Studio Macrosismico Del Terremoto Del Gran Sasso (Italia Centrale) Del 5 Settembre 1950: Implicazioni Sismotettoniche
Il Quaternario Italian Journal of Quaternary Sciences 19(2), 2006 - 195 - 214 STUDIO MACROSISMICO DEL TERREMOTO DEL GRAN SASSO (ITALIA CENTRALE) DEL 5 SETTEMBRE 1950: IMPLICAZIONI SISMOTETTONICHE Andrea Tertulliani 1, Fabrizio Galadini 1, Fabio Mastino 2, Antonio Rossi 1 & Maurizio Vecchi 1 1 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Via di Vigna Murata 605, 00143 Roma 2 Collaboratore esterno RIASSUNTO: A. Tertulliani, F. Galadini, F. Mastino, A. Rossi & M. Vecchi, Studio macrosismico del terremoto del Gran Sasso (Italia centrale) del 5 settembre 1950: implicazioni sismotettoniche. (IT ISSN 0394-3356, 2007). Il 5 settembre 1950 alle 4.08 (GMT), un forte terremoto fu avvertito in tutta l’Italia centrale e arrecò gravi danni in diversi centri abitati delle province di Teramo, Pescara, L’Aquila e Rieti. Questo evento è il massimo terremoto storico avvenuto nell’area del Gran Sasso d’Italia, zona che secondo i cataloghi sismici italiani, è caratterizzata da un’attività sismica relativamente modesta. Questo lavoro è uno studio di revisione del terremoto del 1950 e del periodo sismico che ne seguì tra il 1950 e il 1951. Scopo della ricerca è quello di ampliare il quadro delle conoscenze su questo sisma e di inquadrarlo nel contesto sismotettonico regionale. La ricerca ha condotto al reperimento di molti documenti originali, sinora inediti, sia relativi alla scossa del 5 settembre 1950, che a quella dell’8 agosto 1951, che rappresenta l’evento più forte del periodo sismico successivo alla scossa principale. I risultati consistono in una maggiore com- pletezza delle informazioni sul terremoto, anche relativamente al ruolo delle repliche nel quadro del danneggiamento.
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