Decreto Del Direttore Amministrativo N
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Corso di Laurea magistrale (ordinamento ex D.M. 270/2004) in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali Tesi di Laurea Il Teatro Mario Del Monaco di Treviso e il Teatro Sociale di Rovigo: due diverse forme di gestione per teatri con la stessa tradizione Relatore Ch. Prof. Federico Pupo Correlatore Ch. Prof. Lauso Zagato Laureando Marta Sartorato Matricola 811380 Anno Accademico 2011/2012 INDICE Introduzione…………………………………………………………………………………p. 4 Cap. 1. La produzione nello Spettacolo dal Vivo…………………………………………....p.6 1.1. Aziende o imprese?......................................................................................................p.6 1.2. I teatri di tradizione………………………………………………………………....p.12 1.2.1. Un quadro storico – normativo……………………………………………...p.12 1.2.2. Campi di attività e distribuzione geografica………………………………..p.17 1.2.3. Teatri di tradizione a Treviso e Rovigo…………………………………….p.21 1.2.3.1 Storia e struttura del Teatro Comunale di Treviso……………………p.21 1.2.3.2 Storia e strutture del Teatro Sociale di Rovigo………………………p.27 Cap.2. Le forme giuridiche dei teatri di tradizione………………………………………...p.33 2.1.Enti di diritto privato ed enti di diritto pubblico…………………………….….p.33 2.2. Le associazioni riconosciute…………………………………………………...p.37 2.3. Le fondazioni…………………………………………………………………..p.41 2.3.1. Le fondazioni di partecipazione……………………………………...p.44 2.3.2. Le fondazioni bancarie……………………………………………....p.49 2.3.2.1. Evoluzione normativa……………………………………....p.51 2.3.2.2. Le società strumentali……………………………………...p.56 2.4. Le altre forme giuridiche……………………………………………………….p.58 2.4.1. Le società cooperative………………………………………………p.58 2.4.2. Le Onlus…………………………………………………………….p.60 2.4.3. La società semplice (di palchettisti) e la società in nome collettivo..p.62 2.4.4. L’Istituzione Deputazione teatrale e l’Azienda Speciale…………...p.63 Cap. 3. I finanziamenti………………………………………………………………………………p.66 3.1. I finanziamenti pubblici……………………………………………………….p.66 3.2. I finanziamenti privati…………………………………………………………p.75 3.3. Le entrate proprie…………………………………………………………..…p.84 2 Cap. 4. IL CASO: il Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso e il Teatro Sociale di Rovigo. ……………………………………………………………………………..p.88 4.1. TREVISO: da Teatri S.p.A. a Teatri e Umanesimo Latino S.p.A……………..p.88 4.1.1. Organigramma e statuto della Teatri e Umanesimo Latino S.p.A…..p.94 4.1.2. Programmazione al Teatro Comunale Mario del Monaco negli anni 2008 e 2009………………………………………………………....p.96 4.1.3. Il procedimento decisionale - organizzativo all’interno della Teatri e Umanesimo Latino S.p.A………………………………………….p.107 4.1.4. La dimensione economica dell’attività teatrale 2008 – 2009……….p.109 4.2. ROVIGO : L’Ente Locale Comunale………………………………………...p.114 4.2.1. Organigramma e Carta dei Servizi…………………………………p.114 4.2.2. Programmazione al Teatro Sociale negli anni 2008 e 2009……….p.116 4.2.3. Il procedimento decisionale - organizzativo all’interno dell’amministrazione comunale…………………………………....p.123 4.2.4. La dimensione economica dell’attività teatrale 2008 – 2009…….…p.126 4.3. I due teatri a confronto……………………………………………………….p.131 Appendice…………………………………………………………………………………p.137 Conclusioni………………………………………………………………………………..p.146 Indice delle figure, dei grafici e delle tabelle……………………………………………...p.150 Bibliografia………………………………………………………………………………..p.152 Ringraziamenti…………………………………………………………………………….p.160 3 Introduzione Il lavoro che ci accingiamo a presentare vuole offrire uno spaccato su una particolare realtà del sistema teatrale e musicale italiano rappresentata dai teatri di tradizione. Nel primo capitolo della trattazione spiegheremo che le 28 strutture attualmente riconosciute dal legislatore con il titolo di teatro di tradizione sono tali per il fatto che hanno dimostrato di possedere un forte legame con la comunità ed il territorio di riferimento, proponendo una diversificata programmazione degli spettacoli con particolare attenzione alla produzione lirica. Nel secondo capitolo illustreremo la normativa di riferimento di tali istituzioni che è identificabile in primo luogo con la Legge n. 800 del 14 agosto 1967, promossa dall’ On. Achille Corona, dal titolo Nuovo ordinamento degli enti lirici e delle attività musicali, la quale dava disposizioni in merito alla possibilità di beneficiare di sovvenzionamenti pubblici. Da allora, pochi sono stati i passi in avanti compiuti dal legislatore fino ai giorni nostri nell’aggiornare gli strumenti normativi e nel garantire ai teatri in esame un sistema di finanziamento e di tutela adeguato all’attività svolta, creando quindi i presupposti affinché tali strutture soffrissero negli anni degli umori della politica e delle altalenanti disponibilità economiche dello Stato. Alla luce di questo quadro generale in ambito normativo, la nostra analisi si concentrerà sui due teatri di tradizione della Regione Veneto: il Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso e il Teatro Sociale di Rovigo. La prospettiva dalla quale vogliamo analizzare queste due istituzioni teatrali rientra sotto il profilo economico e gestionale: si mira infatti ad evidenziare quali siano i processi decisionali ed organizzativi che permettono alle due strutture di realizzare il cartellone stagionale e di esplicare la loro funzione culturale. La comparazione tra i due teatri non vuole essere un giudizio sul merito di taluna struttura piuttosto che su tal’altra, ma intende presentare le due diverse modalità di gestione applicate ad organismi simili sotto il punto di vista delle attività svolte e degli obiettivi perseguiti. Il fattore chiave dell’analisi svolta, sta nel fatto che i teatri presi in esame si avvalgono di due diverse forme gestionali che si collocano in due sfere contigue della giurisprudenza: il Teatro Comunale di Treviso è condotto dalla Teatri e Umanesimo Latino S.p.A., una società privata 4 di capitali, mentre il Teatro Sociale di Rovigo è gestito dall’amministrazione comunale rodigina. La forma giuridica privata del primo e quella pubblica del secondo rappresentano la fondamentale differenza che contraddistingue i due teatri e che ne presuppone un diverso approccio gestionale. Nel terzo capitolo cercheremo di evidenziare le possibilità di finanziamento per il raggiungimento delle finalità istituzionali. Un'altra prospettiva chiave che assumeremo è l’orizzonte temporale di riferimento: l’analisi si concentrerà su due anni di attività dei suddetti teatri. Prenderemo in considerazione, nel quarto capitolo, la programmazione del teatro trevigiano e del teatro rodigino svoltasi nei due anni che vanno dal l gennaio 2008 al 31 dicembre 2009. Riporteremo i dati degli spettacoli organizzati dalle due strutture teatrali e anche i giorni di occupazione delle tali per eventi collaterali al cartellone o per eventi organizzati da soggetti esterni; il tutto esplicato alla luce del dato economico di quegli anni, grazie all’analisi dei bilanci del 2008 e del 2009, e sulla base della diversa configurazione organizzativa assunta dall’amministrazione comunale e dalla società per azioni. Il riferimento temporale scelto si spiega con il fatto che il 2008 e il 2009 sono anni particolari per il sistema economico italiano; essi segnano, infatti, l’inizio della manifestazione della crisi finanziaria che tutt’ora perdura. Si completerà il quadro con interviste mirate alle figure di maggiore responsabilità delle due istituzioni, le quali spiegheranno i meccanismi decisionali e organizzativi che supportano lo svolgimento della loro attività. L’obiettivo del lavoro, quindi, è aprire uno scorcio sulla realtà veneta dei teatri di tradizione, analizzando le caratteristiche dei teatri presi in esame, la storia che li contraddistingue, le risorse economiche e gestionali ed evidenziando i vincoli e le opportunità offerte dai due modelli gestionali. 5 1. LA PRODUZIONE NELLO SPETTACOLO DAL VIVO 1.1. Aziende o imprese? L’obiettivo della nostra indagine è definire quali sono i soggetti che si occupano della produzione di eventi di spettacolo dal vivo, in che contesto operano (economico, sociale, territoriale, giuridico) e come si differenzia la loro offerta sulla base dei vincoli imposti, delle forme di gestione, dei finanziamenti attivati e delle opportunità che riescono a cogliere. Tratteremo in particolare la categoria dei teatri di tradizione, con analisi di due strutture nel territorio veneto aventi forme gestionali opposte: il Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso, gestito da una società per azioni che risulta essere un organo strumentale di una fondazione bancaria, e il Teatro Sociale di Rovigo, gestito direttamente da un ente locale quale il Comune. Prima di fare tutto ciò, è utile chiarire cosa intendiamo quando parliamo di “spettacolo dal vivo” per meglio comprendere quale sia il campo sul quale intendiamo muoverci. Lo spettacolo dal vivo è un settore all’interno del quale si assiste alla creazione di eventi e perfomance di genere diverso, ma accomunate dal fatto di essere azioni compiute da uno o più artisti che vengono direttamente fruite dal pubblico al quale si rivolgono, senza l’intermediazione di un supporto fisico1. Esistono tantissime forme di spettacolo dal vivo che fanno riferimento a diverse categorie quali: le attività teatrali (prosa, commedia, musical, teatro drammatico, arte di figura, marionette, ecc), le attività musicali (musica orchestrale, sinfonica, da camera, operetta, musical, l’opera lirica, ecc), la danza, il circo e lo spettacolo viaggiante. Nessuna classificazione può essere chiusa e definitiva poiché ogni essere umano può rendersi protagonista di un evento di spettacolo, ovviamente con gradi