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GIOACHINO ROSSINI SOCI FONDATORI PARTNER PRIVATI

REGIONE SICILIANA ASSESSORATO AL TURISMO SPORT E SPETTACOLI ALBO DEI DONATORI FONDAZIONE ART BONUS

FONDAZIONE SICILIA Francesco Giambrone Sovrintendente

TASCA D’ALMERITA CONSIGLIO DI INDIRIZZO Leoluca Orlando (sindaco di Palermo) Presidente CAFFÈ MORETTINO Leonardo Di Franco Vicepresidente

ANNIBALE BERLINGIERI Daniele Ficola Francesco Giambrone Sovrintendente

SAIS AUTOLINEE Enrico Maccarone Anna Sica AGOSTINO RANDAZZO COLLEGIO DEI REVISORI FILIPPONE ASSICURAZIONE Maurizio Graffeo Presidente Marco Piepoli GIUSEPPE DI PASQUALE Gianpiero Tulelli LA CENERENTOLA INDICE dramma giocoso in due atti Libretto di Jacopo Ferretti Musica di Prima rappresentazione Roma, Teatro Valle, 25 gennaio 1817 9 ARGOMENTO 12 SYNOPSIS Direttore Alessandro Cadario Regia Alberto Cavallotti 15 LIBRETTO Scene Christian Lanni 16 ATTO I Costumi della Sartoria del Teatro Massimo 33 ATTO II Assistente alla regia Federico Vazzola Assistente alle scene Andrea Fiduccia 44 NOTE BIOGRAFICHE

Personaggi e interpreti Don Ramiro Francisco Brito Dandini Francesco Vultaggio Don MagnificoFabio Maria Capitanucci Clorinda Giulia Mazzola Tisbe Irene Savignano Cenerentola Chiara Amarù Alidoro Emanuele Cordaro

Maestro al fortepiano Giacomo Gati Orchestra e Coro del Teatro Massimo Maestro del Coro Piero Monti

Nuovo allestimento del Teatro Massimo LA CENERENTOLA LA CENERENTOLA

8 ARGOMENTO 9

ATTO I Nella casa ormai in rovina di Don Magnifico, il suo patrigno, Angelina (Cenerentola) è occupata a pulire, trattata da tutti come una camerie- ra, mentre le sue sorellastre, Clorinda e Tisbe, provano abiti e gioielli. Angelina canta una canzone che parla di un re che dopo lungo cerca- re ha trovato moglie disprezzando fasto e bellezza e scegliendo inno- cenza e bontà (“Una volta c’era un re”). Quando un mendicante entra in casa, Clorinda e Tisbe vogliono mandarlo via, ma Angelina gli offre pane e caffè. Mentre il mendicante sta mangiando, arrivano dei ca- valieri ad annunciare che il principe Don Ramiro è alla ricerca di una sposa, e che presto verrà in visita da loro, per invitare al ballo le figlie di Don Magnifico. Le due sorelle entrano in grande agitazione, tanto da svegliare bruscamente Don Magnifico, che racconta il suo sogno beneaugurante (“miei rampolli femminini”). Arriva Don Ramiro, che ha indossato gli abiti del suo valletto, in modo da poter osservare il comportamento delle donne, come gli ha suggerito il suo tutore Alidoro. Il principe incontra Angelina ed entrambi si innamorano im- mediatamente (“Un soave non so che”). Don Ramiro è venuto per an- nunciare l’arrivo del principe, che è in realtà Dandini, cameriere di Ra- LA CENERENTOLA LA CENERENTOLA

10 miro, sotto mentite spoglie. Dandini, fingendo di essere il principe, fa di Dandini, che chiede la mano di Angelina. Lei rifiuta e gli confessa 11 una grandiosa entrata in scena (“Come un’ape nei giorni d’aprile”) e li schiettamente di essere innamorata del suo valletto; Don Ramiro, fe- invita tutti al ballo. Anche Angelina vorrebbe andare, ma Don Magni- lice, le dichiara il suo amore, ma la fanciulla non lo accetta subito: gli fico non intende consentirglielo. Don Ramiro e Dandini intercedono porge uno dei suoi bracciali e gli dice che se davvero la ama, saprà a favore della ragazza, ma Don Magnifico dice che è solo una serva ritrovarla, usando il braccialetto come segno di riconoscimento, poi ignobile; anzi, quando Alidoro chiede che fine abbia fatto la sua terza scompare. Don Ramiro si prepara a iniziare la ricerca della sua amata figlia, dice che è morta (“Nel volto estatico”). Angelina rimane sola in ( “Sì, ritrovarla io giuro”). Dandini confessa a Don Magnifico che lui è casa, ma presto la raggiunge il mendicante: è Alidoro, e promette alla solamente il valletto del principe (“Un segreto d’importanza”). Il baro- fanciulla che la accompagnerà al ballo e che il cielo la ricompenserà ne è inizialmente incredulo, poi furibondo quando Dandini lo scaccia per il suo buon cuore (“Là del ciel nell’arcano profondo”). dal palazzo. Nel palazzo di Don Ramiro, Clorinda e Tisbe pressano Dandini per- Tornata in casa di Don Magnifico, dopo un gran temporale, Angelina ché dichiari quale ha scelto come sposa. Senza compromettersi, Dan- canta di nuovo la ballata iniziale. Il temporale ha fatto rovesciare la dini fa presente che potrà sposarne solo una e suggerisce Ramiro carrozza del principe, costringendo Dandini e Ramiro a cercare ripa- come possibile marito per la sorella respinta, ma entrambe offese ro appunto in casa di Don Magnifico. Cenerentola scopre così che disdegnano l’idea di sposare un semplice scudiero. Alidoro annuncia don Ramiro è il principe, mentre lui riconosce con gioia e stupore il l’arrivo alla festa di una bella donna misteriosa. Si tratta di Angelina, secondo braccialetto (“Questo è un nodo avviluppato”). Don Magnifi- ma nessuno la riconosce, anche se Don Ramiro e Don Magnifico no- co, Clorinda e Tisbe sono furibondi e si sfogano contro Cenerentola. tano la somiglianza. L’atto si conclude con un gran banchetto, mentre Don Ramiro minaccia di punirli, ma la buona Angelina gli chiede di tutti hanno l’impressione di trovarsi in un sogno (“Mi par d’essere so- perdonarli. gnando”). Nella scena finale Cenerentola perdona tutti e sposa il principe, di- chiarando che i suoi giorni tra i maltrattamenti e la cenere sono ormai ATTO II finiti (“Nacqui all’affanno e al pianto”). In una stanza nel palazzo del principe. Don Magnifico si congratula in anticipo con le figlie: una di loro sposerà il principe e lui acqui- sterà ricchezza e influenza (“Sia qualunque delle figlie”). Quando se ne vanno, giunge Don Ramiro, intento a fantasticare sulla dama sco- nosciuta e la sua somiglianza con Angelina, ma è interrotto dall’arrivo LA CENERENTOLA LA CENERENTOLA

12 SYNOPSIS choice. Without committing, Dandini suggests Ramiro as a possible hu- 13 sband for the rejected sister, but they disdain the offer. Alidoro announ- ces the arrival of a beautiful, mysterious lady. She is Angelina, but nobo- dy can recognize her. Everyone thinks to be in a dream (“Mi par d’essere ACT I sognando”). In the house of her ruined stepfather Don Magnifico, Angelina (Ceneren- tola) is busy working as maid, while her stepsisters, Clorinda and Tisbe, ACT II try on their gowns and jewelry. Angelina sings a song about a King who In a room in the Prince’s palace. Don Magnifico reassures his daughters: found his wife among common folk (“Una volta c’era un re”). When a one of them will marry the prince (“Sia qualunque delle figlie”). When beggar comes, Clorinda and Tisbe want to send him away, but Angelina they leave, Don Ramiro enters daydreaming about the unknown lady offers him bread and coffee. While the beggar is eating, courtiers arri- and her resemblance to Angelina. He hides when Dandini arrives with ve to announce that Prince Don Ramiro is looking for a bride, and that Angelina and tries to court her. She refuses, because she is in love with he will soon stop by: the two sisters are all aflutter, and their father Don his valet; Don Ramiro declares his love, but she hands him one of her Magnifico, woken up from deep sleep, tells them his auspicious dream bracelets and tells him that if he really cares for her, he will find her, then (“Miei rampolli femminini”). The prince arrives, disguised as his own valet disappears. Don Ramiro is ready to search her everywhere (“Sì, ritrovarla in order to observe the women, as his tutor Alidoro suggested. He meets io giuro”). Angelina and both fall immediately in love (“Un soave non so che”). Don Dandini confesses to Don Magnifico that he is really the prince’s valet Ramiro annouces the arrive of the Prince, who is actually Dandini, Rami- (“Un segreto d’importanza”). Don Magnifico becomes highly indignant, ro’s valet, in disguise. Dandini arrives, dressed as the prince (“Come un’a- and Dandini orders him out of the palace. pe nei giorni d’aprile”) and invites them all to the ball. Angelina would A thunderstorm rages. Back in Don Magnifico’s house, Angelina sings like to go, too, but Don Magnifico forbids her from attending. Alidoro, again her ballad. Dandini and Ramiro arrive, seeking shelter because Don Ramiro and Dandini all pleads for the girl, but Don Magnifico says their carriage has overturned. Cenerentola discovers that Don Ramiro is she is only a servant and that his third daughter is dead, and leave Ange- the prince, and he recognizes her bracelet (“Questo è un nodo avvilup- lina alone (“Nel volto estatico”). The beggar comes back: he is Alidoro, pato”). Don Magnifico, Clorinda and Tisbe are angry. Don Ramiro thre- and tells Angelina he will accompany her to the ball, and that the heaven atens to punish them, but Angelina ask him to forgive them. In the final will reward her kind heart (“Là del ciel nell’arcano profondo”). scene, Cenerentola forgives everyone and marries the prince, declaring In Don Ramiro’s palace, Clorinda and Tisbe ask Dandini to declare his that her days serving as maid are over (“Nacqui all’affanno e al pianto”). LA CENERENTOLA

Dramma giocoso in due atti

Libretto di Jacopo Ferretti

PERSONAGGI Don Ramiro (tenore), principe di Salerno Dandini (basso), suo cameriere Don Magnifico (buffo), barone di Monte Fiascone, padre di Clorinda (soprano) e di Tisbe (mezzosoprano) Angelina (contralto), sotto nome di Cenerentola, figliastra di Don Magnifico Alidoro (basso), filosofo, maestro di Don Ramiro

Coro di cortigiani del Principe.

La scena, parte in un vecchio palazzo di Don Magnifico, e parte in un casino di delizie del Principe distante mezzo miglio. LA CENERENTOLA IL LIBRETTO

16 ATTO I CLORINDA E TISBE che crudel fatalità! CLORINDA E TISBE 17 Antica sala terrena nel castello del Barone, con Cenerentola, finiscila E la bellissima? cinque porte; a destra camino, tavolino con con la solita canzone. ALIDORO specchio, cestello con fiori, e sedie. Forse il Cielo il guiderdone CORO CENERENTOLA pria di notte vi darà. Si sceglierà. Scena prima Presso al fuoco in un cantone Clorinda provando uno sciassé; Tisbe via lasciatemi cantar. CLORINDA E TISBE (pavoneggiandosi) CLORINDA E TISBE acconciando un fiore ora alla fronte ora al petto; Una volta c’era un Re. Una volta… Risvegliar dolce passione Cenerentola vien qua. Cenerentola soffiando con un manticetto al più di me nessuna sa. Le mie scarpe, il mio bonné. camino per far bollire un cuccumo di caffè; indi CLORINDA (volgendosi ad osservare Alidoro) Cenerentola vien qua. Alidoro da povero; poi seguaci di Ramiro. E due, e tre. Ma che vedo! Ancora lì! Le mie penne, il mio collié. Anche un pane? anche il caffè? Nel cervello ho una fucina; CLORINDA CLORINDA E TISBE (scagliandosi contro Cenerentola) son più bella e vo’ trionfar. No no no: non v’è, non v’è La finisci sì o no? Prendi, prendi, questo a te. A un sorriso, a un’occhiatina chi trinciar sappia così Se non taci ti darò. Don Ramiro ha da cascar. leggerissimo sciassé. CENERENTOLA CENERENTOLA Ah! soccorso chi mi dà! CENERENTOLA TISBE Una volta… Cenerentola vien qua. Sì sì sì: va bene lì. (s’ode picchiare. Cenerentola apre, ed entra ALIDORO (frapponendosi inutilmente) Cenerentola va’ là. Meglio lì; no, meglio qui. Alidoro da povero) Vi fermate, per pietà. Cenerentola va’ su. Risaltar di più mi fa. (si picchia fortemente; Cenerentola corre ad Cenerentola va’ giù. CLORINDA, TISBE E CENERENTOLA aprire, ed entrano i cavalieri) Questo è proprio uno strapazzo! CLORINDA E TISBE Chi sarà? Mi volete far crepar? A quest’arte, a tal beltà CORO Chi alla festa, chi al solazzo sdrucciolare ognun dovrà. ALIDORO O figlie amabili – di Don Magnifico ed io resto qui a soffiar. Un tantin di carità. Ramiro il Principe – or or verrà, CENERENTOLA (con tuono flemmatico) al suo palagio – vi condurrà. ALIDORO Una volta c’era un Re, CLORINDA E TISBE Si canterà – si danzerà: Nel cervello una fucina che a star solo s’annoiò: Accattoni! Via di qua. poi la bellissima – fra l’altre femmine sta le pazze a martellar. cerca, cerca, ritrovò; sposa carissima – per lui sarà. Ma già pronta è la ruina. ma il volean sposare in tre. CENERENTOLA Voglio ridere a schiattar. Cosa fa? Zitto, zitto: su prendete CLORINDA E TISBE Sprezza il fasto e la beltà. questo po’ di colazione. Ma dunque il Principe? CORO e alla fin sceglie per sé (versa una tazza di caffè, e la dà con un pane ad Già nel capo una fucina l’innocenza e la bontà. Alidoro coprendolo dalle sorelle) CORO sta le donne a martellar; La la là, li li lì, la la là. Ah non reggo alla passione, Or or verrà. il cimento si avvicina, LA CENERENTOLA IL LIBRETTO

18 il gran punto di trionfar. TISBE (osservando fra le scene) Allegrezza in casa è questa. CLORINDA 19 Ecco egli stesso. Quelle penne? Siete voi. E fra momenti… TISBE Quel gran volo? Plebe addio. Cenerentola, presto Scena seconda Resta l’asino di poi? TISBE prepara i nastri, i manti. Don Magnifico, bieco in volto, esce in berretta Ma quell’asino son io. Arriverà per prenderci… da notte e veste da camera, e detti; indi Chi vi guarda vede chiaro CLORINDA Cenerentola. che il somaro è il genitor. CLORINDA Gli unguenti, le pomate. Fertilissima Regina E la scelta DON MAGNIFICO l’una e l’altra diverrà; la più bella sarà… TISBE Miei rampolli femminini, ed il nonno una dozzina I miei diamanti. vi ripudio; mi vergogno! di nepoti abbraccierà. DON MAGNIFICO (in aria di stupore ed Un magnifico mio sogno Un Re piccolo di qua. importanza) CENERENTOLA mi veniste a sconcertar. Un Re bambolo di là. Figlie, che dite! Uditemi, sorelle… (ricusando di dar loro a baciar la mano) E la gloria mia sarà. Quel principon! Quantunque io nol conosco… Clorinda e Tisbe ridono quando non le guarda. Sceglierà!.. v’invitò… Sposa… più bella! CLORINDA (altera) (da sé, osservandole) CLORINDA (interrompendosi e strappandosi Io cado in svenimento. Che sorelle! Come son mortificate! Don Magnifico) (entra nelle sue stanze, Clorinda e Tisbe nella loro) Non profanarci con sì fatto nome. Degne figlie d’un Barone! Sappiate che fra poco… Via: silenzio ed attenzione. Scena terza TISBE (minacciandola) State il sogno a meditar. TISBE Don Ramiro e Cenerentola. E guai per te se t’uscirà di bocca. Mi sognai fra il fosco e il chiaro Il Principe Ramiro… Don Ramiro vestito da scudiero; guarda intorno un bellissimo somaro. e si avanza a poco a poco. CENERENTOLA Un somaro, ma solenne. CLORINDA (Sempre nuove pazzie soffrir mi tocca.) Quando a un tratto, oh che portento! Che son tre dì che nella deliziosa… RAMIRO (entra a sinistra) su le spalle a cento a cento Tutto è deserto. Amici? gli spuntavano le penne TISBE Nessun risponde. In questa TISBE ed in alto, fsct, volò! Vicina mezzo miglio simulata sembianza Non v’è da perder tempo. Ed in cima a un campanile venuto è ad abitar… le belle osserverò. Né viene alcuno? come in trono si fermò. Eppur mi diè speranza CLORINDA Si sentiano per di sotto CLORINDA il sapiente Alidoro, Nostro padre le campane sdindonar. Sceglie una sposa… che qui, saggia e vezzosa, avvisarne convien. Col cì cì, ciù ciù di botto degna di me trovar saprò la sposa. (questionando fra loro, ed opponendosi a mi faceste risvegliar. TISBE Sposarsi… e non amar! Legge tiranna, vicenda d’entrare a destra) Ma d’un sogno sì intralciato Ci mandò ad invitar… che nel fior de’ miei giorni ecco il simbolo spiegato. alla difficil scelta mi condanna. La campana suona a festa? Cerchiam, vediamo. LA CENERENTOLA IL LIBRETTO

20 Scena quarta CENERENTOLA E RAMIRO RAMIRO RAMIRO 21 Cenerentola cantando fra’ denti con sottocoppa Una grazia, un certo incanto Mi seduce, m’innamora Non so che dir. Come in sì rozze spoglie e tazza da caffe, entra spensierata nella stanza, e par che brilli su quel viso! quella sua semplicità. sì bel volto e gentil! Ma Don Magnifico si trova a faccia a faccia con Ramiro; le cade tutto Quanto caro è quel sorriso. non apparisce ancor? Nunziar vorrei di mano, e si ritira in un angolo. Scende all’alma e fa sperar. CLORINDA E TISBE (dalle loro stanze, a del mascherato principe l’arrivo. vicenda ed insieme) Fortunato consiglio! CENERENTOLA RAMIRO Cenerentola… da me. Da semplice scudiero Una volta c’era… Del Baron le figlie io chiedo. il core delle femmine Ah! è fatta! Dove son? qui non le vedo. RAMIRO meglio svelar saprò. Dandini intanto Quante voci! che cos’è? recitando da principe… RAMIRO CENERENTOLA Cos’è? Stan di là nell’altre stanze. CENERENTOLA DON MAGNIFICO Or verranno. (Addio speranze.) A ponente ed a levante, Domando CENERENTOLA a scirocco e a tramontana, un milion di perdoni. Che batticuore! RAMIRO (con interesse) non ho calma un solo istante, Dica: e Sua Altezza il Principe? Ma di grazia, voi chi siete? tutto tutto tocca a me. RAMIRO (ora verso una, ora verso l’altra delle porte) RAMIRO Forse un mostro son io! CENERENTOLA Vengo, vengo. Addio, signore. Or ora arriva. Io chi sono? Eh! non lo so. (con passione) CENERENTOLA (prima astratta poi (Ah ci lascio proprio il core DON MAGNIFICO correggendosi con naturalezza) RAMIRO questo cor più mio non è.) E quando? Sì… no, signore. Nol sapete? RAMIRO (da sé, astratto, osservandola sempre) RAMIRO RAMIRO CENERENTOLA (Quell’accento, quel sembiante Tra tre minuti. Un soave non so che Quasi no. è una cosa sovrumana. in quegl’occhi scintillò! (accostandosi a lui sottovoce e rapidissima, Io mi perdo in quest’istante DON MAGNIFICO (in agitazione) correggendosi ed imbrogliandosi) già più me non trovo in me. Tre minuti! ah figlie! CENERENTOLA Quel ch’è padre, non è padre… Che innocenza! che candore! Sbrigatevi: che serve? Io vorrei saper perché Onde poi le due sorelle… Ah! m’invola proprio il core! Le vado ad affrettar. Scusi; per queste il mio cor mi palpitò? Era vedova mia madre… Questo cor più mio non è.) ragazze benedette, Ma fu madre ancor di quelle… un secolo è un momento alla toelette. RAMIRO Questo padre pien d’orgoglio… Scena quinta (entra dalle figlie) Le direi… ma non ardisco. Sta’ a vedere che m’imbroglio? Ramiro solo; indi Don Magnifico in abito di gala Deh! scusate, perdonate senza cappello. RAMIRO CENERENTOLA alla mia semplicità. Che buffone! E Alidoro mio maestro Parlar voglio, e taccio intanto. sostien che in queste mura LA CENERENTOLA IL LIBRETTO

22 sta la bontà più pura! DON MAGNIFICO DANDINI (osservando Clorinda, Tisbe e Don che fra i quondam è capitombolato, 23 Basta basta, vedrem. Alle sue figlie Che diluvio! che abisso di onori! Magnifico) e spirando ha ordinato convien che m’avvicini. Allegrissimamente! che bei quadri! che a vista qual cambiale io sia sposato, Qual fragor!.. non m’inganno. Ecco Dandini. DANDINI Che bocchino! che ciglia! o son diseredato, Nulla, nulla; Siete l’ottava e nona meraviglia. fatto ho un invito a tutto il vicinato. Scena sesta (con espressione or all’una ora all’altra) Già tales patris talem filias. e trovando un boccone delicato, Cavailieri, Dandini e detti; indi Clorinda e Tisbe. Vezzosa; graziosa! per me l’ho destinato. (accostandosi a Ramiro) CLORINDA (con inchino) Ho detto, ho detto, e adesso prendo fiato. CORO (Dico bene?) Son tutte papà. Grazie! Scegli la sposa, affrettati: DON MAGNIFICO (sorpreso) s’invola via l’età. RAMIRO DON MAGNIFICO (curvandosi) (Che eloquenza norcina!) La principesca linea. (Bestia! attento! ti scosta; va’ là.) Altezza delle Altezze! se no s’estinguerà. Che dice? mi confonde. Debolezze. CENERENTOLA (entrando osserva l’abito del DANDINI (alle due sorelle che lo guardano con Principe, e Ramiro che la guarda) DANDINI passione) DANDINI (Ih, che bell’abito! Come un’ape ne’ giorni d’aprile Per pietà, quelle ciglia abbassate. Vere figure etrusche! E quell’altro mi guarda.) va volando leggiera e scherzosa; galoppando sen va la ragione, (piano a Ramiro) corre al giglio, poi salta alla rosa, e fra i colpi d’un doppio cannone (Dico bene?) RAMIRO dolce un fiore a cercare per sé; spalancato è il mio core di già. (Ecco colei! fra le belle m’aggiro e rimiro; (da sé) RAMIRO (piano a Dandini) Mi ripalpita il cor.) ne ho vedute già tante e poi tante, (Ma al finir della nostra commedia (Cominci a dirle grosse.) ma non trovo un giudizio, un sembiante, che tragedia qui nascer dovrà.) DANDINI un boccone squisito per me. DANDINI (piano a Ramiro) Belle ragazze, (Clorinda e Tisbe escono, e sono presentate a CLORINDA E TISBE (ognuna da sé) (Io recito da grande, e grande essendo, se vi degnate inciambellare il braccio Dandini da Don Magnifico in gala) (Ei mi guarda, sospira, delira, grandi le ho da sparar.) ai nostri cavalieri, il legno è pronto. non v’è dubbio: è mio schiavo di già.) CLORINDA DON MAGNIFICO (piano alle figlie con CLORINDA (servite dai cavalieri) Prence! RAMIRO (sempre osservando con interesse se compiacenza) Andiam. torna Cenerentola) (Bel principotto! TISBE (Ah! perché qui non viene colei, Che non vi fugga: attente.) TISBE Sire… con quell’aria di grazia e bontà?) Papà Eccellenza, DANDINI non tardate a venir. CLORINDA E TISBE DON MAGNIFICO (da sé osservando con Or dunque seguitando quel discorso (escono) Ma quanti favori! compiacenza Dandini, che sembra innamorato) che non ho cominciato; (E già cotto, stracotto, spolpato dai miei lunghi viaggi ritornato DON MAGNIFICO (a Cenerentola voltandosi) l’Eccellenza si cangia in Maestà.) e il mio papà trovato, Che fai tu qui? LA CENERENTOLA IL LIBRETTO

24 Il cappello e il bastone. DON MAGNIFICO RAMIRO E DANDINI (accorrendo a trattenerlo) CENERENTOLA (con tuono d’ingenuità) 25 Vuoi lasciarmi? Fermate. Signori, persuadetelo; CENERENTOLA portatemi a ballar. Eh… Signor sì. CENERENTOLA DON MAGNIFICO (sorpreso, curvandosi Ah! sempre fra la cenere (scuotendosi dal guardar Ramiro, e parte) Una parola. rispettoso a Dandini) sempre dovrò restar? Signore, una parola: Serenissima! (nel momento che Don Magnifico staccasi da DANDINI in casa di quel Principe (ora a Dandini ora a Cenerentola) Cenerentola ed è tratto via da Dandini, entra Perseguitate presto un’ora, un’ora sola Ma vattene. – Altezzissima! Alidoro con taccuino aperto) con i piè baronali portatemi a ballar. Servaccia ignorantissima! i magnifici miei quarti reali. ALIDORO (parte) DON MAGNIFICO RAMIRO E DANDINI Qui nel mio codice Ih! Ih! La bella Venere! Serva? delle zitelle DON MAGNIFICO Vezzosa! Pomposetta! con Don Magnifico Monti in carrozza, e vengo. Sguaiata! Cova-cenere! CENERENTOLA stan tre sorelle. (andando nella camera dove è entrata Cene- Lasciami, deggio andar. Cioè… (a Don Magnifico con autorità) rentola) Or che va il Principe DANDINI (tornando indietro, ed osservando DON MAGNIFICO (mettendole una mano sulla la sposa a scegliere, RAMIRO Ramiro immobile) bocca e interrompendola) la terza figlia (E pur colei Cos’è? qui fa la statua? Vilissima, io vi domando. vo’ riveder.) (sottovoce fra loro in tempo del solo di Don Magnifico) d’un’estrazion bassissima. Vuol far la sufficiente, DON MAGNIFICO (confuso ed alterato) DON MAGNIFICO (di dentro in collera) RAMIRO la cara, l’avvenente, Che terza figlia Ma lasciami. Silenzio, ed osserviamo. e non è buona a niente. mi va figliando? (minacciando e trascinando) RAMIRO DANDINI Va’ in camera, va’ in camera ALIDORO (La sgrida?) Ma andiamo o non andiamo! la polvere a spazzar. Terza sorella…

CENERENTOLA RAMIRO DANDINI (opponendosi con autorità) DON MAGNIFICO (atterrito) Sentite. Mi sento lacerar. Ma caro Don Magnifico Ella… morì… via, non la strapazzar. DON MAGNIFICO (esce con cappello e bastone CENERENTOLA ALIDORO trattenuto con ingenuità da Cenerentola) Ma una mezz’ora… un quarto. RAMIRO (fra sé, con sdegno represso) Eppur nel codice Il tempo vola. Or ora la mia collera non v’è così. DON MAGNIFICO (alzando minaccioso il non posso più frenar. RAMIRO bastone) CENERENTOLA (Che vorrà?) Ma lasciami o ti stritolo. (Ah! di me parlano.) LA CENERENTOLA IL LIBRETTO

26 (ponendosi in mezzo con ingenuità) CENERENTOLA (con passione) succederà il sorriso. al cui piè basso mormora il tuono. 27 No, non morì. Deh soccorretemi, (chiama verso la camera di Cenerentola) Tutto sa, tutto vede, e non lascia deh non lasciatemi, Figlia… Figlia… nell’ambascia perir la bontà. DON MAGNIFICO ah! di me, misera Fra la cenere, il pianto, l’affanno, Sta’ zitta lì. che mai sarà? CENERENTOLA (esce e rimane sorpresa) Ei ti vede, o fanciulla innocente, Figlia voi mi chiamate? Oh questa è bella! e cangiando il tuo stato tiranno, ALIDORO RAMIRO Il padrigno Barone fra l’orror vibra un lampo innocente. Guardate qui! Via consolatevi. non vuole essermi padre; e voi… Peraltro Non temer, si è cambiata la scena: Signor lasciatela. guardando i stracci vostri e i stracci miei, la tua pena cangiando già va. DON MAGNIFICO (balzando Cenerentola in (strappandola da Don Magnifico) degna d’un padre tal figlia sarei. (s’ode avvicinarsi una carrozza) un cantone) (Già la mia furia Un crescente mormorio Se tu respiri, crescendo va.) ALIDORO non ti sembra d’ascoltar?.. ti scanno qui. Taci, figlia, e vien meco. Ah sta’ lieta: è il cocchio mio ALIDORO (frapponendosi) su cui voli a trionfar. RAMIRO, DANDINI E ALIDORO Via meno strepito: CENERENTOLA Tu mi guardi, ti confondi… Dunque morì? fate silenzio. Teco, e dove? Ehi ragazza, non rispondi?! o qualche scandalo Sconcertata è la tua testa DON MAGNIFICO (sempre tremante) qui nascerà. ALIDORO e rimbalza qua e là, Altezza sì. Del Principe al festino. come nave in gran tempesta DANDINI che di sotto in su sen va. (momento di silenzio) Io sono un Principe, CENERENTOLA Ma già il nembo è terminato, o sono un cavolo? Tu mi vieni a burlar? scintillò serenità. TUTTI (guardandosi scambievolmente) Vi mando aI diavolo: Il destino s’è cangiato, Nel volto estatico venite qua. ALIDORO l’innocenza brillerà. di questo e quello (la strappa da Don Magnifico, e lo conduce via. Tutti Sublima il pensiero! (aprono la porta; vedesi una carrozza. si legge il vortice seguono Dandini. Cenerentola corre in camera) Tutto cangiò per te! Cenerentola vi monta, Alidoro chiude la porta e del lor cervello, Calpesterai men che fango i tesori, sentesi la partenza della carrozza) che ondeggia e dubita Scena settima rapirai tutti i cuori. e incerto sta. Dopo qualche momento di silenzio entra Vien meco e non temer: per te dall’Alto Scena ottava Alidoro, in abito da pellegrino, con gli abiti da m’ispira un Nume a cui non crolla il trono. Gabinetto nel casino di Don Ramiro. DON MAGNIFICO (fra’ denti, trascinando filosofo sotto; indi Cenerentola. E se dubiti ancor, mira chi sono! Dandini entrando con Clorinda e Tisbe sotto il Cenerentola) (nel momento che si volge, Alidoro getta il braccio; Don Magnifico e Don Ramiro. Se tu più mormori ALIDORO manto) solo una sillaba Sì, tutto cangerà. Quel folle orgoglio Là del ciel nell’arcano profondo, RAMIRO (piano a Dandini) un cimiterio poca polve sarà, gioco del vento; del poter sull’altissimo Trono (Esamina, disvela, e fedelmente qui si farà. e al tenero lamento veglia un Nume, signore del mondo, tutto mi narrerai). LA CENERENTOLA IL LIBRETTO

28 DANDINI CLORINDA TISBE sono un misto d’insolenza, 29 Udiste? Di grazia. I dritti miei Verrò a portarle qualche memoriale. di capriccio e vanità. la prego bilanciar. RAMIRO CLORINDA RAMIRO Udii. TISBE Lectum. E Alidoro mi dicea Perdoni. Veda, che una figlia del Barone… DANDINI io non tengo rossetto. TISBE Fido vassallo, addio. Ce la vedremo. DANDINI (parte Don Ramiro) CLORINDA Eh! il maestro ha un gran testone. Ascolti. Quel suo bianco è di bianchetto. CLORINDA Oca eguale non si dà. Scena nona Forse sì, forse no. (Son due vere banderuole… Dandini, Clorinda e Tisbe. TISBE mi convien dissimular.) Senta… TISBE DANDINI (alle donne) Poter del mondo! RAMIRO Ora sono da voi. Scommetterei CLORINDA (Se le sposi pur chi vuole… che siete fatte al torno Mi favorisca… CLORINDA seguitiamo a recitar.) e che il guercetto amore Le faccio riverenza! è stato il tornitore. DANDINI (sbarazzandosi con un poco di collera) Scena dodicesima Anime belle! TISBE Clorinda, accorrendo da una parte, e Tisbe CLORINDA (tirando a sé Dandin) Mi volete spaccar? Non dubitate. Oh! mi sprofondo! dall’altra. Con permesso: Ho due occhi reali (partono da parti opposte) la maggiore son io, onde la prego e non adopro occhiali CLORINDA (di dentro) Darmi la preferenza. (a Tisbe) Scena undicesima Principino dove siete? Fidati pur di me, Deliziosa nel Casino del Principe Don Ramiro. TISBE (come sopra) mio caro oggetto. Dandini e Don Ramiro correndo sul davanti del TISBE Con sua buona licenza, (a Clorinda) palco, osservando per ogni parte. Principino dove state? la minore son io. Per te sola mi batte il core in petto. M’invecchierò più tardi. (parte) RAMIRO (sotto voce) CLORINDA E TISBE Zitto zitto, piano piano; Ah! perché mi abbandonate? CLORINDA TISBE senza strepito e rumore: Mi farete disperar. Scusi. Quella è fanciulla. M’inchino a Vostr’Altezza. delle due qual è l’umore? Proprio non sa di nulla. Esattezza e verità. CLORINDA CLORINDA Io vi voglio… TISBE Anzi all’Altezza Vostra. DANDINI Permetta. Quella è un’acqua senza sale, (ironicamente fra loro) Sotto voce a mezzo tuono; TISBE Non fa né ben né male. in estrema confidenza: Vi vogl’io… LA CENERENTOLA IL LIBRETTO

30 DANDINI solamente a immaginar. ALIDORO RAMIRO 31 Ma non diamo in bagattelle. Sì e no. (Un ignoto arcano palpito Maritarsi a due sorelle RAMIRO E DANDINI (fra loro ridono) ora m’agita, perché?) tutte insieme non si può! La scenetta è originale RAMIRO E DANDINI Una sposo. veramente da contar. Chi sarà? DANDINI (Diventato son di zucchero: CLORINDA E TISBE (con interesse di smania) Scena tredicesima ALIDORO quante mosche intorno a me.) E l’altra?.. Coro di cavalieri dentro le scene, indi Alidoro. Ma non si sa. (Dandini fa cenno ad Alidoro d’introdurre la dama)

DANDINI CORO CLORINDA Scena quattordicesima E l’altra… Venga, inoltri, avanzi il piè. Non parlò? Cavalieri che precedono e schieransi in doppia (accennando Ramiro) Anticamera non v’è. fila per ricevere Cenerentola, che, in abito ricco all’amico la darò. ALIDORO ed elegante, avanzasi velata. RAMIRO E DANDINI Signora no. CLORINDA E TISBE Sapientissimo Alidoro, CORO No no no no no, questo strepito cos’è? TISBE Ah! se velata ancor un scudiero! oibò oibò! E qui vien? dal seno il cor ci ha tolto, ALIDORO se svelerai quel volto RAMIRO (ponendosi loro in mezzo con Dama incognita qua vien. ALIDORO che sarà? dolcezza) Sopra il volto un velo tien. Chi sa perché? Sarò docile, amoroso, CENERENTOLA tenerissimo di cuore. CLORINDA E TISBE TUTTI Sprezzo quei don che versa Una dama! Chi sarà? chi è? perché? fortuna capricciosa. CLORINDA E TISBE (guardandolo con Non si sa. Si vedrà. M’offra chi mi vuol sposa, disprezzo) ALIDORO rispetto, amor, bontà. Un scudiero! No signore. Signor sì . (momento di silenzio) Un scudiero! questo no. RAMIRO CLORINDA, TISBE, RAMIRO E DANDINI CLORINDA E TISBE (Di quella voce il suono CLORINDA Ma chi è? (Gelosia già già mi lacera, ignoto al cor non scende; Con un’anima plebèa! già il cervel più in me non è.) perché la speme accende? ALIDORO Di me maggior mi fa.) TISBE Nol palesò. ALIDORO Con un’aria dozzinale! (Gelosia già già le rosica, DANDINI CLORINDA E TISBE più il cervello in lor non è.) Begli occhi che dal velo CLORINDA E TISBE (con affettazione) Sarà bella? vibrate un raggio acuto, Mi fa male, mi fa male svelatevi un minuto LA CENERENTOLA IL LIBRETTO

32 almen per civiltà. ma a riguardarla poi… gorgheggiando gli augelletti, Io rispondo: eh sì, vedremo. 33 La nostra è goffa e attratta, In un mare di delizie già è di peso? Parleremo. CLORINDA E TISBE questa è un po’ più ben fatta; fanno l’anima nuotar. Da palazzo può passar. (Vedremo il gran miracolo ma poi non è una Venere Ma ho timor che sotto terra Mi rivolto: e vezzosetta, di questa rarità.) da farci spaventar. piano piano a poco a poco tutta odori e tutta unguenti, (Cenerentola svelasi. Momento di sorpresa, di si sviluppi un certo foco. mi s’inchina una scuffietta riconoscimento, d’incertezza) DON MAGNIFICO E improvviso a tutti ignoto fra sospiri e complimenti: Quella sta nella cenere; balzi fuori un terremoto, Baroncino! Si ricordi TUTTI (eccetto Cenerentola) ha stracci sol per abiti. che crollando, strepitando quell’affare, e già m’intende; Ah! fracassando, sconquassando senza argento parla ai sordi. (Ciascuno da sé guardando Cenerentola, e CENERENTOLA E ALIDORO poi mi venga a risvegliar. La manina alquanto stende, Cenerentola sogguardando Ramiro) (Il vecchio guarda e dubita.) E ho paura che il mio sogno fa una piastra sdrucciolar. vada in fumo a dileguar. Io galante: occhietti bei! Tutti (tranne Alidoro) RAMIRO Ah! per voi che non farei! (Parlar - pensar - vorrei. (Mi guarda, e par che palpiti.) Io vi voglio contentar! Parlar - pensar - non so. ATTO II Mi risveglio a mezzo giorno: Questo è un inganno/è un incanto, o dei! DANDINI Gabinetto nel palazzo di Don Ramiro. suono appena il campanello, Quel volto mi atterrò.) Ma non facciam le statue. che mi vedo al letto intorno Patisce l’individuo: Scena prima supplichevole drappello: ALIDORO andiamo presto in tavola. Don Magnifico, entrando con Clorinda e Tisbe questo cerca protezione; (Parlar - pensar - vorrebbe. Poi balleremo il Taice, sotto il braccio. quello ha torto e vuol ragione; Parlar - pensar - non può. e quindi la bellissima… chi vorrebbe un impieguccio; Amar già la dovrebbe, con me s’ha da sposar. DON MAGNIFICO chi una cattedra ed è un ciuccio; il colpo non sbagliò.) Sia qualunque delle figlie chi l’appalto delle spille, TUTTI (meno Dandini) che fra poco andrà sul trono chi la pesca dell’anguille; Scena ultima Andiamo, andiamo a tavola. ah! non lasci in abbandono ed intanto in ogni lato Don Magnifico accorrendo, e detti. Si voli a giubilar. un magnifico papà. sarà zeppo e contornato Già mi par che questo e quello, di memorie e petizioni, DON MAGNIFICO DANDINI conficcandomi a un cantone di galline, di sturioni, Signora Altezza, in tavola! Oggi che fo da Principe e cavandosi il cappello, di bottiglie, di broccati, Che… co… chi… sì… che bestia! per quattro io vuo’ mangiar. incominci: sor Barone; di candele e marinati, Quando si dice i simili! alla figlia sua reale di ciambelle e pasticcetti, Non sembra Cenerentola? TUTTI porterebbe un memoriale? di canditi e di confetti, Mi par d’essere sognando Prende poi la cioccolata, di piastroni, di dobloni, CLORINDA E TISBE fra giardini e fra boschetti; e una doppia ben coniata di vaniglia e di caffè. Pareva ancora a noi, i ruscelli sussurrando, faccia intanto scivolar. Basta basta, non portate! LA CENERENTOLA IL LIBRETTO

34 Terminate, ve n’andate? CENERENTOLA RAMIRO Sì, ritrovarla io giuro. 35 Serro l’uscio a catenaccio. Scusi… E come dunque? Amore, amor mi muove: Importuni, seccatori, se fosse in grembo a Giove, fuori fuori, via da me. DANDINI CENERENTOLA (gli dà un smaniglio) io la ritroverò. (parte) Ed ami? Tieni. (contempla lo smaniglio) Cercami; e alla mia destra Pegno adorato e caro Scena seconda CENERENTOLA il compagno vedrai. che mi lusinghi almeno. Ramiro, indi Cenerentola fuggendo da Dandini; Il suo scudiero. E allor… Se non ti spiaccio… allor m’avrai. Ah come al labbro e al seno, poi Alidoro in disparte. (parte) come ti stringerò! RAMIRO (palesandosi) DANDINI Oh gioia! anima mia! RAMIRO CORO Ma non fuggir, per bacco! quattro volte Dandini, che ne dici? Oh! qual tumulto ha in seno mi hai fatto misurar la galleria. ALIDORO (mostrando il suo contento) comprenderlo non so. (Va a meraviglia!) DANDINI CENERENTOLA Eh! dico che da Principe RAMIRO E CORO O mutate linguaggio, o vado via. RAMIRO sono passato a far da testimonio. Noi voleremo, - domanderemo, Ma il grado e la ricchezza ricercheremo, - ritroveremo. DANDINI non seduce il tuo core? RAMIRO Dolce speranza, - freddo timore Ma che? Il parlar d’amore E allor… se non ti spiaccio… allor m’avrai. dentro al mio/suo cuore - stanno a pugnar. è forse una stoccata! CENERENTOLA Quali enigmi son questi? Amore, amore - m’hai/l’hai da guidar. Mio fasto è la virtù, ricchezza è amore. (scopre Alidoro) (parte con i seguaci) CENERENTOLA Ah ! mio sapiente Ma io d’un altro sono innamorata! RAMIRO venerato Maestro. Il cor m’ingombra Scena terza Dunque saresti mia? misterioso amore. Dandini e Don Magnifico. DANDINI Che far degg’io? E me lo dici in faccia? CENERENTOLA DANDINI (passeggiando) Piano, tu devi pria ALIDORO Ma dunque io sono un ex? dal tutto al niente CENERENTOLA ricercarmi, conoscermi, vedermi, Quel che consiglia il core. precipito in un tratto? Ah! mio signore, esaminar la mia fortuna. Veramente ci ho fatto deh! non andate in collera RAMIRO (a Dandini) una bella figura! col mio labbro sincero. RAMIRO Principe più non sei: di tante sciocche Io teco, si vuoti il mio palazzo. DON MAGNIFICO (entra premuroso) DANDINI cara, verrò volando. (chiamando i seguaci che entrano) Scusi la mia premura… Ed ami? Olà miei fidi Ma quelle due ragazze CENERENTOLA sia pronto il nostro cocchio, e fra momenti… stan con la febbre a freddo. Si potrebbe Fermati: non seguirmi. Io tel comando. Così potessi aver l’ali dei venti. sollecitar la scelta. LA CENERENTOLA IL LIBRETTO

36 DANDINI DANDINI io vi devo palesar. a dozzine convitati, 37 È fatta, amico. È un certo arcano È una cosa stravagante, pranzi sempre coi gelati che farà sbalordir. vi farà strasecolar. poi carrozze, poi bombè, DON MAGNIFICO (con sorpresa, in ginocchio) ed innanzi colle fiaccole È fatta! ah! per pietà! dite, parlate: DON MAGNIFICO (smaniando) DON MAGNIFICO per lo meno sei lacché. È fatta! e i miei germogli… Sto sulle spine. Senza battere le ciglia, in queste stanze a vegetar verranno? senza manco trarre il fiato DANDINI DANDINI (annoiato, portando una sedia) io mi pongo ad ascoltar. Vi rispondo senza arcani DANDINI (alzandolo) Poniamoci a sedere. Starò qui petrificato che noi siamo assai lontani. Tutti poi lo sapranno. ogni sillaba a contar. Ho un lettino, uno stanzino; Per ora è un gran segreto. DON MAGNIFICO ma piccino, ma meschino. Presto, per carità. DANDINI io non uso far de’ pranzi; DON MAGNIFICO (Oh! che imbroglio! che disdetta! mangio sempre degli avanzi. E quale, e quale? DANDINI non so come cominciar.) mon m’accosto a’ gran signori, Clorindina o Tisbetta? Voi sentirete tratto sempre servitori. un caso assai bizzarro. DON MAGNIFICO Me ne vado sempre a piè, DANDINI (Veh che flemma maledetta! o di dietro un scappavia, Non giudicate in fretta. DON MAGNIFICO si sbrigasse a incominciar.) se qualcun mi vuol con sé. (Che volesse DON MAGNIFICO maritarsi con me!) DANDINI DON MAGNIFICO Lo dica ad un papà. Uomo saggio e stagionato Non corbella? DANDINI sempre meglio ci consiglia. DANDINI Mi raccomando. Se sposassi una sua figlia, DANDINI Ma silenzio. DON MAGNIFICO (con smania che cresce) come mai l’ho da trattar? Gliel prometto. Ma si lasci servir. DON MAGNIFICO DON MAGNIFICO DON MAGNIFICO Si sa; via, dica presto. DANDINI (Consiglier son già stampato.) Questo dunque? Sia sigillato Ma che eccesso di clemenza! DANDINI (andando ad osservare) quanto ora udrete dalla bocca mia. Mi stia dunque Sua Eccellenza… DANDINI Non ci ode alcuno? Bestia!.. Altezza, ad ascoltar. È un romanzetto. DON MAGNIFICO Abbia sempre pronti in sala È una burla il principato, DON MAGNIFICO Io tengo in corpo una segreteria. trenta servi in piena gala, sono un uomo mascherato. In aria due staffieri, sei cocchieri, Ma venuto è il vero Principe non si vede una mosca. DANDINI tre portieri, due braccieri, m’ha strappata alfin la maschera. Un segreto d’importanza, cento sedici cavalli, Io ritorno al mio mestiere: un arcano interessante duchi, conti e marescialli son Dandini il cameriere. LA CENERENTOLA IL LIBRETTO

38 Rifar letti, spazzar abiti che basso basso ma il volean sposare in tre. porta la sedia nobile. 39 far la barba e pettinar. frullando va. Cosa fa? Da cima a fondo, Sprezza il fasto e la beltà. RAMIRO DON MAGNIFICO E DANDINI poter del mondo! E alla fin sceglie per sé No, no: pochi minuti. Altra carrozza Ah che questa è una sassata Che scivolata, l’innocenza e la bontà. pronta ritornerà. che fischiando inaspettata che gran cascata! La la là, li li lì, la la là. mi/gli dà in fronte e all’improvviso Eccolo eccolo DON MAGNIFICO mi/lo fa in terra stramazzar. tutti diranno Scena settima Ma che! gli pare! mi burleranno Don Magnifico, Tisbe, Clorinda, indi Ramiro da DON MAGNIFICO per la città. Principe e Dandini. CLORINDA (con premura verso le quinte) Di quest’ingiuria, Ti sbriga, Cenerentola. di quest’affronto DANDINI DANDINI il vero Principe Povero diavolo! La carrozza del Principe Scena ottava mi renda conto. È un gran sconquasso! ribaltò… ma chi vedo? Cenerentola recando una sedia nobile a Che d’alto in basso (riconoscendo Don Magnifico) Dandini, che crede il Principe. DANDINI piombar lo fa. Oh non s’incomodi Vostr’Eccellenza DON MAGNIFICO CENERENTOLA non farà niente. abbia prudenza. Uh! Siete voi! Son qui. Ma parta subito Se vuol rasoio, Ma il Principe dov’è? immantinente. sapone e pettine DON MAGNIFICO saprò arricciarla, DANDINI (accennando Ramiro) Dalla al Principe, bestia, eccolo lì. DON MAGNIFICO sbarbificarla. Lo conoscete! Non partirò. Ah ah! guardatelo, CENERENTOLA Sono un Barone. l’allocco è là. DON MAGNIFICO (rimanendo sorpreso) Questo! Ah che vedo! Principe! Lo scudiero? Oh! guardate. (sorpresa riconoscendo per Principe Don DANDINI (partono) Ramiro; si pone le mani sul volto e vuol fuggire) Lei partirà. RAMIRO Pronto è il bastone. Scena quinta Signore perdonate RAMIRO Sala terrena con camino in casa di Don se una combinazione… T’arresta. DON MAGNIFICO E DANDINI Magnifico. Temporale. Che! Lo smaniglio! . . è lei! che gioia è questa! Ci rivedremo. Cenerentola nel solito abito accanto al fuoco. DON MAGNIFICO Siete voi? Ci parleremo. Che dice! Si figuri! mio padrone. CENERENTOLA (alle figlie) CENERENTOLA (osservando il vestito del DON MAGNIFICO Una volta c’era un Re, (Eh non senza perché venuto è qua. Prence) Tengo nel cerebro che a star solo s’annoiò: La sposa, figlie mie, fra voi sarà.) Voi Prence siete? un contrabbasso cerca, cerca, ritrovò; Ehi, presto, Cenerentola, LA CENERENTOLA IL LIBRETTO

40 CLORINDA E TISBE (fra loro, attonite) Cosa cerchi? che pretendi? L’ira mia più fren non ha! DON MAGNIFICO 41 Qual sorpresa! Fra noi gente d’alto rango Ma fra i rampolli miei, l’arrestarsi è inciviltà. CENERENTOLA (in ginocchio a Don Ramiro, mi par che a creder mio… DANDINI che la rialza) Il caso è bello! DON MAGNIFICO (come sopra, da un’altra parte) Ah! signor, s’è ver che in petto RAMIRO (con aria di disprezzo, Serva audace! E chi t’insegna qualche amor per me serbate, contraffacendolo) DON MAGNIFICO (volendo interompere di star qui fra tanti eroi? compatite, perdonate, Per loro non son io. Ramiro) Va’ in cucina, serva indegna, e trionfi la bontà. Ho l’anima plebea, Ma… non tornar mai più di qua. ho l’aria dozzinale. CLORINDA, TISBE E DON MAGNIFICO (con RAMIRO RAMIRO (frapponendosi con impeto) disprezzo) DANDINI Tacete. Alme vili! invan tentate Ah! l’ipocrita guardate! Alfine sul bracciale insultar colei che adoro; Oh che bile che mi fa. ecco il pallon tornò. DON MAGNIFICO alme vili! paventate: E il giocator maestro Addio cervello. il mio fulmine cadrà. RAMIRO E DANDINI (a Don Magnifico e le in aria il ribalzò. (prende a sé Ramiro e Dandini) figlie) Se. . . DANDINI Quelle lagrime mirate: RAMIRO (tenendo con dolce violenza Cenerentola) Già sapea che la commedia qual candore, qual bontà! Vieni a regnar: lo impongo. RAMIRO E DANDINI si cangiava al second’atto; Silenzio. ecco aperta la tragedia, DON MAGNIFICO CENERENTOLA (volendo baciar la mano a Don me la godo in verità. Ma in somma delle somme, Magnifico ed abbracciare le sorelle, è rigettata CLORINDA, TISBE, CENERENTOLA, RAMIRO, Altezza, cosa vuole? con impeto) DANDINI E DON MAGNIFICO CLORINDA E TISBE Su questa mano almeno, Che sarà! Son di gelo. RAMIRO e prima a questo seno… Questo è un nodo avviluppato, Piano: non più parole. questo è un gruppo rintrecciato. DON MAGNIFICO (prende per mano Cenerentola) DON MAGNIFICO chi sviluppa più inviluppa, Son di stucco. Questa sarà mia sposa. Ti scosta. chi più sgruppa, più raggruppa; ed intanto la mia testa RAMIRO CLORINDA, TISBE E DON MAGNIFICO CLORINDA E TISBE vola, vola e poi s’arresta; (Diventato è un mamalucco.) Ah! ah! dirà per ridere. Ti allontana. vo tenton per l’aria oscura, (a Cenerentola) e comincio a delirar. CLORINDA, TISBE E DON MAGNIFICO Non vedi che ti burlano? RAMIRO Ma una serva… Perfida gente insana! CLORINDA (strappando Cenerentola con RAMIRO Io vi farò tremar. violenza dal suo sbalordimento) RAMIRO (facendo una mossa terribile) Lo giuro: mia sarà. Donna sciocca! Alma di fango! Olà tacete. LA CENERENTOLA IL LIBRETTO

42 CENERENTOLA (passeggiando incerta, festoni di fiori illuminato, e nel cui fondo su CENERENTOLA TUTTI MENO CENERENTOLA 43 e riflettendo ed abbandonandosi a vari piccola base siedono in due ricche sedie Ramiro Ah Prence, M’intenerisce e m’agita, sentimenti) e Cenerentola in abito ricco; a destra in piedi io cado ai vostri piè. Le antiche ingiurie è un Nume agli occhi miei. Dove son? che incanto è questo? Dandini, dame e cavalieri intorno. In un angolo mi svanir dalla mente. Degna del tron tu sei Io felice! oh quale evento! Don Magnifico, confuso, con gli occhi fitti in Sul trono io salgo, e voglio ma è poco un trono a te. È un inganno! ah! se mi desto! terra. Indi Alidoro, Clorinda e Tisbe, mortificate, starvi maggior del trono. Che improvviso cangiamento! coprendosi il volto. E sarà mia vendetta il lor perdono. CENERENTOLA Sta in tempesta il mio cervello, Nacqui all’affanno, al pianto. Padre… sposo… amico… oh istante! posso appena respirar. CORO Soffrì tacendo il core; Non più mesta accanto al fuoco Della fortuna istabile ma per soave incanto, starò sola a gorgheggiar. ALTRI la revolubil ruota dell’età mia nel fiore, Ah fu un lampo, un sogno, un gioco Quello brontola e borbotta, mentre ne giunge al vertice come un baleno rapido il mio lungo palpitar. questo strepita e s’adira, per te s’arresta immota. la sorte mia cangiò. quello freme, questo fiotta, Cadde l’orgoglio in polvere, (a Don Magnifico e sorelle) CORO chi minaccia, chi sospira; trionfa la bontà. No no; - tergete il ciglio; Tutto cangia a poco a poco va a finir che a’ Pazzarelli perché tremar, perché? cessa alfin di sospirar. ci dovranno trascinar. RAMIRO (scuotendo Cenerentola) A questo sen volate; Di fortuna fosti il gioco: Sposa… figlia, sorella, amica incomincia a giubilar. RAMIRO E DANDINI tutto trovate in me. Vieni, vieni. Amor ti guida CENERENTOLA (stupida per la gioia) (abbracciandole) a regnar e a trionfar. Signor, perdona (Ramiro trae seco Cenerentola, ed è seguito da la tenera incertezza Dandini e da Don Magnifico) che mi confonde ancor. Poc’anzi, il sai, fra la cenere immonda… Scena nona Ed or sul trono… e un serto mi circonda. Alidoro. DON MAGNIFICO (corre in ginocchio) ALIDORO Altezza… a voi si prostra. Giusto ciel! ti ringrazio! I voti miei non han più che sperar. L’orgoglio è oppresso. CENERENTOLA Sarà felice il caro alunno. In trono Né mai m’udrò chiamar la figlia vostra? trionfa la bontà. Contento io sono. (esce) RAMIRO (accennando le sorelle) Quelle orgogliose… Scena ultima All’alzarsi della tenda scorgesi un atrio con LA CENERENTOLA NOTE BIOGRAFICHE

44 NOTE BIOGRAFICHE (“: con Cadario è un gran Rossini”, titola del 45 Mezzogiorno). Sempre nel 2015 ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano in occasione del Festival delle orchestre internazionali. Ha diretto nel 2016 la City Chamber Orchestra di Hong Kong nella Grande Messa in do minore K.427 di Mozart e lo stesso anno ha de- buttato anche alla Biennale Musica di Venezia. Ha inoltre collaborato con solisti come Mario Brunello, Vittorio Grigo- lo, Alessandro Carbonare, Gautier Capuçon, Francesco Meli, Giovan- ni Sollima, Francesca Dego e Roman Simovic. Alessandro Cadario Nel 2018 ha debuttato nella stagione sinfonica del Teatro Mariinsky È Direttore ospite principale dell’Orchestra I di San Pietroburgo e del di Torino con i Quattro pezzi Pomeriggi Musicali di Milano dal 2016. sacri di Verdi. Ha compiuto gli studi di direzione d’orchestra A maggio 2019 ha diretto con successo Norma al Croatian National con il massimo dei voti al Conservatorio “G. Ver- Theatre di Rijeka. di” di Milano, perfezionandosi con due diplomi In autunno tornerà al Festival MITO SettembreMusica con le sorelle di merito alla Chigiana di Siena. Ha inoltre conseguito il diploma di Labèque e inaugurerà la stagione sinfonica della Fondazione Arena violino, la laurea in direzione di Coro e in composizione. di Verona con il Requiem di Cimarosa, mentre nel 2020 debutterà al Ha diretto importanti orchestre tra cui l’Orchestra del Teatro Mariinsky, Festival del Maggio Musicale con la prima assoluta di Jeanne Dark di il Coro e l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, l’Orchestra Filarmo- Fabio Vacchi. nica di Monte-Carlo, Orchestra Filarmonica della Fenice, l’Orchestra È stato scelto dalla Presidenza del Senato per dirigere il prestigioso del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra del , concerto natalizio 2017 – in diretta RAI1 dall’Aula del Senato. l’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari, l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo, l’Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari, Alberto Cavallotti l’Orchestra Regionale della Toscana, la Filarmonica Arturo Toscanini, Alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano diretta l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento e i Cameristi della Scala. da Giorgio Strehler consegue il diploma in Re- Ha definitivamente attirato l’attenzione degli addetti ai lavori nel 2014, gia teatrale. Vince poi la borsa di studio per la in occasione del suo debutto alla Società del Quartetto di Milano e, specializzazione in regia lirica al Teatro alla Sca- nel 2015 nella stagione dell’ di Firenze e del Teatro Petruzzelli LA CENERENTOLA NOTE BIOGRAFICHE

46 la, dove rimane come aiuto regista fino al 1985 lavorando, tra gli al- Christian Lanni 47 tri, con Ronconi, Chéreau, Zeffirelli, Olmi, Sequi, Bolognini. Nel 1985 Nato a Thiais (Francia) nel 1972, si forma all’Ac- debutta nella regia con di seta di Rossini, scene e costumi di cademia di Belle Arti di Roma. Mino Maccari, e inaugura la stagione del Teatro Rossini di Lugo. Nel Nel 1992 viene selezionato dal Teatro dell’Ope- 1986 affianca Filippo Crivelli lavorando con Nicola Benois a La forza ra di Roma per frequentare il Primo corso spe- del destino per i teatri di Ravenna e di Busseto. Dal 1986 al 1992 è at- rimentale per aiuto-scenografi realizzatori. Dal tivo con l’AsLiCo come regista collaboratore. Dal 1999 al 2003 segue 1993 al 1999 lavora presso il Teatro dell’Opera di Roma e presso di- come responsabile del progetto il “Festival Scarlatti” organizzato dal versi laboratori di scenografia privati romani. Nell’estate 1995 realizza Teatro Massimo di Palermo. le scene di Carmen, regia e scene di Franco Zeffirelli, all’Arena di Verona; Dal 1987 ad oggi è Regista collaboratore del Teatro Massimo di Pa- per il Maestro lavorerà alle scene in altre produzioni operistiche a Roma. lermo, dove realizza le regie di A Ceremony of Carrols e L’arca di Noé Nel 1999 è scenografo di scena in alcune fiction nei set televisivi e ci- di Britten, White Christmas di Berlin, Shalom, Concerto di Natale con nematografici FilmHouse a Formello-Roma per la Masterfilm Produzioni. Amii Stewart, Un sogno per Natale con Daniela Mazzucato, Oh! Che Dal 2000 ritorna al teatro e dopo un Master di Scenografia, l’Offici- armonico fracasso (da Il maestro di cappella di Cimarosa) e Il duello na Laboratorio indetto dal Teatro Massimo di Palermo, è impegnato alcomico e la mise en éspace per il concerto Le Tre regine con Mariel- nuovamente a fine anno presso il Teatro dell’Opera di Roma. Lavora la Devia e per Signs con Adriano Fazio e Damiano Bigi. Sempre per quindi come scenografo realizzatore presso diversi teatri lirici e fon- il Teatro Massimo cura inoltre le riprese di Turandot (regia di Zhang dazioni italiane tra cui il Teatro Regio di Parma, il Rossini Opera Festi- Yimou), I vespri siciliani (regia di Nicolas Joel, ripresa a Tokyo e al val di Pesaro e il Teatro Massimo di Palermo dove vanta la collabora- Teatro San Carlo di Napoli), (regia di Denis Krief), Na- zione più longeva attualmente in corso dal 2002. bucco (regia di Saverio Marconi), Bianco Rosso e Verdi e Il barbiere di Negli anni ha realizzato scenografie per Lele Luzzati, Hugo De Ana, Siviglia (regia di Francesco Micheli). Ha curato i costumi di Singerella Pier Luigi Pizzi, Cristina Comencini, Graham Vick, Ezio Frigerio, Pier’Al- e Follie! Follie!, spettacolo di Dosto & Yevsky, per L’oca del Cairo e per lì, Denis Krief, Josef Svoboda, Terry Gilliam, Franco Battiato, Pina Bau- Passione secondo Giovanni con la regia di Pippo Delbono. Ha colla- sch, Dante Ferretti, Piero Faggioni, Luisa Spinatelli, Roland Petit, Dario borato come attore nelle produzioni Alice e Scene da Bohème e per Fo e tanti altri. Superflumina di Sciarrino. Dal 2016 ricopre il ruolo di Capo Reparto Scenografia dei Laboratori del Teatro Massimo di Palermo. Ha realizzato le scene per Siciliana con coreografia di Kor’sia.

Lorenzo Mariani LA CENERENTOLA NOTE BIOGRAFICHE

48 Francisco Brito a Savona, di Rossini a Napoli, al Petruzzelli di 49 Nato a Salta in Argentina nel 1985, inizia gli Bari, L’italiana in Algeri a Mosca, I puritani a Stoccarda, Così fan tutte a studi musicali con Guillermo Romero Ismael. Dubai con il San Carlo di Napoli, a Mosca, Il barbiere di Nel 2004, trasferitosi in Italia, approfondisce Siviglia e alla Fenice, La juive a Costanza, L’italiana il repertorio rossiniano con in Algeri al Teatro Escorial di Madrid, a Muscat. all’Accademia di Osimo e presso la Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna. Il suo debutto avviene nel Francesco Vultaggio 2006 al di Pesaro con : a partire Nato a Trapani, si specializza sotto la guida di da questo momento il repertorio rossiniano diviene terreno fecondo Simone Alaimo, affermandosi presto in diversi per la sua crescita, cantando L’italiana in Algeri al Teatro Comunale concorsi internazionali (“Giuseppe Di Stefano” di Piacenza e di Modena, Il viaggio a Reims al Teatro Argentino di di Trapani, “Giuseppe Taddei”, “Simone Alaimo La Plata, e Il signor Bruschino al Rossini Opera Festival. e le sue Opere”); è selezionato da Alberto Successivamente canta in Anna Bolena (Hervey), Don Pasquale presso Zedda per l’Accademia di Pesaro (2010) e ha vinto il X lo Staatstheater di Darmstadt, La rappresentazione di anima et corpo Concorso di Canto della Fondazione Arena di Verona per il ruolo di presso la Frankfurt-Oper, La Cenerentola alla Semperoper di Dresda, Schaunard ne La bohème. Debutta nel 2004 nella Serva padrona di Il barbiere di Siviglia allo Staatstheater di Wiesbaden. Nel 2014 ha Pergolesi al Belcanto Festival di Dordrecht in Olanda. debuttato ne al NTM National Theatre di Mannheim, Nel 2006 viene selezionato dall’As.Li.Co. per Don Giovanni (Masetto); seguito da L’occasione fa il Ladro al Teatro Verdi di Trieste e infine La sempre per il circuito As.Li.Co. ha cantato Così fan tutte, L’elisir d’amore gazza ladra nuovamente alla Frankfurt-Oper. e Il barbiere di Siviglia. Tra gli altri impegni ricordiamo: Ginevra di Nel 2015 è stato Fenton in Falstaff alla Frankfurt-Oper, Dorvil ne La Morreale di Combi, prima rappresentazione in epoca moderna; Il scala di seta al NTM National Theatre Mannheim, Ernesto in Don campanello di Donizetti all’Opera Fringe Festival di Downpatrick; Don Pasquale al Teatro Sociale di Trento, ha cantato inoltre L’incoronazione Pasquale (Malatesta) e La traviata al Luglio Musicale Trapanese. Nel 2010 di Poppea alla Frankfurt-Oper, Il signor Bruschino e La cambiale di debutta a Pesaro nel Viaggio a Reims (Don Profondo). Ha interpretato matrimonio a Venezia, La scala di seta a Cremona e Il barbiere di Le convenienze ed inconvenienze teatrali, Le nozze di Figaro e Il turco Siviglia ad Erl. in Italia al Bellini di Catania, L’elisir d’amore al Teatro Verdi di Sassari, La Tra i suoi impegni recenti e futuri: Ariodante a Dublino, La donna del bohème al Teatro Coccia di Novara, Così fan tutte a Liverpool, Il cappello lago a Pesaro, Il signor Bruschino alla Fenice, La Nina pazza per amore di paglia di Firenze al Teatro Petruzzelli di Bari, La bohème al Teatro LA CENERENTOLA NOTE BIOGRAFICHE

50 Filarmonico di Verona, Adriana Lecouvreur a Como, Pavia, Cremona e al e al Metropolitan di New York; Don Pasquale a Firenze, Genova ed 51 Teatro Comunale di Sassari; Il maestro di cappella al Teatro Massimo di alla Florida Grand Opera di Miami; La Cenerentola a Barcellona e Palermo. Tra i suoi impegni recenti La bohème ad Ancona; Il barbiere di Dresda; Il barbiere di Siviglia a Dresda, Losanna, Palermo, Berlino, Siviglia a Fermo e a Rieti; Singerella, L’italiana in Algeri (Taddeo), Il duello Budapest, Amburgo e alla Bayerische Staatsoper di Monaco. A partire comico e Fra Diavolo a Palermo e L’elisir d’amore (Dulcamara) presso la dal 2005 è anche frequente ospite del Rossini Opera Festival di Pesaro. Royal Opera House di Muscat con il Teatro La Fenice di Venezia; Il viaggio Nelle ultime stagioni sono da menzionare Falstaff alla Scala e a San a Reims a Kiel, Don Pasquale per la stagione estiva del Teatro Massimo, Francisco; La traviata alla Wiener Staatsoper e a Monaco; Madama Gianni Schicchi al Teatro Coccia di Novara, Lucia di Lammermoor al Butterfly a Barcellona, Les troyens alla Scala, Don Giovanni a Trapani, Macedonian Opera and Ballet di Skopje. La Vedova allegra a Genova Falstaff a Lucerna, Madama Butterfly a Bergen, La bohème a Genova, a Taormina e a Trapani, Saarbrucken e Fabio Maria Capitanucci Tokyo, Maria Stuarda a Monte-Carlo, Pagliacci a Melbourne, Le nozze A soli 23 anni vince il Concorso del Teatro Li- di Figaro a Palma de Maiorca, Don Giovanni e Madama Butterfly a rico Sperimentale di Spoleto e le selezioni Torino, La Cenerentola a Cardiff; tra gli impegni futuri Il barbiere di per l’Accademia di Perfezionamento del Tea- Siviglia a Palma de Mallorca, in tour con la Welsh National Opera e a tro alla Scala, che frequenta dal 1999 al 2001. Barcellona, Les pêcheurs de perles a Torino, La Cenerentola a a Sas- Nel 2002 è stato insignito del Premio “Renato sari, Il viaggio a Reims a Valencia, L’amour des trois oranges a Napoli. Bruson” alla sua prima edizione. Dal 1999 ad oggi è regolarmente ospite nelle stagioni del Teatro alla Scala di Milano e nei più presti- Giulia Mazzola giosi teatri italiani, europei ed americani: L’elisir d’amore a Firenze, Nata a Palermo nel 1996, all’età di 14 anni intra- Parigi, Francoforte, Monaco, Valencia, Roma, Londra, Madrid, Torino; prende lo studio del canto lirico con il soprano Il viaggio a Reims a Genova; La bohème a Genova, Dresda, Madrid, Francesca Martorana e attualmente prosegue i Arena di Verona, Stresa, Torino, alla Royal Opera House di Londra, suoi studi con il soprano Cinzia Forte. Fa il suo al Metropolitan di New York e ad Atlanta; Le nozze di Figaro a Tori- debutto nel 2016 al Teatro Nuovo Giancarlo Me- no, Madrid, Vienna, Palermo e Dresda; Madama Butterfly a Palermo, notti di Spoleto nei panni di Oscar nell’opera Un ballo in maschera; al di Barcellona e Dresda; Candide a Genova; Roberto Deve- l’anno successivo sarà Micaela nell’opera Carmen nel medesimo teatro. reux a Pamplona, Marsiglia e Monaco; Così fan tutte ad Amburgo, Partecipa a numerosi concorsi tra cui: “Comunità Europea” per gio- Rieti e Genova; Lucia di Lammermoor a Marsiglia, Torino, Monaco vani cantanti lirici LXX edizione classificandosi al quarto posto, XV LA CENERENTOLA NOTE BIOGRAFICHE

52 Concorso Lirico Internazionale “S. Francesco di Paola” dove ottiene Nel 2018 è stata Amneris in Aida con l’Associazione Musicale Europa 53 il secondo posto, VI Concorso Internazionale di Canto Lirico “Fausto InCanto, al Teatro San Carlo di Napoli, ai Teatri Eliseo, Argentina e Ricci” dove ottiene il primo premio assoluto, LXX Concorso Aslico Quirino di Roma, al Teatro La Pergola di Firenze, nonché al Teatro Ro- dove risulta vincitrice per il ruolo di Lisa nell’opera per mano di Ostia Antica e al di Rieti nell’ambito la prossima stagione 2019. Nel 2017 è la Regina della Notte nell’ope- del Reate Festival, dal 19 al 22 novembre 2018. È stata poi Clarice ne ra Die Zauberflöte per Europaincanto in vari teatri d’Italia tra cui il Tea- Il duello comico di Paisiello presso il Teatro Massimo di Palermo. tro San Carlo di Napoli, il Teatro Sociale di Rovigo, il Teatro Argentina Ha preso parte, in qualità di solista, al CD del soprano Marina Rebeka di Roma e il Teatro Mario del Monaco di . Veste i panni di Gilda intitolato “Spirito”. nell’opera Rigoletto, per OperaCamion per il Teatro dell’Opera di Roma. A gennaio 2019 ha vinto il LXX concorso As.Li.Co. internazionale Nel 2018 fa il suo debutto al Teatro Massimo di Palermo nei panni di “Voci emergenti” per giovani cantanti lirici. Serpina nell’intermezzo La serva padrona dove torna lo stesso anno Tra gli ultimi impegni, la di Rossini presso la nei panni di Chérie nell’intermezzo Il duello comico e nei panni di Chiesa del SS. Salvatore di Palermo, una tournèe in Cina come solista Giannetta nell’opera L’elisir d’amore, per Opera City a Danisinni. per i concerti della Italian SanRemo Philharmonic Orchestra. A settembre 2019 debutterà nel ruolo di Edwige in Guglielmo Tell Irene Savignano di Rossini al Teatro Sociale di Como; sarà poi al Teatro Ponchielli di Nata a Palermo, laureanda presso il Conserva- Cremona, al Teatro Grande di Brescia, al Teatro Fraschini di Pavia e al torio “A. Scarlatti” di Palermo. Ha partecipato a Teatro Sociale di Bergamo. numerosi Master di canto. Ha vinto svariati con- corsi di canto lirico a livello internazionale, fra i Chiara Amarù quali “Pogas”, classificandosi prima e debuttan- È nata a Palermo dove inizia gli studi musicali do nel ruolo di Pippeto in Le convenienze e inconvenienze teatrali di sotto la guida dei propri genitori, entra a far parte Donizetti, debuttando al Politeama Garibaldi. del coro di voci bianche del Teatro Massimo e Nel 2012 è stata a Pechino, a seguito della vittoria del concorso inter- consegue il diploma di canto lirico con il massimo nazionale “I SING BEJING” cantando come solista al teatro N.C.P.A. e dei voti al conservatorio . Dal 2009 in numerosi altri teatri della Cina. al 2011 frequenta la Scuola dell’Opera Italiana presso il Teatro Comunale Nel 2017 ha cantato ne L’oca del Cairo di Mozart, presso il Teatro Mas- di Bologna continuando una fitta attività concertistica e operistica. simo di Palermo. Nel 2010 debutta come Idamante nell’Idomeneo al Comunale di Bolo- LA CENERENTOLA NOTE BIOGRAFICHE

54 gna, è Assunta nella Napoli milionaria al Festival della Valle D’Itria, Emanuele Cordaro 55 Madame Balandard nell’operetta Monsieur Choufleuri a Bologna e si nasce a Catania nel 1987 e si perfeziona nel esibisce in concerto con Andrea Bocelli in occasione del premio Pa- canto con docenti di fama internazionale quali varotti d’oro 2010. Gli appuntamenti delle stagioni più recenti l’hanno M. Devia, M. Giordani, M. Lippi, B. Giaiotti. Ha poi vista protagonista come Isabella ne’ L’Italiana in Algeri al Comu- partecipato a diversi concorsi internazionali, ot- nale di Bologna, al Petruzzelli di Bari, alla Fenice di Venezia, al Verdi tenendo importanti premi e ricononoscimenti. di Trieste e al teatro dell’opera di Tours; Angelina ne La Cenerentola a Debutta nel 2011 come Masetto in Don Giovanni. Inizia quindi ad Treviso, Ferrara, Torino, Palermo e Lisbona; Isolier ne al esibirsi nei più importanti teatri italiani. Ricordiamo Rigoletto al Tea- Teatro alla Scala; Rosina ne Il barbiere di Siviglia a Torino, Venezia e a tro Petruzzelli di Bari, al Teatro Aurora di Gozo e con Opera Zuid; La Pesaro dove poi è stata anche protagonista in una serie di concerti di bohème a Genova e con Opera Zuid in tour in Olanda; Il trovatore a belcanto; Sara in Roberto Devereux a Firenze; Preziosilla ne La forza Gozo e al Lirico di Cagliari; Anna Bolena (Rochefort) al Teatro Bellini del destino a Parma e al Filarmonico di Verona; Orfeo ed Euridice e di Catania; Un ballo in maschera per l’apertura della stagione al Regio Pamela in Fra Diavolo a Palermo; Rosina nel Barbiere di Siviglia e Do- di Parma; Requiem di Verdi presso il Loyola University Museum of Art rabella nel Così fan tutte a Roma; Meg in Falstaff a Cagliari; Il Barbiere di Chicago e nel Duomo di Milano. di Siviglia al Teatro Regio di Parma e a Lima; I puritani a Montpellier. È Più recentemente ha interpretato: Manon Lescaut a Catania; Madama stata Aristea in Che originali! di Mayr ed ha interpretato la Messa da Butterfly a Lecce; La traviata e Tosca a Tokyo con il Teatro Massimo di Requiem al Festival Donizetti di Bergamo. Artista attiva anche in am- Palermo; Stiffelio al Teatro Farnese di Parma; Un ballo in maschera a bito concertistico è stata applaudita nel Requiem di Mozart a Bari; in Nancy e al Regio di Parma; Tosca a Sanxay; Le nozze di Figaro a Roma. un Gala rossiniano alla Verdi di Milano; nello Stabat Mater di Rossini È stato impegnato nella prima mondiale di Ti vedo, ti sento, mi perdo a Toulouse, e successivamente con la National Symphony Orchestra a di Sciarrino al Teatro alla Scala di Milano e poi alla Staatsoper di Ber- Washington e New York quindi a Parigi (TCE - Les Grandes Voix). Nel lino. Sempre alla Scala ha appena preso parte a Manon Lescaut. Al 2013 riceve il prestigioso Oscar della Lirica. Teatro Massimo ha cantato in Guillaume Tell e Le nozze di Figaro. Tra Tra gli impegni a venire Il barbiere di Siviglia a Palermo e a Torino, a gli altri progetti recenti e futuri si segnalano: Idomeneo e Un ballo in Melbourne e in tournée in Australia; La Cenerentola a Bologna. maschera alla Scala; La Cenerentola a Palermo; Alzira a Bilbao; Don Giovanni al Teatro dell’Opera di Roma; Macbeth a Cagliari; Nabucco ad Amsterdam. FONDAZIONE TEATRO MASSIMO

Sovrintendente Francesco Giambrone Direttore generale Elisabetta Tesi Direttore musicale Gabriele Ferro

Maestro del Coro Piero Monti Coordinatore del Corpo di ballo Marco Bellone

Direttore dell’allestimento scenico Renzo Milan

Segretario artistico Marcello Iozzia

Casting Manager e assistente del direttore musicale Alessandro Di Gloria

Direttore comunicazione, nuovi media e marketing Gery Palazzotto

Stampa ed Editoria Angela Fodale

Responsabile delle relazioni nazionali e internazionali della Fondazione e del coordinamento delle attività di staff Chiara Zarcone

Assistente del Sovrintendente per i rapporti istituzionali Andreas Bonadio AREA ARTISTICA CORO

Segretario artistico Marcello Iozzia Maestro del Coro Piero Monti Casting manager e assistente del direttore musicale Alessandro Di Gloria Altro Maestro del Coro Salvatore Punturo Direttore musicale di palcoscenico Danilo Lombardini Direttore di scena Ludovico Rajata Tenori primi Nunzio Gallì, Antonio Li Vigni, Alfio Marletta, Fabrizio Pollicino, Regista collaboratore Alberto Cavallotti Salvo Randazzo, Mariano Sanfilippo, Emanuele Urso Tenori secondi Giuseppe Di Adamo, Domenico Ghegghi, Vincenzo Leone, Pietro Luppina Maestri collaboratori di sala e di palcoscenico Giuseppe Cinà, Baritoni Antonio Corbisiero, Simone Di Trapani, Alessio Gatto Goldstein, Giacomo Gati, Giorgio Mirandola, Steven Rizzo Giuseppe Tagliarino Bassi Daniele Bonomolo, Giuseppe Caruso, Federico Cucinotta, Filippo Di Giorgio, Antonio Gottuso

ORCHESTRA Addetto coro Nicola Pedone

Violini primi Silviu Dima*, Luciano Isola, Marco Spadi, James Hutchings, Laura Minella, Fabio Ferrara, Rossana Rocca, Vincenzo Cecere, Francesco Palmisano, Daniele Cappello Violini secondi Gioacchino Di Stefano**, Cristina Pantaleone, Giuseppe Polizzotto, Maurizio Giordano, Giuseppe Arcuri, Nicoletta Conigliaro, Antonio G. Geraci, Lorenzo Marcuccio Viole Gaspare D’Amato**, Matteo Giacosa, Francesco Mineo, Leoluca Vella, Andrea Bertucci, Placido Carini Violoncelli Giuseppe Nastro**, Vincenzo Giuliani, Alberto Baldo, Antonino Saladino Contrabbassi Christian Ciaccio**, Fausto Patassi, Penelope Mitsikoupoulos Fortepiano Giacomo Gati Flauti (ottavino) Rosolino Bisconti**, Elisa Alibrandi Oboi Gerardo Bellarosa, Francesca Ciccateri Clarinetti Alessio Vicario**, Giovanni Giuliano Fagotti Giuseppe Davì**, Cristoforo Caradonna Corni Andrea Mastini**, Francesco Modica Trombe Salvatore Piazza**, Roberta Fustaino Tromboni Dalmar Nur Hussen**

* spalla ** prime parti

Assistente musicale Domenico Pirrone Addetta Orchestra Claudia Di Mattei seguici su:

teatromassimo.it

Piazza Verdi - 90138 Palermo

Programma di sala a cura di Angela Fodale Grafica e impaginazione: Luca Orlando Tipografia: Seristampa - Palermo

euro 5,00