Anno 11 - Numero 2 Aprile - Giugno 2007 Notiziario dell’Associazione "V. Giannotti” per lo Sviluppo dell’Aeroporto di Firenze nze? Via col vento Quale ADF, quale “Vespucci”, quale Fire L’inverno appena passato è stato molto po- co invernale per le nebbie e le temperatu- ui chiudiamo questo numero sono stati appena nominati il nuovo verti- Nel momento in c re, ma in compenso ha imperversato il i ADF. Confermati il Presidente (Michele Legnaioli) e l’Amministratore De- ce ed il nuovo CDA d vento, come continua a imperversare tut- ia) e gran parte dei 17 consiglieri d’amministrazione, con alcuni nuovi in- legato (Fabio Battagg t’ora: non bufere (salvo qualche giorno), i equilibri azionari. Bene, bravi e tanti, tanti auguri di buon lavoro a tutti! gressi frutto dei nuov ma il venticello necessario e sufficiente a estati azioni e azionisti, stretti i patti, assegnate o confermate le cariche, Adesso però, ass mandare in tilt il “Vespucci”, soprattutto se erà il “Vespucci” e quale “Vespucci” servirà Firenze e l’area metropolita- diteci quale ADF guid abbinato a qualche goccia di pioggia. Da ari scenari possibili sono, al momento, ancora tutti praticabili, ma in gio- na da qui al futuro. I v mesi non si contano dirottamenti, ritardi e visioni di sviluppo dell’aeroporto fiorentino. Ci sono tre scenari totalmen- co non ci sono divers dei voli, coincidenze saltate, procedure di tificano idee diverse del ruolo dello scalo aereo per la città e differenti te differenti che iden atterraggio e riattaccate ripetute nella spe- che potrà avere il territorio fiorentino. gradi di competitività ranza di arrivare sulla pista in un momen- a di sviluppo, rappresentata dalla nuova pista e dal nuovo assetto del- C’è una sola ottic to di tregua, estenuanti attese a terra spe- in grado di far fare al “Vespucci”, a Firenze ed all’area metropolitana un l’area aeroportuale, rando in valori di vento compatibili con la risolvendo una volta per tutte la questione aeroportuale e la carenza di vero salto di qualità, pista disponibile, aerei alleggeriti del cari- a Toscana (che è originata dalle carenze strutturali dell’area fiorentina). capacità aerea dell co per potersi staccare dal suolo fiorenti- bina alla soluzione dei problemi operativi dello scalo, un drastico miglio- Uno scenario che ab no, voli tornati all’aeropoto di partenza nto ambientale del traffico aereo nella piana. L’aveva proposta Aero- ramento dell’inserime dopo le solite lunghe attese nel cielo to- re piaciuta a SOGIM, l’aveva sposata in pieno la Camera di Commercio porti Holding, è semp scano, voli a tappe per rifornire l’aereo del innegarla con le intese col Comune di Firenze e gli enti locali che di piste di Firenze, salvo poi r carburante che non è stato possibile im- vecchie o nuove non vogliono neppure sentir parlare. to aeroportua- barcare al “Vespucci”, aerei che raggiun- C’è un’ottica di adeguamento delle strutture nell’ambito dell’attuale asset io masterplan (l’uni- gono vuoti Firenze per potersi fermare le, con la realizzazione della bretella di rullaggio e l’attuazione del vecch e e gli interventi ne- sull’attuale pista dopo essersi liberati in co per ora esistente ed approvato), più l’allungamento della pista esistent o scenario che ridu- qualche altro aeroporto del carico dei cessari sugli ostacoli esterni, a cominciare dalla questione autostrada. È un sugli abitati e incre- passeggeri, costretti poi a proseguire per il ce le disfunzioni attuali, migliora l’operatività, attenua l’impatto ambientale arie problematiche capoluogo toscano in bus, ecc., ecc., ecc. menta i margini di sicurezza delle operazioni di volo. Lascia però aperte v ista. Per questo pia- Questa non è “normalità” o “consuetu- e non è paragonabile nel rapporto costi e benefici alla soluzione nuova p roporto proprio non dine” da accettare rassegnati, come si ce poco ai soci privati, mentre non piace agli enti locali perchè a loro l’ae annato a sopravvi- sentono rispondere i poveri cittadini- interessa (ormai lo dicono pubblicamente). Ma se il “Vespucci” fosse cond bbligato. utenti che provano a protestare. È una vere con la pista attuale, almeno questo dovrebbe essere uno scenario o a, niente bretel- vergogna voluta da chi impedisce gli in- C’è infine l’opzione zero: niente nuova pista, niente vecchia pista migliorat o, nessun migliora- terventi sulle strutture di volo. la, niente ampliamenti del sedime aeroportuale. Nessuna ottica di svilupp sugli abitati di Pere- mento delle strutture di volo. Conferma di tutti i problemi operativi, dei voli c. È lo scenario pre- tola e Sesto Fiorentino, di limiti e penalizzazioni, ritardi, dirottamenti, ecc. ec scalo fiorentino non diletto dai soci pubblici e dagli altri enti locali, dalla Regione in giù, che lo in pugno con gli assetti urbani- Il 29 marzo 2007 è ricorso il 20° possono chiuderlo ma almeno questo possono farlo, tenendo anniversario dell’avvio dei collegamenti e dell’area metro- stici e le politiche di area tutto il resto di ADF, il “Vespucci” e le sorti di Firenze internazionali dal “Vespucci” (dopo la oncede come uni- ripresa dei voli del 1986) e del legame politana (e i cittadini che abitano attorno all’aeroporto). È lo scenario che c i Firenze “un miglioramento qualitativo ed esteti- di Air con Firenze. co intervento per lo sviluppo aeroportuale d Il volo AF 632 del 29 marzo 1987 ortuali sul tappeto a co” dell’aerostazione esistente che ben venga, ma con i problemi aerop proveniente da Parigi, operato con Saab Firenze e in Toscana viene prima di tutto da ridere... 340 (foto a sinistra), fu infatti la prima linea regolare con l’Europa. Oggi Air France gestisce sei frequenze giornaliere con BAe 146 ed Avro RJ85 (foto a destra).

MARCO IAROSSI MARCO IAROSSI Mobilità terra-terra Agenda ADF Non esiste un problema aeroporto, ma Tra i compiti più urgenti che aspettano forse non deve esistere neppure un ae- l’ADF appena nominata c’è la vigilan- roporto, nell’area metropolitana Fi- za su ciò che sta accadendo nella pia- renze-Prato-Pistoia secondo i vertici na attorno allo scalo e da cui dipendo- della Regione, delle tre Province, dei no le sorti del “Vespucci”. In questo tre Comuni capoluogo e del compren- momento, oltre alla prossima apertura I sorio Empolese-Valdera. Lo si deduce R di cantieri a ridosso della testata nord A N I

dopo la presentazione dei quattro M della pista, sta per essere adottato il O

PASL (Patti per lo Sviluppo Locale) do- C nuovo Piano Strutturale di Firenze, R A ve sono indicati 214 progetti e 27 M con un’unica UTOE (Unità Territoriale “idee progettuali” inerenti ogni aspetto Organica Elementare) che comprende ritenuto importante per la vita e lo svi- aeroporto e area di Castello. luppo dei territori interessati. Sta prendendo forma l’assetto del Progetti sui quali i vari livelli di Go- nuovo Piano di Castello che nel tem- verno locale saranno “obbligati ad an- po si è arricchito di presenze, dai pa- dare d’accordo” perché - hanno spie- lazzi della Provincia al nuovo inse- gato - le opere d’interesse pubblico diamento scolastico per migliaia di non possono essere frenate dall’oppo- studenti (e, se Della Valle vorrà, an-

sizione di singoli Comuni. Sono com- I che il nuovo stadio di Firenze, in S S O presi investimenti per 4 miliardi di eu- R un’area già individuata). Intanto è al- A I ro dal 2007 al 2010, in gran parte per O la fase di pre-progetto la terza corsia C R A

le infrastrutture. Per la mobilità del- M sull’A11 fino a Pistoia che ridisegna l’area metropolitana sono stati presen- tutta la zona di ingresso a Firenze, tati come opere importanti l’alta velo- proprio in corrispondenza dell’aero- cità-alta capacità ferroviaria, la ferro- porto. È in approvazione il nuovo via Pistoia-Lucca, le tramvie di Firen- tracciato della linea due della tram- ze, la terza corsia dell’A1 tra Barberi- via fiorentina modificato nella zona no e Incisa, la terza corsia dell’A11 tra del “Vespucci“ per raggiungere me- Firenze e Pistoia, il raccordo Prato-La- glio l’area universitaria di Sesto Fio- stra a Signa, l’interporto di Prato Gon- rentino, con un nuovo percorso a ri-

fienti. L’aeroporto invece non c’è, né I dosso del confine aeroportuale. S S al presente né al futuro. O R A I O

C Voli nuovi, voli persi R A

Porti e aeroporti M Conferme e smentite per i voli del “Ve- Che differenza passa tra i sistemi por- spucci” con il nuovo orario dello scor- tuali ed aeroportuali? In Toscana ce so 25 marzo. Sterling ha ripreso i voli n’è una essenziale, confermata nel da Copenaghen ed Oslo con Boeing nuovo PIT (Piano Indirizzo Territoria- 737-700 ed ha inaugurato la nuova li- le): il masterplan regionale degli aero- nea da Goteborg, operata con Boeing porti è basato solo su teoriche integra- 737-300 dell’inglese Astraeus. Luf- zioni gestionali tra le strutture che ci thansa ha aperto il volo bisettimanale sono e più o meno come sono, senza da Stoccarda con Avro RJ85. Belle Air alcun cenno a investimenti sulle infra- ha sostituito l’ATR 42 con il BAe 146 A S

strutture; il sistema portuale ha come N sulla rotta da Tirana. ha A H premessa a sinergie e integrazioni il T cancellato la sosta a Torino che era ef- F U potenziamento infrastrutturale per L fettuata su uno dei due voli giornalieri creare capacità adeguate a ruoli e fun- Firenze-Amsterdam. , che da zioni: circa 132 milioni di euro per Li- maggio dovrebbe riprendere l’attività, vorno, 63 milioni per Piombino, 42 ha annunciato per Firenze la riapertu- milioni per Carrara. ra del volo su Tirana e, per la prima Sono previsti interventi sulle banchi- volta, quello per Brindisi. ne, sui fondali (per far attraccare navi Non sono stati aperti i voli di Ger- più grandi), sulle strutture portuali per manwings da Berlino con A319 e incrementare la capacità di gestione di SkyEurope da Vienna con Boeing passeggeri e merci, sulle infrastrutture 737-700. Quest’ultimo, annunciato

di collegamento dei porti con il territo- R dal vettore in un comunicato del 20 E I D rio (strade, autostrade, ferrovie). Inve- R dicembre 2006, è stato spostato su Pi- A B stimenti sono previsti anche per i por- M sa per ragioni di operatività, infrastrut- O ti minori esistenti e per altri pianificati B ture e costi. ha comunicato di e intanto, in febbraio, è stata approva- Nelle foto: una serie di vettori minori o sussidiari di grandi stare valutando assieme alla Regione compagnie che operano su Firenze con aerei turboelica. ta la costruzione del nuovo porto di Dall’alto in basso: il Bombardier Q300 della svizzera Flybaboo Toscana l’impiego del suo Airbus Viareggio per 22 milioni di euro. Chis- (Ginevra); un Saab 2000 della Moldavian impiegato dalla A319 “Corporate Jet” da 48 posti per sà perché la logica costruttiva che va- rumena Carpatair (Timisoara); l’ATR 72 di Express voli business da Firenze a Mosca e le per i porti (ma anche per ferrovie, impiegato su due delle quattro frequenze giornaliere da Dubai. Intanto il velivolo ha operato Fiumicino; il Q400 della Augsburg Airways impiegato da Lufthansa viabilità e interporti) in Toscana non per i voli da Monaco (assieme agli ATR 72 di ); sul “Vespucci” per conto delle squa- vale per gli aeroporti. il Q300 della Austrian Arrows impiegato da Austrian Airlines. dre di calcio del Siena e dell’Inter.

2 / Aeroporto Aprile - Giugno 2007 Patto per cosa? La qualità dell’aerostazione e l’integra- Comune di Firenze e Camere di Commercio chiare con quel che c’è e si confinano an- zione dell’aeroporto di Peretola nel sistema di Firenze e Prato hanno indicato nel cora i progettisti nell’attuale sedime aeropor- aeroportuale toscano: è tutto qui l’interesse miglioramento della qualità dell’aerostazione tuale e nelle attuali strutture, forse è anche della parte pubblica di ADF per lo sviluppo l’unico intervento necessario per il futuro inutile scomodare i grandi architetti. aeroportuale di Firenze secondo il documen- dello scalo dell’area fiorentina. to stilato dal Comune di Firenze e dalle Ca- Integrazione mere di Commercio di Firenze e Prato lo Sulla questione integrazione tra scali to- scorso 8 febbraio in Palazzo Vecchio. Frutto tempo da ADF agli enti locali è considerato scani, evocata ora anche dai soci pubblici di riflessioni e confronti, l’atto è stato conse- ora solo un “utile contributo”. Viene prospet- di ADF, la reazione naturale non può essere gnato ai soci industriali della società di ge- tato invece l’avvio di un concorso internazio- che di sconforto. Il “Vespucci” ha bisogno di stione (Meridiana, Aeroporti Holding, SOGIM) nale sempre per risistemare quello che c’è, più pista, bretella, piazzali ecc., Palazzo Vec- e proposto all’attenzione della città. Visto con un progetto probabilmente di minore chio e le Camere di Commercio di Firenze e che la città istituzionale e politica finora non entità ma firmato da un grande nome del- Prato, invece di pensare alle infrastrutture ne- vi ha posto alcuna attenzione, proviamo a ri- l’architettura. In tale situazione c’è il timore cessarie a far funzionare un servizio pubblico, flettere sui suoi contenuti. che anche su questo intervento si perdano rispondono con intenti d’integrazione gestio- di vista le esigenze del “Vespucci” e magari nale con altri scali, mettendo in prima linea Mancanze si perda la strada. questa volta Siena, poi Grosseto e quindi Pi- La prima cosa da evidenziare è ciò che Il fatto è che Firenze non ha bisogno del- sa. Cosa c'entra con i problemi operativi e la manca dal documento. Un aeroporto, infat- l’ennesimo intervento di restyling, ristruttura- mancanza di capacità del ”Vespucci”? ti, è in sé un sistema di tante componenti zione o ampliamento modulare delle struttu- Quale funzione dovrebbe avere per l’area (strutture lato aria e lato terra, strumentazioni, re esistenti. C’è bisogno della costruzione di fiorentina lo scalo di Ampugnano, immerso procedure e spazi aerei, collegamenti con la una nuova moderna aerostazione in un nuo- nella splendida campagna senese, con i città ed il territorio) ed ognuna deve funzio- vo assetto dell’area terminale, con adegua- suoi 1.300 metri di pista? Se anche il Monte nare in modo adeguato. I so- dei Paschi, suo principale ci pubblici trattano solo un azionista, riuscisse a piegare i aspetto della componente veti regionali agli investimenti lato terra, l’aerostazione, e aeroportuali ed a fare una non fanno cenno a niente di pista migliore, di 2.000-2.300 tutto il resto: pista, bretella, metri, cosa si otterrebbe? A piazzali, area merci, par- Siena potrebbe operare una cheggi, ecc. La mancanza quota di voli low cost e char- più grave riguarda il lato aria, ter (come a Parma, Cuneo o cioè il sistema di pista, bretel- Perugia), allentando la pres- la e piazzali. Tra questi spicca sione di tale traffico su Pisa, l’assenza della bretella di rul- ma per i problemi aeropor- laggio, la struttura più impor- tuali dell’area fiorentina non tante che era inserita nel cambierebbe niente. L’ipo- masterplan redatto ed ap- tesi, comunque, è troncata provato ai tempi dell’ADF sul nascere dal masterplan

pubblica e che fino a un po’ I aeroportuale regionale con- S S

di tempo fa era l’unica strut- O tenuto nel PIT che esclude R A I

tura di volo che in qualche O qualunque potenziamento C R

modo compariva negli atti A della pista senese. M degli enti locali. Delle conse- Per Grosseto la citazione guenze disastrose della pista corta e penaliz- ti sistemi di parcheggi, viabilità di accesso, in- è ancora più bizzarra: ve l’immaginate qual- zata e della mancanza della bretella di rul- tegrazioni con i trasporti su rotaia, con il par- cuno che per andare e venire dall’area fio- laggio per la funzionalità del “Vespucci” par- co e tutto il resto. Per fare ciò occorrono spa- rentina passa dalla Maremma per poi risalire liamo in altre parti del notiziario e comunque zi adeguati, con i necessari ampliamenti del l’intera regione? Roba da Grand Tour in car- sono sempre le solite. sedime aeroportuale (di spazio nella piana rozza stile ‘800. L’ipotetico intento d’integra- per ora c’è n'è quanto se ne vuole, se si vuo- zione potrebbe riguardare. come per Siena, Aerostazione le...). E per avviare un concorso, che non scambi azionari o cose simili tra gestori che, L’unico intervento concreto indicato nel può che avere un’ottica di lunga scadenza, di nuovo, non hanno niente a che vedere documento riguarda l’aerostazione. Gli im- occorre ancor prima avere un’idea chiara e con i problemi operativi del “Vespucci” e pegni sottoscritti dai soci pubblici prevedono: definitiva di quello che sarà l’assetto del “Ve- con la carenza infrastrutturale dell’area fio- - la consegna al nuovo Consiglio d’Am- spucci” da qui al futuro ed indicarla nel ban- rentina. ministrazione dell’analisi e della progettazio- do di concorso. L’attuale no alla nuova pista Delle ipotesi d’integrazione con Pisa e ne predisposta dall’attuale management di è un “no per sempre”, e quindi Firenze è con- del loro grado di attinenza con le carenze in- ADF, quale contributo per la definizione della dannata all’attuale pista e alle scelte conse- frastrutturali di Firenze si è già scritto all’infini- nuova aerostazione; guenti sulle altre strutture? Oppure è un “ora to. “Fare sistema”, “sinergie” e “integrazioni” - l’indizione di un concorso internaziona- no” e quindi il sistema aeroporto deve tene- sono bellissimi propositi dove e quando ne le, su parametri di qualità ed efficienza ope- re conto di uno spiraglio futuro? La cosa non sussistano esigenze e condizioni. I problemi rativa, secondo i più elevati standard inter- è di poco conto, perché se non si considera del “Vespucci” e dell’accessibilità dell’area nazionali; di efficienza energetica operativi e niente di tutto questo e si mantiene lo scalo fiorentina dei quali si dovrebbero occupare i di compatibilità ambientale; estetici. nel limbo del “chi vivrà vedrà” (mentre attor- soci di ADF (soprattutto quelli pubblici) e le In sostanza, il progetto di risistemazione no, nella piana, succede di tutto) si va dav- istituzioni locali sono altra cosa. È bene ricor- dell’attuale area terminale consegnato da vero poco lontano. E se ci si limita a vivac- darlo sempre.

Aprile - Giugno 2007 Aeroporto / 3 Bluff ambientale Che la politica aeroportuale toscana sia La politica aeroportuale toscana continua di infrastrutture viarie e ferroviarie, il delicato distorta in ogni suo aspetto dalla logica dei ad essere distorta da differenti metodi assetto territoriale ed idrogeologico della zo- due pesi e delle due misure è cosa nota. di analisi nei vari ambiti territoriali na, l’espansione dello scalo civile su aree Che ciò si espliciti nel modo più palese ma e valutazioni parziali delle esterne con l’abbattimento di un nucleo abi- anche più odioso in una questione delicata problematiche del “Vespucci”. tato previsto dal masterplan approvato, e lo come quella ambientale è altrettanto noto spostamento della stazione ferroviaria per e noi lo denunciamo su quasi ogni numero espandere il terminal aeroportuale. Nessuna di questo notiziario. Nella prima copia (otto- traffico. Nessun cenno viene fatto alle pro- informazione risulta su monitoraggi ARPAT del bre 1997) dedicammo alla questione un’in- blematiche del “Galilei” di Pisa che il gestore “Galilei” e sull’attuale popolazione esposta tera pagina sotto il titolo “L’inquinamento SAT ha ben presenti e affronta quotidiana- al rumore aeroportuale (nei documenti alle- NON è uguale per tutti”. Si resta però sgo- mente: la contiguità del terminal civile e di gati alla procedura per l’approvazione del menti nel leggere oggi il Rapporto Ambien- una delle testate delle piste con gli abitati, la masterplan, nel 2001, erano quasi 2.000 le tale del masterplan degli aeroporti inserito congestione dell’area tra l’aerostazione e le persone nella fascia oltre i 60 decibel, con si- nel nuovo PIT (Piano d’Indirizzo Territoriale), prime abitazioni per la presenza di altre gran- tuazioni anche oltre il limite di 65 decibel). che ripropone letture quanto- Nessuna valutazione è dedicata meno incomplete invece di agli effetti ambientali dall'ecce- porre rimedio alle distorsioni con zionale incremento di traffico, politiche di sistema. passato dal 2001 ad oggi da 1,3 a 4 milioni di passeggeri, né agli Kyoto-Firenze effetti che avrebbe la crescita fi- Il documento parte dai no a 8 milioni ipotizzata nell’ulti- massimi sistemi, dalle considera- ma versione del masterplan. zioni generali sugli equilibri am- Non è riportata alcuna informa- bientali scaturiti dal protocollo di zione sullo stato di attuazione Kyoto, passa dai vari atti in ma- della zonizzazione acustica del- teria dell’Unione Europea e sul l’intorno aeroportuale, obbliga- costo ambientale dei trasporti, toria anche per Pisa (è stata fat- dalle azioni per il contenimento Pisa ta o no?), nè sulle misure antiru- delle emissioni del trasporto ae- more già adottate dalla SAT, co- reo messe a punto da organismi me le barriere a protezione delle internazionali, quindi si focalizza abitazioni più vicine ai piazzali, le sulla Toscana inquadrando il so- procedure di volo antirumore, lo aeroporto di Firenze. l’uso prevalentemente unidire- Il “Vespucci”, al solito, è di- zionale della pista per limitare i pinto prima di tutto come un voli sulla città . Non ci sono valu- problema, un’emergenza in tazioni sull’incidenza dei voli mili- un’area considerata di “critici- tari che costituiscono un altro tà ambientale” per le tante in- 50% del traffico, nè degli effetti frastrutture, insediamenti e atti- del traffico merci, sul quale pun- vità esistenti o previste. E con ta molto la Regione, che opera tutte queste criticità presenti e prevalentemente in orario not- future, l’unica presenza da argi- turno e spesso con velivoli vec- nare è l’aeroporto, confermato chi e rumorosi provenienti da come struttura che non ha alcuna possibili- paesi del terzo mondo o dalle ex Repubbli- tà di espansione perché neanche un metro Modello pisano che sovietiche (ad esempio I voli cargo pro- quadro delle centinaia di ettari di territorio li- mossi recentemente dalla Regione Toscana bero nella piana attorno allo scalo deve es- La scarsa attenzione del PIT per la que- e dalla COOP per far arrivare a Pisa prodotti sere utilizzato per opere aeroportuali. Per il stione ambientale dello scalo di Pisa ri- agricoli dal Burkina Faso). “Vespucci” vengono poi riportate conside- sulta particolarmente sorprendente, Tutti aspetti - lo ripetiamo - che le auto- razioni inerenti la vicinanza agli abitati, i mo- perché il rapporto costruttivo instau- rità aeroportuali pisane hanno ben presen- nitoraggi del rumore di ARPAT, la popolazio- rato là tra aeroporto e territorio e tra ti, che erano in gran parte trattate corretta- ne interessata dai vari livelli di emissioni acu- istituzioni ed aeroporto dovrebbe esse- mente negli studi connessi al masterplan stiche (ma si dimentica di ricordare che nes- re assunto proprio come modello per il del 1997 e che in parte sono state ricordate suna zona residenziale è esposta a livelli su- sistema toscano. Nonostante i tanti nello studio preliminare al masterplan regio- periori al limite di legge dei 65 decibel), l’au- aspetti ambientali da gestire per le di- nale della Giorgio Fossa Sas lo scorso anno. mento di emissioni inquinanti in caso di cre- mensioni della struttura, la sua localiz- È curioso che nel PIT e documenti ambien- scita del traffico aereo, la zonizzazione acu- zazione in rapporto alla città, l’entità e tali annessi non se ne faccia cenno, dedi- stica dell’intorno aeroportuale, completata la tipologia di traffico, tutto è impernia- cando invece tanta attenzione al peso del nel 2005, ecc. to sulla consapevolezza generale del- “Vespucci” di Firenze sugli equilibri del pro- Niente di tutto questo è dato sapere de- l’importanza dello scalo quale servizio tocollo di Kyoto. gli altri scali, in particolare delle due strutture pubblico, sul supporto degli enti locali maggiori per dimensioni di piste e sedime, per i progetti della SAT e sulla gestione “Approccio equilibrato” cioè Pisa e Grosseto, anch’essi scali cittadini - e non strumentalizzazione - dei pro- Tra le tante attenzioni per il “Vespucci” per la distanza dai rispettivi centri urbani (ri- blemi ambientali per assicurare la con- manca però qualunque analisi dei costi am- spettivamente 1,5 e 2 km) ed interessati da vivenza meno problematica possibile bientali prodotti dalle sue carenze strutturali operatività notturna e da ogni tipologia di con i cittadini. (pista limitata e assenza della bretella) e dei

4 / Aeroporto Aprile - Giugno 2007 Bluff ambientale benefici che deriverebbero dalla soluzione tuali ed i loro intorni, con enormi vantaggi volte su queste pagine. La testimonianza più di tali problemi. È vero che lo scalo fiorentino per tutti. Ci sono poi gli interventi sulle infra- autorevole per le istituzioni toscane ci fu lo non ha mai superato per emissioni alcun limi- strutture di volo che contemporaneamente scorso anno in Palazzo Vecchio al convegno te di legge, ma sarebbe quantomeno inte- migliorano l’operatività dello scalo e l’impat- sull’acustica, quando il rappresentante della ressante valutare tali aspetti. Anche perché to dei voli sul territorio, come la realizzazione Regione Emilia Romagna raccontò l’allun- la realizzazione di strutture che assicurino di una pista con orientamento più favorevo- gamento della pista dell’aeroporto di Bolo- adeguata capacità aeroportuale, efficien- le rispetto agli abitati, o l’allungamento delle gna quale più importante intervento di ridu- za nella gestione del traffico aereo, l’elimina- piste esistenti secondo l’ormai noto concetto zione del rumore attuato nell’ambito del si- zione dei colli di bottiglia e delle situazioni “più pista meno rumore” raccontato infinite stema trasportistico regionale. congestionate è una delle Il documento ambien- azioni basilari raccoman- tale connesso al PIT tosca- date nel cosiddetto “ap- no richiama varie volte proccio equilibrato” alla ge- l’approccio equilibrato, stione del rumore introdotto ma non considera in alcun dall’ICAO (International Civil modo queste opportunità Aviation Organization) e fat- e cosa significherebbe per to proprio dall’Unione Euro- il “Vespucci”, la piana e gli pea, per aiutare il processo abitati circostanti l’esisten- d’integrazione col territorio za di strutture di volo più

delle attività aeroportuali. funzionali che permettano 3 Un traffico aereo più fluido, 2 agli aerei di potersi alzare o

che abbatte i ritardi ed i di- 05 di mettere le ruote a terra rottamenti dei voli, elimina o Firenze al primo tentativo o co- riduce le attese degli aerei munque nel più breve tem- sui piazzali ed in volo, ottimiz- po possibile eliminando de- za le procedure e le movi- cine di minuti di attesa a mentazioni a terra, oltre agli terra e in volo, riducendo il ovvi benefici per il servizio of- carburante bruciato e ab- ferti, si traduce in una drasti- battendo le emissioni inutili. ca riduzione del consumo di Possibile che tutti questi carburante e quindi delle aspetti della questione am- emissioni inquinanti (gassose bientale a Firenze e in To- e acustiche) sia in atmosfe- scana non interessino pro- ra, sia nelle aree aeropor- prio a nessuno?

Dimenticanze Progressi

Tra i tanti studi prodotti e dimenticati nella vicenda aeropor- In molti studi ambientali toscani, italiani ed europei conti- tuale toscana, ce n’è uno significativo in relazione all’aspet- nua a trasparire un atteggiamento prevenuto verso il to ambientale risalente alla fine degli anni ottanta, connes- trasporto aereo con scarsa o nulla attenzione per i progres- so ad una valutazione dei vari scenari aeroportuali toscani si fatti dal settore. Quello aereo è l’ambito trasportistico condotta dall’IRPET per conto della Regione. Confrontava che più ha ridotto l’impatto ambientale, processo iniziato l’impatto delle diverse ipotesi considerate: il nuovo aero- già dagli anni settanta, prima che nascessero tante anime porto di Firenze S. Giorgio a Colonica (allora ripreso in con- ambientaliste e protocolli vari. Da allora i motori aerei han- siderazione), Peretola potenziato con la nuova pista (proget- no ridotto del 70% il consumo di carburante e di conse- tata dalla SAF), Peretola migliorato con il potenziamento del- guenza si sono ridotte le emissioni, e di circa 20 decibel il la pista esistente, l’aeroporto di Pisa potenziato (secondo il rumore emesso, con una riduzione del disturbo acustico di progetto della SAT allora denominato “Galilei 2000”). Con circa il 75%. Dal gennaio 2006 i nuovi velivoli prodotti de- riferimento all’aspetto più significativo, quello acustico, l’esi- vono rispondere al cosiddetto “Chapter 4”, che presenta to fu il seguente (dal minore al maggiore impatto sulla po- una ulteriore riduzione di rumorosità di circa 10 decibel ri- polazione): 1. nuovo aeroporto S. Giorgio a Colonica; 2. spetto al precedente “Chapter 3“. nuova pista Peretola; 3. potenziamento pista esistente Pe- Su entrambi gli aspetti organismi internazionali, industrie retola; 4. potenziamento aeroporto Pisa. aeronautiche ed enti di tutto il mondo proseguono le ri- In particolare, tra le due soluzioni meno silenziose (3 e 4), il cerche per rispondere a nuovi obiettivi di riduzione delle potenziamento di Pisa risultava cinque volte più impattante emissioni, obbligatori per assicurare il futuro del traspor- per numero di persone interessate dal rumore aeroportuale to aereo. Questo processo vede in prima fila anche la To- ed otto volte e mezzo per numero di abitazioni rispetto al scana, perché vari progetti internazionali in corso stanno potenziamento dell’esistente Peretola. Da allora gli scenari coinvolgendo le università di Pisa e Firenze, in collabora- sono profondamente cambiati per l’evoluzione della tecno- zione con importanti industrie aeronautiche e organismi di logia aeronautica, delle normative, dei metodi di valutazio- settore. Nelle valutazioni sugli assetti futuri degli scali to- ne, ecc., con una drastica riduzione degli impatti che ha scani si deve tenere conto anche di questa salutare corsa interessato o interesserebbe tutti gli scenari, ma in ottica alla riduzione degli effetti ambientali del traffico aereo pri- comparativa il confronto tra le diverse soluzioni può essere ma di tarpare le ali irrimediabilmente ad un aeroporto e ad considerato tutt’ora valido. un territorio.

Aprile - Giugno 2007 Aeroporto / 5 Aerei e aeroporto Nel momento in cui tutti sembrano aver La pista corta e penalizzata del gio) salvo sporadici charter. Paradossalmen- seppellito la questione pista (vecchia e nuo- “Vespucci” resta uno dei problemi prioritari te anche questi piccoli velivoli da 30-100 po- va), vale la pena aggiornare lo scenario fio- per l’accessibilità dell’area fiorentina. sti costretti a saltare Firenze, sono sempre più rentino. Attualmente i voli di linea del “Ve- presenti a Pisa e Bologna. spucci” sono operati per I turboelica, da 30 a un 40,2% da Airbus (Alita- 90 posti, manterranno lia e Meridiana), 30,3% sempre la gestione di da BAe 146 ed Avro RJ85 una quota di traffico per (Air France, Belle Air, Luf- i voli più brevi ed a mino- thansa e Brussels Airlines), re domanda. Ma in certi 24,4% da turboelica ATR, casi anch’essi vengono Bombardier e Saab (Ali- impiegati a Firenze per talia, Austrian Airlines, l'impossibilità di operare

Carpatair, Flybaboo, Luf- A con jet regionali, come S N

thansa), 4,1% da Boeing A per Austrian Airlines da H T F U

737 (Sterling). L Vienna, Lufthansa da I BAe 146 e gli Avro Monaco o Carpatair da Bombardier CRJ900 e Embraer 190 sono i naturali sostituti scelti dagli operatori di RJ, che erano e restano BAe 146 ed Avro RJ. Nella foto sopra: un CRJ900 della Lufthansa Cityline. Timisoara e sulle rotte più gli unici aerei ideati per Sotto: un Embraer 190 della Régional nei colori di Air France. lunghe, come quelle piste “difficili”, proseguo- dalla , si porrà no il graduale processo probabilmente presto il di alienazione che prima problema della loro sosti- o poi sarà completo. Se tuzione. Air France l’ha rimanda- Al di là comunque di to ancora, scegliendo di aerei vecchi e nuovi, usare gli RJ85 di CityJet conferme o sostituzioni, reperiti sul mercato del- velivoli fuori produzione e l’usato, Lufthansa ha nuovi progetti, i problemi riavviato il processo di so- operativi indotti dall’at- stituzione dei suoi RJ85 tuale pista colpiscono con i CRJ900 e gli Embra- tutti i modelli, dagli Airbus

er 190, dopo lo stop se- R agli ATR passando dai E A R

guito alla cancellazione B BAe, e tutte le rotte brevi, M del progetto Dornier 728. E medie e lunghe. Si tratta Gli Airbus ed i Boeing, che sarebbero i può variare da un comandante ad un altro. di una sorta di gabella imposta a chi vuol più adatti per le rotte a maggiore domanda I nuovi jet regionali Bombardier ed Em- accedere all’area fiorentina, ma anche allo per l’area fiorentina, non hanno niente a braer, naturali sostituti per gli operatori di stesso sistema dell’area metropolitana, viste che vedere con le caratteristiche dei BAe e BAe, non sono progettati per piste corte ma le difficoltà nei collegamenti che possono con le piste corte e penalizzate da ostacoli. per rotte, fasce orarie o bacini d’utenza a crearsi per tutti gli utenti. Alcuni modelli vi si adattano, grazie alla po- minore domanda. Per questo sono sempre Per questo la questione pista, con la tenza dei motori e in certi casi a modifiche più impiegati per sviluppare voli diretti tra cit- sua “lunghezza”, la presenza di ostacoli, le tecniche, ma mantengono sull’attuale pista tà e regioni europee senza passare dai difficoltà di atterraggio, dovrebbe essere di Firenze un’operatività marginale. Per que- grandi hub congestionati. Per operazioni re- una priorità assoluta nelle infrastrutture per sto alcuni vettori valutano di potervi opera- golari richiedono piste più “normali”, quindi l’accessibilità dell’area fiorentina e non un re, molti altri no, e per uno stesso vettore la non vengono impiegati sull’attuale “Ve- problema da rifuggire tra rassegnazione e valutazione della situazione contingente spucci” (soprattutto per i limiti all’atterrag- incoscienza. Primo BAe, vent’anni fa Peretola, 2 maggio 1987: Nel novembre 2001, con il pro- venti anni fa atterrava per la totipo della terza versione ap- prima volta a Firenze un BAe pena completato (l’Avro RJX), la 146, un esemplare del Queen’s produzione dei regional jet del- Flight della Royal Air Force pilo- la British Aerospace fu improvvi- tato per l’occasione dal princi- samente interrotta. Ad oggi il pe Carlo d’Inghilterra in visita BAe 146 resta l’unico jet nato nella nostra città (foto a fian- per operare su piste limitate e co). Per Firenze il quadrigetto vicino ad aree abitate, con bas-

inglese è stato l’aereo simbo- T sa velocità di avvicinamento, at- I M

lo del rilancio dell’aeroporto M terraggio e decollo corto ed A Z

negli anni novanta. Iniziò a N estrema silenziosità. Come tutti O D operare voli di linea nel 1989 R gli aerei di successo e dalle ca- O con la belga DAT per conto di G ratteristiche ineguagliate, i BAe Sabena, quindi è stato utilizzato da Air UK, (poi Meridiana), 146 e gli Avro RJ stanno vivendo un allungamento di vita nel mercato per conto di Alitalia, Club Air ed è usato tutt’ora da Air dell’usato, mentre i maggiori vettori l’anno sostituito o lo stanno sosti- France, Belle Air, Lufthansa e Brussels Airlines (ex Sabena). tuendo con nuovi jet regionali.

6 / Aeroporto Aprile - Giugno 2007 www.Italia.it Anche la Presidenza del Consiglio, con il Di- partimento per l’Innovazione e le Tecnologie, s’è messa a creare caos nell’accessibilità del- l’area fiorentina. Il nuovo sito internet ideato per promuovere l’Italia nel mondo, alla voce “Arrivare in aereo”, incappa prima di tutto in un pasticcio simile a quello del codice unificato tra Pisa e Firenze che aveva creato tanta confusio- ne negli scorsi anni, presentando indifferente- mente Peretola e Pisa “Galilei“ come scali di Fi- renze. Quindi, chiedendo “Firenze Peretola”, dei 18 voli internazionali disponibili ne indica

correttamente solo due: Londra Gatwick di Me- R E A R ridiana e Parigi CDG di Air France/Alitalia. Altri B M tre voli (Amsterdam, Barcellona e Madrid di E Meridiana) sono segnalati solo dopo le combi- zioni del velivolo sulla pista fiorentina. Dopo La compagnia svizzera Flybaboo, che collega nazioni Alitalia via Roma o Milano. un periodo di sospensione, il collegamento ri- Ginevra e Firenze con Bombardier Q300, ha Gli altri 13 voli del “Vespucci” non sono ripor- prese nell’ottobre 1995 con Fokker 70 da 79 ordinato alcuni esemplari di Embraer 190 con l’optional “steep approach” per riuscire tati. Le rispettive destinazioni sono offerte solo posti e quindi, dal 1996, fu introdotto il BAe a scendere sulle piste difficili del City Airport tramite Alitalia con cambio in uno dei due hub 146 da 93 posti della CityJet, più adatto alla pi- di Londra, Firenze, Lugano e Sion. nazionali, ma in molti casi viene offerto anche sta del “Vespucci” ed infine dal marzo scorso è un giro assurdo con due scali intermedi, come iniziata la sostituzione dei vecchi BAe 146 con Tirana-Roma-Milano-Firenze. Se non viene tro- la versione Avro RJ85 da 95 posti, acquisiti da Scherzi a parte? vata la combinazione via Roma o Milano, Fi- CityJet. Negli anni le frequenze sono aumenta- renze risulta irraggiungibile. La beffa si comple- te raggiungendo il culmine nella stagione stiva Mentre all’aeroporto di Firenze non viene per- ta scegliendo la voce “Firenze/Pisa Galilei”: 2006 con sette voli giornalieri (ora sono sei). messo neppure un mq di sviluppo, il Monte dei qui vengono segnalate molte destinazioni di- Ciononostante il collegamento è spesso esauri- Paschi di Siena ha annunciato in un comunica- rette (non tutte), comprese quelle dei vettori to e necessiterebbe di ulteriori potenziamenti, to ufficiale ed interviste televisive l’accordo low cost come Ryanair ed EasyJet. ma per ora Air France continua a ritenere non con il gruppo di investimenti Galaxy per lo stu- Tanto per fare un esempio, per il nuovo sito Fi- praticabile l’attuale pista per gli Airbus A318 dio di un progetto di sviluppo dell’aeroporto di renze si può raggiungere da Bruxelles o con (123 posti) e A319 (135-142 posti) che ha diret- Ampugnano “per svariati centinaia di milioni cambio volo a Fiumicino e Malpensa con Ali- tamente nella propria flotta, né possono opera- di euro”(!!). Intanto, dalla cronaca locale de La talia, o partendo da Charleroi e passando da Pi- re i nuovi Embraer 190 della sussidiaria Régio- Nazione, il sindaco di Pisa Fontanelli ha chie- sa con Ryanair, ma non c’è traccia del volo di- nal ed i CRJ1000 ordinati dalla Brit Air, entram- sto la realizzazione di una terza pista per l’ae- retto Bruxelles-Firenze. Invitiamo enti e autori- bi da 100 posti. roporto “Galilei” per proseguire il ritmo di svi- luppo del traffico degli ultimi anni, ritenuto fondamentale per l’area pi- sana, e ridurre l’impatto dei voli sul- la città provocato dalle attuali piste. “Scherzi” a parte o pesci d’aprile fuori tempo?

Un Bombardier CRJ900 dell’Air Nostrum nei colori di Iberia. Il

Z principale vettore spagnolo O

N sta intensificando i voli diretti U M

sull’Italia con i jet regionali. L’ultima E S

O linea aperta è la Valencia-Bologna. J tà del “Vespucci” e dell’area fiorentina a inter- venire sulla Presidenza del Consiglio perché Associazione “V. Giannotti” per lo sviluppo dell’aeroporto di Firenze sia posto rimedio a tanto scempio informativo.

20 anni di Air France Chiunque volesse contribuire alla nostra causa e ricevere il trimestrale “Aeroporto”, può effettuare un versamento Vent’anni fa, il 29 marzo 1987, Air France ini- sul c/c postale n° 14413504 intestato all’Associazione. ziava ad operare su Firenze con la linea dal Charles de Gaulle di Parigi. Per i primi anni il L’iscrizione prevede una quota minima annua di 30,00 euro per volo fu operato con turboelica Saab 340 da 33 le persone fisiche ed un contributo libero per enti e società. posti della sussidiaria Europe Air, rivelatosi pe- rò subito troppo piccolo per la domanda da Il vostro aiuto è di vitale importanza in quanto l'attività servire, quindi con ATR 42 della Brit Air da 42 dell'Associazione si basa sulle quote associative posti. Nel febbraio 1989 la compagnia france- e sul lavoro volontario degli iscritti. se provò ad introdurre il jet regionale Fokker F.28 da 79 posti, ma si scontrò con veti posti Aiutateci a sostenere il “nostro” aeroporto! dalle autorità aeroportuali toscane alle opera-

Aprile - Giugno 2007 Aeroporto / 7 La famiglia di jet regionali Bombardier CRJ si sta diffondendo anche in Italia, dove è stata scelta sia da (dieci CRJ900), sia da Myair.com (quattro CRJ900 e 15 CRJ1000). A sinistra: un’anticipazione grafica di un CRJ1000 nei colori della low cost Myair.com.

Regioni europee Dopo Air One CityLiner, un altro vettore ita- liano - la low cost veneta Myair.com - sta tes- R E

I sendo la rete di voli intraeuropei con i nuovi D R

A jet regionali Bombardier CRJ900 da 90 posti B M

O (e prossimamente con i CRJ1000 da 100 po- B sti). I collegamenti uniscono scali regionali italiani con molte città europee senza passa- Editoria aviatoria fiorentina re dai grandi hub congestionati, facilitando le Tra le varie realtà aeronautiche misconosciute relazioni e la mobilità dei cittadini tra le re- nella nostra città, c’è anche una lunga tradizio- «È stato finalmente dato il via al costruendo ae- gioni d’Europa. Myair.com vola al momento ne nell’editoria di settore. A Firenze ha sede roporto di Firenze, che sorgerà presso San Gior- verso destinazioni quali Bordeaux, Lille, Lio- una delle maggiori riviste specializzate italiane, gio a Colonica. La vicenda, è il caso di dirlo, ri- ne, Metz-Nancy, Nantes, Sofia, ecc. L’inade- sale a quasi venti anni fa, quando si cominciò a la più antica per continuità, che proprio nel guatezza della pista del “Vespucci” continua sentire l’esigenza di un aeroporto più grande e maggio 2007 festeggia il 400° numero raggiun- a tenere lontano dall’area fiorentina questo ti- moderno, se non nuovo addirittura. Dopo anni po di voli. to in 35 anni ininterrotti di pubblicazioni: JP4 di inutili discussioni e progetti un primo passo Mensile di Aeronautica. Dal 1972, dalla reda- avanti si ebbe nel marzo 1967; infatti in questo zione fiorentina, viene raccontata ogni mese la periodo, grazie all’azione di Franco Tancredi, Aeroporti “Comunitari” realtà nazionale e internazionale del mondo esponente del turismo fiorentino, si costituì un dell’aviazione civile e militare, industrie aero- “Comitato Promotore” con seri intenti di lavo- Con il Regolamento (CE) N.158/2007 del 16 nautiche, infrastrutture aeroportuali, compa- ro. Nel maggio 1968 il Consiglio Superiore di febbraio 2007 la Commissione Europea ha gnie e forze aeree, ed inevitabilmente sulle sue Civilavia approvò il progetto di massima e nel aggiornato l’elenco degli aeroporti “comuni- pagine è scorsa l’intera questione aeroportuale luglio dell’anno successivo il Consiglio Supe- tari”, gli scali appartenenti ai 27 paesi del- toscana. Curiosando nei primi numeri della ri- riore dei Lavori Pubblici dette il benestare al l’Unione che gestiscono un traffico commer- vista si possono ritrovare momenti significativi progetto definitivo. La Società per la costruzio- ciale non occasionale superiore a 15.000 e purtroppo assolutamente attuali come quello ne dello scalo è stata costituita nel giugno 1971 unità passeggero all’anno. In totale sono riportato qui a destra. ed il pacchetto azionario è in gran parte nelle comprese 395 strutture, suddivise in tre ca- Intanto, nel febbraio 1971, il Governo aveva mani di Enti e Banche toscane». tegorie: la prima individua scali con traffico emanato la Legge 111 (sotto) che stanziava 35 JP4 Mensile di Aeronautica tra 15.000 e 150.000 passeggeri, la seconda miliardi per tre nuovi scali ed altri interventi su 1973 tra 150.000 ed 1,5 milioni, la terza oltre un aeroporti esistenti. milione. In Italia sono censiti 37 aeroporti Compiuto il misfatto del 1974, con la cancellazione del progetto ed il rifiuto dei finanziamen- (sui 102 aperti al traffico civile), 7 nella prima ti da parte della Regione Toscana, si cerca di correre ai ripari. Nel giugno 1975 viene data no- categoria, 13 nella seconda e 17 nella terza. tizia di una visita a Firenze del direttore generale di Civila- La Toscana compare con gli scali di Pisa e Fi- via, gen. Moci, seguita dalla dichiarazione ufficiale secon- renze, entrambi in categoria 3. LEGGE 25 FEBBRAIO 1971, n.111 (GU n. 080 del 31/03/1971) do cui Peretola sarà dotata di pista e strumentazioni adegua- te. «Sembra finalmente avere uno sbocco positivo la trava- COSTRUZIONE DI NUOVI AEROPORTI DI gliata situazione aeroportuale di Firenze» commentavano FIRENZE,NAPOLI E DELLA le cronache 32 anni fa. «I lavori prenderanno il via entro SICILIA SUD-OCCIDENTALE breve e, condotti sollecitamente, potrebbero render agibile Anno 11 - Numero 2 (AGRIGENTO), N° progressivo 39 - Aprile - Giugno 2007 COMPLETAMENTO DEL NUOVO la pista fin dal 1976». Ovviamente anche questo intervento AEROPORTO CIVILE DI OLBIA fu rifiutato dalle autorità toscane. Trent’anni dopo, nel set- Notiziario trimestrale dell’Associazione - COSTA SMERALDA - tembre 2005, la rivista ha ospitato l’articolo più recente sul- “Valentino Giannotti” per lo Sviluppo E COMPLETAMENTO, dell’Aeroporto di Firenze le vicende del “Vespucci” dal titolo significativo “Firenze: AI FINI DELL’ATTIVITÀ AEREA Direttore responsabile: Marco Iarossi CIVILE,DI TALUNI AEROPORTI eutanasia di un aeroporto”, dedicato all’atteggiamento de- Redazione: Marco Iarossi, Sergio Iarossi MILITARI APERTI AL TRAFFICO gli amministratori locali verso il proprio scalo aereo e la ri- AEREO CIVILE. Autorizzazione del Tribunale di Firenze proposta del progetto nuova pista. n° 4710 del 24/7/1997

La tradizione editoriale fiorentina in materia di aviazione è però ancora più antica: nel 1945, Stampa: Grafiche Cappelli - Osmannoro (FI) infatti, nasceva nella nostra città la prima rivista moderna di settore italiana, “Ala”, su iniziati- va di Giorgio Bonsi, pilota, ingegnere aeronautico e per tutta la vita promotore di iniziative a sostegno di Firenze e del suo scalo aereo, fino alla sua scomparsa nel 1994 (per queste attività è ricordato assieme a Vasco Magrini e Luciano Nustrini con la targa apposta nel 2001 nella sa- Associazione “Valentino Giannotti” per lo Sviluppo dell’Aeroporto di Firenze la chek-in del “Vespucci”). Tra le mille peripezie di quel difficile dopoguerra, la rivista raccon- Casella Postale 1463, Firenze 7, tò l’aviazione nazionale e internazionale che rialzava le ali dopo i disastri del periodo bellico, 50121 Firenze compresa la ripresa dei voli dal nostro scalo di Peretola. Tel. e fax 055/330601 Email [email protected] Presidente: Giorgio Morales Chi volesse ricevere Aeroporto in formato digitale (PDF) è pregato di Sede legale: c/o Studio Marino comunicare il proprio indirizzo email a: [email protected] Via Condotta 12, 50122 Firenze

8 / Aeroporto Aprile - Giugno 2007