Il Gioann, L'alpino Nerazzurro E Quel Filo Conduttore
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Colore: Composite ----- Stampata: 16/12/01 20.26 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 20 - 17/12/01 20 lo sport lunedì 17 dicembre 2001 PREMIER LEAGUE INGLESE CAMPIONATO OLANDESE LIGA SPAGNOLA BUNDESLIGA Il Chelsea travolge il Liverpool Feyenoord-PSV finisce senza reti Il Betis raggiunge il Real Madrid Kaisersalutern-Stoccarda 2-2 Bene Cudicini e Dalla Bona I biancorossi conservano la testa Kluivert trascina il Barcellona Il Wolfsburg batte lo Schalke La squadra di Ranieri ha battuto il Il Feyenoord pareggia in casa 0-0 con il Con una rete di Tomas al 3’ del secondo Il Kaiserslautern ha pareggiato 2-2 con lo Liverpool 4-0 con reti di Le Saux, PSV Eindhoven e non approfitta del tempo il Real Betis ha battuto il Maiorca Stoccarda: reti di Ratinho e Lokvenc per i in Europa Hasselbaink, Samuele Dalla Bona pareggio di sabato tra Roda e Ajax (1-1). e ha agguantato il Real Madrid (vincitore padroni di casa, di Meissner e Kuranyi (nella foto) e Gudjonsen. Determinanti Il vantaggio del Feyenoord sulla squadra sabato 3-1 sulla Real Sociedad) a quota per gli ospiti. Con il punto conquistato il anche le parate di Carlo Cudicini. di Amsterdam rimane di due punti (35 31 punti. Vittoria in trasferta per il Kaiserslautern sale a 35 punti in Nonostante il ko i “reds” restano in contro 33), due formazioni al terzo posto Barcellona che torna al successo sul classifica, a tre lunghezze dal Dortmund, testa (33) con 3 punti su Arsenal e a quota 31 (PSV Eindhoven e NAC campo del Villareal: decide Kluivert al 38’ a quattro dal capolista Bayer Newcastle; 4 sul Leeds che ieri ha Breda). del primo tempo. Questi i risultati delle Leverkusen. Nell’altro posticipo della 17ª subito la clamorosa rimonta del Questi i risultati delle gare giocate ieri: gare di ieri: Celta Vigo-Real Zaragoza giornata il Wolfsburg ha seccamente Leicester. Il Leeds conduceva 2-0 NEC Nijmegen-Heerenveen 1-0; 2-0; Athletic Bilbao-Rayo Vallecano 1-1; superato lo Schalke 04 con il punteggio (Kewell e Viduka) fino a dodici minuti Groningen-Utrecht 2-2; RKC Real Betis-Maiorca 1-0; di 3-1: padroni di casa in vantaggio dal termine grazie poi il pareggio Waalwijk-Sparta Rotterdam 1-1; Villareal-Barcellona 0-1; Real grazie ad un’autorete, pareggio di grazie a Deane e Scowcroft. Feyenoord-PSV Eindhoven 0-0. Valladolid-Tenerife 0-0. Wilmots, quindi doppietta di Maric. NACIONAL MONTEVIDEO Il club dei “tricolores” che rivaleggia con gli aurinegros del Peñarol Le puntate precedenti 1. Racing Avellaneda 1 ottobre Francesco Caremani 2. Manchester City 15 ottobre 3. Rayo Vallecano 22 ottobre 4. Everton 29 ottobre 2001 La gente che vive ad est del Rio de La 5. Espanyol 5 novembre Plata da sempre è conosciuta come 6. Tottenham Hotspur 12 novembre “oriental”. Da una parte l’Argentina, dal- 7. Botafogo 19 novembre l’altra l’Uruguay, gli “oriental” appunto. 8. Honved 26 novembre Due paesi divisi da una forte rivalità: poli- 9. Sporting Lisbona 3 dicembre tica, economica e a quelle latitudini, so- 10. Austria Vienna 10 dicembre prattutto, calcistica. Le prime due edizio- ni della Coppa America (primo trofeo riservato a rappresentative nazionali) hanno visto “gli uni contro gli altri arma- ti” e anche se non c’era una vera e pro- pria finale la scuola calcistica uruguaiana ha prevalso su quella argentina. Sarà un caso, ma anche il primo mondiale della storia, giocato in Uruguay, è stato vinto dai padroni di casa battendo in finale l’Argentina di Stabile (capocannoniere della manifestazione) per 4-2. Insomma, a quel tempo era l’Uruguay a sfornare i migliori talenti calcistici che sapevano esaltare il Metodo con l’esuberanza atleti- ca e la classe cristallina. Andrade è stato uno dei grandi protagonisti di quell’epo- ca, lui che con la Nazionale ha vinto due Olimpiadi, un Mondiale e due coppe America. Illuminante è ciò che accadde Andrade, quello che dribblava le galline alle Olimpiadi di Parigi del 1924. La Jugo- slavia doveva incontrare l’Uruguay, co- me dire due mondi distanti anni luce, Ad est del Rio de La Plata dove il football criollo si affrancò dalla schiavitù inglese così gli slavi mandarono degli osservato- ri all’allenamento della Celeste. I giocato- ri sudamericani accortisi di essere spiati re elementi di umili origini sociali, ma di Arrivano giocatori di grande caratura co- tutto un carisma unico che portava tutti i gi, come si era promesso, non impugnò iniziarono a svirgolare facili palloni e a grande spessore calcistico. Il football, na- me il brasiliano Domingos da Guia e Jo- giocatori, anche i più anziani, a rivolgersi più gli attrezzi del mestiere. Impiegato al inciampare, apparendo ridicoli. La rela- to nelle esclusive scuole inglesi verso la sé Nasazzi, per tutti il capitano. Nato a a lui come al leader, alla guida indiscus- Casino Municipal di Montevideo venne zione fu superficiale e la partita finì 7-0 metà del XIX secolo, conosce in Sudame- Montevideo il 24 maggio 1901, il padre sa, tanto che fu soprannominato “El Ma- aggregato al Nacional, lasciando un se- per l’Uruguay, per la Jugoslavia un’incre- rica (sarà così anche in Brasile e Argenti- italiano e la madre basca da piccolo lo riscal”, il maresciallo. Difensore insupera- gno profondo con i titoli del ’33 e del ’34. dibile lezione di calcio e di vita. Sempre a na) il primo vero esproprio proletario… avevano soprannominato “El Terrible”, bile, soprattutto nel gioco di testa, sapeva Dopo la conquista della Coppa America Parigi, i giornalisti erano incantati dai Gli anni Dieci per il Nacional sono gli niente male… Alto più di 1,80 per 85 rilanciare con classe l’azione diventando nel ’37 decise di ritirarsi, tornando al Ca- dribbling di José Leandro Andrade, difen- anni di grandi vittorie, ben sei titoli na- chili, José giocò all’inizio con la Liga Na- alla bisogna centrocampista o attaccante. sino, del quale dopo una brillante carrie- sore di rara efficacia e classe da permetter- zionali vinti, grazie a una formazione in- cional, una rappresentativa di una lega Nel 1924 la partecipazione alle Olimpia- ra fu anche direttore generale… il cari- si di interrompere l’azione avversaria e dimenticabile, nelle cui file c’erano cam- indipendente. Nel 1920 aveva 19 anni ed di arrivò come premio, dopo la conqui- sma era sempre lo stesso. José Nasazzi, rilanciare la propria con grande sicurez- pioni del calibro di Alfredo Foglino, Fran- era già capitano, né aveva le caratteristi- sta della Coppa America. José lavorava con la sua classe, con la sua forza e quel- za. Durante un allenamento i rappresen- cisco e Manuel Varela, Pedro Zibechi, che fisiche, tecniche e morali, ma soprat- come marmista e quando tornò da Pari- l’orgoglio tutto uruguaiano, oriental, di tanti della carta stampata chiesero ad An- Santiago Demarchi e Abdon Porte. La chi vive ad est del Rio de La Plata, è drade quale era il segreto del dribbling cosa incredibile è che di decennio in de- morto nel 1968 a causa di un tumore uruguaiano, così spettacolare e mai fine cennio i tricolores riescono a cambiare all’esofago: il calcio mondiale perdeva il a se stesso, il ragazzo di Montevideo ri- senza perdere in forza e autorevolezza, suo capitano. Negli anni Trenta militava- spose che lui e i suoi compagni si allena- grazie al continuo ricambio di campioni Un colpo di pistola, così Abdon Porte no nel Nacional anche il centromediano vano rincorrendo galline… il giorno do- che in quell’epoca il calcio uruguaiano Riccardo Faccio, Pedro Duhart e il solito po la notizia, falsa, era su tutti i giornali. sapeva esprimere. Gli anni Venti sono evitò il ”disonore” di finire in panchina Petrone, che furono capaci di vincere un Più che la vittoria finale, poterono i vir- quelli di Carlos e Héctor Scarone, Angel derby col Peñarol in nove contro undici tuosismi dell’uomo d’ebano che in una Romano, Antonio Urdinaran, Héctor Ca- Della formazione del 1912, che det- di mente. La realtà, forse, è che Por- per novanta minuti. Quando Faccio par- partita riuscì ad attraversare mezzo cam- stro detto “El Manco” poiché privo di te il là ai mitici anni Dieci, una delle te stava perdendo il posto in squa- tì per Milano, sponda Inter (allora Am- po con il pallone addormentato sulla te- una mano a causa di un incidente di figure più affascinanti e drammati- dra, le gambe erano stanche a fron- brosiana) il suo posto fu preso da Miguel sta, da allora sarà la “Meraviglia nera”, il lavoro, Andrés Mazali e Pedro Petrone. che è sicuramente quella di Abdon te di un cuore e due polmoni immar- Andreolo, che potremo definire l’eroe primo giocatore che assurse a una popo- Héctor Scarone era la mente, Petrone il Porte. Abdon approdò al Nacional cescibili. L’idea di non essere più dei due mondi. Come molti uruguaiani, larità internazionale. Anche lui nella sua braccio armato di quella squadra grazie proveniente dalla Libertad e una vol- titolare, l’idea di non poter più scen- infatti, dopo aver fatto grandi i tricolores carriera da girovago giocò nel Nacional al fisico imponente e al tiro fulminante; ta arrivato conquistò subito il posto dere in campo dall’inizio con l’ama- e la Celeste si recò in Italia. Approdò al di Montevideo: una delle squadre più nel 1925 Il Nacional si reca in Europa e da titolare. Il Nacional era la sua tissima maglia tricolores lo aveva Bologna con il quale vinse ben tre scudet- famose del Sudamerica nata nel maggio gioca 38 partite, ne vince 26, segna 130 unica ragione di vita, pensava, suda- depresso a tal punto.