Comune Di Songavazzo PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DOCUMENTO DI PIANO
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Comune di DOCUMENTO Songavazzo DI PIANO PIANO LE TRACCE DELLA STORIA DI GOVERNO Quaderno del Documento di Piano n.3 DEL TERRITORIO ARCH. FILIPPO SIMONETTI (progettista) LUGLIO 2008 DOTT. SERGIO APPIANI (collaboratore) ARCH. LUIGINA BIANCHI (consulente) DOTT. ADELAIDE MORANDI (collaboratrice) DOTT. LUCA GIBELLINI (consulente) LA LETTURA DEL TERRITORIO … la struttura del luogo andrebbe descritta in termini di “paesaggio” e di “insediamento”, e analizzata mediante le categorie di “spazio” e di “carattere” … . Secondo Heidegger … “gli spazi ricevono l’esistenza non dallo ‘spazio’ ma dalla località”. Il rapporto esterno – interno, aspetto primario dello spazio concreto, sottintende che lo spazio possiede una varietà di ‘estensione’ e di ‘chiusura’. Mentre i paesaggi si distinguono per una estensione svariata ma sostanzialmente continua, gli insediamenti sono entità chiuse. L’insediamento e il paesaggio intrattengono un rapporto ‘figura – sfondo’. Qualsiasi chiusura si manifesta in genere come “figura” rispetto al territorio esteso del paesaggio … . Ogni chiusura è definita da una delimitazione … . La delimitazione non è ciò su cui una cosa si arresta, … è ciò da cui una cosa inizia la sua presenza 1. Se in una ipotetica scala di livelli ambientali i luoghi naturali, più comprensivi, contengono i luoghi artificiali 2, opera dell’uomo, questi ultimi visualizzano e precisano a loro volta la struttura naturale restituendo una propria cognizione della natura: l’uomo costruisce ciò che vede ed ha visto. Il rilievo, con le variazioni della superficie, l’acqua e la vegetazione, elementi base del paesaggio, interagiscono a formare le caratteristiche del luogo naturale e la sua struttura, descritta qui da elementi precisi, evidenti ed assolutamente riconoscibili. La valle, spazio delimitato ed orientato univocamente, con la sottolineatura e successione dei corsi d’acqua che la caratterizzano 3, elemento quest’ultimo mobile e dinamico, vivo, orienta lo spazio tracciando un percorso definito 4: ... all’altezza di Rovetta il ... Valeggia si incassa fra due alte scarpate, poiché anche in sponda sinistra 1 C. Norberg – Schulz, Genius loci. Paesaggio, ambiente, architettura, Electa Editrice, Milano 1979, pp.11 e ss. 2 C. Norberg – Schulz, Esistenza, spazio e architettura, Editrice Officina, Roma 1975, p. 47 3 … lo stesso corso d’acqua che attraversa questo splendido territorio, con i suoi nomi e il singolare, caratteristico sviluppo, sottolinea la particolarità dei luoghi invitando quasi a seguirne il divagare fra queste montagne alla scoperta del ‘tempo’. La valle che scende dalla Presolana sino al lago d’Iseo descrivendo un’ampia curva verso sud all’altezza di Songavazzo, cambia infatti ben sette denominazioni in poco più di venticinque chilometri … . Anticamente nei documenti si trova poi la denominazione ‘Valle Larna’ fra il Giogo della Presolana e Sovere, mentre il corso d’acqua veniva denominato ‘Flumen de Inzino’ … . Gli aspetti naturalistici del territorio sono vari e interessanti, legati ai molteplici fattori che hanno contribuito alla sua attuale configurazione: la tipologia delle rocce, formatasi per lenta deposizione di materiali in un mare tropicale di circa duecento milioni di anni fa; il sollevamento e la strutturazione delle montagne, avvenuto durante la complessa serie di eventi nota come “orogenesi alpina”, nell’arco di almeno 50 milioni di anni e tuttora non esaurita; il modellamento e la costruzione delle forme che oggi osserviamo, ad opera del fiume e dei ghiacciai che ripetutamente hanno invaso la valle durante gli ultimi milioni di anni; le variazioni climatiche più recenti, che hanno influito direttamente anche sul paesaggio vegetale … . Tutti questi elementi interagiscono fra loro a creare una evoluzione complessa, non sempre di facile interpretazione nemmeno per gli studiosi più esperti … (C. Fedriga, Introduzione, p. 15, in AA.VV., Storie di ghiaccio, di pietre, di foreste. Milioni di anni fra Presolana e Sebino, Quaderni di Geodinamica Alpina e Quaternaria – Comune di Cerete, 1996) 4 ... la valle del torrente Gera – Valeggia – Borlezza presenta un andamento peculiare, legato alle caratteristiche geologiche e all’evoluzione del territorio. Si può infatti agevolmente distinguere un primo tratto a decorso NE-SW, un’ampia e netta curva di raccordo all’altezza di Songavazzo-Rovetta, e un tratto inferiore a decorso NW-SE ... (AA.VV., Val Borlezza. Un viaggio dalla genesi del territorio ai primi insediamenti dell’uomo, Unione Comuni della Presolana – CNR – IDPA, Cenate Sotto (Bergamo) 2007, p. 20) sono conservati lembi del sistema di terrazzi di Castione – Fino del Monte. Esso si prolunga verso ovest in un’ampia superficie, blandamente inclinata e troncata all’estremità occidentale dall’incisione attuale della valle del fiume Serio ... Dal punto di vista geologico, questa superficie rappresenta il riempimento, da parte di sedimenti ..., di un’ampia depressione intramontana, nota nella letteratura geologica come “bacino di Clusone” ... Dal punto di vista topografico invece, la superficie è nettamente tagliata dal torrente, che proprio qui devia verso sud, cosicché l’orlo della scarpata occidentale viene a coincidere più o meno con l’attuale spartiacque ... A ovest infatti la pendenza convoglia le acque superficiali verso il bacino del Serio; la piana, o conca, o altopiano di Clusone viene a essere così un vero e proprio valico, sia pure molto ampio e dalla morfologia blanda e arrotondata, tanto da non essere percepito come tale ad un primo sguardo. Questa impressione è accentuata dalla presenza di un’articolata serie di dossi allungati, alti poche decine di metri, che mascherano la topografia della piana. ... quelli più meridionali, Maninetti e San Lorenzo, appaiono veri e propri cordoni morenici costituiti da depositi del ghiacciaio camuno. L’incisione del Valeggia mette in questo tratto in luce i 40–50 metri sommitali dei sedimenti che costituiscono il riempimento del “bacino di Clusone”, costituendo quindi un luogo di estremo interesse naturalistico – ambientale ... A sud di questa stretta la valle, ormai denominata Borlezza, si apre improvvisamente e l’alveo attuale scende di circa 60 metri di quota entro 1 km.; da qui proseguirà, con decorso NW-SE, sino a sfociare nel lago d’Iseo. Il fondovalle in questo tratto si infossa rapidamente, modellando una serie di terrazzi visibili su ambedue i versanti da Cerete sino a Sovere ... 5. Stretta dunque la connessione, quanto a storia fisica, tra il corso d’acqua ed il territorio che attraversa; fatto fisico che sarebbe divenuto elemento fondante del paesaggio artificiale, attraversa il territorio sottolineando con i suoi nomi ed il singolare sviluppo la particolarità dei luoghi: come ricordato… scende dalla Presolana sino al lago d’Iseo descrivendo un’ampia curva verso sud all’altezza di Songavazzo; cambia ben sette denominazioni lungo il suo percorso: … “Valle Vareno”, “Valle di Pora”, “Valle di Tede”, Valle del torrente Gera” nel tratto iniziale; diviene Valeggia fra Onore e Songavazzo; assume poi il nome di Val Borlezza, primato per il tratto più lungo da Cerete fino a oltre Sellere, quindi Tinazzo 6. Le geometrie ambientali non si esauriscono nel Valeggia o nel Borlezza. Senza addentrasi in una complessa ed articolata vicenda geologica, per la quale si rimanda a trattazioni e competenze specifiche che raccontano la trama di un territorio prima tessuto e poi modificato da un’unica mano che incide e ricostruisce più volte in sequenza il proprio supporto, accostando e sovrapponendo antichi e nuovi alvei a ripiani terrazzati orlati da ampie scarpate 7, le variazioni della superficie generano spazi definiti: un 5 AA.VV., Val Borlezza. Un viaggio ..., op. cit., pp. 21 e ss. 6 C. Fedriga, Introduzione, in AA.VV., Storie di ghiaccio, di pietre, di foreste. Milioni di anni fra Presolana e Sebino, Quaderni di Geodinamica Alpina e Quaternaria – Comune di Cerete, 1996, p. 15 7 ... come molti fiumi delle vallate alpine infatti, anche il Valeggia dopo aver scavato la propria valle nella roccia ... ha accumulato entro essa elevati spessori di ghiaie ...; successivamente, entrato in una fase di erosione, si è scavato nuovamente l’alveo entro i suoi depositi, formando così un “terrazzo” ... Il fenomeno si è ripetuto più volte, con costruzione di nuove piane alluvionali incassate entro le incisioni precedenti ... Il risultato di tutto ciò è la tipica morfologia a “terrazzi alluvionali” che oggi si osserva ... (C. Fedriga, Quando il torrente costruiva ..., in AA.VV., Storie di ghiaccio, di pietre, di foreste. Milioni di anni fra Presolana e Sebino, Quaderni di Geodinamica Alpina e Quaternaria – Comune di Cerete, 1996, pp. 32-33 triangolo rettangolo avente per cateto minore il Valeggia, cateto maggiore il Borlezza, ipotenusa le pendici del monte Argua e dell’altopiano del Falecchio, si delinea chiaramente dalla cartografia in generale ed in particolare dalla documentazione fotografica; al centro del poligono, una ulteriore definizione topografica marcata dalla vegetazione della ripa con andamento prevalente nord sud: la Y incisa dal torrente Trebes. Al luogo naturale si sovrappone il luogo artificiale. I centri amministrativi principali si individuano già nel Basso Medioevo, in corrispondenza di grandi assi viari che sfruttano la favorevole conformazione della valle per raggiungere la via d’acqua del lago d’Iseo. Essi mantengono in genere un forte carattere di continuità, risultando “punti di ancoraggio” (Pagani, 1993) delle successive riorganizzazioni territoriali 8. Elemento d’unione dei