Gabbia Sassi

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Gabbia Sassi I SASSI POESIA 2009 QUATTORDICESIMO ANNUARIO a cura di Paolo Febbraro Giorgio Manacorda © 2009 Alberto Gaffi editore in Roma Via della Guglia, 69/b 00186 – Roma www.gaffi.it ALBERTO GAFFI EDITORE IN ROMA EDITORIALE di Paolo Febbraro «Cosa fai?». «Scrivo». «Ovvero?». «Produco segni, lavoro sui testi, smon- to, ironizzo, decontestualizzo, lancio parole a perdifiato, le rimonto, per combattere con polemico nonsenso il nonsenso politico dell’oggi globaliz- zato. Nulla può essere detto davvero, e perciò lo dico con disperata esattez- za. Sono un poeta, dunque scrivo in prosa per contrastare il vieto e conso- latorio luogo comune del verso. Tradisco le attese, e ti colgo all’amo dell’a- bitudine. E se vado a capo, lo faccio per conservare della vecchia poesia i vuoti, gli stacchi, le piccole voragini in cui amo navigare, e obliterare me stesso per far posto al linguaggio che mi parla, mi agisce e mi consuma, so- stituendomi. Sono accuratamente atonale, plurilinguistico, acefalo e cere- brale allo stesso tempo. Sono un ricercatore del linguaggio. Meglio: sono insieme un virus e un anticorpo. Metà programmatore e metà hacker. So- no atopico e disforico, serioso e seriale. Sono un poeta del Duemila». «E tu, invece?». «Io sono un lirico. “Lirico fino all’orgasmo”, come scrisse Caproni. La mia è una modernità nobile e fumosa, ingrigita pur nei suoi lampeggiamenti. Scavo parole nell’abisso, forse cerco ancora un paese innocente, e dimostro che d’autunno sugli alberi le foglie possono durare indefinitamente, se hanno una vera missione di testimonianza. Il verso? Certo. Quello scalettato, franto, scosceso. Quello mangiucchiato dal silenzio, quello tentato e mai del tutto espugnato dal cedimento al- l’indicibile. Spesso, pronuncio parole come “corpo”, “sangue”, ma solo per indicare la derelizione in cui sono cadute, nella vedovanza che il si- gnificante vive del proprio significato. Sono dolcemente astruso, quoti- diano e altissimo, perché la Terra è piena di misteri ancora non svelati, o dimenticati. E il modo di farli riemergere consiste nell’intrecciarli in 7 analogie, nell’educare le vertigini. La mia poesia è un gergo, è una prati- «preziosi annuari curati da Giorgio Manacorda», ai recenti volumi di An- ca testamentaria, il riciclaggio di una forma d’arte». drea Cortellessa e Roberto Galaverni, alle antologie di Cucchi-Giovanar- «Un’alternativa?». «Eccomi: sono un manierista. Un poeta al quadra- di, di Enrico Testa, di Cortellessa, Alfano e co. per Sossella e di Paolo Gio- to, un mastro ferraio, un metricista. Sono irto, iperbarico, centripeto, re- vannetti, che «accosta poesie e canzoni sulla base di comuni scelte retori- cursivo, rinculante. Martelletto e saldatore a fiamma. Così la poesia mo- co-stilistiche»; e ancora «al lucido pamphlet di Alessandro Carrera, I poe- stra il suo stesso mostrarsi, indossa la veste che essa stessa costituisce, ecc. ti sono impossibili, Il Filo 2006»; e infine ai recenti volumi di Enzensber- ecc. La poesia si evince dal proprio paradosso, autocostituendosi come ger-Berardinelli e di Alberto Bertoni]. Ma, come osserva Matteo Marche- poesia e sfidando l’entropia crescente dalla propria gabbia citazionale». sini, la poesia italiana recente sconta, più ancora di altri generi, una deso- «Sono a disagio. C’è qualcun altro?». «Tranquillo, sono qui. Un poeta- lante assenza di critica: i risvolti di copertina di libri di poeti firmati da cri- cronista. Verso lungo e attenzione ai minimi spostamenti. La mia poesia tici autorevoli assomigliano “a un favore d’amicizia”, il canone sembra fat- è uno slalom parallelo, non amo gli scarti netti, cerco tragedie millime- to solo dall’editoria, e proprio la mancanza di verifiche e di qualsiasi “re- triche, ansie d’alba. Le mie nozze col mondo sono fraterne, incestuose; sponsabile” controllo critico genera una situazione asfittica» (pp. 94-95). metto i ricordi in celle attigue. Una inarcatura sintattica è una sporcizia, Marchesini, al quale La Porta lascia la responsabilità di tagliare corto una metafora è un peccato di gioventù. Di una gioventù altrui. Sono un in merito a una questione spinosa come quella della critica di poesia in aliante che plana nel giardino di casa, un esploratore di solai». Italia, alla questione stessa ha dedicato in realtà alcune centinaia di pagi- ne. Non solo: alle antologie ricordate da La Porta, dal 2000 ad oggi, van- no aggiunte quelle di Niva Lorenzini, dello stesso Manacorda (con due Un Dizionario per la critica iniziative distinte), dei francesi Rueff e Di Meo, e di Daniele Piccini, solo per citare i curatori di quelle più interessanti dal punto di vista militante. Nel 2007 è apparso da Bompiani un Dizionario della critica militante di Ma sul capitolo di La Porta occorre soffermarsi, proprio per capire se Giuseppe Leonelli e Filippo La Porta. Leonelli, responsabile del capitolo la sua esclusione della critica sulla poesia vi sia logicamente conseguen- relativo agli anni Ottanta, inanella i ritratti di Calvino, Garboli, Praz, Mac- te, o invece dovuta a una casuale pigrizia. chia, Citati, Fortini, Baldacci, Pampaloni, Calasso, Magris, Raboni, Asor La Porta propugna una critica che s’interroghi «su ciò che gli uomini Rosa, Mengaldo, Berardinelli: tra essi, spiccano alcuni fra i più grandi cri- riescono a sapere di se stessi attraverso le opere letterarie», una critica tici di poesia del secondo Novecento. La Porta, nel capitolo dedicato agli capace di non perdere «il legame col passato», che riesca a fare della let- anni Novanta afferma all’inizio: «sembra opportuno precisare che questo teratura un’esperienza vissuta, pur nella consapevolezza di chi deve excursus sulla critica degli anni Novanta è dedicato alla critica militante in chiedersi: «Orfani di qualsiasi filosofia della storia, su cosa appoggiare la rapporto alla narrativa. Non che non siano uscite importanti riflessioni nostra critica della realtà?». Questa la risposta: «Soltanto sull’individuo, sulla poesia contemporanea [e qui La Porta apre una nota, nella quale ac- sul suo apparato percettivo e intellettuale, su quanto vi è in lui di non cenna al pionieristico Il pubblico della poesia di Berardinelli-Cordelli, ai clonabile e di non replicabile, sulla sua residua capacità di dire sì o no». 8 9 Di qui la rivendicazione della personalità e dell’artisticità della sag- co dovrebbe investire il proprio successore di un potere feudale. Un “po- gistica letteraria, e la conseguente struttura del saggio laportiano, com- sto” di critico non si può mettere a concorso: va attribuito per coopta- posto di brevi medaglioni relativi non tanto a problemi, quanto a per- zione corporativa (a meno di sostituire al critico la figura dello studioso sonaggi. La Porta ha attraversato per intero gli anni del rifiuto politico e del docente universitario). Se è così, quella dei critici è una casta di sot- della letteratura e dell’estetico, a favore del politico, quelli della scienti- tili e sensibili disquisitori che devono inventare un pubblico che non ficità della critica strutturalistica, quelli attuali del dominio mercantile. hanno, e che – proprio in quanto fatalmente autori – devono rinunciare A fronte di un Leonelli che in una postrema appendice mostra di rim- a influire sui meccanismi socio-economici che da tempo tendono a ri- piangere i vecchi «custodi della serriana religione delle lettere, che è re- produrre una classe media anestetizzata e massificata. La loro eccellenza ligione della parola, l’atto istitutivo e conservativo della nostra uma- autoriale, costruitasi sulle lente modificazioni provocate dal piacevole e nità», La Porta dimostra grande presa sul presente, affidato a una serie un po’ colpevole esercizio della lettura, li chiude in una comunità ri- di autori (se non proprio o non sempre di auctores), discussi e discuti- stretta di “migliori” la cui analisi porterà pure a un giudizio, ma a nessun bili, ma ben vivi, magari capaci, come egli suggerisce, di «identificare tipo di azione efficiente su coloro che non sono “migliori”. Giornali, ca- un “pubblico” a cui riferirsi, […] un pubblico molto esiguo, o anche so- se editrici e università, non potendo per la legge economica dei grandi lo immaginato». numeri rivolgersi ai “migliori”, li escluderanno. E faranno bene: dacché i Dunque, il critico – se è un artista, e non ha metodo ma strumenti, e “migliori”, non provenendo dalle masse, o essendosene allontanati, non non ha un mandato sociale economicamente operante ma intenzione e le capiranno, inseguendo criteri di qualità sempre meno dialogici, e ispirazione singolari – non deve presupporre un pubblico (e dunque sempre più nobilmente apodittici. Questo è il destino di un corpo ari- una classe, aristocratica, borghese, proletaria), ma deve inventarlo e ten- stocratico all’interno di una società democratica. Cosicché, infine, i tare di farlo esistere, plasmandolo con la propria opera. Questo oggi gli “migliori” devono constatare l’incapacità di determinare anche parzial- resta: la ricerca di un rapporto con alcune persone, forse con qualche mente le condizioni di possibilità (economica) della propria arte. decina di esse: preziosa concretezza, rispetto alle utopiche, palingeneti- A meno che – come dicono da sempre i sostenitori della tesi del com- che premesse. Dopo le grandi speranze, siamo tornati ai venticinque let- plotto e del Grande Vecchio – la società democratica sia solo apparente- tori manzoniani. Da ciò deriva che la presenza del critico sui mezzi di mente tale, e tutto sia invece deciso da un gruppo ristretto di supremi, comunicazione di massa è divenuta impropria o eccessiva,
Recommended publications
  • Crestomazia Poetica Italiana Del Lavoro
    Crestomazia poetica italiana del lavoro Nel 2013 è stato dato alle stampe un numero monografico di Semicerchio – Rivista di poesia comparata dedicato alla poesia del lavoro, corredato da immagini delle acciaierie di Piombino del pittore grossetano Claudio Cionini, lo stesso soggetto che era stato frequentato magistralmente, negli anni Sessanta del Novecento, dal fiorentino Fernando Farulli (1923-1997) con la serie di dipinti sui costruttori. L’opera è dedicata ai «lavoratori della Thyssen di Torino che hanno perso la vita in fabbrica e a tutti quelli che, per la mancanza di lavoro e la convinzione di non potervi fare fronte, della vita si sono privati». Il panorama poetico delineato dalla rivista è molto ampio, globale e fondato su una scelta non ben comprensibile (ma sempre apprezzabile), se non sul fatto di mettere in campo prevalentemente autori novecenteschi noti per la propria produzione poetica che hanno avuto anche la ventura di scrivere, più o meno occasionalmente, di lavoro e 1 lavoratori; sono presenti anche due saggi che si occupano di lavoro e canzone. Gli argomenti sono così antologizzati: § il Medioevo con il lavoro carolingio e la coltivazione dei giardini; § il Sudafrica dell’apartheid e del post-apartheid; § la Cina con la giovane poetessa operaia Zheng Xiaoqiong; § la Francia con George Sand (1804-1876), altri autori tra Otto e Novecento, una lettura poetica del capitolo 15 del libro I del Capitale di Guillaume Pigeard de Gurbert, e poi acuni testi di Pierre-Yves Soucy (L’ordre dans le maines) e di Jean- Claude Villain
    [Show full text]
  • Elio Gioanola Carlo Bo Charles Singleton Gianfranco Contini
    Elio Gioanola Introduzione Carlo Bo Ricordo di Eugenio Montale Charles Singleton Quelli che restano Gianfranco Contini Lettere di Eugenio Montale Vittorio Sereni Il nostro debito verso Montale Vittore Branca Montale crìtico di teatro Andrea Zanzotto La freccia dei diari Luciano Erba Una forma di felicità, non un oggetto di giudizio Piero Bigongiari Montale tra il continuo e il discontinuo Giovanni Macchia La stanza dell'Amiata Ettore Bonora Un grande trìttico al centro della « Bufera » (La primavera hitleriana, Iride, L'orto) Silvio Guarnieri Con Montale a Firenze http://d-nb.info/945512643 Pier Vincenzo Mengaldo La panchina e i morti (su una versione di Montale) Angelo Jacomuzzi Incontro - Per una costante della poesia montaliana Marco Forti Per « Diario del '71 » Giorgio Bàrberi Squarotti Montale o il superamento del soggetto Silvio Ramat Da Arsenio a Gerti Mario Martelli L'autocitazione nel secondo Montale Rosanna Bettarini Un altro lapillo Glauco Cambon Ancora su « Iride », frammento di Apocalisse Mladen Machiedo Una lettera dì Eugenio Montale (e documenti circostanti) Claudio Scarpati Sullo stilnovismo di Montale Gilberto Lonardi L'altra Madre Luciano Rebay Montale, Clizia e l'America Stefano Agosti Tom beau Maria Antonietta Grignani Occasioni diacroniche nella poesia di Montale Claudio Marabini Montale giornalista Gilberto Finzi Un'intervista del 1964 Franco Croce Satura Edoardo Sanguineti Tombeau di Eusebio Giuseppe Savoca L'ombra viva della bufera Oreste Macrì Sulla poetica di Eugenio Montale attraverso gli scritti critici Laura Barile Primi versi di Eugenio Montale Emerico Giachery La poesia di Montale e il senso dell'Europa Giovanni Bonalumi In margine al « Povero Nestoriano smarrito » Lorenzo Greco Tempo e «fuor del tempo» nell'ultimo Montale .
    [Show full text]
  • Alla Sera La Poesia-File Di Lavoro
    2013 cinque giorni, cinquantatrè poeti Alla sera la poesia Le traduzioni, ove non indicato diversamente, sono di Daniela Sartogo. Alla sera la poesia Calendario Loggia del Municipio Mercoledì 18 settembre 2013, 19.00 Antonio De Biasio, Fabio Franzin, Silvio Ornella, Giacomo Vit, Giuseppe Zoppelli Loggia del Municipio Mercoledì 18 settembre 2013, 21.00 Cristina Alziati, Alberto Bertoni, Sebastiano Gatto, Maddalena Lotter, Luigi Nacci, Stefano Raimondi, Davide Rondoni, Francesco Tomada, Giovanni Turra Loggia del Municipio Giovedì19 settembre 2013, 21.00 Corrado Benigni, Alberto Cellotto, Maurizio Cucchi, Igor De Marchi, Andrea Longega, Titos Patrikios, Francesca Serragnoli, Francesco Targhetta, Mary Barbara Tolusso Loggia del Municipio Venerdì 20 settembre, 21.00 Stefano Dal Bianco, Alba Donati, Stefano Guglielmin, Andrej Hočevar, Erik Lindner, Daniele Mencarelli, Christian Sinicco, Giovanni Tuzet, Adam White, Willem M. Roggeman Alla sera la poesia Loggia del Municipio Sabato 21 settembre 2013, 21.00 Nino De Vita, Gabriel Del Sarto, Veronica Dintinjana, Matteo Fantuzzi, Marko Kravos, Isabella Leardini, Francesca Merloni, Michele Obit, Antonio Riccardi, Peter Semolič Loggia del Municipio Domenica 22 settembre 2013, 21.00 Nanni Balestrini, Mario Benedetti, Carlo Carabba, Tommaso Di Dio, Alessandra Frison, Omar Ghiani, Domenico Arturo Ingenito, Umberto Piersanti, Gregor Podlogar, Luigia Sorrentino Alla sera la poesia Antonio De Biasio Sto al finestrino. Fermo Non ho orgoglio. Non ho ambizioni. Vivo Infelice e felice la mia storia. Trascorre un tempo che non dà memoria. Mi chiudo in me. E se ne ho voglia scrivo. Ho preso un treno che non fa fermate: Ma se anche ne facesse, scenderei? Sto al finestrino, fermo sul replay. E a volte faccio inutili zoomate.
    [Show full text]
  • Cas Li 306 Venetian Landscapes: a Contemporary Grand Tour
    CAS LI 306 VENETIAN LANDSCAPES: A CONTEMPORARY GRAND TOUR Co-taught by Prof. Elisabetta Convento and Prof. Laura Lenci Office Hours: Two hours per week (TBD) or by appointment Office: BU Padua, Via Dimesse 5 – 35122 Padova (Italy) E-mail: Phone: Office (+39) 049 650303 Class Meets: 2 hours, four times a week (Summer), Bu Padua Academic Center Credits: 4 Hub Units: 1+1 (GCI and OSC) Course description There are places that inspire visitors and artists. The morphological aspects of the territory; the colors; the human trace on the physical territory; the history, culture and traditions are but some of the elements of a landscape fascination. The Veneto region, where Padua always played and still plays a lively cultural role, is particularly rich of suggestions and throughout the centuries inspired artists, musicians, writers. Johann W. Goethe, Lord Byron or Henry James wrote beautiful memories of their Italian journey and left us extraordinary depictions of cities like Padua, Venice and Verona surrounded by hills, mountains, lagoon, but also rural landscapes. Following the path of these famous travelers, the course aims to offer students the opportunity to discover the Veneto region through literary and cultural experiences. By means of on-site lessons, readings and field trips, students are able to recognize the local identity that deepens its roots into the landscape (natural and anthropic), culture (progress and tradition), language (Italian and dialect), history and society. During the course, students will read and discuss extracts from works by Luigi Meneghello, Mario Rigoni Stern, Dino Buzzati or Giovanni Comisso to only mention some, and visit places such as the Dolomites, the Veneto countryside, or cities like Padova, Treviso, Vicenza or Venezia.
    [Show full text]
  • Roberto Andò" Di Marco Olivieri (Edizioni Kaplan)
    Roberto Ando` Biografia La sua formazione ha radici nella letteratura (centrale il suo rapporto d’amicizia con Leonardo Sciascia - suo mentore - che lo spinge a scrivere, introducendolo giovanissimo nel mondo delle collaborazioni giornalistiche) e nel cinema, dove più tardi compirà il suo apprendistato facendo da assistente a Francesco Rosi (che considera il suo maestro), Giacomo Battiato, Federico Fellini (E la nave va), Michael Cimino (Il Siciliano), Francis Ford Coppola (Il Padrino parte III). Il suo esordio nella regia avviene però a teatro, nel 1986, con uno spettacolo tratto da un testo inedito affidatogli da Italo Calvino, La foresta-radice- labirinto, una favola filosofica, messa in scena con i bozzetti di Renato Guttuso e la musica di Francesco Pennisi. Successivamente si dedica al documentario con Memory- Loss (1994), dedicato a Robert Wilson, e Per Webern – Vivere è difendere una forma (1996), entrambi presentati alla Mostra del cinema di Venezia. Negli anni dal 1990 al 1995 ricopre il ruolo di direttore artistico delle Orestiadi di Gibellina e dal 1995 al 2000 del Festival di Palermo sul novecento. Nel 1995 presenta, sempre alla Mostra del cinema di Venezia, il suo primo lungometraggio Diario senza date. Ambientato a Palermo, il film, inizialmente commissionato da Rai Tre come un reportage, mescola saggio, documentario e finzione, ricercando nelle confessioni di personaggi veri e d’invenzione la chiave per penetrare la città e i suoi misteri. Accanto al protagonista Bruno Ganz e agli attori Lorenza Indovina, Moni Ovadia, Franco Scaldati, compaiono nel film gli scrittori Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Michele Perriera e Gianni Riotta, e i magistrati Roberto Scarpinato, Erminio Amelio, Ignazio De Francisci.
    [Show full text]
  • Atelier-58-XV-Giugno-2010
    www.andreatemporelli.com www.andreatemporelli.com April is the cruellest month, breeding Lilacs out of the dead land, mixing Memory and desire, stirring Dull roots with spring rain. T. S. Eliot www.andreatemporelli.com Trimestrale di poesia, critica, letteratura Direttori: Giuliano Ladolfi (direttore responsabile) e Andrea Temporelli Collaboratori: Paolo Bignoli, Davide Brullo, Matteo Fantuzzi, Umberto Fiori, Riccardo Ielmini, Federico Italiano, Andrea Masetti, Massimo Orgiazzi, Alessandro Rivali, Riccardo Sappa, Giovanni Tuzet, Cesare Viviani Direzione e amministrazione C.so Roma, 168 - 28021 Borgomanero (NO) - tel. e fax 0322835681 - Sito web: http://www.atelierpoesia.it indirizzo e-mail: [email protected] Stampa Tipografia Litopress - Borgomanero (NO) - Via Maggiate, 98 Autorizzazione del tribunale di Novara n. 8 del 23/03/1996. Associazione Culturale “Atelier” Quote per il 2010: euro 25,00 sostenitore: euro 50,00 I versamenti vanno effettuati sul ccp n 12312286 intestato a Ass. Cult. Atelier - C.so Roma, 168 - 28021 Borgomanero (NO). AI «SOSTENITORI» SARANNO INVIATE IN OMAGGIO LE PUBBLICAZIONI EDITE DALL’ASSOCIAZIONE NEL 2010 www.andreatemporelli.com Indice Editoriale 5 Morte e fioritura dei talenti Andrea Temporelli 7 In questo numero Giuliano Ladolfi L’incontro 8 Il corpo, la voce, lo sguardo. Incontro con Tiziano Scarpa, un’amica a qualche fantasma Andrea Temporelli L’inchiesta 14 Carotaggio grullo e geniale per tastare la narrativa d’oggidì Andrea Temporelli Voci Paolo Fabrizio Iacuzzi 30 Notizia biografica 33 Opere: poesia
    [Show full text]
  • Pubblicazioni 2015
    PUBBLICAZIONI 2015 Sono segnalate, in ordine alfabetico per autore (o curatore o parola-chiave), quelle contenenti materiali conservati nell’AP della BCLu e strettamente collegate a Prezzolini, Flaiano, Ceronetti, Chiesa ecc. Le pubblicazioni seguite dalle sigle dei vari Fondi includono documenti tratti dai Fondi stessi. FELICE ACCAME , Il linguaggio come capro espiatorio dell’insipienza metodologica , Roma, Odradek Edizioni, collana Ideologia e conoscenza, 2015 (euro 40,00) SANDRO BAJINI , Scritti quotidiani , a cura di Marco Innocenti, Sanremo, Lo Studiolo, collana [as]saggiando n. 1, 2015 (euro 18,00) [Il volume raccoglie tutta la produzione di S. Bajini (scrittore teatrale, critico e traduttore, nato nel 1928 in provincia di Pavia) uscita sul quotidiano “Il Giorno” (compresi alcuni articoli rimasti inediti) tra il 1980 e il 1981, e il bimestrale “Odissea”, con l’aggiunta di due articoli (da “Cà de sass” e “Concertino”) e, in Appendice, l’intervista Sul giornalismo .] MARCELLO GISONDI, Una fede filosofica. Antonio Banfi negli anni della sua formazione , Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, collana Uomini e dottrine n. 65, 2015 (euro 28,00) [Il volume si articola in 5 parti – incorniciate da Prefazione di M AURIZIO VIROLI e Postfazione di F ABRIZIO LOMONACO – che sono: I. I primi anni 1886-1910 (1. I Banfi di Vimercate: tradizione risorgimentale e fede cattolica ; 2. Quale idealismo? Hegel, Martinetti e la Milano giolittiana; 3. Ragione, fede e dovere nei primi scritti critici ; 4. Una «filosofia dell’amore» .) - II. Un filosofo italiano a Berlino 1910-1911 (1. L’incontro con Simmel: «pensare senza presupposti» ; 2. Tra ‘novatori’ e ‘vociani’ ; 3. Un manifesto politico: Andrea Caffi e la «Jeune Europe» .) - III.
    [Show full text]
  • Nemla Program
    Northeast Modern Language Association 38th Convention March 1-4, 2007 Baltimore, Maryland Host Institution: Johns Hopkins University Special thanks to Stephen G. Nichols, Chair, Dept. of Romance Languages & Literatures, and Amanda Anderson, Chair, Dept. of English 1 2 Dear NeMLA Friends — Thank you for welcoming me as Executive Director of the Northeast Modern Language Association with the panels and presentations that you have created and are presenting this weekend. This is the largest and most diverse convention that NeMLA has presented in years. It has been an amazing challenge and a pleasure to put this together for you. NeMLA is deeply committed to promoting teaching and scholarship in the modern languages. This year has seen a particular increase in panels in Italian, Spanish, German and French. The Board created new Board positions in Comparative Literatures and Popular Culture to support the growing interest in interdisciplinary work and in other foreign languages. Your strong response to NeMLA elections this year helps assure that the Board will continue to be responsive and proactive to meeting the needs of our members. NeMLA has also worked this year to improve our service to our members. We were able to decrease our fees by 8% and to reduce our media charges from $40 to $10. My predecessor Josephine McQuail established research fellowships with the Newberry Library, in addition to our Summer fellowships and American Antiquarian Society. In addition to increasing the number of travel grants awarded to graduate students, we also created the Graduate Student Assistantship program, to provide support and administrative opportunities. Our new webmasters Vincent Guihan and Andrew Schopp have streamlined and improved our website to improve communication.
    [Show full text]
  • « the Poetry Value for the Intercultural Communication in Europe »
    MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI VERONA « The poetry value for the intercultural communication in Europe » The World Poetry Academy, in collaboration with by UNESCO World Heritage City as well as city of art ONG E.I.P Italy, School Instrument of Peace, and of and culture, welcomed about fifty poets coming from the Municipality of Verona, with the patronage of the the different geo-cultural areas of the world: Italian Ministry of Foreign Affairs, the Italian Ministry from Africa the Nobel Price for Literature 1986 Wole of Culture, the Province of Verona, the Veneto Soyinka (Nigeria), Jean Baptiste Tati Loutard (Congo) Region, announces for the school year 2008/2009 the and Babacar Sall (Senegal); 1st National and European Poetry Competition: from Latin America the President of PEN Club “The poetry value for the intercultural communication International Homero Aridjis (Mexico), Haroldo de in Europe” Campos (Brazil) and Luis Mizon (Chile); from Asia Ayyappa Paniker (India), Gozo Yoshimasu SUBJECT (Japan) and Ko Un (South Korea); from the Arabic world Adonis and Mahmoud Darwich; The aim of the competition is to promote poetry value from Europe Mario Luzi (Italy), Kenneth White (Great for intercultural communication among people, beyond Britain), André Velter (France), Andrei Voznesenski the different ethnic affiliations, in order to discover (Russia), Ana Blandiana (Romania), Jean Portante European common roots: cardinal points to educate (Luxembourg); young Europeans in school and in civil society, to from North America Nicole Brossard (Canada) and develop a deep and conscious feeling of civic Jerome Rothenberg (United States); just to name some awareness and European citizenship.
    [Show full text]
  • Cas Li 354 Contemporary Italian Literature Syllabus
    BOSTON UNIVERSITY STUDY ABROAD PADUA COURSE CAS LI 354 CONTEMPORARY ITALIAN LITERATURE COURSE LANGUAGE Italian INSTRUCTOR INSTRUCTOR EMAIL OFFICE HOURS weekly COURSE SCHEDULE Twice a week, two hours per appointment COURSE VALUE 4 CREDITS LEARNING OUTCOMES OF THE 1. Demonstrate increased proficiency in Italian language from elementary PROGRAM to advanced level. 2. Demonstrate knowledge of Italian culture with respect to three of the following areas: history, politics, economics, religion, literature, film and the arts. 3. Develop an awareness of cultural difference and an understanding of culture’s role in shaping beliefs and practices. 4. Develop new perspectives on one’s own culture and an ability to think critically about one’s own values and beliefs. COURSE DESCRIPTION The course introduces students to examples of the main authors of contemporary Italian literature, starting from the period following the end of the Second World War until today. In this time frame, narrative and poetry focus on the representation of the post-war situation, the industrial development, the identity crisis of Italian cities and their inhabitants, the emerging social problems, the female condition and new postmodernist ideas. The course will follow some geographical coordinates that will allow the students to acquire knowledge of the major literary authors and movements and set them in their geo-historical context. The students will familiarize themselves with some of the most important voices of the contemporary Italian panorama, such as Pasolini, Buzzati, Calvino, Ortese or Morante. Genres include short stories, novels, and poetry, but also documentaries and films. Required on-site classes will provide students with the opportunity to contextualize readings in their historical setting and therefore better understand style, language and motif.
    [Show full text]
  • 04 Recensioni 4-04 21/04/12 23.31 Pagina 406
    04 Recensioni 3-09_04 Recensioni 4-04 21/04/12 23.31 Pagina 406 406 recensioni e segnalazioni Laura Desideri. Bibliografia di Cesare Garboli (1950-2005) , nota introduttiva di Carlo Ginzburg. Pisa: Edizioni della Normale, 2007, XXXV, 217 p. (Strumenti; 7). ISBN 978-88-7642-196-9. €15,00. Habent sua fata libelli : come i romanzi, così le bibliografie. Cesare Garboli (Viareggio, 17 dicembre 1928 – 10/ 11 aprile 2004) s’addormenta, come il suo Dante, mentre lavorava alla revisione del commento giovanile della Divina Com - media (La Divina Commedia. Le rime, i versi della Vita nuova e le canzoni del Convivio , Tori - no, Einaudi, 1954 [I millenni, 27. Parnaso italiano, II]): era giunto al canto XIX del Pur - gatorio «ne l’ora che non può ‘l calor dïurno | intepidar più ‘l freddo de la luna | vinto da terra, e talor da Saturno» (vv. 1-3). Inattuale fino alla fine in quanto capace di scegliersi autonomamente le proprie strade culturali, politiche ed ideologiche sapendo bene che la forza di una parola critica non risiede solo nell’autorevolezza e nella verità dell’enun - ciato ma soprattutto nei rischi che l’enunciatore corre nell’esporsi (vedi Il coraggio di esse - re inattuali , «La repubblica», 26 giugno 2002, discussione con Roberto Calasso). Inattua - le anche nelle sue enunciazioni di metodo (e quindi nella lotta contro l’insulsa vuotaggine dei pensieri e della scrittura e contro l’ikeaizzazione dell’università): nascono così prese di posizione che lo conducono ad affermare che Sono quel che annoto («Panorama», 2 luglio 1989), Critico sono, ma detesto i libri («Corriere della sera», 6 marzo 1989), Lotto con i libri corpo a corpo («Millelibri», IV, 26 gennaio 1990), Siate postumi! («Panorama», 3 1 maggio 1992, a proposito del Journal di Matilde Manzoni), Troppi pettegolezzi ma è meglio così («La repubblica», 5 novembre 1995 [sulla funzione della critica e sulle sue degenerazioni]).
    [Show full text]
  • Diari Di Cineclub N. 88
    _ n.3 Anno IX N. 88 | Novembre 2020 | ISSN 2431 - 6739 Il nostro caro Alberto Non è un film demen- Roma 1920 - 2020, auguri ziale Che parte del mondo della politica italiana, Sordi era per antono- comico, ha sviluppato, nel tempo, ruoli poeti- quella più egocentrica e rissaiola, provenga da masia l’italiano me- ci, drammatici, oltre a essere uno dei prover- persone che tentarono la loro notorietà con le dio, nell’immaginario biali 4 moschettieri del cinema italiano con televisioni berlusconiane è noto; che dopo es- collettivo, e questo ha Gassmann, Manfredi, Tognazzi, in un’epoca ser diventati “uomini politici” abbiano conti- voluto essere per tan- d’oro del cinema italiano, finora la più impor- nuato su quel percorso, lo paghiamo tutti i tissimi anni, nella sua tante. Divenuto autore e sceneggiatore dei giorni. arte di Player, di Atto- suoi film ha costruito, con Rodolfo Sonego, Nel 2021 si terranno le elezioni comunali per le re. Lui stesso è stato il con Armando Trovajoli, la narrativa e la poie- maggiori città italiane. A sentire i primi possi- Leonardo Dini primo grande attore sis delle sue opere, avendo come target la de- bili candidati abbiamo la conferma che il circo italiano, a realizzare, scrizione puntuale delle cose italiane e l’intui- della D’Urso è diventato partito. Si sussurra per la tv, per la Rai, l’antologia dei suoi brani to di sapere anticipare le evoluzioni della Massimo Giletti candidato a Roma e Torino; cinematografici, vista appunto come la Storia Storia sociale del Paese. Con Tutti dentro, ad Viperetta (Massimo Ferrero) a Roma; l’ex atto- di un italiano.
    [Show full text]