1 1 Luglio 2014 - N°3 e Songavazzo raccontano

Contenti di I Frutti dello La nostra Prima camminare con Suor Anna Spirito Comunione Gesù L’indiceL’indice 25 L’indice 1 14 21 10 28 18 12

3 22 delleMessefuoriparrocchia - Damaggioriprendelacelebrazione Vita inpaese - IlSacramentodellaConfermazione - LanostraprimaComunione - - CarnevaleaSchilpario Eventi Suor - UnitàpastoralediRovetta Equipe Pastorale Anna pag.- ConsigliopastoraleSongavazzo - Consigliopastoraleunificato Agorà 10 - Edeccocigiàinprimavera - ContentidicamminareconGesù La Quaresima preghieraunitaaldigiuno - Testimonianza sullaforzadella - DonLorenzo La Spiritualità - IfruttidelloSpirito L’editoriale Venne adabitareinmezzoanoi - PianoTerra Cregrest 2014 Bentornati nellamiacasa Benvenuti nellamiacasa - Febbre dabala Tempo etradizioni eSongavazzo - BilancioparrocchialeOnore Conti chetornano - Iltredicesimoapostolo Beati loro - - Cosavuoldiremissione Briciole difede Caritas pag. - Festa delledueruote - 22 Gemellaggio Carnevale - L’oratoriodiSongavazzoin...forma - L’oratoriodiOnore pag. Oratorio 18

pag. 26 pag. 15 pag. 14 pag. 12 pag. 9 pag. 8 pag. 7 pag. 6 pag. 5 pag. 4 pag. 3 pag. 2 pag. 1 pag. 28 pag. 27 pag. 25 pag. 24 pag. 23 pag. 21 pag. 19 pag. 17 pag. 16 3 I frutti dello spirito Il tempo dell’estate invita ad un dinamismo tutto particolare. Il clima caldo suscita il desiderio di uscire, muoversi, correre. Un sole che riscalda maggiormente la nostra terra rende più piacevoli le attività che faremo. Anche la nostra anima ha bisogno di essere scaldata perché si metta in movimento, e questa è un’opera che solo Dio può compiere. Il tempo della quaresima è servito per avvicinarci maggiormente al Sole che è Dio stesso. La strada che abbiamo intrapreso ci ha portato incontro al Crocifisso Risorto. Questo percorso aveva come pietre miliari le beatitudini. In sintonia con la lettera pastorale del nostro Vescovo Francesco, abbiamo cercato di riscoprire valori come l’elemosina, il digiuno e la preghiera. Un modo molto concreto per rendere autentiche le parole del discorso della montagna di Gesù. A Pasqua scopriamo come sin dall’inizio sia stato Lui, Gesù, a condurci e a sostenerci lungo tutto il percorso. Il Suo Spirito ci ha dato la forza di vivere i propositi fatti e di vederli realizzati. I Sacramenti sono stati il segno visibile dell’opera invisibile dello Spirito Santo. Il dono della riconciliazione dato ai bimbi di seconda elementare, dopo un bellissimo cammino di condivisione fra Onore e Songavazzo, ha fatto fare loro la prima forte esperienza di Misericordia di Dio nei loro cuori. La prima comunione ai fanciulli di terza elementare, non solo ha donato loro grande felicità per aver esaudito quel desiderio che da tempo avevano in cuore, ma ha saputo commuovere ancora i loro genitori, rendendoli veramente partecipi di questo grandissimo evento di Grazia. Mons. Stefano Maffioletti ha impresso il sigillo dello Spirito ai nostri ormai cresimati, rendendoli così pronti ad essere veri testimoni del Risorto. Dio è sempre all’opera, ed è in queste occasioni che ce n’accorgiamo maggiormente. I Sacramenti sono il frutto della fede delle nostre comunità. Fede rafforzata dal lavoro interparrocchiale che stiamo facendo, sia fra Onore e Songavazzo che dentro l’unità pastorale delle nostre sette parrocchie. La comunione che sempre più siamo invitati a vivere con Dio non può che esprimersi creando questi legami fra le nostre comunità, affinché tutti, e in particolar modo i giovani, possano riceverne beneficio. Apertura, confronto, dialogo, scambio, tutto questo non fa che aiutarci a conoscere Dio e la Sua volontà. Continuiamo a lasciarci guidare dallo Spirito del Signore Gesù anche in questo tempo meraviglioso dell’estate. Le vacanze siano l’occasione per andare ancora un poco incontro a Dio, per iniziare col passo giusto il nuovo anno pastorale che vedrà le nostre parrocchie unite in modo ufficiale dal nostro Vescovo. Maria, Donna di comunione, ci aiuti a superare tutti quegli ostacoli e quelle barriere che impediscono una vera collaborazione, rendendoci pronti a cooperare all’opera di Dio, anche quando questo significa alzarsi in fretta per andare a trovare e aiutare coloro che come noi sono stati visitati da Dio.

Don Ivan L’editoriale L’editoriale La Spiritualità

4 La Spiritualirà Don Lorenzo 5 Testimonianza sulla forza della preghiera unita al digiuno

Ivon, 49 anni, fioraia, vedova con due figli grandi, è andata a Medjugorje per la terza volta e il suo estremo fervore ci ha sconvolti. Tutti i giorni, malgrado il freddo, il vento, la pioggia ed il fango, è salita e scesa a piedi nudi dal Montagna della Croce. Si è sposata nel 1984. Igor, suo marito, si è rapidamente rivelato malvagio, beve, la maltratta e spesso la batte. Alla fine Ivon ha capito che lui ha una amante, una donna sposata e madre di tre bambini. Pur essendo cattolico Igor parla male dei Preti e si rifiuta di andare in Chiesa, solo per le feste. Ma Ivon ama sinceramente suo marito e prega molto per lui. Un giorno cade gravemente malato e non può più lavorare. Ha bisogno di continue cure. L’amante lo abbandona. Ivon, rendendosi conto che sta per morire, si preoccupa della sua vita eterna. Per amore di lui, non si contenta solo di Pregare ma offre dei Digiuni a Dio. In agosto 2009, va a Medjugorje per ottenere la sua La Spiritualità riconciliazione con Dio. Durante un’estate torrida, sale ogni giorno a piedi nudi sulla Montagna sulle pietre bollenti. Supplica Dio: “Che non muoia senza confessarsi!”. Mentre Igor strepita contro i figli, lei prega per l’unita della sua famiglia. “Anche se Igor dovesse detestarmi,” dice al Signore,” dammi la forza di sopportarlo!”. Effettivamente malgrado tutte le sue attenzioni giorno e notte, Igor la insulta. Tuttavia, Ivon sente la pace nel suo cuore per la Preghiera che la mantiene unita a Dio. Un giorno, Igor viene ricoverato in ospedale e Ivon non lo abbandona mai, passa delle ore al suo capezzale. Per tre volte Igor scaccia il Cappellano che gli propone di confessarsi. Ivon tace e non cede allo scoraggiamento. Prega con tutto il cuore vicino a suo marito, certa che Dio la ascolta. Rosari e Coroncine della Divina Misericordia si alternano alle cure mediche. Il 6 gennaio 2010, al mattino della sua morte, oh miracolo, Igor carezza i capelli della moglie, dicendo: “Anche quando sono cattivo con te, tu continui ad amarmi e ti occupi di me!” Le sue gambe sono diventate nere, ma è ancora cosciente. Ivon deve uscire dall’ospedale per la Prima Comunione della figlia proprio quel giorno lì. Quando vi ritorna, incrocia il Cappellano e gli propone di fare un nuovo tentativo presso Igor per la confessione. E’ una questione di ore, prima della sua morte! Ma – secondo miracolo- il prete risponde che proviene dalla camera di Igor e che lui ha fatto una buona confessione, dopo 20 anni senza Sacramenti. Lei viene a sapere questo proprio nel corridoio dell’ospedale! Quando rientra nella camera, mette nelle mani di Igor una immagine di Gesù Misericordioso e, con sua grande sorpresa, lui la prende, la solleva e la contempla con serenità. Poi dice a sua moglie: “Come andrò lassù?”. Gli risponde: “Te ne vai verso la tua casa, non avere paura! Gesù illumina il cammino per andare verso di Lui e tu hai i Re Magi come scorta!”. Vedendo che soffre, gli dice: “Ricordati che Gesù stesso ha sofferto prima di andare verso suo Padre”. Lei gli domanda perdono per tutte le volte che lo ha fatto soffrire e gli dice che da parte sua gli ha perdonato TUTTO. Già Igor non parla più, ma versa delle lacrime in segno di risposta. Lo ringrazia per gli anni trascorsi insieme poi, con un grande sorriso, gli dice: “Adesso, puoi partire tranquillo per la casa del Signore!”. A queste parole gli occhi di Igor divennero fissi e morì. Ivon ha perseverato nella Preghiera e nel Digiuno e tutto quello che ha chiesto a Dio si è realizzato! Igor si è confessato in extremis, sei ore prima della morte, proprio prima di perdere l’uso della parola. Durante la quaresima dopo la morte di Igor, Ivon ha Digiunato a pane e acqua, come ringraziamento per la conversione di suo marito. Ivon non ‘sciopera’ dopo la morte di Igor. Suo figlio Boris è molto malato. Torna a Medjugorje per lui, con l’intenzione di commuovere il cuore di Dio per la sua guarigione e soprattutto per la sua conversione, avendo egli abbandonato La Spiritualità la Chiesa e essendosi messosi assieme ad un persona di malaffare. Allora Ivon fa un patto con Dio: “Tu Signore, occupati di Boris, ed io mi occuperò dei tuoi figli, i Sacerdoti!”. Lo scorso 25 novembre, dopo essersi arrampicata a piedi nudi sulla Montagna della Croce e sulla Collina delle Apparizioni, ha trascorso tutta la notte nella Chiesa davanti al Santissimo esposto. Pregava per i Preti! La Madonna ci ha detto: “Pregate incessantemente per il dono dell’amore” e “voi dovete avere un cuore puro e umile”. Ivon fa parte di quei ‘violenti’ che hanno scelto costi quel che costi di impadronirsi del regno di Dio. Non resterà delusa! Suor Emanuel Contenti di camminare con Gesù

….e la strada si apre, passo dopo passo ora su questa strada noi, e si spalanca un cielo un mondo che rinasce si può vivere per l’unità…. La Quaresima Cammino, strada, unità e così i cinque incontri dedicati ai nostri bambini e ragazzi (ma non solo, qualche genitore è rimasto per condividere con i loro figli questo momento di preghiera…grandi!!!!) sono trascorsi e ci hanno portato con più impegno, consapevolezza, unione alla grande festa di Pasqua! Traguardo arrivato o solamente una delle tante mete che ci avvicinano sempre di più al nostro caro amico Gesù?!?... Ogni giorno è un’occasione per dimostrare il nostro essere cristiano, il nostro accettare le diversità, le difficoltà, la gioia, la condivisione nella grande famiglia che sono le nostre comunità, che è la nostra chiesa!!! E così è stato per cinque lunedì! Abbiamo percorso la strada che piano piano ci ha portato alla domenica di Pasqua…preghiera, canto, gioco, quiz ci hanno unito e portato ad entrare nelle nostre varie parrocchie conoscendo tutti i nostri Don, passando per , , Onore, Alto per concludere nella parrocchia di San Lorenzo…abbiamo seguito delle orme, le orme della preghiera, dell’unità, della condivisione e i nostri ragazzi non sono mancati a questo invito, con i loro momenti di svago, di attenzione, di “doti canore” insomma Gesù non si è sentito sicuramente solo nel suo momento di grande dolore, sofferenza e poi grande gioia perché noi c’eravamo per stargli vicino!!! Bravi ragazzi!!!! Un grazie a tutte le persone che rendono possibili questi momenti di unità, alle mamme e papà che si prestano a portare i loro bimbi, ragazzi a questi incontri, un esempio che è più importante di tante iniziative….e un enorme grazie ai nostri ragazzi, bambini che hanno reso belli questi incontri, che non si sono tirati indietro alla sfida di percorrere una strada che forse oggi va contro le mode, ma che ci insegna il valore dell’amicizia, dell’amore, della condivisione, dell’ascolto, dello scambio per diventare giovani uomini donne adulti forti nella nostra amicizia con Gesù!!! Grazie davvero a tutti!!!!! E ricordiamoci che Gesù lo incontriamo ogni giorno basta lasciare aperto il cuore….

“La commissione Quaresima” La Quaresima

6 7 Ed eccoci già in tarda primavera

Rinnoviamoci come la natura in primavera... con l’amore è più semplice

Ed eccoci già in tarda Primavera. Dopo una lunga stagione piovosa che non ha certo giovato all’ umore, possiamo ora godere dello spettacolo più bello del mondo. Mi riferisco al risveglio della natura con la sua ricchezza di colori e la progressiva trasformazione cromatica dei prati e dei monti, che abbandonano la gialla secchezza del gelo invernale per abbracciare la vita. E allora trionfa il verde delle erbe e delle foglie sugli alberi, mentre i crinali montuosi si spogliano della neve, ed il profumo dei fiori ci racconta tutto il desiderio del Creato di rinascere. Questo risveglio coinvolge tutti noi e sembra renderci più vivaci. Il tepore ci spinge ad aprire le finestre, a cambiare il nostro abbigliamento , a fare lunghe passeggiate e ,perché no ,a pulire di fino la casa . Anche noi , insomma vogliamo compartecipare alla rinnovamento cominciando a pregustare la gioia del caldo e del riposo estivo. Ed in coincidenza con il fiorire della natura giunge la Pasqua. La data non è casuale , poiché la maggior festa dei Cristiani segue il ciclo lunare e deve ricadere la domenica successiva al primo plenilunio primaverile. Questo è tuttavia un puro dato cronologico. A noi preme assai di più sottolineare come si verifichi una straordinaria assonanza tra la vita nuova offerta dalla Terra proprio fra marzo e Aprile, e la rinnovata esistenza dell’anima che solo la Risurrezione di Cristo può offrirci . La natura ci dona uno straordinario modello di comprensione rispetto a ciò che la Pasqua dovrebbe operare nel nostro Spirito. Le distrazioni mondane, la ricerca continua di un’effimera felicità attraverso la materia, la programmazione del quotidiano che non lascia spazio al cuore, ci tengono legati ad un continuo “inverno dello spirito” , congelando la possibilità della vera gioia. Quando guardiamo al puro interesse individuale, quando non riusciamo a fermare la nostra assurda corsa per contemplare lo splendore della vita, quando siamo incapaci di coltivare relazioni profonde e disinteressate, quando crediamo di poter essere padroni del mondo, la è il gelo e ne siamo responsabili. Già, perché mentre la Primavera meteorologica giunge ogni anno, il rinnovamento della vita umana dipende soltanto da noi. Ed il bello è che può avvenire ogni giorno . Ora, proprio la Pasqua ci fornisce un indirizzo essenziale: per rinascere bisogna AMARE incondizionatamente anteponendo gli altri a sé. Difficile? Certo, quasi impossibile. Ma qui sta la rivoluzione di Cristo che è via, verità e vita e che pur riconoscendo la difficoltà del cambiamento ci esorta ad indossare una nuova veste ed a seguirlo: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero” (Matteo 11,25-30). La gioia profonda prodotta dal servizio al prossimo , dalla contemplazione della grandezza di Dio e dall’avere la pace nel cuore è impagabile e ci trasforma rapidamente in persone nuove. Diventiamo belli come un paesaggio primaverile perché sprizziamo sorriso e luce. Rinascere significa dunque tornare ad amare davvero. E allora, affacciamoci ai balconi del nostro meraviglioso altipiano ,guardiamo i colori della Valle e poi il cielo e trepidiamo sapendo che se Cristo è con noi, nulla potrà offuscare il cambiamento come nessuno potrà mai fermare, ogni anno l’arrivo della Primavera Guido F. Agorà

8 Agorà per Onore. Lorenzi Bruna per Songavazzoeda Flavia Zamboni da Saremo quindirappresentatipressol’équipepastorale parrocchie, benaccoltedatuttiimembridel consiglio. figure daeglipropostecomerappresentantidelle due Durante ilnostroincontrodonIvanhanominatole della comunitàcherappresentaeviceversa. di relazionareleattivitàdell’UnitàPastorale aquelle Ogni membroavràilcompito delle 7comunità. ognuna dai sacerdotiedaunrappresentantedi composta capo all’équipepastorale, farà ”l’interparrocchia” pastorale, consiglio proprio al capo fa parrocchia e organizzato.Percome ogni lavorarealmeglio, così seguito opereràsulterritorioinmodoprogrammatico DELL’UNITA’ PASTORALE DIROVETTA, laqualein STATUTOlo del MonteeCerete,sottoscriveranno Fino di Onore,Songavazzo,Rovetta,S.Lorenzo, parrocchie ufficiale daEglipresieduta,isacerdotidelle 7 celebrazione una di nell’ambito infatti, In taledata nostro Vescovo Mons.Francesco Beschi. statuto, aseguitodiufficialeistituzionedapartedel da unproprio regolato costituito, pastorale organo l’Unità Pastoraledestinarsi), di Rovettadiventeràun da preciso (giorno Ma dalmesediottobre2014 e collaborativo. molteplici attivitàinmodoorganizzato svolgono e FinodelMonte,checomesappiamo parrocchie diOnore,Songavazzo, Rovetta, S.Lorenzo e damoltiannidifattogiàsioperaintalsensotrale Pastoraledell’Unità Rovetta. Datemposeneparla di prossima oramai la presentazionedellanascita ultimo tra i due hacomefine organi consultiviparrocchiali, conoscenza di che essereoccasione oltre L’incontro, anche esseretortuosa. potrà strada e chela è appenacominciato il percorso ben coscienteche affinché noncisiperdaperstrada, energie grandi sta dedicando assemblee parrocchiali, nelle sue come benespresso importante cammino, quanto don Ivan,chepiùditutticredeinquestolungo perché èquestalastradaimboccataedapercorrere.E delle due comunità. Perché è lì che ci stiamodirigendo, pastorale consiglio Songavazzo/Songavazzo-Onore; Onore- interparrocchiale pastorale il motivo:consiglio quella conpiùtavoliesedie.Prestonecapiamo esigenze pratiche, inaulamagna;l’aulapiùgrande, per ci riuniamo, Con sorpresa 2014. febbraio 27 di Onore;giovedì parrocchiale straordinario Consiglio Onore eSongavazzo-27Febbraio 2014 Consigli pastorali vita”. Iniziamodaoggi. mi sgomenterebbe se pensassididoverlofaretuttala XXIII, “PossoGiovanni che ore ciò ben fareperdodici sulla quaresima,cherimandaallapreghieradiPapa Prendiamo quindispuntodallariflessionedidonIvan e impegnativoquelloproposto. Obiettivo ambizioso lavoro . di di gruppi formazione possibile e interparrocchiali, Pasquale:comunitarie quaresimali S.Messe, funzioni le attivitàprevisteperilperiodo e congiunto coordinato da cuihapresopiede, organizzando inmodo e iprincipi i propositi La riunioneconcretizzaquindi nella singolafiguradelsacerdote. unita sottolostessomisterocristianochenonsiriveda elaricercadiunacomunità della vitaparrocchiale ambiti dei diversi evangelizzazione all’interno di veicoli volontà divalorizzarelafiguradeilaiciqualiimportanti un organismocomel’UnitàPastorale. Lanecessitàela In seguitoèstatoribaditoilsensodellaformazionedi Un rappresentantedelconsigliopastorale 9

Songavazzo - 9 Aprile 2014

Alla presenza di Don Ivan si è riunito il 9 aprile scorso il Consiglio Pastorale Parrocchiale di Songavazzo. Quattro i punti all’ordine del giorno , discussi durante la serata. Il dibattito si è concentrato anzitutto sul processo di costituzione della nuova Unità Pastorale, che dovrebbe avere compimento entro l’autunno con l’ aggregazione interparrocchiale dei paesi limitrofi al nostro. L’Unità sarà caratterizzata dalla presenza di un’ Equipe, organo consultivo avente il compito di coordinare le attività pastorali che si svolgono sul territorio e dare maggiore razionalità al calendario delle Messe celebrate nel contesto della nascente organizzazione. Il tutto sviluppando un programma generale. Per il Consiglio songavazzese è stata nominata Flavia Zamboni. Altro tema della serata, quello del Cre. Don Ivan ha voluto chiarire i passaggi che hanno condotto all’accorpamento del Centro ricreativo su Rovetta rammentando che alla riunione, convocata nel mese di marzo per sondare la possibilità di una nuova stagione a Songavazzo non si è presentato quasi nessuno, mentre tre animatrici avevano preannunciato la loro rinuncia. Nel frattempo è tramontata l’ipotesi di un’iniziativa di carattere laico parallela al CRE. Il Consiglio ha poi pianificato l’organizzazione della festa dedicata alla consacrazione di Suor Anna, tenutasi il 25 aprile, con particolare riferimento all’organizzazione di un pulman per raggiungere , ai doni e alla pubblicizzazione dell’evento. Infine spazio al calendario delle celebrazioni estive. Anche quest’anno Messe al Santuario e nei quartieri . Agorà Agorà Equipe pastorale

UNITà PASTORALE Equipe pastorale lE dATE ImpORTANTI di ROVETTA dOmENIcA 8 GIUGNO PREGHIERA PER L’UNITA’ PASTORALE Guarda con benevolenza, o Padre, Ore 18.00 a Rovetta: Santa messa unitaria al cammino intrapreso verso l’Unità Pastorale con il Mandato dei cresimati dalle nostre comunità. Possa il cuore di ogni persona che le compone, dURANTE Il cRE: nel nome di Tuo Figlio Gesù, aprirsi alla fiducia Giornata di spiritualità dei ragazzi per l’Unità Pastorale e lasciarsi illuminare dal Tuo Spirito. dOmENIcA 28 SETTEmbRE Infondi in ciascuno forza e coraggio per proseguire nell’impegno. Ore 20.30 a San Lorenzo: adorazione per l’Unità Pastorale Diventi, l’Unità Pastorale, strumento per far crescere la comunione e la fraternità, dOmENIcA 26 OTTObRE nel rispetto di ministeri, carismi e vocazioni, affinchè, insieme, possiamo rispondere, =re 17.00 a Rovetta: durante la Santa messa in modo credibile per il nostro tempo, il vescovo Francesco istituisce l’Unità Pastorale alla missione della Chiesa: fare incontrare il Vangelo con la vita delle persone, in un dinamismo missionario che apre alla gioia dell’evangelizzazione e invita ad andare sempre oltre. Maria, Madre dell’Incontro l’UNITà pASTORAlE dI ROVETTA cOmpRENdE: e i Santi Patroni delle comunità, ci guidino e ci sostengano in questo cammino. Rovetta: don Severo Fornoni 335/334655 Amen Fino del monte: don mauro bassanelli 339/4197039 Onore e Songavazzo: don Ivan dogana 328/3270762 San lorenzo: don Guido Rottigni 347/3051953 cerete Alto e basso: don Sergio Alcaini 339/3713150 Equipe pastorale

mA pERché? rizzati e messi a disposizione di tutti. In questi ultimi anni la Rovetta, il CRE, il Progetto cuccioli, la Caritas, ecc. collaborazione ha riguardato molti ambiti pastorali e adesso - Quando viene pensata insieme e poi realizzata nelle diverse Care famiglie, entriamo nelle vostre case per dirvi alcune cose im- coinvolge la vita di tutte le sette parrocchie della nostra Unità. parrocchie: per esempio il Progetto cuccioli “bis”, il proget- portanti che riguardano la vita delle nostre comunità parrocchiali. to Cresima, gli incontri per i genitori dei sacramenti, ecc. Il prossimo 19 Ottobre il nostro vescovo Francesco renderà lE ATTIVITà dEll’UNITà pASTORAlE - Quando viene vissuta insieme: confessioni nei tempi forti, stabile la collaborazione, già sperimentata in questi anni, tra le incontro settimanale dei parroci, ecc. nostre parrocchie, e istituirà l’Unità Pastorale di Rovetta Come potete vedere, esaminando il seguente elenco, gran parte poiché è suo (e anche nostro) il desiderio che le ricchezze pre- delle attività pastorali, è già da tempo coordinata e vissuta a l’ÈqUIpE pASTORAlE senti in una comunità siano conosciute, valorizzate e condivise livello interparrocchiale: anche dalle altre. - Preparazione dei genitori per il battesimo e post–battesimo Ecco i membri dell’ Èquipe Pastorale che nei prossimi 5 anni Sono sottesi a questa scelta diversi motivi: - Progetto “Cuccioli” (I elementare) coordinerà la vita dell’Unità Pastorale: - perché l’Unità Pastorale può aiutare ad affrontare meglio la - Progetto “Cuccioli bis” (II elementare) - Angelo Filisetti di Cerete Alto complessità della vita attuale - Ritiri per ragazzi in Avvento e Quaresima - Monica Savoldelli di Cerete Basso - perché il progressivo calo dei sacerdoti non porti a subire - Incontri per chierichetti - Gianluca Balduzzi di Fino del Monte questa situazione contingente come un evento ineluttabile - Centro Ricreativo Estivo - Bruna Lorenzi di Onore - perché le attività pastorali, quando sono pensate insieme - Confessioni per ragazzi , adolescenti e adulti - Fabiana Brasi di Rovetta (sacerdoti e laici) sono più evangeliche ed efficaci - Progetto “Ponte” (III media) - Flavia Zamboni di Songavazzo - perché sacerdoti, laici e consacrati, testimoniando il Vangelo, - Gruppo adolescenti e itinerario per giovani - Maria Teresa Testa di San Lorenzo possono insieme contribuire a ricostruire il tessuto sociale e - Corso di preparazione alla vita matrimoniale (fidanzati) - Edi Oprandi, membro del Consiglio pastorale diocesano la gioia del vivere. L’Équipe dell’Unità Pastorale - Incontri giovani coppie - suor Giustina Bellina, religiosa - Incontri di Spazio famiglia - i parroci delle sette parrocchie UN pO’ dI STORIA - Formazione degli operatori pastorali - Formazione dei genitori delle classi della catechesi GlI ObIETTIVI Era l’anno 1996 e il vescovo Roberto Amadei, con la nomina del - Caritas, Azione Cattolica e gruppi missionari curato interparrocchiale, dava inizio al cammino di collabora- - Incontri per genitori delle scuole materne - Far vivere alle persone una bella esperienza di Chiesa zione fra le nostre comunità parrocchiali. La richiesta veniva - Coordinamento fra catechisti - Vivere nella Chiesa come ci viene indicato dal Concilio Vati- dai parroci, che, all’epoca erano quasi tutti anziani, e sentivano - Celebrazioni (Lectio, Via crucis, mese di Maggio, ecc.) cano II, dal Sinodo Diocesano e dal Vescovo di il bisogno di un sacerdote giovane che coordinasse la vita degli - Incontro settimanale dei parroci - Crescere nella comunione e nella fraternità evangelica oratori e delle parrocchie. Mancando un progetto condiviso, al- - Consigli pastorali unificati - Creare condivisione e arricchimento tra le parrocchie e le cune difficoltà resero un po’ faticoso questo cammino. - Ritiri per operatori pastorali persone coinvolte Ciononostante piano piano le iniziative interparrocchiali coin- - Formare laici capaci di responsabilità pastorali volgevano adolescenti, giovani e, nel Centro Ricreativo Estivo qUANdO UNA ATTIVITà È INTERpARROcchIAlE? - Coordinare meglio le diverse attività attraverso la suddi- anche i bambini. - Quando viene fatta insieme in uno stesso posto: per esempio visioni I punti di forza presenti nelle singole comunità vennero valo- il corso per fidanzati, il gruppo adolescenti del Martedì sera a

10 11 Carnevale a

Proposta ADO alternativa, per Carnevale 2014.

Un gruppo di ragazzi della nostra Unità Pastorale ha vissuto il Carnevale sugli sci di fondo a Schilpario. La proposta è arrivata da Cerete questa volta e, chi ha voluto, ha potuto aggregarsi. Lo sci di fondo, che all’inizio non ha suscitato grande interesse da parte di quasi tutti, alla fine si è rivelato il più grande divertimento dei due giorni di vacanza…per chi riusciva a stare in piedi. Quotidianamente si aggiungevano chilometri, reali o meno, al percorso di ciascuno. Anche don Ivan si è prodigato, o almeno a tentato di farlo…unico assente sulle piste: don Sergio che era con noi, ma non ha sciato; la leggenda dice che sia un campione, troppo umile per “stracciare” i principianti, ma nell’ambiente si vocifera, più o meno discretamente, che non ne sia affatto capace. Per quanto riguarda don Ivan, di voli ne ha fatti tanti, le prove filmate sono a disposizione di chiunque volesse accertarsene, nei nostri archivi. Momenti di divertimento e svago si sono alternati ad attimi di preghiera intensa, o di semplice condivisione, anche solo della presenza, gli uni degli altri. Come sempre accade, la partenza per queste iniziative e incerta e carica di dubbi, si fatica un po’ a convincere e coinvolgere i ragazzi ma poi i risultati sono ottimi e caricano per le occasioni successive. Come non esser grati a Lui, ancora una volta, di esserci stati ;) Eventi Eventi Eventi Suor Anna

Racconto volentieri qualcosa di Anna, la nostra sorella che ha professato la Forma di Vita del santo Vangelo, lo scorso 25 aprile, nella splendida basilica di Santa Maria, in Lovere.

Lo faccio volentieri, sebbene non sia facile. Non è mai facile parlare di una persona, anche quando si vive sotto lo stesso tetto, da anni. Non è facile perché la persona è sempre oltre quanto si riesce ad esprimere di lei. E’ sempre al di là, di quanto a noi pare di capire. Così è e così deve Eventi essere: tanto grande, infatti, è la grandezza, la dignità, la preziosità umana.

Ma non mi sottraggo a quanto Anna mi ha chiesto, perché, comunque, cercare e trovare nell’esistenza di una persona, i segni della Grazia, della bellezza, dell’opera del nostro Padre che è nei cieli, dà gioia. Non mi sottraggo anche per una sorta di responsabilità: “Annunciate le meraviglie del Signore”, “proclamate la Sua misericordia”, “dite, quanto Egli ha fatto per voi” : tali – e molti altri, analoghi- sono gli inviti che percorrono l’intero Salterio, anzi tutta la Scrittura santa.

Che dirò di Anna, mia sorella? Non mi soffermo a raccontare della sua giovialità, della carica di simpatia, della sensibilità profonda, del gusto del bello, della passione e del talento musicale… Cose che tutti voi conoscete anche meglio di me. Non dirò neppure del suo ‘caratterino’ per il quale a volte è così pepata e per il quale sa essere così tenera e attenta. Anche questo certo, vi è noto. Né dirò delle sue ombre che, a loro modo, sono anch’esse segno della Luce - senza la luce, infatti, ci potrebbero mai essere delle ombre?- e che sono proprie della nostra fragile umanità.

Dirò invece ciò che ho veduto: il Signore l’ha attirata, l’ha presa per Sé e l’ha accompagnata nelle Sue strade, così come un padre accompagna e guida i propri figli che ama. Ho veduto Anna conquistata, a poco a poco, da Gesù Cristo. L’ho vista crescere nella determinazione di seguirlo, non per altro che per Lui, il Signore, il suo Signore. Ho avvertito nel suo sguardo, nelle parole, nelle scelte, nelle varie vicende quotidiane, il fascino del Volto di Lui, la gioia per la Sua Parola, il senso di responsabilità di fronte all’immensa grazia di averLo incontrato e la coscienza di una missione nei confronti del mondo: far conoscere, ‘far vedere’ quanto è buono, e grande, e bello il Signore e quanto è preziosa la Vita che Lui ci dona.

Ho veduto anche le sue fatiche e le sue lacrime, i timori e le angustie, le stanchezze nelle quotidiane battaglie che la vita comunitaria comporta; l’ho vista arrabbiarsi e abbattersi, ma poi, risollevarsi e riprendere a camminare dietro al Signore, riaffidandosi a Lui con consapevolezza e lucidità, gustando la sequela come una pasqua, un patire e morire, per risorgere ad una vita più piena. Ho visto tutto questo e molto altro; ho gioito della sua fede e del suo cuore schietto, del suo desiderio di vivere la Verità, del suo amore al santo Vangelo; ho ringraziato il Padre per avercela donata come sorella, nella condivisione della medesima Forma di vita.

Ed ora, una parola a te, Anna: cammina ogni giorno, incontro al Signore, Lui che viene a te nei panni di ogni persona e nella dolcezza serena di tutte le Sue creature; e non scordare, non scordare mai, quanto Lui nella Sua immensa, dolcissima misericordia, ha fatto - e fa - per te e per ognuno dei Suoi figli.

Veronica

12 EventiEventi 13 Ringraziamenti Anna di Suon Carissimi don Ivan, don Lorenzo e tutti voi che avete condiviso con me questa “festa” della condiviso con me questa tutti voi che avete Ivan, don Lorenzo e Carissimi don solenne. professione Dio opera in ognuno di noi, e a che è ciò ha colpito che più mi sorpresa! Ma quello Mi avete ne accorgiamo. volte, troppo volte non ce Gesù: “Dove dice che quello era davvero grazia. Il nostro esserci di momento un forte stato E’ due o tre sono riuniti nel mio nome io sarò con loro”. Sì, in mezzo a noi c’era Gesù, e lo è segno della vissuto insieme Non è così? La gioia che abbiamo tutti. abbiamo sperimentato sua presenza in mezzo a noi, dentro ognuno di noi. Che bello! Ma non solo, abbiamo anche una sperimentato l’essere Chiesa, sé stessa (come dice papa Francesco) Chiesa che esce da la prima state molto contente. E’ Anche noi siamo E diventa festa. e va incontro agli altri. dono di Aggiungo: anche il fuori dal monastero. che una professione solenne si celebra volta una festa ad hoc. calda. È proprio vero, Dio, il Padre ha preparato una giornata soleggiata, cuore personalmente, ma ci tengo a ringraziarvi di raggiungere tutti Carissimi, non riesco a quello che mi avete regalato, per tutto. per per la vostra presenza, affetto, non lasciatevi fatiche, sofferenze, Ci tengo a dirvi: anche se a volte ci sono incomprensioni, rubare la gioia di costruire e vivere la fraternità songavazzese, l’unità. Il Signore non mancherà di aiutarvi. Gesù, in ma fatiche, sofferenze, da spesso sono attraversate relazioni nostre le nostra vita, La speranza, gioia, pace e la nostra forza. il Signore che è morto e risorto per noi, sta la nostra CORAGGIO! e vi doni la sua pace. Che il Signore vi benedica, mostri a voi il suo Volto Un abbraccio a tutti. Suor Anna

AMEN

la tua chiamata. Donaci o Dio, la capacità di accogliere fraterna e la grazia di nuove vocazioni. finalmente al paese serenità, unione presso di te, Principe della Pace ,doni ,doni Principe della Pace presso di te, da noi venerata, la cui intercessione sorriso della Beata Vergine del Carmine sorriso della Beata Vergine canto e dell’organo. L’accompagni il salirono al cielo le melodiose note del delle case, dei prati e della Chiesa dove immagine della sua amata Songavazzo, abbia sempre impressa la dolce Fa’ o Dio dell’Amore che Suor Anna Fa’ possa essere fedele al dono ricevuto. donare forza alla nostra sorella, perché supplica di accompagnare, custodire, tua parola. Il popolo songavazzese ti te, nutra l’animo di chi ha fame della soffrono, avvicini chi è lontano da La sua preghiera dia sollievo a quanti c’è peccato che non ottenga perdono. una compagnia. Possa dirci che non una compagnia. Possa speranza. che la solitudine umana ha speranza. che scopo, che il dolore ha una luce di il dolore ha una luce scopo, che di testimoniare che la vita ha uno di testimoniare che privazioni e della rinuncia; consentile privazioni e della rinuncia; consentile Aiutala a sopportare la fatica delle suoi passi nel cammino quotidiano. Sua consacrazione, e di guidare i di benedire Anna nel giorno della Perciò ti preghiamo, O Signore, Perciò mondo avvicina a Te. pensare che proprio la distanza dal forse fatichiamo a comprendere, senza dal nostro vissuto materialista, che dal nostro vissuto materialista, che secondo un percorso così distante secondo un percorso così distante nell’amore della contemplazione, hai desiderato una vita immersa hai desiderato una vita immersa riservarci. E per la nostra sorella di comprendere ciò che TU hai voluto di comprendere ciò che TU hai voluto Accendi in noi oggi la preoccupazione Accendi in noi oggi la preoccupazione Qualcuno ha scelto di starci accanto. alla novità, scoprire che non si è soli, che significa accettare un cammino, aprirsi presente: dire sì a questo appello ogni uomo, per ciascuno di noi qui ogni uomo, per ciascuno di chiamata, originale e irripetibile per chiamata, originale infiammandone la fede. C’è una infiammandone la Spirito Santo si è posata su di Lei è Spirito Santo si Ed ecco che la potenza dello Ed ecco che vocazione nel nostro paese. vocazione nel nostro hanno invocato la grazia di una nuova voluto accogliere la supplica di quanti Nel tuo disegno misericordiosoNel tuo disegno hai nostra sorella e compaesana Anna. ti rende lode per la ti rende lode per la consacrazione della Signore Gesù , il popolo Signore Gesù , il popolo di Songavazzo Dio Onnipotente ed Eterno, Padre del Padre Eterno, ed Dio Onnipotente Suon Anna Suon Preghiera per per Preghiera 14 15 Il Sacramento della Confermazione

Domenica 25 maggio , nella Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta in Onore,noi ragazzi delle comunità di Onore e Songavazzo abbiamoDomenica ricevuto 25 il maggioSacramento , nella della Chie - Confermazione da Monsignor Stefano Maffioletti. sa Parrocchiale di Santa Maria As- La Cresima ci ha portati alla crescita e all’approfondimentosunta indella Onore,noi grazia ricevutaragazzi neldelle Battesimo e lo Spirito Santo ci ha uniti maggiormente allacomunità Chiesa edi ci Onore ha dato e Songavazzola forza di testimoniare la fede. abbiamo ricevuto il Sacramento San Paolo nella Lettera ai Galati (Gal 5, 22), scrive: “Il fruttodella dello Confermazione Spirito Santo da èMonsignor amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza.Stefano dominio Maffioletti. di sé”. Ringraziamo Monsignor Stefano, il Parroco Don Ivan, DonLa CresimaLorenzo, cii catechisti, ha portati allai padrini, cresci - i nostri genitori e tutti coloro che hanno avuto un pensierota e all’approfondimentoed una preghiera per della noi grain - questa giornata così importante. zia ricevuta nel Battesimo e lo Spi- rito Santo ci ha uniti maggiormente alla Chiesa e ci ha datoI cresimati la forza di

16 Da maggio riprende la celebrazione 17 delle Messe fuori parrocchia

Da Maggio riprende la celebrazione delle Messe fuori Parrocchia Come è tradizione con il mese di Maggio, dedicato alla Madonna, si riprende la messa settimanale presso il nostro amato Santuario dedicato alla Beata Vergine Addolorata, la cui ricorrenza liturgica si festeggia è il 15 settembre di ogni anno. La messa del venerdì è un appuntamento fisso da anni e porta molte persone, Songavazzesi, villeggianti e non solo, a far visita a questo incantevole e tranquillo luogo, ove la preghiera sembra salire più velocemente al cielo, poiché accompagnata da un paesaggio tutto verde, da silenzio e raccoglimento. Per chi non lo sapesse ancora, il santuario è posto nella parte più bassa del paese, collegato al medesimo con una stradina che si snoda tra le campagne e gli orti detta Via Madonnina. Il santuario in fatti è comunemente ed amichevolmente identificato come “La Madunina”. I nostri nonni si ricordano che il santuario era posto su di una via di passaggio e comunicazione con l’abitato di San Lorenzo, poi nei tempi seguenti il ponte di collegamento sopra il Valleggia cadde e non venne mai più ripristinato; a questo punto la strada termina proprio nelle adiacenze del santuario. A testimonianza del legame storico passato che ci abbraccia alla comunità cristiana di San Lorenzo c’è il bellissimo quadro posto proprio sull’altare del santuario che raffigura, assieme alla madonna Addolorata con Gesù, anche i Santi Patroni delle comunità di San Lorenzo Vita in paese e Songavazzo ovvero rispettivamente San Lorenzo martire e San Bartolomeo apostolo. Da alcuni anni il santuario ospita, nel periodo in cui si celebrano le messe estive, una bellissima statua della Madonna restaurata che rende ancora più vicina la presenza della Madonna. La statua, portata in processione da e per la parrocchiale, apre e chiude le celebrazioni che da maggio si tengono fino ad ottobre; nei mesi invernali la statua resta presso la parrocchia e da quest’anno ha trovato una postazione di tutta importanza presso la sala parrocchiale ove si celebrano le messe nei mesi freddi dell’inverno. Un altro appuntamento che riparte con il mese di Maggio sono le messe fuori dalla chiesa parrocchiale nelle varie contrade, una diversa per ognuna delle settimane del mese di Maggio, per poi, da Giugno ad Agosto, ricominciare con la messa al cimitero. Il desiderio di elevare la preghiera a Dio volgendo gli occhi direttamente al cielo porta nelle vie del nostro paese sempre molte persone dimostrando che questa Vita in paese tradizione è gradita. C’è il desiderio forte di abbracciare la natura ed il Creato e di ringraziare Dio per questo preziosissimo dono che è la natura in armonia con il creato.

Giuseppe L’Oratorio di Onore Oratorio

Rieccoci con l’appuntamento dell’Angioletto, nello spazio Esperienza positiva e gratificante, da rifare l’anno prossimo! riservato all’oratorio. Nella passata edizione avevamo fatto A marzo poi è stata organizzata la prima festa del papà. Le sapere a tutti di quanto il nostro oratorio sia frequentato mamme hanno preparato delle favolose tagliatelle fatte in da gente di Onore ma anche persone dei paesi vicini, per casa, dopo dei divertenti giochi per le coppie padri-figli: una le feste di compleanno e per altre iniziative. Di questa cosa serata spassosa e bellissima! siamo veramente orgogliosi e vogliamo che si vada avanti Nel frattempo sono anche ricominciati i lavori all’esterno sempre meglio, ma bisogna mettere in chiaro alcune regole ( dell’oratorio e abbiamo portato a termine il campo da beach se così vogliamo chiamarle). volley. Rimaniamo in attesa che venga finito il marciapiede Innanzitutto il Consiglio Pastorale, che è l’organo decisionale, per posare il viale e risistemare il campetto da calcio. ha deliberato che per l’utilizzo della struttura ci siano delle Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che, durante tariffe da corrispondere: 25 euro per il pomeriggio, 35 per il i fine settimana, vengono a dare una mano, a volte persino pomeriggio e la sera e 50 per pomeriggio, sera e l’utilizzo della nei giorni di festa! cucina, professionale e attrezzata. Chiariamo così i prezzi Siamo arrivati a maggio, quando per la prima volta, da una dell’affitto dei locali dell’oratorio. Queste cifre, che ad alcuni brillante idea di Giacomina, è stata organizzata la “Festa delle possono sembrare care, sono necessarie per il mantenimento 2 Ruote” in cui sono state benedette biciclette, motociclette

Oratorio della struttura e, siccome ci sono giunte all’orecchio alcune e quant’altro. Naturalmente la giornata è cominciata con malignità su dove finiscano effettivamente i soldi, qui a lato la Santa Messa a Songavazzo, poi una biciclettata verso il pubblichiamo una bolletta del gas e dell’elettricità. Vogliamo nostro oratorio dove abbiamo preparato una grigliata con inoltre chiarire che i volontari si adoperano in mille modi polenta, patatine, dolci e buon vino! ( e anche qualche birra!) per recuperare fondi, tramite la raccolta del ferro, tramite il Dopo il pranzo c’era musica dal vivo e, per terminare in confezionamento dei ravioli, fornendo il proprio lavoro con bellezza, una partita a beach volley! Arrivederci a tutti i bikers gratuità, proprio per permettere a tutti di poter usufruire di un e ai ciclisti all’anno prossimo! servizio efficiente e sicuro. Non si vuole lucrare su nessuno Per par conditio, l’undici maggio i papà hanno preparato ma servono tante piccole economie per far fronte alle tante la festa della mamma, cucinando per ben due giorni! Il spese che un oratorio grande e bello come il nostro richiede. menù prevedeva pasta al forno, scaloppine con contorno Se qualcuno vuole proporre soluzioni più consone e redditizie di verdure, formaggio, dolci vari e caffè. Grazie all’abilità siamo veramente felice di accoglierli tra di noi, del resto sono del nostro cuoco Marco, è stato raggiunto un risultato anni che facciamo questi annunci, quindi vi aspettiamo davvero eccellente che è andato al di là delle nostre rosee trepidanti per fare…..così magari si riescono anche ad previsioni…chissà cosa dovranno organizzare le mamme abbassare le tariffe! l’anno prossimo per non sfigurare nei confronti dei papà! Ora vogliamo raccontare cosa abbiamo organizzato in Questo dunque è stato il nostro programma, prima deciso questi mesi: innanzitutto il Carnevale! Insieme ai volontari e poi portato avanti con entusiasmo e collaborazione, con di Songavazzo si è realizzato un carro allegorico con tema poche chiacchiere e tanti fatti. Ribadiamo che c’è sempre l’arcobaleno, un vero successo, che ci ha spinto a partecipare bisogno di nuove persone con voglia di fare, di nuove idee da alla sfilata clusonese. Con grande soddisfazione ci siamo proporre, anche di critiche costruttive, magari partecipando classificati terzi, con tanto di coppa e, come promesso dal attivamente al Consiglio dell’oratorio. Ciao a tutti e alla comune di , anche una piccola cifra e un cesto prossima! alimentare.

18 L’Oratorio di Songavazzo in... forma! 19

Anche l’anno 2014, per l’oratorio, si è aperto all’insegna del divertimento, dell’amicizia, della condivisione. Sono state organizzate numerose iniziative che hanno coinvolto bambini, ragazzi ed anche adulti; la più importante e quella che ha richiesto maggiore impegno è stato il carnevale, di cui leggerete in un altro articolo. Come l’anno scorso abbiamo festeggiato insieme la festa del papà, con una pizzata in compagnia e giochi divertenti che hanno impegnato i papà nella preparazione di gnocchi, nel rammendo di calzini o nel confezionamento di pacchi regalo… davvero divertente!! Naturalmente una festa è stata fatta a maggio anche per le mamme. Sono stati proposti anche dei lavoretti che hanno impegnato i bambini alcuni sabati pomeriggio: ad esempio è stato realizzato il cestino da utilizzare per la benedizione delle uova, oppure sono stati dipinti i vasetti in cui sono state piantate le viole per abbellire l’altare della chiesa il sabato santo. Un’iniziativa molto bella nata l’anno scorso e ripetuta anche quest’anno il Sabato Santo, è stato il lancio dei palloncini con le colombe realizzate col cartoncino dai bambini: su di esse ogni bambino aveva scritto un messaggio di pace. Il primo giugno in occasione della chiusura dell’oratorio, è stata organizzata una festa al parco con frittellata e giochi gonfiabili. Un successo! Ecco ora il calendario delle prossime iniziative: il 6 luglio ci sarà come l’anno scorso il gemellaggio in Falecchio con Onore, l’11 e il 13 agosto, visto il successo dell’anno scorso, si terrà la seconda edizione di “Oratorio in festa” presso il Centro sportivo comunale, con giochi il pomeriggio, cena e .. tanto divertimento! Insomma, tante sono le attività che sono state organizzate e molte altre sono in fase di programmazione: l’obiettivo è quello di attirare e coinvolgere sempre più persone. Vogliamo ricordare che il gruppo che gestisce le attività dell’oratorio è APERTO, quindi invitiamo tutte le mamme ed i papà di Songavazzo a partecipare agli incontri per portare le proprie idee e per dare il proprio

contributo. Oratorio Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che danno una mano al nostro oratorio e che si impegnano per renderlo vivo e attivo. Oratorio Gemellaggio

20 20 Gemellaggio Carnevale Grazie ebraviatuttiquellichel'hannocostruito. classificato Ho poisaputocheilcarroèstatopremiatoedarrivato terzo anche gliocchilucidi. enormi eaveva ed occhiali gialla una parrucca con arcobaleno, Stanca macontentahosalutatoDonIvan.Eravestitocomeun alcune mamme. mangiatounatortapreparatada abbiamo Al terminedellasfilata scuola cheincontravo. di ai compagni soprattutto coriandoli tantissimi lanciato e abbiamo al carroconmiasorella e saluta.Sonoanchesalitapiùvoltesopra applaude in mezzoadunafollaenormechelanciacoriandoli, carro, in filadietroal camminando po' stranimaallegrieiniziamolasfilata erano un Questi abiti volontari. dai bravi preparati gli abiti mio papà subito conmiasorellae il carroallapartenzaedindosso raggiungo a Clusoneconlamiafamiglia martedì pomeriggio Arrivata subito. accetto e checisaremmodivertiti.Unpo'timorosa avuto successo avrebbe che ilcarro a Clusone(undesideriodiDonIvan),sicuro di martedìpomeriggio Il papàmihachiestodipartecipareallasfilata della lungacamminata. premio dolci, tantissimi poi Onore c'erano di all'Oratorio Arrivati delle mieamichevestitealcunedaprincipessealtrestreghe. da chiloseguiva, pala chegirava,deivestitiallegriebuffiindossati della grande tutto colorato, delcarro Al ritornomihannoraccontato vecchia bicicletta. Sono andatimiopapàFrancesco emiasorellaSiriaconuna ad Onore. che daSongavazzoandava del carro non hopartecipatoallasfilata nella domenicadiMarzoincuicadevailCarnevale, Questo anno, Lia Casati GemellaggioGemellaggio 21

G. e P. LaFesta delle due ruote due delle LaFesta

Bellissima giornata!! Ci vediamo l'anno prossimo a far girare insieme le nostre "2 ruote". Bellissima giornata!! Ci vediamo l'anno noi "bravissimi": un successo... All'interno dell'oratorio invece, due band di adolescenti suonavano ottima musica rock per solo di don Ivan evidentemente!!). Nel pomeriggio, mentre la pioggia bagnava le nostre "2 ruote", la santa benedizione (non la santa benedizione nostre "2 ruote", la pioggia bagnava le pomeriggio, mentre Nel Bambini e adulti riuniti con biciclette e motociclette. Bambini e adulti riuniti con biciclette una buona compagnia di volontari abbiamo riempito il pancino. Che bello!! una buona compagnia di volontari abbiamo l'oratorio di Onore, dove con una semplice ma ottima grigliata con polenta, insieme ad dal nostro parroco don Ivan. In seguito siamo partiti sulle nostre selle per raggiungere dal nostro parroco don Ivan. In seguito Al mattino alle ore 11.00 si è tenuta la S. Messa celebrata nella parrocchia 11.00 di Songavazzo Al mattino alle ore si è delle 2 ruote". Il 1° di maggio, agli oratori di Onore e Songavazzo è partita la prima edizione della "Festa Il 1° di maggio, agli oratori di Onore e Songavazzo è partita la prima edizione della "Festa 22 Briciole di Briciolefede di fede

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e chi sono i missionari? sono e chi Cosa vuol dire missione dire vuol Cosa

Vi aspettiamo numerosi. preghiera e riflessione come segno di missionarietà delle nostre parrocchie. favore dei nostri missionari: gli incontri con i gruppi interparrocchiali e, cosa certamente importante, i momenti di missionario si rivolga a Carla e Bruna che saranno ben contente di illustrarvi in particolare il lavoro che si svolge a visto diminuire i suoi componenti e attualmente consta conoscere l’attività del gruppo di tre persone. Chi desidera dimostrati sensibili. Con il tempo purtroppo il gruppo missionario, che contava un discreto numero di soggetti, ha fonte di ricarica e arricchimento interiore. Anche gli abitanti di Onore al “problema missioni” si sono sempre insegnato che riservare alcuni momenti della giornata alla meditazione avvicinandosi così di più a Dio, è sempre avvicinandosi così di più a Dio, è riservare alcuni momenti della giornata alla meditazione insegnato che Santa Maria e a Quito lavorando, pregando e, perchè no, anche divertendoci, sono stati incancellabili Santa Maria e a Quito lavorando, pregando e, perchè no, anche divertendoci, e mi hanno Si può ben comprendere che la nostra esperienza non è stata infruttuosa. I giorni trascorsi ad Esmeraldas, a loro di continuare a superare gli ostacoli quotidiani.” momenti della giornata che dedicano alla Santa Messa e alla riflessione sono certamente una ricarica riflessione sono certamente che permette alla momenti della giornata che dedicano alla Santa Messa e cosa li renda così, e la risposta è venuta quando ho capito che la loro forza viene dall’Amore che hanno per Dio. I viene cosa li renda così, e la risposta venuta quando ho capito che la loro forza è contrarre malattie, con quel sorriso che non esprime pietà ma Amore, rendendo tutto bello e facile. Mi sono chiesto L’entusiasmo: è stato bellissimo vedere quei nostri amici dedicarsi ai più bisognosi senza paura dei pericoli o di quale anche noi siamo stati contagiati. suor Maria non ce li potremo scordare. suor Maria non ce li potremo scordare. una serenità interiore che riescono a trasmettere agli altri e dalla La loro è atteggiamento era paragonabile per i propri a quello di un padre figli. La serenità: i visi dolci di Irene, di Silvana, di L’amore: chi non ricorda rivolgeva ai suoi parrocchiani come don Corinno si e soprattutto ai bambini? Il suo come l’amore, la serenità, l’altruismo, che colpiscono chi ha la fortuna di avvicinarli. come l’amore, la serenità, l’altruismo, cade “sulla presenza dei missionari cade “sulla presenza dei missionari in terra di missione”. sono Ci alcuni aspetti fondamentali in queste persone spunti su cui riflettere. Prenderli in considerazione tutti in una volta è impossibile, pertanto mia attenzione oggi la riporto qui una parte di riflessione del gruppo: “L’esperienza ecuadoreña è stata ricca di fatta da un componente Per far comprendere meglio i sentimenti che si sono far comprendere accavallati nei nostri cuori, Per foresta ed altri lavori. muratura), ultimato la chiesa delle carceri, dipinto l’esterno di una chiesa nella muratura), ultimato la chiesa delle carceri, Là abbiamo eseguito lavori manuali come la costruzione di una casa (non in Là abbiamo eseguito lavori manuali Corinno. Esmeraldas (nome bellissimo ma tanta povertà), ospiti della parrocchia di don gruppo di ragazze e ragazzi ci siamo recati in Ecuador e precisamente ad Non posso dimenticare l’esperienza di qualche anno fa, quando con un organizzando da donne del paese, ecc. lotterie, cene, lavori di ricamo eseguiti i missionari con denaro raccolto non si sentono soli e poi concretamente Cosa si può fare concretamente: innanzitutto la preghiera, perchè con essa Cosa si può fare concretamente: innanzitutto trovano in terre di missione. Il gruppo missionario collabora seppur da lontano con i missionari che si varie attività, è sorto il gruppo missionario. varie attività, è sorto sola colpa di nascere in Paesi poveri. Ecco allora che nelle parrocchie, fra le in Paesi sola colpa di nascere molti hanno comunque il desiderio di aiutare questi fratelli che hanno avuto la il desiderio di aiutare questi fratelli molti hanno comunque aiuto morale e materiale. Non tutti sono chiamati a questa scelta così forte, ma Non tutti sono chiamati a questa aiuto morale e materiale. risposto alla chiamata di Dio e sono partiti portando, in questi Paesi, il loro risposto alla chiamata di Dio e sono partiti portando, in questi Paesi, latina e a tutti i paesi che soffrono la povertà. Molti sono coloro che hanno soffrono Molti sono coloro che a tutti i paesi che la povertà. latina e Inevitabilmente la parola “missione” ci porta a pensare all’Africa, all’America quindi siamo missionari. Essere missionari alla chiamata vuol dire rispondere di Dio secondo capacità le necessità e le ognuno; di tutti Caritas Briciole di fede

Sabato 10 maggio presso la casa del giovane di Bergamo si è tenuto il convegno annuale diocesano delle Caritas parrocchiali. Con l’invito a tutti gli operatori pastorali e ai ministri dell’Eucarestia. Quest’anno il titolo del convegno era: “LITURGIA E CARITA” l’avevamo riconosciuto nello spezzare il pane (LC24,35) Relatore Luciano Manicardi, monaco di Bose. 1- Liturgia e carità: un rapporto essenziale e delicato che trova le sue unità in Cristo, 2- Di cosa parliamo parlando di carità?, 3- L’etica cristiana alla luce dell’eucarestia, 4- Le factio fanis: via per ritrovare l’unità e vivere la carità, 5- Eucarestia e fame di carità . Introduce Don Claudio Visconti, ringraziando il Vescovo, il monaco Luciano Manicardi e il Presidente nazionale delle Caritas Don Nozza per la loro presenza per questo convegno molto importante per le Caritas per essere sempre più testimonianza della Carità. Continua Luciano Manicardi: Liturgia e carità, rapporto delicatissimo, la nostra vita deve continuamente tendere sempre più a far in modo che questo rapporto possa arrivare a diventare tutt’uno. Carità, piano della concretezza. Non le ritualità ma il fatto concreto con le realtà delle vite di ogni momento. Non ossessione liturgica, Cristo è il cuore delle carità, il cuore della liturgia. La liturgia è sempre espressione delle carità vissuta. La liturgia celebra la vita nella Carità. Carità! qualche cosa che possiamo sempre fare! Soprattutto nelle relazioni altruistiche. Carità! agape è all’apice dell’amore di Dio Briciole di fede Carità! sacramento dell’amore di Dio Eucarestia sacramento della carità. Non esiste comunione con Dio senza carità. Eucarestia modo di relazionarsi agli altri magistero delle fasi cristiane. Eucarestia essere grati di permettere a Dio di lavorare su noi. Carità chiamati all’essere. Parte essenziale = il passaggio dalla divisione all’unione avviene allo spezzare del pane. Il pane spezzato crea l’unità, raduna la chiesa pane condiviso. Uscire da se per fare spazio agli altri, vite condivise e spezzate. Spendere la propria vita, amare, chiedersi se nell’eucarestia celebrata riconosciamo il corpo e il sangue di Cristo e lo condividiamo. Condivisione solidarietà = carità. Amare i poveri è liturgia. Poveri corpo concreto delle nostre carità. Carità prolungamento del ministero dell’eucarestia, l’altare vero è il corpo del povero. L’altare dell’elemosina è il Corpo di Cristo. Accoglienza = essere accolti, dire sempre di si senza etichetta! Chiesa = luogo di accoglienza, ognuno deve essere accolto per ciò che è. Dall’Eucarestia viene l’accoglienza. Rifiutare il povero e recitare il Padre Nostro è ipocrisia. Il nostro modo di pensare e di agire sia amando con l’eucarestia. La logica del mio e del tuo è un offesa al Corpo di Cristo cioè alla carità. Tutti sono capaci di fare dei servizi, ma è difficile essere dei servi. Il vescovo Francesco ha poi concluso ringraziando personalmente; convenuti e abbracciando tutti!! Ha detto alcune cose che gli stanno a cuore!! Consiglio pastorale luogo concreto per vivere l’unità e la carità. Liturgia e carità danno accoglienza del dono che ci precede, di Cristo con la sua grazia. Il dono del povero che ci precede sempre. Formazione c’è molta resistenza, formarsi all’azione, incontrare i poveri con un rinnovato modo di relazionarsi Prossime visite a tutti gli operatori delle carità. Rosalba

24 25 Il tredicesimo apostolo Scherza con fanti, ma lascia stare i Santi La più banale delle domande: “quanti erano gli apostoli?”. La più scontata delle risposte: “dodici”. Risposta esatta? Si e no. Vediamo di spiegare il perché. I vangeli di Marco e di Luca raccontano che Gesù scelse i dodici apostoli tra i suoi numerosi discepoli (pare fossero circa centoventi). Così Marco: “Chiamò presso di sé quelli che volle; ed essi si avvicinarono a lui. Quindi ne costituì dodici perché stessero con lui e potesse mandarli a predicare, e perché avessero il potere di guarire le infermità e di scacciare i demoni”. E Luca: “Chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli”. Gesù scelse quindi personalmente gli apostoli: tenete a mente il particolare, poiché determinante nel presente racconto per i motivi che appresso spiegherò. Ebbene, i dodici apostoli rimasero tali, in numero, per lo meno sino a quando uno di loro, il ben noto Giuda Iscariota, non tradì Gesù e, dopo aver commesso il fatto, disperato, si tolse la vita. A quel punto, gli aspostoli divennero undici. I rimanenti apostoli decisero quindi di reintegrare il gruppo. E tuttavia, poiché gli apostoli erano stati scelti da Gesù in persona, essi stessi si trovarono nell’imbarazzo di sostituirsi allo stesso Gesù nella scelta: una decisione che sentivano di non poter compiere. Una sola certezza li guidava: il fatto che il prescelto avrebbe dovuto essere individuato tra coloro i quali, autentici e diretti testimoni, avevano personalmente assistito alle gesta ed alla vista di Gesù, e gli erano quindi stati vicini sin dal momento in cui il figlio di Dio venne battezzato nel fiume Giordano. Scrive Luca: “È necessario dunque che un altro si unisca a noi per farsi testimone della risurrezione del Signore Gesù. Deve essere uno di quelli che ci hanno accompagnato mentre il Signore Gesù è vissuto con noi, da quando Giovanni predicava e battezzava fino a quando Gesù è stato portato in cielo, mentre era con noi (...) per prendere in questo ministero apostolico il posto che Giuda ha abbandonato per andarsene al suo luogo”. Gli apostoli, con una decisione inedita, decisero che avrebbero potuto individuare il dodicesimo apostolo per sorteggio: era loro convinzione, infatti, che il volere di Gesù, fisicamente assente poiché asceso al cielo, potesse comunque manifestarsi attraverso la sorte. Vennero così individuati due possibili candidati (Mattia, un ebreo, e tale Giuseppe chiamato Barsabba, soprannominato “Giusto”) e si procedette al sorteggio. Fu Pietro, nei giorni immediatamente seguenti l’ascensione di Gesù in cielo, a presiedere l’assemblea dei centoventi discepoli. Quelle che segue, in base a quanto narrano le scritture, è la formula che gli apostoli lessero al momento del sorteggio: “O Signore, tu che conosci i cuori di tutti, indicaci quale di questi due hai scelto per assumere l’ufficio di questo ministero e di questo apostolato, dal quale Giuda perfidamente si partì per andarsene al proprio luogo”. La sorte, ovvero, ad avviso degli apostoli, il volere di Dio, premiò Mattia che, così, divenne il dodicesimo (o tredicesimo?) apostolo. Scarnissime sono le informazioni che gli scritti cristiani ci han rimandato sulla vita di Mattia, posto che il suo nome appare una sola volta, nei capitoli 23 e 26, degli atti degli apostoli. In particolare, fortemente contraddittorie sono le notizie riguardanti la predicazione, la morte e le reliquie del santo. Secondo Niceforo, Mattia predicò in Giudea ed in Etiopia, ove venne crocifisso. Secondo Doroteo avrebbe predicato in Etiopia, e sarebbe morto a Sebastopoli per poi essere sepolto presso il tempio del sole. Secondo altri ancora, venne lapidato e decapitato in Gerusalemme. Altre versioni parlano di morte naturale. Si dice, anche, che le sue reliquie, vere o presunte, furono portate a Roma, in santa Maria Maggiore (in un’urna di porfido unitamente alle spoglie di S. Girolamo), da parte di sant’Elena, nota cacciatrice di reliquie, che le avrebbe rinvenute a Gerusalemme nel 325. In Padova, tuttavia, una tomba, ovvero un’arca marmorea custodita nel transetto dell’Abbazia di Santa Giustina, si narra contenga le spoglie del santo (recentissime indagini scientifiche ne sconfessano tuttavia l’attribuzione). Altra parte delle reliquie pare invece si trovi anche a Treviri, in Germania, nella locale basilica benedettina, ove in tal caso sarebbero giunte direttamente (ma secondo taluni con tappa intermedia a Roma) da Gerusalemme: in questo caso sarebbero state rinvenute, così si narra, nel 1127, nel corso della costruzione della basilica. Il nome “Mattia”, in ebraico, significa, non certo per caso, “dono di Dio” o, in altra versione, “uomo di Dio”. Il santo viene festeggiato il 14 maggio di ogni anno. Nell’iconografia cattolico cristiana Mattia viene in genere raffigurato, nelle opere e nei dipinti, come un uomo molto anziano, con una lunga barba bianca, mentre regge in una mano un libro e nell’altra un’alabarda, simboli, nel primo caso, dell’opera di predicazione ed evangelizzazione e, nel secondo, del martirio del santo. Un ultima curiosità: San Mattia è considerato patrono degli ingegneri e dei fabbri ed è comunemente invocato contro

il vaiolo. Beati loro

Stefano Savoldelli

La tomba di San Mattia a Trevir Basilica benedettina Beati loro

Una statua raffigurante San Mattia L’arca con le spoglie di San Mattia a Padova – Abbazia di Santa Giustina ONORE

RENDICONTO ENTRATE PARROCCHIALI ANNO 2013 Rendite immobiliari € - Amministrazione ordinaria: Offerte domenicali € 5.596,14 Offerte celebrazioni straordinarie € 2.655,00 Offerte raccolte straordinarie (candele,lotterie, mercatini, ecc.) € 4.524,47 Attività pastorali € 76,00 TOTALE OFFERTE ORDINARIE € 12.851,61 Donazioni € 13.200,00

Conti che tornano Prestiti da parte dei parrocchiani € 60.000,00 Contributi dal comune € - Contributi da Enti pubblici e privati € 40.650,00 Contributi da Enti Diocesani € 276,66

TOTALE ENTRATE € 126.978,27

RENDICONTO USCITE PARROCCHIALI ANNO 2013 Costi fissi (manutenzione ordinaria, assicurazioni, imposte e tasse) € 1.032,83 Amministrazione ordinaria: Remunerazioni (parroco, collaboratori, predicatori, ecc.) € 1.137,00 Spese generali amministrazione € 6.198,53 Atticità pastorali € 2.749,23 Varie (compreso somme girate all'oratorio e alla ex Scuola per l'Infanzia) € 54.950,91 Manutenzione straordinaria (fabbricati, mobili, impianti) compreso spese chiusura ex Scuola per l'Infanzia € 50.796,68 TOTALE USCITE ORDINARIE € 115.832,35

TOTALE USCITE € 116.865,18

SITUAZIONE ECONOMICA ANNO 2013 € 10.113,09

PRESTITI DA PARTE DEI PARROCCHIANI ANNO 2014 € 20.000,00

Costi ristrutturazione casa parrocchiale € 158.559,94 di cui già versati € 138.362,88

Dal prospetto sopra esposto si evince che tra l'anno 2013 e l'anno in corso, nonostante le notevoli incombenze economiche cui si è dovuti far fronte a seguito degli eventi straordinari quali la chiusura della ex Scuola per l'Infanzia e la ristrutturazione della casa parrocchiale, la parrocchia vede attualmente una situazione patrimoniale "in pari". Questo grazie all'aiuto dei tantissimi e generosissimi parrocchiani che hanno contribuito mediante offerte o prestiti.

Conti che tornano Ringrazio di cuore tutti coloro che con i propri sforzi hanno cooperato alla buona riuscita delle opere ed hanno contribuito ad affrontare gli impegni economici necessari. SONGAVAZZO RENDICONTO ENTRATE PARROCCHIALI ANNO 2013 Rendite immobiliari € - Amministrazione ordinaria: Offerte domenicali € 14.935,50 Offerte celebrazioni straordinarie € 11.178,50 TOTALE OFFERTE ORDINARIE € 26.114,00 Donazioni € 1.370,00 Rendite finanziarie € 776,43 Contributi da Enti (comune, banche, risarcimenti assicurativi, ecc.) € 3.550,00

TOTALE ENTRATE € 31.810,43

RENDICONTO USCITE PARROCCHIALI ANNO 2013 Costi fissi (manutenzione ordinaria, assicurazioni, imposte e tasse) € 18.564,42 Amministrazione ordinaria: Costi catechesi € 101,80 Attività pastorali € 4.129,32 TOTALE USCITE ORDINARIE € 4.231,12 Costi di manutenzione (fabbricati, mobili e impianti): Manutenzione ordinaria € 3.875,00 Manutenzione straordinaria € 8.520,00 Acquisto arredi e/o macchinari € 2.095,00 TOTALE USCITE MANUTENZIONE € 14.490,00

26 TOTALE USCITE € 37.285,54 FEBBRE DA BALA 27 Sale la febbre per i mondiali di calcio, fenomeno global malato da tempo, pompato da sponsor e tv, inquinato da soldi e troppi interessi. Anche noi nella nostra storia abbiamo avuto uno sport di grido: LA BALA o palla elastica in italiano, ha rappresentato il principale passatempo dei maschi dei nostri paesi dalla notte dei tempi fino agli anni 70. Se chiedi ai più anziani ti diranno che si è sempre giocato a bala, SEMPRE ! Si potrebbe opinare che il punteggio, di chiara origine tennistica, indica la fine del diciannovesimo secolo come data iniziale. Tuttavia nella cultura greco romana esistono giochi simili (palla corda); magari potremmo trovare qualcosa di uguale nelle incisioni rupestri (i bresciani sono sempre stati dei campioni della specialità),oppure addirittura nell’antico testamento. E sì, hanno ragione gli anziani, si è sempre giocato a bala, 5 contro 5 nella versione ufficiale, lo si faceva nelle piazze o nelle vie del paese, la lunghezza del campo variava, così come le regole: ogni paese aveva le sue, lo strumento utilizzato era una pallina da tennis privata del feltro che ne rivestiva la gomma così da renderla più veloce ( prima si usavano palle di cuoio più dure e dolorose ); la sfera veniva colpita con il pugno o con la mano aperta. Era uno sport completo, richiedeva potenza fisica, preparazione atletica, doti tecniche, tattiche, concentrazione e spirito di squadra. Si è sempre giocato a bala anche durante la guerra, nonostante la scarsità di giocatori, ma soprattutto nell’immediato dopoguerra, quando il gioco divenne anche un modo per scrollarsi di dosso un passato fatto di fame bombe e rinunce. Furono anni d’oro per la bala, ci si sfidava in paese tra gruppi, si organizzavano sfide epiche con i paesi vicini, tutta la popolazione affollava la piazza trasformata in stadio per assistere alla tenzone, si litigava, c’erano spesso delle contestazioni, ai vincitori rimaneva la gloria, ai più bravi l’ammirazione di tutti, niente

premi, niente denaro, niente sponsor. Giocavano tutti, in particolare durante l’inverno, quando molti Tempo e Tradizioni emigranti tornavano dalla Svizzera o dalla Francia, e trascorrevano le giornate giocando; i più giovani imitavano le gesta dei loro “idoli”: Bogeto, Beso, Ari, Orazio e tanti altri. Il declino della bala iniziò con il benessere economico, il boom degli anni ’60 cambiò inesorabilmente le nostre abitudini , ci fu un ritorno alla metà degli anni ’70, con la crisi petrolifera (ricordate la targhe alterne?) le piazze si affollarono di nuovo la febbre tornò, ma solo per poco. Ai giorni nostri si gioca ancora a bala, in Piemonte, in Liguria, nella provincia di Brescia; anche da noi si organizzano periodicamente dei tornei con squadre di Onore e di Songavazzo. A distanza di qualche millennio il mondo è completamente cambiato, ma LA BALA è ancora lì che viaggia veloce , presa a pugni o a manate, testimone indelebile della nostra storia.

Paolo

31 Maggio 2014 “1° Torneo ZÖC DE LA BALA CLAUDIO SCHIAVI A.M.”

Arrivata sul piazzale del parco, l’emozione si è sentita... bello poter rivivere i giochi di una volta, sentire ancora le voci nelle strade, gli amici che chiacchierano seduti sui muretti, le urla dei più competitivi... un’atmosfera speciale. Speciale perchè in quell’aria così magica c’eri anche tu... Tempo e Tradizioni Benvenuti nella mia casa Battesimi Benvenuti nella mia casa

Leonardo Gaia Luca

Ama la vita così com’è. Amala Signore ti prego per lei, Mio Dio, pienamente, senza pretese; amala per la mia bambina. io non so dire bene quando ti amano o quando ti odiano, E’ nata nuova, la preghiera da solo. amala quando nessuno ti capisce, o come una pagina tutta bianca. Ma, se vuoi, quando tutti ti comprendono. Nessuno vi scarabocchi sopra: proteggi dalla pioggia, Amala quando tutti ti abbandonano, non i compagni, non la scuola, dal vento, o quando ti esaltano come un re. non la televisione... il mio piccolo nido. Amala quando ti rubano tutto, E’ nata col viso pieno d’anima: Metti tanta rugiada sui fiori o quando te lo regalano. nessuno le rubi il sorriso. e granelli sul mio cammino. Amala quando ha senso o quando E’ nata originale, unica, irripetibile: Fa profondo l'azzurro sembra non averlo nemmeno un po’. conservi sempre e flessibili i rami. Amala nella piena felicità, o nella la sua mente per pensare Lascia a lungo nel cielo, solitudine assoluta. e il suo cuore per amare. la sera, Amala quando sei forte, o quando ti E’ nata piena di voglia di vivere: la dolce tua luce, senti debole. mai perda la grinta e nel mio cuore Amala quando hai paura, o quando hai per attaccare la vita questa musica una montagna di coraggio. e non subirla. che non finisce mai Amala non soltanto per i grandi piaceri E’ nata aperta a te: perché io possa cantare, cantare, e le enormi soddisfazioni; nessuno le sbarri la strada, cantare... amala anche per le piccolissime gioie. nessuno le rubi la bussola. Se tu vuoi, o mio Dio Amala seppure non ti dà ciò che E’ nata preziosa: potrebbe, amala anche se non è come la perchè figlia mia e figlia tua. vorresti. Custodiscila, Signore, e amala come Amala ogni volta che nasci ed ogni sai amare Tu! volta che stai per morire. Ma non amare mai senza amore. Non vivere mai senza vita! (Madre Teresea di Calcutta)

Benvenuti nella mia casa 24 maggio 2014

... “Ogni bambino che nasce è un ponte verso il cielo” ... ti auguriamo piccolino di crescere nella certezza di arrivare... con Amore, Forza e Coraggio!

Mamma , papà e la tua madrina

28 29 Bentornati nella mia casa Bentornati nella mia casa

ANNA FERRARI

N. 13.09.1947 M. 13.03.2014

"Un soffio di vento è arrivato; era un angelo che aprendo le sue braccia, ha cullato la nostra mamma accompagnandola in Paradiso." I tuoi cari

ADELE VISINONI

N. 09.08.1947 M. 04.01.2014

Il ricordo di ogni momento passato con te ci accompagnerà in ogni istante. Grazie per il tuo affetto, il tuo sorriso e la tua allegria, per il tuo conforto nei momenti tristi e il tuo consiglio ad ogni incertezza. Veglia su di noi da lassù,

sarai la stella che illumina la notte, Bentornati nella mia casa la nostra guida nel buio. I tuoi cari 30 CelebrazioniCelebrazioni 31

SABATO 16 AGOSTO FESTIVITA’ DI S. ROCCO h 18.00 ONORE : S.MESSA h 18.30 SONGAVAZZO : S.MESSA DOMENICA 17 AGOSTO TEMPO ORDINARIO XX DOMENICA DEL h 09.30 ONORE : S. MESSA MESSA h 08.00 - h 11.00 SONGAVAZZO : S. DOMENICA 24 AGOSTO XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ONORE : S. MESSA h 09.30 11.00 SONGAVAZZO : S. MESSA h 08.00 - h luglio e agosto luglio Calendario celebrazioni Calendario S. Messa h. 18.00 VEN. 15 AGOSTO ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA ONORE : S.MESSA h 9.30 - h 20.00 A seguire processione lungo le vie del paese SONGAVAZZO : S.MESSA h 11.00 GIOVEDì 14 AGOSTO ONORE : S.MESSA h 17.00 SONGAVAZZO : S.MESSA h 18.30 DOMENICA 10 AGOSTO XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO benedizione 9.30 a seguire h ONORE: S.MESSA delle automobili presso campetto sportivo sotto Chiesa Parrocchiale SONGAVAZZO : S.MESSA h 8.00 E h 11.00 VENERDì 8 AGOSTO ONORE: in memoria di Cristian Beccarelli, S.MESSA campetto sportivo sotto Chiesa Parrocchiale a seguito del torneo di calcio MERCOLEDì 6 AGOSTO TRASFIGURAZIONE ONORE : S.MESSA h 16.50 SONGAVAZZO : S.MESSA h 17.30 DOMENICA 3 AGOSTO XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ONORE: S.MESSA h 09.30 SONGAVAZZO: S.MESSA h 8.00 E h 11.00 SONGAVAZZO : S.MESSA h 18.30 SABATO 2 AGOSTO ONORE : in mattinata S.MESSA a Righenzuolo DOMENICA 27 LUGLIO XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ONORE S.MESSA h 9.30 SONGAVAZZO: S.MESSA h 8.00 E h 11.00 SABATO 26 LUGLIO loc. Ovago SONGAVAZZO : In mattinata S.Messa DOMENICA 20 LUGLIO TEMPO ORDINARIO XVI DOMENICA DEL h 09.30 ONORE : S.MESSA h 08.00 - h 11.00 SONGAVAZZO : S.MESSA DEL CARMINE - S. MESSA FESTIVITA’ MADONNA PER LE VIE DEL 17.30 A SEGUIRE PROCESSIONE h. PAESE. DOMENICA 13 LUGLIO TEMPO ORDINARIO XV DOMENICA DEL h 09.30 ONORE : S.MESSA h 08.00 - h 11.00 SONGAVAZZO : S.MESSA Programmi S. Messe

Parrocchie di Onore e Songavazzo

ONORE: lunedì h 20.00 cimitero martedì e mercoledì h 16.50 parrocchia giovedì e venerdì h 8.30 parrocchia

SONGAVAZZO: lunedì e mercoledì h 17.30 parrocchia martedì h 20.00 cimitero giovedì h 7.50 parrocchia venerdì h 20.00 santuario

Sabato Onore: S. Messa h 17.00 - Songavazzo: S. Messa h 18.30

Domenica Onore: S. Messa h 9.30 - Songavazzo: S. Messa h 8.00 e h 11.00 AAA...

Hai qualcosa da raccontare?

Scrivi a [email protected] oppure chiama il numero 328.3270762

Numeri Utili: Parrocchia S. Maria Assunta, Onore Tel. 0346.72324 Parrocchia S. Bartolomeo, Songavazzo Tel. 0346.73184 [email protected] - [email protected] 32