Beniamino Andreatta, Detto Nino (Trento, 11 Agosto 1928 – Bologna, 26 Marzo 2007), È Stato Un Economista E Politico Italiano

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Beniamino Andreatta, Detto Nino (Trento, 11 Agosto 1928 – Bologna, 26 Marzo 2007), È Stato Un Economista E Politico Italiano Beniamino Andreatta, detto Nino (Trento, 11 agosto 1928 – Bologna, 26 marzo 2007), è stato un economista e politico italiano. Gli studi e gli inizi della carriera Al liceo classico Giovanni Prati di Trento fu compagno di scuola di Giorgio Grigolli, poi presidente della provincia autonoma di Trento. Dopo essersi laureato in giurisprudenza all'Università di Padova nel 1950, ricevendo il premio come "miglior laureato dell'anno", compì studi di economia presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e, come visiting, presso quella di Cambridge. Nel 1961, dopo il matrimonio con la moglie Giana M. Petronio, andò in India per conto del MIT, come consulente presso la Planning Commission del governo di Jawaharlal Nehru. L'anno successivo divenne professore ordinario. Nel corso della sua attività accademica fu dapprima assistente volontario presso l'Università Cattolica di Milano, quindi insegnò nelle università di Urbino, Trento (nel 1968, durante la contestazione studentesca) e Bologna. Proprio a Bologna fondò l'Istituto di scienze economiche e la Facoltà di scienze politiche. Ebbe tra i suoi allievi e collaboratori molti economisti, fra cui Romano Prodi, che dal 1963 divenne suo assistente. Intrattenne un lungo sodalizio con Bruno Kessler, presidente della provincia autonoma di Trento dal 1960 al 1974, incentrato sui temi dell'autonomia regionale. Nel 1972 fu tra i fondatori, con Paolo Sylos Labini, dell'Università della Calabria a Rende (in provincia di Cosenza), un campus d'impostazione anglosassone per stimolare la crescita del Mezzogiorno (il 15 gennaio 2009, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, l'Università della Calabria lo ha ricordato in questo suo ruolo, intitolandogli l'aula magna dell'università e facendo scolpire, dal maestro orafo Gerardo Sacco, un altorilievo a lui dedicato). Nel 1974 Andreatta fondò a Bologna Prometeia Associazione, un'associazione di studi in campo economico, seguita nel 1976 dall'Agenzia di ricerche e legislazione di Roma (Arel), un gruppo trasversale di intellettuali, politici, e imprenditori, dedito al dibattito sui temi economici. I senatori Urbano Aletti, Umberto Agnelli, Beniamino Andreatta e il prof. Ferrante Pierantoni ad uno dei primi convegni Arel, 1977 L'ingresso in politica e l'esperienza nella DC Grazie ai risultati conseguiti in ambito accademico ed economico, negli anni sessanta divenne consigliere economico di Aldo Moro, entrando in contatto con il gruppo di economisti e giuristi, tra cui Giuliano Amato, Francesco Forte, Siro Lombardini, Giorgio Ru@olo, 9ran o 0omigliano e Alessandro Pizzorno, he all(epo a gravitavano attorno al deputato so ialista Antonio Giolitti. 9u vi ino a 0oro in parti olare nel periodo in ui lo statista fu presidente del onsiglio dei ministri (1963A68). 8a vi inanza on 0oro favor- la sua as esa politi a all(interno della Demo razia .ristiana, e dal 1976 al 1992 fu ininterrottamente parlamentare della D.. Ri opr- numerosi in ari hi ministeriali di rilievo: nel 1979 fu 0inistro del 2ilan io e della programmazione e onomi a nel primo governo di 9ran es o .ossiga e senza portafoglio , on in ari hi spe iali, nel se ondo governo .ossiga (agosto 1979 A otto2re 1980). 9u 0inistro del tesoro dall(otto2re 1980 al di em2re 1982 nel governo di Arnaldo 9orlani e nel governi di Giovanni Spadolini I e II. Nel luglio del 1982 provo 3 la osiddetta ,lite delle omari, on il ministro delle 9inanze so ialista Rino 9ormi a, he fe e adere il governo Spadolini II. Non parte ip3 ai su essivi governi di Bettino .raCi e di Giulio Andreotti, soprattutto per hD s etti o nei onfronti dell(indirizzo e onomi o adottato da 1uest(ultimo. 8a sua permanenza al Tesoro oin ise on al uni degli anni piE riti i della storia dell(Italia ontemporanea. Andreatta san - la separazione della Ban a d(Italia dal 0inistero del Tesoro. Fuando nel 1981 emerse lo s andalo della P2, rimosse i funzionari e i dirigenti he omparivano nella lista se1uestrata a 8i io Gelli. .on il manifestarsi dello s andalo dello IOR di Ro2erto .alvi e Paul 0ar inkus, Andreatta impose lo s ioglimento del Ban o Am2rosiano e la sua li1uidazione, ignorando le pressioni politi he e mediati he he ne volevano il salvataggio on fondi pu22li i. Andreatta stesso tenne uno stori o dis orso in Parlamento, riferendo pu22li amente delle responsa2ilit* della 2an a vati ana e dei suoi dirigenti. Negli anni ottanta fu an he presidente della ommissione Bilan io del Senato. 9u vi epresidente del Partito Popolare Europeo dal 1984 al 1987, grazie al sostegno dell(alleato Ielmut Kohl e della sua )nione .ristianoA Demo rati a. 8a sua attivit* di ri er a ulturale si on retizz3 nella presidenza della 9ondazione per le s ienze religiose Giovanni JJIII dal 1985 al 2007. 8a Se onda Repu22li a e il Partito Popolare Italiano Torn3 al governo nel 1992, sull(onda dello s andalo di Tangentopoli he aveva allontanato molti volti noti, ome 0inistro del 2ilan io e della programmazione e onomi a on l(interim della .assa per il 0ezzogiorno nel primo governo di Giuliano Amato, in sostituzione di 9ran o Reviglio dimissionario per hD nominato ministro delle finanze. In seguito fu ministro degli Esteri nel governo di .arlo Azeglio .iampi dall(aprile 1993 al marzo 1994, e in 1uesto ruolo avanz3 una proposta di riforma dell(ON). Sono ormai gli anni del tramonto della Demo razia .ristiana, provata dalle indagini di 0ani pulite e dal pro esso per mafia a Giulio Andreotti e della transizione alla osiddetta ,Se onda Repu22li a,, nella 1uale Andreatta divenne apogruppo alla .amera dei deputati per il neo ostituito Partito Popolare, ponendosi a apo dell(ala eCA demo ristiana s hierata on i Progressisti ontro il governo Berlus oni I e il suo Polo delle 8i2ert*K fu eletto deputato nel 1994 e nel 1996, e fu uno dei prin ipali ispiratori e sostenitori della nas ita del nuovo raggruppamento di entroA sinistra l()livo. Nel 1994 Ro o Buttiglione fu eletto segretario del partito nonostante la ferma opposizione di Andreatta e di altri esponenti di spi o del partito. 8(anno su essivo, in seguito all(improvvisa svolta a destra di Buttiglione, he er 3 di portare il partito nell(area del entroAdestra, Andreatta fu tra i promotori della risi di partito he port3 alla sfidu ia del segretario e alla sua sostituzione on Gerardo Bian o. Andreatta, ideatore dell()livo, ministro della difesa Andreatta, lungo tutta la sua arriera, fu il promotore di un sistema e onomi o misto. Tra gli allievi prin ipali della sua s uola di pensiero, Romano Prodi fu il piE importante, da lui poi proposto ome guida per la oalizione di entroAsinistra dopo la aduta del primo governo Berlus oni nel 1995. Prodi lo volle poi ome ministro della Difesa nel suo primo governo (maggio 1996 A otto2re 1998), un ruolo dove Andreatta si distinse per la forza delle sue proposte: in 2reve tempo oper3 la riforma degli Stati 0aggiori, ottenne dal .onsiglio di Si urezza delle Nazioni )nite il ruolo di guida per l(Italia durante la 0issione Al2a (un(operazione di pea ekeeping e d(aiuto umanitario all(Al2ania interamente gestita da forze europee), propose l(idea di ostruire e organizzare una vera forza di difesa internazionale europeaK sta2il- l(a2olizione della leva o22ligatoria, modifi 3 il servizio ivile, si s hier3 on forza ontro lo s ioglimento della Brigata para adutisti ,9olgore,. Era 0inistro della Difesa in ari a 1uando il 28 marzo 1997 la motovedetta al2anese Kater I Rades, ari a di ir a 120 profughi in fuga dall(Al2ania in rivolta, a@ond3 dopo una ollisione on una orvetta della 0arina 0ilitare italiana. In 1uesto periodo, Andreatta fu attivo promotore del graduale pro esso di privatizzazione del gruppo pu22li o IRI: a tal proposito, firm3 l(a ordo AndreattaALan 0iert alla fine del 1993. Dopo la aduta del governo Prodi, nel 1998, fonda ,.arta 14 giugno,, un(asso iazione ulivista he si proponeva di allargare le 2asi demo rati he del onsenso e favorire la riduzione del potere dei partiti: un(idea, 1uesta, he Andreatta oltivava fin dagli anni della Demo razia .ristiana e delle Parte ipazioni Statali. 9u fortemente osteggiato dal PPI durante la ampagna elettorale per le europee del 1999, 1uando auspi 3 l(in ontro tra Partito Popolare Italiano e I Demo rati i, he si sare22e poi realizzato nel 2001 on la ostituzione de 8a 0argherita. 8(infarto e il oma Il 15 di em2re del 1999, nel orso di una seduta parlamentare per il voto della legge finanziaria, e22e un grave malore e fin- in oma profondo in seguito a un infarto e alle onseguenze di un(is hemia ere2rale. Lenne trasferito d(urgenza all(Ospedale San Gia omo di Roma, dopo aver ri evuto i primi so orsi in aula da parte del medi o della .amera e dei deputati Pino Petrella e Pierluigi Petrini, rispettivamente medi o e anestesista. Nonostante i pronti so orsi, prima di essere rianimato Andreatta rimase in stato di so@erenza ere2rale da ipossia per venti minuti, riportandone danni permanenti. I 2ollettini medi i di hiararono fin dall(inizio he il ministro si trovava in , ondizione riti a,, e venne di hiarato il oma profondo. Il 1M gennaio 2000 fu trasferito a 2ordo di un mezzo di trasporto militare dal San Gia omo al Poli lini o Sant(OrsolaA0alpighi di Bologna. Durante il oma, mentre era degente al Poli lini o Sant(OrsolaA0alpighi di Bologna, fe e parte della JIII .ommissione (agri oltura) dall(11 otto2re 2000 al 29 maggio 2001. Andreatta rimase fino alla morte in uno stato vegetativo, senza mai riprendere onos enza, spegnendosi dopo piE di sette anni di stato omatoso il 26 marzo 2007 nel reparto di rianimazione del Poli lini o Sant(Orsola di Bologna..
Recommended publications
  • Archivio Centrale Dello Stato Inventario Del Fondo Ugo La Malfa Sala Studio
    Archivio centrale dello Stato Inventario del fondo Ugo La Malfa Sala Studio INVENTARIO DEL FONDO UGO LA MALFA (1910 circa – 1982) a cura di Cristina Farnetti e Francesca Garello Roma 2004-2005 Il fondo Ugo La Malfa è di proprietà della Fondazione Ugo La Malfa, via S.Anna 13 – 00186 Roma www.fondazionelamalfa.org [email protected] Depositato in Archivio centrale dello Stato dal 1981 Il riordino e l’inventariazione è stato finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali. Direzione generale per gli archivi II INDICE GENERALE INTRODUZIONE .................................................................................................V INVENTARIO DEL FONDO ............................................................................ XI SERIE I. ATTI E CORRISPONDENZA...............................................................1 SERIE II ATTIVITÀ POLITICA .........................................................................13 SOTTOSERIE 1. APPUNTI RISERVATI 50 SERIE III. CARICHE DI GOVERNO ................................................................59 SOTTOSERIE 1. GOVERNI CON ORDINAMENTO PROVVISORIO (GOVERNO PARRI E I GOVERNO DE GASPERI) 61 SOTTOSERIE 2. MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO (VI GOVERNO DE GASPERI) 63 SOTTOSERIE 3. MINISTRO PER IL COMMERCIO CON L'ESTERO (VI E VII GOVERNO DE GASPERI) 64 SOTTOSERIE 4. MINISTRO DEL BILANCIO (IV GOVERNO FANFANI) 73 SOTTOSERIE 5. MINISTRO DEL TESORO (IV GOVERNO RUMOR) 83 SOTTOSERIE 6. VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO (IV GOVERNO MORO) 103 SOTTOSERIE 7. FORMAZIONE DEL GOVERNO E VICEPRESIDENTE
    [Show full text]
  • Statuto E Attività 1962-2012
    ISTITUTO PER LA DOCUMENTAZIONE E GLI STUDI LEGISLATIVI Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica STATUTO E ATTIVITÀ 1962-2012 JOVENE EDITORE NAPOLI 2012 ISLE Via del Plebiscito 102 - 00186 ROMA Tel. 06 679 5142 - Fax 06 679 3449 [email protected] DIRITTI D’AUTORE RISERVATI © Copyright 2012 ISBN 978-88-243-2109-9 JOVENE EDITORE Via Mezzocannone 109 - 80134 NAPOLI NA - ITALIA Tel. (+39) 081 552 10 19 - Fax (+39) 081 552 06 87 web site: www.jovene.it e-mail: [email protected] Printed in Italy Stampato in Italia ISTITUTO PER LA DOCUMENTAZIONE E GLI STUDI LEGISLATIVI Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica UFFICIO DI PRESIDENZA Presidente Onorario Antonio Maccanico Presidente Giovanni Pieraccini Vicepresidenti In rappresentanza In rappresentanza dei Soci ordinari: dei Soci collettivi: Augusto Barbera Giuseppe Mazzei Francesco D’Onofrio Segretario Generale Silvio Traversa Consiglio Direttivo Augusto Barbera A.B.I. Francesco D’Onofrio Domenico Siniscalco ASSOGESTIONI Gaetano Gifuni Alessandro Rossi Casa Editrice Dott. Eugenio Jovene s.r.l. Giuseppe Guarino Giuseppe Mazzei Il Chiostro Vincenzo Lippolis ENEL Antonio Maccanico GRUPPO FERROVIE DELLO STATO Donato Marra Giovanni Ialongo Massimo Sarmi Giovanni Pieraccini POSTE ITALIANE S.P.A. Massimo Scioscioli Gaetano Blandini Paolo Agoglia Elisabetta Serafin SIAE Franco Bernabé Silvio Traversa TELECOM ITALIA Ugo Zampetti UNICREDIT Tesoriere Massimo Scioscioli Revisori dei Conti Gaetano De Vito - Sebastiano Piana - Francesco Sposato INDICE GIOVANNI PIERACCINI, Presentazione.................................................................. p. 7 SILVIO TRAVERSA, Introduzione........................................................................... » 11 ANTONIO MACCANICO, La nascita dell’ISLE ...................................................... » 15 ANTIGONO DONATI, I primi quindici anni dell’ISLE......................................... » 19 GIULIANO AMATO, La Scuola di Scienza e Tecnica della Legislazione..............
    [Show full text]
  • 1 the Italian Decision of Joining The
    The Italian decision of joining the EMS: Exchange rate commitment as a political argument in favour of institutional reforms* Anna Solé University Pompeu Fabra May, 7th, 2018 Abstract: During the negotiations about the European Monetary System (EMS), the Italian government consistently held the position that Italy was not going to join a “re-edited Snake”. However, when it became clear that the EMS would work under the hegemony of the German mark, just as the previous system did, the Italian government surprisingly changed position and decided to adhere to the new monetary arrangement, although this decision imposed unpopular reforms and threatened with provoking a government crisis. The debate on the convenience for Italy of participating in the EMS shows that besides the discussion on the new monetary system, other important discussions, concerning institutional reforms, were also taking place. In many occasions, EMS membership was used to justify the need for other institutional reforms that did not enjoy enough political support to be implemented. In particular, the reform of the wage indexation mechanism and the change in the status of the Banca d’Italia are examples of how the exchange rate commitment and the European compromises were used to impose measures that were very unpopular and, otherwise, would have been very difficult to carry out. Introduction: On the 5th of December 1978, the agreement of the European Monetary System (EMS) was signed by six of the nine members of the EEC. The United Kingdom decided to stay out, whereas Italy and Ireland were given some additional time to take their final decision.
    [Show full text]
  • BILA Annual Dinner – 25 January 2019 the Kidnapping And
    BILA Annual Dinner – 25 January 2019 The kidnapping and assassination of Aldo Moro Avv. Antonio Distaso1 1. Introduction Mr. President Roy Campbell, Mr Diego Solinas, in representation of the Consulate General of Italy, Mr. Vice President of the Law Society Simon Davis, Kind members and guests, Ladies and Gentlemen, I‘m very grateful to the British Italian Law Association for the opportunity given to me this evening, in particular for the possibility to address such a qualified audience and, above all, to be able to talk about a subject to which I feel particularly attached, both because of my personal history and also for the commitment that I have dedicated during most of the ten years of my parliamentary experience at the Chamber of Deputies of Italy. I would also like to extend a special thanks to my Dear Friend and Colleague, Ugo Palazzo, for the esteem, which I reciprocate, and confidence that he has placed in me. I sincerely hope I am up to the task. I hope so, sincerely for you too, Dear Ugo! The political history and the personal story of Aldo Moro, I think are fundamental for those who want to understand and deepen the political dynamics of Italian history, from the period following the second world war and for about half a century later. Born in Maglie (Lecce) in 1916, a university professor, member of the Constituent Assembly, Minister, Secretary of the Christian Democracy party and Prime Minister, Aldo Moro, equal only to Alcide de Gasperi, was, in my view, one of the very few Italian statesmen of the past century.
    [Show full text]
  • What Makes the Difference
    Universität Konstanz Rechts-, Wirtschafts-, und Verwaltungswissenschaftliche Sektion Fachbereich Politik- und Verwaltungswissenschaft Magisterarbeit to reach the degree in Political Science SUCCESS AND FAILURE IN PUBLIC PENSION REFORM: THE ITALIAN EXPERIENCE Supervised by: Prof. Dr. Ellen Immergut, Humboldt-Universität PD Dr. Philip Manow, Max-Planck Institut für Gesellschaftsforschung Presented by: Anika Rasner Rheingasse 7 78462 Konstanz Telephon: 07531/691104 Matrikelnummer: 01/428253 8. Fachsemester Konstanz, 20. November 2002 Table of Contents 1. Introduction ..................................................................................................................................... 1 1.1. The Puzzle ............................................................................................................................... 1 2. Theoretical Framework ................................................................................................................... 3 2.1. Special Characteristics of the Italian Political System during the First Republic ................... 3 2.1.1. The Post-War Party System and its Effects..................................................................... 4 2.2. The Transition from the First to the Second Republic ............................................................ 7 2.2.1. Tangentopoli (Bribe City) ............................................................................................... 7 2.2.2. The Restructuring of the Old-Party System ...................................................................
    [Show full text]
  • Aldo Moro E L'apertura a Sinistra: Dalla Crisi Del Centrismo Al Centro-Sinistra
    1 Dipartimento di Scienze Politiche Cattedra di Teoria e Storia dei Partiti e dei Movimenti Politici ALDO MORO E L’APERTURA A SINISTRA: DALLA CRISI DEL CENTRISMO AL CENTRO-SINISTRA ORGANICO RELATORE CANDIDATO Prof. Andrea Ungari Mirko Tursi Matr. 079232 ANNO ACCADEMICO 2017/18 2 3 INDICE INTRODUZIONE 4 CAPITOLO PRIMO LA CRISI DEL CENTRISMO E L’ASCESA DI MORO NEL PANORAMA POLITICO ITALIANO (1953-1959) 6 1.1 La presidenza del gruppo parlamentare della Dc e la prima apertura ai socialisti 6 1.2 L’elezione di Gronchi alla presidenza della RepubbliCa e la marCia di avvicinamento tra Dc e Psi 9 1.3 Le elezioni politiche del 1958 e l’elezione di Moro a segretario della DC 11 1.4 Il Congresso di Firenze e l’autonomia del partito dalle gerarchie ecclesiastiche 16 CAPITOLO SECONDO LA NASCITA DEL PRIMO GOVERNO DI CENTRO-SINISTRA ORGANICO (1960-1963) 23 2.1 L’ultimo governo di centro-destra e il passaggio al governo delle “convergenze parallele” 23 2.2 Le prime giunte di centro-sinistra e la difficile preparazione all’incontro ideologico tra cattolici e soCialisti 31 2.3 Il Congresso di Napoli ed il programma riformatore del quarto governo Fanfani 35 2.4 Le elezioni politiche del 1963 e la nascita del primo governo di centro-sinistra organico guidato da Moro 44 CAPITOLO TERZO IL DECLINO DELLA FORMULA DI CENTRO-SINISTRA (1964-1968) 53 3.1 La crisi politica del 1964 ed il tormentato avvio del II Governo Moro 53 3.2 L’elezione di Saragat alla presidenza della Repubblica e l’irreversibilità della formula di centro-sinistra 63 3.3 Il III Governo Moro e l’unificazione socialista 70 3.4 La tornata elettorale del 1968: fine dell’esperienza di centro-sinistra 76 CONCLUSIONE 83 ABSTRACT 86 BIBLIOGRAFIA 87 4 INTRODUZIONE Il periodo storiCo Che si estende dal 1953 al 1968 rappresenta un unicum all’interno della politiCa italiana e CostituisCe uno dei temi più affasCinanti della storia della Prima RepubbliCa.
    [Show full text]
  • Commissione Parlamentare D'inchiesta
    SENATO DELLA REPUBBLICA CAMERA DEI DEPUTATI XIV LEGISLATURA COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA CONCERNENTE IL «DOSSIER MITROKHIN» E L’ATTIVITA` D’INTELLIGENCE ITALIANA RESOCONTO STENOGRAFICO DELLA 58ª SEDUTA LUNEDI` 5 APRILE 2004 Presidenza del presidente Paolo GUZZANTI TIPOGRAFIA DEL SENATO (360) Senato della Repubblica–2– Camera dei deputati XIV LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI INDICE SULLA PUBBLICITA` DEI LAVORI PRESIDENTE: GUZZANTI (FI), senatore .............Pag. 3 COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE PRESIDENTE: GUZZANTI (FI), senatore .............Pag. 3 Audizione del professor Romano Prodi, in qualita` di presidente del Consiglio pro tempore PRESIDENTE: PRODI ...........................Pag. 4, 14, 15 e passim GUZZANTI (FI), senatore .............Pag. 3, 14, 15 e passim ANDREOTTI (Aut.), senatore ...........33, 35, 36 BIELLI (DS-U), deputato ..............39, 40, 63 CAVALLARO (Mar, DL-U), senatore ...43, 47, 49 e passim CICCHITTO (FI), deputato .............17, 18, 19 e passim DATO (Mar, DL-U), senatrice .......... 54 FALLICA (FI), deputato .............. 54 FRAGALA` (AN), deputato .............24, 25, 26 e passim GAMBA (AN), deputato ...............54, 55, 56 e passim NIEDDU (DS-U), senatore ............. 53 PAPINI (MARGH-U), deputato ..........15, 20, 35 QUARTIANI (DS-U), deputato .......... 50 Senato della Repubblica–3– Camera dei deputati XIV LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI I lavori hanno inizio alle ore 11,25. (Si legge e si approva il processo verbale della seduta del 10 marzo 2004) SULLA PUBBLICITA` DEI LAVORI PRESIDENTE. Avverto che la pubblicita` della seduta sara` assicurata per mezzo della trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso e che sara` redatto e pubblicato il resoconto stenografico. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE PRESIDENTE. Comunico che in data 11 marzo 2004 il Presidente della Camera dei deputati ha chiamato a far parte di questa Commissione il deputato Giuseppe Lezza in sostituzione del deputato Egidio Sterpa, di- missionario.
    [Show full text]
  • Biblioteca Mario Rostoni Fondo Marco Vitale
    Biblioteca Mario Rostoni Biblioteca Mario Rostoni Fondo Marco Vitale Castellanza, 9 luglio 2018 2 Indice Monografie .................................................................................................................................... 5 Generalità.................................................................................................................................. 5 Informatica ................................................................................................................................ 8 Filosofia ..................................................................................................................................... 8 Psicologia ................................................................................................................................ 16 Religione ................................................................................................................................. 16 Scienze sociali - Sociologia .................................................................................................... 29 Scienza politica ....................................................................................................................... 44 Economia ................................................................................................................................ 70 Economia del lavoro ........................................................................................................... 94 Economia finanziaria .........................................................................................................
    [Show full text]
  • PERFIJ.,ES Pietro N Enni Y Giuseppe Saragat
    PERFIJ.,ES Pietro N enni y Giuseppe Saragat El pasado mes de diciembre de 1963 ha quedado constituído en Italia el gobierno de coalición centro-izquierda presidido por Aldo Moro y compuesto por la colaboración de los siguientes partidos: Democracia Cristiana (DC), Partido Republicano Italiano (PRI), Partido Social-Demócrata Italiano (PSDI) y Partido Socialista Italiano (PSI). La "apertura a sinistra" deja fuera del gobierno, por la derecha, a los grupos neofascistas del MSI, a los monár­ quicos y al Partido liberal; por la izquierda al Partido Comunista. Dentro de los partidos gubernamentales son asimismo contrarios a la coalición el ala derechista de la DC capitaneada por Mario Scelba y el ala izquierdista del PSI formada por los "carristas" en tomo a Tullio Vecchietti. Las bases de la mayoría lograda por el nuevo gobierno son las siguientes: SENADO: 191 puestos de 320, es decir 30 más de los necesarios para la mayoría absoluta y 62 más de los que lograrían reunidas las oposiciones de derecha e izquierda. Esos 191 puestos están repartidos del modo siguiente: 132 DC, 44 PSI, 14 PDSI y 1 PRI. CAMARA DE DIPUTADOS: 386 puestos de 630, es decir 70 más de los necesarios para la mayoría absoluta y 142 más de los que lograrían reunidas las oposiciones de derecha e izquierda. Esos 386 puestos están repartidos del modo siguiente: 260 DC, 87 PSI, 33 PDSI y 6 PRI. El nuevo gobierno presenta la siguiente composición: Presidente del Consejo: Aldo Moro (Secretario General de la DC). Vice-Presidente: Pietro Nenni (Secretario General del PSI). Asuntos Exteriores: Giuseppe Saragat (Secretario General del PSDI).
    [Show full text]
  • The Italian Communist Party and The
    CENTRAL EUROPEAN UNIVERSITY DEPARTMENT OF HISTORY The Italian Communist Party and the Hungarian crisis of 1956 History one-year M. A. In partial fulfillment of the requirements for the degree of Masters of Arts Candidate: Aniello Verde Supervisor: Prof. Marsha Siefert Second reader: Prof. Alfred Rieber CEU eTD Collection June 4th, 2012 A. Y. 2011/2012 Budapest, Hungary Copyright in the text of this thesis rests with the Author. Copies by any process, either in full or part, may be made only in accordance with the instructions given by the Author and lodged in the Central European Library. Details may be obtained from the librarian. This page must form a part of any such copies made. Further copies made in accordance with such instructions may not be made without the written permission of the Author. CEU eTD Collection Acknowledgements I would like to express my frank gratitude to professors Marsha Siefert and Alfred Rieber for their indispensible support, guidance and corrections. Additionally, I would like to thank my Department staff. Particularly, I would like to thank Anikó Molnar for her continuous help and suggestions. CEU eTD Collection III ABSTRACT Despite a vast research about the impact of the Hungarian crisis of 1956 on the legacy of Communism in Italy, the controversial choices of the Italian Communist Party (PCI) have been often considered to be a sort of negative exception in the progressive path of Italian Communism toward modern European socialism. Instead, the main idea of this research is to reconstruct the PCI’s decision-making within the context of the enduring strategic patterns that shaped the political action of the party: can the communist reaction to the impact in Italy of the Hungarian uprising be interpreted as a coherent implication of the communist preexisting and persisting strategy? In order to answer this question, it is necessary to reconstruct how the news coming from Hungary left an imprint on the “permanent interests” of the PCI, and how the communist apparatus reacted to the crisis.
    [Show full text]
  • Quattro Anni Accanto a Amintore Fanfani
    Quattro anni accanto a Amintore Fanfani Alla scoperta del pianeta democristiano. Come nascono le correnti di partito. II primo governo da centrosinistra e l’offensiva della destra. La secessione della Domus Mariae. I dorotei come «categoria dello spirito». Il governo Tambroni e gli incidenti del luglio 1960. Il governo delle «convergenze parallele» 18 luglio 1960. Era quasi mezzanotte e sulla terrazza dell’appartamento che Amintore Fanfani aveva e ha tuttora all’attico di via Platone numero 15 faceva caldo ma non tanto. Sia pure con fatica, un po’ di «ponentino» riusciva ancora a passare tra l’uno e l’altro dei grandi casermoni di cemento che i palazzinari stavano costruendo alla periferia ovest e sudovest, tra la città e il mare. Eravamo in tre: lui, Ettore Bernabei ed io. La giornata era stata carica di tensione e ancora non si sapeva bene come sarebbe andata a finire. In serata erano corse strane voci. Si diceva che a Roma e in altre città qualcuno aveva notato movimenti sospetti nelle caserme della polizia; qualcuno riferiva anche che i dirigenti del Partito comunista avevano ricevuto il consiglio di non dormire a casa. Numerosi agenti in camionetta e a cavallo percorrevano le vie del centro. Stava per succedere qualcosa? Ogni quarto d’ora telefonavo all’Ansa, dove avevo un amico, Fausto Balzanetti, che, qualche anno dopo, con me direttore, sarebbe diventato il mio vice. Presidente del consiglio dall’8 aprile era Fernando Tambroni, un avvocato di Ascoli Piceno, 59 anni, che era stato ministro degli interni dal 1955 in poi. Si era circondato di confidenti e di informatori.
    [Show full text]
  • Antonio, Giolitti
    Antonio, Giolitti G. (Roma 1915-ivi 2010), nipote di Giovanni Giolitti, compì i suoi studi a Roma, laureandosi in giurisprudenza. Allevato nell’atmosfera liberale e antifascista della sua famiglia, nel 1941 aderiva al PCI e diventava redattore nella sede romana della casa editrice Einaudi. Durante la guerra fu commissario politico della brigata partigiana Garibaldi, operante nella Valli di Lanzo in Piemonte. Nel 1945 era nominato membro della Consulta e nel 1946 entrava nell’Assemblea costituente nelle liste del Partito comunista. Dal 1948 fu membro del gruppo comunista della Camera dei deputati, eletto nel collegio di Cuneo-Asti-Alessandria. Rieletto nel 1953, nel 1958 si presentava nelle liste del PSI dove nuovamente conseguiva il seggio parlamentare, che avrebbe conservato fino alla sua nomina a Commissario europeo nel 1977. Nel 1956 G. aveva preso posizione contro l’intervento sovietico in Ungheria. Di qui un lungo confronto con gli organi dirigenti del PCI, a cui diede forma nel suo saggio, Riforme e rivoluzione (1957) e in un intervento all’ VIII Congresso del PCI nel 1958 a cui seguirono le sue dimissioni da quel partito. La sua formazione si era indirizzata verso l’economia politica, e di carattere economico furono gli incarichi direttivi assunti nell’ambito dell’organizzazione comunista e negli interventi della sua attività parlamentare. Divenne in seguito responsabile della sezione economica del PSI e tenne questo ruolo nei dibattiti che accompagnarono la formazione del centrosinistra. Si schierò con la corrente autonomista a fianco di Riccardo Lombardi. Con la formazione del primo governo organico di centrosinistra assunse la carica di ministro del Bilancio e della programmazione nel primo governo di Aldo Moro con il compito precipuo di formulare il piano economico del governo.
    [Show full text]