Il Ruolo Di Carlo Azeglio Ciampi

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Il Ruolo Di Carlo Azeglio Ciampi CIRCOLO DI STUDI DIPLOMATICI LETTERA DIPLOMATICA PALAZZETTO VENEZIA n. 1155 – Anno MMXVI Via degli Astalli, 3/A – 00186 Roma Roma, 26 settembre 2016 Alcuni passaggi cruciali nella storia recente dell’Italia: il ruolo di Carlo Azeglio Ciampi La presente Lettera Diplomatica non si era favorevole in modo convinto, per propone di tentare la ricostruzione dell’azione considerazioni relative sia al progresso di questo grande Uomo di Stato, da poco dell’integrazione europea sia alla situazione scomparso; ma più modestamente di offrire economica interna italiana: Ciampi vedeva nel una testimonianza personale su alcuni episodi, Sistema Monetario Europeo lo strumento non tutti forse sufficientemente noti, della attraverso il quale la stabilizzazione del storia recente del nostro Paese e dei quali cambio della lira avrebbe frenato l’inflazione Carlo Azeglio Ciampi è stato il protagonista. e posto fine al circolo vizioso Ho conosciuto Ciampi nel 1978 quando era inflazione/svalutazione/inflazione. Analoga Direttore Generale della Banca d’Italia. In azione in favore del progetto svolse con quell’anno era stata lanciata la proposta di determinazione il Ministero degli Affari creare un “Sistema Monetario Europeo” per la Esteri, in costante concertazione con la Banca stabilizzazione dei cambi tra le monete d’Italia. europee, in sostituzione del cosiddetto Non è inutile ricordare che alla fine degli “Serpente Monetario”. Questo ultimo anni ‘70 il tasso di inflazione in Italia era meccanismo era stato messo in vigore nel espresso da un numero a due cifre, con 1972 a seguito della approvazione nel 1970 conseguente erosione di salari (in una del cosiddetto Piano Werner per costante rincorsa tra prezzi e salari), pensioni l’insaturazione tra i Paesi Membri delle e risparmi; che il rendimento dei titoli di stato Comunità Europee di una Unione Economica per i risparmiatori era negativo, mentre il peso e Monetaria, ma era stato immediatamente dei tassi di interesse sul debito gonfiava il travolto dalle turbolenze monetarie prodottesi bilancio dello Stato; e che contrarre un mutuo a seguito della crisi petrolifera del 1973. costava oltre il 20% all’anno (acquistare una In Italia le opinioni erano divise circa casa per gran parte degli italiani in quegli anni l’utilità per il nostro Paese di aderire al era di fatto impraticabile). Diventato progetto: una parte degli imprenditori e degli Governatore della Banca d’Italia nel 1979, ambienti finanziari era contraria, così come il Ciampi fu il promotore e il guardiano del Partito Comunista il cui sostegno era risanamento economico del nostro Paese: il essenziale per la stabilità del Governo; tasso di cambio della lira si stabilizzò sia pur all’interno della stessa Banca d’Italia non vi gradualmente; l’inflazione si ridusse era accordo unanime. Il Presidente del anch’essa gradualmente ma in misura Consiglio, Giulio Andreotti, pur favorevole, consistente, così come si ridussero i tassi di esitava a pronunciarsi definitivamente per le interesse sui titoli del Tesoro alleggerendo il prevedibili conseguenze politiche sul piano servizio del debito; e le imprese, non più interno, che puntualmente si verificarono drogate dalle ricorrenti svalutazioni della quando il Governo italiano decise di aderire e nostra moneta, furono obbligate a introdurre che determinarono la caduta del Governo. quelle ristrutturazioni interne che, D’altra parte la partecipazione dell’Italia era migliorandone la competitività reale e non giustamente considerata essenziale per il indotta artificialmente, hanno contribuito in successo del progetto da Francia e Germania, misura evidente al successo dei prodotti che premevano sul nostro Governo perché italiani negli anni ‘80 e ‘90. L’azione di decidesse di aderire. Un ruolo cruciale per stabilizzazione dell’economia italiana convincere Andreotti fu svolto proprio dal all’interno del Sistema Monetario Europeo Direttore Generale della Banca d’Italia, che sostenuta da Ciampi ebbe successo. Purtroppo 1 la stessa considerazione non può essere fatta l’appartenenza all’EURO. Ma non elaborò per quanto riguarda le finanze dello Stato: il sufficientemente, come sarebbe stato invece debito pubblico salì infatti dal 60% del PIL necessario, quelle sul coordinamento delle nel 1980 al 100% del PIL nel 1990. Ma su politiche economiche (strada faticosa che si questo fronte la Banca d’Italia non poteva sta cercando di percorrere solo ora e con ovviamente agire. intollerabile lentezza), né tanto meno si Il successo del Sistema Monetario Europeo espresse sui lineamenti di un possibile ai fini della stabilizzazione dei cambi e della governo europeo dell’economia. L’Unione riduzione dell’inflazione e dei tassi di Economica e Monetaria nacque così zoppa. Si interesse costituì la premessa per il lancio nel trattò di una “ zoppia” che Ciampi denunciò febbraio 1988, da parte dell’allora Ministro sin dall’inizio, come del resto fece anche degli Esteri tedesco Hans-Dietrich Genscher, Delors. della proposta di creare una moneta unica per Il progetto aveva chiaramente l’ambizione l’Europa e una Banca Centrale Europea che la di proporre l’unione economica e monetaria gestisse. La proposta fu espressa da Genscher come passo intermedio verso l’unione a titolo personale come leader del suo partito politica, che i membri del Comitato e molti (Partito Liberale) e non come Ministro degli europeisti immaginavano avrebbe dovuto Esteri federale; ma fu immediatamente fatta esserne il necessario completamento. Non è propria del Governo tedesco, che in quel qui l’occasione per entrare nella analisi delle semestre esercitava la presidenza di turno del ragioni della mancanza finora di sviluppi Consiglio delle Comunità Europee, e significativi in questa direzione; ma sottoposta agli Stati Membri. Il Consiglio certamente la “zoppia” denunciata da Ciampi Europeo di Hannover del 27-28 giugno 1988 ha svolto un ruolo negativo rilevante, oltre ad affidò la redazione del progetto ad un altri fattori che indicherò più avanti. D’altra Comitato presieduto da Jacques Delors, allora parte Ciampi era convinto che prima o poi le Presidente della Commissione Europea, e esigenze dell’unione monetaria avrebbero composto dai Governatori di tutte le banche obbligato i Paesi Membri a ulteriori centrali dei Paesi Membri e da alcuni altri condivisioni di sovranità che avrebbero rispettati esperti. Ciampi fu uno dei membri portato all’unione politica. “Roma non si è più autorevoli ed ascoltati del Comitato ed fatta in un giorno” soleva dire. In ogni caso, ebbe un ruolo di assoluto rilievo nella come Ciampi auspicava e prevedeva, la configurazione del rapporto finale, anche disciplina di bilancio contenuta nelle regole di attraverso l’azione di uno dei due segretari del Maastricht è stata lo strumento essenziale per Comitato che stesero materialmente il testo: obbligare governi e Parlamento italiani a Tommaso Padoa Schioppa, suo strettissimo cominciare a mettere finalmente ordine nei collaboratore. conti dello Stato. Il Comitato non si limitò a descrivere le Il terzo episodio che intendo ricordare si caratteristiche della moneta unica e i compiti inquadra ugualmente nella visione di Ciampi della Banca Centrale Europea, ma allargò la relativa alla necessità di promuovere la visione per riprendere il progetto di Unione modernizzazione del Paese e la sua Economica e Monetaria lanciato nel 1970 e ne preparazione ad affrontare le sfide della definì le caratteristiche, non solo sotto globalizzazione (sfide che in quegli anni si l’aspetto monetario, ma anche sotto quello del stavano già affacciando), anche valendosi coordinamento delle politiche economiche dei degli obblighi europei. Mi riferisco alla decisa Paesi Membri: coordinamento che venne azione che ha svolto, come Presidente del giustamente ritenuto indispensabile ai fini del Consiglio negli anni 1993-1994, per mettere corretto funzionamento dell’area monetaria in atto la “politica dei redditi”, la comune. Il trattato firmato a Maastricht nel concertazione tra le parti sociali e la febbraio 1992 recepì la parte monetaria del privatizzazione delle imprese pubbliche, che rapporto e definì le regole di disciplina di costituivano allora il 50% dell’economia bilancio delle quali si chiedeva il rispetto per italiana. Tra l’altro la privatizzazione almeno 2 parziale di alcuni grandi Enti di Stato (in amministrazione statunitense, primo luogo ENI e ENEL) ci era auspicabilmente sostenuta dalla saggezza e insistentemente chiesta dalla Commissione dall’esperienza dell’Europa. per metterci in regola con le norme europee L’azione svolta da Carlo Azeglio Ciampi sulla concorrenza. In base al codice civile come Ministro del Tesoro nel primo governo italiano, in caso di fallimento di questi enti, lo di Romano Prodi, e volta a creare le Stato in quanto unico proprietario sarebbe condizioni economiche, finanziarie e di stato tenuto a risanarne i bilanci, configurando bilancio che avrebbero permesso all’Italia di così un aiuto di stato vietato dal Trattato CEE. aderire all’Euro sin dall’inizio, è troppo nota La trattativa a Bruxelles fu condotta da per ricordarne qui le vicende. Vorrei citare Beniamino Andreatta, allora Ministro degli tuttavia alcuni aspetti non secondari del Affari Esteri e, come Ciampi, difensore dei cammino dell’Italia verso l’EURO. Prodi e principî della libertà economica Ciampi vedevano entrambi nell’EURO lo accompagnata dall’attenzione agli aspetti strumento per avviare l’Europa verso l’unione sociali. E’ utile ricordare a quest’ultimo politica e al tempo stesso per promuovere lo riguardo che Andreatta
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