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La Stagione 1969 è entrata negli annali della Formula Uno come l’anno di Ja- ckie Stewart, della Matra-Ford MS 80 e di , inglese, ex pilota e pro- prietario di una squadra che utilizza un telaio della Casa aero-spaziale francese Matra, progettato da Bernard Boyer, sul quale è stato montato il motore più competitivo: il V8 Ford-. Dopo i modelli MS9, MS10 e MS11, nel 1969 la Matra presentò la quarta monoposto di Formula 1, la MS80. Il propulsore l dominio messo in mostra dal Gran Premio di casa. Ma ci sono Ford Cosworth DFV di 3000cc, erogava circa 420 CV (313 I Campione scozzese, ritenuto state anche interessanti novità tec- kW). Nella Stagione 1969 la MS80 porta alla l’erede di Clark, è assoluto: sei niche destinate a dare una svolta al vittoria del Titolo Piloti. La vettura era stata costruita presso la sede della Matra, a Vélizy-Villacoublay, a sud-ovest della vittorie, un secondo e un quarto futuro della Formula Uno, quali la periferia di Parigi. La direzione del progetto MS80 fu affidata a posto su undici appuntamenti iri- trazione integrale (vedi nota alla Gérard Ducarouge e Bernard Boyer. Oltre alla Ferrari, la Ma- dati, per una Classifica finale che fine) e il ridimensionamento degli tra MS80 è l'unica vettura di Formula 1 non britannica ad aver parla da sola: 63 punti, ben venti- enormi alettoni comparsi sulle vinto il Campionato Costruttori. Da ricordare infatti che le sei di vantaggio su Jacky Ickx, sul monoposto nel corso della Stagio- vetture francesi e Renault R26 che hanno vinto il Titolo nel 2005 e nel 2006, oltre all'austriaca Red Bull, che quale, però, vengono puntati i ri- ne ’68 e all‘inizio del 1969. con i modelli RB6, RB7 e RB8 ha vinto il Mondiale Costruttori, flettori in vista della Stagione Il Mondiale si corre soprattutto sui sono state tutte costruite nel Regno Unito. 1970. circuiti europei, con escursioni nei L'MS80 è stata una delle prime vetture di F1 ad essere proget- L’annata 1969 presenta anche inte- Paesi esteri di lingua prevalente tata con particolari ali che permettevano una migliore depor- ressanti spunti di riflessione. Pri- inglese (USA, Canadà e Sudafri- tanza ad alta velocità e una maggiore aderenza degli pneuma- ma di tutto c’è il futuro di questo ca), fatta eccezione per il Messico tici. Questo tipo di soluzione fu originariamente introdotta in Formula 1 nel 1968. A causa di alcuni gravi incidenti, queste sport che, con il ritiro di Honda e che chiude il Campionato. Ed è particolari e fragili ali portate in pista nelle prime fasi della Cooper, ha visto solo sei squadre un’annata della quale Bruce Stagione 1969, subirono alcune modifiche, che portarono ufficiali schierarsi al via: in ordine McLaren può dirsi soddisfatto anche la MS80 a montare ali abbassate più robuste, collegate alfabetico , BRM, Ferrari, perché la conclude al terzo posto direttamente al corpo della vettura. Solo due gli esemplari di Lotus, Matra e McLaren, più alcu- nella Classifica iridata, nonostante MS80 costruiti nel 1969, più una terza monoscocca che però non fu mai assemblata. Nel 2006 la società EPAF decise di ne monoposto, prevalentemente il lavoro della scuderia sia stato completare la terza MS80 rimasta 'incompiuta' per anni. Nello Brabham, McLaren o Lotus, iscrit- riversato soprattutto nella serie stesso anno, nel corso di un'intervista per una testata inglese te di volta in volta da diverse scu- Can-Am vinta proprio da Bruce lo stesso Jackie Stewart affermò che la Matra MS80 Ford era derie o piloti privati per lo più nel (vedi extra-MAG n° 006) . l'auto più bella che avesse mai guidato. © F1.imgci.com

Il via è in Sudafrica, il primo marzo. una M7A privata, occupa la nona La vittoria di Stewart sulla Matra- piazza. Ford MS 10 dell’anno prima pare All’arrivo Hulme, dopo aver superato talmente facile da lasciare attoniti. Siffert, è terzo a 31”8 dal vincitore, Lo scozzese scatta dalla seconda fila dietro a Graham Hill che chiude se- meglio di tutti e prende il comando condo con un distacco di 18”8. Bruce per non lasciarlo più. Solo Jack Bra- termina quinto a un giro mentre Van bham, partito dalla Pole, resiste du- Rooyen, alla dodicesima tornata, è il rante i primi giri per ritirarsi in segui- primo a prendere la via dei box per to al distacco di un alettone. noie ai freni. Ma veniamo alle McLaren: Hulme è Ai primi di maggio ci si sposta sul in prima fila con il terzo tempo, circuito di Montjuich a Barcellona, McLaren in terza con l’ottavo, men- dove il giorno quattro è in program- tre il sudafricano Van Rooyen, con ma il Gran Premio di Spagna.

Su questo circuito cittadino la trazio- sbatte contro il guard-rail, ma per ne in uscita curva è importante, come fortuna esce incolume dalla brutta lo è la stabilità nelle curve a medio avventura. Fermo con le mani sui raggio su di un asfalto che in certi fianchi, egli osserva la monoposto e tratti non è proprio un biliardo. Gli la causa dell’incidente è evidente. alettoni raggiungono così dimensioni Resisi conto del pericolo, in Lotus esagerate per altezza e larghezza. fanno il possibile per avvisare Rindt sulle osa che si trova al comando della gara, ancora di più: durante le prove ne ma l’austriaco non capisce (o non aumenta ulteriormente la superficie vuole capire) e continua. aggiungendo della lamiera fissata Alle spalle di Rindt c’è Amon con la con nastro adesivo. E puntuale in , seguito da Stewart. An- gara accade il patatrac. Troppo solle- cora undici giri e Rindt è vittima del citati, i supporti dell’alettone poste- medesimo cedimento capitato al riore della 49 di Graham Hill, che in compagno, oltretutto nello stesso quel momento occupa la terza posi- punto. Con la differenza che la sua zione, cedono all’improvviso durante Lotus va a sbattere contro quella di il nono giro. Il Campione del mondo Hill ferma a bordo pista e si ribalta.

La superiorità del bino- Ciao, ! Il V8 austra- © Historicspeedway.co.nz mio Stewart-Matra ini- liano, derivato da zia già in Sudafrica. E un’unità General Motors, non è affatto casuale, lascia la Formula Uno perché è la conse- dopo aver contribuito ai guenza della mole di successi Mondiali della lavoro svolta nei mesi Brabham nel ’66 e ’67. Lo © WordPress precedenti dall’équipe si vede per l’ultima volta Matra e dal pilota scoz- in Sudafrica, montato Peter de Klerk al volante della zese proprio a Kyala- sulle Brabham BT 24 e Brabham BT20, per l’ultima vol- mi, durante le sedute BT 20 rispettivamente del ta con il motore Repco nel Gran di prova (circa 500 giri La Matra MS 10 nel corso della sessione rhodesiano Tingle, che Premio del Sudafrica. percorsi) dei nuovi di prove dedicata ai test delle gomme chiude ottavo e del suda- pneumatici Dunlop. Dunlop a Kyalami nel Dicembre del 1968. fricano de Clerk. Dalla monoposto accartocciata, come era andata in Qualifica? © Tumblr.com Rindt, sanguinante, viene estrat- La Pole l’aveva marcata Rindt, to a fatica, ma la diagnosi è per davanti ad Amon e a Hill. Hul- fortuna meno grave del previ- me era partito dalla terza fila, sto: setto nasale rotto, contusio- Bruce dalla quinta. La loro è ni varie e stato di choc. stata una gara accorta, con Amon a questo punto è in testa, l’obiettivo di raccogliere quanti ma la sua cavalcata dura fino al più punti possibile. Difatti cinquantasettesimo giro, quando McLaren occupa ora la seconda si ferma con il motore in panne. piazza nella Classifica Piloti, Stewart, che porta al debutto la Hulme la terza. L’affidabilità nuova MS 80, va a cogliere la della M7 consente alla McLaren vittoria staccando di due giri di issarsi, dopo la Spagna, al Bruce McLaren. Hulme è quar- secondo posto in Coppa Co- to a tre giri. Tra di loro l’altra struttori alle spalle della Matra Matra, quella di Beltoise. Ma che ha fatto bottino pieno.

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Se in Spagna l’organizzazione si constatata la gravità di quanto era dimostrata un po’ aleatoria, capitato a Hill e Rindt, per evi- La questione alettoni, dopo Montecarlo, si conclude con una tanto che il Gran Premio era tare che prima o poi avvenga riunione tra la CSI e i costruttori durante la quale vengono iniziato con mezz’ora di ritardo l’irreparabile, li ha banditi. Con fissati i limiti delle future appendici aerodinamiche anteriori (ora locale 11 e 45’), a Monte- effetto immediato. John , e posteriori. L’altezza massima dell’ala posteriore è fissata carlo tutto fila liscio...tranne gli intervistato, esprime la propria in 80 cm, misurati dal punto più basso della monoposto. La alettoni. Come mai? Gli inci- delusione nel suo colorito lin- larghezza delle ali non deve superare i 110 cm e non è con- denti gravi lasciano strascichi. guaggio italo-inglese: “no cessa alcuna possibilità di variarne l’incidenza in corsa. Al Montjuich solo la dea benda- wings, le ruote patinano” - affer- Questo fatto, imputabile unicamente alle esagerazioni e alle improvvisazioni a cui erano arrivati soprattutto Lotus e Bra- ta ha protetto Rindt da conse- ma. bham, penalizza chi, come Ferrari e McLaren, aveva invece guenze che, vista la dinamica L’improvviso divieto costringe affrontato l’argomento in modo scientifico, annullando il dell’incidente, avrebbero potuto le squadre a sperimentare solu- lavoro di sperimentazione fin lì svolto. essere ben più serie. Definiti zioni diverse, come le “shovel “iposostentatori”, gli alettoni in tail”, vale a dire carenature piat- © Auto moto und Sport configurazione Spagna si rive- te della parte superiore del mo- dono il giovedì durante la prima tore con funzione deportante. La sessione di prove, per sparire loro efficacia, un po’ perché si per sempre alla fine della gior- tratta di soluzioni di ripiego, un nata. Cos’è accaduto? La CSI, po’ per la posizione e conforma- visti i numerosi cedimenti veri- zione, è dubbia e non compensa ficatisi già nel corso del 1968 e la mancanza degli alettoni.

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La posizione 'elevata' degli alettoni fu scelta per far lavorare © ESPN Classic le ali in zone d'aria teoricamente 'tranquille'. Una soluzione valida ai fini dell'efficienza, ma che presentava pericoli sco- GP Monaco, prove libere: meccanici Lotus impegnati nel nosciuti. Quasi sempre infatti le zone d'aria dove gli alettoni fissaggio dell’ala posteriore sulla 49B di Graham Hill. lavoravano non erano affatto 'tranquille', soprattutto quando investite dalle turbolenze generate dalle altre vetture. © Unknown

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Alla fine la griglia di partenza Denny concludono rispettiva- vede Stewart e Amon in prima mente quinto e sesto alle spalle fila, con lo scozzese autore di Jo Siffert, terzo con la Lotus della Pole. Beltoise con la se- della scuderia di Rob Walker, e conda Matra e Hill sono alle di Dick Attwood, quarto, che loro spalle, mentre le McLaren ha sostituito Rindt alle prese di McLaren e Hulme partono con i postumi dell’incidente di appaiate in sesta fila, con Bru- Barcellona. ce che stacca un tempo di un Dopo i primi tre Gran Premi è decimo migliore del compa- chiaro che la McLaren ha per- gno. duto parte della competitività Al via Stewart va al comando e mostrata l’anno precedente e ci resta per ventidue giri, quan- va evoluta. A Colnbrook si do un semiasse cede e lo co- studiano pertanto modifiche stringe al ritiro. Amon, in se- alle sospensioni e alla riparti- conda posizione, lo aveva pre- zione dei pesi, anche in funzio- ceduto ai box già da cinque ne delle nuove e sempre più giri, da quando, cioè, la tra- larghe coperture messe a dispo- smissione della sua 312 lo ave- sizione dalle Case di pneumati- va piantato in asso. Prende il ci. Una nota di cronaca: a Mon- comando Graham Hill e va a tecarlo Vic Elford è iscritto con vincere per la quinta volta (è una Cooper-Maserati privata, un record) nel “circuito salot- ed è l’ultima volta che una vet- to”, come è definito Montecar- tura Cooper, pur non ufficiale, lo. A Stewart la soddisfazione compare in un Gran Premio del giro più veloce. Bruce e iridato di Formula Uno.

I nuovi alettoni si vedono a quella privata di Vic Elford. Zandvoort, dando una precisa Assente, invece, la nuovissima svolta estetica che caratterizze- e sperimentale McLaren M9A a rà le monoposto per molti anni quattro ruote motrici che avreb- a venire. Il ventuno giugno, in be dovuto debuttare qui a Zan- Olanda, il rientrante Rindt è in dvoort. Pole position, per una prima fila La gara, dopo un alternarsi al che vede Stewart con il secondo comando prima di Hill, poi di tempo e Hill con il terzo. Gli ex Rindt che si ritira al diciassette- © Tumblr.com compagni di squadra Amon e simo giro per la rottura di un Dopo i fatti di Montecarlo, con le squadre costrette a ingegnarsi per sop- Ickx sono affiancati in seconda semiasse, è vinta da Stewart che perire al divieto imposto dalla CSI, in Olanda c'era ancora chi non aveva fila, con Amon che precede la chiude davanti a Siffert e A- capito cosa si poteva e cosa non si poteva fare. In attesa di ulteriori Brabham del belga. mon. Quarto termina Denny chiarimenti c'era invece chi aveva cercato d'interpretare al meglio lo La terza fila è aperta da McLa- Hulme, mentre Bruce è costret- spirito delle decisioni della CSI. A Zandvoort si videro così delle vetture, come McLaren e Ferrari, dotate semplicemente di un 'padellone' montato ren che ha un tempo di due de- to a prendere la via del box sopra il motore, mentre altre squadre adottarono soluzioni aerodinami- cimi migliore di Hulme, il quale dopo venticinque giri con che più elaborate, come Matra e Lotus. In Olanda quindi non tutti i piloti a sua volta ha staccato di soli l’avantreno della monoposto in scesero in pista nelle stesse condizioni, con un concreto vantaggio per tre centesimi di secondo Jack disordine. Elford finisce decimo le squadre che erano state più veloci nel prendere decisioni. Stewart e Rindt, anche se quest'ultimo costretto al ritiro, poterono sfruttare anche Brabham. L’ultima fila vede a sei giri dopo una gara costel- questo particolare, un valore aggiunto alle loro doti di guida e a quelle schierata un’altra McLaren, lata da vari problemi. delle loro vetture, tra le migliori in fatto di efficienza e messa a punto. © CMG Crash Media Group Sul podio in quegli anni andava il vincitore, al quale, oltre al trofeo, ve- niva consegnata una corona d’alloro. Ed era talmente grande la corona che dentro ci si stava in due, come dimo- strato da Stewart a Zandvoort, che la © Statesman.com cinge assieme alla moglie Helen.

In Olanda Stewart è l’unico contento tra tanti scontenti. Ja- ckie di buoni motivi per essere soddisfatto ne ha, ma gli altri? Presto detto: Rindt è scontento delle rotture e degli inconvenienti continui alla sua Lotus e dichiara: “Chapman fa di tutto per non farmi vincere”. Hill è stanco di perdere ruote e comincia a dubitare della genialità di Chapman. A- © F1-Facts.com mon non è per nulla soddisfatto della sua Ferrari e dice fuo- La Matra MS80 di Jackie Stewart con gli ultimi aggiornamenti ri dai denti: “con voi ho perso tre anni”. A fine Stagione il aerodinamici. Due alette direzionali posizionate sul muso della neozelandese annuncerà il passaggio alla neonata March. vettura che, grazie alla già particolare forma della MS80, faceva- Surtees non è contento della BRM e medita di diventare egli no sembrare la Matra quasi un veicolo spaziale per quei tempi. stesso costruttore. Chiude il coro delle lamentele Ickx, per Due piccoli pezzi di lamiera in grado di dare un certo vantaggio. nulla soddisfatto della competitività della Brabham. Tuttavia è presumibile pensare che anche senza queste alette Sopra, la partenza del GP d’Olanda: (Lotus 49 Stewart avrebbe occupato le prime posizioni insieme a Rindt. #2), Jackie Stewart (Matra MS80 #4) e Graham Hill (Lotus 49 Fin dalle prove infatti, il britannico e l'austriaco si misero subito #1). Sul casco di Rindt compare la scritta "This space to in mostra, soprattutto Rindt, apparso sorprendentemente grin- let", una pensata del suo manager, . toso in occasione del rientro dopo l'incidente in Spagna.

Il Gran Premio di Francia si decimi di secondo. corre il sei luglio a Clermont- Buon quarto è McLaren a un Ferrand, circuito difficile, lungo, giro, mentre Hulme chiude otta- che per conformazione somiglia vo a tre giri. Bella gara di Elford a Spa e al Nürbürgring. che, con la sua McLaren, termi- Anche qui il dominio del bino- na poco dietro Bruce. mio anglo-francese appare net- Siamo a metà Campionato e la tissimo. Stewart segna la Pole posizione di Stewart in testa alla position, vince la gara restando Classifica si sta consolidando in testa sin dal via e marca il sempre più. Ma come stanno © F1-Facts.com giro più veloce. La piazza andando i nostri alfieri? McLa- d’onore è una questione tra la ren condivide con Siffert la terza Jackie Stewart taglia il traguardo in solitaria, migliorando sensibilmente Matra MS 80 di Beltoise e la piazza in Classifica, Hulme la i primati del circuito-taboga dell'Auvergne. Al termine della gara i re- sponsabili della sua squadra non riuscirono a portare Stewart in tribuna Brabham BT 32 di Ickx, che quinta con Beltoise. In Coppa stampa. Troppa era infatti la folla che aveva assediato le due Matra di chiudono in volata con il - Costruttori la McLaren occupa il Stewart e Beltoise, un vero delirio nazionalistico da parte dei francesi, se davanti al belga di soli due terzo posto dopo Matra e Lotus. portato quasi all'esasperazione anche dalle prodezze di Beltoise.

In Francia è Beltoise ad accendere l’interesse degli spettatori in assenza di lotta per il primo posto. Dopo il primo giro il francese è settimo, dopo quattordici dei trentotto giri in pro- gramma è terzo alle spalle di Ickx, con il quale inizia una lunga battaglia che © Unknown termina all’ultimo giro, quando riesce ad infilare il belga in staccata. Alla Jackie Ickx, altro protagonista a Clermont Fer- fine sono loro due ad animare il Gran rand. Al volante di una Brabham in evidente infe- Premio che, complice la scarsità di riorità tecnica rispetto alla Matra di Beltoise e partenti (sono solo tredici le monopo- grazie a una guida sempre al limite, Ickx riesce a sto al via) e i ritiri, di spunti interes- passare il francese. Purtroppo nel corso dell'ulti- santi, data anche la guida accorta e mo giro e dopo un entusiasmante duello, Ickx è per nulla spettacolare di Stewart, logi- vittima di una sbandata, Beltoise ne approfitta e ca del resto in ottica Campionato, ne conquista la seconda posizione, tagliando il tra- © Unknown offre pochi al pubblico presente. guardo con due decimi di vantaggio. A Silverstone Derek Bell fu reclutato per guidare la McLaren M9A a quattro ruote motrici. Come per la Matra e la Lotus, anche la McLaren soffriva di sotto- sterzo e il peso complessi- vo gravava sulle prestazio- ni. Dopo aver segnato il quindicesimo tempo in Qualifica, fu subito chiaro che la M9A non era in gra- do di eguagliare la compe- titività della versione 2WD.

Dopo aver risolto il problema degli alettoni, le monoposto tornano ad essere un ottimo terre- no sul quale sperimentare soluzioni che vanno ben oltre le prestazioni ottenute esclusiva- mente dal propulsore. Si tornano infatti a sperimentare accorgimenti che svolgono un lavoro forse invisibile ma molto importante in fatto di stabilità della vettura, non solo ad alta veloci- tà, ma soprattutto a livello di aderenza, sia delle ruote motrici che quelle direzionali, o ruote © SpeedHunters.com direzionali e motrici nello stesso tempo, come appunto le nuove vetture a trazione integrale.

Passano due settimane e il Cir- controllare la gara. Ma anche Ad inizio agosto ci si sposta sul Durante le prove Ickx prova e cus si sposta oltremanica, dove, qui la fragilità delle appendici temibile Nürbürgring, dove, il riprova la partenza che non è il il 19 luglio a Silverstone, è in alari Lotus, pur ridotte, ha modo giorno tre, è in programma il suo punto forte: difatti, pur dalla programma il Gran Premio di di rendersi palese costringendo trentunesimo Gran Premio di Pole position, si fa sopravanzare Gran Bretagna. il Campione austriaco, che ter- Germania che vede le formula da parecchi piloti, compreso Qui debutta la M9A a quattro minerà quarto, ad un’imprevista uno affiancate da un congruo Graham Hill che riesce a portar- ruote motrici affidata a Derek sosta ai box. Inutile dire che la numero di monoposto della For- si in testa avviandosi nienteme- Bell. È in penultima fila e la sua cosa va a vantaggio di Stewart il mula cadetta: otto, che sommate no che dalla quarta fila. Stewart, gara terminerà dopo sei giri per quale, non avendo più rivali, alle tredici formula uno, fanno scattato con Rindt dalla prima la rottura di una sospensione vince doppiando tutti. Secondo è ventuno partenti. Nello schiera- fila, risolve ogni diatriba con posteriore. Fine dell’avventura Ickx, terzo McLaren. Interessan- mento non è presente la Ferrari: l’austriaco perché alla prima per questa 4WD. Rindt, Stewart te quinto posto del giovane Piers la palese non competitività della curva è già al comando ed è e Hulme occupano la prima fila Courage che al traguardo prece- ormai superata 312 induce i convinto di averla già vinta, con l’austriaco in Pole, McLaren de la McLaren di Vic Elford. E vertici di Maranello, complici le anche perché Ickx, che tra tutti è è in terza, Elford due file più Hulme? Ritirato al ventottesimo titubanze di Amon sul suo futu- quello che più lo impensierisce, indietro. giro per noie all’accensione. In ro, ad una pausa di riflessione. è solo settimo. La corsa si sviluppa con un ac- Inghilterra il team McLaren ceso duello tra la fragile 49 di ottiene comunque un risultato Rindt e la ben più solida MS 80 significativo, perché in Classifi- dello scozzese. I due vanno su- ca Piloti Bruce è al secondo bito in testa staccando tutti gli posto con diciassette punti, uno altri, con Rindt che conduce in più del Campione del mondo quasi sempre e Stewart dietro a in carica Graham Hill.

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© mybestcars.com Schierati in prima fila al Nürbürgring, Jacky Ickx (Brabham BT26A #26), Jackie Stewart (Matra MS80 #7) e Jochen Rindt (Lotus 49B #2) pronti a prendere il via del GP di Germania. Visto il margine cumulato sugli loro di essere più veloci in retti- inseguitori, Monza, il 7 settem- lineo. Al primo passaggio sulla linea di pista, ribaltandosi lungo la bre, può essere decisiva per Le prove dicono che Rindt, su del traguardo Stewart conduce, scarpata sottostante. Era accadu- l’assegnazione dell’iride a Ste- Lotus 49, è il più rapido, segui- ma Ickx è già quarto dietro a to che, al momento di toccare wart. È una pista facile a detta to da Hulme, Stewart e Coura- Siffert e Rindt. Al secondo pas- terra dopo il famoso salto, qual- dei piloti, dove il gioco delle ge. McLaren è subito dietro e saggio il belga della Brabham ha cosa sulla Lotus aveva ceduto e, scie è fondamentale e chi è in precede la Matra di Beltoise. superato Rindt. Il giro dopo Ickx mentre Andretti riusciva a con- testa ha speranza di rimanerci Entrambe le McLaren montano sorpassa anche Siffert e comin- trollare la macchina portandola a solo se cumula un vantaggio gli alettoni, la Lotus di Rindt cia a fiutare l’odore della preda. bordo pista, la ruota della Lotus tale da annullare il “traino” che no. A Monza la Ferrari è pre- L’attacco a Stewart inizia al che si era staccata nell’impatto la sua monoposto crea su chi sta sente più che altro per rendere quarto giro e si protrae fino al con l’asfalto stava invece sulla dietro. Ed è questa una cosa, omaggio ai propri sostenitori settimo, quando Ickx passa in carreggiata. Il primo a soccorre- invece, che non è facile da fare. nel Gran Premio di casa, ma testa dopo due attacchi andati a re il malcapitato pilota inglese, Proprio per questo motivo alcu- non con Amon ormai in rotta vuoto. Stewart tenta di tenerne il che ha un braccio fratturato, è ni scelgono di non montare gli con la scuderia, bensì con Ro- passo, ma, complice sopravve- proprio Andretti il quale, aiutato alettoni, alla ricerca di quella driguez che viene dalla BRM ed nute noie al cambio, rinuncia e da alcuni spettatori, riesce a manciata supplementare di chi- è affiancato per l’occasione dal conserva un secondo posto che sollevare la McLaren in modo lometri orari che permetterà monzese Ernesto Brambilla. gli vale una “zoomata” verso il da consentire a Elford di sgatta- Titolo. Terzo è Bruce McLaren, iolare fuori dall’abitacolo. Pos- partito dalla terza fila (ottavo siamo dire che la fortuna assi- tempo), mentre Hulme, scattato stette il pilota inglese: una fila più avanti (quinto tem- l’incidente avvenne durante le po) si è dovuto ritirare al dodice- prime fasi della corsa, quindi simo dei quattordici giri in pro- con la monoposto carica di ben- gramma per il cedimento della zina. E i serbatoi di sicurezza trasmissione. Per Ickx la vittoria non erano ancora stati inventati. si arricchisce di un delizioso La pista del Ring si snodava nel aroma di....cacao, perché a fine bosco e, pur a fronte della rico- gara viene pesato e il corrispetti- nosciuta robustezza della McLa- vo del peso gli viene dato in ren, se la monoposto avesse, per cioccolato offerto da una ditta esempio, urtato con la fiancata tedesca. Brutta avventura, inve- uno spuntone di roccia, il rischio A Monza sono ben quattro le Brabham iscritte. Oltre alla squa- ce, per Vic Elford, con la terza di un incendio per la fuoriuscita dra ufficiale composta da Brabham e Ickx, ci sono le vetture McLaren in gara. Autore di una di carburante dal serbatoio private di e Piers Courage, che corre con una mo- buona Qualifica (sesto tempo, squarciato, sarebbe stato elevato. noposto gestita da Frank Williams. subito dietro Hulme), Elford, Dopo questa gara si delinea Sopra, Silvio Moser al volante della Brabham BT24 nelle prove coperto da altri concorrenti, cen- quella che sarà la Classifica fi- del GP d'Italia. La posizione degli specchietti retrovisori servi- tra in pieno la ruota anteriore nale: Stewart è al comando con va per le prove con gli alettoni. Sotto la Cosworth-Ford 4WD. perduta dalla Lotus a quattro 51 punti, segue Ickx con 22, ruote motrici di Andretti ed esce terzo è McLaren a quota 21.

A Monza vengono smentite le voci circolate nel paddock circa il debutto in Formula Uno della Cosworth-Ford a quattro ruote motrici. La monoposto progettata e costruita dalla Cosworth, pur pronta e già presentata alla stampa, avrebbe dovuto de- buttare in occasione del Gran Premio d’Italia, ma non la si vede e non la si vedrà mai impegnata in competizione. Oggi è © vicelford.com conservata al Museo di Donington. Pochi secondi prima del via Hul- bolica lo scozzese va un po’ lar- me ha ancora la visiera del suo go e teme che i due avversari casco integrale sollevata e il possano superarlo all’interno, ma cambio in folle. Rindt ha già la stessa sorte tocca a Beltoise. innestato la prima e indossa un All’uscita dalla Parabolica Ste- casco aperto. I due si voltano wart riesce a tenersi all’interno l’uno verso l’altro, guardandosi quel tanto che basta per contra- per un istante. Poi Hulme stacca stare il ritorno di Rindt e prece- le mani dal volante, abbassa la derlo di un soffio (otto centesi- visiera e innesta la prima. Rindt è mi) sul traguardo. Durante le immobile e osserva lo starter. In prove Stewart aveva dedicato del quel preciso istante Gianni Re- tempo per trovare la scelta di stelli abbassa la bandiera: Hulme rapporti al cambio migliore al © Autosprint è colto di sorpresa e ha un attimo fine di tenere la quarta fin sulla La McLaren M7A di Danny Hulme con l'aletta anteriore sini- di esitazione, mentre dalle gom- linea del traguardo, soluzione stra visibilmente sollevata. In partenza il neozelandese aveva me posteriori di Rindt comincia rivelatasi vincente. Terzo è Bel- urtato la ruota posteriore della Matra di Stewart. Alcuni pro- già a sprigionarsi il fumo azzur- toise, staccato di soli diciassette blemi alla frizione e soprattutto ai freni hanno impedito a Hul- rognolo delle ruote che sgomma- centesimi dal vincitore. Quarto è me di ottenere un risultato migliore nel Gran Premio d’Italia. no. Alla fine la gara è decisa da McLaren, quinto Courage, setti- un arrivo a tre in una volata tra mo Hulme alle spalle della Ferra- © Autosprint Stewart, Rindt e Beltoise. Ma ri di Rodriguez. Con questa Clas- tutto l’ultimo giro è stato rocam- sifica Stewart è matematicamen- bolesco, perché Stewart era pas- te Campione del mondo, ma il sato terzo sulla linea del traguar- Campionato deve ancora asse- do e Rindt lo aveva superato gnare le piazze d’onore. I candi- prima del curvone. Poi è Stewart dati sono tre: Bruce McLaren, a superare Rindt tra la curva A- che ha riconquistato la seconda scari e la Parabolica, ma a quel piazza a spese di Ickx che da punto lo scozzese si accorge che parte sua ha vissuto un fine setti- ha trainato Beltoise in scia. Il mana alle prese con mille proble- francese, infatti, ha superato mi alla sua monoposto, Ickx stes- Rindt ed è ora molto vicino a so, e il Campione del mondo in Stewart. All’imbocco della Para- carica, Graham Hill.

Dopo l'appassionante duello ruota a ruota in pista, Stewart e Rindt si sono ritrovati vicini anche sul podio di Monza. Non ci sono stati problemi tra i due, nessuna lite, ma le fasi della volata finale non convincevano del tutto Rindt, un po' per la collaborazione di Beltoise nei confronti di Stewart, un po' per la manovra a stringere del neo-Campione nei suoi confronti.

A Monza la Dunlop presenta il CR84 Mk III (qui nella foto montato sulla BRM di Surte- es). Il nuovo pneumatico era stato messo a punto proprio per il GP d'Italia. Il battistra- da aveva un numero maggiore di 'tagli' sul bordo esterno. Oltre ad offrire una migliore aderenza, il nuovo pneumatico risultò più efficace nell'attutire le asperità del circuito. Surtees non sapeva di preciso cosa era

© itsawheelthing Autosprint stato fatto a livello tecnico, ma dopo averlo © © Arrivo in volata nel Gran Premio d’Italia: la Matra di Steward provato ne confermò le ottime doti. Al vo- taglia il traguardo davanti alla Lotus di Rindt (a 0,08) e all’altra lante della sua BRM riuscì a completare 14 giri senza fermarsi, MS80 di Beltoise (a 0,17). Quarto (a 0,19) Bruce McLaren. un meccanico della BRM dichiarò che prima di allora non aveva mai visto una P139 girare così tanto senza rientrare ai box.

Grazie all'Eurovisione, il Gran Pre- © Tumblr.com Tra le tante troupes presenti a Monza, quella belga può ritener- mio d'Italia del 1969 fu seguito da si la più fortunata: nel giovedì di prove infatti, sulla vettura di non meno di 30 milioni di telespetta- Jacky Ickx viene montata una cinepresa, posizionata a fianco tori. Ben dieci le troupes di televisio- del roll-bar. Lo stesso Ickx racconta: "I ragazzi che mi hanno ni e cinegiornali giunti all'autodromo chiesto il permesso, volevano inserire una soggettiva della di Monza da Belgio, , Francia, mia vettura nel loro documentario. Verso le cinque del pome- Svizzera, Germania, Inghilterra, Nuo- riggio ho chiesto l'autorizzazione ad effettuare qualche giro di va Zelanda e Stati Uniti. Tutti presen- pista per le riprese. I commissari mi hanno autorizzato e così ti per far vivere le fasi salienti dell'ul- sono partito. Giunto all'Ascari mi sono trovato di fronte a uno timo Gran Premio europeo ai milioni sbarramento di cavalletti. Andavo a circa 250 all'ora e non ho di appassionati sparsi nel mondo. avuto molta scelta, anche se in piena frenata sono comunque andato contro i cavalletti, ho danneggiato lo spoiler, la so- A sinistra, Bruce McLaren parla con spensione destra e il parabrezza, prendendo anche una bella la moglie di Courage, Sally, nei box botta sul casco. È tutto filmato!" di Monza prima delle Qualifiche. Alla povertà numerica di vetture nello schieramento nei Gran Premi iridati fa da contraltare l’elevata qualità dei protagonisti: Stewart, Rindt, Ickx, G. Hill, Amon, Hulme, Brabham, McLaren, Andretti, Sur- tees, P. Rodriguez, accanto a piloti emergenti come Siffert, Bell, Oli- ver, Beltoise, Servoz-Gavin, Moser (primo pilota svizzero a partecipa- re al Mondiale di F1) e a giovani promesse come Courage e Miles. Ci sono quattro Campioni del mondo (Stewart lo diventa a fine © GPWeb Stagione), accanto a futuri iridati La parata dei piloti a Clermont Ferrand: da sinistra, Bruce McLaren, , Graham come Rindt e Andretti e a piloti Hill, Silvio Moser (dietro a Hill col berretto), Jo Siffert, Jackie Stewart, Piers Courage, Jo- vincenti in altre categorie, come chen Rindt, Vic Elford, Jean-Pierre Beltoise, Jacky Ickx e . Bonnier ed Elford.

Due settimane dopo, a Mosport mentre McLaren chiude quinto © Magnoliabox.com in Canadà, è Ickx ad imporsi al a tre giri. In Canadà si rivede termine di una lotta serrata con una vecchia conoscenza, il Stewart, chiusa da un discusso motore Climax che aziona la contatto tra lui e lo scozzese Brabham privata di John che termina fuori pista. Ed è Cordts, pilota americano di grande slam per il belga, che origini tedesche che nella sta- segna il giro più veloce in gara gione precedente aveva portato alla pari con in gara una McLaren M1C dopo essere partito in Pole. nella serie Can-Am. Una perdi- Molti i ritiri, tra i quali quello ta d’olio all’undicesimo giro di Hulme per noie al cambio, chiuderà la sua corsa.

© Flickriver.com/Waddell

Il 5 ottobre tutti a Watkins- gnando così il ricco premio di Glen, per il Gran Premio degli cinquantamila dollari, cifra, per © Sutton Images Stati Uniti. Denis Jenkinson, rendere l’idea, con la quale A sinistra, Jackie Stewart davanti alla Brabham di Ickx prima decano dei giornalisti inglesi all’epoca da noi si acquistava della collisione che costringerà lo scozzese al ritiro. A destra, la delle automobili, (fu a fianco di qualche appartamento di medie Matra MS80 finita fuori pista dopo il discusso contatto con Ickx. Stirling Moss su Mercedes dimensioni. Jenkinson, da gen- durante la vittoriosa Mille Mi- tiluomo, tiene fede alla scom- glia del 1955) è uno che i piloti messa. Inutile dire che, data la li conosce bene. Frequenta le fama di cui gode nell’ambiente, In molti si sono chiesti come mai Jacky scuderie, lo si vede spesso a le sue immagini seduto sulla Ickx, dopo la brillante Stagione 1968 Colnbrook, ma, evidentemente, sedia del barbiere fanno il giro con la Ferrari, abbia corso nel ’69 con la Brabham, dove in qualche occasione non è convinto che Rindt possa di mezzo mondo. Alle spalle di ci sono state scintille in pista tra lui e a breve issarsi sul primo gradi- Rindt si classifica Courage, Jack Brabham. Il motivo è economico. no del podio. Non nel ’69, dice. terzo è Surtees che riscatta Ickx aveva chiesto alla Ferrari un in- Tant’è vero che aveva scom- parzialmente la deludente Sta- gaggio pari a ottanta milioni di lire, che messo che se nel corso gione della BRM. Giornata © RichardsF1.com possiamo stimare in circa tre milioni e dell’anno l’austriaco avesse negativa per i colori arancio: mezzo di euro odierni. Se su questo argomento si poteva an- vinto il suo primo Gran Pre- Hulme dopo il via scivola in- che venire a un accordo, quello che fu ritenuto inaccettabile mio, si sarebbe tagliato la fa- dietro, rientra ai box per risol- da Enzo Ferrari fu la pretesa di Jacky di trattenere interamen- mosa barba. Fino a quel mo- vere il problema al cambio, ma te per sé i premi d’arrivo, oltre alla richiesta che quelli di par- tenza fossero raddoppiati. Di qui il divorzio. mento gli è andata bene, ma è costretto al ritiro dopo cin- Rindt ha ancora due possibilità. quantatré giri. McLaren non A Watkins Glen la G.P.D.A., la commissione dei piloti per la Intanto al Glen è autore della prende neppure il via a causa di sicurezza creata da Jackie Stewart e Denny Hulme, aveva Pole, davanti di tre centesimi a noie al motore palesatesi du- chiesto e ottenuto l’arretramento di un terrapieno situato trop- Hulme. In gara, dopo rante il giro di ricognizione. In po vicino alla pista, ritenuto pericoloso in caso di uscita. un’accanita battaglia con Ste- compenso anche Ickx non L’intuizione si rivelerà provvidenziale: proprio allo scozzese, wart che deve abbandonare prende punti, così che le spe- urtato da Ickx, toccherà di uscire in quel punto e la sua mono- dopo trentasei giri con il moto- ranze di McLaren di riconqui- posto avrà modo di fermarsi senza danni nel provvidenziale re in avaria, l’austriaco ha pista stare il secondo posto in ottica spazio di fuga. libera e va a vincere, guada- Mondiale restano vive. Il dieci ottobre si va a Magdale- che va a vincere davanti a Ickx. na-Mixhuca, teatro del Gran Gran bella gara quella del neoze- Premio del Messico. Fin dalle landese che nell’ordine supera prove un fattore emerge in modo prima Rindt, poi Brabham, poi chiaro: le nuove gomme Good- Stewart e infine Ickx. Terzo è Year M20 hanno qualcosa in più Brabham che conclude davanti a che permette alle Brabham e alle Stewart. Poca fortuna nel Gran McLaren di primeggiare. Ste- Premio di casa per Rodriguez su wart constata che con il pieno di Ferrari. Partito dalla penultima benzina può ancora difendersi, fila, il messicano termina setti- ma, poi basta. Difatti, in griglia, mo a due giri. Meno ancora per la prima fila è appannaggio di McLaren, costretto a dare ancora Brabham (in Pole) e di Ickx, forfait prima del via e per Rindt, dietro di loro Stewart e Hulme. ritiratosi a causa di una sospen- Ancora problemi per Bruce che sione rotta. non prende il via. Stewart scatta In Messico è assente Hill, ferito- © Unknown per primo, ma la sua corsa in si gravemente in un incidente testa dura poco perché, al sesto avvenuto a Watkins Glen sul Il 1969 è trascorso all’insegna risale la china e chiude il dei sessantacinque giri previsti, finire della gara. L’asso britanni- di Stewart e dei suoi duelli Campionato al sesto posto, viene superato da Ickx. Stewart a co, già vincitore di due Titoli con Rindt e Ickx. Con sei vit- inserendosi tra Beltoise fine gara farà notare che il sor- mondiali, della 24 Ore di Le torie su undici Gran Premi il (quinto) e Hill. Proprio i pro- passo è avvenuto in regime di Mans e della 500 Miglia di In- dominio Stewart-Matra è stato blemi dei quali ha sofferto bandiere gialle esposte per dianapolis, rientrerà sorprenden- indiscutibile, ma sarà così Denny, hanno sottratto punti l’incidente avvenuto tra Siffert e temente all’inizio del 1970 anche nel 1970? Ci saranno utili a migliorare la classifica Courage, ma, conoscendo il bel- (userà ancora una stampella per grandi novità, dicono, special- in Coppa Costruttori, dove la ga, afferma che forse non le ha muoversi) con una Lotus della mente in Lotus, Ferrari e McLaren termina dietro a tutte viste. Poi lo passa anche Hulme scuderia di Rob Walker. BRM. E si aspetta di vedere la le altre motorizzate Ford. In- nuova March-Ford. dubbiamente ha avuto un peso Per quanto riguarda la McLa- determinante il fatto che a ren la Stagione non è stata Colnbrook l’obiettivo stagio- all’altezza di quella preceden- nale sia stato la Can-Am, ma te, anche se la vittoria di Hul- con uno sforzo in più, specie me in Messico ha restituito il nella parte finale della Stagio- sorriso a Bruce McLaren. Che ne, forse si sarebbe potuta di suo chiude l’annata 1969 agguantare la Lotus, afflitta da con un bel terzo posto nella preoccupanti cedimenti che Classifica Piloti, confermando hanno dato da pensare a Hill e l’intelligenza tattica e la visio- a Rindt. In più c’è da dire che ne di gara con cui il pilota- Gordon Coppuck, a partire da costruttore neozelandese ha metà Stagione, si è concentra- corso lungo tutto l’arco della to nella progettazione della carriera. Hulme, che nella M15, con lo sguardo rivolto © Sutton Images seconda parte di Campionato alla 500 Miglia di Indianapo- In Messico, Hulme e Ickx tagliano il traguardo divisi da meno di tre ha patito noie tali da portarlo lis del 1970. Che aprirà un secondi, una conclusione emozionante di una Stagione al di sotto al ritiro o a concludere fuori nuovo capitolo nella lunga delle aspettative per la McLaren. La vittoria di Hulme in Messico dalla zona punti, con i nove storia della Casa fondata da ridà fiducia a Bruce, che chiude al terzo posto nella Classifica Piloti. punti conquistati in Messico Bruce McLaren.

Per la Ferrari questa è la peggior Stagione in F1, dove il miglior risultato è il terzo posto di Amon in Olanda. Al termine la Scuderia di Maranello condivide con la BRM l’ultimo posto in Classifica Costruttori con soli sette punti conqui- stati, frutto di un terzo, di un quinto e di un sesto posto. Le uniche soddisfa- zioni a Maranello arrivano da Peter Schetty, che vince tutte le gare dell’Europeo Montagna al volante della 212 E e da Chris Amon che si aggiudi- ca la Tasman Cup con la Dino 2400. Tuttavia sarà proprio questa Stagione de- ludente, segnata dal tira e molla di Amon - “resto a Maranello o non resto?” - a dare una svolta radicale all’indirizzo tecnico della Scuderia in Formula Uno. © F1-Facts.com Nella foto, Chris Amon in azione a Clermont Ferrand con la Ferrari 312/69.

Stessa sorte per la BRM. Dopo una © Grand Prix Library Graham Hill, durante la Stagione priva di acuti, malgrado convalescenza per le frat- l’apporto di un Campione come Surte- ture alle gambe riportate es, (unica soddisfazione il terzo posto a Watkins-Glen, non ri- negli USA) la rifondazione inizia con nuncia alle battute di cac- l’arrivo del progettista Tony Southgate cia. Lo fa stando seduto dalla Eagle e con il sostegno della Yar- su di una poltrona girevo- dley, una nota casa di profumi che farà le da ufficio, posta sul cambiare livrea alle monoposto inglesi. cassone di un furgoncino. Gran Premio Pole position Giro più veloce Vincitore

Jack Brabham in Jackie Stewart in 1’21”8 alla Sudafrica Stewart (Matra-Ford) 1’20”0 media di 181,046 km/h

Jochen Rindt in Jochen Rindt in 1’28”3 alla Spagna Stewart (Matra-Ford) 1’25”7 media di 154,535 km/h

Jackie Stewart in Jackie Stewart in 1’25”1 alla Montecarlo Hill (Lotus-Ford) 1’24”6 media di 133,043 km/h

Jochen Rindt in Jackie Stewart in 1’22”94 alla Olanda Stewart (Matra-Ford) 1’20”85 media di 181,995 km/h

Jackie Stewart in Jackie Stewart in 3’02”7 alla Francia Stewart (Matra-Ford) 3’00”6 media di 158,719 km/h

Jochen Rindt in Jackie Stewart in 1’21”3 alla Gran Bretagna Stewart (Matra-Ford) 1’20”8 media di 208,583 km/h

Jacky Ickx in Jacky Ickx in 7’43”8 alla me- 7’42”1 dia di 177,244 km/h (per le Germania (per le F2: F2: Johnny Servoz-Gavin su Ickx (Brabham-Ford) Johnny Servoz- Matra-Ford alla media di Gavin in 8’11”1) 166,950)

Jochen Rindt in Jean Pierre Beltoise in 1’25”2 Italia Stewart (Matra-Ford) 1’25”48 alla media di 242,957 km/h

Jacky Ickx e Jack Brabham in Jacky Ickx in Canadà 1’18”1 alla media di 182,411 Ickx (Brabham-Ford 1’17”4 km/h

Jochen Rindt in Jochen Rindt in 1’04”34 alla Stati Uniti Rindt (Lotus-Ford) 1’03”62 media di 207,108 km/h

Jack Brabham in Jacky Ickx in 1’43”05 alla Messico Hulme (McLaren-Ford) 1’42”90 media di 174,672 km/h

In Sudafrica si vedono le M7A-1 (acquistata da Van Rooyen), la M7A-2 (Hulme) e la M7B di McLaren, telaio n° 3, denominata B perché ha i serbatoi laterali. In Spagna Hulme ha la M7A-2 e McLaren la M7C-1, che è un misto tra M7A quarto telaio, aggiornato con il retrotreno della M10 di F 5000. Le medesime monoposto proseguiranno nel resto della Stagione. In Gran Bretagna compare la M9A nelle mani di Bell, che disputa quell’unica gara. Elford dal Gran Premio d’Olanda pilota una M7B fino all’incidente del Nürbürgring. I punteggi attribuiti non cambiano rispetto all’anno precedente. Anche nel Valgono le stesse regole della Classifica Piloti. 1969 il Campionato è articolato in una prima e seconda parte e ciascun Il punteggio è conteggiato in base al risultato concorrente, qualora sia andato a punti in tutte le gare, dovrà scartare un ottenuto dalla macchina meglio piazzata in cia- punteggio a sua scelta per ciascuna parte del Campionato. Questa situa- scun Gran Premio, scartando un punteggio per zione non si verifica per alcun pilota, quindi il punteggio di tutti è pieno. ciascuna parte del Campionato, qualora una monoposto si sia piazzata a punti in ogni gara.

Pilota Vettura Punteggio Scuderia Punteggio

Jackie Stewart Matra-Ford 63 Matra-Ford 66

Jacky Ickx Brabham-Ford 37 Brabham-Ford 49

Bruce McLaren McLaren-Ford 26 Lotus-Ford 47

Jochen Rindt Lotus-Ford 22 McLaren-Ford 38

Jean Pierre Beltoise Matra-Ford 21 Ferrari 7

Denis Hulme McLaren-Ford 20 BRM 7

Graham Hill Lotus-Ford 19

Piers Courage Brabham Ford 16

Joseph (Jo) Siffert Lotus-Ford 15 Nota dell’autore: l’argomento For- Jack Brabham Brabham-Ford 14 mula Uno a quattro ruote motrici, John Surtees BRM 6 complesso per la sua specificità, esula da questa trattazione. Rimando per- Chris Amon Ferrari 4 tanto gli interessati al servizio intitola- to “Meteore 4WD” pubblicato nel fa- Richard (Dick) Attwood Lotus-Ford 3 scicolo n° 71 - ottobre 2011- di Auto- mobilismo d’Epoca, con interviste a Cooper-Maserati e Victor (Vic) Elford 3 Mario Andretti, Jean Pierre Beltoise, McLaren-Ford Derek Bell e Peter Westbury. E con Jack Brabham e Mauro Forghieri Pedro Rodriguez BRM e Ferrari 3 che spiegano perché Brabham e Fer- Johnny Servoz Gavin Matra-Ford 1 rari non misero in pista una loro 4x4.

Silvio Moser Brabham-Ford 1 È possibile acquistare il fascicolo te- lefonando all’ufficio arretrati e abbo- Jackie Oliver BRM 1 namenti di Edisport Editoriale Spa al n° 02 38085402 (fax 02 38010393), oppure inviando una E-mail all’indirizzo [email protected]