Brabham BT16

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Brabham BT16 22 AUTOMOBILI D’EPOCA Non è semplicemente immaginabile parlare di una vettura appartenuta ad una gloriosa stirpe come fu la Brabham senza che vi sia un seppur minimo accenno alla sua storia, compiuta al tempo in cui l’automobilismo era un affare fra autentici eroi. Ben 35 Gran Premi di Formula 1 vinti, due Mondiali costruttori, nel ‘66 e ‘67, e 4 Mondia- li piloti: il primo fu conquistato dallo stesso Jack Brabham nel 1966 (fi no ad allora mai nessuno, che ricoprisse i due ruoli, vi era riuscito), i seguenti da Denis Hulme nel 1967 e da Nelson Piquet nel 1981 e 1983. ® Il marchio uscì defi nitivamente dal mondo delle corse ai massimi livelli nel 1992, anno in cui riuscì a prendere il via in soli tre appuntamenti. Le sue imprese rimase- ro però ancorate al mito e alle gesta d’innumerevoli personaggi che gli con- segnarono frammenti d’immortalità. La storia ® La Brabham Racing Organisa- co di aziende specializzate in produzione tion, con base nel Surrey, fu fondata nel di meccanica da corsa: ad esempio, la Anche la nostra terra ne fu ambasciatri- 1962 dal pilota australiano Jack Brabham Coventry Climax per i motori 8 cilindri e la ce, in particolare con Silvio Moser (vedi per gestire il programma agonistico del nascente Hewland per i cambi. articolo a pag. 15), che esordì nella sta- suo nuovo team. Vi si unì l’ingegnere, e La prima Formula 1 fu pronta solo per il gione di Formula 1 del 1969 a bordo connazionale, Ron Tauranac; da qui la si- Gran Premio di Germania, al Nürburgring, di una BT 24. All’epoca della gestione gla BT, seguita da un numero progressivo, del 5 agosto 1962. L’esordio non fu dei congiunta con il tecnico Ron Tauranac, per identifi care i vari modelli. Il battesimo migliori: Jack Brabham dovette infatti riti- la casa produsse anche monoposto de- della società incaricata di assemblare rarsi al nono giro per la rottura del cambio. stinate alle categorie inferiori e ai team le auto, avvenne invece sotto l’acronimo I punti arrivarono comunque nella stessa clienti: oltre a Moser in F2 e F3, anche MRD (Motor Racing Developments). Que- stagione, grazie a due quarti posti ottenuti Clay Regazzoni ne fu un grande interpre- sto nome, assegnato ai primi esemplari negli ultimi due GP. te, battagliando nella Formula cadetta. che partecipavano alla Formula Junior, fu però trasformato immediatamente in un I risultati sportivi ® Nel 1966, anno del- più semplice «Brabham», viste le assonan- la prima doppietta costruttore-pilota, la ze poco eleganti, in lingua francese, che il modifi ca di regolamento che portò la ci- giornalista Jabby Crombac non mancò di lindrata massima da 1500 a 3000 cm³ sottolineare. ® La progettazione dei telai trovò impreparate molte scuderie. La fu affi data a Tauranac ma il team, come Brabham riuscì invece a scovare un’otti- altri in Inghilterra, non fabbricò mai le mo- ma unità, prodotta dall’australiana Repco: noposto nella loro interezza. Si decise di partendo da un monoblocco in alluminio sfruttare la presenza sul territorio britanni- derivato dalle Oldsmobile di serie, i tecnici AUTOMOBILI D’EPOCA 23 BRABHAM La vettura dei campioni, da Moser a Regazzoni Phil Irving realizzarono un V8 monoalbero Premi di Germania e Canada. ® La rivo- se Jack Brabham minacciò azioni legali capace di sviluppare 300 CV. Fu montato luzione si compì però soltanto nel 1978, contro la Formtech, l’azienda tedesca che sulla BT 19, che risultò particolarmente con l’arrivo di Niki Lauda e dello sponsor detiene il nome Brabham Gran Prix Ltd. compatta nonostante l’aumento degli Parmalat. L’idillio durò poco perché già nel La squadra non venne inserita nella lista ingombri dovuti al nuovo propulsore. Le 1979 Lauda decise di ritirarsi temporane- emanata dalla FIA. gomme Goodyear si rivelarono il miglior amente dalle corse. ® Le prestazioni del compromesso sia per l’uso sull’asciutto team migliorarono nel 1980: abbandonati La nostra vettura sia sul bagnato. ® Nel 1967 la potenza, i motori Alfa Romeo a favore dei classi- Si tratta di una magnifi ca Brabham BT16 sempre inferiore alla concorrenza, venne ci Cosworth, esplose il talento di Nelson del 1965, destinata alle categorie mino- aumentata a 340 CV, ma l’effi cienza com- Piquet che concluse secondo in classifi - ri. Proprio perché non fu protagonista nel plessiva delle vetture (BT20 e BT24) e la ca, contendendo fi no all’ultimo l’iride ad massimo campionato, non esiste molta regolarità nei risultati di Brabham e Hulme Alan Jones e aggiudicandosi 3 Gran Premi letteratura che ne descriva gli aspetti tec- permisero di ripetere l’impresa. Quest’ul- (USA Ovest, Olanda e Italia). Piquet otten- nici. Il progetto cui appartiene venne con- timo, conquistando il titolo ai danni del ne la sua rivincita nel 1981 quando, con 3 cepito per duellare in Formula 2, con un caposquadra, causò incomprensioni che GP, si guadagnò il titolo dopo un’appassio- motore Cosworth SCA (anche se, su uno culminarono con il suo allontanamento nante lotta con l’onnipresente Alan Jones, dei prototipi, fu sperimentato un propul- a benefi cio della McLaren. ® Negli anni Carlos Reutemann e Jacques Laffi te. Ci sore Honda). Alcune BT16, delle 33 pro- successivi non vi fu che un qualche acuto riuscì di nuovo nel 1983. ® L’epopea del- dotte in totale, vennero modifi cate per la a decretare la presenza della Brabham tra la Brabham terminò nel 1992. Dopo il ri- Formula 3. È il caso della macchina ogget- i grandi, ma sempre con interpreti illustri. tiro, fu annunciato l’invio di una domanda to del nostro articolo, che oggi appartiene Ad esempio, Jacky Ickx che, nel 1969 con d’iscrizione della scuderia al Campionato ad Angelo Delea di Losone. ® «La vidi la BT 31, si portò in vetta al podio nei Gran del mondo di Formula 1 per il 2010, anche per la prima ad Ascona, dal precedente AUTOMOBILI D’EPOCA 25 proprietario, Tarcisio Storelli. Ero un suo per poi lasciarla inattiva: «Ho iniziato con SCHEDA TECNICA amico personale e un cliente del garage le gare in salita, nell’ambito del Campio- di famiglia. Da tempo la Brabham giace- nato svizzero, per poi passare ad appun- Modello BT 16 F3 va inerte su un carrello, semi-smontata tamenti internazionali dedicati alle Formu- Anno 1965 e divorata dall’avanzare della ruggine. Io la 3 storiche. Fino allo scorso anno ho Colore Verde-oro ero appassionato d’automobilismo – già partecipato al Challange Formule storiche Carrozzeria (tipo) Formula, gareggiavo con una Porsche Carrera – e italiano, accanto a piloti di spessore nel ruote scoperte, in resina di vetro ne fui molto incuriosito. Dopo un lungo panorama agonistico, e a qualche data Cambio Hewland Mk 6 a 4 rapporti contrattare riuscii a comprarla, ma fu fati- del Campionato europeo Formule sto- sincronizzati coso». ® Rimetterla in funzione si rivelò riche, che si svolge prevalentemente in Trazione posteriore un’impresa piuttosto ardua perché non Germania, Francia e Inghilterra. Nel 2010 Motore Ford Cosworth, posteriore, v’erano tecnici realmente specializzati ho raggiunto l’apice, con la presenza al quattro cilindri in linea da 998.4 cm³ sulla meccanica da competizione e, so- Gran Premio di Monte Carlo: un’avventura inclinato di 30° prattutto, su quei modelli. ® «Il restauro indimenticabile». ® Ma com’è la piccola Potenza 104 cv SAE (118 CV) iniziale fu compiuto con molta perizia da Brabham da condurre? «Restituisce una Accelerazione 0-100 km/h 5.4 secon- Valentino Belotti, a Verscio, ma per il ri- sensazione di grande purezza; come tutte di (*5 secondi) sanamento di dettaglio del propulsore, di le formula, si comporta quasi fosse un ca- Rapporto di compressione 12,6: 1 cui non era semplice nemmeno reperire i vallo purosangue, con reazioni estreme e Coppia massima (mkg) 8,48 SAE a pezzi di ricambio, si rese necessario l’in- diffi cili da controllare. Ancora oggi risulta 7’500 giri/min tervento di uno specialista in Svizzera in- divertentissima e chi possiede attitudini Alimentazione 1 carburatore Weber terna. Senza alcun problema, sull’arco di spiccate riesce a trarne prestazioni note- 40DCOE qualche mese, riuscì a metterla a punto, volissime, anche grazie al peso ridotto di Alesaggio x corsa 81 x 48,46 mm migliorandone addirittura le prestazioni. I 420 chili (la mia sfi ora i 400, sul fi lo del Freni 4, a disco lavori durarono circa due anni e, fi nalmen- regolamento). Poca potenza ed elevatis- Passo 2’250 mm te, nel 2006 ottenni il certifi cato FIA. Il simi regimi di rotazione assottigliano lo Carreggiata (ant. / post.) piccolo motore Cosworth da 1’000 cm³ spazio di manovra e la tenuta di strada è 1’250 / 1’275 mm sviluppa oggi 117-118 Cv al banco, con da equilibrista; soprattutto sul bagnato, Peso a vuoto 420 kg (*400 kg) regimi di rotazione superiori ai 10mila con pneumatici di vecchia generazione Velocità massima 210 km/h giri/min. e un’accelerazione da 0 a 100 in che vanno rigorosamente mantenuti ne- Capacità serbatoio 30 litri meno di 5 secondi». ® Angelo Delea non gli avvenimenti uffi ciali (fi no al 1966 non *Valori odierni conosciuti è certamente uomo da concludere un in- esisteva alcun riferimento alle rain)». tervento su una vettura tanto prestigiosa di Elias Bertini.
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