Provincia di SETTORE AMBIENTE , ECOLOGIA E GESTIONE RIFIUTI

PROPOSTA DI DEFINIZIONE DEL COSTO RELATIVO ALLA QUOTA TARIFFA DI COMPETENZA PROVINCIALE DELLA TARSU-TIA.

Oggetto: Legge 26 Febbraio 2010 n. 26 e ss.mm.ii. - art. 11 comma 5 bis: definizione del costo relativo alla quota di competenza provinciale della TARSU/TIA esercizio finanziario 2012 per effetto delle funzioni esercitate, allo stato, dall’Amministrazione nell’ambito del ciclo integrato dei rifiuti (trattamento, smaltimento ovvero recupero dei rifiuti indifferenziati).

INDICE

1. PREMESSE; 2. RIFERIMENTI NORMATIVI; 3. LA PROVINCIA DI CASERTA; 4. DETERMINAZIONE DELLA TARIFFA.

Allegati: All. 1: SITI DI STOCCAGGIO E DISCARICHE IN PROVINCIA DI CASERTA; All. 2: ELENCO DEI COMUNI CON RELATIVO CALCOLO DELLA QUOTA DI TARIFFA DI COMPETENZA PROVINCIALE PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI PER L’ANNO 2011.

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1. Premessa

Il presente documento sostanzia la proposta finalizzata alla determinazione della quota di competenza provinciale per il calcolo, per l’esercizio finanziario 2012, da parte delle competenti amministrazioni comunali, della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU) e della tariffa integrata ambientale (TIA), in relazione alle funzioni esercitate dall’Amministrazione, anche per il tramite della società provinciale GISEC SpA, nell’ambito del ciclo integrato dei rifiuti, giusta quanto disposto dalla Legge 26 febbraio 2010 n.26, articolo 11, comma 5 bis, nella formulazione risultante, da ultimo, dall’approvazione delle Legge n.14 del 2012, di conversione, con modificazione, del decreto legge n. 216 del 2011.

2. Riferimenti Normativi

Il contesto normativo di riferimento è di seguito indicato in ordine cronologico:

1) Decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 e ss.mm.ii. recante norme in materia ambientale. In particolare nella Parte Quarta, Titolo I, capo III, relativo al “Servizio di gestione integrata dei rifiuti” nonché nella Parte Quarta, Titolo IV relativo alla “Tariffa per la gestione dei rifiuti urbani”.

2) Legge della Regione 28 marzo 2007, n.4 modificata dalla legge 14 aprile 2008 n. 4 recante norme in materia di gestione, trasformazione, riutilizzo dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati. La legge regionale costituisce il punto di riferimento per l’individuazione delle funzioni e dei compiti amministrativi il cui esercizio è devoluto dalla Regione alle Province e ai Comuni.

3) Decreto legge 23 maggio 2008, n. 90 convertito con modificazioni nella Legge 14 luglio 2008, n. 123 recante misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore smaltimento dei rifiuti in Regione Campania e ulteriori disposizione di protezione civile. Il decreto-legge in discorso ha fissato la cessazione dello stato di emergenza dichiarato in Regione Campania alla data del 31 dicembre 2009 (art. 19) ed ha attribuito il coordinamento della complessiva azione di gestione dei rifiuti nella Regione Campania, fino al termine del periodo emergenziale (artt. 1 e 2), al Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri; il citato provvedimento normativo prevede, inoltre, allo scopo di favorire il rientro delle competenze agli Enti ordinariamente preposti, cfr. art. 6 bis, il trasferimento alle Province della Regione Campania della titolarità degli impianti di selezione e trattamento rifiuti. La statuizione normativa sopra richiamata, inoltre, in una pluralità di disposizioni fornisce indicazioni di disciplina tecnica per il trattamento rifiuti, in materia di discariche e termovalorizzatore nonché dà disposizioni in materia di raccolta differenziata (cfr. art. 11).

4) Decreto legge 30 dicembre 2009, n. 195 convertito con modificazioni nella legge 26 febbraio 2010, n.26 recante “Disposizioni urgenti per la cessazione dello stato di emergenza in materia

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di rifiuti in Regione Campania, per l’avvio della fase post emergenziale nel territorio della Regione Abruzzo ed altre disposizioni urgenti relative alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed alla Protezione Civile”. Il provvedimento normativo de quo definisce modalità e competenze attraverso le quali si deve realizzare l’uscita dallo stato di emergenza in materia dei rifiuti in Regione Campania, nonché il passaggio di compiti e funzioni inerenti il servizio di gestione integrata dei rifiuti agli Enti locali. Di particolare rilievo, nel contesto considerato, appare l’articolo 11 della previsione legislativa in discorso rubricato “Regione, province, società provinciali e consorzi”. Il comma 5 bis introduce un regime applicativo della TARSU/TIA, in via provvisoria e sperimentale (nella formulazione originaria della previsione in esame esclusivamente per l’esercizio finanziario 2010, successivamente estesa agli esercizi finanziari 2011 e 2012, rispettivamente dalla legge n. 1 del 2011 e dalla legge n. 14 del 2012 di cui, meglio, si dirà in appresso), per i Comuni della Regione Campania, e dunque della Provincia di Caserta, che debbono applicare le relative tariffe in misura tale da garantire la copertura totale dei costi connessi alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti, ivi compresi quelli di cui all’art. 13 (rubricato “Personale dei consorzi”), comma 1. Il regime provvisorio, sopra sinteticamente delineato, impone, come già accennato, ai Comuni di calcolare la tariffa TARSU/TIA sulla base di due distinti costi, elaborati rispettivamente da e Provincia per fronteggiare gli oneri inerenti il ciclo di gestione dei rifiuti di rispettiva competenza.

5) Decreto-legge 26 novembre 2010, n.196 convertito con modificazioni nella legge 24 gennaio 2011, n. 1, recante “disposizioni relative al subentro delle amministrazioni territoriali della regione Campania nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifiuti”. Detta disposizione normativa stabilisce, ex plurimis, come già accennato, che anche per l’esercizio finanziario 2011, si applichi il regime transitorio delineato dall’art. 11, comma 5 bis, della legge n. 26 del 2010 e ss.mm.ii.

6) Decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216 convertito con modificazione nella legge 24 febbraio 2012 n. 14, recante “proroga dei termini previsti da disposizioni legislative”. Detta disposizione normativa stabilisce, tra l’altro, come già accennato, che anche per l’esercizio finanziario 2012, si applichi il regime transitorio delineato dall’art. 11, comma 5 bis, della legge n. 26 del 2010 e ss.mm.ii.

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3. La Provincia di Caserta

La Provincia di Caserta ha 916.467 abitanti con una densità di 347 abitanti per km². Si estende su una superficie di 2.639 km² e comprende 104 comuni. Confina a nord-ovest con il Lazio (Provincia di Latina e Provincia di Frosinone), a nord con il Molise (Provincia di Isernia e Provincia di Campobasso), a est con la Provincia di Benevento, a sud con la Provincia di Napoli, a sud-ovest con il Mar Tirreno.

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Elenco Comuni Provincia di Caserta

1 Caserta 53 2 54 3 Alife 55 4 56 5 57 6 58 7 59 8 Bellona 60 9 Caianiello 61 10 Chiazzo 62 11 63 12 64 13 Cancello ed Arnone 65 14 66 15 67 16 68 17 69 18 Cerinola 70 19 71 20 72 Rocca D’Evandro 21 73 22 74 23 75 24 76 25 77 San Cipriano di Aversa 26 78 27 Castelvolturno 79 28 80 29 81 30 Cervino 82

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31 83 32 84 33 Conca della Campagna 85 34 Curti 86 San Tammaro 35 87 36 88 37 89 38 90 Sant’Angelo d’Alife 39 91 Sant’Arpino 40 92 41 93 42 94 43 95 44 96 45 97 46 98 Trentola – Ducenta 47 99 48 100 49 101 Valle di 50 102 51 Maddaloni 103 52 104

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4. Determinazione della quota di competenza provinciale relativa alla tariffa TARSU/TIA 2012

I costi considerati per la determinazione della quota di competenza provinciale della TARSU/TIA 2012, alla luce delle competenze normativamente attribuite ed effettivamente esercitate dall’Amministrazione Provinciale, e per essa dalla società provinciale ex lege costituita, nell’ambito del ciclo integrato di gestione dei rifiuti della Provincia di Caserta, come previsto dall’art. 11, comma 5 bis, del Decreto 195/2009 convertito nelle Legge 26/2010 e ss.mm.ii., sono costituiti da: 1. costo provvisorio per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti prodotti sul territorio provinciale presso la discarica Maruzzella in San Tammaro e per la gestione delle piazzole antistanti la discarica stessa; 2. costi per la realizzazione dell’impianto di captazione biogas e trattamento del percolato a servizio della discarica Maruzzella ai sensi e per gli effetti di quanto disposto dal Decreto Legislativo n. 36 del 2003; 3. costi per il ristoro ambientale per i Comuni che ospitano gli impianti e per i Comuni adiacenti ai sensi delle vigneti previsioni legislative e regolamentari; 4. costi connessi alle attività di gestione dei siti e quelli relativi alla gestione dell’impianto STIR di S. Maria C.V. da parte della Società Provinciale GISEC S.p.A.; 5. costi per attività e servizi espletati dal Consorzio Unico di Bacino per la gestione dei siti per conto della Provincia di Caserta fino al 29/02/2012 (siti temporaneamente affidati alla struttura consortile in virtù di specifico atto convenzionale a suo tempo sottoscritto; si precisa che i siti de quibus a far data dal 01.03.2012 sono transitati nella titolarità gestoria della GISEC SpA; 6. tariffa transitoria in ragione dei costi sostenuti nell’esercizio 2012.

1. Costo provvisorio per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti della Provincia presso la discarica Maruzzella in San Tammaro e per la gestione delle piazzole antistanti la discarica stessa. Il costo provvisorio per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti prodotti sul territorio provinciale è costituito dalle seguenti voci: a) costo di conferimento in discarica; b) costo provvisorio di conferimento agli impianti di selezione, trattamento e di termovalorizzazione dei rifiuti.

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Il costo di conferimento in discarica, sub a), si riferisce alla discarica di San Tammaro – località “Maruzzella” e si articola nelle seguenti voci:

- Costo opere residue da finanziare (impianto di captazione biogas e trattamento percolato);

- Accantonamenti per chiusura;

- Gestione operativa;

- Raccolta e smaltimento percolato;

- Gestione post operativa;

- Ristoro ambientale.

Il costo provvisorio di conferimento agli impianti di selezione, trattamento e di termovalorizzazione dei rifiuti, sub b), si articola nelle seguenti voci:

- Personale;

- Servizi;

- Vigilanza;

- Carburante;

- Noleggi;

- Manutenzione ordinaria;

- Imballaggi;

- Materiale di consumo;

- Raccolta e smaltimento percolato;

- Utenze;

- Affitto;

- Trasporti;

- Ristoro ambientale. Il costo provvisorio per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti della Provincia di Caserta presso la discarica Maruzzella in San Tammaro e la gestione delle piazzole antistanti la discarica Maruzzella per l’anno 2012 è commisurato in € 13.566.532,00.

3. Costi per la realizzazione dell’impianto di captazione biogas e trattamento del percolato a servizio della discarica Maruzzella ai sensi e per gli effetti di quanto disposto dal Decreto Legislativo n. 36 del 2003. l costi relativi alla realizzazione dell’impianto di captazione biogas e trattamento del percolato da edificare sull’impianto di discarica Maruzzella in San Tammaro per l’anno 2012 sono commisurati in € 2.760.000,00. Il costo complessivo dell’opera, infatti, è di € 13.100.000,00 e considerando che per l’anno 2010 è stata già inserita tra le voci di costo la somma di € 3.840.000,00, e che per l’anno 2011 è stata già inserita tra le voci di costo la somma di € 6.600.000,00, l’inserimento della residua parte della somma in discorso nella quota di competenza provinciale della tariffa 2012 assicurerà la copertura integrale degli oneri connessi alla realizzazione dell’impianto. Al riguardo si precisa i lavori relativi sono stati aggiudicati definitivamente, anche all’esito di contenzioso

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giurisdizionale, all’impresa “Tralice Costruzioni” e che il contratto d’appalto è in fase di formale stipulazione; successivamente a tale ultimo adempimento verranno consegnate le aree per la realizzazione dell’impianto.

4. Costi per il ristoro ambientale per i Comuni che ospitano gli impianti e per i Comuni adiacenti; Tali costi comprendono i ristori ambientali che spettano, per legge, ai Comuni che sul proprio territorio “ospitano” gli impianti siti e/o discariche e a tutti i Comuni adiacenti a tali aree. Per l’anno 2012 sono previsti € 1.768.000,00 per il Comune di San Tammaro, che ospita la discarica di Maruzzella, e € 340.000,00 per i Comuni limitrofi a tale impianto. E’ prevista, altresì, la somma di € 1.040.000,00 per il Comune di S. Maria C.V., sul cui territorio insiste l’impianto STIR oltre ad € 200.000,00 per i Comuni limitrofi a detto impianto.

5. Costi connessi alle attività di gestione dei siti e quelli relativi alla gestione dell’impianto STIR di S. Maria C.V. da parte della Società Provinciale GISEC S.p.A.. Il costo per i siti di stoccaggio temporaneo si riferisce ai siti ex FIBE ed ex Commissario ad acta per la Provincia di Caserta (Allegato 1). A tal proposito si evidenzia che l’importo per la gestione di tali siti per tutto l’anno 2012, da considerare come costo per l’esercizio finanziario 2012 per la quota di competenza provinciale, è pari ad € 4.500.000,00. Tali spese sono dovute per la gestione dei siti presenti sul proprio territorio ex FIBE e per i quali è pendente un contenzioso in ordine alla relativa titolarità. La Provincia di Caserta è stata autorizzata, da parte dell’autorità giudiziaria,a porre in capo alla FIBE S.p.A. le spese di gestione dei siti dettagliatamente specificati nell’allegato 1. A fronte, pertanto, della somma sopra citata per le spese di gestione degli stessi viene posta in bilancio, in entrata, la stessa cifra da recuperare nei confronti della FIBE S.p.a.. Attualmente i siti in discorso sono affidati alla gestione della GISEC S.p.a. giusta Decreto Presidenziale n. 66 del 30/09/2010.

In particolare, tale costo è costituito dalle seguenti voci: a) Personale; b) Servizi; c) Noleggi; d) Percolato; e) Forniture; f) Manutenzione; g) Locazione Aree.

a) La voce di costo “Personale” comprende il costo annuo del personale in forza alla Società e destinato alle attività funzionali alla gestione e manutenzione dei siti (incluso accantonamento TFR di competenza). Su tale costo è computato il carico IRAP all’aliquota di legge applicata sulla base imponibile di riferimento.

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b) La voce di costo “Servizi” comprende i costi relativi alle attività di prelievo e trasporto percolato, alle pulizie, alla vigilanza, alle eventuali analisi di laboratorio. c) La voce di costo “Noleggi” comprende il costo di competenza relativo ai prefabbricati, ai sistemi di alimentazione elettrica e illuminazione e alle autovetture di servizio. d) La voce di costo “Percolato” comprende il costo di competenza relativo all’emungimento, trasporto e smaltimento del percolato all’interno dei confini della Regione Campania ed anche all’esterno di essa. e) La voce di costo “Forniture” comprende i costi di competenza relativi all’acquisto di beni necessari all’ordinario svolgimento delle attività aziendali connessa alla gestione e manutenzione dei siti. f) La voce di costo “Manutenzione” comprende i costi di competenza relativi alle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, intendendo in esse tutto quanto necessario a garantire una corretta gestione dei siti anche al fine della preservazione delle matrici ambientali. g) La voce di costo “Locazione Aree” comprende i costi di competenza relativi alla locazione dei siti di stoccaggio affidati a GISEC S.p.A.; al riguardo si precisa che l’inserimento di tale voce di costo non equivale a riconoscimento del subentro della Provincia ovvero della GISEC S.p.A. nei contratti di locazione stipulati dai precedenti affidatari del servizio di gestione integrata di rifiuti (cfr. delibera di giunta provinciale n. 41 del 2012).

Per quanto riguarda le spese relative alla gestione dell’impianto STIR di S. Maria C.V. e dei siti ex FIBE, gestiti per conto della Provincia dalla Società provinciale GISEC S.p.a., i costi di gestione previsti per l’anno 2012 possono essere quantificati in circa € 15.000.000,00 sulla scorta dei dati riferiti alla gestione 2011. In particolare tali costi sono relativi alle seguenti voci: a) Personale; b) Servizi; c) Noleggi; d) Percolato; e) Forniture; f) Manutenzione; g) Spese di smaltimento della frazione secca presso il termovalorizzatore di Acerra.

a) La voce di costo “Personale” comprende il costo annuo del personale in forza alla Società e destinato alle attività funzionali alla gestione e manutenzione dell’impianto STIR. Su tale costo è computato il carico IRAP all’aliquota di legge applicata sulla base imponibile di riferimento. b) La voce di costo “Servizi” comprende i costi relativi alle attività di prelievo e trasporto percolato, alle pulizie, alla vigilanza, alle eventuali analisi di laboratorio.

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c) La voce di costo “Noleggi” comprende il costo di competenza relativo al noleggio dei mezzi (bilici) necessari per trasportare il risultato finale della lavorazione dell’impianto STIR, e cioè la frazione organica stabilizzata, presso la discarica Maruzzella in San Tammaro e la frazione secca presso il termovalorizzatore di Acerra. d) La voce di costo “Percolato” comprende il costo di competenza relativo allo smaltimento del percolato che si produce nell’impianto STIR. e) La voce di costo “Forniture” comprende i costi di competenza relativi all’acquisto di beni necessari all’ordinario svolgimento dell’attività aziendale connessa alla gestione dell’impianto. h) La voce di costo “Manutenzione” comprende i costi di competenza relativi alle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, intendendo in esse tutto quanto necessario a garantire una corretta gestione anche al fine della preservazione delle matrici ambientali.

Si precisa, inoltre, che la GISEC S.p.A., nell’ottica di una progressiva implementazione delle responsabilità ad essa affidate, ha assunto la gestione diretta dei siti temporaneamente nella disponibilità gestoria del Consorzio Unico Articolazione Caserta. L’avvio della predetta gestione è concretamente avvenuto il 01/03/2012 e, pertanto, sono stati previsti costi pari ad € 12.500.000,00 fino al 31/12/2012.

6. Costo attività e servizi espletati dal Consorzio Unico di Bacino per la gestione dei siti per conto della Provincia di Caserta. Il costo per la gestione dei siti e/o discariche, di cui all’Allegato 1, che il Consorzio Unico effettua per conto della Provincia di Caserta è costituito dalle seguenti voci: a) Personale; b) Servizi e Noleggi; c) Vigilanza; d) Percolato.

a) La voce di costo “Personale” comprende il costo annuo del personale in forza sui siti e/o discariche e destinato alle attività funzionali alla gestione e manutenzione degli stessi. b) La voce di costo “Servizi e Noleggi“ comprende i costi relativi alle attività di pulizie, ad eventuali analisi di laboratorio, ai sistemi di alimentazione elettrica, illuminazione, nolo mezzi meccanici (cingolati e/o pale gommate) relativi alle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, intendendo in esse tutto quanto necessario a garantire una corretta gestione anche al fine della preservazione delle matrici ambientali. c) La voce di costo “Vigilanza” comprende i servizi effettuati da ditte di vigilanza se presenti. d) La voce di costo “Percolato” comprende il costo di competenza relativo all’emungimento, trasporto e smaltimento del percolato all’interno dei confini della Regione Campania ed anche all’esterno di essa.

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L’incidenza del costo delle attività e dei servizi espletati dal Consorzio Unico risulta attestarsi, per l’anno 2012, relativamente al periodo 01/01/2012 al 29/02/2012, a € 1.100.000,00

7. Tariffa transitoria in ragione dei costi previsti per l’esercizio 2012. Evidenziato che il Settore in epigrafe si riserva l’eventuale rideterminazione della tariffa transitoria in ragione di effettivi maggiori costi sostenuti nell’esercizio 2012, alla luce di quanto sopra esposto, e tenuto conto delle spese di post gestione della discarica di Maruzzella da accantonare ai sensi di legge nonché delle spese di consulenza specifica da parte degli Enti competenti all’uopo istituiti, per la gestione da parte della Provincia di tutta la problematica relativa alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti per l’anno 2012 e delle ulteriori spese varie incardinate al ciclo integrato dei rifiuti e l’aggio riscossione si ottiene il seguente quadro prospettico e riassuntivo:

Quantitativo Voci Uscita Anno 2011 presunto Costo Totale Anno 2011 1) Abbancamento rifiuti discarica Maruzzella anno 2012 (ton 340.000): € 10.366.532,00 340000 30,4898 € 10.366.532,00 2) Lavori 2° stralcio (impianto di captazione biogas e raccolta percolato): 2° tranche € 2.760.000,00 € 2.760.000,00 3) Gestione siti da parte del Consorzio Unico di Bacino NA-CE € 1.100.000,00 € 1.100.000,00 4) Ristoro ambientale Comune di San Tammaro (€/ton 5,20) € 1.768.000,00 340000 5,2 € 1.768.000,00 5) Ristoro ambientale Comuni confinanti con San Tammaro (€/ton 1,00) € 340.000,00 340000 1 € 340.000,00 6) Accantonamento quota spese post-gestione delle discariche - legge 26/2010 € 1.021.668,00 € 1.021.668,00 7) Spese varie ciclo integrato rifiuti incluso aggio riscossione € 3.000.000,00 € 3.000.000,00 8) Spesa per pubblicazione avvisi di Gara Servizio Ecologia € 49.660,00 € 49.660,00 9) Spese Gestione Gisec budget 2012 + gestione siti ex FIBE + Termovalorizzatore Acerra € 15.000.000,00 € 15.000.000,00 10) Spese Gestione Gisec budget 2012 gestione siti ex Consorzio € 12.500.000,00 € 12.500.000,00 11) Ristoro ambientale Comune di Santa Maria (€/ton 5,20) € 1.040.000,00 200000 5,2 € 1.040.000,00 12) Ristoro ambientale Comuni confinanti con Santa Maria (€/ton 1,00) € 200.000,00 200000 1 € 200.000,00 13) Spese per consulenze per acquisizione dati per pianificazione nonché per progetti preliminari, gestione smaltimento e tariffa. € 1.300.000,00 € 1.300.000,00 14) Spese per lo smaltimento dei rifiuti fuori provincia ma in Regione Campania € 100.000,00 € 100.000,00 15) Spese di gestione delle piazzole antistanti la Discarica Maruzzella 3 - Consorzio Salerno 2 € 3.200.000,00 € 3.200.000,00 € 53.745.860,00 € 53.745.860,00 ENTRATE 1) Tariffa: 136,45 x ton 280.000 (340.000-60.000 Ferrandelle): € 37.721.600,00 280.000 134,72 2) Tariffa per scarico della provincia di Napoli: € 134,72 + IVA 10%=€ 148,192 (ton previste 75.000) € 11.372.625,00 75.000 151,635 3) Tariffa per scarico altre province: € 134,72 + IVA 10% = € 148,192 (ton previste 1.000) € 151.635,00 1.000 151,635 4) Recupero delle somme per la gestione dei siti ex FIBE € 4.500.000,00 € 53.745.860,00

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Da tale quadro si evince come a fronte di spese pari ad € 53.745.860,00 le entrate previste, voci dal numero 2 al 4, siano pari ad € 16.024.260,00 e, pertanto, per assicurare la copertura integrale dei costi riferiti alle attività di competenza della Provincia nell’ambito della gestione del ciclo integrato dei rifiuti, residuano € 37.721.600,00 che divisi per le quantità di rifiuti di cui si prevede il conferimento, per l’anno 2012, pari a complessive ton 280.000 portano ad un calcolo medio di €/ton 134,72. In applicazione, inoltre, di quanto previsto dal Decreto Legge 23 maggio 2008 n.90, convertito con modificazioni nella legge n. 123 del 2008, e successivamente integrato e modificato dalla legge n.1 del 2011, di conversione con modificazioni del decreto legge n. 196 del 2010, che all’art.11, comma 1, statuisce, testualmente: “Ai comuni della regione Campania che non raggiungano l’obiettivo minimo di raccolta differenziata pari al 25 per cento dei rifiuti urbani prodotti entro il 31 dicembre 2009, al 35 per cento entro il 31 dicembre 2010 e al 50 per cento entro il 31 dicembre 2011, fissati dal Piano Regionale dei rifiuti adottato con ordinanza del Commissariato delegato per l’emergenza dei rifiuti n. 500 del 30 dicembre 2007, è imposta una maggiorazione sulla tariffa di smaltimento dei rifiuti indifferenziati pari rispettivamente al 15 per cento, al 25 per cento e al 40 per cento dell’importo stabilito per ogni tonnellata di rifiuto conferita agli impianti di trattamento e smaltimento”, si ottiene, per conseguenza necessitata, la definizione di una duplice quota di costo riferita alle competenze provinciali nell’ambito del ciclo dei rifiuti da trasfondere nella tariffa TARSU/TIA 2012: una pari ad €/ton 98,47 per i Comuni che hanno raggiunto il 50% di raccolta differenziata per l’anno 2011; l’altra pari ad €/ton 137,85 per i Comuni che non hanno raggiunto tale percentuale di raccolta differenziata. Di seguito si riporta una tabella (Allegato 2) nella quale sono specificate le percentuali di raccolta differenziata raggiunta, nell’anno 2011, da ogni singolo Comune della Provincia calcolate su dati rilevati dall’Osservatorio Provinciale dei Rifiuti.

Il Dirigente f.to Ing. Paolo Madonna

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