La Repubblica Italiana Profili Di Storia Istituzionale

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

La Repubblica Italiana Profili Di Storia Istituzionale CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE a.a. 2018-2019 Storia contemporanea L’ITALIA DEL DOPOGUERRA LE CONDIZIONI DELL’ITALIA ALLA FINE DELLA GUERRA Giorgio Candeloro, Storia dell’Italia moderna. La fondazione della Repubblica e la ricostruzione 1945-1950 Feltrinelli 1986 Altri dati • Costo della vita dal 1938 al 1945: aumentato 23 volte • Salari: aumentati di circa 10 volte • Disoccupazione: 1.600.000 disoccupati • Popolazione totale: 46.000.000 nel 1946 P. Ginsborg, Storia d’Italia, 1989 (p. 104-105) LE CAMPAGNE IL SUD DEL LATIFONDO • grande proprietà • monocoltura estensiva • manodopera salariata (braccianti) • insediamento rurale concentrato (= «agrotowns») • Aree di agricoltura specializzata (ortaggi, frutta) IL CENTRO DELLA MEZZADRIA • media proprietà • conduzione a mezzadria • insediamento rurale sparso; famiglie pluri-nucleari IL NORD DELL’AGRICOLTURA INTENSIVA • grande proprietà; grande affitto capitalistico • Agricoltura intensiva (allevamento bovino, frumento, riso, mais) • braccianti LE FABBRICHE • TORINO • MILANO • GENOVA Industria «pesante»: metallurgica, meccanica, chimica • NORD-EST E CENTRO: manifattura tessile, pelletteria, accessori, calzetteria, poi elettronica DONNE, UOMINI E LAVORO Politica e governi I PARTITI DI MASSA • - PCI ( 2.250.000 ISCRITTI) • - PSI (500.000 ISCRITTI) • - DC (200.000 ISCRITTI + ASSOCIAZIONI) • = 3 milioni di tesserati • Su 45 milioni di abitanti • Su 12 milioni di famiglie FASI POLITICHE DELLA STORIA DELLA REPUBBLICA 1) 1948-1963 centrismo 2) 1963-1976 centrosinistra 3) 1976-1980 solidarietà nazionale 4) 1980-1992 pentapartito 5) 1992-1994 governi del presidente 6) 1994-2012 sistema bipolare Legislature (5 anni) Centrismo I maggio 48 – giugno 53 termine II giugno 53 – giugno 58 termine III giugno 58 – maggio 63 termine Centro-sinistra IV maggio 63 – giugno 68 termine V giugno 68 – maggio 72 termine VI maggio 72 – luglio 76 scioglimento anticipato Solidarietà nazionale VII luglio 76 – giugno 79 scioglimento anticipato VIII giugno 79 – luglio 83 scioglimento anticipato Pentapartito IX luglio 83 - luglio 87 scioglimento anticipato X luglio 87 - aprile 92 termine Legislature (5 anni) GOVERNI DEL PRESIDENTE XI aprile 92 - aprile 94 sc. ant. SISTEMA BIPOLARE XII aprile 94 - maggio 96 sc. ant. XIII maggio 96 - maggio 2001 termine XIV maggio 2001 - aprile 06 termine XV aprile 06 - aprile 08 sc. ant. XVI aprile 08 - aprile 13 termine XVII aprile 13 - aprile 18 TERMINE XVIII aprile 18 Sitografia • http://storia.camera.it/legislature/#nav • http://legislatureprecedenti.camera.it/ (Più AGGIORNATO) Presidenze della Repubblica (7 anni) I De Nicola Enrico 1948 II Einaudi Luigi 1948 III Gronchi Giovanni 1955 IV Segni Antonio 1962 V Saragat Giuseppe 1964 VI Leone Giovanni 1971 VII Pertini Sandro 1978 VIII Cossiga Francesco 1985 IX Scalfaro Oscar Luigi 1992 X Ciampi Carlo Azeglio 1999 XI Napolitano Giorgio 2006 XII Napolitano Giorgio 2013 XIII Mattarella Sergio 2015 Governi 57 in 14 legislature [mag 48 – apr 06] = 4 governi a legislatura [poco più di 1 anno di durata media] La Repubblica italiana 1) Il ‘centrismo’ [1948-1963 ] Governi a formula centrista 1948 De Gasperi V (1) [DC, PLI, PRI, PSDI] 1950 De Gasperi VI (2) [DC, PLI, PRI, PSDI] 1951 De Gasperi VII (3) [DC, PRI] 1953 De Gasperi VIII (4) [DC] 1953 Pella [DC + tecnici] 1954 Fanfani I [DC + tecnici] 1954 Scelba [DC, PSDI, PLI] 1955 Segni I [DC, PSDI, PLI] 1957 Zoli [DC] 1958 Fanfani II [DC, PSDI] 1959 Segni II [DC] 1960 Tambroni [DC, con appoggio esterno MSI] 1960 Fanfani III [DC] 1962 Fanfani IV [DC, PSDI, PRI, app. est. PSI] 1963 Leone I [DC] LA PRIMA LEGISLATURA (1948-1953) L’uscita delle sinistre dall’area di governo Fra 46 e 47 termina l’esperienza governi antifascisti DC-PSIUP-PCI. Perché? - inizia la Guerra Fredda e si irrigidiscono le contrapposizioni ideologiche → - il PSIUP si spacca: escono i riformisti (Saragat) → - costituzione del Partito socialdemocratico (PSLI poi PSDI) - l’ala del PSIUP vicina al PCI (Nenni) si ridenomina PSI - si scioglie il Partito d’Azione → confluenza in PSIUP e PRI - alle elezioni dei consigli regionali [regioni a Statuto speciale], aprile 48 → arretra la DC e avanzano PSI-PCI - si riorganizza la destra, con la formazione dell’MSI Formula di governo centrista Quali partiti formano la maggioranza che dà la fiducia al Governo? a) l’alleanza è incardinata sulla DC [De Gasperi], primo partito con grande peso elettorale b) include i partiti minori del centro [PLI; PRI; PSDI] c) esclude programmaticamente e permanentemente sia le Sinistre (PSI, PCI), sia la destra filo-fascista (MSI) / = conventio ad excludendum d) gode dell’appoggio di: USA, Chiesa, associazioni laicali cattoliche (Agesci, ACLI), imprenditori italiani, ceti medi urbani, parte dei ceti contadini (Coldiretti) Composizione del Parlamento 1948 ELEZIONI politiche 18 aprile 1948 [cfr. Piretti, p. 362]: - DC → 48% - Fronte Popolare (PCI + PSI) → 31% → MAGGIORANZA: DC, PLI, PSDI, PRI → → 1948-1953: 3 governi De Gasperi ‘CONVENTIO’ E SINISTRE Sinistre all’opposizione [PCI, PSI]: → prevalgono i ‘duri’ (Pietro Secchia) e arretrano i mediatori (Togliatti) → disordini luglio 1948 (attentato a Togliatti) → spaccatura del sindacato: - CGIL (Confederazione Generale Italiana del Lavoro) - CISL (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori / 1950, area DC) - UIL (Unione Italiana Lavoratori / 1950, area partiti laici e PSDI) Programma di governo De Gasperi (a) POLITICA ESTERA NATO : coltivare alleanza con USA [Patto atlantico, 1949] EUROPA : promuovere la formazione di una comunità economica europea (1949 inclusione nel Consiglio d’Europa, 1951 ratifica del trattato che costituisce la Comunità Europea Carbone Acciaio) CHIESA : assenso alla propaganda anticomunista della Chiesa Programma di governo De Gasperi (b) POLITICA MONETARIA, FINANZIARIA, FISCALE INFLAZIONE : contenere inflazione BILANCIO : risanare bilancio SISTEMA FISCALE : riforma Vanoni (1951), con introduzione della denuncia dei redditi Programma di governo De Gasperi © POLITICHE SOCIALI POLITICA ECONOMICA: liberismo (limitare intervento dello Stato nell’economia) a favore di imprese e agrari PROTESTA SOCIALE : contrastare la protesta di lavoratori e sinistre con impiego della polizia MERIDIONE : - riforma agraria [L. 4 maggio 1950 (‘Sila’); ‘legge stralcio’ (ott. 1950 / Delta padano, Maremma tosco-laziale, Fucino, Campania, Puglia, Lucania, Molise e Sardegna) - 120 mila nuclei famigliari - Cassa del Mezzogiorno [legge 10/08/1950 n. 646] / 170.000 progetti CENTRISMO CONGELAMENTO DELLA COSTITUZIONE e incompletezza del sistema delle garanzie IL ‘CONGELAMENTO DELLA COSTITUZIONE’ a)motivazioni politiche b)ritardo nell’attivazione della Corte costituzionale [le resistenze soprattutto democristiane fanno leva sull’articolo 137, che rinvia a legge costituzionale e a legge ordinaria la definizione di alcune questioni tecniche cruciali] c) la Corte di Cassazione esercita transitoriamente il giudizio di costituzionalità (VII disposizione transitoria): distinzione fra ‘norme precetto’ e ‘norme programma’ [Sentenza Sezioni riunite penali 7 febbraio 1948], e rallentamento delle defascistizzazione delle leggi Ritardi nell’attuazione di norme costituzionali Corte costituzionale: - legge che disciplina la procedura di nomina dei giudici → L. 87 del 1953 [disegno presentato in origine nel 1949]; - entrata in funzione → 1956 Consiglio superiore della magistratura: - legge 24 marzo 1958, n. 195 Regioni a statuto ordinario: - legge su elezione dei Consigli regionali → 1968; - prime elezioni → 1970 - - leggi attuative: anni Settanta Istituto referendario (1971 dopo varo legge sul divorzio) Leggi elettorali la ‘legge truffa’ (1953) Legge elettorale per la Costituente/ 1 (1946-48) [DLL 10/03/1946 n. 74] proporzionale a collegio plurinominale, con scrutinio di lista LEGGI ELETTORALI 1948 - Legge elettorale per la Camera [L. 20/01/1948 n. 6 / TU 05/02/1948 n. 26] proporzionale come quella per la Costituente - Legge elettorale per il Senato [L. 06/02/1948 n. 29] collegio uninominale (a condizione che il candidato ottenga 65% dei voti) / altrimenti ripartizione dei voti su base proporzionale 1953: PRESUPPOSTI DELLA RIFORMA DELLA LEGGE ELETTORALE Elezioni amministrative 1951 e 52 → avanzamento partiti estremi (soprattutto a destra) → la DC propone una riforma della legge elettorale / con premio di maggioranza (legge ‘Scelba’, dall’opposizione soprannominata ‘legge truffa’) OBIETTIVO della Legge: nelle elezioni politiche del 1953 rafforzare il centro e confermare la formula centrista; evitare la polarizzazione del sistema Legge Scelba (sola Camera) Correzione maggioritaria per la Camera, con conservazione dello scrutinio di lista su collegi plurinominali L'articolo unico della legge 31 marzo 1953, n. 148 - Attribuiva un PREMIO DI MAGGIORANZA (65% dei seggi, 385/590) - alla lista o alle liste collegate tra loro che, in tutto il territorio nazionale, presenti in almeno 5 circoscrizioni e che avessero raccolto il 50% + 1 dei voti. → elezioni politiche giugno 1953 [la lista DC non raggiunge il 50% + 1] Legge abolita all’inizio della II legislatura su proposta di Nenni (1954) NB Legge Acerbo 1923: premio che porta la lista che abbia ottenuto almeno il 25% dei voti a guadagnare i 2/3 dei seggi seggi 50% premio 15% altri De Gasperi Discorso tenuto a Predazzo (TN) 31 agosto 1952 (Piretti 2003) (Piretti 2003) Discorso del senatore DC Italia in aula e commenti di senatori dell’opposizione (10/3/53) LA SECONDA LEGISLATURA (1953-1958) Formula politica di governo 1953: entra in crisi la formula del centrismo / 1954: muore De Gasperi
Recommended publications
  • Quaderni D'italianistica : Revue Officielle De La Société Canadienne
    ANGELO PRINCIPE CENTRING THE PERIPHERY. PRELIMINARY NOTES ON THE ITALLVN CANADL\N PRESS: 1950-1990 The Radical Press From the end of the Second World War to the 1980s, eleven Italian Canadian radical periodicals were published: seven left-wing and four right- wing, all but one in Toronto.' The left-wing publications were: II lavoratore (the Worker), La parola (the Word), La carota (the Carrot), Forze nuove (New Forces), Avanti! Canada (Forward! Canada), Lotta unitaria (United Struggle), and Nuovo mondo (New World). The right-wing newspapers were: Rivolta ideale (Ideal Revolt), Tradizione (Tradition), // faro (the Lighthouse or Beacon), and Occidente (the West or Western civilization). Reading these newspapers today, one gets the impression that they were written in a remote era. The socio-political reality that generated these publications has been radically altered on both sides of the ocean. As a con- sequence of the recent disintegration of the communist system, which ended over seventy years of East/West confrontational tension, in Italy the party system to which these newspapers refer no longer exists. Parties bear- ing new names and advancing new policies have replaced the older ones, marking what is now considered the passage from the first to the second Republic- As a result, the articles on, or about, Italian politics published ^ I would like to thank several people who helped in different ways with this paper. Namely: Nivo Angelone, Roberto Bandiera, Damiano Berlingieri, Domenico Capotorto, Mario Ciccoritti, Elio Costa, Celestino De luliis, Odoardo Di Santo, Franca lacovetta, Teresa Manduca, Severino Martelluzzi, Roberto Perin, Concetta V. Principe, Guido Pugliese, Olga Zorzi Pugliese, and Gabriele Scardellato.
    [Show full text]
  • Refractory Migrants. Fascist Surveillance on Italians in Australia, 1922-1943
    Saggi Refractory Migrants. Fascist Surveillance on Italians in Australia, 1922-1943 Gianfranco Cresciani Ministry for the Arts, New South Wales, Australia There are exiles that gnaw and others that are like consuming fire. There is a heartache for the murdered country… PABLO NERUDA We can never forget what happened to our country and we must always remind those responsible that we know who they are. ELIZABETH RIVERA One of the more salient and frightening aspects of European dictatorships during the Twentieth Century, in their effort to achieve totalitarian control of their societies, was the grassroots surveillance carried out by their state secu- rity organisations, of the plots and machinations of their opponents*. Nobody described better this process of capillary penetration in the minds and condi- tioning of the lives of people living under Communist or Fascist regimes than George Orwell in his book Nineteen Eighty-Four, published in 1949 and warning us on the danger of Newspeak, Doublethink, Big Brother and the Thought Police. However, the process of mass surveillance of refractory sub- jects preceded the rise of totalitarianism. The Ochrana in Tsarist Russia and the Direzione Generale di Pubblica Sicurezza (hereafter DGPS, Directorate- General of Public Safety) in Liberal Italy, to give just two examples, had al- 6 © Edizioni della Fondazione Giovanni Agnelli gennaio-giugno 2004 ready begun this screening practice at the end of the Nineteenth Century1. However, it was in the Twentieth Century that the obsession for pervasive, absolute
    [Show full text]
  • Italy's Atlanticism Between Foreign and Internal
    UNISCI Discussion Papers, Nº 25 (January / Enero 2011) ISSN 1696-2206 ITALY’S ATLANTICISM BETWEEN FOREIGN AND INTERNAL POLITICS Massimo de Leonardis 1 Catholic University of the Sacred Heart Abstract: In spite of being a defeated country in the Second World War, Italy was a founding member of the Atlantic Alliance, because the USA highly valued her strategic importance and wished to assure her political stability. After 1955, Italy tried to advocate the Alliance’s role in the Near East and in Mediterranean Africa. The Suez crisis offered Italy the opportunity to forge closer ties with Washington at the same time appearing progressive and friendly to the Arabs in the Mediterranean, where she tried to be a protagonist vis a vis the so called neo- Atlanticism. This link with Washington was also instrumental to neutralize General De Gaulle’s ambitions of an Anglo-French-American directorate. The main issues of Italy’s Atlantic policy in the first years of “centre-left” coalitions, between 1962 and 1968, were the removal of the Jupiter missiles from Italy as a result of the Cuban missile crisis, French policy towards NATO and the EEC, Multilateral [nuclear] Force [MLF] and the revision of the Alliance’ strategy from “massive retaliation” to “flexible response”. On all these issues the Italian government was consonant with the United States. After the period of the late Sixties and Seventies when political instability, terrorism and high inflation undermined the Italian role in international relations, the decision in 1979 to accept the Euromissiles was a landmark in the history of Italian participation to NATO.
    [Show full text]
  • Scelba, Mario
    Scelba, Mario S. nacque a Caltagirone, in provincia di Catania, nel 1901. Sin da giovane si avvicinò al movimento cattolico, in particolare all’esponente di punta del neonato Partito popolare, don Luigi Sturzo, di cui divenne nel primo dopoguerra uno stretto collaboratore. Ostile al fascismo, come altri giovani esponenti del PPI, visse con amarezza la decisione di vari esponenti popolari di allinearsi al fascismo, nonché il cauto atteggiamento assunto dalla Chiesa cattolica nei confronti del regime. Durante gli anni della dittatura decise di rinunciare a un’attività politica aperta. Nel 1942 fu comunque uno dei primi esponenti cattolici a favorire la nascita nella clandestinità del nuovo partito che avrebbe assunto il nome di Democrazia cristiana (DC). Fin dalle prime fasi di vita della DC S. si collocò su moderate una linea moderata; le sue posizioni si rifacevano a quelle espresse da Alcide De Gasperi, tanto da essere nominato nel 1944, in occasione del primo congresso democristiano tenutosi a Napoli, vicesegretario del partito. Con la formazione del governo guidato da Ferruccio Parri, il ruolo di S. quale esponente di rilievo della DC era confermato dalla sua nomina a ministro delle Poste e Telecomunicazioni, incarico che egli mantenne nei due governi, guidati da De Gasperi tra la fine del 1945 e il 1946. In quest’ultimo anno S. veniva eletto all’Assemblea costituente e nel 1948 sarebbe divenuto deputato, restando membro dell’assemblea di Montecitorio sino al 1968 (da quell’anno fino al 1979 avrebbe ricoperto il ruolo di senatore). Nel 1947, con la fine dell’esperienza di coalizione antifascista e con l’uscita dal governo del Partito comunista italiano (PCI) e del Partito socialista italiano (PSI), De Gasperi formava un primo governo centrista, che avrebbe tra l’altro dovuto affrontare la difficile prova delle prime elezioni politiche dell’Italia repubblicana nell’aspro clima di scontro, accentuato dall’emergere della Guerra fredda.
    [Show full text]
  • Between the Local and the National: the Free Territory of Trieste, "Italianita," and the Politics of Identity from the Second World War to the Osimo Treaty
    Graduate Theses, Dissertations, and Problem Reports 2014 Between the Local and the National: The Free Territory of Trieste, "Italianita," and the Politics of Identity from the Second World War to the Osimo Treaty Fabio Capano Follow this and additional works at: https://researchrepository.wvu.edu/etd Recommended Citation Capano, Fabio, "Between the Local and the National: The Free Territory of Trieste, "Italianita," and the Politics of Identity from the Second World War to the Osimo Treaty" (2014). Graduate Theses, Dissertations, and Problem Reports. 5312. https://researchrepository.wvu.edu/etd/5312 This Dissertation is protected by copyright and/or related rights. It has been brought to you by the The Research Repository @ WVU with permission from the rights-holder(s). You are free to use this Dissertation in any way that is permitted by the copyright and related rights legislation that applies to your use. For other uses you must obtain permission from the rights-holder(s) directly, unless additional rights are indicated by a Creative Commons license in the record and/ or on the work itself. This Dissertation has been accepted for inclusion in WVU Graduate Theses, Dissertations, and Problem Reports collection by an authorized administrator of The Research Repository @ WVU. For more information, please contact [email protected]. Between the Local and the National: the Free Territory of Trieste, "Italianità," and the Politics of Identity from the Second World War to the Osimo Treaty Fabio Capano Dissertation submitted to the Eberly College of Arts and Sciences at West Virginia University in partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy in Modern Europe Joshua Arthurs, Ph.D., Co-Chair Robert Blobaum, Ph.D., Co-Chair Katherine Aaslestad, Ph.D.
    [Show full text]
  • Sergio Mattarella
    __________ Marzo 2021 Indice cronologico dei comunicati stampa SEZIONE I – DIMISSIONI DI CORTESIA ......................................................................... 9 Presidenza Einaudi...........................................................................................................................9 Presidenza Gronchi ..........................................................................................................................9 Presidenza Segni ..............................................................................................................................9 Presidenza Saragat.........................................................................................................................10 Presidenza Leone ...........................................................................................................................10 Presidenza Pertini ..........................................................................................................................10 Presidenza Cossiga ........................................................................................................................11 Presidenza Ciampi .........................................................................................................................11 Presidenza Mattarella ....................................................................................................................11 SEZIONE II – DIMISSIONI EFFETTIVE ........................................................................
    [Show full text]
  • Aldo Moro E L'apertura a Sinistra: Dalla Crisi Del Centrismo Al Centro-Sinistra
    1 Dipartimento di Scienze Politiche Cattedra di Teoria e Storia dei Partiti e dei Movimenti Politici ALDO MORO E L’APERTURA A SINISTRA: DALLA CRISI DEL CENTRISMO AL CENTRO-SINISTRA ORGANICO RELATORE CANDIDATO Prof. Andrea Ungari Mirko Tursi Matr. 079232 ANNO ACCADEMICO 2017/18 2 3 INDICE INTRODUZIONE 4 CAPITOLO PRIMO LA CRISI DEL CENTRISMO E L’ASCESA DI MORO NEL PANORAMA POLITICO ITALIANO (1953-1959) 6 1.1 La presidenza del gruppo parlamentare della Dc e la prima apertura ai socialisti 6 1.2 L’elezione di Gronchi alla presidenza della RepubbliCa e la marCia di avvicinamento tra Dc e Psi 9 1.3 Le elezioni politiche del 1958 e l’elezione di Moro a segretario della DC 11 1.4 Il Congresso di Firenze e l’autonomia del partito dalle gerarchie ecclesiastiche 16 CAPITOLO SECONDO LA NASCITA DEL PRIMO GOVERNO DI CENTRO-SINISTRA ORGANICO (1960-1963) 23 2.1 L’ultimo governo di centro-destra e il passaggio al governo delle “convergenze parallele” 23 2.2 Le prime giunte di centro-sinistra e la difficile preparazione all’incontro ideologico tra cattolici e soCialisti 31 2.3 Il Congresso di Napoli ed il programma riformatore del quarto governo Fanfani 35 2.4 Le elezioni politiche del 1963 e la nascita del primo governo di centro-sinistra organico guidato da Moro 44 CAPITOLO TERZO IL DECLINO DELLA FORMULA DI CENTRO-SINISTRA (1964-1968) 53 3.1 La crisi politica del 1964 ed il tormentato avvio del II Governo Moro 53 3.2 L’elezione di Saragat alla presidenza della Repubblica e l’irreversibilità della formula di centro-sinistra 63 3.3 Il III Governo Moro e l’unificazione socialista 70 3.4 La tornata elettorale del 1968: fine dell’esperienza di centro-sinistra 76 CONCLUSIONE 83 ABSTRACT 86 BIBLIOGRAFIA 87 4 INTRODUZIONE Il periodo storiCo Che si estende dal 1953 al 1968 rappresenta un unicum all’interno della politiCa italiana e CostituisCe uno dei temi più affasCinanti della storia della Prima RepubbliCa.
    [Show full text]
  • Quattro Anni Accanto a Amintore Fanfani
    Quattro anni accanto a Amintore Fanfani Alla scoperta del pianeta democristiano. Come nascono le correnti di partito. II primo governo da centrosinistra e l’offensiva della destra. La secessione della Domus Mariae. I dorotei come «categoria dello spirito». Il governo Tambroni e gli incidenti del luglio 1960. Il governo delle «convergenze parallele» 18 luglio 1960. Era quasi mezzanotte e sulla terrazza dell’appartamento che Amintore Fanfani aveva e ha tuttora all’attico di via Platone numero 15 faceva caldo ma non tanto. Sia pure con fatica, un po’ di «ponentino» riusciva ancora a passare tra l’uno e l’altro dei grandi casermoni di cemento che i palazzinari stavano costruendo alla periferia ovest e sudovest, tra la città e il mare. Eravamo in tre: lui, Ettore Bernabei ed io. La giornata era stata carica di tensione e ancora non si sapeva bene come sarebbe andata a finire. In serata erano corse strane voci. Si diceva che a Roma e in altre città qualcuno aveva notato movimenti sospetti nelle caserme della polizia; qualcuno riferiva anche che i dirigenti del Partito comunista avevano ricevuto il consiglio di non dormire a casa. Numerosi agenti in camionetta e a cavallo percorrevano le vie del centro. Stava per succedere qualcosa? Ogni quarto d’ora telefonavo all’Ansa, dove avevo un amico, Fausto Balzanetti, che, qualche anno dopo, con me direttore, sarebbe diventato il mio vice. Presidente del consiglio dall’8 aprile era Fernando Tambroni, un avvocato di Ascoli Piceno, 59 anni, che era stato ministro degli interni dal 1955 in poi. Si era circondato di confidenti e di informatori.
    [Show full text]
  • Gronchi – La Lunga Transizione
    La storia della Repubblica - settembre Gronchi – La lunga transizione La questione del centrosinistra e la distensione internazionale di Paolo Acanfora elezione di Giovanni Gronchi alla Presidenza della Repubblica fu una vera sorpresa, che certamente non corrispose alle indicazioni e ai desiderata del partito democratico L'cristiano. Il candidato della DC era, infatti, il presidente del Senato Cesare Merzagora. Il nome di Gronchi emerse in modo abbastanza inaspettato – sebbene pochi giorni prima alla Camera dei deputati egli tenne un impegnativo discorso per la commemorazione del decennale della resistenza, che è stato considerato una sorta di trampolino di lancio per la sua candidatura. Su di lui confluirono alla fine i voti dei tre grandi partiti di massa (PCI, PSI e DC) nonché della destra, così che il 29 aprile 1955, con 658 voti, Gronchi divenne il primo presidente cattolico della Repubblica italiana. L’allora presidente della Camera era il leader di uno dei gruppi della sinistra democristiana ed ancora rivendicava con forza il legame con il mondo sindacale – nonostante la presenza all’interno della DC di un’ala esplicitamente sindacalista guidata da Giulio Pastore. Il legame con il mondo del lavoro aveva, infatti, sempre caratterizzato la sua attività politica sin dalla sua esperienza nel Partito popolare. La sua elezione alla presidenza della Repubblica rappresentò un punto di frizione importante nel partito democristiano, dove le correnti interne avevano trovato ormai una propria precisa cristallizzazione. Questa avveniva, peraltro, in un momento di trasformazione a livello nazionale ed internazionale particolarmente significativo, con molte ricadute sugli equilibri complessivi del sistema politico italiano e, più generalmente, sull’assetto della guerra fredda.
    [Show full text]
  • Questionariostoria
    QuestionarioStoria 1 In seguito a quale evento bellico l'esercito del Regno 7 A seguito di quale accusa fu sciolto il Partito d'Italia poté entrare in Roma nel 1870? Socialista Italiano nel 1894? A) Alla sconfitta dei Francesi a Sedan A) L'accusa di aver appoggiato i Fasci siciliani B) Alla sconfitta dei Prussiani a Verdun B) L'accusa di spionaggio a favore della Seconda Internazionale socialista C) Alla sconfitta degli Austriaci a Sadowa C) L'accusa di voler attentare alla vita del sovrano D) Alla sconfitta dei Francesi a Lipsia D) L' accusa di aver attentato alla vita di Umberto I 2 Come reagì il governo Rudinì alle agitazioni popolari del 1898? 8 Tra quali nazioni l'irredentismo italiano fu causa di rapporti diplomatici tesi? A) Cercò alleanze in parlamento A) L'Italia e la Polonia B) Fece importanti concessioni ai dimostranti B) L'Italia e la Grecia C) Rassegnò le dimissioni C) L'Italia e l'Impero ottomano D) Si affidò all'esercito D) L'Italia e l'Austria - Ungheria 3 Nel 1884 il governo Depretis abolì un'imposta invisa alla popolazione. Quale? 9 In quale anno morì Camillo Cavour? A) La tassa sul macinato A) Nel 1865 B) La tassa doganale regionale B) Nel 1875 C) La tassa comunale di utilizzo delle acque pubbliche C) Nel 1861 D) La tassa sulla prima casa D) Nel 1871 4 Quali direttive di politica estera adottò Antonio 10 Nel 1861 espugnò, dopo un assedio, la fortezza di Rudinì nel marzo del 1896, quando fu incaricato di Gaeta, ultima roccaforte dei Borbone; condusse nella sostituire Francesco Crispi alla guida dell'Esecutivo? Terza guerra d'indipendenza le truppe dell'esercito che operavano sul basso Po.
    [Show full text]
  • Final Manuscript
    I S L G BULLETI N The Annual Newsletter of the ITALIAN STUDIES LIBRARY GROUP Number 17 2018 Stefano Jossa is Reader in Italian at Royal Holloway, University of London. He specialises in the Italian Renaissance and the Italian national identity expressed through literature. He is a contributor to the cultural pages of the Italian newspaper Il Manifesto. His public engagement spans from radio and newspapers interviews to literary festivals, including the Festival della Letteratura di Mantova and the Festival of Italian Literature in London. His most recent book is: La più bella del mondo: perché amare la lingua italiana. Neutralising Pinocchio (and Italian-ness): From Puppet to Monument Stefano Jossa OME TIME AGO, while I was wandering among the shelves of the Feltrinelli bookshop in via Appia in Rome, I happened on a Pinocchio-shaped pencil, with S Pinocchio’s face on top and the pencil stick painted in green, white and red. This is just one of the thousands of toys making the connection between Pinocchio and Italy, usually through the reference to the three colours of the Italian national flag — green, white and red, indeed. The connection has become stereotypical, and yet it displays the enduring idea that Pinocchio works as a paradigm of Italian-ness, to the extent that Italians are invited and sometimes encouraged to identify and empathize with Pinocchio. No discussion is allowed: Pinocchio means Italy and is the Italian par excellence. Nonetheless, as is well known, the words Italia, italiani and italiano do not appear in Collodi’s book, Le avventure di Pinocchio (1883).
    [Show full text]
  • Florence February 2016 Piero Malvestiti
    Florence February 2016 Piero Malvestiti © European University Institute - Historical Archives of the European Union, 1994-2016 Reproduction is authorised, provided the source is acknowledged, save where otherwise stated. Where prior permission must be obtained for the reproduction or use of textual and multimedia information (sound, images, software, etc.), such permission shall cancel the abovementioned general permission and indicate clearly any restrictions on use. More informations about Terms and Conditions of Use Historical Archives of the European Union 2 Piero Malvestiti Table of contents Piero Malvestiti ______________________________________________________________________________________________5 Prima guerra mondiale, antifascismo e Resistenza ___________________________________________________________6 Esilio in Svizzera, Resistenza e Repubblica dell'Ossola _________________________________________________________7 Corrispondenza del periodo clandestino ______________________________________________________________ 10 Stampa del periodo clandestino _____________________________________________________________________ 11 Attività politica e pubblicistica del secondo dopoguerra _____________________________________________________ 12 Sottosegretario alle Finanze (governo De Gasperi IV) _______________________________________________________ 17 Sottosegretario al Tesoro (governi De Gasperi V e VI) _______________________________________________________ 17 Comitato IMI-ERP ________________________________________________________________________________
    [Show full text]