece al repertorio decorativo TON, 1982, pp. 1-26; WARDEN et alii, 1982, pp. 26-35; WARDEN, 1982, locale, nel quale si costituì il linguaggio autoctono. Le raffigurazioni pp. 233-238; RATHJE, 1982, pp. 107-110; NIELSEN, 1983, pp. 245-259; di banchetti, giochi e parate sono infatti tematiche ben rappresen- NIELSEN-PHILLIPS, 1983, pp. 5-24; PENSABENE-DI MINTO, 1983; PHILLIPS, tate nel repertorio decorativo dell’arte minore del distretto chiusino. 1983, pp. 1-24; RATHJE, 1983, pp. 7-29; RYSTEDT, 1983; TORELLI, 1983, Questo repertorio nella decorazione di Poggio Civitate sarà consi- pp. 471-492; WARDEN, 1983, pp. 69-75; BARTOLONI-GROTTANELLI, 1984, pp. 383-410; CRISTOFANI et alii, 1984; EDLUND, 1984, pp. 277- derato come documento primario dell’espressione dei contenuti 290; MELIS-RATHJE, 1984, pp. 382-395; NIELSEN, 1984a, pp. 382-395; ideologici della classe dominante. Cristofani sottolineò inoltre, ri- NIELSEN, 1984b, pp. 397-399; NIELSEN, 1984c, pp. 48-49; PALLOTTINO, chiamandosi ai palazzi di Larisa e di Vouni, l’importanza che il cor- 1984, pp. 15, 32, 131, 133, 183, 264, 291, 297, 400; PHILLIPS, 1984, pp. tile porticato riveste nell’economia di questi edifici, nei quali la corte 413-417; RYSTEDT, 1984, pp. 367-376; TORELLI, 1984; EDLUND, 1985a, rappresenta il centro ideale della vita aristocratica del dinasta. pp. 47-53; EDLUND, 1985b, pp. 21-32; PHILLIPS, 1985, pp. 7-16; SCHEF- Gli studi di Torelli e Cristofani convinsero la comunità scientifica FER, 1985, pp. 105-108; TORELLI, 1985, pp. 27-30; NIELSEN-PHILLIPS, italiana che da allora proseguì le ricerche seguendo questa linea (da 1985, pp. 64-154; WARDEN, 1985; CRISTOFANI, 1986, pp. 1-23; MASSA- ultimo segnaliamo MENICHETTI, 1994 e NASO, 2000). PAIRAULT, 1986, pp. 179-187; PHILLIPS, 1986, pp. 153-155; RASMUSSEN, Diversamente gli americani, pur abbandonando definitivamente l’i- 1986, pp. 102-122; TOBEY et alii, 1986, pp. 115-127; TORELLI, 1986, potesi del santuario, non ritengono valide le proposte della scuola pp. 259-267; WIKANDER, 1986; CRISTOFANI, 1987, pp. 97-98; EDLUND, italiana e mantengono tuttora un posizione diversa, fedele alla pre- 1987; NIELSEN, 1987, pp. 91-119; SCHEFFER, 1987, pp. 97-105; TORELLI, cedente ipotesi di centro di una lega forte in ambito locale. 1987, pp. 25, 67-68; Antiquarium, 1988; MENICHETTI, 1988; RATHJE, La distruzione sistematica e rituale del sito viene messa in relazione 1988, pp. 81-90; WIKANDER, 1988, pp. 203-216; CHANTEIGNER, 1989, da entrambe le Scuole con l’ascesa della città di Chiusi e il tentativo pp. 122-138; CHRISTIANSEN, 1989, 43-51; EDLUND-BERRY, 1989a, di revocare la fondazione del centro di potere. pp. 257-258; EDLUND-BERRY, 1989b, pp. 21-32; NIELSEN, 1989, p. 258; Definizione – Complesso residenziale. PHILLIPS, 1989a, pp. 29-42; PHILLIPS, 1989b, pp. 97-122; RATHJE, 1989, Cronologia – Seconda metà VII-terzo quarto VI secolo a.C. pp. 75-84; DAMGAARD ANDERSEN, 1990, pp. 61-98; PHILLIPS, 1990, Bibliografia – BIANCHI BANDINELLI, 1926, p. 166-169; BIANCHI BANDI- pp. 139-157; SCHEFFER, 1990, pp. 185-191; WIKANDER, 1990, pp. 189- NELLI, 1927, p. 15, n. 2-5; RIESCH, 1934, p. 374 ; DE AGOSTINO, 1936, 205; EDLUND-BERRY, 1991, pp. 161-172; NIELSEN, 1991, pp. 245-259; p. 374; TALOCCHINI, 1949, p. 220; PHILLIPS, 1966, pp. 5-17; PHILLIPS, WARDEN et alii, 1991, pp. 151-156; EDLUND-BERRY, 1992; TORELLI, 1967a, pp. 133-139; PHILLIPS, 1967b, pp. 245-247; DONATI, 1968, 1992, pp. 249-274; ASAT, 1992, p. 308, n. 94.5; Hills of , 1993; pp. 319-355; PHILLIPS, 1968b, pp. 121-124; PHILLIPS, 1968b, pp. 252- DE PUMA-SMALL, 1994; MENICHETTI, 1994; NIELSEN, 1995, pp. 17-26; 261; PHILLIPS, 1968c, pp. 104-106; PHILLIPS, 1969a, pp. 333-339; PHIL- TORELLI, 1996, pp. 333-368; TORELLI, 1997, pp. 87-121; D’AGOSTINO, LIPS, 1969b, pp. 38-50; VALENTINI, 1969, pp. 413-442; MERRIT, 1970, 1999; CARANDINI-CAPPELLI, 2000; HARARI, 2000, pp. 439-453; MENI- p 13-25; Poggio Civitate, 1970; PHILLIPS, 1970a, pp. 241-244; PHILLIPS, CHETTI, 2000a, pp. 258-259; MENICHETTI, 2000b, pp. 205-225; NASO, 1970b, pp. 675-676; BLANCK, 1970, pp. 288-290; VALENTINI, 1970, 2000, pp. 111-129. p. 361; ANDRÉN, 1971, pp. 1-16; CAPUTO, 1971, pp. 409-411; CRISTO- FANI-PHILLIPS, 1971a, pp. 288-292; CRISTOFANI-PHILLIPS, 1971b, pp. 1-22; (11) Pompana-Murlo (F.120 II NE-1695/4778) GANTZ, 1971, pp. 1-22; PALLOTTINO, 1971, pp. 76, 78, 83; SMALL, 1971, Unità di paesaggio 1; 231 m s.l.m.; diaspri; sommità collinare; tor- pp. 27-61; PHILLIPS, 1972, pp. 249-255; AZZAROLI, 1972, pp. 243-306; rente Crevole; area edificata. BIANCHI BANDINELLI, 1972, pp. 236-247; BOULOUMIÉ, 1972, pp. 61-110; Rinvenimento edito CAMPOREALE, 1972, pp. 99-130; EDLUND, 1972, pp. 167-219, 236; Attendibilità identificazione: buona; stato di conservazione del de- WIKANDER, 1972, pp. 17-28; BIANCHI BANDINELLI-GIULIANO, 1973a; posito: buono. BIANCHI BANDINELLI-GIULIANO, 1973b; EDLUND, 1973, p. 213; PHILLIPS, Descrizione sito – Sommità collinare ubicata a 750 m da in 1973a, pp. 319-326; PHILLIPS, 1973b, pp. 177-182; PHILLIPS, 1973c, direzione nord, naturalmente protetta dalla accentuata pendenza del pp. 629-632; ROOT, 1973, pp. 121-138; AA.VV., 1974; BROWN, 1974, versante sud-est. Il sito è delimitato a sud e a ovest da bosco, a nord pp. 60-65; CAPUTO, 1974, pp. 19-66; RIDGWAY, 1974, pp. 42-59; EDLUND, da un dolce declivio collinare. Buona parte dell’area sommitale è oc- 1974, pp. 18-19; GANTZ, 1974, pp. 1-14; MACINTOSH, 1974, pp. 15-40; cupata da edifici tardomedievali alcuni dei quali ristrutturati. NIELSEN-PHILLIPS, 1974, pp. 265-278; PHILLIPS, 1974a, pp. 141-146; Descrizione unità topografica – Il luogo preciso del rinvenimento PHILLIPS, 1974b, p. 133; TORELLI, 1974, p. 274; BIANCHI BANDINELLI, non è noto. 1975; BROWN, 1975, pp. 15-36; CRISTOFANI, 1975, pp. 9-17; GANTZ, Descrizione materiali – Cippo funerario di forma sferica appiattita 1975, pp. 1-9; NIELSEN-PHILLIPS, 1975, pp. 357-366; PALLOTTINO, 1975, su collarino con quattro protomi di leone agli angoli e plinto di base. pp. 121, 235, 238, 258; ALFÖLDI, 1976, pp. 129-130; CRISTOFANI, 1976; Interpretazione – Monumento in parte ascrivibile ai cippi chiusini MAZZESCHI, 1976, pp. 60-64; NEILS, 1976, pp. 1-29; NIELSEN-PHILLIPS, della fine del VI-V secolo a.C. Le caratteristiche del reperto permet- 1976, pp. 113-147; SCHEFFER, 1976, pp. 39-52; STACCIOLI, 1976, pp. tono di ipotizzare la presenza di almeno una tomba. 961-972; NIELSEN-PHILLIPS, 1977, pp. 85-100; NIELSEN-PHILLIPS, 1977b, Definizione – Tomba. pp. 464-465; WARDEN, 1977, pp. 199-210; WINTER, 1977, pp. 17-34; Cronologia – VI-V secolo a.C. BOULOUMIÉ, 1978A, pp. 113-131; BOULOUMIÉ-MARIQUE, 1978b, pp. 52- Bibliografia – Siena, 1979, p. 209, n. 2; ASAT, p. 309, n. 101.

115 (12) Pompana-Murlo (F.120 II NE-1695/4778) (15) Murlo-Murlo (F.120 II SE-1694/4781) Unità di paesaggio 1; 231 m s.l.m.; diaspri; sommità collinare; tor- Unità di paesaggio 1; 317 m s.l.m.; formazione di Murlo; sommità rente Crevole; area edificata. collinare; torrente Crevole; area edificata. Rinvenimento edito Ricognizioni effettuate: 6; condizioni di luce: cielo terso. Attendibilità identificazione: buona; stato di conservazione del de- Condizioni del suolo: edificato; visibilità: nulla. posito: buono. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Descrizione sito – Cfr. sito 11. sito: buono. Descrizione unità topografica – Il luogo preciso del rinvenimento Notizie storiche – Nonostante la sua rilevanza per essere stato, con non è noto. Il rinvenimento è stato effettuato in proprietà Cortigiani. Crevole, sede del vescovo e dell’amministrazione del Vescovado, le Descrizione materiali – Cippo di forma fallica alto 0,40 m. vicende particolari di Murlo sono poco note. Nel 1051 Murlo, in- Interpretazione – Rinvenimento di un cippo probabilmente riferi- sieme ad altre località della zona, viene concesso al vescovo di Siena bile a una tomba. La mancanza di ulteriori dati impedisce di pro- da Enrico III. La prima attestazione castrense risale solo al 1189, tra porre una un’interpretazione più dettagliata. i castelli riconosciuti al vescovo Bono con il privilegio di Clemente Definizione – Tomba. III. Secondo il Passeri è probabile che l’origine del castello sia più Cronologia – VI-V secolo a.C. antica. Murlo infatti viene considerato certamente compreso tra i Bibliografia – Siena, 1979, p. 209, n. 2; ASAT, p. 309, n. 101. castelli che il conte Ugolino degli Ardengheschi sottomette al Co- mune di Siena nel 1151. (13) Località -Murlo (F.120 II NE-1690/4776) I diritti riconosciuti in numerose occasioni ai Vescovi di Siena non Unità di paesaggio 3; 259 m s.l.m.; conglomerati poligenici; versante sono da considerare propriamente feudali, ma allodiali, tanto che collinare; fiume Merse; bosco: abbandonato. l’accrescimento del suo potere avvenne, come nel caso ben docu- Rinvenimento edito mentato di Montepertuso, per atti di compravendita. Ciononostante Attendibilità identificazione: buona; stato di conservazione del de- i vescovi cercarono continuativamente di sovrapporre a questo do- posito: buono. minio fondiario diritti giuridico-istituzionali, trasformando il terri- Descrizione sito – È ubicato a circa 800 m da Montepescini, sul torio di loro proprietà in una signoria, il più autonoma da Siena, margine destro della strada per Casciano di Murlo, al bivio per il po- dove Murlo (con Crevole) svolgeva il ruolo di sede amministrativa. dere Fontanelle, lungo il versante orientale dell’ultimo rilievo prima Per questa particolare rilevanza il castello ha sempre subito le conse- della Val di Merse. guenze delle scelte operate dai Vescovi. La costante tensione per la Descrizione unità topografica – L’area occupata corrisponde alla definizione dei diritti giurisdizionali fu sfruttata in alcune occasioni parte superiore del versante collinare. Sono visibili le tracce di un edi- dagli abitanti che nel 1256 elessero un loro sindaco per prestare atto ficio con le rasature dei muri appena affioranti dal terreno, lungo 25 di obbedienza presso l’autorità senese, dimostrando più favore per la m e largo 14 m. A monte le strutture sembrano in opus caementicium, repubblica che per il vescovo (confermato negli elenchi del 1262- a valle dove si intravedono due arcate, la muratura è in opus reticula- 1264). Già dieci anni dopo il vescovo aveva di nuovo pieni poteri tum. Sulla sommità della collina altre tacce di muri. Tutta la zona è giurisdizionali. Solo nel 1271 però si arrivò a un accordo che rista- cosparsa di frammenti fittili, in gran parte pertinenti a vasi di grandi bilì l’ordine precedente. Sappiamo che nel 1324 per incarico del ve- dimensioni. scovo Malavolti furono convocati due rappresentanti della comunità Interpretazione – Rinvenimento non meglio precisato di strutture di Murlo per la redazione degli Statuti. edilizie in opus caementicium e reticulatum; la mancanza di ulteriori All’inizio del XIV secolo vengono attestati per la prima volta due nu- informazioni sull’edificio non ci permette di fornire una interpreta- clei di popolamento accentrati aperti, Tinoni e Andica, (situati a Ve- zione più precisa. scovado). L’assetto del castello però non fu modificato, infatti gli in- Definizione – Edificio. sediamenti di Tinoni e dell’Andica si svilupparono a circa 1 km dal Cronologia – I secolo d.C. castello, chiaro segno che le tensioni tra vescovo e popolazione erano Bibliografia –MAZZESCHI, 1976, p. 88; Siena, 1979, p. 204, n. 4; ASAT, p. ancora esistenti, al punto da non rischiare di accogliere la popola- 310, n. 110. zione all’interno o nelle parti adiacenti la struttura fortificata. Ciò ha (14) Ponte a Macereto-Murlo (F.120 II NO-1686/4780) permesso che il castello di Murlo arrivasse ai nostri gironi pratica- Unità di paesaggio 4; 165 m s.l.m.; depositi alluvionali antichi; ter- mente integro nella sua struttura.Il castello subì gravi danni nella razzo fluviale; fiume Merse; bosco: abbandonato. guerra di Siena. Venne restaurato nel 1562 per iniziativa dell’arcive- Rinvenimento edito scovo Francesco Bandini Piccolomini, che fece anche ricostruire il Attendibilità identificazione: buona; stato di conservazione del de- palazzo vescovile. posito: buono. Descrizione unità topografica – Il castello sorge in posizione domi- Descrizione sito – È ubicato in corrispondenza del corridoio più nante a quota 317 m s.l.m. Dal castello in direzione nord è ben vi- stretto della bassa Val di Merse, impostato su un terrazzo di forma- sibile Siena e il paesaggio della Crete senesi mentre a ovest si trova la zione alluvionale antica. profonda valle del Crevole. Interpretazione – Le industrie raccolte sembrano ascrivibili al pe- Al castello si accede a ovest da una porta ad arco in pietra, sopra la riodo culturale dell’Acheulano. quale restano grandi mensole in mattoni, probabilmente segno Definizione – Frequentazione. della presenza di piombatoi. A nord si trova un seconda porta ad Cronologia – Acheulano evoluto. arco in mattoni, quasi certamente posteriore. Al centro del castello Bibliografia –PANTANELLI, 1877, pp. 13 sgg.; BIANCHI BANDINELLI, 1927, p. si trova un grosso edificio, oggi sede dell’Antiquarium di Poggio 11, n. 3; CARDINI-RITTATORE, 1950, p. 121; LAVACCHI, 1969-1970, p. 15; Civitate. Il fabbricato presenta una parte della base a scarpa e sul BONCOMPAGNI et alii, 1971, pp. 91-159. lato est una porta con architrave piana sormontata da arco acuto in

116 pietra. La struttura ha subito negli anni ’80 pesanti interventi di re- (16) Murlo-Murlo (F.120 II SE-1694/4781) cupero, che hanno interessato quasi tutte le parti murarie consen- Unità di paesaggio 1; 317 m s.l.m.; formazione di Murlo; sommità tendo all’architetto Brogi di proporre uno studio della stratigrafia collinare; torrente Crevole; area edificata. muraria dell’edificio. Il risultato degli studi in sostanza mostra che Ricognizioni effettuate: 7; condizioni di luce: cielo terso. in origine esisteva solo una torre, i cui resti sono visibili nella fac- Condizioni del suolo: edificato; visibilità: nulla. ciata dell’ingresso e che per analogie con strutture simili il Brogi ri- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- tiene ascrivibile al XII secolo. Successivamente, non oltre il XIV se- sito: buono. colo, la torre fu integrata in una struttura quadrangolare, i cui re- Notizie storiche – Le vicende relative alla fondazione sono del sti formano l’involucro di base dell’edificio, adibito, a giudicare tutto sconosciute. La chiesa, intitolata a San Fortunato, in origine dalle feritoie scoperte sulla facciata retrostante, a uso militare. L’al- doveva avere solo funzione castellana, per ereditare solo successi- tezza di queste murature, ancora oggi leggibile lascia supporre che vamente il titolo di pieve dalla vicina chiesa di Carli. Il passaggio l’edificio, finche venne mantenuto come struttura fortificata, deve essere avvenuto nel periodo compreso tra il 1081 e il 1189, avesse sopra al piano terra un altro piano coperto, al quale sopra- anno a cui risale la bolla di Clemente III, nella quale si parla di vanzava la torre. Sebbene di minore altezza questa conformazione “plebem de Carli et Murlo”. Nelle Decime papali del 1275-1276 non è molto dissimile da quella attuale. è menzionata ancora con il titolo di pieve e doveva avere ormai Definizione – Castello. esclusivamente assunto funzioni plebane; infatti la pieve di Carli Cronologia – 1189-età contemporanea. non viene più nominata. Dal confronto delle cifre fornite dalle li- Attestazioni documentarie ste delle Decime papali, si evince come la pieve di Murlo, tra XIII CAPPELLETTI, 1862, XVII, pp. 455-457; 18 aprile, 1189: privilegio di Cle- e XIV secolo, godesse di buone rendite. Dalle cifre corrisposte, la mente III nel quale si confermano al vescovo Bono tutte le chiese, gli ospizi pieve di Murlo si colloca fra le più ricche della Diocesi. e i castelli con tutti i loro beni e possessi che attualmente possiede o che La documentazione successiva conferma ulteriormente la definitiva in futuro le perverranno a qualsiasi titolo. Tra le proprietà elencate tro- assegnazione della dignità pievana, nel 1307 fu sottoscritto l’accordo viamo il “Castellum de Murlo”. tra Ospedale di Santa Maria della Scala e Chiesa senese e nel 1310 MENGOZZI, 1980, pp. 23-24; marzo, 1256: gli uomini di Murlo si aduna- per la nomina del pievano di San Giovanni di Campagnatico è pre- rono ed elessero per loro sindaco e procuratore Briberardo d’Amalfino per sente il “venerabilus viri domini Iohannis de Casulis plebani de presentarsi davanti ai rappresentanti della Repubblica senese e fare di- Murlo”. chiarazione di obbedienza. Descrizione unità topografica – Adiacente al fianco est del palazzo PASSERI, 1995, pp. 23-24; 1262-1264: giunge la conferma dagli elenchi dei vescovile, l’impianto originale della chiesa è stato, nel corso dei se- sindaci che si presentano ai provveditori di Biccherna. coli, totalmente rimaneggiato. In origine la struttura si presentava PASSERI, 1995, p. 24; delibera del Consiglio Generale, 28 dicembre 1271: si stabilisce che per l’amministrazione della giustizia nelle comunità del Ve- più corta e probabilmente a tre navate, la facciata doveva essere a scovado non fosse più inviato un podestà, ma ne fosse lasciata l’autorità cuspide, seguendo con il profilo le tre navate, con la centrale ov- al vescovo. viamente più alta di quelle laterali. Tale supposizione è avvalorata PASSERI, 1995, p. 24; delibera del Consiglio Generale, 5 agosto 1274: le co- dal fatto che nella muratura sembrano apparire gli angoli della munità del Vescovado vengono esentate dal pagamento degli oneri fiscali, parte sopraelevata. Sempre sulla facciata rimane l’arco con estra- a condizione di prendere le armi in difesa del Comune in caso di necessità. dosso acuto dell’ingresso mentre altre parti sono da attribuire a ri- PASSERI, 1995, p. 24; Estimo 1318: si attestano le due ville di Tinoni e del- facimenti. l’Andica, poste a 1 km dal castello di Murlo. Nei restauri della fine del XVI secolo è stata ampliata tutta la parte ab- PASSERI, 1995, p. 24; 1324: per incarico del vescovo Donosdeo Malavolti, sidale, ridotta a un’unica navata e probabilmente anche sopraelevata. una commissione composta da due uomini per ciascuno dei principali Definizione – Pieve. luoghi del Vescovado (Murlo, Vallerano, Montepertuso, Crevole, Resi e Cronologia – 1189-età contemporanea. Casciano), si occupò di definire le norme statutarie a completamento e Attestazioni documentarie modifica di quelli già esistenti. PECCI, 1748, pp. 185-188; aprile, 1189: privilegio di Clemente III nel quale PASSERI, 1995, p. 24; delibera del Consiglio Generale, 10 luglio 1377: Murlo si confermano al vescovo Bono tutte le chiese, gli ospizi e i castelli con è tra i castelli cui viene imposto il pagamento di una fideiussione di mille tutti i loro beni e possessi attuali o che in futuro le perverranno a qualsiasi fiorini d’oro a garanzia dell’obbligo di non ospitare sbanditi. titolo. Tra le proprietà elencate troviamo il “la plebem de Carli et Murlo”. MENGOZZI, 1980, p. 57; 1377: Siena occupa militarmente il castello per sot- FILIPPONE, 1994, pp. 107, 114; Decime papali, 1274-75: la chiesa di Murlo trarlo agli avversari della Repubblica, obbligando gli abitanti a custodirla viene nominata come pieve con la contribuzione di 7 libbre, a proprie spese, per conto del Comune “tolsero di mano ai rispettivi pa- FILIPPONE, 1994, pp. 107, 114; Decime papali, 1275-76: la contribuzione droni tutte quelle possedute dai Grandi e dai Noveschi [...] e fra esse quelle di 7 libbre viene raddoppiata. di [...] e di Murlo”. FILIPPONE, 1994, pp. 107, 114; Decime papali, 1301-1304: la pieve di Murlo PASSERI, 1995, p. 24; delibera del Consiglio Generale, 21 settembre 1379: si versa 5 libbre. ribadisce la disposizione del 10 luglio 1377, aggravata dalla minaccia di FILIPPONE, 1994, pp. 107, 114; 1307: tra i rettori che sottoscrissero l’accordo distruzione del castello per gli inadempienti. tra l’Ospedale di Santa Maria della Scala e Chiesa senese, troviamo ser Caleffo Vecchio, p. 1703; 13-16 ottobre 1310: il Comune di Siena nomina il Corso con il titolo di pievano di Murlo. pievano di San Giovanni di Campagnatico, tra i testimoni dell’atto, tro- Caleffo Vecchio, p. 1703; 13-16 ottobre 1310: il Comune di Siena nomina il viamo “in presentia venerabilus viri domini Iohannis de Casulis plebani pievano di San Giovanni di Campagnatico, tra i testimoni dell’atto, tro- de Murlo”. viamo “in presentia venerabilus viri domini Iohannis de Casulis plebani Bibliografia –BOWSKY, 1970, p. 227; BROGI, 1990; CAMMAROSANO-PASSERI, de Murlo”. 1984, p. 345; CAPPELLETTI, 1862, XVII, pp. 544-545; KEHR, 1961, p. 206; Bibliografia –FILIPPONE, 1994, pp. 107-115; CAPPELLETTI, 1862, XVII, MENGOZZI, 1980; PASSERI, 1985, pp. 31-35; PASSERI, 1995, pp. 23-31; RE- pp. 455-456; PECCI, 1748, pp. 185-188; RDI, I, nn. 2450, 2618; RDI, II, PETTI, 1972, III, p. 632; 1845, REPETTI, 1972, suppl., p. 167. n. 2596.

117 (17) Casciano di Murlo-Murlo (F.120 II NO-1689/4781) Notizie storiche – Il castello è ricordato per la prima volta nel 1130 in Unità di paesaggio 2; 450 m s.l.m.; formazione dei galestri e palom- un atto con il quale vengono donati alla canonica di Siena vari castelli bini; sommità collina; fiume Merse; area edificata. e chiese, tra cui Rocca a Gonfienti, il cui dominio viene poi ricono- Ricognizioni effettuate: 4; condizioni di luce: cielo terso. sciuto nel 1164, ad Alberto da Prato in un diploma di Federico I. Condizioni del suolo: edificato; visibilità: nulla. Il castello doveva avere una certa importanza per gli Ardengheschi. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Nel quadro della pacificazione in atto nel 1179 tra il Comune di sito: buono. Siena e i Conti, questi accettano di non ricostruire alcun castello di Notizie storiche – La prima memoria la troviamo nella donazione loro proprietà, a esclusione di Rocca Gonfienti e Montepescini. Nel dei beni al monastero di Santa Maria del 1079. L’attestazione come giugno 1202 gli atti di sottomissione delle terre ardenghesche al Co- castello è contenuta nel privilegio di Clemente III per il vescovo mune di Siena interessarono anche la rocca e la circoscrizione cur- Bono del 1189. Certamente già verso la metà del ’200 il castello è tense di cui essa era centro. Al giuramento aderirono 40 capifami- uno dei centri più importanti del Vescovado, nel quale sorgeva il glia, tra cui tre castaldi mentre otto uomini non vollero giurare. In monastero femminile dedicato a San Giusto. Anche per Casciano il seguito la fortezza appartiene alla famiglia senese dei Ranuccini, vescovo tende ad affermare l’autonomia da Siena, infatti nel 1257 il come indicato nell’Estimo del 1318. Di qui il nome Rocca Ranuc- vescovo Tommaso chiederà la rimozione del rettore eletto dal Co- cini con cui venne anche indicata nel tardo Medioevo. Nel 1391 fu mune di Siena per la villa di Casciano. Anche se nel 1271 viene nuo- rasa al suolo dai senesi per impedire ai fiorentini di impossessarsene. vamente nominato un rettore da parte di Siena, come per Murlo e Nel 1405 alla morte di uno dei fratelli Ranuccini, abbiamo un im- per tutte le altre località del Vescovado. portante documento (il testamento) che descrive la sua parte del Pa- Nel 1323 due suoi uomini sono chiamati dal vescovo Malavolti a far lazzo della Rocca in modo estremamente minuzioso. Nel 1420 un redigere dalla commissione incaricata gli Statuti del Vescovado. Ot- esponente dei Ranuccini dona all’Ospedale della Scala tutti i terreni tanta anni più tardi (1403) gli uomini di Casciano cercano di sot- che avevano alla Rocca, così nel 1435 e 1436 fu resa parte della trarsi per quanto possibile all’autorità del vescovo e dichiarano al go- Grancia di San Giusto. La Rocca doveva essere già in rovina nel verno di Siena di considerarsi sudditi della Repubblica, ma sei anni 1453. A dimostrazione di ciò abbiamo una notizia del 1689, la te- dopo viene ribadita l’appartenenza della comunità al Vescovado. stimonianza del rettore dell’Ospedale di Santa Maria della Scala che Descrizione unità topografica – Si trova sulla più occidentale ed ele- informa del fatto che il castello era già distrutto da tempo. In una re- vata delle creste collinari che, separate da profonde vallate, dividono lazione presumibilmente di poco anteriore sappiamo addirittura che la valle della Merse da quella dell’Ombrone. Del castello rimane solo Rocca Gonfienti, distrutta dalle guerre, ha mutato il suo nome (e la un breve tratto di muro che si innesta ad angolo retto con la facciata relativa giurisdizione del Comune) nella grancia di San Giusto. della chiesa romanica, che resta all’esterno. Il Passeri fa notare che Descrizione unità topografica – La localizzazione precisa è stata age- questo muro visto dall’interno sembrerebbe posteriore essendo arre- volata dalle indicazioni di Luciano Scali e dell’architetto Meoni. I ru- trato irregolarmente rispetto a quello della chiesa. Murata sulla fac- deri si trovano su una collina denominata “Conventaccio” che do- ciata della canonica si conserva una lapide del XIII secolo, di diffi- mina la stretta valle dell’Ombrone. Su tutta la sommità sono visibili cile lettura, che ricorda la presenza del monastero. ampi tratti di muri emergenti fino a due metri e un’imponente massa Definizione – Concentrazione di fondi agricoli poi Castello. di pietre di crollo sparse a coprire interamente l’area. Tra i materiali Cronologia – 1079-1189/età contemporanea. Attestazioni documentarie visibili in superficie abbiamo trovato soprattutto pietra e laterizio, PASSERI, 1995, p. 41; gennaio 1079: donazione di beni al monastero di inoltre il Passeri segnala la presenza di frammenti di canale, proba- Santa Maria. bilmente per il raccoglimento delle acque piovane. CAPPELLETTI, 1862, XVII, pp. 455-457; 18 aprile, 1189: privilegio di Cle- Definizione – Castello. mente III nel quale si confermano al vescovo Bono tutte le chiese, gli ospizi Cronologia – 1130-1689. e i castelli con tutti i loro beni e possessi che attualmente possiede o che Attestazioni documentarie in futuro le perverranno a qualsiasi titolo. Tra le proprietà elencate tro- PASSERI, 1995, p. 89; maggio 1130: atto con il quale vengono donati alla ca- viamo il “Castellum de Casiano”. nonica di Siena vari castelli e chiese, tra cui Rocca a Gonfienti. MENGOZZI, 1980, p. 24; 1257: il vescovo Tommaso chiede la rimozione del PASSERI, 1995, p. 89; 10 agosto 1164: diploma di Federico I nel quale si ri- rettore eletto dal Comune di Siena per la villa di Casciano. conosce il dominio su vari castelli della Toscana tra cui di Rocca Gon- PASSERI, 1995, p. 41; 1271: il Comune di Siena nomina il rettore della co- fienti ad Alberto da Prato. munità di Casciano. Caleffo Vecchio, n. 27, p. 40; 6 ottobre 1179: accordo di pace tra Ardenghe- PASSERI, 1995, p. 41; 1323: due uomini di Casciano vengono chiamati dal ve- schi e Comune di Siena, nel quale i conti si riservano il diritto in caso di scovo Malavolti per prendere parte alla stesura degli statuti del Vescovado. distruzione di ricostruire Rocca Gonfienti “excepto roccam de Gonfienti, Bibliografia –CAMMAROSANO-PASSERI, 1984, p. 345; CAPPELLETTI, 1862, quam si voluero rehedificare possim”. XVII, pp. 455-456; KEHR, 1961, p. 206; MENGOZZI, 1980, pp. 12, 20, 24, Caleffo Vecchio, n. 78, p. 111; 3 giugno 1202: atto di sottomissione delle terre ar- 55, 71, 105, 106; PASSERI, 1985, p. 38; PASSERI, 1995, pp. 41-42; RDI, I, denghesche al Comune di Siena interessarono anche la rocca e la circoscri- nn. 2377, 2514; REDON, 1975, p. 128; REPETTI, 1972, I, p. 502. zione curtense di cui essa era centro “Roccam de Gonfienti cum curte sua”. Caleffo Vecchio, n. 79, p. 117; giugno 1202: i capifamiglia di Gonfienti giu- (18) Poggio Leccetina (Rocca Gonfienti)-Murlo (F.120 II NE- rano l’osservanza delle clausole contenute nel lodo precedente (3 giugno 1693/4774) 1202). Gli uomini che partecipano al giuramento sono più di quaranta, Unità di paesaggio 4; 209 m s.l.m.; formazione dei galestri e palom- tra cui tre castaldi, otto uomini non vollero giurare. Riportiamo per in- bini; sommità collina; fiume Ombrone; bosco: abbandonato. tero il giuramento: “Homines de Gonfienti, qui iuraverunt idem ut su- Ricognizioni effettuate: 2; condizioni di luce: cielo terso. pra dictum est: Pierus balitor, Gualfredus, Gonfiente portonarius, Iohan- Condizioni del suolo: abbandonato; visibilità: bassa. nes castaldus, Berta Iohannis, Orlandinus Marraconis, Martinus Maleza- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- tus, Nocte, Lietolus castaldus, Ciabacta, Rustichellus, Gerardus Farinelli, sito: buono. Iohannes Turalli, Guido Pelegrini, Stiephanus, Guido, Martinellus, Bur-

118 nectus Morelli, Brunaccius, Francus, Peruccius, Gelone, Pierus, Benen- Descrizione unità topografica – Di questa chiesa non resta nessuna casa, Terracius, Tecius, Pierus, Golbiani, Perite, Guillielmus, Iannes, Mar- traccia, per cui la sua precisa collocazione ci è del tutto ignota. tinus, Gerardinus, Martinellus, Martinellus magister, Pierus Giannecti, Definizione – Chiesa. Giannes Masci, Martinus Strinate, Burnaccius Giannaioli, Ugolinus Mac- Cronologia – 1130-1689. cionis, Rustichellus balitor, Pierus, Orlandinus Piovane castaldus”. Attestazioni documentarie PASSERI, 1995, p. 89; 1212: la comunità è condannata per inadempienza alle FILIPPONE, 1994, p. 121; maggio 1130: atto con il quale vengono donati alla disposizioni impartite dal Comune di Siena, “Item memor esto de Rocca canonica di Siena vari castelli e chiese, tra cui la “chiesa di Rocca”. Gonfiente, quod in C. libris denariorum [...] condempnamus”. FILIPPONE, 1994; p. 121; 1307: strumento rogato nella pieve di Coppiano, PASSERI, 1995, p. 89; 1262: viene nominato un rettore da parte del Comune cui il suo rettore si impegna ad accettare quanto sarà deciso in merito alla di Siena. controversia tra Chiesa senese e Ospedale di Santa Maria della Scala. PASSERI, 1995, pp. 89-90; 1318: nell’Estimo il castello risulta appartenere alla famiglia dei Ranuccini, tanto è vero che si comincia a nominarla come Bibliografia –DEI, 1729, XV, p. 92; FILIPPONE, 1994, pp. 121-125; MA- “Rocca Ranuccini”. Gli eredi Ranuccini, Cianca, Lando, Tofo e Pietro LAVOLTI, 1982, II, V, IX, 93a, 173a; MERLOTTI, 1881, cc. 242v, 243r; PAS- possedevano ciascuno “quintam parte pro indiviso Rocche de Ghonfienti SERI, 1985, pp. 60-64; PASSERI, 1995, pp. 89-94; RDI, II, n. 2619. sine aliis possessionibus existentibus in circuitu dicte Rocche”; inoltre Pie- tro, Tofo e Cianca possedevano in parti uguali un palazzo dentro la rocca, (20) Conventaccio-Murlo (F.120 II NE-1691/4779) un altro palazzo lo possedeva Lando e uno altri eredi, i quali possedevano Unità di paesaggio 2; 289 m s.l.m.; ofioliti; altopiano; torrente Cre- due case nel borgo della rocca, come ve ne possedevano due Tofo e tre volone; bosco: abbandonato. Cianca. Il Borgo risulta difeso da mura, le due case di Tofo tra gli altri Ricognizioni effettuate: 3; condizioni di luce: cielo terso. confini avevano, “murus dicti burgi”. Tutte le altre case risultano confi- Condizioni del suolo: abbandonato; visibilità: nulla. nanti con il fiume Ombrone; i palazzi interni alla rocca confinavano tutti Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- “cum fosso et carbonaria”. sito: scarso. I cinque fratelli possedevano, oltre ai molti terreni e case in varie località vi- Notizie storiche – Il documento che ne attesta la fondazione ri- cine, anche “due chase, una deputata a mulino con tre palmenti a maci- nare e con quattro gualchiere lavoranti con due fuselli e quattro pile for- sale al 15 ottobre 1189, e consiste nella registrazione di una do- nite con tutti li ferramenti loro e un’altra casa deputata a colombaio”. nazione effettuata da Guazzalino Capolungo e Aldobrando de Infine Tofo possedeva un palazzo e chiostro a San Giusto, che era compreso Muto. I documento riferisce la donazione all’eremita Giovanni di nella corte di Rocca Gonfienti. tutto quello che possedevano in Montespecchio, in un luogo chia- PASSERI, 1995, p. 90; 1333: le truppe pisane “vennero verso la Rocca a Gon- mato “Piano di Altari”, affinché vi fosse edificato un eremo in fienti [...] ardendo e guastando robavano ciò che trovavano”. onore di Dio e della Madonna sotto l’invocazione di Rocamadour. PASSERI, 1995, p. 91; 11 dicembre 1342: per deliberazione del Consiglio Ge- In seguito vi furono altri quattro lasciti a favore dell’eremo, in- nerale la Rocca Ranuccini non è più sede di vicariato. clusa un’ulteriore donazione di Guazzalino e Aldobrando de PASSERI, 1995, p. 91; 1348: Ambrogio di Cianca Ranuccini dispose per te- Muto. Oltre all’atto di fondazione, anche tre di queste donazione stamento che i suoi beni passassero alla moglie Giovanna e che se questa morisse senza eredi andasse tutto al Ospedale di Santa Maria della Scala. citano “Santa Maria di Rocca-Amadur”. Non sappiamo nulla sulla PASSERI, 1995, p. 91; 1368: Alcuni mercanti catalani che operavano a Siena costruzione della chiesa e dell’eremo, che si suppone ultimata si erano rivolti al governo affinché intervenisse contro Rocca Gonfienti verso l’anno 1200. La certezza dell’esistenza di una chiesa e di un dove erano stati derubati di dieci some di lana e delle bestie che le tra- convento giunge solo nel 1228. sportavano. Siena intervenne senza ottenere alcun risultato. Nel 1231, la comunità si sviluppa in maniera sorprendente. Per motivi PASSERI, 1995, p. 91; febbraio 1369: Siena riceve una lettera dal vicario di sconosciuti, Lecceto era in stretta relazione con Montespecchio e i due Buonconvento che riferisce il tentativo dei Ranuccini di tirare dalla loro priori nello stesso anno inviarono a papa Gregorio IX una richiesta co- parte il camerlengo di Buonconvento e la popolazione del castello. mune, nella quale Montespecchio viene nominato per primo. PASSERI, 1995, p. 91; 1382: dal registro delle assegnazioni della custodia dei ca- La risposta del papa Gregorio IX, tramite una bolla, chiede al ve- stelli troviamo che una parte della Rocca è di proprietà dei Malavolti (2/5), la parte restante (3/5) apparteneva ancora alla famiglia dei Ranuccini. scovo di Siena di esaudire le richieste dei due priori: l’assegnazione di una delle regole per vivere canonicamente. Con ogni probabilità Bibliografia –CAMMAROSANO-PASSERI, 1984, p. 346; Caleffo Vecchio, nn. 27, 78, 79, pp. 40, 111, 117; LISINI, 1893, p. 200; PASSERI, 1985, pp. 60- il vescovo assegnò loro la Regola di San Benedetto, che con il passare 64; REDON, 1975, p. 130; REPETTI, 1972, I, IV, pp. 439, 791, 787. del tempo venne sostituita da quella di Sant’Agostino. L’unione tra Montespecchio e Lecceto durò fino al 1255, quando il vescovo Bon- (19) Poggio Leccetina (Rocca Gonfienti)-Murlo (F.120 II NE- figlio invalidò l’unione che rendeva il secondo subordinato al primo. 1693/4774) L’eremo non conobbe mai momenti di rilevante prosperità econo- Unità di paesaggio 4; 209 m s.l.m.; formazione dei galestri e palom- mica. Nonostante diverse donazioni di terre, nel 1232 il priore e la bini; sommità collina; fiume Ombrone; bosco: abbandonato. comunità si lamentarono con papa Gregorio IX che certe persone Notizie storiche – I conti Ardengheschi, signori della rocca, avevano trattenevano illegalmente somme di denaro, terre e atre proprietà che il giuspatronato sulla chiesa, come risulta da uno strumento rogato appartenevano invece all’eremo. Come per gli altri eremi del senese, nel 1130. È probabile che la chiesa di San Giusto, presente nelle De- il Comune di Siena garantiva dei sussidi, che risultano elargiti co- cime papali del 1301-1304 con lo specifico “chiesa di Rocca”, si tro- stantemente dalla metà del XIII fino all’inizio del XIV secolo. Di- vasse presso la Rocca Gonfienti. In seguito il solo documento in cui versamente l’Ordine agostiniano sembra non prendere in considera- si fa cenno esplicito a questa chiesa, è rogato nella pieve di Coppiano zione le motivate richieste di aiuto rivolte, anzi l’eremo viene men- nel 1307. Il suo rettore si impegna ad accettare quanto sarà deciso in zionato una sola volta nei registri dei Priori Generali del XIV secolo. merito alla controversia tra Chiesa senese e Ospedale di Santa Maria Intorno al 1430 Bartolomeo da Massa, il padre provinciale, cominciò della Scala. a considerare Montespecchio un’appendice morta. Lo stesso atteggia- Nel XV secolo avviene il trasferimento della chiesa di San Giusto mento è attribuibile al vicario generale dell’Ordine in Italia che viste le nella grancia del Santa Maria della Scala. condizioni di decadenza spirituale e materiale lo incorporò a Lecceto.

119 Attestazioni documentarie RV, I, pp. 134-135, n. 344; 15 ottobre 1189: atto di fondazione dell’eremo. Guazzalino Capolungo e Aldobrando de Muto con atto notarile rogato a Montalcino dal notaio Agostino, danno all’eremita Giovanni tutto quello che avevano in Montespecchio, in un luogo chiamato “Piano di Altari”, affinché vi fosse edificato un eremo in onore di Dio e della Ma- donna sotto l’invocazione di Rocamadour. La donazione è fatta “pro sa- lute anime nostrae” e in vista dell’eventuale aspirazione di qualche pa- rente a vivere in quell’eremo. RV, I, p. 135, n. 345; 27 ottobre 1189: viene fatta a favore dell’eremita Gio- vanni, con analogo scopo e nel medesimo luogo della precedente un’ul- teriore donazione di beni. RV, I, p. 137, n. 350; 27 settembre 1191: Guazzalino Capolungo e Aldo- brando de Muto, in qualità di procuratori per conto dei proprietari, con atto notarile rogato sempre a Montalcino dal notaio Agostino, donano al- l’eremo altre terre dei fratelli Fuga, Guido Lombardo e Piero; terre che vengono descritte in tutti i particolari nell’atto notarile. ALONSO, 1994, p. 133; 11 novembre 1192: mediante bolla di Celestino III Fig. 8. L’eremo di Montespecchio la Sede Apostolica concesse la sua protezione. HACKETT, 1990, pp. 53, 70; 1228: in questo periodo una chiesa e il convento Descrizione unità topografica – Il sito è raggiungibile esclusiva- esistevano già e la comunità era formata da due sacerdoti e quattro laici. mente percorrendo un viottolo molto ripido che conduce al terrazzo RV, I, p. 338, n. 759; 24 aprile 1228: nella piazza dell’Ardenghesca, il no- di mezzacosta sul quale si trova l’area insediativa. Questa occupa l’in- taio Agostino roga un documento con il quale Scolario, Ardengo e Ra- niero, conti di Fornuli e Napoleone, conte di Pari “pro remedio anima- tera area del terrazzo fluviale a sud-est del poggio Boschettino. rum nostrarum” e dei loro parenti, concedevano a Ildebrandino eremita L’accesso al sito è sul lato sud-ovest dove sono visibili due mozziconi di Santa Maria di Montespecchio, un territorio nel distretto di Monte- di muri, probabilmente muretti di contenimento. Proseguendo in pescini, i cui confini vengono descritti con ogni dettaglio, con la condi- direzione nord-est ci si trova di fronte alla chiesa (ridotta a rudere) zione che gli uomini di Montepescini, potessero far pascolare le loro be- che conserva gran parte degli elevati, edificati con filaretto a fasce bi- stie e che il terreno non venisse sottoposto ad alcuna autorità, fuorché al crome molto accurato e preciso. papa. Se l’eremo fosse stato un giorno abbandonato, il territorio avrebbe Dall’accesso nord al monumento per 150 m ca. in direzione est e dovuto essere restituito ai donatori, finché i frati non fossero ritornati. nord-est, e per 70 m ca. in direzione nord-nord-est, oltre al rudere HACKETT, 1990, pp. 56, 70; 10 agosto 1228: Ranieri del fu Guido di Or- gese, Guido il Rosso del fu Orgese, conte di Pari, e Scolario fanno un’al- della chiesa si trovano una serie di emergenze per le quali è stata ten- tra donazione direttamente al priore fra Niccolò. tata una prima lettura ed effettuato un rudimentale rilievo: ALONSO, 1994, p. 134; 1230: gli eremi di Montespecchio e Lecceto si rivol- 1. Muro in pietra spaccata non lavorata con frammenti di laterizi e gono a papa Gregorio IX per l’assegnazione di una delle Regole approvate coppi inseriti a zeppa (lung. 4,90h. 1,10 m). per vivere canonicamente. 2. Muro in pietra spaccata non lavorata (lung. 3,10h. 0,75 m). ALONSO, 1994, p. 134; 3 gennaio 1231: papa Gregorio IX affida il compito 3. Muro in pietra approssimativamente lavorata, filari irregolari, di concedere la Regola al vescovo Bonfiglio di Siena, conferendo anche il presenza di molta malta di colore biancastra e consistenza dura; solo potere di assolverli da tutte le eventuali irregolarità e cesure in cui fossero una piccola parte del paramento si è conservato (lung. eventualmente incorsi, eccetto quelle riservate alla Sede Apostolica. ALONSO, 1994, p. 134; 17 febbraio 1233: gli eremiti molestati dai laici, che 31,302,701,30 m). avevano occupato le terre comprese nelle donazioni del 1228, il priore si 4. Muro in pietra approssimativamente lavorata, filari irregolari, rivolse al papa, che con bolla “sua nobis dilecti” affidava al prevosto di Ca- presenza di molta malta di colore biancastra e consistenza dura (lung. sole e all’arciprete di di fare giustizia. 1,040,43larg. 0,75 m). RV, I, pp. 425-426, n. 959; 10 aprile 1234: il prevosto di Casole d’Elsa e al- 5. Muro in pietra approssimativamente lavorata, filari irregolari, l’arciprete di Mensano decretarono che il priore di Montespecchio doveva scarsa presenza di colore biancastra e consistenza dura. Poco chiaro rientrare in possesso dei beni rivendicati nel memoriale presentato da Ra- è il rapporto con 3. niero Rossi, sindaco dell’eremo e condannarono in contumacia Bernardo 6. Muro in pietra approssimativamente lavorata, filari irregolari, e Gerardo, figli del fu Scolario. ALONSO, 1994, p. 135; 1255: Montespecchio entra a fare parte della con- presenza di molta malta di colore biancastra e consistenza dura (lung. gregazione degli Eremitani agostiniani toscani, posta sotto la protezione 2,50 h. 1,10 larg. 0,75; n. filari max. 7, spessore filari max. 0,20 del cardinale Annibaldi. m-min. 0,09 m). MENGOZZI, 1980, p. 277; 1258-1261: dai libri della Biccherna Montespec- 7a. lung. 3,30h. 1,25larg. 0,36 m. chio risulta beneficiare di un sussidio di 100 soldi, che venivano distri- 7b lung. 4,25h. 1,85larg. 0,60 m. buiti ai diversi eremi. 8. Muro di pietra spaccata e approssimativamente lavorata. MENGOZZI, 1980, p. 277; 1262: nei capitoli e negli statuti comunali si im- 9. Muro di pietra spaccata e approssimativamente lavorata, filari ir- poneva al sindaco l’obbligo di convocare il Consiglio della Campana per regolari per un massimo di 10m (spessore max. 0,22 m-min. 0,09 m), provvedere a diversi eremi, tra i quali troviamo Montespecchio. la malta è dilavata di colore chiaro (quasi bianco) e consistenza dura. ALONSO, 1994, p. 136; 21 settembre 1293: il vescovo di Siena fa due dona- zioni all’eremo di Montespecchio. (lung. 4,10h. 1,33larg. 0,69 m). HACKETT, 1990, p. 56; 1298: Montespecchio viene esentato dal pagamento 10. Ha due fasi chiaramente distinguibili 10a (lung. 1,27 h. delle decime per la crociata contro la Sicilia. 0,70 larg. 0,85) e 10b (lung. 2,60 h. 0,60 larg. non id.). ALONSO, 1994, p. 136; 1309-1310: nel Costituto volgarizzato Montespec- Definizione –Eremo. chio riceve dieci lire e il sindaco si impegna a difendere “le cose et li beni Cronologia – 1189-1782. et le possessioni”, come se si trattasse di cittadini senesi.

120 ALONSO, 1994, p. 136; 1383: il vescovo di Siena pretende che il convento e i GIORGI, 1997, p. 186; Estimo 1318: la fonte rivela la presenza di 41 strut- beni di Montespecchio “fussero nel suo principato di Vescovado”, il Co- ture abitative: 20 interne al castello, 10 esterne formano un piccolo borgo mune di Montepescini si oppone e la questione viene portata dinanzi al tri- e 11 sparse nel territorio. bunale della Repubblica di Siena, che sentenziò a favore di Montepescini. PASSERI, 1995, pp. 61-62; Estimo 1318: contiene un lungo elenco di possessi Bibliografia – RV, pp. 134-135, 137, 338, 425-426, nn. 344, 345, 350, di Giacomo Tolomei, “palatium et domum, terram et ortum cum muris, cui a 1° et 2° ecclesia Sancti Niccholai, 2° e 3° carbonaria dicti castri [...] 759, 959; HACKETT, 1990, pp. 42-75; FILIPPONE, 1994, pp. 132-145; CAM- quartam partem pro indiviso murorum castri Maciareti [...] castrum et MAROSANO-PASSERI, 1984, p. 345. fortilitium de Maciareto sine aliis possessionibus”. Gabriellus Chigi de (21) Località Macereto-Murlo (F.120 II NO-1686/4780) Accherigiis possedeva “unam petiam terre laboratorie, vineate, boscate et sode cum palatio et domibus [...] unam partem de duodecim partibus pro Unità di paesaggio 4; 246 m s.l.m.; formazione dei galestri e palom- indiviso duorum palatio et turris et platea”. bini; sommità collinare; fiume Merse; bosco: abbandonato. PASSERI, 1995, p. 62; 1332: durante la guerra tra Siena e Pisa, i pisani pro- Ricognizioni effettuate: 1; condizioni di luce: cielo terso. venienti dalla Maremma “giunsero al Bagno a Maciereto e arsero case e Condizioni del suolo: abbandonato; visibilità: nulla. borghi e tolsero roba assai”. È probabile pensare che anche il castello di Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Macereto sia stato coinvolto. sito: scarso. PASSERI, 1995, p. 62; 1377: Macereto compare trai castelli ai quali viene im- posta una fideiussione di mille fiorini d’oro a garanzia dell’obbligo di non Notizie storiche – La prima attestazione come castello è del 1102 in dare rifugio a banditi. occasione della vendita di un terreno in un luogo detto “Campo- PASSERI, 1995, p. 62; 1379: Si ribadisce quanto stabilito nel 1377 con in più landi” rogato dentro il castello di Macereto. la minaccia in caso di inadempienza di demolizione del castello. In seguito, per più di un intero secolo non abbiamo nessuna notizia PASSERI, 1995, p. 62; 1342: soppressione del vicariato. fino al 1222, quando troviamo Macereto in una rubrica del Memo- FILIPPONE, 1994, p. 89; 1391: i fiorentini intenzionati a utilizzare il castello riale delle offese nel quale esso viene condannato per non aver rispet- lo trovarono del tutto inagibile. tato precedenti accordi. L’Estimo del 1318 rivela la presenza com- Bibliografia –BARDUZZI, 1899; BOWSKY, 1970, pp. 18, 116, 138; CAM- plessiva di un palazzo, carbonaie e 41 abitazioni: 20 situate entro le MAROSANO-PASSERI, 1984, p. 345; CHERUBINI, 1974, p. 193; FILIPPONE, 1994, p. 89; LISINI, 1906, p. 533; REDON, 1975, p. 131; REPETTI, 1972, I, mura, 10 a costituire un piccolo insediamento accentrato immedia- III, p. 241, 7; SCHNEIDER, 1914, p. 90. tamente all’esterno del castello e 11 distribuite nel territorio circo- stante. La medesima fonte è stata di estrema importanza per la defi- (22) Località Macereto-Murlo (F.120 II NO-1686/4780) nizione dell’ubicazione del castello (cfr. appendice documentaria). Unità di paesaggio 3; 246 m s.l.m.; formazione dei galestri e palom- In età comunale, Macereto fu sede di una comunità di castello; nel bini; sommità collinare; fiume Merse; bosco: abbandonato. 1330 con Petriolo, Macereto formava il distretto podestarile e in se- Ricognizioni effettuate: 1; condizioni di luce: cielo terso. guito nel 1348 il vicariato dei Bagni. Condizioni del suolo: abbandonato; visibilità: nulla. Nel 1332 durante la guerra tra Siena e Pisa, i pisani provenienti dalla Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- maremma giunti ai Bagni di Macereto saccheggiarono l’intera zona sito: scarso. e bruciando borghi e case situate nelle vicinanze. Notizie storiche – Il primo documento risale al 1275. Alla chiesa Da rilevare la particolare posizione occupata dal castello: a poche erano annessi un piccolo ospedale detto di “Sant’Antonio Abate” e centinaia di metri dal luogo in cui sorse l’importante ponte (costruito una cappella con lo stesso titolo. Queste strutture dovevano trovarsi nel 1368) e vicino alla località del Doccio nota per i bagni termali poco lontano, sulla riva destra della Merse in coincidenza della sor- (organizzati dal Comune senese insieme con gli altri più rinomati di gente termale del Doccio. Nel 1313 subì gravi danni dalle truppe di Petriolo).Nel 1391 abbiamo notizia dell’ormai inoltrato stato di de- Arrigo VII e probabilmente fu messa a sacco nel 1332 dai pisani. cadenza del castello, tanto che i fiorentini intenzionati a utilizzarlo Descrizione unità topografica – L’ubicazione precisa della chiesa dei lo trovarono del tutto inagibile. Le notizie poi si perdono nel nulla. Santi Niccolò e Giacomo a Macereto non è nota. Descrizione unità topografica – Fino a poco tempo fa l’ubicazione Definizione – Chiesa. del sito era ritenuta incerta (soprattutto per la mancanza di reperti), Cronologia – 1275-1391. oggi grazie al contributo di Passeri la questione può essere conside- Attestazioni documentarie FILIPPONE, 1994, p. 89; Decime 1275: attestazione indiretta della chiesa dei rata risolta. Il ritrovamento dei resti del castello, sulla collina che do- Santi Niccolò e Giacomo. mina, da oltre settanta metri di altezza la Merse in corrispondenza FILIPPONE, 1994, p. 89; 1313: la chiesa subì gravi danni dalle truppe di Ar- di Ponte a Macereto. Le ricerche effettuate verso la sommità della rigo VII. collina retrostante hanno restituito resti di murature ascrivibili a un FILIPPONE, 1994, p. 89; 1332: è molto probabile ritenere che la chiesa sia centro fortificato. L’evidenza è ben visibile dall’immagine del satel- stata saccheggiata dai pisani. lite IKONOS. FILIPPONE, 1994, p. 89; 1391: i fiorentini intenzionati a utilizzare il castello Definizione – Castello. lo trovarono del tutto inagibile. Cronologia – 1102-1391. Bibliografia –FILIPPONE, 1994, pp. 89-91; MACCHI, c. 31r; MALAVOLTI, Attestazioni documentarie 1982, II, IV-V, pp. 70b, 93a; MERLOTTI, 1881, cc. 103r, 100r; PANDINI, c. PASSERI, 1995, p. 61; 5 maggio 1102: atto di vendita di una terra in luogo 49v; PASSERI, 1985, p. 78; PASSERI, 1995, pp. 63-65; TIZIO, I, c. 624. detto “Campolandi”, confinante con il fiume Merse, rogato dentro il ca- (23) Montepertuso-Murlo (F.120 II NE-1695/4777) stello di Macereto. Unità di paesaggio 2; 272 m s.l.m.; diaspri; sommità collinare; tor- PASSERI, 1995, p. 61; 1222: Macereto è condannato per non avere voluto adempiere a certe disposizioni partite da Siena, “item memento de castro rente Crevole; area edificata. de Macereto, quod in C libris denariorum eodem modo pro eodem facto Ricognizioni effettuate: 4; condizioni di luce: cielo terso/pioggia. condempnamus”. Condizioni del suolo: edificato/abbandonato; visibilità: nulla. PASSERI, 1995, p. 61; 1262-64: i sindaci di Macereto sono compresi tra quelli Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- che si presentano a prestare obbedienza al Comune di Siena. sito: scarso.

121 Notizie storiche – La prima notizia del castello di Montepertuso è di castelli eiusdem et retro est Arnolfini et ego dictus Ugolinus vendo et grande interesse, sia per la comprensione delle vicende dell’insedia- trado vobis recipienti, ut dictum est, domum meam cum platea iuncta mento, sia per lo studio della storia della formazione del vescovado. eam et cum omnibus pertinentiis suis positam in penna eiusdem castelli Il documento che abbiamo deciso di riproporre integralmente, ro- et antea est carbonaria eiusdem castelli et ex una parte ipsius est alia do- gato nel luglio del 1213, consiste in un atto di vendita di una serie mus iamdicta et ex alia est murus eiusdem castelli et retro est Teghiarii. Item nos ambo Ubertus et Ugolinus vendimus vobis nostra partes pro di case e di superfici situate nella penna e dei relativi diritti giurisdi- indiviso cuiusdam platee posite ibi prope, cui ex una parte est via, ex alia zionali e fiscali sugli uomini di Montepertuso. Contemporanea- est alia platea huius venditoris, ut satim dicetur, desuper est carbonaria mente a questo atto di vendita, fu stipulato un contratto in virtù del penne dicti castelli et alia parte tenet Bonizus et de hac platea quam ut quale il vescovo restituisce ai Lambardi di Montepertuso (il piccolo dictum est vendimus medietas est mei Uberti et quarta pars mei Ugolini gruppo aristocratico locale) in beneficio feudale una parte di quei et alia quarta est Teghiarii fratris mei. Item vendimus vobis nostras par- beni, in cambio del giuramento di fedeltà. Nell’agosto dello stesso tes pro indiviso alterius platee posite ibi prope medietatem scilicet ex ea anno il vescovo acquista da altri nobili di Montepertuso case e su- ego Ubertus et quartam partem ex ea ego Ugolinus nam alia quarta est perfici nella penna e presso i fossati, con tutti i relativi diritti. dicti Teghiarii, quam plateam olim Raboanus tenuit a nobis, cui ex una Montepertuso è l’unico castello del Vescovado in cui è attestata con parte est alia platea superius dicta, desuper est carbonaria penne dicti ca- stelli et ex alia parte est via et ex alia tenet Magiolus villanus mei Uberti. tale ricchezza di particolari l’affermazione iniziale del possesso eccle- Item vendo vobis ego dictus Ubertus illam eandem domum meam extra siastico. La sua storia successiva non e altrettanto documentata. Ri- platea in qua pro me dictus Magiolus manet, cui ex una parte alia proxime fugio dei ghibellini di Siena, fu espugnato dalle milizie comunali designata ex alia est dicta carbonaria penne et ex alia parte est via et ex guelfe nel 1271 e totalmente distrutto. In seguito alla distruzione dei alia parte tenet Mendus homo noster. Item vobis vendimus ambo no- castelli di Montepertuso e di Resi il vescovo Bernardo chiede nel stras partes eiusdem domus et platee quam tenet dictus Mendus medie- 1274 alle autorità cittadine la concessione dell’immunità fiscale per tatem sive ex ea ego Ubertus et quartam partem eius ego Ugolinus, nam tutti i castelli, le terre e i residenti del vescovado. Già nel 1466 il ca- alia quarta pars est Falconis Orlandini Luccii quam emit a dicto Te- stello doveva essere allo stato di rudere. La notizia del castello di- ghiario, cui ex una parte tenet dictus Magiolus et ex duabus partibus est strutto è fornita ancora a secoli di distanza (1748). via et ex alia est dicta carbonaria penne. Item vendo vobis ego Ubertus Descrizione unità topografica – Si trova a 300 m in direzione nord quandam domum cum platea quam pro me tenet Rustichellus villanus meum cui ex duabus partibus est via, desuper est dicta carbonaria penne da Monte Ambrogio, in una parte del territorio attualmente piutto- et ex alia est quedam platea comunalis huius venditoris. De qua platea sto isolata. Il sito è delimitato in direzione est dalla strada e in tutte le vobis nos ambo vendimus nostras partes ex ea sive medietatem ego Uber- altre direzioni da bosco. La morfologia è collinare, la sommità ha tus et quartam partem ego Ugolinus, nam alia quarta est dicti Teghiarii, forma rettangolare (oblunga) e misura 7030 m. Da nord a sud cui ex una parte est illa que est proxime dicta et desuper est dicta carbo- (orientamento del poggio) troviamo: il lato settentrionale è cinto da naria penne et ex duabus partibus est via et ex alia parte tenet dictus Ru- ruderi, segue un’area di 4020 m adibita a uso ortivo, poi un cortile stichellus. Item vobis vendo ego Ugolinus cellarium meum seu domum e infine l’antica chiesa. Attualmente tutto è in fase di ristrutturazione positam in eodem castello, cui ex una parte est carbonaria penne eiusdem a opera della comunità Mondo Nuovo. Il suolo ha colore marrone e castelli, ex alia murus castellanus et ex alia est domus quam pro nobis te- consistenza friabile. Le uniche tracce di strutture in elevato sono visi- nuit Tecius. Item vobis vendo Ugolinus meam partem sive medietatem bili sulla vetta della collina detta “La Fortezza”, dove si trovano ampi alterius platee, nam alia medietas est Teghiarii, quam plateam tenuit Pe- resti di una cinta muraria che racchiude uno spazio a “L” e all’interno rone pro nobis, cui ex tribus partibus est via et ex alia parte tenet Pierus carraius. Item vobis vendo ego Ubertus aliam domum in qua manet pro il basamento di una torre quadrata in filaretto. Altri ruderi sono rin- me Ranerius Usilie, cui ex tribus partibus est via et ex alia tenet Baron- tracciabili lungo il versante est più a valle. I recenti restauri effettuati cinus villanus Ugolini dicti. Et eandem dictam domum vendo vobis ego dalla Comunità hanno cancellato qualunque ulteriore traccia. dictus Ugolinus in qua pro me manet dictus Baroncinus, cui ex una parte Definizione – Castello. tenet dictus Ranierus, ex alia tenet Bonizus homo Uberti et ex duabus Cronologia – 1213-1748. partibus est via. Item vendo vobis ego dictus Ubertus aliam domum Attestazioni documentarie meam in qua pro me manet dictus Bonizius, cui ex una parte tenet dic- PASSERI, 1995, p. 68, 128-133; 7 luglio 1213: il documento tratta la ven- tus Baroncinus et ex tribus partibus est via. Item vobis vendo ego Ugo- dita da parte di alcuni Lambardi di Montepertuso al vescovo di Siena per linus alias duas domos meas quas pro me tenet Albertinellus homo meus, la somma di 150 lire di denari senesi di una serie di case e di superfici quibus ex una parte est alia platea comunis inter me et Teghiarium, de- nella penna e di alcuni terreni adiacenti ai fossati esterni che sarebbero super via et subtus Ioncte et ex alia parte est Uberti et Teghiarii. Item serviti per costruire un borgo allargando cosi l’insediamento di Monte- nos ambo vendimus vobis nostras partes sive ego Ubertus medietatem et pertuso. Con i beni immobili i Lambardi cedevano anche i diritti giuri- ego Ugolinus quartam partem domorum de quibus quartam emit dictus sdizionali e fiscali sugli uomini del castello; contemporaneamente a fu Falcone a Teghiario, quas tenet Guglielminus Bellochi homo noster, qui- stipulato un contratto in virtù del quale il vescovo ridava ai Lambardi in bus ex duabus est via et ex alia tenet Balescius et ex alia tenet Balescius beneficio feudale una parte di quei beni e ricevendo il giuramento di fe- et ex alia Ranuccius. Item vendo vobis ego Ubertus aliam domum meam deltà. Erano esclusi dalla cessione gli immobili posti nella penna di Mon- quam pro me tenet Pincione homo meus, cui ex duabus partibus est via, tepertuso dove il vescovo e i suoi successori avrebbero costruito un torre, ex alia tenet Pierus homo quondam Teghiarii et ex alia tenet Filippus. un cassero e un magazzino. Considerata l’eccezionalità del documento Item vendo vobis ego dictus Ugolinus aliam domum meam quam pro abbiamo preferito riportarlo per intero: “In nomine domini amen. Anno me tenet Burnectus homo meus, cui ex una parte tenet Peruccius Mar- eiusdem millesimo duecentesimo tertiodecimo die nonis iulii, indictione colini et ex alia tenet Pierus homo Uberti et ex duabus partibus est via. prima. Nos Ubertus Donadei et Ugolinus Offreduccii Lanbardi de Mon- Et eandem domum meam quam pro me tenet Pierus homo meus vendo tepertusio ex bona et libera voluntate vendimus et tradimus vobis do- vobis ego dictus Ubertus, cui ex una parte tenet dictus Bornectus et ex mino Bono Dei gratia senensi episcopio recipienti et ementi nomine epi- alia est via et ex alia tenet Bochanellus homo meus et subtus est domus scopatus senensi res que dicentur inferius et ut dicentur scilicet vendo quondam Schifati. Item aliam domum meam quam pro me tenet dictus vobis ego dictus Ubertus domum meam cum platea et cum omnibus per- Bocanellus vendo vobis ego dictus Ubertus, cui ex duabus partibus est tinentiis suis positam in penna castelli del Montepertusio, cui ex una via et ex alia tenet Pierus homo meus et subtus tenet Burnectus homo parte est domus dicti Ugolini ex alia parte et antea est carbonaria penne Ugolini. Item vendo vobis ego dictus Ugolinus domum meum dictam

122 quam tenet pro me dictus Burnectus, cui ex una parte via, ex alia tenet recto super his vel pro his agere experiri et excipere possitis et adversus Iohannes homo Ildibrandi de Macereto et ex alia domus tenuit Schiffa- omnes personas et vos inde procuratores in rem dicti episcopatus faci- tus. Item vendo vobis ego Ubertus aliam domum meam quam tenet pro mus et constituimus. Et promitimus una cum nostris heredibus vobis et me Mendaldampnus homo meus, cui ex una parte est via, ex alia tenet vestris successoribus nomine senensis episcopatus litem aliquam vel con- Filippus et ex alia tenet Bonfilliolus et ex alia tenet Iacobus homo meus. troversiam seu molestiam nullo tempore de predictis rebus venditis fa- Et similiter eandem domum vendo vobis ego Ubertus quam tenet pro cere et ab omni persona legitime semper eas defendere et si litem vel con- me idem Iacobus, cui ex una parte tenet dictus Mendaldampnus et ex troversiam seu molestiam de his unquam fecerimus et ab omnibus per- duabus partibus est via et ex alia tenet Ranerius homo Teghiarii. Item sonis eas legitime semper non defensaverimus duplum earum nomine ego idem Ubertus vendo vobis aliam domum meam quam tenet pro me pene sicut pro tempore meliorate fuerint vel plus valuerint vobis dabi- Gregorius homo meus cui ex una parte est via, ex alia tenet Martinellus mus et dare spondemus, pro medietate earum ego dictus Ubertus et homo Tebalduccii et ex alia tenet Pierus homo Uguccionis et ex alia est quarta parte earum ego dictus Ubertus et pena data hec omnia firma sem- domus quondam Peruccii. Item ego dictus Ugolinus vendo vobis aliam per tenere et renuntiamus omni ingratitudini et omni iuri ingratitudinis meam plateam quam pro me tenit Brunellus homo meus, cui ex una parte et excepitioni non soluti pretii, fori privilegio et omni legum et iuris auxi- tenet Lietolus homo Arnolfini et ex duabus partibus est via et ex alia parte lio. Actum apud Roccam de Creole in cassaro eiusdem arcis coram pre- est domus Teghiarii. Item vendo vobis ego dictus Ubertus aliam plateam sbiterio Raniero camerario dicti domini episcopi, magistro Rustichino quam pro me tenuit Lansagnolus homo meus, cui ex duabus partibus est rectore eclesie Sancti Desideri, presbitero Stantiolo plebano plebis de via et ex alia tenet Albertinellus homo noster et ex alia tenet Alduccius Creole, Guidone de Radi quondam Rinaldi Sancto diacono domini epi- homo Uguccionis. Item nos ambo Ubertus et Ugolinus vendimus vobis scopi et Filippo eiusdem subdiacono et Biencivenne serviente domini nostras partes sive medietatem ego Ubertus et quartam partem ego Ugo- episcopi prefati, Ghiberto Gulielmini delle Stine, Raniero Paganelli de linus alterius platee nostre quas tenet Rustichellus Bruni pro nobis, nam Montechiaro, Benencasa Teste de Radi et quibusdam ominibus de alia quarta pars ex ea est Teghiarii, cui platee ex duabus partibus est via Creole, scilicet Martini, Assalto Pennati, Bonfilliolo Guidi Alessii, Mar- et ex alia tenet dictus Albertinellus et ex alia est via porte. Item vendo vo- tino Pieri, Accorso Ropole et Raniero filio Orlandi testibus ad hec a dic- bis ego Ubertus aliam meam plateam quam pro me tenet Novolus, cui tis venditoribus rogatis in supradictis. ex una parte est via, ex alia tenet Guido homo Arnolfini et ex alia tenet Item nos supradictus Ugolinus Offenduccii et Falcone Orlandini Luccii Peruccius homo eiusdem et ex alia tenet Grigorius homo meus. Has su- de Suvignano nomine supradicti Teghiarii de Montepertusio vendimus et pradictas domos et plateas designatas superius cum omnibus pertinen- tradimus vobis dicto domino Bono senensi episcopo ementi et recipienti tiis suis que omnes sunt posite in dicto castello de Montepertusio et ge- nomine episcopatus senensis domum cum platea eiusdem Teghiarii posi- nerali terra quascumque alias domos et plateas et terras habemus et ha- tam in penna dicti castelli de Montepertusio cum pertinentiis suis, cui ex bere visi sumus in dicto castello et a fossis dicti castelli interius et qua- una parte est domus a me Ugolino vobis superius vendita et ex alia parte scumque alie persone in eodem castello pro nobis habent seo tenent et est alia domus a supradicto Uberto similiter vobis vendita et ex alia parte etiam terras nostras quas extra fossas eisdem castelli et propre eas vobis est Arnolfini et ex alia est murus castellanus. Item aliam domum et pla- et vestris successoribus accipere vel apprehendere aliquo tempore pla- team dicti Teghiarii cum pertinentiis suis quam tenuit pro Teghiario Ban- cuerit permutandis vel ampliandis eisdem fossis et presertim pro viis et dinus homo suus, cui ex una parte tenet Amicus ex alia tenet Alduccius et ingressibus novis faciendis et totum infra terrenum quod de nostro iuxta ex alia est via et alias quartas partes supra dictarum domorum et platearum fossas dicti castelli aliquo in tempore pro burgo vel accremento seu am- cum pertinentiis sui predicti Teghiarii, que quarte partes ipsius sunt desi- pliamento eiusdem castelli fuerit hedificatum vel habitatum, vel quod gnate et dicte in superiori venditione. Has omnes et generaliter quascum- vos hedificare vel hedificari facere volueritis cum omnibus pertinentiis que alias domus et plateas habet dictus Teghiarius et habere visus est in suis et supradictorum omnius vobis qui recipitis nomine senensis epi- dicto castello et a fossis dicti castelli interius et quascumque alie persone scopatus et pro vobis et vestris successoribus et universis futuris episco- pro eo habent seu tenet et etiam terras ipsius quas extra fossas eiusdem ca- pis episcopatus eiusdem vendibus et tradimus cum omni iure et seo et stelli et probe eas vobis et vestris successoribus accipere vel apprehendere consuetudine quod et quem et quam habemus et habituri sumus nos et aliquo tempore plaquerit pro mutandis vel ampliandis eisdem fossis et pre- nostri heredes et soliti unquam fuimus habere in toto dicto castello et in sertim pro viis et ingressibus novis faciendis et infra totum terrenum dicti eius curte et in omnibus nostris pro iurisdictione tam de bannis et pla- Teghiarii, quod iusta fossa dicti castelli aliquo tempore pro burgo vel ac- cidis quam de guaitis et operis dicti castelli et quibuscumque aliis et pro cremento eiusdem castelli fuerit hedificatum vel habiturum, vel quod vos omni signoria ad iurisdictionem perdictorum pertinenti que omnia ut hedificare vel hedificare facere volueritis cum omnibus pertinentiis suis vo- dictum est vendimus vobis pro pretio centrum et quadraginta librarum bis qui recipitis nomine senensis episcopatus et pro vobis et vestris succes- bonorum denariorum senensium, quod cum aliis vendictoribus qui in- soribus vendimus et tradimus nomine dicti Teghiarii cum omni iure et uso fra dicentur nos a vobis accepisse confitemur, qui a medietatem ex eo et consuetudine et solitus et habere in dicto castello et in eius curte et in confiteor me accepisse ego dictus Ubertus et quartam ex eo portionem suis hominibus pro iurisdictione tam de bannis et placitis quam de guaitis ego dictus Ugolinus ut dictas res venditas sicut superius continetur ha- et operis dicti castelli et de quibuscumque aliis et pro omni signoria ad iu- beatis et teneatis nomine dictis senensis episcopatus et utamini eis et frua- risdictionem predictorum pertinente. Vendo insuper vobis ego dictus Fal- mini et faciatis inde quicquid vobis placuerit iure dominii et proprieta- cone quartam partem duarum platearum que continentur superius cum tis. Et si predicte res vendite ultra dimidiam uisti pretii valent eas vel quod pertinentiis suis, unam quarum tenet Mendus supra dictus et aliam tenet plus est in eis ex vera donatione quam vobis facimus inter vivos que mec Gulielminus Bellochi. pro ingratitudinem nec alio modo revocari possit, vobis donamus ut om- Item vendo vobis aliam domum cum pertinentiis suis quam tenet Io- nia iure proprio ad vos pertineant semper. Et confiterum nos dudum vanninus Magioli homo quondam Teghiarii cum pertinentis suis, cui ex ante scilicet iam mense transacto dictas res nos vobis tradidisse et earum tribus partibus est via et via et ex alia tenet Iacobus homo Uberti. Item possessionem corporalem nuntio nostro dedisse siquam tamen posses- vendo vobis aliam domum cum pertinentiis quam tenet Balescius homo sionem ex eis habemus accipiatis eam corporaliter auctoritate vestra et ut quondam Teghiarii, cui ex una parte tenet Gulielminus supradictus, ex statim possideatis, eas res interim nos vestro nomine possidere et donec alia tenet Mencuccinus et subtus tenet Rusticus et ex alia tenet Calbuli- eas tenuerimus nos ad vestri cautelam pro vobis et episcopatus senensis nus. Item vendo vobis aliam domum cum pertinentiis suis, quam tenet earum possessores constituimus et damus et cedimus et mandamus vo- Pierus Orlandi homo quondam Teghiarii, cui ex duabus est via ex alia bis omne ius et actionem et petitionem et usum et consuetudinem quod parte tenet Filippus et ex alia tenet Iohannes Buiani et sunt posite in dicto et quem et quam in supradictis rebus venditis aliquo modo habemus vel castello et has quas vobis vendo ego Falcone et omnia que ambo nos Fal- habituri sumus nos et heredes nostri ut nomine senensis episcopatus vos cone et Ugolinus vendimus nomine dicti Teghiarii vendimus vobis pro et vestri successori et omnes sequentes episcopi eiusdem episcopatus di- pretio quarte partis dicte superius quantitatis quod nos a te accepisse con-

123 fitemur ut habeatis ea, teneatis, possideatis et faciatis in quicquid vobis nità di Montepertuso da ogni prestazione militare e imposizione fiscale placuerit iure dominii proprietatis. Et de possessione supradictorum om- su richiesta del vescovo, “cum episcopato senensis castra de Monte Per- nium que venduntur a nobis et de datione iuris et usus et consuetudinis tuso et de Resi prout manifestum omnibus sine culpa episcopatus sint de- quod et quem et quam in has habemus vel habet aliquis nostrum confi- structa totaliter propter guerram”. temur et facimus vobis per omnia et per singula ut confessi sunt et fece- PASSERI, 1995, p. 69; 1270: si rifugiano i ghibellini fuoriusciti. runt alii supradicti venditores. Et promittimus una cum nostris heredi- PASSERI, 1995, p. 69; 8 giugno 1271: dopo circa tre mesi d’assedio i senesi bus vobis qui recipitis, ut continetur superius litem vel controversiam vel espugnano il castello, che fu fatto demolire fino alle fondamenta. molestiam de predictis rebus venditis nullo tempore facere et ab omni PASSERI, 1995, p. 69; 28 dicembre 1271: a titolo di risarcimento per i danni persona legitime semper ea omnibus personis et nominatim a dicto Te- subiti il vescovo poté eleggere i rappresentanti della giustizia delle comu- ghiario et ab eius heredibus ea legitime semper non defenderimus in du- nità di Montepertuso, Resi, Murlo, Pieve a Carli e Lupompesi. plum eorum nomine pene sicut pro tempore plus valuerint vel meliorati PASSERI, 1995, p. 69; 25 aprile 1274: su delibera del Consiglio Generale le fuerint vobis dabimus et dare spondimus et spondet unusquisque no- terre del Vescovado non saranno più gravate da dazi, tagli e altre esen- strum in solidum et pena data hec firma tenere. Et de his omnibus te- zioni, a condizione che i dazi precedentemente dovuti a Siena fossero ri- nearum vobis et vestris successoribus et teneantur nostri herede quosque convertiti in utilità per il Vescovado. cartam venditionis quam mihi Falconi feci dictus Teghiarius per manum PASSERI, 1995, p. 69; 1323: due suoi uomini di Montepertuso sono chiamati Macthei notari de rebus quas nunc pro me vobis venditi non reddidero dal vescovo Malavolti a fare redigere dalla commissione incaricata gli Sta- dicto Teghiario et alium contractum restitutionis rerum quas mihi ven- tuti del Vescovado. didit ei nunc fecero ad dictum vestri sapientis et quosque dictus Teghia- Bibliografia –CAMMAROSANO-PASSERI, 1984, p. 345; REPETTI, III, p. 455; rius vel eius heredes non confirmaverint vobis vel vestris successoribus MENGOZZI, 1980, pp. 12, 20, 28-30, 55, 106, 268, 269; RV, nn. 507-509; totum supradictum contractum ab utroque nostrum vobis superius fac- Caleffo Vecchio, n. 867, pp. 1038-1040. tum et a me ipso Falcone et quosque ipsum non fecerint vobis et se inde non obligaverint ad dictum vestri sapientis et ambo nos de predicta pena (24) Montepertuso-Murlo (F.120 II NE-1695/4777) nos et unusquemque nostrum in solidum principales debitores et paga- Unità di paesaggio 2; 272 m s.l.m.; diaspri; sommità collinare; tor- tores vobis et vestris successoribus constituimus et similiter nos et nostros rente Crevole; area edificata. heredes vobis et vestris successoribus obligamus et renuntiamus in his Ricognizioni effettuate: 3; condizioni di luce: cielo terso. omnibus omni benefitio et exceptioni fori et omni iuri auxilio. Actum et Condizioni del suolo: edificato; visibilità: nulla. hoc consequentur per superiorem venditionem eodem die et eodem loco Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- et coram supradictis testibus rogatis. sito: scarso. Ad hec nos domina Tavernaria mater dicti Uberti et domina Orrabilis uxor supradicti Ugolini et domina Flora uxor dicti Teghiari et supradic- Notizie storiche – La prima notizia relativa alla chiesa di San Mi- tas venditiones et contractus factos et factas a supradictis Ubertu et Ugo- chele Arcangelo a Montepertuso risale al 1214, in occasione della lino et Falcone pro se et Teghiario nostra bona voluntate confirmamus et vendita di una serie di beni al vescovo viene citato il nome del suo firmas et rates habemus et semper tenere promittimus vobis senensis epi- rettore (ser Griffolo). Nel 1270 è presumibile che anche la chiesa scopo prefato recipienti hec pro vobis et vestris successoribus nomine epi- subì gravi danni per via dei fatti che coinvolsero il castello (ghibel- scopatus senensis. Et remittimus et refutamus vobis qui recipitis ut dic- lini fuoriusciti e conseguente assedio da parte dei senesi). tum est et at vestri defensionem damus vobis et cedimus et mandamus La chiesa è ricordata negli elenchi delle Decime papali del 1275- omnia iura et actiones que et quas prodotibus nostris et donationibus 1276, occasione in cui non effettuò alcun pagamento mentre nel propter nuptias et earum ypotheca vel alio modo in supradictis rebus ven- 1276-1277 e del 1302-1303 contribuì con una cifra estremamente ditis habemus et sumus habicture ut ex inde nomine dicti episcopatus pos- modesta. Probabilmente i motivi della mancata retribuzione prima sitis vos tueri et excipere adversus omnes personas. Et per nos et nostros e dei modesti contributi successivi sono imputabili ai danni subiti heredes vobis et vestris successoribus promittimus nunquam facere de su- pradictis rebus venditis litem aliquam vel controversiam et si litam vel con- in seguito alle vicende belliche. Nel 1307 il suo rettore è tra i fir- troversiam unquam inde fecerimus vel fecerint alie persone que ius inde matari del documento con il quale si impegnano ad accettare le de- a nobis habeant sexsuus nostrum inde nos vel aliquam nostrum alteri de- cisioni del clero senese circa la controversia tra Chiesa senese e disse aparuerint duplum eorum nomine pene vobis dabimus sive spondet Ospedale di Santa Maria della Scala. unaquemque nostrum pro se et pena data hec firma tenere et renuntia- Descrizione unità topografica – La chiesa è situata lungo il margine mus in his exceptioni fori et omni benefitio et omni iuri auxilio. meridionale del poggio. I recenti lavori di ristrutturazione realizzati Actum est et hoc in supradicto castello de Montepertusio intum domum dalla Comunità Mondo Nuovo, proprietaria del luogo, hanno inte- de penna eiusdem castelli designatam superius in quam abictavat dictus ressato in modo particolare la chiesa compromettendo irrimediabil- Ubertus et fuit actum eadem superius dicta coram supradicto camerario mente ogni possibilità di lettura della stratigrafia muraria delle parti prefati episcopi et supradicto magistro Rustichino et presbitero Griffolo interne degli elevati. Esternamente solo la facciata è priva di intona- eclesie di Montepertusio, Filippo subdiacono domini episcopo, Guidone de Radi, presbitero Baro de Sanrene, Gilberto Gulielmini de le Stine, Ugo- catura e mostra un ampio portone centrale ad architrave in traver- lino Lupicini de Montecchio et Becco de Montepertusio testibus rogatis, tino, sormontato da un arco a tutto sesto e un piccolo rosone in la- coram quibus dictus dominus episcopus in propria persona intravit in pos- terizio, certamente posteriore. sessionem supradictarum trium murum castelli et aliarum domorum et Definizione – Chiesa. platearum supradictarum possesionem per dictum camerarium fecit in- Cronologia – 1214-età contemporanea. gredi corporaliter coram multis personis licet dudum antea ut dictum est Attestazioni documentarie earundem rerum possessionem accepisset. FILIPPONE, 1994, p. 92; 24 maggio 1214: ser Griffolo rettore della chiesa Ego Cristophanus iudex et notarius supradictis omnibus interfui et su- compare come testimone in un atto di vendita al vescovo Bono di alcuni pradictos contractus publica manu scribere rogatus ut supra continentur terreni nella corte di Montepertuso. propria manu scripsi et publicam formam redegi”. FILIPPONE, 1994, p. 92; Decime 1276-1277: contribuì con una cifra molto PASSERI, 1995, p. 68; 4 agosto 1213: il vescovo acquista altre case e piazze nella penna del castello, insieme con tutti i diritti, cioè l’ottava parte pro bassa. indiviso, su tutto il complesso del castello. FILIPPONE, 1994, p. 92; Decime 1302-1303: contribuì con una cifra molto PASSERI, 1995, p. 68; 25 aprile 1239: il governo di Siena esonera la comu- bassa.

124 FILIPPONE, 1994, p. 92; 17 aprile 1307: il suo rettore e i suoi successori si im- Definizione – Castello. pegnano ad accettare le decisioni del clero senese in merito alla contro- Cronologia – 1055-età contemporanea. versia con il Santa Maria della Scala. Attestazioni documentarie Bibliografia –FILIPPONE, 1994, pp. 92-96; MERLOTTI, 1881, cc. 369v-370r; PASSERI, 1995, pp. 72, 117-118; 1053-1055: privilegio dell’imperatore En- PASSERI, 1985, pp. 51, 84-85, 102-107; RDI, I, n. 2609; RDI, II, n. 2595. rico III che conferma alla chiesa senese, i beni ceduti alla chiesa da Rage- rio figlio di Rapico e da Ugo di Saltennano tra cui il castello di Monte- (25) Montepescini-Murlo (F.120 II NE-1690/4776) pescini. “Concedimus itaque medietatem d[e...] que dedit Protulo filio Unità di paesaggio 3; 272 m s.l.m.; ofioliti; sommità collinare; fosso Milo[nis cum] uxore sua, idest Agnellum, Montem Orzalem, Valleranum Ornate; bosco: abbandonato. et castellum de Monte Piscini et terram et mansos quos per testamentum Ricognizioni effettuate: 4; condizioni di luce: cielo terso/nuvoloso. dedit Rodolfus filio Hildebrandi”. Condizioni del suolo: edificato; visibilità: nulla. PASSERI, 1995, p. 72; maggio 1130: Montepescini compare in una donazione Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- alla Canonica di Siena. Caleffo Vecchio, n. 27, p. 40; 6 ottobre 1179: accordo di pace tra Ardenghe- sito: scarso. schi e Comune di Siena, nel quale i conti si riservano il diritto, in caso di Notizie storiche – La prima attestazione del castello risale al 1055 distruzione, di ricostruire Montepescini “excepto Montempiscini, quod con l’atto che sarà determinante per la fondazione del dominio ve- si destructum fuerit valeam rehedificare”. scovile in quest’area. Il diploma di Enrico III conferma alla chiesa CAPPELLETTI, 1862, XVII, pp. 455-457; 18 aprile, 1189: privilegio di Cle- senese tutti i beni fino allora acquisiti, tra questi troviamo una mente III nel quale si confermano al vescovo Bono tutte le chiese, gli ospizi parte del castello di Montepescini. Per notizie successive dobbiamo e i castelli con tutti i loro beni e possessi che attualmente possiede o che attendere il 1130 e poi il 1189, quando tutte le precedenti dona- in futuro le perverranno a qualsiasi titolo. Tra le proprietà elencate tro- zioni vengono riconfermate al vescovo con bolla di Clemente III. viamo “quod habet in Monte Piscino”. Nel 1179 Montepescini è tra i castelli ardengheschi che vengono Caleffo Vecchio, n. 78, p. 111; 3 giugno 1202: atto di sottomissione delle terre sottomessi al Comune di Siena. Montepescini è l’unico castello, ardenghesche al Comune di Siena interessarono anche il castello e la cir- con Rocca Gonfienti, che gli Ardengheschi si riservano di rico- coscrizione curtense di cui era centro “Montempiscini cum curte sua”. Caleffo Vecchio, n. 79, p. 117; giugno 1202: i capifamiglia di Montepescini giu- struire in caso di distruzione. Questa notizia sembra testimoniare rano l’osservanza delle clausole contenute nel lodo precedente (3 giugno con chiarezza la particolare rilevanza di cui godeva il castello per i 1202). Gli uomini che partecipano al giuramento sono più di cinquanta: conti ardengheschi. Nel 1202 appare tra i domini degli Ardenghe- “Homines de Monte Pisscini, qui iuraverunt idem de XXVI. denariis: Il- schi sottoposti a Siena. debrandinus Crescentii Balitor, Vitale Tedeschi, Iohannes Bogonis, Gerar- Nel 1266 i documenti consentono di mettere chiarezza nella com- dinus magister, Pierus Assaliti, Guillielminus balitor, Rusticus Bari, Cerba- posizione, articolazione e sviluppo dell’insediamento. Montepescini rinus, Martinellus Avondini, Adamuccius balitor, Philippus Angnete, Ru- risulta composto in una prima fase da un Castelvecchio (Poggio Ca- bertus balitor, Guido Armati, Ferraiolus, Guido Bastardi, Annectus Aczo- stello) e successivamente da un Castelnuovo (Montepescini), di cui lini, Vitale Quincianelli, Iannes de Pilone, Bonizius Gherardelli, Iannes Mar- faceva parte la zona del borgo, ricordato appunto dal 1266. La do- tinelli, Petruccius Salindonna, Griffolus, Caffarellus, Berizio, Cerbaiolus ba- cumentazione si arricchisce di molto con l’Estimo del 1318, mo- litor, Orlandinus Pape, Rusticus Imelliole, Perus Cecarelli, Magiolus, Mar- tinus Vulterrano, Martinellus Boccabelle, Albetus Donatelli, Teza, Gual- strando una situazione interessante. Il Castelvecchio era certamente drada, Buonus, Vitale Nocchi, Brunellus Gurlini, Ildebrandinus Brunelli, il nucleo insediativo più antico, a est del quale si sviluppò molto Cresscius, Gerardus, Pelaguccius, Viventius, Rusticus Mencuccini, papa, probabilmente un borgo, successivamente per motivi che ci sfug- Scafuccius, Gemma Ranuccini, Guido Tichi, Tancredus Guillielmini, Boc- gono, il castello si trasferì sul lato opposto del crinale, a circa 800 m cegianus, Fumacone, Ilmilliola Burnaccii, Iohannes Frenguelli. di distanza in direzione est, ricevendo in contrapposizione con il PASSERI, 1995, p. 72; 1262-1264: è tra le comunità i cui sindaci si recano a precedente il nome di Castelnuovo. La forte espansione demogra- prestare obbedienza ai provveditori di Biccherna. fica che caratterizza la prima metà del ’300, farà raggiungere al PASSERI, 1995, p. 73; 1266: atto di vendita di terreni presso il “Castelnuovo”, borgo del Castelnuovo dimensioni ragguardevoli, con circa un cen- più precisamente presso la carbonaia del castello. tinaio di case. Non è da escludere che in questa fase di espansione PASSERI, 1995, p. 73; Estimo 1318: questo documento fornisce numerose il “Borgo” fosse venuto in contatto con il Castelvecchio, motivo in notizie, vi sono registrate un centinaio di case, le registrazione di alcuni alcune occasioni di confusione. beni “in loco dicto Castelvecchio” e nella registrazione dei beni del Co- mune di Montepescini troviamo “castrum muratum disabitatum cum Descrizione unità topografica – Il Castelnuovo e il Castelvecchio di carbonariis positum in curia predicta loco dicto Borgo, cui undique est Montepescini corrispondono ripettivamente all’attuale insedia- via”, inoltre la comunità possedeva “sextam partem terre laboratorie et mento di Montepescini e all’impianto fortificato di cui restano al- boscate posita in dicta curia, loco dicto al Mulino cum palatio, domo cuni ruderi nell’area sommitale di Poggio Castello, a poche centinaia cum molendino et gualchiera super ea, cui ex uno flumen Merse, ex alio di metri in direzione sud-ovest da Montepescini. via, ex alio fossatus Arrighi Cerboni”. Nello schedario topografico i due insediamenti sono stati ovvia- PASSERI, 1995, p. 73; Estimo 1318: il convento di Sant’Agostino di Siena mente trattati separatamente e in questa occasione l’interesse è ri- possedeva “terram laboratoriam et vineatam cum domo et plateis cum volto a Montepescini. Il poggio su cui si trovava il castello è in parte franctoio sive factorio et cum capanna et area positam in Comuni castri artificiale con forma di ellisse molto allungata; attualmente il pog- Montis Piscini in loco dicto Castello Vecchio, cui ex tribus via et ex alio gio è delimitato da una strada asfaltata lungo il lato ovest e a sud Plebis ad Coppianum”. dalla chiesa e dalla canonica. PASSERI, 1995, p. 73; 1332: durante la guerra tra Siena e Pisa, i pisani pro- venienti dalla Maremma passarono da Montepescini depredarono e ar- Tracce primitive della struttura castrense attestata dalle fonti non sono sero tutto ciò che incontrarono. attualmente identificabili. Questa situazione è da ritenere fortemente PASSERI, 1995, p. 73; 1342: soppressione del vicariato. condizionata dai pesanti interventi cinquecenteschi e ottocenteschi, PASSERI, 1995, p. 73; 1369: Siena concede un indennizzo su richiesta del Co- dei quali restano evidenti tracce nel grande complesso architettonico mune di Montepescini, per essere stato gravemente dalla sosta per tre che gravita intorno a una torre, situato al centro della collina. giorni dell’esercito senese.

125 PASSERI, 1995, p. 74; 8 aprile 1391: il castello è in mano ai fiorentini. FILIPPONE, 1994, p. 98; dopo il 7 ottobre 1334: il fonte battesimale e il ti- PASSERI, 1995, p. 74; 24 agosto 1391: il castello appare nuovamente in mano tolo dell’antica pieve di Coppiano passarono alla chiesa dei Santi Pietro e senese e si decide di non distruggerlo, ma di farvi rientrare la popola- Paolo nel castello di Montepescini. Infatti ancora in quell’anno ser Gia- zione, “quod ad presens Mons Piscinus non destruatur sed incole loci re- como si qualifica ancora come semplice rettore. dire possint”. Bibliografia –FILIPPONE, 1994, pp. 97-103; REPETTI, 1972, III, p. 457; PASSERI, 1995, p. 74; 11 settembre 1391: vengono promosse una serie di age- CARLI, 1991, pp. 27-29; PASSERI, 1985, pp. 52-56; PASSERI, 1995, pp. 72- volazioni per favorire il reinserimento della popolazione a Montepescini, 82; RDI, I, nn. 2436, 2461; MERLOTTI, c. 377r; RDI, II, n. 2620; TIZIO; “quod comuni et hominibus de Montepicino ut redeant ad habitandum MALAVOLTI, 1982, V, II, 93a; AMMIRATO, 1853, XV, pp. 223-224. in loco Montispiscini predicti relassetur omnis quantitatis quod dare et solvere et quicquid facere deberent Com[uni] Sen[arum] ab hodie retro (27) Località Montepescini-Murlo (F.120 II NE-1688/4776) quavis causa et quod inde vel ob id non possint vel debeant molestari”. Unità di paesaggio 4; 160 m s.l.m.; depositi alluvionali antichi; ter- PASSERI, 1995, p. 75; 8 luglio 1397: si provvede alla riparazione delle for- razzo fluviale; fiume Merse; bosco: abbandonato. tificazioni. Notizie storiche – Conosciamo l’esistenza del mulino detto di Ri- PASSERI, 1995, p. 75; 7 novembre 1403: gli abitanti suggeriscono un piano di compensazione per i sevizi prestati, non potendo pagare per l’estrema gocervio da una citazione del Costituto del Comune di Siena del- miseria in cui versava il Comune, ridotto da 80 a 25 capifamiglia. l’anno 1262, in cui si parla al plurale di “molendina”. Secondo e ul- Bibliografia –CAMMAROSANO-PASSERI, 1984, p. 345; REPETTI, 1972, III, timo documento a nostra conoscenza è un contratto del 1338, col p. 457; MENGOZZI, 1980, pp. 13, 20; KEHR, 1961, p. 209; Caleffo Vecchio, quale un membro della famiglia dei Tolomei vende alcune quote- nn. 27, 78, 79, pp. 40, 111, 117; PASSERI, 1985, pp. 52-55; PASSERI, 1995, parti a un Fonteguerri. pp. 72-82. Descrizione unità topografica – Il toponimo “Rigocervio” è at- tualmente perduto. Sappiamo solo che si trovava nella corte di (26) Montepescini-Murlo (F.120 II NE-1690/4776) Montepescini e che doveva essere uno degli ultimi impianti lungo Unità di paesaggio 3; 272 m s.l.m.; ofioliti; sommità collinare; fosso il Merse, quindi poco prima della confluenza nell’Ombrone. A un Ornate; bosco: abbandonato. centinaio di metri in direzione ovest dal podere Pratella, situato Notizie storiche – Il 7 aprile 1234 viene rogato nel sagrato della 2250 m a ovest di Montepescini, Luciano Scali segnala i ruderi di chiesa di Montepescini un atto in cui si donano alcuni terreni in fa- una struttura riferibile a un mulino. L’ipotesi dell’identificazione vore del vicino eremo di Montespecchio. La chiesa è poi ricordata dell’emergenza con il mulino di Rigocervio è attualmente l’unica negli elenchi delle Decime papali del 1275-1276, del 1276-1277 e proponibile. del 1302-1303; la tassa che le viene imposta è modesta per cui si Definizione – Mulino da macina. può pensare che le sue rendite nei secoli XIII e XIV fossero piutto- Cronologia – 1262-1338. sto basse. Nel 1307 anche il rettore della chiesa di Montepescini sot- Attestazioni documentarie toscrive insieme ai rettori di Rocca a Gonfienti e della pieve di Cop- CORTESE, 1997, p. 289; 1262: rubrica in cui si descrive il progetto di co- piano l’accordo tra la chiesa senese e Santa Maria della Scala per il struire mulini sul Merse in un luogo compreso tra i mulini di Mallecchi pagamento del fodro. Molto probabilmente in seguito ai danni pro- “usque ad molendina de Rigocervio”. vocati dalla scorreria dei pisani del 1332, la comunità di Montepe- CORTESE, 1997, p. 289; 18 febbraio 1338: Angelo di Deo Tolomei di Siena scini coglie l’occasione di trasferire dalla pieve di Coppiano il fonte vende per 200 fiorini a Francesco di Ciampolo Forteguerri quattro parti battesimale e il titolo di pieve alla più modesta chiesa dei Santi Pie- e mezzo “molendini quod dicitur et vocatur molendinum de Rigocervio tro e Paolo nel castello di Montepescini. Il passaggio si è di certo ve- positum in flumine Merse seu quod molit et macinat ex aqua et de aqua fluminis Merse in districtu Montispiscini comitatu Senarum et domo- rificato dopo il 1334. rum et casamenti eius, fuiti et gore et torcitorii et stechate predicti mo- Descrizione unità topografica – La pieve dei Santi Pietro e Paolo a lendini et petie terre super qua est dictum molendinum et lame et prati Montepescini si trova su una piccola altura, lungo la strada che da et orti positorum iuxta et prope dictum molendino ex uno latere est flu- Montepescini scende verso la pianura della Merse. Rispetto al ca- men Merse ex altero via que mictit seu qua itur ad guadum a lo Settaio, stello di Montepescini, occupa la parte meridionale esterna al pog- et molarum seu macinarum palmentorum bocolorum palorum tremo- gio di forma ellittica ed è separato da questo da una strada asfaltata. giarum noctularum bigonzorum et ceterorum instrumentorum et arne- La chiesa ha planimetria semplice ad aula rettangolare. I paramenti sium et massaritiarum tam de ferro quam ligno dicti molendini”. murari presentano il tipico bicromismo (laterizio e pietrame calca- Bibliografia –CORTESE, 1997, p. 301. reo), consueto dell’edilizia religiosa del territorio senese. L’edificio è (28) Località podere Cerrone-Murlo (F.120 II NE-4776/1688) sormontato da uno slanciato campanile a vela con un arco sopra la Unità di paesaggio 4; 186 m s.l.m.; depositi alluvionali antichi; ter- bifora delle campane e pilastrino in laterizio fra le due aperture, forse razzo fluviale; fiume Merse; bosco: abbandonato. ricostruito. La parte interna è stata profondamente trasformata verso Notizie storiche – Abbiamo notizia dell’esistenza di un mulino in la fine del Seicento. questa zona nell’Estimo, dal quale risulta che nel 1318 la comunità Definizione – Chiesa-pieve. di Montepescini possedeva la sesta parte di un mulino con gualchiera Cronologia – 1234-1334/età contemporanea. sul Merse in località “al Mulino”, nei pressi del fossato “Arrighi Cer- Attestazioni documentarie boni”, a sua volta ubicato in prossimità di poggio Casoli e del fosso REPETTI, 1972, III, p. 457; 7 aprile 1234: viene rogato sul suo sagrato un atto Ornate. I dati toponomastici corrispondono perfettamente con la po- di donazione di alcuni terreni in favore dell’eremo di Montespecchio. sizione dei resti segnalati da Elena Cortese, registrati nel catasto del FILIPPONE, 1994, p. 98; Decime 1275-1276, 1276-1277 e 1302-1303: la chiesa è ricordata negli elenchi delle Decime papali. La tassa che le viene 1821, dal quale risulta che il mulino era all’epoca allo stato di rudere. imposta è mediamente modesta. Descrizione unità topografica – Si trova in un’area pianeggiante, alle FILIPPONE, 1994, p. 98; 1307: il rettore della chiesa di Montepescini sotto- pendici dei versanti che scendono da Montepescini, compresa al- scrisse l’accordo tra la chiesa senese e Santa Maria della Scala per il paga- l’interno di un’ampia ansa formata dal Merse. Il sito si trova entro mento del fodro. un fondo chiuso di proprietà demaniale, e rintracciabile dopo avere

126 oltrepassato il podere Cerrone nella fitta boscaglia in prossimità del ruderi del castello non hanno dato esito positivo. La ricognizione si- fiume Merse. Vi sono cospicui resti di un rudere quasi interamente stematica delle colline circostanti come già per il Passeri non ha dato crollato ma relativamente ben leggibile nelle sue componenti archi- alcun risultato. Da escludere qualsiasi connessione con il castello tettoniche. Si tratta di un edificio rettangolare a un unico piano di della casa colonica che ne porta il nome e dei ruderi della chiesa di 1912 m, articolato almeno in quattro ambienti interni, di cui si Santa Margherita, in località Monteorgialino. conservano in elevato, l’angolo est per intero e le altre murature per Definizione – Castello. ca. 1 m. È possibile distinguere tra le strutture murarie superstiti due Cronologia – 1055/1233-1318. fasi costruttive: la prima, probabilmente di ambito medievale, è ca- Attestazioni documentarie ratterizzata da muri di notevole spessore (fino a 1 m) in pietre squa- PASSERI, 1995, pp. 83, 117-118; 1053-1055: privilegio dell’imperatore En- drate disposte su filari regolari, legate da abbondante malta bianca- rico III che conferma alla chiesa senese, i beni ceduti alla chiesa da Rage- stra; la seconda, più recente, è caratterizzata da murature in pietre rio figlio di Rapico e da Ugo di Saltennano. Nello strumento troviamo Montorgiali, “Concedimus itaque medietatem d[e...] que dedit Protulo non sbozzate di dimensioni irregolari e con largo uso di laterizi. filio Milo[nis cum] uxore sua, idest Agnellum, Montem Orzalem”. Accanto al mulino, in direzione nord-est, sono visibili creste dei muri PASSERI, 1995, p. 83; 1233: i Montalcinesi insorti contro Siena, e appoggiati perimetrali di un grosso edificio rettangolare (forse la casa diruta de- da Fiorentini e Orvietani, devastarono e bruciarono il castello di Mon- scritta nel catasto ottocentesco). Non sappiamo se si tratti di un sem- teorgiali riducendo a deserto il territorio circostante. plice annesso, di una abitazione o forse della gualchiera citata nelle PASSERI, 1995, p. 83; 1262-1264: è tra le comunità i cui sindaci si recano a prestare obbedienza ai provveditori di Biccherna. fonti. Anche sulla altura retrostante al mulino si notano vari lacerti di PASSERI, 1995, p. 83; 1270: Uggeri di Beringhieri rettore di Montorgiali. murature e una considerevole concentrazione di pietre, laterizi e coppi. PASSERI, 1995, p. 84; 1279: è accusato con Vallerano dal Comune di Siena Ancora ben conservato è il sistema di alimentazione idrica e in di commettere ladrocini e devastazioni nel territorio della Repubblica e particolare il grande bacino di raccolta rettangolare in muratura chiese al vescovo di scomunicarli, minacciando in caso contrario di ricor- (ca. 1930 m) e il lungo canale di approvvigionamento (ca. 200 m). rere alla corte papale. Definizione – Mulino da macina e gualchiera. PASSERI, 1995, p. 83; Estimo, 1318: sono segnalate numerose case poste “in castellari Montisorgiali”, alcune delle quali confinavano con il “fossatus co- Cronologia – 1318-1821. munis”. In un altro registro si trova un appezzamento di terreno posto nella Attestazioni documentarie curia di Monteorgiali “in loco dicto Castelvecchio”. Si riporta ancora che PASSERI, 1995, p. 73; Estimo 1318: la comunità di Montepescini possedeva il Comune di Montorgiali possedeva un molino posto lungo il Crevole. “sextam partem terre laboratorie et boscate posita in dicta curia, loco dicto Bibliografia –CAMMAROSANO-PASSERI, 1984, p. 345; DAVIDSOHN, 1896- al Mulino cum palatio, domo cum molendino et gualchiera super ea, cui 1927, II, pp. 289, 290n; MENGOZZI, 1980, pp. 13, 30; REPETTI, 1972, ex uno flumen Merse, ex alio via, ex alio fossatus Arrighi Cerboni”. III, p. 602. CORTESE, 1997, p. 289; Catasto 1821: nei pressi della località podere Cer- rone, proprio sul Merse è registrata la posizione di un edificio definito (30) Località Monteorgialino (F.120 II NE-1695/4780) “molino diruto”; adiacente a esso un secondo edificio, definito “casa di- Unità di paesaggio 2; 300 m s.l.m.; formazione di Murlo; sommità ruta”; nessun accenno si fa alle opere di deviazione delle acque. collinare; torrente Crevole; bosco: pastura. Bibliografia –CORTESE, 1997, pp. 288-290; PASSERI, 1985, pp. 52-56; PAS- Notizie storiche – La prima notizia della chiesa di Santa Margherita SERI, 1995, pp. 72-82. è del 9 giugno 1266, nella quale il rettore della chiesa di Monteor- giali compare tra i testimoni di un atto di vendita. In seguito la tro- (29) Località Monteorgiali (F.120 II NE-1695/4780) viamo tra i contribuenti più modesti nelle liste delle Decime papali Unità di paesaggio 2; 300 m s.l.m.; formazione di Murlo; sommità del 1276-1277 e del 1302-1303. collinare; torrente Crevole; bosco: pastura. Nel 1307 ser Ventura aderì all’obbligo per sé e i suoi successori di Ricognizioni effettuate:3; condizioni di luce: cielo coperto/pioggia. rispettare l’accordo tra l’Ospedale Santa Maria della Scala e la Condizioni del suolo: copertura erbacea e macchia; visibilità: nulla. Chiesa senese. Nel 1370 il suo rettore fu trasferito alla pieve di Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Murlo perché Santa Margherita era ormai troppo povera per po- sito: scarso. terlo mantenere. Notizie storiche – È attestato tra i luoghi compresi nel privilegio di Descrizione unità topografica – Non siamo affatto sicuri della loca- Enrico III del 1055. In seguito, in un momento indeterminato, pro- lizzazione della chiesa. Il Passeri ritiene probabile indicarne la sede babilmente il vescovo vi costruisce un castello che nel 1233 i Mon- in prossimità della località di Monteorgialino, mentre Filippone pur non escludendo a priori questa eventualità sottolinea la mancanza in talcinesi insorti contro Siena, appoggiati da Fiorentini e Orvietani, questo luogo di tracce riconducibili a un edificio religioso. devastano e bruciano. Nella Tavola delle Possessioni del 1318 tro- Definizione – Chiesa. viamo numerose abitazioni poste “in castellari Montisorgiali” alcune Cronologia – 1266-metà XIX secolo d.C. delle quali confinavano con il “fossatus comunis”, forse unico segno Attestazioni documentarie materiale del castello rimasto in quell’epoca. FILIPPONE, 1994, p. 104; 9 giugno 1266: il suo rettore compare tra i testi- Nel 1262-1264 è presente negli elenchi dei sindaci che prestano ob- moni di un atto di vendita. bedienza al Governo di Siena. Nel 1279 Monteorgiali si trova al cen- FILIPPONE, 1994, p. 104; Decime 1276-1277, 1302-1303: la chiesa di Santa tro di una polemica giurisdizionale tra il vescovo e il Comune di Margherita è presente nella liste delle Decime papali, dove la sua contri- Siena. L’Estimo del 1318, come abbiamo visto, riferisce che in que- buzione è fra le più basse. FILIPPONE, 1994, p. 104; 1307: il rettore, ser Ventura e i suoi successori ac- sto periodo il castello era ormai distrutto, si parla infatti di “castel- cettano di rispettare l’accordo tra l’Ospedale Santa Maria della Scala e la lari Montisorgiali”. Il luogo continua a essere abitato, troviamo nu- Chiesa senese. merose case abitate e una decina di appezzamenti di terreno, preva- FILIPPONE, 1994, p. 104; 1370: il suo rettore fu trasferito alla pieve di Murlo lentemente lavorativo, situati in “loco dicto Civitate”. perché Santa Margherita era ormai troppo povera per poterlo mantenere. Descrizione unità topografica – Attualmente l’identificazione del Bibliografia –FILIPPONE, 1994, pp. 104-106; MERLOTTI, 1881, c. 414rv; castello è incerta. I numerosi sopralluoghi effettuati alla ricerca dei RDI, I, n. 2620; RDI, II, n. 2598.

127 (31) Poggio Castello-Murlo (F.120 II NE-1689/4776) Definizione – Castello. Unità di paesaggio 3; 246 m s.l.m.; sommità collinare; argille più o Cronologia – 1189-non identificato meno sabbiose; fiume Merse; bosco: abbandonato. Attestazioni documentarie Notizie storiche – Abbiamo una sola attestazione nella Tavola delle PASSERI, 1995, p. 86; maggio 1168: atto di vendita riguardante alcuni terreni Possessioni del 1318 in cui appare un terreno: “in loco dicto Castel- situati a Resi nelle vicinanze della Rocca. vecchio”. PASSERI, 1995, p. 86; 1239: la Repubblica di Siena per fare rispettare la sua Descrizione unità topografica – Resti del castello sono visibili sulla autorità emanò una “impositio facta a Potestate Senensi ad solvendum sommità di una collina posta a 500 m in direzione ovest da Monte- feudum hominibus de Resi et aliis”. pescini. Il sito è delimitato in tutte le direzioni da bosco; nell’area PASSERI, 1995, p. 86; Costituto 1262: “Et compellam omnes homines ca- sommitale è tuttora facilmente visibile oltre a vari tratti della cinta strorum et terrarum Episcopatus Senensis et specialiter illos de Resi pre- stare census, affitta, servitia et alias prestantias domino episcopo senensi, muraria, una cisterna di forma rettangolare (96 m) coperta da una que et quas predicti homines et eorum antecessores prestare et facere con- volta a botte, al centro della quale si trova una botola (0,80 0,80 m). sueverunt Episcopatui Senensi et predecessori suo”. Il poggio, di forma ellittica, misura circa 40 30 m ed è orientato MENGOZZI, 1980, pp. 28-29; 1271: il Governo di Siena lo fece occupare e nord/sud; rispetto alla campagna circostante si erge ha una altezza me- demolire, “1271, riuscirono a impossessarsene e a farlo demolire fino alle dia di ca. 20 m con pareti estremamente regolari e fortemente incli- fondamenta”. nate. Per i risultati emersi dalla ricognizione del sito cfr. F.120 II n. 72. PASSERI, 1995, p. 86; 28 dicembre 1271: a titolo di risarcimento per i danni Definizione – Castello. subiti i vescovo poté eleggere i rappresentanti della giustizia delle comu- Cronologia – 1318. nità di Montepertuso, Resi, Murlo, Pieve a Carli e Lupompesi. Attestazioni documentarie PASSERI, 1995, p. 86; 25 aprile 1274: su delibera del Consiglio Generale le PASSERI, 1995, p. 73; Estimo 1318: questo documento fornisce numerose terre del Vescovado non saranno più gravate da dazi, tagli e altre esen- notizie, la registrazione di alcuni beni “in loco dicto Castelvecchio” e nella zioni, a condizione che i dazi precedentemente dovuti a Siena fossero ri- registrazione dei beni del Comune di Montepescini troviamo “castrum convertiti in utilità per il Vescovado. muratum disabitatum cum carbonariis positum in curia predicta loco PASSERI, 1995, p. 86; 1323: due uomini di Resi sono chiamati dal vescovo Ma- dicto Borgo, cui undique est via”. lavolti a fare redigere dalla commissione incaricata gli Statuti del Vescovado. PASSERI, 1995, p. 73; Estimo 1318: il convento di Sant’Agostino di Siena PASSERI, 1995, p. 86; 21 settembre 1293: donazione di un terreno all’eremo possedeva “terram laboratoriam et vineatam cum domo et plateis cum di Montespecchio di un terreno nella corte del castello di Resi, presso il franctoio sive factorio et cum capanna et area positam in Comuni castri detto castello. Montis Piscini in loco dicto Castello Vecchio, cui ex tribus via et ex alio Bibliografia – Caleffo Vecchio, n. 867, pp. 1038-1040; CAMMAROSANO- Plebis ad Coppianum”. PASSERI, 1984, p. 345; MENGOZZI, 1980, pp. 12, 22, 28-30, 55, 106, 269- Bibliografia –CAMMAROSANO-PASSERI, 1984, p. 345; PASSERI, 1985, pp. 271; PASSERI, 1985, pp. 58-60; PASSERI, 1995, pp. 86-88; REPETTI, 1972, 52-56; PASSERI, 1995, pp. 72-82. IV, p. 745; RV, n. 345. (32) Resi-Murlo (F.120 II NE-1693/4778) (33) Resi-Murlo (F.120 II NE-1693/4778) Unità di paesaggio 2; 299 m s.l.m.; diaspri; sommità collinare; tor- Unità di paesaggio 2; 299 m s.l.m.; diaspri; sommità collinare; tor- rente Crevolone; bosco: abbandonato. Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo coperto/cielo terso. rente Crevolone; bosco: abbandonato. Condizioni del suolo: sottobosco non curato; visibilità: nulla. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo coperto. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Condizioni del suolo: sottobosco non curato; visibilità: nulla. sito: scarso. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Notizie storiche – La prima attestazione relativa all’esistenza di una sito: scarso. rocca la troviamo in un atto di vendita del 1168. Il castello fa cer- Notizie storiche – La prima attestazione della chiesa di Santa Maria è tamente parte fin dall’origine del territorio vescovile e nel 1239 si rintracciabile nelle Decime papali del XIII e degli inizi del XIV secolo trova a esserne quasi il simbolo quando la Repubblica di Siena agi- dove appare suffraganea della pieve di Coppiano con giurisdizione par- sce direttamente per imporre la sua autorità. Nel 1271 il Governo rocchiale sul villaggio di Resi. L’edificio e l’istituzione ecclesiastica se- di Siena lo fa occupare e demolire. Nel 1274 il vescovo ottiene che guono il destino del castello, è quindi presumibile che nel 1271, du- gli abitanti del Vescovado siano liberati da gravami fiscali dovuti al rante le operazioni condotte dal Comune di Siena contro i ghibellini Comune di Siena. Il castello sarà ricostruito abbastanza presto, nel che occupano la rocca, la chiesa viene gravemente danneggiata. In se- 1293 assistiamo a una donazione all’eremo di Montespecchio di un guito alla diminuzione della popolazione che si verifica nel XIV se- terreno situato nella corte del castello di Resi. Nel 1323 anche gli colo, la chiesa di Resi è riunita a quella di Montepertuso. Nella prima abitanti di Resi (due rappresentanti) furono chiamati dal vescovo a metà del quattrocento, Santa Maria a Resi è un semplice titolo di be- fare parte della commissione incaricata di redigere gli Statuti del Ve- nefizio, senza obbligo di residenza. scovado. Sappiamo dall’Estimo del 1466 dell’esistenza di una torre, Descrizione unità topografica – La chiesa di Santa Maria è situata quindi con certezza è stata precedentemente ricostruita. La torre si sul crinale boscoso che divide il Crevole dal Crevolone, ai piedi della vedeva ancora a metà del ’700 (da una notizia del Pecci). Infine sap- collina in cima alla quale si innalzava il castello di Resi. La struttura piamo dal Mengozzi che nel 1911 la torre era da poco caduta. conservata è piuttosto semplice, a pianta rettangolare con una sola Descrizione unità topografica – È ubicato lungo il crinale delle col- abside orientata a est e un piccolo campanile a vela. line boscose che dividono le strette valli del Crevole e del Crevo- Definizione – Chiesa. lone, sulla sommità di un poggio che presenta verso sud ed est pen- Cronologia – Seconda metà XIII secolo d.C.-età contemporanea. dii molto scoscesi. Unici resti ancora visibili, situati sulla sommità Attestazioni documentarie della collina, sono le rasature di grandi muri appena emergenti dal FILIPPONE, 1994, p. 118; Decime XIII-XIV secolo: appare come suffraganea suolo, probabilmente da mettere in riferimento con la torre crollata della pieve di Coppiano. all’inizio del secolo. FILIPPONE, 1994, p. 118; il Governo di Siena fece occupare e demolire il ca-

128 stello di Resi, “1271, riuscirono a impossessarsene e a farlo demolire fino Notizie storiche – Vallerano è una delle sei comunità principali del alle fondamenta”. Vescovado. È nominato per la prima volta nel diploma di Enrico III FILIPPONE, 1994, p. 118; 1307: il rettore, ser Giovanni e i suoi successori ac- del 1055 tra i luoghi assegnati al vescovo. Solo nel 1130 lo ritro- cettano di rispettare l’accordo tra l’Ospedale Santa Maria della Scala e la viamo attestato come castello e donato alla canonica di Siena insieme Chiesa senese. ad altre terre e castelli. Questi e altri diritti vengono riconfermati FILIPPONE, 1994, p. 118; XIV secolo: a seguito della diminuzione della po- nella bolla di Clemente III nel 1189. polazione fu disposto che la chiesa di Resi fosse riunita a quella di Mon- tepertuso. Vallerano è al centro di una curtis dominata dagli Ardengheschi e nel 1202 è tra i luoghi che entrano a far parte del sistema ammini- Bibliografia –FILIPPONE, 1994, pp. 118-120; MENGOZZI, 1980, p. 55; strativo del Comune di Siena. Dopo il 1214, anno in cui il vescovo MERLOTTI, 1881, c. 372v; RDI, I, nn. 2460-2637; RDI, II, n. 2621. Bono acquista ulteriori fondi e vigneti presso il castello omonimo, (34) San Giusto-Murlo (F.120 II NE-1692/4776) non abbiamo più nessuna notizia significativa, tranne nel 1466 Unità di paesaggio 3; 299 m s.l.m.; conglomerati poligenici più o quando viene nominato non più come castello bensì come villa. meno cementati; sommità collinare; torrente Sughereti; area edificata. Descrizione unità topografica – È situato nella zona sudoccidentale Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo coperto/cielo terso. del Comune di Murlo, sulla sommità di una cresta collinare dalla Condizioni del suolo: edificato e copertura erbacea; visibilità: nulla. quale si dominano le valli circostanti e in particolare a occidente la Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Val di Merse. L’insediamento si presenta come un villaggio nel quale sito: scarso. non sono più rintracciabili indizi dell’origine castrense. Notizie storiche – La prima attestazione si trova nella Tavola delle Definizione – Concentrazione di fondi agricoli poi Castello. Possessioni del 1318, dalla quale apprendiamo che appartiene ai Cronologia – 1130-età contemporanea. Ranuccini, signori di Rocca Gonfienti. Nel 1348 Ambrogio Ra- Attestazioni documentarie nuccini lascia tutti i suoi beni alla moglie, disponendo che se que- PASSERI, 1995, pp. 101, 117-118; 1053-1055: nel privilegio dell’imperatore sta morisse senza eredi i beni sarebbero dovuti passare all’Ospedale Enrico III che conferma al vescovo di Siena, tutti i beni ceduti, tra cui tro- di Santa Maria della Scala, ponendo le premesse per l’istituzione viamo anche Vallerano, “Concedimus itaque medietatem d[e...] que dedit della futura grancia. L’Ospedale entrerà in possesso dei beni solo Protulo filio Milo[nis cum] uxore sua, idest Agnellum, [...] Valleranum”. un secolo più tardi (1436). Grazie a un documento del 1519 sap- PASSERI, 1995, p. 101; maggio 1130: il castello di Vallerano compare in una piamo come era strutturata la grancia. San Giusto fu alienata e la donazione alla Canonica di Siena. CAPPELLETTI, 1862, XVII, pp. 455-457; 18 aprile, 1189: privilegio di Cle- grancia smantellata alla fine del XVIII secolo, in seguito alla crisi mente III nel quale si confermano al vescovo Bono tutte le chiese, gli ospizi economica dell’Ospedale della Scala. e i castelli con tutti i loro beni e possessi che attualmente possiede o che Descrizione unità topografica – Grande complesso di edifici di va- in futuro le perverranno a qualsiasi titolo. Tra le proprietà elencate tro- rie epoche, profondamente rimaneggiati e tutti in stato di avanzata viamo “quod habet in Monte Piscino et in Vallerano”. fatiscenza, tanto da rendere l’insieme quasi illeggibile; tuttavia dalla Caleffo Vecchio, n. 78, p. 111; 3 giugno 1202: atto di sottomissione delle terre parte a valle sono ancora ben riconoscibili due lati delle mura con ardenghesche al Comune di Siena interessarono anche il castello e la cir- torre angolare. coscrizione curtense di cui era centro “Valleranum”. Definizione – Pieve-grancia. Caleffo Vecchio, n. 79, p. 117; giugno 1202: i ventotto capifamiglia di Valle- Cronologia – 1318-età contemporanea. rano (sette si rifiutano) giurano l’osservanza delle clausole contenute nel Attestazioni documentarie lodo precedente (3 giugno 1202): “Homines de Valerano et curte, qui iu- PASSERI, 1995, p. 95; 25 luglio 1164: si attesta una donazione di terre alla raverunt idem: Iohannes Guictonis balitor, Martinellus, Farolfus balitor, pieve di San Giusto di Casciano. Burnectus, Ugolinus Andrie, Gerardinus, Martinus Mignanelli, Casscia- PASSERI, 1995, p. 95; Estimo 1318: si apprende che faceva parte dei possessi nese, Magnius, Albertinellus, Burnectus, Lietolus, Tebaldus Guiduccini, dei Ranuccini e che faceva parte dei domini di Rocca Gonfienti. Tofo di Rugerius Mignanelli, Donatus, Grimpus, Stancinus, Peruccius, Ranuc- Neri Ranuccini vi possedeva un palazzo con chiostro, Cianca una casa con cius balitor, Landuccius balitor, Andria Manenti, Stafione, Iohannes Vul- chiostro, altrettanto Lando e gli eredi del fratello Mino. pelli, Benedictolus, Vernaccius balitor, Dalfinellus, Gerardinus, Iohannes PASSERI, 1995, p. 95; 1348: Ambrogio del Cianca Ranuccini lasciò tutti i suoi Lambardi”. beni alla moglie, disponendo che se questa morisse senza eredi detti beni PASSERI, 1995, p. 101; 22 marzo 1390: coinvolto solo marginalmente nella sarebbero dovuti passare tutti allo Ospedale di Santa Mari della Scala. guerra con i fiorentini, non viene più definito castello ma villa. PASSERI, 1995, p. 95; 1420: Ravignana, vedova di Niccolò di Pietro Ranuc- Bibliografia – Caleffo Vecchio, nn. 78, 79, pp. 111, 117; CAMMAROSANO- cini e Deo suo figlio donano tutti i loro beni di Rocca Gonfienti all’O- PASSERI, 1984, p. 346; KEHR, 1961, p. 206; MENGOZZI, 1980, pp. 12, 13, spedale di Santa Mari della Scala. 20, 30, 55, 106; PASSERI, 1985, pp. 66-67; PASSERI, 1995, p. 101; REPETTI, PASSERI, 1995, p. 95; 1435: Francesco di Deo Ranuccini dona tutti i suoi 1972, V, p. 672; RS, n. 524. beni di Rocca Gonfienti all’Ospedale di Santa Mari della Scala. PASSERI, 1995, p. 95; 26 gennaio 1436: muore Antonello di Petruccio Ra- (36) Monte Ambrogio-Murlo (F.120 II NE-1695/4777) nuccini lasciando tutti i suoi beni di Rocca Gonfienti all’Ospedale di Santa Unità di paesaggio 2; 231 m s.l.m.; diaspri; sommità collinare; tor- Mari della Scala. rente Crevole e Crevolone; abbandonato: bosco. Bibliografia –CAMMAROSANO-PASSERI, 1984, p. 346; FILIPPONE, 1994, pp. Notizie storiche – Molto probabilmente da riferire a questa località 121-125; PASSERI, 1985, pp. 65-66; PASSERI, 1995, pp. 95-100. è la rubrica del catasto di Montepertuso dell’anno 1466, nella quale (35) Vallerano-Murlo (F.120 II NE-1689/4778) un certo Agnolo di Necchino e fratelli di Pompana possedevano “un Unità di paesaggio 3; 293 m s.l.m.; sommità collinare; diaspri; fosso pezzo di terra vignata con casa in luogo dicto Castellare”. Diversa- Rigo; area edificata. mente non abbiamo nessuna notizia in merito a un insediamento in Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo terso. questo luogo, anche se la ricognizione (suggerita dalle precedenti os- Condizioni del suolo: edificato e copertura erbacea; visibilità: nulla. servazioni fatte dal Passeri) ha rivelato l’esistenza di un basamento di Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- un grosso muro, appena affiorante nel bosco, ma tuttavia ben evi- sito: scarso. dente, che si prolunga per una quindicina di metri e delimita un’a-

129 rea di forma ellittica orientata nord/sud sopraelevata di circa 4 m ri- PASSERI, 1995, p. 69; 28 dicembre 1271: su delibera del Consiglio Generale, spetto alla sommità della collina. Gli showel test praticati hanno re- in seguito ai danni subiti dai fuoriusciti ghibellini, fu rilasciata l’esenzione stituito stratigrafie riferibili ai secoli centrali del Medioevo: cfr. F. del podestà per amministrare la giustizia nella comunità di Pieve a Carli. 120 II n. 79. PASSERI, 1985, p. 86; 24 marzo 1400: “Che gli uomini e terre del Vescovado Descrizione unità topografica – Il sito si trova sulla cima di una col- dovessero pagare, o offrire il censo alla Chiesa Cattedrale per la Festa del lina che si eleva a 231 m s.l.m., di fronte a Montepertuso (nord), im- 15. d’Agosto [...] Pieve a Carli perché non avevano abitatori non furono mediatamente a nord della confluenza del Crevolone nel Crevole do- gravati dal peso del ciero”. minando lo sbocco della lunga e profonda valle prima che sfocia nel- Bibliografia –CARLI, 1991, p. 35; FILIPPONE, 1994, pp. 49-54; MERLOTTI, l’Ombrone. I resti di strutture, ascrivibili a epoca medievale, possono 1881, cc. 430r, 411r; NANNI, 1962, pp. 255-259; PANDINI; PASSERI, 1985, far supporre l’esistenza in quel luogo di una fortificazione. p. 86; PECCI, 1748, pp. 132, 185-188; SETTIA, 1982, p. 458, n. 39; VIO- Definizione – Castello. LANTE, 1984, pp. 3-41. Cronologia – Secoli centrali-basso Medioevo (1466). (38) Pian del Re-Murlo (F.120 II NE-1686/4787) Attestazioni documentarie Unità di paesaggio 2; 380 m s.l.m.; diaspri; terrazzo di mezza costa; PASSERI, 1995, p. 67; Estimo 1466: la rubrica del catasto di Montepertuso, dalla quale ci appare un certo Agnolo di Necchino e fratelli di Pompana torrente Crevolone; bosco: abbandonato. possedevano “un pezzo di terra vignata con casa in luogo dicto Castellare”. Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo coperto. Bibliografia –PASSERI, 1985, p. 50; PASSERI, 1995, p. 67. Condizioni del suolo: sottobosco non curato; visibilità: nulla. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- (37) Pieve a Carli-Murlo (F.120 II NE-1693/4781) sito: scarso. Unità di paesaggio 2; 298 m s.l.m.; formazione di Murlo; sommità Notizie storiche – Pur trattandosi di un insediamento di grandi di- collinare; torrente Crevole; area edificata. mensioni, ne è ignoto il nome, dato che in nessun documento è stato Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo terso. finora possibile trovarne traccia. Lo stesso toponimo Pian del Re si Condizioni del suolo: edificato e copertura erbacea; visibilità: nulla. trova unicamente in un documento del 1233 e nelle confinazioni, Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- che precedono il catasto del Feudo del 1544, come sede di un ter- sito: scarso. mine che segna i confini della corte di Casciano. Notizie storiche – La prima notizia relativa alla Pieve di Carli è del Descrizione unità topografica – Il sito si trova a quota 380 m s.l.m., 1081, nella donazione del vescovo Ridolfo ai canonici del Duomo; su un collina posta a nord del poggio Boschettino in una zona di bo- fra i prelati che la confermano è presente ser Pietro pievano di Carli. scaglia fittissima e in buona parte assolutamente impenetrabile. Le Pieve a Carli è nominata anche nella bolla di Clemente III del 1189, ricognizioni effettuate hanno dato esito negativo. In un’ampia area nella quale il papa conferma la giurisdizione della Chiesa senese su pievi, chiese, ospizi e castelli. sono visibili resti di murature, spessi strati di crollo, costituti da pie- La pieve, alla quale si suppone sia annesso anche un collegio cano- tre e laterizio e nella parte più alta ci sono due basamenti di costru- nicale, non si trovava in un luogo isolato come oggi, ma nelle vici- zioni subcircolari, una più piccola di circa 5 m di diametro con un nanze di un villaggio, attestato dal 1271. Nel 1400 si ha notizia che muro che l’attraversa fino a metà e l’altra assai più grande. a Carli non vi sono più abitanti né abitazioni e si stabilisce che la co- Interpretazione – Il Passeri ritiene possibile ipotizzare, accostando il munità sia esentata dal pagamento del censo annuo alla cattedrale. toponimo Pian del Re all’antichità che sembra avere l’insediamento, Non sappiamo con esattezza quando il fonte battesimale e il suo pie- la presenza di un possesso regio risalente a un epoca a cavallo del mille. vano siano stati trasferiti a San Fortunato di Murlo. Possiamo defi- Nel corso dei sopralluoghi non abbiamo rinvenuto elementi a soste- nire solo con notevole ampiezza il periodo in cui il passaggio avviene, gno di questa ipotesi. Sono quindi indispensabili ulteriori ricerche. tra il 1081 e il 1189. La pieve infatti non compare più come tale nelle Definizione – Non identificabile decime papali del 1274-1280, ne in quelle del 1301-1304. Il defini- Cronologia – 1233-1544. tivo passaggio è ulteriormente confermato dal noto accordo del 1307 Attestazioni documentarie tra l’Ospedale della Scala e la Chiesa senese sottoscritto da ser Corso PASSERI, 1995, p. 85; 10 aprile 1233: nella medesima zona si attesta la pre- nominato con il titolo di pievano di Murlo. senza del toponimo “Fonte del Re”. Descrizione unità topografica – La chiesa è situata a nord-ovest del PASSERI, 1995, p. 85; Catasto del Feudo 1544: il toponimo è citato nelle con- castello di Murlo, lungo un sentiero che sale dal fondovalle. Le finazioni come sede di un termine che segna i confini della corte dei Ca- strutture originarie, rintracciabili sporadicamente in alcune parti sciano. dell’abside attuale (pertinenti alla facciata originaria), sono state Bibliografia –PASSERI, 1985, p. 58; PASSERI, 1995, p. 85; RV, pp. 279-280. completamente demolite nel XVII secolo quando la chiesa subisce (39) Casciano di Murlo-Murlo (F.120 II NE-1689/4781) una pesante ristrutturazione, con l’inversione dell’orientamento. Unità di paesaggio 2; 450 m s.l.m.; formazione dei galestri e palom- Attualmente la chiesa ha pianta rettangolare con copertura a ca- bini; sommità collinare; torrente Crevolone; area edificata. priate e antistante all’edificio si trova un portico caratterizzato da tre Notizie storiche – Nulla sappiamo sulla fondazione della chiesa del arcate realizzate in laterizio. castello. È invece ben nota a Casciano l’esistenza di un monastero, Definizione – Pieve. che le fonti senesi concordano riferire al XIII secolo. La fondazione Cronologia – 1081-età contemporanea. della chiesa, dei Santi Giusto e Clemente (o sotto altro titolo) deve Attestazioni documentarie essere avvenuta nel corso del duecento. Tuttavia la chiesa non risulta FILIPPONE, 1994, p. 49; 1081: pieve a Carli compare nella donazione del ve- scovo Ridolfo ai canonici del Duomo, nella quale, fra i prelati che la con- abbia mai esercitato alcuna funzione parrocchiale, poiché Casciano fermano, figura ser Pietro, pievano di Carli. è sotto la giurisdizione del rettore dei Santi Niccolò e Giacomo del CAPPELLETTI, 1862, XVII, pp. 455-457; 18 aprile, 1189: privilegio di Cle- Doccio. È comunque ipotizzabile che al tempo del monastero, il cap- mente III nel quale tra i beni confermati al vescovo Bono troviamo “ple- pellano provveda anche alle esigenze spirituali della gente del borgo. bem de Carli”. Descrizione unità topografica – La chiesa è strutturata in modo

130 piuttosto semplice, pianta a croce latina e copertura sostenuta da ca- Notizie storiche – La prima notizia relativa alla pieve di Santa Ma- priate a vista. Più antichi sono ritenuti i muri laterali della navata, ria di Coppiano è del 1130 nella quale Antolino di Giovanni, in- formata da blocchi lapidei, alcuni di eccezionali dimensioni, forse di sieme alla moglie Grima, fa dono della pieve, con altre chiese e ter- reimpiego. Il capo-croce che ha dato alla chiesa l’aspetto a croce la- reni distribuiti in questa zona al Capitolo della cattedrale senese. È tina, è stato aggiunto quando essa è divenuta chiesa monastica. poi ricordata nella bolla del 18 aprile 1189 nella quale Clemente III Nel 1525 è stata restaurata conferendo agli interni l’assetto attuale, riconosce al vescovo di Siena la giurisdizione su pievi, chiese e ca- caratterizzato da archi diaframma che lo fanno ritenere più antico. stelli. Nel 1194 Celestino III riconosce il diritto dei canonici della Della facciata originaria della chiesa, precedente alla struttura mo- cattedrale alla giurisdizione su varie chiese, fra cui appunto ritro- nastica, si conservano il portale e la finestra soprastante dove com- viamo Coppiano. La conferma è ribadita dal vescovo Bonfiglio con paiono tentativi di bicromismo. un breve del 17 maggio 1224. Definizione – Chiesa. La pieve di Coppiano, con una tassazione medio-alta, compare nelle Cronologia – 1275-età contemporanea. decime del 1274-1280 “pro subsidio Terrae Sancte”, e in quelle Attestazioni documentarie triennali del 1304-1307 “pro regni Siciliae”. Nella prima le sono suf- FILIPPONE, 1994, p. 56; Decime, 1275-76, 1276-77 e 1302-1303: la chiesa fraganee le chiese di Montepescini e di Resi, mentre nella seconda si del monastero compare negli elenchi delle Decime papali. aggiungono anche Vallerano e di Rocca, con tutta probabilità, que- Bibliografia –FILIPPONE, 1994, pp. 55-64; PECCI, 1748, pp. 185-188. st’ultima è la chiesa castellana di Rocca Gonfienti. (40) Casciano di Murlo-Murlo (F.120 II NE-1689/4781) La pieve fu saccheggiata nel 1332 dai pisani guidati da Ciupo Sco- Unità di paesaggio 2; 450 m s.l.m.; sommità collinare; formazione lari; da questo avvenimento in poi nessuna carta è rimasta negli ar- dei galestri e palombini; torrente Crevolone; area edificata. chivi a documentare l’esistenza della pieve. Notizie storiche – Sulla fondazione del monastero le fonti senesi con- Descrizione unità topografica – Cfr. F.120 II, 163.1. cordano per il XIII secolo. Secondo la documentazione, dal convento Definizione – Pieve. di Santa Regina, nelle Masse di Siena, un gruppo di monache Camal- Cronologia – 1130. dolesi si insediano nella villa di Casciano, in seguito al dono di una di Attestazioni documentarie esse all’ordine monastico di case e terreni che possiede in quel luogo. FILIPPONE, 1994, p. 98; maggio 1130: Antolino di Giovanni, insieme alla Il monastero di Santi Giusto e Clemente, è dunque una filiazione di moglie Grima, fanno dono della pieve al Capitolo della cattedrale senese FILIPPONE, 1994, p. 98; 17 aprile 1194: conferma dei diritti ai canonici del quello di Santa Regina. Compare negli elenchi delle Decime papali Duomo sulla pieve di Coppiano, della quale la chiesa di Montepescini è del 1275-76, del 1276-77, e in quelle del 1302-1303. Da un con- suffraganea. fronto con istituzioni monastiche similari Filippone mostra che la FILIPPONE, 1994, p. 98; 17 maggio 1224: si ribadisce la conferma dei diritti tassazione che gli viene imposta è abbastanza bassa, e questo do- ai canonici del Duomo sulla pieve di Coppiano, della quale la chiesa di vrebbe provare che le rendite del monastero erano mediocri. La no- Montepescini è suffraganea. tizia sorprende poiché la documentazione disponibile è concorde nel FILIPPONE, 1994, p. 65; Decime 1274-1280, 1304-1307: la pieve compare riferire alle monache il possesso della quasi totalità dei terreni della con una tassazione medio-alta. comunità di Casciano. FILIPPONE, 1994, p. 66; 1307: il rettore, ser Niccolò e i suoi successori ac- Nei secoli XIII e XIV la comunità di Casciano grazie anche al mo- cettano di rispettare l’accordo tra l’Ospedale Santa Maria della Scala e la nastero acquista importanza fino a essere uno degli insediamenti più Chiesa senese. popolosi del Feudo. Intanto però il monastero aveva iniziato lenta- FILIPPONE, 1994, p. 65; 1332: la pieve viene saccheggiata e incendiata dai mente a decadere, le ultime monache vi restano fino al 1516. pisani. Descrizione unità topografica – Si trova al centro dell’attuale paese Bibliografia –FILIPPONE, 1994, pp. 55-64; GHERARDINI, c. 52; KEHR, di Casciano, sulla destra del bivio per Poggio Lodoli. Del monastero 1908, p. 10, n. 1428; MALAVOLTI, 1982, V, p. 93a; MERLOTTI, 1872, c. non resta che la chiesa e una epigrafe in facciata che riferisce dei la- 102r; MERLOTTI, 1881, c. 337v; PECCI, 1748, pp. 110-111, 185-188, 202- vori di ristrutturazione realizzati nell’anno 1344. 204; RDI, I, nn. 2460, 2635; RDI, II, n. 2617. Definizione – Monastero. (42) Località Murlo-Murlo (F.120 II NE-1694/4782) Cronologia – Corso del XIII secolo d.C.-1516. Unità di paesaggio 1; 293 m s.l.m.; pianura; argille e argille sabbiose; Attestazioni documentarie torrente Crevole; seminativo: cereali. FILIPPONE, 1994, p. 56; nel corso del XIII secolo: un gruppo di monache Ca- Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo coperto. maldolesi andarono ad abitare nella villa di Casciano, dopo di che una di Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. loro aveva fatto dono a quell’ordine monastico di case e terreni che pos- sedeva in quel luogo Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- FILIPPONE, 1994, p. 56; Decime, 1275-76, 1276-77 e 1302-1303: il mona- sito: scarso. stero compare negli elenchi delle Decime papali, dai quali risulta che le Descrizione sito – È contiguo al castello di Murlo lungo il lato sud- monache possedevano quasi la totalità dei terreni della comunità di Ca- est, delimitato a ovest dal parcheggio sterrato, a sud e a est dalla sciano. strada che collega Murlo con la S.P. 34 (Vecovado-Buonconvento) FILIPPONE, 1994, pp. 57, 62; 1344: la badessa Adelasia Mattei ampliò il con- e verso nord da una spessa siepe. vento e fece costruire un chiostro, come risulta da un’epigrafe “Domina Il sito ha morfologia pianeggiante con una leggera inclinazione verso Adellaisa Mathei abbatissa monasterii de Casciano hoc opus cum claustro sud-est, le caratteristiche del suolo sono colore marrone, consistenza fieri fecit, anno Domini MCCCXXXXIIII”. morbida e friabile. Elevata la presenza di ghiaie e ciottoli di piccole Bibliografia –FILIPPONE, 1994, pp. 55-64; RDI, I, nn. 2377, 2514; RDI, dimensioni e molto erosi. La ripetizione della ricognizione non ha II, n. 2377. aggiunto alcun dato significativo. (41) Località podere La Pieve-Murlo (F.120 II NE-1689/4781) Descrizione unità topografica – Sono stati rinvenuti nella fascia che Unità di paesaggio 3; 259 m s.l.m.; sommità collinare; argille e ar- si estende lungo il lato nord-ovest alcuni frammenti di acroma gille sabbiose; torrente Crevolone; bosco: abbandonato. grezza, depurata e tegole pertinenti a varie epoche.

131 Presenze, media per mq – 1 reperto. Ceramica a vernice nera: 2 frammenti Interpretazione – La distanza tra i frammenti e l’assenza di un’area Frammenti di concotto pertinenti a fornace: 2 di concentrazione non consentono di mettere le evidenze rintracciate Materiali edilizi in relazione a un deposito archeologico. Laterizio da copertura: 22 frammenti Definizione – Sporadico. Elementi datanti Cronologia – Fine IV-prima metà I secolo a.C./XIV-XV secolo d.C. Acroma depurata Materiali raccolti Ciotola, tipo: tav. XXVII n. 7. Reperti ceramici Acroma grezza Ceramica grezza: 9 frammenti Olla, tipo: tav. XXIII, n. 7; tav. XXIV, n. 2. Ceramica depurata: 11 frammenti Rinvenimento inedito Ceramica a vernice nera: 1 frammento (44) Località C. Nuova-Murlo (F.120 II NE-1694/4782) Maiolica arcaica: 2 frammenti Unità di paesaggio 1; 283 m s.l.m.; pianura; argille e argille sabbiose; Materiali edilizi torrente Crevole; coltura stabile: oliveto. Laterizio da copertura: 2 frammenti Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo terso. Elementi datanti Condizioni del suolo: erboso/fresato; visibilità: bassa/media. Ceramica a vernice nera Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Maiolica arcaica sito: scarso. Rinvenimento inedito Descrizione sito – Il sito è ubicato a 25 m da C. Nuova in direzione (43) Località Murlo-Murlo (F.120 II NE-1694 4782) ovest. È delimitato a nord dalla strada che collega Murlo con la S.P. Unità di paesaggio 1; 280 m s.l.m.; pianura; argille e argille sabbiose; 34, a est dalla strada Vescovado-Buonconvento, i margini sud e ovest torrente Crevole; seminativo: cereali. dal sito F.120 II n. 62. Ricognizioni effettuate:4; condizioni di luce: tutte. L’oliveto ha forma rettangolare, misura 4530 m, la morfologia è Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. pianeggiante; nell’angolo nord si trova un grande noce. Caratte- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- ristiche del suolo sono il colore marrone scuro e la consistenza sito: scarso. morbida. Descrizione sito – È ubicato a 100 m dal castello di Murlo in di- Descrizione unità topografiche – La zona è caratterizzata da un alto rezione est-nord-est, delimitato a nord-est da un oliveto, a nord potenziale archeologico; si riconoscono almeno 2 presenze relazio- dalla strada bianca che passa dietro al castello, a sud-est dalla nabili a giacitura e uno sporadico. strada che collega Murlo con la S.P. 34 (Vescovado-Buoncon- (44. 1) Occupa l’angolo ovest del sito, lungo il bordo della strada per vento) e verso ovest da un fosso naturale. Il sito ha forma rettan- Murlo. L’area di massima densità ha forma rettangolare, misura 75 golare, misura 4030 m e morfologia pianeggiante. Le caratteri- m, è orientata nord-est/sud-ovest e la concentrazione di reperti per mq stiche del suolo sono colore marrone scuro, consistenza morbida varia tra un valore massimo di 8 e un minimo di 6. Questa zona è cir- e forte presenza di ghiaie di piccole dimensioni molto erose. coscritta da una fascia di spessore variabile (tra 4 e 2 m) in cui la den- Descrizione unità topografica – La massima concentrazione di ma- sità dei materiali rinvenuti diminuisce. In entrambe le zone descritte teriale (max. 15-min. 10 reperti per mq), ceramica in grande quan- non è stata individuata nessuna variazione delle caratteristiche del suolo. tità e frammenti di tegole, occupa l’angolo est del sito, ha forma ret- Presenze, media per mq –7 reperti. tangolare, misura 85 m e ha orientamento nord-ovest/sud-est. In- Interpretazione – Il rinvenimento di frammenti fittili in un’area di torno a questa zona vi è una fascia di 10 m di spessore nella quale la piccole dimensioni e l’assenza di materiali edili quali pietra o lateri- densità di reperti diminuisce, oltre questa fascia si continuano a tro- zio, rendono possibile interpretare tale evidenza come una piccola vare, anche se sporadicamente, materiali in tutto il sito (prevalgono casa di terra o in altro materiale deperibile con copertura laterizia. nettamente i frammenti di tegole sulla ceramica). Del tutto assenti Definizione – Casa di terra. pietre e altri materiali edilizi. Cronologia – III-II secolo a.C. Il colore e la consistenza del suolo non presentano variazioni. La Materiali raccolti ripetizione della ricognizione ha aumentato la quantità di mate- Reperti ceramici riali databili. Ceramica grezza: 57 frammenti Presenze, media per mq –15 reperti. Ceramica depurata: 69 frammenti Interpretazione – I reperti rinvenuti permettono di ipotizzare la pre- Materiali edilizi senza di una piccola abitazione con elevati di terra o altri materiali Laterizio da copertura: 12 frammenti deperibili e copertura laterizia; alcuni frammenti di concotto perti- Elementi datanti nenti a fornace indicano la presenza di attività artigianali rivolte ad Acroma grezza autoconsumo. Un frammento di maiolica arcaica attesta la plurifre- Olla, tipo: tav. XVI, n. 5; tav. XVI, n. 12. quentazione seppure sporadica del sito. Acroma depurata Definizione – Casa di terra. Olla, tipo: tav. XVI, n. 7. Cronologia – I-inizi II secolo d.C./sporadico medievale. Ceramica a vernice nera Materiali raccolti Ciotola, tipo: tav. XV, n. 7. Reperti ceramici Ceramica grezza: 79 frammenti (44. 2) Situata a 15 m in direzione sud dall’angolo nord del sito, di- Ceramica depurata: 87 frammenti sta 5 m dal bordo della strada provinciale. Ha forma rettangolare, Maiolica arcaica: 1 frammento misura 76 m e ha orientamento nord-nord-ovest/sud-sud-est. La

132 concentrazione di reperti per mq varia tra un valore massimo di 10 zione della ricognizione ha permesso di raccogliere ulteriori materiali e un minimo di 6. Quest’area è circoscritta da una fascia di spessore databili. Non sono state rilevate in nessun caso differenze di forma variabile (tra 5 e 1 m) in cui la densità dei materiali rinvenuti dimi- o dimensioni delle concentrazioni. nuisce nettamente. In entrambe le zone descritte non è stata indivi- duata nessuna variazione delle caratteristiche del suolo. (45.1) È contigua al bordo della strada provinciale, a 40 m dalla de- Presenze, media per mq –8 reperti. viazione per il podere Sesta, quasi al centro della concentrazione si Interpretazione – I reperti rinvenuti in superficie, nonostante la trova un palo dell’ENEL. La zona di massima densità di materiale bassa visibilità e le pessime condizioni di conservazione dei materiali (max. 10-min. 5 reperti per mq) ha forma approssimativamente ret- raccolti consento di interpretare l’evidenza come una struttura abi- tangolare, misura circa 6 4 m, ha orientamento nord-nord- tativa di piccole dimensioni con elevati in materiale deperibile (terra ovest/sud-sud-est e la morfologia è pianeggiante. In corrispondenza e/o altro) e copertura laterizia. di quest’area non è stata rilevata nessuna variazione delle caratteri- Definizione – Casa di terra. stiche del suolo, lo stesso vale per la fascia in cui la presenza di ma- Cronologia – VI secolo d.C. teriali diminuisce, (profondità variabile tra 8 e 12 m). Nell’area di Materiali raccolti maggiore concentrazione è stato possibile individuare zone tra loro Reperti ceramici differenti per associazioni di materiali: Ceramica grezza: 2 frammenti 1. Frammenti di tegoloni con scarsa presenza di ceramica Ceramica depurata: 8 frammenti 2. Acroma grezza da fuoco e da conserva Materiali edilizi 3. Frammenti di tegoloni, acroma depurata e fogliolina di bronzo, Laterizio da copertura: 5 frammenti 25 m est dalla zona di massima concentrazione. Metalli Presenze, media per mq –8 reperti. Scorie di forgia: 1 Interpretazione – I reperti rinvenuti in superficie e la loro disposi- Elementi datanti zione, nonostante le cattive condizioni di conservazione, consentono Acroma grezza di interpretare l’evidenza come una struttura abitativa di piccole di- Olla, tipo: tav. XXXI, n. 7. mensioni, elevati in materiale deperibile (terra e/o altro), copertura laterizia. La distinzione di aree per associazioni di reperti potrebbe Ciotola, tipo: tav. XXXIII, n. 2. corrispondere a una struttura divisa in due ambienti, uno adibito a (44. 3) Sono stati raccolti nella fascia che si estende dal vertice ovest cucina/magazzino e il secondo forse al riposo. al vertice sud alcuni frammenti di acroma grezza e depurata. Definizione – Casa di terra. Presenze, media per mq –2 reperti. Cronologia – Corso VI secolo d.C. Interpretazione – La distanza tra i frammenti e l’assenza di un’area Materiali raccolti di concentrazione non consentono di mettere le evidenze rintracciate Reperti ceramici in relazione a un deposito archeologico. Ceramica grezza: 34 frammenti Definizione – Sporadico. Ceramica depurata: 73 frammenti Cronologia – VI secolo a.C. Materiali edilizi Materiali raccolti Laterizio da copertura: 32 frammenti Reperti ceramici Metalli Ceramica grezza: 8 frammenti Scorie di forgia: 1 Ceramica depurata: 11 frammenti Elementi datanti Elementi datanti Acroma depurata Acroma grezza Olla, tipo: tav. XXXV, n. 14. Olla, tipo: tav. IX, n. 5. Ciotola, tipo: tav. XXXIX, n. 2. Rinvenimento inedito (45.2) L’UT è ubicata a 100 m da C. Nuova in direzione nord-est. (45) Località C. Nuova-Murlo (F.120 II NE-1694/4782) L’estensione dell’area che ha restituito reperti è piuttosto vasta, mi- Unità di paesaggio 1; 270 m s.l.m.; pianura; argille e argille sabbiose; sura circa 3020 m. All’interno vi è la zona di massima densità di ma- torrente Crevole; seminativo: cereali. teriale (max. 12-min. 8 reperti per mq) che si trova a 18 m dal limite Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo terso/cielo coperto. sud del sito e a 7 m in direzione est da un palo dell’ENEL. Quest’a- Condizioni del suolo: arato; visibilità:media. rea ha forma rettangolare, misura circa 96 m ed è orientata nord- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- est/sud-ovest. In corrispondenza non è stato possibile individuare ne sito: scarso. zone tra loro differenti per associazioni di materiali, ne significative Descrizione sito – Si trova lungo il bordo della S.P. 34 (Vescovado- variazioni delle caratteristiche del suolo. Le stesse considerazione sono Buonconvento), esattamente a 150 in direzione nord dal podere C. valide per la fascia di diminuzione della concentrazione. Nuova. È delimitato a est da bosco, a nord dalla strada bianca che con- Presenze, media per mq –10 reperti. duce al podere Sesta (contiguo al vertice sud-est del sito), a ovest dalla Interpretazione – I reperti rinvenuti in superficie (nonostante le pes- provinciale e infine verso sud dal podere C. Nuova. La morfologia è sime condizioni di conservazione dei materiali raccolti) permettono pianeggiante dal margine della strada provinciale per circa 70 m, suc- di interpretare la concentrazione come traccia di una struttura abi- cessivamente declina dolcemente verso est ed est-nord-est. Il colore e tativa di piccole dimensioni, elevati in materiale deperibile (terra e/o la consistenza del suolo sono omogenei per tutto il sito: grigia e dura. altro) e copertura laterizia. Il rinvenimento di alcuni frammenti di Descrizione unità topografiche – Il sito presenta due tipi di evidenze concotto pertinenti a fornace potrebbero indicare la presenza di una con dimensioni, associazioni interne e cronologie diverse. La ripeti- modesta struttura artigianale connessa all’abitazione.

133 Definizione – Casa di terra. Descrizione unità topografiche – Sono state rinvenute tre concen- Cronologia – III-II secolo a.C. trazioni relazionabili a giacitura. Materiali raccolti Reperti ceramici (46.1) Ubicata a 90 m in direzione nord-est dall’angolo sud del sito Ceramica grezza: 77 frammenti in prossimità del bosco. L’area di distribuzione dei reperti ha forma Frammenti di concotto pertinenti a fornace: 1 circolare e misura circa 15 m di diametro. La zona di massima con- Materiali edilizi centrazione risulta decentrata rispetto a quest’area e si trova a soli 3 Laterizio da copertura: 9 frammenti m dal confine tra campo e bosco. L’UT ha forma rettangolare, mi- Metalli sura 7 4 m ed è orientata nord-ovest/sud-est. La concentrazione di Scoria di forgia: 1 reperti per mq non raggiunge livelli particolarmente elevati ed è Fogliolina di bronzo compresa tra un valore massimo di 6 e un minimo di 4. Le caratte- Elementi datanti ristiche del suolo variano, il colore diventa ocra scuro e la consistenza Acroma grezza morbida e friabile. Olla, tipo: tav. XVI, nn. 9, 11. Presenze, media per mq – 5 reperti. Interpretazione – Piccola casa di terra o in altro materiale deperibile (45.3) L’UT è ubicata a 200 m da C. Nuova in direzione nord-est. con copertura laterizia. L’area che ha restituito reperti misura circa 10 8 m, ha forma ret- Definizione – Casa di terra. tangolare e orientamento est/ovest. La zona di maggiore densità di Cronologia – Metà III secolo a.C. materiale (max. 12-min. 8 reperti per mq) non mostra differenze Materiali raccolti nelle associazioni di materiali ne variazione delle caratteristiche del Reperti ceramici suolo (lo stesso vale per la fascia di diminuzione della concentrazione Ceramica grezza: 12 frammenti che si estende in tutte le direzioni per ca. 10 m). Ceramica depurata: 17 frammenti Interpretazione – I reperti rinvenuti in superficie permettono di Materiali edilizi interpretare l’evidenza come una struttura abitativa di piccole di- Laterizio da copertura: 9 frammenti mensioni, elevati in materiale deperibile (terra e/o altro) e coper- Elementi datanti tura laterizia. Acroma grezza Definizione – Casa di terra. Olla, tipo: tav. XVI, n. 3. Cronologia – Prima metà II-seconda metà II secolo d.C. Materiali raccolti (46.2) È ubicata a 120 m in direzione ovest dall’angolo ovest del sito. Reperti ceramici L’area di distribuzione dei reperti ha forma rettangolare e misura Acroma grezza: frammenti 13 frammenti circa 2518 m. Al centro di quest’area si trova la zona di massima Acroma depurata: frammenti 15 frammenti concentrazione di forma rettangolare, misure 86 m ed è orientata Testo: 1 frammento nord-est/sud-ovest. La concentrazione di reperti per mq varia tra un Materiali edilizi valore massimo di 6 e un minimo di 3. Le caratteristiche del suolo Laterizio da copertura: 5 frammenti sono: colore ocra scuro e consistenza morbida e friabile. Metalli Presenze, media per mq – 6 reperti. Moneta coniata in onore di Faustina I durante il regno di Anto- Interpretazione – Nonostante le pessime condizioni di conserva- nino Pio (138-161 d.C.): zione dei materiali, le diverse tipologie di reperti e l’assenza di mate- Dritto: “DIVA FAVSTINA” riali edilizi (a esclusione del laterizio da copertura) consentono di in- Descrizione: busto di Faustina. terpretare il deposito come una struttura abitativa di piccole dimen- Rovescio: “AVGUSTA S C” sioni con elevati in materiale deperibile (terra e/o altro) e copertura Descrizione: Cerere tiene nella destra due spighe di grano e una laterizia. lunga torcia nella sinistra. Definizione – Casa di terra. Elementi datanti Cronologia – Fine VII-metà VI secolo a.C. Moneta Materiali raccolti Rinvenimento inedito Reperti ceramici Ceramica grezza: 18 frammenti (46) Località C. Nuova-Murlo (F.120 II NE-4781/1695) Ceramica depurata: 1 frammento Unità di paesaggio 1; 283 m. s.l.m; versante collinare; argille e argille Materiali edilizi sabbiose; torrente Crevole; seminativo: cereali. Laterizio da copertura: 8 frammenti Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Elementi datanti Condizioni del suolo: fresato; visibilità: media. Acroma grezza Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Olla, tipo: tav. VI, n. 1. sito: scarso. Descrizione sito – Si trova a 350 m dal podere C. Nuova in dire- (46.3) È ubicata a 200 m in direzione ovest dall’angolo ovest del sito. zione sud-est. È delimitato a nord dalla strada bianca che conduce al L’area di distribuzione dei reperti ha forma rettangolare e misura podere La Fornace, a ovest dalla provinciale Vescovado-Buoncon- circa 1210 m. La zona di massima concentrazione misura 76 m vento, a sud da bosco e a est da una staccionata. Il sito ha forma ret- ed è orientata nord-est/sud-ovest. Il numero di reperti per mq varia tangolare e misura 350300 m. La morfologia è di versante collinare tra un valore massimo di 8 e un minimo di 4. Le caratteristiche del leggermente declinante verso sud-sud-est e le caratteristiche del suolo suolo sono: colore ocra scuro e consistenza morbida e friabile. sono il colore grigio e la consistenza dura. Presenze, media per mq – 6 reperti.

134 Interpretazione – Nonostante le pessime condizioni di conserva- (48) Località C. Nuova-Murlo (F.120 II NE-1694/4781) zione dei materiali raccolti, le diverse tipologie di reperti rinvenuti Unità di paesaggio 1; 285 m s.l.m.; pianura; argille e argille sabbiose; in superficie e l’assenza di materiali edilizi (escluso il laterizio da co- torrente Crevole; seminativo: cereali. pertura) consentono di interpretare l’evidenza come una struttura Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. abitativa di piccole dimensioni con elevati in materiale deperibile Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. (terra e/o altro) e copertura laterizia. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Definizione – Casa di terra. sito: scarso. Cronologia – Fine IV-metà I secolo a.C. Descrizione sito – Si trova a 100 m in direzione ovest dal podere La Materiali raccolti Fornace. È delimitato a nord da bosco, a ovest dalla strada campestre, Reperti ceramici a est dal podere La Fornace e a sud dalla strada che conduce al podere Ceramica grezza: 18 frammenti Aiello. Il campo ha forma trapezoidale, misura 27017014050 Ceramica depurata: 16 frammenti m; entro il perimetro del fondo non vi sono ne alberi ne altre forme Ceramica a vernice nera: 1 frammento di vegetazione. La morfologia è pianeggiante e il suolo (cretoso) di co- Materiali edilizi lore grigio e consistenza dura. Laterizio da copertura: 5 frammenti Descrizione unità topografica – Sono stati rinvenuti nell’angolo Metalli nord-est alcuni frammenti di acroma grezza, depurata e tegole. Scoria di forgia: 1 Presenze, media per mq – 1 reperto. Elementi datanti Interpretazione – Il basso numero di frammenti e l’assenza di un’a- Ceramica a vernice nera rea di concentrazione non consentono di mettere le evidenze rin- Rinvenimento inedito tracciate in relazione a un deposito archeologico. (47) Località C. Nuova-Murlo (F.120 II NE-1694/4781) Definizione – Sporadico. Unità di paesaggio 1; 285 m s.l.m.; pianura; argille e argille sabbiose; Cronologia – Fine I-metà III secolo d.C. torrente Crevole; seminativo: cereali. Materiali raccolti Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo terso. Reperti ceramici Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Ceramica grezza: 1 frammento Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Ceramica depurata: 4 frammenti sito: scarso. Materiali edilizi Descrizione sito – Confina verso ovest con il podere C. Nuova, a Laterizio da copertura: 4 frammenti nord è delimitato da una fascia di vegetazione (oltre la quale si trova Elementi datanti il sito F.120 II n. 45) e a est dalla strada bianca che conduce al podere Acroma depurata La Fornace. Il campo ha forma trapezoidale e misura 10050 m. Ciotola, tipo: tav. XXVIII, n. 2. La morfologia è pianeggiante, il suolo è cretoso di colore grigio e Rinvenimento inedito consistenza dura. (49) Località podere La Fornace-Murlo (F.120 II NE-1695/4781) Descrizione unità topografica – È situata a 50 m in direzione est dal Unità di paesaggio 1; 280 m s.l.m.; versante collinare; argille e argille lato ovest del sito. L’area di distribuzione dei reperti ha forma ret- sabbiose; torrente Crevole; coltura stabile: oliveto. tangolare e misura circa 74 m. Il numero di reperti per mq varia Ricognizioni effettuate:3; condizioni di luce: cielo terso/cielo co- tra un valore massimo di 5 e un minimo di 3. Le caratteristiche del perto. suolo sono colore ocra scuro e consistenza morbida e friabile. Presenze, media per mq – 4 reperti. Condizioni del suolo: fresato; visibilità: bassa. Interpretazione – La concentrazione è caratterizzata da scarsa pre- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- senza di materiali in pessime condizioni di conservazione. Cionono- sito: scarso. stante le diverse tipologie di reperti rinvenuti in superficie e l’assenza Descrizione sito – È ubicato a 450 m dal podere La Fornace in dire- di materiali edilizi (escluso il laterizio da copertura) consentono di zione sud-sud-est, delimitato a ovest e a nord dal sito F.120 II n. 10, interpretare l’evidenza come una struttura abitativa di piccole di- a est da una strada a sterro e a sud dalla S.P. 34 (Vescovado-Buon- mensioni con elevati in materiale deperibile (terra e/o altro) e co- convento). Il fondo è adibito a oliveto, ha forma quadrata e misura pertura laterizia. 100100 m e ha morfologia di pianoro fortemente inclinato verso Definizione – Casa di terra. nord-nord-ovest; la visibilità è compromessa dal fitto manto erboso Cronologia – Fine VII-VI secolo a.C. presente su tutto il sito. Caratteristiche del suolo sono colore ocra e Materiali raccolti consistenza morbida/friabile. Reperti ceramici Descrizione unità topografica – Si trova a metà del lato sud del Ceramica grezza: 12 frammenti sito, interrotta dai rovi che separano l’oliveto dalla strada provin- Ceramica depurata: 18 frammenti ciale e misura circa 10 m (nord/sud)25 m (est/ovest). All’interno Materiali edilizi di quest’area è stato individuato un settore di forma rettangolare, Laterizio da copertura: 6 frammenti di dimensioni 126 m con orientamento est/ovest nel quale si Elementi datanti trova la concentrazione più elevata (max. 20-min. 10 reperti per Acroma grezza mq). Al suo interno sono distinguibili: al centro uno spazio di 22 Olla, tipo: tav. V, n. 10. m che ha restituito 5 frammenti di ceramica a vernice nera e verso Acroma depurata ovest una fascia di due metri nella quale i reperti sono soprattutto Ciotola, tipo: tav. XIII, n. 2. frammenti di grandi contenitori e tegoloni. La morfologia è pia- Rinvenimento inedito neggiante (con una leggera inclinazione verso sud-sud-est), le ca-

135 ratteristiche del terreno sono il colore ocra scuro e la consistenza Elementi datanti morbida/friabile. Acroma grezza Presenze, media per mq – 15 reperti. Olla, tipo: tav. XVI, n. 7. Interpretazione – Le emergenze di reperti in superficie consentono Rinvenimento inedito di ipotizzare la presenza di una abitazione di piccole dimensioni con elevati in terra (o in altro materiale deperibile) e copertura laterizia. (51) Località podere La Fornace-Murlo (F.120 II NE-1695/4781) È forse possibile azzardare l’ipotesi (considerata la distribuzione dei Unità di paesaggio 1; 280-250 m s.l.m.; versante collinare; argille e reperti) che la struttura fosse articolata in almeno due ambienti, uno argille sabbiose; torrente Crevole; seminativo: cereali. dei quali adibito a magazzino. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Definizione – Casa di terra. Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Cronologia – III-prima metà II secolo a .C. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Materiali raccolti sito: scarso. Reperti ceramici Descrizione sito – È ubicato a 400 m dal podere La Fornace in di- Ceramica grezza: 64 frammenti rezione sud, delimitato a nord e a ovest dal sito n. 8 e su tutti i lati Ceramica depurata: 35 frammenti restanti da bosco. Ha forma di “L”, misura 160100 m, la morfo- Ceramica a vernice nera: 5 frammenti logia è di versante collinare, caratteristiche del suolo sono colore ocra, Materiali edilizi consistenza dura, cospicua la presenza di ghiaie. Lungo il lato est del Laterizio da copertura: 17 frammenti transetto orientato nord/sud si trovano a distanza di 5 m una serie di Elementi datanti alberi da frutta. Ceramica a vernice nera Descrizione unità topografica – Sono stati rinvenuti nella fascia Acroma grezza che si estende lungo il lato ovest alcuni frammenti di acroma Olla, tipo: tav. XVI, n. 4; tav. XVII, n. 1. grezza e tegole. Testo, tipo: tav. XIX, n. 6. Presenze, media per mq – 1 reperto. Acroma depurata Interpretazione – Il basso numero di frammenti e l’assenza di un’a- Mortaio, tipo: tav. XXI, n. 13. rea di concentrazione non consentono di mettere le evidenze rin- Rinvenimento inedito tracciate in relazione a un deposito archeologico. (50) Località podere La Fornace-Murlo (F.120 II NE-1695/4781) Definizione – Sporadico. Unità di paesaggio 1; 284 m s.l.m.; versante collinare; argille e argille Cronologia – Non identificabile sabbiose; torrente Crevole; coltura stabile: oliveto. Materiali raccolti Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo terso. Reperti ceramici Condizioni del suolo: fresato; visibilità: media. Ceramica grezza: 6 frammenti Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Materiali edilizi sito: scarso. Laterizio da copertura: 1 frammento Descrizione sito – È ubicato a 500 m dal podere La Fornace in di- Rinvenimento inedito rezione sud-sud-est, delimitato a ovest da una strada a sterro e dalla (52) Località podere Bagnolo-Murlo (F.120 II NE-1696/4779) provinciale (Vescovado-Buonconvento), a nord, sud ed est da bosco. Si tratta di un oliveto, di forma trapezoidale che misura Unità di paesaggio 1; 259 m s.l.m.; versante collinare; argille e argille 1301008080 m; la morfologia è di pianoro inclinato verso sabbiose; fosso Rigagliano; seminativo: cereali. nord-est, caratteristiche del suolo sono colore ocra e consistenza Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo terso. morbida (friabile). Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Descrizione unità topografica – Si trova nell’angolo ovest del sito, Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- ha forma rettangolare, dimensioni di 76 m e orientamento sito: scarso. nord/sud. La concentrazione massima di materiale (max. 7-min. Descrizione sito – È ubicato a 150 m dal podere Bagnolo in direzione 4 reperti per mq) è avvolta da una fascia di ca. 25 m, in cui la den- ovest, delimitato a nord dalla strada a sterro che dal podere Bagnolo sità diminuisce. La morfologia è sostanzialmente pianeggiante conduce al podere Arniano, a ovest da bosco e verso sud da pascoli. (con leggera inclinazione verso est), il terreno è di colore ocra Il sito ha forma irregolare e misura 200100 m. La morfologia è di scuro, la consistenza morbida e friabile. versante collinare declinante verso sud-sud-est. Caratteristiche del Presenze, media per mq – 5 reperti. suolo sono colore ocra chiaro e consistenza dura (notevole presenza Interpretazione – Nonostante il cattivo stato di conservazione e la di ghiaie). Oltre alla vegetazione posta lungo il limite sud e ovest, si bassa concentrazione di reperti riteniamo possibile interpretare l’e- segnala al centro del sito la presenza di una grossa quercia. videnza come una piccola casa di terra o in altro materiale deperibile Descrizione unità topografiche – Sono state rinvenute tre concen- con copertura laterizia. trazioni relazionabili a giacitura. Definizione – Casa di terra. Cronologia – III secolo a.C. (52.1) Ubicata a 30 m dalla quercia in direzione sud-sud-ovest. Si Materiali raccolti tratta di un’area di 8 6 m dove la concentrazione dei materiali è più Reperti ceramici elevata (max. 6-min. 4 reperti per mq) e da cui proviene soprattutto Ceramica grezza: 13 frammenti ceramica. La zona è inscritta in una fascia di circa 10 35 m con Ceramica depurata: 5 frammenti forma di ferro di cavallo; l’area ha restituito scarsa ceramica e fram- Materiali edilizi menti di tegole in quantità non elevate ma costanti. La morfologia Laterizio da copertura: 6 frammenti del terreno è di versante collinare, le caratteristiche del suolo sono

136 colore marrone e consistenza morbida/friabile. Materiali raccolti Presenze, media per mq – 5 reperti. Reperti ceramici Interpretazione – Nonostante la bassa concentrazione e il cattivo Ceramica grezza: 18 frammenti stato di conservazione dei reperti, è possibile ipotizzare la presenza di Ceramica depurata: 12 frammenti una piccola casa di terra o in altro materiale deperibile con copertura Ceramica a vernice nera: 1 frammento laterizia. Materiali edilizi Definizione – Casa di terra. Laterizio da copertura: 3 frammenti Cronologia – Fine VII-VI secolo a.C. Elementi datanti Materiali raccolti Ceramica a vernice nera Reperti ceramici Acroma grezza Ceramica grezza: 20 frammenti Olla, tipo: tav. XVII, n. 5. Ceramica depurata: 8 frammenti Rinvenimento inedito Materiali edilizi (53) Località podere Bagnolo-Murlo (F.120 II NE-1696/4779) Laterizio da copertura: 2 frammenti Unità di paesaggio 1; 257-244 m s.l.m.; collina; argille e argille sab- Elementi datanti biose; fosso Rigagliano; coltura stabile: oliveto. Acroma grezza Ricognizioni effettuate:3; condizioni di luce: cielo coperto/cielo terso. Olla, tipo: tav. VI, n. 10. Condizioni del suolo: fresato-morganato-arato; visibilità: media-alta. (52.2) È ubicata nell’angolo nord-est del sito, ha forma rettangolare, Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- misura circa 96 m e orientamento est/ovest. La concentrazione di sito: scarso. reperti per mq varia tra un massimo di 8 e un minimo di 4, senza Descrizione sito – È ubicato a 200 m dal podere Bagnolo in dire- particolari associazioni di materiali. La morfologia del terreno è di zione nord-nord-est. È delimitato a nord dalla S.P. 34 (Vescovado- versante collinare, le caratteristiche del suolo sono colore marrone e Buonconvento), a ovest dalla strada sterrata che dal podere Bagnolo consistenza morbida/friabile. conduce al podere Arniano e a est da una strada campestre. Ha forma Presenze, media per mq – 6 reperti. irregolare e misura 400 200 m. La morfologia costituisce l’elemento di maggiore interesse. Si tratta di un poggio estremamente regolare Interpretazione – I reperti rinvenuti in superficie, nonostante le cat- che si eleva bruscamente per circa 15 m dal piano di campagna. Ca- tive condizioni di conservazione dei materiali raccolti e considerata ratteristiche del suolo sono colore grigio e consistenza dura. La ripe- l’assenza di materiali edilizi quali pietra e laterizio, consentono di in- tizione della ricognizione ha dato esito negativo. terpretare l’evidenza come una abitazione contadina di piccole di- Descrizione unità topografica – È stato rinvenuto sulla sommità del mensioni con pianta rettangolare, elevati in materiale deperibile poggio un frammento di acroma grezza. (terra e/o altro) e copertura laterizia. Presenze, media per mq – 1 reperto. Definizione – Casa di terra. Interpretazione – Il basso numero di frammenti e l’assenza di un’a- Cronologia – Fine III-II secolo a.C. rea di concentrazione non consentono di mettere le evidenze rin- Materiali raccolti tracciate in relazione a un deposito archeologico. Reperti ceramici Definizione – Sporadico. Ceramica grezza: 19 frammenti Cronologia – Non identificabile Ceramica depurata: 22 frammenti Materiali raccolti Ceramica a vernice nera: 2 frammenti Reperti ceramici Materiali edilizi Ceramica grezza: 1 frammento Laterizio da copertura: 2 frammenti Rinvenimento inedito Elementi datanti Ceramica a vernice nera (54) Località Murlo-Murlo (F.120 II NE-1694/4781) Acroma grezza 283 m s.l.m.; pianura; argille e argille sabbiose; torrente Crevole; se- Olla, tipo: tav. XVI, n. 10. minativo: cereali. Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo coperto/cielo (52.3) È ubicata a metà del margine nord-est del fondo, ha forma terso. rettangolare, misura circa 75 m ed è orientata est/ovest. La con- Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. centrazione di reperti per mq varia tra un massimo di 9 e un minimo Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- di 6, senza particolari associazioni di materiali. La morfologia del ter- sito: scarso. reno è di versante collinare, le caratteristiche del suolo sono colore Descrizione sito – Si trova a 150 m dal castello di Murlo in dire- marrone e consistenza morbida/friabile. zione est-nord-est. È delimitato a sud da una siepe che lo separa dal Presenze, media per mq – 7 reperti. sito F.120 II n. 1, a est dalla strada asfaltata per Murlo e a nord da Interpretazione – I reperti rinvenuti in superficie, nonostante le cat- un fosso che lo divide dal sito F.120 II n. 42. Ha forma rettango- tive condizioni di conservazione dei materiali raccolti e considerata lare e misura 7040 m; la morfologia è pianeggiante, le caratteri- l’assenza di materiali edilizi quali pietra e laterizio, permettono di stiche del suolo sono colore ocra scuro e consistenza dura (fitta pre- ipotizzare la presenza di un deposito da relazionare a una piccola abi- senza di ghiaie). tazione contadina a pianta rettangolare, con elevati in materiale de- Descrizione unità topografica – Non è stata individuata una area di peribile (terra e/o altro) e copertura laterizia. massima concentrazione. È però possibile restringere le dimensioni a Definizione – Casa di terra. un rettangolo di 3020 m nel quale la densità di rinvenimenti è su- Cronologia – Fine III-II secolo a.C. periore al resto del sito. Quest’area si trova tra l’ultimo filare della vi-

137 gna (filare nord) e il capanno, con ha orientamento sud-ovest/nord- Cronologia – III-II secolo a.C. est. La morfologia è pianeggiante e le caratteristiche del suolo sono Materiali raccolti colore ocra scuro, consistenza dura e presenza di ghiaie variopinte. La Reperti ceramici ripetizione della ricognizione ha permesso di raccogliere ulteriori ma- Ceramica grezza: 19 frammenti teriali databili e confermato la situazione precedentemente rilevata. Ceramica depurata: 7 frammenti Presenze, media per mq – 10 reperti. Materiali edilizi Interpretazione – Nonostante le pessime condizioni in cui verte il Laterizio da copertura: 9 frammenti deposito, i tipi di materiali rinvenuti (frammenti di tegole, ceramica, Rinvenimento inedito scorie di lavorazione di minerale e frammenti di concotto pertinenti a fornace) e la quantità piuttosto elevata (per un’area di ca. 3020 (56) Località podere Caselli-Murlo (F.120 II NE-1695/4781) m soggetta a intenso sfruttamento agricolo, uso ortivo) fanno ipo- Unità di paesaggio 1; 180 m s.l.m.; versante collinare; argille e argille tizzare la presenza in questo sito di almeno una struttura edilizia co- sabbiose; fosso Stiessera; seminativo: cereali. struita con materiali poveri nella quale o in prossimità della quale, Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. venivano svolte attività metallurgiche e ceramiche (autoconsumo). Condizioni del suolo: arato; visibilità: variabile tra alta e bassa. Definizione – Casa di terra e forgia. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Cronologia – Fine I-metà III secolo d.C. sito: scarso. Materiali raccolti Descrizione sito – Si trova tra il podere Caselli e il fosso Stiessera, ha Reperti ceramici forma di semicerchio e misura 200 350 m. È delimitato a ovest da un Ceramica grezza: 16 frammenti fosso, a sud-ovest da bosco e a nord-est dal fosso Stiessera. La morfo- Ceramica depurata: 56 frammenti logia è di versante collinare poco inclinato verso est-nord-est, le carat- Frammenti di concotto pertinenti a fornace: 3 teristiche del suolo sono il colore grigio e la consistenza dura. La visi- Materiali edilizi bilità non è costante per tutto il sito, infatti in alcune parti (in modo Laterizio da copertura: 9 frammenti del tutto casuale) è compromessa dalla crescita della vegetazione. Metalli Descrizione unità topografica – È ubicata a 150 m dal podere Ca- Scorie di forgia: 2 selli in direzione nord-ovest. È delimitata a 15 m in direzione sud- Elementi datanti ovest da bosco, a nord-ovest da un fosso (lo stesso descritto per il sito Acroma grezza F.120 II n. 55). L’area di massima concentrazione (max. 5-min. 4 Olla, tipo: tav. XXIII, n. 6, 7. reperti per mq) ha forma semiellittica (tagliata da un fosso) e misura Rinvenimento inedito 13 5 m. La zona è avvolta da una fascia di circa 3 m, in cui la den- sità di reperti decresce. L’intera zona mostra un suolo con caratteri- (55) Località podere Teschio-Murlo (F.120 II NE-1695/4781) stiche nettamente diverse dal resto del sito, il colore è marrone scuro Unità di paesaggio 1; 254-185 m s.l.m.; versante collinare; argille e e la consistenza morbida e sabbiosa. La morfologia è di versante col- argille sabbiose; torrente Crevole; seminativo: cereali. linare solo leggermente declinante verso nord-est. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Presenze, media per mq – 5 reperti. Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Interpretazione – Le emergenze di reperti in superficie consentono Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- di ipotizzare una piccola abitazione di terra o in altro materiale de- sito: scarso. peribile con laterizio da copertura. È verosimile ritenere che l’UT in Descrizione sito – Si trova tra il podere Teschio e il fosso Stiessera, questione e l’UT 55.1 (separata da un fosso di 1,5 m di larghezza) ha forma di semicerchio e misura 650350 m. È delimitato a nord, siano pertinenti a un unico deposito scivolato a valle tagliato dal sud e ovest da vegetazione boscosa, a nord-est e sud-est da fossi. La fosso. morfologia è di versante collinare, le caratteristiche del suolo sono Definizione – Casa di terra. colore ocra chiaro e consistenza dura. La parte sud (250 m ca.) del Cronologia – III-II secolo a.C. campo è coltrata e sgrossata, mentre tutta la parte più a nord è stata Materiali raccolti solo arata, ciò significa che le condizioni di visibilità non erano co- Reperti ceramici stanti e ideali per l’intero sito. Ceramica grezza: 9 frammenti Descrizione unità topografica – È ubicata a 400 m dal podere Te- Ceramica depurata: 8 frammenti schio in direzione est-nord-est ed è delimitata a sud-est da un fosso, Ceramica a vernice nera: 1 frammento a 15 m in direzione sud-ovest si trova un bosco e a 200 m in dire- Materiali edilizi zione sud-est il podere Caselli. L’area di massima concentrazione Laterizio da copertura: 11 frammenti (max. 10-min. 6 reperti per mq) ha forma semiellittica (poiché ta- Elementi datanti gliata dal fosso), misura 157 m e ha restituito ceramica grezza, de- Ceramica a vernice nera purata e laterizio da copertura. Questa zona è avvolta da una fascia Acroma depurata (ca. 10 m), in cui la densità di reperti diminuisce. In corrispondenza Olla, tipo: tav. XX, n. 1. sono stati trovati soprattutto piccoli frammenti di tegole. Rinvenimento inedito Tutta l’area descritta mostra caratteristiche nettamente diverse dal re- sto del sito, il colore è marrone scuro e la consistenza friabile. La morfo- (57) Località Poggi d’Aiello-Murlo (F.120 II NE-1696/4782) logia è di versante collinare leggermente inclinato verso nord-est. Unità di paesaggio 1; 241-200 m s.l.m.; versante collinare; argille e Presenze, media per mq – 8 reperti. argille sabbiose; fosso Stiessera; seminativo: cereali. Interpretazione – Vedi interpretazione sito F 120 II, n. 56. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Definizione – Casa di terra. Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta.

138 Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- (59) Località podere Caselli-Murlo (F.120 II NE-1696/4781) sito: scarso. 192; pianura; argille e argille sabbiose; torrente Stile; seminativo: Descrizione sito – Si trova a 200 m in direzione sud da Sorbo ai cereali. Sassi. È delimitato a nord dalla strada bianca che conduce al podere Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo coperto. Aiello, a est da una recinzione artificiale, a sud e a ovest confina con Condizioni del suolo: arato; visibilità:alto. un bosco. La morfologia è di versante collinare piuttosto inclinato Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- verso sud-sud-est, il suolo è di colore grigio e consistenza dura. Nel- sito: scarso. l’angolo nord-ovest del campo si trova una macchia di colore rosso Descrizione sito – Si trova a 100 m in direzione sud dal podere Ca- di forma circolare, dimensioni 4 m circa (diametro) che non ha re- selli ed è delimitato lungo tutto il perimetro da fitte e ampie fasce di stituito nessun tipo di materiale. bosco; l’unico accesso si trova grossomodo al centro del lato nord. Il Descrizione unità topografica – Sono stati rinvenuti lungo il mar- campo ha forma rettangolare, misura 400300 m, la morfologia è gine nord-ovest alcuni frammenti di acroma grezza, depurata, inve- di versante collinare poco inclinato verso sud-est, il suolo è di colore triata e tegole. grigio e la consistenza dura. Nell’angolo nord-ovest si trova un’area Presenze, media per mq – 2 reperti. di ca. 3040 m occupata ad alberi da frutta. Interpretazione – Il basso numero di frammenti e l’assenza di un’a- Descrizione unità topografica – Sono state rinvenute due concen- rea di concentrazione non consentono di mettere le evidenze rin- trazioni relazionabili a giacitura e uno sporadico. tracciate in relazione a un deposito archeologico. Definizione – Sporadico. (59.1) È ubicata nell’angolo nord-est del sito, ha forma rettangolare, Cronologia – I secolo a.C.-metà I secolo d.C. misura circa 127 m e orientamento nord/sud. La concentrazione Materiali raccolti di reperti per mq varia tra un massimo di 10 e un minimo di 5, senza Reperti ceramici particolari associazioni di materiali. Ceramica grezza: 8 frammenti Le caratteristiche del suolo sono diverse rispetto al resto del sito, il Ceramica depurata: 11 frammenti colore è marrone e la consistenza morbida/friabile. Tra i materiali Ceramica invetriata: 1 frammento raccolti, oltre ad alcuni campioni di acroma grezza, depurata e fram- Materiali edilizi menti di tegole, è stata rinvenuta una piccola macina a mano. Laterizio da copertura: 3 frammenti Presenze, media per mq – 8 reperti. Elementi datanti Interpretazione – I reperti rinvenuti in superficie, nonostante le cat- Acroma depurata tive condizioni di conservazione dei materiali raccolti e considerata Ciotola, tipo: tav. XXVIII, n. 8. l’assenza di materiali edilizi quali pietra e laterizio, consentono di in- Rinvenimento inedito terpretare l’evidenza come una abitazione contadina di piccole di- mensioni con pianta rettangolare, elevati in materiale deperibile (58) Località Poggio La Fornace-Murlo (F.120 II NE-1696/4782) (terra e/o altro) e copertura laterizia. Unità di paesaggio 1; 192-185 m s.l.m.; versante collinare; argille e Definizione – Casa di terra. argille sabbiose; fosso Stiessera; seminativo: cereali. Cronologia – Fine VII-VI secolo a.C. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo coperto. Materiali raccolti Condizioni del suolo: arato; visibilità:media. Reperti ceramici Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Ceramica grezza: 4 frammenti sito: scarso. Ceramica depurata: 12 frammenti Descrizione sito – Si trova a 250 m in direzione sud dal poggio La Materiali edilizi Fornace; è delimitato a sud dal fosso Stiessera, gli altri lati sono chiusi Laterizio da copertura: 7 frammenti da recinzioni metalliche e confinano con terreni attualmente a ri- Reperti litici poso, a esclusione del lato sud-est contiguo a un campo arato. La Piccola macina in pietra (Ø 0,11 mh. 0,09 m) morfologia è di versante collinare piuttosto inclinato verso sud-sud- Elementi datanti ovest, il suolo è di colore grigio e consistenza dura. Acroma grezza Descrizione unità topografica – Sono stati rinvenuti nella parte Olla, tipo: tav. V, n. 10. bassa del sito alcuni frammenti di acroma grezza. Pithos, tipo: tav. IX, n. 9. Presenze, media per mq – 2 reperti. Interpretazione – Il basso numero di frammenti e l’assenza di un’a- (59.2) È posta nell’angolo nord-ovest del sito, nell’area occupata dal rea di concentrazione non consentono di mettere le evidenze rin- frutteto. La zona di massima concentrazione (non molto elevata in tracciate in relazione a un deposito archeologico. termini assoluti: reperti per mq max. 6-min. 3) ha forma rettango- Definizione – Sporadico. lare, misura 56 m ed è orientata sud-est/nord-ovest. È avvolta da Cronologia – Fine III-inizi II secolo a.C. una fascia che si estende verso sud-est, seguendo quindi la pendenza Materiali raccolti naturale del terreno, nella quale la densità di reperti diminuisce rag- Reperti ceramici giungendo ben presto livelli di sporadicità (ca. 8 m). La morfologia Ceramica grezza: 6 frammenti è di versante collinare poco inclinato verso sud-est; caratteristiche del Ceramica depurata: 13 frammenti suolo sono colore ocra scuro e consistenza dura. Elementi datanti Presenze, media per mq – 5 reperti. Acroma grezza Interpretazione – L’evidenza in superficie, nonostante le pessime Mortaio, tipo: tav. XXI, n. 10. condizioni di conservazione dei materiali raccolti e considerata l’as- Rinvenimento inedito senza di materiali edilizi quali pietra e laterizio, può essere interpre-

139 tata come una casa di piccole dimensioni con elevati in materiale de- Materiali edilizi peribile (terra e/o altro) e copertura laterizia. Laterizio da copertura: 4 frammenti Definizione – Casa di terra. Rinvenimento inedito Cronologia – III-I secolo a.C. Materiali raccolti (61) Località Murlo-Murlo (F.120 II NE-1694/4781) Reperti ceramici Unità di paesaggio 1; 293 m s.l.m.; versante collinare; argille e argille Ceramica grezza: 6 frammenti sabbiose; torrente Crevole; seminativo: cereali. Ceramica depurata: 3 frammenti Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo terso-cielo coperto. Materiali edilizi Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Laterizio da copertura: 2 frammenti Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Elementi datanti sito: scarso. Acroma grezza Descrizione sito – Si trova a 250 m in direzione sud-est dal castello Olla, tipo: tav. XXIII, n. 9. di Murlo. È delimitato a nord dalla strada asfaltata per Murlo, a ovest dalla strada a sterro per Miniere di Murlo, a est da campi e infine a (59.3) Sono stati rinvenuti nell’angolo sud del sito alcuni frammenti sud da un bosco. La morfologia è di versante collinare sensibilmente di acroma grezza, depurata e tegole. inclinato verso sud-sud-est (da mezzacosta procedendo verso il po- Presenze, media per mq – 2 reperti. dere Baccini la pendenza si addolcisce). Il suolo è di colore ocra, con- Interpretazione – Il basso numero di frammenti e l’assenza di un’a- sistenza dura (fortemente ghiaioso). Circa al centro del sito vi è una rea di concentrazione non consentono di mettere le evidenze rin- macchia di forma rettangolare (86 m), distinguibile dal resto del tracciate in relazione a un deposito archeologico. sito per il colore giallastro, la consistenza sabbiosa e la presenza di Definizione – Sporadico. pietre che non mostrano tracce di lavorazione. L’anomalia, non coin- Cronologia – II-I secolo a.C. cide con una concentrazione di materiale. Materiali raccolti Reperti ceramici Descrizione unità topografica – Sono stati rinvenuti nella parte Ceramica grezza: 2 frammenti bassa del sito alcuni frammenti di acroma grezza e depurata. Ceramica depurata: 2 frammenti Presenze, media per mq – 3 reperti. Materiali edilizi Interpretazione – Il basso numero di frammenti e l’assenza di un’a- Laterizio da copertura: 6 frammenti rea di concentrazione non consentono di mettere le evidenze rin- Elementi datanti tracciate in relazione a un deposito archeologico. Acroma grezza Definizione – Sporadico. Pithos, tipo: tav. XVIII, n. 4. Cronologia – Incerta. Rinvenimento inedito Materiali raccolti Reperti ceramici (60) Località Murlo-Murlo (F.120 II NE-1694/4781) Ceramica grezza: 2 frammenti Unità di paesaggio 1; 285 m s.l.m.; pianura; argille e argille sabbiose; Ceramica depurata: 7 frammenti torrente Crevole; seminativo: cereali. Rinvenimento inedito Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo coperto. Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. (62) Località C. Nuova-Murlo (F.120 II NE-1694/4781) Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Unità di paesaggio 1; 283-278 m s.l.m.; pianura; argille e argille sab- sito: scarso. biose; torrente Crevole; seminativo: cereali. Descrizione sito – Si trova a 350 m in direzione est-sud-est dal ca- Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. stello di Murlo. È delimitato a nord-est dalla S.P. 34 (Vescovado- Condizioni del suolo: arato; visibilità:alto. Buonconvento), in tutte le altre direzioni confina con campi. Il sito Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- ha forma rettangolare, misura 200100 m, la morfologia è pianeg- sito: scarso. giante con una leggera inclinazione verso sud-ovest; il suolo è di co- Descrizione sito – Si trova a 100 m in direzione sud dal podere C. lore ocra scuro e la consistenza è plastica. Approssimativamente al Nuova. È delimitato a nord dalla strada asfaltata per Murlo e da un centro del sito vi è una macchia di forma circolare (diametro 4 m oliveto (sito F.120 II, n. 44), a est dalla provinciale S.P. 34 (Vesco- ca.), distinguibile dal resto del sito per colore e consistenza (gialla- vado-Buonconvento), a sud da vegetazione e a ovest da una recinzione. stro e sabbiosa); l’anomalia sul terreno non coincide con nessuna Il sito ha forma di “L” e misura 180100 m, la morfologia è pia- concentrazione di materiale. neggiante e le caratteristiche del suolo sono colore marrone scuro e Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti lungo il lato ovest consistenza morbida. alcuni frammenti di acroma grezza e depurata. Descrizione unità topografiche – Sono state rinvenute due concen- Presenze, media per mq – 3 reperti. trazioni relazionabili a giacitura e una UT sporadica. Interpretazione – Il basso numero di frammenti e l’assenza di un’a- rea di concentrazione non consentono di mettere le evidenze rin- (62.1) Sono stati raccolti nella parte ovest del sito (oltre l’allineamento tracciate in relazione a un deposito archeologico. di pali dell’ENEL) alcuni frammenti di acroma grezza, depurata, Definizione – Sporadico. maiolica arcaica e tegole non riconducibili a nessun deposito. Cronologia – Non identificabile Sono stati trovati inoltre 2 frammenti di concotto pertinenti a for- Materiali raccolti nace a circa 30 m dall’UT 2. Reperti ceramici Presenze, media per mq – 4 reperti. Ceramica grezza: 2 frammenti Interpretazione – Distribuzione e scarsità di reperti non permettono Ceramica depurata: 2 frammenti di formulare ipotesi più precise di generica plurifrequentazione.

140 Definizione – Frequentazione. Acroma grezza Cronologia – Fine IV-III secolo a.C./XIV-XV secolo d.C. Olla, tipo: tav. XVI, n. 11. Materiali raccolti Pithos, tipo: tav. XVIII, nn. 1, 2. Reperti ceramici Acroma depurata Ceramica grezza: 20 frammenti Mortaio, tipo: tav. XXI, n. 10. Ceramica depurata: 29 frammenti (62.3) Si trova lungo la strada che da Vescovado porta a Buoncon- Maiolica arcaica: 1 frammento vento (S.P. 34), a 60 m in direzione nord dall’oliveto. La massima con- Bucchero nero: 1 frammento centrazione di materiali fittili (reperti per mq max. 30-min. 20) oc- Frammenti di concotto pertinenti a fornace: 2 cupa un’area di 76 m, ha forma rettangolare e orientamento nord- Materiali edilizi nord-ovest/sud-sud-est. Quest’area è cinta da una fascia di ca. 10 m di Laterizio da copertura: 14 frammenti forma rettangolare nella quale la densità di materiale decresce fino a Elementi datanti essere sporadica. In coincidenza con l’area che ha restituito maggiore Acroma grezza quantità di reperti il terreno assume caratteristiche diverse, colore ocra Olla, tipo: tav. XVI, n. 1. chiaro e consistenza sabbiosa. La ceramica a vernice nera proviene tutta Acroma depurata da una piccola zona di 11 m. Ciotola, tipo: tav. XXI, nn. 3, 5. Presenze, media per mq – 30 reperti. Mortaio, tipo: tav. XXI, nn. 8, 12. Interpretazione – Il rinvenimento di reperti (frammenti di tegole e ce- Maiolica arcaica ramica) in un’area di piccole dimensioni ben delimitata e l’assenza di (62.2) Si trova lungo la strada che da Vescovado porta a Buoncon- materiali edilizi quali pietra o laterizio, rendono possibile interpretare vento (S.P. 34), nell’angolo nord-ovest del sito a 20 m in direzione tale evidenza come una piccola casa di terra con copertura laterizia. nord dall’oliveto. La massima concentrazione di materiali fittili (re- Definizione – Casa di terra. perti per mq max. 30-min. 20) occupa un’area di 96 m, ha forma Cronologia – III-fine I secolo a.C. rettangolare e orientamento nord-nord-ovest/sud-sud-est. Il peri- Materiali raccolti metro indicato in base alla distribuzione dei materiali coincide con Reperti ceramici due anomalie parallele di colore giallastro chiaramente visibili sul ter- Ceramica grezza: 101 frammenti reno. Questa zona è cinta da una fascia (lunga 15 m ca.) di forma Ceramica depurata: 111 frammenti rettangolare nella quale la densità di materiale decresce fino a sparire. Ceramica a vernice nera: 4 frammenti In coincidenza con l’area che ha restituito maggiore quantità di re- Materiali edilizi perti il terreno assume caratteristiche diverse di colore ocra chiaro e Laterizio da copertura: 10 frammenti consistenza sabbiosa. La ceramica a vernice nera proviene tutta da Elementi datanti una piccola zona di 0,500,50 m nella parte nord dell’UT. Ceramica a vernice nera Presenze, media per mq – 25 reperti. Acroma grezza Interpretazione – Le evidenze rinvenute in superficie (tra cui un Olla, tipo: tav. XVI, n. 1; tav. XVII, nn. 2, 4. frammento di intonaco d’argilla) consentono di interpretare l’UT Pentola, tipo: tav. XXIII, n. 10. come le tracce di una abitazione di piccole dimensioni con elevati di Dolia, tipo: tav. XIX, n. 5. terra e copertura laterizia. La presenza di due scorie di forgia sono Acroma depurata forse da ricondurre ad attività artigianali rivolte ad autoconsumo. Mortaio, tipo: tav. XXI, n. 11. Rinvenimento inedito Definizione – Casa di terra e forgia. Cronologia – III-II secolo a.C. (63) Località Poggio Grulli-Murlo (F.120 II NE-1694/4781) Materiali raccolti Unità di paesaggio 2; 294 m s.l.m.; versante collinare; argille e argille Reperti ceramici sabbiose; Crevole; seminativo: arato. Ceramica grezza: 136 frammenti Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Ceramica depurata: 80 frammenti Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Ceramica a vernice nera: 4 frammenti Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Bucchero grigio: 1 frammento sito: scarso. Pithos: 2 frammenti Descrizione sito – È ubicato a 50 m da poggio Grulli in direzione Grande contenitore: 2 frammenti nord. È delimitato a ovest dalla strada a sterro che porta a Miniere Dolia: 1 frammento di Murlo, a nord da una stretta fascia di vegetazione che lo separa dal Peso da telaio: intero 1 sito F.120 II n. 61, a est e a sud da bosco. Il campo ha morfologia di Materiali edilizi versante collinare, il suolo ha colore ocra chiaro, consistenza dura Intonaco d’argilla: 1 frammento (fortemente pietroso). Nell’angolo nord le caratteristiche del terreno Laterizio da copertura: 8 frammenti mutano, il colore diventa rosso e la consistenza friabile. A 200 m ca. Metalli in direzione nord-nord-est da poggio Grulli si trova una macchia di Scorie di forgia: 2 colore giallastro di 87 m con pietre non lavorate (nessuna traccia Elementi datanti di materiali archeologici). Una seconda anomalia con le stesse carat- Bucchero grigio teristiche è ubicata a 35 m in direzione sud-est dalla prima, anche in Ceramica a vernice nera questo caso non vi sono tracce di reperti. Coppa, tipo: tav. XIV, n. 3. Descrizione unità topografica – Sono stati rinvenuti nella parte est Piede, tipo: tav. XV, n. 9. del sito alcuni frammenti di acroma grezza, depurata e tegole.

141 Presenze, media per mq – 3 reperti. zona è circoscritta da una fascia piuttosto profonda (15 m ca. verso Interpretazione – Il basso numero di frammenti e l’assenza di un’a- est e ovest, fino a 25 m in direzione sud) di forma rettangolare nella rea di concentrazione non consentono di mettere le evidenze rin- quale la densità decresce fino a sparire. Ai limiti della concentrazione tracciate in relazione a un deposito archeologico. coincide una netta variazione delle caratteristiche del suolo, il colore Definizione – Sporadico. diventa ocra scuro e la consistenza friabile, solo la presenza di ghiaie Cronologia – XIV-XV secolo d.C. e piccoli ciottoli risulta coerente con il resto del sito. La morfologia Materiali raccolti è di versante collinare poco inclinato verso sud. Reperti ceramici Presenze, media per mq – 9 reperti. Ceramica grezza: 8 frammenti Interpretazione – I reperti rinvenuti in superficie, nonostante le pes- Ceramica depurata: 14 frammenti sime condizioni di conservazione e considerata l’assenza di materiali Maiolica arcaica: 1 frammento edilizi (pietra e laterizio), consentono di interpretare l’evidenza come Materiali edilizi una struttura abitativa di piccole dimensioni con elevati in materiale Laterizio da copertura: 6 frammenti deperibile (terra e/o altro) e copertura laterizia. Elementi datanti Definizione – Casa di terra. Maiolica arcaica Cronologia – Fine V-IV secolo a.C. Rinvenimento inedito Materiali raccolti (64) Località Monte Moro-Murlo (F.120 II NE-1692/4778) Reperti ceramici Unità di paesaggio 2; 290 m s.l.m.; terrazzo di mezzacosta; ofioliti; Ceramica grezza: 51 frammenti torrenti Crevolone e Crevole; bosco: abbandonato. Ceramica depurata: 62 frammenti Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: pioggia. Materiali edilizi Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Laterizio da copertura: 11 frammenti Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Elementi datanti sito: scarso. Acroma grezza Descrizione sito – È posto a 400 m ca. dal torrente Crevolone e a Olla, tipo: tav. XVI, n. 10. 200 m in direzione sud-est dalla chiesa del Conventaccio (Eremo di (65.2) Sono stati rinvenuti grossomodo al centro del sito alcuni Montespecchio). L’accesso al sito è piuttosto difficoltoso, partendo frammenti di acroma depurata e di grezza. dalla confluenza tra un piccolo torrente e il Crevolone si segue per Presenze, media per mq – 2 reperti. ca. 500 m lungo la cessa taglia fuoco fino a un terrazzo. A questo Interpretazione – Il basso numero di frammenti e l’assenza di un’a- punto si entra nel bosco in direzione nord e dopo 50 m ca. di discesa rea di concentrazione non consentono di mettere le evidenze rin- si raggiunge il terrazzo dove si trova il deposito di minerale. tracciate in relazione a un deposito archeologico. Descrizione unità topografica – È stato rinvenuto un cumulo di mi- Definizione – Sporadico. nerali, con forma circolare che misura 8 8 m ca. Cronologia – Generica età etrusca. Tipi di minerali presenti: 16 campioni raccolti. Materiali raccolti Interpretazione – Deposito di minerali. Reperti ceramici Cronologia – Non identificabile Ceramica grezza: 3 frammenti Materiali raccolti Ceramica depurata: 1 frammento 16 campioni di minerali Rinvenimento inedito Rinvenimento inedito (66) Località San Giusto-Murlo (F.120 II NE-4776/1692) (65) Località San Giusto-Murlo (F.120 II NE-1692/4776) Unità di paesaggio 3; 225-205 m s.l.m.; pianura; argille e argille sab- Unità di paesaggio 3; 218 m s.l.m; versante collinare; argille e argille biose; torrente Crevolone; seminativo: cereali. sabbiose; torrente Crevolone; seminativo: cereali. Ricognizioni effettuate:3; condizioni di luce: cielo coperto. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Condizioni del suolo: arato; visibilità:alto. Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- sito: scarso. sito: scarso. Descrizione sito – È ubicato a ovest di San Giusto, delimitato a nord Descrizione sito – È ubicato a 350 m da San Giusto in direzione e a sud da bosco, verso nord-est dalla strada sterrata che da San Giusto ovest, delimitato in tutte le direzioni da bosco a esclusione del lato porta al podere Coppoli e a ovest dall’acquedotto. Il campo ha forma est lungo che si estende per 600 m lungo la canalizzazione dell’ac- approssimativamente trapezoidale e misura: 600350250350 m. quedotto. Il campo ha forma approssimativamente trapezoidale e La morfologia è collinare con pendenze estremamente modeste, su tutta misura: 600300120550 m. Ha morfologia collinare con pen- la sua superficie non vi è traccia di vegetazione. Il suolo è di colore gri- denza estremamente modesta; su tutta l’area non vi è nessuna forma gio e consistenza morbida. di vegetazione, il suolo (piuttosto ghiaioso) è di colore ocra scuro, la Descrizione unità topografiche – Sono stati rinvenuti materiali non consistenza di media durezza. relazionabili a giacitura e una concentrazione. Descrizione unità topografiche – Sono state rinvenute tre concen- trazioni relazionabili a giacitura. La ripetizione delle ricognizione ha (65.1) Si trova nell’angolo nord-ovest del sito a una distanza di 37 permesso di individuare una quarta concentrazione e un off-site. m dal canale dell’acquedotto e a 45 m in direzione nord dal bosco. La massima concentrazione di materiale (reperti per mq max. 10- (66.1) Si trova a pochi metri dal limite sud del sito. La massima min. 8) occupa un’area di 96 m e ha forma rettangolare. Questa concentrazione di materiale (reperti per mq max. 15-min. 10) oc-

142 cupa un’area di 64 m, ha forma rettangolare ed è orientata ovest- Materiali raccolti nord-ovest/est-sud-est. Oltre una breve fascia di 3-5 m ca. non è Reperti ceramici stato trovato nessun tipo di materiale, neppure sporadico. In cor- Ceramica grezza: 14 frammenti rispondenza del deposito il suolo si presenta di colore marrone Ceramica depurata: 13 frammenti scuro e consistenza friabile. Materiali edilizi Presenze, media per mq – 12 reperti. Laterizio da copertura: 13 frammenti Interpretazione – Materiali presenti in concentrazione (frammenti Elementi datanti ceramici di acroma grezza, depurata e ingobbiata di rosso, due fru- Acroma grezza stoli di argilla con tracce di incannicciato e cinque scorie di forgia) Olla, tipo: tav. IV, n. 1. nonostante le cattive condizioni di conservazione (e considerata l’as- Pithos, tipo: tav. X, n. 3. senza di materiali edilizi), riteniamo sia da interpretare come una ca- Grande contenitore (forma aperta), tipo: tav. XX, n. 2. panna di piccole dimensioni con elevati e copertura in materiali de- (66.4) Si trova approssimativamente a metà del lato ovest, a 60 m peribili, nella quale (o più probabilmente nelle immediate vicinanze) dal limite del sito. La zona di massima concentrazione (reperti per si svolgevano attività metallurgiche (autoconsumo). mq max. 8-min. 5), misura 98 m, ha forma rettangolare ed è orien- Definizione – Capanna e forgia. tata nord-est/sud-ovest. La morfologia è collinare (pendenza mode- Cronologia – Metà VI-fine VI secolo d.C. sta), il suolo è di colore ocra scuro e la consistenza di media durezza. Materiali raccolti I materiali rinvenuti vertono in pessimo stato di conservazione. Reperti ceramici Presenze, media per mq – 6 reperti. Ceramica grezza: 12 frammenti Interpretazione – Il rinvenimento di reperti quali frammenti di te- Ceramica depurata: 37 frammenti gole e ceramica in un’area di medio-piccole dimensioni (ben deli- Materiali edilizi mitabile) e l’assenza di materiali edilizi quali pietra o laterizio, ren- Intonaco d’argilla: 2 frammenti dono possibile interpretare l’evidenza come una piccola casa di terra Metalli con copertura laterizia. Scorie di forgia: 5 Definizione – Casa di terra. Elementi datanti Cronologia – Fine IV-II secolo a.C. Acroma grezza Materiali raccolti Olla, tipo: tav. XXXV, n. 8. Reperti ceramici (66.2) Si trova a 150 m dal limite nord del sito. Non è stato possi- Ceramica grezza: 29 frammenti bile individuare una zona di massima concentrazione di materiale, Ceramica depurata: 6 frammenti ma solo un’ampia fascia che occupa un’area di 4010 m. L’area ha Ceramica a vernice nera: 1 frammento forma rettangolare ed è orientata nord/sud. All’interno non è stato Dolia: 1 frammento rinvenuto nessun tipo di materiale edilizio, solo ceramica. Materiali edilizi Presenze, media per mq – 3 reperti. Laterizio da copertura: 14 frammenti Interpretazione – Le pessime condizioni di conservazione dei mate- Elementi datanti riali raccolti, la bassa concentrazione, l’ampia area di distribuzione e Acroma grezza l’assenza di materiali edilizi quali pietra, laterizio e frammenti di te- Olla, tipo: tav. XVI, n. 4. gola non consentono di fornire una interpretazione migliore di una Ceramica a vernice nera generica frequentazione. Coppa su piede, tipo: tav. XIV, n. 10. Definizione – Frequentazione. (66.5) Sono stati rinvenuti nell’angolo nordoccidentale del sito Cronologia – Generica età etrusca. frammenti di acroma grezza e depurata. Materiali raccolti Presenze, media per mq – 1 reperto. Reperti ceramici Interpretazione – Il basso numero di frammenti e l’assenza di un’a- Ceramica grezza: 16 frammenti rea di concentrazione non consentono di mettere le evidenze rin- Ceramica depurata: 2 frammenti tracciate in relazione a un deposito archeologico. Definizione – Sporadico. (66.3) Si trova a 40 m dal limite nord del sito. Non è stato possibile Cronologia – Fine VII-VI secolo a.C. individuare una zona di massima concentrazione di materiale, ma Materiali raccolti solo un’ampia fascia (reperti per mq max. 6-min. 4) che occupa un’a- Reperti ceramici rea di 9 8 m di forma circolare e orientamento nord/sud. In que- Ceramica grezza: 10 frammenti st’area non è stato rinvenuto nessun tipo di materiale edilizio (pie- Ceramica depurata: 6 frammenti tra, intonaco, malta, ecc.) ma solo frammenti di tegole e ceramica. Elementi datanti Presenze, media per mq – 5 reperti. Acroma grezza Interpretazione – Nonostante le pessime condizioni di conserva- Pithos, tipo: tav. X, n. 5. zione dei materiali raccolti e la bassa concentrazione riteniamo pos- Dolia, tipo: tav. XI, n. 1. sibile ipotizzare la presenza di un deposito (estremamente compro- Rinvenimento inedito messo) relazionabile a una piccola casa di terra (o altri materiali de- peribili) con copertura laterizia. (67) Località C. Nuova-Murlo (F.120 II NE-1694/4781) Definizione – Casa di terra. Unità di paesaggio 1; 278 m s.l.m.; versante collinare; argille e argille Cronologia – Metà VI-metà V secolo a.C. sabbiose; torrente Crevole; seminativo: cereali.

143 Ricognizioni effettuate:3; condizioni di luce: cielo coperto/piog- Materiali raccolti gia/cielo terso. Reperti ceramici Condizioni del suolo: fresato/arato; visibilità: media/alta. Ceramica grezza: 22 frammenti Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Ceramica depurata: 3 frammenti sito: scarso. Ceramica a vernice nera: 1 frammento Descrizione sito – È ubicato a 400 m in direzione sud-est dal podere Dolia: 5 frammenti C. Nuova, delimitato a ovest dalla S.P. 34 (Vescovado-Buoncon- Materiali edilizi vento) e in tutte le altre direzioni da bosco. Ha forma di “L” e mi- Laterizio da copertura: 6 frammenti sura 200200 m; la morfologia è di versante collinare leggermente Elementi datanti inclinato verso nord e le caratteristiche del suolo sono colore ocra Ceramica a vernice nera scuro e consistenza morbida. Piatto su piede, tipo: tav. XV, n. 8. Descrizione unità topografiche – Sono state rinvenute tre concen- Acroma grezza trazioni relazionabili a giacitura. La ripetizione delle ricognizione ha Olla, tipo: tav. XVI, n. 3. permesso di individuare una quarta concentrazione. (67.3) Si trova a 10 m dal bordo della S.P. 34 in direzione nord e oc- (67.1) La massima concentrazione di materiale (max. 8-min. 4 reperti cupa un’area di 64 m con orientamento nord/sud; è circondata da per mq, ceramica di varie classi e frammenti di tegole) ha forma ret- una fascia di 3 m ca. in cui la densità dei reperti diminuisce rapida- tangolare (est/ovest) e misura 76 m. L’anomalia è ubicata a 20 m in mente. In coincidenza con l’UT il suolo assume caratteristiche di- direzione nord-nord-est dal cipresso. La zona è circondata da una fa- verse, il colore diventa ocra chiaro e consistenza sabbiosa. Il limite scia di 5 m ca. in cui la densità di reperti decresce rapidamente. La della concentrazione è chiaramente indicato, oltre che dai materiali, morfologia è di versante collinare, con leggera inclinazione verso da due anomalie parallele di colore giallastro (dimensioni 60,60 nord; le caratteristiche del suolo non mostrano nessuna variazione ri- m). È infine da segnalare che solo dalla zona sud dell’UT sono per- spetto al resto del sito. venuti i frammenti di dolia e la maggior parte della ceramica. Presenze, media per mq – 6 reperti. Presenze, media per mq – 12 reperti. Interpretazione – Le evidenze di reperti in superficie (ceramica Interpretazione – I materiali rinvenuti in superficie (ceramica grezza, grezza, depurata, frammenti di dolia e di tegoloni), la disposizione depurata, frammenti di dolia e di tegoloni) e la concentrazione molto in concentrazione e l’assenza di materiali edili (pietra, laterizio, malta chiara e omogenea consentono di ipotizzare la presenza di una piccola eccetera) consentono di ipotizzare la presenza di una struttura abita- casa di terra (o in altri materiali deperibili) con copertura laterizia. tiva di piccole dimensioni con elevati di terra (o altri materiali depe- Definizione – Casa di terra. ribili) e copertura laterizia. Cronologia – Fine VII-VI secolo a.C. Definizione – Casa di terra. Materiali raccolti Cronologia – Prima metà I secolo d.C. Reperti ceramici Materiali raccolti Ceramica grezza: 22 frammenti Reperti ceramici Ceramica depurata: 2 frammenti Ceramica grezza: 7 frammenti Dolia: 10 frammenti Ceramica depurata: 3 frammenti Materiali edilizi Dolia: 1 frammento Laterizio da copertura: 4 frammenti Materiali edilizi Elementi datanti Laterizio da copertura: 8 frammenti Acroma grezza Elementi datanti Olla, tipo: tav. V, n. 10. Acroma grezza Pithos, tipo: tav. X, n. 2; tav. X, n. 6, 7. Olla, tipo: tav. XXIII, n. 4. Dolia, tipo: tav. XI, n. 3. Acroma depurata (67.2) È ubicata a 30 m in direzione nord-est dal cipresso, a soli 3 Ciotola, tipo: tav. XIII, n. 2. m dalla S.P. 34. La massima concentrazione di materiale (max. 8- min. 4 reperti per mq, ceramica di varie classi in discreta quantità (67.4) È ubicata a 4 m dal bordo della S.P. 34 in direzione nord, a e frammenti di tegoloni) ha forma rettangolare, misura 86 m e 15 m dal cipresso. L’area di massima concentrazione di materiale fit- orientamento est/ovest. La zona è circondata da una fascia di 6 m tile (max. 6-min. 3 reperti per mq) occupa una superficie di 75 m ca. in cui la densità di reperti diminuisce rapidamente. con orientamento est/ovest. In coincidenza con l’UT il suolo diventa La morfologia è di versante collinare, con una leggera inclinazione di colore ocra chiaro e consistenza sabbiosa. verso nord, le caratteristiche del suolo non mostrano nessuna varia- Presenze, media per mq – 5 reperti. zione rispetto al resto del sito. Interpretazione – I materiali rinvenuti in superficie permettono di Presenze, media per mq – 6 reperti. interpretare il deposito come una piccola casa di terra o altri mate- Interpretazione – I reperti rinvenuti in superficie (ceramica grezza, riali deperibili con copertura laterizia. depurata, vernice nera, frammenti di dolia e di tegoloni) e la con- Definizione – Casa di terra. centrazione chiara e omogenea permettono di ipotizzare la presenza Cronologia – Fine IV-fine I secolo a.C. di una piccola casa di terra o in altri materiali deperibili con coper- Materiali raccolti tura laterizia. Reperti ceramici Definizione – Casa di terra. Ceramica grezza: 10 frammenti Cronologia – Metà III-metà II secolo a.C. Ceramica depurata: 5 frammenti

144 Materiali edilizi tino. Nel sito sono facilmente visibili due aree dove la concentrazione Laterizio da copertura: 1 frammento di pietra è nettamente superiore, una di queste coincide con l’ano- Elementi datanti malia individuata da foto aerea. La morfologia del sito è di versante Acroma depurata collinare piuttosto inclinato verso est, il colore del terreno è ocra e la Ciotola, tipo: tav. XIII, n. 2. consistenza è morbida. Rinvenimento inedito Descrizione unità topografiche – Sono state rinvenute tre concentra- zioni relazionabili a giacitura e un off-site. La ripetizione delle ricogni- (68) Località podere Fontanelle-Murlo (F.120 II NE-1690/4776) zione ha progressivamente aumentato la quantità di dati disponibili. Unità di paesaggio 3; 270 m s.l.m.; versante collinare; conglomerati po- ligenici più o meno cementati; torrente Ornate; coltura Stabile: vigneto. (69.1) Ubicata a 40 m in direzione est dalla strada Montepescini-Ca- Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo coperto/cielo terso. sciano di Murlo e a 20 m in direzione nord dal limite sud del sito. La Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. zona di massima concentrazione di materiale è facilmente individua- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- bile per l’elevata presenza di pietra, blocchi di malta e laterizio da co- sito: scarso. pertura (max. 20-min. 15 reperti per mq) occupa un’area di 3520 Descrizione sito – Si trova a 300 m in direzione ovest dal podere m, ha forma rettangolare, orientamento nord/sud. Il terreno ha morfo- Fontanelle. È delimitato a ovest dalla strada Casciano-Montepescini, logia di versante collinare, è di colore marrone e consistenza morbida. verso sud e nord da campi e a est da un oliveto. Il sito ha morfologia La scarsa visibilità non ha permesso l’individuazione di particolari as- collinare le caratteristiche del suolo sono colore marrone e consi- sociazioni di materiali e la conseguente divisione in ipotetici ambienti. stenza morbida. Presenze, media per mq – 20 reperti. Descrizione unità topografica – L’UT è situata lungo il limite sud- Interpretazione – I materiali rinvenuti in superficie (ceramica grezza, ovest del sito a ca. 15 m dalla strada asfaltata. La zona di massima grezza ingubbiata, frammenti di dolia ma soprattutto i materiali edi- concentrazione (max. 6-min. 3 reperti per mq) occupa un’area di lizi, terrecotte architettoniche, tubuli per il riscaldamento, blocchi di 96 m, ha forma rettangolare e orientamento nord-ovest/sud-est. pavimento) e la contiguità con i siti F.120 II, nn. 70, 71, 74, 124 e È circondata da una fascia di 8 m ca., in cui la densità dei reperti di- 125, non escludono la possibilità di ipotizzare che l’edificio in mura- minuisce rapidamente. L’area ha morfologia di versante collinare e tura sia pertinente a un complesso di medio-grandi dimensioni, pro- il terreno è di colore marrone e consistenza morbida. La ripetizione babilmente del tipo villa con la specifica funzione di impianto termale. delle ricognizione ha permesso di aumentare la quantità di materiali La presenza di materiali ceramici, anche se in quantità ridotte, ascri- significativi. vibili fino agli inizi del VI secolo d.C., permettono di ipotizzare una Presenze, media per mq – 6 reperti. lunga frequentazione del complesso. A tale proposito non siamo in Interpretazione – I materiali rinvenuti in superficie (ceramica grezza, grado di comprendere neppure sommariamente le trasformazioni su- frammenti di dolia e di tegoloni, due frammenti di intonaco d’ar- bite dall’edificio e i modi di occupazione. gilla) e l’assenza di altri materiali edilizi quali pietra, laterizio ed even- Definizione – Edificio termale. tuali leganti (ad esempio, frammenti di malta), permettono di inter- Cronologia – Inizi I-fine V secolo d.C. pretare il deposito come una piccola casa di terra o in altri materiali Materiali raccolti deperibili con copertura laterizia. Reperti ceramici Definizione – Casa di terra. Ceramica grezza: 81 frammenti Cronologia – VI-V secolo a.C. Ceramica grezza ingubbiata: 3 frammenti Materiali raccolti Ceramica depurata: 52 frammenti Reperti ceramici Terra sigillata italica: 14 frammenti Ceramica grezza: 12 frammenti Dolia: 1 frammento Dolia: 5 frammenti Materiali edilizi Materiali edilizi Decorazione architettonica: 2 frammenti Intonaco d’argilla: 2 frammenti Pavimento in laterizio da copertura: 1 frammento, 6 tessere Laterizio da copertura: 10 frammenti Tubuli per il riscaldamento: 6 frammenti Elementi datanti Laterizio da copertura: 8 frammenti Acroma grezza Elementi datanti Olla, tipo: tav. V, n. 9. Terra sigillata italica Rinvenimento inedito Acroma grezza Olle, tipo: tav. XXIII, n. 6; tav. XXIV, n. 5. (69) Località podere Il Poggio-Murlo (F.120 II NE-1690/4776) Pentola, tipo: tav. XXV, n. 5. Unità di paesaggio 3; 275 m s.l.m.; versante collinare; conglomerati Acroma depurata poligenici più o meno cementati; fosso Satino; seminativo: cereali. Olle, tipo: tav. XXXV, n. 15. Ricognizioni effettuate:4; condizioni di luce: cielo coperto/cielo coperto. (69.2) Si trova nell’angolo sud-ovest del sito, adiacente alla strada e Condizioni del suolo: terreno a stoppa; visibilità: bassa. alla recinzione. La zona di massima concentrazione di materiale Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- (max. 8-min. 4 reperti per mq) occupa un’area di 97 m, ha forma sito: scarso. rettangolare e orientamento nord/sud. La morfologia del suolo è Descrizione sito – Si trova a 200 m in direzione sud dal podere Il pressoché pianeggiante e le caratteristiche del terreno non variano. Poggio è delimitato a ovest dalla strada asfaltata Montepescini-Ca- Da rilevare inoltre è la mancanza in coincidenza con l’UT di pietra sciano di Murlo, a nord e sud da una recinzione, a est dal fosso Sa- e altri materiali edilizi.

145 Presenze, media per mq – 8 reperti. Ceramica depurata: 12 frammenti Interpretazione – Le evidenze in superficie permettono di interpre- Dolia: 2 frammenti tare l’UT come una struttura edilizia con gli elevati in materiali de- Materiali edilizi peribili (terra o altro) e con copertura laterizia, probabilmente la con- Laterizio da copertura: 4 frammenti tinuazione dell’UT F.120 II n. 125.1. Elementi datanti Definizione – Magazzino. Acroma grezza Cronologia – Fine I secolo a.C.-I secolo d.C. Pithos, tipo: tav. XVIII, n. 2. Materiali raccolti Reperti ceramici (69.4) Sono stati rinvenuti lungo il bordo della strada Montepescini- Ceramica grezza: 12 frammenti Casciano di Murlo e in due fossi paralleli che tagliano il sito da est a Ceramica depurata: 14 frammenti ovest e distano rispettivamente 20 m e 50 m dalla recinzione che de- Terra sigillata italica: 2 frammenti limita il campo a nord, alcuni frammenti estremamente erosi e flui- Materiali edilizi tati di acroma grezza e depurata. Laterizio da copertura: 11 frammenti Presenze, media per mq – 6 reperti. Elementi datanti Interpretazione – Il basso numero di frammenti e l’assenza di un’a- Terra sigillata italica rea di concentrazione non consentono di mettere le evidenze rin- (69.3) Si trova nell’angolo sud-est del sito, adiacente alla recinzione tracciate in relazione a un deposito archeologico. e delimitata dal fosso Satino. La zona di massima concentrazione di Definizione – Sporadico. materiale (max. 6-min. 3 reperti per mq) occupa un’area di 57 m, Cronologia – III secolo a.C. ha forma rettangolare e orientamento nord/sud. La morfologia del Materiali raccolti suolo è pressoché pianeggiante e le caratteristiche del terreno non va- Reperti ceramici riano. Da rilevare inoltre è la mancanza in coincidenza con l’UT di Ceramica grezza: 11 frammenti pietra o altri materiali edilizi e la bassa visibilità. Ceramica depurata: 10 frammenti Presenze, media per mq – 6 reperti. Elementi datanti Interpretazione – Le evidenze in superficie permettono di interpre- Acroma grezza tare l’UT come una struttura edilizia con gli elevati in materiali de- Olla, tipo: tav. XVI, n. 7. peribili (terra o altro) e copertura laterizia. Rinvenimento inedito Definizione – Casa di terra. Cronologia – III-fine II secolo a.C. (70) Località podere Il Poggio-Murlo (F.120 II NE-1690/4776) Materiali raccolti Unità di paesaggio 3; 285 m s.l.m.; versante collinare; conglomerati Reperti ceramici poligenici più o meno cementati; fosso Satino; bosco: abbandonato. Ceramica grezza: 24 frammenti Ricognizioni effettuate:3; condizioni di luce: cielo terso.

Fig. 9. Sezione lungo la strada Casciano-Montepescini

146 Condizioni del suolo: sottobosco non curato; visibilità:media. Olla, tipo: tav. XXX, nn. 7, 8. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Acroma depurata sito: scarso. Ciotola, tipo: tav. XXVII, n. 5; tav. XXXIII, n. 10. Descrizione sito – Si trova lungo il lato ovest della strada Montepe- Olla, tipo: tav. XXXV, n. 15. scini-Casciano di Murlo. Si estende parallelamente al limite ovest del Terra sigillata italica sito F.120 II n. 69, per una lunghezza di circa 85 m. Il sito ha morfo- Coppa su piede, tipo: tav. XXII, n. 1. logia di versante collinare, il suolo ha colore marrone scuro e consi- Rinvenimento inedito stenza morbida. Lo strato sottostante colore ocra e consistenza fria- (71) Località podere Fontanelle-Murlo (F.120 II NE-1690/4776) bile. La ripetizione delle ricognizione ha incrementato la quantità di Unità di paesaggio 3; 260 m s.l.m.; versante collinare; conglomerati materiale ceramico. poligenici più o meno cementati; fosso Satino; seminativo: legumi. Descrizione unità topografica – Si tratta di una sezione casuale, ve- Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo coperto/cielo nuta in luce in occasione della costruzione della strada. È lunga ca. coperto. 851 m di altezza, ha orientamento nord/sud e si trova tra il podere Condizioni del suolo: fresato/arato; visibilità:media. Fontanelle e il podere Il Poggio. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Procedendo da nord verso sud è visibile inizialmente un allinea- sito: scarso. mento di pietre di medie dimensioni (0,200,150,15 m) proba- Descrizione sito – Si trova di fronte all’accesso del podere Fonta- bilmente pertinenti alla fondazione (forse al primo filare di una mu- nelle, delimitato a nord, est e ovest da bosco mentre lungo il mar- ratura). Il primo segmento misura 15 m e da esso provengono 2 gine sud passa la strada Montepescini-Casciano. frammenti di terra sigillata italica. La morfologia è di versante collinare leggermente declinante verso Procedendo si trova un’interruzione di 5 m circa alla quale segue nord, il suolo ha colore marrone e consistenza friabile. Le caratteri- un secondo allineamento. La seconda interruzione consente l’ac- stiche del sito sono di essere estremamente ricco su tutta la superfi- cesso al bosco retrostante. La sezione interrotta in due punti con- cie di laterizio da copertura e scarti di fornace. tinua a presentare le medesime caratteristiche. Un’eccezione è co- Descrizione unità topografiche – Tutta la superficie del sito ha re- stituita dal quarto segmento, allineato ai tre precedenti, si distin- stituito una elevata quantità di materiale, soprattutto laterizio da gue per caratteristiche più simili a una fondazione che a una muratura (misura circa 18 m). copertura, scarti di fornace, scorie di lavorazione del ferro e cera- I restanti 25 m di sezione, nei quali non è visibile alcun allineamento mica acroma grezza (in particolare forme tipo pentola: tav. XXV, di pietre, hanno restituito tegole e ceramica (tra cui 6 frammenti di nn. 2, 4, 6). Sono inoltre distinguibili per l’incremento dei valori terra sigillata italica) in quantità notevole. di concentrazione tre UT relazionabili a giacitura. la ripetizione La stratigrafia è articolata in: delle ricognizione ha accresciuto la quantità di materiale ceramico 1. Primo livello: humus di colore marrone scuro e consistenza mor- delle UT già note. bida, completa assenza di materiali archeologici. (71.1) È ubicata a 30 m dal lato nord-est e a 35 dal lato nord-ovest. 2. Secondo livello: di colore ocra e consistenza friabile, al quale ap- L’area di massima concentrazione (max. 25-min. 15 reperti per mq) partengono gli allineamenti di pietre descritti. Oltre a pietra, lo strato ha forma rettangolare, misura 76 m e ha orientamento nord- è ricco di laterizio da copertura, ceramica comune e tre frammenti ovest/sud-est. Questa zona è circoscritta da una fascia piuttosto am- di terra sigillata italica. pia (circa 505 m) che si differenzia dall’UT non per la concentra- La presenza di materiali ceramici, anche se in quantità ridotte, ascri- zione di reperti (invariata), bensì per le tipologie, (ceramica e pietra vibili fino agli inizi del VII secolo d.C., permettono di ipotizzare una sono estremamente rari) soprattutto frammenti di laterizio da co- lunga frequentazione del complesso. A tale proposito non siamo in pertura tutti riconducibili al medesimo tipo di impasto. La morfo- grado di comprendere neppure sommariamente trasformazioni su- logia è di versante collinare leggermente declinante vero sud-ovest e bite dall’edificio e modi di occupazione. il terreno ha colore marrone e consistenza friabile. Presenze, media per mq – 8 reperti. Presenze, media per mq – 20 reperti. Interpretazione – Il tipo di evidenza rilevata e i materiali raccolti per- Interpretazione – Le evidenze in superficie permettono di interpre- mettono di ipotizzare la presenza di un grande edificio in pietra con tare l’UT come una struttura edilizia con gli elevati in materiali de- copertura laterizia da mettere in relazione ai siti F.120 II, n. 69, 71, peribili (terra e/o altro) e con copertura laterizia. 124 e 125 e da interpretare come un unico grande insediamento, Definizione – Casa di terra. probabilmente del tipo villa. Cronologia – III-metà II secolo a.C. Definizione – Edificio residenziale. Materiali raccolti Cronologia – Inizi I-V secolo d.C. e corso VI secolo d.C. Reperti ceramici Materiali raccolti Ceramica grezza: 69 frammenti Reperti ceramici Ceramica depurata: 118 frammenti Ceramica grezza: 9 frammenti Ceramica a vernice nera: 1 frammento Ceramica depurata: 21 frammenti Dolia: 1 frammento Terra sigillata italica: 8 frammenti Scarti di fornace: 11 frammenti Dolia: 2 frammenti Materiali edilizi Materiali edilizi Laterizio da copertura: 13 frammenti Terrecotte architettoniche: 2 frammenti Elementi datanti Laterizio da copertura: 6 frammenti Ceramica a vernice nera Elementi datanti Acroma grezza Acroma grezza Olla, tipo: tav. XVII, n. 5.

147 (71.2) È ubicata a 20 m dal bordo della strada Montepescini-Ca- Condizioni del suolo: sottobosco non curato; visibilità: nulla. sciano di Murlo, all’altezza della deviazione per il podere Fontanelle. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- L’area di massima concentrazione (max. 20-min. 15 reperti per mq) sito: scarso. ha forma rettangolare, misura 85 m e ha orientamento nord- Descrizione sito – È ubicato a 500 m in direzione ovest da Monte- est/sud-ovest. Questa zona si differenzia dal resto del sito, non per la pescini e delimitato in tutte le direzioni da bosco. Si tratta di un pog- diminuzione di reperti, che resta invariata, bensì per il tipo: cera- gio, la cui sommità ha forma ellittica, misura circa 4030 m ed è mica, scarti di fornace e pietra. La presenza di frammenti di laterizio orientato nord/sud. Rispetto alla campagna circostante ha una al- da copertura, tutti riconducibili al medesimo tipo di impasto è co- tezza media di 15 m con pareti estremamente regolari e fortemente stante. La morfologia è di versante collinare leggermente declinante inclinate. L’area sommitale è occupata da bosco e si articola su due verso ovest e il terreno ha colore marrone e consistenza friabile. terrazzi, il più alto rivolto verso sud. Presenze, media per mq – 15 reperti. Descrizione unità topografiche – Sono state identificate tre UT, due Interpretazione – I materiali rinvenuti in superficie permettono di delle quali riconducibile a giacitura. La ripetizione delle ricognizione ipotizzare la presenza di una struttura edilizia con elevati in materiali ha aumentato la quantità di materiale ceramico. deperibili (terra e/o altro) e copertura laterizia. Definizione – Casa di terra. (72.1) Abbiamo rinvenuto lungo i versanti e le pendici del poggio Cronologia – Seconda metà VI secolo d.C. numerosi frammenti ceramici, alcune scorie di lavorazione metal- Materiali raccolti lurgica e laterizio da copertura non riconducibili a nessun deposito. Reperti ceramici I frammenti di maiolica arcaica, maiolica a zaffera a rilievo, le scorie, Ceramica grezza: 14 frammenti alcuni frammenti di acroma grezza e depurata sono stati raccolti tutti Ceramica depurata: 3 frammenti nella zona sud-est. Scarti di fornace: 1 frammento I materiali restanti (acroma grezza, depurata e laterizio da copertura) Materiali edilizi sono stati rinvenuti omogeneamente lungo tutti i versanti del poggio. Laterizio da copertura: 1 frammento Presenze, media per mq – 5 reperti. Elementi datanti Interpretazione – Materiale sporadico. Acroma grezza Definizione – Sporadico. Olla, tipo: tav. XXX, n. 9. Acroma depurata Cronologia – XIV-metà XV secolo d.C. Olla, tipo: tav. XXXV, n. 13. Materiali raccolti Fondo di grande contenitore, tipo: tav. XXXVIII, n. 3. Reperti ceramici Ceramica grezza: 73 frammenti (71.3) È ubicata a 6 m in direzione nord-ovest dall’UT 2. L’area di Ceramica depurata: 18 frammenti massima concentrazione (max. 15-min. 10 reperti per mq) ha forma Maiolica arcaica: 4 frammenti rettangolare, misura 64 m e ha orientamento nord-est/sud-ovest. Maiolica a zaffera a rilievo: 1 frammento La morfologia è di versante collinare leggermente declinante verso Materiali edilizi ovest, il terreno ha colore marrone e consistenza friabile. Laterizio da copertura: 3 frammenti Presenze, media per mq – 12 reperti. Metalli Interpretazione – I materiali rinvenuti in superficie permettono di Scorie di attività metallurgica: 2 ipotizzare la presenza di una struttura edilizia con elevati in materiali Elementi datanti deperibili (terra e/o altro) e copertura laterizia. Maiolica arcaica Definizione – Casa di terra. Maiolica a zaffera a rilievo Cronologia – Metà I secolo a.C.-inizi I secolo d.C./sporadico tardo Scodella carenata, tipo: tav. XLVIII, n. 4. antico. Materiali raccolti (72.2) Lungo il lato nord del poggio, in corrispondenza con un pic- Reperti ceramici colo spiazzo (circa 22 m), quasi privo di vegetazione, abbiamo aperto Ceramica grezza: 15 frammenti una trincea di 1,501,501,20 m di profondità. L’area corrisponde Ceramica depurata: 9 frammenti con una delle più basse del poggio a pochi metri da due ruderi, perti- Terra sigillata italica: 4 frammenti nenti alla cinta muraria. La stratigrafia del saggio si articola in 5 livelli: Metalli 1. Primo livello: colore marrone scuro, consistenza morbida spes- Scorie di ferro: 18 sore di circa 0,20 m. Reperti presenti: scarsi frammenti di laterizio Materiali edilizi da copertura. Laterizio da copertura: 4 frammenti 2. Secondo livello: consiste in uno spesso strato di crollo che pre- Elementi datanti senta pietre spaccate miste a malta, terra e rari frammenti ceramici; Acroma grezza spessore 0,50 m. Olla, tipo: tav. XXIII, n. 3. 3. Terzo livello: è costituito da laterizio da copertura misto a malta Acroma depurata e pochi reperti fittili; spessore 0,20 m. Ciotola, tipo: tav. XXVIII, n. 9. 4. Quarto livello: è formato da uno strato di terra e malta ricco di Rinvenimento inedito ceramica; colore ocra, consistenza friabile e spessore 0,20 m. (72) Poggio Castello-Murlo (F.120 II NE-1689/4776) 5. Quinto livello: sotto lo strato n. 4 troviamo un livello di pietri- Unità di paesaggio 3; 244 m s.l.m.; versante collinare; ofioliti; tor- sco e terra di colore marrone e consistenza molto dura; indagato per rente Ornate; bosco. 0,10 m. Non ha restituito alcun tipo di materiale archeologico. Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo terso. Presenze, media per mq – 20 reperti.

148 Interpretazione – I livelli stratigrafici individuati sono stati inter- zioni da bosco. Il sito ha forma approssimativamente trapezoidale e pretati nel seguente modo: occupa una superficie di ca. 6500 mq. Il suolo è di colore ocra scuro 1. Primo livello = humus e consistenza friabile. La morfologia è pianeggiante nei primi 60 m 2. Secondo livello = crollo del tetto (dal margine nord) e successivamente di versante collinare declinante 3. Terzo livello = crollo degli elevati verso ovest-sud-ovest. Il sito non è mai stato arato nel periodo in cui 4. Quarto livello = battuto di vita si sono svolte le ricerche. 5. Quinto livello = non id. Descrizione unità topografiche – Sorprendente è la quantità di ma- L’articolazione della stratigrafia e i materiali raccolti nei vari livelli teriale archeologico visibile in superficie, in particolare ceramica consentono di ipotizzare in quest’area la presenza di una abitazione acroma grezza, maiolica arcaica e scorie di lavorazione di metallo; del di pietra con copertura laterizia, ascrivibile a un periodo variabile tra tutto assenti materiali litici da costruzione. L’elevata densità di re- XIV secolo d.C. e XV secolo d.C. perti, la distribuzione omogenea e la continuità di insediamento Definizione – Casa di pietra. hanno impedito sul campo di identificare in modo canonico le aree Cronologia – XIV-metà XV secolo d.C. di maggiore concentrazione. Materiali raccolti Il sito corrisponde a un’unica grande concentrazione con materiali Reperti ceramici che attestano una frequentazione molto intensa dell’area senza solu- Ceramica grezza: 4 frammenti zione di continuità dall’età etrusco ellenistica al tardo Medioevo. La Ceramica depurata: 1 frammento strategia adottata ha previsto l’applicazione di un sistema aprioristico Ceramica invetriata: 2 frammenti basato sulla suddivisione del sito in segmenti di 20 m, per un totale Ingubbiata e graffita: 8 frammenti di dieci corrispondenti ad altrettante UT. L’interpretazione delle Maiolica arcaica: 12 frammenti emergenze è avvenuta solo successivamente a un accurato studio dei Maiolica rinascimentale: 4 frammenti materiali considerando la posizione originaria dei reperti (transetto Materiali edilizi di appartenenza), la quantificazione dei materiali nei transetti per Laterizio da copertura: 2 frammenti fase cronologica e i nuovi dati emersi dalla ripetizione delle ricogni- Elementi datanti zioni. Secondo il metodo descritto sono state riconosciute almeno Maiolica arcaica 20 evidenze relazionabili a giacitura. Ingubbiata e graffita (73.1) Il transetto misura 6020 m ha orientamento est/ovest e Piatti, tipo: tav. XLVIII, nn. 1, 2, 3. Maiolica rinascimentale morfologia pianeggiante. I materiali sono presenti in grande quantità e con densità costante su tutta la superficie. In tutta l’area sono stati (72.3) Sono stati rinvenuti un po’ ovunque sull’intera area sommi- raccolti frammenti di maiolica arcaica, ceramica ingubbiata e graffita tale del poggio frammenti di acroma grezza, acroma depurata, maio- e laterizio da copertura ascrivibili dell’età medievale. Mischiati a que- lica arcaica e laterizio da copertura, riconducibili a probabili depo- sti frammenti di olle, ciotole/coperchio e laterizi da copertura che tro- siti nel sottosuolo pertinenti a strutture abitative. vano confronti con contesti della prima età imperiale e altomedievali. Presenze, media per mq – 20 reperti. Presenze, media per mq – 40 reperti. Interpretazione – I materiali rinvenuti in superficie, i ruderi ben vi- Interpretazione – I materiali raccolti attestano un’intensa e prolun- sibili sulla sommità del poggio (tra cui l’ambiente ipogeo) e il saggio gata frequentazione dell’area nelle fasi prima età imperiale, altome- (72.2) rendono probabile l’ipotesi dell’esistenza nel sottosuolo di al- dievale e del tardo Medioevo. Considerati i materiali raccolti, nono- tri depositi pertinenti a strutture abitative. stante lo stato di disordine in cui sono stati individuati riteniamo ve- Definizione – Frequentazione. rosimile ipotizzare la presenza nel sottosuolo di stratificazioni Cronologia – XIV-metà XV secolo d.C. riferibili ad almeno tre distinte strutture abitative con elevati di terra Materiali raccolti o altri materiali poveri e copertura laterizia. La presenza di due sole Reperti ceramici scorie di lavorazione del metallo non è sufficiente per ipotizzare lo Ceramica grezza: 32 frammenti svolgimento entro i limiti del transetto di attività metallurgiche. Ceramica depurata: 21 frammenti Definizione – Case di terra. Maiolica arcaica: 4 frammenti Cronologia – I secolo d.C./inizi VII-IX secolo d.C./XIV-XV se- Materiali edilizi colo d.C. Laterizio da copertura: 1 frammento Materiali raccolti Elementi datanti Reperti ceramici Maiolica arcaica Ceramica grezza: 70 frammenti Rinvenimento inedito Ceramica depurata: 31 frammenti Maiolica arcaica: 19 frammenti (73) Località Poggio Castello-Murlo (F.120 II NE-1689/4775) Ceramica ingubbiata e graffita: 1 frammento Unità di paesaggio 3; 230 m s.l.m.; versante collinare; ofioliti; tor- Materiali edilizi rente Ornate; seminativo: cereali. Laterizio da copertura: 6 frammenti Ricognizioni effettuate:6; condizioni di luce: tutte. Metalli Condizioni del suolo: fresato; visibilità: bassa. Scorie di lavorazione del metallo: 2 Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Elementi datanti sito: scarso. Acroma grezza Descrizione sito – Si trova a 30 m in direzione sud da Poggio Ca- Olla, tipo: tav. XXIII, n. 1; tav. XXIV, n. 5; tav. XXXI, n. 1. stello, è delimitato a est da una strada campestre e in tutte le dire- Ciotola-coperchio, tipo: tav. XXXIII, n. 2.

149 Acroma depurata Definizione – Case di terra. Olla, tipo: tav. XXXV, n. 3. Cronologia – Fine III-II secolo a.C./XIV-XV secolo d.C. Maiolica arcaica Materiali raccolti Catino carenato, tipo: tav. XLVI, n. 2. Reperti ceramici Ciotola emisferica, tipo: tav. XLVII. 3, 4. Ceramica grezza: 74 frammenti Ceramica ingubbiata e graffita Ceramica depurata: 73 frammenti Maiolica arcaica: 6 frammenti (73.2) Il transetto misura 5520 m ha orientamento est/ovest, morfo- Materiali edilizi logia pianeggiante e le caratteristiche del terreno non mostrano diffe- Laterizio da copertura: 1 frammento renze con il resto del sito. Molto elevata la quantità di materiali con densità costante su tutta la superficie. Nell’area sono stati raccolti re- Elementi datanti perti frammentari pertinenti a maiolica arcaica, ceramiche acrome e Maiolica arcaica laterizio da copertura ascrivibili a diversi periodi cronologici. Le forme, Acroma depurata olle e pentole, trovano confronti con contesti di inizi I secolo d.C.- Olla, tipo: tav. XX, n. 1. metà I secolo d.C., XII-XIII secolo d.C. e XIV-metà XV secolo d.C. (73.4) Il transetto misura 4520 m ha orientamento est/ovest, Presenze, media per mq – 40 reperti. morfologia pianeggiante e le caratteristiche del terreno non mostrano Interpretazione – I materiali raccolti attestano un’intensa e pro- differenze con il resto del sito. La quantità e la densità di materiale è lungata frequentazione dell’area nelle fasi prima età imperiale e se- molto elevata e costante su tutta la superficie. Nell’area sono stati rac- coli centrali del Medioevo e del basso Medioevo. Considerati i ma- colti reperti frammentari pertinenti a maiolica arcaica, ceramiche teriali raccolti, nonostante lo stato di disordine in cui sono stati in- acrome e laterizio da copertura ascrivibili a diversi periodi cronolo- dividuati riteniamo verosimile ipotizzare la presenza nel sottosuolo gici. Le forme, olle e pentole, trovano confronti con contesti di VI- di stratificazioni riferibili ad almeno due distinte strutture abitative VIII secolo d.C., fine X-XIII secolo d.C. e XIV-XV secolo d.C. di periodo romano e medievale con elevati di terra o altri materiali Presenze, media per mq – 40 reperti. poveri e copertura laterizia. In merito alla lunga durata della fase Interpretazione – I materiali raccolti attestano un’intensa e prolun- medievale (XII metà XV secolo) non sappiamo se i materiali siano gata frequentazione dell’area nelle fasi tarda antichità e secoli centrali da riferire a un’unica struttura o alla successione di più abitazioni del Medioevo e del basso Medioevo. Considerati i materiali raccolti, (mai sincroniche). nonostante il mescolamento dei reperti riteniamo possibile ipotizzare Definizione – Case di terra. Cronologia – Inizi I-metà I secolo d.C./XII-XIII secolo d.C./XIV-me- la presenza nel sottosuolo di stratificazioni riferibili ad almeno due di- tà XV secolo d.C. stinte strutture abitative di periodo tardo antico e medievale con ele- Materiali raccolti vati di terra o altri materiali poveri e copertura laterizia. In merito alla Reperti ceramici lunga durata della fase medievale (fine X secolo d.C.-XV secolo d.C.) Ceramica grezza: 44 frammenti non sappiamo se i materiali siano da riferire a un’unica struttura o alla Ceramica depurata: 22 frammenti successione di più abitazioni (mai sincroniche). Maiolica arcaica: 6 frammenti Definizione – Case di terra. Materiali edilizi Cronologia – VI-VIII secolo d.C./fine X-XIII secolo d.C./XIV-XV Laterizio da copertura: 7 frammenti secolo d.C. Elementi datanti Materiali raccolti Maiolica arcaica Reperti ceramici Acroma grezza Ceramica grezza: 11 frammenti Olla, tipo: tav. XLI, n. 13. Ceramica depurata: 4 frammenti Pentola, tipo: tav. XXV, n. 5. Materiali edilizi Laterizio da copertura: 2 frammenti (73.3) Il transetto misura 50 20 m ha orientamento est/ovest, Elementi datanti morfologia pianeggiante e le caratteristiche del terreno non mostrano Acroma grezza differenze con il resto del sito. Non è stato possibile identificare un’a- Olla, tipo: tav. XXXII, n. 4. rea maggiormente densa, i materiali sono presenti in grande quan- Olla, tipo: tav. XL, n. 13. tità e con densità costante su tutta la superficie. Nel transetto ab- Acroma depurata biamo raccolto reperti frammentari pertinenti a maiolica arcaica, ce- Olle, tipo: tav. XXXV, n. 8; tav. XXXV, n. 11. ramiche acrome e laterizio da copertura ascrivibili a diversi periodi Maiolica arcaica cronologici. Le forme, ceramica acroma, trovano confronti con con- testi di fine III secolo a.C.-II secolo a.C., mentre le maioliche arcai- (73.5) Il transetto misura 5020 m ha orientamento est/ovest, che sono ascrivibili ai secoli XIV-XV d.C. morfologia pianeggiante e le caratteristiche del terreno non mostrano Presenze, media per mq – 30 reperti. differenze con il resto del sito. Non è stato possibile identificare un’a- Interpretazione – I materiali raccolti attestano un’intensa e prolun- rea maggiormente densa, i materiali sono presenti in grande quan- gata frequentazione dell’area nelle fasi etrusco ellenistica e basso Me- tità e con densità costante su tutta la superficie. Nel transetto ab- dioevo. Considerati i materiali raccolti, nonostante le peculiari con- biamo raccolto reperti frammentari pertinenti a maiolica arcaica, ce- dizioni di rinvenimento, riteniamo verosimile ipotizzare la presenza ramiche acrome e laterizio da copertura ascrivibili a diversi periodi nel sottosuolo di stratificazioni riferibili ad almeno due distinte strut- ture abitative di periodo etrusco ellenistico e medievale con elevati cronologici. Le forme, olle e ciotole, trovano confronti con contesti di terra o altri materiali poveri e copertura laterizia. di fine VI-inizi VII secolo d.C. e X-XII secolo d.C.; le maioliche ar-

150 caiche e due frammenti di maiolica rinascimentale sono ascrivibili ai Materiali edilizi secoli seconda metà XIV-XV secolo d.C. Laterizio da copertura: 3 frammenti Presenze, media per mq – 30 reperti. Elementi datanti Interpretazione – I materiali raccolti attestano un’intensa e pro- Acroma grezza lungata frequentazione dell’area nelle fasi tarda antichità, secoli cen- Olla, tipo: tav. XXXI, n. 8. trali del Medioevo e del basso Medioevo. Considerati i materiali Acroma depurata raccolti, nonostante lo stato di mescolamento dei reperti riteniamo Boccale, tipo: tav. XXXV, n. 9. possibile ipotizzare la presenza nel sottosuolo di stratificazioni rife- Olla, tipo: tav. XXXV, n. 13. ribili ad almeno due distinte strutture abitative di periodo tardo an- tico e medievale con elevati di terra o altri materiali poveri e coper- (73.7) Il transetto misura 4020 m ha orientamento est/ovest, tura laterizia. In merito alla lunga durata della fase medievale (X se- morfologia di versante collinare declinante in direzione ovest-sud- colo d.C.-XV secolo d.C.) non sappiamo se i materiali siano da ovest e le caratteristiche del terreno non mostrano differenze con il riferire a un’unica struttura o alla successione di più abitazioni (mai resto del sito. Non è stato possibile identificare un’area di maggiore sincroniche). concentrazione di reperti, presenti in grande quantità e con densità Definizione – Case di terra. costante su tutta la superficie. Nel transetto abbiamo raccolto mate- Cronologia – Fine VI-inizi VII secolo d.C./X-XII secolo d.C./se- riali frammentari pertinenti a terra sigillata italica, ceramiche acrome conda metà XIV-XV secolo d.C. e laterizio da copertura ascrivibili a diversi periodi cronologici. Le Materiali raccolti forme, olle e ciotole, trovano confronti con contesti di I secolo a.C., Reperti ceramici di VI secolo d.C.-inizi VII secolo d.C. e di seconda metà X-XIII se- Ceramica grezza: 62 frammenti colo d.C. Segnaliamo inoltre il rinvenimento di una scoria di lavo- Ceramica depurata: 27 frammenti razione del metallo. Maiolica arcaica: 77 frammenti Presenze, media per mq – 30 reperti. Maiolica rinascimentale: 2 frammenti Interpretazione – I materiali raccolti attestano un’intensa e pro- Ceramica invetriata: 1 frammento lungata frequentazione dell’area nelle fasi prima età imperiale, Invetriata verde: 1 frammento tarda antichità e secoli centrali del Medioevo. Considerati i mate- Materiali edilizi riali raccolti, nonostante lo stato di mescolamento dei reperti ri- Laterizio da copertura: 1 frammento teniamo possibile ipotizzare la presenza nel sottosuolo di stratifi- Elementi datanti cazioni riferibili ad almeno tre distinte strutture abitative di pe- Acroma grezza riodo prima età imperiale, tardo antico e secoli centrali del Olla, tipo: tav. XL, n. 8. Medioevo con elevati di terra o altri materiali poveri e copertura Ciotola, tipo: tav. XXXIII, n. 8. laterizia. In merito alla lunga durata della fase medievale (X secolo Maiolica arcaica d.C.-XV secolo d.C.) non sappiamo se i materiali siano da riferire Catini carenati, tipo: tav. XLVI, n. 1, 3, 4; tav. XLVI, nn. 6, 7, 9, 10, 11; a un’unica struttura o alla successione di più abitazioni (mai sin- tav. XLVII, n. 2. croniche). La presenza di una sola scoria di lavorazione del metallo Maiolica rinascimentale non è sufficiente per ipotizzare lo svolgimento entro i limiti del transetto di attività metallurgiche. (73.6) Il transetto misura 4520 m ha orientamento est/ovest, Definizione – Case di terra. morfologia di versante collinare declinante in direzione ovest-sud- Cronologia – I secolo a.C./VI-inizi VII secolo d.C./seconda metà X- ovest e le caratteristiche del terreno non mostrano differenze con il XIII secolo d.C. resto del sito. Non è stato possibile identificare un’area maggior- Materiali raccolti mente densa. Molto elevata e con densità costante è la quantità di Reperti ceramici reperti in superficie. A differenza degli altri transetti in questo caso i Ceramica grezza: 130 frammenti materiali sono risultati tutti ascrivibili a un’unica fase cronologica. I Ceramica depurata: 47 frammenti frammentari ceramici sono pertinenti a olle e ciotole che trovano Testo: 24 frammenti confronti con contesti di V-VII secolo d.C. Rocchetto: 1 intero Presenze, media per mq – 30 reperti. Terra sigillata italica: 1 frammento Interpretazione – I materiali raccolti attestano un’intensa fre- Materiali edilizi quentazione dell’area nel corso della tarda antichità. Considerati i Laterizio da copertura: 5 frammenti materiali raccolti, nonostante il pessimo stato di conservazione del Metalli deposito in superficie, riteniamo possibile ipotizzare la presenza nel Scorie di lavorazione del metallo: 1 sottosuolo di un deposito archeologico riferibile a una struttura Elementi datanti abitativa di periodo tardo antico con elevati di terra o altri mate- Terra sigillata italica riali poveri e copertura laterizia. Acroma grezza Definizione – Casa di terra. Olla, tipo: tav. XXIV, n. 4. Cronologia – V-VI secolo d.C. Olla, tipo: tav. XL, n. 4; tav. XL, n. 13. Materiali raccolti Olla, tipo: tav. XXXI, n. 6. Reperti ceramici Ceramica grezza: 66 frammenti (73.8) Il transetto misura 4020 m ha orientamento est/ovest, Ceramica depurata: 13 frammenti morfologia di versante collinare declinante in direzione ovest-sud- Fuseruola: 1 frammento ovest e le caratteristiche del terreno non mostrano differenze con il

151 resto del sito. Non è stato possibile identificare un’area di maggiore tole/coperchio, trovano confronti con contesti di I secolo d.C., VI concentrazione di reperti, presenti in grande quantità e con densità secolo d.C.-VII secolo d.C., IX-XIII secolo d.C. Segnaliamo inoltre costante su tutta la superficie. Nel transetto abbiamo raccolto mate- il rinvenimento di numerose scorie di lavorazione del metallo. riali frammentari pertinenti a ceramiche acrome e laterizio da co- Presenze, media per mq – 50 reperti. pertura ascrivibili diversi periodi cronologici. Le forme, olle, pentole Interpretazione – I materiali raccolti attestano un’intensa e pro- tegami, ciotole e Ciotole/coperchio, trovano confronti con contesti lungata frequentazione dell’area nelle fasi prima età imperiale, tarda di I secolo d.C., di VI secolo d.C.-VII secolo d.C., di VII-IX secolo antichità, alto Medioevo e secoli centrali del Medioevo. Conside- d.C. e di IX-XIII secolo d.C. Segnaliamo inoltre il rinvenimento di rati i materiali raccolti e nonostante il pessimo stato della concen- numerose scorie di lavorazione del metallo. trazione di superficie riteniamo possibile ipotizzare la presenza nel Presenze, media per mq – 30 reperti. sottosuolo di stratificazioni riferibili ad almeno quattro distinte Interpretazione – I materiali raccolti attestano un’intensa e prolun- strutture abitative di periodo prima età imperiale, tardo antico, alto gata frequentazione dell’area nelle fasi prima età imperiale, tarda an- Medioevo e secoli centrali del Medioevo. Le abitazioni sono vero- tichità, alto Medioevo e secoli centrali del Medioevo. Considerati i similmente del tipo con elevati di terra o altri materiali poveri e co- materiali raccolti e nonostante il pessimo stato della concentrazione pertura laterizia o materiali deperibili. Per la presenza di materiali di superficie riteniamo possibile ipotizzare la presenza nel sottosuolo legati ad attività artigianali (scorie di lavorazione del metallo) cfr. di stratificazioni riferibili ad almeno quattro distinte strutture abita- F.120 II 73.8. tive di periodo prima età imperiale, tardo antico, alto Medioevo e se- Definizione – Case di terra e forgia. coli centrali del Medioevo. Le abitazioni sono verosimilmente del Cronologia – I secolo d.C/VI-VII secolo d.C./IX-XIII secolo d.C. tipo con elevati di terra o altri materiali poveri e copertura laterizia o Materiali raccolti in materiali deperibili. La presenza di materiali legati ad attività ar- Reperti ceramici tigianali (scorie di lavorazione del metallo) non è attribuibile con cer- Ceramica grezza: 549 frammenti tezza a nessuna delle tre quattro individuate. Riteniamo anche sulla Ceramica depurata: 153 frammenti base delle evidenze raccolte in corrispondenza del transetto 9 e per Scorie di fornace ceramica : 26 la presenza della struttura castrense più probabile attribuire le tracce Materiali edilizi dell’intensa attività metallurgica alla fase medievale. Le motivazioni Laterizio da copertura: 4 di questa interpretazione sono trattate in modo approfondito in sede Metalli di analisi dei dati raccolti. Scorie di lavorazione del metallo: 79 Definizione – Case di terra e forgia. Minerale: 2 pezzi di ematite Cronologia – I secolo d.C/VI-VII secolo d.C./VII-IX secolo Elementi datanti d.C./IX-XIII secolo d.C. Acroma grezza Materiali raccolti Olla, tipo: tav. XXIII, n. 5; tav. XXIV, n. 1. Reperti ceramici Olla, tipo: tav. XXX, nn. 3, 4; tav. XXXII, n. 2. Ceramica grezza: 108 Ciotola-coperchio, tipo: tav. XXXIII, n. 4; tav. XXXIV, n. 8. Ceramica depurata: 5 frammenti Ciotola, tipo: tav. XXXIV, nn. 11, 13. Scorie di fornace ceramica : 9 frammenti Olle, tipo: tav. XL, nn. 1, 2; tav. XLI, n. 8; tav. XLII, n. 7; tav. XLII, n. Materiali edilizi 13; tav. XLIII, nn. 1, 3, 4; tav. XLIII, n. 7. laterizio da copertura: 3 frammenti (73.10) L’UT corrisponde all’estremità meridionale del sito, nella Metalli quale sono stati rinvenuti (reperti per mq: max. 8-min. 4) alcuni Scorie di lavorazione del metallo: 22 frammenti di ceramica grezza e depurata. Elementi datanti Presenze, media per mq – 6 reperti. Acroma grezza Interpretazione – Considerate le pessime condizioni di conservazione Olla, tipo: tav. XXIII, n. 2. dei materiali raccolti e la pendenza, maggiormente accentuata in cor- Pentola, tipo: tav. XXV, nn. 2, 3, 6. rispondenza di quest’ultimo transetto, riteniamo che i reperti raccolti Tegame, tipo: tav. XXVII, n. 2. non siano da mettere in relazione a deposito, bensì al rotolamento di Olle, tipo: tav. XXX, n. 8; tav. XXXI, n. 1, tav. XXXII, n. 1. materiali provenienti dalle unità topografiche situate più a monte. Ciotola-coperchio, tipo: tav. XXXIII, n. 5; tav. XXXIII, nn. 9, 10. Definizione – Sporadico. Olla, tipo: tav. XL, nn. 3, 5, 6; tav. XL, nn. 7, 8; XLI, n. 3; tav. XLIII, Cronologia – Non identificabile n. 2. Materiali raccolti Acroma depurata Reperti ceramici Olle, tipo: tav. XXXV, n. 12, tav. XXXV, n. 3. Ceramica grezza: 16 frammenti Ciotola-coperchio, tipo: tav. XXXIX, n. 1. Ceramica depurata: 3 frammenti Rinvenimento inedito (73.9) Ha forma di rettangolo allungato, misura 4020 m, ha morfologia di versante collinare declinante in direzione ovest-sud- (74) Località podere Il Poggio-Murlo (F.120 II NE-1691/4776) ovest e le caratteristiche del terreno non mostrano differenze con il Unità di paesaggio 3; 300 m s.l.m.; versante collinare; conglomerati resto del sito. Il livello di presenze archeologiche è estremamente ele- poligenici più o meno cementati; fosso Satino; bosco: abbandonato. vato (reperti per mq: max. 60-min. 40). L’area di concentrazione Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. corrisponde all’intero transetto nel quale abbiamo raccolto materiali Condizioni del suolo: sottobosco non curato; visibilità: nulla. frammentari pertinenti a ceramiche acrome e laterizio da copertura Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- ascrivibili a diversi periodi cronologici. Le forme, olle, ciotole e cio- sito: scarso.

152 Descrizione sito – Si trova in un bosco lungo il lato ovest della (75.1) La zona di massima concentrazione di materiale (reperti per strada Montepescini-Casciano, all’altezza tra il podere Fontanelle e mq: max. 50-min. 30) è posta lungo il lato est della recinzione, oc- il podere Il Poggio (altezza sito F.120 II n. 70), dove è visibile un cupa un’area pianeggiante di 96 m, ha forma rettangolare, e orien- sentiero da seguire in direzione nord-nord-ovest per circa 400 m, tamento nord-est/sud-ovest. Le caratteristiche del suolo sono il co- fino a uno spiazzo (1010 m) con morfologia di terrazzo di mezza lore ocra e la consistenza friabile. costa, dove è stato praticato un saggio (non è possibile fornire una Presenze, media per mq – 40 reperti. localizzazione più precisa per la mancanza di solidi punti di riferi- Interpretazione – Le evidenze di reperti in superficie (ceramica grezza, mento e della strumentazione GPS non ancora disponibile in que- depurata, un frammento di vetro e frammenti di embrici), la disposi- sta fase della ricerca). zione in concentrazione e l’assenza di materiali edilizi quali pietra, la- Sulla superficie dello spiazzo indicato e più generalmente lungo tutto terizio e leganti (ad esempio, frammenti di malta) consentono di ipo- il percorso parallelo al sentiero sono visibili piccoli frammenti di la- tizzare la presenza di una struttura abitativa di piccole dimensioni con terizio da copertura. elevati di terra o altri materiali deperibili con copertura laterizia. Descrizione unità topografica – Lo showel test misura Definizione – Casa di terra. 1,50 1,50 0,90 m e la stratificazione si suddivide in 3 livelli: Cronologia – X-inizi XII secolo d.C. 1. Livello di humus spesso 0,20 m, di colore nero e consistenza Materiali raccolti morbida. Reperti presenti: rari e piccoli frammenti di laterizio da Reperti ceramici copertura. Ceramica grezza: 429 frammenti 2. Livello di terra di colore ocra e consistenza friabile, di spessore Ceramica depurata: 15 frammenti 0,40 m. Reperti presenti: nella parte superiore frammenti di lateri- Materiali edilizi zio da copertura (raccolto un embrice intero), poco al di sotto fram- Laterizio da copertura: 13 frammenti menti di terra sigillata italica, acroma grezza e depurata . Vetri 3. Livello di spessore imprecisato (scavato per 0,30 m) di colore Vetro: 1 frammento marrone misto a pietrisco con rari frammenti di ceramica. Crogiolo per la produzione del vetro: 3 frammenti Presenze, media per mq – 15 reperti. Elementi datanti Interpretazione – La stratigrafia evidenziata consente di ipotizzare la Acroma grezza presenza di una piccola struttura abitativa, con gli elevati in mate- Olle, tipo: tav. XL, n. 9; XLI, nn. 1, 4, 5, 6; tav. XLI, nn. 10, 11, 12, 14; riale deperibile (pisé e/o altro) con copertura laterizia, ascrivibile pro- tav. XLII, nn. 2, 6; tav. XLII, n. 10; tav. XLIII, n. 5. babilmente alla prima età imperiale. Definizione – Casa di terra. (75.2) La zona di massima concentrazione di materiale (reperti per Cronologia – Inizi I-fine I secolo d.C. mq: 40) occupa un’area pianeggiante di 75 m, ha forma rettango- Materiali raccolti lare, orientamento est/ovest ed è posta lungo il lato sud-ovest. Le ca- Reperti ceramici ratteristiche del suolo sono il colore ocra e la consistenza friabile. Ceramica grezza: 60 frammenti Presenze, media per mq – 30 reperti. Ceramica depurata: 13 frammenti Interpretazione – Le evidenze di reperti in superficie consentono di Terra sigillata italica: 6 frammenti ipotizzare la presenza di una struttura abitativa di piccole dimensioni Materiali edilizi con elevati di terra o altri materiali deperibili con copertura laterizia. Laterizio da copertura: 8 frammenti e 1 intero Definizione – Casa di terra. Elementi datanti Cronologia – VI-inizi VII secolo d.C. Acroma grezza Materiali raccolti Olla, tipo: tav. XXIII, n. 3. Reperti ceramici Terra sigillata italica Fondo, tipo: tav. XXII, nn. 8, 9. Ceramica grezza: 171 frammenti Rinvenimento inedito Ceramica depurata: 9 frammenti Scarti di fornace: 2 frammenti (75) Località Poggio Castello-Murlo (F.120 II NE-1689/4775) Materiali edilizi Unità di paesaggio 3; 230 m s.l.m.; terrazzo di mezzacosta; ofioliti; Laterizio da copertura: 4 frammenti fosso Ornate; coltura stabile: frutteto. Metalli Ricognizioni effettuate:4; condizioni di luce: cielo terso/cielo co- Scorie : 2 frammenti perto. Elementi datanti Condizioni del suolo: fresato; visibilità: scarsa. Acroma grezza Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Olla, tipo: tav. XXXIII, n. 7. sito: scarso. Ciotola-coperchio, tipo: tav. XXXIV, n. 12. Descrizione sito – Si trova lungo il versate ovest di Poggio Castello Rinvenimento inedito più esattamente a circa 50 m in direzione nord dalla cima del pog- gio. È delimitato da una recinzione lungo tutto il suo perimetro e (76) Località podere Caselle-Murlo (F.120 II NE-1690/4775) confina con aree boschive in tutte le direzioni a esclusione del lato Unità di paesaggio 3; 219 m s.l.m.; versante collinare; conglomerati nord-est contiguo a un seminativo. Il terreno è di colore ocra e la poligenici più o meno cementati; fosso Satino; seminativo: cereali. consistenza è friabile. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Descrizione unità topografiche – Sono state rinvenute due concen- Condizioni del suolo: erboso; visibilità: scarsa. trazioni riconducibili a deposito. Le ripetute ricognizioni hanno in- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- crementato notevolmente la quantità di ceramica databile. sito: scarso.

153 Descrizione sito – Si trova a circa 100 m in direzione nord dal po- Descrizione sito – Si trova lungo la strada Casciano-Montepescini dere Caselle, delimitato a sud da una strada campestre e su tutti gli (circa 250 m dal bivio per Montepescini), all’altezza del sito F.120 II altri lati da bosco. La morfologia è di versante collinare leggermente n. 68. È delimitato a nord da bosco, a ovest da un seminativo, a sud declinante verso nord, le caratteristiche del suolo (poco visibile a da vigna e infine verso est dalla suddetta strada. causa del manto erboso) sono il colore ocra e la consistenza friabile. La morfologia del terreno è di versante collinare leggermente decli- Descrizione unità topografica – Nell’angolo sud del sito sono stati nante verso sud, caratteristiche del suolo sono colore ocra e consi- rinvenuti alcuni frammenti di acroma grezza e depurata. stenza friabile. Presenze, media per mq – 3 reperti. Descrizione unità topografica – È ubicata a 5 m dal margine della Interpretazione – Il basso numero di frammenti e l’assenza di un’a- strada e a 15 m dal margine nord dell’oliveto. L’area di massima con- rea di concentrazione non consentono di mettere in relazione le evi- centrazione (reperti per mq: max. 8-4 min.) ha forma rettangolare, denze rintracciate a un deposito archeologico. misura 106 m ed è orientata nord/sud. Intorno è visibile una fascia Definizione – Sporadico. di 5 m in cui la densità di reperti diminuisce bruscamente. La morfo- Cronologia – III-II secolo a.C. logia del terreno è di versante collinare leggermente declinante verso Materiali raccolti sud; caratteristiche del suolo sono colore ocra e consistenza friabile. Reperti ceramici Presenze, media per mq – 6 reperti. Ceramica grezza: 5 frammenti Interpretazione – Le evidenze riscontrate in superficie, nonostante Materiali edilizi il pessimo stato di conservazione dei reperti, consentono di inter- Laterizio da copertura: 2 frammenti pretare il deposito come una probabile struttura abitativa di piccole Elementi datanti dimensioni con elevati in materiale deperibile e copertura laterizia. Acroma grezza Definizione – Casa di terra. Olla, tipo: tav. XVI, n. 5. Cronologia – III-metà II secolo a.C. Rinvenimento inedito Materiali raccolti Reperti ceramici (77) Località podere Il Poggio-Murlo (F.120 II NE-1690/4777) Ceramica grezza: 35 frammenti Unità di paesaggio 3; 300 m s.l.m.; versante collinare; conglomerati Ceramica depurata: 59 frammenti poligenici più o meno cementati; fosso Satino; seminativo: cereali. Ceramica a vernice nera: 1 frammento Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Rocchetto: intero 1 Condizioni del suolo: fresato; visibilità: nulla. Materiali edilizi Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Laterizio da copertura: 7 frammenti sito: scarso. Elementi datanti Descrizione sito – Seminativo situato lungo la strada Casciano- Ceramica a vernice nera Montepescini, all’altezza del podere Il Poggio (lato ovest). Il fondo Acroma grezza ha forma rettangolare, misura 10060 m, ha orientamento nord- Olla, tipo: tav. XVII, n. 1. est/sud-ovest ed è delimitato in tutte le direzioni da bosco a esclu- Rinvenimento inedito sione del lato sud-est adiacente alla strada asfaltata. La morfologia è di versante collinare declinante verso sud-est, le caratteristiche del (79) Monte Ambrogio-Murlo (F.120 II NE-1695/4777) (fig. 8) suolo, attualmente poco visibile a causa del manto erboso, sono co- Unità di paesaggio 3; 250 m s.l.m.; sommità collinare; diaspri; tor- lore ocra e consistenza friabile. renti Crevole e Crevolone; bosco: pulito. Descrizione unità topografica – Il sito ha restituito alcuni fram- Ricognizioni effettuate:3; condizioni di luce: cielo terso/cielo co- menti di acroma grezza e depurata. perto. Presenze, media per mq – 2 reperti. Condizioni del suolo: sottobosco curato; visibilità: nulla. Interpretazione – Il basso numero di frammenti e l’assenza di un’a- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- rea di concentrazione non consentono di mettere le evidenze rin- sito: scarso. tracciate in relazione a un deposito archeologico. Descrizione sito – Si trova sulla sommità di Monte Ambrogio si- Definizione – Sporadico. tuato a ovest di La Befa, cinto dal Crevole a nord-est e dal Crevo- Cronologia – Generica età etrusca. lone a sud-ovest e a 150 m in linea d’aria in direzione sud-est. Materiali raccolti L’intero monte è fittamente boscoso a esclusione del lato sud, Reperti ceramici dove si trova il podere Verzure circondato da pascoli. L’area som- Ceramica depurata: 2 frammenti mitale è piuttosto ampia (70 60 m) e caratterizzata dalla presenza Dolia: 1 frammento di un poggio di forma ellittica (30 20 m) orientato nord/sud; ca- Materiali edilizi ratteristiche del suolo sono il colore marrone e la consistenza mor- Laterizio da copertura: 8 frammenti bida. L’accesso al sito si presenta piuttosto difficoltoso, la strada migliore che abbiamo trovato, parte dalla località La Befa segue il Rinvenimento inedito monte lungo le pendici nord, si oltrepassa il ponte della ferrovia e (78) Località Montepescini-Murlo (F.120 II NE-1690/4776) si segue il percorso ferrato fino alla galleria, al fianco della quale si Unità di paesaggio 3; 270 m s.l.m.; versante collinare; ofioliti; fosso trova un piccolo sentiero che conduce sopra il podere Verzure e Satino; coltura stabile: oliveto. alla sommità di Monte Ambrogio. Una alternativa migliore è rag- Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. giungere, percorrendo la strada bianca da La Befa direttamente il Condizioni del suolo: fresato; visibilità: scarsa. podere Verzure ma all’epoca delle ricerche la presenza di grossi Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- cani da pastore e la scarsa collaborazione del proprietario pone- sito: scarso. vano problemi di sicurezza.

154 Descrizione unità topografiche – Sulla sommità del monte abbiamo ceramica non ci consente di fornire una interpretazione più esau- proceduto alla documentazione dei resti di strutture in pietra, alla riente di una generica frequentazione del sito. raccolta dei materiali in superficie e alla pratica di sei showel test che Definizione – Frequentazione. hanno confermato l’alta potenzialità archeologica del sito. Cronologia – Generico Medioevo. Interpretazione complessiva – La posizione arroccata e strategica del Materiali raccolti sito, la presenza di ruderi su tutta la sommità e i risultati emersi dagli Reperti ceramici showel test confermano l’ipotesi avanzata da Passeri della presenza in Ceramica grezza: 18 frammenti quest’area di un castello. L’indagine sui dati telerilevati (foto verticali, Ceramica depurata: 12 frammenti oblique e immagini Ikonos MS), le considerazioni che emergono dalla Materiali edilizi visualizzazione del DEM di Monte Ambrogio forniscono dati ulteriori Laterizio da copertura: 1 frammento sulla consistenza dell’insediamento e sulle relazioni con il territorio cir- costante. Le ripetute ricognizioni e la pratica di showel test orientano la (79.3) Showel test praticato approssimativamente a 7 m dal margine cronologia iniziale dell’insediamento verso i secoli centrali del Me- ovest del poggio. In quest’area la vegetazione è piuttosto fitta, inoltre dioevo (X-XI secolo d.C.) e finale nel corso del XIII secolo d.C. in superficie è visibile una notevole quantità di pietra di medio-piccole dimensioni e di laterizio da copertura. La stratigrafia si articola in: (79.1) Showel test effettuato in prossimità del limite nord del poggio, 1. Livello di humus: colore marrone scuro, consistenza morbida e lungo la parte interna della rasatura di un muro. Il saggio ha resti- spessore di circa 0,20 m. Materiali presenti: scarsi frammenti di te- tuito pochissimo materiale archeologico, frammenti di laterizio e ce- gole sulla superficie e scarsa ceramica depurata. ramiche acrome, rinvenute in prevalenza a circa 1 m sotto il suolo di 2. Livello di terra chiara colore ocra e consistenza medio morbida; campagna. La stratigrafia si articola in tre livelli: spessore di 0,50. È questo lo strato che rispetto agli altri due ha re- 1. Livello di humus: colore marrone scuro, consistenza morbida e stituito la maggior parte dei materiali (acroma grezza e depurata); in spessore di circa 0,20 m. Reperti presenti: scarsi frammenti di tegole corrispondenza del livello sono cresciute anche le dimensioni e lo nella parte superficiale. stato di conservazione dei frammenti. 2. Livello di grosse pietre, spaccate e alcune approssimativamente 3. Livello di terra di colore scuro e consistenza dura, privo di mate- lavorate miste a terra di colore marrone scuro, consistenza morbida riali significativi; esplorato per uno spessore di 0,30 m. e spessore di 0,70 m. Negli ultimi 0,20 m sono stati trovati i ma- Presenze, media per mq – 2 reperti. teriali più interessanti. Interpretazione – Il ritrovamento limitato ad alcuni frammenti di 3. Livello di pietrisco e terra di colore scuro e consistenza morbida ceramica non ci consente di fornire una interpretazione più esau- privo di reperti significativi; spessore 0,30 m. Materiali archeologici riente di una generica frequentazione del sito. presenti: rari e piccoli frammenti di acroma grezza. Definizione – Frequentazione. Presenze, media per mq – 5 reperti. Cronologia – Generico Medioevo. Interpretazione – Il ritrovamento limitato ad alcuni frammenti di ce- Materiali raccolti ramica non ci consente di fornire una interpretazione più esauriente Reperti ceramici di una generica frequentazione del sito nel corso dei secoli centrali. Ceramica grezza: 47 frammenti Definizione – Frequentazione. Ceramica depurata: 49 frammenti Cronologia – X-XIII secolo d.C. Materiali edilizi Materiali raccolti Laterizio da copertura: 2 frammenti Reperti ceramici Ceramica grezza: 12 frammenti (79.4) Showel test praticato grossomodo al centro del poggio a circa Ceramica depurata: 14 frammenti 6 m in direzione est rispetto all’UT 3. In quest’area la vegetazione è Materiali edilizi piuttosto fitta e in superficie è visibile una notevole quantità di pie- Laterizio da copertura: 3 frammenti tra di medio-piccole dimensioni e di laterizio da copertura. La stra- Elementi datanti tigrafia si compone di: Acroma grezza 1. Livello di humus: colore marrone scuro, consistenza morbida Olle, tipo: tav. XL, nn. 10-12; tav. XLI, n. 2. con presenza sporadica di pietre; spessore di circa 0,20 m. Materiali presenti: alcuni frammenti di ceramica grezza e depurata. (79.2) Showel test praticato circa a metà del lato est del poggio. La 2. Livello con notevole presenza di pietra: la terra non muta ne colo- stratigrafia è così composta: razione ne consistenza ; spessore di 0,50 m. Caratteristica dello strato 1. Livello di humus: colore marrone scuro, consistenza morbida e è la forte presenza di pietre, alcune delle quali squadrate e di ceramica. spessore di circa 0,15 m. Materiali presenti: rari frammenti di tegole 3. Livello di pietrisco e terra di colore marrone scuro e consistenza sulla superficie e scarsa ceramica grezza e depurata. morbida privo di materiali significativi; esplorato per uno spessore 2. Livello di terra di colore ocra , consistenza friabile, nel quale è di 0,30 m. presente un allineamento di tre pietre approssimativamente squa- Presenze, media per mq –5 reperti. drate, sotto le quali prosegue lo stesso strato; spessore di 0,30 m. Interpretazione – Il ritrovamento limitato ad alcuni frammenti di Materiali presenti: numerosi frammenti fittili di dimensioni estre- ceramica non ci consente di fornire una interpretazione più esau- mamente ridotte. riente di una generica frequentazione del sito nel corso dei secoli cen- 3. Livello di pietrisco e terra di colore scuro e consistenza morbida trali del Medioevo. privo di materiali significativi; esplorato per uno spessore di 0,25 m. Definizione – Frequentazione. Presenze, media per mq – 4 reperti. Cronologia – XI-fine XIII secolo d.C. Interpretazione – Il ritrovamento limitato ad alcuni frammenti di Elementi datanti

155 Materiali raccolti sud (coincidente con il limite dei pascoli del podere Verzure) con- Reperti ceramici duce in cima al Monte. In questa zona sono stati identificati grandi Ceramica grezza: 23 frammenti quantità di materiale edilizio tipo pietre e frammenti di laterizi da Ceramica depurata: 54 frammenti copertura e ceramiche acrome. Nell’area sud, dove la visibilità è mi- Materiali edilizi gliore abbiamo identificato resti di murature. Laterizio da copertura: 1 frammento Per una migliore lettura del sito è indispensabile in futuro procedere Elementi datanti al rilievo GPS del perimetro della sommità, delle strutture emer- Acroma grezza genti, delle concentrazioni di materiali edilizi e ceramiche. Olla, tipo: tav. XLII, n. 2. Presenze, media per mq – 6 reperti. Interpretazione – Il ritrovamento di frammenti ceramici, laterizi da (79.5) Showel test praticato a circa 6 m (verso est) dall’UT 4; in que- copertura, resti di murature e alta densità di pietre consentono di for- st’area la vegetazione è molto densa e la superficie mostra una note- mulare l’ipotesi della presenza in quest’area di uno spazio abitativo vole quantità di pietra di medio-piccole dimensioni e di laterizio da gravitante intorno al cassero, forse il borgo del castello. copertura. La stratigrafia si articola in: Definizione – Borgo. 1. Livello di humus: colore marrone scuro, consistenza morbida con presenza sporadica di pietre e reperti fittili; spessore di circa 0,10 Cronologia – Primi decenni dell’XI-fine XIII secolo d.C. m. Materiali archeologici presenti: rari e minuscoli frammenti di ce- Materiali raccolti ramica e laterizio da copertura. Reperti ceramici 2. Livello di pietra e terra di colore ocra scuro e consistenza mor- Ceramica grezza: 129 frammenti bida; presenza di ceramica e pietra di medie dimensioni, alcune ap- Ceramica depurata: 68 frammenti prossimativamente lavorate. Spessore 0,50 m. Laterizio da copertura: 15 frammenti 3. Livello di pietrisco e terra di colore marrone scuro e consistenza Elementi datanti morbida, privo di materiali significativi; esplorato per uno spessore Acroma grezza di 0,20 m. Olle, tipo: tav. XL, n. 11; tav. XLII, n. 2. Presenze, media per mq – 4 reperti. Rinvenimento inedito Interpretazione – Il ritrovamento limitato ad alcuni frammenti di ceramica non ci consente di fornire una interpretazione più esau- (80) Località Poggio Castello-Murlo (F.120 II NE-4775/1689) riente di una generica frequentazione del sito. Unità di paesaggio 3; 230 m s.l.m.; versante collinare; ofioliti; fosso Definizione – Frequentazione. Satino; bosco: abbandonato. Cronologia – Generico Medioevo. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo coperto. Materiali raccolti Condizioni del suolo: sottobosco curato; visibilità: nulla. Reperti ceramici Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Ceramica grezza: 21 frammenti sito: scarso. Ceramica depurata: 22 frammenti Descrizione sito – Si tratta di una sezione, ubicata lungo il sentiero che si estende lungo il lato sud-est di Poggio Castello. (79.6) L’unità topografica corrisponde all’area sopraelevata rispetto Descrizione unità topografica – La sezione, praticata per il passag- alla sommità di Monte Ambrogio. Lungo il limite dell’area è ben vi- gio di un sentiero lungo il lato sud del Poggio, misura 2 m di lun- sibile la rasatura di una muro che si estende per tutto il perimetro. ghezza 1 m di altezza. La stratigrafia si articola in due livelli: All’interno in superficie è molto elevata la presenza di pietre di me- 1. Livello di humus: terra di colore marrone scuro e consistenza dio-piccole dimensioni. I reperti ceramici, acroma grezza, depurata friabile. Spessore: 0,20. Reperti presenti: nessuno. e laterizio da copertura, rinvenuti in superficie hanno distribuzione 2. Livello di terra di colore marrone e consistenza dura. Spessore: sostanzialmente omogenea e vertono in cattive condizioni di con- 0,80. Reperti presenti: rari frammenti di acroma grezza, depurata, servazione (dimensioni ridotte). Presenze, media per mq – 10 reperti. un frammento di maiolica arcaica e alcuni laterizi da copertura. Interpretazione – Il ritrovamento di frammenti ceramici, laterizi da Presenze, media per mq – 10 reperti. copertura, resti di murature e alta densità di pietre consentono di for- Interpretazione – I materiali emersi a circa 0,50 m dal suolo di cam- mulare l’ipotesi della presenza in quest’area di uno spazio sopraele- pagna di alcuni frammenti di acroma grezza, depurata, un fram- vato cinto da mura all’interno del quale si trovano un numero im- mento di maiolica e laterizio da copertura sono da mettere in rela- precisato di strutture di cui ignoriamo la funzione. Due di cinque zione all’intensa frequentazione dell’area nel corso del Medioevo. showel test orientano la cronologia verso i secoli centrali del Medioevo. Definizione – Frequentazione. Definizione – Cassero. Cronologia – XIV-XV secolo d.C. Cronologia – Secoli centrali del Medioevo. Materiali raccolti Elementi datanti Reperti ceramici Materiali raccolti Ceramica grezza: 8 frammenti Reperti ceramici Ceramica depurata: 1 frammento Ceramica grezza: 30 frammenti Maiolica arcaica: 1 frammento Ceramica depurata: 46 frammenti Elementi datanti Materiali edilizi Maiolica arcaica Laterizio da copertura: 3 frammenti Rinvenimento inedito (79.7) L’unità topografica corrisponde all’area sommatale di Monte (81) Località podere Querciale (F.120 II NE-4775/1690) Ambrogio e al sentiero (estensione: 803 m circa) che dal versante Unità di paesaggio 3; 243 m s.l.m.; sommità collinare; conglomerati

156 poligenici più o meno cementati; fosso Satino; bosco: abbandonato. strutture o concentrazioni riferibili a giacitura. Non possiamo for- Ricognizioni effettuate:3; condizioni di luce: tutte. nire una interpretazione più precisa di generica frequentazione. Condizioni del suolo: sottobosco non curato; visibilità: nulla. Definizione – Frequentazione. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Cronologia – X-XII secolo d.C. fino alla metà XIII secolo d.C. sito: scarso. Materiali raccolti Descrizione sito – Poggio di forma ellittica estremamente regolare, Reperti ceramici misura 6040 m, orientato nord-est/sud-ovest, è situato a 100 m in Ceramica grezza: 51 frammenti direzione sud dal podere Querciale. L’intero perimetro è cinto da Ceramica depurata: 26 frammenti una fascia di terreno (ca. 10-15 m) terrazzato. Materiali edilizi Il sito è totalmente ricoperto da bosco (non molto fitto), il terreno Laterizio da copertura: 11 frammenti è pianeggiante e il suolo di colore marrone scuro e consistenza Elementi datanti morbida. Acroma grezza Descrizione unità topografiche – L’UT (reperti per mq: max. 8- Olla, tipo: tav. XLIII, n. 6. min. 4) si trova lungo il lato est del terrazzo, ha forma rettangolare, Rinvenimento inedito misura 75 m ed è orientata est/ovest. L’area è circoscritta da una (83) Località Pieve a Carli-Murlo (F.120 II NE-1693/4781) fascia di ca. 15 m in cui la densità di reperti decresce e le dimensioni Unità di paesaggio 2; 292 m s.l.m.; versante collinare; formazione di degli stessi diminuiscono. Murlo; torrenti Crevole e Crevolicchio; pascolo. La morfologia è pianeggiante e caratteristiche del terreno sono co- Ricognizioni effettuate:3; condizioni di luce: cielo terso/cielo coperto. lore grigio e consistenza dura. Condizioni del suolo: erboso; visibilità: scarsa. Presenze, media per mq – 6 reperti. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Interpretazione – Nonostante le cattive condizioni del deposito è sito: scarso. possibile interpretare il rinvenimento come una piccola casa di terra Descrizione sito – Si trova a circa 600 m da Miniere di Murlo in di- o in altri materiali deperibili con copertura laterizia. rezione nord, lungo il versante ovest della valle del Crevole, a circa Definizione – Casa di terra. 400 m in linea d’aria da Murlo. Il sito è delimitato a est da pascoli e Cronologia – Fine VII-metà VI secolo a.C. dalla strada a sterro mentre in tutte le altre direzioni da bosco. Le ca- Materiali raccolti ratteristiche del suolo sono colore ocra e consistenza dura. Le ripe- Reperti ceramici tute ricognizioni non hanno dato risultati significativi. Ceramica grezza: 107 frammenti Descrizione unità topografica – Premettiamo che durante le tre ri- Ceramica depurata: 49 frammenti cognizioni effettuate la visibilità è sempre stata molto bassa e la ri- Fuseruola: 1 petizione del survey (sempre in campagne differenti) non ha dato al- Materiali edilizi cun risultato. Sono stati rinvenuti, distribuiti in tutto il sito in modo Laterizio da copertura: 4 frammenti costante (densità bassa), frammenti di acroma grezza, depurata e so- Elementi datanti prattutto laterizio da copertura. Acroma grezza Presenze, media per mq – inferiore a 1 reperto. Olle, tipo: tav. IV, n. 2; tav. V, n. 10. Interpretazione – I materiali rinvenuti e la distribuzione su un’area Rinvenimento inedito piuttosto ampia attestano la frequentazione del sito, contempora- (82) Località Pompana-Murlo (F120 II NE-1695/4778) neamente la mancanza di una vera concentrazione non permette di Unità di paesaggio 3; 250 m s.l.m.; sommità collinare; diaspri; fosso stabilirne le forme (anche in modo sommario). Rigagliano; bosco: abbandonato. Definizione – Frequentazione. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo coperto. Cronologia – Fine VII-metà VI secolo a.C. Condizioni del suolo: sottobosco non curato; visibilità: nulla. Materiali raccolti Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Reperti ceramici sito: scarso. Ceramica grezza: 4 frammenti Descrizione sito – Il sito è stato individuato tramite dati telerilevati. Ceramica depurata: 7 frammenti Situato a 300 m in direzione sud-ovest dal villaggio di Pompana, Materiali edilizi consiste in una collina boscosa con versanti scoscesi su tutti i lati (in Laterizio da copertura: 5 frammenti modo particolare verso nord-ovest). Il sito si raggiunge percorrendo Elementi datanti prima un sentiero che parte da Pompana e costeggia le pendici del Acroma grezza poggio. Per raggiungere la sommità del poggio non abbiamo trovato Olla, tipo: tav. V, n. 2. nessuna via ed è stato necessario penetrare la boscaglia. L’area som- Rinvenimento inedito mitale è spianata, ha forma ellittica, misura 5030 m ca. ed è orien- (84) Località Monteorgiali-Murlo (F.120 II NE-1695/4780) tata sud-ovest/nord-est. Il terreno è di colore marrone scuro e consi- Unità di paesaggio 2; 300 m s.l.m.; versante collinare; formazione di stenza morbida, molto humoso. Murlo; torrente Crevole; pascolo. Descrizione unità topografica – Nel corso della verifica abbiamo Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. raccolto frammenti ceramici e laterizio da copertura sulla sommità Condizioni del suolo: erboso; visibilità: nulla. del poggio. Non abbiamo individuato ruderi di murature o edifici. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- La successiva pratica di due showel test non ha dato nessun risultato. sito: scarso. Presenze, media per mq – 3 reperti. Descrizione sito – Si trova tra il podere Monteorgialino e la provin- Interpretazione – Il sopralluogo non ha permesso di identificare ciale (Vescovado-Buonconvento), è collegato da una strada a sterro in

157 pessime condizioni, lungo la quale si trova il rudere del podere Mon- (86) Località podere Arniano-Murlo (F.120 II NE-1695/4779) teorgiali (ridotto a ricovero per animali). L’edificio è circondato da bo- Unità di paesaggio 1; 251 m s.l.m.; versante collinare; conglomerati sco (nord ed est) e pascoli (ovest); a 70 m in direzione ovest è situato poligenici più o meno cementati; torrente Crevole e Fosso della un piccolo bacino idrico. Il suolo ha colore ocra e consistenza dura. Chiesa; coltura stabile: frutteto. Descrizione unità topografica – Sono stati rinvenuti in un’area di Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo coperto. circa 105 m, a 10 m dal podere in direzione sud-est lungo il limite Condizioni del suolo: fresato; visibilità: scarsa. tra incolto e bosco, alcuni frammenti di acroma grezza, maiolica ar- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- caica e laterizio da copertura non riconducibili a nessuna evidenza. sito: scarso. Presenze, media per mq – 2 reperti. Descrizione sito – Si trova a 1 km in direzione sud-ovest dalla S.P. Interpretazione – Ipotizziamo la presenza di una piccola struttura 34 (Vescovado-Buonconvento). Il sito è delimitato in direzione nord con elevati di terra (o altri materiali deperibili) con copertura lateri- da un frutteto, a sud-est da bosco e a est da pascolo. La morfologia è zia ascrivibile alla fase etrusco arcaica. I pochi frammenti di maiolica di versante collinare leggermente declinante verso sud, il suolo ha co- arcaica in corrispondenza della concentrazione sono da interpretare lore marrone e consistenza friabile. come materiale sporadico. Descrizione unità topografica – È ubicata nell’angolo nord-ovest del Definizione – Casa di terra e sporadico. sito, a 6 m in direzione nord, lungo il margine tra seminativo e frutteto. Cronologia – Fine VII-metà VI secolo a.C./XIV-XV secolo d.C. L’area di maggiore densità (reperti per mq: max. 6-min. 4) ha forma Materiali raccolti rettangolare, misura 67 m e ha orientamento est/ovest. La fascia di di- Reperti ceramici minuzione di materiali fittili è molto ridotta (ca. 4 m). La morfologia è Ceramica grezza: 18 frammenti pressoché pianeggiante con leggera inclinazione verso sud; il colore del Ceramica depurata: 13 frammenti terreno è marrone e la consistenza friabile. La ripetizione della ricogni- Maiolica arcaica: 2 frammenti zioni ha permesso di individuare la piccola concentrazione. Materiali edilizi Presenze, media per mq – 5 reperti. Laterizio da copertura: 8 frammenti Interpretazione – Ipotizziamo la presenza di una piccola struttura con Elementi datanti elevati di terra (o altri materiali deperibili) con copertura laterizia. Maiolica arcaica Definizione – Casa di terra. Acroma grezza Cronologia – Fine VII-metà VI secolo a.C. Olla, tipo: tav. V, n. 7. Materiali raccolti Pithos, tipo: tav. IX, n. 8. Reperti ceramici Rinvenimento inedito Ceramica grezza: 2 frammenti (85) Località podere Pratella-Murlo (F.120 II NO-1687/4778) Ceramica depurata: 3 frammenti Unità di paesaggio 3; 267 m s.l.m.; versante collinare; formazione Dolia: 3 frammenti dei galestri e palombini; fosso Fangacci; area edificata. Materiali edilizi Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo terso/cielo coperto. Laterizio da copertura: 4 frammenti Condizioni del suolo: erboso; visibilità: scarsa. Elementi datanti Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Acroma grezza sito: scarso. Olla, tipo: tav. V, n. 9. Descrizione sito – Punto di riferimento più vicino è Il fiume Merse, Ciotola-coperchio, tipo: tav. VIII, n. 4. a 700 m in direzione ovest. Il podere Pratella occupa un terrazzo di Rinvenimento inedito mezzacosta lungo il versante est della Val di Merse, è delimitato in tutte le direzioni da bosco, a esclusione del lato ovest dove si trova (87) Poggio la Fornace-Murlo (F.120 II NE-1691/4774) un campo di forma rettangolare (misura circa 350200 m, orientato Unità di paesaggio 3; 166 m s.l.m.; poggio; conglomerati poligenici sud-ovest/nord-est). Il podere è proprietà del demanio ed è recintato più o meno cementati; fosso Satino; bosco: abbandonato. per tutta la sua estensione con pali da vigna di 1,80 m. Il suolo ha Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. colore ocra e consistenza dura. Per accedervi è necessario mettersi in Condizioni del suolo: sottobosco non curato; visibilità: nulla. contatto con il responsabile. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Descrizione unità topografica – Sono stati rinvenuti intorno al po- sito: scarso. dere in direzione sud-est alcuni frammenti di materiale ceramico e Descrizione sito – Individuato tramite foto aerea, è situato a 350 m scarti di fornace. dalla strada a sterro che porta alla Fattoria Casabianca. Il sito è deli- Presenze, media per mq – 2 reperti. mitato in direzione nord-est da un campo, in tutte le altre direzioni da Interpretazione – Il ritrovamento limitato ad alcuni frammenti di bosco. La morfologia è collinare e la sommità ha forma approssimati- ceramica non ci consente di fornire un’interpretazione più esauriente vamente ellittica, misura 5030 m e ha orientamento nord-nord- di una generica frequentazione del sito. La ripetizione dalla ricogni- est/sud-sud-ovest. Il suolo ha colore marrone e consistenza friabile. zione ha dato esito negativo. Descrizione unità topografica – Sono stati individuati lungo il sen- Definizione – Sporadico. tiero nel bosco grossi frammenti di scarti di fornace. Una prima ri- Cronologia – Generica età romana. cognizione nel bosco e sul poggio non ha dato nessun risultato. Materiali raccolti Presenze, media per mq – 2 reperti. Reperti ceramici Interpretazione – La presenza lungo il sentiero di materiali pertinenti Ceramica depurata: 1 frammento a fornace ceramica possono indicare la presenza nelle vicinanze di una Scarto di fornace: 1 frammento struttura produttiva diruta i cui resti sono stati in parte reimpiegati Rinvenimento inedito per la sistemazione della viabilità. Gli stessi materiali potrebbero pro-

158 venire da molto lontano. In assenza di dati ulteriori ci limitiamo a ri- Materiali edilizi portare la notizia e a definire il rinvenimento come sporadico. Laterizio da copertura: 3 frammenti Definizione – Sporadico. Elementi datanti Cronologia – Non identificabile Ceramica a vernice nera Materiali raccolti Maiolica arcaica Reperti ceramici Maiolica rinascimentale Scarto di fornace: 2 frammenti Piatto, tipo: tav. XLVIII, n. 5. Rinvenimento inedito Ceramica grezza Olla, tipo: tav. XVI, n. 3. (88) Montepertuso-Murlo (F.120 II NE-1695/4777) Unità di paesaggio 2; 281 m s.l.m.; sommità collinare; diaspri; fosso (88.2) Si trova grossomodo al centro del poggio lungo il versante ovest. della Chiesa; coltura stabile: frutteto. La concentrazione di forma approssimativamente rettangolare (reperti Ricognizioni effettuate:3; condizioni di luce: cielo terso/cielo co- per mq: max. 20-min. 15) ha dimensioni molto piccole 43 m e ubi- perto. cata intorno a una pianta da frutto di recente impianto. Intorno all’a- Condizioni del suolo: fresato; visibilità: scarsa. rea indicata la presenza di materiale diminuisce bruscamente. Le ca- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- ratteristiche del suolo sono colore ocra e consistenza friabile. sito: scarso. Presenze, media per mq – 18 reperti. Descrizione sito – Si trova a 300 m in direzione nord rispetto a Interpretazione – I dati relativi alla concentrazione rinvenuta permet- Monte Ambrogio, in una parte del territorio attualmente piuttosto tono di ipotizzare solo la presenza di una piccola abitazione contadina isolata. Il sito è delimitato in direzione est dalla strada e in tutte le con elevati in terra (e/o altri materiali deperibili) e copertura laterizia. altre direzioni da bosco. La morfologia è collinare, la sommità ha Definizione – Casa di terra. forma ellittica (oblunga) e misura 7030 m. Da nord a sud (orien- Cronologia – Fine IV-inizi III secolo a.C. tamento del poggio) troviamo: il lato settentrionale delimitato e oc- Materiali raccolti cupato da ruderi, segue un’area di 4020 m adibita a uso ortivo, un Reperti ceramici cortile e infine l’antica chiesa di Montepertuso. Attualmente il com- Ceramica grezza: 33 frammenti plesso è in fase di ristrutturazione a opera della comunità Mondo Ceramica depurata: 26 frammenti Nuovo. Il suolo ha colore marrone e consistenza friabile. Ceramica a vernice nera: 7 frammenti Descrizione unità topografiche – L’intero sito mostra indizi di ele- Dolia: 12 frammenti vato potenziale archeologico, comprenderne le forme e le caratteri- Peso da telaio: intero 1 Materiali edilizi stiche è complicato dall’uso del suolo (= grado di visibilità nullo). Laterizio da copertura: 3 frammenti Durante la ricognizione abbiamo individuato due UT, una ricon- Elementi datanti ducibile a giacitura, la seconda a generica plurifrequentazione. Le ri- Acroma grezza petute ricognizioni hanno solo marginalmente aumentato il numero Pithos, tipo: tav. XVIII, n. 5. di reperti raccolti. Olla, tipo: tav. XVII, n. 3. (88.1) Sono stati rinvenuti un po’ ovunque sul poggio e lungo le Ceramica a vernice nera pendici ovest e nord, numerosi frammenti di acroma grezza e depu- Rinvenimento inedito rata, ceramica a vernice nera, maiolica arcaica e tegole riconducibili (89) Località Tinoni-Murlo (F.120 II NE-1694/4782) a più evidenze non identificabili. Unità di paesaggio 1; 279 m s.l.m.; versante collinare; conglomerati Presenze, media per mq – 5 reperti. poligenici; torrente Crevole; seminativo: cereali. Interpretazione – Premettiamo che i dati di cui disponiamo non Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo coperto. sono sufficienti per fornire una interpretazione esauriente per il pe- Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. riodo etrusco. Per il periodo medievale cfr. F.120 II n. 23. La pre- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- senza sporadica su tutto il poggio di materiale etrusco, la concentra- sito: scarso. zione emersa in seguito allo scavo per piantare un albero da frutto, Descrizione sito – È posto 500 m in direzione sud dalla località Ti- la posizione dominante (sud-est l’Ombrone e a nord-ovest la zona noni, delimitato a est dalla S.P. 34, a nord dal cimitero di Vescovado mineraria) e la vicinanza a Pompana (cfr. F.120 II nn. 11, 12) sono e a sud e ovest da bosco. La morfologia, procedendo da est verso indizi che possono far pensare a un insediamento d’altura di un certa ovest, è inizialmente pianeggiante e successivamente di versante col- consistenza e rilevanza. linare inclinato verso ovest. Caratteristiche del suolo sono, nella parte Definizione – Frequentazione. pianeggiante colore marrone e consistenza morbida, mentre nella Cronologia – Metà III secolo a.C./XIV-metà XV secolo d.C. zona declinante verso est il colore è grigio e la consistenza sabbiosa. Materiali raccolti Descrizione unità topografiche – La ricognizione dell’area ha moli- Reperti ceramici vello la presenza di due emergenze riconducibili a depositi e mate- Ceramica grezza: 30 frammenti riali sporadici. Ceramica depurata: 21 frammenti Ceramica a vernice nera: 3 frammenti (89.1) Si trova a 10 m dal limite nord del sito e a 30 m dalla strada Maiolica arcaica: 4 frammenti provinciale. La zona di massima concentrazione di reperti (max. 8- Maiolica rinascimentale: 1 frammento min. 4) misura 108 m, ha forma rettangolare e orientamento Ceramica invetriata: 1 frammento nord/sud. L’area è circondata da una ampia fascia (media ca. 20 m) Dolia: 5 frammenti in cui la quantità di materiale decresce, nella quale si trovano pres-

159 soché esclusivamente piccoli frammenti di laterizio da copertura. La Elementi datanti morfologia del terreno è pianeggiante e le caratteristiche del suolo Ceramica a vernice nera sono: colore marrone e consistenza morbida. Da segnalare inoltre la Rinvenimento inedito presenza di pietra lavorata (approssimativamente) rinvenuta solo en- tro i limiti della concentrazione. (90) Poggio La Fornace-Murlo (F.120 II NE-1696/4782) Presenze, media per mq –6 reperti. Unità di paesaggio 3; 238 m s.l.m.; versante collinare; argille e argille Interpretazione – Nonostante le pessime condizioni di conserva- sabbiose; torrente Stile; seminativo: cereali. zione del deposito ritengo possibile interpretare le evidenze rinvenute Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo coperto. in superficie come le tracce di una abitazione con elevati in pietra con Condizioni del suolo: arato; visibilità: nulla. copertura laterizia. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Definizione – Casa di pietra. sito: scarso. Cronologia – Fine I secolo a.C.-I secolo d.C. Descrizione sito – Si trova a 500 m dal podere Aiello in direzione Presenze, media per mq – 6 reperti. ovest-nord-ovest. È delimitato a nord da una strada a sterro a est da Materiali raccolti un fosso e in tutte le altre direzioni da recinzioni artificiali che lo di- Reperti ceramici vidono da altri campi. Il sito ha forma approssimativamente trape- Acroma grezza: 15 frammenti zoidale, misura circa 170250200 m, la morfologia è collinare e le Acroma depurata: 12 frammenti caratteristiche del suolo sono il colore grigio e la consistenza dura. Terra sigillata italica: 3 frammenti Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti lungo il margine Materiali edilizi nord del sito alcuni frammenti di ceramica acroma grezza, depurata Laterizi: 4 frammenti e laterizio da copertura. Elementi datanti Presenze, media per mq – 1 reperto. Terra sigillata italica Interpretazione – La bassa incidenza di reperti e l’assenza di un’area (89.2) Sono stati raccolti alcuni frammenti di maiolica arcaica e la- di concentrazione non consentono di mettere in relazione le evi- terizio da copertura nell’angolo sud-ovest del sito. denze rintracciate a un deposito archeologico. Presenze, media per mq –2 reperti. Definizione – Sporadico. Interpretazione – Lo scarso numero di frammenti e l’assenza di un’a- Cronologia – Non identificabile rea di concentrazione non consentono di mettere le evidenze rin- Materiali raccolti tracciate in relazione a un deposito archeologico. Reperti ceramici Definizione – Sporadico. Ceramica grezza: 3 frammenti Cronologia – XIV-XV secolo d.C. Ceramica depurata: 2 frammenti Materiali raccolti Materiali edilizi Reperti ceramici Laterizio da copertura: 1 frammenti Acroma grezza: 5 frammenti Rinvenimento inedito Maiolica arcaica: 2 frammenti Materiali edilizi (91) Località Montepescini-Murlo (F.120 II NE-1690/4776) Laterizio da copertura: 3 frammenti Unità di paesaggio 3; 250 m s.l.m.; versante collinare: mezza costa; Elementi datanti conglomerati poligenici più o meno cementati; fosso Satino; semi- Maiolica arcaica nativo: cereali. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo coperto. (89.3) Si trova a 30 m dal cimitero di Vescovado tra i due filari di Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. alberi che delimitano il sito verso nord. L’area in cui il materiale è maggiormente concentrato misura 85 m, ha forma rettangolare e Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- orientamento est/ovest; la zona è cinta da una fascia che si estende in sito: scarso. direzione sud (seguendo la naturale pendenza del suolo) in cui la Descrizione sito – È posto a 300 m in direzione sud-est da Monte- densità di reperti decresce. Caratteristiche del terreno sono il colore pescini. Ha forma approssimativamente trapezoidale e misura ocra e la consistenza morbida, sabbiosa. 40018080 m. È delimitato a ovest e nord dai siti F.120 II nn. Presenze, media per mq –6 reperti. 94/95 e a est da bosco. La morfologia è di versante collinare decli- Interpretazione – I tipi di materiali identificati in superficie nono- nante verso est e sud-est. Il colore del terreno è marrone chiaro e la stante le pessime condizioni della concentrazione permettono di in- consistenza morbida. terpretare l’evidenza come una struttura edilizia con elevati di terra Descrizione unità topografiche – Sono state individuate due con- o in altri materiali deperibili con copertura laterizia. centrazioni entrambe riconducibili a giacitura. Definizione – Casa di terra. Cronologia – Fine IV-prima metà I secolo a.C. (91.1) Situata grossomodo al centro del sito consiste in una concen- Materiali raccolti trazione di materiale (reperti per mq: max. 15-min. 10) di forma ret- Reperti ceramici tangolare (75 m) con orientamento nord-ovest/sud-est. La zona è Ceramica grezza: 15 frammenti cinta da una fascia che si estende in direzione sud-est in cui la den- Ceramica depurata: 20 frammenti sità di reperti decresce senza influire sulla qualità (soprattutto le di- Ceramica a vernice nera: 2 frammenti mensioni dei materiali non diminuiscono). La morfologia è di ver- Materiali edilizi sante collinare inclinato verso sud-est. Caratteristiche del terreno Laterizi: 4 frammenti sono: colore marrone chiaro e consistenza morbida. Consistenti sono

160 le dimensioni di alcuni frammenti di dolia e grandi contenitori (di gna e da un piccolo oliveto. La morfologia del terreno è nella zona cui 12 raccolti), in media ca. 3030 cm. nord (parte più elevata del sito) pianeggiante solo leggermente de- Presenze medie per mq – 12 reperti. clinante verso sud e nella zona sud (parte bassa) di versante collinare Interpretazione – Le tipologie di materiali identificate in superficie inclinato verso sud. Le caratteristiche del suolo sono colore marrone e la netta area di concentrazione permettono di interpretare l’evi- e consistenza morbida. denza come una struttura edilizia con elevati di terra (o in altri ma- Descrizione unità topografiche – Abbiamo individuato due UT, la teriali deperibili) e copertura laterizia, probabilmente adibita a uso prima riconducibile a deposito, la seconda a materiale sporadico. magazzino. Definizione – Magazzino. (92.1) Si trova nell’angolo nord-est del sito (reperti per mq: max. 8- Cronologia – Prima metà I secolo d.C. min. 4) ha forma rettangolare, misura 9 6 m ed è orientata nord- Materiali raccolti nord-est/sud-sud-ovest. Quest’area è circoscritta da una fascia di ca. Reperti ceramici 15 m, in cui la densità di reperti decresce e le dimensioni diminui- Ceramica grezza: 18 frammenti scono. La morfologia è pianeggiante e le caratteristiche del terreno Ceramica depurata: 3 frammenti sono colore marrone e consistenza morbida. Dolia: 17 frammenti Presenze medie per mq – 6 reperti. Materiali edilizi Interpretazione – Le tipologie di materiali identificate in superficie Laterizio da copertura: 10 frammenti e la netta area di concentrazione in cui sono stati trovati i reperti, no- Elementi datanti nostante le pessime condizioni di conservazione del deposito per- Acroma grezza mettono di interpretare l’evidenza come una struttura edilizia con Olla, tipo: tav. XXIII, n. 3. elevati di terra (o altri materiali deperibili) e copertura laterizia adi- Pentole, tipo: tav. XXV, nn. 1, 2, 4. bita ad abitazione. Definizione – Casa di terra. (91.2) È posta a 10 m dall’UT 1 in direzione sud-sud-est. La zona Cronologia – VI-V secolo a.C. di massima concentrazione (reperti per mq: max. 10-min. 5) ha Materiali raccolti forma rettangolare, misura 86 m e ha orientamento sud-est/nord- Reperti ceramici ovest. In coincidenza con l’UT le caratteristiche del suolo non va- Ceramica grezza: 4 frammenti riano, la morfologia invece diventa quasi pianeggiante pur mante- Ceramica depurata: 7 frammenti nendo una leggera inclinazione verso sud-est. Oltre la zona di alta Materiali edilizi densità sono ancora visibili per una decina di metri frammenti di ce- Laterizio da copertura: 9 frammenti ramica e laterizio da copertura. Elementi datanti Presenze medie per mq – 8 reperti. Acroma grezza Interpretazione – I tipi di reperti individuati in superficie in un area Olla, tipo: tav. VIII, nn. 3, 5. ben definita sono interpretabili come le tracce di una abitazione di piccole dimensioni con gli elevati in terra e copertura laterizia, molto (92.2) Sono stati raccolti nell’angolo nord-ovest del sito alcuni fram- probabilmente in stretta relazione con l’UT 1. menti di maiolica arcaica e laterizio da copertura. Definizione – Casa di terra. Presenze medie per mq – 1 reperto. Cronologia – Seconda metà I secolo d.C. Interpretazione – L’esiguo numero di frammenti e l’assenza di un’a- Materiali raccolti rea di concentrazione non consentono di mettere in relazione le evi- Reperti ceramici denze rintracciate a un deposito archeologico. Ceramica grezza: 9 frammenti Definizione – Sporadico. Ceramica depurata: 21 frammenti Cronologia – XIV-XV secolo d.C. Terra sigillata italica: 3 frammenti Materiali raccolti Materiali edilizi Reperti ceramici Laterizio da copertura: 8 frammenti Maiolica arcaica: 3 frammenti Elementi datanti Elementi datanti Acroma grezza Maiolica arcaica Olla, tipo: tav. XXIV, n. 9. Rinvenimento inedito Terra sigillata italica Rinvenimento inedito (93) Località podere Querciale-Murlo (F.120 II NE-1690/4775) Unità di paesaggio 3; 250 m s.l.m.; versante collinare: mezza costa; (92) Località podere Querciale-Murlo (F.120 II NE-1690/4775) conglomerati poligenici più o meno cementati; fiume Merse; semi- Unità di paesaggio 3; 240 m s.l.m.; versante collinare: mezza costa; nativo: cereali. conglomerati poligenici più o meno cementati; fosso Satino; semi- Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo coperto. nativo: cereali. Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo coperto. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Condizioni del suolo: arato; visibilità: nulla. sito: scarso. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Descrizione sito – Si trova a circa 650 m dal podere Querciale in di- sito: scarso. rezione sud-sud-ovest. È delimitato a nord da un campo e in tutte le Descrizione sito – Si trova a 50 m dal podere Querciale in direzione altre direzioni da bosco. La morfologia è nella parte nord pianeggiante, sud-est. È delimitato a nord dalla strada bianca che da Montepescini spostandosi verso sud diventa gradualmente di versante collinare. Le conduce a C. Bianca, a est e sud da bosco infine a ovest da una vi- caratteristiche del suolo sono colore marrone e consistenza morbida.

161 Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti in vari punti Descrizione sito – È posto a circa 650 m in direzione sud-est da Mon- del sito alcuni frammenti di ceramica grezza, depurata e laterizio tepescini, delimitato in tutte le direzioni da bosco a esclusione del lato da copertura. ovest dove si trova una recinzione che lo separa dai siti F.120 II, nn. Presenze medie per mq – 2 reperti. 91-94. La morfologia è di versante collinare con un accentuata pen- Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa dei reperti e l’as- denza verso nord-est. Le caratteristiche del suolo sono colore grigio e senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere le evi- consistenza dura. denze rintracciate in relazione a un deposito archeologico. Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti lungo il bordo Definizione – Sporadico. est del sito alcuni frammenti di ceramica grezza e depurata. Cronologia – Inizi III-metà II secolo a.C. Presenze medie per mq – 2 reperti. Materiali raccolti Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Reperti ceramici senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere le evi- Ceramica grezza: 6 frammenti denze rintracciate in relazione a un deposito archeologico. Ceramica depurata: 15 frammenti Cronologia – Non identificabile Materiali edilizi Definizione – Sporadico. Laterizio da copertura: 6 frammenti Materiali raccolti Elementi datanti Reperti ceramici Acroma grezza Ceramica grezza: 7 frammenti Olla, tipo: tav. XVII, n. 1. Ceramica depurata: 7 frammenti Rinvenimento inedito Rinvenimento inedito (94) Località Montepescini-Murlo (F.120 II NE-1690/4775) Unità di paesaggio 3; 250 m s.l.m.; versante collinare: mezza costa; (96) Località podere Querciale-Murlo (F.120 II NE-1690/4775) conglomerati poligenici più o meno cementati; fosso Satino; semi- Unità di paesaggio 3; 250 m s.l.m.; versante collinare; conglomerati nativo: cereali. poligenici più o meno cementati; fosso Satino; seminativo: cereali. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo coperto. Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Condizioni del suolo: arato; visibilità:alto. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- sito: scarso. sito: scarso. Descrizione sito – Si trova a circa 500 m da Montepescini, è deli- Descrizione sito – Si trova a 50 m in direzione nord-nord-ovest dal mitato a nord dal sito F.120 II, n. 53, a est dal sito F.120 II, n. 58, podere Querciale. È delimitato est dalla strada bianca che da Mon- a sud dalla strada campestre che permette l’accesso al campo. La tepescini conduce alla fattoria C. Bianca, verso nord da un oliveto e morfologia è di versante collinare con un accentuata pendenza verso nelle altre direzioni da bosco. La morfologia è di versante collinare nord-est, caratteristiche del suolo sono colore marrone (a tratti gri- declinante verso sud, caratteristiche del suolo sono, colore marrone giastro) e consistenza dura. consistenza morbida (ricchezza di ghiaie). Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti lungo il bordo Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti lungo la parte est del sito alcuni frammenti di ceramica grezza, depurata e laterizio alta del sito (nord) alcuni frammenti di ceramica grezza e depurata. da copertura. Presenze medie per mq – 2 reperti. Presenze medie per mq – 2 reperti. Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere le evi- senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere le evi- denze rintracciate in relazione a un deposito archeologico. denze rintracciate in relazione a un deposito archeologico. Definizione – Sporadico. Definizione – Sporadico. Cronologia – Non identificabile Cronologia – XII-XIII secolo d.C. Materiali raccolti Materiali raccolti Reperti ceramici Reperti ceramici Ceramica grezza: 1 frammento Ceramica grezza: 14 frammenti Ceramica depurata: 4 frammenti Ceramica depurata: 13 frammenti Rinvenimento inedito Materiali edilizi Laterizio da copertura: 2 frammenti (97) Località Murlo-Murlo (F.120 II NE-1695/4781) Elementi datanti Unità di paesaggio 3; 290 m s.l.m.; versante collinare; conglomerati Acroma grezza poligenici più o meno cementati; torrente Crevole; seminativo: cereali. Olla, tipo: tav. XLI, n. 7. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso/cielo coperto. Rinvenimento inedito Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- (95) Località Montepescini-Murlo (F.120 II NE-1690/4775) Unità di paesaggio 3; 250 m s.l.m.; versante collinare: mezza costa; sito: scarso. conglomerati poligenici più o meno cementati; fosso Satino; semi- Descrizione sito – Si trova a 200 m in direzione est-sud-est da nativo: cereali. Murlo, ha forma di “U” orientata verso nord-ovest. È delimitato a Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. nord dalla strada asfaltata che collega Murlo a S.P. 34, verso sud da Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. un fosso, a ovest da una vigna e a est dal sito F.120 II, n. 62. La Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- morfologia è pianeggiante, caratteristiche del suolo sono, colore mar- sito: scarso. rone scuro e consistenza morbida.

162 Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti nell’angolo sud- Descrizione sito – Si tratta di un vigneto, posto immediatamente a ovest e lungo il lato ovest della vigna alcuni frammenti di ceramica sud-ovest del podere Il Poggio. È delimitato a ovest dalla strada asfal- grezza, depurata, maiolica arcaica e laterizio da copertura. tata Montepescini-Casciano, a nord dalla strada a sterro che gira in- Presenze medie per mq – 2 reperti. torno al podere Il Poggio, a sud da un terreno abbandonato e a est da Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- bosco. La morfologia è di versante collinare declinante verso sud- senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere le evi- ovest; caratteristiche del suolo sono colore ocra e consistenza morbida. denze rintracciate in relazione a un deposito archeologico. Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti nella parte alta Definizione – Sporadico. del sito (nord) alcuni frammenti di ceramica grezza, depurata e late- Cronologia – Plurifrequentazione: fine VII-VI secolo a.C./XIV-XV rizio da copertura non riconducibili a nessuna evidenza. secolo d.C. Presenze medie per mq – 3 reperti. Materiali raccolti Interpretazione – Materiale sporadico. Reperti ceramici Definizione – Sporadico. Ceramica grezza: 5 frammenti Cronologia – Non identificabile Ceramica depurata : 17 frammenti Materiali raccolti Maiolica arcaica: 4 frammenti Reperti ceramici Materiali edilizi Ceramica grezza: 2 frammenti Laterizio da copertura: 4 frammenti Ceramica depurata: 1 frammento Elementi datanti Materiali edilizi Acroma grezza Laterizio da copertura: 5 frammenti Olla, tipo: tav. VI, n. 4. Rinvenimento inedito Rinvenimento inedito (100) Località Pompana-Murlo (F.120 II NE-1695/4778) (98) Località podere Belsedere-Murlo (F.120 II NE-1691/4774) Unità di paesaggio 3; 232 m s.l.m.; versante collinare; conglomerati Unità di paesaggio 4; 150 m s.l.m.; versante collinare; conglomerati poligenici; fosso Rigagliano; seminativo: cereali. poligenici più o meno cementati; fiume Merse; seminativo: cereali. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- sito: scarso. sito: scarso. Descrizione sito – Si trova immediatamente a ovest della località Descrizione sito – Si trova a 200 m dal podere Belsedere in direzione Pompana, delimitato a sud da una strada campestre, a nord-est dal nord. È delimitato a nord da un campo a sud dal fiume Merse e in sito F.120 II, n. 101 e in tutte le altre direzioni da bosco. La morfo- tutte le altre direzioni da bosco fitto. La morfologia è di versante col- logia è di versante collinare declinante verso nord. Caratteristiche del linare declinante verso sud-est; caratteristiche del suolo sono colore suolo sono il colore marrone e la consistenza morbida nella parte est marrone e consistenza morbida. mentre nel resto del sito la consistenza è sabbiosa e il colore grigio. Descrizione unità topografica – Abbiamo raccolto grossomodo a Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti nell’angolo sud- metà del lato ovest del sito alcuni frammenti di ceramica grezza, de- est del sito alcuni frammenti di ceramica grezza, depurata e laterizio purata e laterizio da copertura. da copertura. Presenze medie per mq – 1 reperto. Presenze medie per mq – 1 reperto. Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere le evi- senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere le evi- denze rintracciate in relazione a un deposito archeologico. denze rintracciate in relazione a un deposito archeologico. Definizione – Sporadico. Definizione – Sporadico. Cronologia – Fine IV-prima metà I secolo a.C. Cronologia – Fine VII-VI secolo a.C. Materiali raccolti Materiali raccolti Reperti ceramici Reperti ceramici Ceramica grezza: 4 frammenti Ceramica grezza: 4 frammenti Ceramica depurata: 6 frammenti Ceramica depurata: 8 frammenti Ceramica a vernice nera: 1 frammento Elementi datanti Materiali edilizi Maiolica arcaica Laterizio da copertura: 1 frammento Acroma grezza Elementi datanti Olla, tipo: tav. V, n. 7; tav. VI, n. 6. Ceramica a vernice nera Rinvenimento inedito Rinvenimento inedito (101) Località Pompana-Murlo (F.120 II NE-1695/4778) (99) Località podere Il Poggio-Murlo (F.120 II NE-1691/4777) Unità di paesaggio 3; 200 m s.l.m.; versante collinare; conglomerati Unità di paesaggio 3; 300 m s.l.m.; versante collinare; conglomerati poligenici; fosso Rigagliano; seminativo: cereali. poligenici; fosso Satino; coltura stabile: vigna. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- sito: scarso. sito: scarso. Descrizione sito – Si trova a 150 m in direzione nord dalla località

163 Pompana, delimitato a nord e est da una strada campestre a ovest da Elementi datanti bosco e a sud da una siepe che lo separa dal sito F.120 II n. 100. La Ceramica a vernice nera morfologia è sostanzialmente pianeggiante (leggera inclinazione Acroma depurata verso nord-ovest) e le caratteristiche del terreno sono colore grigio e Ciotola, tipo: tav. XXI, n. 10. consistenza dura. Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti nella parte cen- (102.2) Si trova a 50 m in direzione est dall’UT 1. La zona di mas- trale del campo alcuni frammenti di ceramica grezza, depurata e la- sima densità (reperti per mq: max. 10-min. 5) ha forma rettangolare, terizio da copertura. misura 10 5 m e ha orientamento est/ovest. La zona è cinta da un’a- Presenze medie per mq – 2 reperti. rea più vasta di ca. 30 20 m con orientamento nord/sud in cui la Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- densità di reperti decresce. La morfologia è pianeggiante (leggera in- senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere le evi- clinazione verso sud-sud-est) e le caratteristiche del suolo sono co- denze rintracciate in relazione a un deposito archeologico. lore ocra e consistenza friabile. Definizione – Sporadico. Presenze medie per mq – 10 reperti. Cronologia – Non identificabile Interpretazione – Le tipologie di materiali identificate in superficie Materiali raccolti e la netta area di concentrazione in cui sono stati trovati i reperti, no- Reperti ceramici nostante le pessime condizioni di conservazione del deposito per- Ceramica grezza: 1 frammento mettono di interpretare l’evidenza come una struttura edilizia con Ceramica depurata: 12 frammenti elevati di terra o in altri materiali deperibili e copertura laterizia. Materiali edilizi Definizione – Casa di terra. Laterizio da copertura: 1 frammento Cronologia – Fine II secolo a.C. Rinvenimento inedito Materiali raccolti Reperti ceramici (102) Località podere Arniano-Murlo (F.120 II NE-1695/4778) Ceramica grezza: 11 frammenti Unità di paesaggio 1; 230 m s.l.m.; versante collinare; conglomerati Ceramica depurata: 21 frammenti poligenici; fosso della Chiesa; seminativo: cereali. Ceramica a vernice nera: 4 frammenti Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Maiolica arcaica : 1 frammento Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Materiali edilizi Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Laterizio da copertura: 5 frammenti sito: scarso. Elementi datanti Descrizione sito – È posto a 350 m in direzione sud-sud-est dal po- Ceramica a vernice nera dere Arniano, delimitato a nord da un oliveto, a est e ovest da bosco, Coppa su piede, tipo: tav. XIV, n. 13. a sud-ovest dal sito F.120 II n. 104 e a sud est dal sito F.120 II n. Acroma depurata 103. Il sito è caratterizzato dalla diffusa presenza di ghiaie variopinte Olla, tipo: tav. XX, n. 2. e affioramenti naturali di roccia. La morfologia è di versante colli- nare (inclinato verso sud-est) e le caratteristiche del suolo sono co- (102.3) Si trova a 100 m in direzione sud-sud-ovest dall’UT 1 e lore marrone e consistenza morbida. Segnaliamo la presenza verso 20 m sud-ovest dalla quercia. Si tratta di un deposito estremamente nord-ovest di una grossa quercia. rovinato la cui individuazione non è stata immediata. La zona di Descrizione unità topografiche – Sono state individuate quattro massima densità (reperti per mq: max. 6-min. 3) ha forma rettango- unità topografiche di cui tre riconducibili a giacitura. lare, misura 65 m e ha orientamento nord/sud. Quest’area è cinta da un’ampia area con orientamento nord/sud in cui la densità di re- (102.1) È posta nell’angolo nord-ovest del sito (reperti per mq: max. perti decresce. La morfologia è pianeggiante e le caratteristiche del 15-min. 10) ha forma rettangolare, misura 6 9 m e ha orientamento suolo sono colore ocra e consistenza friabile. est/ovest. La concentrazione mostra soprattutto materiali edilizi Presenze medie per mq – 5 reperti. quali pietra e laterizio da copertura mentre piuttosto scarsa la pre- Interpretazione – Le tipologie di materiali identificate in superficie, senza di materiali ceramici significativi. La morfologia è pianeggiante nonostante le pessime condizioni di conservazione del deposito per- e le caratteristiche del suolo restano invariate. mettono di interpretare l’evidenza come una struttura edilizia con Presenze medie per mq – 12 reperti. elevati di terra (e/o in altri materiali deperibili) e copertura laterizia. Interpretazione – I materiali presenti in concentrazione consentono Definizione – Casa di terra. di interpretare il deposito come una abitazione di terra o in altri ma- Cronologia – Fine VII-VI secolo a.C. teriali deperibili con laterizio da copertura. Materiali raccolti Definizione – Casa di terra. Reperti ceramici Cronologia – Fine III secolo a.C. Ceramica grezza: 29 frammenti Materiali raccolti Ceramica depurata: 11 frammenti Reperti ceramici Materiali edilizi Ceramica grezza: 6 frammenti Laterizio da copertura: 6 frammenti Ceramica depurata: 5 frammenti Elementi datanti Ceramica a vernice nera: frammenti Acroma depurata Materiali edilizi Pithos, tipo: tav. IX, n. 6. Laterizio da copertura: 3 frammenti Ciotola-coperchio, tipo: tav. VIII, n. 2.

164 (102.4) Sono stati raccolti nella parte sud del campo alcuni frammenti Elementi datanti di ceramica grezza, depurata, maiolica arcaica e laterizio da copertura. Terra sigillata italica Presenze medie per mq – 2 reperti. Coppa, tipo: tav. XXII, n. 2. Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Forma aperta, tipo: tav. XXII, nn. 3, 4. senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere le evi- Fondo, tipo: tav. XXII, n. 7. denze rintracciate in relazione a un deposito archeologico. Ansa: tav. XXII, n. 10. Definizione – Sporadico. Bollo in planta pedis: tav. XXII, n. 12. Cronologia – VI secolo d.C. Acroma grezza Materiali raccolti Tegame, tipo: tav. XXVII, n. 5; tav. XXVII, n. 1. Reperti ceramici Acroma depurata Ceramica grezza: 3 frammenti Ciotola, tipo: tav. XXVIII, n. 6. Ceramica depurata : 9 frammenti Grande contenitore: 1 frammento (103.2) Sono stati raccolti nella zona circostante la quercia alcuni Elementi datanti frammenti di ceramica grezza e depurata. Maiolica arcaica Presenze medie per mq – 2 reperti. Acroma grezza Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Olla, tipo: tav. XXXV, n. 4. senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere le evi- Rinvenimento inedito denze rintracciate in relazione a un deposito archeologico. Definizione – Sporadico. (103) Località podere Arniano-Murlo (F.120 II NE-1695/4778) Cronologia – VI-VIII secolo d.C. Unità di paesaggio 1; 230 m s.l.m.; versante collinare: mezza costa; Materiali raccolti conglomerati poligenici; fosso della Chiesa; seminativo: cereali. Reperti ceramici Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Ceramica grezza: 3 frammenti Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Ceramica depurata: 2 frammenti Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Elementi datanti sito: scarso. Acroma depurata Descrizione sito – È posto a 600 m in direzione nord da Pompana, Olla, tipo: tav. XXXV, n. 6. delimitato a nord da bosco, a est dal sito F.120 II n. 109, a ovest dal Rinvenimento inedito sito F.120 II n. 102 e a sud dal sito F.120 II n. 101. La morfologia è di versante collinare declinante dolcemente verso sud-est, le carat- (104) Poggio Casale-Murlo (F.120 II NE-4778/1695) teristiche del terreno sono colore grigio e consistenza dura. Segna- Unità di paesaggio 2; 230 m s.l.m.; versante collinare: alto; forma- liamo nell’angolo nord-est una grande quercia. zione di Murlo; fosso della Chiesa; seminativo: cereali. Descrizione unità topografiche – Sono state individuate due unità Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. topografiche di cui una riconducibile a giacitura. Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. (103.1) Concentrazione nettissima (reperti per mq: max. 40-min. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- 35) nella quale sono presenti grossi frammenti di embrici con impa- sito: scarso. sto soprattutto depurato e numerose classi ceramiche. L’area ha Descrizione sito – Si trova a 500 m dal podere Arniano in direzione forma rettangolare, misura 85 m e ha orientamento nord/sud. Ol- sud-sud-est e 600 m in nord-ovest di Pompana. È delimitato in tutte tre questa zona la densità di reperti decresce bruscamente. La morfo- le direzioni da bosco a esclusione del lato est che confina con il sito logia è pianeggiante e le caratteristiche del suolo sono colore grigio e F.120 II n. 103 e la morfologia è di versante collinare. Le condizioni consistenza dura. del suolo sono piuttosto particolari: colore ocra e consistenza friabile, Presenze medie per mq – 35 reperti. con macchie e strisce di terreno violaceo metallico. Nella zona ovest Interpretazione – Le tipologie di materiali identificate in superficie del sito si trova un grande albero. (tra cui un frammento di intonaco d’argilla), la netta area di con- Descrizione unità topografiche – Sono state individuate quattro centrazione in cui sono stati trovati i reperti e il discreto stato di con- concentrazioni riconducibili a giacitura. La ripetizione della rico- servazione del deposito permettono di interpretare l’evidenza come gnizione ha permesso di individuare la quarta concentrazione. una struttura edilizia con elevati di terra o in altri materiali deperi- bili e copertura laterizia. (104.1) Posta a 35 m in direzione nord dal grande albero, la zona di Definizione – Casa di terra. massima concentrazione (reperti per mq: 70) coincide con un’area Cronologia – I-II secolo d.C. di 1 1 m, un’unica zolla compatta nella quale abbiamo trovato con- Materiali raccolti ficcati numerosi frammenti di ceramica a vernice nera (tutta la cera- Reperti ceramici mica a vernice nera proviene da questa zolla). A 10 m in direzione Ceramica grezza: 41 frammenti sud sono stati raccolti 12 frammenti di ossa umane. Nel corridoio Ceramica depurata: 30 frammenti tra le due aree di rinvenimento vi sono alcuni frammenti di laterizio Terra sigillata italica: 14 frammenti (reperti per mq: max. 3-min. 2). Infine a ca. 7 m in direzione nord- Ceramica a vernice nera frammenti 3 est dalla concentrazione di ceramica a vernice nera abbiamo indivi- Pesi da telaio: 2 frammenti duato due frammenti piuttosto grossi di pareti di ziro. La morfolo- Materiali edilizi gia è di versante collinare solo leggermente declinante verso nord ed Intonaco d’argilla: 1 frammento est; il colore del terreno è ocra scuro e la consistenza morbida. Laterizio da copertura: 10 frammenti Presenze medie per mq – 70 reperti.

165 Interpretazione – È possibile interpretare i materiali rinvenuti come Reperti ceramici pertinenti a una tomba alla cappuccina. Ceramica grezza: 108 frammenti Definizione – Tomba. Ceramica depurata: 346 frammenti Cronologia – Fine IV-seconda metà III secolo a.C. Dolia: 1 frammento Materiali raccolti Materiali edilizi Reperti ceramici Laterizio da copertura: 11 frammenti Ossa: 12 frammenti Metalli Ceramica a vernice nera: 69 frammenti Scorie di forgia: 1 Materiali edilizi Elementi datanti Laterizio da copertura: 8 frammenti Acroma grezza Elementi datanti Olle, tipo: tav. XXXI, nn. 1, 2, 3, 4, 5. Ceramica a vernice nera Ciotole/coperchio, tipo: tav. XXXIII, nn. 8, 11, 12; tav. XXXIV, n. 6; Coppa, tipo: tav. XIV, nn. 1, 2; tav. XIV, n. 7. tav. XXXV, nn. 1, 2. Coppa su piede, tipo: tav. XIV, n. 11. Acroma depurata Ciotole, tipo: tav. XV, nn. 2, 3, 4. Boccale, tipo: tav. XXXV, n. 9. Anfora, tipo: tav. XIV, 14. Olla, tipo: tav. XXXV, n. 11. Catini, tipo: tav. XXXVI, nn. 1, 2, 3, 4; tav. XXXVII, nn. 1, 2, 3; tav. (104.2) Si trova a 70 m in direzione est dall’UT 3 e a 40 m in dire- XXXIX, nn. 2, 4; tav. XXXIX, n. 6. zione nord-nord-ovest dall’UT 4. La zona di massima concentra- zione ha forma rettangolare, misura 64 m e ha orientamento nord- (104.4) Si trova a 40 m in direzione sud-sud-est dall’UT 2. La zona nord-est/sud-sud-ovest. La morfologia è di versante collinare legger- di massima concentrazione (reperti per mq: max. 10-min. 8) ha mente declinante verso est-sud-est e infatti è in questa direzione che forma rettangolare, misura 75 m e orientamento nord-est/sud- oltre l’area di massima densità si trovano sempre meno reperti. Il co- ovest. Oltre questa zona si trova una lingua di terreno che si estende, lore del terreno è marrone scuro e la consistenza friabile. seguendo la morfologia naturale del terreno, in direzione sud-est Presenze medie per mq – 10 reperti. nella quale la densità di reperti scema progressivamente. Le caratte- Interpretazione – I materiali raccolti permettono di interpretare il ristiche del suolo sono il colore violaceo, la consistenza dura ed è no- deposito come una piccola struttura con elevati di terra o in altro ma- tevolmente ghiaioso. teriale deperibile e copertura laterizia. Presenze medie per mq – 9 reperti. Definizione – Casa di terra. Interpretazione – La netta concentrazione e il tipo di materiali raccolti Cronologia – Seconda metà IV secolo a.C. permettono di interpretare il deposito come una piccola struttura con Materiali raccolti elevati di terra (o in altro materiale deperibile) e copertura laterizia. Reperti ceramici Definizione – Casa di terra. Acroma grezza: 9 frammenti Cronologia – Seconda metà IV secolo a.C. Acroma depurata: 25 frammenti Materiali raccolti Ceramica a vernice nera: 4 frammenti Reperti ceramici Materiali edilizi Acroma grezza: 12 frammenti Laterizio da copertura: 2 frammenti Acroma depurata: 2 frammenti Elementi datanti Ceramica a vernice nera: 3 frammenti Ceramica a vernice nera Materiali edilizi Acroma grezza Laterizio da copertura: 12 frammenti Olle, tipo: tav. XVI, n. 4; tav. XVI, n. 10. Elementi datanti Ceramica a vernice nera (104.3) Concentrazione nettissima (reperti per mq: max. 50-min. Acroma depurata 40) nella quale sono presenti grossi frammenti di embrici di impa- Olla, tipo: tav. XVI, n. 4. sto grezzo e depurato e diversi tipi di ceramica in grande quantità. Rinvenimento inedito L’area si trova nell’angolo ovest del sito ha forma rettangolare, orien- tamento nord-ovest/sud-est e misura 65 m. Oltre questa zona la (105) podere La Fornace-Murlo (F.120 II NE-1695/4781) densità di reperti decresce bruscamente. La morfologia è di versante Unità di paesaggio 1; 260 m s.l.m.; versante collinare: alto; argille collinare declinante verso est; le caratteristiche del suolo sono il co- più o meno sabbiose; torrente Crevole; seminativo: cereali. lore ocra, la consistenza friabile e ghiaiosa. Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo terso. Presenze medie per mq – 45 reperti. Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Interpretazione – La netta concentrazione e il tipo di materiali rac- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- colti permettono di interpretare il deposito come una piccola strut- sito: scarso. tura abitativa con elevati di terra o in altro materiale deperibile e co- Descrizione sito – Sommità collinare sulla quale si trova un podere, pertura laterizia. La presenza di alcune scorie di lavorazione del me- è situata 500 m in direzione sud-sud-est da C. Nuova. Il sito è deli- tallo consentono di ipotizzare lo svolgimento in quest’area di attività mitato a sud da bosco, a nord dalla strada provinciale (Vescovado- metallurgiche (limitate ad autoconsumo). Buonconvento), a est da una piccola vigna e a ovest dal sito F.120 II Definizione – Casa di terra e forgia. n. 140. Caratteristiche del suolo sono colore marrone e consistenza Cronologia – VI secolo d.C. plastica. La ripetizione della ricognizione ha dato esito negativo. Materiali raccolti Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti intorno al podere

166 alcuni frammenti di ceramica acroma depurata e laterizio da copertura. alcuni frammenti di ceramica e laterizio da copertura. Presenze medie per mq – 2 reperti. Presenze medie per mq – 2 reperti. Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. Definizione – Sporadico. Definizione – Sporadico. Cronologia – Generica età etrusca. Cronologia – Generica età etrusca. Materiali raccolti Materiali raccolti Reperti ceramici Reperti ceramici Ceramica depurata: 3 frammenti Ceramica depurata: 5 frammenti Materiali edilizi Materiali edilizi Laterizio da copertura: 2 frammenti Laterizio da copertura: 2 frammenti Rinvenimento inedito Rinvenimento inedito (106) Località San Giusto-Murlo (F.120 II NE-1692/4776) (108) Località San Giusto-Murlo (F.120 II NE-1692/4776) Unità di paesaggio 3; 227 m s.l.m.; versante collinare: alto; argille e Unità di paesaggio 3; 227 m s.l.m.; versante collinare: alto; argille e argille sabbiose; torrente Crevolone; seminativo: cereali. argille sabbiose; torrente Crevolone; seminativo: cereali. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- sito: scarso. sito: scarso. Descrizione sito – Si trova a circa 300 m in direzione nord dall’ag- Descrizione sito – Si trova a circa 30 m in direzione nord da San glomerato di San Giusto. È delimitato in tutte le direzioni da bosco Giusto, delimitato in tutte le direzioni da bosco a esclusione del lato a esclusione del lato ovest, lungo il quale passa una strada a sterro ovest lungo il quale passa la strada a sterro per poggio Copoli e per (che porta a Miniere di Murlo). La morfologia del sito è di versante la località di Miniere di Murlo. La morfologia del sito è di versante collinare declinante verso est e le caratteristiche del suolo sono, con- collinare declinante verso est-nord-est e le caratteristiche del suolo sono: consistenza dura e colore marrone. sistenza morbida e colore marrone. Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti lungo il lato nord Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti nell’angolo nord- del sito alcuni frammenti di ceramica e laterizio da copertura non ri- ovest del sito alcuni frammenti di ceramica e laterizio da copertura. conducibili a nessuna evidenza. Presenze medie per mq – 2 reperti. Presenze medie per mq – 1 reperto. Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- senza di un’area di concentrazione non consentono di formulare senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- un’ipotesi più approfondita di generica frequentazione. lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. Definizione – Frequentazione. Definizione – Sporadico. Cronologia – XIV-XV secolo d.C. Cronologia – Generica età etrusca. Materiali raccolti Materiali raccolti Reperti ceramici Reperti ceramici Ceramica grezza: 13 frammenti Ceramica depurata: 7 frammenti Ceramica depurata: 1 frammento Materiali edilizi Dolia: 1 frammento Laterizio da copertura: 1 frammento Maiolica arcaica: 1 frammento Rinvenimento inedito Materiali edilizi Laterizio da copertura: 3 frammenti (109) Località Pompana-Murlo (F.120 II NE-1695/4778) Elementi datanti Unità di paesaggio 3; 180 m s.l.m.; versante collinare: alto; argille e Maiolica arcaica argille sabbiose; fosso Rigagliano; seminativo: cereali. Rinvenimento inedito Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. (107) Località San Giusto-Murlo (F.120 II NE-1692/4776) Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Unità di paesaggio 3; 227 m s.l.m.; versante collinare: alto; argille e sito: scarso. argille sabbiose; torrente Crevolone; seminativo: cereali. Descrizione sito – Si trova 100 m in direzione nord dalla località Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Pompana, delimitato a nord da bosco, a ovest da una strada campe- Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. stre, a est da radure e a sud dalla strada a sterro per Pompana. La Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- morfologia è di versante collinare declinante verso est e le caratteri- sito: scarso. stiche del suolo sono: consistenza friabile e colore ocra verso nord Descrizione sito – Si trova a circa 400 m in direzione nord-ovest da San mentre nella parte sud il terreno è grigio con consistenza dura. Giusto, è delimitato a sud dal sito F.120 II n. 106, a est dalla strada a Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti nella zona nord- sterro che conduce al podere Copoli e alla località di Miniere di Murlo, est del sito frammenti di ceramica e laterizio da copertura. a nord da bosco. La morfologia è di versante collinare declinante verso Presenze medie per mq – 2 reperti. sud. Le caratteristiche del suolo sono consistenza dura e colore grigio. Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti lungo il lato nord senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re-

167 lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. Laterizio da copertura: 7 frammenti Definizione – Sporadico. Elementi datanti Cronologia – Generico Medioevo Maiolica arcaica Materiali raccolti Rinvenimento inedito Reperti ceramici Ceramica grezza: 16 frammenti (111) Località C. Nuova-Murlo (F.120 II NE-1694/4781) Ceramica depurata: 26 frammenti Unità di paesaggio 1; 285 m s.l.m.; pianura; formazione di Murlo; Materiali edilizi torrente Crevole; coltura stabile: oliveto. Laterizio da copertura: 11 frammenti Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Rinvenimento inedito Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- (110) Località Murlo-Murlo (F.120 II NE-1694/4781) sito: scarso. Unità di paesaggio 1; 280 m s.l.m.; versante collinare; formazione di Descrizione sito – Si tratta di un oliveto posto a 150 m in direzione Murlo; torrente Crevole; seminativo: cereali. ovest rispetto a C. Nuova, ha forma trapezoidale e misura Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. 10012010030 m. Il fondo è delimitato a est dalla S.P. 34, a Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- ovest dalla strada bianca che passa dietro al castello di Murlo, a nord sito: scarso. e a sud da altri campi. La morfologia è pianeggiante e le caratteristi- Descrizione sito – Si trova a 200 m in direzione nord-nord-est dal che del suolo sono: consistenza morbida e colore marrone. castello di Murlo, ha forma triangolare e misura 250200 m. È de- Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti nell’angolo nord limitato in tutte le direzioni da bosco a esclusione del lato est, lungo del sito, in un’area di 2015 m, frammenti di ceramica e laterizio da il quale passa la strada a sterro che porta al castello di Murlo. La copertura in pessimo stato di conservazione. morfologia è di versante collinare declinante verso sud-ovest. Carat- Presenze medie per mq – 4 reperti. teristiche del suolo sono: consistenza sabbiosa e colore marrone. Interpretazione – Le pessime condizioni di conservazione dei mate- Descrizione unità topografiche – Sono state individuate due UT, di riali in superficie e la scarsa concentrazione sono da relazionare al cui la prima è riconducibile a giacitura. tipo di uso del suolo. Riteniamo in questo caso possibile interpretare l’evidenza come la traccia di un deposito distrutto, probabilmente ri- (110.1) È situata a metà del lato sud-est del sito (reperti per mq: feribile a una piccola abitazione di terra con copertura laterizia. max. 9-min. 6) ha forma rettangolare, misura 96 m ed è orientata nord-nord-est/sud-sud-ovest. L’area è circoscritta da una fascia (ca. Definizione – Casa di terra. 15 m) in cui dimensioni e densità di reperti decrescono. La morfo- Cronologia – III-metà II secolo a.C. logia è di versante collinare declinante verso sud-ovest e le caratteri- Materiali raccolti stiche del terreno sono colore marrone e consistenza morbida. Reperti ceramici Presenze medie per mq – 7 reperti. Ceramica grezza: 26 frammenti Interpretazione – I tipi di reperti individuati in superficie, entro un Ceramica depurata: 1 frammento area ben definibile, sono interpretabili come le tracce di una abita- Materiali edilizi zione di piccole dimensioni con elevati in terra e copertura laterizia. Laterizio da copertura: 17 frammenti Definizione – Casa di terra. Elementi datanti Cronologia – III-II secolo a.C. Acroma depurata Materiali raccolti Olla, tipo: tav. XVII, n. 1. Reperti ceramici Rinvenimento inedito Ceramica grezza: 57 frammenti Ceramica depurata: 19 frammenti (112) Località Montepescini-Murlo (F.120 II NE-1689/4775) Materiali edilizi Unità di paesaggio 3; 260-240 m s.l.m.; versante collinare; ofioliti; Laterizio da copertura: 21 frammenti fosso Ornate; seminativo: cereali. Elementi datanti Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Acroma grezza Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. Olla, tipo: tav. XVI, n. 7. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Pithos, tipo: tav. XVIII, n. 2. sito: scarso. (110.2) Sono stati raccolti nella zona nord-ovest del sito alcuni fram- Descrizione sito – Fondo situato 300 m in direzione sud-ovest da menti di ceramica e laterizio da copertura. Montepescini, delimitato a est da una strada a sterro, a nord da un Presenze medie per mq – 2 reperti. oliveto, a ovest da campi, a sud da bosco e dalla strada che porta a Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Poggio Castello. La morfologia è di versante collinare declinante senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- verso ovest e le caratteristiche del suolo sono consistenza sabbiosa e lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. colore ocra. Definizione – Sporadico. Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti un po’ ovunque Cronologia – XIV-XV secolo d.C. (omogeneamente) alcuni frammenti di ceramica e laterizio da co- Materiali raccolti pertura. Reperti ceramici Presenze medie per mq – 2 reperti. Ceramica depurata: 10 frammenti Interpretazione – Riteniamo possibile ricondurre i materiali raccolti Maiolica arcaica: 2 frammenti a un deposito fortemente compromesso relativo a una abitazione con Materiali edilizi elevati in materiale deperibile e copertura laterizia.

168 Definizione – Casa di terra. Elementi datanti Cronologia – Fine VII-VI secolo a.C. Acroma depurata Materiali raccolti Olla, tipo: tav. XX, n. 3. Reperti ceramici (113.2) Concentrazione situata 250 m in direzione ovest dall’UT Ceramica grezza: 271 frammenti 1, in prossimità dell’accesso del sito F.120 II n. 75. L’area di mas- Ceramica depurata: 43 frammenti Scarti di fornace: 3 frammenti sima densità (reperti per mq: max. 12-min. 6) ha forma rettango- Materiali edilizi lare, misura 8 5 m e ha orientamento est-sud-est/ovest-nord- Laterizio da copertura: 5 frammenti ovest. La zona è cinta da un’ampia fascia in cui si continuano a Elementi datanti trovare reperti con incidenza inferiore. Le caratteristiche morfo- Acroma grezza logiche del terreno sono di versante collinare leggermente decli- Olla, tipo: tav. V, n. 7. nante verso est-nord-est. Il suolo è di colore marrone scuro e la Ciotola-coperchio, tipo: tav. VIII, n. 3. consistenza morbida e friabile. Rinvenimento inedito Presenze medie per mq – 9 reperti. Interpretazione – Le evidenze individuate in superficie permettono (113) Località p. Castello-Murlo (F.120 II NE-1689/4775) di interpretare il deposito come una piccola abitazione con elevati di Unità di paesaggio 3; 200-180 m s.l.m.; versante collinare; forma- terra o in altri materiali deperibili e copertura laterizia. zione di Murlo; fosso Ornate; coltura stabile: oliveto. Definizione – Casa di terra. Ricognizioni effettuate:3; condizioni di luce: cielo terso-cielo coperto. Cronologia – Inizi XI-fine XIII secolo d.C. Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. Materiali raccolti Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Reperti ceramici sito: scarso. Ceramica grezza: 111 frammenti Descrizione sito – Situato a 100 m in direzione nord rispetto a Pog- Ceramica depurata: 6 frammenti gio Castello, ha forma di “L” e misura ca. 300300 m. È delimitato a sud da bosco, a est dal sito F.120 II n. 112, a ovest dal sito F.120 Materiali edilizi II n. 118 e a nord da un seminativo. La morfologia è di versante col- Laterizio da copertura: 4 frammenti linare declinante verso nord e le caratteristiche del suolo sono colore Elementi datanti marrone e consistenza morbida. Nell’angolo sud-ovest si trovano al- Acroma grezza cuni grandi alberi. Olla, tipo: tav. XLII, nn. 11, 12, 14. Descrizione unità topografiche – Sono state individuate sei con- (113.3) Unità topografica situata nell’angolo sud-ovest del sito a centrazioni riconducibili a depositi. 10 m dal margine ovest. La massima concentrazione (reperti per (113.1) Unità topografica situata nell’angolo nord-ovest del sito, ha mq: max. 15-min. 10) ha forma rettangolare, misura 97 m e ha forma rettangolare, orientamento est-nord-est/ovest-sud-ovest e mi- orientamento est/ovest. Questa zona è cinta da una fascia di 20 m sura 96 m. La zona è cinta da un’ampia area, almeno 3030 m, in ca. in cui la densità diminuisce. Nella parte est dell’area sono stati cui si trovano reperti con frequenza minore. raccolti tre frammenti di crogiolo per la produzione del vetro e Nell’area di massima concentrazione (reperti per mq: max. 12-min. una scoria. Caratteristiche del terreno sono la morfologia di ver- 8) si distinguono due zone, la prima caratterizzata esclusivamente da sante collinare leggermente declinante verso nord, il colore del materiali ceramici e laterizio da copertura misura 54 m, mentre la suolo è marrone scuro e la consistenza morbida. seconda con una minore quantità di reperti fittili e presenza di scarti Presenze medie per mq – 12 reperti. di fornace e scorie di metallo misura 43 m. Il terreno ha morfolo- Interpretazione – Le evidenze individuate in superficie permet- gia di versante collinare leggermente declinante verso est-nord-est, il tono di interpretare il deposito come una piccola struttura con gli colore è marrone e la consistenza morbida (quasi sabbiosa). elevati di terra o in altri materiali deperibili con copertura lateri- Presenze medie per mq – 10 reperti. zia. Il rinvenimento di tre frammenti di crogiolo per la produzione Interpretazione – Considerate le evidenze individuate in superficie del vetro e una scoria consentono di ipotizzare che l’edificio sia da è possibile interpretare il deposito come una abitazione di piccole di- mettere in relazione ad attività artigianali. mensioni con elevati di terra (o in altri materiali deperibili) con co- Definizione – Casa di terra. pertura laterizia. Il rinvenimento di scarti di fornace e scorie di me- Cronologia – Fine XI-primi decenni XII secolo d.C. tallo permettono di ipotizzare (sempre in quest’area) lo svolgimento Materiali raccolti di attività artigianali legate all’autoconsumo. Reperti ceramici Definizione – Casa di terra. Ceramica grezza: 61 frammenti Cronologia – Metà IV-fine IV secolo a.C. Materiali raccolti Ceramica depurata: 15 frammenti Reperti ceramici Materiali edilizi Ceramica grezza: 117 frammenti Laterizio da copertura: 6 frammenti Ceramica depurata: 12 frammenti Vetri Scarti di fornace: 13 frammenti Scoria: 1 frammento Materiali edilizi Crogiolo per la produzione del vetro: 3 frammenti Laterizio da copertura: 4 frammenti Elementi datanti Metalli Acroma grezza Scorie di forgia: 3 Olla, tipo: tav. XLIII, n. 7.

169 (113.4) Unità topografica situata 50 m in direzione nord-ovest dal- Materiali edilizi l’UT 1 (reperti per mq: max. 12-min. 10) ha forma rettangolare, mi- Laterizio da copertura: 1 frammento sura 75 m e orientamento est-sud-est/ovest-nord-ovest. La zona è Metalli cinta in tutte le direzioni da una fascia di 10 m in cui la densità di re- Scoria di forgia: 1 perti decresce progressivamente. Le caratteristiche morfologiche del Elementi datanti terreno sono di versante collinare leggermente declinante verso nord- Acroma grezza ovest. Il suolo è di colore marrone scuro e la consistenza morbida. Olla, tipo: tav. XXIV, n. 6. Presenze medie per mq – 11 reperti. Pentola, tipo: tav. XXV, n. 5. Interpretazione – Le evidenze individuate in superficie permettono Rinvenimento inedito di interpretare il deposito come una piccola abitazione con gli ele- vati di terra o in altri materiali deperibili con copertura laterizia. (114) Località podere La Fornace-Murlo (F.120 II NE-1695/4781) Definizione – Casa di terra. Unità di paesaggio 1; 250 m s.l.m.; versante collinare; argille e argille Cronologia – Metà X-inizi XI secolo d.C./XIV secolo d.C. sabbiose; torrente Crevole; seminativo: cereali. Materiali raccolti Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo terso/cielo coperto. Reperti ceramici Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Ceramica grezza: 114 frammenti Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Ceramica depurata: 16 frammenti sito: scarso. Scarti di fornace: 2 frammenti Descrizione sito – Si trova a 30 m in direzione sud dal podere La Materiali edilizi Fornace; delimitato a nord da una strada bianca, a est dal sito F.120 Laterizio da copertura: 2 frammenti II n. 57, a ovest dal sito F.120 II n. 46 e verso sud da una stretta val- Elementi datanti letta. La morfologia del terreno è di versante collinare leggermente Acroma grezza declinante verso sud; il suolo è di colore grigio, la consistenza dura. Olla, tipo: tav. XLII, n. 1; tav. XLII, n. 12; tav. XLIII, n. 1. Descrizione unità topografiche – Sono state individuate tre unità topografiche di cui una riconducibile a deposito. l’UT 3 è stata iden- (113.5) Concentrazione di superficie situata 100 m in direzione ovest- tificata solo in seguito alla ripetizione del survey. sud-ovest dall’UT 1. La massima concentrazione (reperti per mq: max. 6-min. 3) ha forma rettangolare, misura 64 m ed è orientata (114.1) Situata nell’angolo nord-est del sito (reperti per mq: max. est/ovest. La zona è cinta da un’ampia area in cui si continuano a tro- 15-min. 10) ha forma rettangolare, misura 86 m e ha orientamento vare reperti con densità inferiore. La morfologia del terreno è di ver- est-nord-est/ovest-sud-ovest. L’area è cinta da una fascia di ca. 10 m, sante collinare leggermente declinante verso nord-ovest. Il suolo è di caratterizzata prevalentemente dalla presenza di frammenti di lateri- colore marrone scuro e la consistenza morbida e friabile. zio da copertura, in cui la densità di reperti diminuisce. La morfolo- Presenze medie per mq – 6 reperti. gia del terreno è di versante collinare leggermente declinante verso Interpretazione – Le evidenze individuate in superficie permettono nord. Il suolo è marrone e la consistenza friabile. di interpretare il deposito come una piccola abitazione con elevati di Presenze medie per mq – 12 reperti. terra o in altri materiali deperibili e copertura laterizia. Interpretazione – È possibile interpretare l’evidenza riscontrata Definizione – Casa di terra. come una piccola casa con elevati di terra o altri materiali deperibili Cronologia – Generico Medioevo. e copertura laterizia. Materiali raccolti Definizione – Casa di terra. Reperti ceramici Cronologia – Fine VII-metà VI secolo a.C. Ceramica grezza: 16 frammenti Materiali raccolti Ceramica depurata: 3 frammenti Reperti ceramici Materiali edilizi Acroma grezza: 78 frammenti Laterizio da copertura: 5 frammenti Acroma depurata: 2 frammenti Dolia: 33 frammenti (113.6) Concentrazione situata 150 m in direzione nord dall’UT 3. La Materiali edilizi massima densità (reperti per mq: max. 10-min. 8) ha forma rettango- Laterizio da copertura: 20 frammenti lare, misura 9 6 m e ha orientamento est/ovest. La zona è cinta verso Elementi datanti nord da un’ampia fascia in cui la densità decresce progressivamente. La Acroma grezza morfologia del terreno è di versante collinare leggermente declinante Olla, tipo: tav. III, n. 1. verso nord. Il colore del suolo è marrone e la consistenza morbida. Pithos, tipo: tav. IX, n. 1. Presenze medie per mq – 10 reperti. Ceramica grigia Interpretazione – Le evidenze individuate in superficie permettono Fondo di coppa, tipo: tav. II, n. 3. di interpretare il deposito come una piccola abitazione con elevati di terra (o altri materiali deperibili) e copertura laterizia. (114.2) Sono stati raccolti nella parte ovest del sito alcuni frammenti Definizione – Casa di terra. di ceramica grezza, depurata e maiolica arcaica. Cronologia – I secolo a.C.-prima metà I secolo d.C. Presenze medie per mq – 2 reperti. Materiali raccolti Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Reperti ceramici senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- Ceramica grezza: 66 frammenti lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. Ceramica depurata : 11 frammenti Definizione – Sporadico. Maiolica arcaica: 1 frammento Cronologia – XIV-XV secolo d.C.

170 Materiali raccolti Materiali raccolti Reperti ceramici Reperti ceramici Acroma grezza: 5 frammenti Acroma grezza: 12 frammenti Acroma depurata: 2 frammenti Acroma depurata: 6 frammenti Maiolica arcaica: 1 frammento Maiolica arcaica: 2 frammenti Elementi datanti Elementi datanti Maiolica arcaica Maiolica arcaica (114.3) Situata grossomodo al centro del sito, la concentrazione (re- (115.2) Unità topografica situata nell’angolo 150 m nord-est della perti per mq: max. 6-min. 4) ha forma rettangolare, misura 108 m strada a sterro contigua al lato nord-ovest. La concentrazione di re- e orientamento est/ovest. La zona è cinta da una fascia di ca. 20 m perti in superficie ha forma rettangolare (reperti per mq: max. 8-min. di spessore in cui la densità di reperti diminuisce, nella quale si tro- 4), orientamento nord/sud, misura 96 m. L’area è cinta da una fa- vano quasi esclusivamente frammenti di laterizio da copertura. La scia di ca. 10 m che si estende in direzione sud e sud-est nella quale morfologia del terreno è di versante collinare leggermente declinante la densità di reperti decresce progressivamente. Il suolo è di colore verso sud; il suolo è marrone e la consistenza morbida. ocra e consistenza friabile. Presenze medie per mq – 5 reperti. Presenze medie per mq – 6 reperti. Interpretazione – Nonostante la scarsa concentrazione di reperti in Interpretazione – È ipotizzabile la presenza di un deposito interpre- superficie e la notevole dispersione dei materiali, la presenza di un’a- tabile come abitazione contadina di piccole dimensioni con elevati rea che si distingue per quantità di materiale presente e le tipologie di terra (o altri materiali deperibili) e copertura laterizia. rappresentate permettono di ipotizzare l’esistenza di una piccola casa Definizione – Casa di terra. edificata con materiali poveri (muri di terra o altri materiali deperi- Cronologia – III-II secolo a.C. bili) e copertura laterizia. Materiali raccolti Definizione – Casa di terra. Reperti ceramici Cronologia – Fine VII-VI secolo a.C. Ceramica grezza: 19 frammenti Materiali raccolti Ceramica depurata: 11 frammenti Reperti ceramici Ceramica a vernice nera: 3 frammenti Ceramica grezza: 30 frammenti Materiali edilizi Ceramica depurata: 2 frammenti Laterizio da copertura: 4 frammenti Laterizio da copertura: 7 frammenti Elementi datanti Elementi datanti Ceramica a vernice nera Acroma grezza Acroma grezza Olle, tipo: tav. V, n. 8; tav. VI, n. 10. Olla, tipo: tav. XXXII, n. 1. Rinvenimento inedito Rinvenimento inedito (115) Località podere Caggio-Murlo (F.120 II NE-1695/4779) (116) Località Santa Margherita-Murlo (F.120 II NE-1695/4779) Unità di paesaggio 1; 230-170 m s.l.m.; versante collinare; argille e Unità di paesaggio 2; 260-220 m s.l.m.; versante collinare; forma- argille sabbiose; torrente Crevole; seminativo: cereali. zione di Murlo; torrente Crevole; seminativo: cereali. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- sito: scarso. sito: scarso. Descrizione sito – Fondo situato 500 m in direzione ovest dal po- Descrizione sito – Situato a 700 m dal podere Bagnolo in direzione dere Caggio. È delimitato a ovest e sud da bosco, a est dal sito ovest-sud-ovest. È delimitato a nord-ovest da una strada a sterro a F.120 II n. 49 e a nord da un ampio pascolo. La morfologia da nord e a sud da bosco, a est da pascolo mentre l’angolo sud-est con- ovest verso est è nei primi 200 m di versante collinare (inclinato a fina con il sito F.120 II n. 115. La morfologia del terreno è di ver- est), in seguito la pendenza si attenua progressivamente fino a di- sante collinare leggermente declinante verso est (60 m di dislivello). ventare pianeggiante. Le dimensioni sono consistenti, 400500 m Il suolo è di colore grigio e la consistenza dura; al centro del sito si e la forma approssimativamente trapezoidale. Il suolo (ghiaioso) è trova una lingua di terreno non arato con affioramenti naturali di di colore marrone, la consistenza friabile. roccia (l’area misura 6025 m e ha orientamento est/ovest). Descrizione unità topografiche –Il survey ha permesso di identificare Descrizione unità topografiche – La ricognizione dell’area ha evi- la presenza di una emergenza e una UT da ricondurre a sporadico. denziato la presenza di due emergenze riconducibili a depositi e ma- teriali sporadici. (115.1) Sono stati raccolti nella parte ovest del sito alcuni frammenti di ceramica grezza, depurata e maiolica arcaica non riconducibili a (116.1) Sono stati raccolti nella parte ovest del sito alcuni frammenti nessuna evidenza. di ceramica grezza e depurata non riconducibili a nessuna evidenza. Presenze medie per mq – 2 reperti. Presenze medie per mq – 2 reperti. Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. Definizione – Sporadico. Definizione – Sporadico. Cronologia – XIV-XV secolo d.C. Cronologia – Non identificabile

171 Materiali raccolti Presenze medie per mq – 7 reperti. Reperti ceramici Interpretazione – Dimensioni della concentrazione e materiali pre- Ceramica grezza: 1 frammento senti (frammenti di tegole e ceramica) consentono di ipotizzare la Ceramica depurata: 1 frammento presenza di una piccola struttura con elevati di terra o in altri mate- riali deperibili con copertura laterizia. (116.2) Concentrazione situata lungo il lato nord-est del sito, a 50 Definizione – Casa di terra. m dalla strada a sterro. L’area di massima densità ha forma rettan- Cronologia – III-II secolo a.C. golare, misura 9 6 m ed è orientata sud-ovest/nord-est. L’area è Materiali raccolti cinta da una fascia che si estende verso sud (ca. 15 m) in cui la den- Reperti ceramici sità di reperti decresce sensibilmente. La morfologia del terreno in Ceramica grezza: 15 frammenti quest’area è di versante collinare (con inclinazione verso sud); il suolo Ceramica depurata: 19 frammenti è di colore grigio e la consistenza dura. Ceramica a vernice nera: 1 frammento Presenze medie per mq – 8 reperti. Materiali edilizi Interpretazione – I materiali presenti in superficie permettono di in- Laterizio da copertura: 3 frammenti terpretare il deposito come una piccola struttura con elevati di terra Elementi datanti o in altro materiale deperibile con copertura laterizia. Ceramica a vernice nera Definizione – Casa di terra. Acroma grezza Cronologia – VI secolo a.C. Olla, tipo: tav. XVI, n. 2. Materiali raccolti Pithos, tipo: tav. XVIII, n. 4. Reperti ceramici Rinvenimento inedito Ceramica grezza: 12 frammenti Ceramica depurata: 7 frammenti (117) Località Poggio Castello-Murlo (F.120 II NE-1689/4776) Bucchero grigio: 4 frammenti Unità di paesaggio 3; 250 m s.l.m.; versante collinare: mezza costa; Pithos: 5 frammenti Ofioliti; fosso Ornate; seminativo: cereali. Materiali edilizi Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo coperto. Laterizio da copertura: 2 frammenti Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Elementi datanti Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Acroma grezza sito: scarso. Olla, tipo: tav. VI, n. 9. Descrizione sito – Fondo situato 150 m in direzione ovest dalla sommità di Poggio Castello. Ha forma approssimativamente rettan- (116.3) Concentrazione situata lungo il lato est del sito, a 80 m dal- golare, misura ca. 300150 m, ha orientamento nord-est/sud-ovest l’UT 2. La zona di massima densità ha forma rettangolare, misura ed è delimitato in ogni direzione da bosco. La morfologia del terreno 86 m e ha orientamento est/ovest. L’area è cinta da una fascia che è di versante collinare leggermente declinante verso ovest. Il suolo è si estende verso sud per ca. 10 m in cui la densità di reperti decresce. di colore marrone e la consistenza morbida, in alcune zone diventa La morfologia del terreno è di versante collinare (con inclinazione estremamente friabile e sabbiosa. verso sud). Il suolo è di colore grigio e la consistenza dura. Descrizione unità topografiche – Sono state individuate sette con- Presenze medie per mq – 6 reperti. centrazioni riconducibili a giacitura. Interpretazione – I materiali presenti in superficie permettono di in- terpretare il deposito come una piccola struttura con elevati di terra (117.1) Unità topografica situata nell’angolo nord-est del sito. La o in altro materiale deperibile con copertura laterizia. massima concentrazione (reperti per mq: max. 20-min. 15) ha forma Definizione – Casa di terra. rettangolare, misura 9 6 m e orientamento nord-est/sud-ovest. Cronologia – Fine VII-VI secolo a.C. Questa zona è cinta da una fascia che si estende per ca. 10 m verso Materiali raccolti ovest, in cui la densità di reperti diminuisce e si trovano quasi esclu- Reperti ceramici sivamente frammenti di laterizi. La morfologia del terreno è di ver- Ceramica grezza: 7 frammenti sante collinare declinante verso ovest. Il suolo si presenta di colore Ceramica depurata: 11 frammenti marrone e consistenza friabile. Bucchero grigio: 6 frammenti Presenze medie per mq – 15 reperti. Grande contenitore: 4 frammenti Interpretazione – Le dimensioni della concentrazione, le tipologie Materiali edilizi di materiali rappresentate (frammenti di tegole e ceramica), quantità Laterizio da copertura: 2 frammenti e caratteristiche dei materiali raccolti (impasto) indicano la presenza Elementi datanti di una piccola struttura con elevati di terra o in altri materiali depe- Acroma grezza ribili con copertura laterizia. La presenza di alcune scorie di lavora- zione del metallo consente di ipotizzare lo svolgimento in quest’area Ciotola-coperchio, tipo: tav. VIII, n. 3. di attività metallurgiche a livello di autoconsumo. Pithos, tipo: tav. IX, n. 8. Definizione – Casa di terra. (116.4) Unità topografica situata 200 m sud dalla strada a sterro che Cronologia – III-II secolo a.C. dalla provinciale porta al podere Arniano. La massima concentra- Materiali raccolti zione (reperti per mq: max. 10-min. 5) ha forma rettangolare, mi- Reperti ceramici sura 86 m e orientamento est/ovest. La morfologia del terreno in è Ceramica grezza: 203 frammenti di versante collinare declinante verso sud e sud-est. Il suolo si pre- Ceramica depurata: 9 frammenti senta di colore marrone e la consistenza è friabile. Scarti di fornace: 4 frammenti

172 Materiali edilizi Elementi datanti Laterizio da copertura: 2 frammenti Acroma grezza Metalli Ciotola-coperchio, tipo: tav. XXXIV, n. 10. Scorie di forgia: 3 Elementi datanti (117.4) Concentrazione situata nell’angolo sud-est a 50 m in dire- Acroma grezza zione sud-sud-ovest dall’UT 3. L’area di massima densità (reperti per Olla, tipo: tav. XVI, n. 2; tav. XVII, n. 2. mq: max. 10-min. 5) ha forma rettangolare, orientamento nord- est/sud-ovest e misura 86 m. Questa è cinta da una fascia che si (117.2) Unità topografica situata nell’angolo nord-est del sito a 30 estende per ca. 15 m verso ovest e nord, in cui la densità di reperti in direzione ovest dall’UT 1. La massima concentrazione (reperti per diminuisce (sono presenti quasi esclusivamente piccoli frammenti di mq: max. 20-min. 15) ha forma rettangolare, misura 106 m ed è laterizio da copertura). La morfologia del terreno è pianeggiante, co- orientata nord-est/sud-ovest. L’area è cinta da una fascia che si lore e consistenza sono marrone e morbida. estende per ca. 15 m verso ovest, in cui la densità di reperti dimi- Presenze medie per mq – 10 reperti. nuisce e si trovano quasi esclusivamente piccoli frammenti di lateri- Interpretazione – Le dimensioni della concentrazione e le caratteri- zio da copertura. La morfologia è di versante collinare declinante stiche dei materiali raccolti possono essere ricondotti alla presenza di verso ovest, il suolo di colore marrone e la consistenza friabile. una piccola struttura con elevati di terra (o in altri materiali deperi- Presenze medie per mq – 18 reperti. bili) e copertura laterizia. Interpretazione – Le dimensioni della concentrazione e le caratteri- Definizione – Casa di terra. stiche dei materiali raccolti permettono di ipotizzare una piccola Cronologia – Non identificabile struttura con elevati di terra o in altri materiali deperibili e copertura Materiali raccolti laterizia. La presenza di scarti di fornace rappresenta un forte indizio Reperti ceramici per la presenza di una modesta struttura produttiva legata alle esi- Ceramica grezza: 144 frammenti genze della abitazione. Maiolica arcaica: 2 frammenti Definizione – Casa di terra. Materiali edilizi Cronologia – I secolo a.C.-prima metà I secolo d.C. Laterizi da copertura: 11 frammenti Materiali raccolti Elementi datanti Reperti ceramici Maiolica arcaica Ceramica grezza: 110 frammenti Ceramica depurata : 111 frammenti (117.5) La massima concentrazione (reperti per mq: max. 15-min. Scarto di fornace: 9 frammenti 10) è situata a 30 m in direzione sud-ovest dall’UT 3. Ha forma ret- Materiali edilizi tangolare, orientamento nord-est/sud-ovest e misura 108 m. La Laterizio da copertura: 1 frammento zona è cinta da una fascia che si estende per ca. 15 m verso ovest, in Elementi datanti cui la densità di reperti diminuisce. La morfologia del terreno è di Acroma grezza versante collinare declinante verso ovest. Il suolo è di colore marrone, Pentole, tipo: tav. XXV, nn. 2, 6. la consistenza morbida. Presenze medie per mq – 12 reperti. (117.3) Concentrazione situata 80 m in direzione sud-ovest dall’UT Interpretazione – I materiali raccolti indicano la presenza di una pic- 1 (reperti per mq: max. 20-min. 15). Ha forma rettangolare, misura cola struttura con elevati di terra o in altri materiali deperibili con la- 7 5 m e orientamento nord-est/sud-ovest. Questa zona è cinta da terizio da copertura. una fascia che si estende per ca. 15 m verso ovest, in cui la densità di Definizione – Casa di terra. reperti diminuisce. La morfologia del terreno è di versante collinare Cronologia – Metà X-inizi XI secolo d.C./primo quarto del XIII se- declinante verso ovest; il suolo è di colore grigiastro e la consistenza colo d.C. sabbiosa. Materiali raccolti Presenze medie per mq – 18 reperti. Reperti ceramici Interpretazione – Dimensioni della concentrazione e caratteristiche Ceramica grezza: 318 frammenti dei materiali raccolti consentono di interpretare l’evidenza come una Ceramica depurata: 26 frammenti piccola struttura con elevati di terra o in altri materiali deperibili e Scarti di fornace: 8 frammenti copertura laterizia. La presenza di scarti di fornace e scorie di forgia Materiali edilizi permettono di ipotizzare la presenza di piccole strutture produttive Laterizio da copertura: 12 frammenti legate alle esigenze della abitazione. Metalli Definizione – Casa di terra. Scorie di forgia: 1 Cronologia – VI-inizi VII secolo d.C. Elementi datanti Materiali raccolti Acroma grezza Reperti ceramici Olle, tipo: tav. XLII, n. 9; tav. XLI, n. 5. Ceramica grezza: 25 frammenti Ceramica depurata: 4 frammenti (117.6) Concentrazione situata 50 m in direzione sud-ovest dall’UT 2. Scarti di fornace: 16 frammenti L’area (densità di reperti per mq: max. 8-min. 4) ha forma rettangolare, Materiali edilizi orientamento nord-est/sud-ovest e misura 118. È cinta da una fascia Laterizio da copertura: 7 frammenti che si estende per ca. 10 m verso ovest, in cui la concentrazione di re- Metalli perti diminuisce e si trovano quasi esclusivamente piccoli frammenti di Scorie di forgia: 7 laterizio da copertura. La morfologia del terreno in quest’area è di ver-

173 sante collinare declinante verso ovest. Il suolo è di colore marrone e la Descrizione unità topografica – Situata nella parte sud del sito (re- consistenza morbida. perti per mq: max. 6-min. 3), ha forma rettangolare, orientamento Presenze medie per mq – 6 reperti. est/ovest e misura 74 m. È circondata da una fascia che si estende Interpretazione – Le caratteristiche della concentrazione permet- per ca. 10 m, in cui la densità di reperti diminuisce. La morfologia tono di interpretare l’evidenza come una piccola struttura con ele- del terreno è di versante collinare declinante verso nord. Il suolo è di vati di terra (e/o altri materiali deperibili) e copertura laterizia. colore marrone, la consistenza morbida. Definizione – Casa di terra. Presenze medie per mq – 5 reperti. Cronologia – XI secolo-fine XIII secolo d.C. Interpretazione – I materiali rinvenuti in superficie permettono di Materiali raccolti ipotizzare la presenza di una struttura edilizia con gli elevati in ma- Reperti ceramici teriali deperibili (terra e/o altro) e con copertura laterizia. Ceramica grezza: 57 frammenti Definizione – Casa di terra. Ceramica depurata: 2 frammenti Cronologia – III secolo a.C.-II secolo a.C. Materiali edilizi Materiali raccolti Laterizi da copertura: 8 frammenti Reperti ceramici Elementi datanti Ceramica grezza: 32 frammenti Acroma grezza Ceramica depurata: 5 frammenti Olla, tipo: tav. XLI, n. 9. Materiali edilizi Laterizi da copertura: 5 frammenti (117.7) Unità topografica situata 50 m in direzione sud-ovest dal- Elementi datanti l’UT 5 (reperti per mq: max. 15-min. 10) ha forma rettangolare Acroma grezza (nord-est/sud-ovest) e misura 108 m. È cinta da una fascia (ca. 8 Olla, tipo: tav. XVII, n. 3. m) verso ovest e nord, in cui la densità di reperti diminuisce e si tro- Rinvenimento inedito vano quasi esclusivamente piccoli frammenti di laterizio da coper- tura. La morfologia del terreno è di versante collinare declinante (119) Località Poggio Castello-Murlo (F.120 II NE-1689/4776) verso ovest. Il suolo è di colore marrone e la consistenza morbida. Unità di paesaggio 3; 160 m s.l.m.; versante collinare: mezza costa; Presenze medie per mq – 10 reperti. ofioliti; fosso Ornate; seminativo: cereali. Interpretazione – Le evidenze riscontrate sul terreno permettono di Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. ipotizzare la presenza di una struttura con elevati di pietra e coper- Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. tura laterizia. Il rinvenimento di scarti di fornace e scorie permettono Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- di ipotizzare la presenza di una piccola struttura produttiva legata alle sito: scarso. esigenze della abitazione. Descrizione sito – Fondo ubicato 600 m da Poggio Castello in di- Definizione – Casa di pietra. rezione nord, delimitato su tutti i lati da bosco a esclusione del lato Cronologia – Fine XIII secolo d.C.-inizi XIV secolo d.C. est, lungo il quale si trova un pascolo. La morfologia del terreno è di Materiali raccolti versante collinare declinante verso sud-ovest; il suolo è di colore mar- Reperti ceramici rone e la consistenza è friabile. Ceramica grezza: 146 frammenti Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti lungo il lato del Ceramica depurata : 4 frammenti sito alcuni frammenti di laterizio e di ceramica. Maiolica arcaica: 7 frammenti Presenze medie per mq – 2 reperti. Scarti di fornace: 5 Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Scarti di ceramica: 3 senza di un’area di concentrazione non consentono di parlare di al- Materiali edilizi tro che di una generica frequentazione. Elementi datanti Definizione – Frequentazione. Acroma grezza Cronologia – XIV-XV secolo d.C. Olla, tipo: tav. XLII, n. 5. Materiali raccolti Maiolica arcaica Reperti ceramici Rinvenimento inedito Ceramica grezza: 47 frammenti Ceramica depurata: 8 frammenti (118) Località Poggio Castello-Murlo (F.120 II NE-1689/4776) Maiolica arcaica: 1 frammento Unità di paesaggio 3; 150 m s.l.m.; versante collinare: mezza costa; Materiali edilizi ofioliti; fosso Ornate; seminativo: cereali. Laterizio da copertura: 10 frammenti Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo coperto. Elementi datanti Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Maiolica arcaica Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Rinvenimento inedito sito: scarso. Descrizione sito – Fondo situato 300 m da Poggio Castello in dire- (120) Località podere Caselle-Murlo (F.120 II NE-1693/4776) zione nord-ovest. Ha forma approssimativamente triangolare, mi- Unità di paesaggio 3; 178 m s.l.m.; versante collinare: mezza costa; sura 140200 m ed è orientato nord/sud. È delimitato su tutti i lati argille più o meno sabbiose; fiume Ombrone; seminativo: cereali. da bosco a esclusione del lato est, lungo il quale passa una strada cam- Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. pestre. La morfologia del terreno è di versante collinare declinante Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. verso nord, Il suolo (piuttosto erboso) è di colore marrone e la con- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- sistenza morbida. sito: scarso.

174 Descrizione sito – Fondo situato immediatamente a sud del podere Interpretazione – I materiali rinvenuti in superficie permettono di Caselle, di forma approssimativamente rettangolare (orientamento ipotizzare la presenza di una struttura edilizia con gli elevati in ma- nord-ovest/sud-est) e dimensioni 700500 m. teriali deperibili (terra e/o altro) e copertura laterizia. La morfologia (da ovest verso est) si articola in versante collinare de- Definizione – Casa di terra. clinante verso sud, seguono tre collinette e infine torna a essere di Cronologia – Fine VII secolo a.C.-VI secolo a.C. versante collinare. Le caratteristiche del suolo sono invece costanti in Materiali raccolti tutto il sito, colore marrone e consistenza morbida. Nei pressi del- Reperti ceramici l’angolo nord-ovest, lungo il margine occidentale si trova un piccolo Ceramica grezza: 3 frammenti bacino per l’irrigazione. Ceramica depurata: 11 frammenti Descrizione unità topografiche – La ricognizione dell’area ha mo- Materiali edilizi strato la presenza di due emergenze riconducibili a un deposito e a Laterizio da copertura: 12 frammenti materiale sporadico. Elementi datanti Acroma grezza (120.1) Sono stati raccolti nell’angolo nord-est, nord-ovest e al cen- Pithos, tipo: tav. X, n. 6. tro del lato nord alcuni frammenti di laterizio e di ceramica. Ciotola-coperchio, tipo: tav. VIII, n. 1. Presenze medie per mq – 2 reperti. Rinvenimento inedito Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- (121) Località Montepescini-Murlo (F.120 II NE-1690/4776) lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. Unità di paesaggio 3; 250 m s.l.m.; versante collinare: mezza costa; Definizione – Sporadico. conglomerati poligenici più o meno cementati; fosso Satino; semi- Cronologia – Non identificabile nativo: cereali. Materiali raccolti Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Reperti ceramici Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Ceramica acroma: 2 frammenti Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Ceramica depurata: 8 frammenti sito: scarso. Descrizione sito – Il fondo si trova 100 m a est di Montepescini, de- (120.2) Unità topografica situata lungo il lato ovest del sito, vicino limitato a nord dalla strada asfaltata (Montepescini-Casciano), a ovest al laghetto per l’irrigazione del campo. La massima concentrazione dal sito F.120 II n. 91, a est da un campo a riposo e a sud da bosco. (reperti per mq: max. 10-min. 6) ha forma rettangolare, orienta- La morfologia del terreno è di versante collinare declinante verso sud- mento nord/sud e misura 96 m. L’area è cinta da una fascia che si sud-est; il suolo è di colore ocra scuro e la consistenza morbida. estende per ca. 5 m, in cui la densità di reperti diminuisce. La morfo- Descrizione unità topografiche – La ricognizione dell’area ha mo- logia del terreno è di versante collinare declinante verso sud, il colore strato la presenza di tre emergenze riconducibili a depositi. grigio e la consistenza morbida (fitta presenza di ghiaie). Segnaliamo (121.1) Unità topografica situata a metà del margine ovest del a ca. 5 m in direzione est la presenza di un fosso (profondità ca. 70 campo (reperti per mq: max. 10-min. 5) ha forma rettangolare, cm) per il drenaggio delle acque. orientamento nord/sud e misura 75 m. L’area è cinta da una fascia Presenze medie per mq – 8 reperti. che si estende per ca. 10 m, in cui la densità di reperti decresce. La Interpretazione – I materiali rinvenuti in superficie permettono di morfologia del terreno è di versante collinare declinante verso sud; il ipotizzare la presenza di una struttura edilizia con gli elevati in ma- suolo è di colore ocra scuro e la consistenza friabile. teriali deperibili (terra e/o altro) e con copertura laterizia. Presenze medie per mq – 8 reperti. Definizione – Casa di terra. Interpretazione – I materiali rinvenuti in superficie permettono di Cronologia – I secolo a.C.-metà I secolo d.C. ipotizzare la presenza di una struttura edilizia con gli elevati in ma- Materiali raccolti teriali deperibili (terra e/o altro) e copertura laterizia. Reperti ceramici Definizione – Casa di terra. Ceramica grezza: 6 frammenti Cronologia – III secolo a.C.-II secolo a.C. Ceramica depurata: 35 frammenti Materiali raccolti Terra sigillata italica: 1 frammento Reperti ceramici Materiali edilizi Ceramica grezza: 12 frammenti Laterizio da copertura: 14 frammenti Materiali edilizi Elementi datanti Laterizio da copertura: 28 frammenti Terra sigillata italica Elementi datanti Acroma grezza Ceramica a vernice nera Dolia, tipo: tav. XVI, n. 11; tav. XXV, n. 5. Acroma depurata Olla, tipo: tav. XX, n. 1. (120.3) La massima concentrazione (reperti per mq: max. 12-min. Ciotola, tipo: tav. XXI, n. 7. 6) si trova lungo il lato est, ha forma rettangolare, misura 86 m e orientamento nord/sud. L’area è cinta da una fascia che si estende (121.2) La massima concentrazione (reperti per mq: max. 8-min. 4) è per ca. 6 m, in cui la densità di reperti diminuisce progressivamente. localizzabile a metà del lato nord; ha forma rettangolare, ha orienta- La morfologia del suolo è di versante collinare declinante verso sud; mento est/ovest e misura 96 m; l’area è cinta da una fascia di esten- il colore è grigio e la consistenza morbida. sione variabile tra 6 e 10 m in cui la densità di reperti decresce progres- Presenze medie per mq – 9 reperti. sivamente. La morfologia del terreno è di versante collinare declinante

175 verso sud; il suolo è di colore ocra chiaro e la consistenza friabile. Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Presenze medie per mq – 6 reperti. senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- Interpretazione – I materiali rinvenuti in superficie permettono di lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. ipotizzare la presenza di una struttura edilizia con gli elevati in ma- Definizione – Sporadico. teriali deperibili (terra e/o altro) e copertura laterizia. Cronologia – Generica età etrusca. Definizione – Casa di terra. Materiali raccolti Cronologia – VI secolo a.C. Reperti ceramici Materiali raccolti Ceramica grezza: 3 frammenti Reperti ceramici Ceramica depurata: 2 frammenti Ceramica grezza: 11 frammenti Materiali edilizi Ceramica depurata: 21 frammenti Laterizio da copertura: 1 frammento Materiali edilizi Rinvenimento inedito Laterizio da copertura: 22 frammenti (123) Località podere Molinello-Murlo (F.120 II NE-1695/4776) Elementi datanti Unità di paesaggio 4; 123 m s.l.m.; pianura; alluvioni fluviali; fiume Acroma grezza Ombrone; seminativo: cereali. Olla, tipo: tav. IX, n. 2. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Dolia, tipo: tav. XI, n. 3. Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. (121.3) La massima concentrazione (reperti per mq: max. 10-min. 5) Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- è posta nell’angolo sud-est, ha forma rettangolare (orientamento sito: scarso. est/ovest), misura 96 m. L’area è cinta da una fascia che si estende Descrizione sito – Si trova a 200 m in direzione sud-ovest dal po- per ca. 4 m, in cui la densità di reperti decresce bruscamente. La dere Molinello, delimitato a sud da un fondo a riposo, a est da una morfologia del terreno è di versante collinare declinante verso sud. Il strada campestre, a nord e a ovest dalla strada a sterro che da La Befa suolo è di colore ocra scuro e la consistenza friabile ed è molto ghiaioso. porta a San Giusto. La morfologia è pianeggiante, il suolo è di co- Presenze medie per mq – 8 reperti. lore marrone e la consistenza morbida. Interpretazione – I materiali rinvenuti in superficie permettono di Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti nell’angolo nord- ipotizzare la presenza di una struttura edilizia con gli elevati in ma- ovest, sud-ovest e in una lingua di terra al centro del sito alcuni fram- teriali deperibili (terra e/o altro) e copertura laterizia. menti di laterizio e di ceramica. Definizione – Casa di terra. Presenze medie per mq – 2 reperti. Cronologia – II secolo a.C.-I secolo a.C. Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Materiali raccolti senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- Reperti ceramici lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. Ceramica grezza: 41 frammenti Definizione – Sporadico. Ceramica depurata: 25 frammenti Cronologia – Generica età etrusca. Materiali edilizi Materiali raccolti Laterizio da copertura: 21 frammenti Reperti ceramici Elementi datanti Ceramica grezza: 1 frammento Ceramica a vernice nera Ceramica depurata: 14 frammenti Acroma grezza Materiali edilizi Olla, tipo: tav. XVII, n. 5. Laterizio da copertura: 16 frammenti Pithos, tipo: tav. XVIII, n. 1. Rinvenimento inedito Rinvenimento inedito (124) Località podere Fontanelle-Murlo (F.120 II NE-1690/4776) Unità di paesaggio 3; 270 m s.l.m.; versante collinare; conglomerati (122) Località podere Pian di Rotella-Murlo (F.120 II NE- poligenici; fosso Satino; seminativo: cereali. 1697/4781) Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Unità di paesaggio 1; 200-160 m s.l.m.; versante collinare: mezza co- Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. sta; argille e argille sabbiose; torrente Stile; seminativo: cereali. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. sito: scarso. Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. Descrizione sito – Fondo situato immediatamente a ovest del podere Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Fontanelle. È delimitato a sud da bosco, a nord-est da una strada che sito: scarso. porta al podere, a nord dalla strada asfaltata Montepescini-Casciano. Descrizione sito – Si trova immediatamente a ovest del podere Pian La morfologia è di versante collinare leggermente declinante verso est. di Rotella, delimitato a nord dalla strada a sterro che porta alla S.P. Il suolo è di colore ocra, la consistenza morbida e piuttosto ghiaioso. 34, a ovest da una recinzione, a est da una pianura e a sud dal fosso Descrizione unità topografiche – La ricognizione dell’area ha mo- Stiessera. La morfologia è di versante collinare che sale verso nord strato la presenza di tre emergenze riconducibili a deposito. fino a culminare in una area sommitale a 202 m s.l.m. Il suolo è di colore marrone e la consistenza morbida. (124.1) Unità topografica situata nell’angolo sud-est del sito, ha Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti nell’angolo sud- forma rettangolare (orientamento est/ovest), misura 74 m. L’area est del sito alcuni frammenti di laterizio e di ceramica. è cinta da una fascia che si estende per ca. 10 m, in cui la densità di Presenze medie per mq – 1 reperto. reperti decresce progressivamente. La morfologia è di versante colli-

176 nare declinante verso sud-est, le caratteristiche del suolo sono colore Elementi datanti ocra scuro e consistenza friabile. Terra sigillata italica Presenze medie per mq – 10 reperti. Rinvenimento inedito Interpretazione – I materiali rinvenuti in superficie permettono di ipotizzare la presenza di una struttura edilizia con elevati in materiali (125) Località podere Fontanelle-Murlo (F.120 II NE-1690/4776) deperibili (terra e/o altro) e copertura laterizia. Unità di paesaggio 3; 280 m s.l.m.; versante collinare; conglomerati Definizione – Casa di terra. poligenici; fosso Satino; coltura stabile: oliveto. Cronologia – Fine VII secolo a.C.-VI secolo a.C. Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo terso. Materiali raccolti Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. Reperti ceramici Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Acroma grezza: 16 frammenti sito: scarso. Acroma depurata: 35 frammenti Descrizione sito – Fondo situato 300 m in direzione nord dal podere Materiali edilizi Fontanelle, delimitato a ovest dalla strada Casciano-Montepescini, a Laterizio da copertura: 4 frammenti nord dal sito F.120 II n. 69, a est e sud dal sito F.120 II n. 126. Elementi datanti Il sito è un oliveto di forma trapezoidale (907060 m) con morfo- Acroma grezza logia di versante collinare declinante verso sud. Caratteristiche del Olla, tipo: tav. V, n. 2. suolo sono il colore ocra scuro, la consistenza morbida e la fitta pre- senza di pietrisco. (124.2) Unità topografica situata lungo il lato nord-est del sito, a Descrizione unità topografiche – Sono stati rinvenuti in tutto il sito 40 m nord dall’UT 1 (reperti per mq: max. 8-min. 4) ha forma una notevole quantità di materiali archeologici ed è stato possibile rettangolare (orientamento sud-est/nord-ovest), misura 85 m. distinguere 4 aree di maggiore densità. L’area è cinta da una fascia che si estende per ca. 6 m, in cui la Il risultato della prima ricognizione è stato irrimediabilmente com- densità di reperti decresce rapidamente. La morfologia è di ver- promesso dal fitto manto d’erba che rendeva la visibilità pari a zero. La sante collinare leggermente declinante verso ovest e Il suolo è di seconda ricognizione caratterizzata da migliori condizioni di visibilità colore marrone e consistenza friabile. ha permesso di individuare quatto aree di maggiore concentrazione. Presenze medie per mq – 6 reperti. 1. Angolo nord-ovest (125.1), area di 2510 m: frammenti di em- Interpretazione – I materiali rinvenuti in superficie permettono di brici, grosse anse, dolia (reperti per mq: max. 30-min. 20). ipotizzare la presenza di una struttura edilizia con gli elevati in ma- 2. Lato ovest metà (125.2), area di 95 m: frammenti di embrici, teriali deperibili (terra e/o altro) e con copertura laterizia. terra sigillata italica, anforacei, grandi contenitori (reperti per mq: Definizione – Casa di terra. max. 30-min. 20). Cronologia – IV secolo a.C.-prima metà I secolo a.C. 3. Lato sud metà (125.3), area di 1510 m: frammenti di embrici, Materiali raccolti ceramica a vernice nera, grandi contenitori (reperti per mq: max. 30- Reperti ceramici min. 20). Acroma grezza: 31 frammenti 4. Lato est metà (125.4), area di 127 m: frammenti di embrici, Acroma depurata: 41 frammenti ceramica a vernice nera, scorie di forgia (reperti per mq: max. 30- Ceramica a vernice nera: 2 frammenti min. 20). Materiali edilizi Centro del sito, angoli nord-est e sud-est, visibile diminuzione del nu- Laterizio da copertura: 4 frammenti mero di reperti (max. 6-min. 3 ca.); aree restanti: frammenti di em- Elementi datanti brici, ceramica grezza e depurata (reperti per mq: max. 10-min. 5). Ceramica a vernice nera Non sono state rilevate differenze di colore e consistenza del suolo (124.3) La massima concentrazione (reperti per mq: max. 10-min. nelle zone descritte. 5) si trova lungo il lato sud-est del sito, a 50 m ovest dall’UT 1, ha Presenze medie per mq – 25 reperti. forma rettangolare, orientamento est/ovest e misura 96 m. Que- Interpretazione complessiva – Aree 1 e 2: sono riconducibili a un st’area è cinta da una fascia che si estende per ca. 10-15 m, in cui la medesimo deposito interpretabile come magazzino. Area 3: ipotiz- densità di reperti decresce progressivamente. La morfologia è di ver- ziamo la presenza di una struttura edilizia con gli elevati in materiali sante collinare leggermente declinante verso sud; il suolo è di colore deperibili (terra e/o altro) e con copertura laterizia di cui ignoriamo marrone e la consistenza friabile. la funzione. Presenze medie per mq – 8 reperti. Area 4: ascrivibile al periodo ellenistico (non in fase con le precedenti Interpretazione – I materiali rinvenuti in superficie permettono di UT ) probabile struttura edilizia (elevati di terra e/o in altri materiali ipotizzare la presenza di una struttura edilizia con gli elevati in ma- deperibili e copertura laterizia) destinata ad attività artigianali. teriali deperibili (terra e/o altro) e copertura laterizia. Cronologia – Ellenismo/tarda repubblica-prima età imperiale/gene- Definizione – Casa di terra. rico Medioevo. Cronologia – Fine I secolo a.C.-I secolo d.C. Materiali raccolti Materiali raccolti Reperti ceramici Reperti ceramici Ceramica grezza: 159 frammenti Acroma grezza: 37 frammenti Ceramica depurata: 146 frammenti Acroma depurata: 28 frammenti Dolia: 7 frammenti Terra sigillata italica: 1 frammento Terra sigillata italica: 2 frammenti Materiali edilizi Ceramica a vernice nera: 3 frammenti Laterizio da copertura: 5 frammenti Maiolica arcaica: 1 frammento

177 Materiali edilizi Materiali edilizi Mattonella: 8 frammenti Mattonella: 2 frammenti Laterizio da copertura: 42 frammenti Laterizio da copertura: 10 frammenti Vetri Elementi datanti Vetro: 1 frammento Terra sigillata italica Metalli Acroma grezza Scorie di forgia: 5 Olla, tipo: tav. XXXIII, n. 8. Elementi datanti Terra sigillata italica (125.3) La massima concentrazione (reperti per mq: max. 30-min. Ceramica a vernice nera 20) è localizzabile a metà del lato sud. Ha forma rettangolare, orien- Maiolica arcaica tamento est/ovest e misura 15 10 m. L’area è cinta da una fascia che si estende in direzione est-sud-est (ca. 5 m) in cui la densità di reperti (125.1) Unità topografica situata nell’angolo nord-ovest del sito, ha decresce rapidamente e si annulla. La morfologia del terreno è colli- forma rettangolare, orientamento est/ovest e misura 2510 m (re- nare con una leggera inclinazione verso sud; caratteristiche del suolo perti per mq: max. 30-min. 20). La morfologia del terreno è colli- sono colore ocra e consistenza friabile. nare con una leggera inclinazione verso sud. Caratteristiche del suolo Presenze medie per mq – 25 reperti. sono colore ocra e consistenza friabile. Interpretazione – L’evidenza riscontrata in superficie permette di Presenze medie per mq – 25 reperti. ipotizzare la presenza di un deposito relativo a una piccola struttura Interpretazione – È possibile interpretare l’evidenza, per le tipologie (di cui non ci è nota la funzione) con elevati in materiale deperibile di materiali rinvenuti, come un edificio con gli elevati di pietra e co- (terra e/o altro) e copertura laterizia. pertura laterizia adibito a magazzino. Definizione – Casa di terra. Definizione – Magazzino. Cronologia – Metà III secolo a.C.-fine III secolo a.C. Cronologia – Inizi I secolo d.C.-inizi IV secolo d.C. Materiali raccolti Materiali raccolti Reperti ceramici Reperti ceramici Ceramica grezza: 65 frammenti Ceramica grezza: 35 frammenti Ceramica depurata: 51 frammenti Ceramica depurata: 46 frammenti Terra sigillata italica: 1 frammento Dolia: 31 frammenti Materiali edilizi Anforaceo: 21 frammenti Laterizio da copertura: 9 frammenti Vetro: 1 frammento Elementi datanti Mattonella: 6 frammenti Acroma grezza Materiali edilizi Olla, tipo: tav. XVI, n. 2. Laterizio da copertura: 12 frammenti Acroma depurata Elementi datanti Olla, tipo: tav. XX, n. 1. Acroma grezza Ceramica a vernice nera Olla, tipo: tav. XXX, n. 2. Piatto su piede, tipo: tav. XV, n. 9. Terra sigillata italica Terra sigillata italica Fondo, tipo: tav. XXXI, n. 4. Acroma depurata (125.4) Unità topografica situata a metà del lato est. La massima Olla, tipo: tav. XXXV, n. 10. concentrazione (reperti per mq: max. 30-min. 20) ha forma rettan- Anforaceo, tipo: tav. XXIX, nn. 7, 10. golare, orientamento est/ovest e misura 12 7 m. L’area è cinta lungo il margine sud da un corridoio (ca. 6-7 m) nel quale la densità di re- (125.2) Unità topografica situata a metà del lato ovest, ha forma ret- perti decresce rapidamente. La morfologia del terreno è collinare con tangolare, misura 95 m e orientamento est/ovest (reperti per mq: una leggera inclinazione verso sud-est. Le caratteristiche del suolo max. 30-min. 20). La morfologia del terreno è collinare con una leg- sono il colore ocra e la consistenza friabile. gera inclinazione verso sud; caratteristiche del suolo sono il colore Presenze medie per mq – 25 reperti. ocra e la consistenza friabile. Interpretazione – È possibile ipotizzare la presenza di una struttura Presenze medie per mq – 25 reperti. edilizia con elevati di terra (e/o in altri materiali deperibili) e coper- Interpretazione – Considerate le tipologie di materiali rinvenuti e la tura laterizia. La presenza di alcune scorie di forgia suggerisce lo svol- posizione in cui si trova, riteniamo che le evidenze rintracciate siano gimento di attività artigianali (autoconsumo). da mettere in stretta relazione con l’UT 2 già interpretata come ma- Cronologia – III secolo a.C.-II secolo a.C. gazzino e ricondurre a un’unica struttura. Definizione – Casa di terra. Definizione – Magazzino. Materiali raccolti Cronologia – Fine I secolo a.C.-fine IV/inizi V secolo d.C. Reperti ceramici Materiali raccolti Ceramica grezza: 14 frammenti Reperti ceramici Ceramica depurata: 17 frammenti Ceramica grezza: 19 frammenti Ceramica a vernice nera: 3 frammenti Ceramica depurata: 11 frammenti Materiali edilizi Dolia: 28 frammenti Laterizio da copertura: 42 frammenti Terra sigillata italica: 1 frammento Metalli Anforaceo: 18 frammenti Scorie di forgia: 3

178 Elementi datanti (127) Località podere Fontanelle-Murlo (F.120 II NE-1690/4776) Ceramica a vernice nera Unità di paesaggio 3; 240 m s.l.m.; versante collinare; conglomerati Acroma grezza poligenici; fosso Satino; seminativo: cereali. Pithos, tipo: tav. XVIII, n. 2. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo coperto. Rinvenimento inedito Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del de- (126) Località podere Fontanelle-Murlo (F.120 II NE-1690/4776) posito: scarso. Unità di paesaggio 3; 264 m s.l.m.; versante collinare; conglomerati Descrizione sito – Fondo situato 300 m a sud-ovest dal podere Fon- poligenici; fosso Satino; seminativo: cereali. tanelle, ha forma rettangolare, orientamento sud-sud-est/nord-nord- Ricognizioni effettuate:3; condizioni di luce: cielo coperto/cielo terso. ovest e misura 20080 m. È delimitato a nord da una strada cam- Condizioni del suolo: terreno a stoppa; visibilità: scarsa. pestre a est e ovest da campi a riposo, a sud da bosco. La morfologia Affidabilità identificazione: media; stato di conservazione del depo- è di versante collinare declinante verso sud. Caratteristiche del suolo sito: scarso. (ghiaioso) sono il colore marrone e la consistenza friabile/morbida. Descrizione sito – Fondo delimitato a ovest dalla strada Casciano- Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti nell’angolo sud- Montepescini, a nord dal sito F.120 II n. 125, a est da un campo a est del sito alcuni frammenti di laterizio e ceramica. riposo e a sud della strada a sterro che conduce al podere. La morfo- Presenze medie per mq – 2 reperti. logia è di versante collinare declinane verso sud; caratteristiche del Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- suolo sono il colore grigio e la consistenza dura. senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- Descrizione unità topografica – Nonostante le proibitive condizioni lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. di visibilità sono stati individuati su tutta la superficie numerosi Definizione – Sporadico. frammenti di laterizio e ceramica; il peso da telaio intero, proviene Cronologia – I secolo a.C.-I secolo d.C. dal centro del sito. Materiali raccolti Presenze medie per mq – 10 reperti. Reperti ceramici Interpretazione – Dal 1995 al 2001 il fondo non è mai stato arato, Ceramica grezza: 10 frammenti non è quindi possibile fornire una interpretazione con un grado di Ceramica depurata: 11 frammenti affidabilità molto alto. In attesa di ulteriori informazioni (ripetizione Materiali edilizi della ricognizione in condizioni migliori), proponiamo una serie di Laterizio da copertura: 16 frammenti dati utili per un’interpretazione preliminare: Elementi datanti 1. alto potenziale archeologico. Fitta e omogenea presenza di ma- Acroma grezza teriali sull’intera superficie, nonostante la scarsa visibilità; Olla, tipo: tav. XXIV, n. 3. 2. notizie orali. Il proprietario del fondo sostiene di aver raccolto e Rinvenimento inedito riutilizzato (per riempimenti e livellamenti) ingenti quantità di mate- riali (ceramica e laterizi da copertura) provenienti dalle arature del sito; (128) Località podere Aiello-Murlo (F.120 II NE-1697/4781) 3. i materiali raccolti sono tutti ascrivibili tra I secolo d.C.-corso Unità di paesaggio 1; 240 m s.l.m.; versante collinare; argille e argille del IV secolo d.C. e quindi in fase con i siti F.120 II nn. 69, 70, sabbiose; torrente Stile; seminativo: cereali. 71, 74 e 125. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo coperto. In sostanza la probabile presenza di una grande mole di materiale Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. archeologico (assenza di materiali edilizi, tipo pietra, laterizi, Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- marmi, frammenti di pavimenti, cocciopesto eccetera), la coesi- sito: scarso. stenza temporale e la contiguità fisica con le evidenze rintracciate Descrizione sito – È delimitato a nord ovest e sud dalla strada bianca nei siti F.120 II nn. 69, 70, 71, 74 e 125 ci spingono a ritenere pos- che collega il sito alla S.P. 34), verso nord-est è contiguo al sito F.120 II sibile la presenza di un villaggio, forse la pars rustica del complesso n. 129. La morfologia è di versante collinare (pendenza nord-nord-est), di medio-grandi dimensioni. sul quale emergono due poggi separati da una piccola depressione. Ca- Definizione – Villaggio, pars rustica. ratteristiche del suolo il colore marrone e la consistenza morbida. Cronologia – I secolo a.C./IV-V secolo d.C. Descrizione unità topografiche – La ricognizione ha evidenziato la Materiali raccolti presenza di due emergenze riconducibili a depositi e una UT a ma- Reperti ceramici teriale sporadico. Ceramica grezza : 99 frammenti (128.1) Unità topografica situata nell’angolo ovest del sito, ha forma Ceramica depurata : 55 frammenti rettangolare, orientamento est/ovest e misura 75 m. È cinta da una Terra sigillata italica: 2 frammenti fascia che si estende per ca. 6-8 m in cui la densità di reperti decre- Peso da telaio : 1 intero sce progressivamente. La morfologia è di versante collinare, il colore Materiali edilizi del suolo è ocra scuro e la consistenza morbida. Laterizio da copertura: 1 frammento Presenze medie per mq – 8 reperti. Elementi datanti Interpretazione – È possibile ipotizzare la presenza di una piccola Terra sigillata italica struttura abitativa costruita con materiali poveri (muri di terra o al- Acroma grezza tri materiali deperibili) e copertura laterizia. Pentole, tipo: tav. XXV, nn. 2, 4, 6. Definizione – Casa di terra. Olle, tipo: tav. XXX, n. 6; tav. XXX, n. 10. Cronologia – III secolo a.C.-II secolo a.C. Rinvenimento inedito Materiali raccolti

179 Reperti ceramici (129.1) Situata grossomodo a metà del versante collinare, ha forma Acroma grezza: 20 frammenti rettangolare, orientamento est-sud-est/ovest-nord-ovest e misura Acroma depurata: 5 frammenti 96 m. L’area è cinta da una fascia che si estende per ca. 25 m (se- Materiali edilizi guendo l’andamento naturale del terreno, verso est), in cui la densità Laterizio da copertura: 12 frammenti di reperti decresce progressivamente. Il suolo è di colore ocra scuro Elementi datanti e la consistenza morbida. Acroma grezza Presenze medie per mq – 8 reperti. Olle, tipo: tav. XVI, nn. 1, 2. Interpretazione – È possibile ipotizzare la presenza di una piccola casa costruita con materiali poveri (muri di terra o altri materiali de- (128.2) Unità topografica situata sulla sommità del poggio est, ha peribili) e copertura laterizia. forma rettangolare (orientata est/ovest) e misura 9 6 m. L’area è Definizione – Casa di terra. cinta da una fascia che si estende per ca. 15 m in cui la densità di re- Cronologia – VI secolo d.C. perti decresce. Il suolo è di colore ocra scuro e la consistenza morbida. Materiali raccolti Presenze medie per mq – 8 reperti. Reperti ceramici Interpretazione – È ipotizzabile la presenza di una piccola struttura Acroma grezza: 146 frammenti abitativa in materiali poveri (muri di terra o altri materiali deperibili) Acroma depurata: 124 frammenti e copertura laterizia. Materiali edilizi Definizione – Casa di terra. Laterizio da copertura: 42 frammenti Cronologia – II-I secolo a.C. Elementi datanti Materiali raccolti Acroma grezza Reperti ceramici Ciotole, tipo: tav. XXXIV, nn. 1, 4, 6. Acroma grezza: 19 frammenti Acroma depurata Acroma depurata: 56 frammenti Ciotola, tipo: tav. XXXIII, n. 8. Materiali edilizi Laterizio da copertura: 1 frammento (129.2) Unità topografica situata lungo il lato sud, dove la morfolo- Elementi datanti gia da versante collinare diventa pianeggiante. La massima concen- Acroma grezza trazione ha forma rettangolare, orientamento sud-est/nord-ovest e Olla, tipo: tav. XVI, n. 11. misura 8 5 m. Le caratteristiche del suolo sono il colore marrone e Pentola, tipo: tav. XXV, n. 6. la consistenza morbida. Presenze medie per mq – 10 reperti. (128.3) Sono stati rinvenuti lungo il lato nord del sito alcuni fram- Interpretazione – Abbiamo interpretato l’evidenza come un depo- menti di laterizio e ceramica. sito relazionabile a una piccola casa costruita con materiali poveri Presenze medie per mq – 6 reperti. (muri di terra o altri materiali deperibili) e copertura laterizia. Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Definizione – Casa di terra. senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- Cronologia – Fine I secolo a.C.-II secolo d.C. lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. Materiali raccolti Definizione – Sporadico. Reperti ceramici Cronologia – Non identificabile Acroma grezza: 70 frammenti Materiali raccolti Acroma depurata: 39 frammenti Reperti ceramici Terra sigillata italica: 1 frammento Acroma grezza: 7 frammenti Materiali edilizi Acroma depurata: 4 frammenti Laterizio da copertura: 15 frammenti Rinvenimento inedito Elementi datanti Terra sigillata italica (129) Località podere Aiello-Murlo (F.120 II NE-1697/4781) Acroma grezza Unità di paesaggio 1; 185 m s.l.m.; versante collinare; argille e argille Olla, tipo: tav. XXXIV, n. 2. sabbiose; torrente Stile; seminativo: cereali. Catino, tipo: tav. XXIV, n. 10. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo coperto. Acroma depurata Condizioni del suolo: fresato; visibilità: media. Ciotola, tipo: tav. XXVII, n. 7. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- sito: scarso. (129.3) Unità topografica situata a poco più di metà (verso est) del Descrizione sito – È posto immediatamente a est del podere Aiello, versante collinare. La massima concentrazione ha forma rettangolare, delimitato a nord e nord-ovest da campi a riposo, a est dal torrente orientamento sud-est/nord-ovest e misura 86 m. L’area è cinta da Stile mentre in direzione sud è contiguo al sito F.120 II n. 128. La una fascia che si estende per ca. 15 m, seguendo l’andamento natu- morfologia del terreno è verso ovest versante collinare e a est pia- rale del terreno, in cui la densità di reperti decresce. Il suolo è di co- neggiante. Le caratteristiche del suolo sono nella zona est colore mar- lore ocra scuro e la consistenza morbida. rone e consistenza morbida, a ovest lungo il versante collinare il co- Presenze medie per mq – 15 reperti. lore è grigio e la consistenza dura. Interpretazione – È ipotizzabile la presenza di un deposito ricondu- Descrizione unità topografiche – La ricognizione dell’area ha mo- cibile a una piccola casa costruita con materiali poveri (muri di terra strato la presenza di tre emergenze riconducibili a depositi e una a o altri materiali deperibili) e copertura laterizia. materiale sporadico. Definizione – Casa di terra.

180 Cronologia – VI secolo d.C. (130.2) Unità topografica situata lungo il lato sud-ovest del sito, a Materiali raccolti 10 m dalla strada a sterro. La massima concentrazione ha forma Reperti ceramici rettangolare, misura 74 m e ha orientamento est/ovest. L’area è Acroma grezza: 51 frammenti cinta da una fascia che si estende per ca. 10 m, in cui la densità di Acroma depurata: 31 frammenti reperti decresce. La morfologia del terreno in quest’area è presso- Materiali edilizi ché pianeggiante (solo poco inclinata verso sud). Il suolo è di co- Laterizio da copertura: 2 frammenti lore grigio e la consistenza dura. Metalli Presenze medie per mq – 8 reperti. Scorie di forgia: 3 Interpretazione – I materiali presenti in superficie permettono di in- Elementi datanti terpretare il deposito come una piccola struttura con elevati di terra Acroma grezza (o in altro materiale deperibile) e copertura laterizia. Olla, tipo: tav. XXXI, n. 5. Ciotole, tipo: tav. XXXIV, nn. 1, 7, 4. Definizione – Casa di terra. Acroma depurata Cronologia – II-I secolo a.C. Ciotola, tipo: tav. XXVIII, n. 7. Materiali raccolti Catino, tipo: tav. XXXIX, n. 5. Reperti ceramici Acroma grezza: 42 frammenti (129.4) Sono stati rinvenuti nella zona pianeggiante, in vari punti Acroma depurata: 14 frammenti del sito alcuni frammenti di laterizio e ceramica. Ceramica a vernice nera: 3 frammenti Presenze medie per mq – 2 reperti. Materiali edilizi Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Laterizio da copertura: 8 frammenti senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- Elementi datanti lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. Ceramica a vernice nera Definizione – Sporadico. Cronologia – Non identificabile Acroma depurata Materiali raccolti Ciotola, tipo: tav. XXI, n. 5. Reperti ceramici Rinvenimento inedito Acroma grezza: 8 frammenti (131) Località Casa Bianca-Murlo (F.120 II NE-1691/4774) Acroma depurata: 5 frammenti Unità di paesaggio 4; 170 m s.l.m.; altopiano; depositi alluvionali Materiali edilizi antichi; fiume Merse; coltura stabile: vigna. Laterizio da copertura: 4 frammenti Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Rinvenimento inedito Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. (130) Località Santa Margherita-Murlo (F.120 II NE-1691/4774) Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Unità di paesaggio 2; 260 m s.l.m.; pianura; argille e argille sabbiose; sito: scarso. torrente Crevole; seminativo: cereali. Descrizione sito – Fondo situato 200 m in direzione est dalla fatto- Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo coperto. ria Casa Bianca, delimitato a nord, ovest, sud da strade campestri e Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. a ovest da un seminativo. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Ha forma rettangolare, orientamento nord-nord-ovest/sud-sud-est e sito: scarso. misura 240140 m. Caratteristiche del suolo sono morfologia di al- Descrizione sito – È posto a 600 m in direzione nord dal podere Ar- topiano, colore marrone e consistenza morbida. Da evidenziare sono niano, delimitato a nord e ovest da bosco, verso est dalla strada a le particolari condizioni in cui verte il campo, infatti non si tratta di sterro che conduce al podere. Ha forma triangolare e misura 17080 m; caratteristiche del suolo sono, morfologia pianeggiante, colore un seminativo ma di un vigneto espiantato, in attesa del secondo im- grigiastro e consistenza dura. pianto. Attualmente lo scasso secondo le informazioni del proprie- Descrizione unità topografiche – La ricognizione dell’area ha mo- tario è profondo 1 m. strato la presenza di una emergenza riconducibile a deposto e una a Descrizione unità topografica – Sono stati individuati lungo il lato materiale sporadico. nord del sito alcuni frammenti di laterizio e ceramica. Presenze medie per mq – 1 reperto. (130.1) Sono state individuate lungo il lato nord e sud del sito due Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- fasce di ca. 30 10 m in cui abbiamo rinvenuto alcuni frammenti ce- senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- ramici. lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. Presenze medie per mq – 2 reperti. Definizione – Sporadico. Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- Cronologia – Generica età etrusca. lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. Materiali raccolti Definizione – Sporadico. Reperti ceramici Cronologia – Generica età etrusca. Ceramica grezza: 7 frammenti Materiali raccolti Ceramica depurata: 2 frammenti Reperti ceramici Materiali edilizi Acroma grezza: 4 frammenti Laterizio da copertura: 3 frammenti Acroma depurata: 2 frammenti Rinvenimento inedito

181 (132) Località Casa Bianca-Murlo (F.120 II NE-1691/4774) Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Unità di paesaggio 4; 170 m s.l.m.; pianura; depositi alluvionali an- sito: scarso. tichi; fiume Merse; seminativo: cereali. Descrizione sito – Unità topografica situata 500 m in direzione Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. nord-nord-ovest dal podere Belvedere. È delimitato a est da una Condizioni del suolo: fresato; visibilità: media. strada a sterro, verso ovest, nord e sud da bosco. Ha forma rettan- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- golare, misura 300150 e le caratteristiche del terreno sono la sito: scarso. morfologia pianeggiante, il colore marrone, la consistenza morbida Descrizione sito – Fondo ubicato 300 m in direzione sud-est dalla e ricca di pietre e ghiaie. Le condizioni in cui verte il fondo sono le fattoria Casa Bianca. È delimitato a nord e ovest da strade campe- medesime del sito F.120 II n. 131, 132. stri, a sud da un seminativo, verso est da bosco. Ha forma irrego- Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti lungo il lato nord e lare, misura 500450 m e la morfologia del terreno è di altopiano. nell’angolo sud-ovest del sito alcuni frammenti di laterizio e ceramica. Caratteristiche del suolo sono il colore marrone e la consistenza Presenze medie per mq – 2 reperti. morbida. Le condizioni in cui verte il fondo sono le medesime del Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- sito F.120 II n. 131, 133. senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- Descrizione unità topografiche – La ricognizione dell’area ha lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. mostrato la presenza di un’emergenza riconducibile a generica Definizione – Sporadico. frequentazione preistorica e una struttura abitativa di età romana. Cronologia – Generica età etrusca. Materiali raccolti (132.1) Sono stati raccolti nell’angolo nord-est sito alcuni frammenti Reperti ceramici di diaspro con tracce di lavorazione. Presenze medie per mq – Inferiore a 1 reperto. Ceramica grezza: 5 frammenti Interpretazione – I materiali raccolti sono riconducibili a una gene- Ceramica depurata : 4 frammenti rica frequentazione dell’area. Materiali edilizi Definizione – Frequentazione. Laterizio da copertura: 6 frammenti Cronologia – Generica età preistorica. Rinvenimento inedito Materiali raccolti (134) Località Vallerano-Murlo (F.120 II NE-1689/4778) Reperti ceramici Unità di paesaggio 3; 293 m s.l.m.; versante collinare; ofioliti; fosso Scarti di lavorazione di materiale litico: 4. Pietracqua; coltura stabile: oliveto. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. (132.2) Unità topografica situata a metà del lato est del sito (reperti Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. per mq: max. 6-min. 3) ha forma rettangolare, orientamento nord- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- est/sud-ovest e misura 56 m. L’area è cinta da una fascia che si sito: scarso. estende per ca. 15 m, in cui la densità di reperti decresce progressi- Descrizione sito – Fondo situato immediatamente a est del borgo vamente. Caratteristiche del suolo sono la morfologia pianeggiante, di Vallerano, delimitato verso nord dalla strada che porta a Ca- il colore ocra scuro e la consistenza morbida. sciano, a ovest dal sito F.120 II n. 102, a sud da un campo abban- Presenze medie per mq – 6 reperti. Interpretazione – È possibile ipotizzare la presenza di una piccola donato e infine a est da bosco. La morfologia del terreno è di ver- casa costruita con materiali poveri (muri di terra o altri materiali de- sante collinare declinante verso sud-est; caratteristiche del suolo peribili) e copertura laterizia. La presenza di quattro frammenti di sono colore ocra scuro, consistenza morbida e presenza di pietre di maiolica arcaica è da ricondurre allo sfruttamento agricolo dell’area piccole dimensioni. nel corso del basso Medioevo. Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti nell’angolo nord- Definizione – Casa di terra. est del sito alcuni frammenti di laterizio e ceramica. Cronologia – I secolo d.C. Presenze medie per mq – 2 reperti. Materiali raccolti Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Reperti ceramici senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- Ceramica grezza: 17 frammenti lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. Ceramica depurata: 6 frammenti Definizione – Sporadico. Maiolica arcaica: 4 frammenti Cronologia – XIV-XV secolo d.C. Materiali edilizi Materiali raccolti Laterizio da copertura: 7 frammenti Reperti ceramici Elementi datanti Acroma grezza: 1 frammento Maiolica arcaica Acroma depurata: 4 frammenti Acroma grezza Maiolica arcaica: 4 frammenti Pentola, tipo: tav. XXV, n. 5. Elementi datanti Rinvenimento inedito Maiolica arcaica Rinvenimento inedito (133) Località podere Belsedere-Murlo (F.120 II NE-1691/4774) Unità di paesaggio 4; 170 m s.l.m.; altopiano; depositi alluvionali (135) Poggio Copoli-Murlo (F.120 II NE-1692/4777) antichi; fiume Merse; coltura stabile: vigna. Unità di paesaggio 3; 264 m s.l.m.; sommità collinare; conglomerati Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. poligenici; torrente Crevolone; Area edificata. Condizioni del suolo: fresato; visibilità: media. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso.

182 Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. Materiali edilizi Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Laterizio da copertura: 2 frammenti sito: scarso. Elementi datanti Descrizione sito – Area recintata intorno al podere Copoli ubicato Terra sigillata italica sulla sommità del poggio. È delimitato oltre la recinzione, a est, ovest e sud da bosco mentre a nord da campi (siti F.120 II nn. 138, 139). (135.3) Durante i lavori di ristrutturazione degli ambienti dell’edi- Nel corso delle ricerche l’edificio era in fase di ristrutturazione, ficio principale, lo scavo delle cantine ha restituito numerosi fram- menti di vari tipi di ceramiche rivestite. quindi l’intera area è sconvolta da trincee e riporti di terreno. Presenze medie per mq – Non identificabile Descrizione unità topografiche – I proprietari ci hanno mostrato al- Interpretazione – I materiali rinvenuti sono molto probabilmente cuni frammenti di ceramica provenienti da diverse parti del sito: da mettere in relazione alla fase più antica del complesso poderale. 1. frammenti di grandi contenitori, ceramica acroma grezza, depu- Definizione – Frequentazione. rata, vernice nera e terra sigillata italica provengono dall’area attual- Cronologia – XV secolo d.C. mente adibita a uso ortivo (lato sud); Materiali raccolti 2. frammenti di dolia e anse di anforacei sono stati rinvenuti nelle Maiolica rinascimentale: 42 frammenti murature di un piccolo edificio situato a 10 m in direzione ovest- Graffita e ingubbiata: 14 frammenti nord-ovest rispetto al nucleo centrale del podere; Generica invetriata: 21 frammenti 3. notevole quantità di ceramica rivestita (rinascimentale e post-ri- Materiali edilizi nascimentale) proviene dallo scavo delle cantine del podere. Laterizio da copertura: 2 frammenti I materiali più significativi sono stati disegnati e fotografati. Elementi datanti (135.1) Unità topografica situata a 20 dalla metà del lato sud dell’e- Maiolica rinascimentale dificio principale, si tratta di un’area ortiva di forma rettangolare Graffita e ingubbiata (2515 m) con orientamento est/ovest. Caratteristiche del suolo Generica invetriata sono morfologia pianeggiante, colore marrone scuro e consistenza Rinvenimento inedito morbida. Da quest’area provengono frammenti di grandi contenitori, (136) Località Santo Stefano-Murlo (F.120 II NE-1688/4780) ceramica acroma grezza, depurata, vernice nera e terra sigillata italica. Unità di paesaggio 3; 370 m s.l.m.; versante collinare; ofioliti; fosso Presenze medie per mq – Non identificabile dei Fangacci; seminativo: cereali. Interpretazione – Riteniamo possibile in via ipotetica ricondurre i Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo coperto. materiali a un deposito relativo a una piccola casa costruita con ma- Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. teriali poveri (muri di terra o altri materiali deperibili) e copertura Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- laterizia. sito: scarso. Definizione – Casa di terra. Descrizione sito – Fondo ubicato 100 m in direzione sud dalla lo- Cronologia – I secolo a.C.-I secolo d.C. calità Santo Stefano. È delimitato a ovest da una strada bianca, a Materiali raccolti nord da un oliveto e verso est e sud da bosco. Ha forma rettangolare, Reperti ceramici misura 12070 m ed è orientato est/ovest. Caratteristiche del suolo Acroma grezza: 10 frammenti sono morfologia di versante collinare declinante verso est, colore Acroma depurata: 7 frammenti marrone e consistenza dura. Ceramica a vernice nera: 3 frammenti Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti lungo il lato ovest Terra sigillata italica: 2 frammenti del sito alcuni frammenti di ceramica. Materiali edilizi Presenze medie per mq – 2 reperti. Laterizio da copertura: 3 frammenti Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Elementi datanti senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- Ceramica a vernice nera lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. Terra sigillata italica Definizione – Sporadico. (135.2) Unità topografica situata a 10 m ovest-nord-ovest dell’edi- Cronologia – Generica età etrusca. ficio principale. Consiste in un rudere con elevati in pietra di forma Materiali raccolti rettangolare (107 m) e orientamento est/ovest. Durante la ristrut- Reperti ceramici turazione sono stati rinvenuti, inglobati come zeppe nelle murature, Ceramica grezza: 11 frammenti bordi di dolia e anse di grandi contenitori. Rinvenimento inedito Presenze medie per mq – Non identificabile (137) Località Vallerano-Murlo (F.120 II NE-1689/4778) Interpretazione – Impossibile ricondurre i materiali a una defini- Unità di paesaggio 3; 293 m s.l.m.; versante collinare; ofioliti; fosso zione più precisa di generica frequentazione. Pietracqua; coltura stabile: oliveto. Definizione – Frequentazione. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Cronologia – Fine I secolo a.C.-I secolo d.C. Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. Materiali raccolti Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Reperti ceramici sito: scarso. Anforaceo: 1 (puntale d’anfora) Descrizione sito – Situato immediatamente a sud di Vallerano, è de- Dolia: 4 frammenti (bordi, di cui due contigui) limitato a ovest da bosco, a est dal sito F.120 II n. 134 e a sud da un Terra sigillata italica: 3 frammenti fondo abbandonato. Ha forma rettangolare, misura 8060 m ed è

183 orientato nord-est/sud-ovest. La morfologia è di versante collinare Materiali edilizi declinante verso sud-sud-est e le caratteristiche del suolo sono colore Laterizio da copertura: 1 frammento ocra scuro e consistenza morbida. Elementi datanti Descrizione unità topografica – Abbiamo rinvenuto alcuni fram- Acroma grezza menti di laterizio e ceramica. Olla, tipo: tav. XXIV, n. 3. Presenze medie per mq – 1 reperto. Ceramica a vernice nera Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Coppa su piede, tipo: tav. XIV, n. 10. senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- Piede, tipo: tav. XV, n. 9. lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. Terra sigillata italica Definizione – Sporadico. Cronologia – XIV-XV secolo d.C. (138.2) Unità topografica situata lungo il lato nord (metà), a po- Materiali raccolti chi metri da una quercia. La massima concentrazione (reperti per Reperti ceramici mq: max. 15-min. 10) ha forma rettangolare, orientamento est- Acroma grezza: 5 frammenti sud-est/ovest-nord-ovest e misura 6 4 m. L’area è cinta da una fa- Acroma depurata: 16 frammenti scia di ca. 6 m in cui la densità di reperti decresce progressiva- Maiolica arcaica: 5 frammenti mente fino ad annullarsi. La morfologia del terreno è pianeggiante Elementi datanti (leggera pendenza verso est) e il suolo è di colore grigiastro e con- Maiolica arcaica sistenza dura. Rinvenimento inedito Presenze medie per mq – 10 reperti. Interpretazione – È possibile interpretare l’evidenza in superficie, con- (138) Località Poggio Copoli-Murlo (F.120 II NE-1692/4777) siderate le tipologie di materiali rinvenuti, come una piccola casa con Unità di paesaggio 3; 264 m s.l.m.; pianura; conglomerati polige- gli elevati di terra (o altri materiali deperibili) e copertura laterizia. nici; torrente Crevolone; seminativo: cereali. Definizione – Casa di terra. Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo terso/cielo co- Cronologia – Fine IV secolo a.C.-prima metà I secolo a.C. perto. Materiali raccolti Condizioni del suolo: fresato; visibilità: media. Reperti ceramici Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Ceramica grezza: 17 frammenti sito: scarso. Ceramica depurata: 5 frammenti Descrizione sito – Fondo situato immediatamente a est del podere Ceramica a vernice nera: 1 frammento Poggio Copoli, ha forma approssimativamente rettangolare e misura Dolia: 2 frammenti 10070 m. È delimitato a nord e ovest dall’unica via di accesso al po- Materiali edilizi dere, a est da un campo arato e a sud da bosco. Caratteristiche del ter- Laterizio da copertura: 6 frammenti reno sono morfologia di altopiano, colore grigiastro e consistenza dura. Elementi datanti Descrizione unità topografiche – La ricognizione dell’area ha mo- Ceramica a vernice nera strato la presenza di una emergenza riconducibile a deposito. La ri- Rinvenimento inedito petizione nel corso della campagna dell’anno successivo ha permesso di individuare una seconda concentrazione. (139) Località Poggio Copoli-Murlo (F.120 II NE-1692/4777) Unità di paesaggio 3; 260-215 m s.l.m.; versante collinare; conglo- (138.1) Unità topografica situata nell’angolo sud-ovest del sito, ha merati poligenici; torrente Crevolone; seminativo: cereali. forma rettangolare, orientamento est-sud-est/ovest-nord-ovest, mi- Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. sura 96 m. L’area è cinta da una zona (ca. 2020 m), in cui la den- Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. sità di reperti decresce progressivamente fino ad annullarsi. Il rinve- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- nimento di ceramica a vernice nera e terra sigillate italica è limitato sito: scarso. a un’area di 25 m disposta lungo il lato ovest della concentrazione. Descrizione sito – Fondo situato immediatamente a nord-ovest del La morfologia del terreno è pianeggiante (leggera pendenza verso podere Copoli. È delimitato a nord e ovest da bosco, a est dalla strada est), il colore grigiastro e la consistenza dura. a sterro per Poggio Copoli e a sud dal Campone di San Giusto. Si Presenze medie per mq – 10 reperti. tratta di una lingua di terra arata che dalla pianura del campo di San Interpretazione – È possibile interpretare il deposito come relativo Giusto (sito F.120 II n. 66) risale il fianco ovest di Poggio Copoli a una piccola casa con elevati di terra (o altri materiali deperibili) e fino a raggiungerne la sommità. Le caratteristiche del suolo sono co- con copertura laterizia. lore marrone e consistenza dura. Definizione – Casa di terra. Descrizione unità topografica – È situata in prossimità del margine Cronologia – Fine II secolo a.C.-I secolo d.C. est, grossomodo a mezzacosta (reperti per mq: max. 6-min. 3), ha Materiali raccolti forma rettangolare, orientamento sud-ovest/nord-est e misura 75 Reperti ceramici m. L’area è cinta da una fascia di ca. 25 m che si estende in direzione Ceramica grezza: 23 frammenti sud-ovest, seguendo la naturale pendenza del terreno, nella quale la Ceramica depurata: 9 frammenti densità di reperti decresce progressivamente fino ad annullarsi. Il Ceramica a vernice nera: 9 frammenti suolo è di colore marrone e la consistenza dura. Terra sigillata italica: 1 frammento Presenze medie per mq – 6 reperti. Dolia: 1 frammento Interpretazione – È possibile ipotizzare in relazione alle evidenze Grande contenitore: 3 frammenti conservate in superficie (seppure in pessimo stato) la presenza di un

184 deposito riconducibile a una piccola casa con elevati di terra (o altri Definizione – Sporadico. materiali deperibili) e copertura laterizia. Cronologia – Generica età etrusca. Definizione – Casa di terra. Materiali raccolti Cronologia – Fine VI secolo a.C.-V secolo a.C. Materiali edilizi Materiali raccolti Laterizio da copertura: 6 frammenti Reperti ceramici Rinvenimento inedito Ceramica grezza: 15 frammenti (142) Località podere Caggio-Murlo (F.120 II NE-1696/4778) Dolia: 2 frammenti Unità di paesaggio 1; 216-187 m s.l.m.; versante collinare; argille e Materiali edilizi argille sabbiose; fosso Rigagliano; seminativo: cereali. Laterizio da copertura: 10 frammenti Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Elementi datanti Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. Acroma grezza Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Pithos, tipo: tav. X, n. 4. sito: scarso. Rinvenimento inedito Descrizione sito – Si trova a sud-ovest del podere Caggio, delimi- (140) Località Poggio Aguzzo-Murlo (F.120 II NE-1694/4781) tato in tutte le direzioni da recinzioni e da fondi abbandonati. La Unità di paesaggio 2; 278 m s.l.m.; versante collinare; conglomerati morfologia è di versante collinare declinante verso ovest e le caratte- poligenici; torrente Crevole; seminativo: cereali. ristiche del suolo sono colore grigio e consistenza dura. Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo terso. Descrizione unità topografica – Sono stati rinvenuti nell’angolo Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. sud-est alcuni frammenti di laterizio e ceramica. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Presenze medie per mq – 2 reperti. sito: scarso. Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Descrizione sito – Si trova a 100 m nord-est da Poggio Aguzzo, de- senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- limitato a nord dalla S.P. 34, a ovest dalla strada a sterro che porta a lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. Poggio Aguzzo, a sud da bosco e dal sito F.120 II n. 105. La morfo- Definizione – Sporadico. logia è di versante collinare declinante verso nord e le caratteristiche Cronologia – Generica età etrusca. del suolo sono colore marrone e consistenza dura. Materiali raccolti Descrizione unità topografica – Sono stati rinvenuti nella zona nord- Reperti ceramici ovest del sito alcuni frammenti di laterizio da copertura e ceramica. Ceramica grezza: 3 frammenti Presenze medie per mq – 2 reperti. Ceramica depurata: 1 frammento Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Materiali edilizi senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- Laterizio da copertura: 5 frammenti lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. Rinvenimento inedito Definizione – Sporadico. (143) Località Montepescini-Murlo (F.120 II NE-1690/4776) Cronologia – Generica età etrusca. Unità di paesaggio 3; 260 m s.l.m.; versante collinare; ofioliti; fosso Materiali raccolti Ornate; coltura stabile: vigneto. Reperti ceramici Ricognizioni effettuate:3; condizioni di luce: cielo terso/cielo coperto. Ceramica grezza: 1 frammento Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. Materiali edilizi Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Laterizio da copertura: 10 frammenti sito: scarso. Rinvenimento inedito Descrizione sito – Piccolo vigneto (ca. 20 filari) situato 50 m in di- (141) Poggio Aguzzo-Murlo (F.120 II NE-1694/4780) rezione nord da Montepescini, misura 70 40 m, forma rettangolare e orientamento nord/sud. È delimitato a est e sud dalla strada Mon- Unità di paesaggio 2; 365 m s.l.m.; versante collinare; formazione di tepescini-Casciano, a nord da un oliveto (sito F.120 II n. 78) e a Murlo; torrente Crevole; area edificata. ovest da altri vigneti (siti F.120 II nn. 145,146). La morfologia è di Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. versante collinare solo leggermente declinante verso ovest e le carat- Condizioni del suolo: fresato; visibilità: nulla. teristiche del suolo sono colore marrone e consistenza morbida. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Descrizione unità topografiche – La ricognizione dell’area ha mo- sito: scarso. strato la presenza di due emergenze riconducibili a depositi. La ripe- Descrizione sito – È situato sulla sommità di Poggio Aguzzo a 15 m tizione del survey ha permesso di incrementare la quantità di mate- da una abitazione, all’interno di un recinto per animali. L’intera area riali significativi al fine della datazione. è circondata da fitto bosco in tutte le direzioni a esclusione del lato nord contiguo a un oliveto. Le caratteristiche del suolo sono: colore (143.1) Unità topografica situata nell’angolo nord-ovest del sito (re- marrone e consistenza dura. perti per mq: max. 15-min. 10) ha forma rettangolare, orientamento Descrizione unità topografica – Sono stati rinvenuti nella zona recin- nord/sud, misura 96 m. L’area è cinta da una fascia di ca. 10 m che tata alcuni frammenti di laterizio non riconducibili a nessun deposito. si estende in direzione sud e nord nella quale la densità di reperti de- Presenze medie per mq – 2 reperti. cresce progressivamente. Lungo il margine sud dell’UT, a una di- Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- stanza di 30 cm l’uno dall’altro, sono stati trovati due pesi di telaio. senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- Il suolo è di colore ocra e consistenza friabile. lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. Presenze medie per mq – 12 reperti.

185 Interpretazione – L’evidenza in superficie è riconducibile a un de- 146). La morfologia è di versante collinare declinante verso sud posito interpretabile come piccola casa con gli elevati di terra (o al- e caratteristiche del suolo sono colore ocra e consistenza friabile. tri materiali deperibili) e copertura laterizia. Descrizione unità topografica – Concentrazione situata nell’angolo Definizione – Casa di terra. nord-ovest del sito (reperti per mq: max. 10-min. 5) ha forma ret- Cronologia – Fine I secolo a.C.-I secolo d.C. tangolare, orientamento est/ovest e misura 74 m. L’area è cinta da Materiali raccolti una fascia di ca. 10 m che si estende in direzione sud (seguendo l’an- Reperti ceramici damento naturale del terreno) nella quale la densità di reperti decre- Ceramica grezza: 9 frammenti sce progressivamente. Il suolo è di colore ocra e la consistenza fria- Ceramica depurata: 6 frammenti bile. La ripetizione del survey ha permesso un aumento del numero Terra sigillata italica: 1 frammento di reperti databili. Pesi da telaio: 1 intero e 2 frammenti Presenze medie per mq – 8 reperti. Bronzo: 1 frammento Interpretazione – È possibile interpretare il deposito come una pic- Materiali edilizi cola casa con elevati di terra (o altri materiali deperibili) e copertura Laterizio da copertura: 2 frammenti laterizia. La presenza di maiolica arcaica è da mettere in relazione con Elementi datanti lo sfruttamento agricolo del sito nel corso del basso Medioevo. Terra sigillata italica Definizione – Casa di terra. Fondo, tipo: tav. XXII, n. 6. Cronologia – Fine IV secolo a.C.-prima metà I secolo a.C. Acroma grezza Materiali raccolti Pentola, tipo: tav. XXV, n. 6. Reperti ceramici Ceramica grezza: 10 frammenti (143.2) Si trova nell’angolo sud-est del sito, ha forma rettangolare, Ceramica depurata: 6 frammenti orientamento nord/sud e misura 128 m. L’area è cinta da una fa- Ceramica a vernice nera: 1 frammento scia di ca. 12 m che si estende in direzione sud e nord nella quale la Maiolica arcaica: 1 frammento densità di reperti decresce progressivamente. Il suolo è di colore ocra Materiali edilizi e la consistenza friabile. Laterizio da copertura: 4 frammenti Presenze medie per mq – 10 reperti. Metalli Interpretazione – I materiali in superficie sono riconducibili a un Scoria di forgia: 1 deposito relazionabile a una struttura di servizio con elevati in terra Elementi datanti (o altri materiali deperibili) e copertura laterizia. Maiolica arcaica Definizione – Magazzino. Ceramica a vernice nera Cronologia – Fine I secolo a.C.-I secolo a.C. Rinvenimento inedito Materiali raccolti (145) Località Montepescini-Murlo (F.120 II NE-1690/4776) Reperti ceramici Unità di paesaggio 3; 260 m s.l.m.; versante collinare; ofioliti; fosso Ceramica grezza: 12 frammenti Ornate; coltura stabile: vigneto. Ceramica depurata: 14 frammenti Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo terso. Dolia: 38 frammenti Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. Materiali edilizi Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Laterizio da copertura: 3 frammenti sito: scarso. Elementi datanti Descrizione sito – Si trova 150 m in direzione nord-ovest da Mon- Acroma grezza tepescini; consiste in un piccolo vigneto (ca. 10 filari) di forma ret- Pithos, tipo: tav. XXIX, n. 3. tangolare, orientamento nord/sud e dimensioni 9050 m. È delimi- Anforaceo, tipo: tav. XXIX, nn. 8, 9. tato a nord dal sito F.120 II n. 144, a sud, est e ovest dai siti F.120 II Dolia, tipo: tav. XXIX, nn. 1, 2. nn. 143, 145 e 146. La morfologia è di versante collinare declinante Acroma depurata verso ovest e le caratteristiche del suolo (molto ghiaioso) sono colore Ciotola, tipo: tav. XXVII, n. 4. grigio e consistenza friabile. Rinvenimento inedito Descrizione unità topografica – Sono stati rinvenuti lungo il mar- gine sud pochi frammenti di laterizio e ceramica. (144) Località Montepescini-Murlo (F.120 II NE-1690/4776) Presenze medie per mq – 1 reperto. Unità di paesaggio 3; 260 m s.l.m.; versante collinare; ofioliti; fosso Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Ornate; coltura stabile: vigneto. senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- Ricognizioni effettuate:3; condizioni di luce: cielo terso. lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. Condizioni del suolo: fresato; visibilità: media. Definizione – Sporadico. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Cronologia – Generica età etrusca. sito: scarso. Materiali raccolti Descrizione sito – Fondo situato 300 m in direzione nord da Reperti ceramici Montepescini. Consiste in un piccolo oliveto (ca. 15 filari/5060 Ceramica grezza: 2 frammenti m) con forma rettangolare e orientamento nord/sud. È delimi- Materiali edilizi tato a nord da bosco, a est da un altro oliveto (F.120 II n. 78), a Laterizio da copertura: 1 frammento ovest da un campo a riposo e a sud da vigneti (F.120 II nn. 145, Rinvenimento inedito

186 (146) Località Montepescini-Murlo (F.120 II NE-1690/4776) Materiali edilizi Unità di paesaggio 3; 259 m s.l.m.; versante collinare; ofioliti; fosso Laterizio da copertura: 12 frammenti Ornate; coltura stabile: vigneto. Metalli Ricognizioni effettuate:3; condizioni di luce: cielo terso/cielo coperto. Scorie di forgia: 1 Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. Elementi datanti Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Ceramica ingubbiata di rosso sito: scarso. Acroma grezza Descrizione sito – Piccolo vigneto (ca. 20 filari) di 13060 m, Olle, tipo: tav. XXX, n. 10; tav. XXXII, nn. 3, 4; tav. XXX, n. 6. forma rettangolare e orientamento est/ovest, situato 100 m nord da Acroma depurata Montepescini. È delimitato a est dal sito F.120 II n. 143, a nord dai Olla, tipo: tav. XXXV, n. 16. siti F.120 II nn. 146, 147, a ovest da una strada a sterro e verso sud (146.3) In coincidenza dell’angolo sud-est entro un’area di 2010 da prato. Caratteristiche del suolo sono morfologia di versante col- del sito sono stati identificati frammenti ceramici di piccole dimen- linare (declinante dolcemente verso ovest-nord-ovest), colore grigio sioni (estremamente malridotti) e laterizio da copertura (reperti per e consistenza friabile. mq: max. 12-min. 8) pertinenti a vari periodi e riconducibili a de- Descrizione unità topografiche – Sono state rinvenute tre concen- posito. La ripetitività delle ricognizioni ha permesso un netto au- trazioni riconducibili a deposito. mento dei reperti databili. (146.1) Unità topografica situata nell’angolo nord-ovest del sito (re- Presenze medie per mq – 10 reperti. perti per mq: max. 3-min. 2), ha forma irregolare e occupa un’area Interpretazione – L’alta incidenza di reperti pertinenti a diversi pe- di circa 35 mq. Il suolo è di colore ocra e la consistenza friabile. riodi cronologici attestano l’alto potenziale archeologico dell’area e Presenze medie per mq – 2 reperti. la prolungata frequentazione. L’omogeneità della concentrazione e Interpretazione – La scarsa presenza di reperti sebbene in qualche il miscuglio in cui si trovano i reperti riferibili a periodi diversi non modo concentrati entro un’area definibile non permette di proporre permettono di comprendere tipi e forme delle attività svolte in que- definizioni più precise di generica frequentazione. Non escludiamo st’area nei vari periodi. l’ipotesi che si possa trattare di un deposito estremamente compro- Definizione – Frequentazione. messo riconducibile a casa di terra con copertura laterizia. Cronologia – Fine I secolo a.C.-I secolo d.C./XIV-XV secolo d.C. Definizione – Frequentazione. Materiali raccolti Cronologia – Fine IV secolo a.C.-I secolo d.C. Reperti ceramici Materiali raccolti Ceramica grezza: 21 frammenti Ceramica depurata: 9 frammenti Reperti ceramici Maiolica arcaica: 5 frammenti Ceramica grezza: 14 frammenti Terra sigillata italica: 5 frammenti Ceramica depurata: 11 frammenti Grande contenitore: 3 frammenti Ceramica a vernice nera: 8 frammenti Materiali edilizi Materiali edilizi Laterizio da copertura: 12 frammenti Laterizio da copertura: 8 frammenti Elementi datanti Elementi datanti Maiolica arcaica Ceramica a vernice nera Terra sigillata italica (146.2) Unità topografica situata nell’angolo nord-est del sito (re- Rinvenimento inedito perti per mq: max. 20-min. 10) ha forma rettangolare, orientamento (147) Località Montepescini-Murlo (F.120 II NE-4776/1690) est/ovest e misura 7 4 m. L’area è cinta da una fascia di ca. 15 m che Unità di paesaggio 3; 259 m s.l.m.; versante collinare; ofioliti; fosso si estende in direzione sud-ovest (seguendo l’andamento naturale del Ornate; coltura stabile: vigneto. Ricognizioni effettuate:2; condizioni terreno) in cui la densità di reperti decresce progressivamente. Il di luce: cielo terso. suolo è di colore grigio e consistenza friabile. Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. La ripetizione del survey ha permesso un discreto aumento dei reperti Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- databili. sito: scarso. Presenze medie per mq – 15 reperti. Descrizione sito – Unità topografica situata 150 m in direzione Interpretazione – Riteniamo che la concentrazione di superficie sia ovest-nord-ovest da Montepescini e consiste in un piccolo vigneto da relazionare a un deposito pertinente a casa con elevati di terra (o (ca. 10 filari) di 9050 m, di forma rettangolare e orientamento altri materiali deperibili) e copertura laterizia. nord/sud. È delimitato a nord dal sito F.120 II n. 144, a sud e ovest Definizione – Casa di terra. rispettivamente dai siti F.120 II nn. 145, 146, infine a ovest da una Cronologia – Corso VI secolo d.C. strada campestre. La morfologia è di versante collinare declinante Materiali raccolti verso ovest e le caratteristiche del suolo sono colore grigio e consi- Reperti ceramici stenza friabile. Ceramica grezza: 34 frammenti Descrizione unità topografica – Sono stati rinvenuti nell’angolo Ceramica depurata: 41 frammenti sud-ovest del sito in uno spazio di 76 m, frammenti pertinenti a Ceramica ingubbiata di rosso: 12 frammenti varie classi ceramiche e laterizio da copertura. La morfologia di ver- Grande contenitore: 3 frammenti sante collinare declinante verso ovest e le caratteristiche del suolo Testo: 3 frammenti sono colore grigio e consistenza friabile. La ripetitività delle rico- Pezzo decorato: 1 frammento gnizioni ha incrementato il numero di materiali raccolti.

187 Presenze medie per mq – 15 reperti. (149) Località podere Pratella-Murlo (F.120 II NE-1687/4778) Interpretazione – L’alta incidenza di reperti e la tipologia consen- Unità di paesaggio 3; 300 m s.l.m.; crinale; formazione dei galestri e tono di interpretare il deposito come una struttura abitativa con ele- palombini; fiume Merse; bosco. vati di terra o altri materiali deperibili e copertura laterizia. Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo coperto. Definizione – Casa di terra. Condizioni del suolo: sottobosco non curato; visibilità: nulla. Cronologia – Fine V-fine VI secolo d.C. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Materiali raccolti sito: scarso. Reperti ceramici Descrizione sito – Fondo situato a 600 m dal podere Pratella in di- Ceramica grezza: 79 frammenti rezione nord; consiste in un’area di ca. 1520 m, attraversata dalla Ceramica depurata: 24 frammenti strada a sterro che conduce al podere e lungo la quale sono visibili al- Ceramica ingubbiata di rosso: 9 frammenti Dolia: 1 frammento cune sezioni con materiali archeologici. La zona indagata comprende Materiali edilizi verso nord ed est alcuni metri di bosco non troppo fitto. La morfo- Laterizio da copertura: 20 frammenti logia è di terrazzo di mezza costa e le caratteristiche sono colore mar- Metalli rone e consistenza friabile. Il sito è stato individuato da foto aerea. Scorie di forgia: 2 Descrizione unità topografica – Nell’area descritta sono state indi- Elementi datanti viduate due sezioni e due aree caratterizzate dalla presenza di piccoli Acroma depurata frammenti di laterizio da copertura, ceramica grezza depurata e an- Olla, tipo: tav. XXXIV, n. 3, 9; tav. XXXV, n. 3, 5. che un bordo di terra sigillata italica (sezione nord-ovest). Caratteri- Rinvenimento inedito stiche del terreno sono morfologia pianeggiante, colore marrone e consistenza friabile. La ripetizione del survey ha aumentato il numero (148) Località Montepescini-Murlo (F.120 II NE-1690/4776) di reperti significativi. Unità di paesaggio 3; 259 m s.l.m.; versante collinare; ofioliti; fosso Ornate; coltura stabile: vigneto. Presenze medie per mq – 4 reperti. Ricognizioni effettuate:2; condizioni di luce: cielo coperto. Interpretazione – Nonostante le precarie condizioni di visibilità e gli Condizioni del suolo: fresato; visibilità: media. sconvolgimenti cui è stata sottoposta questa zona riteniamo possibile Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- interpretare il deposito come relativo a una piccola casa con elevati sito: scarso. di terra (o altri materiali deperibili) e copertura laterizia. Descrizione sito – Si tratta di un piccolo vigneto (ca. 10 filari) di Definizione – Casa di terra. 7050 m, di forma rettangolare e orientamento nord/sud, situato Cronologia – Fine I secolo a.C.-I secolo d.C. 150 m in direzione nord da Montepescini. È delimitato a nord dal Materiali raccolti sito F.120 II n. 144, a sud, ovest ed est rispettivamente dai siti Reperti ceramici F.120 II nn. 146, 145 e 143. La morfologia è di versante collinare Ceramica grezza: 8 frammenti declinante verso ovest e le caratteristiche del suolo sono colore gri- Ceramica depurata: 2 frammenti gio e consistenza friabile. Terra sigillata italica: 1 frammento Descrizione unità topografica – Si trova in prossimità del margine Dolia: 1 frammento est (reperti per mq: max. 6-min. 3) ha forma rettangolare, orienta- Materiali edilizi mento sud-ovest/nord-est e misura 75 m. L’area è cinta da una Laterizio da copertura: 10 frammenti fascia di ca. 25 m che si estende in direzione sud-ovest nella quale Elementi datanti la densità di reperti decresce progressivamente fino ad annullarsi. Acroma grezza Il suolo è grigio e la consistenza friabile. La ripetizione della rico- Frammento di parete: tav. XXVI, n. 15. gnizione ha aumentato il numero di reperti ceramici significativi. Terra sigillata italica Presenze medie per mq – 6 reperti. Rinvenimento inedito Interpretazione – È possibile ipotizzare in base alle evidenze conser- vaste in superficie la presenza di un deposito riconducibile a una pic- (150) Località podere e Poggio Cerretani-Buonconvento (F.120 II cola casa con elevati di terra (o altri materiali deperibili) e copertura NE-1698/4781) laterizia. Unità di paesaggio 1; 215 m s.l.m.; versante collinare; argille e argille Definizione – Casa di terra. sabbiose; torrente Stile; seminativo: cereali. Cronologia – VI-inizio VII secolo d.C. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Materiali raccolti Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Reperti ceramici Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Ceramica grezza: 12 frammenti sito: scarso. Ceramica depurata: 6 frammenti Ceramica ingubbiata di rosso: 11 frammenti Descrizione sito – È situato a ovest del Poggio Cerretani, ha forma Materiali edilizi approssimativamente rettangolare, orientamento nord-ovest/sud-est Laterizio da copertura: 3 frammenti e misura 750400 m. È delimitato in tutte le direzioni da bosco a Metalli esclusione del lato nord-est lungo il quale passa la strada sterrata. La Scorie di forgia: 4 morfologia è verso sud-est di versante collinare declinante verso sud- Elementi datanti est mentre verso nord-ovest diventa di altopiano. Le caratteristiche Acroma grezza del suolo sono il colore grigio e la consistenza dura. Olla, tipo: tav. XXX, n. 5; tav. XXXI, n. 6. Descrizione unità topografiche – La ricognizione dell’area ha mo- Rinvenimento inedito strato la presenza di due emergenze riconducibili a deposito.

188 (150.1) Unità topografica situata nell’angolo sud-est, ha forma ret- (151.1) Si trova grossomodo a metà del lato ovest, ha forma rettan- tangolare, orientamento nord-est/sud-ovest e misura 96 m. L’area golare, misura 74 m e orientamento est/ovest. L’area è cinta da una è cinta da una fascia di ca. 10 m che si estende soprattutto verso sud- fascia di ca. 7 m nella quale la densità di reperti decresce progressi- ovest (seguendo la naturale pendenza del terreno) nella quale la den- vamente. Le caratteristiche del suolo sono colore marrone e consi- sità di reperti decresce progressivamente fino a sparire. Le caratteri- stenza morbida. stiche del suolo sono il colore marrone e la consistenza morbida. Presenze medie per mq – 10 reperti. Presenze medie per mq – 4 reperti. Interpretazione – Nonostante le cattive condizioni in cui verte il de- Interpretazione – Nonostante le cattive condizioni in cui verte il de- posito ritengo possibile interpretare l’evidenza per le tipologie di ma- posito è possibile interpretare l’evidenza come una piccola casa con teriali rinvenuti come una piccola casa con elevati di terra o in altri elevati di terra (o altri materiali deperibili) e copertura laterizia. materiali deperibili e copertura laterizia. Definizione – Casa di terra. Definizione – Casa di terra. Cronologia – Inizi III-metà III secolo a.C. Cronologia – Fine IV secolo a.C.-inizi I secolo a.C. Materiali raccolti Materiali raccolti Reperti ceramici Reperti ceramici Ceramica grezza: 28 frammenti Ceramica grezza: 9 frammenti Ceramica depurata: 12 frammenti Ceramica depurata: 10 frammenti Ceramica a vernice nera: 7 frammenti Ceramica a vernice nera: 4 frammenti Materiali edilizi Materiali edilizi Laterizio da copertura: 8 frammenti Laterizio da copertura: 2 frammenti Elementi datanti Elementi datanti Ceramica a vernice nera Ceramica a vernice nera Acroma grezza Ciotola, tipo: tav. XXI, n. 1. (151.2) La massima concentrazione ha forma rettangolare, orienta- mento est/ovest, misura 96 m e si trova a 10 m in direzione nord- (150.2) La concentrazione si trova grossomodo a metà del lato ovest, ovest dalla sommità del poggio. L’area è cinta da una zona di ca. ha forma rettangolare, misura 7 4 m e orientamento nord-est/sud- 1010 m, nella quale la densità di reperti decresce progressivamente. ovest. L’area è cinta da una fascia di ca. 7 m che si estende soprat- La morfologia è di sommità collinare e le caratteristiche del suolo tutto verso ovest, nella quale la densità di reperti decresce progressi- sono colore marrone e consistenza morbida. vamente. Le caratteristiche del suolo sono colore ocra e consistenza Presenze medie per mq – 10 reperti. sabbiosa. Interpretazione – Nonostante le cattive condizioni in cui verte il de- Presenze medie per mq – 6 reperti. posito è possibile interpretare l’evidenza come una piccola casa con Interpretazione – Nonostante le cattive condizioni in cui verte il elevati di terra (o altri materiali deperibili) e copertura laterizia. deposito è possibile interpretare l’evidenza come una piccola casa Definizione – Casa di terra. con elevati di terra (o altri materiali deperibili) e copertura late- Cronologia – Fine IV secolo a.C.-metà I secolo a.C. rizia. Materiali raccolti Definizione – Casa di terra. Cronologia – Fine I secolo a.C.-seconda metà I secolo d.C. Reperti ceramici Materiali raccolti Ceramica grezza: 42 frammenti Reperti ceramici Ceramica depurata: 21 frammenti Ceramica grezza: 5 frammenti Ceramica a vernice nera: 4 frammenti Ceramica depurata: 14 frammenti Ceramica sovradipinta: 2 frammenti Terra sigillata italica: 2 frammenti Materiali edilizi Materiali edilizi Laterizio da copertura: 9 frammenti Laterizio da copertura: 2 frammenti Elementi datanti Elementi datanti Ceramica a vernice nera Terra sigillata italica Ceramica sovradipinta Rinvenimento inedito Forma chiusa, tipo: tav. XX, nn. 2, 4. (151) Località Il Poggino-Buonconvento (F.120 II NE-1698/4781) (151.3) È situata a 40 m in direzione nord-ovest dall’UT 2, ha forma Unità di paesaggio 1; 200 m s.l.m.; versante collinare; argille e argille rettangolare, misura 85 m e ha orientamento est/ovest. L’area è sabbiose; torrente Stile; seminativo: cereali. cinta da una fascia di ca. 10 m che si estende verso nord-est (se- Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. guendo la naturale pendenza del terreno), nella quale la densità di Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. reperti decresce progressivamente. Le caratteristiche del suolo sono Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- colore marrone e consistenza morbida. sito: scarso. Presenze medie per mq – 6 reperti. Descrizione sito – È situato immediatamente a sud della località Il Interpretazione – Nonostante le cattive condizioni in cui verte il de- Poggino, delimitato a ovest e sud da bosco mentre verso nord ed est posito ritengo possibile interpretare l’evidenza per le tipologie di ma- da una strada una sterro. Caratteristiche del suolo sono colore gri- teriali come una piccola casa con gli elevati di terra o in altri mate- gio, consistenza dura e morfologia di versante collinare. riali deperibili e con copertura laterizia. Descrizione unità topografiche – La ricognizione dell’area ha mo- Cronologia – Fine IV secolo a.C.-inizi I secolo a.C. strato la presenza di tre emergenze tutte riconducibili a giacitura. Materiali raccolti

189 Reperti ceramici Definizione – Casa di terra. Ceramica grezza: 9 frammenti Cronologia – Fine IV secolo a.C.-inizi I secolo a.C. Ceramica depurata: 5 frammenti Materiali raccolti Ceramica a vernice nera: 2 frammenti Reperti ceramici Metalli Ceramica grezza: 3 frammenti Metallo: 1 frammento Ceramica depurata: 9 frammenti Elementi datanti Ceramica a vernice nera: 1 frammento Ceramica a vernice nera Materiali edilizi Rinvenimento inedito Laterizio da copertura: 2 frammenti Elementi datanti (152) Località Il Poggino-Buonconvento (F.120 II NE-1699/4781) Ceramica a vernice nera Unità di paesaggio 1; 165 m s.l.m.; versante collinare; argille e argille Rinvenimento inedito sabbiose; torrente Stile; seminativo: cereali. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. (153) Il Poggino-Monteroni d’Arbia (F.120 II NE-1699/4781) Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Unità di paesaggio 1; 205 m s.l.m.; versante collinare; argille e argille Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- sabbiose; torrente Stile; seminativo: cereali. sito: scarso. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: nebbia. Descrizione sito – Si trova a 100 m in direzione sud-est dalla località Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Il Poggino. È delimitato a ovest e nord da una strada a sterro, a est e Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- sud da fondi agricoli e nell’angolo sud-est da un bacino per l’irriga- sito: scarso. zione. La morfologia è di versante collinare declinate verso sud-est e Descrizione sito – Situato a 20 m in direzione nord-est dalla loca- le caratteristiche del suolo sono colore grigio e consistenza dura. lità Il Poggino è delimitato a nord da un fosso, a ovest ed est da bo- Descrizione unità topografiche – La ricognizione dell’area ha mo- sco e a sud da una strada a sterro. La morfologia è di versante colli- strato la presenza di due emergenze riconducibili a depositi. nare declinate verso nord. Caratteristiche del suolo sono colore mar- (152.1) Unità topografica situata in prossimità dell’angolo sud-est rone e consistenza morbida. del sito, ha forma rettangolare, misura 65 m e orientamento Descrizione unità topografiche – La ricognizione dell’area ha mo- nord/sud. L’area è cinta da una zona di ca. 1010 m nella quale la strato la presenza di una emergenza riconducibile a deposito e una densità di reperti decresce progressivamente. La morfologia del ter- UT sporadica. reno è di versante collinare declinante verso est. Caratteristiche del (153.1) L’area di massima concentrazione è localizzabile in prossi- suolo sono colore marrone e consistenza morbida. mità dell’angolo sud-est, ha forma rettangolare, orientamento nord- Presenze medie per mq – 10 reperti. est/sud-ovest e misura 96 m. È cinta da una fascia di ca. 10 m che Interpretazione – Nonostante le cattive condizioni in cui verte il de- segue la naturale pendenza del terreno (nord-nord-ovest), nella quale posito è possibile interpretare l’evidenza come una piccola struttura la densità di reperti decresce progressivamente. Caratteristiche del edilizia con elevati di terra (o altri materiali deperibili) e copertura suolo sono colore marrone e consistenza morbida. laterizia. La presenza di frammenti di maiolica arcaica attestano la Presenze medie per mq – 10 reperti. frequentazione dell’area nel corso del Medioevo. Interpretazione – Nonostante le cattive condizioni in cui verte il de- Definizione – Casa di terra. Cronologia – Metà I secolo a.C.-I secolo d.C. posito è possibile interpretare l’evidenza come una piccola casa con Materiali raccolti elevati di terra (o altri materiali deperibili) e copertura laterizia. Reperti ceramici Definizione – Casa di terra. Ceramica grezza: 20 frammenti Cronologia – Prima metà I secolo d.C. Ceramica depurata: 30 frammenti Materiali raccolti Ceramica a vernice nera: 3 frammenti Reperti ceramici Terra sigillata italica: 1 frammento Ceramica grezza: 17 frammenti Maiolica arcaica: 1 frammento Ceramica depurata: 9 frammenti Materiali edilizi Terra sigillata italica: 1 frammento Laterizio da copertura: 12 frammenti Materiali edilizi Elementi datanti Laterizio da copertura: 2 frammenti Ceramica a vernice nera Elementi datanti Terra sigillata italica Terra sigillata italica Maiolica arcaica Acroma grezza Tegame, tipo: tav. XXVII, n. 1. (152.2) Si trova in prossimità dell’angolo nord-est del sito, ha forma rettangolare, orientamento est/ovest e misura 74 m. Per ca. 10 m (153.2) Sono stati rinvenuti nell’angolo nord-ovest del sito alcuni fram- seguendo la naturale pendenza del terreno (sud) la densità di reperti menti di laterizio, ceramica e una punta di freccia in materiale litico. decresce progressivamente. Le caratteristiche del suolo sono colore Presenze medie per mq – 1 reperto. marrone e consistenza morbida. Interpretazione – Sporadica frequentazione del sito non riconduci- Presenze medie per mq – 10 reperti. bile a deposito. Interpretazione – È possibile interpretare l’evidenza come una pic- Definizione – Frequentazione. cola casa con elevati di terra (o altri materiali deperibili) e copertura Cronologia – Generica età preistorica e generica età etrusca. laterizia. Materiali raccolti

190 Reperti ceramici declinate verso ovest e le caratteristiche del suolo sono colore grigio Ceramica grezza: 10 frammenti e consistenza dura. Ceramica depurata: 8 frammenti Descrizione unità topografica – Sono stati rinvenuti lungo il lato Materiali edilizi ovest alcuni frammenti di laterizio da copertura e ceramica. Laterizio da copertura: 2 frammenti Presenze medie per mq – 2 reperti. Reperti litici Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Selce: punta di freccia intera senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- Rinvenimento inedito lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. Definizione – Sporadico. (154) Località podere e Pian di Rotella-Buonconvento (F.120 II Cronologia – XIV-XV secolo d.C. NE-1697/4781) Materiali raccolti Unità di paesaggio 1; 170 m s.l.m.; versante collinare; argille e argille Reperti ceramici sabbiose; torrente Stile; seminativo: cereali. Ceramica grezza: 4 frammenti Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Ceramica depurata: 3 frammenti Condizioni del suolo: arato; visibilità:alto. Maiolica arcaica: 2 frammenti Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Materiali edilizi sito: scarso. Laterizio da copertura: 3 frammenti Descrizione sito – È delimitato a nord, sud, est da campi e verso ovest Elementi datanti dal torrente Stile. La morfologia della parte est del sito è di versante Maiolica arcaica collinare declinate verso ovest mentre negli ultimi 300 m prima del Rinvenimento inedito torrente Stile diventa pianeggiante. Le caratteristiche del suolo sono colore grigio, consistenza friabile e fitta presenza di ghiaie multicolori. (156) Località podere Carcerelle-Buonconvento (F.120 II NE- Descrizione unità topografica – È situata a metà del margine sud 1695/4776) (reperti per mq: max. 50-min. 40) ha forma rettangolare, orienta- 140 m s.l.m.; versante collinare; alluvioni fluviali; fiume Ombrone; mento sud-est/nord-ovest e misura 128 m. Oltre a quest’area la seminativo: cereali. densità di reperti decresce e dopo 10 m è pressoché pari a zero. Le Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. caratteristiche del suolo sono colore ocra e consistenza friabile. Condizioni del suolo: arato; visibilità:alto. Presenze medie per mq – 45 reperti. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Interpretazione – Il dato rappresentato dalla fitta concentrazione co- sito: scarso. stituita prevalentemente da grossi frammenti di laterizio da copertura Descrizione sito – Si trova a 200 m in direzione est-sud-est da La e pietra è probabilmente da mettere in relazione alle arature che hanno Befa, delimitato a nord dal sito F.120 II n. 155, a est da una strada intaccato solo superficialmente il deposito portando in superficie i campestre, verso sud da una piccola vigna e infine a ovest da bosco. crolli delle murature e del tetto senza raggiungere (in modo decisivo) La morfologia è di versante collinare declinate verso ovest e le carat- il battuto di vita. La documentazione raccolta permette di interpretare teristiche del suolo sono colore grigio e consistenza dura. l’evidenza come una abitazione di pietra con copertura laterizia. Descrizione unità topografica – Sono stati rinvenuti lungo il lato Definizione – Casa di pietra. nord alcuni frammenti di laterizio da copertura e ceramica. Cronologia – Fine I secolo a.C.-I secolo d.C. Presenze medie per mq – 2 reperti. Materiali raccolti Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Reperti ceramici senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- Ceramica grezza: 12 frammenti lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. Ceramica depurata: 3 frammenti Cronologia – XV secolo d.C. Terra sigillata italica: 1 frammento Materiali raccolti Materiali edilizi Reperti ceramici Laterizio da copertura: 5 frammenti Ceramica grezza: 3 frammenti Metalli Ceramica depurata: 2 frammenti Chiodi: 2 Ceramica ingubbiata e graffita: 2 frammenti Elementi datanti Laterizio da copertura: 2 frammenti Terra sigillata italica Elementi datanti Rinvenimento inedito Ceramica ingubbiata e graffita Rinvenimento inedito (155) Località podere Carcerelle-Buonconvento (F.120 II NE- 1695/4776) (157) Località Poggio Copoli-Murlo (F.120 II NE-1692/4777) Unità di paesaggio 1; 155 m s.l.m.; versante collinare; alluvioni flu- Unità di paesaggio 3; 250 m s.l.m.; versante collinare; argille e argille viali; fiume Ombrone; seminativo: cereali. sabbiose; torrente Crevolone; bosco/seminativo. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Condizioni del suolo: terreno a stoppia; visibilità: nulla. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- sito: scarso. sito: scarso. Descrizione sito – Si trova a 200 m in direzione est da La Befa, de- Descrizione sito – È delimitato verso ovest dalla strada a sterro per limitato a nord e ovest da bosco, verso est da una strada campestre e Miniere di Murlo, a sud ed est da un fondo agricolo e a nord dal sito a sud dal sito F.120 II n. 156. La morfologia è di versante collinare F.120 II n. 158. La morfologia è di versante collinare declinate verso

191 sud le caratteristiche del suolo sono colore ocra, consistenza dura. La (159) Località Poggio Copoli-Murlo (F.120 II NE-1692/4777) visibilità è molto bassa, infatti il terreno è completamente richiuso e Unità di paesaggio 3; 254 m s.l.m.; sommità collinare; argille e ar- ricoperto da gambi e fiori di girasoli essiccati. gille sabbiose; torrente Crevolone; bosco. Descrizione unità topografica – È situata a metà del margine set- Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. tentrionale ha forma rettangolare, orientamento sud-est/nord-ovest Condizioni del suolo: sottobosco non curato; visibilità:media. e misura 155 m (reperti per mq: max. 6-min. 4). Oltre quest’area Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- per ca. 25 m si continuano a trovare materiali (con densità minore), sito: scarso. prevalentemente frammenti di laterizio. Le caratteristiche del suolo Descrizione sito – Individuato da fotografie aeree verticali. Le ano- sono colore ocra e consistenza dura. malie riscontrate si trovano sull’area sommitale di un poggio boscoso Presenze medie per mq – 5 reperti. e lungo il versante est. Il sito, naturalmente difeso da una forte pen- Interpretazione – Nonostante il basso grado di visibilità e le pessime denza su tutti i lati, è delimitato verso ovest e nord da una strada a condizioni di conservazione dei reperti riteniamo possibile interpre- sterro (San Giusto-Miniere di Murlo), nelle altre direzioni da bosco. tare l’evidenza come una abitazione di terra (e/o altri materiali de- La vegetazione è estremamente fitta, per raggiungere la sommità è peribili) con copertura laterizia. necessario seguire un sentiero situato lungo il fianco sud del poggio. Le caratteristiche del solo sono colore marrone scuro, consistenza Definizione – Casa di terra. morbida e presenza di pietrisco. Cronologia – Metà VI secolo a.C. Descrizione unità topografica – Si tratta di due anomalie: una di Materiali raccolti grandi dimensioni (7015 m), forma rettangolare e orientamento Reperti ceramici est/ovest; la seconda sempre di forma rettangolare, ha orientamento Acroma grezza: 5 frammenti nord/sud e misura 158 m. Acroma depurata: 5 frammenti Gli elementi individuati da foto aerea presentavano in superficie mo- Grande contenitore: 4 frammenti deste quantità di frammenti di laterizio da copertura e abbiamo de- Materiali edilizi ciso di indagare il sito tramite showel test (in totale 8). Laterizio da copertura: 5 frammenti I saggi praticati hanno tutti forma approssimativamente quadrata Elementi datanti (11 m) e profondità variabile tra 0,90 m e 1,30 m. Le stratigrafie Acroma grezza scavate sono risultate sempre molto simili per composizione e scar- Pithos, tipo: tav. XV, n. 1. sità di materiali ceramici (i reperti individuati presentano caratteri- Rinvenimento inedito stiche comuni); per questi motivi abbiamo preferito proporre un (158) Località Poggio Copoli-Murlo (F.120 II NE-4777/1692) scheda cumulativa: Unità di paesaggio 3; 250 m s.l.m.; versante collinare; argille e argille 1. Primo livello: colore marrone e consistenza morbida, spessore 0,30 m. Corrisponde allo strato di humus con sporadica presenza di sabbiose; torrente Crevolone; bosco. piccoli frammenti di tegole, ceramica grezza e depurata; Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. 2 Secondo livello: ben distinguibile per colore ocra e consistenza Condizioni del suolo: sottobosco non curato; visibilità:media. dura; spessore ca. 50-60 cm. e privo di materiali; Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- 3. Terzo livello: colore marrone scuro e consistenza durissima, ricco sito: scarso. di pietra compattata con il terreno; spessore non identificato (esplo- Descrizione sito – Il sito è stato individuato da foto aerea; corri- rato fino a 0,30 m); totale assenza di materiali. sponde all’area sommitale di un poggio boscoso, delimitato verso Presenze medie per mq – 2 reperti. ovest e nord dalla strada a sterro per Miniere di Murlo e nelle altre Interpretazione – Sono stati rinvenuti in superficie e nel sottosuolo direzioni da un fondo agricolo. Le pendici del poggio sono piutto- quasi esclusivamente frammenti di laterizio da copertura (rara la ce- sto dolci e le caratteristiche del solo sono colore marrone scuro e con- ramica). I frammenti di tegole, come nel caso del sito F.120 II n. 158, sistenza morbida. potrebbero essere indizio di un insediamento (di dimensioni ignote) Descrizione unità topografica – La ricognizione di superficie ha resti- oppure indicare la presenza di una necropoli. Ovviamente i dati in tuito in coincidenza delle anomalie, entrambe di forma rettangolare e nostro possesso non consentono di sostenere ne l’una ne l’altra ipo- orientamento nord-est/sud-ovest, alcuni frammenti di laterizio da co- tesi e quindi ci limitiamo a riportare la definizione frequentazione. pertura. Abbiamo scelto di procedere tramite showel test (in totale quat- Definizione – Frequentazione. tro), tutti di 11 m e per una profondità variabile tra 1 m e 1,20 m. Cronologia – Generica età etrusca. I risultati sono comuni: dopo lo strato di humus (40 cm ca.), abbiamo Materiali raccolti trovato uno strato ricco di pietra, molto duro da scavare e di spessore Reperti ceramici ca. 70-80 cm. In nessuno dei casi i saggi hanno restituito materiale. Acroma grezza: 14 frammenti Presenze medie per mq – 2 reperti. Acroma depurata: 12 frammenti Interpretazione – Le caratteristiche dell’evidenza non permettono di Materiali edilizi fornire un’interpretazione più precisa di generica frequentazione. Laterizio da copertura: 6 frammenti Definizione – Frequentazione. Rinvenimento inedito Cronologia – Generica età etrusca. (160) Località Poggio Copoli-Murlo (F.120 II NE-1692/4777) Materiali raccolti Unità di paesaggio 3; 220 m s.l.m.; versante collinare; argille e argille Materiali edilizi sabbiose; torrente Crevolone; bosco. Laterizio da copertura: 8 frammenti Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Rinvenimento inedito Condizioni del suolo: sottobosco non curato; visibilità:media.

192 Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Definizione – Casa di terra. sito: scarso. Cronologia – Fine IV-metà I secolo a.C. Descrizione sito – L’individuazione è avvenuta tramite fotografie ae- Materiali raccolti rea verticale. Le anomalie riscontrate si trovano sull’area sommitale Reperti ceramici di un poggio boscoso, naturalmente difeso da una forte pendenza su Acroma grezza: 21 frammenti tutti i lati, è delimitato verso ovest da una strada a sterro (San Giu- Acroma depurata: 14 frammenti sto-Miniere di Murlo) e nelle altre direzioni da bosco. Caratteristi- Bucchero grigio: 1 frammento che del solo sono colore marrone scuro, consistenza morbida. Ceramica a vernice nera: 4 frammenti Descrizione unità topografica – Le tracce individuate presentavano Materiali edilizi in superficie alcuni frammenti di laterizio da copertura in entrambe Laterizio da copertura: 3 frammenti le situazioni l’indagine è proceduta per showel test (in totale quattro). Elementi datanti I saggi praticati (111,10 m) hanno mostrato tutti la medesima si- Ceramica a vernice nera tuazione: stratigrafie molto simili per articolazione, scarsa presenza di re- Rinvenimento inedito perti con caratteristiche comuni; proponiamo quindi un scheda unica: 1. Primo livello: strato di humus, colore marrone scuro e consi- (162) Località podere La Pieve-Murlo (F.120 II NE-1690/4776) stenza morbida, spessore 0,20 m. Sporadica presenza di piccoli fram- Unità di paesaggio 3; 260 m s.l.m.; versante collinare; argille e argille menti di tegole, ceramica grezza e depurata; sabbiose; fosso Satino; seminativo: cereali. 2. Secondo livello: colore grigio e consistenza dura; spessore ca. 60 Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. cm. e scarsi frammenti di tegole, ceramica grezza e depurata; Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. 3. Terzo livello: colore ocra e consistenza durissima ricco di pietra Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- compattata con il terreno; spessore non identificato (esplorato fino sito: scarso. a 0,30 m); totale assenza di materiali. Descrizione sito – Si trova tra il podere La Pieve (400 m est) e il po- Presenze medie per mq – 3 reperti. dere Fontanelle (500 m ovest). È delimitato in tutte le direzioni da Interpretazione – La presenza in superficie e nel sottosuolo limitata bosco, a esclusione del margine nord ed est lungo il quale si trovano a pochi frammenti di tegole e ceramica potrebbero essere indizio di rispettivamente un oliveto e una vigna. Il sito ha forma rettangolare, un insediamento (di dimensioni non calcolabili). I dati in nostro orientamento est/ovest e misura 300150 m. La morfologia è di ver- possesso non sono sufficienti per sostenere tale ipotesi, ci limitiamo sante collinare declinante verso sud; caratteristiche del suolo sono co- quindi a indicare il rinvenimento come generica frequentazione. lore marrone (con macchie sparse in modo irregolare di colore Definizione – Frequentazione. rosso/violaceo) e consistenza dura. Cronologia – Generica età etrusca. Descrizione unità topografiche – La ricognizione dell’area ha mo- Materiali raccolti strato la presenza di due emergenze riconducibili a depositi. Reperti ceramici (162.1) L’area di massima concentrazione si trova lungo il lato est Acroma grezza: frammenti 17 del sito, a 10 m dalla strada campestre e a 40 dal margine sud. Ha Acroma depurata: 13 frammenti forma rettangolare, misura 107 m ed è orientata nord/sud. Intorno Materiali edilizi a essa la concentrazione (soprattutto in direzione nord e ovest) di- Laterizio da copertura: 9 frammenti minuisce in modo netto. La morfologia del suolo è pressoché pia- Rinvenimento inedito neggiante e le caratteristiche del terreno non mostrano differenze so- (161) Località Poggio ai Leccioni-Murlo (F.120 II NE-1692/4777) stanziali con il resto del campo. Unità di paesaggio 3; 250 m s.l.m.; versante collinare; argille e argille Presenze medie per mq – 12 reperti. sabbiose; torrente Crevolone; bosco. Interpretazione – Le dimensioni della concentrazione, i tipi e le ca- Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. ratteristiche dei materiali raccolti (frammenti di tegole e ceramica) e Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. l’assenza di materiali edilizi quali pietra o laterizio sono indizi che Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- consentono di ipotizzare la presenza nel sottosuolo di una stratifica- sito: scarso. zione riconducibile a una piccola struttura con elevati di terra (e/o Descrizione sito – Si trova a 500 m in direzione ovest-nord-ovest da altri materiali deperibili) e copertura laterizia. Poggio Ai Lecconi. È delimitato verso nord da una strada campestre, Definizione – Casa di terra. a ovest da una strada a sterro, a sud e sud-ovest da bosco. La morfo- Cronologia – Fine VII-VI secolo a.C. logia è di versante collinare declinante verso sud; le caratteristiche del Materiali raccolti suolo sono colore ocra e consistenza dura. Reperti ceramici Descrizione unità topografica – Si trova a metà del lato nord, ha Acroma grezza: frammenti 47 forma rettangolare, orientamento est/ovest e misura 92 m. L’area Acroma depurata: 1 frammento è cinta da una fascia che si estende in direzione sud di ca. 10 m nella Bucchero grigio: 1 frammento quale la densità di reperti decresce rapidamente. La morfologia del Grande contenitore: 3 frammenti terreno è collinare con una leggera inclinazione verso sud. Le carat- Dolia: 3 frammenti (di cui un 25% del bordo) teristiche del suolo sono, colore ocra e consistenza dura. Laterizio da copertura: 5 frammenti Presenze medie per mq – 8 reperti. Elementi datanti Interpretazione – I materiali rinvenuti in superficie consentono di Acroma grezza interpretare l’evidenza come una piccola abitazione di terra con co- Olla, tipo: tav. IV, n. 4. pertura laterizia. Ciotola-coperchio, tipo: tav. VIII, n. 5.

193 Dolia, tipo: tav. XI, n. 1. Materiali raccolti Mortaio, tipo: tav. XII, n. 2. Reperti ceramici Ceramica grigia Acroma grezza: 6 frammenti Ciotola, tipo: tav. II, n. 8. Acroma depurata: 2 frammenti Maiolica arcaica: 1 frammento (162.2) L’area di massima concentrazione si trova lungo il lato ovest Elementi datanti del sito, a 10 m dal limite e 30 dal margine sud. Ha forma rettango- Maiolica arcaica lare, misura 96 m ed è orientata nord/sud. Intorno a essa la con- Rinvenimento inedito centrazione (soprattutto in direzione nord, ovest ed est) diminuisce in modo netto. La morfologia del suolo è pressoché pianeggiante e (164) Località Poggio Castello-Murlo (F.120 II NE-1689/4775) le caratteristiche del terreno non mostrano differenze sostanziali con Unità di paesaggio 3; 200-150 m s.l.m.; versante collinare; forma- il resto del campo. zione dei galestri e palombini; fiume Merse; seminativo: cereali. Presenze medie per mq – 10 reperti. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Interpretazione – Le dimensioni della concentrazione, i tipi e le ca- Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. ratteristiche dei materiali raccolti (frammenti di tegole e ceramica) e Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- l’assenza di materiali edilizi quali pietra o laterizio da copertura sono sito: scarso. indizi che permettono di interpretare il deposito come una piccola Descrizione sito – Si trova a 650 m da Poggio Castello, delimitato abitazione con elevati di terra (e/o altri materiali deperibili) e coper- a est dalla strada a sterro che conduce al ponte sull’Ombrone e in tura laterizia. tutte le altre direzioni da bosco. La morfologia è di versante collinare Definizione – Casa di terra. declinante verso sud-ovest, il colore del terreno marrone scuro e la Cronologia – Fine I secolo a.C.-I secolo d.C. consistenza morbida. Materiali raccolti Descrizione unità topografica – Sono stati raccolti nella parte alta Reperti ceramici del sito (direzione nord) alcuni frammenti di ceramica grezza, depu- Acroma grezza: 9 frammenti Acroma depurata: frammenti 30 rata e maiolica arcaica non riconducibili a nessun deposito. Terra sigillata italica: 3 frammenti (con bollo in planta pedis) Presenze medie per mq – 3 reperti. Materiali edilizi Interpretazione – La scarsa incidenza quantitativa di reperti e l’as- Laterizio da copertura: 2 frammenti senza di un’area di concentrazione non consentono di mettere in re- Elementi datanti lazione le evidenze rintracciate a un deposito archeologico. Terra sigillata italica Definizione – Sporadico. Bollo in planta pedis: tav. XXII, n. 13. Cronologia – XIV-XV secolo d.C. Acroma depurata Materiali raccolti Ciotola, tipo: tav. XXVIII, n. 3. Reperti ceramici Rinvenimento inedito Acroma grezza: 4 frammenti Acroma depurata: 2 frammenti (163) Località podere La Pieve-Murlo (F.120 II NE-1690/4776) Materiali edilizi Unità di paesaggio 3; 269 m s.l.m.; sommità collinare; argille e ar- Laterizio da copertura: 3 frammenti gille sabbiose; fosso Satino; bosco. Rinvenimento inedito Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Condizioni del suolo: sottobosco non curato; visibilità: nulla. (165) Località podere La Pieve-Murlo (F.120 II NE-1692/4776) Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Unità di paesaggio 3; 200 m s.l.m.; versante collinare; argille e argille sito: scarso. sabbiose; fosso a nave; Coltura stabile: oliveto. Descrizione sito – Si trova tra il podere La Pieve 400 a est e il po- Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. dere Fontanelle 500 m a ovest, delimitato in tutte le direzioni da Condizioni del suolo: fresato; visibilità:media. bosco, tranne verso est da un oliveto e a sud da un campo (il sito Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- F.120 II n. 162). Il sito è un poggio individuato da foto aerea, mi- sito: scarso. sura 9050 m, ha forma approssimativamente circolare ed è rico- Descrizione sito – È situato tra il podere La Pieve (300 m nord- perto da bosco fitto. La morfologia è di sommità collinare, il co- ovest) e il sito F.120 II n. 162 (50 m ovest). È delimitato a est e nord lore del terreno marrone scuro e la consistenza morbida. dalla strada a sterro per San Giusto, a sud da un vigneto, a ovest da Descrizione unità topografica – La ricognizione dell’area ha messo una strada campestre. Ha forma trapezoidale, morfologia di versante in evidenza la presenza di pietra e ceramica. Non è stato possibile collinare declinante verso est, il colore del terreno è marrone scuro e praticare uno showel test per la scarsa collaborazione dimostrata dal la consistenza morbida. proprietario. Descrizione unità topografica – È posta lungo il lato ovest del sito, a Presenze medie per mq – 3 reperti. 40 m dal vertice nord-ovest. La massima concentrazione ha forma ret- Interpretazione – Le tipologie di materiali identificate in superficie e la tangolare, orientamento ovest-sud-ovest/est-nord-est e misura 64 netta area di concentrazione di pietra fanno pensare alla presenza di un m. L’area è cinta da una fascia che si estende verso est per ca. 25 m, edificio in pietra, per il quale non siamo in grado in assenza di altri dati in cui la densità di reperti decresce progressivamente. La morfologia di fornire una interpretazione certa. Riteniamo probabile identificare il del terreno in quest’area è di versante collinare leggermente declinante deposito con la scomparsa pieve di Coppiano (cfr. F.120 II n. 41). verso sud. Il suolo è di colore marrone e la consistenza morbida. Definizione – Edificio in pietra. Presenze medie per mq – 6 reperti. Cronologia – XIV-XV secolo d.C. Interpretazione – È ipotizzabile la presenza di un deposito ricondu-

194 cibile a una struttura con elevati di terra (o altri materiali deperibili) Presenze, media per mq – 2 reperti. e copertura laterizia. Interpretazione – Materiale sporadico. Definizione – Casa di terra. Definizione – Sporadico. Cronologia – VI secolo d.C. Cronologia – Fine IV-inizi I secolo a.C. Materiali raccolti Materiali raccolti Reperti ceramici Reperti ceramici Acroma grezza: 12 frammenti Ceramica grezza: 15 frammenti Acroma depurata: 14 frammenti Ceramica depurata: 20 frammenti Materiali edilizi Ceramica a vernice nera: 2 frammenti Laterizio da copertura: 2 frammenti Elementi datanti Metalli Ceramica a vernice nera Scorie di forgia: 2 Rinvenimento inedito Elementi datanti Acroma grezza (168) Località Poggio Castello-Murlo (F.120 II NE-1689/4775) Olla, tipo: tav. XXXI, n. 1; tav. XXXII, nn. 5, 6. Unità di paesaggio 3; 235-215 m s.l.m.; versante collinare; ofioliti; Rinvenimento inedito torrente Ornate; coltura stabile: oliveto. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. (166) Podere Mattioni-Murlo (F.120 II NE-1693/4775) Condizioni del suolo: arato; visibilità: alta. Unità di paesaggio 4; 181 m s.l.m.; sommità collinare; Conglomerati Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- poligenici più o meno cementati ; fiume Ombrone; seminativo: cereali. sito: scarso. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Descrizione sito – Versante collinare nord-est di Poggio Castello, di Condizioni del suolo: sentiero; visibilità: nulla. forma approssimativamente triangolare, delimitato a sud-ovest dal- Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- l’unica strada che porta al poggio, a ovest ed est da bosco, a nord dal sito: scarso. sito F.120 II n. 113. Il terreno si presenta di colore marrone/grigio Descrizione sito – È ubicato su un poggio che domina una delle anse con consistenza dura. Dal 1995 al 1998 il fondo era abbandonato, del fiume Ombrone (a ca. 500 m) e consiste in un podere abbando- completamente ricoperto da vegetazione e con visibilità nulla. Solo nato ricoperto da fitta vegetazione e cinto da campi attualmente in- nell’estate-autummo del 1999 il campo è stato ripulito, arato in colti. Ha morfologia pianeggiante e caratteristiche del suolo sono co- profondità e destinato a oliveto. In queste condizioni, particolar- lore marrone e consistenza morbida. mente favorevoli, si sono svolte le ricognizione di superficie. Descrizione unità topografica – Lungo un sentiero, situato a pochi Descrizione unità topografiche – Sono state individuate sei con- metri dal podere Mattioni (lato sud) sono stati rinvenuti, in un’area centrazioni tutte riconducibili a depositi archeologici. di 11 m, otto frammenti di un embrice (tutti contigui). Presenze medie per mq –8. (168.1) È posta nel vertice ovest del sito (reperti per mq: max. 15- Interpretazione – I frammenti di tegole potrebbero essere indizio di min. 10), è di forma rettangolare, misura 107 m, ha orientamento una struttura insediativa come di una necropoli. I dati raccolti non sud-est/nord-ovest. La concentrazione è composta da materiali da permettono di sostenere ne queste ne altre ipotesi, ci limitiamo costruzione quali pietra e laterizio da copertura, da numerosi reperti quindi a segnalare la generica frequentazione del sito. ceramici ed è molto ricca di scorie di lavorazione del ferro. La morfo- Definizione – Frequentazione. logia è pianeggiante e le caratteristiche del suolo restano invariate. Cronologia – Generica età etrusca. Tra i materiali segnaliamo il rinvenimento di un grosso frammento Materiali raccolti di intonaco con evidenti tracce di incannicciato su un lato e sull’al- Materiali edilizi tro l’impronta delle cinque dita della mano che lo ha messo in posa. Laterizio da copertura: 8 frammenti (contigui) Presenze medie per mq – 12 reperti. Rinvenimento inedito Interpretazione – I materiali presenti in concentrazione consentono di interpretare il deposito come una abitazione di terra con armatura (167) Località podere Sesta-Murlo (F.120 II NE-1695/4780) lignea e copertura laterizia. Negli immediati dintorni della struttura Unità di paesaggio 2; 320 m s.l.m.; sommità collinare; formazione si svolgevano molto probabilmente attività di forgia. di Murlo; torrente Crevole; bosco. Definizione – Casa di terra. Ricognizioni effettuate:1; condizioni di luce: cielo terso. Cronologia – Metà X-inizi XI secolo d.C./primo quarto del XIII se- Condizioni del suolo: sottobosco non curato; visibilità: nulla. colo d.C. Affidabilità identificazione: buona; stato di conservazione del depo- Materiali raccolti sito: scarso. Reperti ceramici Descrizione sito – Collina boscosa a 150 m in direzione sud-est dal Ceramica grezza: 63 frammenti podere Monteorgiali, delimitata a sud da una strada a sterro, a ovest Ceramica depurata: 39 frammenti da pascoli, a nord ed est da Poggio alle Cataste. Il terreno si presenta Materiali edilizi roccioso, di colore marrone scuro e consistenza friabile. La visibilità Laterizio da copertura: 13 frammenti a causa della fitta vegetazione di arbusti bassi è molto ridotta. Metalli Descrizione unità topografica – Sono stati rinvenuti un po’ ovun- Scorie di forgia: 45 que lungo le pendici ovest, alcuni frammenti di acroma grezza, Elementi datanti acroma depurata e ceramica a vernice nera non riconducibili a nes- Acroma grezza suna evidenza. Olle, tipo: tav. LXXXV, n. 2; tav. LXXXII, n. 5.

195 (168.2) La massima concentrazione (reperti per mq: max. 15-min. Materiali raccolti 10) è situata a metà del margine sud del sito. Ha forma rettangolare, Reperti ceramici orientamento sud-est/nord-ovest e misura 108 m. La morfologia Ceramica grezza: 73 frammenti del terreno è di versante collinare leggermente inclinato verso nord- Ceramica depurata: 98 frammenti est. Il suolo è di colore marrone, la consistenza morbida. Materiali edilizi Presenze medie per mq – 12 reperti. Laterizio da copertura: 7 frammenti Interpretazione – I materiali raccolti indicano la presenza di una pic- Metalli cola struttura con elevati di terra o in altri materiali deperibili con la- Scorie di forgia: 19 terizio da copertura. Negli immediati dintorni della struttura si svol- Elementi datanti gevano molto probabilmente attività di forgia. Acroma grezza Definizione – Casa di terra. Olle, tipo: tav. LXXX, n. 1; tav. LXXXI, n. 1. Cronologia – Metà X-inizi XI secolo d.C./primo quarto del XIII se- (168.5) La massima concentrazione (reperti per mq: max. 10-min. colo d.C. 5) è situata a 40 m est dall’UT 2 e 30 m nord dall’UT 3. Ha forma Materiali raccolti rettangolare, orientamento sud-est/nord-ovest e misura 85 m. La Reperti ceramici morfologia del terreno è di versante collinare inclinato verso nord. Il Ceramica grezza: 118 frammenti suolo è di colore marrone, la consistenza morbida. Ceramica depurata: 45 frammenti Presenze medie per mq – 7 reperti. Materiali edilizi Interpretazione – I materiali raccolti consentono di ipotizzare la pre- Laterizio da copertura: 9 frammenti senza di una piccola struttura con elevati di terra o in altri materiali Metalli deperibili e con il tetto in laterizio. Scorie di forgia: 23 Definizione – Casa di terra. Elementi datanti Cronologia – X-XIII secolo d.C. Acroma grezza Materiali raccolti Olle, tipo: tav. LXXXV, n. 2; tav. LXXXII, n. 5. Reperti ceramici (168.3) La massima concentrazione (reperti per mq: max. 10-min. Ceramica grezza: 54 frammenti 6) è situata a metà del margine sud del sito. Ha forma rettangolare, Ceramica depurata: 27 frammenti Materiali edilizi orientamento sud-est/nord-ovest e misura 97 m. La morfologia del Laterizio da copertura: 4 frammenti terreno è di versante collinare leggermente inclinato verso nord. Il Elementi datanti suolo è di colore marrone, la consistenza morbida. Acroma grezza Presenze medie per mq – 8 reperti. Olle, tipo: tav. LXXXI, n. 1; tav. LXXXI, n. 7; tav. LXXXI, n. 4. Interpretazione – I materiali raccolti consentono di ipotizzare la pre- senza di una piccola struttura con elevati di terra o in altri materiali (168.6) La massima concentrazione (reperti per mq: max. 12-min. 8) deperibili con copertura in laterizio. è situata 45 m nord-est dall’UT 1 e 30 m nord dall’UT 4. Ha forma Definizione – Casa di terra. rettangolare, orientamento sud-est/nord-ovest e misura 95 m. La Cronologia – X-XIII secolo d.C. morfologia del terreno è di versante collinare inclinato verso nord. Il Materiali raccolti suolo è di colore marrone, la consistenza morbida. Reperti ceramici Presenze medie per mq – 10 reperti. Ceramica grezza: 43 frammenti Interpretazione – I materiali raccolti consentono di ipotizzare la pre- Ceramica depurata: 36 frammenti senza di una piccola struttura con elevati di terra o in altri materiali Materiali edilizi deperibili e con il tetto in laterizio. Laterizio da copertura: 3 frammenti Definizione – Casa di terra. Elementi datanti Cronologia – X-XIII secolo d.C. Acroma grezza Materiali raccolti Olle, tipo: tav. LXXXI, n. 3; tav. LXXXII, n. 2. Reperti ceramici Ceramica grezza: 112 frammenti (168.4) La massima concentrazione (reperti per mq: max. 12- Ceramica depurata: 89 frammenti min. 8) è situata a 30 m nord-est dall’UT 1 e 25 m nord dall’UT Materiali edilizi 2. Ha forma rettangolare, orientamento sud-est/nord-ovest e mi- Laterizio da copertura: 3 frammenti sura 75 m. La morfologia del terreno è di versante collinare in- Elementi datanti clinato verso nord. Il suolo è di colore marrone, la consistenza Acroma grezza morbida. Olle, tipo: tav. LXXX, nn. 3, 5; tav. LXXXI, n. 2; LXXXII, n. 3. Presenze medie per mq – 10 reperti. Interpretazione – I materiali raccolti consentono di ipotizzare la pre- senza di una piccola struttura con elevati di terra o in altri materiali deperibili e con il tetto in laterizio. Negli immediati dintorni della struttura si svolgevano molto probabilmente attività di forgia. Definizione – Casa di terra. Cronologia – X-XIII secolo d.C.

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