Quick viewing(Text Mode)

PERIZIA DI VARIANTE (Ai Sensi Dell'art

PERIZIA DI VARIANTE (Ai Sensi Dell'art

COMUNE DI

PROVINCIA DI

ADEGUAMENTO DELL'IMPIANTO DI DEPURAZIONE DI C.DA ANNA MARIA NEL COMUNE DI VALDERICE E COMPLETAMENTO DELLA RETE FOGNARIA PROGETTO ESECUTIVO - PRIMO INTERVENTO

PROGETTAZIONE: Associazione Temporanea di Imprese IL DIRETTORE DEI LAVORI: STUDIO ALTIERI S.p.A. (capogruppo), Thiene (VI) OMNISERVICE Engineering S.r.l. OMNISERVICE ENGINEERING S.r.l., Aragona (AG) Studio Di Mino Ingegneri Associati (AG) - Dott. Ing. Pietro Agnello - Ing. Sala Calogero (AG) Ordine Ingegneri di Agrigento n. 543 Ing. Marco Lo Presti (PA) Arch. Alessandra Altieri, Marano Vicentino (VI) Dott. Antonio Bambina, (TP) VAMIR Geologia ed Ambiente s.a.s. (PA)

RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO : Ing. Giovanni Corso

IMPRESA APPALTATRICE: Ecochimica Stingo s.r.l. Via Ripuaria n. 12 - CASTELLAMMARE DI STABIA (NA) CONTRATTO: d'appalto rep. n° 6659 del 28/03/2018 PERIZIA DI VARIANTE (ai sensi dell'art. 132 comma 1°, lettera c, del D.lgs n. 163/2006 e ss.mm.ii.)

L'Impresa Il Direttore dei lavori Il R.U.P. Ecochimica Stingo s.r.l. (Ing. Pietro Agnello) (Ing. Giovanni Corso) , i n d ust l e ri a Sez. A a t l e n N. A 543 , e d i e b Ordine degli Ingegneri l m

della Provincia i

a

di Agrigento n f

e Dott. Ing. o l

i

r

v m

i Pietro

c a

i

z

r

Agnello i

o o

t n t e e s

Relazione di Ottemperanza TAV. N° TITOLO G.2

SCALA CODICE ELABORATO F 0 5 3 3 P 1 RLA 01 1 0 REV. 0 0 __

REV.N DATA MOTIVO DELLA EMISSIONE ESEGUITO CONTROLLATO APPROVATO 00 Settembre 19 EMISSIONE

Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

REGIONE SICILIANA COMUNE DI VALDERICE (TRAPANI)

VERIFICA DI INCIDENZA E MONITORAGGIO SUL S.I.C. INERENTE I FONDALI DEL GOLFO DI CUSTONACI IN RELAZIONE ALLO SCARICO DELL’IMPIANTO DI DEPURAZIONE DI CONTRADA ANNA MARIA E RELATIVA CONDOTTA SOTTOMARINA DI ALLONTANAMENTO

RELAZIONE DI OTTEMPERANZA ALLE PRESCRIZIONI DI CUI ALLE NOTE DEL SERVIZIO VIA-VAS DELL’A.R.T.A. PROT.29436 DEL 21/04/2006, PROT 41684 DEL 04/06/2007 E PROT. 45618 DEL 15/06/2007

1. PREMESSE

Con nota prot. 29436 del 21/04/2006 a firma dell’ing. Sansone, il servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. si esprimeva positivamente sulla valutazione di incidenza relativa al progetto indicato in epigrafe ritenendo preferibile tra le due soluzioni prospettate nello studio di incidenza la soluzione B (mantenimento della condotta sottomarina esistente senza il previsto allungamento della stessa) a condizione che venissero ottemperate le seguenti due prescrizioni: a) Prima dell’esecuzione dei lavori prendere visione del progetto esecutivo di adeguamento della suddetta condotta sottomarina per esaminare i possibili impatti sulle specie e sugli habitat tutelati dal S.I.C. e per individuare eventuali prescrizioni di cantiere; b) Prima dell’esecuzione dei lavori dovrà essere trasmesso il Piano di Monitoraggio della qualità delle acque marine allo scopo di

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 1 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

verificare il non superamento dei limiti disposti dal D.Lgs 152/99 e ss.mm.ii. ed il monitoraggio dello stato della Prateria di Posidonia con l’impianto a regime. In risposta alla suddetta nota il Comune di Valderice con nota ricevuta da A.R.T.A. prot. 33541 del 09/05/2007 inviava il progetto definitivo della condotta ed il Piano di Monitoraggio delle acque e della Prateria di Posidonia. Il servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. rispondeva che era necessario comunque trasmettere il progetto esecutivo ed indicava alcuni elaborati che il progetto esecutivo stesso doveva contenere ed in particolare: ⇒ carta delle biocenosi dell’area marina che va dalla Tonnara di Bonagia a Cala Buguto su scala adeguata; ⇒ un’indagine di campo sulla vitalità attuale della prateria di Posidonia oceanica (parametri fenologici e lepidocronologici) interessata dal suddetto scarico, il quale dovrà essere condotto secondo le metodologie analitiche di riferimento del “Programma di monitoraggio per il controllo dell'ambiente marino-costiero (triennio 2001-2003) del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio – ICRAM”; ⇒ un’analisi degli impatti generati dallo scarico dell’impianto di depurazione in questione sulle biocenosi presenti in sito ed in particolare sull’habitat prioritario “Posidonia oceanica” ai sensi della Direttiva 92/43/CEE; ⇒ interventi di mitigazione degli impatti attesi previsti, quali ad esempio:

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 2 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

™ il parziale riutilizzo delle acque depurate; ™ la realizzazione di un diffusore che consenta di aumentare la diluizione del refluo trattato in funzione dell’andamento delle correnti in sito; ™ sulla base dei risultati del predetto studio, un eventuale prolungamento del tracciato della condotta sottomarina fino ad una zona di intermattes della prateria di Posidonia. Nessuna integrazione, invece, veniva richiesta per il Piano di Monitoraggio delle acque e della Prateria di Posidonia. La nota dell’A.R.T.A. prot.45618 del 15/06/2007 ribadiva quanto contenuto nella precedente nota. Con la presente, a completamento degli elaborati già presentati, si invia, oltre il progetto esecutivo di adeguamento della condotta sottomarina, quanto richiesto dal servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. precisando che i lavori previsti sulla condotta sono limitati a: ™ Modeste rettifiche altimetriche dell’andamento della condotta; ™ Messa in opera di elementi per l’ancoraggio della stessa; ™ Messa in opera del diffusore (come indicato dal Servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A.). Si tratta, quindi, di interventi di modestissima entità e di facile cantierizzazione che non avranno incidenza negativa, in fase di cantiere, purchè le opere si realizzino con le necessarie precauzioni finalizzate ad evitare l’intorbidimento delle acque marine. Rimandando allo studio di incidenza ambientale già presentato per gli aspetti di carattere generale, si allega alla presente relazione quanto

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 3 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007 richiesto dal servizio VIA-VAS ad integrazione degli elaborati di progetto esecutivo. Il presente lavoro ha avuto un carattere interdisciplinare ed in particolare ci siamo avvalsi della collaborazione di studiosi e ditte specialistiche. In particolare le indagini subacquee, i prelievi dei campioni di acque di mare da analizzare, le analisi eseguite con sonda parametrica, i rilievi geologici sottomarini, i rilievi e la mappatura della Prateria di Posidonia, le analisi di laboratorio sono stati eseguiti dalla CREA s.r.l., le analisi ecosistemiche, lo studio delle cause per cui è stato istituito il SIC e l’incidenza delle acque reflue e delle attività di cantiere sulla vita della Prateria di Posidonia sono frutto del lavoro del Prof. Vittorio Amadio docente di ecologia dell’Università di Reggio Calabria. I lavori sono stati coordinati dalla Dr.ssa Marino Maria Antonietta Direttore Tecnico del settore Ambiente della VAMIR Geologia e Ambiente s.r.l.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 4 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE

L’area in studio si trova in provincia di Trapani ed è situata lungo la costa occidentale della Sicilia al centro di un'area dove ritroviamo la cittadina medievale di , Scopello, la costa sabbiosa di e le saline di Trapani e . Ad ovest di Bonagia si trova l’Area Marina Protetta “Isole Egadi” mentre ad est si trova la riserva naturale orientata dello Zingaro.

Di estremo interesse è il borgo di Bonagia, uno storico borgo marinaro, con un porto aperto ai venti ed al mare da NO, compreso tra il e la punta del monte Cofano. Il territorio costiero dell’area vasta è costituito da una bassa piattaforma calcareo-arenacea, caratterizzata dalla presenza di saline e

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 5 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007 spiagge strette limitate da terrazzi, il cui panorama geologico è caratterizzato da calcari dolomitici del Terziario, alternato a tufo calcarenitico conchigliare del Quaternario. I rilievi di Monte Cofano e di Monte S. Giuliano costituiscono punto di riferimento delle piane di Bonagia e del Cofano e delle morbide colline interne. Il Monte Cofano avanza nel mare formando ad est il Golfo del Cofano, conca naturale sulla quale si affaccia la piana di Castelluzzo ed il Golfo di Bonagia o di Custonaci ad ovest che si apre sull’omonima ampia pianura calcarea chiusa ad ovest dal rilievo di Monte S. Giuliano. Dal punto di vista geomorfologico l’area sottomarina, racchiusa entro l’isobata del -100 mt, risulta essere il margine della piattaforma all’interno del quale la zona di Bonagia può essere definita come il “margine interno della piattaforma”. Tale margine è caratterizzato da fondali con pendii leggermente degradanti, dove fenomeni erosivi hanno dato forma a numerosi isolotti e banchi. In generale, il fondo marino si presenta come una piattaforma rocciosa intervallata da substrati mobili costituiti da sabbia e sabbia ghiaiosa in gran parte di origine organogena. I substrati rocciosi sono quelli che supportano la maggiore diversità e varietà di organismi nectonici, bentoni e pelagici. Queste zone sono, infatti, considerate dai pescatori come le zone dove la pesca è migliore. Tali fondali sono caratterizzati principalmente da popolamenti fotofili di moda battuta e semi-battuta e dalla biocenosi a Posidonia su roccia.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 6 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Le praterie di Posidonia oceanica, habitat prioritario, rappresentano la biocenosi più importante in quanto sono particolarmente abbondanti e distribuite in maniera piuttosto continua su tutti i fondali dell’area, mostrando limitate zone in erosione, con distribuzione prevalentemente continua ed impiantata più che altro su roccia e matte. La prateria mostra un limite inferiore principalmente di tipo progressivo con colonie isolate su fondo roccioso a profondità comprese tra 31-36 mt. o sabbioso tra 34-38 mt. Talvolta il limite è di tipo netto da substrato a 32 mt. con la prateria impiantata su roccia che s’interrompe quando il fondale diventa sabbioso. La base sommersa del monte Cofano forma, a 500 mt. al largo, gli "orli del Cofano" profondi circa 35 mt. e detti "Secche del Saraceno", una antica linea di costa oggi sommersa. Sulle sue pareti un tempo si pescava il corallo rosso lavorato dagli artigiani trapanesi. I fondali antistanti sono rocciosi e ripidi e su qualche spuntone roccioso, in profondità, si può trovare ancora qualche colonia di corallo. L’area compresa tra monte Cofano e il monte San Giuliano è stata inserita nella Direttiva Habitat 92/43/CEE come Sito di Interesse Comunitario (SIC) grazie al suo valore naturalistico e scientifico che assurge ad interesse sovranazionale e che, quindi, è bisognevole di tutela.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 7 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Il territorio ha una notevole connotazione agricola, con olivicoltura prevalente ma anche presenza di orti e frutteti, anche se negli ultimi anni le campagne subiscono un progressivo abbandono da parte degli agricoltori. Molto praticata è la pesca, sia da operatori professionali che da moltissimi dilettanti, sia locali che soprattutto provenienti da aree limitrofe, che hanno fortemente depauperato il patrimonio ittico nei fondali antistanti. La fascia costiera in esame è stata ed è ancora interessata da un’intensa antropizzazione legata al turismo delle seconde case: soprattutto in località Cornino, in comune di Custonaci, ma anche a Cortigliolo e Bomagia, in comune di Valderice, sono stati realizzati numerosi complessi turistici direttamente sulla costa o nel suo immediato entroterra.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 8 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Nell’area è inoltre presente l’attività estrattiva: si tratta delle famose cave di marmo di Custonaci, i cui prodotti sono apprezzati ed esportati in tutto il mondo. L’estrazione del marmo è comunque un’attività notevolmente impattante per l’ambiente costiero e marino, in quanto produce notevoli scarti della lavorazione, consistenti in materiale fino e grossolano. Tali materiali, soprattutto in passato, sono stati sversati nel territorio senza alcun criterio, mentre i reflui della lavorazione, che trasportano le polveri delle segherie di marmo, hanno interessato e pesantemente impattato le bioceneosi costiere, segnatamente la biocenosi ad Alghe fotofile e la prateria di Posidonia oceanica (SORTINO et al. 1974; 1976). Altro fattore d’impatto sulla qualità dell’ambiente marino costiero è la mancanza nell’area di depuratori funzionanti: la zona nord del comune di Valderice, relativamente alle frazioni di Bonagia e Tonnarella, è infatti al momento attuale sprovvista di depurazione in quanto non sono stati realizzati gli allacci fognari all’esistente depuratore di contrada Anna Maria, dotato di una condotta sottomarina, e che, quindi, non è mai entrata in funzione. Anche il comune di Custonaci ha problemi per la depurazione delle proprie acque reflue: il depuratore in contrada Assieni, infatti, non è a norma e sversa i propri reflui nel rio Forgia, che sfocia in località Cornino, provocando l’inquinamento delle acque costiere. E’ in fase di realizzazione un altro depuratore in contrada Sanguigno, che sarà allacciato ad una condotta sottomarina.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 9 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

3. CONSIDERAZIONI SULLA PRATERIA DI POSIDONIA

Posidonia oceanica (Linnaeus) Delile è una Fanerogama Magnoliophyta marina, endemica del Mediterraneo. Essa forma delle vere e proprie praterie fra la superficie e i 30-40 metri di profondità ed è uno dei principali ecosistemi climax del Mediterraneo. La prateria di Posidonia oceanica rappresenta circa il 2% dell’intera superficie del Mar Mediterraneo e più del 25% dei biotopi fotofili infralitorali dei suoi fondali: è presente su tutti i tipi di substrato, anche se le praterie più vaste si sviluppano su substrato mobile.

Prateria di Posidonia oceanica.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 10 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

La Posidonia oceanica, alla stregua di tutte le Fanerogame, è costituita da veri e propri organi a funzioni distinte e separate, come le radici, il fusto o rizoma, le foglie e l’apparato riproduttivo.

Struttura della pianta: rizomi plagiotropi e ortotropi.

Il rizoma di Posidonia oceanica corrisponde ad un fusto modificato dal cui lato ventrale si formano le radici che, fissandosi al substrato, entrano a far parte del sistema di ancoraggio della pianta. Le radici svolgono anche la funzione di assorbimento e trasporto delle sostanze nutritive dal sedimento verso l’apparato fogliare, attraverso il sistema

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 11 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007 vascolare del rizoma, che ha anche la funzione di immagazzinare le sostanze di riserva. Nella parte superiore del rizoma è situato l’apice vegetativo, da cui si originano le foglie, raggruppate in fascicoli fogliari. Le foglie, in numero variabile ma mediamente 6-7 per fascio, sono nastriformi raggiungendo da adulte una larghezza compresa tra 0.7 e 1.2 centimetri e una lunghezza che si aggira intorno ai 50 – 80 centimetri, ma è chiaramente variabile a seconda del momento del ciclo vegetativo (fino a 142 cm in GIRAUD et al., 1979). All’interno dei fasci le diverse foglie sono disposte a ventaglio (fillotassia distica) e le più giovani compaiono al centro del fascio alternandosi da lati opposti in modo tale che le più vecchie, nella maggior parte dei casi anche le più lunghe, si trovano all’esterno, mentre quelle più giovani occupano posizioni più interne. Le foglie si allungano per formazione di nuovo tessuto nel meristema posto alla base; pertanto, la parte apicale è la più vecchia ed è quella che per prima va incontro a fenomeni di degenerazione. Tali fenomeni comportano il rilascio dei pigmenti fotosintetici con acquisizione di un colore bruno. A tale stadio la decomposizione microbica, il grazing animale e lo stress meccanico decompongono il tessuto, a volte l'apice morto può espellere tutto il citoplasma divenendo bianco. Posidonia oceanica si riproduce sia vegetativamente (riproduzione asessuata), che tramite fiori e frutti (riproduzione sessuata). La riproduzione asessuata è sicuramente quella più diffusa e si realizza per stolonizzazione a livello dei rizomi.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 12 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

La riproduzione di tipo sessuato avviene con formazione di fiori e frutti (DEN HARTOG, 1970). Quest’ultimi sono ermafroditi, cioè formati da una parte maschile (stami), contenente il polline, posta intorno alla parte femminile (carpello) che contiene la cellula uovo; il polline ha accesso a quest’ultima tramite gli stimmi. I fiori sono raggruppati in infiorescenze portate da uno stelo che spunta dal centro del ciuffo e sono avvolte, per tutta la loro lunghezza, da brattee fiorali (CAYE & MEINESZ, 1984).

Apparato riproduttivo di Posidonia oceanica: infiorescenze, frutti e stadi di sviluppo (DEN HARTOG, 1970)

La Posidonia oceanica, alla stregua delle graminacee terrestri, occupa il fondale con i suoi rizomi che si allungano sia in maniera orizzontale (“rizomi plagiotropi”), che sul piano verticale (“rizomi ortotropi”), formando delle vere e proprie praterie (MOLINIER & PICARD, 1952; CAYE, 1980): la crescita verticale è una particolarità della Posidonia, che forma particolari strutture, denominate “matte”, che si elevano dal fondo anche di alcuni metri, a seconda dell’età della prateria.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 13 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Schema della “matte” di Posidonia oceanica (da BOUDOURESQUE & MEINESZ, 1984).

La “matte”, struttura peculiare di Posidonia oceanica, è costituita dall’intreccio di radici, rizomi, sedimenti e residui di organismi marini intrappolati nella struttura, e in condizioni normali si accresce in altezza di circa un metro ogni 100 anni (BOUDOURESQUE & MEINESZ, 1984). La crescita della prateria può avvenire sia sul piano orizzontale che su quello verticale: sul piano orizzontale la crescita avviene grazie ai rizomi plagio tropi mentre sul piano verticale grazie ai rizomi ortotropi. La propagazione della prateria avviene sia con la riproduzione vegetativa, tramite talee strappate dalle mareggiate e trasportate lontano dalle correnti, sia con quella sessuata per mezzo di semi, simili a olive, che nel periodo primaverile si distaccano dalla pianta e generano nuove piantine lontano dal punto di origine. In ambedue i casi i propaguli, (talee e/o semi) hanno bisogno di un idoneo substrato per attecchire e poter generare quindi nuove praterie: si è

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 14 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007 visto che uno dei substrati idonei è costituito da cumuli di rocce di origine preferibilmente calcarea e di varia pezzatura. L’ecosistema della prateria di Posidonia oceanica svolge un importantissimo ruolo ecologico nella fascia costiera, in termini di habitat e nursery di numerose specie ittiche pregiate, di protezione delle spiagge dall’erosione e di produzione di ossigeno, funzioni paragonabili a quelle della foresta tropicale: per questo ed altri motivi la Posidonia oceanica è specie protetta da numerose leggi e convenzioni a livello europeo e mondiale. Innanzitutto, grazie ai loro rizomi, stabilizzano i sedimenti ed impediscono l’erosione dei fondali (BOUDOURESQUE & JEUDY DE GRISSAC, 1983); inoltre l’azione filtrante delle foglie intrappola i materiali in sospensione e frena l’azione dei marosi, contribuendo così a rallentare l’erosione delle spiagge prospicienti le praterie. Gli stessi banchetti di foglie di Posidonia spiaggiata offrono un valido riparo allo scalzamento della sabbia da parte del moto ondoso. Ma oltre all’azione puramente meccanica sopra descritta, la prateria esplica una funzione altrettanto importante come ecosistema: innanzitutto essa si caratterizza per l’elevata produzione primaria dell’apparato fogliare, che oscilla fra 150 e 1.200 g/m2/anno di peso secco, variabile in funzione della profondità (PERGENT-MARTINI et al., 1994).

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 15 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

La produzione primaria di Posidonia oceanica, unitamente a quella degli epifiti che ricoprono le foglie, innesca una rete alimentare molto complessa, alla quale afferisce una grande quantità di organismi animali, sia erbivori che consumatori secondari e che coinvolge tutti gli elementi del biota marino e le catene alimentari (pascolo, detrito, ecc.). Non è sottovalutabile, inoltre, la funzione fotosintetica svolta da Posidonia oceanica: si calcola che un m2 di prateria, ad una profondità di - 10 m, abbia una produzione massima netta in giugno di circa 14 litri di ossigeno disciolto al giorno (BAY, 1978), che ovviamente viene utilizzato

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 16 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007 dalla respirazione degli organismi che vivono all’interno della prateria e nei dintorni. Le praterie di Posidonia oceanica inoltre offrono cibo, rifugio e siti per la riproduzione a numerose specie di Pesci, Crostacei e Molluschi di interesse economico, tanto che si sono sviluppati sistemi appositi per la pesca sulle praterie. In tutto il Mediterraneo si assiste ad una lenta, ma inesorabile regressione delle praterie di Posidonia oceanica (PERES, 1984; MARBA' et al., 1996). Le cause di ciò sono certamente complesse, ma sono riconducibili per lo più alla crescente pressione antropica sulla fascia costiera. Fra le principali cause vi è innanzitutto la selvaggia speculazione edilizia che sempre più interessa le coste mediterranee e che porta con sè tutta una serie di modificazioni all’ambiente marino: l’urbanizzazione costiera determina fra le altre conseguenze la “rigidità” delle spiagge che vengono costrette fra il cemento e l’azione del moto ondoso, con la conseguenza di una sempre maggiore perdita di litorale sabbioso, che non viene rifornito sufficientemente dall’entroterra, e di una conseguente maggiore erosione anche dei fondali su cui insiste la Posidonia oceanica. Si tratta di un “effetto cascata” che in ultima analisi si ripercuote sulla prateria di Posidonia oceanica, ma che può anche essere letto al contrario, ossia il danneggiamento della prateria si ripercuote sul litorale accentuandone l’erosione. Dal punto di vista ecologico il peggior nemico dell’ecosistema Posidonia oceanica è comunque senza dubbio la sedimentazione: essa da un lato provoca l’elevazione della “matte” ma, nel caso di un eccesso di

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 17 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007 sedimentazione e di torbidità, ad esempio in corrispondenza di foci di fiumi e per analogia di scarichi inquinanti o discariche di terra e sfabbricidi, la prateria è fortemente inibita e tende a scomparire, sia per l’effetto meccanico di ricoprimento, che per la diminuzione di radiazione luminosa che inibisce la fotosintesi clorofilliana, soprattutto in profondità. La costruzione di dighe e di moli frangiflutti altera la dinamica dei sedimenti marini che così grande importanza ha per lo sviluppo delle “matte” di Posidonia: gli ancoraggi eccessivi, la pesca a strascico, l’inquinamento da scarichi urbani e industriali completano il quadro delle cause del degrado che in alcune zone ha ormai raggiunto dimensioni allarmanti. Gli ecosistemi a Posidonia oceanica svolgono un ruolo fondamentale in processi ecologici e sedimentologici e dunque la protezione e la gestione delle praterie sono considerate di primaria importanza. Le praterie a P. oceanica sono considerate gli ecosistemi marini più produttivi del Mediterraneo in quanto producono grande quantità di energia che viene trasferita nei vari livelli della catena trofica. Le praterie forniscono anche grande quantità di ossigeno e di materia organica mediante la fotosintesi offrendo riparo, nutrimento a molte specie marine. Le comunità animali associate alla prateria concorrono all’instaurarsi di una complessa rete trofica, altamente efficiente e produttiva. Le numerose specie presenti trovano nella prateria un’importante fonte di cibo, diretta e indiretta, rifugio dai predatori ed un luogo ideale per la riproduzione e lo sviluppo.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 18 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Nell’ultima decade si è registrata una regressione delle praterie a fanerogame dovuta sia a cause naturali che a cause antropiche. Poiché le praterie a Posidonia sono localizzate nella zona costiera, esse sono soggette ad eventi di disturbo antropico lungo la costa che causano un lento ma costante declino della stessa. A causa dello stato allarmante di regressione la P. oceanica è stata inserita nella lista delle specie protette nella Direttiva Habitat (EEC 1992). Di conseguenza sono stati attivati diversi progetti per il monitoraggio dello stato di salute delle praterie e sono stati realizzati alcuni tentativi di trapianto e riforestazione sia attraverso l’utilizzo di semi che di talee. In Sicilia, lo stato attuale di conservazione delle praterie a P. oceanica non si discosta molto dalla media Mediterranea: le zone maggiormente impattate sono quelle che si trovano in prossimità delle zone urbanizzate ma esistono al contempo alcune aree dove le praterie si mantengono in equilibrio ecologico. Per fortuna negli ultimi anni sono state istituite diverse aree marine protette (AMP) o SIC finalizzati alla salvaguardia e protezione degli ambienti costieri, in cui particolare importanza rivestono le praterie a Posidonia.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 19 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Nello specifico la zona è sede di una ricca prateria di Posidonia che si estende ben oltre i limiti del SIC (vedi foto).

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 20 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Questo, infatti, nel tratto interessato dalla condotta risulta essere largo poco meno di 800 mt. rispetto alla battigia mentre la prateria è presente per circa 1,5 miglia ed assume, tra l’altro, una connotazione di copertura variabile tra l’80 ed il 100% proprio da 800 mt di distanza dalla battigia sino alla scarpata che delimita la piattaforma. Si dovrebbe, quindi, consigliare la Regione Siciliana di estendere notevolmente l’area tutelata in maniera da far rientrare tutta la zona interessata dalla Posidonia. In allegato oltre la cartografia da cui si desume la distribuzione areale della prateria si allega un grafico dove viene riassunta la percentuale di copertura della prateria in relazione alla distanza.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 21 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Ci si accorge, infatti, che da 700 mt. dalla battigia verso il largo la percentuale di copertura è sempre oltre il 60% ad eccezione di un piccolo tratto di 50 mt. dove è assente forse a causa dei lavori fatti. Nelle praterie di Posidonia il flusso energetico passa pertanto prevalentemente attraverso la demolizione del detrito, questo spiega la presenza di un tempo di turn over più lungo degli elementi biogeni, tra cui N e P, nell’ecosistema e quindi una vulnerabilità di questa biocenosi nei confronti della competizione esercitata da produttori più veloci quali le alghe e in particolare il fitoplancton. La distribuzione delle praterie di Posidonia, solitamente in prossimità della costa, testimonia dell'elevata sensibilità di questo ecosistema agli scarichi a mare di provenienza industriale e civile. I danni possono essere provocati dalla tossicità propria delle sostanze immesse in ambiente marino ma anche dalla torbidità che si può generare da immissioni non controllate. La torbidità delle acque provoca variazioni anche consistenti nel gradiente di penetrazione della radiazione solare in mare con effetti sulla luminosità. Fenomeni di intorbidimento prolungati nel tempo possono procurare danni irreversibili alle praterie. La prateria di Posidonia oceanica è tuttavia più sensibile alle condizioni di trofia delle acque, in questo senso le condizioni eutrofiche sono particolarmente sfavorevoli all’ecosistema delle Posidonie poichè portano all’instaurarsi di situazioni di sofferenza, fino alla scomparsa, delle fanerogame a causa dello sviluppo abnorme della produzione algale, in particolare da parte del fitoplancton. La fioritura di questi produttori, infatti, crea condizioni di competizione sfavorevoli alle Posidonie che

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 22 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007 possono così trovarsi in condizioni di anossia per il conseguente consumo di ossigeno che si ha durante la fase di respirazione sino ad essere sostituite da altre comunità. Situazioni di criticità nell’ecosistema delle Posidonia si manifestano pertanto all’instaurarsi di condizioni di eutrofizzazione. Sebbene il problema dell’eutrofizzazione sia molto complesso, i principi di base e i fattori che provocano l’eutrofizzazione sono stati compresi abbastanza a fondo ed è possibile definire alcuni punti fermi che costituiscono il riferimento per mettere in campo efficaci strategie di controllo dell’eutrofizzazione: ¾ l’incremento della produzione primaria, rilevabile attraverso l’aumento della concentrazione della clorofilla “a” nelle acque costiere, causato dall’aumento della concentrazione dei nutrienti disciolti, disponibili per la crescita algale; ¾ i comportamenti dei nutrienti, fosforo e azoto, fondamentalmente differenti. Il fosforo presente nelle acque sotto forma di fosfato, alla fine del suo ciclo, può essere immobilizzato nei sedimenti attraverso la formazione di complessi insolubili, in particolare con il calcio e/o con il ferro ossidato. Nel caso di assenza o comunque di carenza di ossigeno (anossia o ipossia), a livello dell’interfaccia acqua- sedimenti, il fosforo può essere rilasciato e tornare in soluzione: può quindi nuovamente diventare disponibile per i produttori primari (fitoplancton); ¾ il ciclo dell’azoto è invece più complesso. L’azoto può entrare e uscire dal sistema sotto forma di azoto ammoniacale gassoso. Inoltre questo nutriente può andare incontro a rimozione dalla colonna

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 23 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

d’acqua grazie al processo di nitrificazione/denitrificazione, attraverso il quale i nitrati vengono ridotti dai batteri denitrificanti ad azoto gassoso, che ritorna in atmosfera, riducendo l’ammontare dell’azoto disponibile per la produzione primaria. Per contrastare l’eutrofizzazione è quindi necessario limitare gli apporti a mare di questi nutrienti dai bacini drenanti e ridurre complessivamente il carico, sia di azoto che di fosforo, che raggiunge i corpi idrici costieri. Occorre ribadire che l’azione prioritaria da intraprendere consiste sempre nel controllare i carichi di nutrienti generati e liberati dai bacini, in modo da consentire un abbassamento sostanziale dei valori di concentrazione sia di azoto che di fosforo nella colonna d’acqua. Il rapporto tra i due nutrienti, N/P, è, in condizioni normali di circa 16/1, valori anomali determinano l’instaurarsi di condizioni limitanti, di controllo della produttività, da parte dell’uno o dell’altro degli elementi. Il prevalere di casi di fosforo-limitazione, tipico dell’alto Adriatico, è riscontrabile anche in alcuni tratti costieri del Tirreno, tuttavia situazioni di questo tipo sono sempre localizzabili in ambiti circoscritti, per lo più in corrispondenza di aree urbanizzate e di foci di fiumi, che riversano a mare elevati carichi di azoto. L’analisi puntuale dei dati per quasi tutte le regioni tirreniche dimostra che nella gran parte dei casi osservati prevale l’azoto- limitazione. In base a questi risultati è possibile formulare una considerazione a carattere generale sull’elemento limitante: ¾ la fosforo-limitazione è il fattore che caratterizza acque costiere con livelli trofici mediamente elevati;

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 24 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

¾ azoto-limitazione è invece la norma in quei sistemi costieri dove il rischio eutrofico appare molto limitato o del tutto assente.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 25 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

4. INDAGINI ESEGUITE IN FASE DI REDAZIONE DELLO STUDIO DI INCIDENZA AMBIENTALE

Per lo studio di incidenza ambientale già esaminato dal servizio 1 VIA-VAS dell’A.R.T.A. sono state eseguite le seguenti indagini: ⇒ Indagini batimetriche; ⇒ Prelievo di campioni di acqua per le analisi di laboratorio su 8 punti (vedi planimetria) e precisamente uno (punto e) in corrispondenza della posizione della parte finale della condotta esistente, uno (punto g) 50 mt. ad Ovest del punto e), uno (punto f) 50 mt. ad Est del punto e), un quarto (punto h) 115 mt. a Nord del punto e), il quinto prelievo è stato fatto in corrispondenza dell’ipotetica progressiva 800 mt. (punto a), il sesto (punto c) 50 mt. ad Ovest del punto a), il settimo (punto b) 50 mt ad Est del punto a) ed infine l’ottavo prelievo è stato eseguito (punto d) 165 mt a Nord del punto a). Per ogni postazione è stato prelevato un campione in superficie ed uno a -5,00 di profondità; ⇒ Analisi di laboratorio sui 16 campioni prelevati per la determinazione di Azoto totale e Fosforo totale; ⇒ Misure con sonda parametrica lungo le colonne d’acqua nelle otto postazioni su citate per la misurazione della Temperatura, pH, Salinità, Densità, Ossigeno disciolto, Clorofilla “a”; ⇒ Misure della trasparenza con i dischi di Secchi nelle otto postazioni su citate: ⇒ Rilievi geologici subacquei; ⇒ rilievi della copertura di Posidonia Oceanica.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 26 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

I risultati delle indagini sono visibili negli elaborati allegati allo studio già presentato, nonché nei certificati del laboratorio CHIBIVET s.r.l. da cui, comunque, si evince che la qualità delle acque di mare è “media” secondo l’indice TRIX. Per quanto riguarda i campionamenti, le analisi di Azoto e Fosforo in laboratorio, le misure con sonda parametrica, nonché la misura della trasparenza sono stati utilizzati le linee guida redatte dall’ICRAM.

4.1 INDAGINI MARINE

Nello specifico sono state effettuate le seguenti attività: ⇒ Individuazione della zona di battigia, della condotta esistente e del suo punto 0 (considerato come quello in cui la condotta rimane “scoperta”); ⇒ Rilievi batimetrici lungo l’asse della condotta ed il presunto asse di posa della condotta di ampliamento, nonchè per una fascia di 150 mt. ai lati degli suddetti assi; ⇒ Rilievi geomorfologici del fondo marino lungo la condotta ed il presunto asse di posa della condotta di ampliamento per una fascia di 150 mt. ai lati degli suddetti assi; ⇒ Rilievi della copertura e della distribuzione della biocenosi P. oceanica nell’area di interesse per una fascia di 150 mt. ai lati degli suddetti assi; ⇒ Profili con sonda parametrica in quattro stazioni localizzate nell’area della condotta e quattro stazioni nell’area di interesse dell’ampliamento della stessa.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 27 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

In questo capitolo vengono riportate le metodologie adottate per l’esecuzione delle attività su citate. Le indagini in mare sono state svolte utilizzando i mezzi e le attrezzature di seguito elencate: - n. 2 Natanti da diporto a motore - n. 2 Gruppi ARA - n. 2 Attrezzature complete per i sub - n. 2 d-GPS Garmin GPSMAP 60C - n. 1 Bottiglia Model 1010 Series - n. 1 Sonda Multiparametrica - Disco Secchi - n. 2 quadrati conteggi P. oceanica - Contenitori e materiale di consumo - Computer e stampante Il personale utilizzato era composto da 1 biologo subacqueo della C.R.E.A., 1 sommozzatore professionista, 1 marittimo ed il Dr. Geol. Giacomo Anselmo. La metodologia di esecuzione dei lavori è stata la seguente: 1) Inizialmente veniva effettuata la preparazione, l’imbarco delle attrezzature a bordo delle imbarcazioni e l’accensione delle strumentazioni d-GPS a terra e sulla motobarca. 2) Quindi ci si spostava nella zona delle operazioni con i natanti con a bordo il biologo ed il sommozzatore. 3) Una volta individuata la condotta di allontanamento sottomarina esistente, raggiunta tramite il sistema di navigazione a bordo dell’imbarcazione, veniva calata in mare una zavorra collegata ad

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 28 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

una boetta con una cima. Tali boette venivano posizionate in un punto medio lungo la condotta esistente (250 mt. dalla costa), alla fine della stessa (485,80 mt. dalla costa), a 750 mt. dalla costa ed alla fine presunta della condotta eventualmente da realizzare (1.000 mt. dalla costa). 4) Una serie di coordinate (WGS 84) venivano individuate con il GPS lungo tutto l’asse della condotta sino ad una distanza di 1.000 metri dalla battigia e la batimetria veniva registrata per ogni punto. I punti GPS ed i riferimenti batimetrici venivano anche rilevati a vari punti distanti dall’asse di posa della condotta esistente e di quella da realizzare. 5) Una volta individuate le coordinate delle condotte, utilizzando transetti perpendicolari alla costa (terra-mare e mare-terra), si procedeva ad individuare la copertura di P. oceanica nell’area ed il tipo di substrato. 6) A partire da un punto prossimo alla costa si calavano due subacquei, un biologo marino e un sommozzatore professionista. I subacquei portavano con loro un quadrato in ferro di 30 cm di lato, una tavoletta di plexiglas per annotare i dati raccolti di copertura percentuale di Posidonia oceanica. 7) Una volta sul fondo si procedeva ad una breve perlustrazione del fondale intorno la zavorra, allo scopo di identificare una superficie omogenea e di descrivere il tipo di prateria, gli eventuali canali intermatte ed la geomorfologia del substrato. 8) Concluse le operazioni subacquee si procedeva ad effettuare i profili sonda per i parametri pH, Densità, Clorofilla a, Ossigeno Disciolto

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 29 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

(O2), Temperatura e Salinità lungo la colonna d’acqua alle stazioni indicate in planimetria utilizzando la sonda multi-parametrica e la bottiglia niskin.

Schema con ubicazione stazioni di prelievo ed indagine con sonda parametrica

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 30 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Sonda parametrica

L’input e l’elaborazione dei dati provenienti dalle indagini sul campo è stato svolto presso la Soc. Coop. C.R.E.A. utilizzando il foglio di lavoro Excel 2003 ed il software GIS (Geografic Information System) Manifold v.5. Inizialmente è stata elaborata la carta batimetrica con il posizionamento dei punti GPS delle condotte (esistente e da realizzare) rilevati in situ. La carta è stata realizzata in scala 1:5.000 a partire da una foto aerea georeferenziata (proiezione Gauss Boaga), successivamente trasferita in Illustrator CS2 per la definizione grafica. Di seguito si allega la tabella con i risultati delle misure batimetriche dei punti rilevati lungo la condotta esistente e lungo il tracciato della parte di condotta eventualmente da realizzare. Nella fascia larga 300 metri con al centro l’asse della condotta sono stati rilevati un centinaio di altri punti che, con l’ausilio di quelli rilevati dal progettista della condotta e dalla Sicula Sea Service, ci hanno permesso di costruire la carta batimetria che si allega.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 31 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Copertura % ID Profondità distanza Longitudine Latitudine NOTA P. oceanica 0 0 0 12.61215232 38.06634666 Punto a terra condotta 1 -1.7 265.3 12.61163333 38.0687 10 Sbocco condotta 2 -2.3 288.3 12.61156667 38.0689 10 3 -2.4 310.7 12.61153333 38.0691 40 4 -2.6 334.9 12.6115 38.06931667 40 5 -2.8 351.6 12.61148333 38.06946667 60 6 -3 372.0 12.6115 38.06965 30 7 -3 383.2 12.61148333 38.06975 40 8 -3 392.6 12.61141667 38.06981667 30 9 -4 412.0 12.61135 38.06998333 50 10 -4.4 416.0 12.61136667 38.07001667 60 11 -4.5 424.0 12.61133333 38.07008333 30 12 -6 438.9 12.61128716 38.07021312 40 13 -5 452.7 12.61125 38.07033333 sabbia Fine condotta - Stazione E 14 -6 466.6 12.61119242 38.07044972 sabbia 15 -5.5 467.7 12.61118068 38.07045407 sabbia 16 -5 482.1 12.61112376 38.07057591 15 17 -4 505.1 12.61110615 38.07078282 10 18 -3.5 528.7 12.61095537 38.07095865 15 19 -3.7 550.1 12.6109607 38.07115142 20 Stazione H 20 -3.5 570.9 12.61081662 38.07129986 10 21 -3.6 586.3 12.61076667 38.07143333 20 22 -4 597.8 12.61073333 38.07153333 20 23 -5 605.8 12.6107 38.0716 30 24 -5.5 624.7 12.61071427 38.07177025 40 25 -5.3 646.1 12.61060423 38.07194232 40 26 -5.6 661.9 12.6105996 38.07208442 50 27 -5.6 677.0 12.61052599 38.07220677 45 28 -5 689.7 12.61048333 38.07231667 35 29 -6 693.4 12.61048333 38.07235 35 30 -6 708.9 12.61043333 38.07248333 60 31 -7 727.6 12.6104 38.07265 60 32 -7.8 751.5 12.6103 38.07285 sabbia 33 -8 757.2 12.61028333 38.0729 10 34 -8.5 771.3 12.61031952 38.07302366 50 35 -8.5 797.0 12.61015089 38.07321289 60 36 -8.9 815.1 12.61018045 38.07337403 60 Stazione A 37 -8.5 832.4 12.61007175 38.07350485 60 38 -9 843.1 12.61008333 38.0736 80 39 -9.5 854.2 12.61006667 38.0737 100 40 -9.8 861.8 12.61005 38.07376667 90 41 -9.5 878.7 12.61001772 38.07391658 100 42 -10 889.8 12.60994279 38.07399761 100 43 -10.3 911.3 12.6098296 38.07416963 90 44 -10.5 928.7 12.60984193 38.07432584 80 45 -10.3 945.4 12.60972207 38.07444267 100 46 -9.5 962.3 12.60973454 38.0745943 100 47 -9.8 973.5 12.60968532 38.07468758 100 Stazione D 48 -8.9 + 50 m Dx da A 12.61110615 38.07078282 100 Stazione B 49 -8.9 + 50 m Sx da A 12.61094232 38.07096385 80 Stazione C 50 -5 + 50 m SX da E 12.6109607 38.07115142 15 Stazione G 51 -5 + 50 m Dx da E 12.61081661 38.07129986 20 Stazione F

In seguito sono stati effettuati i calcoli e le elaborazioni relative alla copertura della prateria ed ai profili sonda a partire dai rilievi effettuati in situ durante la fase di campionamento.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 32 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

La zona costiera dell’area di interesse è caratterizzata da una piattaforma calcarenitica che degrada lentamente verso il largo. La zona presenta numerosi banchi e secche sulle quali domina la biocenosi a P. oceanica. La condotta di allontanamento della rete fognaria di Valderice (TP) esce da sotto una scogliera di massi, a circa 300 mt. dalla linea di costa, lungo un asse irregolare che copia il fondale che si presenta con leggeri sali e scendi ed alcune incisioni. In questa zona il fondale presenta un substrato duro con massi di varia pezzatura, intervallato da chiazze di sabbia grossolana. Il substrato duro è stato colonizzato da una prateria a P. oceanica a macchie con una copertura che varia tra il 10% ed il 60% fino alla batimetrica -5 mt., mentre la copertura aumenta progressivamente fino a raggiungere il 100% dopo la batimetrica dei -8 mt.

120 sabbia

(%) 100

80

60 ampliamento P. oceanica condotta 40 esistente condotta

20 Copertura 0

0 0 0 0 0 0 00 10 200 300 40 500 600 70 8 900 10 distanza (m)

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 33 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Il disco Secchi ha permesso di stimare la trasparenza dell’acqua nelle stazioni riportate nello schema precedentemente allegato. Data l’elevata trasparenza dell’acqua nel giorno in cui è stato effettuato il campionamento, il valore del disco Secchi è rimasto costante e pari alla profondità massima di ogni stazione (disco secchi = F (fondo)). Per quanto riguarda pH, densità e clorofilla a, la sonda ha riportato valori non significativamente diversi tra le stazioni. Per tali parametri, che risultano costanti lungo la colonna d’acqua, i valori medi vengono riportati nella tabella allegata.

Stazione profondità (m) densità (g/l) pH Clorofilla a (μg/l) Trasparenza m) A 7 1020 8.8 1.48 F B 6 1018 8.8 1.47 F C 8 1020 8.9 1.49 F D 10 1019 8.8 1.49 F E 5 1020 8.8 1.5 F F 5 1018 8.9 1.51 F G 5 1019 8.8 1.52 F H 4 1019 8.8 1.5 F

I profili ottenuti dai valori registrati con la sonda parametrica hanno permesso di valutare le variazioni di Temperatura (T), Salinità (S) e

Ossigeno Disciolto (O2) lungo la colonna d’acqua.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 34 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Stazione H 40 100

35 98

30 96

25 94

20 92 O2 % 15 90

T (°C) & S (ppt) & (°C) T 10 88

5 T S O2 86 0 84 012345 Profondità (m)

Stazione E 40 120

35 100 30 80 25

20 60 O2 % 15 40

T (°C) & S (ppt) & (°C) T 10 20 5 T S O2

0 0 012345 Profondità (m)

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 35 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Stazione G 40 120

35 100 30 80 25

20 60 O2 % 15 40 T (°C) & S (ppt) & (°C) T 10 20 5 T S O2 0 0 012345 Profondità (m)

Stazione F 40 120

35 100 30 80 25

20 60 O2 % 15 40 T (°C) & S (ppt) & (°C) T 10 20 5 T S O2 0 0 012345 Profondità (m)

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 36 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Profilo Stazione D

40 98

35 96

30 94 92 25 90 20

88 O2 % 15 86

T (°C) & S (ppt) & (°C) T 10 84 5 T S O2 82 0 80 012345678910 Profondità (m)

Profilo Stazione A

40 105

35 100 30 95 25

20 90 O2 % 15 85

T (°C) & S (ppt) & (°C) T 10 80 5 T S O2

0 75 012345678910 Profondità (m)

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 37 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Profilo Stazione C

40 98

35 96

30 94 92 25 90 20

88 O2 % 15 86 T (°C) & S (ppt) & (°C) T 10 84 5 T S O2 82 0 80 012345678 Profondità (m)

Profilo Stazione B

40 105

35 100 30 95 25 20 90 O2 % 15 85

T(°C) S (ppt) & 10 80 5 T S O2

0 75 0123456 Profondità (m)

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 38 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

5. STATO DELLE ACQUE MARINE INTERESSATE

Per valutare l’incidenza ecologica dello scarico sulle condizioni dell’ecosistema della prateria a Posidonia sono state verificate le condizioni di trofia ante operam, attraverso il calcolo di un indice sintetico, basato su una campagna di misure, si è poi formulato uno scenario di previsione conseguente all’esercizio della condotta con l’immissione in mare degli scarichi depurati. Relativamente ai risultati delle indagini e delle analisi di laboratorio possono farsi alcune considerazioni: a) Tra i fattori causali quelli da tenere sicuramente in considerazione sono l’Azoto totale (NT) e il Fosforo totale (PT) che rappresentano i parametri più indicativi. b) In tal senso la relativa abbondanza del fosforo è probabilmente correlabile anche al periodo dell’anno di misura, corrispondente alla stagione invernale, durante la quale si ha una stasi nella produttività degli ecosistemi. c) Il rapporto N/P è anomalo, superiore a 100, e rivela una situazione di acque caratterizzate da pressione antropica derivante dall’immissione di scarichi non depurati e acque di dilavamento provenienti da territori a forte utilizzazione intensiva (cave ed industria del marmo). d) Un parametro sostitutivo della biomassa fitoplantonica autotrofa è ben rappresentato dalla clorofilla; valori medi di clorofilla a tra 1 μg/l e 5 μg/l, corrispondono ad acque mesotrofiche o mediamente produttive.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 39 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

e) La trasparenza è tuttavia più alta di quella attesa in base alla concentrazione di Clorofilla a. f) Il parametro |D%O| (deviazione in valore assoluto della saturazione di ossigeno dal 100%), può essere considerato un ottimo indicatore dell’intensità della produzione del sistema sotto osservazione, dal momento che esso esprime sia la fase

di attiva fotosintesi (produzione di O2), sia la fase di

prevalente respirazione (consumo di O2).

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 40 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

6. INDICE TROFICO

Nell’indagine ecologica la formulazione di indici sintetici risponde all’esigenza di ridurre la complessità dei sistemi biologici ad un livello tale da rendere possibile il loro controllo e quindi favorire la loro gestione. La necessità di poter disporre di un criterio oggettivo per la classificazione delle acque marine costiere riveste importanza essenziale nell’attività pianificatoria, quando è necessario definire gli obiettivi di qualità da raggiungere e le strategie di risanamento o valutare gli impatti ambientali. L’introduzione dell’Indice Trofico TRIX e della relativa Scala Trofica (Vollenweider et al. 1998), hanno reso possibile: - la misura dei livelli trofici in termini rigorosamente quantitativi, prescindendo dalla dinamica del sistema fisico; - il confronto tra differenti sistemi costieri; - la previsione e la valutazione di scenari conseguenti alle pressioni antropiche esercitate per mezzo di una scala numerica che copre un’ampia gamma di situazioni trofiche, così come queste si presentano lungo tutto lo sviluppo costiero italiano; - più in generale, nella Regione Mediterranea, trattare il TRIX come una qualsiasi variabile statisticamente distribuita. Il TRIX è un indice di trofia che, sulla base di dati analitici, descrive in modo rapido e sintetico lo stato ambientale e le condizioni di un’area marina sottoposta ad indagine.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 41 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Tale indice è stato elaborato per sistemi eutrofici ed in particolare per il Mare Adriatico centro-settentrionale, ove il criterio di valutazione è fortemente condizionato dalla saturazione percentuale di ossigeno. Poiché tale parametro è molto indicativo in ambienti soggetti a crisi anossiche nei sistemi di interfaccia colonna d’acqua – fondo, è entrato nella legislazione italiana, in quanto inserito nell’Allegato Tecnico del Dlg 152/99 “Tutela delle acque dall’inquinamento”. È un indice che permette di definire lo stato di qualità delle acque marino-costiere e fornisce un modello interpretativo per valutare anche l’andamento temporale e spaziale dei fenomeni e delle variabili che concorrono a determinarlo. Il calcolo dell’indice TRIX viene definito dalla combinazione lineare di 4 variabili (Azoto inorganico, Fosforo totale, Clorofilla “a”, Ossigeno disciolto), ognuna delle quali contribuisce a descrivere, secondo il proprio peso, il livello di produttività di una determinata zona costiera. Il TRIX è un indice multimetrico, essendo i parametri che lo compongono indicatori di biomassa fitoplanctonica, reale o potenziale, con il significato di parametri fondamentali di stato trofico. TRIX = (LOG[Ch * D%O * N * P] - [-1.5] / 1.2 I valori sono distribuiti in classi numeriche da 0 a 10 che coprono l’intero spettro delle condizioni trofiche. La scala trofica è suddivisa, poi, in 4 categorie che rappresentano le condizioni di produttività e lo stato qualitativo delle acque marine.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 42 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

INDICE DI STATO AMBIENTALE CONDIZIONI TROFIA 2 – 4 Elevato − Buona trasparenza delle acque. − Assenza di anomale colorazioni delle acque. − Assenza di sottosaturazione di ossigeno disciolto nelle acque bentiche. 4 – 5 Buono − Occasionali intorbidimenti. − Occasionali anomale colorazioni delle acque. − Occasionali ipossie nelle acque benti- che. 5 – 6 Medio − Scarsa trasparenza delle acque. − Anomale colorazioni delle acque. − Ipossie e occasionali anossie delle acque bentoniche e stati di sofferenza a livello di ecosistema bentonico. 6 – 8 Scadente − Elevata torbidità delle acque, diffuse e persistenti anomalie nella colorazione delle acque. − Diffuse e persistenti ipossie/anossie nelle acque bentiche, morie di orga- nismi bentonici. − Alterazioni/semplificazione delle co- munità bentoniche. − Danni economici nei settori del tu- rismo, pesca e acquacoltura.

L’indice TRIX, calcolato sulla base della campagna di analisi effettuata, ha assunto i seguenti valori:

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 43 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Parametri peggiori Parametri medi Parametri migliori 6,252844481 5,966434 5,136944221

MEDIA = 5,785407567

Con un punteggio medio di TRIX compreso tra 5 e 6 unità queste acque devono essere classificate nello stato medio, tipico di sistemi marini costieri caratterizzati da acque molto produttive, con situazioni che possono essere definite “a rischio eutrofico”. Lo stato delle acque del golfo è da porre in relazione con la pressione esercitata dalla presenza antropica attraverso l’immissione di sversamenti e scarichi non depurati. Il risultato è riferibile a una situazione locale, anomala nel Tirreno meridionale, che testimonia gli effetti critici che la situazione attuale, dove le acque scaricate in mare non sono depurate, provoca sulla qualità degli ambienti costieri. La situazione, per l’abbondanza dell’azoto relativamente agli altri parametri, è riferibile a quelle fosforo-limitate, tipiche di acque costiere sottoposte a inquinamento da fonti antropiche.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 44 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

7. CARTA DELLE BIOCENOSI

Per la realizzazione della carta biocenotica è stato utilizzato un software GIS, Manifold 8.0, mentre per la caratterizzazione delle biocenosi è stata utilizzata la simbologia contenuta in MEINESZ et al., 1983, con alcune modifiche. Di seguito vengono descritte le biocenosi riscontrate nell’area, attraverso l’analisi delle informazioni bibliografiche e delle immagini fotografiche e da satellite, tarate con l’ispezione diretta in campo. La carta delle biocenosi è fornita in scala 1/20.000. Come si può osservare dall'esame della carta, le biocenosi più rappresentate per estensione nell'area sono la prateria di Posidonia oceanica (biocenosi HP) e la biocenosi delle Sabbie Fini Ben Classate (SFBC), seguite dalla biocenosi delle Alghe Fotofile (AF). All'interno ed ai bordi delle praterie di Posidonia si ritrova la biocenosi delle Sabbie Grossolane sotto l'azione delle Correnti di Fondo (SGCF), mentre sotto costa si incontrano spesso popolamenti algali effimeri che crescono su piccoli massi e ciottoli. Entrando più nel dettaglio la prateria di Posidonia oceanica si impianta prevalentemente su roccia a partire dai -2 m di profondità: oltre i -10, -15 m la prateria continua su matte e sabbia e prosegue fin oltre i -30 m. La prateria è distribuita soprattutto nella parte centro-occidentale del golfo di Custonaci, mentre nel suo lato orientale, a ridosso del monte Cofano e di fronte Cornino, sono frequenti ampie radure sabbiose,

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 45 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007 prevalentemente con biocenosi SFBC che più al largo lascia di nuovo posto alla prateria di Posidonia oceanica. La biocenosi AF (alghe fotofile) si ritrova soprattutto sui fondali circostanti il monte Cofano ma anche sui bassi fondali calcarenitici occupati prevalentemente da Posidonia su roccia: qui troviamo sia popolamenti a Cystoseira spp., ma più frequentemente senza questa feoficea, vicariata da specie più eurivalenti. Più a bassa profondità, nella zona centro-occidentale, mancano del tutto i cistoseireti e, nelle zone ricoperte da piccoli massi e ciottoli, i popolamenti algali sono costituiti da specie effimere, che in determinati periodi dell'anno possono scomparire, a causa dell'elevato idrodinamismo che provoca il ribaltamento dei substrati. In alcuni tratti, in corrispondenza della foce del rio Forgia e di altri torrenti minori, nonchè delle massicciate erette a difesa della costa in località Cortigliolo, sussistono popolamenti nitrofili, legati cioè al tenore di nutrienti tipico delle acque inquinate. La fascia litorale manca quasi del tutto del tipico marciapiede a Molluschi Vermetidi, costruzione biogena edificata dal mollusco gasteropode Dendropoma petraeum, che invece è tipico delle coste occidentali siciliane e delle isole Egadi, e ciò è probabilmente dovuto allo squilibrio ambientale che si registra nell’area, soprattutto per via degli scarichi delle segherie di marmo, che nel passato hanno pesantemente condizionato l'ambiente marino costiero. I litorali sabbiosi e ciottolosi, soprattutto a Cornino, sono spesso ricoperti da banquette di foglie morte di Posidonia oceanica.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 46 CARTA DELLE BIOCENOSI

Costa Stazioni di campionamento su Posidonia oceanica Stazioni di campionamento visuali Condotta sottomarina Batimetrica Corsi d’acqua

Biocenosi Biocenosi delle sabbie fini ben calibrate (S.F.B.C.) Biocenosi delle sabbie grossolane e ghiaie fini sotto l’influenza delle correnti di fondo (S.G.C.F.) Ciottoli e massi con popolamenti algali effimeri Insieme delle biocenosi fotofile infralitorali su substrato duro senza Cystoseira (RIPC/o) Insieme delle biocenosi fotofile infralitorali su substrato duro (A.F.) e Posidonia a chiazze sparse Prateria a Posidonia oceanica su roccia Prateria a Posidonia oceanica su matte e sabbia (H.P.)

Scala 1/20.000 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

7.1 DESCRIZIONE DEL FONDALE E DELLA PRATERIA DI POSIDONIA OCEANICA

Di seguito si forniscono alcune note e immagini raccolte durante le indagini di campo. La zona costiera dell’area indagata è caratterizzata da una piattaforma calcarenitica molto articolata, che degrada lentamente verso il largo, in gran parte ricoperta da una prateria di Posidonia oceanica che si impianta direttamente su roccia; sono presenti numerosi avvallamenti formati dalla morfologia tormentata della calcarenite e dall’intensa erosione, in gran parte riempiti da sedimento abbastanza grossolano, su cui a tratti si impianta una prateria di Posidonia oceanica, ma che più spesso risultano scoperti.

Ambiente prevalente nel sito d’indagine

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 47 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Canaloni con sabbia grossolana.

La condotta sottomarina, che fuoriesce da sotto una copertura di massi a circa 250 m dalla linea di costa, prosegue verso il largo per circa altri 200 m ed è posata direttamente sul fondale roccioso, sfruttando a volte alcuni canali esistenti, ma più spesso direttamente all’interno della prateria.

Condotta sottomarina su sabbia.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 48 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Condotta sottomarina su prateria.

La condotta, in materiale metallico si presenta tappata alla sua estremità, da cui quindi non fuoriescono reflui ed è ricoperta per l’intera sua lunghezza da alghe fotofile.

Terminale tappato della condotta sottomarina.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 49 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

I fondali circostanti sono in gran parte ricoperti da Posidonia oceanica, che cresce sia sulle piattaforme rocciose che negli avvallamenti alla loro base, mostrando una notevole differenza morfologica fra le due situazioni ambientali.

Piattaforme calcarenitiche con prateria di Posidonia oceanica.

Infatti, sulle sommità pianeggianti delle piattaforme la prateria si estende con rizomi contorti senza formazione di matte e con foglie mediamente corte, a testimonianza delle condizioni di maggiore idrodinamismo qui presenti, mentre negli avvallamenti Posidonia oceanica assume una conformazione tipica con rizomi lunghi e rettilinei, spesso scalzati dal sedimento e con foglie più lunghe. In queste aree si formano le matte, che comunque sono poco rilevate sul fondale roccioso.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 50 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Cespugli sparsi di Posidonia oceanica sulle piattaforme calcarenitiche.

Prateria di Posidonia oceanica all’interno degli avvallamenti.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 51 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Rizomi scalzati e formazione di matte.

Alcuni tratti delle piattaforme rocciose non sono ricoperti dalla prateria ma presentano un popolamento ad alghe fotofile, prevalentemente appartenenti ai generi Halopithys, Rytiphloea, Halopteris, Cladostephus, Digenea, Dictyota, specie a larga valenza ecologica ed in grado di sopportare una forte sedimentazione. Fra le alghe alloctone mancano sia Caulerpa racemosa che Caulerpa taxifolia, che in altri siti, anche limitrofi, sono invece presenti sui fondali, ma troviamo invece Asparagopsis taxiformis.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 52 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Popolamenti ad alghe fotofile con Asparagopsis taxiformis.

In alcuni tratti sono altresì presenti le cistoseire, Cystoseira elegans e C. spinosa prevalentemente, soprattutto nelle zone più riparate dalla sedimentazione, mentre alla base dei rizomi e soprattutto negli anfratti poco luminosi, si ritrovano in prevalenza alghe e organismi animali sciafili, come Peyssonnelia spp., Spirastrella cunctatrix, Myriapora truncata, ecc.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 53 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Popolamenti fotofili a Cystoseira sp..

Popolamenti sciafili con Peyssonnelia sp., Myriapora e Spirastrella.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 54 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Popolamenti sciafili alla base della prateria.

Alla base dei rizomi di Posidonia oceanica sono stati riscontrati diversi individui di Pinna nobilis, il più grande mollusco bivalve vivente in Mediterraneo, specie protetta inserita all’interno della direttiva Habitat, nell’Allegato IV.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 55 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Esemplare di Pinna nobilis all’interno della prateria.

A circa una cinquantina di metri dalla condotta, in direzione SW, è presente un ampio canalone sabbioso, misto a piccole rocce, che presentava segni di sversamento di materiale cementizio, che affiora ancora dal sedimento circostante.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 56 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Tratti di fondale con sversamenti cementizi.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 57 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

8. INDAGINI INTEGRATIVE RICHIESTE DALL’A.R.T.A. CON LE NOTE INDICATE IN EPIGRAFE

8.1 PREMESSA

Su richiesta dell’A.R.T.A. sono state condotte le indagini sulle caratteristiche biologiche dei fondali nel tratto di mare compreso fra la Tonnara di Bonagia e Cornino, in territorio di Valderice e Custonaci (TP). Più in particolare l’indagine è stata mirata alla caratterizzazione ed alla redazione della cartografia della prateria di Posidonia oceanica presente nel sito dove insiste una condotta sottomarina di allontanamento di reflui urbani. L’indagine cartografica è stata estesa, inoltre, all’area circostante, cosi come richiesto da A.R.T.A. Le indagini sono state affidate alla C.R.E.A. Soc. Coop. di Palermo ed in particolare abbiamo proceduto alla: 1) Esecuzione di rilievi in mare per la caratterizzazione dello stato di salute delle praterie di Posidonia oceanica presenti nell’area. 2) Stesura della carta delle biocenosi bentoniche con l’utilizzo di dati pregressi, aerofotogrammetrie e ispezioni in campo per la verità- mare; 3) Analisi fenologica e lepidocronologica su campioni di Posidonia oceanica; 4) Realizzazione di documentazione fotografica sui fondali indagati. La presente relazione riporta i risultati delle indagini effettuate nei mesi di novembre-dicembre 2012.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 58 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

La conoscenza delle condizioni ecologiche di un determinato sito risulta di fondamentale importanza quando sono in progettazione opere che possono apportare modificazioni all’ambiente originario: oltre a dare lo “stato dell’arte”, l’analisi ambientale permette di prevedere le conseguenze che determinate opere possono avere sulla qualità del territorio interessato e quindi in definitiva di poter dare utili indicazioni sull’opportunità o meno di realizzare il progetto e/o indicare modifiche allo stesso, in grado di poter alleviare l’impatto ambientale. Per quanto riguarda i progetti dei lavori marittimi e portuali, ai sensi del D.P.R 12/4/96, l’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Sicilia ha emesso il Decreto 1/6/04 con cui si individuano i contenuti della documentazione necessaria al rilascio del provvedimento di compatibilità ambientale. Tale decreto prevede fra l’altro l’esecuzione di rilievi sull’ambiente marino dal punto di vista biocenotico, con particolare attenzione all’eventuale presenza di praterie di Posidonia oceanica e/o fanerogame marine nei fondali interessati. Nel caso di opere marittime è importante valutare, fra l’altro, le condizioni dei fondali dal punto di vista degli organismi ad esso legati, i quali possono assumere, in alcuni casi, la funzione di veri e propri “indicatori ecologici”. Fra questi indicatori ecologici, per l’ambiente costiero, rivestono un ruolo pregnante i sistemi a Fanerogame marine, come Posidonia oceanica. Le praterie di Posidonia oceanica sono classificate habitat prioritario di conservazione dalla Direttiva 92/43/CEE (“Direttiva Habitat”) recepita in Italia con il DPR 357/97 e s.m.i.. Sono inoltre salvaguardate dal

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 59 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

“Protocollo per le Aree Specialmente Protette e la Biodiversità in Mediterraneo (ASPIM)” firmato nell’ambito della “Convenzione per la Protezione del Mar Mediterraneo dall’inquinamento” tenutasi a Barcellona il 10/06/1995 (Convenzione di Barcellona), recepiti in Italia con L. 175/99, che include la salvaguardia di altre fanerogame del Mediterraneo quali Zostera noltii e Zostera marina.

8.2 CONOSCENZE BIBLIOGRAFICHE PER L’AREA IN ESAME

Le conoscenze bibliografiche sull’area d’indagine sono abbastanza limitate; sono stati, infatti, pubblicati in passato solo 2 lavori scientifici, abbastanza datati, riguardanti lo stato delle biocenosi, soggette ad impatto ambientale da parte degli scarichi di lavorazione del marmo, molto fiorente nella zona, ad opera di SORTINO et al. (1974; 1976). Dall’analisi di questi studi, di tipo floristico-vegetazionale, in ogni caso riferibili alla situazione esistente circa 40 anni fa, si denota che: 1) Le biocenosi presenti sono soprattutto di substrato mobile e fotofile su substrato duro, con presenza di praterie di Posidonia oceanica, che si impiantano su roccia e matte; 2) Le biocenosi dell’area mostrano evidenti segnali di sofferenza, causati dagli scarichi delle lavorazioni del marmo e della sospensione e torbidità da essi causate; 3) Le biocenosi ad alghe fotofile sono poco strutturate e non sono caratterizzate, se non in alcuni tratti, dalla tipica successione dei

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 60 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Cistoseireti, vicariati in gran parte da specie algali eurivalenti e resistenti all’inquinamento organico e/o sedimentario; Esistono inoltre alcuni studi tecnici e divulgativi a più ampia scala che includono la zona in esame: i principali sono i seguenti: 1) L’indagine svolta per conto della Regione Siciliana da parte del Dipartimento di Biologia Animale ed Ecologia Marina dell’Università di Messina nel 1986, riguardante la caratterizza- zione della fascia costiera siciliana dal punto di vista oceanografi- co. 2) Lo studio condotto dall’ICRAM nel 1989 per una corretta gestione della fascia costiera e della pesca nell’area della provincia di Trapani; 3) Una pubblicazione divulgativa (SANTULLI & BERTOLINO, 1997) in cui si riportano alcune informazioni sulle biocenosi dell’area, corredate da una cartografia a larga scala; 4) Il CE.O.M. (capofila ATS) nel 2001 ha realizzato uno studio, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e terminato nel 2002, sulla mappatura delle praterie di Posidonia oceanica lungo le coste della Sicilia e delle isole minori circostanti, che ha riguardato anche l’area in questione; Il primo studio (1986) è stato realizzato molti anni fa, su grande scala e senza l’adeguata accuratezza consentita oggi dalle moderne tecnologie in uso in questo tipo di studi ma solo con sondaggi puntuali e tramite le conoscenze degli esperti dell’epoca. Anche lo studio dell’ICRAM del ‘91, nonostante si tratti di un pregevole stato dell’arte in un quadro di allora desolante mancanza di dati e

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 61 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007 rivolto soprattutto all’ambito della pesca, è molto carente dal punto di vista delle biocenosi anche se contiene delle cartografie da considerare però puramente indicative. I fondali sono in questo studio quasi totalmente occupati dalla biocenosi SFBC. La pubblicazione di SANTULLI & BERTOLINO del 1997, per quanto di carattere divulgativo, presenta descrizioni sull’ambiente marino in questione e contiene le cartografie delle biocenosi a larga scala: per quanto riguarda l’area in esame riporta la prevalenza di substrati mobili, mentre la prateria di Posidonia oceanica è segnata al di là della batimetrica dei -30 m. Lo studio del CEOM, più recente, ha realizzato la cartografia esclusivamente delle praterie di Fanerogame marine, con l’utilizzo di Side Scan Sonar e ROV, oltre a prelievi di campioni su Posidonia oceanica. Tralasciando di esaminare gli studi del 1986, del 1981 e del 1989, troppo carenti e imprecisi per poter essere utilizzati in questa sede, l’unico degno di rilievo è indubbiamente il lavoro effettuato nel 2002 dal CEOM. All’interno della relazione si ritrovano dati e informazioni su stazioni di campionamento effettuate su alcune praterie di Posidonia oceanica dell’area, ma nessuna nella zona in esame. Nella figura allegata abbiamo rielaborato la mappatura dell’area in esame utilizzando Google Earth e indicando la zona in esame con una freccia.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 62 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Cartografia delle praterie nell’area (da dati CEOM, 2002 - su Google Earth)

Osservando la carta si evince che: 1) Circa metà dell’area marina, soprattutto la zona più occidentale, è occupata da praterie di Posidonia oceanica, di diverse tipologie, fra le quali le prevalenti sono su matte e roccia; 2) La prima fascia, più costiera, è in gran parte caratterizzata da un mosaico di praterie vive e morte di Posidonia oceanica; 3) Manca completamente la prateria a Cymodocea nodosa; 4) Mancano completamente le biocenosi fotofile di substrato duro.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 63 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

8.3 MATERIALI E METODI

Lo studio è stato svolto nei mesi di novembre-dicembre 2012, con le seguenti modalità: 1) Pianificazione del campionamento; 2) Rilievi e campionamenti in mare; 3) Analisi di laboratorio; 4) Input ed elaborazione dati; 5) Stesura relazione; Hanno partecipato allo studio i seguenti ricercatori: ⇒ Dr. MARCO TOCCACELI, biologo marino – Responsabile scientifico, campionamenti e rilievi in mare, analisi di laboratorio, laborazione dati e stesura relazione; ⇒ Dr. ANTONINO BONO, dottore in Scienze Ambientali – Campionamenti e rilievi in mare, restituzione cartografica dei dati; ⇒ Dr. RENATO SORCE, dottore in Scienze Ambientali - Campionamenti e rilievi in mare, analisi in laboratorio sulla micro- ripartizione e lepidocronologia di Posidonia oceanica; ⇒ Dr.ssa MARIA CONCETTA ALESSI, biologo marino – Analisi in laboratorio sulla micro-ripartizione e lepidocronologia di Posidonia oceanica;

8.3.1 Pianificazione dei rilievi e campionamenti

Le carte ambientali, quelle di progetto, le batimetrie fornite dal Committente e le foto aeree e da satellite reperite, sono state

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 64 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007 georeferenziate in un pacchetto software G.I.S. Manifold 8.0, allo scopo di preparare la base raster, su cui è stato possibile pianificare le attività successive di campionamento. Sulla base cartografica così realizzata sono state posizionate le 9 stazioni di campionamento su Posidonia oceanica e i punti per la verità- mare.

Ubicazione punti di rilievo per verità-mare.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 65 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Ubicazione stazioni di campionamento su Posidonia oceanica.

8.3.2 Rilievi e campionamenti in mare

I rilievi e i campionamenti per il presente studio sono stati effettuati in data 17 novembre 2012. Le operazioni in mare sono state svolte con l’ausilio di un battello pneumatico e di un GPS cartografico Garmin 276c, con una precisione compresa fra i 2 e i 5 m in EGNOS.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 66 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Su ogni stazione di campionamento sono state svolte le seguenti operazioni, seguendo la metodologia citata in ICRAM (2001) e GAMBI & DAPPIANO (2003): ™ Misura della copertura vegetale; ™ Misura della densità: conteggio fascicoli fogliari; ™ Raccolta fascicoli fogliari; ™ Documentazione fotografica Su n. 9 stazioni con presenza di Posidonia oceanica (Tab. 1) è stato svolto il rilievo per la macro-ripartizione e il campionamento per la micro- ripartizione e la lepidocronologia. Le stazioni sono state scelte con un criterio di distanza crescente rispetto allo scarico della condotta: la P-1 è ubicata proprio in corrispon- denza dello scarico, le stazioni P-2, P-3, P-4 e P-5 sono posizionate a circa 10 m dalla P-1, rispettivamente a N, E, S, e W, mentre le rimanenti stazioni P-6, P-7, P-8 e P-9 sono ubicate a circa 50 m dalla P-1, seguendo lo stesso schema geografico, in modo da formare una crociera.

BONAGIA STAZIONI DI CAMPIONAMENTO Staz. N. Data Prof. Lat. N Long. E Osservazioni morfologiche P-1 17/11/12 8,5 38°04.220 12°36.673 Posidonia su roccia P-2 17/11/12 8 38°04.225 12°36.672 Posidonia su roccia, sassi sparsi P-3 17/11/12 8,1 38°04.221 12°36.680 Posidonia su roccia P-4 17/11/12 7,7 38°04.215 12°36.674 Posidonia su roccia P-5 17/11/12 7,5 38°04.219 12°36.666 Posidonia su roccia, Pinna nobilis P-6 17/11/12 6,5 38°04.247 12°36.667 Posidonia su roccia, Pinna nobilis P-7 17/11/12 7 38°04.224 12°36.707 Posidonia su roccia, rizomi scalzati P-8 17/11/12 6 38°04.193 12°36.679 Posidonia su roccia P-9 17/11/12 6 38°04.215 12°36.640 Posidonia su roccia Tab. 1 – Ubicazione stazioni di campionamento su Posidonia oceanica.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 67 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Rilievi e campionamenti su Posidonia oceanica.

La copertura è stata rilevata attraverso una stima visuale della percentuale di fondale ricoperta da Posidonia oceanica. Per il conteggio dei fasci è stato utilizzato un quadrato (40x40 cm); in ogni stazione sono stati effettuati 5 conteggi relativi al numero di fasci, per ottenere repliche randomizzate non contigue, all’interno di un’area di circa 10 m2. Inoltre, nelle stesse stazioni, sono stati raccolti con criterio casuale almeno 10 fasci sui quali effettuare in laboratorio le misure fenologiche e lepidocro- nologiche, secondo un protocollo standardizzato. I campioni prelevati venivano sistemati in capaci sacchetti di nylon premarcati con il n. di stazione e la profondità, successivamente conservati in un recipiente coibentato per il successivo trasporto in laboratorio.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 68 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Sono stati inoltre ispezionati, in immersione o con lo specchio direttamente dalla barca, numerosi altri punti per il riconoscimento delle biocenosi ivi presenti, allo scopo di maggiormente dettagliare la carta delle biocenosi (Tab. 2).

Stazione Descrizione Latitudine Longitudine 1 Posidonia su roccia 38°04.129 12°35.969 2 Sabbie grossolane 38°04.195 12°36.155 3 Roccia con alghe fotofile senza Cystoseira 38°03.955 12°36.333 4 Roccia e Posidonia a chiazze sparse 38°04.000 12°36.479 5 Roccia e Posidonia a chiazze sparse 38°04.188 12°36.538 6 Posidonia su roccia 38°04.315 12°36.671 7 Fine condotta 38°04.220 12°36.673 8 Roccia con alghe fotofile senza Cystoseira 38°04.112 12°36.694 9 Posidonia su roccia 38°04.123 12°36.722 10 Posidonia su roccia 38°04.244 12°36.833 11 Roccia e Posidonia a chiazze sparse 38°04.167 12°37.035 12 Posidonia su matte e sabbia 38°04.589 12°37.363 13 Transizione sabbia-Posidonia 38°04.555 12°37.420 14 Sabbie fini ben classate 38°04.540 12°37.484 15 Posidonia su roccia 38°04.355 12°37.621 16 Posidonia su matte e sabbia 38°04.616 12°37.913 17 Roccia e Posidonia a chiazze sparse 38°04.422 12°38.035 18 Posidonia su matte e sabbia 38°04.924 12°38.233 19 Transizione sabbia-Posidonia 38°04.863 12°38.307 20 Sabbie fini ben classate 38°04.782 12°38.380 21 Posidonia su matte e sabbia 38°05.065 12°38.428 22 Transizione sabbia-Posidonia 38°04.994 12°38.476 23 Roccia con alghe fotofile senza Cystoseira 38°04.657 12°38.480 24 Ciottoli e massi senza alghe 38°04.797 12°38.650 25 Posidonia su matte e sabbia 38°05.359 12°38.673 26 Posidonia su roccia 38°05.137 12°38.803 27 Posidonia su matte e sabbia 38°05.555 12°38.890 28 Sabbie fini ben classate 38°05.493 12°38.971 29 Posidonia su roccia 38°05.401 12°39.171 30 Sabbie fini ben classate 38°05.759 12°39.291 31 Posidonia 38°05.651 12°39.447 32 Sabbie fini ben classate 38°05.610 12°39.511 33 Posidonia su roccia 38°05.861 12°39.574 34 Roccia con alghe fotofile senza Cystoseira 38°05.867 12°39.650 Tab. 2 – Punti di ispezione del fondale.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 69 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Durante i rilievi subacquei è stata raccolta una documentazione fotografica in parte inserita nella presente relazione.

8.3.3 Analisi di laboratorio

8.3.3.1 Analisi fenologica

In laboratorio sono stati isolati i 10 fascicoli fogliari destinati all’analisi fenologica. Ogni fascicolo, numerato da 1 a 10, veniva dissezionato attraverso la separazione dell’involucro fogliare dal rizoma (ICRAM, 2001 e GAMBI & DAPPIANO, 2003). Le foglie venivano, quindi, staccate delicatamente e disposte alternativamente su un piano: a questo punto venivano individuate le diverse tipologie di foglie: 9 Foglie adulte (A): foglie di lunghezza superiore a 5 cm e possedenti la base. 9 Foglie intermedie (I): foglie di lunghezza superiore a 5 cm e non possedenti la base; 9 Foglie giovanili (J): foglie di lunghezza inferiore a 5 cm e non possedenti la base. Dopo la separazione fra foglie adulte, intermedie e giovanili, venivano effettuate le misure che comprendevano: ¾ Lunghezza totale della foglia; ¾ Lunghezza della base o ligula (per le foglie adulte); ¾ Lunghezza parte bruna (ove presente); ¾ Lunghezza parte bianca (ove presente);

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 70 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

¾ Larghezza della foglia. Veniva, inoltre, annotata l’eventuale rottura dell’apice e la presenza di morsi da parte di erbivori. Tutti i dati venivano riportati su un apposito modulo.

Analisi in laboratorio su Posidonia oceanica.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 71 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

8.3.3.1.1 Input ed elaborazione dati

Per quanto riguarda la densità fascicolare è stata dapprima calcolata la media dei 5 conteggi effettuati in situ (su un quadrato di 0,16 m2); la densità è stata calcolata con la seguente formula ed espressa in N° di fasci/m2:

N°medio fasci x 1 mq Densità = 0,16 mq

A partire da questi dati la prateria è stata classificata in classi di densità, secondo un’apposita graduatoria introdotta da GIRAUD (1977): ƒ Classe I - oltre 700 fasci/m2 - Prateria molto densa. ƒ Classe II - da 400 a 700 fasci/m2 - Prateria densa. ƒ Classe III - da 300 a 400 fasci /m2 - Prateria rada. ƒ Classe IV - da 150 a 300 fasci/m2 - Prateria molto rada. ƒ Classe V - da 50 a 150 fasci/m2 - Semiprateria. Inoltre la prateria è stata classificata secondo il metodo introdotto da PERGENT et al. (1995) che tiene conto della densità ma anche della profondità in cui sono situate (Tab. 3).

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 72 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Prof. DA DSI DN DSS 1 < 822 <> 934 <> 1158 > 2 < 646 <> 758 <> 982 > 3 < 543 <> 655 <> 879 > 4 < 470 <> 582 <> 806 > 5 < 413 <> 525 <> 749 > 6 < 367 <> 479 <> 703 > 7 < 327 <> 439 <> 663 > 8 < 294 <> 406 <> 630 > 9 < 264 <> 376 <> 600 > 10 < 237 <> 349 <> 573 > 11 < 213 <> 325 <> 549 > 12 < 191 <> 303 <> 527 > 13 < 170 <> 282 <> 506 > 14 < 151 <> 263 <> 487 > 15 < 134 <> 246 <> 470 > 16 < 117 <> 229 <> 453 > 17 < 102 <> 214 <> 438 > 18 < 88 <> 200 <> 424 > 19 < 74 <> 186 <> 410 > 20 < 61 <> 173 <> 397 > 21 < 48 <> 160 <> 384 > 22 < 37 <> 149 <> 373 > 23 < 25 <> 137 <> 361 > 24 < 14 <> 126 <> 350 > 25 < 4 <> 116 <> 340 > 26 106 <> 330 > 27 96 <> 320 > 28 87 <> 311 > 29 78 <> 302 > 30 70 <> 294 > 31 61 <> 285 > 32 53 <> 277 > 33 46 <> 270 > 34 38 <> 262 > 35 31 <> 255 > 36 23 <> 247 > 37 16 <> 240 > 38 10 <> 234 > 39 3 <> 227 > 40 <> 221 >

Tab. 3 - Classificazione della densità delle praterie in funzione della profondità. (da PERGENT et al., 1995) DA = densità anormale; DSI = densità subnormale inferiore; DN = densità normale; DSS = densità subnormale superiore

Al termine delle operazioni di laboratorio sui 10 fascicoli fogliari prelevati, i dati risultanti sono stati ordinati utilizzando un foglio elettronico Excel con il quale sono stati effettuati i calcoli e le elaborazioni che hanno portato alla realizzazione di tabelle e grafici esplicativi.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 73 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Qui di seguito vengono elencate le metodologie di elaborazione per risalire ai parametri fenologici. Il numero medio di foglie per fascicolo è un parametro che si ottiene dividendo il N° totale di foglie rinvenute nel campione, per il N° di fascicoli campionati; viene calcolato separatamente per i diversi tipi di foglie (A, I, e J) e globalmente (Tot.) utilizzando la seguente formula:

N° foglie (A, I, J, Tot.) N° (A, I, J, Tot.) = N° fasci

La superficie totale delle foglie è un parametro che si ottiene effettuando la sommatoria della lunghezza di ogni foglia misurata moltiplicata per la propria larghezza media (per convenzione si calcola su una sola faccia); si esprime in cm2 e viene calcolata con la seguente formula: Sup. tot.= ∑ (Lungh. tot. x Largh. media)

La superficie fotosintetica per fascicolo è un parametro derivato che si ottiene dalla superficie totale sottraendo le aree delle basi, delle parti brune e delle parti bianche, dividendo per il numero dei fascicoli presenti nel campione; i valori di superficie fotosintetica sono espressi in cm2.

Sup. tot. − Sup. base − Sup. bruna− Sup. bianca Sup. fot.= N° fasci Il L.A.I. o Indice fogliare è un parametro derivato che consente di valutare la superficie fogliare presente in un determinato sito sull’unità di superficie, nel nostro caso 1 m2: per questo calcolo è necessario, quindi, conoscere la densità fascicolare. Questo parametro viene calcolato

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 74 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007 separatamente per le tre diverse classi di foglie, giovanili (J), intermedie (I) ed adulte (A), nonché globalmente (Tot.), utilizzando la seguente formula nella quale i valori di L.A.I. sono espressi in m2/m2:

(Densità x Sup. (A, I, J, Tot.)) 1 L.A.I. (A, I, J, Tot.) = x N° fascicoli 1 mq

Il coefficiente “A” rappresenta la percentuale di foglie rotte, che hanno cioè perduto la porzione apicale, per fascicolo, sul totale di quelle esaminate nel corso dell’analisi fenologica; il coefficiente “A” viene espresso come % sul totale delle foglie.

N° Foglie rotte Coeff. A = x 100 N° Foglie totale

Il tessuto bruno è una zona di colore marrone, di debole consistenza e facilmente frantumabile meccanicamente, presente nella parte distale della foglia vecchia. Per il calcolo viene utilizzata la % di superficie fogliare caratterizzata da tessuto bruno rispetto alla superficie totale.

Sup. bruna % Tess. bruno = x 100 Sup. totale

8.3.3.1.2 Macro e micro-ripartizione di Posidonia oceanica

Per la valutazione delle condizioni di integrità di una prateria vengono presi in considerazione svariati parametri vitali, alcuni inerenti la morfologia della prateria (densità e copertura % = macro-ripartizione), altri che riguardano la vitalità della pianta (L.A.I., ecc. = micro-ripartizione).

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 75 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Lo studio della macro-ripartizione ha lo scopo, attraverso le misure di densità fascicolare, di fornire informazioni sulla strategia di colonizzazione attuata dalla pianta oltre che di descrivere la prateria. Per valutare il ricoprimento e quindi l’estensione di una prateria, ne viene stimata la copertura % rispetto al fondo. La micro-ripartizione è lo studio dei parametri fogliari di una singola pianta, allo scopo di valutare la vitalità delle strutture fogliari: attraverso l’analisi di laboratorio condotta sull’apparato fogliare si risale ai seguenti parametri: N. medio foglie/fascio, L.A.I., Coefficiente A. Nelle foto seguenti sono illustrati i fascicoli fogliari dei campioni prelevati.

Stazione 1.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 76 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Stazione 2.

Stazione 3.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 77 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Stazione 4.

Stazione 5.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 78 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Stazione 6.

Stazione 7.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 79 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Stazione 8.

Stazione 9.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 80 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

8.3.3.1.3 Macro-ripartizione: Copertura e Densità fascicolare

Per la valutazione delle condizioni di integrità di una prateria vengono presi in considerazione svariati parametri vitali, alcuni inerenti la morfologia della prateria (densità e copertura % - macro-ripartizione), altri che riguardano la vitalità della pianta (L.A.I., ecc. - micro-ripartizione). Per valutare il ricoprimento e quindi l’estensione di una prateria, ne viene stimata la copertura % rispetto al fondale. I dati delle coperture sono riportate nella Tab. 4. Il dato di copertura della prateria, che va associato in ogni caso all’esame degli altri parametri, oscillava fra il 55% e l’80%.

BONAGIA COPERTURA % E DENSITA' FASCICOLARE Densità Staz. Prof. Classe Classe Cop. % Assoluta D.S. N. (m) (Giraud) (Pergent) N.F./m2 P-1 8,5 70 359 3,51 III DSI P-2 8 70 381 6,43 III DSI P-3 8,1 80 396 2,08 III DSI P-4 7,7 80 433 6,00 II DN P-5 7,5 75 478 5,00 II DN P-6 6,5 55 419 2,52 II DSI P-7 7 60 293 4,73 IV DA P-8 6 80 396 5,51 III DSI P-9 6 70 400 7,21 III DSI Tab. 4 - Valori di densità fascicolare e copertura %.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 81 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

POSIDONIA OCEANICA COPERTURA %

100

80

60

40 Copertura (%) Copertura

20

0 P-1 P-2 P-3 P-4 P-5 P-6 P-7 P-8 P-9 Stazioni

Andamento della Copertura %.

Per quanto riguarda la Densità fascicolare, altro parametro relativo alla macro-ripartizione, i risultati sono esposti nella precedente Tab. 4.

POSIDONIA OCEANICA DENSITA' ASSOLUTA

600

500 2 400

300

N° fasci/m 200

100

0 P-1 P-2 P-3 P-4 P-5 P-6 P-7 P-8 P-9 Stazioni

Andamento della Densità fascicolare.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 82 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

La maggior parte delle stazioni esaminate rientrano nelle classi II e III (prateria da densa a rada) della classificazione di Giraud, mentre quella di Pergent le fa rientrare fra le categorie DN e DSI (Densità normale e Densità subnormale inferiore. Fa eccezione la sola stazione P-7 che è risultata “Prateria molto rada” secondo Giraud e “Densità anormale” secondo Pergent. I dati sono assimilabili a quanto riportato in letteratura per analoghe praterie e sono anche confrontabili con i dati forniti in CEOM (2002).

8.3.3.1.4 Macro-ripartizione: altezza massima prateria

Questo parametro da indicazioni sull’altezza raggiunta dalle foglie di una prateria sullo strato dei rizomi ortotropi ed è importante, insieme agli altri parametri, per la valutazione dello stato generale della prateria. A seconda del periodo dell’anno le foglie possono avere una dimensione che raggiunge i 140 cm di altezza, dato riportato in letteratura come limite massimo. L’altezza del fogliame può anche dipendere dal grado di rottura delle foglie, come verrà esaminato più avanti. L’altezza della prateria contribuisce infine ad aumentare il riparo per gli organismi giovanili che vivono associati alla prateria, nei confronti dei predatori. I risultati di quest’analisi sono riportati nella Tab. 5.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 83 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

POSIDONIA OCEANICA ALTEZZA MAX

120

100

80

60

40 H max (cm) max H 20

0 P-1 P-2 P-3 P-4 P-5 P-6 P-7 P-8 P-9 Stazioni

Andamento dell’H max.

Il dato è compatibile con il periodo di campionamento, tardo autunnale, in cui è da poco iniziato il ciclo di rinnovamento delle foglie ma ancora sussistono foglie del ciclo precedente, ragione per cui e foglie non raggiungono valori di lunghezza molto elevati.

8.3.3.1.5 Micro-ripartizione

La micro-ripartizione si occupa di valutare lo stato di integrità di una prateria attraverso l’analisi di alcuni parametri fogliari. I risultati delle analisi di micro-ripartizione sono riportati nella seguente Tab. 5, mentre per ogni parametro è riportato un grafico e una breve esposizione dei risultati ottenuti.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 84 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

6 3 4 7 4 , , 0,05 0,24 3,08 2,73 4,0 15,79 2 7 8 8 2 7 10 00 311 3,27 35 4,40 84 7,60 71 8,94 1 283 58,77 395 51,05 1,31 0,41 0,07 0,03 3,29 1,37 4,52 1,44 0,8 4,67 1,58 6,45 1,57 0,09 0,03 1,83 0,49 3,4 8,29 0,87 1,64 0,20 11,10 2,92 33,7415,84 6,23 2,62 14,6 69,5 Media D.S. 111,94 21,67 161,37 31,21 5 9 51 11 STAZIONI 41 21 71 BONAGIA RISULTATI ANALISI FENOLOGICA ANALISI RISULTATI 001001102 010010000 0 81 18 13 24 19 23 16 14 16 13 26 35 30 29 36 30 34 32 29 32 37 38 37 32 33 39 41 27 76 85 92 85 91 79 87 89 69 70 70 80 80 75 55 60 80 70 1 63 57 79 97 66 60 62 91 52 251 267 317 347 358 230 176 317 280 359 381 396 433 478 419 293 396 400 1,05 1,39 1,10 1,33 2,30 0,93 1,02 1,37 1,25 3,51 6,43 2,08 6,00 5,00 2,52 4,73 5,51 7,21 0,05 0,04 0,10 0,10 0,11 0,04 0,03 0,08 0,06 2,59 2,59 4,52 5,52 3,94 2,20 2,06 4,58 1,64 3,70 3,70 5,65 6,90 5,25 4,00 3,43 5,72 2,34 0,90 0,82 0,89 0,92 0,81 0,84 0,88 0,94 0,91 3,69 4,03 5,72 6,95 6,35 3,17 3,10 6,03 2,95 5,27 5,76 7,14 8,69 8,47 5,77 5,17 7,54 4,21 0,07 0,06 0,12 0,12 0,14 0,07 0,05 0,10 0,08 1,50 1,99 1,37 1,67 3,07 1,70 1,69 1,72 1,79 0,243,631,25 0,146,91 3,31 1,27 0,21 8,50 3,36 0,85 0,16 9,20 3,82 0,937,26 0,22 8,50 3,72 0,61 8,02 0,14 9,10 3,06 12,86 1,17 0,11 7,90 3,50 14,63 1,13 0,14 8,70 11,80 3,58 0,91 0,15 10,97 8,90 3,35 0,42 7,53 6,90 11,95 14,91 2,47 1,18 1,14 0,71 0,88 0,74 1,16 0,88 1,10 6,591,39 8,59 1,68 4,09 1,50 5,87 1,76 7,83 1,75 6,80 1,38 9,55 1,51 5,36 1,88 5,90 1,89 1,46 1,37 1,56 1,57 1,80 1,32 1,26 1,50 1,70 37,14 35,13 35,10 32,08 22,95 22,22 38,37 34,22 20,36 64,50 44,31 45,77 35,59 27,57 29,10 53,81 45,19 30,13 31,6216,10 29,6815,92 12,17 38,01 17,37 24,04 44,46 11,78 27,61 37,67 13,47 17,19 31,85 19,85 13,57 32,45 15,39 14,91 35,69 18,90 22,46 22,26 13,68 11,91 16,19 13,16 9,41 18,48 14,12 15,38 13,92 17,24 16,85 13,04 100,94 107,89 118,40 135,16 117,90 95,32 131,64 132,19 68,03 133,44 150,86 180,27 200,50 177,18 137,79 176,61 190,29 105,36 ) 2 ) 2 /m 2 ) ) 2 /m 2 2 /m m ) / 2 ) 2 2 2 ) 2 ) 2 ) ) 2 2 ) 2 /m 2 ) ) 2 ) 2 /m 2 2 /m PARAMETRI P-1 P-2 P-3 P-4 P-5 P-6 P-7 P-8 P-9 /m 2 2 N° foglie giovanili (J) N° foglie intermedie (I) N° foglie adulte (A) Densità (n. fasci/m D.S. Sup.fotosintetica/fascio (cm Densità corretta con copertura% N° tot. foglie L.A.I. adulte (m L.A.I. Copertura (%) Largh. media foglie (cm) D.S. Densità (n.D.S. Densità fasci/m Sup. fotosintetica/fascio (cm D.S. Sup. totale/fascio (cm L.A.I. giovanili corretta (m con cop.% L.A.I. D.S. Larghezza(cm) D.S. base (cm) N° tot. foglie rotte con morsi Tessuto bruno (%) Lung. media base (cm) N° medio foglie/fascio D.S. Lungh. adulte (cm) Lungh. media intermedie (cm) Lungh. media adulte (cm) L.A.I. totale corretta con cop.% (m cop.% con corretta totale L.A.I. N° tot. foglie solo morsi con L.A.I. intermedie corretta (m con cop.% L.A.I. L.A.I. intermedie (m L.A.I. L.A.I. adulte corretta (m con cop.% L.A.I. L.A.I. totale(m L.A.I. L.A.I. giovanili (m L.A.I. Superficie totaleSuperficie media/fascio (cm N° tot. foglie rotte D.S. n. foglie/fascio Lungh. giovanili media (cm) D.S. Lungh. intermedie (cm) Coefficiente A (%) Coefficiente A H max prateria (cm) D.S. Lungh. giovanili (cm) Tab. 5 – Risultati delle analisi di micro-ripartizione su Posidonia oceanica.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 85 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

8.3.3.1.5.1 Micro-ripartizione: N° medio di foglie per fascicolo fogliare Il numero medio di foglie per fascicolo fogliare, come si intuisce, è un parametro derivato dal conteggio delle foglie presenti in un fascicolo fogliare: in questo caso si riferisce all’insieme delle foglie (adulte e giovanili). Tale parametro è uno dei principali indici per la valutazione della vitalità di una prateria di Posidonia oceanica; la normale attività di crescita delle foglie è legata alle condizioni ambientali esistenti nel sito e la misura di questo, come degli altri parametri, è utile come termine di confronto temporale nello stesso sito, anche se non ha un valore assoluto. I risultati di quest’analisi sono riportati nella Tab. 5. Mediamente i campioni presentavano N = 8,29 ± 0,87 foglie per fascicolo fogliare. In generale i valori di questo parametro sono superiori a quelli che normalmente si riscontrano in praterie analoghe, eccezion fatta per le stazioni P-1 e P-9, che invece rientrano nella media, e ciò è dovuto all’elevata presenza di foglie giovanili e intermedie, dato il periodo di campionamento.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 86 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

POSIDONIA OCEANICA N° MEDIO FOGLIE/FASCIO

11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 N° foglie/fascio medio 0 P-1P-2P-3P-4P-5P-6P-7P-8P-9

Stazioni

Andamento del N° medio foglie/fascio.

8.3.3.1.5.2. Micro-ripartizione: Superficie fotosintetica/fascio Questo parametro fornisce informazioni sulla superficie fogliare a disposizione della fotosintesi per ogni fascicolo fogliare ed è indipendente dalla densità. Si tratta di un importante parametro per valutare la vitalità della prateria: più è alto questo valore e più la pianta è in salute, anche se bisogna sempre valutare il periodo di campionamento e la profondità, che possono influenzare notevolmente questo parametro. I risultati di quest’analisi sono riportati nella Tab. 5. Il valore medio di questo parametro è di 111,94 ± 21,67 cm2, con un minimo nella stazione P-9.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 87 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

POSIDONIA OCEANICA SUPERFICIE FOTOSINTETICA/FASCIO 180 160 140 120 ) 2 100

(cm 80 60 40 Sup. fotosint./fascio 20 0 P-1 P-2 P-3 P-4 P-5 P-6 P-7 P-8 P-9 Stazioni

Andamento della Superficie fotosintetica/fascio.

8.3.3.1.5.3 Micro-ripartizione: Leaf Area Index (L.A.I.) Il L.A.I. o Indice fogliare è un parametro derivato che consente di valutare la superficie fogliare presente in un determinato sito sull’unità di superficie, nel nostro caso 1 m2; siccome la valutazione della superficie fogliare viene effettuata su un sub-campione di 10 fascicoli è necessario conoscere la densità della prateria attraverso il conteggio dei fasci presenti nell’unità di superficie. Questo parametro è stato calcolato separatamente per le tre diverse classi di foglie e globalmente e i risultati sono esposti nella Tab. 5. Dall’analisi risulta che i maggiori valori di L.A.I. (totale) si ritrovano nelle stazioni P-4 e P-5, rispettivamente con L.A.I. = 8,69 e 8,47 m2/m2, valori doppi rispetto alla stazione P-9.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 88 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Mediamente i valori sono nella norma, anche se tale parametro è molto dipendente dal periodo di campionamento. La stazione P-9 tuttavia mostra una certa anomalia, specie se confrontata con P-4 e P-5.

POSIDONIA OCEANICA L.A.I. TOTALE 12

10

8 ) 2 /m

2 6

4 L.A.I. (m L.A.I. 2

0 P-1 P-2 P-3 P-4 P-5 P-6 P-7 P-8 P-9

L.A.I. totale L.A.I.Stazioni totale corretta con cop. %

Andamento del L.A.I. totale.

8.3.3.1.5.4 Micro-ripartizione: Coefficiente “A” Il Coefficiente “A” rappresenta la percentuale di foglie rotte, che hanno cioè perduto la porzione apicale, per fascicolo, sul totale di quelle esaminate nel corso dell’analisi fenologica; tale indice è molto importante in quanto descrive l’impatto dell’ambiente naturale sulle foglie più lunghe e senescenti, cioè soprattutto quelle adulte e in parte intermedie. Tale impatto può essere dovuto al pascolo degli animali erbivori e/o all’idrodinamismo, che strappa le porzioni più vecchie (tessuto bruno) delle foglie.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 89 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Anche questo indice è, quindi, legato alla stagionalità del ciclo delle foglie. I risultati di tale analisi sono riportati nella Tab. 5. I valori più alti di Coefficiente “A” si ritrovano nella stazione P-3, con A = 18,48%, mentre quelli più bassi si riscontrano nella stazione P-2 con A = 9,41%. In generale si può affermare per questo parametro che i valori sono abbastanza bassi e ciò è indubbiamente legato al ciclo di rinnovamento fogliare che vede la presenza di un maggior numero di foglie intermedie e giovanili rispetto ad altri periodi dell’anno, ad es. l’estate. L’effetto del grazing da parte degli organismi bento-nectonici, quali i ricci e le salpe, è ovunque assente o appena esistente: l’ispezione subacquea dell’area non ha d’altronde riscontrato la presenza di animali potenzialmente brucatori delle foglie.

POSIDONIA OCEANICA COEFFICIENTE A 30

20

10 Coefficiente (%) A

0 P-1 P-2 P-3 P-4 P-5 P-6 P-7 P-8 P-9 Stazioni

Andamento del Coefficiente A.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 90 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

POSIDONIA OCEANICA N. TOT. FOGLIE ROTTE

N° tot. foglie rotte 18 N° tot. foglie con morsi 16 14 12 10 8 6 4 N.tot. foglie rotte 2 0 P-1P-2P-3P-4P-5P-6P-7P-8P-9

Stazioni

Andamento del n. tot. foglie rotte e del grazing.

8.3.3.2 Analisi lepidocronologica

In laboratorio i rizomi, in parte utilizzati per l’analisi fenologica e precedentemente numerati, venivano reidratati in acqua corrente e sciacquati per l’eliminazione di sabbia e detriti: quindi ne venivano scelti 3 per l’analisi lepidocronologica (ICRAM, 2001 e GAMBI & DAPPIANO, 2003). I rizomi venivano disposti sul bancone e inizialmente misurati, con l’ausilio di pinzette, di uno stereo-microscopio e di un foglio di carta millimetrata, le scaglie attaccate al rizoma venivano staccate, alternativamente sui due lati, a partire da quella più distante dall’ultima foglia viva e successivamente numerate e disposte sul bancone.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 91 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Disposizione sul bancone delle scaglie e dei segmenti di rizoma (lepidocronologia).

Lo spessore delle scaglie veniva valutato sia manualmente che con l’ausilio di un calibro nei casi dubbi ed ogni volta che si raggiungeva un minimo di spessore, il rizoma veniva tagliato a livello dell’inserzione della scaglia con minimo di spessore. Si ottenevano così una serie di segmenti, o pezzi di rizoma, corrispondenti ai vari anni, delimitati dai punti di inserzione di due scaglie con spessore minimo, per i quali si misurava la lunghezza al mm con la carta millimetrata. Veniva inoltre conservata la foglia adulta integra più vecchia, di cui venivano prese le misure del lembo fogliare e della scaglia. I segmenti annuali di rizoma e le porzioni di foglia venivano poi inseriti in capsule Petri marcate, messi in stufa (70°C per 72 ore) e pesati

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 92 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007 con una bilancia analitica al decimillesimo di grammo, per determinarne il peso secco.

Inserimento in stufa e pesate per la biomassa (lepidocronologia).

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 93 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

8.3.3.2.1 Input ed elaborazione dati

La produzione primaria di una prateria di Posidonia oceanica può essere valutata in maniera indiretta, analizzando, secondo una precisa sequenza cronologica, le varie parti del rizoma (PERGENT & PERGENT- MARTINI, 1991). Il numero delle foglie prodotte, ad esempio, è riconducibile alle scaglie che permangono su di esso dopo che il lembo fogliare è caduto. È stato dimostrato, inoltre, che lo spessore delle scaglie presenta variazioni cicliche, procedendo lungo il rizoma, all’incirca riconducibili al ciclo annuale (anno lepidocronologico) di crescita della pianta (PERGENT, 1990). Più in particolare l’individuazione di un minimo di spessore nel ciclo rappresenta l’inizio di un nuovo anno lepidocronologico. Il numero di scaglie prodotte nel suddetto anno rappresenta, quindi, il numero di foglie emesso in tale periodo. Inoltre, l’isolamento di ogni anno lepidocronologico, corrispondente ciascuno ad un segmento di rizoma, consente di poter valutare sia l’allungamento del rizoma che la sua produzione di biomassa ed in definitiva di valutare la sua produzione primaria. In definitiva, quindi, le analisi di laboratorio hanno portato all’ottenimento dei seguenti dati: ™ N. di scaglie (e quindi di foglie) prodotte per ciascun anno lepidocronologico; ™ Lunghezza (mm) dei segmenti di rizoma appartenenti a ciascun anno lepidocronologico;

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 94 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

™ Peso secco (decimillesimo di g) di ogni segmento di rizoma, corrispondente ad un singolo anno lepidocronologico. I dati lepidocronologici così raccolti sono stati riportati in apposite schede elettroniche, in formato EXCEL, al fine di calcolare i parametri produttivi per ciascuna stazione di campionamento. In particolare, sono stati calcolati per ogni stazione: ⇒ Il numero medio di foglie emesse per rizoma e per anno; ⇒ Il numero medio di cicli (anni) lepidocronologici rilevato dall’analisi dei rizomi prelevati per ciascuna stazione; ⇒ Il tasso di allungamento medio o velocità media (cm/anno) per anno; ⇒ Biomassa media (mg s.s./anno) per anno. Utilizzando, invece, solo i rizomi con un numero di cicli lepidocronologici pari almeno alla media dei cicli calcolata in ciascuna stazione e considerando i dati di tutti gli anni disponibili su ciascun rizoma precedenti al 2011 (poiché la crescita del rizoma negli anni troppo vicini alla data di campionamento risulta ancora non completata), sono stati calcolati i dati di produzione media annua. La produzione fogliare è espressa in mg/fascio all’anno, moltiplicando poi questo valore per la densità media della prateria (numero fasci/m2) si ottiene la produzione espressa in mg/m2 all’anno. Alla fine vengono calcolati i seguenti parametri: 9 TF - tasso di formazione fogliare medio annuo (n. foglie fascio-1 anno-1) ricavato come valore medio del numero di scaglie (e, quindi, foglie) presenti per ogni ciclo lepidocronologico;

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 95 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

9 TR - tasso di allungamento medio annuo del rizoma (cm fascio-1 anno-1) ricavato come valore medio delle misure (cm) dei tronconi sezionati per ogni ciclo lepidocronologico; 9 PR - produzione ponderale media annua del solo rizoma (g s.s. fascio-1 anno-1) ricavato come valore medio dei pesi (g) dei tronconi sezionati per ogni ciclo lepidocronologico e relativa estrapolazione al metro quadro di prateria (g s.s. m-2 anno-1), dipendente, ovviamente, dai valori medi di densità assoluta della stessa. La presenza di correlazioni morfometriche tra la lunghezza della scaglia e la lunghezza totale della foglia permette di stimare la lunghezza media delle foglie che hanno vissuto in un dato ciclo annuale. Calcolando la retta di regressione tra la lunghezza della scaglia e la lunghezza totale della foglia adulta più vecchia con apice ancora integro si può stimare la lunghezza media delle foglie per anno e, quindi, la produzione fogliare di una prateria. La produzione primaria fogliare per fascio (P) viene calcolata con la seguente formula: PF = N x L x D dove: N = numero medio di foglie per fascio e per anno, stimato mediante il calcolo della media del numero di scaglie presenti per ciclo annuale; L = lunghezza media annuale delle foglie, stimata mediante la retta di regressione tra la lunghezza media della foglia più vecchia (con apice integro) e la lunghezza media della sua scaglia;

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 96 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

D = densità media annuale delle foglie più vecchie (mg/cm), corrispondente al rapporto del peso secco della foglia più vecchia per la sua lunghezza. Estrapolando il dato di PF al m2 di prateria, utilizzando i dati di densità misurata, si ha la produzione primaria fogliare per m2 di prateria, PF/m2.

8.3.3.2.2 Risultati dell’analisi lepidocronologica

La lepidocronologia (dal greco chronos, tempo e lepidos, squama o scaglia) è la scienza che permette di stimare la produzione primaria di una prateria in maniera indiretta, determinando l’età dei rizomi attraverso l’analisi del ciclo annuale “registrato” nelle scaglie (le basi delle foglie adulte) che rimangono attaccate al rizoma. Il numero di scaglie rinvenute per anno e la distanza fra i due minimi che lo delimitano, insieme all’analisi fenologica sulla parte del fascicolo vivente, è un indice della produzione della pianta ma è anche un indicatore della sedimentazione presente in un determinato sito (BOUDOURESQUE & JEUDY DE GRISSAC, 1983; BOUDOURESQUE et al., 1984; CAYE, 1982). I risultati dell’analisi lepidocronologica, condotta sui rizomi provenienti dalle stesse stazioni esaminate per la fenologia, sono riportati nella seguente Tab. 6.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 97 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

6 2 0,04 0,3 0,04 0,47 0,35 2 6 2 2 6 1,0 0,1 4,9 1,0 7,21 0,76 7,70 2,08 7,21 0,7 0,1 2,17 0,48 47,92 17,72 Media D.S. 864,11 251,77 STAZIONI BONAGIA 1,261,33 1,150,43 1,65 1,480,14 0,52 1,38 0,21 1,46 0,79 0,83 0,16 1,20 0,26 0,96 0,10 1,59 0,28 1,06 1,32 0,12 0,40 0,83 0,10 1,17 0,22 0,75 0,09 0,93 0,22 0,75 0,09 0,25 0,07 5,18 4,85 4,79 4,22 4,39 5,76 5,13 5,28 4,72 1,33 1,75 1,35 0,86 0,95 1,06 0,83 0,73 0,70 6,791,26 9,009,67 1,15 6,831,15 4,33 1,48 11,67 4,04 6,86 1,46 2,52 7,00 7,76 1,20 2,00 7,10 8,33 1,59 7,08 6,67 1,15 1,32 8,00 1,15 7,00 1,17 3,61 6,48 6,67 0,93 7,00 1,53 3,00 0,086,79 0,16 9,00 0,12 6,83 0,05 6,860,08 0,04 7,76 0,16 0,05 7,10 0,12 0,03 7,080,18 0,05 0,04 0,39 7,00 0,03 0,04 0,51 6,48 0,05 0,32 0,03 0,82 0,04 0,49 0,03 0,61 0,44 0,63 1,96 1,51 2,44 3,06 2,16 2,13 2,02 2,62 1,64 0,020,14 0,17 0,21 0,29 0,16 0,16 0,10 0,12 0,12 0,11 0,10 0,03 0,09 0,13 0,09 0,19 0,07 27,94 61,22 47,68 20,96 17,68 21,78 9,83 15,69 12,42 49,18 81,43 64,62 41,52 59,10 43,24 27,20 35,39 29,62 703,70 573,83 964,26 1323,48 1033,33 892,74 593,13 1036,72 655,79 RISULTATI ANALISI LEPIDOCRONOLOGICA ANALISI RISULTATI /anno) < 2010 /anno) < 2 (g s.s./m fascio 2012 (g s.s./m2/anno) < fascio 2011 (g s.s./fascio/anno) < 2 PARAMETRI P-1 P-2 P-3 P-4 P-5 P-6 P-7 P-8 P-9 (n. foglie/fascio/anno) 2010 < /anno) 2010 < 2 media allungamento (cm/anno) allungamento media D.S. TRD.S. (cm/anno) 2010 < V D.S. TF (n. foglie/fascio/anno) 2010 < TR - tasso 2010 del rizoma (cm/anno) < di crescita PR - produzione del rizoma (g s.s./anno) < 2010 “D” - Densità (mg/cm) Densità - “D” D.S. PR (g s.s./m D.S. PF - produzione fogliare per PF - produzione fogliare per N. medio foglie emesse/anno D.S. foglie emesse/anno lepidocronologici anni N. medio lepidocronologici anni D.S. D.S. Biomassa (g s.s./anno) Biomassa D.S. TF - tasso formaz. fogliare D.S. PR (cm/anno) 2010 < produzione rizoma/m del PR (mg/cm) Densità - “D” D.S. PF - produzione fogliare per D.S. V allungamento (cm/anno) V allungamento D.S. Biomassa media (g s.s./anno) Risultati delle analisi di lepidocronologia su Posidonia oceanica.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 98 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Come accennato nelle metodologie, per ogni campione sono stati esaminati n. 3 rizomi: in alcune stazioni è stato difficile reperire rizomi ortotropi validi e di lunghezza apprezzabile, a causa della frequentissima incidenza di divisione apicale. L’analisi dei rizomi della prateria ha permesso una retrodatazione che parte dall’anno precedente al presente e arriva fino al 1998. Il N. medio di anni lepidocronologici osservati mostra un valore medio di N = 7,70±2,08 e oscilla fra un massimo di N = 11,67±2,52 nella stazione P-3 e un minimo di N = 4,33±4,04 nella stazione P-2.

POSIDONIA OCEANICA N° MEDIO ANNI LEPIDOCRONOLOGICI

15 14 13 12 11 10 9 8 Anni 7 6 5 4 3 2 1 0 P-1 P-2 P-3 P-4 P-5 P-6 P-7 P-8 P-9 Stazioni N. medio anni lepidocronologici riscontrati.

8.3.3.2.2.1 Tasso di formazione fogliare (TF) Il numero di foglie emesse è un importante indice di vitalità della pianta di Posidonia oceanica. L’analisi lepidocronologica, avvalendosi della caratteristica permanenza delle scaglie sul rizoma, consente di risalire al tasso di

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 99 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007 formazione fogliare annuo, inteso come media dei valori di foglie emesse negli anni lepidocronologici esaminati. I risultati di quest’analisi sono riportati nella Tab. 6.

POSIDONIA OCEANICA TASSO DI FORMAZIONE FOGLIARE (TF)

11 10 9 8 7 6 5 4

N° foglie/fascio/anno N° 3 2 1 0 P-1 P-2 P-3 P-4 P-5 P-6 P-7 P-8 P-9 Stazioni Tasso di formazione fogliare (TF).

Mediamente i campioni presentavano TF = 7,21±0,76 foglie per fascicolo fogliare: il maggiore valore è stato riscontrato nella stazione P-2 con TF = 9,00±1,15; i più bassi valori sono stati riscontrati invece nella stazione P-9 con TF = 6,48±0,93.

8.3.3.2.2.2 Tasso di crescita del rizoma (TR) Durante l’emissione di nuove foglie il rizoma ortotropo si accresce in lunghezza: la media delle misure di tale accrescimento, riferita ad ogni singolo anno lepidocronologico, fornisce una stima della velocità di innalzamento della matte, che a sua volta può essere correlato a variabili ambientali, come la quantità di luce incidente, la sedimentazione, ecc..

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 100 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

I risultati di quest’analisi sono riportati nella Tab. 6.

POSIDONIA OCEANICA TASSO DI CRESCITA DEL RIZOMA (TR)

2,5

2

1,5

cm/anno 1

0,5

0 P-1 P-2 P-3 P-4 P-5 P-6 P-7 P-8 P-9 Stazioni Tasso di crescita del rizoma (TR).

Mediamente i campioni presentavano TR = 1,06±0,32 cm/anno: il maggiore valore è stato riscontrato nella stazione P-2 con TR = 1,65±0,52; i più bassi valori sono stati riscontrati invece nelle Stazioni P-8 e P-9 con TR = 0,75±0,25.

8.3.3.2.2.3 Produzione del rizoma (PR) La biomassa in peso secco dei segmenti di rizoma, corrispondenti a ogni singolo anno lepidocronologico, fornisce una stima della produzione della prateria di Posidonia oceanica. I risultati di quest’analisi sono riportati nella Tab. 6.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 101 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

POSIDONIA OCEANICA PRODUZIONE DEL RIZOMA (PR)

0,4

0,35

0,3

0,25

0,2

0,15 g. s.s./anno

0,1

0,05

0 P-1 P-2 P-3 P-4 P-5 P-6 P-7 P-8 P-9 Stazioni Produzione del rizoma (PR).

Mediamente i campioni presentavano PR = 0,12±0,04 g s.s./anno: il maggiore valore è stato riscontrato nella stazione P-2 con PR = 0,21±0,16; i più bassi valori sono stati riscontrati invece nella stazione P-9 con PR = 0,07±0,03. E’ stata calcolata anche la produzione dei rizomi al m2 di prateria, utilizzando i dati di densità fascicolare delle varie stazioni (Tab. 6).

POSIDONIA OCEANICA PRODUZIONE DEL RIZOMA x m2 (PR/m2)

70

60

50

40 /anno) 2 30

g s.s./m 20

10

0 P-1 P-2 P-3 P-4 P-5 P-6 P-7 P-8 P-9 Stazioni Produzione del rizoma per m2 di prateria (PR).

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 102 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Mediamente i campioni presentavano PR = 47,92±17,72 g s.s./m2/anno: il maggiore valore è stato riscontrato nella stazione P-2 con PR = 81,43±61,22; i più bassi valori sono stati riscontrati invece nella stazione P-7 con PR = 27,20±9,83.

8.3.3.2.2.4 Produzione fogliare (PF) La biomassa in peso secco fogliare, relativo alla media dei fascicoli fogliari, fornisce una stima della produzione primaria della prateria di Posidonia oceanica. I risultati di quest’analisi sono riportati nella Tab. 6.

POSIDONIA OCEANICA PRODUZIONE FOGLIARE (PF)

3,5

3

2,5

2

1,5 g. s.s./anno 1

0,5

0 P-1 P-2 P-3 P-4 P-5 P-6 P-7 P-8 P-9 Stazioni Produzione fogliare per fascio (PF).

Mediamente i campioni presentavano PF = 2,17±0,48 g s.s./m2/anno: il maggiore valore è stato riscontrato nella stazione P-4 con PF = 3,04; i più bassi valori sono stati riscontrati invece nella stazione P-2 con PF = 1,51.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 103 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

E’ stata calcolata anche la produzione fogliare al m2 di prateria, utilizzando i dati di densità fascicolare delle varie stazioni (Tab. 6).

POSIDONIA OCEANICA PRODUZIONE FOGLIARE x m2 (PF/m2)

1400

1200

1000

800 /anno) 2 600

400 g s.s./m

200

0 P-1 P-2 P-3 P-4 P-5 P-6 P-7 P-8 P-9

Stazioni Produzione fogliare per m2 di prateria (PF/m2).

Mediamente i campioni presentavano PF = 864,11±251,77 g s.s./m2/ anno: il maggiore valore è stato riscontrato nella stazione P-4 con PF = 1323,48; i più bassi valori sono stati riscontrati invece nella stazione P-2 con PF = 573,83.

8.3.3.2.2.5 Conclusioni L’analisi dei dati di lepidocronologia mostrano nel complesso valori medi dei vari parametri nella norma, con alcuni dati addirittura superiori a quanto generalmente si riscontra in letteratura. Si assiste anche ad una notevole variabilità all'interno delle stazioni, e ciò è probabilmente da ricondurre alla variabilità morfologica di Posidonia oceanica situata in differenti posizioni ed esposizioni rispetto

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 104 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007 all’idrodinamismo, che a queste profondità è molto elevato, data anche l'esposizione del paraggio. Alcune stazioni mostrano anche un notevole tasso di accrescimento verticale del rizoma, che potrebbe essere la risposta delle piante ad uno stress sedimentario, benchè localizzato.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 105 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

9. IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI

La valutazione è stata effettuata simulando le concentrazioni dei nutrienti nelle acque successivamente all’immissione dello scarico, definite attraverso uno specifico modello di diffusione, procedendo successiva- mente a verificare le condizioni trofiche che si potranno determinare. E’ stato, quindi, calcolato l’indice TRIX nelle condizioni simulate con lo scarico in esercizio. Il confronto dei risultati e l’analisi dei fattori che maggiormente concorrono a determinare le nuove condizioni sono correlabili all’incidenza dell’esercizio dello scarico. Nel caso specifico le concentrazioni allo scarico degli elementi nutrienti N e P, fattori limitanti il controllo delle condizioni di trofia, dovranno essere, secondo quanto previsto dal progetto, entro i limiti fissati dal D.L. 152/99 relativamente alle aree sensibili. Le concentrazioni saranno, inoltre, assunte precauzionalmente quali quelle previste per gli scarichi di impianti dimensionati per 10.000 – 100.000 abitanti equivalenti, sebbene l’impianto sia dimensionato solo per 10.000 abitanti equivalenti. I valori utilizzati nella simulazione sono < 15 mg/l per l’Azoto totale e < 2 mg/l per il Fosforo totale. Considerando 10.000 abitanti equivalenti, per circa 200 litri giornalieri di acqua ad abitante, dal bilancio di massa risulteranno, per una portata di circa 23,15 l/s, le quantità di circa: P = 46,3 mg ogni secondo N = 347,2 mg ogni secondo.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 106 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

In questa ipotesi la concentrazione dei nutrienti in mare varieranno, a partire dai massimi ipotizzati in assenza di diluizione (15 mg/l per l’Azoto totale e 2 mg/l per il Fosforo totale), fino alla concentrazione che si avrà dalla diluizione della massa in una semisfera di raggio variabile. A distanze fissate si avranno i seguenti valori:

Distanza Concentrazione Concentrazione azoto (metri) fosforo (mg/l) (mg/l) 1 1,000 7,500 2 0,250 1,875 5 0,040 0,300 10 0,001 0,075

Tali valori, a parità di altre condizioni al contorno, fanno ipotizzare, già a partire da 5 metri, quantità di nutrienti compatibili anche con condizioni di oligotrofia, mentre si avrebbe una tendenza verso condizioni mesotrofiche nell’immediato intorno dello scarico. All’uscita della condotta di scarico, quando in esercizio, si avrà pertanto un’immissione di nutrienti, funzione delle concentrazioni presenti nello scarico e della diluizione nell’acqua marina, la quale ha una concentrazione minore delle stesse sostanze. L’incremento di nutrienti apportato, valutabile a 10 metri dallo scarico in concentrazioni di circa 1µg/l di P e di circa 75 µg/l di N, potrà produrre una variazione dell’indice TRIX pari a circa lo 0,6% e lo stato di trofia rimarrà entro gli stessi limiti di 5 e 6 unità non risultando pertanto una variazione sensibile.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 107 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

Parametri peggiori Parametri medi Parametri migliori 6,285865 6,004918 5,180909 MEDIA = 5,823897

L’incremento dello 0,6%, inoltre, è inferiore all’intervallo di variazione dell’indice stesso, calcolato utilizzando il range di valori dei parametri misurati nel corso della campagna di analisi (Clorofilla a, N, P, D

O2 %). Lo scarico, attraverso la condotta, di acque depurate, se mantenute entro le concentrazioni di azoto e fosforo previste nel progetto, non produrrà pertanto modifiche sostanziali allo stato trofico delle acque. Da tenere conto che tali valutazioni vengono fatte, a vantaggio della sicurezza, senza considerare: ¾ la diluizione che avviene lungo la condotta; ¾ la diluizione in funzione del diffusore; ¾ la velocità di allontanamento dei reflui dovuta alle correnti marine. In definitiva si può dire che: a) l’opzione di non esercire la condotta avrebbe la conseguenza che le acque non depurate continuerebbero a defluire in mare, che è proprio una delle cause delle condizioni mediocri di qualità delle acque, in particolare per le concentrazioni di N. b) Il confronto, secondo il criterio della significatività degli impatti, risulta pertanto favorevole alla soluzione dell’uso della condotta attuale con acque depurate. c) L’alternativa di prolungare la condotta fino al limite della prateria, più ampia dello stesso SIC e di maggiore densità nel tratto interessato dai lavori, avrebbe un impatto diretto

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 108 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

significativo e negativo di distruzione dell’ecosistema e indiretto di intorbidamento delle acque durante i lavori. Anche in questo caso la rilevanza sarebbe maggiore rispetto all’immissione di acque depurate. Dalle considerazioni svolte nei capitoli precedenti si evince che: ¾ la superficie direttamente coinvolta dall’intervento ricade interamente all’interno del SIC ITA010025; ¾ le condizioni geologiche sono di assoluta stabilità dei versanti; ¾ i fondali sono per i primi 700 mt. dalla battigia prevalentemente costituiti da rocce calcarenitiche solo limitatamente ricoperte da sabbia, mentre dopo i 700 mt. diventano molto più sabbiosi; ¾ l’area del SIC coinvolta è interessata da una ricca Prateria di Posidonia che proprio nel tratto in cui dovrebbe essere realizzata la nuova condotta presenta una copertura variabile tra l’80 ed il 100% e ciò sino ad 1,5 miglia dalla battigia; ¾ nel corso delle indagini, oltre la Posidonia, non sono state riscontrate specie della fauna e della flora minacciate o in pericolo di estinzione; ¾ la realizzazione della nuova condotta provocherebbe la distruzione di una fascia di Prateria di Posidonia larga 14,0 mt. in corrispondenza dei tratti in rilevato e larga 4,0 mt. in corrispondenza dei tratti in scavo; ¾ lo scarico, attraverso la condotta, di acque depurate, se mantenute entro le concentrazioni di azoto e fosforo previste nel progetto, non produrrà modifiche sostanziali allo stato trofico delle acque; ¾ l’opzione di non esercire la condotta avrebbe la conseguenza che le acque non depurate continuerebbero a defluire in mare, che è proprio

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 109 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

una delle cause delle condizioni mediocri di qualità delle acque, in particolare per le concentrazioni di N. ¾ Dall'ispezione effettuata in immersione la condotta risulta, allo stato attuale, chiusa con un tappo metallico, che non lascia cioè fuoriuscire liquami o reflui depurati dalla sua estremità, che è situata su un fondale misto roccioso-sabbioso a una profondità di circa 7, 8 metri. ¾ Da una ricerca effettuata su documenti del Comune di Valderice e dell'ATO idrico 7, reperibili in rete, risulterebbe che il depuratore in questione non sia mai entrato in funzione per mancanza di allaccio alla rete fognaria. Ciò significa che nessun impatto in fase di esercizio è stato arrecato alle biocenosi e all'ambiente marino circostante lo scarico della condotta. ¾ L'impatto sulle componenti ambientali è riferibile, quindi, unicamente alla fase di costruzione, avvenuta diversi anni fa; nell'area direttamente indagata in immersione e cartografata i fondali risultano infatti interessati dalla presenza di una prateria di Posidonia oceanica su roccia abbastanza frammentata, specie se in confronto con la situazione delle aree vicine. ¾ La condotta sottomarina, nel suo tratto centrale e terminale, è stata posata sia direttamente sulla prateria che all’interno di radure sabbiose grossolane: i lavori di posa hanno, comunque, provocato un certo grado di perturbazione dei fondali, probabilmente a causa degli ancoraggi dei mezzi marittimi necessari alla posa dei tubi. ¾ Alcune tracce di tali perturbazioni sono ancora oggi visibili, in termini di quantitativi di massi di medio-piccole dimensioni disseminati qua e là sul fondale, nelle immediate vicinanze del percorso della condotta.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 110 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

¾ Inoltre in un ampio canalone posto a SW, a poche decine di metri dal terminale della condotta, sono ben visibili le tracce di uno sversamento di materiale cementizio, probabilmente disperso durante la fase di realizzazione dell'opera. ¾ La prateria comunque non sembra aver risentito in maniera significativa delle perturbazioni osservate: infatti l'analisi dei dati di copertura, densità e fenologia mostra una situazione di sostanziale equilibrio. ¾ La densità media riscontrata oscilla fra valori compresi fra il normale e appena sotto la norma e ciò è abbastanza in linea con quanto riportato nell'unico studio esistente nella zona (CEOM, 2002). Analoghe considerazioni si possono fare per quanto riguarda gli altri parametri fenologici. ¾ Anche i dati rivenienti dalla lepidocronologia, che si occupa di valutare la capacità produttiva delle praterie sia in termini di produzione primaria che di vitalità dell'apparato fogliare nel tempo, mostrano valori nella norma o addirittura superiori, segno che a parte i danni fisici subiti all'epoca della realizzazione della condotta, comunque abbastanza limitati in estensione, il sistema è tuttora in equilibrio. ¾ Tuttavia l'intero ambiente marino costiero dell'area sembra condizionato dalla presenza di una notevole sedimentazione, provocata probabilmente dalla dispersione in mare dei materiali, fini e grossolani, provenienti dalla lavorazione del marmo esistente in zona, nonchè dall'insufficiente depurazione della acque, che però esercitano i loro effetti negativi soprattutto sulle biocenosi ad alghe fotofile, che

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 111 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

risultano per lo più "bloccate" in uno stato che non consente la normale evoluzione verso il "climax", costituito dalla successione dei popolamenti a Cystoseira, ben rappresentata in aree anche molto vicine a questa in esame e con analoghe condizioni climatiche, di esposizione e di substrato. ¾ Le biocenosi dell’area sono rappresentate dalla prateria di Posidonia oceanica impiantata prevalentemente su substrato duro, dai popolamenti ad alghe fotofile sempre su substrato duro (biocenosi AF), dai substrati mobili (biocenosi SFBC e SGCF). ¾ La prateria di Posidonia oceanica, presente unicamente su roccia calcarenitica sui fondali indagati, appare in discrete condizioni di salute, con valori di macro e micro ripartizione generalmente nella media, se non superiori, ad analoghe praterie. ¾ Sono evidenti gli effetti erosivi causati dai movimenti idrodinamici (mareggiate e correnti), soprattutto a carico della prateria di Posidonia oceanica, che mostra evidente scalzamento dello strato dei rizomi. ¾ Sono presenti diversi esemplari di Pinna nobilis, specie protetta dalle leggi internazionali, nell'area indagata.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 112 Verifica di incidenza e monitoraggio sul S.I.C. inerente i fondali del golfo di Custonaci in relazione allo scarico dell’impianto di depurazione di contrada Anna Maria e relativa condotta sottomarina di allontanamento – Relazione di ottemperanza alle prescrizioni di cui alle note del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A. prot.29436 del 21/04/2006, prot. 41684 del 04/06/2007 e prot. 45618 del 15/06/2007

10. BIBLIOGRAFIA CONSULTATA

BAY D. (1978) - Etude in situ de la production primaire d’un herbier de Posidonies Posidonia oceanica (L.) Delile de la baie de Calvi-Corse. Progr. Rép. Stn. Océanogr. Stareso, Univ. Liège, 18: 1-251 BOUDOURESQUE C.F. & JEUDY DE GRISSAC A. (1983) - L’herbier a Posidonia oceanica en Mediterranee: les interactions entre la plante et le sediment. J. Rech. Oceanogr., 8 (2-3): 99-122. BOUDOURESQUE C.F. & MEINESZ A. (1984) - Dècouverte de l’herbier de Posidonie. Cah. Parc nation. Port-Cros, Fr., 4: 1-79. CAYE G. (1980) - Analyse du polymorphisme caulinaire chez Posidonia oceanica (L.) Delile. Bull. Soc. Bot., Fr., 127 (3): 257-262. CAYE G. & MEINESZ A. (1984) - Observations sur la floraison et la fructification de Posidonia oceanica dans la Baie de Villefranche et en Corse du Sud. In Boudouresque,C.F., Jeudy de Grissac A., Olivier J. (Eds), 1° Int. Workshop on Posidonia oceanica Beds, 1: 193-201. CE.O.M. (2002) - Mappatura delle praterie di Posidonia oceanica lungo le coste della Sicilia e delle isole minori. Progetto SINPOS, Min. Ambiente: 1-644. DEN HARTOG C. (1970) - The seagrasses of the world: origin, evolution and geographical distribution of the sea-grasses. Verh. Kon. Ned. Akad. Wet., Afd. Natuurk., Amsterdam, 59 (1): 1-275. DIPARTIMENTO BIOLOGIA ANIMALE ED ECOLOGIA MARINA (1986) - Indagine oceanografica e correntometrica nelle acque marine costiere della Sicilia: 8° zona da Trapani a Capo S. Vito – Mar Tirreno. Assessorato Territorio Ambiente Regione Siciliana: 1-85. GAMBI M.C. & DAPPIANO M. (2003) - Manuale di metodologia di campionamento e studio del benthos marino mediterraneo. Biol. Mar. Medit., 10 (Suppl.) IX: 1-638. GIRAUD G. (1977) - Essai de classement des herbiers de Posidonia oceanica (Linné) Delile. Botanica Marina, West Germ., 20 (8): 487-491. GIRAUD G. (1979) - Sur une method de mesure et de comptage des structures foliaires de Posidonia oceanica (Linnaeus) Delile. Bull. Mus. Hist. Nat. Marseille, 39: 33-39. GIRAUD G., BOUDOURESQUE C.F., CINELLI F., FRESI E. & MAZZELLA L. (1979) - Observations sur l’herbier de Posidonia oceanica (L.) Delile autour de l’ile d’Ischia (Italie). Giorn. Bot. Ital., 113 (4): 261-274. ICRAM (2001) - Programma di monitoraggio per il controllo dell’ambiente marino- costiero (triennio 2001-2003). Metodologie analitiche di riferimento. ICRAP (1989) - Programma di studio per l’identificazione dei problemi e la formulazione di proposte rivolte ad una corretta gestione della fascia costiera della provincia di Trapani. P.R.2: 1-241.

Vamir Geologia e Ambiente s.r.l. – Via Tevere, 9 – 90144 Palermo 113