GIORNALE CULTURALE INFORMATIVO A CURA DEGLI “AMICI DELL’EREMO DI VALLECAMONICA”

LETTERE DALL’EREMO 75 LETTERE DALL’EREMO Dall’Eremo Da quarant’anni al servizio dell’Eremo DICEMBRE 2011 La pubblicità ANNO XXVI Attività e notizie Anima Materna della Casa sono alcune donne Direttore Responsabile Fissò lo sguardo su di lui e lo amò Don Gabriele Filippini Esercizi spirituali con i missionari di Maria La vita spirituale è simile all’acqua viva Autorizzazione n. 4/89 “Eccomi” - Servi di Dio del Tribunale di Esercizi spirituali per i sacerdoti Sulle orme di San Francesco

EREMO DEI Dal Monastero Il principio dello sperare SANTI APOSTOLI PIETRO E PAOLO Dalla Valle Comunità in cammino Concerti d’organo a Ossimo inferiore 25040 BIENNO (Brescia) XV Concerto d’autunno Telefono 0364/40081 www.eremodibienno.it Gruppi Attraverso l’Italia [email protected] Storia Il beato Innocenzo nelle testimonianze dei sacerdoti camuni ABBONAMENTO: Amici Mons. Giuliano Nava Ordinario € 15,00 Ricordo di Mons. Andrea Morandini Sostenitore € 30,00 Anniversario della morte di Mons. Almici Benemerito € 50,00 C.C. Postale n. 17738253 Biblioteca Hic sunt acari int. a Alma Tovini Domus Calendario Attività dell’Eremo - Programma 2012 Stampa: Tip. Camuna S.p.A. - Breno Tel. 0364/22007 Copertina di Lella Avanzini-Zaniboni

Si ringrazia la LETTERE DALL’EREMO È IN INTERNET AL SITO: che, condividendone le finalità, contribuisce alla stampa e spedizione di questa rivista. www.eremodibienno.it (pubblicazioni) Dall’Eremo DA QUARANT’ANNI LE SUORE DOROTEE AL SERVIZIO DELL’EREMO

1971: l’Istituto delle suore di Santa Do- la ricchezza del nostro carisma, ci inco- rotea risponde alla Chiesa di Brescia che raggiano nell’assumere questo apostolato ha chiesto la cooperazione in due case di animazione spirituale al servizio diretto diocesane di Esercizi Spirituali: a Mon- della Diocesi. tecastello di Tignale sul Garda e a Bienno Inizia così la collaborazione: dal 1° ot- in Valle Camonica, nell’Eremo antico dei tobre 1971, una piccola comunità vive Santi Pietro e Paolo. dentro l’Eremo di Bienno in dialogo re- La richiesta coincide con il consolidarsi di sponsabile con il Sacerdote incaricato un carisma particolare di animazione spi- dal Vescovo della Direzione dell’Opera, rituale, presente dalle origini: Madre An- in ascolto particolare delle necessità spi- nunciata, attenta alla formazione integrale rituali e pastorali della Valle Camonica, della donna cristiana, si era dedicata, fin terra tanto amata anche da Madre Annun- dal 1843, a Cemmo, agli Esercizi Spiri- ciata. All’Eremo si possono incontrare le tuali annuali per le alunne e, naturalmente, suore già al suono del campanello, quando per le suore. Questa attività, continuata la porta d’ingresso si apre, oppure in cu- ininterrottamente anche dopo la morte di cina o in altri luoghi della casa, occupate Madre Annunciata, viene sospesa durante in svariati servizi, sempre attente a far sì la prima guerra mondiale ed è oggetto di che le esperienze programmate possano riflessione nel periodo post-conciliare, avvenire nel migliore dei modi; attente ad quando il Vaticano II chiede che tutti gli ogni singola persona. Istituti Religiosi approfondiscano le loro C’è un altro servizio che la comunità delle origini per viverne la fedeltà nell’oggi. suore dell’Eremo vuole offrire, pur consa- L’Istituto delle Suore Dorotee non solo pevole dei propri limiti: è la testimonianza si conferma in questa forma apostolica della vita, offerta proprio in quanto comu- che considera l’espressione più alta di un nità, in quanto sorelle che hanno scelto di carisma educativo, ma potenzia l’attività rispondere con l’amore all’Amore di Dio degli Esercizi Spirituali, aprendo in Bre- che ama per primo. Lo fa con uno speci- scia (1967), a questo scopo, la Casa di fico stile di vita, con un voto fatto a Dio Spiritualità Mater Divinae Gratiae. di povertà, obbedienza e castità per dire La richiesta della Diocesi ci trova quindi che Lui è il Primo e l’Ultimo, l’Assoluto, in un momento favorevole, che predispone Colui che era, che è e che viene, Colui al all’accoglienza della richiesta. Mons. Quale si può consegnare la vita perché è Giuseppe Almici, Vescovo ausiliare di fedele. Si tratta di Sorelle che si affidano a Brescia e presidente della Fies (Federa- Dio e al Suo Spirito, ne conoscono l’opera zione Italiana Esercizi Spirituali) e don che plasma e purifica l’amore, che libera Dino Foglio, segretario, che apprezzano le energie più belle, rendendo possibile Dall’Eremo 2 la fraternità. Sorelle che sanno per espe- 1971: l’Istituto apre la comunità all’Eremo rienza che, accogliendo l’iniziativa di Dio di Bienno, potenzia la presenza missiona- nella propria vita, affiora la vera natura ria in Argentina, è alla vigilia dell’apertura dell’uomo, quella pensata da Dio “in prin- in Burundi (Africa): a ricordarci che dove cipio”. Vorrebbero ricordare che l’Amore un uomo o una donna hanno bisogno di è all’origine di tutto e ne custodiscono la ascoltare quanto è grande l’Amore del Pa- Fonte, sperando che anche ad altri venga dre, là è luogo di missione. il desiderio di dissetarsi… Un pugnetto Il fuoco dello Spirito ci scaldi il cuore per di suore nel cuore di un’opera diocesana, i fratelli che incontriamo là dove l’Amore con la Diocesi nel cuore. Come la Diocesi, di Dio ci pone. come la Chiesa, aperte sul mondo, ad ogni uomo. SUOR LUCIA MORATTI

Suore dorotee che hanno prestato la loro attività all’Eremo

- Suor Margherita Ferri (dall’1.09.1970 al 31.08.1973) - Suor Alberta Moreschi (dall’1.10.1971 al 31.10.1972) - Suor Giancarla Martinazzoli (dall’1.10.1971 al 30.06.1972) - Suor Pierina Bottanelli (dall’1.10.1972 al 30.09.1978) - Suor Franceschina Galli* (dall’1.10.1972 al 01.12.2001) - Suor Giuliana Gorno (dall’1.10.1973 al 31.08.1979) - Suor Piermaria Branchi (dall’1.10.1978 al 30.09.1997 e tutt’ora presente dal 21.10.2011) - Suor Gianaurelia Sangalli* (dall’01.10.1979 al 30.09.1980 e dal 31.07.2007 al 28.11.2010) - Suor Pierina Murachelli (dall’1.10.1980 all’1.10.1082) - Suor Carmelina Toloni (dall’1.09.1985 al 31.08.1990 e dall’1.09.2000 al 31.08.2001) - Suor Erminia Fontana (dall’1.10.1990 al 31.10.1990) - Suor Nives Pedretti (dal 30.09.1997 al 31.07.2000) - Suor Marina Tonoli (dal 30.09.1997 al 30.09.1999) - Suor Fiorina Fontana (dal 31.07.2000 al 30.09.2001) - Suor Marisa Mariotti (dal 30.09.2002 al 30.09.2005) - Suor Fabia Bonacasa (dal 30.09.2005 al 30.11.2006) - Suor Celinia Pedrotti (dal 30.09.2001 al 20.10.2011) - Suor Giuseppa Poiatti* (dal 2.09.2003 al 20.10.2011) - Suor Paola Rubagotti (dal 4.10.2010 tutt’ora presente) ______*sono tornate alla casa del padre Formazione LA PUBBLICITÀ

Johan Huizinga (1872-1945) è stato uno gonfia le cose e governa sempre di più la storico olandese che ha lasciato una trac- libertà. Un esempio. C’era una volta una cia profonda nella cultura europea. Nel bella costumanza. Si dava al bambino il 1935, in un libro “La crisi della civiltà”, nome del nonno o di altro caro parente anticipò idee e progetti che sono ancora o amico, per perpetuare gli affetti, per oggi di viva attualità. Una di queste idee è mantenere saldi e memori vincoli con gli più attuale ai nostri giorni che al tempo nel antenati e con gli amici. Quasi sempre il quale l’Autore la formulò: il senso della nome era quello di un Santo che diven- pubblicità. Oggi problema vivo anche tava, nel momento del Battesimo, il pro- per la tenuta del costume cristiano. Oggi, tettore del piccolo. E quale gloria ha dato dunque, con l’istruzione diffusa e con la l’Italia al nome augusto della Madre di pubblicità data in tempo reale ai fatti quo- Dio! Oggi, schiavizzati dalla pubblicità tidiani, l’uomo comune è diventato sem- che impone i suoi “eroi”, perfino dai ge- pre meno dipendente dalle proprie libere nitori cattolici i bambini ricevono spesso facoltà di pensiero e di giudizio. Bom- nomi come Kevin, Ariel, Falco, Selene, bardato com’è da notizie e informazioni Oceano e via dicendo. Che cosa fare? Un d’ogni genere, è sempre meno in grado sicuro orientamento per districarsi dagli di assimilare in termini critici e vitali il effetti più nocivi della pubblicità o, me- cumulo dei dati che gli viene propinato. glio, per sottrarci al suo dominio e padro- E questi, non elaborati, costituiscono un neggiarla, viene dal Concilio Vaticano ostacolo al ragionamento indipendente e II nel quale la Chiesa invita i giovani e i portano diritto a quello stato d’animo che genitori a discernere con criteri cristiani lo Huizinga definiva di infantilismo. Que- l’impatto con i media. “Specialmente i sto stato di cose è per gran parte determi- giovani si abituino a un uso moderato e nato e sostenuto dalla pubblicità sia poli- disciplinato di questi strumenti. Cerchino tica sia commerciale. Essa sovraccarica di di comprendere più a fondo le cose viste, suggestione ogni notizia, ogni prodotto e udite, lette. Ne discutano con i loro educa- trasforma in verità le sensazioni, le repul- tori e con persone competenti e imparino sioni, gli entusiasmi. E così le apparenze a formularne un giudizio retto. I genitori sostituiscono l’essere, gli pseudo valori poi ricordino che è loro dovere vigilare i valori veri. Si osservi quanto valore ha diligentemente affinché spettacoli, stampa perso la parola che è il mezzo principale e simili, che siano contrari alla fede o ai del pensiero. Più la si moltiplica, meno buoni costumi, non entrino in casa e i loro vale e meno conta, sia quella pronunciata figli non vi incorrano altrove” (Inter Mi- sia quella scritta. Moltiplicandola, aumen- rifica, n.10). tano certamente i malintesi e gli equivoci, Dopo, vennero il computer e internet! ma, quel che è peggio, aumenta l’indif- ferenza alla verità. La pubblicità, voluta GIANDOMENICO MUCCI S.J. dagli interessi industriali e commerciali, (La Civiltà Cattolica - Roma) Dall’Eremo ATTIVITA' E NOTIZIE

Giugno 2011 hanno vissuto mezza giornata di ritiro. • Nei primi giorni del mese ha avuto inizio • I giovani dell’anno di volontariato so- l’ottavo corso di iconografia, guidato ciale (AVS) hanno trascorso mezza dal maestro Giancarlo Pellegrini e da giornata di ritiro all’Eremo, mercoledì Suor Maddalena, eremita bolognese. 8, guidati dal direttore della casa e ac- Quest’anno è stata realizzata l’icona compagnati dai responsabili professor dell’Annunciazione. La domenica 5 giu- Diego Mesa e Suor Francesca . gno il Maestro ha tenuto una conferenza • Per Cori all’Eremo, domenica 12 giu- sulla spiritualità e l’arte dell’Icona, con gno, ha cantato la Corale San Gregorio annessa una piccola mostra dei lavori di Toline . dei corsisti. • I Ministri Straordinari dell’Eucarestia • Mercoledì 1° giugno Luca Dalla Palma hanno partecipato all’Eremo al loro ha presentato all’Eremo il suo ultimo corso di Formazione il 16, 17 e 20 giu- libro. Ne avevamo già dato notizia in gno. lettere dall’Eremo 74. • Lunedì 13 giugno don Francesco Pe- • Il 2 giugno, i cresimandi di Malegno, drazzi ha presentato ai catechisti della accompagnati dal Parroco, don Lino, Valle gli itinerari di Catechesi per i ra-

Corale San Gregorio Magno di Toline. 5 Dall'Eremo

gazzi. la pianista Sara Zamboni, ha offerto al • Giovedì 16 giugno la Cisl di Vallecamo- pubblico il concerto per il suo diploma in nica ha tenuto all’Eremo un’assemblea pianoforte, brillantemente conseguito. iniziata con la Celebrazione Eucaristica • Per la festa patronale dell’Eremo, mar- per le vittime del lavoro. tedì 28 giugno alle 20.30 si è ripresa la • Domenica 19 giugno ha avuto inizio il tradizionale veglia dei Santi Apostoli primo corso di esercizi spirituali estivi: con la celebrazione dell’Ufficio delle let- S.E. Mons. Carlo Ghidelli, Vescovo eme- ture. Per l’occasione l’organaro Gianluca rito di Lanciano, già assistente dell’Uni- Chiminelli ha portato all’Eremo la sua versità Cattolica, ha guidato i Sacerdoti ultima opera, l’organo positivo di recen- presenti, fra i quali il Vescovo di Brescia, tissima costruzione. S.E. Mons. Luciano Monari, in un itine- Margherita Chiminelli, soprano e Ales- rario di preghiera attraverso la Lettera sandro Foresti all’organo hanno animato agli Ebrei. la celebrazione, presieduta da don Giu- • Venerdì 24 gli anziani della Centro Ce- seppe Chiminelli, presbitero collabora- leri di Breno hanno visitato l’Eremo, tore dell’Eremo. accompagnati dall’animatrice Valeria e • Mercoledì 29 giugno, Mons. Gianfranco da alcuni volontari. Mascher, Vicario generale, ha presieduto • Sabato 25 e domenica 26 gli insegnanti la solenne concelebrazione eucaristica di religione, guidati dal direttore dell’uf- alla quale hanno partecipato molti sa- ficio scolastico della diocesi e dal suo cerdoti e fedeli della Valle. collaboratore, il professor Luciano Pace, hanno vissuto l’annuale appuntamento Luglio 2011 del corso di aggiornamento all’Eremo. • Sabato 2 luglio, l’Ucid ha tenuto • Domenica 26, nel primo pomeriggio, all’Eremo l’incontro estivo di preghiera

I giovani dell'anno di volontariato sociale. Dall’Eremo 6

e formazione. che laico. Un articolo nella rivista offre la • Domenica 3, per Cori all’Eremo, la testimonianza di uno dei partecipanti. Santa Messa è stata animata dal Coro di • Una cinquantina di Suore di don Bo- Cevo. sco (salesiane) della provincia emiliana • Da lunedì 4 giovedì 7, l’Eremo ha ospi- hanno scelto l’Eremo per gli esercizi spi- tato il corso della Facoltà teologica rituali, dal 29 luglio al 5 agosto. dell’Italia settentrionale sul tema antico • Domenica 31 luglio, la Santa Messa è dei “Sensi spirituali”. Erano presenti cor- stata animata dal trio Andrea Poetini, sisti da ogni parte d’Italia. violino, Melania Ferrari, organo e Marco • Mercoledì 6, alcuni monaci da Monteoli- Pennacchio, violoncello. I musicisti non veto Maggiore hanno visitato l’Eremo. solo hanno sottolineato momenti di me- • Da venerdì 8 a sabato 16 le Missionarie ditazione con l’esecuzione magistrale di dell’Amore Infinito hanno vissuto la set- brani di musica sacra, ma hanno anche timana degli esercizi spirituali. accompagnato, in trio, il canto dell’as- • L’Eremo ha ospitato, da sabato 9 a gio- semblea liturgica, in una sinfonia liturgica vedì 14, la fraternità laicale delle Piccole che ha aiutato a celebrare il Mistero. Figlie dei Sacri Cuori di Parma, per un itinerario spirituale guidato dal direttore, Agosto 2011 sul libro degli Atti degli apostoli. • Nelle quattro settimane di agosto altret- • Un concerto, sabato 9 e la Santa Messa, tanti corsi di esercizi spirituali. domenica 10, presieduta da Monsignor • Domenica 7, per cori all’Eremo, il Coro Aldo Delaidelli, hanno voluto celebrare “La Pineta” di Costavolpino ha animato il ricordo di Monsignor Andrea Moran- la Santa Messa delle 17. La sera stessa ha dini, fondatore e benefattore dell’Eremo. avuto inizio il corso di esercizi spirituali Nella rivista si trova il profilo di Mons. guidato, di cui si parla nella rivista, che Morandini tracciato da don Aldo, di- ha visto - anche quest’anno - l’Eremo rettore emerito dell’Eremo. Alla cele- riempirsi totalmente di esercitanti. brazione era presente una delegazione • La sera della solennità dell’Assunta di Marone, dove il nostro Benefat- sono giunti all’Eremo i diaconi perma- tore fu parroco, guidata dall’Arciprete nenti della diocesi di Brescia che per una don Fausto Manenti, direttore emerito settimana hanno vissuto gli esercizi spi- dell’Eremo. rituali, guidati dal loro padre spirituale, • Dal 14 al 20 luglio, le Suore Discepole di don Luigi Gregori. Gesù Eucaristico hanno trascorso alcuni • Un autobus di giovani della Valle ha par- giorni all’Eremo, alternando la preghiera tecipato alla GMG a Madrid, a partire - specialmente l’adorazione eucaristica - dal 16 agosto; l’Eremo ha curato l’orga- con la vista dei luoghi artistici e naturali nizzazione dell’esperienza. della Valle. • La settimana seguente, Padre Enrico di • Martedì 19 luglio la “Commissione or- Vita, dei Missionari di Maria, ha predi- gani” ha visitato l’Eremo per studiare la cato gli esercizi spirituali ai laici. realizzazione di un organo nuovo per la • Mons. Renato Tononi, ha convocato i Chiesa. collaboratori della Parrocchia Urbana di • Domenica 24 hanno preso avvio gli eser- Sant’Alessandro all’Eremo, da venerdì cizi spirituali per i sacerdoti predicati da 26 a domenica 28 agosto per la forma- Mons. Marco Frisina. Numerose le pre- zione e la programmazione dell’anno senze anche di alcune religiose e di qual- pastorale. 7 Dall'Eremo

Settembre 2011 Spiritualità della Valle. • Venerdì 2 settembre, il gruppo “Ca- • I giovani che hanno partecipato alla munni” si è ritrovato all’Eremo per ri- GMG di Madrid si sono ritrovati per prendere le attività. Meta raggiunta Ba- rivivere e concretizzare l’esperienza zena, dove si è pensato a come ripartire dell’Incontro. e si è affidato il futuro al Signore con la • Sabato 10, il Consiglio Pastorale di Ron- celebrazione della Santa Messa. cadelle ha tenuto all’Eremo una giornata • L’oratorio di Turate (Como) ha scelto di programmazione e formazione. l’Eremo per la partenza dell’annuale • Giovedì 22 settembre sono ripresi, un fiaccolata, sabato 3 settembre. po’ in anticipo, gli incontri dell’Unione • Domenica 4 settembre, per cori Apostolica del Clero: Padre Costanzo all’Eremo, hanno animato la Messa i Cargnoni (di Pisogne, residente a Roma cantori del coro ANA di Vallecamonica. e storico dell’Ordine dei Cappuccini) ha In serata sono iniziati gli esercizi spi- presentato la figura del Sacerdote Beato rituali per i sacerdoti, predicati da don Innocenzo da Berzo. Dario Vitali, camuno, docente ordinario • Dopo il viaggio estivo, sulle orme del di ecclesiologia alla Pontificia Università monachesimo in Italia, sabato 24, il Gregoriana. Gruppo di Riferimento si è incontrato per • Lunedì 5 le edizioni Studium di Roma la celebrazione eucaristica di ringrazia- hanno tenuto all’Eremo una riunione di mento e la programmazione dell’attività programmazione. per il nuovo anno. Alla sera il gruppo • Mercoledì 7, l’Istituto Atesino di Svi- dell’Ucid ha tenuto il suo incontro for- luppo ha scelto l’Eremo per una convo- mativo, aperto anche ai simpatizzanti. cazione istituzionale, durante la quale • Una santa Messa in ricordo di S.E. i partecipanti hanno visitato la Casa di Mons. Giuseppe Almici è stata celebrata

“Camunni” in Bazena Dall’Eremo 8

domenica 25 settembre da Mons. Aldo • Giovedì 6 ottobre, i sacerdoti della zona Delaidelli. Nella rivista pubblichiamo pastorale II hanno tenuto la loro prima un estratto dell’Omelia che ricorda la “congrega”. figura del Vescovo Ausiliare di Brescia • Venerdì 7 ottobre, il professor Giuseppe che fu promotore, sostenitore e amico Mari ha presieduto all’Eremo il conve- dell’Eremo. gno: “La sfida del gender all’Educa- • Da lunedì 26 settembre, fino al merco- zione”. ledì seguente il Vescovo di Brescia ha in- • Domenica 9 ottobre alla Santa Messa contrato all’Eremo i Vicari Zonali della si è ricordato, a un anno dalla morte, il Diocesi, insieme ai direttori degli uffici geometra Pierluigi Camadini, direttore di curia e ai Vicari Episcopali. dei lavori al tempo della costruzione dell’Eremo e poi sempre fedele amico e Ottobre 2011 benefattore. Ha celebrato l’Eucarestia il • All’inizio del mese è stata comunicata da figlio, don Alessandro. parte della Madre Generale delle Suore • Lunedì 10 hanno preso il via gli incontri Dorotee da Cemmo la decisione di tra- di formazione per i catechisti e gli inse- sferire Suor Celinia Pedrotti dall’Eremo gnanti di religione, tema generale è stato: alla Casa Angeli di Brescia e Suor Pensare la fede. Il prof. Luciano Pace, Giuseppa Poiatti alla casa di Capo di dell’Università Cattolica di Brescia, Ponte. Alle due suore partenti tutta la collaboratore dell’Ufficio diocesano gratitudine dell’Eremo. Contemporane- della scuola e insegnante di Religione al amente, la Madre annunciava la nomina Liceo Classico cittadino, ha introdotto di Suor Piermaria Branchi al servizio il cammino di riflessione con una con- dell’Eremo. Un felice ritorno salutato ferenza su: Una fede pensabile. Molti i da tutti con gioia. presenti.

L'incontro dei Camunni in Bazena. 9 Dall'Eremo

• Martedì 11 un gruppo di parrocchiani di da Mons. Carlo Ghidelli. Il Presule, noto San Giovanni Battista in Urbe ha visitato biblista e pastore, ha poi - lunedì 24 - of- l’Eremo, accompagnati dal prevosto, ferto la sua relazione nell’ambito del pic- Mons. Amerigo Barbieri. colo corso “Pensare la fede” illustrando • Mercoledì 12 un numeroso gruppo di come nei secoli - dalla Chiesa delle ori- donne ha partecipato al ritiro mensile. gini all’ultimo Concilio - il pensiero dei Nel pomeriggio, i ragazzi di Berzo e Cristiani è stato un “Pensiero Fedele”. Monte, hanno vissuto un momento di • Mercoledì 26 il gruppo di animazione ritiro in preparazione alla celebrazione della Sfisp ha tenuto un incontro di pro- dei sacramenti dell’iniziazione cristiana, grammazione. guidati dal direttore dell’Eremo. Li ac- compagnava il Parroco, don Giuseppe Novembre 2011 Franzoni con le catechiste. • Venerdì 4 novembre, il Vescovo di Bre- • Giovedì 13 i sacerdoti della zona II scia S. E. Mons. Luciano Monari ha hanno iniziato il cammino dei ritiri, gui- inaugurato il secondo anno della Sfisp. dati per questo primo incontro dai Padri Sul sito dell’Eremo due video presentano Saveriani, in preparazione alla Cano- sia la serata che la Scuola. nizzazione del loro fondatore, oggi San • Sabato 5 novembre, la Fondazione Ca- Guido Maria Conforti. munitas ha costituito un gruppo di studio • Da venerdì 14 a domenica 16 una cin- sulla “Storia del cristianesimo in Valle quantina di pellegrini è partito per Assisi, Camonica”. per un itinerario spirituale sulle orme dei • Per Cori all’Eremo, domenica 6, il Coro Santi Francesco e Chiara. Un parteci- San Valentino di Berzo Demo ha ani- pante ci ha offerto la sua testimonianza mato la liturgia. Alla sera sono arrivati che pubblichiamo. all’Eremo i sacerdoti partecipanti al • Martedì 18 si è tenuto il secondo incontro corso di esercizi: “Il nostro sacerdozio". del trittico “Pensare la fede”: due profes- Una lettura dei Vangeli con Paolo VI”, sori del Seminario diocesano, don Sergio predicato da Mons. Ettore Malnati della Passeri e don Raffaele Maiolini hanno diocesi di Trieste, molto apprezzato. Tra illustrato il tema: “Una fede pensata”, i presenti, fedelissimo, S.E. Mons. Bruno mostrando come fede e ragione vanno Foresti, Vescovo Emerito di Brescia e di pari passo e come sia ragionevole cre- Amico dell’Eremo. dere. • Venerdì 11 ha avuto inizio la Rassegna • Giovedì 20 alcuni sacerdoti si sono in- musicale autunnale “Cielinterra”. All’or- contrati per pregare e riflettere nell’am- gano positivo, la Maestra Olga Cocchi bito dell’Unione apostolica del clero. ha accompagnato Elena Gallo e Cristina • Sabato 22 un gruppo di pellegrini prove- Ramazzini, soprani, in un viaggio spi- nienti da Massa Carrara e diretti a Tirano rituale nel Cantico del “Magnificat”. Il ha sostato all’Eremo per la celebrazione concerto è stato offerto - grazie anche eucaristica. alla Comunità Montana di Vallecamo- • Per Cori all’Eremo, domenica 23 otto- nica e al Comune di Bienno - alle Suore bre, la Santa Messa è stata animata dalla Dorotee che da quarant’anni sono in ser- corale Santa Giulia di Piancamuno, la vizio all’Eremo. Il pubblico numeroso sera stessa sono giunti all’Eremo i sa- ha gradito la serata e apprezzato il suono cerdoti che partecipavano alla Settimana dell’organo a cassapanca. Teologica del Clero Bresciano, guidati • Sabato 12, don Guido Menolfi ha predi- Dall’Eremo 10

cato il ritiro per alcune suore della Valle. • Sabato 18, nell’ambito di Cielinterra, il Sin dalla sua fondazione, l’Eremo offre maestro Alessandro Casari ha presentato alle religiose la possibilità di una mezza l’itinerario dell’evoluzione della musica giornata di spiritualità aperta a tutte le cembalistica. persone consacrate che vengono invitate Concerto molto apprezzato anche per personalmente. le introduzioni argute e simpatiche del Nel pomeriggio, don Rosario Mottinelli musicista. ha celebrato al monastero la “Messa per • Sabato 19 la fondazione Camunitas ha i figli in cielo”. promosso la presentazione del diario, • Il Gruppo Camunni ha ripreso la sua at- edito dalla fondazione stessa, del medico tività all’Eremo proponendo un incontro militare Maria Zdziarska-Zaleska sulla con l’Economista di fama Alberto Qua- guerra polacco-bolscevica 1918-1921. drio Curzio. • Domenica 20, nel primo pomeriggio, • Domenica 13 novembre l’Eremo ha l’equipe vocazionale zonale ha iniziato ringraziato il Signore per i quarant’anni il cammino di incontri vocazionali per delle Suore Dorotee all’Eremo. le ragazze, animato dalle suore dorotee, L’Associazione Frau Musika ha propo- sacramentine e messicane della zona e sto un itinerario spirituale nella vita della da alcune laiche. Alla sera don Mario Beata Annunziata Cocchetti, Andrea Po- Bonomi ha predicato l’incontro di spi- etini al violino, Melania Ferrari al piano- ritualità per i giovani. forte, Marco Pennacchio al violoncello, • Venerdì 25 e sabato 26 la Confcoopera- Margherita Mensi e don Roberto Do- tive ha tenuto all’Eremo il seminario per menighini voci narranti hanno raccon- i suoi dirigenti. tato i “Venti d’infinito” dell’Istituto di • Venerdì 25 la rassegna Cielinterra ha Cemmo. La Santa Messa del “grazie” è stata trovato ospitalità al “Teatro delle Ali” presieduta da S.E. Mons. Bruno Fore- delle suore messicane di Breno con un sti. Nella celebrazione si è ringraziato il concerto della Pianista Olga Cocchi, che Signore anche per il dono all’Eremo di ha visto il “tutto esaurito”. Suor Celinia e Suor Giuseppa, destinate • Sabato 26 la Consulta di Pastorale Gio- dalla Madre ad altro servizio e si è ac- vanile ha vissuto una giornata di forma- colto il ritorno di Suor Piermaria. zione con Suor Daniela Pasini. Il diret- Nella rivista è pubblicato il pensiero di tore dell’Eremo ha tenuto la meditazione saluto del direttore. iniziale e don Roberto Cremona, della • Da lunedì 14 un gruppo di sacerdoti ha Diocesi di Cremona, ha celebrato l’Eu- seguito un “corso di ritiro spirituale”, carestia. predicato da don Giovanni Ciarcià, della • Nel pomeriggio di domenica 27 i cate- Prelatura della Santa Croce. chisti della zona pastorale terza, hanno • Il ritiro delle donne, mercoledì 16, è stato vissuto il ritiro di avvento guidati dai predicato da S.E. Mons. Giambattista loro sacerdoti, don Sergio di Darfo, don Morandini. Giovanni di Montecchio, don Angelo di • Da venerdì 18 a domenica 20 un gruppo Corna e Bessimo e don Adriano di Arto- di iconografi ha svolto un seminario gne. sulla “doratura delle icone”, guidati da Il pomeriggio si è concluso con il vespro Suor Maddalena. presieduto dal direttore dell’Eremo. Dall’Eremo ANIMA MATERNA DELLA CASA, SONO ALCUNE “DONNE FORTI”, LE SUORE DOROTEE DA CEMMO

Domenica 13 novembre l’Eremo ha rin- L’Eremo è un dono. Un dono di Dio alla graziato il Signore per i quarant’anni Chiesa e - nella Chiesa - a tante anime, delle Suore Dorotee all’Eremo. All’inizio un dono specialmente per la comunità cri- della celebrazione il Direttore dell’Eremo stiana e civile della Vallecamonica. si è rivolto all’assemblea con queste pa- L’Eremo è un dono di Dio cioè un ta- role introduttive. lento. Un talento che ha portato frutto. Eccellenza, carissime Suore Dorotee, Anima materna della Casa, da qua- Rev.mi Sacerdoti, cari fratelli: benvenuti rant’anni, sono alcune “donne forti”, le all’Eremo! suore dorotee da Cemmo, per le quali oggi

Gli artisti della meditazione musicale “Venti di infinito”. Dall’Eremo 12 rendiamo grazie. Insieme ai volontari, ai benefattori, ai tanti amici dell’Eremo e ai direttori miei predecessori, le nostre suore sono state anima materna della casa. Davvero possiamo dire, con la prima let- tura, che “ben superiore alle perle è il loro valore”. E, con la seconda lettura, che all’Eremo, le suore “non hanno dormito come gli altri, ma sono state sveglie”. In questa celebrazione preghiamo anche per il recente movimento delle suore: espri- miamo gratitudine a suor Giuseppina e a suor Celinia per il loro servizio augurando loro ogni bene; e salutiamo con gioia il ri- torno di suor Piermaria che, insieme a suor Mons. Bruno Foresti Paola, è ora a servizio dell’Eremo. presiede la concelebrazione per il 40°. La Messa è ringraziamento al Signore che attraverso l’Istituto di Cemmo e la sua Ma- il bene che vuole all’Eremo e per la sua dre Generale, che saluto, dona all’Eremo e disponibilità, grazie alla Madre Generale, quindi alla Valle e alla Diocesi la presenza che ci saluterà al termine della Messa, Preziosa delle suore. grazie a tutti voi qui presenti a pregare e Grazie a S.E. Mons. Bruno Foresti per lodare il Signore.

L'assemblea liturgica. Dall’Eremo FISSÒ LO SGUARDO SU DI LUI E LO AMÒ

Anche quest’anno sono finalmente arri- reagisce al peccato dell’uomo con l’incar- vate le vacanze, relax, passeggiate, qual- nazione redentrice del Figlio. che giorno di mare, ma che gusto avrebbe L’uomo come risponde a questo gesto il tempo del riposo senza una sana e be- d’amore? Con la passione e crocifissione nefica immersione nel mondo dello Spi- di Gesù che per salvarci si carica di tutto rito? il peccato dell’uomo, scende nella morte, Ecco perché una settimana di esercizi la sconfigge e risorge. spirituali nel magnifico Eremo dei Santi Noi cristiani partecipiamo alla Pasqua Pietro e Paolo di Bienno è imperdibile! del Cristo attraverso il Battesimo in cui Il tema: “Fissò lo sguardo su di lui e lo muore l’uomo vecchio e siamo resi par- amò. (Mc 10,21) Scoprirsi redenti”. tecipi della morte, sepoltura, risurrezione, La metodologia: il silenzio, la preghiera redenzione e vita nuova in Cristo. personale e comunitaria, il confronto con Tutti noi il giorno del nostro battesimo guide illuminate che si sono prese cura del abbiamo ricevuto molti regali, ma oso af- nostro dialogo con lo Spirito. fermare che il più bello di tutti sia stato Partiamo con una domanda: “Che cosa un semplice disegno, proprio così, una li- devo fare per avere la vita ?”. “Segui nea nera e pulita che delinea l’ovale di un me”. volto, traccia i capelli, gli occhi il naso e la Chiarissimo, ma è poi così facile da met- bocca: l’immagine di Cristo in noi. tere in pratica? Ovviamente ci vuole un La peculiarità di questo dono? po’ di tempo e di fatica, ma non la nostra, Non da appendere sopra il letto in camera, quella dello Spirito che, rispettoso dei ma da custodire nel cuore, da colorare con tempi di ognuno, si fa strada nel cuore i colori della vita, della Vita vera quella per liberarlo dalle difficoltà della sequela, che nasce dalla sinergia io- Spirito Santo dalla nostra chiusura, dalla sterilità, dalla e che ci fa diventare simili a Cristo. cultura dell’io, dagli effetti spettacolari Difficile, troppo complesso??? con cui ci immaginiamo la venuta di Credo bene! Dio nella nostra vita, dalla fretta, dagli Come sempre hanno ragione le nostre idoli… guide, gli esercizi si fanno… Riassumendo potremmo dire che la radice Non so se sono riuscita a incuriosirvi, ma della difficoltà della sequela è il peccato: credetemi sulla parola gli esercizi sono noi tutti siamo peccatori. un’occasione di grazia e di nutrimento Il peccato porta alla rottura delle relazioni vitale!!! Approfittatene, l’anno prossimo con Dio e con i nostri fratelli e dunque saranno dal 6 all’11 agosto! alla morte. Ma Dio non ci abbandona nella morte e SILVIA RIVADOSSI Dall’Eremo ESERCIZI SPIRITUALI CON I MISSIONARI DI MARIA – GIOIOSI TESTIMONI DI CRISTO – “MARIA E LE BEATITUDINI”

Un’esperienza quando è particolarmente significativa lascia un segno profondo nel cuore e nella mente, ma anche un po’ di rimpianto per ciò che si è vissuto e che si suppone destinato a non ripetersi; nel no- stro caso però, se a Dio piacerà, tra meno di un anno potremo tornare a riviverla. Si sta parlando del corso di esercizi spiri- tuali, tenutosi l’ultima settimana di agosto presso l’eEremo dei Santi Apostoli Pietro e Paolo di Bienno, il cui tema era, come indica il titolo: “Gioiosi testimoni di Cristo – Maria e le beatitudini”. Un corso guidato dal sacerdote P. Enrico Di Vita, Superiore Generale dell'Isti- tuto dei Missionari di Maria di Marina di Massa (sotto nella casa madre di via Fe- nice, durante la cerimonia di benedizione della nuova statua di S. Giuseppe, com- patrono dell’Istituto), coadiuvato dalla sito internet dell’Eremo non rende com- consorella Suor Maria Grazia Melegari pletamente giustizia della preziosità del dell'Istituto delle Missionarie di Maria, luogo, tanto meno dell’atmosfera di racco- che con i Missionari di Maria formano glimento nella quale si viene immersi, in una un’unica Famiglia religiosa ed al modo assai naturale, varcando il cancello quale hanno partecipato una trentina di d’ingresso. laici, amici di più o meno antica data della I due bellissimi chiostri quasi contigui Famiglia, provenienti da varie regioni (in e con quella particolare apertura sul pa- prevalenza Toscana, ma anche Lazio, Li- norama della valle che entrambi offrono, guria, Lombardia, Marche). rappresentano una piacevolissima sorpresa per chi voglia fermarsi a riflettere o fare Tutto molto bene quindi. qualche passo durante la meditazione per- A cominciare dal luogo, che molti di noi sonale. non conoscevano. Se tutto ciò non bastasse per trovarsi com- Ebbene si può affermare che la pur ricca pletamente a proprio agio, al resto provve- documentazione reperibile attraverso il derebbero, com’è puntualmente avvenuto 15 Dall’Eremo ad ogni minima richiesta, l’affabile dispo- nibilità del direttore don Roberto Domeni- ghini e dell’instancabile suor Paola (non- ché delle sue consorelle Dorotee).

Quanto al contenuto del corso, titolo e sottotitolo danno già un’idea del percorso “ad ostacoli” che Padre Enrico ha im- posto, prima di tutto a sé stesso e poi ai partecipanti alla settimana di riflessione e preghiera. Come si diceva al momento dei saluti, dopo questo ritiro spirituale ascoltare o riflettere il vangelo di Matteo sulle beati- tudini non sarà più come prima. Perché sarà impensabile, allo scandire di ogni singolo “..... beati...”, non ripercor- rere in qualche modo i punti più forti delle meditazioni e delle omelie di P. Enrico e, perché no, delle riflessioni alle quali ci spingeva individualmente quando, con pa- zienza, ci invitava a rientrare nelle nostre camerette, per meditare la parola di Dio. Percorso non facile perché sappiamo che le incrostazioni della quotidianità non si eliminano varcando la porta di un eremo o di una chiesa; occorre una seria revisione interiore e questo, come ben si comprende, flessione. si scontra da un lato con il vissuto di ogni E quella “povertà di spirito” sulla quale giorno di ciascuno e dall’altro con i tempi il sacerdote ha battuto fin dalle primis- relativamente ridotti di un ritiro. sime meditazioni, richiede una palestra Lo stesso silenzio, che con perseveranza non sempre agevole da praticare (occorre dolce P. Enrico ci chiedeva di rispettare, “rimettere in funzione i muscoli dello rappresenta nel nostro modo di vivere spirito” come ci disse subito P. Enrico, un’anomalia, quasi un non senso di fronte preannunciando il tipo di lavoro che ci al frastuono delle nostre città e, purtroppo, attendeva). anche delle nostre case. Ma in fondo è la stessa palestra di Gesù Far comprendere e comprendere nel con- “che -– diceva la nostra guida spirituale, creto che la parola di Dio si può ascoltare aprendo il corso –- iniziava la sua giornata e meditare solamente nel silenzio non è nel silenzio e nella preghiera per stabilire semplice, specie per l’uomo d’oggi il quale il suo contatto con il Padre”. viene “addestrato” a farsi spesso largo con Un tema tradizionalmente ostico, quello le parole, piuttosto che con i fatti e la ri- del silenzio, ma come sempre la Provvi- Dall’Eremo 16 denza aiuta ben al di là dei meriti e così è capire un po’ bastata un’ora di incontro, straordinario, meglio la strada con le Clarisse del vicino convento di S. indicata da Suo Chiara, con le quali abbiamo avuto il pri- Figlio con quel vilegio di recitare i Vespri nel corso della nuovo decalogo nostra unica uscita al di fuori dell’eEremo, rappresentato dal per metterci a contatto con l’essenza vera discorso della e la preziosità del silenzio: in pochi istanti Montagna. è stato possibile percepire quanto non sa- Come ultima remmo riusciti a cogliere attraverso varie notazione va ri- nostre prolisse riflessioni. levato infine che non sempre le nostre L’originalità (e anche la difficoltà) del giornate terminavano dopo la recita della corso di esercizi è stata quella di riper- Compieta: in alcuni dopo cena c’è stata correre le vie delle Beatitudini seguendo una gradita appendice, quello che nelle oc- passo passo la vita di Maria, dall’annuncio casioni di incontro a livello culturale e po- dell’angelo al Calvario, anzi alla Penteco- litico ormai si usa chiamare "caminetto", ste. Recuperando l’essenza del rapporto di cioè la chiacchierata in libertà, a margine Dio con l’uomo, attraverso una lettura del dei lavori ad esempio di un convegno, libro della Genesi depurata dall’alone “fa- dove ci si accomoda magari in un salot- tino, per scambiarsi domande e risposte in volistico” che da sempre lo caratterizza. modo più informale e diretto. Un cammino che potremmo sintetizzare Per tre serate la giornata si è conclusa in così: sulle tracce di Maria, attraverso il di- questo modo anche per noi, dando un mo- scorso della montagna. Il che corrisponde mento di spazio a dubbi, interrogativi o perfettamente al carisma mariano dei Mis- magari semplici sfoghi su questioni di fede sionari di Maria ed alla strada tracciata dal che Padre Enrico cercava con le sue rifles- loro Fondatore, Padre Valfredo Zamperini: sioni e risposte di rimettere in ordine. “essere Maria ….. capaci … di condurre L’auspicio è che accanto ai fin troppi e sé stessi e ricondurre a Dio con Maria ogni troppo accesi confronti su temi politici e essere umano”; così recitano le loro Co- culturali che popolano i simposi e le se- stituzioni. La prima discepola di Gesù (a rate televisive, possa prendere sempre lato la bellissima statua della Vergine che più campo la consuetudine, per noi cat- campeggia nel piazzale del convento di tolici, di incontrarci più spesso, anche in- Marina di Massa), colei che ha saputo am- formalmente, magari in parrocchia dopo maestrare gli apostoli disorientati e affranti una Messa pomeridiana o la recita di un per la perdita del Maestro è così divenuta rosario, per affrontare, possibilmente in giorno dopo giorno, nel corso della setti- modo guidato ed ordinato, temi di fede e mana di ritiro, anche la nostra maestra. di morale. Attraverso la recita dell’Ufficio, le pre- Perché finito il corso di esercizi e in gio- ghiere del mattino, la S. Messa, l’ascolto iosa attesa del successivo il confronto con delle meditazioni del sacerdote, il Rosa- la quotidianità possa continuare nel segno rio e l’Adorazione Eucaristica e i nostri della sequela dei passi di Maria. “ritorni” in camera, Maria ci ha aiutato a forzare la pigrizia dei nostri cervelli per I PARTECIPANTI AL CORSO Dall’Eremo LA VITA SPIRITUALE È SIMILE ALL'ACQUA VIVA...

Inizia così la citazione dell’archimandrita bito della Caritas o della Pastorale della Sofronio Sakharov, posta all’inizio del salute), sia a livello di unità pastorale o programma degli esercizi spirituali che la parrocchiale, in armoniosa collaborazione Comunità dei Diaconi permanenti della coi Sacerdoti. Gli ambiti più frequenti Diocesi di Brescia ha tenuto all’Eremo dal sono quelli dell’animazione della carità, 15 al 20 agosto. Il Diaconato permanente del servizio liturgico e della Parola (dalla (cioè non transeunte, inteso come tappa proclamazione alla catechesi e ai gruppi verso il Sacerdozio), istituito dalla Comu- biblici).Se però si vuole vedere un Dia- nità degli Apostoli fin dalle origini della cono irrigidirsi e scuotere un po’ il capo, Chiesa per sottolineare la dimensione bisogna chiedergli: “Ma che cosa ' fa' un del servizio fatta propria dal Signore con Diacono?” o, meglio ancora: “Che cosa ' la Sua intera vita umana e cristallizzata può fare' un diacono?”. Infatti una voca- nell’immagine della lavanda dei piedi, è zione non si misura sul fare, ma si misura una realtà che nella storia della Chiesa sull’essere! Prima di fare qualcosa, innan- è stata fulgida (basti pensare, negli Atti zitutto il Diacono è un ministro ordinato degli Apostoli, alla conversione dell’eu- dal Vescovo per essere segno e strumento nuco etiope ad opera del diacono Filippo, nella comunità cristiana di quell’amore del al primo martirio cristiano del diacono Signore che si fa servizio ai fratelli.Alla santo Stefano o, in tempi più recenti, settimana dell’Eremo sono state presenti all’opera del diacono san Francesco d’As- oltre quaranta persone (circa 25 Diaconi, sisi) fino alla sua progressiva rarefazione 7-8 in cammino e una decina di mogli), vi- e vera e propria scomparsa nel corso del vendo nel silenzio degli esercizi un clima Medioevo.Il Concilio Vaticano II ha rein- di semplicità, di profondità e di fraternità. trodotto il Diaconato permanente, come Il silenzio veniva rotto solo nella mezzora primo grado del sacramento dell’Ordine tra la cena e il programma serale (com- (il secondo e il terzo grado sono il Sacer- pieta, rosario o via crucis). Come sempre dozio e l’Episcopato), conferibile dopo capita in queste occasioni, è stato bello adeguata preparazione ad “uomini maturi, assistere, al termine degli esercizi e con la anche sposati”. In Italia la Diocesi di Bre- ripresa della facoltà di parola, ad un fitto scia è stata fra le primissime ad introdurre scambio di indirizzi e numeri di telefono il Diaconato, tanto che oggi vi operano per risentirsi: segno di quanto l’amicizia una cinquantina di Diaconi, mentre sono nel Signore cresca anche senza il bisogno una ventina coloro che sono in cammino di tante parole…Gli esercizi sono stati pre- di preparazione verso l’ordinazione.I Dia- dicati da don Luigi Gregori, direttore spiri- coni operano, su incarico vescovile, sia tuale della Comunità diaconale da meno di a livello diocesano (ad esempio nell’am- un anno e già apprezzato per la sua capa- Dall’Eremo 18 cità e la sua sobrietà, frutto anche di tanti in continuità, a volte rispettando con mise- anni di attività come direttore spirituale ricordia i tempi nostri e della Sua Chiesa, del Seminario diocesano. Molto apprez- a volte spronandoci a “sciogliere le vele”: zata la partecipazione agli esercizi anche Lui ci dà la forza (san Paolo ci ricorda: di don Sergio Passeri, delegato vescovile “…non io, ma la grazia di Dio che è in per la formazione dei Diaconi.Questi eser- me!”). Siamo chiamati dunque a contem- cizi, ha esordito don Luigi, non sono “a plare il volto del Signore e a farci lavare i tema”, ma sono “di scopo”, intendono piedi da Lui, per essere purificati da dubbi, cioè ristorare la nostra interiorità, alla incertezze e scoraggiamenti e realizzarci ricerca di quell’equilibrio tra il darsi da veramente, comprendendo che siamo chia- fare donandosi agli altri e lo stare con il mati a diventare figli di Dio, in un processo Signore, pronti alla lotta spirituale contro di continua conversione alla carità e nella le tentazioni, senza avere paura del cam- consapevolezza che il dono dello Spirito biamento da parte Sua, ma affidandoci a ci rende sale della terra. L’invito è quindi Lui con fiducia. In particolare, ci ha detto quello di liberarci dalle molte dipendenze, don Gregori, per le persone ordinate e che tra le quali la disponibilità economica, il sono quindi spesso un punto di riferimento ruolo sociale, il potere, la stima degli al- per i fratelli, ciò significa essere capaci di tri…, riscoprendo i tre consigli evange- sequela di Cristo e di sequela con la croce. lici della povertà, della castità e dell’ob- Sempre, però, aperti alla speranza e pronti bedienza, per poter fare della nostra vita ad infonderla agli altri. Ciò è possibile se un dono nel servizio, con umiltà e con la si sa rimanere col Signore, in particolare consapevolezza della dignità nostra e dei con la preghiera. Si scoprirà sempre di più fratelli. Spirito Santo, vieni! di essere guidati da Lui, amorevolmente ed MAURO SALVATORE

Anche le spose dei diaconi permanenti hanno condiviso l'esperienza. Dall’Eremo ‘ECCOMI’ - SERVI DI DIO ESERCIZI SPIRITUALI PER SACERDOTI E LAICI LA TESTIMONIANZA DI UNA PARTECIPANTE

L’Eremo dei Santi Pietro e Paolo, che dal rata: chi si conosce ammicca uno sguardo cocuzzolo del monte sovrasta il borgo di all’amico, scambia con lui qualche battuta Cividate Camuno, ha spalancato i suoi e poi si entra nell’atmosfera di raccogli- ingressi già dal primo pomeriggio: i tor- mento per accogliere Lui, la Parola viva, nanti che si arrampicano sul pendio che incarnata, la sola capace di dare sicurezza poi si adagia per spianarti la strada fino al cammino (“Lampada per i miei passi è lassù; il convento delle Clarisse, tran- la tua parola/ luce sul mio cammino” - Sal sito ob-bligatorio per i molti pellegrini, 118). Gli Esercizi Spirituali iniziano così sono un primo gradino verso la vetta a già. La sera dell’arrivo con distribuzione cui ogni credente o cercatore di Dio già del programma, la scansione e i ritmi guarda con speranza. delle giornate - la preghiera comunitaria Quando entri nell’Eremo, il silenzio ti e personale, l’Eucarestia, le meditazioni. avvolge o piuttosto il silenzio ti parla: Il silenzio ci permetterà di gustare la Sua uno sguardo furtivo alla solidità della parola perché, spiega l’oratore, il fine di struttura, ai suoi anfratti che si aprono a ogni meditazione (e degli stessi Esercizi ventaglio per accoglierti, ai chiostri con Spirituali) è di incontrare Cristo. archi che convergono lo sguardo verso un L’aprirsi di ogni giorno è vissuto come pozzo, al centro del giardino antistante, desiderio di stare in compagnia di Lui: evocativo di quello della samaritana, fin dalla prima mattinata sacerdoti e sussurra un sacerdote - e poi, la chiesa laici, oranti, cercano lo spazio fisico più principale già predisposta per accogliere idoneo alla preghiera personale, respiro la preghiera personale, le salmodie, le ce- dell’anima, nella chiesa, nel chiostro, lebrazioni eucaristiche che scandiranno sulla terrazza che dà sulla vallata sot- le ore delle giornate. tostante per poi unirsi all’armonia delle Alla sera di domenica 21, i partecipanti salmodie, corali guidate dal sacerdote di attesi sono quasi tutti arrivati: Mons. turno e dall’organista e cantore. Marco Frisina, dopo il viaggio avventu- E poi l’inizio delle meditazioni dal tema roso da Roma, i quarantacinque sacerdoti unificante ECCOMI - SERVI DI DIO - in (sì perché gli Esercizi Spirituali hanno compagnia di coloro che Mons. Frisina loro, come ospiti privilegiati ), tre reli- chiama familiarmente ‘i nostri amici’ giose e quattro laici; il ‘regista del coro’, (due dall’A.T., Abramo e Mosè, e tre dal il giovane direttore dell’Eremo, don Ro- N.T., Pietro, Giovanni e Paolo), i cinque berto, l’organista, il cantore, i semina- giganti, uomini veri con le stesse fragi- risti. lità, difetti, dubbi nostri, scelti per pren- Ci si predispone al silenzio già nella se- dere il posto di Dio per un servizio, un Dall’Eremo 20 ministero grande, per la salvezza degli uomini. “Questo vale sempre, aggiunge, perché nell’ordinarietà delle esistenze è resa manifesta la straordinarietà di Dio”. La sottolineatura è forte e capace di sol- levare l’animo dell’ascoltatore dal senso della propria inadeguatezza, dal peso della missione sacerdotale avvertito in qualche momento, dalla fatica delle prove, dallo sconforto di qualche insuccesso. E così scorrono un giorno dopo l’altro, nelle due meditazioni giornaliere, le pre- senze di questi Servi di Dio. ABRAMO fa da apripista, una figura chiave nella storia della salvezza. al mo- mento della chiamata di Abramo (Gen.11), il Signore gli disse ad Abramo: “Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti Mons. Marco Frisina indicherò.” (Gen.12, 1), accom-pagnan- dolo con una promessa ‘spropositata’: Ma ancora una volta, l’oratore ci ricorda “Farò di te una grande nazione.” (Gen che Dio ama essere piegato dall’amore 12, 2). Dio ‘sequestra’ Abramo quasi con del suo servo e dalla sua intercessione un gesto di gelosia, lo mette da parte per sincera, espressione di intimità con Lui. lui, per il suo servizio. “Così è per il consacrato e per la voca- Abramo rimane fino alla fine il figlio zione laicale, sottolinea l’oratore, ma la buono, giusto, amico di Dio, capace di consacrazione sacerdotale è ancora più accettare le prove più dure. forte perché al sacerdote Dio chiede di Ciò che è chiaro è che i testi biblici seguirlo fino alla morte e di spezzarsi per ora sembrano aprirsi alla nostra mente Lui, per essere con Lui ed essere croci- come nel dispiegarsi di un fiore alle luci fisso con Lui”. Di questo ogni sacerdote è dell’alba e al calore del sole - armonia consapevole nel momento in cui risponde del cosmo, spesso evocata da Papa Be- con il suo ‘Eccomi’ alla chiamata. . nedetto. Cresce la nostra comprensione e Aggiungerò che Mons. Frisina, con il si illumina d’incanto l’agire di Dio nella suo piglio garbato e ‘gioiosamente iro- storia della salvezza, come nel caso di nico’ ci riporta alla concretezza del nostro Mosè, il secondo gigante che ci viene agire quotidiano e ai nostri piccoli com- proposto. promessi e tra questi il relativismo dal In Eb 3, 1, sentiamo citare Mosè in ri- quale Papa Benedetto spesso ci richiama ferimento a Gesù: “Gesù ….è degno di - quando cerchiamo di piegare la volontà fede… come lo fu anche Mosè in tutta la di Dio entro i limiti del nostro orizzonte. sua casa, vale a dire il popolo di Israele. 21 Dall’Eremo

Questo secondo gigante già adombra le stessa di Gesù. La sua lettura è sempre caratteristiche di fedeltà e di misericor- in Cristo: la salvezza passa attraverso la dia che troveremo in Gesù: con Lui, in- sofferenza e questa è la risposta ai nostri fatti, Dio dà una svolta alla storia della interrogativi sul perché di tanto dolore salvezza con il compimento delle nozze nel mondo: ciò che Gesù ha vissuto, il eterne tra Dio e l’Agnello. cristiano è chiamato a vivere nella sua Ciò che maturiamo via via sempre più carne. Gesù non trionfa come Davide ma dalla ‘lettura’ dalle meditazioni è la con- come l’Agnello immolato, un’immagine sapevolezza che il Servo di Dio è un difficilmente accettabile ancora oggi nella uomo che vive nella sua ordinarietà, che società contemporanea. Mons. Frisina ci risponde alla chiamata di Dio con il suo invita a calarci nella nostra esperienza, ‘Eccomi’ incondizionato, che accetta di nelle nostre paure di fronte alla possibilità farsi sconvolgere la vita, che lotta, entra di sconfitte, all’emarginazione; all’essere in ami-cizia ed intimità con Dio, cerca relegati al ruolo di perdenti. La Chiesa di piegarlo quando la prova è troppo pe- vera, e Giovanni lo sa, è quella di Cristo, sante, che ha come scopo ultimo il portare dei santi ma come tutti i contemplativi, gli uomini a Lui. Guardiamo a Pietro, il egli riesce a leggere anche su questo volto pescatore di Galilea, focoso, incostante, di sofferenza e di travaglio, la sua bel- lontano dal mondo cultuale del tempo, lezza. facile a farsi catturare dalla figura del Mons. Frisina ricorda che la Chiesa è Maestro, un esempio dell’uomo comune. come la sposa del Cantico dei Cantici: la Gesù sale sulla sua barca, gli siede ac- bellezza di questa Sposa è il sangue dei canto e gli dice: “ Prendi il largo e gettate martiri. Se la vogliamo bella, l’oratore ci le reti” (Lc 5, 4). “Sulla tua parola getterò dice, dobbiamo partecipare al corteo dei le reti” (Lc5, 5) è la sua risposta dopo un martiri, vivere cioè la nostra quotidianità attimo di esitazione e poi, di fronte alla portando la croce, per amore a Cristo, sua consapevolezza di non essere degno: l’Agnello immolato. “Quando cantiamo “Allontanati da me che sono un pecca- l’Agnus Dei, ci porta a riflettere ancora tore” (Lc 5, 10). l’oratore, ricordiamoci che Lui sta li, su Guardiamo Giovanni come l’erede, il di- quella finestra aperta sul cielo, seduto scepolo e l’amico di Gesù ma in realtà la sul trono, come descritto da Giovanni, sua personalità è molto più complessa e a governare il mondo. La sua capacità forte. contemplativa gli dà la possibilità di ve- É un po’ possessivo nei confronti del Ma- dere: la contemplazione è la dimensione estro, passionale ma alla fine è plasmato del cuore. Con l’Apocalisse Giovanni ci fino a sviluppare in sé una capacità mi- anticipa ciò che avverrà. stica: lui protagonista in prima persona L’invito è di guardare all’Agnello immo- degli avvenimenti, ha sperimentato un lato e di distogliere lo sguardo dal ‘quo- forte coinvolgimento emotivo e lo vuole tidiano che ci banalizza’. trasmettere. Ciò che vuole mostrare è il A mano a mano il cammino biblico senso della storia, piena di contraddizioni, avanza, l’assemblea sente crescere in sé di morti, di misteri, come è stata la vita la familiarità e l’amicizia con questi Servi Dall’Eremo 22

cato e della morte. Lo Spirito, infatti, li- bera l’uomo dalle opere del corpo e rende il cristiano figlio adottivo del Padre. Che diremo alla fine? Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Esso ci salverà (At 8, 36). Paolo ci insegna ad essere missionari: an- che nel mezzo delle tragedie del mondo: c’è la certezza che Dio ama le Sue cre- ature. Il messaggio che ci è stato trasmesso at- traverso la vicinanza ai cinque pilastri della fede, Abramo, Mosè, Pietro, Gio- vanni e Paolo, è la consapevolezza della grandezza del ministero sacerdotale, del dono ricevuto della Parola, che è viva, di Gesù che incontriamo ogni giorno nell’Eucarestia. L’invito dell’oratore è di leggerla, la Pa- rola, di ‘incontrarla’ con amore, di farne tesoro perché nessuna parola è scritta Mons. Frisina. invano. Il suggerimento diretto suona così: “Cerchiamo di viaggiarci dentro”, immagine metaforicamente molto sugge- di Dio, come già invitati a fare da Mons. stiva per suggerirci la via che dobbiamo Frisina, fin dalle prime battute d’inizio seguire nella nostra vita. degli incontri. “Le parole, tante, sono tutte porte attra- I testi suggeriti per la lettura sembrano verso cui entrare ed incontrare il Verbo. ora dispiegarsi alla conoscenza e all’ac- Appassioniamoci a questa avventura”. coglienza; “La Scrittura cresce con chi la E tutti sappiamo che la nostra avventura legge” e così è automatico il passaggio a incomincia ora, e ogni giorno e così ci Paolo figura raffinata di teologo, eccle- allontaniamo dalla sala delle Meditazioni, siologo come il ‘Vecchio Marinario’ di Cole- Spesso Paolo ritorna sulla chiamata: ridge che, al termine del suo viaggio di passa tre anni di solitudine in Arabia per espiazione per l’uccisione ‘irrazionale’ mettere ordine nella sua vita ma è sem- dell’albatro, se ne va ‘come uno che è pre più confermato nella sua chiamata. stato stordito’… ma che si alza l’indo- Entra nelle sinagoghe o va direttamente mani un uomo diverso, ‘più saggio’ e noi ai pagani. più consci della grandezza del ministero Il suo capolavoro rimane Rm 8 in cui sacerdotale. ci parla della dinamica dello Spirito, dell’amore che libera dalla legge del pec- GIANNA GIANNETTA Dall’Eremo ESERCIZI SPIRITUALI PER I SACERDOTI

Il corso di esercizi guidato da don Dario sappiamo controllare il nostro intimo. Vitali, all’inizio di settembre è stato un Nessuna disdetta può umiliarci, se sap- cammino guidato dalla Parola di Dio e piamo vincere l’orgoglio. dai documenti del Concilio Vaticano II Niente può turbare la nostra vita, se le alla riscoperta dell’essere Chiesa. Al ter- nostre intenzioni sono sincere. mine il Predicatore, molto apprezzato, ha Nessun nemico può sottometterci, se ab- offerto – come ricordo – questo antico biamo la pace dentro di noi. testo: Noi siamo i primi responsabili dei nostri errori e delle nostre sconfitte. Signore, per tuo volere, ogni nostro pro- Tutte le difficoltà spariscono, se prima gresso visibile dipende da quello che ab- sappiamo guidare noi stessi. biamo dentro. Nessun male può colpirci dal di fuori, se (Prefazio del V secolo) Dall’Eremo SULLE ORME DI SAN FRANCESCO 14-16 OTTOBRE, PELLEGRINAGGIO AD ASSISI

Scorrono veloci le immagini fuori dal fi- nestrino. Scorrono più lente le istantanee dentro di me. Dal buio intenso della partenza si entra nel nuovo giorno che ci accoglie con una distesa di nuvole bianche ed un orizzonte dai colori infuocati dell’alba. E in uno spettacolo così emozionante non si può non pensare a Dio. Dopo quest’esperienza credo che tutto sia stato scritto, ma non deciso. La scelta se realizzare o meno quello che Dio ha scritto per ognuno di noi è intima, personale e non può essere demandata ad altri. Siamo noi che decidiamo se rispon- dere alla chiamata, è solo nostro il sì o il no. Questa certezza mi trasmette una se- renità e una forza interiore mai provata. È la lezione di S. Francesco, di S. Chiara e, seppur in maniera minore, è quanto mi è Suor Celinia, Suor Paola ed Elisabetta sul Sagrato rimasto dall’incontro con Suor Emanuela, della Basilica Inferiore ad Assisi. la clarissa del protomonastero di S. Chiara che nel pomeriggio di sabato ha condiviso cosa viva ed accogliente. con noi la sua esperienza. E finiscono questi giorni ma non me ne In questi luoghi ho respirato l’aria sono accorta, il tempo è volato tra mo- dell’Eremo, eravamo a La Verna, ad menti di riflessione spirituale e spensiera- Assisi, nei territori di S. Francesco e S. tezza perfettamente alternati, e si ritorna Chiara, ma era come se non ci fossimo mossi da Bienno. Questo mi ha fatto ca- a casa con un pezzettino di infinito nel pire che sono le persone che rendono spe- cuore. ciale un posto. Gli stessi colori dell’alba dell’andata ci L’Eremo per me ha un gusto magico, lo accompagnano nei vespri al ritorno. stesso che ho assaporato in questi giorni Un cerchio di fuoco all’orizzonte illumina e questo grazie solo a don Roberto, alle le nostre preghiere a Dio e da un senso suore e a tutti coloro che lo rendono una d’eternità mentre si canta il del Magnifi- 25 Dall’Eremo

zettino d’infinito che cerca il suo posto nel puzzle dell’universo e guardo alla mia vita, ripenso a tutte le cose belle che ho avuto, alla fortuna di certi incontri con persone davvero speciali e le vedo segno tangibile dell’amore che Dio ha per me e con que- sta consapevolezza ogni attimo assume un significato diverso. Di questi giorni mi rimarranno molte cose, le emozioni e i brividi durante le celebra- Facciata della Basilica Superiore di San Francesco zioni, lo stupore di vedere di nuovo questi ad Assisi Superiore. posti con occhi nuovi, la complicità nata con alcune persone, le risate in pullman, cat. In Valle ci accoglie la stessa luna che ma soprattutto il sorriso di suor Elisabetta. ci aveva salutati alla partenza, mi sento Grazie a tutti, grazie a Dio. parte di un qualcosa di più grande, un pez- ROBERTA CAROLINA RICCI

Il Saio di San Francesco, custodito nella Basilica a La Verna. Dal Monastero IL PRINCIPIO DELLO SPERARE

Mentre, vegliando, attendiamo l’alba del (1211-12/2011-12). Un centenario che Natale, quando echeggerà il coro degli an- ricorda un inizio: l’inizio della realizza- geli che acclamano Gloria a Dio nell’alto zione di un desiderio. Nelle Lettere che dei cieli e pace in terra agli uomini che Chiara scrive ad Agnese non compare mai egli ama, riascoltiamo anche alcune parole il termine speranza, più volte, invece, il di Chiara. Sono parole che riecheggiano termine desiderio. nel cuore di quante hanno scelto di seguire E, in realtà, il desiderio è ciò che tiene il Signore come ha fatto lei, ma sono an- accesa la speranza, che la rende sempre che parole che, nella Chiesa, rimangono nuova anche nei momenti di fatica, di disponibili per tutti quelli che si accostano smarrimento, di dubbio. Se ritorni al tuo a Chiara con il sogno della santità. principio, sembra dire Chiara ad Agnese, Sempre vedendo il tuo principio è la frase se richiami alla memoria del tuo cuore il tratta dalla seconda lettera di Chiara ad desiderio che ha dato inizio al tuo cam- Agnese di Praga che accompagna l’ottavo mino, non puoi che continuare a sperare. A centenario della fondazione dell’Ordine sperare anche solo che il Signore, all’ori- 27 Dal Monastero gine di questo desiderio, lo porti anche a compimento. Quale è il desiderio primo di Chiara, quello che la fa correre nella vita, tanto che i suoi passi non raccolgono nem- meno la polvere? É il desiderio di imitare il Signore. Di abbracciare Cristo. Il Cristo povero, che si è fatto per noi spregevole; il più bello tra i figli degli uomini, divenuto per la nostra salvezza il più vile degli uo- mini. Chiara invita Agnese a guardare lui, a considerarlo e contemplarlo. Perché è da Gesù, dalla sua passione, morte e risurre- zione che nasce la speranza, una speranza viva e sempre disponibile per ogni uomo. Una speranza che ci accompagna in tutti i giorni che ci sono dati da vivere sulla terra e che ci introduce in cielo. Dice in- fatti Chiara: se con lui patirai, con lui re- gnerai... morendo con lui sulla croce della tribolazione, possederai con lui le eteree dimore negli splendori dei santi. Preghiera a S. Chiara d’Assisi Guardare a Gesù, al suo amore appassio- nato per noi, è contemplare i cieli aperti e noi, lì, con Lui. É attraversare l’ombra Chiara, donna felice, vera cristiana, dei beni della terra, per scorgere la loro aiutaci a vivere nella Via del Vangelo, origine eterna, il rimando assoluto che il loro passaggio sulla terra indica, l’eterno per portare ovunque nel tempo. la testimonianza lieta dell’Amore Dicono alcune testimoni al processo che che colma la vita. Chiara recitava ogni giorno i salmi dell’Uf- Chiara, madre dolcissima, sorella nostra, ficio della Passione composti da France- sco. Chiara sa, quindi, che all’ombra delle custodisci in noi il fuoco dell’ardente desiderio ali del Signore si ha speranza (FF 284) ed è che ti ha reso lieve ogni infermità e fatica. certa che egli non abbandonerà tutti quelli Chiara, sposa luminosa, vergine pura, che sperano in lui (FF287). intercedi per noi presso Il principio della speranza di Chiara non sembra essere altro che l’amore di Gesù il Padre delle misericordie mostrato pienamente nella sua passione e affinché Gesù riversi in noi morte e radicato nei cieli per noi dalla sua l’abbondanza dello Spirito, risurrezione. Stringersi a lui, abbracciarlo, è l’ascensore che ci conduce alla pienezza oggi e sempre, nei secoli. della vita, alla pienezza dello sperare, cioè all’amore, l’unica realtà che, dice Paolo, Amen. non passerà. Dalla Valle COMUNITÀ IN CAMMINO: IL VESCOVO PRESENTA A BOARIO IL SINODO SULLE UNITÀ PASTORALI

Nella festa di S. Francesco d'Assisi, mar- vivace del solito (si saprà poi che aveva tedì 4 ottobre scorso, si è ripetuto l'appun- avuto una giornata intensissima), ma ciò tamento che ormai da anni dà il via uffi- nonostante, il suo discorrere risulta co- ciale all'attività delle parrocchie camune: munque estremamente efficace nel coniu- l'incontro al Centro Congressi di Boario gare semplicità e profondità di pensiero. col Vescovo Luciano che presenta le sue L'intervento è diviso in tre parti: 1) l'obiet- scelte pastorali. tivo del cammino di questi anni; 2) la de- Essendo la diocesi di Brescia convocata cisione di andare verso le unità pastorali; dal suo pastore per celebrare un Sinodo 3) il significato del Sinodo. – convegno, adunanza, dal greco syn (in- Il primo punto viene introdotto dal ri- sieme) e odos (cammino) – sul tema delle chiamo conciliare alla Lumen Gentium unità pastorali, quest'anno l'evento era (Costituzione sulla Chiesa): la Chiesa in particolarmente atteso (l'ultimo Sinodo Cristo è sacramento (realtà visibile che celebrato risale infatti al 1979). trasmette l'invisibile) dell'unione di Dio Mons. Luciano appare meno brillante e con gli uomini e degli uomini tra di loro.

Il Vescovo invita la Diocesi di Brescia a "guardare avanti" e a scrutare i "segni dei tempi" 29 Dalla Valle

L'unità della Chiesa non è perciò solo una chie alle unità pastorali. A partire dal questione di efficacia della sua azione, Concilio di Trento (1545-63) la Chiesa si quanto piuttosto di realizzazione della sua rende capillarmente presente attraverso lo natura e identità. strumento della Parrocchia e del Parroco Per realizzare il desiderio di Dio di frequentemente inamovibile. Questa tipo- un'umanità che vive come un'unica fami- logia di presenza ecclesiale, centrata sul glia in comunione con Lui la comunità legame Parrocchia-Parroco, punto di forza cristiana deve "far vedere" Cristo. della Chiesa italiana che è popolare e non Lo può fare se rafforza quel legame pro- d'élite, non è oggi replicabile sia per le fondo di fraternità, che va oltre i legami vaste mutazioni sociali (si pensi solo alla di sangue, fondato sull'obbedienza della mobilità delle persone per le loro attività fede alla Parola di Dio: "Poi, tendendo la formative, lavorative e ricreative, oppure mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco alla diffusione della comunicazione di mia madre e i miei fratelli! massa), sia per la drastica diminuzione Perché chiunque fa la volontà del Padre del numero dei preti. mio che è nei cieli, egli è per me fratello, Il cambiamento è notevole ma non di- sorella e madre»" (Mt. 12, 49-50). struttivo, cioè si può affrontare attraverso Tale legame rinnova e arricchisce gli uo- forme di flessibilità pastorale e di assun- mini col dono della pienezza di vita del zione di responsabilità laicale per tutti i Risorto che suscita diverse vocazioni e compiti che non necessitano strettamente missioni (unità non significa uniformità) del prete. che vissute insieme dal popolo di Dio edi- L'attività pastorale è sicuramente oggi più ficano il Corpo di Cristo, cioè lo "fanno complessa e le Unità Pastorali sono un vedere". modello di collaborazione tra parrocchie Tele legame si realizza e si vive nella di un territorio omogeneo per rispondere Diocesi, che non è una suddivisione della alla complessità attraverso una proposta Chiesa Cattolica (universale), bensì una pastorale condivisa che aiuti le parroc- presenza della Chiesa intera in un territo- chie minori nei compiti pastorali che ri- rio (come una particola contiene tutto il chiedono dimensioni e risorse maggiori. Corpo di Cristo), a patto che sia in comu- L'impiego delle competenze dei preti può nione con le altre diocesi e con la Chiesa essere massimizzato, la collaborazione dei di Roma. laici resa meno episodica, fino ad essere Così si vive nella Parrocchia (in comu- intesa come vocazione e missione per un nione con le altre parrocchie e con la ministero permanente. Diocesi) anche se questa non può essere L'unità pastorale non va assolutamente realizzazione completa della Chiesa in intesa come soppressione di parrocchie, un territorio mancandole la possibilità né tantomeno come mera centralizzazione di "riprodursi" attraverso il sacramento di servizi pastorali. dell'Ordine. Non è diminuzione della presenza sul ter- La riflessione sulla Parrocchia permette ritorio ma suo incremento attraverso una al Vescovo di introdurre la seconda parte capillarità di proposte e presenze però del discorso: il passaggio dalle parroc- non realizzate solamente dal prete, ma Dalla Valle 30 da un'équipe pastorale. Non è un cambia- mento traumatico dell'articolazione della diocesi, ma un traguardo del nostro cam- mino da perseguire, seppur con calma, in progressione continua. Infine, nel terzo punto del suo intervento, Mons. Monari ha motivato perché questo cammino abbia richiesto la convocazione del Sinodo. Esso è la forma più solenne di decisione diocesana che permette al Vescovo di le- giferare, "sentendo" il Popolo di Dio al completo attraverso varie forme di rappre- sentanza. La Chiesa non è infatti né una democrazia, né una monarchia assoluta; essa è una comunione gerarchica: le deci- sioni appartengono al Vescovo, ma il pro- cesso decisionale deve coinvolgere tutta la comunità dei battezzati mossi dallo Spirito Santo. Se si cammina e si decide insieme, il percorso, anche se più difficile, risulta l'opera di Renato Laffranchi (Città della Pace. Tem- più ricco di ecclesialità e di efficacia. Il pera su tavola 125x183 cm, 1983, St. Louis) costituisce Concilio di Trento aveva previsto un si- il logo del Sinodo e la copertina del sussidio per la preparazione nodo diocesano addirittura annuale, anche se con la sola presenza dei sacerdoti. Il Mons. Monari ha infatti chiuso il suo in- Concilio Vaticano II ha voluto valorizzare tervento a Boario sottolineando che non varie forme per esprimere il suo modello sarà importante solo l'assemblea sinodale di chiesa fondata sulla comunione. Ne sono derivati a livello diocesano o parroc- ma la realtà di tutti i credenti impegnati chiale i vari consigli presbiterale, pasto- a pregare, celebrare, ascoltare, valutare, rale, degli affari economici, dei consultori, consigliare. Ciò che conta è il tessuto della ecc. Il Vescovo Luciano intende il Sinodo Chiesa bresciana e che chi le appartiene come momento solenne della comunione senta ed esprima corresponsabilità. diocesana, ma non straordinario, perché la ALFREDO MORATTI "logica sinodale" dovrebbe entrare nella quotidianità delle nostre comunità fino a Per riprendere e approfondire il tema pre- diventarne funzione normale. Il Sinodo si sentato dal Vescovo a Boario è disponibile costituisce di tre tappe: la riflessione e la al Centro S. Siro "Comunità in cammino. consultazione delle comunità cristiane; Sinodo sulle Unità Pastorali. Strumento l'assemblea sinodale; il documento post- per la riflessione e la consultazione dio- sinodale con le indicazioni normative del cesana", Edizioni Opera Diocesana San Vescovo. Tutto il percorso è importante. Francesco di Sales, Brescia 2011, € 2,50 Dalla Valle CONCERTI D’ORGANO A OSSIMO INFERIORE PRESTIGIOSE ESECUZIONI NELLA CHIESA PARROCCHIALE

“L’ode si levava alta, maestosa e usciva impetuosa dalle porte pur chiuse della chiesa per giungere seducenti alle orec- chie del paese” si può leggere in un mio romanzo mentre descrivevo il canto dei fedeli nella chiesa parrocchiale di Ossimo Inferiore. Ora mi sento di riscrivere quelle righe per i concerti d’organo che nelle scorse setti- mane si sono tenuti nello stesso tempio. La “voce” non è di devoti che, nel canto, levavano alta la loro preghiera, ma quella di un organo, un “signor” organo costru- ito nel 1810 da Gaetano Callido e che, per iniziativa del parroco don Francesco Bacchetti, è stato restaurato per tornare a fare sentire alta, maestosa e seducente, la propria voce giusto duecento anni dopo. Il privilegio toccò il 25 settembre 2010 a Jean-Paul Lècot, maestro di cappella e organista del santuario di Lourdes; ad Jean Paul Lecote ascoltarlo una folla commossa di fedeli e di appassionati. Quest’anno, esattamente sabato 30 lu- Parigi. Le sue esecuzioni, di livello asso- glio, con non poca emozione il maestro luto, hanno “scomodato” Valente, Byrd, Alessandro Casari da Brescia ha inaugu- Scheidemann, Bach e Zipoli accanto rato una pregevole stagione organistica all’immancabile Frescobaldi. eseguendo brani di musica veneziana del Martedì 16 agosto, all’indomani di musi- ‘700 con Benedetto Marcello, Baldassare che “sguaiatamente leggere”, Ossimo e i Galuppi e Antonio Vivaldi in bella evi- suoi ospiti è tornata a deliziarsi in chiesa denza. con il venticinquenne Alessandro Casali, Una settimana dopo in tanti hanno ascol- da San Leo, che, malgrado la giovane età, tato e, grazie alle riprese in televisive, am- è organista titolare nel Duomo di San Le- mirato Francois Menissier, docente al con- one e della Pieve di Santa Maria Assunta servatorio di Rouen e titolare del grande di San Leo. organo do Saint-Nicolas-des Champs a A Ossimo, con un repertorio dove ha com- Dalla Valle 32 prensibilmente incluso i suoi corregionali Benedetto Bellinzani, Adriano Banchieri e Girolamo Frescobaldi, ha mostrato talento e grande dimestichezza sulla piccola ta- stiera del nostro Callido riscuotendo tanti calorosi e convinti applausi. Undici giorni dopo, sabato 27, abbiamo fatto la conoscenza di Anne-Adeline Lamy di Suresnes (Francia). Nella sua carriera può vantare due me- daglie d’oro e, se avesse potuto, gliene avrebbe conferita una anche Ossimo: strepitosa! Accanto ai compositori noti ha presentato il fiammingo J.P.Sweelinck e gli spagnoli J.F.Dandrieu, Francisco An- dreu e S.A.De Hereida. Sabato 10 settembre Pierre Perdigon, pro- fessore emerito al Conservatorio Nazionale di Grenoble e organista titolare a Greno- ble e Lione. Nel suo repertorio abbiamo ritrovato Gabrieli, Frescobaldi, Scarlatti e Galuppi. Gian Maria Italia e Alessandro Casali La stagione si è chiusa invece con un or- ganista italiano di grande prestigio: il Mo. Francesco Tasini. Il suo concerto, programmato per il 24 Artefice di questo programma di sicuro settembre, è stato organizzato dall'Asso- alto livello e che in molti invidiano, è il ciazione Amici della scuola diocesana di parroco Don Francesco Bacchetti a cui va musica Santa Cecilia, sotto la direzione il merito di avere così promosso, accanto artistica del maestro Tullio Stefani. ad una visione diversa della liturgia, un Il Mo. Tasini è una figura notissima: com- grande interesse culturale e, non seconda- piuti gli studi musicali nei Conservatori rio, turistico per Ossimo. di Bologna e Milano diplomandosi “cum Se glielo si fa notare si schermisce: ama laude” vanta una carriera straordinaria che troppo il “suo” Callido per dare significati annovera anche saggi, trascrizioni, pub- diversi alla sua musica. blicazioni, revisioni critiche. Vincitore di numerosi concorsi di composizione è, fra Può quindi capitare di scorgerlo alla tastiera l’altro, membro dell’Accademia filarmo- mentre accompagna la messa celebrata da nica di Bologna. un altro sacerdote: un modo discreto per Tra il pubblico di fedelissimi che non per- esprimere con quanta considerazione ha dono i concerti di Ossimo, immancabile portato questo tesoro a rinascere dopo de- era Don Roberto, direttore dell’Eremo: cenni di triste, malinconico silenzio. che non ha perso una “suonata” del rinato Callido di Ossimo. GIAN MARIA ITALIA Dalla Valle XV CONCERTO D’AUTUNNO IN SANTA GIULIA A PIANCAMUNO

Nonostante la giornata fortemente e costan- Leoncavallo, Bizet, Puccini all’operetta di temente piovosa, d’altra parte in assonanza Lèhar e Ranzato, per finire con la canzone con la sua denominazione, il Concerto classica di Valente, Gastaldon, De Curtis, d’Autunno 2011 a Piancamuno richiama i Vian, Fain. Volendo offrire appena un lampo suoi fedeli appassionati alla XV edizione interpretativo per ogni protagonista, è ad del 18 settembre 2011. Nato dall’idea di alta tensione drammatica Decaro in ‘Vesti coniugare l’impatto architettonico della la giubba’ da I pagliacci di Leoncavallo; il chiesa di Santa Giulia del XII secolo, dove duo Bozzato-Guerini è brillantissimo in ‘Là la manifestazione si svolge, con la magia ci darem la mano’ dal Don Giovanni di Mo- dell’ascolto di melodie del periodo classico zart; violinista e pianista offrono con abilità e del Novecento (questo è il tema, mante- lo straordinario ‘Il canarino’ di Poliakin; i nuto nel tempo), il Concerto è ora veramente quattro strumentisti in un singolare “Omag- adulto se presenta nella serata protagonisti gio alla Luna” rendono con suono romantico come il soprano Tosca Bozzato della Scuola ‘Bianca Luna’, ‘Verde Luna’, ‘Luna italiana’ veneta della Fenice di Venezia, il tenore Lo- e ‘Luna rossa’ di Remipas-Gomez-Vian. renzo Decaro dalla Scala, il baritono-basso La serata si chiude con tre graditissimi bis: Giovanni Cesare Guerini dal Donizetti di Bozzato-Guerini al gioco in ‘Duetto buffo di . I cantanti sono accompagnati due gatti (Katzenduett)’ di Rossini; Decaro dal pianista Alessandro Papale, dal violini- in una poderosa (per i prolungati acuti) ver- sta Paolo Artina, dal violoncellista Oliviero sione di ‘O sole mio’; cantanti e strumentisti Testa e dalla flautista Federica Ziliani, tutti tutti nell’augurale ‘Brindisi’ da La Traviata di grande esperienza. Il programma della di G. Verdi. serata tiene fede al tema. Si passa, così, da pagine operistiche di Mozart, Rossini, SEBASTIANO PAPALE

Nella foto da sinistra De Caro, Papale, Bozzato, Ziliani, Artina, Testa, Guerini, Gruppi ATTRAVERSO L’ITALIA

Il 24 ottobre 1964 Paolo VI si recò a Montecassino a consacrare la basilica ri- costruita dalla distruzione bellica e pro- clamò San Benedetto Patrono d’Europa. La visita dell’Abbazia di Monte Cassino è stato uno dei luoghi simbolo del viag- gio promosso e organizzato dal Gruppo di Riferimento dal 17 al 25 agosto come momento centrale dell’attività annuale. Il progetto culturale ha portato a sostare e visitare luoghi di forte significato storico, culturale, architettonico, ma soprattutto spirituale e religioso. Un percorso che si è sviluppato su più di 3000 km, attraversando 12 regioni ita- liane, per avvicinarsi e ritrovare le radici culturali della nostra bellissima Italia, che purtroppo spesso disconosciamo nella sua ricchissima offerta di testimonianze stori- che, culturali e religiose, uniche ed esem- Chiesa di San Nicola plari nel loro genere, nonché individuare e ritrovare aspetti fondanti della costruzione detto una innovativa forza di azione e di dell’Europa contemporanea. presenza nella società del tempo: si attiva Un cammino che si sviluppa attraverso un processo che porterà gradualmente a secoli dall’impero romano, ecco la vi- quella mirabile unità spirituale che carat- sita alla stupenda villa Adriana a Tivoli, terizzerà il medioevo. un “capolavoro che riunisce in maniera Le tappe di Subiaco, Casamari, Monte unica le forme più alte di espressioni delle Cassino sono testimonianze viventi della culture materiali dell’antico mondo medi- forza connaturata nella grande intuizione terraneo”. benedettina che trova nella “Regola” il La caduta del mondo romano, l’arrivo di fondamento per la costruzione e diffusione nuove popolazioni, le devastazioni, l’in- di quella mirabile rete di monasteri, luoghi stabilità politica e le violenze che carat- di irradiazione del messaggio evangelico, terizzano quegli anni si contrappone alla che diventerà una forte guida e fonte di nascita di movimenti spirituali che trovano rinnovata speranza per il continente eu- nel monachesimo cenobitico di San Bene- ropeo. 35 Gruppi

La mirabile sintesi di “Ora et labora”, spi- ritualità e azione, contemplazione e vita nel mondo, ma la “Regola” si apre con la parola “Ascolta”, disponibilità d’animo aperta agli altri, tutto attraverso l’obbe- dienza consapevole e accettata interior- mente al Vangelo. Il monachesimo eremitico era giunto in Italia dall’Oriente e le chiese campestri viste a Matera, la celebrata città dei Sassi, ne sono una visibile testimonianza. Castel del Monte Una parte significativa del viaggio ha toc- cato la Puglia con la visita a insuperabili le eleganti chiese del barocco leccese. cattedrali, testimonianze di grandi abilità Un sito unico per il richiamo che esercita architettoniche, artistiche, ma soprattutto su un vasto territorio delle Murge è Ca- di capacità di comunicare la fede: i testi stel del Monte, che possiamo definire il sacri sono comunicati ai fedeli con la ric- «tempio laico», carico di simboli cosmici, chezza del messaggio artistico utilizzato in tanto cari al suo committente Federico II di tutte le sue molteplici espressioni. Svevia. Una costruzione ambiziosa realiz- A Otranto, la lineare cattedrale in stile pa- zata con rigore matematico e astronomico, leocristiano – bizantino, al cui interno sul un esempio unico e insuperabile nell’ar- pavimento delle tre navate si sviluppa un chitettura del Medio Evo dove si realizza mosaico di 600 metri quadrati, dove sono in pietra il “sogno sociale” di Federico II rappresentati i temi dell’Incarnazione, della tramite una fusione perfetta dell’antichità Redenzione e della Risurrezione; mentre a classica, dell’Oriente musulmano e del go- Ostuni si ammira la cattedrale tardo – go- tico cistercense del Nord Europa. tica. Lo stupore, la meraviglia, la sempli- Poi un tuffo nel grande Rinascimento ita- cità colpiscono di fronte alla capacità di liano, ad Arezzo con l’attenzione rivolta raccoglimento espressa nel grande ciclo alle opere di Piero della Francesca su tutte delle chiese del romanico pugliese: a Ga- il mirabile ciclo della “Leggenda della Vera latina, a Bari dove si ammirano la chiesa Croce” collocato nella cappella maggiore di San Nicola e la Cattedrale, a Bitonto della chiesa francescana, storia all’epoca famosa anche per il Portale della scomu- molto popolare. nica davanti al quale fu letta la scomunica La chiusura del viaggio ad Urbino: un’in- inflitta a Federico II; a Ruvo di Puglia, una dimenticabile visita al Palazzo Ducale e delle più celebri; a Barletta, a Trani, una alle inestimabili opere ivi conservate, due delle più prestigiose, edificata di fronte al su tutte: la Città Ideale di autore ignoto mare in uno scenario di sicuro richiamo e la celeberrima Flagellazione di Piero per chi si avvicinava dal mare alla città e della Francesca e al dedalo di tipiche vie e di particolare suggestione. luoghi che caratterizzano il centro storico Di forte impatto scenografico, di evidente della città. valore artistico, con forti significati spiri- tuali che si offrono al visitatore sono anche BERARDO BRANELLA Storia IL BEATO INNOCENZO NELLE TESTIMONIANZE DEI SACERDOTI CAMUNI

Ricorrendo l’anno innocenziano, in quanta ne ebbe Salomone e trovassi sa- occasione dell’incontro del 22 settem- cerdoti poverelli di questo secolo, io non bre scorso all’Eremo con i sacerdoti voglio predicare contro la loro volontà dell’Unione Apostolica Clero, Padre nelle parrocchie nelle quali dimorano. Ed Costanzo Cargnoni (Istituto storico dei essi e tutti gli altri voglio temere, amare Cappuccini) ha tenuto una meditazione e onorare come miei padroni. E in essi sulle testimonianze dei sacerdoti camuni non voglio considerare peccato, poiché che hanno conosciuto, nel suo servizio io vedo in essi il Figlio di Dio e sono alla chiesa, il beato Innocenzo. miei padroni. E questo faccio, perché in questo mondo niente vedo corporalmente Con trepidazione mi accingo a parlare di esso altissimo Figlio di Dio, se non il ai miei fratelli nel sacerdozio. Il Signore santissimo Corpo e il santissimo Sangue apra le mie labbra e la mia bocca pro- suo, che essi ricevono e, soli, ammini- clami la sua lode. L’anno scorso abbiamo strano agli altri». Questa fede, questo celebrato l’anno sacerdotale, ora si sta rispetto, questo amore nell'unicità e cen- celebrando l’anno innocenziano e allora tralità dell'Eucaristia erano e sono real- tenterò con voi in questa meditazione, di mente la causa della fede, rispetto, amore scoprire e quindi di proclamare con forza ai sacerdoti. Ed è la caratteristica del b. il senso profondo della nostra vocazione, Innocenzo come è ricordato da tutte le della nostra consacrazione e missione, deposizioni processuali e da chi l’aveva quasi facendo un pellegrinaggio spiri- conosciuto, come p. Giustino Rampa da tuale per ritrovare le origini, le sorgenti Brusio, che in una lettera al Postulatore della nostra esistenza sacerdotale. È un Generale scriveva: «Dalla chiesa poi e atto di fede per quello che siamo e per dal Tabernacolo non poteva staccarsi: quello che trattiamo. Come faceva Fran- può veramente chiamarsi l’ape o il sor- cesco d’Assisi che, giunto alla fine della cio del Tabernacolo; nel breve momento sua vita, nel suo Testamento fece scri- di respiro, neanche allora poteva allonta- vere queste parole che sono l’esaltazione narsene; si vedeva ronzare attorno sem- e l’apologia più grande del sacerdozio pre. Andando una volta in montagna al cattolico nel Medioevo: «Il Signore mi passeggio con lui, essendo io ancora stu- diede e dà tanta fede nei sacerdoti che dente ed il p. Innocenzo in Professorio, vivono secondo la forma della Chiesa ro- tutto ad un tratto mi disse: “Fra Giustino, mana, a motivo del loro ordine, che, se su là v’è il nostro Padre”. Credendo io anche mi perseguitassero, io voglio ricor- intendesse alludere a suo padre, che io rere ad essi. E se io avessi tanta sapienza forse non sapeva morto già da anni, gli 37 Storia risposi: “Come? suo padre!…”. – “Sì, confessore non potea capacitarsi che si mio Padre”, e mi additò la chiesa dove commettessero peccati, tanto era il suo era Gesù Sacramentato» . candore, semplicità ed innocenza»; «Ho Il sacerdozio è un dono e un mistero, conosciuto e conosco buoni e bravi Padri come ha lasciato scritto, in occasione del anzi piissimi, ma non trovo chi mi col- 50° del suo sacerdozio, papa Giovanni pisse per la pietà, altri che stia al para- Paolo II, con risonanza intensamente au- gone di p. Innocenzo, specialmente per tobiografica: «Nel suo strato più profondo il suo candore che mostrava anche nel ogni vocazione sacerdotale è un grande viso e negli atti e per la sua semplicità mistero, è un dono che supera infinita- colombina» . mente l'uomo. Ognuno di noi sacerdoti Don Michele Isonni (canonico della Cat- lo sperimenta chiaramente in tutta la sua tedrale di Brescia, che conobbe il beato vita. Di fronte alla grandezza di questo quando era parroco a Cemmo e a Cividate dono sentiamo quanto siamo ad esso ina- e l’ebbe in casa come confessore e aiuto deguati... Ci rendiamo conto che le parole nel ministero): «A fu cu- umane non sono in grado di reggere il rato per alcuni anni passando la vita quasi peso del mistero che il sacerdozio porta sempre in sagrestia tra lo studio e l’ora- con sé» . zione, nel tempo che gli rimaneva libero Rievangelizziamo la nostra mente e il no- dalla cura delle anime nella quale cura era stro spirito a questo forte mistero, aiutati scrupolosissimo. Si nota la sua assiduità e illuminati dalla santità del beato Inno- al confessionale che teneva con frutto ed cenzo. Il profumo delle sue virtù, infatti, agli infermi» . «Il carattere speciale di non cessa di estasiare il popolo cristiano quell’uomo fu orazione e mortificazione, della Valle e in questo anno a lui dedicato quindi una coscienza delicatissima» . Il ancor più ci attira. beato ha battuto i vari paesi della Valle I preti della Valle che l’hanno conosciuto con la predicazione e le confessioni: «Ri- hanno rilasciato un’immagine del Beato cordo che un anno ha tenuto la Novena di squisita fattura, ma certamente contro del S. Natale a Cividale (Cividate n.d.r.), corrente. Offrono dei lineamenti così forti e tanto fu il frutto della sua predicazione e precisi che alla mentalità e cultura così che a detta del can. Franzoni non fu mai liquida del mondo di oggi, anche quello così numerosa la frequenza alla parola di religioso e clericale, sembrano troppo Dio e ai SS. sacramenti». «Si guadagnava antiquati e ben superati da una teologia i cuori con la sua benignità, nel confes- moderna ben più aperta e disinibita. sionale» . Era devotissimo di Maria: «mi Sfogliando i volumi dei Processi ordina- diceva l’attuale arciprete di Esine don rio e apostolico raccogliamo alcune signi- Luigi Magoni (continua don Isonni) che ficative testimonianze. p. Innocenzo essendo là per ministero, fu Mons. Giacinto Gaggia (di Verolanuova, trovato al mattino ancora assorto innanzi vesc. di Brescia), diceva di Innocenzo da a un quadro della Madonna, avendovi Berzo che «era un uomo che sentiva e passata tutta la notte» . «Posso dire che che sapeva»; «Mi si disse dai suddetti sa- p. Innocenzo perseguitava se stesso e non cerdoti Maccanelli e Piccinelli che come amava che Dio… Quando io mi assentai Storia 38 da Cividate per recarmi al Sinodo, chia- mai al mio posto p. Innocenzo, raccoman- dando alla domestica che in quei giorni stesse attenta a farlo mangiare almeno il necessario. Una sera le portò due uccel- letti ed egli li rifiutò dicendo che erano cose da signori: la domestica insisté per- ché ne prendesse almeno uno, ed egli parve arrendersi. Ma dopo ritornato io da Brescia, mi si presentò la serva nar- randomi che p. Innocenzo dimandò scusa a lei come di averla mentita, prendendo quell’uccelletto che diffatto aveva masti- cato, ma poi dato al gatto» . «Passava i giorni in continua orazione e un giorno fece 14 volte la Via Crucis… Quell’uomo si sarebbe spogliato di tutto per i poveri; che avrebbe dato mille volte la vita per il Unica foto del beato scattata dalla cugina a Boario. bene delle anime; che dimostrò un cuore pietosissimo verso tutti gli infelici» . «So era stato arciprete a Borno): «Da tutti in che il SdD parlava poco e rifletteva molto generale i sacerdoti della Valle che ho (ib.). In nome dell’obbedienza sapeva avvicinato ho sempre sentito farsi i più benissimo rinunciare anche alla sua pas- grandi elogi specialmente per la pietà, sione, direi sfrenata, di mortificazione» . l’umiltà, la mortificazione e la carità. Tra Nel primo processo don Isonni aveva già gli altri ricordo come miei informatori il deposto che «era distinto per la divozione rev. don Maccanelli di Pian di Borno, il alla Passione di G. C., facea fino cin- rev. Fanetti di Ossimo, il rev. Franzoni di que sei volte al giorno la Via Crucis; un Berzo, … intima relazione che io avevo giorno all’Annunciata dissero i Padri ne col p. Innocenzo che vedevo ed ammi- abbia fatto 14; e con tutte le prostrazioni ravo si può dire continuamente, venendo in modo da durarvi per ognuna almeno egli spessissimo in mia Parrocchia a eser- mezz’ora; il tempo che gli rimaneva di citare il ministero e perché anch’io mi quiete lo consumava al SS.mo Sacra- tratteneva sovente in convento. La fede mento, ove pregava in ginocchio e senza vivissima di p. Innocenzo si manifestò appoggio; la sorella del parroco di Esine nel suo grande amore all’orazione, nella Magoni mi narrava che avea sorpreso p. perenne unione con Dio, nel suo mini- Innoc. in estasi davanti a un quadro della stero che io largamente esperimentai in Madonna posto in saletta, ove avea per- Parrocchia come confessore e una volta o nottato com’era solito di fare senza an- l’altra come predicatore; era ben contento dare a letto» . io e il popolo, persuasi che egli faceva Don Antonio Majer (di Mezzane di Cal- più con l’esempio della sua vita che colla visano, canonico della cattedrale, che parola. Non dava a vedere gran corredo 39 Storia di scienza umana, ben veramente tutta la mezz’ora. Era un po’ troppo lungo, e ve- scienza dei santi…. In convento e nelle niva di ciò redarguito. La preparazione, varie parrocchie attorno dove andava pel il ringraziamento, le cerimonie erano ac- ministero, dava tutto il tempo possibile curatissimi, e la lunghezza non era dipen- alla sua permanenza in Chiesa; e si era dente che da devozione» . E ancora. «So ben certi ad ogni occasione di trovarlo che la sua povertà era tale da desiderare in chiesa… quell’uomo si può dire che il ripristino delle regole dei cappuccini era in una continua preghiera» . «Ripeto abolenti la elemosina delle Messe e della che p. Innocenzo ebbe un vero dono di predicazione…» . orazione, la sua vita in una parola non fu Don Francesco Rondini di Erbanno (par- che preghiere e meditazione e pratiche di roco di Corti). Era coetaneo dello Scal- pietà. La penitenza dopo l’orazione fu la vinoni, frequentò con lui il Collegio di passione predominante del Servo di Dio , «preferiva la mia compagnia nel p. Innocenzo» . Nel processo ordinario passeggiare su e giù pei lunghi corridoi disse che «era uomo di grande preghiera; del Collegio di Lovere, ragionando di era sempre in chiesa; vi si fermava fino a cose sacre o scolastiche; ci divertivamo sera; doveva chiamarlo di là per la cena. insieme qualche volta nel gioco della Stava sempre in grande raccoglimento palla ed io ne godevo un mondo a vedere alla presenza di Dio: discorsi inutili non il suo maneggio quasi goffo e il suo ridere ne faceva mai; con lui ho poi parlato bambinesco e i molti falli che commeteva pochissimo. Celebrava in non meno di nel gioco mostrandosi del tutto inabile.

Casa Natale di . Storia 40

Tratto dal suo esempio, io lo sorpren- devo quasi ogni dì a pregare al bell'Altare della Vergine nella Chiesa del Collegio, e penso che il bene che mi voleva fosse causato dal vedermi di quando in quando con lui ai piedi dell’Altare di Maria…» . «Della sua vita di religioso ricordo che fu inviato una volta a predicare nella vi- cina parrocchia di Gratacasolo e che il rev. Parroco di allora, il compianto don

Luigi Rizzi avvertì la popolazione di non Cucina della casa di Niardo. aspettarsi un oratore di grido, ma bensì di contemplare il contegno e la vita di un sbiterio, trovato in tale posizione anche santo; e che l’esito gli corrispose, perché al mattino…». . si ebbe bene a constatare il suo spirito di Don Pietro Bianchi (di Lumezzane, ar- continua orazione e di rigorosa penitenza. ciprete di Provaglio d’Iseo). «Era di Per trovarlo bisognava andare in chiesa pietà distintissimo; prendeva occasione e precisamente nel coretto dietro il Ta- dall’impegno che aveva di sagrestano bernacolo, e là stava rapito e prostrato in lo stare in chiesa più che il potesse, cosa preghiera». . che a me pur sagrestano tornava comodo Don Giovanni Maria Polonioli (di Cim- ed insieme di rimprovero perché trovava bergo, sac. e curato a Cogno). fatto bene in anticipazione le cose che Ricorda come l’ebbe in casa a Cogno doveva fare pur io….Era poi così tenera una volta in occasione delle missioni la sua divozione al S. Cuore di Gesù, che ivi tenute…mangiava poco e pregava, il portava sempre l’abitino recante le pa- guardiano p. Cherubino aveva lasciato role: Fermati, il Cuore di Gesù è con me; al parroco ordini precisi; come un’altra e tratto tratto si poneva la mano sul petto, volta, assentato per una settimana per gli ripetendo con molto fervore le suddette esercizi, stese un orario che poi p. Inno- parole sì che animava anche me. Reci- cenzo «correva a vedere per non dipar- tando insieme le ore canoniche poi che tirsi da esso» e conclude: «Le cose che fummo in sacris, era edificante il suo sempre udii più rimarcate in lode del p. esempio nel ben articolare le parole, sic- Innocenzo furono la sua fervente pietà e ché quando i compagni avevano già ter- la sua austera mortificazione». . Prece- minato nona, noi due terminavamo terza, dentemente, nel processo ordinario, aveva e se io voleva un pochino affrettarmi, su- deposto: «L’ebbi in casa varie volte, per- bito mi correggeva dicendo: “Caro Bian- ché Cogno è vicinissimo al convento chi, la pausa agli asterischi è prescritta dell’Annunciata; venne per aiuto delle dalla Santa Chiesa, nostra maestra, regina confessioni, per supplirmi quando mi re- e madre…”. . Discorrendo un giorno tra cava agli esercizi e in altre mie assenze; noi compagni delle tristi vicende della vi predicò varie volte… altra volta tutta Chiesa e specialmente del papa Pio IX, la notte passò in chiesa disteso sul pre- lo Scalvinoni uscì a dire: “Confidiamo in 41 Storia

Cella del beato all'Annunciata. Cucina della casa di Berzo.

Dio chè la Chiesa è opera sua…” Era di specialmente dagli uomini, confessava spirito molto generoso: l’udii ammirare quanti ce n’erano a tutte le ore, anche a con fuoco delle missioni estere e dei sacri notte inoltrata; non dava mai a divedere offici dei missionari, dimostrandone una stanchezza… egli era avido di penitenza invidia grande…». . a modo dei santi più austeri». . Don Isidoro Molinari (di Breno, parroco Don Andrea Zanetti ( di Sonico, parroco di Sonico). «intensa pietà e grande mo- di Ossimo). «Credo che abbia avuta sem- destia… Mentre io era curato ad Astrio pre così fissa la mente in Dio da non sa- vicino a Berzo, un dì me lo vidi venire in persi staccare da Lui…C’era una calamita casa portando una damigiana di vino e un tra lui ed il Tabernacolo e la chiesa…». cestello di frutta per regalarle ad una sua . «Era alla celebrazione della Messa fer- zia povera che stava a Niardo. Pregato a vorosissimo nella preparazione e nel rin- restituirgli la visita a Berzo, mi vi recai di graziamento; ai suoi sacerdoti penitenti fatto, e osservai in sua casa uno squallore imponeva per penitenza e consigliava di contadinesco; so che faceva molta carità, prepararsi e di fare il ringraziamento della e che fece brontolare anche la mamma Messa in pubblico con il Vade-mecum. per aver dato ai poveri il companatico Malgrado questa sua dolcezza e larghezza preparato al loro desinare. Anche da nel confessare i sacerdoti, era forte ad in- prete esercitò lo zelo per il ministero con giungere il dolore, e mandava fuori del sollecitudine, specialmente nell’udire le confessionario per farlo ripetere, intuendo confessioni…». . il cuore, o arguendone la insufficienza dai Don Vincenzo Gaffuri di Rezzato (cano- segni esterni; e questo accadde a me e ad nico penitenziere e vicario generale). «… altri che me l’hanno riferito». . il più del suo tempo all’Annunciata adope- Domenico Faustinelli (di Capodiponte, randosi specialmente nel ministero delle arciprete di Breno). «Venuto a trovarlo confessioni nelle varie parrocchie della qui a Berzo, lo trovammo in sacristia Valle, dove l’avvicinai accompagnando a studiare S. Tommaso, e rispose: “Sto mons. Vescovo (Corna Pellegrini) in vi- qui per essere più raccolto”; in verità era sita. La sua opera era molto desiderata per avvicendare lo studio con la visita al Storia 42

Convento di Bergamo dove morì il Beato il 3/3/1890

SS.mo Sacramento…». . «Credeva tutto e con tutta l’ortodossia; al mistero euca- ristico prestava speciale adorazione, fino a passar le notti intiere davanti all’altare; più volte lo faceva anche quando usciva Casa del Beato a Berzo Inferiore nelle parrocchie per il ministero: ciò mi disse anche il rev. Parroco di Braone che l’ebbe ivi tre giorni… mostrava molta Mentre si stava in conversazione, egli si pietà degli infelici e dei poveri…». . poneva in un cantuccio della sala a pre- Don Giovanni Occhi (di Vezza d’Oglio, gare e non smetteva se non richiamato…. parroco di Ponte di Legno). Di tante missioni che qual parroco in varii Come economo spirituale fece tenere le paesi ho fatto dare ai miei parrochiani, Missioni popolari a Cedegolo ed aveva nessuna riuscì così fruttuosa come quella, invitato per quei otto giorno p. Innocenzo. e tutti abbiamo ciò attribuito special- Così lo ricorda: «Potei in quei giorni con- mente alle orazioni e alla predicazione statare la sua grande pietà, perché non dell’esempio che diede il SdD… Il suo faceva che pregare e in casa e in chiesa: carattere speciale era l’innocenza battesi- ricordo che metteva la sua consolazione male che gli traspariva dal volto, la soave nel ripetere le recite del Sacro Ufficio coi semplicità di tutto il suo contegno, onde missionari qualora essi per le occupazioni quei giorni passati con me a Cedegolo fe- del ministero si riducessero a recitarlo la cero all’anima mia maggior bene che un sera, e lo recitava con tanta posatezza e intero corso di esercizi». . divozione che tutti edificava… Domenico Bettinelli (di Grevo, parroco Mia sorella mi assicurò che non andò mai di Grevo). a letto in tutte quelle notti… e si vedeva «Venuto a predicare a Demo di Berzo un che il suo pensiero era tutto nelle cose triduo di preparazione alla festa di S. Lu- di Dio. Ascoltando le confessioni degli igi, la vigilia della festa uditi i penitenti uomini voleva star lui in ginocchio invece quanti ve ne furono, si fermò in chiesa del penitente; e vi durava le lunghe ore. a pregare dimenticandosi della cena, e 43 Storia

di Cevo intorno alla divozione alla Ma- donna; parlò del dovere e dei motivi di amare Maria e di mettere in Lei la nostra illimitata confidenza con tal copia di dot- trina e con tale unzione di amore da spe- trare i cuori più freddi e induriti: tutti si doveva riconoscere che il predicatore era un vero santo…. Ricordo di averlo udito una seconda volta, molti anni dopo, già fatto cappuccino, tenere la predica della Natività di Maria in Angone, frazione di Erbanno. Sono già passati 27 anni d’al- lora, ed ancor ricordo come fosse ieri la vivissima, commovente impressione che quella predica fece a tutti i sacerdoti e popolo, la più eloquente ch’io abbia mai udito nell’infuocare i cuori dell’amor di Pala del santuario dell'Annunciata Maria.». . di Nicola Grisiani Impressionante anche la testimonianza di don Giovanni Battista Ottelli (parroco a rimanendovi tutta la notte; al mattino io Gianico). «La sera del 30 dicembre 1886 colla confidenza di buon compagno ne lo il P.I. mandato dal suo guardiano a Piazze rimproverai, ed egli mi rispose che non d’Artogne per tenervi la predica di chiusa vedendo più né sagrista né altri in chiesa, del mese di maggio doveva passare ne- e non sapendo come chiuderla, vi stette cessariamente per Gianico. Nel salire da a custodirla tanto più volentieri perché Darfo a Gianico, raggiunte alcune ragazze avea ancora da recitare le sue orazioni, di questo paese recitò con esse la corona; e che non aveva fame, e che la notte era poi invece di fermarsi in casa mia, come tanto corta che non s’accorse nemmeno. poteva averne bisogno per il suo este- Queste cose le faceva e diceva con tanta nuamento, credette bene di sfidare l’alta naturalezza che gli parevano proprio le salita di Piazze nonostante l’abbondante cose più ordinarie». . neve che cadeva. Avvertito io di ciò, lo Don Giovanni M. Rondini (curato di Sale feci richiamare perché parevami cosa te- Marasino). «La sua assiduità al confes- meraria ed ei difatti tornò indietro e per- sionale e al letto degli infermi dava a nottò da me. Ricordo che lo trovai sfinito vedere con quanto fervore egli amasse sì che stentava a salire le scale; rifocillato la salute delle anime. Come competenza con un poco di cena ci trattenemmo fino a alla predicazione dirò soltanto questo: che tarda sera in discorsi spirituali, poi lo con- io in 53 anni di sacerdozio neppure de’ dussi alla sua camera da letto e credeva più valenti predicatori udii una predica proprio che vi si sarebbe riposato e risto- cotanto efficace come quella che io udii rato, malconcio com’era di forze e tutto dal labbro dello Scalvinoni nella chiesa bagnato in quel brutto viaggio; ma la so- Storia 44 rella al mattino mi avvertì che il P.I. non setti di Gratacasolo (curato a Pellalepre aveva toccato il letto. Al mattino celebrò parrocchia di Darfo). «Nel ministero l’ultima messa, nella quale perdurò ben sacerdotale portò una carità e uno zelo due ore così rapito in Dio da dare somma molto efficace: predicava con semplicità edificazione a quanti vi assistevano; tra ma con penetrante unzione, ed io stesso essi c’era il sig. Egidio Fiorini e la sua lo udii più volte. Nel ricevere le confes- signora, i quali mi dissero che essi pure sioni usava di una amabilità attraente, furono così attratti dallo spettacolo di come n’ebbi io a fare felice esperienza; tanta divozione che non si accorsero del la gente accorreva volentieri a lui e lo lungo tempo che vi era passato. Io aveva preferiva ad ogni altro… Recatomi una dovuto assentarmi per ministero. Riprese volta all’Annunciata per confessarmi da poi la salita di Piazze accompagnato da lui, lo trovai in chiesa inginocchiato e un mio nipote; ma a un certo punto il SdD così rapito in Dio che dovetti richiamarlo lo rimandò per viaggiare solo; perduto il più volte per farlo accorgere di me e che sentiero per la molta neve caduta e che venisse a confessarmi. Similmente nella continuava a cadere, si smarrì pei bo- nostra chiesa a Pian di Borno, dovendolo schi e fu rintracciato da alcuni cacciatori chiamare per un’opera di ministero (era del paese per i segni di sangue lasciati il Venerdì Santo del 1887), lo trovai quasi da’ suoi piedi rotti. So che là fu colto da prostreso e colle braccia aperte, assorto in febbre e che dovette riposarvi un giorno orazione innanzi al Sepolcro». . dopo la festa». Da queste testimonianze, scelte veloce- Un’ultima testimonianza che ho scelto mente, come anche da altre assai nume- è quella di don Giovanni Battista Cere- rose, risaltano soprattutto queste linee:

Esterno del convento dell'Annunciata a Piancogno 45 Storia

- un uomo fatto preghiera perché era sem- il Santo Padre Benedetto XVI ha voluto pre in preghiera unito a Dio e avrebbe sottolineare quando ha indicato nel tra- voluto fare della chiesa la sua dimora scorso anno sacerdotale la figura di san permanente; Giovanni Maria Vianney, il santo Curato - un uomo penitente, sempre pronto a in- d’Ars. Non sarebbe difficile trovare molte ventare nuove forme di penitenze e mor- concidenze fra i due. Del resto il rapporto tificazioni senza tregua; fra il santo Curato d’Ars e il b. Innocenzo - un sacerdote innamorato di Cristo euca- è stato fatto da don Pietro Bianchi, arci- ristico e crocifisso, immerso quotidiana- prete di Provaglio d’Iseo, che era stato mente nella contemplazione del mistero suo capo-sagrista nel Seminario a Bre- della croce; scia, come risulta dalla sua deposizione: - un uomo innamorato di Maria Madre «Più volte lo sorpresi prostrato avanti di Dio e tutto ridondante di amore ma- all’altare o con lo strofinaccio in mano, o riano; con le braccia aperte, e dicendogli io se - uno zelante apostolo del confessionale voleva diventare un altro Curato d’Ars, e ardente di spirito missionario, sempre arrossendo mi rispondeva: Magari, ma- pronto al ministero sacerdotale; gari». . - una grande carità e compassione per i Un’attualità, una modernità capace di poveri, i tribolati e gli ammalati; lanciare un messaggio e di offrire terapie - e infine un uomo terribilmente umile, di cui il mondo moderno così malato ha povero, dimesso, col capo chino e sorri- estremo bisogno, perché attraverso i santi, dente, e occhi bassi, ma spalancati all’in- come ha detto il Concilio (LG 60), Dio in teriorità dello spirito, tutto semplificato qualche modo ci parla, e ci parla oggi; e nella sua ansia di sottomissione univer- anche perché, come dice stupendamente sale e di obbedienza, un tratto che ha col- Benedetto XVI, «i santi sono i veri por- pito la mentalità popolare tanto che l’ha tatori di luce all’interno della storia e alla chiamato subito “ el capusì, el Fratasì loro vita non appartiene solo la loro bio- de Bers”, il piccolo fraticello, il mistico grafia terrena, ma anche il loro vivere ed dell’umiltà. operare in Dio dopo la morte. Queste virtù sono significative nella san- Nei Santi diventa ovvio: chi va verso Dio tità del nostro Beato, e lo rendono straor- non si allontana dagli uomini, ma si rende dinariamente attuale, ma non un’attualità invece ad essi veramente vicino». dell’orgogliosa e autosufficiente moder- Certamente nelle citate testimonianze dei nità senza Dio, ma quella che il b. Gio- preti possiamo rileggere una spiritualità vanni XXIII ha indicato 60 anni fa, la sera legata alla storia del loro tempo, così del 12 novembre 1961, dopo la descritta da uno storico: «Se i preti for- beatificazione di P. Innocenzo da Berzo, mati durante il pontificato di Leone XIII chiamandolo «un santo moderno per fino alla Pascendi si erano distinti per l’ammonimento e l’attraimento alla vita l’”uscita di sacrestia”, adesso, negli anni di preghiera, di austerità che egli continua successivi alla crisi modernista, il mo- a dare a questo nostro mondo contempo- dello sacerdotale predominante tornava raneo e modernissimo» ; modernità che a caratterizzarsi per un generale “ripie- Storia 46 gamento” verso la chiesa e la sacrestia, Dio... Una forma di vita fortemente stiliz- per un’immagine di parroco ancora for- zata da un singolare gioco di due principi temente legato alla tradizione tridentina, operativi, che la caratterizzano fin quasi che divideva il suo tempo tra la preghiera, a darle una certa evidenza: uno interiore, l’amministrazione dei sacramenti, lo stu- mediante il quale la coscienza, la libertà, dio e la cura pastorale dei fedeli, lontano l’iniziativa, la volontà morale, il tempe- dai contagi del mondo, da una società ra- ramento personale esplicano una inces- dicalmente corrotta…, uomo delle virtù sante tensione, uno sforzo tranquillo, ma che portano alla santificazione personale: senza tregua, per raggiungere la “virtus”, la sobrietà, la castità, l’umiltà, la pietà, le la perfezione nell’operare il bene, fino al pratiche di misericordia». . rendimento massimo, perfino eroico tal- Che dobbiamo dire noi oggi, dove la crisi volta, del quale il soggetto è capace; men- spirituale è dilagante e penetrante più che tre l’altro principio, esteriore, la legge, la in ogni altra epoca della storia? Una co- regola, offre all'azione virtuosa una con- noscenza superficiale della storia e della creta osservanza, una disciplina, che vuol tradizione cattolica e la banalizzazione essere il riflesso della volontà superiore e di molti comportamenti di penitenza e di sapiente, che dall’ordine trascendente del devozione del passato, come frutto di una divino volere deriva la sua ispirazione e cultura ora superata, probabilmente sono la sua effettiva bontà. rivelatrici della scomparsa di un consenso Risulta cosí che il santo è il più libero che disciplinava le energie e le sottomet- e volontario degli uomini e nello stesso teva a regole unanimemente accettate. tempo il più docile ed obbediente; ed è Oggi l’imperativo categorico sembra la proprio da questa originale composizione soddisfazione delle aspirazioni personali. di spontaneità e di uniformità alla norma Tale rovesciamento della gerarchia delle stabilita, che la santità traspare come norme rimette in questione l’appartenenza un’arte di vita, come un’armonia invi- a una collettività e minaccia il legame diabile, come un equilibrio ammirabile, spirituale e sociale dei fratelli. Perciò dia- che trasfigura una esistenza, per umile moci da fare per ritrovare questa “solitu- che sia, in un fenomeno morale di umana dine”, questa “disciplina spirituale” che bellezza». Per ricuperare questo equilibrio impedisce al mondo di riempire le nostre della santità che troviamo nei nostri santi vite che abbiamo dato al Signore e che antichi e recenti, nel nostro b. Innocenzo. non sono più nostre. riappropriamoci del silenzio, quello vero, Mi ha colpito un pensiero di Paolo VI dove quello che contiene tutte le parole, che spiega, nell’ambito della santità, l’impor- trabocca di ricchezza interiore, non quello tanza di questa disciplina spirituale. Egli che non ha parole, che non comunica, che dice che «la santità è una forma di vita è chiusura, che non è aperto ai fratelli. tutta riferita a Dio..., tutta sospesa nella Riascoltiamo qui ancora opportunamente risposta alla sua vocazione, tutta assor- le parole del Santo Padre Benedetto XVI bita nell’orazione e nell’osservanza degli rivolte ai religiosi e ai sacerdoti: «C’è bi- atti propri della religione, tutta pervasa di sogno (dice) di scelte coraggiose, a livello semplice e spontanea conversazione con personale e comunitario, che imprimano 47 Storia una nuova disciplina alla vita delle per- Il Canto lamentoso della Via Crucis è il sone consacrate e le portino a riscoprire canto del beato Innocenzo. La Pietà è ve- la dimensione totalizzante della sequela lata, c’è un velo sul volto di Maria. Christi. Null’altro si vede e si sente se non che Appartenere al Signore vuol dire essere Cristo è crocifisso: O voi tutti che pas- bruciati dal suo amore incandescente, es- sate per la via… Divinità e Umanità sono sere trasformati dallo splendore della sua crocifisse… E tuttavia Cristo Crocifisso, bellezza: la nostra piccolezza è offerta a umiliato, oltraggiato e deriso è la più alta Lui quale sacrificio di soave odore…. espressione della Resurrezione. In Cristo Essere di Cristo significa mantenere sem- ogni dolore si fa puro e santo; ad ogni pre ardente nel cuore una viva fiamma pellegrino e a tutti coloro che muoiono d'amore, nutrita di continuo dalla ric- in Lui, Cristo dice: Alzati e cammina. Pur chezza della fede, non soltanto quando essendo dotto e preparato nelle scienze porta con sé la gioia interiore, ma anche teologiche e morali, il b. Innocenzo pre- quando è unita alle difficoltà, all’aridità, feriva nella sua evangelizzazione pro- alla sofferenza. clamare la persona di Gesù Cristo e non Il nutrimento della vita interiore è la pre- una semplice dottrina. Ma era così forte ghiera, intimo colloquio dell’anima con- la sua fede nella Chiesa e in tutti i suoi sacrata con lo Sposo divino. Nutrimento ancor più ricco è la quotidiana parteci- pazione al mistero ineffabile della divina Eucaristia, in cui si rende costantemente presente nella realtà della sua carne il Cri- sto risorto». L’importanza del patire per entrare nella conoscenza e nell’amore di Cristo è fon- damentale nel b. Innocenzo. Il sangue, le piaghe, la Via Crucis nella continua pro- strazione del suo corpo, le notti bianche davanti al Tabernacolo, le discipline a sangue, stanno a dimostrare che il b. In- nocenzo aveva imparato a conoscere Cri- sto vivendolo, sentendolo nel cuore, com- prendendolo nella mente, imprimendolo nella vita e nella carne sanguinante. La figura del Cristo Crocifisso significa il più grande dolore che il mondo abbia mai conosciuto. La verità è crocifissa, la somma Sapienza, la Sapienza di Dio, è crocifissa. La Carità è crocifissa, l’Amore è cro- Mosaico dell'Oasi su disegno del pittore cifisso, Dio è crocifisso nel suo Figlio. fra Damaso Bianchi cappuccino Storia 48 rappresentanti che non lasciava cadere vera vita interiore che vive di devozioni, nessuna parola, nessun suggerimento, come dimostra l’esperienza del b. Inno- rischiando di apparire formalizzato nelle cenzo e quella dei santi. piccole regole anche giuridiche suggerite Insomma il messaggio del Beato Inno- dalle rubriche e dalle norme. La messa cenzo all’uomo di oggi, ai sacerdoti di preparata bene e con ringraziamento de- oggi, ci fa ricuperare quei valori fon- voto, senza scappare via subito; la medi- damentali di riferimento che l’attuale tazione e orazione interiore; lo studio e società, anche quella ecclesiastica, ha lettura spirituale, l’adorazione silenziosa, smarrito ed eclissato e mi rifaccio ad un la preghiera di intercessione, la prontezza appunto di cinque anni fa . Ossia ricupe- alla celebrazione e amministrazione del rare l’amore per il raccoglimento, per il sacramento della riconciliazione, che è silenzio, per la contemplazione; ritornare l’apostolato oggi più necessario, perché all’interiorità e alla spiritualità; una pro- ogni conversione nasce da un’umile con- fonda ripresa della religiosità e della pre- fessione; una forte devozione alla Ma- ghiera; diffondere la cultura della miseri- donna con la recita dell’intera corona e cordia e del perdono e quindi indicare la un quotidiano affidamento al suo Cuore strada per rendere «più qualitativamente Immacolato; l’amore e compassione ai efficace» l’incontro con la misericordia poveri, sofferenti e tribolati; la fedeltà al di Dio pur in presenza dei forti ostacoli magistero della Chiesa, anche in quelle li- frapposti da una cultura secolarizzata. nee che a molti dotti intellettuali teologi e Ecco perché il percorso della Riconcilia- liturgisti moderni sembrano un ritorno al zione assume oggi un valore ancora più passato o a un devozionalismo oggi supe- avvertito: è un servizio alla Chiesa ma è rato; ma quante devozioni dimenticate e anche occasione di un continuo rinnova- gettate al macero con grande scapito della mento interiore. «Essere operatori credi- bili della misericordia; non solo siamo chiamati a sperimentare in noi la mise- ricordia di Dio, ma anche a ottenerla per gli altri con la preghiera e con uno stile di vita che ci faccia segno di quella presenza paterna di Dio che oggi è tanto richiesta»; riproporre con forza le verità eterne oggi così taciute anche nella predicazione, la morte, il giudizio, l’inferno e il paradiso; sentire l’urgenza della missione e della nuova evangelizzazione; amare la Chiesa e consumarsi per essa nella salvezza delle anime. Un messaggio, come vedete, stra- ordinario, a tutto rilievo, fondamentale, as- solutamente necessario e urgente. Grazie.

Arco trionfale del Santuario PADRE COSTANZO CARGNONI Amici MONSIGNOR GIULIANO NAVA

Nelle scorse settimane ci ha lasciato im- provvisamente Monsignor Giuliano Nava, sacerdote molto conosciuto ed apprezzato nella nostra Diocesi. Nato a Chiesuola, in territorio di Pontevico, il 29 ottobre 1959, ha maturato la sua vocazione al sacerdo- zio in età adulta. Dopo aver svolto per alcuni anni il servizio di vicario parroc- chiale, nel 1999 è stato scelto come Se- gretario del Vescovo Giulio Sanguineti, che ha accompagnato con devozione e Mons. Nava fedeltà fino al termine del suo mandato, nel settembre 2007. Ha poi accolto il satti e Don Domenighini. Pur nel dolore nuovo Vescovo Luciano Monari e ancora di questa perdita, ci consola il fatto che il lo ha servito come Segretario per un anno Signore sa bene quello che fa, anche se quando, nel 2008, è stato chiamato a ri- a volte sembra che ci apra allo sconforto coprire il delicato incarico di Economo ed al dolore. A noi resta solo il compito Diocesano. Un sacerdote legato alla sua di ricordarlo con semplicità e con amici- Chiesa ed ai suoi Vescovi: così era don zia, come lui avrebbe voluto. Non pianto Giuliano. Uomo dal tratto raffinato e dalla ma gioia, perché da oggi Don Giuliano ci rara intelligenza, era persona di amena e guarda dal cielo col suo sorriso arguto e piacevole conversazione, aperto, affabile ci protegge con il suo affetto. Non addio, e cordiale, sempre pronto al confronto e ma arrivederci! sagace nelle sue battute. Sapeva mettere l’interlocutore sempre a suo agio, acco- FABIO MOLINARI gliendolo con una battuta o un sorriso e creando immediatamente una relazione di confidenza e di cordialità. Era un piacere poter dialogare con una mente così raf- finata, con un sacerdote che spesso mo- strava una visione del mondo che sapeva cogliere l’essere umano non come un pec- catore da condannare ma come un fratello da aiutare. Amico dell’Eremo Bienno, ha sempre dimostrato attenzione per questa preziosa realtà della Diocesi, mantenendo un rapporto di profonda cordialità con i suoi direttori, in particolare con Don Mu- Amici RICORDO DI MONS. ANDREA MORANDINI

Un concerto, sabato 9 e la Santa Messa, il discorso sulle domande più difficili per domenica 10 luglio 2011, presieduta da i suoi ascoltatori e per l’uomo di ogni Monsignor Aldo Delaidelli, hanno voluto tempo: Perché il male? Perché la pace, celebrare il ricordo di Monsignor An- la giustizia, la fraternità, in poche parole drea Morandini, fondatore e benefattore perché il Regno di Dio incontra così tante dell’Eremo. Riportiamo il profilo di Mons. difficoltà per affermarsi? Gesù risponde Morandini tracciato da don Aldo, direttore con questa parabola. emerito dell’Eremo. Alla celebrazione era - C’è subito un particolare che cattura presente una delegazione di Marone, dove l’attenzione: la prodigalità di questo se- il nostro Benefattore fu parroco, guidata minatore. Sembra che non si preoccupi dall’Arciprete don Fausto Manenti, diret- della fine che fa la sua preziosa semente: tore emerito dell’Eremo. sperpera il seme gettandolo ovunque. Questa insistenza sulla prodigalità del se- - Con questa domenica inizia l’ascolto del minatore, sull’insuccesso, sulle prospet- cap. 13 del Vangelo di Matteo: è il cosid- tive deludenti è una notazione importante: detto discorso parabolico. riflette la realtà del mondo in cui il male Ma perché Gesù parla in parabole? appare molto più forte, più efficiente del - A metà della sua vita pubblica Gesù fa bene (Fa più rumore un albero che cade un bilancio e constata che ben poche per- che una foresta che cresce). Da chi di- sone hanno accolto il suo messaggio. C’è pende? Perché questo accade? Se Dio è da meravigliarsi? No, risponde. Anche i buono, giusto e onnipotente perché i buoni profeti dell’A.T. non venivano ascoltati. soccombono e i malvagi trionfano? Per- Al tempo di Isaia ad esempio, la gente si ché il suo Regno non si sviluppa incon- tappava le orecchie per non ascoltare il trastato? Gesù vuole aiutarci a dare una messaggio del profeta e induriva il cuore risposta a questi interrogativi. per non convertirsi. - Innanzitutto dice che Dio ha inviato sulla Ecco perché Gesù ricorre alle parabole: fa terra la sua Parola; Parola sempre efficace un nuovo tentativo, diremmo, per sbloc- “Come la pioggia e la neve scendono dal care la situazione. cielo e non vi ritornano…”. La parabola obbliga a riflettere, a cercare Dio è un Padre che ripone la fiducia nei il significato recondito, fa pensare, fa ri- figli, anche quando sembra umanamente entrare in se stessi e, quindi, può portare a azzardata; un Padre che ha la speranza che conversione. La parabola, dicevano i rab- la Parola donata all’uomo porterà prima o bini, è come lo stoppino di una candela; poi frutto, ora nella fecondità del trenta, costa pochi spiccioli, eppure, per quanto ora del sessanta, ora del cento per uno; un fioca sia la sua luce, può far scoprire un Padre “lento all’ira e grande nell’amore“, tesoro. che non si stanca di aspettare perché i - Con la pagina di oggi Gesù introduce tempi umani non sono i suoi tempi. 51 Amici

Ce lo ricorda il salmo “Mille anni per te versario della sua morte. sono come un giorno; e un giorno è come Nato a Bienno il 10 settembre 1984; ordi- ombra che passa“. nato sacerdote il 6 luglio 1918, inviato cu- - Ma che terreno è quello su cui cade il rato a Saviore, il 3 luglio 1922 ne divenne seme? Arciprete Vicario Foraneo. C’è un terreno duro come la strada, reso L’8 dicembre 1932 faceva il suo ingresso tale dalle molte persone che l’hanno cal- a Marone ove rimase fino ai primi mesi pestata. Rappresenta il cuore impenetrabile del 1971. Ritiratosi nella sua casa Natale alla parola di Cristo perché ha assimilato di Via Resoleto a Bienno, concludeva la il modo di ragionare di questo mondo, si sua vita terrena all’ospedale di Breno il 14 è adattato alla morale corrente. C’è un luglio 1980. cuore incostante che si entusiasma facil- Questi i dati scarni della sua biografia. Ma, mente, ma dopo poco tempo torna quello come la definisce Luisa Guerini, maronese, di prima. nella sua tesi di diploma “La vita di Mons. E’ come un sasso coperto da un leggero Morandini fu unica nel suo genere, tenace strato di terra. Se vi si pianta un seme ger- e caparbio ha saputo affrontare le difficoltà moglia, ma presto si secca. interiori, personali e parrocchiali con fede C’è anche un cuore inquieto che si agita e spirito di sacrificio, donando ai membri per i problemi di questo mondo, che rin- delle comunità a lui affidate rispetto, fidu- corre il successo e la ricchezza, che ali- cia, ma soprattutto un amore incondizio- menta sogni meschini. nato e senza limiti” (Luisa Guerini: Aspetti Queste preoccupazioni sono come spine; e problemi del ministero Pastorale di Don soffocano il seme della Parola. C’ è infine Andrea Morandini). un cuore buono nel quale il vangelo pro- Lo stesso amore incondizionato che ha duce frutti abbondanti. riservato a questo Eremo nel quale ci tro- Non si tratta di quattro categorie di per- viamo. sone, ma di atteggiamenti interiori che si Già dagli anni ’30 era andato acquisendo possono trovare in proporzioni diverse in i vari fazzoletti di terreno in cui si era ciascuno di noi. spezzettata l’area dell’antico convento di Allora la parabola è un invito: alla fidu- S. Pietro sempre con la segreta speranza cia. Educatori, genitori, catechisti devono che questo luogo di spiritualità potesse ri- sapere che, se anche molte volte i loro nascere a nuova vita. Negli anni 1957-58 sforzi potranno sembrare vani, tuttavia un grazie a contributi della Soprintendenza e giorno quanto di bene avranno seminato della Comunità Montana promuove il re- darà frutto, l’importante è seminare e se- stauro del campanile. minare buon grano non dimenticando che Quanti, come il sottoscritto, percorrevano “colui che fa crescere è il Signore“; ad es- spesso la Valle, guardando alle impalca- sere “di quelli che mettono in pratica la Pa- ture che lo avvolgevano si domandavano rola, e non ascoltatori soltanto, illudendo quale fosse il temerario che voleva questo noi stessi“ e quindi a liberare il cuore da restauro e a quale scopo. quanto può impedire al seme di attecchire, Costui era proprio Mons. Morandini il germogliare e dare frutto. quale scriveva sull’opuscolo Note stori- - Uno di quelli che ha avuto fiducia, ha se- che sull’antico Convento di S. Pietro in minato bene e la cui semina ha dato frutto Bienno: “Si pensa che nel luogo dove per è Mons. Andrea Morandini del quale fac- cinque o più secoli salirono a Dio le pre- ciamo memoria nella prossimità dell’anni- ghiere corali dei figli di S. Francesco sa- Amici 52 rebbe bello che sorgesse una casa di ritiro qui in questo luogo, S. E. Mons. Almici e preghiera, dove gioventù e anziani della benediceva la prima pietra. Valle potessero ritemprare lo spirito e dove Quando allo scadere del settantacinque- gli intellettuali potessero darsi convegno simo anno si ritirò dalla parrocchia e tornò per aggiornamenti spirituali e culturali. a Bienno volle dotare l’Eremo di una bi- Questo luogo sacro riprenderebbe una tra- blioteca alla quale fece confluire oltre dizione interrotta da oltre un secolo“. cinquemila volumi suoi personali e della In quegli anni nell’ambito della Consulta quale curò la prima catalogazione. Ma que- Cattolica di Vallecamonica facente capo gli anni lo videro anche solerte confessore all’Azione Cattolica prendeva corpo si- e predicatore di giornate di spiritualità. lenziosamente, ma decisamente l’idea Veniva a piedi da casa si fermava per il di erigere in Valle una “Casa di Esercizi ministero e poi, mentre veniva riaccompa- Spirituali, attività religiose e formative“ al gnato, faceva dono di pillole di saggezza fine di creare un punto di riferimento che indimenticabili. fosse ideale centro di formazione spirituale Non posso non accennare al prezioso con- e sociale della Valle. I tributo che diede anche a me personalmente l 15 agosto 1961 mons. Giuseppe Almici, all’inizio del servizio a quest’opera. Vescovo Ausiliare e Delegato Diocesano Era un’esperienza nuova: un prete e delle dell’Azione Cattolica, il dott. Giuseppe religiose per animare una Casa di Esercizi Camadini, il m.o Giacomo Morandini, e Ritiri. Quante volte sono ricorso a lui, a l’ing. Nello Brunelli, accompagnati da Mons. Picinoli a don Simonetti. Ed essi Mons. Morandini prendevano visione in sinergia e comunione di intenti hanno dell’area di S. Pietro ritenendola idonea aiutato a superare le inevitabili difficoltà. allo scopo. Io penso che dal cielo Mons. Morandini Il 14 ottobre dello stesso anno con atto stipulato nei rogiti del notaio dott. Franco continuerà a benedire questa casa e quanti Bonari, Mons. Andrea e la sorella Tere- in essa e per essa operano. Ma penso lanci sina disponevano la donazione del terreno anche un invito: la biblioteca che lui aveva ex-conventuale a favore dell’Alma Tovini fatto nascere, che si è arricchita in questi Domus (Fondazione di culto e di Religione anni di altre importanti donazioni, ha bi- eretta dal Vescovo di Brescia in data 29- sogno di qualche anima appassionata per 02-1960) perché su di essa si erigesse una farla vivere. casa di Esercizi Spirituali. Il 4 ottobre 1963 Non vi sarà qualche persona generosa che la Consulta di Vallecamonica dell’Az. metta a disposizione mezzi e qualcun’altra Catt., riunita a Cemmo presso la Casa tempo acciocché diventi luogo vivo di stu- Madre delle Suore Dorotee fece voto che dio e di ricerca per l’elevazione culturale e si desse avvio alla costruzione dell’Eremo, spirituale della Valle? E’ quanto mi sento quale omaggio spirituale della Diocesi di di auspicare e l’intenzione per la quale vi Brescia al Papa bresciano S.S. Paolo VI. invito a pregare mentre celebriamo questa eletto il 21 giugno 1963. Per questo all’an- Eucaristia per rendere grazie al Signore per tico nome di S. Pietro si aggiungerà quello averci donato in Mons. Andrea Morandini di S. Paolo. un annunciatore forte e mite del Vangelo Ricordo la gioia di Mons. Morandini e un appassionato cultore delle radici cri- quando il 29 giugno 1964, solennità dei stiane della nostra Valle. Ss. Pietro e Paolo, alla presenza di oltre duemila persone, dopo la Messa celebrata MONS. ALDO DELAIDELLI Amici 25 SETTEMBRE 2012 XXVI° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI S.E. MONS. GIUSEPPE ALMICI

La parabola della pagina evangelica di Signore", entrerà nel regno dei cieli, ma questa domenica è la prima di una serie di colui che fa la volontà del Padre mio che tre riguardanti il giudizio di Dio che Gesù è nei cieli“. racconta alle autorità religiose e civili nel “Chi dei due ha compiuto la volontà del tempio di Gerusalemme. Con esse egli dà padre?". Alla domanda di Gesù gli ascolta- la possibilità a questi di comprendere il tori rispondono senza esitazione: "Il primo senso ultimo del loro rifiuto e li sollecita ”, ma non capiscono che la parabola par- a prendere posizione provocandoli con lava proprio di loro. Allora Gesù traccia quella espressione: "In verità io vi dico: i una sferzante simmetria tra il primo figlio, pubblicani e le prostitute vi passano avanti figura dei peccatori pentiti e il secondo, nel regno di Dio“. che rappresenta, al contrario, i pretesi Il racconto della parabola è molto sem- osservanti della legge e delle tradizioni plice. Il primo figlio richiesto di andare rabbiniche. Questi, chiusi nelle loro sicu- a lavorare nella vigna al primo momento rezze, ignorano il bisogno di conversione, sembra rispondere negativamente, ma poi, senza la quale non avranno parte al Regno pentitosi va. dei cieli. Il secondo, è esattamente l’opposto: ri- "In verità io vi dico: i pubblicani e le pro- sponde affermativamente, ma poi non stitute vi passano avanti nel regno di Dio mantiene la promessa. Il primo figlio Giovanni, infatti, venne a voi sulla via incarna la possibilità della conversione della giustizia, e non gli avete creduto; i che Dio tiene sempre aperta al peccatore pubblicani e le prostitute invece gli hanno così che anche quelli più incalliti possono creduto. Voi, al contrario, avete visto que- avvicinarsi a Lui, come accade a quanti ste cose, ma poi non vi siete nemmeno che, ascoltando la parola del Battista e di pentiti così da credergli”. Gesù, cambiano radicalmente vita. Nel se- Gesù dice: “Vi passano avanti nel regno condo figlio la parabola mette a nudo le di Dio“. Non si riferisce a quanto avverrà incoerenze e l’obbedienza puramente for- al giudizio finale, ma a ciò che sta avve- male di quanti si trincerano dietro le ap- nendo mentre annunzia la Buona Novella. parenze, ma nella vita concreta ignorano I pubblicani e i lontani avvertono la no- le esigenze del vangelo. Anche il disce- vità di questo annuncio e, accogliendolo, polo corre il rischio di ridurre l’adesione esperimentano la gioia della conversione a Gesù e al suo messaggio ad immagine di - vedi Zaccheo, Levi, l’adultera -, mentre facciata, funzionale all’orgoglio del pro- i cosiddetti “giusti“ restano al margine di prio “io“, mentre la vita va per altra strada. tutto ciò. Lo aveva già denunciato il profeta Isaia Il messaggio che viene a noi da questa “Questo popolo mi onora con le labbra, parabola e dalla sua applicazione è in- ma il suo cuore è lontano da me ”. quietante; inquietante se ci sentiamo a E Gesù: “Non chiunque mi dice: "Signore, posto davanti a Dio a motivo dei nostri Amici 54 meriti, delle nostre “opere buone“. Dob- All’Eremo ritornava ogni anno durante il biamo chiederci allora se non vi sia in noi suo soggiorno estivo a Zone. Qui nella fe- la stessa ipocrisia degli avversari di Gesù sta patronale del 1978 celebrammo la sua che, sotto l’atteggiamento apparentemente Messa d’oro insieme a quella di diamante rispettoso della legge di Dio, nascondono di Mons. Morandini. Qui, dopo aver la- un’assoluta infedeltà. sciato la diocesi di Alessandria per rag- giunti limiti di età, tornò per la predicazione Oggi facciamo memoria di S.E. Mons. di Esercizi spirituali e qui volle presiedere Giuseppe Almici nel giorno anniversario la celebrazione funebre di commiato per della sua morte il 24 settembre 1985. Mons. Don Giulio Valloncini. Per l’Eremo ebbe Almici fu, con alcuni amici dell’Azione sempre un affettuoso, orante ricordo. Po- cattolica, uno degli ideatori dell’Eremo. Si chissimi giorni prima della morte tornando era agli inizi degli anni 60 e con l’emer- dalla predicazione di un corso di Esercizi gente crisi dell’associazionismo cattolico Spirituali a Pesaro ho avvertito il bisogno si avvertiva pure la crisi della religiosità del cuore di fare sosta al Paolo VI per sa- tradizionale che iniziava a manifestarsi an- lutarlo. Con il compianto Don Gennaro e che in Valle. Si imponeva di ricercare modi don Egidio lo abbiamo girato nel letto e nuovi per promuovere quel rinnovamento poi: “Eccellenza mi benedica, offra un po’ che il Concilio Vaticano II avrebbe auspi- della sua sofferenza per l’Eremo e per il cato e promosso. Ecco allora l’idea di una nuovo monastero“. Con voce flebile an- casa come luogo di incontro e di dialogo nui. Era supremo atto d’amore per l’ultima aperta alle sollecitazioni del mondo con- creatura fiorita in terra bresciana dal cuore temporaneo. A conclusione della grandiosa di un grande innamorato di Cristo e della manifestazione per commemorare il 75° Chiesa. della Rerum novarum e la presentazione Ma come vedeva Monsignore queste case? della Mater et Magistra, che aveva fatto Può illuminarci quanto scriveva, quale pre- convenire a Breno quasi cinquemila val- sidente della Fies nella Pasqua 1977: ligiani, in quel duomo Mons. Almici lan- “ Clima ed atmosfera spirituale: assicurare ciava l’iniziativa. Ecco le sue parole: questo alla casa è l’impegno più impor- “primo impegno: crescita cristiana che si tante, è una necessità imprescindibile, è un svolge su tre fronti: segreto difficile a cogliere, è una sintesi - partecipazione alla pietà e alla vita litur- misteriosa di lavoro e attenzione umana, gica della Chiesa; di doni e grazie divine. - frequenza ai sacramenti; Questa atmosfera spirituale è assicurata dal - nel turbinio della vita moderna si sente fervore di vita interiore e dall’amore-carità il desiderio di raccogliersi. Ecco la casa che anima sia le singole persone come di Esercizi spirituali. Ce n’è già una: Villa tutta la comunità che si dedica alla casa. Luzzago a Ponte di legno, ma non basta. Quando quest'atmosfera c’è, è sentita, sia La Vallecamonica ne costruirà un’altra pure in misura e modo diverso, un po’ da sopra Cividate, tra Breno e Bienno dove tutti. E’ un silenzio eloquente, una solitu- sorge il campanile di S. Pietro e la chia- dine popolata dalla misteriosa presenza meremo Casa di Esercizi Eremo di S. Pi- di Dio. E’ la tenda dell’Esodo nel deserto retro…”. biblico, è la fonte di acqua viva, il Tabor Fu lui a benedire la prima pietra nella so- delle spirituali trasfigurazioni, il cenacolo lennità dei Ss. Pietro e Paolo il 29 giugno per gli incontri intimi con il Signore. 1964. Chi arriva, anche per la prima volta, abbia 55 Amici la sensazione che era atteso come uno di per esercizi spirituali hanno trovato qui famiglia, quella dei figli di Dio. attuazione. Siano stimolo anche per il Ogni casa che sia vero “ centro di spiritua- cammino a venire. Rendiamo grazie al lità “ potrebbe scrivere un poema per nar- Signore per le “ mirabilia Dei “ avvenute rare le mirabilia entro queste mura. Dei che avvengono continuamente entro E facendo grata memoria del Vescovo le sue mura: conversioni, trasformazioni, Giuseppe raccogliamo l’invito della Let- ascensioni spirituali in persone di ogni età tera agli Ebrei: “Ricordatevi dei vostri e condizione sociale. capi, i quali vi hanno annunciato la parola Le opere dell’avvenire sono certamente di Dio. Considerando attentamente l'esito queste dove la Chiesa non è in supplenza, finale della loro vita, imitatene la fede. ma nel cuore della sua divina missione“. Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per A distanza di anni quell’impegno che sempre!”. Mons. Almici aveva indicato ai cattolici camuni, quelle indicazioni date alle Case DON ALDO DELAIDELLI

LA SANTA MESSA DELL’EREMO

La Santa Messa all’Eremo si celebra tutte e sole le domeniche dell’anno. Non si celebra nelle feste, anche di precetto, che non ricorrono in domenica. Da ottobre a marzo alle 16.30. Da aprile a settembre alle 17. Lo stile della celebrazione è segnato da tempi prolungati, momenti di silenzio, canto dell’assemblea e ascolto musicale. Fin dal restauro dell’antica Chiesa conventuale di San Pietro, l’Eremo ha voluto offrire una liturgia domenicale come momento di spiritualità, che si discosta dal puro adempimento di un precetto e cerca di dilatarsi nell'incontro personale e comunitario con Cristo. Il riferimento sono i documenti liturgici e in particolare la Lettera Pastorale del vescovo Luciano per l’anno 2009 – 2010, Un solo Pane un unico Corpo.

Due iniziative coronano la celebrazione, secondo un calendario pubblicato sul sito dell’Eremo e sulla Voce del Popolo: “Cori all’Eremo”, la Santa Messa con il canto del Coro e dell’Assemblea e “Soli Deo Gloria” (sono le parole che Johann Sebastian Bach apponeva al termine dei suoi manoscritti), la Santa Messa con il canto dell’Assemblea e il suono degli strumenti musicali.

Soli Deo Gloria Biblioteca HIC SUNT ACARI: RITRATTO SEMISERIO DI UNA BIBLIOTECA IN CERCA D'AIUTO

Della biblioteca dell'Eremo conoscevo “Don, facciamo qualcosa”: è meravi- l'esistenza, ma non l'avevo mai vista. Ri- glioso contemplare questa schiera, ma siedeva nella mia mente come l'Africa la giustizia divina sta ignorando questo prima delle esplorazioni: hic sunt leones, luogo! E allora: “Facciamo qualcosa, dai, hic sunt libri. Stava in quella parte del facciamo qualcosa!”. “Sì, è nei miei pro- mio cervello avvolta dal mistero reveren- getti, ma non al primo posto”. Il direttore ziale dei bambini per i regali di Natale: ha ragione, anche se so che anche a lui sta incartato sotto l'albero della mia curio- molto a cuore. sità, il pacchetto biblioteca attendeva il Bene, qui ci troviamo di fronte ad un pa- permesso d'essere aperto. trimonio immenso, una delle biblioteche Scartato, altro che leoni, dal pacchetto più ricche della zona: biblioteca terribil- sono emersi acari, umidità e odore di mente chiusa. chiuso: bouquet paradisiaco per ogni Lasciatemi spendere due righe per elen- topo di biblioteca. Se non fosse che care le circostanze avverse della que- scherzando con il direttore, dei topi ho stione, poi non vi annoio più e risaliamo avuto paura ad un certo punto: ma pare all'aria aperta (posso capire che l'odore di che non abbiano ancora trovato via d'ac- muffa non vi piaccia. cesso ai circa 30 mila volumi (periodici Sì ma tranquilli, sui topi scherzavo, non esclusi). impanicatevi): mancano i soldi per cata- In questo mondo strano che prendeva logare, controllare, e mettere a scaffale forma concreta sotto i miei occhi, pren- secondo un ordine logico questi libri. Un devo confidenza con Bibbie coinquiline lavoro colossale, immenso ma ragazzi: il di testi indiani sacri, di trattati di Cristo- gioco vale la candela. logia “condannati” a condividere il pia- “Don, ho una mezza idea... lasciami il nerottolo con Marx in persona (la legge tempo e mi arriverà anche la seconda del contrappasso delle biblioteche è in- metà”. cantevole). Psicologia, filosofia, politica, “Oltre alle idee... servono i mezzi per re- pedagogia, e (amor vincit omnia) lettera- alizzarle...”. tura stretti stretti sugli scaffali: capitale “Grazie per la fiducia...”. immenso, chiuso in due stanze. Ecco la mia idea in soldoni (sì, ora che Meraviglia delle meraviglie, volumi del siamo risaliti in superficie potete respirare Cinquecento in maliziosa attesa di essere a pieni polmoni. ammirati: la vanità dei volumi antichi è Se volete un caffè al bar ve lo faccio, al- sempre stupefacente, nemmeno sotto la trimenti andiamo nel chiostro a fare un polvere si danno per vinti! giro, come preferite: sotto le colonne e 57 Biblioteca fra le rose si ragiona meglio direi): diffon- dere al maggior numero di persone noti- Preghiera per L’Eremo zie sulle condizioni reali della biblioteca dell'Eremo, fare breccia nell'animo sensi- ti ringraziamo, Padre Buono, bile di voi lettori presentandovi un libro perché hai voluto che, a numero e preparare così il terreno per su questo colle e sulle rovine eventuali donazioni spontanee o proposte dell’antico convento di San Pietro, di manovalanza specializzata. sorgesse l’amato Eremo nostro. O anche solo per fare capire che qui, la per i tuoi figli, situazione non è forse così drastica, ma questa è la casa dell’incontro con Te, siamo di fronte ad uno spreco. attraverso il tuo Figlio, Molti di questi testi potrebbero essere l’unico Salvatore Gesù Cristo, utili per tesi universitarie, cultura perso- qui accolto come Parola e Sacramento. nale e per far nascere un polo culturale da Questa è la dimora dello Spirito Santo, inserire nel circuito delle biblioteche e dei poli culturali già presenti in Valle. che parla al cuore dei fedeli, Con la cultura non si mangia, dicono. dediti alle cose dell’anima. Io continuo a credere che possa sfamare qui, infine, tu vuoi formare tanti, anche perché non di solo pane vive all’insegnamento della tua Chiesa, l'uomo. i cristiani chiamati a santificare Bene, se volete il caffè torniamo dentro, le opere dell’uomo. ci sediamo e ne parliamo a tavolino. Magari voi mi aiutate a completare la mia benedici ancora questo tempio, idea e insieme si combina qualcosa di po- luogo sacro, dell’intimità spirituale. sitivo per salvare i volumi dalla polvere. ricompensa Nel frattempo, cerchiamo di catturare e rafforza nel loro proposito l'attenzione di quanti sono meno inclini i molti volontari e benefattori. a questo genere di meraviglia (no certo illumina e conforta la comunità non sto parlando di voi, quanto zucchero delle suore dorotee da cemmo, nel caffè? Dicevo...), narrando le curiose anima materna della casa. vicende di queste stanze chiuse. ispira, con il dono del Paraclito, Se avete finito l’espresso, vi suggerisco i sacerdoti chiamati a guidare l’Eremo allora di proseguire con la rubrica “Cro- e ad annunziare la tua Parola nache della Biblioteca Sommersa”… nel ministero della predicazione. dona a tutti coloro che giungono SANDRA SIMONETTI qui, per cercare Te, la gioia di trovarti e di diventare nel mondo tuoi testimoni.

amen. Calendario ATTIVITA' DELL'EREMO: PROGRAMMA 2012

I RITIRI DELL'EREMO

Il ritiro mensile per le donne Il mercoledì, una volta al mese, dalle 9 alle 15 11 gennaio 2012 - 1° febbraio - 7 marzo - 11 aprile - 9 maggio pellegrinaggio - 6 giugno

Il ritiro mensile per le religiose e con- sacrate In collaborazione con l’USMI, il sabato dalle 9 alle 15 14 gennaio - 11 febbraio - 10 marzo - 14 aprile - 12 maggio - 9 giugno

Il ritiro mensile per i sacerdoti Il giovedì, una volta al mese, dalle 9.15 alle 13 12 gennaio 2012 - 9 febbraio - 15 marzo - Il sabato, una volta al mese, alle 16.30 10 maggio - 7 giugno 14 gennaio 2012 - 11 febbraio - 10 marzo - 14 aprile - 12 maggio - 16 giugno Gli incontri di spiritualità per giovani La domenica sera, alternandosi con altri Il gruppo “Galilea” incontri diocesani, dalle 20.15 alle 22, Cammino di fede per persone separate, di- con don Andrea Gazzoli (segretario del vorziate, conviventi - Il giovedì, una volta Vescovo) al mese, dalle 20 alle 22; con due ritiri 15 gennaio -19 febbraio domenicali 12 gennaio 2012 - 9 febbraio - 12 febbraio, ritiro dalle ore 15 - 15 marzo - 19 aprile - I CAMMINI DELL’EREMO 10 maggio - 14 giugno

La Santa Messa per i “figli in cielo” L’itinerario di fede in preparazione ma-

P. S. Variazioni e aggiunte si trovano sul sito www.eremodibienno.it 59 Amici trimonio cristiano GLI ESERCIZI SPIRITUALI 10 incontri, il sabato dalle 20 alle 22.30 25 febbraio - 3 - 10 - 17 - 24 - 31 marzo - Per sacerdoti, religiosi e diaconi 14 - 21 - 28 aprile - 5 maggio Con Mons. ETTORE MALNATI, Sacer- dote della diocesi di Trieste, esperto co- La Scuola di preghiera (III anno) noscitore del Papa Paolo VI, dal 6 all’11 Quattro sere, la domenica, con don Marco novembre 2011 Busca e don Sergio Passeri, dalle 20.15 Con S.E. Mons. OSCAR CANTONI, alle 22.15 Vescovo di Crema, dal 17 al 22 giugno Il 15 – 22 – 29 aprile e il 6 maggio, ore 2012 20,15-22.00 Con Padre GIUSEPPE BARZAGHI, Do- menicano e filosofo, dal 1° al 7 luglio UAC-Unione Apostolica Clero Con don RICCARDO TONELLI, Sale- Il giovedì mattina, una volta al mese, per siano esperto in pastorale, dal 15 al 20 la formazione e la fraternità sacerdotale, luglio dalle 10.15 alle 13 Con S.E. Mons. LUCIANO MONARI, 19 gennaio 2012 - 16 febbraio - 08 marzo Vescovo di Brescia, dal 26 al 31 agosto - 12 aprile: pellegrinaggio - 17 maggio - Con S.E. Mons. LUIGI NEGRI, Vescovo 14 giugno di San Marino Montefeltro, dall’11 al 16 novembre L’Adorazione Eucaristica e il Santo Ro- sario Per laici Una volta al mese, il mercoledì, dalle 20 Con la fraternità monastica delle sorelle alle 21.30 con possibilità della confessione Clarisse e la comunità dell’Eremo, dal 5 e della comunione all’8 aprile (Triduo pasquale) 11 gennaio 2012 - 15 febbraio - 7 marzo - Con le Piccole Figlie dei Sacri cuori di 11 aprile - 16 maggio - 6 giugno Gesù e Maria e la comunità dell’Eremo, dal 26 giugno al 1° luglio Gli incontri vocazionali per le ragazze La domenica pomeriggio una volta al Per Religiosi e religiose mese, dalle 14 alle 17 Con don RICCARDO TONELLI, Sale- 22 gennaio - In febbraio dalle Suore Sacra- siano esperto in pastorale, dal 15 al 20 mentine a Bergamo - 11 marzo - In aprile luglio dalle Suore Dorotee a Cemmo -In Maggio, cammino con Maria Per laici, ma aperto a tutti, guidato Con don MARCO BUSCA, don SERGIO La Santa Messa domenicale PASSERI ed Equipe, dal 6 all’11 agosto dell’Eremo Tutte e sole le domeniche (non nelle altre Per giovani con il vescovo Luciano Mo- feste). nari Una celebrazione cantata e prolungata. Da sabato 28 aprile a martedì 1° mag- Da ottobre a marzo alle ore 16,30; da gio (iscrizioni all’ufficio vocazioni, tel. aprile a settembre alle ore 17. 03037221) Calendario 60

Per tutti Con Padre GIUSEPPE BARZAGHI, Do- menicano e filosofo, dal 1° al 7 luglio Sabato 14 gennaio 2012, I CORSI DELL’EREMO alle ore 9.30, S.E. Mons. Piero Marini La settimana teologico pastorale per sacerdoti Maestro delle “Per una Chiesa autenticamente sinodale: Cerimonie Pontificie del confronto con le vicende della Chiesa na- Beato Giovanni Paolo II scente” Con S.E. Mons. Carlo Ghidelli, dal 5 al 10 delegato pontificio febbraio 2012 per i Congressi Eucaristici La scuola di formazione all’impegno sociopolitico SFISP (II anno) sarà all’Eremo Una proposta diocesana per aprire ai e parlerà di: giovani gli orizzonti del servizio cristiano “Liturgia oggi”. nella società. 21 gennaio - 4 e 18 febbraio - 3 marzo - 14 aprile - 19 maggio; in giugno, viaggio La conferenza di Studio a Strasburgo e Bruxelles e alle Istituzioni politiche europee. è aperta a tutti

Il corso di iconografia (IX anno) Con Giancarlo Pellegrini ed equipe, dall’8 al 17 giugno 2012

Il corso di teologia spirituale Con la FACOLTÁ TEOLOGICA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE, dal 9 al 12 luglio, iscrizioni alla segreteria della facoltà, tel. 02 863181; (www.teolo- giamilano.it)

La filosofia nei luoghi del Silenzio Con l’Accademia Filosofica della Facoltà teologica di Bologna, dal 23 al 29 luglio 2011

Mons. Piero Marini LETTERE DALL’EREMO Dall’Eremo Da quarant’anni al servizio dell’Eremo DICEMBRE 2011 La pubblicità ANNO XXVI Attività e notizie Anima Materna della Casa sono alcune donne Direttore Responsabile Fissò lo sguardo su di lui e lo amò Don Gabriele Filippini Esercizi spirituali con i missionari di Maria La vita spirituale è simile all’acqua viva Autorizzazione n. 4/89 “Eccomi” - Servi di Dio del Tribunale di Brescia Esercizi spirituali per i sacerdoti Sulle orme di San Francesco

EREMO DEI Dal Monastero Il principio dello sperare SANTI APOSTOLI PIETRO E PAOLO Dalla Valle Comunità in cammino Concerti d’organo a Ossimo inferiore 25040 BIENNO (Brescia) XV Concerto d’autunno Telefono 0364/40081 www.eremodibienno.it Gruppi Attraverso l’Italia [email protected] Storia Il beato Innocenzo nelle testimonianze dei sacerdoti camuni ABBONAMENTO: Amici Mons. Giuliano Nava Ordinario € 15,00 Ricordo di Mons. Andrea Morandini Sostenitore € 30,00 Anniversario della morte di Mons. Almici Benemerito € 50,00 C.C. Postale n. 17738253 Biblioteca Hic sunt acari int. a Alma Tovini Domus Calendario Attività dell’Eremo - Programma 2012 Stampa: Tip. Camuna S.p.A. - Breno Tel. 0364/22007 Copertina di Lella Avanzini-Zaniboni

Si ringrazia la LETTERE DALL’EREMO È IN INTERNET AL SITO: che, condividendone le finalità, contribuisce alla stampa e spedizione di questa rivista. www.eremodibienno.it (pubblicazioni) GIORNALE CULTURALE INFORMATIVO A CURA DEGLI “AMICI DELL’EREMO DI VALLECAMONICA”

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