Aeroporto 39
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Anno 11 - Numero 2 Aprile - Giugno 2007 Notiziario dell’Associazione "V. Giannotti” per lo Sviluppo dell’Aeroporto di Firenze Quale ADF, quale “Vespucci”, quale Firenze? Via col vento L’inverno appena passato è stato molto po- Nel momento in cui chiudiamo questo numero sono stati appena nominati il nuovo verti- co invernale per le nebbie e le temperatu- ce ed il nuovo CDA di ADF. Confermati il Presidente (Michele Legnaioli) e l’Amministratore De- re, ma in compenso ha imperversato il legato (Fabio Battaggia) e gran parte dei 17 consiglieri d’amministrazione, con alcuni nuovi in- vento, come continua a imperversare tut- gressi frutto dei nuovi equilibri azionari. Bene, bravi e tanti, tanti auguri di buon lavoro a tutti! t’ora: non bufere (salvo qualche giorno), Adesso però, assestati azioni e azionisti, stretti i patti, assegnate o confermate le cariche, ma il venticello necessario e sufficiente a diteci quale ADF guiderà il “Vespucci” e quale “Vespucci” servirà Firenze e l’area metropolita- mandare in tilt il “Vespucci”, soprattutto se na da qui al futuro. I vari scenari possibili sono, al momento, ancora tutti praticabili, ma in gio- abbinato a qualche goccia di pioggia. Da co non ci sono diverse visioni di sviluppo dell’aeroporto fiorentino. Ci sono tre scenari totalmen- mesi non si contano dirottamenti, ritardi te differenti che identificano idee diverse del ruolo dello scalo aereo per la città e differenti dei voli, coincidenze saltate, procedure di gradi di competitività che potrà avere il territorio fiorentino. atterraggio e riattaccate ripetute nella spe- C’è una sola ottica di sviluppo, rappresentata dalla nuova pista e dal nuovo assetto del- ranza di arrivare sulla pista in un momen- l’area aeroportuale, in grado di far fare al “Vespucci”, a Firenze ed all’area metropolitana un to di tregua, estenuanti attese a terra spe- vero salto di qualità, risolvendo una volta per tutte la questione aeroportuale e la carenza di rando in valori di vento compatibili con la capacità aerea della Toscana (che è originata dalle carenze strutturali dell’area fiorentina). pista disponibile, aerei alleggeriti del cari- Uno scenario che abbina alla soluzione dei problemi operativi dello scalo, un drastico miglio- co per potersi staccare dal suolo fiorenti- ramento dell’inserimento ambientale del traffico aereo nella piana. L’aveva proposta Aero- no, voli tornati all’aeropoto di partenza porti Holding, è sempre piaciuta a SOGIM, l’aveva sposata in pieno la Camera di Commercio dopo le solite lunghe attese nel cielo to- di Firenze, salvo poi rinnegarla con le intese col Comune di Firenze e gli enti locali che di piste scano, voli a tappe per rifornire l’aereo del vecchie o nuove non vogliono neppure sentir parlare. carburante che non è stato possibile im- C’è un’ottica di adeguamento delle strutture nell’ambito dell’attuale assetto aeroportua- barcare al “Vespucci”, aerei che raggiun- le, con la realizzazione della bretella di rullaggio e l’attuazione del vecchio masterplan (l’uni- gono vuoti Firenze per potersi fermare co per ora esistente ed approvato), più l’allungamento della pista esistente e gli interventi ne- sull’attuale pista dopo essersi liberati in cessari sugli ostacoli esterni, a cominciare dalla questione autostrada. È uno scenario che ridu- qualche altro aeroporto del carico dei ce le disfunzioni attuali, migliora l’operatività, attenua l’impatto ambientale sugli abitati e incre- passeggeri, costretti poi a proseguire per il menta i margini di sicurezza delle operazioni di volo. Lascia però aperte varie problematiche capoluogo toscano in bus, ecc., ecc., ecc. e non è paragonabile nel rapporto costi e benefici alla soluzione nuova pista. Per questo pia- Questa non è “normalità” o “consuetu- ce poco ai soci privati, mentre non piace agli enti locali perchè a loro l’aeroporto proprio non dine” da accettare rassegnati, come si interessa (ormai lo dicono pubblicamente). Ma se il “Vespucci” fosse condannato a sopravvi- sentono rispondere i poveri cittadini- vere con la pista attuale, almeno questo dovrebbe essere uno scenario obbligato. utenti che provano a protestare. È una C’è infine l’opzione zero: niente nuova pista, niente vecchia pista migliorata, niente bretel- vergogna voluta da chi impedisce gli in- la, niente ampliamenti del sedime aeroportuale. Nessuna ottica di sviluppo, nessun migliora- terventi sulle strutture di volo. mento delle strutture di volo. Conferma di tutti i problemi operativi, dei voli sugli abitati di Pere- tola e Sesto Fiorentino, di limiti e penalizzazioni, ritardi, dirottamenti, ecc. ecc. È lo scenario pre- diletto dai soci pubblici e dagli altri enti locali, dalla Regione in giù, che lo scalo fiorentino non possono chiuderlo ma almeno questo possono farlo, tenendo in pugno con gli assetti urbani- Il 29 marzo 2007 è ricorso il 20° anniversario dell’avvio dei collegamenti stici e le politiche di area tutto il resto di ADF, il “Vespucci” e le sorti di Firenze e dell’area metro- internazionali dal “Vespucci” (dopo la politana (e i cittadini che abitano attorno all’aeroporto). È lo scenario che concede come uni- ripresa dei voli del 1986) e del legame co intervento per lo sviluppo aeroportuale di Firenze “un miglioramento qualitativo ed esteti- di Air France con Firenze. co” dell’aerostazione esistente che ben venga, ma con i problemi aeroportuali sul tappeto a Il volo AF 632 del 29 marzo 1987 proveniente da Parigi, operato con Saab Firenze e in Toscana viene prima di tutto da ridere... 340 (foto a sinistra), fu infatti la prima linea regolare con l’Europa. Oggi Air France gestisce sei frequenze giornaliere con BAe 146 ed Avro RJ85 (foto a destra). MARCO IAROSSI MARCO IAROSSI Mobilità terra-terra Agenda ADF Non esiste un problema aeroporto, ma Tra i compiti più urgenti che aspettano forse non deve esistere neppure un ae- l’ADF appena nominata c’è la vigilan- roporto, nell’area metropolitana Fi- za su ciò che sta accadendo nella pia- renze-Prato-Pistoia secondo i vertici na attorno allo scalo e da cui dipendo- della Regione, delle tre Province, dei no le sorti del “Vespucci”. In questo tre Comuni capoluogo e del compren- momento, oltre alla prossima apertura I sorio Empolese-Valdera. Lo si deduce R di cantieri a ridosso della testata nord A N I dopo la presentazione dei quattro M della pista, sta per essere adottato il O PASL (Patti per lo Sviluppo Locale) do- C nuovo Piano Strutturale di Firenze, R A ve sono indicati 214 progetti e 27 M con un’unica UTOE (Unità Territoriale “idee progettuali” inerenti ogni aspetto Organica Elementare) che comprende ritenuto importante per la vita e lo svi- aeroporto e area di Castello. luppo dei territori interessati. Sta prendendo forma l’assetto del Progetti sui quali i vari livelli di Go- nuovo Piano di Castello che nel tem- verno locale saranno “obbligati ad an- po si è arricchito di presenze, dai pa- dare d’accordo” perché - hanno spie- lazzi della Provincia al nuovo inse- gato - le opere d’interesse pubblico diamento scolastico per migliaia di non possono essere frenate dall’oppo- studenti (e, se Della Valle vorrà, an- sizione di singoli Comuni. Sono com- I che il nuovo stadio di Firenze, in S S O presi investimenti per 4 miliardi di eu- R un’area già individuata). Intanto è al- A I ro dal 2007 al 2010, in gran parte per O la fase di pre-progetto la terza corsia C R A le infrastrutture. Per la mobilità del- M sull’A11 fino a Pistoia che ridisegna l’area metropolitana sono stati presen- tutta la zona di ingresso a Firenze, tati come opere importanti l’alta velo- proprio in corrispondenza dell’aero- cità-alta capacità ferroviaria, la ferro- porto. È in approvazione il nuovo via Pistoia-Lucca, le tramvie di Firen- tracciato della linea due della tram- ze, la terza corsia dell’A1 tra Barberi- via fiorentina modificato nella zona no e Incisa, la terza corsia dell’A11 tra del “Vespucci“ per raggiungere me- Firenze e Pistoia, il raccordo Prato-La- glio l’area universitaria di Sesto Fio- stra a Signa, l’interporto di Prato Gon- rentino, con un nuovo percorso a ri- fienti. L’aeroporto invece non c’è, né I dosso del confine aeroportuale. S S al presente né al futuro. O R A I O C Voli nuovi, voli persi R A Porti e aeroporti M Conferme e smentite per i voli del “Ve- Che differenza passa tra i sistemi por- spucci” con il nuovo orario dello scor- tuali ed aeroportuali? In Toscana ce so 25 marzo. Sterling ha ripreso i voli n’è una essenziale, confermata nel da Copenaghen ed Oslo con Boeing nuovo PIT (Piano Indirizzo Territoria- 737-700 ed ha inaugurato la nuova li- le): il masterplan regionale degli aero- nea da Goteborg, operata con Boeing porti è basato solo su teoriche integra- 737-300 dell’inglese Astraeus. Luf- zioni gestionali tra le strutture che ci thansa ha aperto il volo bisettimanale sono e più o meno come sono, senza da Stoccarda con Avro RJ85. Belle Air alcun cenno a investimenti sulle infra- ha sostituito l’ATR 42 con il BAe 146 A S strutture; il sistema portuale ha come N sulla rotta da Tirana. Meridiana ha A H premessa a sinergie e integrazioni il T cancellato la sosta a Torino che era ef- F U potenziamento infrastrutturale per L fettuata su uno dei due voli giornalieri creare capacità adeguate a ruoli e fun- Firenze-Amsterdam. Club Air, che da zioni: circa 132 milioni di euro per Li- maggio dovrebbe riprendere l’attività, vorno, 63 milioni per Piombino, 42 ha annunciato per Firenze la riapertu- milioni per Carrara. ra del volo su Tirana e, per la prima Sono previsti interventi sulle banchi- volta, quello per Brindisi.