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do tracciando molti itinerari sulle vicine pareti. sullevicine moltiitinerari do tracciando La gestionevenne affidataallaguidaPiero Mazzorana che halasciato ilsuoricor- nuova presenza alla dinumerose inaugurazione autorità ediunfolto pubblico. tornò avivere 1957siassistette ilrifugio eil14luglio aduna In appenadueanni, delClub zione Cadorina Alpino Italiano). Sindaco allora ta daifratelli Monti (Attilio, –la volontàMa spintaesostenu- fu–allora diunaricostruzione ancora piùforte tero aquellaennesimasfortuna. inermi assistet- abitantidellavalle gli Da Auronzo, completamentestrusse lacostruzione. 1955unincendio nellanotte di- sul16aprile Ma ledisavventure finite: nonerano guidaauronzana Caldart. Bruno dellagrande dicato memoria alla venne inseguitode- qualeilrifugio epoiancora alla unaricostruzione montagne Poi abbandonodelle un’altra unaltro econ arrivò inevitabile laguerra guerra divenne – anziunadellemete piùfrequentate delleDolomiti. eredi degni diDulferePreuss; Mary Varale... Cassin, Dimai, Comici, po: divenne eritrovo deltem- scalatori Il rifugio dunquebased’appoggio igrandi per perl’arte...”. l’arte impossibilità..., inviolabilità, altezza, – “...bellezza, ca enelleloro pareti esonoespresse erano –come aveva già detto Paul Grohmann Le Tre Cime l’essenzadellanuova erano epo- piùpregiati. pite neimarmi neimarmi to scol- simili–perlaloro artisti bellezzaeperfezione–adopere distraordinari delle ideatori agli razione dellagoc “vie Nel giro dipochi annileTre Cime divennero l’empireo dell’alpinismodandoispi- apagamento di servizio “corriere acavallo”. sichiamava Principe Umberto Rifugio vantava allora diun egià pronto: era fugio manel1925ilnuovo ri- Ci vollero parecchi anni, lasuaricostruzione. siderazione delClub laSezioneCadorina Alpino Italiano prese incon- Riconquistata lapace, linea. dellaprima no daitiri nonostante fortemente lasuaposizionelomantenesse lodevastò lonta- La guerra ai PianidiLavaredo. volto diventando italianasituata diguerra nellevicende dellabaselogistica parte 1912 esolodopotre stato anni–quandoancora nonera completato –venne coin- iniziònel dopomolte discussionieperplessità, delRifugio La costruzione Auronzo, I L Itinerario escursionistico. DIFFICOLTÀ 3-4 ore. DURATA ratterizzato dacontinuisaliscendi. 400-550 metritotali,tenendocontochesitrattadiuntragittoinquota,maca- DISLIVELLO delle Tre Cime.Segnavia:tracce. Discesa: ritornoaForcellaColdiMezzoattraversandoleghiaiesottoparetinord Forcella Lavaredo.Segnavia:tracce. ta 2536)etraversata,percamminamentodiguerraindirezioneovest-est,finoa Da ForcellaColdiMezzo(m.2315) agliavancorpirocciosidelSassodiLandro(Quo- DESCRIZIONE PERCORSO 1.1 Itinerario escursionistico, di grandeinteresse storico. DIFFICOLTÀ 1,30 orecirca. DURATA 140 metricirca, conpercorsoinfalsopiano. DISLIVELLO Segnavia nr. 104 –traccenon segnalato. RifugioAuronzo. Ritrovo: ni diLavaredo”eilRifugioAuronzo (m.2330). Da ForcellaLavaredo(m.2457)a ForcellaColdiMezzo(m.2315) attraversoi“Pia- DESCRIZIONE PERCORSO 1.2

R I F U FORCELLA LAVAREDO QUOTA aiPianidiLavaredo “2385” G I O

A U R O N Z O

A

F O R C cia cadente”, quegli itinerari inrocciacia cadente”, itinerari mol- quegli E L L e as ivo presidente dellaSe- del paeseeSilvio, m 2457) (m. A

L O N G É R E S ( m Val Piave),1915. (Alpini battaglione Compagnia 268° ricoveri diLongere, Costruzione dei Cime diLavaredo. 118/ 79)ZonaTre Guerra, Rovereto (Museo Storicodella . 2 3 3 0 )

Poco più inlà, nel verde deiprati, siritrovano poi due stranimanufatti, duetronchi maggio 1915 –da un granataaustriaca. Quiviera l’alloggiodegli ufficiali. roccia oltreilquel sicelanoirestidella“casermetta-rifugio” colpitaalcuore–il24 Guardando lacattedrale goticadeiCadinidiMisurina, siarrivaadunbrevesalto di 58esima Batteria daMontagnacomandatadal Cap. Mazzini. Qui, agliinizidelconflitto,“soggiornò” la75esimaCompagniaAlpiniacuisiunì zolo, versoquotadiguerra“2385” dovevieraunosservatorioitalianodellaartiglieria. Una insolitacarrarecciadiguerra daibordimassicciatierialzati,portaversouncocuz- oltre, unpiccolopostoperunamitragliatriceincaverna. prio terrazzoprotettodasostegniinmuraturaesostenutotraliccilegno.Poco Si attraversanogalleriereseagevolidascaliniintagliatinellarocciafinoadveroepro- e cedimentiattraversaleparetiedilcuoredellabastionataCrodadelRifugio. Da qui,indirezioneovest-est,sisegueorailsentierodiguerrachesenzainterruzioni racche, caverneemurigrandiosi. Per ripidocostoneerestidicamminamentisiarrivaadunapiccolacittàstrade,ba- lata) cheportaversoilsopracitatovalico,indirezionedellaCrodadelRifugio. saliva dalCasondelaCrosèra(Val Marzon)siseguelatraccia(sughiaieenonsegna- Dal parcheggiopiùelevato,dovesitroval’enormebloccodiarrivodellatelefericache o –piùcomodamentedalRifugioAuronzo(m.2330,inauto). Il puntodipartenzaèForcellaColMezzoraggiungibiledalladell’Arghena noni dislocatisulleforcellefraleTre Cime. so servivainoltreacollegareipostidivedettaelepostazionipermitragliatricecan- confine chetrovavaisuoisalientiinForcellaColdiMezzoeLavaredo.Es- Il tracciatosegueleormedeicombattentiitalianifortementearroccatisullalineadi FORCELLA LAVAREDO prati antistanti. redo, siabbandonalatracciasegnalata continuandoconpercorsopressochéliberosui conduce alPiandiCengia.Raggiunto ilminuscoloeavolteinesistenteLagodiLava- Da ForcellaLavaredo,dunque,siscendebrevemente(segn.104) versoilsentieroche corso precedentementedescritto. Questo itinerariopuòesserepercorsocomeallettantealternativa perilritornodelper- QUOTA “2385” AIPIANIDILAVAREDO

Fornari A. Il sentierodirientrodaqt2385aipianiLavaredo. Prima postazionedell’antiaereaitalianaaiPianidiLavaredo.

Alfarè I. pianoro. costone estdel F.lla Lavaredolungoil Il percorsoconducea Mulattiera ripristinata. Alfarè I. F.lla LavaredoeCrodadiPassaporto. Cippo sepolcrale,sullosfondoasinistra 25/66) ZonaTre CimediLavaredo. (Museo StoricodellaGuerra,Rovereto quota 2385. il colledi originali, per scalette dotata di Via ferrata

Alfarè I. P attraversiamo scendendopercomodosentieroritrovarciaForcellaColdiMezzo. Da qui,isegnidellaguerrascompaiono:lascianospazioalleimprobabiliparetinord.Le taglio, unpostodivedettaacuisiaccedeattraversoalcunigradiniscavatinellapietra. E qui,allaforcella,nelgrandemassocheinlontananzaassomigliaaduncolossaleven- la Lavaredoperpoterfruirediunpiùconvenientesettoretiro. Poco piùinlà,allaforcelladivisoria,lapostazionedelcannonepoispostatoaForcel- mitragliatrice dacuisidominal’interotavolato. Poi sipiegaversonorde,sempreaipiedidellaPiccolissima,unaltropiccolopostoper vecchi “marmidiconfine”. In unanicchianellaroccia,sullozoccolobasaledellaCimaPiccolissima,letraccedei Ai piedidellaCimaPiccola,irestidell’accampamentoitaliano. che, inparte,conservailmuromassicciatoesialzafrarestidicostruzioni. so lapiccolaChiesadella“MadonnadelFurto”perpoiriprendereilvecchiotratturo Giunti allaforcellafralaCimaGrandeeOvest,bisognaabbassarsiunpo’ver- In breve, alpunto di partenza. ria Ausiliatrice. Resta iltempoper unabrevesostaallapiccolachiesa, originariamentededicataa Ma- Antonio Gioppi, comandante delBtg.Alpini“Val Piave”,cadutoinguerra. guerra eilperimetro diunacostruzioneinmuratura chefuilricoverodelten. Gen. re lamulattierachedaForcella Lavaredo conduceaForcellaLongéres:ancorarestidi Da quisiscendefinoaritrovarsi aipiedidell’“Angelo deiCaduti”epoiaraggiunge- ticelli inlegno. quale sipossonovedereancoraresti diricoveriepassaggiagevolatidascalepon- Sempre seguendolatracciadell’antica strada,siguadagna“Quota2385”oltrela portante trattodifrontecompreso fraMisurina,LandroeilMontePiana. austriaci chepartivanodall’areoportomilitarediDobbiacoespesso sorvolavanol’im- le primeoperazionidellacontraereaitalianavoltaacontrastare ivolideiricognitori ro acuivenivaancoratounpiccolocannonedacampagna:sono quellocherestadel- di cono(unoincementoeunorivestitosassi)sovrastatidaun brevefittoneinfer- Lavaredo. Piani di italiana ai dell’antiaerea postazione Seconda austriache. dalle granate Auronzo) devastato Umberto (oggi Rifugio Principe Rovereto 25/28). della Guerra, (Museo Storico

Istituto Geografico Militare - Aut. n. 6109 del 12.10.2005 Sepp Innerkofler. Sulla Italiani cimastessa scavarono aforza diminegli seppellirono unloculo e vi impigliato. rimasto era vettafin sulla delPaterno amezzo dicorde strappandolo pareti alle rocciose acui ilcadavere nemico delloro grande con indicibilisforzi, I soldatiitaliani issarono, La Cima delPaterno italiana... rimase re ePatria... eroi DioImperato- lacuimassima era unodeipiùgrandi Così caddeInnerkofler: secolo. ilpieno XX° moderna tro uomofindaitempi nellaguerra preistorici elampeggiò Così terminò questo duello potente come ilsimbolodell’eterna lottauomocon- travolgendo lapropria testapossanza sopra loscagliò ilnemico nell’abisso. alzatolo con grande con afferrò ambelamaniunmassoe, eforte... grande figura una Ad un’altra untratto contro sistagliò delmuricciolo, figura ilcieloaldisopra Nessuno schianto scosse l’aria... Poi unaseconda eunaterza. colo posto italiano. Con buttòunabombaamanodietro largogesto ilmuretto egli delpic- pinista... daal- con epacato, passotranquillo sistaccòra dallerocce ergendosisullacresta, Una oscu- figura selletta... daogni passo, daogni fissi, nemiciedamicierano di occhi, Migliaia incombette unsilenziomortale nuovamente sullemontagne. tacquero: trici Ad cannoniemitraglia- untratto sventolò... gialla unabandierina niti passarono; Imu- delsoledovevano raggi illuminareI primi unPaterno ritornato austriaco... delle granate... co sullacimadelPaterno nellascia sisgranarono elesventagliate dellemitragliatrici concentravano austriache lebatterie il loroQuando spuntòl’albadel4luglio fuo- Paterno Il dovette essere preso d’as- rebbe successo sesifossedato ascolto aSepp. aquelloche maisa- Esiarrivò le sottostanti posizioniaustriache. minuto, ogni no, chi delpiccolo posto italianofrugavano inmodomolesto gior- epericoloso ogni Glioc- stato ilpaterno era occupato dalnemico. dellaForcelladifensori diToblin: si eresse unpiccolo dadove parapetto crepitarono colpi iprimi difucilecontro i lavetta Lassùsopra delPaterno ungiorno Ma aveva ciòche egli accadde. previsto etacque...segnò Seppsiras- me ilKofel stava inposizionedominante leposizioniaustriache... sopra leguideitalianedi erano gli AuronzoAlpini vi fra laggiù co- lequalibensapevano che sapeva Egli prese che questo monte avrebbe procurato ore difficiliaidifensori. Seppcom- Il Capitanononsilasciòconvincere edordinò disgomberare lacima. ancora occupatala cimanonera dalnemico... lanotiziache portò Egli Sepp con sirecò vetta. nondimenosulla lasuapattuglia tanza dellacima. troppo convinto nonera dell’impor- conoscitore non dellaMontagna, Capitano, Perciò Ma il essipregarono illoro comandante dipotere tenere laCima Paterno. gliati... un bastioneroccioso contro sisarebbero reggimenti ilqualeinteri vanamente sca- era LaCima Paterno diroccia unafortezza era che proteggeva lavallenativa; to... sarebbe statostriaca unpilastro attraverso ilqualenessunnemico sarebbe passa- au- Serimaneva La Cima Paterno minacciosa laCapannaTre siergeva sopra Cime. Montagne dalle salutidiGuerra Tirolesi... iprimi cappelli, neri Quando l’occasione sipresentò dilassùessifischiarono salutiagli Alpini dai iprimi lomiti diSesto ancora coperte diunalto nevoso... strato qualecomandante della “Pattuglia sulleDo- cominciòVolante” Sepp... laguerriglia passi piùimportanti... appena sufficientiper pe raccogliticce, solamente Si sapeva didisporre diunaridicolmente piccola quantitàditrup- zioni. nonsiconosceva nélasuaforza nélesueinten- Nulla diquesto sisapeva nemico, masse rocciose delleDolomitidiSesto. ilnemico sitrovava dietro lepotenti venuto era Il 24maggio econ essolaguerra, combattenti monti... lui unodeipiùgrandi che inostri maividero fecero di laPatria, per perL’imperatore, ...l’ardente coscienza deldovere perDio, sua beneamataPatria... lorché imbracciò ilmoschetto egli eposelemanisuquellerocce perdifendere la al- senzapari quale guidaunacarriera Quest’uomo di50anniaveva percorso, già dell’uomoedell’abitante dellemontagne. virtù legrandi la perfezione unite al- unuomoincuisierano era Egli SeppInnerkofler. essiera fra Il migliore Specialmente dell’ar nell’arte Alpi. Sesto laPatri ditutte era lepiùaudacierinomate le diuncorpo diguide fra leguide. erano rocciosi... diquestideserti no isignori era- Ma ilnucleo diqueste formato dauominiditempra forze speciale, esigueera sulleparetirampicano diquestimonti. d’estate sipossonocontarebel giorno che percorrono ituristi questipassiesiar- pochi come inun dolomitiche intorno aSesto pochi uominicon inpugno, learmi con...Allorché 1915scoppiò l’Italia il24maggio laguerra stavano sulemontagne Piave”, di delBtg.“Val Dal diario Angelo Loschi ex portaferiti 267esimaCompagnia L A

M Sepp InnerkoflerelapattugliadiCimaUndici. O R T E

E R O I C A

D E rampicamento esse erano maestri.... rampicamento esseerano L L A

G U stabilire unvelo perpresidiare ditruppe i I D A

S E P P

I N N E impresa temeraria. il progredire diquesta di seguire con occhi gli dall’angoscia cercavano col cuore stretto sotto, che giù ai compagni, nessun rumore giunse Nessuna cadde, pietra sta nord-ovest... scalarono ladifficilecre- Sepp elasuapattuglia Nella notte sul4luglio salto. R K O F L E R

INDICE DEI PERCORSI 1 11 NOTIZIE GENERALI (testi Antonella Fornari) Alfarè I. Tito e Camillo Berti, nel libro rivisitato del padre “Guerra in Ampezzo e in ” co- 2 12 sì scrivono: “...ben pochi, fra le centinaia di gitanti che, scaricati quotidianamente in 3 2 estate e in autunno a Forcella Longéres, proseguono poi in chiassosa processione per 6 1 7 4 8 5 Forcella Lavaredo, si rendono conto di muoversi in ambiente reso sacro dalle vicende

AURONZO DI CADORE 3 13 di guerra...”. CORTINA D’AMPEZZO Forcella Lavaredo (Paternsattel, m. 2457), chiamata in tempi antichi dagli abitanti di 21 26 22 25 “Forcella Marzon”, è diventata, infatti, nella zona delle Tre Cime, il 4 14 fulcro dei ricordi della Grande Guerra così come – durante il conflitto – rappresentò il 9 10 11 24 fulcro della linea difensiva italiana unitamente a Forcella Pian di Cengia (Büllelejoch, 12 13 23 14 15 16 m. 2522) e a Forcella Giralba (Giralbajoch, m. 2431). 17 29 5 15 18 19 32 30 E’ un valico conteso fra storia d’alpinismo e storia di guerra. 20 27 28 31 MARMOLADA 34 Basti pensare che nel 1915 essa segnava proprio il confine fra Italia e Austria rimasto 33 PIEVE DI CADORE 35 immutato dal 1753 quando era stato stipulato l’accordo fra la Serenissima Repubbli- 37 6 16 ZOLDO ca di Venezia e l’imperatrice Maria Teresa d’Asburgo. 38 36 In seguito a tale trattato, molti cippi confinari vennero dislocati in punti di riferimen- 7 17 to particolarmente importanti. 40 A volte, invece, venivano incastonate nella roccia lapidi di marmo raffiguranti il Leo-

AGORDO ne di San Marco e lo stemma del Tirolo.

39 Uno di questi marmi lo si trovava proprio a Forcella Lavaredo, ai piedi della Cima Pic- 8 18 colissima (Kleinste Zinne, m. 2700) in una specie di nicchia naturale posta sotto un tet- 1 Forcella Lavaredo 21 Col Ciampon to di roccia. 2 Quota “2385” ai Piani di Lavaredo 22 Monte Tudaio E’ rimasto lì più di 150 anni sopravvivendo fortunosamente ai colpi di cannone. 3 Croda dell’Arghena 23 P.so Mauria - M. Miaron 9 19 Solo alla fine della guerra fu distrutto o forse asportato da ignoti vandali. 4 Giro del Col di Mezzo 24 P.so Mauria - Col Audoi Ora restano, come cornice di un quadro senza tela e senza vita, gli incastri nella pa- 5 Misurina - Monte Piana 25 Col Vidal rete. 6 Rif. A. Bosi e Monte Piana 26 Anello dei Colli 10 20 Resiste solo la piccola croce incisa e la vecchia data “1753”. 7 Cristallino di Misurina 27 Forte Monte Ricco Forcella Lavaredo è un’ampia sella ghiaiosa, una mezzaluna di cielo nell’Empireo delle 8 Valle delle Baracche 28 Batteria Castello I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI Dolomiti. 9 Posizione “Edelweiss” - Sella del Sief 29 Forte Col Vaccher Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria Si apre là, dove le rocce della “Piccolissima” all’improvviso sembrano cedere, stremate 10 Sella Sief - Cima Sief 30 Monte Tranego nello sforzo di sostenere il massiccio retrostante. 11 Cima Sief - Col di Lana 31 Forte Pian dell’Antro PRIMA LINEA AURONZO-CORTINA Cedono in un dilagante mare di ghiaia, un’onda che si infrange per riformarsi, più po- 12 Da Cima Lana ai Ciadiniéi 32 Col S. Anna - La Glories tente e più grandiosa che mai, sugli scogli dell’antistante Croda del Passaporto (Pas- A. Fornari 13 Ciadinéi - Sella Sief 33 Vodo - Becco di Cuzze (Accesso A) sportenkopf, m. 2714). Cima Piccolissima di Lavaredo e Cima Grande. 14 Variante Col de la Roda 34 Vodo - Becco di Cuzze (Accesso B) 1.1 FORCELLA LAVAREDO (m. 2457) Le truppe italiane occuparono Forcella Lavaredo fin dall’11 maggio 1915 cominciando 15 Cima Lana - Costone Castello - Sella Sief 35 Monte Rite 1.2 QUOTA “2385” ai Piani di Lavaredo subito a scavare trincee. È intento fondamentale del progetto far conoscere alle nuove generazioni i luoghi, splendidi ed affascinanti, che 16 Cima Lana - Agai e Palla 36 Col Pradamio Erano Alpini della 67esima Compagnia (Btg. “Val Piave”, Cap. Busolli) e della 74esima hanno fatto da scenario alle terribili e tragiche vicende legate alla Grande Guerra sul fronte dolomitico. Le tracce di 29 lunghissimi mesi di lotta, sopravvissute allo scorrere del tempo, aumentano la suggestione e la bel- 17 Col Da Daut - Col Toront 37 Spiz Zuel Compagnia (Btg. “Cadore”, Cap. Gatto Raissard). lezza del paesaggio insegnando ad osservare, conoscere, imparare. 18 Museo storico a Serauta - Marmolada 38 Col de Saléra - Monte Punta Storia e descrizione dei luoghi della Grande Guerra Il giorno dopo vi giunsero anche gli Austriaci per fare altrettanto, ma era troppo Per il vasto pubblico e per la visita con le scolaresche si sono così individuati percorsi di varia lunghezza e diffi- 19 Malga Ciapèla - Ombretta di Marmolada 39 Tagliata di San Martino tardi. coltà, alcuni dei quali realizzabili anche da persone con ridotte capacità motorie. Gli itinerari proposti sono stati scelti tenendo presenti alcune caratteristiche fondamentali quali la loro rappre- 20 Zona monumentale della Marmolada 40 Batteria Listolade Erano per lo più soldati del IX Btg. del III Reggimento Landesschützen tirolesi guidati sentatività dal punto di vista storico, la facilità d’accesso, la loro conoscenza da parte di chi, storici - accompa- dal Cap. Jaschke. gnatori, potrà guidare l’uscita. In copertina: Casermetta del Comando ai Piani di Lavaredo, dopo la ricostruzione. A. Fornari Non ci furono scontri né scaramucce. Gli Austriaci si ritirarono di buon grado come sta- Autorità ed Enti finanziatori Coordinamento progetto: COMUNITË MONTANA AGORDINA - Via IV Novembre, 2 - 32021 Agordo (BL) - Italia bilito dagli Alti Comandi che non volevano pregiudicare le trattative diplomatiche an-

Tel. 0039 0437 62390 - Fax 0039 0437 62043 - Email [email protected] GRATUITA DISTRIBUZIONE “...le Alpi vedono prodigi, non solo di singoli, ma anche di grosse pattuglie, di plotoni, di intere compagnie. E non so- cora in corso fra Austria e Italia. lo si vedono eccellere i più esperti, ma anche le più giovani reclute si trasformano presto in provetti alpinisti. Alcune I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria Fu così che, per contrastare gli avversari arroccati in posizioni dominanti, gli Austria- vie nuove di Montagna vengono aperte per necessità di guerra anche sotto il fuoco nemico...”(A. Berti). Progetto cofinanziato dall’Unione Europea mediante Fondo Europeo di Sviluppo Regionale ci crearono le cosiddette “Pattuglie Volanti” che non solo dovevano spiare tutti i mo- La memoria storica per riscoprire la Montagna, per non dimenticare, per conoscere gli uomini che vissero que- Iniziativa Comunitaria Interreg IIIA Italia-Austria 2000-2006 - Progetto (Cod. VEN 222001) DIE ORTE DES ERSTEN WELTKRIEGES IN DER PROVINZ BELLUNO sta tragica, ma straordinaria avventura. Eingriffe der Wiederinstandsetzung und Valorisierung in den Gebieten des Erinnerungsparks vimenti nemici, ma anche farsi vedere ovunque, cambiando continuamente posizione, Von der E.U. Unterstützes Projekt Mittels Europäischer Wärungsfonds zur Regionalen Entwicklung Memorie di guerra per sentieri di pace. Gemeinschaftsinitiative Interreg IIIA Italien-Österreich 2000-2006 - Projekt (Cod. VEN 222001) “volando” appunto da una cima all’altra. A questo è stato volto, e si volge, il lavoro del Comitato Tecnico e Scientifico del Progetto Interreg III che ora – GREAT WAR SITES IN THE Gli Italiani dovevano in tutto e per tutto convincersi di avere di fronte un nemico pre- come risultato delle proprie ricerche – offre la possibilità, attraverso itinerari di facile accesso, di “toccare con ma- Preservation and promotion of the areas in the Memorial Park Project co-financed by the European Union through European Found for Regional Developmen no” la vita al fronte e le difficoltà di una vita vissuta ad oltre 2000 metri dai soldati degli eserciti contrapposti. Community Initiative Interreg IIIA Italia-Austria 2000-2006 - Project (Cod. VEN 222001) parato, agguerrito e numeroso. Questo per ricordare che la guerra non è un evento dimenticato e che, come dice il Sottotenente Medico Gino La più famosa di queste pattuglie venne creata il 20 maggio 1915: era formata da esper- Frontali: “...non è una parentesi che possiamo affrettarci a chiudere per tornare al discorso di prima... ”. tissime guide alpine tirolesi che rispondevano al nome di Joseph e Christl Innerkofler, Il Comitato Scientifico e Tecnico

CONTINUA

straordinaria impresa dell’occupazione di Cima Undici. Cima di dell’occupazione impresa straordinaria Frammento di “casa”, di “famiglia” di serenità negata, di soffusi ricordi di nuvolette di nuvolette di ricordi soffusi di negata, serenità di “famiglia” di “casa”, di Frammento Questi tronchi di cono servivano ad alzare il perno centrale dei cannoni da campo, con- campo, da cannoni dei centrale perno il alzare ad servivano cono di tronchi Questi a pagamento di corriere a cavallo. a corriere di pagamento a

tissimo alpinista, il Ten. Fausto De Zolt che meglio esprimerà le sue doti durante la durante doti sue le esprimerà meglio che Zolt De Fausto Ten. il alpinista, tissimo ciato, il fondo di una bella ed elegante tazza da thé... da tazza elegante ed bella una di fondo il ciato, posizioni avversarie sul tratto di fronte compreso fra Misurina, Landro e il Monte Piana. Monte il e Landro Misurina, fra compreso fronte di tratto sul avversarie posizioni rifugio così contestato che già nel 1925, alla sua ricostruzione, vantava di un servizio un di vantava ricostruzione, sua alla 1925, nel già che contestato così rifugio

to” la 75esima Compagnia Alpini con tre plotoni, uno dei quali comandato da un for- un da comandato quali dei uno plotoni, tre con Alpini Compagnia 75esima la to” antiche, un piccolo cucchiaio, una zuccheriera di squisita fattura che il crollo ha schiac- ha crollo il che fattura squisita di zuccheriera una cucchiaio, piccolo un antiche, ri austriaci che partivano dall’aereoporto militare di Dobbiaco () per “spiare” le “spiare” per (Toblach) Dobbiaco di militare dall’aereoporto partivano che austriaci ri chiamava Rifugio Principe Umberto, venne gravemente danneggiato dalla guerra, quel guerra, dalla danneggiato gravemente venne Umberto, Principe Rifugio chiamava

In questo piccolo mondo che pareva al sicuro da qualsiasi pericolo, aveva “soggiorna- aveva pericolo, qualsiasi da sicuro al pareva che mondo piccolo questo In terreno si rinvengono macerie di vite semplici e dimenticate: resti e cocci di porcellane di cocci e resti dimenticate: e semplici vite di macerie rinvengono si terreno me operazioni dell’artiglieria contraerea italiana volte a contrastare i voli dei ricognito- dei voli i contrastare a volte italiana contraerea dell’artiglieria operazioni me Anche il Rifugio Auronzo che sorge nei pressi di Forcella Longéres e che una volta si volta una che e Longéres Forcella di pressi nei sorge che Auronzo Rifugio il Anche

do, incendiandola. do, Ancora resistono i sottili fregi rossi che ornano i vuoti vani delle finestre, mentre sul mentre finestre, delle vani vuoti i ornano che rossi fregi sottili i resistono Ancora nufatti in cemento da cui spunta un breve fittone in ferro. Sono ciò che resta delle pri- delle resta che ciò Sono ferro. in fittone breve un spunta cui da cemento in nufatti vano soprannominata la “Madonna del furto”. del “Madonna la soprannominata vano

resse il tiro dei cannoni austriaci che centrarono la casermetta sotto Forcella Lavare- Forcella sotto casermetta la centrarono che austriaci cannoni dei tiro il resse fato ogni angolo di Montagna. di angolo ogni fato Poco distanti dalla costruzione, persi nel verde dei Piani, si incontrano due strani ma- strani due incontrano si Piani, dei verde nel persi costruzione, dalla distanti Poco Gli Alpini che l’avevano costruita con tutto ciò che potevano “arraffare in giro”, l’ave- giro”, in “arraffare potevano che ciò tutto con costruita l’avevano che Alpini Gli

fu proprio dalla cima del Monte Paterno che il 25 maggio 1915 Sepp Innerkofler di- Innerkofler Sepp 1915 maggio 25 il che Paterno Monte del cima dalla proprio fu le che fosse stata individuata dalle rapaci “ali di guerra” austriache che avevano fotogra- avevano che austriache guerra” di “ali rapaci dalle individuata stata fosse che le lo storico rifugio. storico lo commovente pietà realizzata per ricordare i compagni caduti. compagni i ricordare per realizzata pietà commovente

nalpe): si muovevano fulminee, rapide, perfettamente a conoscenza dell’ambiente. E dell’ambiente. conoscenza a perfettamente rapide, fulminee, muovevano si nalpe): ciò che resta della costruzione letteralmente aggrappata alle rocce, parrebbe impossibi- parrebbe rocce, alle aggrappata letteralmente costruzione della resta che ciò Gli Italiani, allora, si vendicano: incendiano, con tiri ben assestati, la Dreizinnenhütte, la assestati, ben tiri con incendiano, vendicano: si allora, Italiani, Gli struita la chiesetta originariamente dedicata a Maria Ausiliatrice, frutto di un’opera di un’opera di frutto Ausiliatrice, Maria a dedicata originariamente chiesetta la struita

m. 3046), sulla Torre di Toblin (Tobligerknoten, m. 2617) e sull’Alpe Mattina (Morge- Mattina sull’Alpe e 2617) m. (Tobligerknoten, Toblin di Torre sulla 3046), m. Scendendo i vecchi gradini in pietra, sembra di tornare indietro nel tempo e vedendo e tempo nel indietro tornare di sembra pietra, in gradini vecchi i Scendendo suoi ricordi. ricordi. suoi stancabile guida di Don Pietro Zangrando, Cappellano del 7° Regg. Alpini, venne co- venne Alpini, Regg. 7° del Cappellano Zangrando, Pietro Don di guida stancabile

m. 2744), sulla Cima Undici (Elfer, m. 3092), sul Monte Popera (Hochbrunnerschneide, Popera Monte sul 3092), m. (Elfer, Undici Cima sulla 2744), m. condo giorno di guerra. di giorno condo Qui c’era l’alloggio degli ufficiali. Ma la piccola caserma era stata distrutta insieme ai insieme distrutta stata era caserma piccola la Ma ufficiali. degli l’alloggio c’era Qui Ad alleggerire il complicato sistema di tali strutture di guerra, nel 1916, sotto l’in- sotto 1916, nel guerra, di strutture tali di sistema complicato il alleggerire Ad

In pochissimi giorni esse si fecero vedere sulla cima del Monte Paterno (Paternkofel, Paterno Monte del cima sulla vedere fecero si esse giorni pochissimi In Cap. Mazzini. Due soli giorni di relativa quiete e poi arriverà il tragico 25 maggio, se- maggio, 25 tragico il arriverà poi e quiete relativa di giorni soli Due Mazzini. Cap. labbra ossequiose; spaccato di un giorno qualunque di inizio ‘900... ‘900... inizio di qualunque giorno un di spaccato ossequiose; labbra mulattiera portava poi a “Quota 2385” dove vi era un osservatorio dell’artiglieria. osservatorio un era vi dove 2385” “Quota a poi portava mulattiera

Hans Forcher, Andreas Piller, Benitius Rogger, Stefan Becher e Anton Schranzhofer. Anton e Becher Stefan Rogger, Benitius Piller, Andreas Forcher, Hans Il 23 maggio, agli Alpini, si era unita la 58esima Batteria da Montagna comandata dal comandata Montagna da Batteria 58esima la unita era si Alpini, agli maggio, 23 Il sigari raffinati, fumati in eleganti salotti; mani curate di giovani signore sfiorate da sfiorate signore giovani di curate mani salotti; eleganti in fumati raffinati, sigari sentendo così una elevazione sufficiente al combattimento contro gli aerei. Una bella Una aerei. gli contro combattimento al sufficiente elevazione una così sentendo

Alfarè I. Alfarè I.

Bersaglieri.

dell’VIII Reggimento dell’VIII

Accantonamento

Alpini e fanti. e Alpini Longéres.

Forcella Longéres. Forcella 197/86) Forcella 197/86) Lavaredo.

Piani di Lavaredo. di Piani Guerra, Rovereto 25/70) Rovereto Guerra, Guerra, Rovereto Guerra, mulattiera ai Piani di Piani ai mulattiera

L’Angelo dei Caduti ai Caduti dei L’Angelo (Museo Storico della Storico (Museo (Museo Storico della Storico (Museo Scorcio della Scorcio di colpire direttamente il settore dalMonte PianafinoaLandro... Più tardi siscavarono dellecaverne incuivennero piazzati deicannoniingrado pisaldi italianiinquesto settore. La Croda costituì dell’Arghena la lineapiùavanzata delsistema all’interno deica- persoleventottoaustriaca ore...... gli Alpini conquistarono definitivamente statainmano quellacimache era ordinò laritirata... soluta mancanzadimunizioni, Vista l’as- oscendereseguire labattaglia lungoiprecipizi. disperatamente avalle Aquesto punto l’Alfiere Plankdovette decidere sepro- taordini nessunatraccia. Deipor- Nel gli Austriaci tardo pomeriggio avevano iloro esaurito proiettili. rono asalire direttamente verso laCroda dell’Arghena... gli Alpini attraversarono inizia- e “forcelletta” frattanto, Su mezzogiorno, nigione. inloro steva nell’impiegodiportaordini; Così l’unicapossibilitàdicollegamenti con labaseconsi- te disponibilitàdicavi. ancora stataaccoltanon era dalComando diLandro perché sufficien- nonc’era scalatori ditelefonisti degli daaggregare diunapattuglia La richiesta algruppo ol’arrivo deirinforzi. deiportaordini attendevano ancora ilritorno I difensori stava avanzando Forcella alla diMezzo in lucidell’albacisireseAlle prime conto che almenounacompagnia di Alpini Durante lanotte caddeanche laneve. ta sitrovò adavere abititotalmente inzuppati. sifece sempre Lapioggia divet- piùintensa elaguarnigione scopo benpreciso. probabilmente fattiaffluire sitrattava dirinforzi con uno re Forcella col diMezzo; All’imbrunire lesentinellesegnalar ediprovvigioni. urgentela richiesta dirinforzi l’alfiere Plankavevameriggio inviato alComando diLandro con unportaordini ore Giànelleprime delpo- zaini. pensato benedinonriempiretropposi era gli Dataladifficoltà dellasalita Vennero consumate dicibo. anche leultimerazioni perché lazona diacqua. èpriva anche vuote leultimeborracce alcunapossibilitàdiriempirle erano enonc’era Verso sera siabbassò. Nel latemperatura pomeriggio poiiniziòapiovere. bia; Iltempo comparve sifece laneb- brutto eatratti starono ledifese. astrutturare Esausti esenzaessere danessunoisoldaticonquistarono scorti lavetta esiappre- prevenire unaeventuale contromanovra italiana. cima inmodotaledanonessere intercettato e distaccamento Il doveva la raggiungere ognuno. la croda ilmassimosforzo di richiese daparte del- fianchi settentrionali La scalatalungoiripidi zen IIIdiSanCandido. detto Haslauer Erns delReggimento Landesschüt- pello fuaffidato all’alfiere Konrad Plankealca- ilcomando deldrap- l’impresa tanto rischiosa; re diundebolecontingente che potesse tentare tanto verso fupossibiledispor- lametàdiluglio Sol- perché privo era diuomini. da dell’Arghena, diprendereLandro nonfuingrado inconsiderazione l’occupazione Cro- della ilcomando di Dapprima austriaco delMontetale che quellosettentrionale Piana. sussisteva lapossibilitàdicontrollare con siailsettore learmi orien- Da lìinfatti, determinante. strategica acquistando unaimportanza via andòvia dell’Arghena laCroda gli Austriaci conquistarono delMonte lasommitàsettentrionale Piana, Daquando del1915siaccentuarono...nel luglio intutto ilsettore. lebattaglie di WalterDa Schaumann “Monte Piana” L D A E opere diguerra. saggio espostonellaparteterminaledellasalitaallacimaevisitaalle Itinerario sustradeesentierimilitari.Escursionisticosesiescludequalchepas- DIFFICOLTÀ 3-3,30 orecirca. DURATA 400 metricirca. DISLIVELLO Discesa: perlastessavia.Segnavia:rosso. cella dell’Arghena. EventualevisitaallabaselogisticadiRinbianco. Dalla MalgadiRinbianco(m.1841) allacimadellaCrodadell’Arghena perFor- DESCRIZIONE PERCORSO 2.1 Itinerario su stradee sentieri militari. Escursionistico. DIFFICOLTÀ 3,30 orecirca. DURATA 450 metricirca. DISLIVELLO cella ColdiMezzo(m.2315). Discesa:perlaValle dell’Acqua. Segnavia: rosso. Dalla MalgadiRinbianco(m.1841) allaForcelladell’Arghena (m.2087) aFor- DESCRIZIONE DELPERCORSO 2.2

L B L R ’ A E CRODA DELL’ARGHENA GIRO DELCOLDIMEZZO R V G E

H E E

F N U A G A C E

C O N Q ono spostamentiincampoitalianonelsetto- U I S erano riposte tute riposte dellaguar- lesperanze erano T direzione dellaCroda dell’Arghena. A

m 2252) (m. A U m 2315) (m. S T R I A C A

D E L L A

C R O D A Si ritornaalbivioprimadescritto. Poco sottoquelcherimanediunagrandecucina. mando ItalianodiZona. all’imbocco delqualecisiimbatteneirestidellacostruzionecheospitavailCo- Seguendo letraccedeivecchimuriaseccocisiinoltranellagoladiuntorrente di imponentimanufatti. Salendo dipoconelbosco,sitrovanoirestiungrandeaccampamentoitalianoe cipitare versolaVal dellaRienza. In circa20minutisiguadagnailpianodovetorrenteRinbiancosostaprimadipre- fronte compresofra“Crodadell’Arghena –ForcelletteGuardiaNapoleone”. La vecchiamulattieragarantival’afflussodeirincalzieirifornimentialsettoredel strati. sotto l’imboccodelsentierochesalealMontePianaattraversoilVallon deiCa- discesa, cisiincamminasullastradamilitarelastricatacheportavaalvillaggio Avendo decisoperquestaalternativa,dalbiviocitato–sullasinistrainmarcata co neipressidellaqualeavevatrovatopostoancheunpiccolocimitero. un po’ditempo(circa1ora)allavisitainteressantebaselogisticaRinbian- Qui cisonoduepossibilità:proseguiredirettamenteversolacimaoppurededicare fino albiviosuccessivo. sulla sinistrasistaccaunabellamulattiera(segnalatadatabella),chesegue Dalla MalgadiRinbianco(m.1841), oltrepassatoilprimotornantedopolacasera, CRODA DELL’ARGHENA della GravaLonga. cesso ad unabrevegalleria conferitoie apertesulbaratro dellaValle della Rienzae ta rapidamente ai praticherivestonoilColdiMezzo doveèpossibileritrovare l’ac- Si imboccailsentiero chesitrovasulladestrae checonstrettieripidizig–zag por- sperone occidentale dellaCimaOvestdiLavaredo. La forcellaèunvalicosecondario frauncocuzzolochedivideilColdiMezzodallo una singolaretrinceacoperta,unica nelsuogenere. Per l’itinerario precedente,siraggiungelaForcelladell’Arghena, attraversatada GIRO DELCOLDIMEZZO posta Arriva la di confine(anno1753). F.lla dell’Arghena, ilvecchiocippo

Fornari A. d’artiglieria. la postazione dove èsituata dell’Arghena roccioso aF.lla sperone Veduta dello

Fornari A.

Alfarè I. d’artiglieria. presso lapostazione in legnodicirmolo, Ruderi dibaraccamenti Alfarè I. F.lla dell’Arghena. appeso adunalberosulsentiroper Isolatore consupportoinferroancora P Proseguendo perlatracciaprincipale,unterrenoleggermenteaccidentatoedmo- Anche qui,duepossibilità. mente unaltrobivio. Il sentieroprosegueorasulversanteorientaledelmontefinoaguadagnarerapida- tiglieria daCampagnaetestimonianzadellabatteriaquipostata. La finestrasipresentadecorataconunbelfregiosucuispiccailsimbolodellaAr- calibri. – unastanzaspaziosaeluminosaconfinestracementatapostazioneperpiccoli Ritornati allaforcelletta,soprauncumulodighiaie,siritrova–sempreincaverna to nellavisceredelmonteterminandoall’internodiunapostazionearmata. Se sièmunitiditorcia,unabellissimascalainlegnoscendeuncunicoloscava- cede adinteressantissimepostazioniincaverna. Oltre laforcella,vièuncamminamentocheguardaalValle dellaRienzae cheac- le vieral’arrivodiunastazionefuniviaria. La traccia,benvisibile,giungeadunostrettoemodestointaglioneipressidelqua- no allacima. sti diunagrandecostruzioneinmuratura,siintravedeilsentierocheproseguefi- La forcellaèpercorsadaunalungaecaratteristicatrinceae,sullasinistra,oltreire- (m. 2087). Si riprendelamulattieraabbandonataesiseguefinoallaForcelladell’Arghena te di Fuori,riporta alla Malga diRinbianco ealpunto dipartenza. Dalla Valle dell’Acqua, un comodotratturo nelboscoche costeggialepareti delMon- te mulattieremunite dirobustemassicciate. zo edeisovrastanti PianidiLavaredocollegati allavallettadasolideebendefini- La valledell’Acqua eralabaselogisticadell’intero settorediguerradelCol Mez- del fornopercuocerelacalceutilizzata poiperlecostruzioni. ai primiannidel1900dotata di stallaperimuli,pozzol’acquaeaddirittura ducente Valle dell’Acqua checustodisce irestidiunacasermettaitalianarisalente Giunti aForcellaColdiMezzo, proseguendoversosud,sitroval’imboccodellase- trincee italiane. Katzenleitensattel, F.lla dell’Arghena -

Alfarè I. munizioni. deposito cannone: caverna del interno della dell’Arghena, Croda

Fornari A. Ruderi dibaraccaaF.lla dell’Arghena.

Fornari A.

Istituto Geografico Militare - Aut. n. 6109 del 12.10.2005 al aSsiooei od DeMario da Costalissoio (67esima Compagnia)... daSospirologalli eil sold. Api- serg. il fronte cadutisulla primi delCadore: ha colpito duealpini, amorte èscoppiato Forcella sulla Col diMezzo e sparato ashrapnel, Il secondo colpo, infortezza. no trasformato dalMonte Rudo che gli Austriaci han- combe suLandro edominailMonte Piana: massiccia che in- etorva I duecolpi daquellamole rocciosa, sonostatisparati guerra!”. “la aduntempo: i petti datutti ungrido unoscoppio, unsibiloacuto, eunaltro rombo, Pochi secondi, con sospeseinmanolezappee le vanghe. ti, rit- forcelle, sulle liimpietra Alle ore 8e45unrombo uomini, fasussultare quegli sentono che incombe un’ora solenne. animi epure gli L’annuncio nonèancora pervenuto dellostato lassù: di guerra Cime. Tre Una dellaCroce bandiera grande Rossa sventola sul tetto delRif. austriaco. Ma aldilàdella Val Rinbonnonsiscorge un lavori. i come diconsueto, vono, AllaForcella Lavaredo eaForcella Col diMezzo l’albadel24maggio. ...Si fer- leva di Antonio Berti Da “Guerra inCadore” deltraino. l’inserimento per latura cippopesava Ogni quintaliedinfattispessopresentano vari unascana- “1753”. l’anno ealfabeticabenevidente numerica progressiva, doppia numerazione Inoltre cippo doveva ogni recare scolpita una munque circa unmetro emezzo. altico- néarmi, senzaformelle piùsemplici, cippi altri “intermedi” l’Arghena), dinume- infineallafirma sigiunse emisurazioni, diricognizioni presentanze, diascolto rap- dellevarie Dopo unalungafasediconsultazione divecchi atti, tempi maisopite. fonte dicontese già localiforsenei emontana, lineafluviale lunghissima una ze, definire tutte lezone diconfine leduepoten- fra solto aduncompito immane: aduntemporagione...compilando provvide disciplinepercasifuturi...”, aveva as- Venezia con loscopo di “...conoscere egiudicare lecontroversie diqualunque iniziato nel1750evoluto di dairegnanti Vienna edi Il Congresso diRovereto, na dalCol diMezzo. cippo posto poco delmodest aldisopra pubblica di Venezia elaContea delTirolo dicuiresta testimonianza nelvecchio deiconfini allastoria laSerenissima stabiliti nel1753fra Re- ancora piùantica, ria sitorna adunasto- iricordi fra eletrincee, 2087), A Forcella (m. dell’Arghena Si scende-perlastessavia–alpuntodipartenza. to perlemunizioniegranate.Sulpavimentoimprontedegliscarponichiodati. per raggiungerelasplendidapostazioneincaverna:resistonoicassettonidideposi- Si passa–agevolatidaunacordametallicasuirestidiunfatiscenteponticello nelle roccedellaparetesud-occidentaleCrodadell’Arghena. nistra delqualel’exsentierodellaartiglieriaprosegueaereo,interamentescavato Da qui,percorrendoaritrosolastradadisalita,sitornaalbiviosottostantesi- noro dellacimasullaqualeèsegnalatoil”PuntoTrigonometrico”. desto saltodirocciafannoraggiungere“Quota2252”checorrispondealvastopia- I I L

P

C R I I chili. Inverno1915/16. Croda dell’Arghena. Unartiglierechesolleva224 Museo StoricodellaGuerradiRovereto.Foto212/30. M P P I O

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D O E L L P

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G C E A

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M N E A R I A o valico laCroda che separa dell’Arghe-

T E R E S va appunto Forcella alla del- Infine (eunodiquestisitro- mato con diferro. sbarre Iltutto veniva fer- te austriaco. bianco diFalzes perilversan- inmarmo scudi imperiali veneta perlaparte egli stria) Castellavazzo d’I- opaglierino Marco di giallastra (inpietra ciso sempre ilLeone diSan con inmarmo due formelle in- anche questidovevano portare anche dalontano: una visuale consentire per più importanti collocati neipuntidirilievo con efurono la baseinterrata e alti oltre duemetri “colonna” di informa erano principali, i Altri, per lacasad’Austria. driatico eunosfarzoso stemma Marco laRegina per dell’A- ecioèilLeone diSan rispettivi con armi lacollocazione degli cioèscavati nellaroccia gio”, Alcuni furono posti “nel cen- tipieforme. ri minabile confine diva- erano I cippidislocatilungol’inter- controfirmarono accordi. gli mo DogeFrancesco Loredan, tadini di Vienna) eilSerenissi- intimieicit- pergli (“Ressli” sa WalpurgaCristina Amalia L’austriaca Regina Maria Tere- rosi protocolli. A

gnatori, potrà guidare potrà l’uscita. gnatori, -accompa- storici laloro conoscenza dichi, daparte lafacilitàd’accesso, storico, dalpuntosentatività divista proposti sonostatisceltiGli itinerari tenendo pr alcunideiqualirealizzabili anche con dapersone capacitàmotorie. ridotte coltà, Per ilvasto con pubblico lavisita lescolaresche eper sisonocosì ediffi- percorsi individuati lunghezza divaria imparare. conoscere, adosservare, insegnando lezza delpaesaggio aumentanolasuggestioneebel- sopravvissute alloscorrere deltempo, Le mesi dilotta, tracce di29lunghissimi vicende etragiche hanno fatto alleterribili dascenario che splendidiedaffascinanti, È intento fondamentaledelprogetto farconoscere nuove alle iluoghi, generazioni Postazione dell’Artiglieria daCampagnaallaForcellettasullaCrodadell’Arghena (Katzenleitenkopf). rnai “... Frontali: come dice ilSottotenente Medico Gino Questo ricordare per nonèunevento che dimenticato laguerra eche, eserciti contrapposti. daisoldatidegli alfronte adoltre 2000metri lavita vissuta eledifficoltà diunavita no” di “toccare con attraverso ma- difacileaccesso, itinerari come proprie ricerche delle risultato –offre lapossibilità, illavoro delComitato Tecnico eScientifico esivolge, delProgetto Interreg – IIIche ora A questo èstato volto, dipace. Memorie persentieri diguerra avventura. mastraordinaria sta tragica, pernon laMontagna, riscoprire per storica La memoria ilfuoconemico anchesotto pernecessitàdiguerra nuovediMontagna aperte vengono vie Alcune alpinisti. presto inprovetti reclute sitrasformano maanchelepiùgiovani lo sivedonoeccellere ipiùesperti, “... eAp eoopoii o ood igl,maanchedi disingoli, nonsolo le Alpi vedonoprodigi, non è una parentesi che possiamo affrettarci a chiudere per tornare al discorso diprima... non èunaparentesi chepossiamoaffrettarciachiudere aldiscorso pertornare esenti alcune caratteristiche fondamentaliqualilaloroesenti alcunecaratteristiche rappre- legate sulfronte Guerra allaGrande dolomitico. rseptule ipooi iitr opgi.Enonso- diintere compagnie. diplotoni, pattuglie, grosse ietcr,perconoscere uominiche que- vissero gli dimenticare, i trincea a F.lla dell’Arghena - Katzenleitenkopf. dell’Arghena i trincea a F.lla I l

C o A m u t i o t .”(.Berti). (A. ...” a r t i o t à

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n Alfarè I. Alfarè t i o c r o i oriaet rgto OUIËMNAAAODN - COMUNITËVia IVNovembre, 2-32021Agordo(BL)Italia MONTANA AGORDINA Coordinamento progetto: In copertina:Postazione ditiroaF.lla dell’Arghena, sullosfondolaTorre deiScarperi-Schwabenalpenkopf. 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 INDICE DEIPERCORSI 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Zona monumentale dellaMarmolada Malga Ciapèla-OmbrettadiMarmolada aSerauta -Marmolada Museo storico Col DaDaut- Toront Cima Lana-AgaiePalla Cima Lana-CostoneCastelloSellaSief Variante ColdelaRoda Ciadinéi -SellaSief Da CimaLanaaiCiadiniéi Cima Sief-ColdiLana Sella Sief-Cima -SelladelSief Posizione “Edelweiss” Valle delleBaracche diMisurina Cristallino BosieMontePiana A. Rif. -MontePiana Misurina Giro delColdiMezzo Croda dell’Arghena aiPianidiLavaredo Quota “2385” Forcella Lavaredo MARMOLADA 18 17 20 19 Eingriffe der Wiederinstandsetzung und Valorisierung in den Gebieten des Erinnerungsparks des Gebieten den in Valorisierung und Wiederinstandsetzung der Eingriffe 14 9 12 10 15 I LUOGHIDELLAGRANDEGUERRAINPROVINCIA DIBELLUNO 13 Interventi direcuperoInterventi evalorizzazione neiterritoridelParco dellaMemoria DIE ORTE DES ERSTEN WELTKRIEGES IN DER PROVINZ BELLUNO PROVINZ DER IN WELTKRIEGES ERSTEN DES ORTE DIE 11 16 40 Von derE.U.UnterstützesProjektMittelsEuropäischerWärungsfondszurRegionalenEntwicklung e.0039043762390-Fax [email protected]. Project co-financedbytheEuropeanUnionthroughFoundforRegionalDevelopmen Gemeinschaftsinitiative InterregIIIAItalien-Österreich2000-2006-Projekt(Cod.VEN222001) AGORDO Progetto cofinanziatodall’UnioneEuropeamedianteFondoEuropeodiSviluppoRegionale Iniziativa ComunitariaInterregIIIAItalia-Austria2000-2006-Progetto(Cod.VEN222001) 39 Community InitiativeInterregIIIAItalia-Austria2000-2006-Project(Cod.VEN222001) GREAT WAR SITES IN THE PROVINCE OF BELLUNO OF PROVINCE THE IN SITES WAR GREAT Preservation and promotion of the areas in the Memorial Park Memorial the in areas the of promotion and Preservation CORTINA D’AMPEZZO 38 ZOLDO 37 36 34 8 33 7 PIEVE DICADORE 35 6 5 2 4 31 3 32 1 40 39 38 37 36 35 34 33 32 31 30 29 28 27 26 25 24 23 22 21 30 29 AURONZO DICADORE Batteria Listolade Batteria Tagliata diSanMartino Col deSaléra -MontePunta Spiz Zuel Col Pradamio Monte Rite Vodo -BeccodiCuzze (AccessoB) Vodo -BeccodiCuzze (AccessoA) Anna-LaGlories Col S. Piandell’Antro Forte Monte Tranego Col Forte Vaccher Castello Batteria MonteRicco Forte Anello deiColli Col Vidal P.so -ColAudoi Mauria Miaron P.so -M. Mauria Monte Tudaio Col Ciampon 27 28 25 26 22 21 23 24 Museo Storico della Guerra di Rovereto. Foto 25/23. Un po’ d’allegria presso le baracche. Ricostruzione didattica di un tratto d DISTRIBUZIONE GRATUITA 10

A. Fornari 9 8 7 6 5 4 3 2 1 I LUOGHIDELLAGRANDEGUERRAINPROVINCIA DIBELLUNO Interventi di recupero e valorizzazione nei territori delParco direcuperoevalorizzazioneInterventi neiterritori dellaMemoria Storia edescrizionedeiluoghidellaGrandeGuerra 2.2 2.1 PRIMA LINEAAURONZO-CORTINA GIRO DELCOLDIMEZZO CRODA DELL’ARGHENA m 2252) (m. m 2315) (m.

Fornari A. 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11

Museo Storico della Guerra di Rovereto. Foto 212/74. Monte di Fuori. Un pezzo da 149G in posizione di tiro (inverno Museo Storico della Guerra di Rovereto. Foto 212/74. 1915/16). Alfarè I. Alfarè NOTIZIE GENERALI zona delfronte. Venne acostituirelalineapiùavanzataall’internodeicapisaldiitaliani inquesta zioni ebaracche. te dacannoni,percorsalunghifossiditrinceeeabitatanumerosecostru- lo perpocheoree,daallora,nonconobbepace.Futraforatacaverneoccupa- Ma noncifunulladafare.Lapiccolamontagnarimasenellemaniavversarieso- L’impresa siprospettavatantodifficilequantorischiosa. ad unasuaeventualeoccupazione. Soltanto aiprimidilugliodel1915, però,gliAustriacifuronoingradodipensare del MontePianastesso. possibile teneresottocontrollosiailsettoreorientalechequellosettentrionale stando importanzastrategicadeterminanteinquanto–dallasuasommitàera Dopo l’occupazioneaustriacadelPianoroNordMontePianaessaandòacqui- era militarmentesguarnita. e risalivanoalMonteRudo.Inunprimomomento,dunque,laCrodadell’Arghena sbarramenti che,partendodalMontePiana,attraversavanolaValle dellaRienza diata zonadiconfineperaccentrarsineipressideglisbarramentifissiLandro, Nel maggiodel1915 gliAustriaci,acortoditruppe,arretraronorispettol’imme- liane. poco piùinaltodellaForcelladell’Arghena edellepossentisingolaritrinceeita- va suisuoifianchiesulsuocrinale.Lotestimoniaancheilvetustocippoposto Infatti, findal1753,lalineaconfinariadellaMonarchiaAustroungaricasisnoda- fini. La storiadiquestamontagnasifondeconquella–controversadeivecchicon- con iquartierigeneralidiMisurina. di Mezzo,allecasermettedellaValle dell’Acqua, puntodidirettocollegamento cima, alletrinceediForcelladell’Arghena, allamulattieracheportaaForcellaCol Tutto ilmonteèunveromuseoall’apertoapartiredalsentierocheconducealla il settoredicollegamentofraglisbarramentiSestoeLandro. piegata, insiemeatruppealpine,nell’imminenteazionecheavevacomeobiettivo Lo spostamentofugiustificatodalfattochelaBrigataavrebbedovutoessereim- sto Fabbri. Val Popena edinunsecondomomentoVal MarzonalcomandodelGen.Augu- Per unperiodorestòinzonaanchelaBrigata“Marche”chevennepoispostata del CapitanoMazzini. La batteriafacevapartedelIIReggimento“GruppoBelluno”ederalacomando Qui inguerragiunsela58esimaBatteriadaMontagnaconpezzi“65B”. truppe avversarie. Pianoro NorddelMontePianodovesaldamentetenevanoleproprieposizioni Infatti visitrovaunagalleriacementataconfinestracheguardadirettamenteil non fumaiteatrodigrossiscontri,comunqueunottimopostoosservazione. passando perForcelladell’Arghena (m.2087).Anchesel’omonimamodestacima te Piana,scendevainVal RinbiancoperrisalireaForcellaColdiMezzo(m.2315) La lineaitaliana–duranteilPrimoConflittoMondialedalPianoroSuddelMon- (testi AntonellaFornari) Caserma della Val dell’Acqua. Caserma della Val Cime di Lavaredo con gli avancorpi della Croda del Rifugio. Sullo sfondo il massiccio delle Tre 3.1 MISURINA - MONTE PIANA (m. 2324) MISURINA - MONTE PIANA Oltrepassatolo, stentate tracce si trasformano ben presto nei regolarissimi tornanti LA CHIESETTA DEDICATA A MARIA SANTISSIMA DELLA FIDUCIA Il Vallon dei Castrati è così chiamato perché, fin da tempi remoti, i pastori pustere- di una possente strada a volte ricavata nella roccia. Resistono al tempo i potenti mu- DESCRIZIONE DEL PERCORSO si vi portavano le loro greggi a pascolare. E’ accuratamente celato fra i ricordi del ri a secco. Il luogo che in guerra ospitò la ba- Dal posto di pedaggio della strada a pagamento per le Tre Cime (m. 1866) e la Monte Piana e ne risale il costone nord- ovest restringendosi gradatamente verso Si raggiunge una conca e il sentiero si inerpica sempre più ripido per entrare in se logistica italiana è oggi sovra- Val di Rinbianco. Discesa: per la rotabile del Monte Piana fino a Forcella Alta e le famigerate posizioni del Fosso Alpino (Mulde) e della “Kuppe”, identificata sulle una valletta laterale di destra. Sul lato opposto si notano i cunicoli d’accesso della stato dalla piccola chiesa dedicata poi, per i “Sentieri del fronte”, al Lago d’Antorno e al “casello”. carte militari austriache con una semplice “K”. galleria d’attacco italiana. a Maria Santissima della Fiducia. Segnavia: 108 – 103 – 111 (ex. nr.6) – 122. Era attraversato da una solida mulattiera che si collegava con il complesso sistema Proseguendo, si possono visitare le postazioni della citata “Kuppe K”. Qui, dopo la Sin dal 1937 gli ex combattenti del DISLIVELLO di strade che portava alle strutture della Croda dell’Arghena e alle basi logistiche del conquista italiana, nell’ottobre del 1916, vennero scavate due caverne in cui furo- 55° Regg. di Fanteria, che aveva- Tavolato delle Tre Cime di Lavaredo e di Misurina. Rappresentava una importante via no piazzate alcune mitragliatrici. 650 metri circa. no sopportato il maggior peso del- per i rincalzi ed i rifornimenti italiani – supportata – a guerra inoltrata – da una Ritornando sul sentiero segnalato, ci si mantiene sulla sinistra per portarsi verso le battaglie sul Monte Piana, ave- DURATA funivia militare. Al suo termine, in prossimità del pianoro sommitale, a “Quota 2272” l’esposta cengia sulla quale si snoda il sistema di postazioni italiane denominato vano espresso il desiderio e l’inten- 4-5 ore. si apre la depressione denominata Forcella dei Castrati che – all’inizio della guerra “Guardia Napolene”. Nel corso della guerra, essa andò assumendo un aspetto sem- zione di erigere una cappella. DIFFICOLTÀ – causa la strana definizione dei confini, era “Terra di Nessuno”. pre più definitivo. Al suo termine, sulla cengia, in alcune rientranze della roccia, vi Il Dott. Floriano Dall’Arma, uffi- Itinerario escursionistico. Superata la barriera del pedaggio, sulla sinistra si stacca il sentiero (segn. nr. 108) erano collocate delle baracche. In una della sue caverne sboccava una galleria pro- ciale di detto reggimento, aveva già che segue la mulattiera di guerra, in lieve discesa. La si segue a lungo fino a rag- veniente dalla cosiddetta “Trincea d’approccio” (“Sappe”) e poi vi era l’accesso alla un suo progetto, bloccato sul nascere dallo scoppio della Seconda Guerra Mon- giungere un piano dove vi era un villaggio di baracche, un piccolo ospedale da cam- “Galleria d’Assalto” costruita mentre si meditava una guerra di mina. diale. Il RIFUGIO MAGG. ANGELO BOSI po, cucine ed un piccolo cimitero. La salita si conclude nei pressi dell’ampio avvallamento della Forcella dei Castrati e Terminate le ostilità, l’encomiabile impegno personale del Gen. di Divisione Giu- Il luogo è splendido: le acque limpidissime del Rio Rinbianco contrastano con l’in- del cippo che ricorda la morte del Ten. Ruggero De Simone, ucciso negli ultimi gior- seppe Ardi, del Comm. Silvio Monti e del Dott. Amos Rossi, consentì il reperi- Nel 1915, quando le operazioni belliche in atto coinvolsero anche il Monte Pia- credibile smeraldo dei prati ancora deturpato, a quasi 90 anni dalla fine della guer- ni di guerra dopo un ultimo colpo di mazza ferrata che gli fracassò la fronte. mento dei fondi necessari alla costruzione della chiesetta. na, il Comando Italiano studiò una possibile sistemazione logistica per il Quar- ra, da profondi crateri di granate. Si attraversa tutto l’ampio pianoro nord a raggiungere il rifugio e la rotabile che Il Cav. De Francesch, proprietario del Rifugio Bosi, mise a disposizione il terreno tier Generale. Qui si trova una tabella (segn. nr. 111) che indica la direzione per il Vallon dei Ca- scende verso Misurina. La si segue fino a Forcella Alta (m. 2000) dove, piegando leg- e il 17 luglio 1963, alla presenza del vescovo di Belluno, ebbe luogo la benedizio- Scelse il punto terminale della rotabile proveniente da Misurina e cioè il luogo do- strati. germente a sinistra, un sentiero nel bosco (il vecchio sentiero dell’Artiglieria) con- ne e la posa della prima pietra, un blocco di roccia proveniente dalle trincee. Suc- ve oggi sorge il rifugio. Una passerella di legno consente il guado del torrente. durrà al punto di partenza. cessivamente anche le pietre murali furono prelevate dalla zona del fronte. Con l’inizio, poi, dell’estenuante guerra di posizione e della crescente necessità Il Comm. Monti (suo padre aveva realizzato la strada del Monte Piana), donò il di incrementare uomini e mezzi, questa base divenne sempre più importante e materiale per le fondamenta. doveva essere sempre più rafforzata e organizzata. Alla costruzione contribuirono i soldati del II Reggimento d’Artiglieria da Mon- Le strutture iniziali – cioè tende ed accampamenti provvisori – furono sostituiti Fornari A. Alfarè I. tagna della Brigata Tridentina e i Pionieri dei 7° Reggimento Alpini. da baracche in legno e, più tardi, anche da capienti costruzioni in muratura. Nel settembre del 1966, l’inaugurazione venne impedita da una catastrofica al- I soldati italiani realizzarono un piccolo agglomerato di alloggiamenti nel semi- luvione che devastò strade e accessi. cerchio del versante meridionale dove quest’ultimo accenna ad un modesto av- La cerimonia solenne ebbe luogo solamente l’anno successivo. vallamento. Nel piccolo campanile è appesa una campana di bronzo dedicata alla memoria I ripidi pendii sottostanti vennero muniti di muraglioni allo scopo di rendere di tutti i caduti, italiani e austriaci. più spaziosa la superficie pianeggiante. Istituto Geografico Militare - Aut. n. 6109 del 12.10.2005 L’interno è sobrio: in primo piano la dolce immagine della Madonna delle Trin- Poi sorsero magazzini, cucine, un grande ospedale da campo e solidi rifugi. cee affiancata da un soldato austriaco e uno italiano. L’artiglieria pesante austriaca bersagliò a più riprese questo vitale centro strate- Ogni anno, ancora oggi, la prima domenica di settembre viene celebrata lassù la gico. Vennero dunque allestiti ripari sotterranei e una lunga galleria che portava Santa Messa. Reduci non ce ne sono forse più, ma il ricordo è sempre vivo e at- alle posizioni della prima linea sulla sommità del monte. tuale. Dopo la Grande Guerra, i numerosi escursionisti utilizzarono i vari sistemi sot- Il cippo in ricordo del ten. De Simone nei pressi di F.lla dei Castrati. terranei per proteggersi dal maltempo. In seguito, a causa delle intemperie e del- Le trincee emergono in Primo piano. la mancata manutenzione, questi provvidenziali ripari andarono rapidamente in IL MAGGIORE ANGELO BOSI degrado. Postazione delle bombarde, ricostruita negli anni ’80 dagli amici delle Dolomiti. Da “Monte Piana” di Nazareno Meneghetti Verso la fine degli anni ’20, la sce-

na era desolante: dovunque gran- Fornari A. ...Il Magg. Bosi si preparò in luogo eminente, ad est della Piramide Carducci, don- di accumuli di rottami. de avrebbe dominato col primo sole tutto il teatro dell’azione, incurante d’esser La necessità di un rifugio diven- anch’egli sulle stessa parete dei rincalzi e pericolosamente in vista. IL primo sole tava impellente. Il Cap. Agosto del 17 luglio illuminò il Serg. Amedeo Boenco, da Oderzo, che si lanciava all’as- Martinelli Bianchi, ex combatten- salto in testa al IV° plotone della 9° Compagnia. Bosi lo vide. Chi conobbe da te, decise dunque di costruirne P vicino quel capo si può fare un’idea dei sentimenti che allora vibrarono in lui: tut- uno proprio dove – in guerra – ta la sua vita di uomo, di studioso, di ufficiale, tutte le sue cure per far dell’uffi- sorgeva la base del Comando Ita- cio una missione, per dar al reparto un’anima guerriera, per trasfonder se stesso liano. Scelse una posizione appe- La trincea nei dipendenti, stavano per essere coronate dal suc- della na a ridosso dell’edificio occupa- Bombarda. cesso: il suo battaglione andava... Alfarè I. to dallo Stato Maggiore. Museo Storico della guerra di Rovereto. Foto 123/156. Il tormento delle sue notti, il dubbio assillante che Nel 1932 il rifugio venne aperto Lago di Misurina – sullo sfondo le Tre Cime di Lavaredo. le inveterate abitudini di pace inceppassero, col lo- al pubblico e dedicato alla memo- La caverna dell’Artiglieria sotto la cima del Monte Piana. ro peso morto, lo slancio, che lo spirito offensivo ria del Magg. Angelo Bosi caduto nel terribile combattimento del 17 luglio 1915. non superasse quello antico di conservazione, sva- La Seconda Guerra Mondiale interruppe di nuovo e bruscamente il fiorente svi- RIF. A. BOSI E MONTE PIANA do dei pianoro portavano alla sommità, partivano sentieri di collegamento con le nivano: il suo battaglione andava all’assalto... luppo turistico del Monte Piana. Nel 1915, a guerra iniziata, il Comando Italiano scelse – come Quartier Generale su trincee della prima linea. Col binoccolo puntato non distingueva i singoli, ma Nel 1943 vi venne sistemato un sofisticato osservatorio della contraerea tedesca e, Monte Piana – il punto in cui terminava la strada che saliva da Misurina, cioè il Gli artiglieri avevano i loro posti di vedetta sulle gole più esposte ai baratri che fa- gli diceva il cuore che corifeo dalla corsa tragica do- nel 1944, al termine delle ostilità, il rifugio si presentò talmente devastato da far luogo dell’attuale rifugio. cevano capo al Comando di Forcella Alta. veva essere Boenco, quel Boenco che incarnava tut- presagire un lungo periodo di lavoro prima di poterlo restituire alla sua preceden- Purtroppo le ricognizioni aeree austriache ne permisero una rapida individuazione Percorsa la lunga cengia, ci si trova nei pressi del vetusto cippo di confine, datato to lo spirito guerriero suscitato nel popolo dalla te funzione. E lo fu fino al 1962 quando il Cav. De Francesch acquistò la casa e che facilitò il compito delle artiglierie: l’importante base logistica fu infatti pesan- 1753. Sul retro del blocco di pietra, una targa ricorda il sacrificio del Ten. Giuseppe Campagna Libica, ond’era tornato con la promo- la Capanna Carducci e con encomiabile impegno personale e l’aiuto della fami- temente bombardata. De Pluri. Da qui, in breve, alla grande Croce. Il Magg. Angelo Bosi. zione per merito... glia ristrutturò l’intero complesso, realizzando un progetto all’insegna dei più mo- Negli anni ’20, la volontà di un ex combattente – il Cap. Agosto Martinelli Bianchi Poco sotto, in caverna, l’osservatorio italiano sconvolto, in guerra, da granate au- Per veder meglio s’espose ancora di più: in piedi su derni requisiti dell’ospitalità. – decise di sistemare e di costruire un rifugio che sorse a ridosso dell’edificio occu- striache che esplosero con violenza inaudita proprio durante un cambio di guardia. quella costa montana, era grande: l’animo che cresceva dentro parea farlo più In uno spazioso locale del rifugio è allestito un piccolo museo. Si tratta di una pato dallo Stato Maggiore, sull’estremità sud del ciglione del Pianoro sud. Nel muro e nel soffitto, le tracce del micidiale colpo che proveniva dall’antistante grande ancora, gigante... La sua figura non poteva restare dissimulata in quel esposizione semplice ed istruttiva che comprende armi, munizioni, oggetti perso- Da Misurina (nei pressi del Bar Genzianella, m. 1756), si snoda la strada ex-milita- Col di Specie (Geierwand, m.2095). fragore; e fu per questo, forse, che tanta vita, tanta passione, tanto anelito, tan- nali appartenuti ai soldati. re (segn. nr. 122), in parte asfaltata e chiusa agli automezzi, che risale – a larghe Sempre sotto la cima, una seconda caverna era occupata da mitragliatrici e forse to sforzo furono facile bersaglio di un cecchino... Il binoccolo cadde. L’aiutan- svolte – il versante sud-est del Monte Piana. da un riflettore che illuminava la piana di Carbonin. te Saetta e il caporale portaordini Bernacchi, i quali erano là come soggiogati dal La rotabile, in lieve salita, attraversa il bosco passando presso una fontana esisten- Percorrendo ora il comodo sentiero (segn. nr. 122), si giunge nei pressi della Pira- miracolo della trasfigurazione, si sentirono accasciar fra le braccia il corpo iner- te già al tempo della guerra e ripristinata nell’ambito dei grandiosi lavori di recu- mide Carducci, il monumento eretto nel 1909 a ricordo del poeta che tanto amò il te del duce e del maestro. La pallottola di un cecchino gli aveva spaccato il cuo- 3.2 RIF. A. BOSI e MONTE PIANA pero eseguiti negli anni ’70 dalla Associazione “Dolomiten Freunde”, fondata nel 1973 Cadore e le sue Montagne. re proprio mentre gonfiava di gioia. Lo portarono giù al Comando, religiosa- da Walter Schaumann, storico viennese ed ufficiale di carriera. Verso nord, simile ad un piccolo anfiteatro, si nota la postazione per una pesante mente, come le pie donne dal Calvario il corpo di Cristo; e quando l’amato ca- DESCRIZIONE DEL PERCORSO Poco lontano, si nota un grande spazio, sede di numerose baracche italiane. La stra- bombarda, circondata da un intrico di trincee e camminamenti che si collegano al- po fu deposto sopra una barella in mezzo allo spiazzo, tutti i militari presenti, Da Misurina (m. 1756) al Rifugio Magg. Angelo Bosi (m. 2205) per la rotabile, i da prosegue fino ad arditi ponti in cemento, scavati nella roccia e dove ancora si ve- la caverna del comando e al rifugio per la guarnigione. ufficiali e soldati, anche feriti che potevano appena muoversi, s’inginocchiaro- sentieri del fronte e Forcella Alta (m. 2000). Discesa: per il sentiero di guerra dono tracce dei sostegni della copertura che proseguiva fino al pianoro soprastan- Si ritorna al rifugio e si riprende, in discesa, la rotabile percorrendola fino a Forcel- no e piansero. del Pianoro Sud, la rotabile, Forcella Alta e il Sentiero dell’Artiglieria fino al La- te denominato Forcella Alta (m. 2000). la Alta. ...Il Maggiore Angelo Bosi non aveva prestanza fisica, non brilla per la divisa. In go d’Antorno (m. 1866). Segnavia: nr.122 - 6a. Qui, pochi passi su sbiadite tracce, risalendo brevemente i fianchi boscosi del Col Qui ci sono tre possibilità: seguire il percorso principale fino a Misurina; imboccare guarnigione ad Auronzo, nessuno l’aveva visto a cavallo, non cingeva mai la scia- DISLIVELLO de le Saline, si possono visitare i resti della “batteria antiaerea di Quota 2028”. Ciò – sulla destra – vecchi sentieri del fronte che guadagnano il Lago d’Antorno; scen- bola, si proteggeva il collo e il petto con un ampio fazzolettone da popolano. 550 metri circa. che resta è un gigantesco cono in cemento sormontato da un breve fittone in fer- dere poco sotto il grande ponte in cemento della strada e – sulla destra – collegar- L’avresti detto un valetudinario. Ma egli era un ufficiale che studiava e sapeva mol- ro a cui veniva ancorato un piccolo cannone da campagna in modo da conferire si, con un sentiero ancora ben percorribile, con le zone della prima linea antistanti to, che nell’anima garibaldina celava il fuoco della natia Romagna, che amava i DURATA ad esso la capacità di svolgere l’insolito compito e far ruotare la bocca da fuoco al Val Popena Bassa. Il tratturo, in ripida discesa, conduce alla strada statale che col- suoi ufficiali e soldati e n’era riamato così da poter chiedere loro qualunque sa- Ore 3. di 360°. lega Carbonin a Misurina. Il sentiero percorso, in guerra, era utilizzato dai soldati crificio. DIFFICOLTÀ Giunti al Rifugio Magg. Angelo Bosi, si prosegue verso la cima del Monte Piana (m. italiani per collegarsi alla Valle delle Baracche e al Cristallino di Misurina. Egli aveva l’arte difficile del condurre uomini. Era un trascinatore, perché aveva Itinerario escursionistico, anche se la visita alle opere e ai sentieri del fronte 2324) percorrendo il sentiero (segn. nr. 6a) che si snoda sul versante sud-ovest su In tempo di pace, il tracciato – definito “facile e conveniente” – era frequentatissi- un’anima apostolica. Non lo diceva, ma potea ben dire: “Il Battaglione sono io!”. del pianoro sommitale, presentano qualche passaggio esposto. cenge esposte spesso interrotte da gole e ripidi canali. Sui ciglioni in bilico nel vuo- mo dalle guide alpine che partivano con i loro clienti da Carbonin o da Landro e, Bosi cadde con la visione trepida e gioiosa insieme al suo reparto in atto di assa- I passaggi più delicati, sono protetti da abbondanti attrezzature. to si notano resti di numerose baracche e appostamenti. Dai brevi canali che dal bor- per la tariffa di 7 Corone, li conducevano al Monte Piana. lire...

gnatori, potrà guidare potrà l’uscita. gnatori, -accompa- storici laloro conoscenza dichi, daparte lafacilitàd’accesso, storico, dalpuntosentatività divista proposti sonostatisceltiGli itinerari tenendo pr alcunideiqualirealizzabili anche con dapersone capacitàmotorie. ridotte coltà, Per ilvasto con pubblico lavisita lescolaresche eper sisonocosì ediffi- percorsi individuati lunghezza divaria imparare. conoscere, adosservare, insegnando lezza delpaesaggio aumentanolasuggestioneebel- sopravvissute alloscorrere deltempo, Le mesi dilotta, tracce di29lunghissimi vicende etragiche hanno fatto alleterribili dascenario che splendidiedaffascinanti, È intento fondamentaledelprogetto farconoscere nuove alle iluoghi, generazioni eTeCm iLvrd a o iSei Gtrad.AdestrailMontePianoconsaentierodeiPionieri(Pionerweg). Le Tre CimediLavaredodalColSpecie(Geterwand).A rnai “... Frontali: come dice ilSottotenente Medico Gino Questo ricordare per nonèunevento che dimenticato laguerra eche, eserciti contrapposti. daisoldatidegli alfronte adoltre 2000metri lavita vissuta eledifficoltà diunavita no” di “toccare con attraverso ma- difacileaccesso, itinerari come proprie ricerche delle risultato –offre lapossibilità, illavoro delComitato Tecnico eScientifico esivolge, delProgetto Interreg – IIIche ora A questo èstato volto, dipace. Memorie persentieri diguerra avventura. mastraordinaria sta tragica, pernon laMontagna, riscoprire per storica La memoria ilfuoconemico anchesotto pernecessitàdiguerra nuovediMontagna aperte vengono vie Alcune alpinisti. presto inprovetti reclute sitrasformano maanchelepiùgiovani lo sivedonoeccellere ipiùesperti, “... Alfarè I. Alfarè eAp eoopoii o ood igl,maanchedi disingoli, nonsolo le Alpi vedonoprodigi, non è una parentesi che possiamo affrettarci a chiudere per tornare al discorso diprima... non èunaparentesi chepossiamoaffrettarciachiudere aldiscorso pertornare esenti alcune caratteristiche fondamentaliqualilaloroesenti alcunecaratteristiche rappre- legate sulfronte Guerra allaGrande dolomitico. rseptule ipooi iitr opgi.Enonso- diintere compagnie. diplotoni, pattuglie, grosse ietcr,perconoscere uominiche que- vissero gli dimenticare, I l

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n T z e i c a n t i o c r o i Il Secondo Conflitto Mondiale interruppe un’altra volta il promettente sviluppo Il Secondo Conflitto Mondiale interruppe un’altra volta il promettente solitudine deso- turistico della zona. I sentieri e i ricoveri ripiombarono in una lante. prese in affitto sia il Rifugio Bosi (co- germanica marzo 1943 la Wehrmacht L’8 che la Capanna Carducci e allestì nelle vicinanze un posto di struito nel 1931) vigilanza aerea dotato di tutte le attrezzature più sofisticate dell’epoca. De Francesch acquistò il rifugio e la capanna. Il Monte Piana riac- Nel 1962 il Cav. quistò la sua pace. In copertina:CrocesulMontePiana. oriaet rgto OUIËMNAAAODN - COMUNITËVia IVNovembre, 2-32021Agordo(BL)Italia MONTANA AGORDINA Coordinamento progetto: 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 INDICE DEIPERCORSI 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Zona monumentale dellaMarmolada Malga Ciapèla-OmbrettadiMarmolada aSerauta -Marmolada Museo storico Col DaDaut- Toront Cima Lana-AgaiePalla Cima Lana-CostoneCastelloSellaSief Variante ColdelaRoda Ciadinéi -SellaSief Da CimaLanaaiCiadiniéi Cima Sief-ColdiLana Sella Sief-Cima -SelladelSief Posizione “Edelweiss” Valle delleBaracche diMisurina Cristallino BosieMontePiana A. Rif. -MontePiana Misurina Giro delColdiMezzo Croda dell’Arghena aiPianidiLavaredo Quota “2385” Forcella Lavaredo MARMOLADA 18 17 20 19 Eingriffe der Wiederinstandsetzung und Valorisierung in den Gebieten des Erinnerungsparks des Gebieten den in Valorisierung und Wiederinstandsetzung der Eingriffe 14 9 12 10 15 I LUOGHIDELLAGRANDEGUERRAINPROVINCIA DIBELLUNO 13 Interventi direcuperoInterventi evalorizzazione neiterritoridelParco dellaMemoria DIE ORTE DES ERSTEN WELTKRIEGES IN DER PROVINZ BELLUNO PROVINZ DER IN WELTKRIEGES ERSTEN DES ORTE DIE 11 16 40 Von derE.U.UnterstützesProjektMittelsEuropäischerWärungsfondszurRegionalenEntwicklung e.0039043762390-Fax [email protected]. Project co-financedbytheEuropeanUnionthroughFoundforRegionalDevelopmen Gemeinschaftsinitiative InterregIIIAItalien-Österreich2000-2006-Projekt(Cod.VEN222001) AGORDO Progetto cofinanziatodall’UnioneEuropeamedianteFondoEuropeodiSviluppoRegionale Iniziativa ComunitariaInterregIIIAItalia-Austria2000-2006-Progetto(Cod.VEN222001) 39 Community InitiativeInterregIIIAItalia-Austria2000-2006-Project(Cod.VEN222001) GREAT WAR SITES IN THE PROVINCE OF BELLUNO OF PROVINCE THE IN SITES WAR GREAT Preservation and promotion of the areas in the Memorial Park Memorial the in areas the of promotion and Preservation CORTINA D’AMPEZZO 38 ZOLDO 37 36 34 8 33 7 PIEVE DICADORE 35 6 5 2 4 31 3 32 1 40 39 38 37 36 35 34 33 32 31 30 29 28 27 26 25 24 23 22 21 30 29 AURONZO DICADORE Batteria Listolade Batteria Tagliata diSanMartino Col deSaléra -MontePunta Spiz Zuel Col Pradamio Monte Rite Vodo -BeccodiCuzze (AccessoB) Vodo -BeccodiCuzze (AccessoA) Anna-LaGlories Col S. Piandell’Antro Forte Monte Tranego Col Forte Vaccher Castello Batteria MonteRicco Forte Anello deiColli Col Vidal P.so -ColAudoi Mauria Miaron P.so -M. Mauria Monte Tudaio Col Ciampon 27 28 25 26 22 21 23 24

DISTRIBUZIONE GRATUITA sentava un desolante spettacolo di devastazione. I primi a rimettere piede sul Mon- sentava un desolante spettacolo di devastazione. I primi a rimettere permetteva ai te Piana furono i pastori con i loro greggi. La raccolta di rottami pastori di arrotondare seppur modestamente i loro guadagni. Questi lavori dura- rono fino agli inizi della seconda guerra mondiale, tante erano le munizioni, le armi, le granate e la ferraglia rimasta sui campi di lunghe ed estenuanti batta- glie. Il turismo si riprese e venne costruita una solida baracca in legno chiamata “Ca- panna Carducci” che, per lunghi anni, rimase l’unico nuovo edificio della monta- gna. 10

A. Fornari 9 8 7 6 5 4 3 2 1 I LUOGHIDELLAGRANDEGUERRAINPROVINCIA DIBELLUNO Interventi di recupero e valorizzazione nei territori delParco direcuperoevalorizzazioneInterventi neiterritori dellaMemoria Storia edescrizionedeiluoghidellaGrandeGuerra 3.2 3.1 PRIMA LINEAAURONZO-CORTINA I.A OIeMONTEPIANA BOSI e A. RIF. MISURINA -MONTEPIANA cella Alta. Comando italiano del M. piana (1920). Oggi vi sorge il Rifugio A. Bosi. Reticolato sul fronte austriaco del M. Piano. m 2324) (m.

Alfarè I.

20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 Fornari A. Fornari Piana, attraversava il Pianoro Nord avendo come elemento avanzato la “Trincea dei la “Trincea Piana, attraversava il Pianoro Nord avendo come elemento avanzato della Rienza per Val Sassi” che fronteggiava la nostra occupazione. Scendeva poi circa 400 metri a valle della confluenza del Rio Rinbon con il Rio Rinbianco e ri- saliva alle fortificazioni in roccia del Monte Rudo. Sulla cima del Monte Piana e del Monte Piano vi salivano –in guerra – teleferiche italiane e austriache. I combattimenti nella zona furono terribili, segnati da alterne vicende ed alterna questo e per tutti i lutti ad essi legati, il Mon- fortuna per entrambe le parti. Per te Piano venne chiamato il “Monte del Pianto”. Il rimbombo delle armi era ormai cessato definitivamente, ma il paesaggio pre- NOTIZIE GENERALI solitudine. alle lorocase.Nelgirodipochigiornilamontagnaripiombònelsilenzioenella Alpinisti eturistipreserogliultimitreniregolariritornaronoprecipitosamente d’incanto. Con l’eccidiodiSarajevo,lastagioneturistica–inpienosvilupposiruppe lizia militared’altamontagna. Il suotracciato,rimastoinalteratofinoadoggi,èunosplendidoesempiodiedi- delle truppeitalianeimpegnateinquestosettore. Durante laguerrastradasirivelòcomepiùimportanteviadirifornimento all’impresa edile“Monti”diAuronzoCadore. La progettazioneelaconcretaesecuzionedeilavorifuronoaffidatenel1905 dionale, sidiederoallarealizzazionediunastradarotabile. Gli Italiani,favoritidaunaconfigurazionemenoaccidentatadelversantemeri- Misurina finoallasommitàsud,andòviaacquistandolesimpatiedeituristi. Lungo ilversantemeridionalec’eraunaltrosentieroche,salendodalLagodi militari edetto“Pionerweg”,cioèSentierodeiPionieri. settentrionale versolaValle delleRienza.Inguerravenneadattatoalleesigenze dei Turisti”. Gliescursionistilopercorrevanovolentieriperscenderedallasommità Il Touring ClubAustriacorealizzòinfattiunaviad’accessonotacome“Sentiero rispetto aquellimilitari. Intanto perògliinteressituristiciconservavanouncertodirittodiprecedenza maria importanza. te tesi,ilMontePianaandòassumendouninteressestrategico–militaredipri- Quando irapportifral’ItaliaelaMonarchiaDanubianasifeceroparticolarmen- poco discostodall’attualePiramideCarducci. piccolo egrazioso“PianoHütte”postoallimitedeiconfinifraAustriaItalia – nel1887ilTouring ClubdiViennafececostruire–sullasuasommitàil bellezze dolomitiche.MontePianadivenneunadellemetepiùambitetantoche Le operediguerraandavanoparipassoconlacrescitadell’interesseperle za etrasformandoilMonteRudoinunainespugnabilefortezza. guerra –allestendolosbarramentocostituitodifortiLandroePratoPiaz- la minacciadiquelcuneo,gliAustriaciavevanorimediato–ancorprimadella veniva acostituireunaspeciediminacciosocuneopuntatoversoDobbiaco.Al- In questomodo,ilTavolato Superioredelmonterisultavaquasituttoitalianoe Castrati. sfiorava ilciglionorddelMontePianaepassavaperlaForcellaedVallon dei Questa linea,dalPonte dellaMarogna–dettoappunto“Ponte diConfine”– blica diVenezia elaConteadelTirolo. stinato lavecchialineadiconfinestabilitanel1753fraSerenissimaRepub- ovunque favoritol’Austria, manonqui,sulMontePianadoveavevaripri- La commissioneitalo–austriacapericonfini,riunitasinel1866,avevaquasi stigiose posizionipanoramichedelleDolomiti. bramosi deglialpinisti,anchesebenprestoconsideratacomeunadellepiùpre- considerato unamontagnainsignificante,nonsicuramentedegnadeglisguardi secoli, ilvastopianorofubattutodacacciatoriebracconieri.Per ilrestoera sta ladonazionefattadalducaTassilo alCapitolodiSanCandido.Nelcorsodei Il nomedellaMontagnacomparegiànel788d.c.inundocumentocheneatte- noro” oTavolato Nord. Ampio ilPianorooTavolato Sud,piccoloeleggermentefoggiatoacupolail”Pia- celli...” (A.Berti). tavolato bipartitodaunasella,cuiscendonobruscamenteduebrullivallon- “...Monte Pianaèisolato,tozzo, nudo.Quattroparetiripideedinaltounampio (testi AntonellaFornari) CONTINUA La piramide Carducci. In lontananza il Picco di Vallandro. che si Il Monte Piana, con i suoi 14.000 morti divenne il simbolo dell’olocausto consumò sulle montagne. Durante la guerra le linee italiane ed austriache variamente oscillarono per poi fissarsi l’italiana sul Pianoro Sud e l’austriaca sul Pianoro Nord divise da Forcel- la dei Castrati. Più precisamente, la linea italiana partendo da quota “2323” (in località “Pira- Rinbianco per risalire a mide Carducci”), tagliava il Pianoro Sud, scendeva in Val Forcella Col di mezzo passando per Forcella dell’Arghena. La linea austriaca saliva dalla conca di Carbonin per il costone ovest del Monte Strada mimetizzata e protetta da tronchi per il Monte Piana, loc. For ra Valfonda...ra che dominal’inte- ne collocato unpresidio stabileanche sulPasso delCristallo, 1916vie- Il18maggio Rasserenatosi ilcielovengono costruite due teleferiche... èandatacompletamente finoadoggi no nell’altamontagna delusa.”. che ipocoranza temprati nemicinonav “Laspe- Ma notava: soltanto duemesidopo il Pustertal”, dellaDivisione “Diario inverno...”. che cosa accadrà nelprossimo quindi, nonsipuòprevedere, no continuare così; italianenonposso- Le truppe fronte sonoaccampate deimillemetri. aldisopra che quattro sitrovano quintidelletruppe al rore invernale; perunacampagna l’or- italianeègrande “Fra letruppe l’”Allgemeine Tiroler avevaAnzeiger”, scritto: alpineaustriache, Il 30settembre molto letruppe diffusofra 1915ungiornale ricoveri rudimentali... nelsaccodelle giornate apeloperresistere alfreddo in intenso dei3000metri costretti parte atrascorrere gran senzacombustibile, senzalegna, ni telefoniche, dicomunicazio- privi ticima Ovest bloccati piùditre per rimangono settimane, ipostidellaCresta B cipio delmarzo 1916, eleimpressionanti tormente nevicate eprin- difinefebbraio Durante legrandi ciproci incondizioni continuamente divita rischiose. eroismi aiutire- per ignorati divalanghe: vittime giungere leposizionidicresta; perrag- canalonighiacciati erti lungogli corvées pericolose ...Inverno durissimo, in Guerra Ampezzo einCadore Berti, Da A. I N attrezzate einstabili. rampicata senzacomunquedifficoltàoggettive,(1°).Tratti espostisuroccenon Itinerario perescursionistiesperti.Necessita–avolteabbozzarepassidiar- DIFFICOLTÀ 3-3,30 oreperlasalita;2-2,30discesa. DURATA 1100 metricircaconsiderandoilbrevetrattodidiscesainVal Popena Alta. DISLIVELLO 224 -rossotracce.Periodo consigliato:dametàluglioafineagosto. del CristallinodiMisurina(m.2775).Discesa:perlastessavia.Segnavia:nr. (m. 2140) allaValle delleBaracche.Per ForcellaMichele(m.2590)allacima Da Misurina(m.1752)perCaseradi1795)eForcelladellePale DESCRIZIONE DELPERCORSO 4.1 to di partenza edi arrivo del percorso. tamento incasodinebbia. Ènecessario disporredidue autodalasciare alpun- Itinerario sustrade esentierimilitari.Escursionistico. Possibile difficoltàdiorien- DIFFICOLTÀ 5-6 ore. TEMPO DIPERCORRENZA 900 metricirca. DISLIVELLO Segnavia: nr. 222-traccerosso alla SelladiPopena (m.2214). Discesa:permulattiera diguerra,aMisurina. per laValle delleBaracchealPasso Popena (m.2400).Poi, per tracce,arisalire Dal Ponte dellaVal Popena AltaperlaVal Popena Altafinoa “Quota2000”. Poi, DESCRIZIONE DELPERCORSO 4.2 V E R N CRISTALLINO DIMISURINA VALLE DELLEBARACCHE O

Museo StoricodellaGuerra,Rovereto.Foton.212/27. SoldatiaMisurina. 1 9 1 6

S U L L A

D I S P L U rebbero resistito dell’inver- asperità alle V ac,del Vecio delForame edell’An- ianca, I A L E

m 2775) (m. D E L

C R I S T A L L O tiere diguerrae,quindi,facilmenteindividuabile. Il percorsoèscarsamentesegnalato,maconservalastrutturaclassicadellemulat- si aprefrailCristallinoelagugliedellaVal Popena Alta. parte franato–nellaValle delleBaracche,baselogisticatruppeitaliane che evidenti tracce,portanoalfondodellaVal Popena perrisalirepoi–tratturoin In circa40minutisièallepostazionidellaForcelladellePale (m.2140). Daqui, sta utilizzateduranteiltrasportodeipezzidell’artiglieriapesante. voro dicuirestanoimurimassicciatiecontenimentooltrechelepiazzoleso- Ben prestoessariprendelafisionomiaoriginalemettendoanudounverocapola- le delleBaracche(segn.224). che altrononeralastradamilitaredicollegamentoconleposizionidellaVal- Subito aridossodellamalgasidiparteilsentiero(unpo’mimetizzatodaiprati) alla ristrutturataCaseradiMisurina(m.1795).Quisipuòparcheggiare. Da Misurinasirisaleinauto–perbrevetrattolastradaasfaltatacheconduce CRISTALLINO DIMISURINA tra ilPiz Popena e laCrodadiPausa Marza. Lasalitaèlunga, malafatica ampia- La mulattiera prosegue,ora, tenendosialta, indirezione delPasso Popena chesiapre veri incaverna, resti delleteleferichechesalivano alleposizionidelCristallino. fretta. Adocchio attentononsfuggirannoresti dimuriimponenti,baracche, rico- morbido vallone chealtrononèlaValle delleBaracche.Nonbisognaavere Misurina elegugliedellaVal Popena Alta,lamulattieradiguerrasiinoltrainun – sullasinistrasitrovanole indicazioni perilPasso Popena. FrailCristallinodi na. Siseguelungamenteilsegnavia delC.A.I.finoalpuntoincuilavallesiapree pena Alta(m.1659).Ilsentiero risalelavallesullasinistraorograficadelRioPope- stra sitrovaunostrettotornante dalqualesiscorgeilsegnavia222dellaVal Po- Se siprovienedaMisurina,alkm. 5dellastradachescendeaCarbonin,sullasini- VALLE DELLEBARACCHE Fonda, datato1753. Termine confinariomedion1,inVal

Alfarè I.

Alfarè I. della lapide. Fonda, neipressi sbarramento inVal Muraglione di Austriaci sulForame. baracca deiDepositi Interno diuna La discesaavverràperlastessavia,finoalpuntodipartenza. Da qui,percomodacengia–costellatadiopereguerraallavetta. italiana. Appena aldisopra,l’anticimaconquelcherimanedell’osservatoriodell’artiglieria ra cittàfantasma,neipressidiunaccampamentoincendiato. Si arrivainfineinvistadell’ultimosalto–dovesgomenticisitrovaunave- qualche voltaemergonorestidiantichescale. Il sentierodiventadinuovoimpervio:strettissimizig-zagscavatinellarocciadove ta. Usciti dall’imbutocisitrovasucomoda,maespostacengiachepercorreremotut- uomini, armiemezzi. spesi, grossianelliefittoniche–inguerraservivanoperagevolarelasalitadi della dirupataedincassataForcellaMichele(m.2590). Esso prosegueversouncanaledirocciaapparentementeinvalicabile,indirezione Da qui, un comodosentiero, portaalla Malga Misurina e,inbreveaMisurina. della Contea delTirolo e dellaSerenissima Repubblicadi Venezia. trovare ivecchi marmidelconfinedatati1753 suiqualisonoscolpitiilsimbolo Scolpiti suunroccione –pocoaldisottodella dirutacostruzione–sipossono ri- avvenuta nel1938. Nonvennepiùrinnovatoné rimessoinfunzione. gio Magg.AngeloBosialMonte Piana.Lasuacotruzione,realizzatadaprivati,era na, devastatonellasecondaguerra dall’esercitotedescocomeavvenneperilRifu- e laVal Popena Alta.Pressolaforcella,sulversantenord,iruderidelRifugio Pope- aperta asud-ovestdellePale diMisurina.Costituisceilmigliorvalicotra Misurina dove recentitabelleindicanola salitaversolaSelladiPopena, insellatura alquanto Da qui,pertracce–sempredi mulattiera –siscendenuovoinfondoalvallone mente compensatadallostraordinariopanorama. Lo sisuperaaiutandosiconquelcherestadivecchieattrezzature,ponticelliso-

Alfarè I. porta il“Leone”e“L’aquila asburgica”. Reggimentoe Ricorda iFantidel23° Carbonin-Misurina. Cippo alkm7,2lungolastrada

Fornari A. Piz Popena eCimaPrincipale delCristallodalleposizioniitaliane. Postazioni italianeversoloZurlon.

Fornari A. Fornari A.

Istituto Geografico Militare - Aut. n. 6109 del 12.10.2005 velata esivoltò in fretta... pronunciò leultimeparole con voce di lacrime; riempiti Gli occhi sierano gli Santo.” edelloSpirito delFiglio nel nomedelPadre, Io benedico tutti, vi delParadiso. lastrada avrà abbreviata se qualcunocadrà, così, Voi perlaPatria oggi soffrite eDioterrà conto delvostro Purgatorio, gio. Corag- cose piùdisperate sirisolvono che sembrano spessoinmodoimprevisto. le che voi nonsappiate? ragazzi; macosa Coraggio già possodirvi èaffidata; vi Dovrei parlare dellanuova impresa che Io testimonierò delvostro eroismo. glie. conosco di tutti lefami- conosco iovi tuttiunoper uno, Cadorini, “Miei cari sa epoivoltò aparlare: Mes- celebrò laS. Ci adunò, un’aria triste. contro l’usato, Il buoncappellanoaveva, salitoEra danoianche DonPiero. d’assalto. considerati come truppe leprime affidata ai Volontari, appunto Pare che anche negli Alti Comandi lasicalcolasse impresa dadisperati, zia che sarebbe l’ordine arrivato perl’assalto... dipartenza lanoti- portò con lemarmitte, dei conducenti, la “Stefani” “Quel giorno, Scrive: delle Tre ai impartisce Volontari Cime”, Alpini che stannoscattandoall’assalto. benedizioneche quandoparladella serio bruscamente abbandona iltono scherzoso esifa suoi compagni diguerra, ni, sempre sereno neldescrivere egaio dei lavita Volontari Alpi- Edgardo Rossaro, I Volontari Alpini delCadore adifesadelleloro Crode Coletti, Da C. dalboscotamente ricoperta edall’oblio. Lalapidepostaa cosa. Si abbandonòogni nea delPiave acausadellarotta diCaporetto. Alla finediottobre sullali- l’ordine del1917aisoldatiitalianigiunse diritirarsi l’Imperofine tra Asburgico elaRepubblica diSanMarco. segnava ilcon- Nel mezzo delgreto deltorrente sorgeuncippocon ladata “1753”: Auronzo diCadore. zona boscosa confluenza alla della Val inComune di con Cristallino la Valfonda, inuna aMisurina, porta che daCarbonin strada sulla dal Ponte dellaMarogna, distante piùomeno15minuti Il luogositrova dialtitudine, acirca 1500metri deicolpiancora isegni dell’artiglieria. Qualche albero porta torrente Valfonda dove passava anche lalineadelconfine. base delMonte attraversando diMisurina PianafinoalCristallino legrave del sidistinsenelpresidiarela Compagnia lostorico trincerone che sisnodava dalla Durante l’inverno 1915–1916 Umbria. aggregata allaBrigata La Compagnia era oppure travolti davalanghe. mesidel1916, pena durante iprimi questi51cadutineicombattimenti stessaponenti laCompagnia etra di Val Po- Vi furono scolpiti inomidei269com- Compagnia. il posto diComando della6° era Quivi lungotempo Rimase sepoltaper sotto cumuli didetriti. agosto 1916. il31 Era poco sotto quellodelComandante. mezzo èincisoilnomedelreparto, In inseiriquadri, disuperficiesuddivisa Seimetri un metro emezzo dialtezza. per emezzo dilunghezza, tre metri dimensioni: nale valore edistraordinarie l’indicazione edopopaziente lavoro allaluce unalapidedieccezio- riportarono alcuniappassionatisipresero del- cura L’anno successivo, affiorava dalterreno. lapresenza diunalapideche scoprì in esegnalò Valfonda , Guerra, la Grande recuperante edamante deicimelidel- Rolando Lancedelli, Il 21novembre 1982, L L A A Foto n.212/27. Val Popena. Unavedetta. Museo StoricodellaGuerra,Rovereto.

L B A E N P I E D D E I

Z D I E O L N L E A

D V A I

L D

F O O N N

P D I E A R

O o ir agad,il “Cappellano Don Piero Zangrando, ridosso delposto dicomandoridosso fulen- gnatori, potrà guidare potrà l’uscita. gnatori, -accompa- storici laloro conoscenza dichi, daparte lafacilitàd’accesso, storico, dalpuntosentatività divista proposti sonostatisceltiGli itinerari tenendo pr deiqualirealizzabili alcuni anche dapersonecon capacitàmotorie. ridotte coltà, Per ilvasto con pubblico lavisita lescolaresche eper sisonocosì ediffi- percorsi individuati lunghezza divaria imparare. conoscere, adosservare, insegnando lezza delpaesaggio aumentanolasuggestioneebel- sopravvissute alloscorrere deltempo, Le mesi dilotta, tracce di29lunghissimi vicende etragiche hanno fatto alleterribili dascenario che splendidiedaffascinanti, È intento fondamentaledelprogetto farconoscere nuove alle iluoghi, generazioni Ruderi delrifugioPopena, sullosfondopartedelgruppoCristallinodiMisurina. rnai “... Frontali: come dice ilSottotenente Medico Gino Questo ricordare per nonèunevento che dimenticato laguerra eche, eserciti contrapposti. daisoldatidegli alfronte adoltre 2000metri lavita vissuta eledifficoltà diunavita no” di “toccare con attraverso ma- difacileaccesso, itinerari come proprie ricerche delle risultato –offre lapossibilità, illavoro delComitato Tecnico eScientifico esivolge, delProgetto Interreg – IIIche ora A questo èstato volto, dipace. Memorie persentieri diguerra avventura. mastraordinaria sta tragica, conoscere per uominiche que- vissero gli pernondimenticare, laMontagna, riscoprire per storica La memoria ilfuoconemico anchesotto pernecessità diguerra nuovediMontagna aperte vengono vie Alcune alpinisti. presto inprovetti reclute sitrasformano maanchelepiùgiovani lo sivedonoeccellere ipiùesperti, “... eAp eoopoii o ood igl,maanchedi disingoli, nonsolo le Alpi vedonoprodigi, non è una parentesi che possiamo affrettarci a chiudere per tornare al discorso diprima... non èunaparentesi chepossiamoaffrettarci achiudere aldiscorso pertornare

Lapide della Val Lapide della Fonda. 55° Reggimento Fanteria, 6° compagnia, aggregata alla Brigata Umbria. Alfarè I. Alfarè esenti alcune caratteristiche fondamentaliqualilaloroesenti alcunecaratteristiche rappre- legate sulfronte Guerra allaGrande dolomitico. rseptule ipooi iitr opgi.Enonso- diintere compagnie. diplotoni, pattuglie, grosse I l

C o A m u t i o t .”(.Berti). (A. ...” a r t i o t à

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n Alfarè I. t i o c r o Ai piedi di Costabella si stende l’immensità del Graon del Forame da cui lo sguardo si Ai piedi di Costabella si stende l’immensità del Graon del Forame che supera un’ardita spaccatura sul Cristallino d’Am- alza verso l’aereo Ponte pezzo e portare a Forcella Grande. nel tempo. E Qui i resti e i ricordi della guerra sono tanti e tali da far tornare indietro gli Italiani appresta- quassù, su un crinale che si snoda a quasi 3000 metri di altezza, fronte dolomitico: rono una delle più straordinarie opere di guerra di questa parte del collegamento fra le un arditissimo sentiero di arroccamento che doveva assicurare un Forcella posizioni orientali del Cristallo (cioè Forcella Stauníes, Cristallino d’Ampezzo, Grande...) con le posizioni dell’estremità opposta e cioè: Col dei Stombi e il Testaccio Col Pistone, Vécio del Forame e Zurlon passando per la Cresta Bianca, Forcella Padeon, dove vi era il Comando di Zona dell’Artiglieria. Di fronte, si ergono le Punte del Forame sulla quali si svolsero terribili combattimenti combattimenti che ebbero come protagonisti i Volon- soprattutto nell’estate del 1916, Arduino Polla. tari Alpini del Cadore comandati dal Ten. i In copertina:Restidell’osservatoriodell’Artiglieria italianasull’anticimadiCristallinoaMisurina. oriaet rgto OUIËMNAAAODN - COMUNITËVia IVNovembre, 2-32021Agordo(BL)Italia MONTANA AGORDINA Coordinamento progetto: 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 INDICE DEIPERCORSI 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Zona monumentale dellaMarmolada Malga Ciapèla-OmbrettadiMarmolada aSerauta -Marmolada Museo storico Col DaDaut- Toront Cima Lana-AgaiePalla Cima Lana-CostoneCastelloSellaSief Variante ColdelaRoda Ciadinéi -SellaSief Da CimaLanaaiCiadiniéi Cima Sief-ColdiLana Sella Sief-Cima -SelladelSief Posizione “Edelweiss” Valle delleBaracche diMisurina Cristallino BosieMontePiana A. Rif. -MontePiana Misurina Giro delColdiMezzo Croda dell’Arghena aiPianidiLavaredo Quota “2385” Forcella Lavaredo MARMOLADA 18 17 20 19 Eingriffe der Wiederinstandsetzung und Valorisierung in den Gebieten des Erinnerungsparks des Gebieten den in Valorisierung und Wiederinstandsetzung der Eingriffe 14 9 12 10 15 I LUOGHIDELLAGRANDEGUERRAINPROVINCIA DIBELLUNO 13 Interventi direcuperoInterventi evalorizzazione neiterritoridelParco dellaMemoria DIE ORTE DES ERSTEN WELTKRIEGES IN DER PROVINZ BELLUNO PROVINZ DER IN WELTKRIEGES ERSTEN DES ORTE DIE 11 16 Museo Storico della Museo Storico Foto Guerra, Rovereto. Popena. Val n. 212/27. Colpo su colpo. 40 Von derE.U.UnterstützesProjektMittelsEuropäischerWärungsfondszurRegionalenEntwicklung e.0039043762390-Fax [email protected]. Project co-financedbytheEuropeanUnionthroughFoundforRegionalDevelopmen Gemeinschaftsinitiative InterregIIIAItalien-Österreich2000-2006-Projekt(Cod.VEN222001) AGORDO Progetto cofinanziatodall’UnioneEuropeamedianteFondoEuropeodiSviluppoRegionale Iniziativa ComunitariaInterregIIIAItalia-Austria2000-2006-Progetto(Cod.VEN222001) 39 Community InitiativeInterregIIIAItalia-Austria2000-2006-Project(Cod.VEN222001) GREAT WAR SITES IN THE PROVINCE OF BELLUNO OF PROVINCE THE IN SITES WAR GREAT Preservation and promotion of the areas in the Memorial Park Memorial the in areas the of promotion and Preservation CORTINA D’AMPEZZO 38 ZOLDO 37 36 34 8 33 7 PIEVE DICADORE 35 6 5 2 4 31 3 32 1 40 39 38 37 36 35 34 33 32 31 30 29 28 27 26 25 24 23 22 21 30 29 AURONZO DICADORE Batteria Listolade Batteria Tagliata diSanMartino Col deSaléra -MontePunta Spiz Zuel Col Pradamio Monte Rite Vodo -BeccodiCuzze (AccessoB) Vodo -BeccodiCuzze (AccessoA) Anna-LaGlories Col S. Piandell’Antro Forte Monte Tranego Col Forte Vaccher Castello Batteria MonteRicco Forte Anello deiColli Col Vidal P.so -ColAudoi Mauria Miaron P.so -M. Mauria Monte Tudaio Col Ciampon 27 28 25 26 22 21 23 24 mazione stessa della cresta che – per la sua esilità era percorribile solo in fila indiana, con mazione stessa della cresta che – per la sua esilità era percorribile solo tutto ciò che questo poteva comportare. Le insidie maggiori erano fra le quote più alte (m. 1722 e m. 2659). fino al fondo del Gra- Proprio qui iniziava la fila dei reticolati austriaci che proseguiva e Forcella Gialla, il fami- von del Forame per risalire poi allo spuntone fra Forcella Verde un villaggio di barac- 2450” a ridosso del quale sorgeva gerato “Stutzpunkt” o “Torrione Hütte”, (la Barac- che che faceva capo alla baracca del comando denominata “Schwarze ca Nera). Pra Del Vècia. Il villaggio era servito da una possente teleferica che saliva da Val I principali attacchi italiani alle posizioni austriache della cresta avvennero nel settem- e nell’ottobre successivo. bre 1916 Poi iniziò una lunga ed estenuante guerra di posizione: fu tutto uno scavare, costruire, for- Poi tificare, preparare alloggi e ricoveri, forzando le viscere della Montagna. Bastarono gli esor- di a fare un olocausto, a rendere sacro questo luogo bagnato dal sangue e dalle lacrime. DISTRIBUZIONE GRATUITA 10

A. Fornari 9 8 7 6 5 4 3 2 1 I LUOGHIDELLAGRANDEGUERRAINPROVINCIA DIBELLUNO Interventi di recupero e valorizzazione nei territori delParco direcuperoevalorizzazioneInterventi neiterritori dellaMemoria

Fornari A. Storia edescrizionedeiluoghidellaGrandeGuerra Museo Storico della Museo Storico Foto Guerra, Rovereto. Misurina. n. 212/43. Ambulanza su slitta, inverno 1915/16. 4.2 4.1 PRIMA LINEAAURONZO-CORTINA VALLE DELLEBARACCHE CRISTALLINO DIMISURINA m 2775) (m. L’accesso, in guerra, oltre che dalla Val Popena Alta era rappresentato dalle solide mu- Popena dalla Val in guerra, oltre che L’accesso, del per poi abbassarsi al fondo lattiere che salivano da Misurina alla Sella di Popena vallone dove vi era il grosso agglomerato di baracche. della Cresta Di fronte al Cristallino si stende la lunga dorsale della Schönleitenschneide, di guerra. di Costabella, il cui dolce nome nasconde una cruenta e terribile storia Co- la Val Valfonda, È un possente susseguirsi di un crinale che fa da spartiacque fra la il ridotto ghiacciaio di Pra del Vécia mentre a sud si spinge attraverso stabella e la Val Cresta Bianca fino alle Forcelle di Costabella. In guerra fu strenuamente presidiata dalle truppe austriache che trovarono in Hans Forcher – eccellente se pur avanti negli anni gui- da alpina di Sesto, amico di Sepp Innerkofler - e nei suoi soldati, esploratori di grande efficacia. Durissimi furono gli attacchi italiani alle posizioni austriache della cresta, quanto inutili, dal momento che ogni metro di cresta conquistato riusciva impossibile da presidiare senza perdite gravissime a causa della rigidità del clima di quegli inverni e per la confor- 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 NOTIZIE GENERALI zione dimitragliatriciedelementisceltideiBersaglieri,salìsulCristallooccupandone Era lametàdiagostodel1915 quandounalungacolonnadiAlpini,seguitadase- Ma laguerralentamenteeprogressivamentesaliva. una nuovaenrosadiracolsangue,aconsacrareallastoriaquellealtezze,persempre...”. bile chelaguerrasisarebbearrampicatalassùacreare,comediceAntonioBerti:“... Le altissimecimesituffavanoinviolatenellenubienell’azzurro.Sembravainconcepi- dell’intero gruppo. Nei primiduemesidiguerra,leforzecontrappostecircondavanointeramentefalde correva anorddiesso,lungol’orlosuddellapianaCarbonin. zione austriaca.IlsottogruppodelPopena rimanevainvecedietrolanostralineache sù, gliAlpinidelBtg.“Val Piave”edelBtg.“Cadore”dominavanolargamentel’occupa- La lineaitalianacorrevasututtalacrestaprincipaledelsottogruppoCristallo.Dilas- fino achelaguerrastese–anchesuquestesplendidecimelesueadunchemani. Alpinisti localiestranierisicimentanoancoraconl’arditezzadelleparetidelCristallo del PrimoConflittoMondiale. Ma loscenariopoliticodell’Europaviveiprodromidiquellochesarebbestatol’esordio te altantoatteso1900. La finedelsecolo-fraesplorazionieconquiste–giungerapidamenteaprendolepor- Anna erastataaccompagnatadallagrandeguidatiroleseMicheleInnerkofler. tore diCarbonin:perlaprimavoltaunadonnaavevapostoilpiedesullasuperbacima. Grande scalporefeceil15settembre1874lasalitadiAnnaPloner, figliadell’alberga- ritenere, però,chelavettafossegiàstataraggiuntadaalpinistilocali. pinista viennesePaul Grohmann,nonsihannonotiziediascensioninelgruppo.Èda Prima dellasalitaallaCimaPrincipaledelCristalloavvenutanel1865adoperadell’al- Si entravapoinell’esclusivoregnodeicacciatori. sorgive. Fontana diSigismondo,alVal PradelVécia,laVal Felizonfinoaifontanilidelleacque Buoni sentieripercorrevanoperbrevitrattilealtrevalliprincipaliqualilaValle della del ghiacciaio. che chiudelatestatadellavalleperproseguiresottoformaditracciaversomorena Solo unbuonsentierorisalivalungamenteilgretodelRioValfonda finoall’anfiteatro Strade dipenetrazionenelgruppononneesistevano. tentrionali delCristallo. me diStradad’Alemagna –correvafraLandroeAmpezzopassandosottoicostoniset- Soltanto pocopiùdiunsecolofa,unadiscretastrada–anchesenobilitataconilno- stallo dalsottogruppodelPopena. Il Passo delCristallo(m.2808)–profondamenteincisoseparailsottogruppoCri- pezzo, i“Tre Cristalli”,ilPizPopena, laPuntaMichele,ilCristallinodiMisurina. ni: ilColdeiStombi,loZurlon,VéciodelForame,laCrestaBianca,Cristallinod’Am- Da entrambiilatilacatenasiinarcaa“ferrodicavallo”presentandodiverseelevazio- suoi 3152 metri,rappresentanoilcuoredelgruppo. La CimaPrincipaledelCristalloconisuoi3221 metrielacimadelPizPopena coni fino Rudavoiinlocalità“Passo Tre Croci”. de finoalPasso SomforcaelaGravadiCerigéresche,dalPasso delCristallo,sispinge Specialmente notevoleèlaGravadiStauníesche,partendodallaforcellaomonima,scen- Tra leparetirocciosesiapronoimmensimaridighiaiacomunementechiamati“grave”. l’aspetto. pletamente rocciosaeallaseraluminosamentetintadirosa,mutevoleneicolorinel- Sul versanteitaliano,cheguardailLagodiLandro,lacatenasilevaalta,nuda,com- tale –Carbonin(occupazioneaustriaca). Val Popena Bassa(occupatadagliItalianifindall’iniziodellaguerra)elarotabile Ospi- Il GruppodelCristallo–Popena ècompresofralaVal Grande,laConcadiMisurina,

La “Chiesa”: resti La “Chiesa”: della grande costruzione del comando del Piave Battaglione Val sullo Zurlon. Fornari A. Fornari (testi AntonellaFornari) CONTINUA la Cima Principale utilizzando la via aperta da Paul Grohmann. Da qui, con impresa al- la Cima Principale utilizzando la via aperta da Paul del Cristallo” per pinistica mirabile, gli ardimentosi si calarono fino alla dirupata “Porta con i plotoni che salire alla Cima di Mezzo e alla Cima Nord-Ovest collegandosi poi nel frattempo avevano occupato Forcella Grande. della linea di ar- Anche il Cristallino di Misurina rappresentò un saliente importante roccamento delle truppe italiane sulla Piana di Carbonin. Innerkofler in- La sua cuspide sommitale – salita la prima volta nel 1879 da Michele sieme al barone ungherese Roland von Eötvos – funse da importantissimo osservatorio di Landro per l’artiglieria in quanto dalla sua cima si teneva sotto controllo tutta la Val fino alla Sella di Dobbiaco. La verde conca ai piedi delle rocce fu popolata da ricoveri e venne soprannominata la Da qui, con arditi sistemi di attrezzature e notevole coraggio, i delle Baracche”. “Valle nostri soldati si spinsero fino alla dirupata Forcella Michele e poi – per ardita, esposta, ma comoda cengia – fino alla cima. per motivi disicurezza.per motivi Peccato sconsigliabile cavità siaoggi alle che lavisita te inpossessoaustriaco. elazona definitivamen- rimane agosto fallisce, della Wasserwache-Roccione il1° tentativo Il italianodiriconquistare lazona inpieno. riesce colosa preparazione, complice unameti- l’attacco portare che stavolta, 1ªCompagniadel alla V/bh.2. tocca il31luglio dinuovo nelleposizionidipartenza), mente perpoirientrare irrompe temporanea- del la1ª Compagnia edil28 giugno V/bh.2. falliscono, Landsturm Battaglione dodicicomponentitato alcuneazioni(il15aprile del160° Dopoaver ten-sto contesto divenne laconquista importante della Wasserwache. edinque- cisero dicostituire unalineadiavamposti piùavanti alnemico, rispetto de- comandi i austriaci tentare qualche azionedisorpresa verso laSelladelSief, temendo italianipotessero che gli approfittare delmaltempo per del1916, aprile posto nell’avanzata verso laSelladel stato era occupato italianiesfruttato come dagli avam-Inizialmente “il Roccione” prattutto nellazona dellacima. so- invece Daevitare le gallerie, daquesto spaltola vista èsemplicemente perfetta. condi unterrazzino l’accesso garantito daunabreve nellaroccia; scalatagliata Si tratta ancora perfettamente integra. osservatori, dicimadestinataagli l’opera un breve fuori-sentiero èsufficiente tratto pervisitare stazione bosco di Castello”. Una la volta raggiunta “FW5” avanzare verso il caposaldo5dalla “Zipfelwache”-“po- il fianco che sinistro avessero delletruppe cercato di inmododabersagliare orientata ta della Wasserwache, collocata casamat- nella veduto proprio lamitragliatrice Acompletare avrebbe casoprov- l’opera inogni sorpresa. azionidi queste adevitare postazionidovevano servire analogo aquanto parlandodella descritto Wasserwache, In modo senzaattraversarePralongià laSelladelSief. sita tabella)delsentiero 23che consente diraggiungere rendo (recentemente lavariante daun’appo- segnalata percor- tutte visibili versoEst risale l’ex caposaldo5, po realizzate diopere che da unaserie lungolarampa fensiva delPiccolo Settsassvennero inunsecondo tem- completare A ladotazionedi- FW5). posaldo 5(oppure: delca- del Settsass(2571s.l.m.)sisviluppava latrincea nella zona lasommitàdelPiccolo fra Settsass(2429s.l.m.)elabasedellaparete mentre tutto difesadelterreno funzionalialla antistante laSellaedilPasso Sief, che siaffacciavano soprat- erano feritoie alle Le mitragliatrici posizione protetta. dotatadiununico daunagalleria ingresso in all’epocadeicombattimenti, bili, sipossonoancora distinguere 3feritoie raggiungi- vera epropria, Sella delSief sono essere distintidueordini diopere: dove pos- dellalineadifensivamità settentrionale che proteggeva laSelladelSief, ilPiccolo Settsassrappresentava l’estre- Anche conosciuto come SassoRichthofen, cupole appenaaccennate che siraggiung di opere neidintorni di “quota 2191alta”(Ringelspiel) e “quota 2191bassa”, ledue piùsfumatainvece l’evidenza posti diguardia edaltre tracce diutilizzo militare; fatalmente adimbattersidintorni delleduepostazioniporta inresti ditrincee, nei Aggirarsi equindiall’ingresso dellacasamatta. in cemento della Wasserwache, sentiero verso che sidirigono ilcaosdimassisipassapresto davanti allaferitoia Seguendoletracce di incasodicrollo oinvasionetrappola diunadelleentrate. inmodocioèdanondiventare una secondo unoschema classico, mata ad “U” allastessa Appartengono sago- cavità che entrambi risulta ingressi dicaverna. èfacile scendere roccia finoalla con duepunte dove sipossononotare due che, de invista appenagiunti Dal sentiero 23, P W I seggiata. N.B.: Itempiindicatisonoriferitiallasolapercorrenza. Qualche attenzionesoloneiprimimetri,poinulladiparticolare;unabellapas- DIFFICOLTÀ Dopo diversisali-scendisiguadagnano200metriscarsi. DISLIVELLO h. 1,15. DURATA 5.1 N.B.: Itempi indicati sonoriferiti alla sola percorrenza. sto. Una voltalasciatala selladelSief è importantenon usciredalsentiero. Per imenoallenatilasalita alSiefpuòrisultareunpo’faticosa, mafiniscepre- DIFFICOLTÀ Sief (2424m.s.l.m.). Dalla costruzioneinlegno(2261 m.s.l.m.)alpassoSief(2209 eCima DISLIVELLO h. 0,45. DURATA 5.2 A C S C S O E POSIZ. L R SELLA SIEF-CIMA O W

S A E C T H T NE E S

EEWIS -SELLA DELSIEF “EDELWEISS” A E

S D S I N T O R N I Sief. Dopo lacadutadelCol Dopo diLana il 17 Sief. ono oltrepassando diGerda. illaghetto nbso sulla parete alla appenasopra in basso, lle postazioni Wasserwache eBlockwa- ritoia dellasala disinistra). Nonmeglio identificata lascritta “SJ” chesi trova ac- Sief verso Sud(feritoiadella saladidestra) elazonadi frontealla“Siefsattel” (fe- nee nemichema chedovevaservirea“spazzare” conilfuocolateralefianco del sinistra, ciascuna munitadiunaferitoiachenon guardavadirettamenteverso leli- doio d’ingresso conduce aduesale,laprima destraelasecondapiùinbasso a giungere l’ingressodell’unicacavità visitabile.All’internodell’operaunbrevecorri- tentrionale delSiefpassandoa fiancodiuncamminamentoricostruito,finoarag- l’incrocio fraPasso SiefeTeriol Ladinilnostropercorsorisalelungolacrestaset- coveri, edoggilungoilsentiero rimanesoloqualcheruderedicemento.Superato l’opera dell’uomohannocancellato quasicompletamenteletrinceeesepoltoiri- Sief. Losterratorisultaavarodi traccedelpassatobellico;glieventiatmosfericie Sief (quotato2209m.s.l.m.sulleI.G.M.),perrisalireinfine in direzionediCima 21) lungoilpendiocheportaalPasso gitto prosegueindiscesa(sentieroC.A.I.n° correre ladorsale,superandoilrecintochedivideduepascoli.Da questopuntoiltra- Per proseguiredallacostruzioneinlegnoversolaSelladelSiefèsufficienteper- DALLA SELLADELSIEFALLACIMA ed ilColdiLana,lasciandosulladestralavariantecheportaversoPiccoloSett- tostante, frailcaosdimassi;tuttosommatoconvienegodersilavistaversoSief oppure “Zipfelwache”pergliaustriaci)chesitrovainvecenascostanelboscosot- 12 agosto1917) e,piùavanti,lapostazioneitaliana(caposaldo“MonteCastello”, mità dellepareti(“Settsasspostierung”,poidenominata“Rothstellung”apartiredal luppa grossolanamenteametàstradafralalineadidifesaaustriaca,postaallasom- che scendonodaicanaloni.Nulladavedereperbuonapartedeltragittosisvi- attraversando trattidiboscoedinpartetagliandoorizzontalmenteiconidetritici 23sisnodaaipiedidelMonteCastelloedellealturecircostanti,inparte C.A.I. n° sto ripido.Per ilresto,tuttaquestapartedelpercorsochecoincideconsentiero mare unascalinataaiutanoasuperareagevolmenteundislivelloaltrimentipiutto- no neltrattoimmediatamentesuccessivodovedeitronchidispostiinmododafor- metallici perevitarespiacevoliscivolate.Nulladiparticolarmentedifficile,nemme- pochi metrilungouncolatoiosemprebagnato,attrezzatodirecenteconinfissi Una voltaattraversatalaposizione“Edelweiß”,ilpercorsoiniziaconunadiscesadi DALLA POSIZIONE“EDELWEIß” ALLASELLADELSIEF percorso aipiedidelPiccoloSettsass. Punto informativopostolungoil la SelladelSief,ilColdiLanaedCostoneCastello. Vista dalSettsass:dasinistraversodestra:ilPiccoloSettsass, Costone diCastello. Fortino Austriacosul di Lana8)Quota2250– 6) DentedelSief7)IlCol del Sief5)Cima 3) Wasserwache 4)Sella Gerda 2)Blockwache 23:1)Illaghettodi n° Vista dalsentieroC.A.I. stema digallerie conosciuto come“gallerie dellamina austriaca”, esitrova perciò ché lapercorrenza inquesto trattoparticolarmente esposto venivaassicurata dalsi- presenta nessuna evidenzadioperedifensive,a partealcunetraccedicemento, per- la difesadiCima Sief.LasommitàdelMonte Sief(quotaI.G.M.2424s.l.m.) non vetta” (evitarele visiteall’interno!)dovetrovavano alloggioletruppeassegnate al- de aldisopradellaconcaValiate indirezionedegliingressidella“caverna di tri pezziditrinceasiaffacciano versoEst,mentreuntrattodicamminamentoscen- fronteggiare ilcaposaldoitaliano “Viktor”. Nell’approssimarsi allazonadellacimaal- penwache“, “Max”ed“S”chedalla SelladelSiefsisusseguivanoversosudfinoa basso, sulpendioorientale,sono ancoradistinguibililatraccedellepostazioni“Rip- mente visibilel’intrecciodiscavi cheproteggevanoquestotrattodelfronte.Piùin precede lazonadellacimaèstatoletteralmenterimessoanuovo edoggièfacil- do daalcunitrattidipostazioneancorariconoscibili,illungo tratto ditrinceache do lazonadoveilripristinodelletrinceehaprodottoglieffetti piùvisibili.Parten- di Lana.Lasciatalagalleriasiprocedenuovamenteinsalitaverso lacima,passan- canto allaferitoia“Sud”,quelladellasaladidestradadovesi vede benissimoilCol ni. E’inoltrepossibile,spostandosidipochipassidallacostruzioneinlegno,raggiun- tando isupportiinformatividispostineidintorniperarricchirelepropriecognizio- stare comodamentededicandoqualcheminutoallacontemplazione,magarisfrut- ne inlegnorealizzatasfruttandounbasamentopreesistente,doveèpossibileso- no difrana,esigiungefinalmentealcapolineaquestopercorso:unacostruzio- quadro). Ancorapochipassi,dapprimasullaterrabattutaepoiattraversounterre- sa”, corrispondentiadaltrettantepostazioniitaliane(maggioriinformazioninelri- chi guardadalsentiero)sitrovanotraccedella“quota2191 alta”e“quota2191 bas- alla “Wasserwache” elospecchiod’acquaèillaghettodiGerda,allecuispalle(per la feritoiaecasamattachecompaionodalcaosdimassiappartengonoinvece cia bifida”,comeèspessonominataneitesti,identificabile“Blockwache”, agglomerato dimassi,iltuttoinprossimitàunpiccolospecchiod’acqua.La“roc- cilmente visibili,noteremounarocciaconduepunteimmediatamenteadEstdiun questo alColdiLanaedCostoneCastello.Poco piùinbassodelsentiero,fa- sguardo sututtalalineadicombattimenti,dallaSelladelSiefalMonteeda sass ePralongiàfinoalpuntoincui,aggiratouncostoncino,sipuòspaziareconlo cima alPiccoloSettsass. Scaletta edosservatorioin Wasserwache. La casamattadella Dente delSief. cratere diminaedil salita aCimaSief,il parte finaledella Vista dalSettsass:la scendendo daCimaSieflungoilCostoneOccidentale. Tratto ditrinceaancoraintegrolungola“Mittelstellung”, cresta settentrionaledelSief. Il sentierodallaSelladelSiefversola

Istituto Geografico Militare - Aut. n. 6109 del 12.10.2005 corre ilsentiero23,naturalmenteinsensoinverso. schanze attraversol’attualePlândelaMina.Per ilrientrodall’escursionesiriper- combattimento chefronteggiaval’avanzataitalianaprovenientedallaexRoth- alcune trinceepotevanovelocementeraggiungerela“Siefhangstellung”,lineadi austriache chedifendevanoilSiefdopolacadutadelColdiLana,edattraverso tentrionale delcostonefinquasiallacima.Offrivaunsicuroriparoalletruppe steig”, attualmenteimpercorribile,cheall’epocadelconflittorisalivailrovescioset- da riparopertuttaunaseriedibaracche.Identificanolapartenzadelsentiero“Kaar- sibile vedere,all’estremitàovestdelcostone,ungruppodicavitàcheservivano che coloradirossotuttalaconca,esenz’altroaiutounbuonbinocoloèpos- dendro). Inprimaverastupiscelospettacolooffertodallafiorituradelrododendro tello, sitrovavailcampoaustriaco“Alpenrose” (initaliano:rosadelleAlpi-rodo- Col delaRoda,èconcadiValiate. Inbassoadestra,perchiguardadalcapi- del SiefedilcostonechedaCimascendeversooccidente,indirezione teatro naturalechesisviluppafralarampa(Siefnordgrat)saleversocima gere ilcapitellopostosulcrinaleerivolgerelosguardoindirezionesud;l’anfi- la conca di Valiate per giungere infine alPasso Sief. fino all’incrocio conilTeriol Ladin,poi adestraseguendo ilTeriol cheattraversa di Lanaperlacresta delSiefoppureladiscesalungo ilcostoneoccidentaledel Sief so laSelladelSief perlastessacrestapercorsa all’andata,l’avvicinamentoal Col momento dilasciare CimaSiefpossiamoscegliere fratreviepossibili:ilritorno ver- dio incuil’estremobaluardoaustriaco furealmentemessoinpericolo.Arrivatoil nero occupatedagliitalianiper pocheoreil20settembredel1917, unico episo- della guerradimine,lacimadel Siefedunapartedellegalleriesottostantiven- le mineitalianedel06marzo1917 edel27settembre1917. Apartegliepisodi nerato ilcraterefraCimaSiefed ilDentedelSief,riassorbendoiduecrateridel- ne lacolossaleesplosione(45.005 Kgdiesplosivo)cheil21 ottobre1917 hage- ne edinfinele“galleriedimina”. Propriodaquestosistemaha infattiavutoorigi- to fralevariepostazioni,feritoieassegnateallearmi,altreusate perl’osservazio- più dimezzochilometro.Uninsiemegalleriedestinatealcollegamento protet- mento, l’ingresso“alto” delsistemacheall’epocaconflittodovevamisurare qualche metrosottoalpianodicalpestio.Èancorabenvisibile, inunavvalla- attaccanti. ilbilanciodelleperditeun ferito gli fra ed unmorto posizionedi partenza; nella diritirarsi altrettanti prima prigionieri l’avamposto eriuscirono aduccidere oferire unadecina dinemiciedafarne scavata giunserogalleria uominidella9ªCompagnia disorpresa nellaneve nel- gli Nascosti dauna Fischer controtenente l’avamposto dellariserva italianoLanza. aicomandi condotta Stiriani il26marzo delsotto- 1917dagli zione nellaneve” “l’a- un’azione sisviluppò unicanelsuogenere, situato inbasso, sta lineadidifesa, Dall’ex caposaldon°2dique- to. con lalineadicombattimen- steig” del connettevano iripari “Kaar- dai resti dicamminamenti che intersecati mina PlândelaMina, alpendioche do- snodano sopra si buono stato diconservazione, anche in recchi resti ditrincea, Lungo pa- iltragitto inbasso. lung” ne medianaedinfine “Rechtsstel- nella porzio- “Mittelstellung” ma, allaci- piùvicina nella parte lung” “Spitzstel- volta intre divisa parti: che risultava asua fianco delSief) sul (posizione la “Siefhangstellung” avanzata italianiinquesto settore: ca che fronteggiò itentativi di mento austria- dell’ultimatrincea so modocorrispondente all’anda- trova apercorrere unalineagros- si Costone Occidentale delSief, verso ilTeriol Ladinlungoil Sief Chi decidediscendere daCima mase precluso. ri- sul nascere velleità ogni diconquista attraverso edilpassaggio la “Siefsattel” troncò diFanteria edella96ªBrigata austriaca reazione combinata delleartiglierie La Reggimento Torino). (Brigata dai fantidell’82° se eritentata il20e21aprile mos- fallimentare prime findalle risultata del1916, il18aprile 17ªDivisione dalla edinparticolare l’azioneintrapresa te successive allaconquista delCol diLana, Vengono prevalentementesettore ricordate immediatamen- delfronte. lebattaglie interrogano sullamancanzaditentativi “i Val Badiaeconseguentemente la Val col e sennodipoisi Pusteria e Val d’Isarco, la (Siefsattel) rappresentava verso laporta ilPasso Incisa, delSief laSella prio Diversi autori sottolineano ilfatto che pro- lungolalineadicresta. la SelladelSief preoccupate soprattutto diprocedere verso dapprima ilCol diLanaepoiverso stile, delfronte italianenonintrapreseroquesta parte azioni ingrande letruppe complice ilfatto che in sioccupa inmodomarginale, diguerra la letteratura oppure anche come Della lineaconosciuta come “Siefsattelstellung” “Semmering” I C L E

C N O N S I T

S O T N O E R

I O C C I C I D E N T A L E

D E rtodlasoi e 7 reggimentofanteria). tratto dallastoriadel27° del libro“MONTESIEF1916-1917” Schizzo21 (Archivio: RobertStriffler–parzialedellafigura88 2 Feldwache) difronteall’avampostoaustriacoN° all’avamposto italianoLanza(Rothschanze Schema dell’attaccodel26marzo1917 L mportanti” di penetrazione inquesto dipenetrazione mportanti”

S I E F INDICE DEI PERCORSI 1 11 NOTIZIE GENERALI

COL DI LANA COL DI SANGUE (1ª parte) 2 12 Diario di battaglia di un Capitano austriaco e di un Ufficiale italiano 3 2 6 1 Sul Col di Lana oggi frequentato dagli escursionisti si svolsero cruenti scontri tra 7 4 8 5 soldati italiani, austro-ungarici e germanici, dal 1915 al 1917, per il possesso del-

AURONZO DI CADORE 3 13 la posizione ritenuta determinante da entrambi gli schieramenti. CORTINA D’AMPEZZO Un Capitano austriaco e un Ufficiale italiano annotarono in un “Diario” i fatti 21 26 22 25 d’arme di cui furono protagonisti. 4 14 Ecco le pagine che rievocano quei tragici eventi: 9 10 11 24 12 13 23 14 15 16 Capitano austriaco Ebner: ”San Martino in Val Badia, 11 ottobre 1915. Siamo in mar- 17 29 5 15 18 19 32 30 cia per dare il cambio alle truppe tedesche sul Col di Lana... passano carrozze, ca- 20 27 28 31 MARMOLADA 34 valieri, carreggi, autocarri tanto tedeschi che austriaci, mescolati insieme... i due 33 PIEVE DI CADORE 35 eserciti sono tutt’uno... sul Col di Lana avremo neve in quantità... ce n’è già dai 60 37 6 16 ZOLDO agli 80 centimetri... la musica ci accompagnò tutta la strada... nessuno ha idea di 38 36 che cosa ci attenda... il mio cavallo era un po’ ombroso e si imbizzarriva ad ogni 7 17 automobile che passava... in complesso i rapporti con i Tedeschi sono buoni, ma 40 non si può dire che si vada bene d’accordo coi Prussiani... sono di una arroganza

AGORDO incredibile... già a Bruneck i nostri Kaiserjaeger si sono bisticciati con loro e finiro-

39 no per buttarli dalla finestra... sono però meravigliosi per la loro organizzazione... 8 18 una preparazione addirittura stupefacente... la musica del Battaglione dei cacciato- 1 Forcella Lavaredo 21 Col Ciampon ri bavaresi, che ci aspettava, accompagnò il Battaglione fin qui. La marcia dei Ba- 2 Quota “2385” ai Piani di Lavaredo 22 Monte Tudaio varesi assomiglia a quella dei nostri Landschutzen... Non so precisamente cosa ac- 3 Croda dell’Arghena 23 P.so Mauria - M. Miaron 9 19 cadrà di me... non ho ancor ricevuto la posta... gli Italiani Velschen attaccheranno 4 Giro del Col di Mezzo 24 P.so Mauria - Col Audoi fra breve...”. 5 Misurina - Monte Piana 25 Col Vidal 6 Rif. A. Bosi e Monte Piana 26 Anello dei Colli 10 20 Ufficiale italiano (firma illeggibile): ”Costone di Agai, 18 ottobre 1915. Caro pa- 7 Cristallino di Misurina 27 Forte Monte Ricco dre, comincia una grande battaglia... Scrivo sulle mie ginocchia, seduto sulla bran- 8 Valle delle Baracche 28 Batteria Castello I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO da, nel piccolo ma nitido ricovero di Cabibi, sottotenente d’artiglieria di montagna... 9 Posizione “Edelweiss” - Sella del Sief 29 Forte Col Vaccher Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria Ieri Peppino Garibaldi mi annunziò l’azione generale... su tutto il nostro settore, an- 10 Sella Sief - Cima Sief 30 Monte Tranego zi, si dice, su tutto il fronte italiano, nonché su quello delle nazioni alleate... È emo- 11 Cima Sief - Col di Lana 31 Forte Pian dell’Antro PRIMA LINEA CORTINA-MARMOLADA zionante pensare che si prende parte alla più grande battaglia della storia uma- 12 Da Cima Lana ai Ciadiniéi 32 Col S. Anna - La Glories na. Rimanemmo con Garibaldi sino a mezzanotte...”. 13 Ciadinéi - Sella Sief 33 Vodo - Becco di Cuzze (Accesso A) NE Casamatta ricostruita in posizione Edelweiss. 14 Variante Col de la Roda 34 Vodo - Becco di Cuzze (Accesso B) 5.1 POSIZ. “EDELWEISS” - SELLA DEL SIEF Capitano austriaco – Col di Roda, circa 1950 metri, 14 ottobre 1915. Finalmente 15 Cima Lana - Costone Castello - Sella Sief 35 Monte Rite 5.2 SELLA SIEF - CIMA SIEF sono arrivato alla mia destinazione... Un plotone ha preso posto sulla sella del Sief, È intento fondamentale del progetto far conoscere alle nuove generazioni i luoghi, splendidi ed affascinanti, che 16 Cima Lana - Agai e Palla 36 Col Pradamio un altro sta a Corvara come riserva per il Col di Lana... Dobbiamo eseguire vari la- hanno fatto da scenario alle terribili e tragiche vicende legate alla Grande Guerra sul fronte dolomitico. Le tracce di 29 lunghissimi mesi di lotta, sopravvissute allo scorrere del tempo, aumentano la suggestione e la bel- 17 Col Da Daut - Col Toront 37 Spiz Zuel e foto, dove non diversamente indicato, sono forniti dal Progetto Col di Lana. Testi vori: ricoveri invernali e via di seguito... Finora ho inteso sparare poco gli italiani. Ven- lezza del paesaggio insegnando ad osservare, conoscere, imparare. 18 Museo storico a Serauta - Marmolada 38 Col de Saléra - Monte Punta Storia e descrizione dei luoghi della Grande Guerra go a sapere adesso che giungono altre truppe le quali certamente attaccheranno. Ce Per il vasto pubblico e per la visita con le scolaresche si sono così individuati percorsi di varia lunghezza e diffi- 19 Malga Ciapèla - Ombretta di Marmolada 39 Tagliata di San Martino la vedremo... pioggia e sulla strada tanto fango... Demmo il cambio al battaglione coltà, alcuni dei quali realizzabili anche da persone con ridotte capacità motorie. Gli itinerari proposti sono stati scelti tenendo presenti alcune caratteristiche fondamentali quali la loro rappre- 20 Zona monumentale della Marmolada 40 Batteria Listolade tedesco dei cacciatori di riserva n. 10, Annoveresi, Mecklemburghesi, ecc... ordine sentatività dal punto di vista storico, la facilità d’accesso, la loro conoscenza da parte di chi, storici - accompa- di percorrere la strada scoperta divisi in piccoli gruppi... a distanza di 200-300 me- gnatori, potrà guidare l’uscita. In copertina: Sella Sief, Cima Sief, Col di Lana visto dal Settsass. A. Fornari tri... arrivati al “Boschetto”... colpi dell’artiglieria nemica... Dal “Boschetto del Mulo” Autorità ed Enti finanziatori Coordinamento progetto: COMUNITË MONTANA AGORDINA - Via IV Novembre, 2 - 32021 Agordo (BL) - Italia n. 1 la via scende ad una valletta che conduce al Boschetto n. 2... Capitano Pauer,

Tel. 0039 0437 62390 - Fax 0039 0437 62043 - Email [email protected] GRATUITA DISTRIBUZIONE “...le Alpi vedono prodigi, non solo di singoli, ma anche di grosse pattuglie, di plotoni, di intere compagnie. E non so- Tenente Wundram, Tenente Volpes, sottufficiale Paulsen... Pauer mi fece vedere le lo si vedono eccellere i più esperti, ma anche le più giovani reclute si trasformano presto in provetti alpinisti. Alcune I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria baracche per i militari di truppa, per i sottufficiali, quelle di Sanità... si potrebbe qua- vie nuove di Montagna vengono aperte per necessità di guerra anche sotto il fuoco nemico...”(A. Berti). Progetto cofinanziato dall’Unione Europea mediante Fondo Europeo di Sviluppo Regionale si dire che siano ammobiliate festosamente... La memoria storica per riscoprire la Montagna, per non dimenticare, per conoscere gli uomini che vissero que- Iniziativa Comunitaria Interreg IIIA Italia-Austria 2000-2006 - Progetto (Cod. VEN 222001) DIE ORTE DES ERSTEN WELTKRIEGES IN DER PROVINZ BELLUNO sta tragica, ma straordinaria avventura. Eingriffe der Wiederinstandsetzung und Valorisierung in den Gebieten des Erinnerungsparks Von der E.U. Unterstützes Projekt Mittels Europäischer Wärungsfonds zur Regionalen Entwicklung Memorie di guerra per sentieri di pace. Gemeinschaftsinitiative Interreg IIIA Italien-Österreich 2000-2006 - Projekt (Cod. VEN 222001) Ufficiale italiano – Ottobre 19, ore due pomeridiane... Accampamenti del costone A questo è stato volto, e si volge, il lavoro del Comitato Tecnico e Scientifico del Progetto Interreg III che ora – GREAT WAR SITES IN THE PROVINCE OF BELLUNO di Agai... avevo fatto costruire in tre ore un robustissimo ricovero per Garibaldi nel- come risultato delle proprie ricerche – offre la possibilità, attraverso itinerari di facile accesso, di “toccare con ma- Preservation and promotion of the areas in the Memorial Park Project co-financed by the European Union through European Found for Regional Developmen no” la vita al fronte e le difficoltà di una vita vissuta ad oltre 2000 metri dai soldati degli eserciti contrapposti. Community Initiative Interreg IIIA Italia-Austria 2000-2006 - Project (Cod. VEN 222001) l’angolo più rientrante dello scavo... In questo momento, coricato sul suo letto da Questo per ricordare che la guerra non è un evento dimenticato e che, come dice il Sottotenente Medico Gino campo, detta gli ordini per l’attacco a fondo sul costone di Castello, che sta alla Frontali: “...non è una parentesi che possiamo affrettarci a chiudere per tornare al discorso di prima... ”. nostra destra; tra poco ricomincia la sparatoria... per ora faccio da aiutante da cam- Il Comitato Scientifico e Tecnico

CONTINUA

(1° episodio, per altri riferimenti vedere alle mappe 6-7-8). mappe alle vedere riferimenti altri per episodio, (1° vedevano le grandi vampate di fuoco... era quasi l’alba... la battaglia durava anco- durava battaglia la l’alba... quasi era fuoco... di vampate grandi le vedevano lato di Castello, erano già ad una trentina di metri dai reticolati... per il fuoco del- fuoco il per reticolati... dai metri di trentina una ad già erano Castello, di lato Capitano austriaco – Col di Lana, metri 1950. 15 ottobre 1915, convoglio con le con convoglio 1915, ottobre 15 1950. metri Lana, di Col – austriaco Capitano

vano in un couloir... un in vano dissimo tiro per 30 minuti: un colpo ogni pochi secondi e nel buio della notte si notte della buio nel e secondi pochi ogni colpo un minuti: 30 per tiro dissimo Ufficiale italiano – Ottobre 21... I nostri attaccavano uno dei fortini austriaci dal austriaci fortini dei uno attaccavano nostri I 21... Ottobre – italiano Ufficiale

erboso... ruzzolavano come pietre facendo tremende cadute sino a che precipita- che a sino cadute tremende facendo pietre come ruzzolavano erboso... Al segnale dato, la nostra sezione della batteria di montagna... cominciò un rapi- un cominciò montagna... di batteria della sezione nostra la dato, segnale Al granata dei nostri 210 in pieno nelle trincee nemiche ancora assai formidabili. formidabili. assai ancora nemiche trincee nelle pieno in 210 nostri dei granata

mitragliatrici, fucileria... i feriti si buttavano giù di corsa per il ripidissimo pendio ripidissimo il per corsa di giù buttavano si feriti i fucileria... mitragliatrici, going to begin”. Era l’attacco generale del Col di Lana. di Col del generale l’attacco Era begin”. to going retrocedessimo almeno fino all’Incesa. fino almeno retrocedessimo striaci non hanno diretto un fuoco intenso contro di noi... Ho visto scoppiare una scoppiare visto Ho noi... di contro intenso fuoco un diretto hanno non striaci

austriaco” sulla cortina del costone Castello... tiro micidiale nemico di shrapnel... di nemico micidiale tiro Castello... costone del cortina sulla austriaco” una fucilata... Garibaldi a mezzanotte mi svegliò dicendo: ”Wake up the racket is racket the up ”Wake dicendo: svegliò mi mezzanotte a Garibaldi fucilata... una nostra posizione di questo settore diverrebbe insostenibile e bisognerebbe che noi che bisognerebbe e insostenibile diverrebbe settore questo di posizione nostra cannone... le batterie del Monte Porè hanno battuto le trincee e i fortini... gli Au- gli fortini... i e trincee le battuto hanno Porè Monte del batterie le cannone...

delle penose ore trascorse osservando con il binocolo l’assalto dato al “Fortino al dato l’assalto binocolo il con osservando trascorse ore penose delle alle truppe d’assalto del costone Castello e me la cavai senza neanche pigliarmi neanche senza cavai la me e Castello costone del d’assalto truppe alle italiani dovrebbero tentare un attacco... Se si impadronissero del Col di Lana, tutta la tutta Lana, di Col del impadronissero si Se attacco... un tentare dovrebbero italiani del Sasso di Stria saranno stati pubblicati già sui giornali. Tutto il giorno tuonò il tuonò giorno il Tutto giornali. sui già pubblicati stati saranno Stria di Sasso del

sei. Noi, dal costone di Agai potemmo seguire tutte le operazioni... Non ti dirò ti Non operazioni... le tutte seguire potemmo Agai di costone dal Noi, sei. ti e guardare in giro come se nulla fosse... Garibaldi mi mandò a portare un ordine un portare a mandò mi Garibaldi fosse... nulla se come giro in guardare e ti tino di pane e burro, thè e aringhe. Di più non avevo neppure io... si sente dire che gli che dire sente si io... neppure avevo non più Di aringhe. e thè burro, e pane di tino altri dovremo salire dai tre costoni sulla vetta e scacciarne il nemico... la presa la nemico... il scacciarne e vetta sulla costoni tre dai salire dovremo altri

fu sepolto... alle 12.30 di ieri fu dato l’assalto ai trinceramenti del costone di Sal- di costone del trinceramenti ai l’assalto dato fu ieri di 12.30 alle sepolto... fu tra una cannonata e l’altra vedevo un austriaco sollevarsi sopra ai muri di sacchet- di muri ai sopra sollevarsi austriaco un vedevo l’altra e cannonata una tra Poiché gli ufficiali tedeschi non avevano da mangiare per la sera, li invitai ad uno spun- uno ad invitai li sera, la per mangiare da avevano non tedeschi ufficiali gli Poiché do di stringere le retrovie di questo famigerato colle come in una tenaglia. Noi tenaglia. una in come colle famigerato questo di retrovie le stringere di do

una palla in vicinanza del cuore... i miei uomini lo trasportarono ad Andraz, dove Andraz, ad trasportarono lo uomini miei i cuore... del vicinanza in palla una il “Fortino” ed ogni volta che colpiva giusto, la terra ed i sassi saltavano per aria... per saltavano sassi i ed terra la giusto, colpiva che volta ogni ed “Fortino” il minestra di piselli e carne, poi fegatini con patate e un dolce che trovai squisito... trovai che dolce un e patate con fegatini poi carne, e piselli di minestra Intanto l’ala sinistra e quella destra del corpo d’armata si avanzarono ieri cercan- ieri avanzarono si d’armata corpo del destra quella e sinistra l’ala Intanto

ra... il sergente Mariotti era stato gravemente ferito... seppi poi che era morto con morto era che poi seppi ferito... gravemente stato era Mariotti sergente il ra... le mitragliatrici dovettero tenersi in un angolo morto... la nostra artiglieria batteva artiglieria nostra la morto... angolo un in tenersi dovettero mitragliatrici le vettovaglie e la posta... ha nevicato... Il Capitano Pauer m’invitò alla mensa tedesca, mensa alla m’invitò Pauer Capitano Il nevicato... ha posta... la e vettovaglie po; a destra e a sinistra sono gli altri due costoni, sotto il comando di Garibaldi. di comando il sotto costoni, due altri gli sono sinistra a e destra a po;

Gabrielli).

(Arch. Guglielmo (Arch.

coperte mitragliatrici”.

le trincee le “galleria

ancora evidenti ancora feritoie della feritoie Settsass.

le due guerre; due le nel riquadro le tre le riquadro nel postazioni sul postazioni cavità visitabile. cavità

nel periodo fra periodo nel Piccolo Settsass; Piccolo una delle una Sud dell’unica Sud

la Sella del Sief del Sella la del Sief verso il verso Sief del appartenente ad appartenente vicino alla feritoia alla vicino

La foto mostra foto La Vista dalla Sella dalla Vista Feritoia La sigla “S J” “S sigla La Sief rimase alsuoposto. rimase Sief edilDente del funaturalmente abbandonato, sta unaminadiben50.000Kg.) occupanti previ- (era truppe insiemealle perdistruggerlo sotto alDente delSief ilprogetto diproseguire austriaco diminafin con legallerie mezzo diconflitto; bandonare ilCol diLanavanificandocosì g dovettero ab- condizionati daifattidiCaporetto, Pochi italiani, dopogli giorni esolododicifurono ancora recuperati vivi. dai detriti sessantasoldatifurono sepolti verso piùinbassosulpendio ovest, austriaco”, del manelletrincee danneggiamenti italiane nonsubirono gravi “Montucolo ex leopere delleminedel06.03.1917e27.09.1917), iduecrateri situatafra era laperdita Aparte diunavedetta (che dellemineitaliane. iduecrateri sorbendo rias- furono fattibrillare escavaronodel ilcratere tuttora visibile, “minensystem” i45.005Kgdiesplosivo nelleduecamere dimina caricati (fornelli) 22, h. alle Il21ottobre del1917, senzaperaltro danneggiare legallerie. austriaci due minatori parete dellacresta orientale edelDent la maottennero solodi “sbucciare” splosivo fattibrillare infondoadunpozzo, d’e- Il27settembre tentarono dirovinare ilavori con 5000Kg. austriaci partenza. venneroper l’assolutamancanzadicopertura presto respinti sulleposizionidi ma definitivamente il elacima, legallerie “minensystem”, italianiraggiunsero gli Intenzionati adanneggiare con unattacco il20settembre. disuperficieportato dellaminaccia incombentela gravità ecercarono dimettere fineallasituazione misenuovamente italianiche compresero gli inallarme rativo daambo leparti, ope- d’ascolto in galleria, Ilservizio nabissava attraverso per14metri unpozzo. manonilsistema diminavero eproprio che iniziava piùindietro es’i- striaca, mo cratere sulprofilo dellacresta d’ascolto riuscendo adanneggiare lagalleria au- d’esplosivo) scavò ilpri- 3600e4000Kg. fra 1917 unaminaitaliana(dimensioni: il6marzo ed del presto lavori furono sotterranei avvertiti leparti, daentrambe spostand sulDente, no quindiarafforzarsi nonsarebbe stato attacchi possibiletramite convenzionali ediniziaro- Cima Sief Gliattaccanti italianirealizzarono benpresto su che ilpassaggio saldo dicresta. resistenza disperata dalla delcapo- ilmeseditempo sfruttando “regalato” difesa, avevano difensori i avuto iltempo diorganizzare unanuova lineadi de laMina” elungotutto ilcostone che fronteggia l’attuale “Plân sulla cimadelSief “2387”, nord a di Nel frattempo, Reggio riuscirono aprendere possessodellaposizione. volgere finoal lapostazioneaustriaca contro il “cocuzzolo ediverse roccioso”, unitàsialternarono neltentativo ditra- Per attacchi oltre unmesegli italianisiinfransero stito edotato diunacaverna. stato che damesiera alle- cresta) sulla (punto diquota2387, d’appoggio punkt” che trovò ostacolo unformidabile nel “Gratstütz- tentata l’azioneverso ilSief Trascorsi dall’occupazione del così giorni venne iprimissimi ri- “Col disangue”, deiKaiserjäger.sta daparte ciata daitentativi diriconqui- peraltro minac- na conquistata, damento dellaposizione appe- venne ilconsoli-vi privilegiato successi-attaccanti eneigiorni gamento alcunideireparti fra be luogoperilmancato colle- L’avanzata noneb- Cima Lana. seguenza dell’occupazione di di cresta come immediatacon- lungoilpercorso zata sulSief l’avan- prevista era 1916, aprile nella notte il17ed18 fra na, Dopo lacadutadelCol diLa- L ’ A sul sentiero sta unacertaprudenzaèsempreraccomandabile.Mantenersirigorosamente La nuovasistemazioneharesoilsentieropiùsicuro,tuttavianelpercorsodicre- DIFFICOLTÀ ma Sud-Occidentale. su “quota2387”(I.G.M.:2383)elabocchettacheprecedeilpendioversoci- cratere diminaesirisalea2424m.s.l.m.(DentedelSief)perpoiridiscendere Da 2424a2452ms.l.m.(quoteI.G.M.).Siscendeperqualchedecinadimetrinel DISLIVELLO h. 1. DURATA 6.1 N.B.: Itempi indicati sonoriferiti alla sola percorrenza. pello di Napoleone. La primapartedella discesaèunpo’ripida.Evitare disporgersipassandosulCap- DIFFICOLTÀ Poco piùdi300metri. DISLIVELLO h. 0,45. DURATA 6.2 V A N CIMA SIEF-COLDILANA DA CIMA LANAAICIADINIÉI Z A T ! N.B.: Itempiindicatisonoriferitiallasolapercorrenza. A

I T A L I A N A

S U L L A 1mgi,dataincuiifantidellaBrigata 21 maggio,

C ,mentre igasdell’esplosione uccisero e, R etmnei vnil oiin.Ben o lentamente inavanti leposizioni. E li sforziprodotti incirca dueannie S T A

D E L

S I E F (Archivio RobertStriffler:figure68e69dipag.318 dellibro“MONTESIEF1916-1917”). il Tenente Traube dopolaritirataitalianaconseguenteaifattidiCaporetto. la sezione“daEst”deisistemidigallerieitalianeedunapartedelleopereaustriache,comelerilevò Knotzstützpunkt Oktober1917.” Ildisegnoèilrisultatodell’unionedelleduefigurecitate,emostra “…disegno trattodaMinenkriegBeilage21, EigeneundfeindlicheMinensituationMt.Sief nettone. E’ opportuno lasciar perdere lavisita alle gallerie incontrate lungo ladi- ni, giunge alcippoche ricordalaposizione deiCiadiniéi- Infanteriestellung- Pa- Ciadiniéi traversando unpendiodetriticoedinfine, oltrepassateleultimeondulazio- gue finoall’ingresso dellagalleria“SantaBarbara”, poipiegadecisamenteverso i tani. Lasciatosulla sinistrailcippochericorda la“Felsenwache”,discesaprose- sotto allacimadelCappellodi Napoleone primadiriprendereladiscesafraglion- la destral’ingressodella“galleria dellerocce”,poisiproseguepassandoappena e loSpizdeCiamplàc tani) perpoitraversareversoovest, finoaraggiungerelasellettafrailColdiLana dio, passasopraall’imboccoorientale della“galleria-ricovero”(nelloschizzodiCae- Dalla cimadelColdiLanailsentiero scendemantenendoillatosinistrodelpen- DA CIMALANAAICIADINIÉI so delsistemadigallerieitaliane,quindisiprosegueladiscesaindirezionedell’ex tenendosi sullatooccidentaledellacrestafinoapassaredifronteall’ingressobas- Lasciato ilcavod’acciaiocheaccompagnalapercorrenzasulDente,siscendeman- ambienti sotterranei. parte superioredelsistema;daevitareassolutamenteacausadell’instabilitàdegli gallerie, epercorrendolasommitàdelDentenonèdifficilenotaregliingressidella detta, cancellatadall’esplosionedel21.10.1917) eradotatodiunvastointreccio s.l.m.). IlcaposaldoitalianopiùavanzatoversoilSief(piùavantic’erasolounave- difficoltà, finoaraggiungerelasommitàdelDenteSief(quotaI.G.M.2424m. e poiaiutandosiconilcavoedaltrisupportimetalliciinfissineipuntidimaggiore 1917. Siiniziaquindiarisalireillatosuddelcratere,dapprimaframassidicrollo ce diunodeiduefornelliminacheservironoperl’esplosionedel21 ottobre gliatrice perpoiscenderedirettamentenelcratere,dovesipassadavantialletrac- nea didiscesapassafronteallaferitoiaincementounapostazionepermitra- con scalini.Nettamentepiùcomodaesicurarispettoallaprecedente,lanuovali- un cavod’acciaiofinoalpuntoincuiincontrailpercorsorecentementeattrezzato stanza comodoneltrattoinizialeperpoidiventarepiùstrettoeripido,assistitoda che. Ilsentiero,chepercorrelacrestaversoilcrateredimina,sipresentaabba- progressi italianisullacresta,partendodall’ultimobaluardorimastoinmaniaustria- Proseguire dalSiefversoilColdiLanaequivaleapercorrereritrosolastoriadei DA CIMASIEFALCOLDILANA I.G.M.: 2452s.l.m.). Col diLanadadovesiaccedeallacimasud-occidentale(quota di mina,ilDentedelSief,lacrestaversopendiooccidentale Il percorsodicrestaversoilColLanavistodaCimaSief:cratere ˇ. Unavolta arrivatinelbrevetrattodifalsopianosilasciasul- ˇ. nel DentedelSief. finestrone dellegallerieitaliane Il ColdiLanavistodaun 2424 s.l.m.). del Sief(quotaI.G.M.: cratere diminaelacima topografie I.G.M.),poiil 2424 s.l.m.sulle Dente delSief(quotato Col diLana:asinistrail La crestadelSiefvistadal che tentavano dioccupare il Coldi Lana,ed iltratto immediatamente precedente poleone. Lagalleria“Santa Barbara”fu sedetemporanea delcomando delletruppe austriaco” come lovideroletruppeitalianeappena conquistatoilCappellodi Na- stamenti delletruppe italiane,dadovepossiamo vedereiCiadiniéiedil“villaggio leria scavataproprio sottoallacimaedil“taglio” nellarocciacheproteggevagli spo- opere d’attaccoaCimaLana.Sul CappellodiNapoleonesonoancorapresentilagal- sente diricostruirementalmente (compliceloschizzodiCaetani)sviluppodelle ce conca distinguere traccedeiterrazzamenti cheospitaronolebaraccheitalianenella“ Col diLanaeCappelloNapoleone, guardandoversolacima,sipossonoancora to cercandodiriconoscereiluoghi resicelebridaglieventibellici:dallasellettafra scesa, nonabbastanza“sane”daesseregiudicatepercorribili,e soffermarsi ognitan- sa, abbiasìstupendavista” impossibile comeilColdiLana,chehasolol’altezza2465m.edèsìfacileasce- chiarava nel1889DonFortunatoVerocai nellasua“GuidaperLivinallongo”: gno. Ancorapochipassiperlacima,doveappareimmediatamentechiaroquantodi- na armataconputrellemetallichedisostegnoinalternativaallesolitetravile- dall’ingresso (letterale:l’internononèaffattosicuro)versol’unicacavitàdellazo- opportuno spostarsileggermenteversosud,inmododapoterlanciareun’occhiata cora insalitaversolacimasud-occidentale,maprimadiraggiungerecroceè un vastosistemachepermettevailtransitoprotettointuttalazonadicima.An- teggiare itentativiaustriacidiriconquista,poifuampliataedentròafarparte Cima Lanail17aprile1916 lagalleriavennedapprimausatadagliitalianiperfron- pena aldisottodellacimanord-orientale,senzaesporsitiro.Dopolacaduta gresso delvecchio“tunnel”,usatodagliaustriaciperraggiungereiricoveri,postiap- lone delsangue),èfacilevedereunaferitoiacheprobabilmentecorrispondeall’in- Dopo averrisalitoilprimotratto,perchisimantienevicinoallagoladelSief(val- na, edaquisiiniziaasalireversoilColdiLana. della “bocchetta”chedividelacrestadelSiefdalpendiooccidentaleColdiLa- per piùdiunmese,occorreaffrontareunabrevediscesaraggiungereilfondo sviluppava ilcaposaldo(Gratstützpunkt2387)chetennetestaall’avanzataitaliana ingressi dellagalleriachepercorrel’internocresta.Giuntiallospiazzodovesi caposaldo diquota2387(nelleI.G.M.2383m.s.l.m.),lasciandosottoalsentierogli ” pocosottoallacima,elapresenza dell’ingressodellagalleria-ricoverocon- libro “MONTESIEF1916-1917”). 33del (Archivio RobertStriffler:figuran° cratere dimina. foto mostraledimensionioriginalidel Oltre adescrivereunanotevoleattivitàla ReggimentoalpinidiBelluno. Museo 7° destra iCiadiniéi. Napoleone; inbassoa sinistra ilCappellodi Vista dalColdiLana:a . Sief elaSelladelSief. ripristinato sullacrestafraCima Un trattoditrincearecentemente “Pare dol-

Istituto Geografico Militare - Aut. n. 6109 del 12.10.2005 pozzo dove dicontromina fupiazzatalacarica che avrebbe dovuto schiacciare la etentarono difronteggiare l’attacco scavando sotterraneo un stava succedendo, tenere riuscirono acapire ilsegreto incorso austriaci cosa sull’operazione gli Nonostante leprecauzioni adottate perman- tente dademolire leopere difensive. avrebbe consentito dieliminare l’ostacolo con un’esplosione tanto po- austriache, spingendosifinsotto letrincee stenti fucosì iniziato loscavo che, diunagalleria Partendo daricoveri esi- già assalti frontali perimpossessarsidelCol diLana. impiegandoinoltre metodi diversi dagli lasistemazionegliorare delletruppe, Comando italianodecisediinterrompere edimi- l’inutile sequenzadimassacri e “Val il dove trovarono alpinideibattaglioni Cordevole”, impiegogli “Belluno” fallito anche l’unico attacco con insistenzaripetuti esolodopodel16dicembre, Finoametàdicembre assaltifurono del1915gli mando delCapitano Valentini. divenireCima Lanaprima respinto dalcontrattacco deiLandesschützen alco- occupò Fanteria Calabria) (Brigata del60° do peralcuneore ilIIIbattaglione quan- effimero momento disuccesso il7novembre 1915, che conobbero ununico, iniziòunasequenzainterminabile diattacchi perlacima, ta finalmente lavia Aper- il29ottobre. per l’occupazione delPanettone che avvenne dopo, tre giorni creando ipresupposti poterono dirigere con precisione ilfuoco artiglierie, delle me diricoveri nell’avvallamento dietr italianino gli spalle dell’Infanteriestellung, finalmente Giunti sulCa il26ottobre. dopo, così difianco togliendo Felsenwache l’appoggio alla che caddequattro giorni lo, all’estremità occidentale delCostone diCastel- la “quota austriaco” 2250-fortino il22ottobre 1915fuoccupata deitre capisaldi: caduta alla portarono “in serie” Ifantisiresero protagonisti dimolteplici assaltiche stavolta piùorganizzati. ni, stituito daiKaiserjäger che dovettero subire laseconda ondata diattacchi italia- so- austriaco”. Nell’ottobre del1915ilgrosso dell’Alpenkorps lasciòilCol diLana, come “quota 2250-fortino nella postazioneconosciuta stabilendosi del Col diLana, no verso ilfianco orientale arretraro- Idifensori saglieri. fondatore deiBer- delCorpo inonore del Lamarmora” nominata poi “ridotta stello, delCostoneorientale dica- all’estremità “quota 2221” conquista dellacupoladi no aprodurre unicamente la sforziitalianiriusciro- do gli quan- inizio agosto del1915, – fineluglio nelperiodo tri ticolarmente scon- intensi gli Par- no lasalitaverso lacima. ne diSalesei)che impediva- stellung (sommitàdelCosto- Felsenwache sulla (sommitàdelCostone di Agai) esull’Infanterie- di Castello, poisistabilirono sullalineacostituita daicapisaldisulCostone del Col diLana, respinserogermaniche senzadifficoltà leavanguardie che indirezione risalivano leforze austro- avvenuto neidintorni di il7luglio Agai, tatto idueeserciti, fra Al con- finoaquelmomento piuttosto precarie. solidamento delleopere difensive, enelcon- nellacostruzione ps fornirono innanzitutto supporto unimportante nienti dalfronte del francese edesperte Prove- presto milizieterritoriali affiancate daunitàdell’Alpenkorps tedesco. zen, All’inizio delleostilitàladifesadelCol diLanafuaffidataapochi Standschüt- ve di Livinallongo. alla frazione diPalla, edaquibasta scenderelungo lastradaper raggiungere Pie- Arrivati aPlân de laLastasonosufficientiuna decinaminutiperscendere fino din indirezione di Agaidadovesiraggiungel’abitato diPalla seguendolastrada. de laLastaoppure deviareattraversoilbosco, seguendo ilpercorsodelTeriol La- che ricalcaletraccedel“sentiero Caetani”,poidallacarrabilecontinuareversoPlân di Agaiescenderefinoallacarrabile lungounpercorsoazig-zag(Teriol Ladin) scorciatoia; indicazioniinloco). InalternativasipuòtraversareversoilCostone gere lalocalità“PlândeLasta” seguendoilpercorsodellacarrabile(oppurela dere alPiandelaChiccia,mantenendosi sulCostonediSalesei,edaquiraggiun- più disputatedelfronte.Per proseguiredaiCiadiniéiversoPieveèpossibile scen- la spianatadeiCiadiniéiconsentedivederedavicinoedall’alto unadellezone L A

C O N Q U I S T A

D E L

C ne diCima Lana. comevista immediataconseguenza dell’occupazio- pre- avvenne nemmenol’avanzata italianasulSief, manon duto editentativi diriconquista fallirono, ca- IlCol diLanaera ,dovettero arrendersi. la delSief che sitrovavano alriparo inunacaverna sullago- ca, 170cir- Altri sepoltiostorditi. uccisi dall’esplosione, oltre 100Kaiserjäger furono pieno l’effetto voluto : fufattabrillare eprodusse in di gelatinaesplosiva, composta di5000Kg. alle23,35lacarica, l’esplosione; perl’attaccono ultimatiipreparativi dopo previsto pronta 1916laminaitalianaera edera- il 18aprile Nella notte il17ed fra insufficienti afermare ilavori. assolutamente chesi riscontrarono dannimarginali, italianenon nellegallerie esploso l’ordigno austriaco, 1916, del5aprile mailpomeriggio italiana, galleria O L

D I

L libro “COLDILANA”). 78del in realtà.(ArchivioRobertStriffler:figuran° profondo, conparetiripide,diversodaquellochefu “schema digallerie”. Danotareiltracciatodelcratere Lo schizzoN.28trattodalIIIvolumedellaR.U.I.,lo la guerra di trincea, le truppe dell’Alpenkor- letruppe ditrincea, la guerra iCaiii(l“ilgi utic”,ma o aiCiadiniéi (il austriaco”), “villaggio A N n soloscoprirono l’esistenza dell’insie- A plod aoen,inalto edalle ppello diNapoleone, INDICE DEI PERCORSI 1 11 NOTIZIE GENERALI

COL DI LANA COL DI SANGUE (segue dalla cartina 5) 2 12 Diario di battaglia di un Capitano austriaco e di un Ufficiale italiano 3 2 6 1 7 4 8 5 Capitano austriaco – Col di Roda, 16 ottobre 1915... Il sentiero del “Boschetto del Mu-

AURONZO DI CADORE 3 13 lo” e dell’Alpenrose venne battuto abbastanza vivacemente... attendemmo a lungo CORTINA D’AMPEZZO l’arrivo delle salmerie... ad ogni viaggio diverse bestie o cadono per la via o precipi- 21 26 22 25 tano... è venuto Riss ed un altro medico per fare le esperienze sanitarie... qui non si 4 14 ha notizia di quanto accade sugli altri fronti di guerra e quando si sente qualcosa 9 10 11 24 sono tutte frottole... 12 13 23 14 15 16 17 ottobre 1915 – ...Anche gli Italiani oggi se ne stanno abbastanza tranquilli, come 17 29 5 15 18 19 32 30 se volessero rispettare il riposo domenicale... Dottor Giesinger e medico superiore 20 27 28 31 MARMOLADA 34 Brunner... erano qui ad esperimentare un nuovo sistema di barelle... giunse la po- 33 PIEVE DI CADORE 35 sta... mi fruttò due cartoline e una lettera di Giovannina. In essa mi raccontava fra 37 6 16 ZOLDO le altre cose che tutte sono state fregiate della onorifica insegna della croce Rossa 38 36 e che ne gioivano molto. Io mi sono rallegrato ieri con Giovannina e oggi con Caro- 7 17 lina... anche la madre di Giovannina si è dichiarata favorevole al progetto matrimo- 40 niale con Vittorio... dopo che lei si innamorò a poco a poco di lui... Che bei tempi

AGORDO erano quelli! Belle Speranze! Ah, traditrici! Adesso tutto è finito e non pensiamoci più.

39 Ormai nelle mie lettere la considero come una sorella... Forse salterà fuori da un’al- 8 18 tra parte un’occasione più fortunata... sopravviverà la semplice amicizia... Il Cappel- 1 Forcella Lavaredo 21 Col Ciampon lano... Messa davanti alla baracca del mezzo battaglione della Landsturm... un ta- 2 Quota “2385” ai Piani di Lavaredo 22 Monte Tudaio volo da altare, invece delle candele due lanterne da campo. Invece del vino ha usa- 3 Croda dell’Arghena 23 P.so Mauria - M. Miaron 9 19 to l’acqua di una borraccia... coronava la cerimonia il cielo meravigliosamente azzur- 4 Giro del Col di Mezzo 24 P.so Mauria - Col Audoi ro e come sfondo le Dolomiti. Tutto era commovente e ispirava fede più profonda di 5 Misurina - Monte Piana 25 Col Vidal quella che si senta nella chiesa degli Agostiniani a Vienna, in mezzo a tutti i cori, 6 Rif. A. Bosi e Monte Piana 26 Anello dei Colli 10 20 agli organi e alla relativa pompa. Il tenente della Landsturm ci ha invitati a bere un 7 Cristallino di Misurina 27 Forte Monte Ricco bicchiere di grappa... abbiamo mangiato... passato un po’ il tempo giocando a car- 8 Valle delle Baracche 28 Batteria Castello I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO te... ho ricevuto posta... se mi riuscisse ad avere la protezione divina fino al termine 9 Posizione “Edelweiss” - Sella del Sief 29 Forte Col Vaccher Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria della guerra per intendermi con Eva; così tutti i dispiaceri avrebbero fine: lei mi vuol 10 Sella Sief - Cima Sief 30 Monte Tranego bene; è sperabile che i nostri caratteri si confaranno abbastanza. Però, qui non vi è 11 Cima Sief - Col di Lana 31 Forte Pian dell’Antro PRIMA LINEA CORTINA-MARMOLADA nessun indizio di finirla e non si viene a nessuna conclusione; è inutile quindi fab- 12 Da Cima Lana ai Ciadiniéi 32 Col S. Anna - La Glories bricarsi castelli in aria se prima non è terminata la guerra. È follia pensare prima a Militari austriaci e baraccamenti, camminamenti coperti, teleferiche ed altre opere italiane sul lato sud del Col di Lana. 13 Ciadinéi - Sella Sief 33 Vodo - Becco di Cuzze (Accesso A) cose diverse dalla guerra stessa. (Archivio Robert Striffler). 14 Variante Col de la Roda 34 Vodo - Becco di Cuzze (Accesso B) 6.1 CIMA SIEF - COL DI LANA 15 Cima Lana - Costone Castello - Sella Sief 35 Monte Rite 6.2 DA CIMA LANA AI CIADINIÉI Ufficiale italiano – Ottobre 22. Ieri perdemmo lì un grande numero di uomini. Ma i È intento fondamentale del progetto far conoscere alle nuove generazioni i luoghi, splendidi ed affascinanti, che 16 Cima Lana - Agai e Palla 36 Col Pradamio superstiti rimasero eroicamente al loro posto e finalmente oggi, dopo un terribile e hanno fatto da scenario alle terribili e tragiche vicende legate alla Grande Guerra sul fronte dolomitico. Le tracce di 29 lunghissimi mesi di lotta, sopravvissute allo scorrere del tempo, aumentano la suggestione e la bel- 17 Col Da Daut - Col Toront 37 Spiz Zuel e foto, dove non diversamente indicato, sono forniti dal Progetto Col di Lana. Testi magnifico bombardamento con i nostri 210, è stato preso il “Fortino” con alcuni lezza del paesaggio insegnando ad osservare, conoscere, imparare. 18 Museo storico a Serauta - Marmolada 38 Col de Saléra - Monte Punta Storia e descrizione dei luoghi della Grande Guerra prigionieri, di cui sei italiani di sangue, che ci hanno dato molte informazioni pre- Per il vasto pubblico e per la visita con le scolaresche si sono così individuati percorsi di varia lunghezza e diffi- 19 Malga Ciapèla - Ombretta di Marmolada 39 Tagliata di San Martino ziose... Per ordine di Garibaldi ero andato di corsa alla voltata del costone ove stan- coltà, alcuni dei quali realizzabili anche da persone con ridotte capacità motorie. Gli itinerari proposti sono stati scelti tenendo presenti alcune caratteristiche fondamentali quali la loro rappre- 20 Zona monumentale della Marmolada 40 Batteria Listolade no i due cannoni da montagna... in meno di tre minuti i due piccoli cannoni tirava- sentatività dal punto di vista storico, la facilità d’accesso, la loro conoscenza da parte di chi, storici - accompa- no colpo su colpo... fu un vero pandemonio... i nostri cannoni latravano... per aria gnatori, potrà guidare l’uscita. In copertina: il crocifisso all'interno della chiesetta di Cima Lana. A. Fornari su noi passavano le grosse spring-granate austriache da 105 e 152 mm... la fucile- Autorità ed Enti finanziatori Coordinamento progetto: COMUNITË MONTANA AGORDINA - Via IV Novembre, 2 - 32021 Agordo (BL) - Italia ria era diventata un crepitio continuo... razzi illuminanti austriaci per individuare i

Tel. 0039 0437 62390 - Fax 0039 0437 62043 - Email [email protected] GRATUITA DISTRIBUZIONE “...le Alpi vedono prodigi, non solo di singoli, ma anche di grosse pattuglie, di plotoni, di intere compagnie. E non so- nostri cannoni sul costone di Agai che lampeggiavano senza tregua... dal monte Porè lo si vedono eccellere i più esperti, ma anche le più giovani reclute si trasformano presto in provetti alpinisti. Alcune I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria e da altri due distantissimi si proiettavano i fasci rettilinei dei riflettori... le pallot- vie nuove di Montagna vengono aperte per necessità di guerra anche sotto il fuoco nemico...”(A. Berti). Progetto cofinanziato dall’Unione Europea mediante Fondo Europeo di Sviluppo Regionale tole di fucile sbattevano contro le pietre con il loro schioppettio caratteristico, op- La memoria storica per riscoprire la Montagna, per non dimenticare, per conoscere gli uomini che vissero que- Iniziativa Comunitaria Interreg IIIA Italia-Austria 2000-2006 - Progetto (Cod. VEN 222001) DIE ORTE DES ERSTEN WELTKRIEGES IN DER PROVINZ BELLUNO sta tragica, ma straordinaria avventura. Eingriffe der Wiederinstandsetzung und Valorisierung in den Gebieten des Erinnerungsparks pure passavano miagolando per aria. Le granate, scoppiando sul pendio del monte, Von der E.U. Unterstützes Projekt Mittels Europäischer Wärungsfonds zur Regionalen Entwicklung Memorie di guerra per sentieri di pace. Gemeinschaftsinitiative Interreg IIIA Italien-Österreich 2000-2006 - Projekt (Cod. VEN 222001) mandavano lampi di luce rossastra a cui si aggiungevano quelli dei nostri cannoni A questo è stato volto, e si volge, il lavoro del Comitato Tecnico e Scientifico del Progetto Interreg III che ora – GREAT WAR SITES IN THE PROVINCE OF BELLUNO di oltre valle che tutti all’allarme si erano svegliati. Spettacolo straordinario ed in- come risultato delle proprie ricerche – offre la possibilità, attraverso itinerari di facile accesso, di “toccare con ma- Preservation and promotion of the areas in the Memorial Park Project co-financed by the European Union through European Found for Regional Developmen no” la vita al fronte e le difficoltà di una vita vissuta ad oltre 2000 metri dai soldati degli eserciti contrapposti. Community Initiative Interreg IIIA Italia-Austria 2000-2006 - Project (Cod. VEN 222001) dimenticabile...in un’ora era stato respinto l’attacco nemico e tutto in breve ricad- Questo per ricordare che la guerra non è un evento dimenticato e che, come dice il Sottotenente Medico Gino de in grande silenzio. Sembrava che il mondo si fosse fermato a prender fiato dopo Frontali: “...non è una parentesi che possiamo affrettarci a chiudere per tornare al discorso di prima... ”. uno sforzo immane... Il Comitato Scientifico e Tecnico

CONTINUA

(2° episodio, per altri riferimenti vedere alle mappe 5-7-8). mappe alle vedere riferimenti altri per episodio, (2° buca, da scoglio a scoglio. I feriti e i morti cadono e ruzzolano giù per il pendio. Si pendio. il per giù ruzzolano e cadono morti i e feriti I scoglio. a scoglio da buca, 9,30 il comando del reggimento mi voleva mandare sul Sief come comandante, sareb- comandante, come Sief sul mandare voleva mi reggimento del comando il 9,30 19 ottobre 1915, ore 4,30 antimeridiane. Attendiamo sempre... una quiete addirittu- quiete una sempre... Attendiamo antimeridiane. 4,30 ore 1915, ottobre 19

ri che giacevano numerosi al suolo... al numerosi giacevano che ri metri, che sconquassa tutto... alle 10.45 si ritenta l’attacco... correndo da buca in buca da correndo l’attacco... ritenta si 10.45 alle tutto... sconquassa che metri, 11 di notte. Sulle nostre teste fischiano continuamente granate e shrapnels. Verso le Verso shrapnels. e granate continuamente fischiano teste nostre Sulle notte. di 11 Sediamo qui e aspettiamo... Probabilmente attaccheranno all’alba... attaccheranno Probabilmente aspettiamo... e qui Sediamo

no... di corsa ritornammo indietro... bisognava badare a non inciampare sui cadave- sui inciampare non a badare bisognava indietro... ritornammo corsa di no... ticolati, sono buttati indietro dalle granate a mano e da una grande mina, lunga 30 lunga mina, grande una da e mano a granate dalle indietro buttati sono ticolati, masto qui con me. È sorta una folta nebbia che favorirà certo l’attacco degli italiani... degli l’attacco certo favorirà che nebbia folta una sorta È me. con qui masto mente stanotte avverrà l’atteso attacco... l’atteso avverrà stanotte mente

nevamo immobili per non tradirci... il freddo era intenso e i miei uomini tremava- uomini miei i e intenso era freddo il tradirci... non per immobili nevamo battono le trincee nemiche nel buio della notte. I soldati avanzano ma, giunti ai re- ai giunti ma, avanzano soldati I notte. della buio nel nemiche trincee le battono Due plotoni sono stati destinati al Col di Lana. Ho formato un quinto plotone che è ri- è che plotone quinto un formato Ho Lana. di Col al destinati stati sono plotoni Due 10.30, notte. ...Tutto il pomeriggio ha tuonato e anche ora tuona l’artiglieria... certa- l’artiglieria... tuona ora anche e tuonato ha pomeriggio il ...Tutto notte. 10.30,

metri dalla trincea nemica... la luna usciva fra le nuvole e ci abbassavamo e rima- e abbassavamo ci e nuvole le fra usciva luna la nemica... trincea dalla metri si è rinnovato l’attacco al costone di Salesei. I nostri cannoni del costone di Agai di costone del cannoni nostri I Salesei. di costone al l’attacco rinnovato è si te... principierà l’attacco degli italiani... verrà respinto l’attacco di questa notte?... 7,15... notte?... questa di l’attacco respinto verrà italiani... degli l’attacco principierà te... Sief e il SettSass... E noi non possiamo far altro che aspettare che tutti restino uccisi... restino tutti che aspettare che altro far possiamo non noi E SettSass... il e Sief

passo di corsa ci slanciammo sino alla cosiddetta trincea Carosi... eravamo a circa 40 circa a eravamo Carosi... trincea cosiddetta alla sino slanciammo ci corsa di passo Ufficiale italiano – 22 ottobre 1915. Giungono truppe fresche. Alle 3.30 del mattino del 3.30 Alle fresche. truppe Giungono 1915. ottobre 22 – italiano Ufficiale tità munizioni e viveri... 4,30 pomeridiane... Egmuth chiedeva due plotoni per la not- la per plotoni due chiedeva Egmuth pomeridiane... 4,30 viveri... e munizioni tità sopra le nostre batterie dell’Alpenrose. Ora vengono volando sulla sella del Sief, tra il tra Sief, del sella sulla volando vengono Ora dell’Alpenrose. batterie nostre le sopra

sotto al cocuzzolo roccioso a lama di coltello, detto “Il Cappello di Napoleone”... a Napoleone”... di Cappello “Il detto coltello, di lama a roccioso cocuzzolo al sotto con maggiori forze alla sella del Sief e con minori a sinistra... i nemici hanno in quan- in hanno nemici i sinistra... a minori con e Sief del sella alla forze maggiori con sparare benissimo sopra di noi. Fin’ora gli shrapnels sono scoppiati tranquillamente scoppiati sono shrapnels gli Fin’ora noi. di sopra benissimo sparare

sconquassando tutto... Intanto i nostri, anche sul costone di Agai si erano spinti fin spinti erano si Agai di costone sul anche nostri, i Intanto tutto... sconquassando no per l’aria come una bora forte... bora una come l’aria per no rie... secondo le deposizioni dei prigionieri l’attacco sarebbe avvenuto tra il 18 e il 19 il e 18 il tra avvenuto sarebbe l’attacco prigionieri dei deposizioni le secondo rie... proiettili passavano sulle nostre teste... È stata segnalata una nuova batteria che può che batteria nuova una segnalata stata È teste... nostre sulle passavano proiettili

ria nemica inizia un fuoco d’inferno. Le granate scoppiano sulle trincee di Salesei di trincee sulle scoppiano granate Le d’inferno. fuoco un inizia nemica ria ciulla! Ella mi augura infine un buon angelo custode... gli shrapnels e le granate sibila- granate le e shrapnels gli custode... angelo buon un infine augura mi Ella ciulla! fortissimo fuoco d’artiglieria dovunque... si comincia a delineare l’attacco delle fante- delle l’attacco delineare a comincia si dovunque... d’artiglieria fuoco fortissimo da un attacco di fanteria...il fuoco d’artiglieria è durato tutt’oggi ininterrottamente e i e ininterrottamente tutt’oggi durato è d’artiglieria fuoco fanteria...il di attacco un da

narsi e di rotolare giù nel vallone della Morte... Purtroppo nel pomeriggio l’artiglie- pomeriggio nel Purtroppo Morte... della vallone nel giù rotolare di e narsi po l’ultima mia lettera ha provato molta gioia per le mie notizie. E’ pure una cara fan- cara una pure E’ notizie. mie le per gioia molta provato ha lettera mia l’ultima po perba!... 6 antimeridiane... abbiamo atteso invano tutta la notte... 10 antimeridiane... 10 notte... la tutta invano atteso abbiamo antimeridiane... 6 perba!... vivace fuoco di artiglieria per ogni angolo e per ogni dove... È probabile che sia seguito sia che probabile È dove... ogni per e angolo ogni per artiglieria di fuoco vivace

avvicinano sin dentro i reticolati nemici... fucilate... i nostri feriti cercano di trasci- di cercano feriti nostri i fucilate... nemici... reticolati i dentro sin avvicinano be stata una follia... Ho ricevuto da Eva una cartolina, 200 sigarette e una lettera. Do- lettera. una e sigarette 200 cartolina, una Eva da ricevuto Ho follia... una stata be ra inesplicabile... non avviene nulla... è del tutto incomprensibile... fuori una notte su- notte una fuori incomprensibile... tutto del è nulla... avviene non inesplicabile... ra Capitano austriaco – 18 ottobre 1915. ...Già dalle prime ore del mattino vi è stato un stato è vi mattino del ore prime dalle ...Già 1915. ottobre 18 – austriaco Capitano

esplosioni.

Gabrielli) delle tre delle

(Arch. Guglielmo (Arch. cresta prima cresta

coperte. te il profilo della profilo il te

evidenti le trincee le evidenti grossolanamen-

2387. Ancora 2387. evidenzia

caposaldo di quota di caposaldo Il tratteggio Il

pressi dell’ex pressi tavole. mina. di cratere

ex combattenti nei combattenti ex putrelle d’acciaio e d’acciaio putrelle dal separati

con un gruppo di gruppo un con Napoleone. rinforzata con rinforzata Sief, del Dente il

Gabrielli (in alto) (in Gabrielli Cappello di Cappello di Lana: galleria Lana: di ed Sief del Cima

mostra Silvio mostra Ciadiniéi dal Ciadiniéi Sud-Ovest del Col del Sud-Ovest La Settsass:

La foto del 1932 del foto La Vista sui Vista Presso la cima la Presso dal Vista sono statisottoposti arestauro conservativo. delCastello Negli ultimitempi iruderi bandonato. diquantogliato poteva tornare utileedinfineab- spo- siastico diBressanone ilCastello venne ceduto, In seguito allasecolarizzazione delPrincipato Eccle- Cues riformatore dellaChiesa. grande “Il Cusano”, alCardinalele persecuzioniimperiali Nicolò da dal- ilCastello di rifugio fornì Andraz go eMarebbe, Livinallon- vallate LadinediBadia, sulle risdizione Retto perseisecoli dauncapitanocon giu- in Badia. della Valparola ediSanMartino naci diCastello, delferro che venivatrasporto poilavorato nellefor- di evia rispettivamente sedediestrazione del Ferro, citava ilcontrollo sulleminiere delFursill esulla Via to attraverso ilquale Vescovo diBressanone eser- (Schloss Buchenstein)draz rappresentò lostrumen- ilCastello di An- Costruito intorno all’anno1000, loro lapropria Patria. cheper hannodato lavita unacerimonia commemorativa sisvolge dico- inmemoria nelSacrario Guerra, anniversario dellafine della Grande inoccasione del4Novembre, anno, Ogni conriposano osenzanomeall’interno delSacrario. moltidicoloro etc.) sonomorti che adesso Settsass, enellequali(Sief, battaglie lelocalitàdove sudiessisonoscritte sisonocombattute aspre finoall’interno: rio Una dimonoliti accompagnano diingresso delSacra- serie ilvisitatore dalviale drato con lascritta “PRESENTE”. Croce c’è Alcentro unagrande subasamento delSacrario qua- scun Caduto noto. verdedi marmo sucuisonoincisiinordine dicia- alfabetico ilnomeegrado chiusi dalastre iloculi, sonodispostiinfilesovrapposte inmuratura struzione Nella co- con qualche sistemazione. setta taleequalel’originaria, Alpina rimasta Visto hal’aspetto croce dall’alto di unaenorme ilSacrario dallaChie- sormontata dacrocisegnalate inlegno. con letombe deiCaduti su nudo terreno, ubicato nellostesso pianoro, guerra Ha sostituito ilpreesistente cimitero di pi edelloscultore Giannino Castiglioni. èstato costruitoIl Sacrario nel1938suprogetto dell’Architetto Giovanni Grep- iquali19 tra Austro-Ung duti noti, Vi sonotumulati iresti di704Ca- lomiti inprossimità diPieve diLivinallongo. 48delleDo- Pordoi) epoisiinnestasullaStatalen. Campolongo, so Falzarego, Pas- (indicazionistradali provinciale saleaDigonera che daCaprile della strada afianco militare diPianSaleseièubicatoIl Sacrario nell’Alta Val Cordevole, L I I L L i v N.B. :Itempiindicatisonoriferitiallasolapercorrenza. Una bellacamminata,senzagrossedifficoltà. DIFFICOLTÀ Trascurabile. DISLIVELLO h. 1,30. DURATA 7.1 N.B. :Itempi indicati sono riferitialla sola percorrenza. site “fuori sentiero”alle operebelliche sono interessanti, nonsempre sicure. Non difficile,ma bisognafarattenzioneallemarcature e/oairiferimenti.Levi- DIFFICOLTÀ Dal cippoall’asfalto sonopiùdi500metri. DISLIVELLO h. 2. DURATA 7.2

S C i n A A a l C S l o R T CIADINIÉI -SELLASIEF VARIANTE COLDELARODA n A E g o L R

L d I O O e l

et ifriiain u aoad °1dellaposizione“Lasta”. Resti difortificazionisulcaposaldon°

C D M o I l I

L A d i I N

T L D A a n R R a E A

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P arici, e 4705 Caduti rimasti ignoti. e4705Cadutirimasti arici, I A N

D I

S A L E S E I sfondo ilPiccoloSettsass. strada perilFalzarego.Sullo Il castellodiAndrazdalla Sief, oppure lasciarci condurre dalla marcatura che identifica ilsentiero fino arag- 5della “posizioneLasta” perpoicondurre allafrazione di vanti al caposaldon° re discenderedal latocheguardailCordevole, seguendoilsentierochepassa da- tri. Giuntisullaselletta cheprecedelasommità delColdelaRodapossiamosceglie- 4chefuteatrodiripetuti scon- particolare quelle cheappartenevanoalcaposaldo n° tiero peraffacciarsisulcrinale e scorgereinbassoleserpentinedialtretrincee, presentavano lasecondalineadi difesa.Èsufficientemuoverequalchepassodalsen- percorso simantienequasipianeggiante ecosteggianumerosirestidiscavicherap- vazione dovesitrovaunagalleria-ricovero. ContinuandoversoilColdelaRoda ricavata unacaverna,feritoia permitragliatrice,pocolontanodallamodestaele- 5.Ancora benvisibile,sudiunarocciaaffiorantealcuiinternoera caposaldo n° di all’aperto,giustoallespalleunampiospiazzodovesiriconoscono leoperedel di maggiorependenzadoveilsentieroattraversalavegetazione pergiungerequin- dalla Petersattel siincontranorestiditrinceenelprimotratto,poinullatratto del ColdelaRoda,barrieraaustriacasulfiancodestro diLana.Scendendo scurata, manonmenoriccadistoriarispettoallemontagne circostanti. Sitratta Dal “quadrivio”sullaPetersattel possiamoscendereversounazonasolitamentetra- VARIANTE COLDELARODA Col diRode”,siastatarealmente“conquistata” oppure“abbandonata dagliaustria- 7 è propriocertoselaposizione,classificatadagliaustriacicome“avamposto n° MontucoloItaliano–conquistatanell’ottobre1915”. – Posizione denominata– in leggerarisalitaequindilungounfalsopianofinoalcippochericorda Lasciato il“villaggioaustriaco”,siscendeancorafinoatraversareuncanalone,poi aveva resistitoamoltepliciassalti. che fuoccupatoancheilPanettone (edirelativiricoveri)chefinoaquelmomento rigere ilfuocodell’artiglierie,cosìdoposolitregiornidallacadutadellaFelsenwa- 1915. Dall’altodellecaratteristicheroccegliattaccantiebberogiocofacileneldi- liani solodopodellacadutadelCappellodiNapoleone-Felsenwache,il26ottobre stellung; grazieallacollocazioneparticolarmentedefilatafuronoscopertidagliita- 1915. villaggioaustriaco–base tattico-logisticaaustriacaconquistatanell’ottobre nata – vanti adunsecondocippodovetroviamoscritto: che benpresto,appenascesinell’avvallamentoallespalledel“Panettone”, passada- conquistatanell’ottobre1915” teriestellung – denominatadagliitaliani–ilPanettone –DagliaustriaciInfan- ta 2150 posizione posizioni posteadifesadelColdiLana.Ilcippoconlalapidedoveleggiamo sulla cimadelCostonediSaleseidoveerastatapiazzatalapiùagguerritadelletre Il percorsoiniziadaiCiadiniéi(oppure:“Panettone” o“Infanteriestellung”),località DAI CIADINÉIALLASELLADELSIEFSULTERIOLLADIN “Si trattavadiuninsiemericoverinelleimmediateretroviedell’Infanterie- “Campo Rode”. Opere del si trovavicinoallapartenzadelTeriol “COL DILANA”). di pag.284dellibro Striffler: figura104 (Archivio Robert Col diRode dell’avamposto 3 La trincea “Quota 2125 –posizionedenomi- “Quota 2200 “Quo- Non solo alcunedelle numerose opereche formavano il “campo Rode”, cheeragrosso dosene tranquillamente adistanzadisicurezza. Tschan, Popperich eVonbank sono mensioni el’assenza diostacoliall’ingressoè possibile vederlafinoalfondo stan- L’ESTERNO. NelcasospecificodellaVonbank non siperdenulla,perchédatele di- di ciascunagalleria èpreferibiledivertirsiatrovarla, riconoscerlaedosservarla DAL- di ancheperlaVonbank, comeperlealtrecavitàcitate,piùche“visitare l’interno” che affliggetutteleoperedella zonaavevaprovocatoildistaccodellatarga.Quin- so dellacaverna,inaltosulla volta, magiànellaprimaveradel2004l’instabilità ne. Finoal2003latargaconsu scritto“Vonbank 1916” erabenvisibileall’ingres- vero percircaduecentouomini edèdedicataalGeneralechenevollelacostruzio- cinque metri,lungocircaventi metri ecompletamenteintonacato;servivadarico- tro perledimensioni.Lapossiamodescriverecomeuncilindro conundiametrodi ne edinfineallacaverna“Vonbank”, unacostruzioneunicanelsuogeneresenonal- te franata,ainumerosiingressidellagalleria“Popperich” nascostidallavegetazio- lato norddell’altura,passandodavantialletraccedellacaverna “Tschan” attualmen- selletta cheprecedeilColdelaRodaoccorreseguire“terrazza” chesisviluppasul La terzaalternativaèdecisamente“fuorisentiero”,maugualmente fattibile:dalla giungere losterratocheconduceallastradaperContrin,vicino all’incrocioperSief. Sief siprolungaindirezionedelColdelaRoda. stidioso perladifesaaustriacadispostalungoilbordodelcostonechedaCima italiana aquestaquota,conunpuntoestremonell’avamposto“Lanza”,parecchiofa- Reggimento.Diventòquindilaprimalinea quando fuoccupatadaifantidel60° di CimaLanail17aprile1916 laRothschanzeresistetteancorafinoal21 aprile, a suavoltacollegavailSiefallaBergsappeequindialColdiLana.Dopolacaduta poggio sullacresta)diquota2387,incontravail“Gratweg”(sentieroche Sief, inprossimitàdiquellochesarebbediventatoil“Gratstützpunkt”(puntod’ap- cava la“Bergsappe”,sentierodicomunicazioneconCimaLanachesullacrestadel fu costruitaadifesadell’avanzataitalianaquestaquota.DallaRothschanzesistac- 7(ilMontucoloitaliano)la“trinceadiRoth” l’Infanteriestellung el’avamposton° 6delColdiRodaerapiùinbassosulpendio,poiunavoltacaduta l’avamposto n° vertire cambiamentidiquota,finoalcippocheindicalaRothschanze.Inorigine Superata l’areadel“Montucoloitaliano”siprosegueancoraperunpo’,senzaav- po l’avanzatasuquestofiancodelColdiLana. buire all’operadeidifensoriopiuttostoaicamminamentiscavatidagliitalianido- plice stabiliresegliscavicheaffiancanotuttoilpercorsodelTeriol sianoda attri- sciuta come“ridottaCalabria”(oppure:Grünestellung)mentrenonèaffattosem- liane cheinbrevetemporealizzarono,piùaltoversolacima,trinceacono- così importante.Ècertocheil31 ottobredel1915 questazonafosseinmaniita- ci edoccupatadagliitaliani”,matuttosommatononsitrattadiunadifferenza pendio restidiscavi. Padon eMarmolada;sul verso lacrestadel Vista daPlândelamina guerra -Rovereto). Museo storicodella Ornella (fotoArchivio preso dallependicidi “La Corte”(8-9-1915) Particolare delforte “Lasta”. della posizione 1 Il caposaldon° sfondo ilSettsass. il Passo Sief.Sullo I “muridiKöhle”ed

Istituto Geografico Militare - Aut. n. 6109 del 12.10.2005 di CastelloperpoiridiscendereversoAgai. il Passo, ilTeriol checontinuaindirezionedellapianadiCiânabonaedelCostone Sella delSief,adestralarampacheconduceCimaSiefedifronte,traversando Una voltagiuntisulpassosiamoadunaltroquadrivio:asinistralarisalitasulla m. s.l.m.). ripari austriaciperpoirisalireleggermenteversoilPasso Sief(quotaI.G.M.:2209 zabili variazionidilivello,passandofronteairestidegliscavicheospitavanoi mette nellaconcadiValiate. IlTeriol traversal’anfiteatronaturalesenzaapprez- me i“muridiKöhle”,cheincontriamosubitoprimadeltrattoindiscesaim- girato uncostonepossiamoinfattinotaredeimuriancoraintegri,conosciutico- la SelladelSiefsiproseguedritti,passandovicinoairesti“campo Köhle”. Ag- cima delSief,asinistrasiscendeinveceversoilColdelaRoda.Per raggiungere quadrivio: adestra(versol’alto)siseguelalineaditrinceeaustriachefinoalla sattel dovetroviamouncippochepossiamoimmaginarecomeilcentrodi sta. Traversato Plândelamina,unabreverisalitaciportanellazonadellaPeter- 1917), sebbenedidimensioniinferiori,avevanogiàmodificatoilprofilodellacre- fu sololapiùgrossa,maaltreduemineitaliane(6marzo1917 e27settembre bile sullacrestafraCimaSiefedilDentedelSief.Inrealtàlamina21 ottobre dalla minaaustriacadel21 ottobre1917, quellachescavòilcrateretuttoravisi- toponimo riferitoallaspianatadovesiriversaronoidetriticausatisoprattutto Lasciata laRothschanzesitraversazonaconosciutacome“Plândemina”, va che sisviluppa poco sotto alforte. passeggiata dipochiminuti, dopoaver lasciatol’auto nello spiazzopresso lacur- cee sonoancora praticamenteintegriediltutto èfacilmenteraggiungibilecon una 1dellaposizioneLasta:muria secco etrin- bitato diFedera, c’erailcaposaldon° la NeveedilCristo dilegno.Per finire,pocosottoalForte diCorte,primadell’a- distrutto dalleartiglierieitaliane, ilpiccoloSantuariodedicatoallaMadonnadel- nome adunacatenadiposizioni) oCorte,coniruderidell’omonimoFortesemi- cevano partedelvecchiopaese, oppureancorascendereversoLasta(chediedeil pena fuoridell’abitato,irestiin muraturadialcunecostruzioniinpietrachefa- che ospitavaleartiglierieaustro-germaniche, oppurerecarciaSiefevedere,ap- seguire lavisitaversoContrin, dadovepossiamoinbreveraggiungereilCherz no alcomodosterratocheriportaversol’asfalto.Poi sitrattadidecideresepro- viene tornareallasellettaedaquiriprendereilsentiero,seguendolo fedelmentefi- te” diunoscavo.Tutto sommato,unavoltaconclusalavisitaallaVonbank con- to ilpendio…finisceall’improvviso,magariincorrispondenza deltratto“a mon- il terrazzamentoappenadescritto(quellodellaVonbank), maattenzione:ognitan- riore, anch’essoriccodicaverne,occorrescendere“a naso” ilpendiosottostante modo dispostosuduelivelli(oppure:“terrazze”).Per accedereallivelloinfe- L’ordine venne impar- edemolire ifabbricati. vili to decisero leautorità austriache dievacuare ici- perciò nell’imminenzadelconflit- cenze delForte, L’abitato diCorte sitrova nelleimmediate adia- C O R La chiesadiCorte. T E it ul paz e aoad °5.SullosfondoilCivetta. Vista sullospiazzodelcaposaldon° Corte, ricostruita dopolafinedella guerra. ricostruita Corte, della Madonna dellaNeve Lastatua all’esplosione. della chiesa sopravvisse crocefisso all’esterno Il re lachiesa diCorte. Neve didemoli- prima della Madonna della porre insalvo lastatua concesse tuttavia di ni, l’eseguire ledisposizio- Implacabile nel- zione. dell’esecu- incaricato comandava ilForte fu ed iltenente Zeyer che 1915, tito il18maggio è nuovamente nellachiesa di della chiesadiCorte. Il crocefissoall’esterno INDICE DEI PERCORSI 1 11 NOTIZIE GENERALI

COL DI LANA COL DI SANGUE (segue dalla cartina 6) 2 12 Diario di battaglia di un Capitano austriaco e di un Ufficiale italiano 3 2 6 1 7 4 8 5 Capitano austriaco – 22 ottobre 1915, da Col di Lana-Panettone. Haber non spedi-

AURONZO DI CADORE 3 13 sce affatto truppe in aiuto. Dice che ne ha bisogno lui... 4 pomeridiane... intenso fuo- CORTINA D’AMPEZZO co di artiglieria... adesso tirano nuovamente come pazzi... Di notte si è in continua 21 26 22 25 attesa e di giorno non si può più neppure dormire... stanno attaccando su tutto il 4 14 fronte... come si potranno sostituire tutti questi uomini? Coll’andar del tempo il 9 10 11 24 materiale umano scarseggerà... questa notte non attenderemo di certo inutilmente 12 13 23 14 15 16 come la precedente. Ciò si intuisce dall’attuale fuoco violento di artiglieria; eccoci 17 29 5 15 18 19 32 30 di nuovo sotto l’orribile fuoco! 20 27 28 31 MARMOLADA 34 33 PIEVE DI CADORE 35 Ufficiale italiano – Ottobre 23. Vegliai tutta la notte con Garibaldi e al mattino, 37 6 16 ZOLDO dopo colazione, mi ritirai nella baracchetta per dormire due ore. Poi cominciarono 38 36 le cannonate... Garibaldi mi dettò un lunghissimo fonogramma affidandomene la 7 17 trasmissione... cominciarono a cadere granate da 105 e 120 a pochissima distan- 40 za... lo schianto era così tremendo che tutta la baracca ne tremava... tremendo

AGORDO schianto... un ferito chiedeva aiuto... intesi alcuno soccorrerlo... si lamentava in-

39 vocando la madre e la Madonna... alla piazzola della galleria trovai un disgrazia- 8 18 to a cui una di queste bombe aveva sfracellato completamente le gambe... invo- 1 Forcella Lavaredo 21 Col Ciampon cava la sua Caterina e cantava una straziante cantilena... Gli feci bere quasi l’in- 2 Quota “2385” ai Piani di Lavaredo 22 Monte Tudaio tera bottiglietta del cognac... ciò lo calmò un poco... 3 Croda dell’Arghena 23 P.so Mauria - M. Miaron 9 19 4 Giro del Col di Mezzo 24 P.so Mauria - Col Audoi Capitano austriaco – Col di Lana, trincea di fanteria, Panettore, 2200 metri, 23 ot- 5 Misurina - Monte Piana 25 Col Vidal tobre 1915, 2.45 pomeridiane. Questi furono due giorni veramente poco gradevoli 6 Rif. A. Bosi e Monte Piana 26 Anello dei Colli 10 20 e credo non siano neppure gli ultimi. Siamo nel bel mezzo dei combattimenti... or- 7 Cristallino di Misurina 27 Forte Monte Ricco dine di partire per il Col di Lana, Panettone, come riserva... ho dormito assai poco in 8 Valle delle Baracche 28 Batteria Castello I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO questi giorni... abbiamo avuto molte perdite, soprattutto per i lanciabombe nemici, 9 Posizione “Edelweiss” - Sella del Sief 29 Forte Col Vaccher Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria cannoni da 65 mm da montagna... oltre la 6^ e reparti della 7^ compagnia vi sono 10 Sella Sief - Cima Sief 30 Monte Tranego qui due sezioni di mitragliatrici tedesche... 11 Cima Sief - Col di Lana 31 Forte Pian dell’Antro PRIMA LINEA CORTINA-MARMOLADA Gli assalti tentati dagli italiani furono sinora completamente respinti... innumerevo- 12 Da Cima Lana ai Ciadiniéi 32 Col S. Anna - La Glories li cadaveri giacciono davanti ai reticolati... Usciti fuori dai blindamenti nell’avanzar- 13 Ciadinéi - Sella Sief 33 Vodo - Becco di Cuzze (Accesso A) si gridavano forte “Viva Savoia!”... adesso proprio è attaccato di nuovo il Col di Ro- Col di Lana: il Cappello di Napoleone e i Ciadiniei (foto Archivio Museo storico della guerra - Rovereto). 14 Variante Col de la Roda 34 Vodo - Becco di Cuzze (Accesso B) 7.1 CIADINIÉI - SELLA SIEF da. Prima non attaccavano mai da quella parte. Sono strani questi attacchi... 6 po- 15 Cima Lana - Costone Castello - Sella Sief 35 Monte Rite 7.2 VARIANTE COL DE LA RODA meridiane... L’artiglieria italiana deve essere fornita straordinariamente di muni- È intento fondamentale del progetto far conoscere alle nuove generazioni i luoghi, splendidi ed affascinanti, che 16 Cima Lana - Agai e Palla 36 Col Pradamio zioni... a tratti “Fuoco da tamburo” come lo chiamano i tedeschi... hanno contato qui hanno fatto da scenario alle terribili e tragiche vicende legate alla Grande Guerra sul fronte dolomitico. Le tracce di 29 lunghissimi mesi di lotta, sopravvissute allo scorrere del tempo, aumentano la suggestione e la bel- 17 Col Da Daut - Col Toront 37 Spiz Zuel e foto, dove non diversamente indicato, sono forniti dal Progetto Col di Lana. Testi fino a 56 colpi al minuto. Anche ieri nel pomeriggio fu così contro il Cherz e il Col lezza del paesaggio insegnando ad osservare, conoscere, imparare. 18 Museo storico a Serauta - Marmolada 38 Col de Saléra - Monte Punta Storia e descrizione dei luoghi della Grande Guerra di Roda... Per il vasto pubblico e per la visita con le scolaresche si sono così individuati percorsi di varia lunghezza e diffi- 19 Malga Ciapèla - Ombretta di Marmolada 39 Tagliata di San Martino coltà, alcuni dei quali realizzabili anche da persone con ridotte capacità motorie. Gli itinerari proposti sono stati scelti tenendo presenti alcune caratteristiche fondamentali quali la loro rappre- 20 Zona monumentale della Marmolada 40 Batteria Listolade Ufficiale italiano – Ottobre 24. Torno alle 2.30 e dormo due ore nella baracca. Al- sentatività dal punto di vista storico, la facilità d’accesso, la loro conoscenza da parte di chi, storici - accompa- le 4.30 mi alzo perché deve ricominciare l’azione. All’aurora s’inizia un violentis- gnatori, potrà guidare l’uscita. In copertina: trincea sulla Sella del Sief (foto Da Val). A. Fornari simo bombardamento dai nostri contro il fortino austriaco del Cappello di Napo- Autorità ed Enti finanziatori Coordinamento progetto: COMUNITË MONTANA AGORDINA - Via IV Novembre, 2 - 32021 Agordo (BL) - Italia leone... questo “Fortino” si dice sia la chiave di tutta la situazione critica nella qua-

Tel. 0039 0437 62390 - Fax 0039 0437 62043 - Email [email protected] GRATUITA DISTRIBUZIONE “...le Alpi vedono prodigi, non solo di singoli, ma anche di grosse pattuglie, di plotoni, di intere compagnie. E non so- le ci troviamo... lo si vedono eccellere i più esperti, ma anche le più giovani reclute si trasformano presto in provetti alpinisti. Alcune I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria vie nuove di Montagna vengono aperte per necessità di guerra anche sotto il fuoco nemico...”(A. Berti). Progetto cofinanziato dall’Unione Europea mediante Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Capitano austriaco – 24 ottobre 1915 – È arrivata la notizia che domani o post do- La memoria storica per riscoprire la Montagna, per non dimenticare, per conoscere gli uomini che vissero que- Iniziativa Comunitaria Interreg IIIA Italia-Austria 2000-2006 - Progetto (Cod. VEN 222001) DIE ORTE DES ERSTEN WELTKRIEGES IN DER PROVINZ BELLUNO sta tragica, ma straordinaria avventura. Eingriffe der Wiederinstandsetzung und Valorisierung in den Gebieten des Erinnerungsparks mani Cadorna deve dirigere un assalto e precisamente con sei reggimenti: un at- Von der E.U. Unterstützes Projekt Mittels Europäischer Wärungsfonds zur Regionalen Entwicklung Memorie di guerra per sentieri di pace. Gemeinschaftsinitiative Interreg IIIA Italien-Österreich 2000-2006 - Projekt (Cod. VEN 222001) tacco generale. A questo è stato volto, e si volge, il lavoro del Comitato Tecnico e Scientifico del Progetto Interreg III che ora – GREAT WAR SITES IN THE PROVINCE OF BELLUNO come risultato delle proprie ricerche – offre la possibilità, attraverso itinerari di facile accesso, di “toccare con ma- Preservation and promotion of the areas in the Memorial Park Project co-financed by the European Union through European Found for Regional Developmen no” la vita al fronte e le difficoltà di una vita vissuta ad oltre 2000 metri dai soldati degli eserciti contrapposti. Community Initiative Interreg IIIA Italia-Austria 2000-2006 - Project (Cod. VEN 222001) Ufficiale italiano – Ottobre 25 - ...I pezzi grossi dichiarano che bisogna prendere Questo per ricordare che la guerra non è un evento dimenticato e che, come dice il Sottotenente Medico Gino ad ogni costo il Cappello di Napoleone, da cui gli Austriaci ci tengono a bada da Frontali: “...non è una parentesi che possiamo affrettarci a chiudere per tornare al discorso di prima... ”. tanto tempo; è la chiave della situazione perché domina tutto... Il Comitato Scientifico e Tecnico

CONTINUA

(3° episodio, per altri riferimenti vedere alle mappe 5-6-8). mappe alle vedere riferimenti altri per episodio, (3° Vicino alla parte più alta del Cappello di Napoleone vidi seduto, quasi sull’orlo del sull’orlo quasi seduto, vidi Napoleone di Cappello del alta più parte alla Vicino poleone. Mi tengo pronto con i miei uomini ed alle 11.30 antimeridiane ricevo or- ricevo antimeridiane 11.30 alle ed uomini miei i con pronto tengo Mi poleone. gelata... l’esperimento si risolse in un bicchier d’acqua... In questo momento tutto è tutto momento questo In d’acqua... bicchier un in risolse si l’esperimento gelata...

no a notte... potevamo ora tenere la posizione... la tenere ora potevamo notte... a no linguaggio molto profano. molto linguaggio alla baionetta, risoluti girano la posizione e salgono sulla vetta del Cappello di Na- di Cappello del vetta sulla salgono e posizione la girano risoluti baionetta, alla lanciare giù... il primo barilozzo non esplose. Probabilmente la dinamite si era con- era si dinamite la Probabilmente esplose. non barilozzo primo il giù... lanciare

come se non fossimo in combattimento ma al solito lavoro... Così durò la lotta fi- lotta la durò Così lavoro... solito al ma combattimento in fossimo non se come del tempo dovetti correre ora qua ora là per dare ordini. Credo di aver usato un usato aver di Credo ordini. dare per là ora qua ora correre dovetti tempo del Ufficiale italiano – Ottobre 26. Dopo intenso bombardamento i nostri si avanzano si nostri i bombardamento intenso Dopo 26. Ottobre – italiano Ufficiale un’invenzione senza costrutto... era venuto con tre barilozzi di dinamite che voleva che dinamite di barilozzi tre con venuto era costrutto... senza un’invenzione

vedermi arrivare inaspettatamente il fido Alessandrini con il cestino della mensa, della cestino il con Alessandrini fido il inaspettatamente arrivare vedermi ro contro il fuoco d’inferno che continuava a pioverci addosso... la maggior parte maggior la addosso... pioverci a continuava che d’inferno fuoco il contro ro davanti alle nostre trincee del Panettone... un pazzo, questo capitano... si tratta di tratta si capitano... questo pazzo, un Panettone... del trincee nostre alle davanti

deva barcollando con la mano al fianco... non so se sia morto... fui commosso di commosso fui morto... sia se so non fianco... al mano la con barcollando deva si allo scoperto, e riempivano i sacchetti... in breve ebbero costruiti muretti di ripa- di muretti costruiti ebbero breve in sacchetti... i riempivano e scoperto, allo si Vogliono già dare l’assalto di giorno? Pare di sì! di Pare giorno? di l’assalto dare già Vogliono po. D’ordine del colonnello Vonbanck doveva essere sperimentato precisamente qui precisamente sperimentato essere doveva Vonbanck colonnello del D’ordine po.

morte. Già però erano stati colpiti molti soldati... vidi il tenente Capironi che scen- che Capironi tenente il vidi soldati... molti colpiti stati erano però Già morte. ghette, con le armi, con pezzi di tavole scavavano ora la terra, come talpe trovate- talpe come terra, la ora scavavano tavole di pezzi con armi, le con ghette, bombardamento avremo l’attacco delle fanterie... Sento sparare una mitragliatrice! una sparare Sento fanterie... delle l’attacco avremo bombardamento sti aveva un suo brevetto per un barile di dinamite accendibile con una miccia a tem- a miccia una con accendibile dinamite di barile un per brevetto suo un aveva sti

simo dei nostri cannoni che, pare, fecero saltare per aria quella seminatrice della seminatrice quella aria per saltare fecero pare, che, cannoni nostri dei simo buche di granate e nei camminamenti austriaci uno sciame di soldati con le van- le con soldati di sciame uno austriaci camminamenti nei e granate di buche senza poter dare loro aiuto. Oggi sì che avremo una giornata piacevolissima! Dopo il Dopo piacevolissima! giornata una avremo che sì Oggi aiuto. loro dare poter senza della divisione e Wanke per precedere il capitano di cavalleria (nome illeggibile): que- illeggibile): (nome cavalleria di capitano il precedere per Wanke e divisione della

donde veniva il fuoco. Tre volte telefonai e poco dopo cominciò un fuoco rapidis- fuoco un cominciò dopo poco e telefonai volte Tre fuoco. il veniva donde mano... Eravamo pochissimi sulla vetta ed era incerto l’esito della lotta... in tutte le tutte in lotta... della l’esito incerto era ed vetta sulla pochissimi Eravamo mano... va nel vedere i nostri lassù in cima allo scoglio spazzati dalle artiglierie nemiche, artiglierie dalle spazzati scoglio allo cima in lassù nostri i vedere nel va tica... conceda Iddio che possiamo uscirne salvi... Ieri vennero il Cappellano militare Cappellano il vennero Ieri salvi... uscirne possiamo che Iddio conceda tica...

ribaldi che facesse scaricare una raffica di artiglieria sulla vetta del Col di Lana di Col del vetta sulla artiglieria di raffica una scaricare facesse che ribaldi e pochi altri... A 40 metri avanti a noi si svolgeva una lotta a sassate e a granate a granate a e sassate a lotta una svolgeva si noi a avanti metri 40 A altri... pochi e pello di Napoleone. La nostra artiglieria invece tace. È spaventevole il senso che si pro- si che senso il spaventevole È tace. invece artiglieria nostra La Napoleone. di pello se raggiungono colà l’obiettivo, noi qui siamo presi in trappola... situazione assai cri- assai situazione trappola... in presi siamo qui noi l’obiettivo, colà raggiungono se

ad un tratto una mitragliatrice nemica... mi buttai al telefono implorando da Ga- da implorando telefono al buttai mi nemica... mitragliatrice una tratto un ad d’inferno aveva sbandato i miei soldati... Erano vicino a me Colapietro, Colamoneri Colapietro, me a vicino Erano soldati... miei i sbandato aveva d’inferno no con artiglierie pesanti e leggere e con bombe contro la ”Guardia della Roccia”/Cap- della ”Guardia la contro bombe con e leggere e pesanti artiglierie con no no probabilmente assieme il Col di Roda e il Sief. Tatticamente è più giusto, perché giusto, più è Tatticamente Sief. il e Roda di Col il assieme probabilmente no

trasformò in uno spasimo di agonia, emise un rantolo e cadde morto... si scatenò si morto... cadde e rantolo un emise agonia, di spasimo uno in trasformò di shrapnel, granate, bombe, pallottole... continuai a salire di corsa, ma il fuoco il ma corsa, di salire a continuai pallottole... bombe, granate, shrapnel, di 26 ottobre, ore 11 antimeridiane. Oggi di nuovo va bene. Dalle 8.30 gli Italiani spara- Italiani gli 8.30 Dalle bene. va nuovo di Oggi antimeridiane. 11 ore ottobre, 26 Ieri, di mattina e di sera, attaccarono il Col di Roda. Risultato nullo... Attaccheran- nullo... Risultato Roda. di Col il attaccarono sera, di e mattina di Ieri,

cesse lo stupido e che si mettesse al lavoro con gli altri; allora la faccia sua si sua faccia la allora altri; gli con lavoro al mettesse si che e stupido lo cesse mente conquistata e si combatte ancora; il nemico ci rovescia addosso un uragano un addosso rovescia ci nemico il ancora; combatte si e conquistata mente fronte italiano... fronte 1.15 antimeridiane. Fin’ora non è trapelato ancora nulla dell’offensiva di Cadorna. di dell’offensiva nulla ancora trapelato è non Fin’ora antimeridiane. 1.15

precipizio, un soldato che mi guardava istupidito e rideva; gli gridai che non fa- non che gridai gli rideva; e istupidito guardava mi che soldato un precipizio, dine di salire immediatamente con tutto il plotone... la posizione non è completa- è non posizione la plotone... il tutto con immediatamente salire di dine tranquillo... mette paura... Secondo i giornali ferve una grande battaglia sull’intero battaglia grande una ferve giornali i Secondo paura... mette tranquillo... Capitano austriaco – Col di Lana, Trincea di Fanteria, m.2200, 25 ottobre 1915, ore 1915, ottobre 25 m.2200, Fanteria, di Trincea Lana, di Col – austriaco Capitano

Rovereto).

della guerra - guerra della

Museo storico Museo

del Teriol Ladin. Teriol del (foto Archivio (foto

d’inaugurazione Marmolada Marmolada Settsass.

Vonbank. Cerimonia Col di Lana di Col il ed Sief del

caverna settembre 2000 – 2000 settembre verso il fronte il verso Sella la Valiate,

L’ingresso della L’ingresso Ciadiniéi – 10 – Ciadiniéi Traino di obici di Traino di conca La La cr alcampaniledellachiesetta. inorigine apparteneva de, allalapi- vicino La croce diferro che sitrova attualmente sulbordo delcratere, precedente sulCol diLananelperiodo ne edaustriache l’esplosionedellamina. italia- ladisposizionedellefortificazioni che èespostaunatopografia illustra tale, sulla parete orien- con ladicitura “Hubert All’esterno, Planinschek 04.08.1938”. na” unacopiaSempre èvisibile dellafoto all’interno “croce dinuvole sulCol diLa- zo Moroder diOrtisei. (Bosco Verde)da Vincen- inlocalitàGrünwald cea, scolpitosto ligneo intrin- sce alsuointerno unCri- custodi- agosto del1935, Consacrata il18 guerra. battenti diFodom della1ª votiva ex eretta com- dagli è unacappella Devich, gi erealizzataRagnes daLui- na La c La c ancora distinguibile. ma dotto edappiattito, ri- risulta mente visibile ilcratere attual- l’originale Rispetto al- potente mina. conquistata 1916aseguito diuna delbrillamento il17aprile zione Col diLana, I diLivinallongo. dell’A.N.A. ni “Gruppo Col diLana” alpi- venne cimanel1965dagli postasulla chita daunacorona inferro battuto, I “Col diLana”.nia commemorativa delGruppo A.N.A. numento èstato inaugurato il6agosto 1995inoccasione dell’annuale cerimo- ilmo- Posto Schützen Compagnia cimadalla sulla diPieve diMarebbe, nalità. lenazio- èdedicataaicadutidientrambe l’opera pita con rocce delCol diLana, Riem- treccio disagomeumanedisposte cilindrica. inmododaformare unafigura harealizzato che rappresenta lascultura unin- diSan Vigilio diMarebbe, ler, i iAab,offre riparo incasodinecessità. di Arabba, pi” sociazione Nazionale Alpini diLivinallong C Q l b l cip H U N.B.: Itempiindicatisonoriferitiallasolapercorrenza. l’andatura diventasubitopiùgradevole. Il primotrattorichiedequalcheattenzione,maunavoltaraggiunta“quota2250” DIFFICOLTÀ dove siritornaalpassoSief. Si scendediquasi300metrinellapianaCianabona,finoallaquota2164 da DISLIVELLO h. 1,30. DURATA 8.1 N.B.: Itempi indicati sonoriferiti alla sola percorrenza. Non difficile, abbastanza rapido. DIFFICOLTÀ Oltre 700 metri DISLIVELLO h. 1,30. DURATA 8.2 progettata daCarlo : i hiese v A E olo o a p

L c c S o s c nna p e d C I o -B

.LN OT ATLO-S SIEF CASTELLO-S. LANA-COST. C. CIMA LANA-AGAI EPALLA tta d H T ul b e R E l la cimas r O

r e ig o N esso lacimano l C r V ata d O A o d ol diLa T N A I lpina e O Z ud-o l cr I

I A N - at Il bivacco-BrigataAlpina“Cadore”.

“ S c

e C cid C U r a e I L r d ’srzoeslalpd eia Quota2465Posi- L’iscrizione sullalapiderecita: : M e d-o o L ntale r E A e Topografia affissaall’esternodellachiesettadelColdiLana. r ”

O ie A mt. completamente dilarice edarric- inlegno : ntale L P

E C 2462 R O : lo scultore lo accademico Johann Rind- : E o e dagli alpini della caserma alpinidellacaserma o edagli “Giop- L costruito nel1992daisocidell’As- :

D I

L A N A tare) edun posto di guardia rinforzato incemento doveuna lapide ricorda ladata intorno e sullacupolarimangono visibili restiditrincee, ingressidigallerie (daevi- l’unica postazione conquistatadagliitalianisui trecostonidelColdiLana. Oggi 17 lugliodel1915, la“collina della banderuola” rappresentòfinoall’ottobre 1915 questo Costone. StrappataagliJägerbavaresi dai BersaglieridelIIIReggimento il – SpizdeCenglei”,ripercorrendo alcontrarioladirezionedell’avanzataitalianasu sale delCostonediCastellofino araggiungerela“ridottaLamarmora–quota2221 striaco”, anzichéscendereverso lapianadiCiânabonaoccorrecontinuaresullador- Una voltascesoilfiancoorientale delColdiLanafinoa“quota2250–fortinoau- DAL COSTONE DICASTELLOAD AGAIEPALLA PERILTERIOLLADIN ne del“fortinoaustriaco-quota2250”,posizionetenutadaidifensoriColdiLa- scesa perarrivareallospiazzodoveuncippoidentificaconsicurezzalacollocazio- zi ligneirendonosconsigliabilelavisitaallagalleria.Ancoraunbrevetrattodidi- Nonostante l’ingressosiabenvisibiledalsentiero,lepessimecondizionideirinfor- danti travatureinlegno. la cadutadi“quota2250-fortinoaustriaco”edotatounacavernaconabbon- l’avamposto italiano“LePietre”(sitrovaanchescritto“LaPietra”),occupatodopo il pendiosifapiùdolce,vicinoadunnotevoleaffioramentoroccioso.Sitrattadel- portanti battaglie;lapercorrenzavapresacondovutacalmafinoalpuntodove Qui inizialadiscesaveraepropria,lungounversantedovenonsiverificaronoim- al sentiero,vicinobordochesiaffacciasullagoladelSief. cia cheattraversadapprimauntrattoerbosoepoighiaioneperarrivarequindi tendo dalbivaccosiaggiraillatoorientaledelColdiLanafinoadincontrarelatrac- gersi versoillatocheguardalagoladelSief,èesclusorischiodiprecipitare.Par- di quelgenereripidodovepuòsuccederescivolarema,apattononspor- tratta divalutazioniprudenzialiperchéinrealtàilsentieroèsemplicementeripido, lungo unpercorsochealcunetopografieindicanocome scendendo ilfiancoorientaledelColdiLana,indirezioneCostoneCastello, Terminata lavisitaaCimaLanaèpossibiledecideredirientrareallaSelladelSief E TERIOLLADIN DA CIMALANAALLASELLADELSIEFPERILCOSTONE DICASTELLO tracce dicamminamenti. Vista dallapianadiCiânabonaversolarocciaViktor, con Sella delSief;sullosfondoilSettsass. Il Teriol Ladinnellevicinanzedella 6) “quota2221”. Pietra” 5)“quota2250” 4) “LePietre”opp.“La 3) le2cimedelColdiLana 2) CappellodiNapoleone Vista dalPoure: 1)Ciadiniéi “difficile –peresperti”. Si fortino austriaco”. da “quota2250– “Le Pietre”vista vedere lacasa che ospitò Gelasio Caetani, artefice dellamina del Coldi Lana. La- cora poco ecompaiono itettidellecase diAgai,dove all’uscita delpaese possiamo pianeggiante fino asvoltaredecisamentesinistra (*),nuovamenteindiscesa. An- legno, ilTeriol continua perunbeltrattoattraverso ilbosco,mantenendosi quasi Passato ilcanalonedelRu delaPorta, neicuipressisorgonoalcune costruzioniin Agai. frazione diCastello,mentregirando adestrasiproseguesulTeriol indirezionedi de Cenglei”finoadincrociare un sentiero.Girandoasinistrailsentieroportaalla piega decisamenteversosud,in rapida discesalungoilpendiomeridionaledello“Spiz e gliautoridell’occupazioneitaliana. Appenaoltrepassatalacupola“2221” ilTeriol 23versolaValparola oversoPralongià. dove siriprendeilsentieron° nistra larampaperCimaSiefesulladestrarisalitalungoSelladelSief,da passo citroviamodifronteilTeriol LadincheproseguenellaconcadiValiate, asi- me costituivanola“Rippenwache”,vicinissimaalPasso Sief.Raggiuntoinfineil partenevano (nell’ordine)agliavamposti“Pepi”, “Pipsi”e“Sandsack”chenell’insie- ce ditrinceeancorariconoscibilineipressidelTeriol sonotutteaustriache,edap- si trovavailcaposaldoaustriaco“S”,pocoprimadel“Max”. Lealtretrac- bona sipassafralapostazione“Viktor”(adestra)edilcostoncinosinistra)dove Sief, ilcratereepiùinbassol’accumulodeidetritidellemine.RisalendodaCiâna- più diunmesesiprotrasselalottaperilcaposaldoquota2387,Dentedel sulla sinistravediamonell’ordineilVallone delSangue,lacrestaSiefdoveper to checollegavalaposizioneitaliana“ilBoschetto”conroccia“Viktor”,mentre Ciânabona. Traversando laspianatasilasciasulladestratracciadelcamminamen- indicazioni delTeriol Ladincheattraversalaradavegetazionefinoallapianadi cammina versoilbassosullatosettentrionaledelCostonediCastello,seguendole Compiuto ungirointornoaquota2250pervedereirestidellefortificazioni,cisiin- tro giorni(26ottobre1915). pello diNapoleone,facilitandonecosìl’occupazionechesiverificòinfattidopoquat- quistata il22ottobre1915 elasuacadutatolsel’appoggiosullasinistraalCap- dotta Lamarmora”il17luglio1915. Devastatadalleartiglierie,“quota2250”fucon- na dopocheibersaglieriavevanooccupatola“quota2221- SpizdeCenglei-Ri- Vista dalTeriol sulCostonediAgaieColLana. (Archivio Ghedina). - 04.08.1938” Planinschek -LaVilla dicitura “Hubert Col diLana”,conla “croce dinuvolesul una copiadellafoto Cima Lanaèpresente Nella chiesettadi per Laste. Lana dallastrada Vista sulColdi Il ColdiLanadalTeriol.

Istituto Geografico Militare - Aut. n. 6109 del 12.10.2005 riportata nellapiazzadiPieve dov’è tuttora. riportata il17ottobre e 1964fu stavolta alMuseo Storico diRovereto diGuerra (TN), ta, Il23.10.1923venne nuovamente trasferi- la all’imminente occupazione italiana. persottrar- aCorvara 1915lastatuafutrasferita il29giugno magià e religione, all’eroina -peso530Kg.) che difesepatria 2,2m. inaugurato ilmonumento (h. 1912fu Il23giugno 1854 ad militari. efusepoltaaPieveAndraz con onori gli Morì l’8luglio dellachiesa l’ingresso nelperimetro aisoldatidiNapoleone. no, forcone allama- 1797sirese il2aprile celebre ed peravere impedito, crestano, un agricoltore dasa- che fungeva 25 annilavorava aSpingespresso A di Marebbe il21settembre 1771. Caterina Lanznacque aSan Vigilio R didifesasulpendiooccidentalefanteriestellung nelruolo delCol diLana. sostituìl’In- 6, dipoco l’avamposto sovrastante n° laRothschanze, lo italiano” nosciuta come Dopola “Grünestellung”. Sul costone laposizionesisv che sovrasta secondo altre fuconquistato italianiil31ottobre dagli 1915. austriaci, 1915 dagli Secondo alcune le dell’Infanteriestellung. M di LanaedilSief. Quota 2250–Stützpunkt-F temente dedicataalfondatore deibersaglieri. delCorpo delIIIReggimentoFu econseguen- conquistata 1915daiBersaglieri il17luglio V formavano Calabria). laBrigata 60° e (59° ria Fante- del59° 1916dalIBattaglione quistata nellanotte il17ed18aprile fra lacimafudefinitivamente con- Reggimento Fanteria, del60° dal IIIBattaglione il7novembre 1915, Occupata perpoche ore, delCadore). Calvario Col diLacrime, re (Monte ilCol letteraria diLanasonoprevalentemente diFuoco, diorigine lealtre denominazionicon cuicapitadisentirchiama- austriaci, dagli attribuito ro intorno al Coldi Lana e Monte Sief. gevano alcune baracche italiane,perpoi giungereaiCiadiniéi dadove iniziailgi- nettone lungole traccedel“sentieroCaetani”, passando iterrazzamentidove sor- sinistra) esubito dopoilTeriol lasciailcomodosterratoper risalireversoilPa- un po’lastrada, pocodopoaveraggiratoilcostone, siincontraunfienile(sulla giamo inbrevelacarrabileche da Palla saleversoPiandelaChiccia.Percorsa per invece discendereversosinistra decidiamodigirareadestra,insalita,raggiun- (*) Nellosvoltareasinistra,ilpercorso incrociaunaltropezzodelTeriol Ladin;se gio, puntod’arrivodelTeriol. sciata Agai,siproseguequindi lungo lastradad’asfaltoversoPalla edil parcheg- Fanteria. 60° del conquistata 1916dalIIBattaglione il21aprile Cadde dopodelCol diLana, prese ladenominazionedi difanteria. dalnomediungenerale “trincea Roth”, V sei dove attacchi gli sisvilupparono italiani verso ilPanettone. C Fanteria). ta Parma del50° (IVBattaglione Cappello diNapoleone edilCol diLanave il mentre lasellafra Fanteria), 26 ottobre 1915daifantidellaBrigata Alpi (52° Fu conquistata il le tre posizioniche finoall’ottobre 1915difesero ilCol diLana. Quota 2221-R quota2250) Costone (vedi: all’estremità occidentale del alCol diLana, vicino quota 2221)edil “vassoio” di: (ve- allimite l’elevazione orientale cano duezone interessate eventi bellici: dagli Vi siidentifi- dibiforcarsi prima verso diCastello ediFranza. lefrazioni so Est, C Basilicata). (Brigata Fanteria Venne conquistata il29ottobre del91° 1915dalIIBattaglione di Lana. erappresentava difesadelCol lapiùimportante ilCostoneche sovrasta diSalesei, C italianidopolaconquistato dagli diQuota2250. Occupa- elacimanord-orientale delCol diLana. –Quota2250” tino austriaco La pie Fanteria). la Brigata Alpi (52° dopo lacadutadi “quota 2221”. Venne conquistato il22ottobre 1915daifantidel- il 22.10.1915) za r C almenoperquellipiùusati: qualche chiarimento, Potrà forsefarcomodo che subivano spesso dellevariazioni. editaliani, austriaci ainomiladinisi sonoinfattisostituitiinomi “di guerra” dicano lostesso posto; Nella delCol storia diLanasuccede frequentemente ditrovare piùnomiche in- alla Grande Guerra. Grande alla offre anche unasezionededicata ilmuseo locali, etradizioni cultura un’ampia esposizionesullastoria, Dotato di sa delaCultura Fodoma. Ha sedenelCentro Dolomiti-Cè- I I A D l l e F al al

othsc ost ia ap ol diLana-C L A : si tratta delcostone delCol sitratta diLanasiprolunga che orientale dalpendio ver- : m m o lo lo C diniéi –I nt

e p o u V o lse ne d ne d U e n uc s ne diC t l E e r hanz u lo diN N nf o a –L olo italiano–e D m : e e E e E e l S l ld

la mo n e –M R D e Pie wa t nfant ast angue –S E o Caposaldo adifesadelfianco delCol austriaco diLana orientale : E ap

c N a e id A ol diS he ole

l r o t C lo –C O

otta Lamar r t e nt P e : e –P itat el omt e otn iAa,sedediunadel- dellasommitàdelCostone Si tratta di Agai, : a r o M I t iest uc ne –Spizd e E l’avvallamento ilCostone fra di Agai ed ilCostone diSale- r I V ie x a olo aust i angue : ast ala d N n e f E l a sc l v A e ung –P

amp L D l hl Z lo e l’Om a mo uc I I n rüc

O r z L ost se si esclude il nome di copertura se siescludeilnomedicopertura “Kahlenberg”, ht –Golad ia : e C I r N k c V a -C ane e o n o –M I o : si tratta dell’affioramento roccioso sitratta il fra “For- : n –C iamplà I

r E N t ° tt Q ino aust 7C ol A o o U L lina d ne –StützpunktElf ost nt caduta (ol’abbandono)del “Montuco- L c I ol diR ˇ -F iluppò la anche co- “ridotta Calabria”, versioni fuabbandonato il29ottobre e A sinistral’exhotelTirol,sullosfondoilCivetta. V o O uc niva occupata dellaBriga- dareparti l S ne d A N olo e r e ie e L ia l G lse la B f E c o : è laconca è che siapre ilCol fra : e O o –e N i B da n x aust wa and T presidio allespal- austriaco : e r I c sag x F he -F e r r ia uola –Spizd lie o c r o r t e ino aust i –C e dal4gennaio1916 : r lse ic h nst : è ilcocuzzolo è : ost e o l r l ne diF ia ung o e C c o (d e ng p r o pu an le p o i - - : INDICE DEI PERCORSI 1 11 NOTIZIE GENERALI

COL DI LANA COL DI SANGUE (segue dalla cartina 7) 2 12 Diario di battaglia di un Capitano austriaco e di un Ufficiale italiano 3 2 6 1 7 4 8 5 Capitano austriaco – 28 ottobre 1915, ore 12.5 antimeridiane... Sono rimasto qui io col resto

AURONZO DI CADORE 3 13 della 5^ compagnia e con parte del 4^ reggimento. Ho dunque l’onore di fungere come co- CORTINA D’AMPEZZO mandante del Col di Lana. Non c’è mai stata una situazione come questa in cui ci troviamo. È 21 26 22 25 realmente disperata e non c’è via di scampo. Qui può aiutarci solo Iddio... Ieri, prima di mezzodì, 4 14 fu presa dal nemico la “Guardia della Roccia” che domina l’accampamento nostro. Non appe- 9 10 11 24 na l’avversario impianterà lassù una mitragliatrice, un lancia bombe o un pezzo di artiglieria, 12 13 23 14 15 16 sarà assolutamente impossibile resistere a lungo, o mantenerci qui. È una questione di ore o 17 29 5 15 18 19 32 30 di minuti... L’artiglieria pesante avversaria spara già da ore sopra i baraccamenti... finalmente 20 27 28 31 MARMOLADA 34 la nostra artiglieria si è messa a sparare, ma contro i nostri baraccamenti (dal Sasso di Stria e 33 PIEVE DI CADORE 35 da Valparola)... Se si seguita a vivere così vi è da disperarsi... La fanteria nemica ci investe da 37 6 16 ZOLDO tre lati... Dietro a noi, uno stretto sentiero e l’unico camminamento son tenuti sotto il fuoco 38 36 d’interdizione... una ritirata è impossibile da quella parte... non funziona il telefono... restiamo 7 17 qui completamente isolati, abbandonati a noi stessi... Tenente Schneider, il comandante tede- 40 sco delle mitragliatrici n. 209. Uomo di cultura profonda e assai simpatico per la sua grande

AGORDO cortesia... ho potuto fare con lui una brillante conversazione... sediamo insieme e chiacchie-

39 riamo... Gli Alpini si calarono colle funi giù per la roccia e poi attaccarono la nostra ala sini- 8 18 stra... Questo monte con ragione è battezzato dagli italiani “Col di sangue”. Tanto ne è già co- 1 Forcella Lavaredo 21 Col Ciampon stato e tanto ne costerà ancora a noi e al nemico: questo monte costa tanto sangue che non 2 Quota “2385” ai Piani di Lavaredo 22 Monte Tudaio so se valga la pena del suo possesso per noi e per gli italiani. Quanti morti son qui sepolti! Quan- 3 Croda dell’Arghena 23 P.so Mauria - M. Miaron 9 19 ti morti davanti alla trincea!... Adesso nevica leggermente... sarebbe buono se nevicasse abbon- 4 Giro del Col di Mezzo 24 P.so Mauria - Col Audoi dantemente... giorno e notte combattimenti, allarmi ed emozioni... Non so neppure che sia 5 Misurina - Monte Piana 25 Col Vidal accaduto al mondo. Ma non è neppure necessario saperlo, e adesso la storia la facciamo noi... 6 Rif. A. Bosi e Monte Piana 26 Anello dei Colli 10 20 7 Cristallino di Misurina 27 Forte Monte Ricco Ufficiale italiano – Ottobre 27. Ora che abbiamo conquistato il Cappello di Napoleone e 8 Valle delle Baracche 28 Batteria Castello I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO che vi ci siamo rafforzati, dominiamo completamente le trincee e gli accampamenti austria- 9 Posizione “Edelweiss” - Sella del Sief 29 Forte Col Vaccher Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria ci del Panettone che ci stanno sotto, ai piedi del grande precipizio. Pare di guardare una 10 Sella Sief - Cima Sief 30 Monte Tranego pianta topografica... D’altra parte siamo venuti a collocarci proprio sotto la vetta del Col di 11 Cima Sief - Col di Lana 31 Forte Pian dell’Antro PRIMA LINEA CORTINA-MARMOLADA Lana, ed il fante austriaco, a sua volta, vede noi ai suoi piedi e ci spara addosso... Direi 12 Da Cima Lana ai Ciadiniéi 32 Col S. Anna - La Glories quasi buffa la situazione! In preparazione all’attacco del Panettone ho avuto l’ordine di 13 Ciadinéi - Sella Sief 33 Vodo - Becco di Cuzze (Accesso A) costruire un appostamento sull’orlo del precipizio in modo che batta tutta la posizione ne- La statua di Caterina Lanz a Pieve di Livinallongo. 14 Variante Col de la Roda 34 Vodo - Becco di Cuzze (Accesso B) 8.1 C. LANA - COST. CASTELLO - S. SIEF mica... una buca, sacchetti, passamano non esponendosi più di due-tre secondi alla volta... 15 Cima Lana - Costone Castello - Sella Sief 35 Monte Rite 8.2 CIMA LANA - AGAI E PALLA Un tiratore scelto cerca di colpirci ogni volta che ci facciamo vedere... Così si fa questa guer- È intento fondamentale del progetto far conoscere alle nuove generazioni i luoghi, splendidi ed affascinanti, che 16 Cima Lana - Agai e Palla 36 Col Pradamio ra; è un paziente lavoro di mettere pietra su pietra, sacchetto su sacchetto, senza farsi hanno fatto da scenario alle terribili e tragiche vicende legate alla Grande Guerra sul fronte dolomitico. Le tracce di 29 lunghissimi mesi di lotta, sopravvissute allo scorrere del tempo, aumentano la suggestione e la bel- 17 Col Da Daut - Col Toront 37 Spiz Zuel e foto, dove non diversamente indicato, sono forniti dal Progetto Col di Lana. Testi ammazzare... le pallottole sbattono a raffiche sul ciglio dell’appostamento, facendo volare lezza del paesaggio insegnando ad osservare, conoscere, imparare. 18 Museo storico a Serauta - Marmolada 38 Col de Saléra - Monte Punta Storia e descrizione dei luoghi della Grande Guerra sassolini... Sul Cappello di Napoleone mi spinsi sino all’estrema posizione. La luna splende- Per il vasto pubblico e per la visita con le scolaresche si sono così individuati percorsi di varia lunghezza e diffi- 19 Malga Ciapèla - Ombretta di Marmolada 39 Tagliata di San Martino va in pieno e la notte era gelida... Trovai un ricovero nemico e vi entrai. Sul suolo erano coltà, alcuni dei quali realizzabili anche da persone con ridotte capacità motorie. Gli itinerari proposti sono stati scelti tenendo presenti alcune caratteristiche fondamentali quali la loro rappre- 20 Zona monumentale della Marmolada 40 Batteria Listolade stesi supini i cadaveri di due austriaci: ricordo di un breve dramma che nessuno mai raccon- sentatività dal punto di vista storico, la facilità d’accesso, la loro conoscenza da parte di chi, storici - accompa- terà. Chi saranno stati? Eppure, penso io, avranno anch’essi i fratelli, le sorelle, i figli, la gnatori, potrà guidare l’uscita. In copertina: la chiesetta di Cima Lana e il Bivacco Brigata Alpina Cadore. Sullo sfondo il Civetta. A. Fornari moglie, i genitori che li aspetteranno invano e che mai conosceranno la loro sorte vera... Autorità ed Enti finanziatori Coordinamento progetto: COMUNITË MONTANA AGORDINA - Via IV Novembre, 2 - 32021 Agordo (BL) - Italia Orribili scene... Corpi di giovani i quali, fulminati, rimangono nell’atteggiamento che ave-

Tel. 0039 0437 62390 - Fax 0039 0437 62043 - Email [email protected] GRATUITA DISTRIBUZIONE “...le Alpi vedono prodigi, non solo di singoli, ma anche di grosse pattuglie, di plotoni, di intere compagnie. E non so- vano al momento di essere colpiti; il gelo li ha irrigiditi! E chissà quando saranno sepolti! lo si vedono eccellere i più esperti, ma anche le più giovani reclute si trasformano presto in provetti alpinisti. Alcune I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria vie nuove di Montagna vengono aperte per necessità di guerra anche sotto il fuoco nemico...”(A. Berti). Progetto cofinanziato dall’Unione Europea mediante Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Capitano austriaco – 28 ottobre. Gli italiani hanno battuto con l’artiglieria pesante le ba- La memoria storica per riscoprire la Montagna, per non dimenticare, per conoscere gli uomini che vissero que- Iniziativa Comunitaria Interreg IIIA Italia-Austria 2000-2006 - Progetto (Cod. VEN 222001) DIE ORTE DES ERSTEN WELTKRIEGES IN DER PROVINZ BELLUNO sta tragica, ma straordinaria avventura. Eingriffe der Wiederinstandsetzung und Valorisierung in den Gebieten des Erinnerungsparks racche. Nonostante ciò sono stati respinti... La resistenza degli uomini è ammirevole... sono Von der E.U. Unterstützes Projekt Mittels Europäischer Wärungsfonds zur Regionalen Entwicklung Memorie di guerra per sentieri di pace. Gemeinschaftsinitiative Interreg IIIA Italien-Österreich 2000-2006 - Projekt (Cod. VEN 222001) di buon umore ed allegri, scherzano... Meriterebbero un destino molto diverso da quello di A questo è stato volto, e si volge, il lavoro del Comitato Tecnico e Scientifico del Progetto Interreg III che ora – GREAT WAR SITES IN THE PROVINCE OF BELLUNO essere qui abbandonati... come risultato delle proprie ricerche – offre la possibilità, attraverso itinerari di facile accesso, di “toccare con ma- Preservation and promotion of the areas in the Memorial Park Project co-financed by the European Union through European Found for Regional Developmen no” la vita al fronte e le difficoltà di una vita vissuta ad oltre 2000 metri dai soldati degli eserciti contrapposti. Community Initiative Interreg IIIA Italia-Austria 2000-2006 - Project (Cod. VEN 222001) Questo per ricordare che la guerra non è un evento dimenticato e che, come dice il Sottotenente Medico Gino Ufficiale italiano – Ottobre 28. Intenso bombardamento del Panettone. I nostri progredi- Frontali: “...non è una parentesi che possiamo affrettarci a chiudere per tornare al discorso di prima... ”. scono un poco, ma le perdite sono gravi. L’attacco è fallito. Il Comitato Scientifico e Tecnico

CONTINUA

battaglia succede un grande coro di voci e di grida. Alcuni prigionieri esterrefatti si buttano si esterrefatti prigionieri Alcuni grida. di e voci di coro grande un succede battaglia che qui sopra è insostenibile... Dio conceda che vada bene... vada che conceda Dio insostenibile... è sopra qui che more di un carrettino che corre su rotaie d’acciaio. Con il binocolo posso osservare il proiet- il osservare posso binocolo il Con d’acciaio. rotaie su corre che carrettino un di more (4° episodio. Fine, per altri riferimenti vedere alle mappe 5-6-7) mappe alle vedere riferimenti altri per Fine, episodio. (4°

oggi al cimitero del costone di Salesei e ve l’abbiamo sepolto. l’abbiamo ve e Salesei di costone del cimitero al oggi grigio-verde dei nostri distinguo i mantelloni azzurri degli austriaci... al grande fragore della fragore grande al austriaci... degli azzurri mantelloni i distinguo nostri dei grigio-verde lerà in termini opportuni col colonnello e gli dirà l’intera verità anche in merito alla posizione, alla merito in anche verità l’intera dirà gli e colonnello col opportuni termini in lerà proiettili dei nostri 210 si seguono uno dopo l’altro, viaggiando per l’aria con il rauco ru- rauco il con l’aria per viaggiando l’altro, dopo uno seguono si 210 nostri dei proiettili

si era fatto uccidere da eroe. Gli è stato trovato addosso un Diario... lo abbiamo trasportato abbiamo lo Diario... un addosso trovato stato è Gli eroe. da uccidere fatto era si di artiglieria e di fucileria ed ecco addensarsi una folla di figure sul Panettone ed in mezzo al mezzo in ed Panettone sul figure di folla una addensarsi ecco ed fucileria di e artiglieria di ca la mia sostituzione, per la quale intercederà. Speriamo che egli riesca a qualche cosa... par- cosa... qualche a riesca egli che Speriamo intercederà. quale la per sostituzione, mia la ca tone. Il tenente Amici dalla vetta del Cappello di Napoleone dirige il tiro dell’artiglieria. I dell’artiglieria. tiro il dirige Napoleone di Cappello del vetta dalla Amici tenente Il tone.

na il capitano Ebner, sereno nel suo atteggiamento di morte... Non si era voluto arrendere e arrendere voluto era si Non morte... di atteggiamento suo nel sereno Ebner, capitano il na rallenta il fuoco, si sente un gran clamore, si odono le parole “Si arrendono!”. Cessa il fuoco il Cessa arrendono!”. “Si parole le odono si clamore, gran un sente si fuoco, il rallenta ha promesso che si recherà domani al comando del reggimento e s’informerà esattamente cir- esattamente s’informerà e reggimento del comando al domani recherà si che promesso ha Ufficiale italiano – Ottobre 29. Ricomincia un bombardamento d’inferno contro il Panet- il contro d’inferno bombardamento un Ricomincia 29. Ottobre – italiano Ufficiale

zione una granata da 210 ha causato un vero macello. Dietro una baracca giaceva sulla schie- sulla giaceva baracca una Dietro macello. vero un causato ha 210 da granata una zione dura la lotta per un poco. Poi, vedo alcuni slanciarsi lungo le trincee nemiche. Ad un tratto un Ad nemiche. trincee le lungo slanciarsi alcuni vedo Poi, poco. un per lotta la dura paese. Potrò riprendere la via del camminamento verso Corvara? Non lo so. Egmuth oggi mi oggi Egmuth so. lo Non Corvara? verso camminamento del via la riprendere Potrò paese.

ciata, fulminata dove si era rifugiata; soldati caduti mentre correvano. Nel posto di medica- di posto Nel correvano. mentre caduti soldati rifugiata; era si dove fulminata ciata, baionette; gli uomini son già nei reticolati, esitano, si mettono in ginocchio e sparano.Così e ginocchio in mettono si esitano, reticolati, nei già son uomini gli baionette; ciò? tutto da fuori scaturirà Che legna... la per spilorceria c’è dele... le nuove dal mare, da parte dell’America, mentre noi dobbiamo accontentarci delle risorse del risorse delle accontentarci dobbiamo noi mentre dell’America, parte da mare, dal nuove le

ta quella baraonda, cadaveri in ogni dove, in ogni immaginabile atteggiamento; gente schiac- gente atteggiamento; immaginabile ogni in dove, ogni in cadaveri baraonda, quella ta con il cuore che palpita. Le figure dei nostri si profilano sulla linea del cielo. Vedo luccicare le luccicare Vedo cielo. del linea sulla profilano si nostri dei figure Le palpita. che cuore il con can- delle scarsità la e miseria la invece lamentare da è intero... l’inverno per burro formaggio, scorge affatto che manchino di munizioni... accumularono provviste e ne ricevono sempre del- sempre ricevono ne e provviste accumularono munizioni... di manchino che affatto scorge

sanguinato, con croste di neve e con fango irrigidito e cementato dal gelo. In mezzo a tut- a mezzo In gelo. dal cementato e irrigidito fango con e neve di croste con sanguinato, grida degli uomini, a 500 metri da me, a traverso il Vallone della Morte. Rimango senza fiato, senza Rimango Morte. della Vallone il traverso a me, da metri 500 a uomini, degli grida sale, con pane bianco, pane vino, birra, abbiamo lautamente: serve ci Inch benone. va qui nizioni da stupirne; l’artiglieria pesante spara senza tregua, i 210 sparano ininterrotti e non si non e ininterrotti sparano 210 i tregua, senza spara pesante l’artiglieria stupirne; da nizioni

gamelle, di bottiglie, di racchette e di utensili di ogni specie; tutto è sporco, infangato, in- infangato, sporco, è tutto specie; ogni di utensili di e racchette di bottiglie, di gamelle, guo ogni mossa. Con il binocolo vedo cadere gli uomini e scoppiare le mine, mentre odo le odo mentre mine, le scoppiare e uomini gli cadere vedo binocolo il Con mossa. ogni guo rifornimenti, ai Riguardo migliore... un’era spuntasse e termine avesse miseria eterna questa Capitano austriaco – Ottobre 29. Non vedo nessuna via di uscita. Gli italiani hanno tante mu- tante hanno italiani Gli uscita. di via nessuna vedo Non 29. Ottobre – austriaco Capitano

ce per dormire si stende come un tappeto di stracci, di paglia, di armi, di casse, di zaini, di zaini, di casse, di armi, di paglia, di stracci, di tappeto un come stende si dormire per ce dapprima piano, poi con slancio. L’artiglieria ha cessato il fuoco; è il momento dell’attacco. Se- dell’attacco. momento il è fuoco; il cessato ha L’artiglieria slancio. con poi piano, dapprima che piacerebbe mi mamma la per Anche guerra... la dopo ritrovarla potessi e sopravvivessi se

austriaco di ricoveri blindati... una baraonda... uno sfacelo... sul suolo, sui tavolini, sulle cuc- sulle tavolini, sui suolo, sul sfacelo... uno baraonda... una blindati... ricoveri di austriaco umano... un uomo muoversi, correre, tirare colpi di fucile e lanciare bombe a mano. I nostri avanzano nostri I mano. a bombe lanciare e fucile di colpi tirare correre, muoversi, uomo un fortuna una Sarebbe bene. proprio vuol mi che comprendere potuto ho ciò Da commovente.

nettone l’estate scorsa... Labirinto di trincee e camminamenti... Impressionante è il villaggio il è Impressionante camminamenti... e trincee di Labirinto scorsa... l’estate nettone girandola infernale. Vedi volare sacchetti, legnami, reticolati e, ogni tanto, anche un corpo un anche tanto, ogni e, reticolati legnami, sacchetti, volare Vedi infernale. girandola nettone è in fiamme e fumo; è un vero inferno. Eppure in mezzo a quell’inferno vedo ancora vedo quell’inferno a mezzo in Eppure inferno. vero un è fumo; e fiamme in è nettone e affettuosa assai lettera una scritto ha mi e libri due inviato subito ha mi leggere, da cosa

dieci giorni... Abbiamo ritrovato i resti del povero tenente Cappello... morì da eroe sul Pa- sul eroe da morì Cappello... tenente povero del resti i ritrovato Abbiamo giorni... dieci mense nuvole che s’innalzano a più di 50 metri; i sassi volano come se si trattasse di una di trattasse si se come volano sassi i metri; 50 di più a s’innalzano che nuvole mense sero grossi fucili, perché non sono che a poche centinaia di metri dal bersaglio. Tutto il Pa- il Tutto bersaglio. dal metri di centinaia poche a che sono non perché fucili, grossi sero qualche chiesto ho le Appena fanciulla. cara gran una è Eva accomodata... proprio sia cosa

sa di prigionieri... Le nostre perdite sono gravi. Ho perduto un quarto del mio plotone in plotone mio del quarto un perduto Ho gravi. sono perdite nostre Le prigionieri... di sa un vulcano in eruzione. Il fumo nero e bianco e la polvere rossiccia della terra formano im- formano terra della rossiccia polvere la e bianco e nero fumo Il eruzione. in vulcano un tagna, vicino a noi, sputano i loro proiettili con gran precisione sui punti più vitali, quasi fos- quasi vitali, più punti sui precisione gran con proiettili loro i sputano noi, a vicino tagna, la che Sembra Vittorio... di anche lettera ogni in interessandosi scrive Giovannina spedale...

giù di corsa per il Vallone della Morte, disarmati... Dal cocuzzolo del Panettone scende la mas- la scende Panettone del cocuzzolo Dal disarmati... Morte, della Vallone il per corsa di giù tile, quando arriva come un siluro nero contro l’obiettivo, e le colossali esplosioni come di come esplosioni colossali le e l’obiettivo, contro nero siluro un come arriva quando tile, Ufficiale italiano – Ottobre 29. ...Ai 210 si aggiungono le batterie di campagna e quelle di mon- di quelle e campagna di batterie le aggiungono si 210 ...Ai 29. Ottobre – italiano Ufficiale all’o- sempre è così; e così va gli lettere: alcune mandato ha ...Antonio - austriaco Capitano

Deltedesco).

commemorativa. Franco (Archivio Andraz di castello

cavità della roccia Viktor. roccia della cavità Fodom. lapide con fortificazioni di del rovine le presso “Verdinois”

Il Costone di Castello visto da una da visto Castello di Costone Il Visita guidata al museo Ladino- museo al guidata Visita resti Lamarmora: ridotta – 2221 Quota italiano guerra di cimitero Il 9.1 COL DA DAUT - COL TORONT COL DA DAUT – COL TORONT (Rocca Pietore) lerie-ricovero per la truppa e punti di osservazioni sul Col di Lana e sulla Val Cor- Poco prima della borgata di Davedino, in un piccolo spiazzo, tabellone Interreg Digonera - Col Da Daut - Davedino devole). orientativo e sentiero per Malga Laste e Passo Fedaia. Poco dopo, a sx. un bivio DESCRIZIONE PERCORSO Appena fuori Caprile, verso Malga Ciapèla-Marmolada (SP 641) oltrepassato il tor- Le gallerie (ristrutturate dal Corpo Forestale dello Stato su progetto Interreg) sono segnalato da una rudimentale tabella in legno indica due itinerari da escursioni- Ritrovo: a Digonera (Rocca Pietore; da Caprile (Alleghe), SP 563, indicazioni stra- rente Cordevole (ponte), a dx. strada che conduce ad un’oasi naturalistica costitui- numerose e da esse si gode un ampio panorama oltreché sul Col di Lana anche sul- sti, per Gran Plòn e per Crepe Rosse. dali per Digonera, Laste, Passi Pordoi, Campolongo, Falzarego. Digonera dista 5 ta da una sorgente di acqua solforosa ritenuta in passato medicamentosa (a poche le Dolomiti circostanti (, , Monte Pore, Pelmo, Civetta, Migogn, tutti Davedino è una tipica frazione di montagna, ricca di fienili e di attrezzi propri Km. circa da Caprile). centinaia di metri), recuperata di recente (2004) dal Corpo Forestale della Regione monti teatro di battaglia o immediate retrovie del fronte di guerra). della civiltà contadina, che ha conservato tutte le caratteristiche del passato, sal- DURATA . Alcune batterie di cannoni -tra cui due 152/Marina- sparavano sul Col di Lana quan- vo qualche eccezione di casa risistemata. Visitarla è come trovarsi proiettati nel se- Duecento metri più avanti, bivio a dx. Al semaforo all’ingresso di Digonera, par- do era ancora in mano austriaca, cioè fino a quando fu fatto saltare in aria da una colo scorso. Pochissimi gli abitanti rimasti, in genere della terza età (molto ospi- Dalle 4 alle 5 ore secondo il passo, andata-ritorno. cheggio per auto. Tabellone Interreg orientativo. Strada verso la montagna, asfal- potente mina italiana il 17 aprile 1916. Le batterie del Col Da Daut, di concerto tali). In una di queste case, rimasta strutturalmente tale quale, accanto ad un ca- DIFFICOLTÀ tata per un primo tratto. con tutte le altre posizionate a raggiera intorno al Col di Sangue, contribuirono a pitello della Madonna, era ospitato il comando di zona. Nessuna. Escursione di media quota, con attrezzatura da montagna. Portarsi Altro tabellone Interreg orientativo, dopo un quadrivio. Strada agro-silvo-pastorale scatenare l’inferno sulla cima già devastata dalla mina. Davedino è raggiungibile anche in automobile (strada molto stretta e ripida, con generi di conforto. in terra battuta, costruita dal Genio Militare Italiano nel 1916, su progetto dell’al- Poi, sospeso il bombardamento, le fanterie della Brigata Calabria, comandate dal parcheggio per una decina di mezzi) dalla SP 563 Caprile- Salesei: bivio a sini- lora Sottotenente Alberto Alpago Novello (Capitano congedato). Maggiore Ottorino Mezzetti, assaltarono le residue truppe austriache, sconcertate stra, in corrispondenza di un ponte sul torrente Cordevole che, nel 1915, prima del- Il Col Da Daut era stato scelto dall’Alto Comando italiano (Gen. Luigi Cadorna) co- dalla mina che aveva fatto tremare tutta la montagna. Il Colle venne conquistato, lo scoppio delle ostilità tra il Regno d’Italia e l’Impero d’Austria-Ungheria segna- Il personaggio me una delle posizioni da cui sparare con l’artiglieria da montagna sul Col di Lana facendo circa 130 prigionieri. I morti sepolti dall’esplosione furono circa un centi- va il confine tra l’Agordino e il Sud Tirolo. DELCROIX, MUTILATO – EROE DELLA GRANDE GUERRA in mano austriaca. naio. Esistevano al di qua del torrente una casermetta italiana della Guardia di Finanza Lettera di Delcroix al Cap. Andreoletti Dopo 4 Km. circa, percorso in salita, ma facile, arrivo alle postazioni e gallerie del- L’itinerario, dopo Col Da Daut, prosegue sempre su strada silvo-pastorale verso Da- (poi distrutta) e, subito dopo il Cordevole, la frontiera guardata dai gendarmi au- Egr. Sig. Capitano: avendo ricevuto la Grande Guerra. Baracca nell’ampio spiazzo (poco prima, resti di una piazzola per vedino, a circa un’ora di cammino, in falsopiano. C’è un bivio a sinistra, per Moè di striaci. precisa notizia da casa che mio fratel- artiglieria e posto di controllo, a fianco della carreggiata, ristrutturati vicino a gal- Laste, raggiungibile in un’oretta per un sentiero. L’indicazione stradale è VALLAZZA DAVEDINO. lo soldato nel 118° Gruppo, 3A Divisio- ne, che io non vedo ormai da tre an- ni, otterrà la licenza ordinaria nella se- VISITE INTERESSANTI IN ZONA conda quindicina del mese corrente, Le La chiesa di Santa Maria Maddalena (Rocca Pietore centro), del 1442, oggi mo- rinnovo la preghiera che già ebbi oc- Col Da Daut: ricostruzione numento nazionale, guglia ghibellina, stile gotico, contenente pregevoli opere d’ar- casione di rivolgerLe a voce. Le sarei accesso ad una postazione te (tra cui la grande pala d’altare di Roberto Potsch, 1517; una Trinità di France- infinitamente grato se per quella da- per cannoni che sparavano sul Col di Lana. sco Frigimelica, 1600) ed altri tesori del passato. ta, approssimativamente, anche a me Il Santuario di Santa Maria delle Grazie (del 1965), ubicato a mezza strada tra Al- fosse concessa tale licenza. Le buone leghe e Caprile, sulla SS. 203 Agordina, meta di frequenti pellegrinaggi, non solo speranze che altre volte mi diede insie- Istituto Geografico Militare - Aut. n. 6109 del 12.10.2005 dalla provincia di Belluno (opere pregevoli degli scultori Augusto Murer e Toni me alla promessa di essere disposto a Benetton). Alla Madonna vengono tuttora (2005) “dedicati” i bambini per una fare tutto il possibile, mi ha incorag- protezione soprannaturale. Accanto al Santuario c’è l’originaria chiesetta della fra- giato a ripetere la domanda. Voglia zione, oggi dismessa, eretta nel 1724 per un ex voto degli abitanti della Regola di perdonare la libertà che mi sono pre- Col Da Daut Baracca ricostruita a Calloneghe (Regola e nome sono caduti in disuso): vi erano esposti numerosis- sa ed accogliere l’espressione più viva Col Da Daut. simi ex voto per “Grazia ricevuta”. del mio ringraziamento. Con il mas- Carlo Delcroix, Medaglia d’Argento al Valor militare La chiesetta dei santi Rocco e Fabiano, a Sottoguda, edificata nel 1486, ex voto de- simo ossequio. S. Ten. Carlo Delcroix. (Arch. Dario Fontanive). gli abitanti di Laste e Sottoguda rimasti immuni dalla terribile pestilenza del 1482. Trasferimento di truppe in alta Sul frontespizio, una lapide metallica, guardata da un Cristo in legno, ricorda i CARLO DELCROIX ACCECATO DA UNA BOMBA A MANO quota (Archivio Museo storico Caduti di guerra del 1915-18. della guerra - Rovereto). L’Ufficiale Delcroix era addetto all’istruzione della truppa nel lancio delle bom- Dirimpettaio alla chiesetta c’è l’elegante vecchio l’edificio che fu scuola elemen- be a mano. A Malga Ciapèla, dopo un addestramento, si rese necessaria una bo- tare fino agli anni 1930 circa e poi fu adibito a bottega, attualmente in stato di ab- nifica del terreno per alcune bombe inesplose. Un soldato se ne vide scoppiare bandono (oggi, 2005; sopra una porta è incisa la data 1884): la scuola venne de- una in mano e perse la vita. dicata a Carlo Delcroix e ancora oggi è visibile (sia pure a fatica) la scritta con la Delcroix, Ufficiale, volle evitare altri casi sostituendosi ad un soldato semplice ad- dedica a metà edificio nella parte posteriore. detto all’incombenza. La chiesa di San Gottardo a Laste, del 1863, disegnata dal celeberrimo Giuseppe Un ordigno (in gergo petardo offensivo) gli scoppiò in mano, conficcando mille Segusini. schegge in tutto il corpo. I “Serrai di Sottoguda” (pochi chilometri dopo Rocca Pietore sulla statale per la Delcroix non perse la vita e si riebbe dalle dolorose ferite che lo martoriarono a All’interno della Città Marmolada), un “orrido” naturale tipo canyon, celebrato da Ottone Brentari nel- lungo. Perse però la vista da entrambi gli occhi, e le mani. di Ghiaccio in la sua guida “Belluno e Feltre” del 1887. Tale “tortuoso corridoio lungo circa due Marmolada, 1916-’17 chilometri...fiancheggiato da rupi a picco...”, fu percorso dalle fanterie italiane La frazione di Sottoguda, per il suo atto altruistico, gli dedicò le scuole elemen- (Foto Leo Handl - tari e Delcroix divenne dopo la guerra un simbolo. Fu eletto parlamentare del Re- Archivio Museo (1915-’17), da carriaggi trainati da muli e da cani carichi di provviste, armi, mu- gno d’Italia, nonché presidente dell’associazione nazionale mutilati e invalidi di Marmolada). nizioni per rifornire le truppe di stanza a Malga Ciapèla e in prima linea sul guerra. fronte della Marmolada, a 3000 metri di quota. Il “Sass de la Murada” (raggiungibile dalla frazione Ronch di Laste), ex castello storico di Roccabruna, oggi simile a una gigantesca torre di dolomia, visitabile sa- lendo per una breve ferrata verticale (attrezzatura adeguata), con bivacco in ci- ma (quota 1500 m. circa). Panorama straordinario a perdita d’occhio. Il Sacrario militare di Pian di Salesei, a forma di croce imponente (Km. 1,5 do- po Digonera verso Salesei. Ospita oltre 5000 Caduti della Grande Guerra, di cui 4700 “ignoti al mondo, noti a Dio”). In esso, riesumati, sono stati raccolti negli anni 1930-’40 i Caduti italiani e austriaci sepolti approssimativamente in decine di cimiteri nei campi e nei prati attorno al Col di Lana e nelle località circostan- Ingresso al Museo della ti, in decine di frazioni, tra cui Digonera. Grande Guerra in Il Museo della Grande Guerra in Marmolada contiene 800 reperti circa testimo- Marmolada (Archivio Museo Marmolada). nianti la guerra d’alta quota. È aperto nel periodo Natale-Pasqua e luglio-set- Marmolada, 1916-'17. Quattro fratelli Garibaldi tembre circa, stazione intermedia di Serauta a 2950 m. Postazione austriaca sul Col di Lana. A Punta Rocca (stazione terminale, q. 3250) è visitabile la grotta scavata dagli d'alta quota nella zona Al centro Peppino Garibaldi Alpini e dedicata alla Madonna delle Nevi, dono di Giovanni Paolo II -Papa Ka- del Sasso di Mezzodì (Foto Anita Garibaldi - (Foto Leo Handl). Museo Marmolada). rol Wojtyla- nella sua visita in Marmolada il 26 agosto 1979. 9.2 MUSEO STORICO A SERAUTA - MARMOLADA

DESCRIZIONE PERCORSO DIARIO DELLA BRIGATA ALPI: DIARIO STORICO DEL 51° REGGIMENTO FANTERIA - UCCISI IN SEGUITO A SCOPPIO DI GRANATA Il Museo della Grande Guerra in Marmolada è nato con lo scopo di conservare FERITO IL MAGGIORE GARIBALDI 1 Settembre 1915 - La forza del Reggimento è la seguente: Ufficiali superiori 3 - Ufficiali inferiori 76 - Truppa e catalogare i reperti e di narrare i fatti che ricordano il primo conflitto mon- Il “Diario Storico” della Brigata Alpi. In data 23 set- 3590 - Quadrupedi ufficiali 20 - Quadrupedi truppa 364 - Carrette 30. diale sul fronte della Marmolada. Sorge a Punta Serauta, luogo di scontri fra i tembre 1916 riporta: “Il nemico con azione di sorpre- Dislocazione delle truppe Comando – Compagnia Stato Maggiore a Tabià Palazza. I° BATTAGLIONE - 2 COM- due eserciti contrapposti. Dai finestroni del Museo sono visibili le postazioni e sa alle 20.30 di ieri sera riuscì a penetrare in una del- PAGNIE ai Passi Contrin e Ombrettola - 2 compagnie a Rocca Pietore. 2° Battaglione - 2 compagnie in avam- le trincee nella roccia degli Austriaci e degli Italiani. Interessanti i resti della Città le gallerie basse della Forcella (a Vu, ndr.) ma venne posti tra passo Fedaia e M. Mesola - I compagnia di rincalzo - I compagnia a Fratta e Ciapèla - I sezione mi- di Ghiaccio. Ritrovo: partenza dalla stazione della funivia di Malga Ciapèla a ricacciato dopo un vivace contrattacco corpo a corpo, tragliatrici. 3° Battaglione - I compagnia avamposti a M. Padon - 2 compagnie in rincalzo fra Mesola e Padon 1449 m. Note: Ricca di emozioni è l’alta via delle Dolomiti. Da Rocca Pietore a lasciando in nostro potere 5 prigionieri. Perdite: fe- - I compagnia a Tabià Palazza - I sezione mitragliatrici. 1124 m, raggiunta Malga Ciapèla, si può proseguire verso il Passo di Fedaia, 2056 riti leggermente Maggiore Garibaldi Sig. Sante; Cap.no Le pattuglie uscite nella notte sul I° nulla hanno notato di considerevole. Una nostra pattuglia alp. in ricogni- m e visitare il Lago di Fedaia. Bonifazio e Tenenti Schiavone e Bonacina. E 18 uo- zione sul Marmolada avvistati un ufficiale ed un soldato austriaco hanno fatto fuoco su di essi ferendone uno. DISLIVELLO mini di truppa. Continuo tiro nemico su quota 3069 Non hanno potuto inseguirli a causa dei crepacci del ghiacciaio. Il nemico lavora di mina sul Pescoi, la nebbia Il museo, raggiungibile in funivia, sorge a 2950 metri ai bordi del ghiacciaio. controbattuto dalle nostre artiglierie che distruggo- ostacola l’osservazione. Continuano i nostri lavori di approccio e per i ricoveri. Due militari del reggimento DIFFICOLTÀ no un appostamento nemico su Forcella Marmolada... sono rimasti uccisi in seguito a scoppio di granata nemica mentre erano su una nostra trincea avanzata... Elementari con le consuete precauzioni di chi sale equipaggiato in alta monta- Il Col. Brigadiere / Comandante della Brigata Il colonnello / Comandante del Reggimento gna. G. Garibaldi Dal Mancino Amos Casermetta prima di Col Da Daut ristrutturata. INDICE DEI PERCORSI 1 11 NOTIZIE GENERALI

SCHIERAMENTO ITALIANO 2 12 PER L’ATTACCO AL COL DI LANA E ALLA MARMOLADA 3 2 6 1 TENUTI SALDAMENTE DAGLI AUSTRIACI 7 4 8 5 (Maggio 1915-Ottobre 1917)

AURONZO DI CADORE 3 13 CORTINA D’AMPEZZO Il piano di guerra predisposto dal Gen. Luigi Cadorna (Comandante dell’esercito ita- 21 26 22 liano all’inizio delle ostilità, il 24 maggio 1915) prevedeva di oltrepassare i confi- 25 4 14 ni tra il regno d’Italia e l’impero d’Austria-Ungheria e occupare più territori possi- 9 10 11 24 bili con una azione vigorosa. 12 13 23 14 15 16 Le zone della Marmolada (Rocca Pietore-Italia) e del Col di Lana (Buchenstein-Li- 17 29 5 15 18 19 32 30 vinallongo, Sud Tirolo austriaco) erano affidate alla IV Armata comandata dal Gen. 20 27 28 31 MARMOLADA 34 Luigi Nava. Per la difficoltà del terreno montuoso, caratterizzato da strade poco 33 PIEVE DI CADORE praticabili, o inesistenti; per la scarsa conoscenza delle forze nemiche e per la in- 35 37 6 16 ZOLDO sufficienza del “parco d’assedio” (artiglieria pesante) lamentata dal Gen. Nava, 38 36 l’obiettivo di una rapida avanzata fallì sul nascere (il Gen. Nava, colpevole di non avere eseguito gli ordini del Gen. Cadorna fu -a settembre 1915- sostituito dal Gen. 7 17 Mario Nicolis di Robilant). 40

AGORDO Le conquiste territoriali italiane si limitarono pertanto alla presa di Cortina d’Am- pezzo, abbandonata dagli Austriaci poiché giudicata indifendibile; di Colle Santa 39 8 18 Lucia e di alcune frazioni di Livinallongo-Buchenstein (tre località, al tempo, estre- 1 Forcella Lavaredo 21 Col Ciampon me propaggini del Sud Tirolo austriaco confinanti con l’Italia). 2 Quota “2385” ai Piani di Lavaredo 22 Monte Tudaio Gli Austriaci, aiutati dall’Alpenkorps germanico (un contingente speciale di 26 3 Croda dell’Arghena 23 P.so Mauria - M. Miaron 9 19 mila uomini al comando del Gen. Krafft von Dellmensingen), si fortificarono sulle 4 Giro del Col di Mezzo 24 P.so Mauria - Col Audoi cime dolomitiche, sulla Marmolada e sul Col di Lana, apprestando un baluardo pres- 5 Misurina - Monte Piana 25 Col Vidal soché insormontabile. 6 Rif. A. Bosi e Monte Piana 26 Anello dei Colli 10 20 Gli Italiani, per attaccare, portarono lentamente il “parco d’assedio” delle artiglie- 7 Cristallino di Misurina 27 Forte Monte Ricco rie -in verità non molto numerose- a ridosso delle linee nemiche (estate 1915) e 8 Valle delle Baracche 28 Batteria Castello I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO si posizionarono sulla linea del fronte e nelle immediate retrovie. 9 Posizione “Edelweiss” - Sella del Sief 29 Forte Col Vaccher Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria Da un documento riservato della 18^ Divisione di Fanteria, Brigata Calabria (de- 10 Sella Sief - Cima Sief 30 Monte Tranego nominato “Schizzo dimostrativo della dislocazione invernale”, n° 38, in scala 1: 25.000, senza data, ma riferito quasi sicuramente al 1915), risultano i seguenti ap- 11 Cima Sief - Col di Lana 31 Forte Pian dell’Antro PRIMA LINEA CORTINA-MARMOLADA 12 Da Cima Lana ai Ciadiniéi 32 Col S. Anna - La Glories postamenti: ad Alleghe un Reggimento; a Caprile -Comando all’Hotel Posta, Gen. 13 Ciadinéi - Sella Sief 33 Vodo - Becco di Cuzze (Accesso A) Carpi- un Battaglione; tra Caprile e Rocca Pietore, tre batterie campali; a Rocca Messa in postazione di uno dei due 152 'MARINA' sul Col Da Daut (Fond. G. Angelini, arch. A. Alpago Novello). 14 Variante Col de la Roda 34 Vodo - Becco di Cuzze (Accesso B) 9.1 COL DA DAUT - COL TORONT Pietore, due batterie; nella zona alta, verso Salesei, un Battaglione della 51^ a Di- 15 Cima Lana - Costone Castello - Sella Sief 35 Monte Rite 9.2 MUSEO STORICO A SERAUTA-MARMOLADA gonera, truppe a Ronc (dicitura del documento) e Comando di Battaglione a Moè; È intento fondamentale del progetto far conoscere alle nuove generazioni i luoghi, splendidi ed affascinanti, che 16 Cima Lana - Agai e Palla 36 Col Pradamio dietro il Col Toront, due batterie da 149, una batteria da campagna, e una batte- hanno fatto da scenario alle terribili e tragiche vicende legate alla Grande Guerra sul fronte dolomitico.

Testi e foto, dove non diversamente indicato, sono forniti da Jacopo Da Val, Mario Fornaro, SFR Belluno. e foto, dove non diversamente indicato, sono forniti da Jacopo Da Val, Testi ria di obici da 210; a Salesei, Comando di Reggimento e di Battaglione con batte- Le tracce di 29 lunghissimi mesi di lotta, sopravvissute allo scorrere del tempo, aumentano la suggestione e la bel- 17 Col Da Daut - Col Toront 37 Spiz Zuel lezza del paesaggio insegnando ad osservare, conoscere, imparare. 18 Museo storico a Serauta - Marmolada 38 Col de Saléra - Monte Punta Storia e descrizione dei luoghi della Grande Guerra rie da montagna; sul Monte Migogn (o Migon) un osservatorio. Per il vasto pubblico e per la visita con le scolaresche si sono così individuati percorsi di varia lunghezza e diffi- 19 Malga Ciapèla - Ombretta di Marmolada 39 Tagliata di San Martino Nella zona della Marmolada, a Sottoguda Comando di Reggimento e due Compa- coltà, alcuni dei quali realizzabili anche da persone con ridotte capacità motorie. gnie; a Malga Ciapèla, Comando di Battaglione, una Compagnia, una batteria da Gli itinerari proposti sono stati scelti tenendo presenti alcune caratteristiche fondamentali quali la loro rappre- 20 Zona monumentale della Marmolada 40 Batteria Listolade sentatività dal punto di vista storico, la facilità d’accesso, la loro conoscenza da parte di chi, storici - accompa- montagna, un drappello di Alpini e Guardia di Finanza; sotto la parete Sud della gnatori, potrà guidare l’uscita. In copertina: stazione di arrivo della funivia e museo della Grande Guerra in Marmolada. A. Fornari Marmolada, dentro la Val Ombretta, al Rifugio Ombretta (in seguito divenuto Fa- Autorità ed Enti finanziatori Coordinamento progetto: COMUNITË MONTANA AGORDINA - Via IV Novembre, 2 - 32021 Agordo (BL) - Italia lier), 5 Plotoni, due Compagnie del 51° Fanteria, un Plotone in Ombrettola e due

Tel. 0039 0437 62390 - Fax 0039 0437 62043 - Email [email protected] GRATUITA DISTRIBUZIONE “...le Alpi vedono prodigi, non solo di singoli, ma anche di grosse pattuglie, di plotoni, di intere compagnie. E non so- Plotoni in Ombretta. lo si vedono eccellere i più esperti, ma anche le più giovani reclute si trasformano presto in provetti alpinisti. Alcune I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO Nella zona della Marmolada verso la Val d’Arei e Passo Fedaia, un Battaglione del Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria vie nuove di Montagna vengono aperte per necessità di guerra anche sotto il fuoco nemico...”(A. Berti). Progetto cofinanziato dall’Unione Europea mediante Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 51°, Comando di Battaglione e una Compagnia a Tabià Palazza; una batteria da 149 La memoria storica per riscoprire la Montagna, per non dimenticare, per conoscere gli uomini che vissero que- Iniziativa Comunitaria Interreg IIIA Italia-Austria 2000-2006 - Progetto (Cod. VEN 222001) DIE ORTE DES ERSTEN WELTKRIEGES IN DER PROVINZ BELLUNO (due pezzi); in opposizione alla Mesola e al Padon, una postazione a Sass del Mu- sta tragica, ma straordinaria avventura. Eingriffe der Wiederinstandsetzung und Valorisierung in den Gebieten des Erinnerungsparks Von der E.U. Unterstützes Projekt Mittels Europäischer Wärungsfonds zur Regionalen Entwicklung Memorie di guerra per sentieri di pace. Gemeinschaftsinitiative Interreg IIIA Italien-Österreich 2000-2006 - Projekt (Cod. VEN 222001) lo, e appostamenti di due Compagnie a Tabià Erre, alla Casera del Lago (un Ploto- A questo è stato volto, e si volge, il lavoro del Comitato Tecnico e Scientifico del Progetto Interreg III che ora – GREAT WAR SITES IN THE PROVINCE OF BELLUNO ne), due batterie campali, una postazione a Cima Val Bruna. come risultato delle proprie ricerche – offre la possibilità, attraverso itinerari di facile accesso, di “toccare con ma- Preservation and promotion of the areas in the Memorial Park Project co-financed by the European Union through European Found for Regional Developmen Il Col di Lana, ripetutamente attaccato, fu conquistato il 17-18 aprile 1916 fa- no” la vita al fronte e le difficoltà di una vita vissuta ad oltre 2000 metri dai soldati degli eserciti contrapposti. Community Initiative Interreg IIIA Italia-Austria 2000-2006 - Project (Cod. VEN 222001) Questo per ricordare che la guerra non è un evento dimenticato e che, come dice il Sottotenente Medico Gino cendo saltare la cima con una potente mina. Frontali: “...non è una parentesi che possiamo affrettarci a chiudere per tornare al discorso di prima... ”. Sulla Marmolada, gli Italiani raggiunsero Forcella a “Vu” e quota 3065, ma non po- Il Comitato Scientifico e Tecnico

CONTINUA

vo fronte arretrato Grappa-Montello-Piave. Grappa-Montello-Piave. arretrato fronte vo la propria Patria con una cerimonia commemorativa. cerimonia una con Patria propria la 1918). novembre l’11 arrese si austriaco, territorio il attraverso spalle, alle dall’Italia, certi. dati cando

(dal 25 ottobre al 9 novembre 1917) gli Italiani si ritirarono posizionandosi sul nuo- sul posizionandosi ritirarono si Italiani gli 1917) novembre 9 al ottobre 25 (dal che e d’Arma, insieme ai civili, ricordano tutti coloro che hanno dato la vita per vita la dato hanno che coloro tutti ricordano civili, ai insieme d’Arma, e che anche attaccata essere potuto avrebbe che e ritirata, in e francese, fronte sul ta man- studiosi, degli stime diverse secondo Italiani) terzi due circa cui (di uomini la

Dopo l’offensiva austro-germanica di Caporetto, e la conseguente “rotta” italiana “rotta” conseguente la e Caporetto, di austro-germanica l’offensiva Dopo no i Caduti noti e ignoti, gli Alpini, le autorità, e le Associazioni combattentisti- Associazioni le e autorità, le Alpini, gli ignoti, e noti Caduti i no impegna- duramente già Germania, la (difatti, occidentale fronte il tutto su ostilità mi- 18 a 10 da vita la persero Sangue/Blutberg, di Col battezzato Lana, di Col Sul

li e ricoveri in caverne. caverne. in ricoveri e li Ogni anno, in occasione dell’anniversario del 4 novembre, al Sacrario dove riposa- dove Sacrario al novembre, 4 del dell’anniversario occasione in anno, Ogni delle e Guerra Grande della improvvisa fine la per contributo rilevante suo il e liana versato. sangue molto di prezzo a metri di centinaia poche di territoriali

con decine di metri di neve che seppellivano baracche, uomini, cannoni, trincee, mu- trincee, cannoni, uomini, baracche, seppellivano che neve di metri di decine con del Col di Lana). Lana). di Col del ita- vittoria la suggellò Padova) Giusti, Villa a (firmato 4 il vigore in entrato 1918, bre conquiste insignificanti solo contrapposti eserciti due i vantare potendo vinti, né

mi (1915-’16 e 1916-’17) con temperature che toccarono i 30-40 gradi sottozero, gradi 30-40 i toccarono che temperature con 1916-’17) e (1915-’16 mi locati -con o senza nome- nel Sacrario militare di Pian di Salesei (Livinallongo Salesei di Pian di militare Sacrario nel nome- senza o -con locati novem- 3 del l’armistizio e austriaca fu “rotta” la Veneto”, Vittorio “di detta taglia vincitori senza risolse si Lana di Col sul e Marmolada sulla quota d’alta guerra La

migliaia, diverse centinaia dei quali periti sotto le valanghe in due inverni rigidissi- inverni due in valanghe le sotto periti quali dei centinaia diverse migliaia, polti approssimativamente in decine di cimiteri nei prati vennero riesumati e col- e riesumati vennero prati nei cimiteri di decine in approssimativamente polti bat- la con 1918, ottobre 25 Il anno. un per occupazione sotto fu Bellunese il tutto ghiacciaio. del re

Per la Marmolada non esiste un conteggio preciso sui Caduti: si stimano in alcune in stimano si Caduti: sui preciso conteggio un esiste non Marmolada la Per Negli anni 1930 circa, sotto il regime fascista di Mussolini, i corpi dei Caduti se- Caduti dei corpi i Mussolini, di fascista regime il sotto circa, 1930 anni Negli e silenzio il tornò Dolomiti, delle resto sul come Lana, di Col sul e Marmolada Sulla cuo- nel scavata Ghiaccio di Città dalla Austriaci gli stanare né oltre andare terono

Marmolada)

(Archivio Museo (Archivio

Col di Lana. di Col Marmolada)

Sparavano sul Sparavano (Archivio Museo (Archivio

Col Toront. Col 1916-’17. Daut. Da

da 149 dietro 149 da Toront. Ombrettola, Col a artiglieria

Batteria di obici di Batteria Col a ricovero italiani a Passo a italiani postazione

Estate 1916. Estate Postazione Baraccamenti Ripristino 10.1 MALGA CIAPéLA - OMBRETTA DI MARMOLADA ITINERARIO MALGA CIAPÈLA-OMBRETTA DI MARMOLADA-OMBRETTOLA Grande Guerra 1915-’18, per l’approvvigionamento di viveri e munizioni alle truppe UOMINI E VICENDE MEMORIE DELLA GRANDE GUERRA - A Sottoguda, in una casa tuttora esistente italiane sulla linea di fuoco della Marmolada di Ombretta. Ezio Garibaldi salvato da un fante anonimo DESCRIZIONE PERCORSO a fianco del Garni-Albergo “Ai Serrai” (oggi, 2005, trasformata in negozio di gene- A dx. s’incontra la scorciatoia, sentiero, ripida. La mulattiera, larga, è a tornanti, ver- Durante un ennesimo attacco sul Col di La- Si snoda in salita, ora ripida, ora in falsopiano, sotto l’incombente parete Sud ri vari) alloggiava il comando del settore Costabella-Marmolada, affidato al Colon- so Le Pale del Fop (2550 m.). Un bivio, a sx., conduce in Val Franzedas. na, andando all’assalto in testa alle sue trup- della Marmolada fino a m. 2080 del Rifugio ex Ombretta oggi Falier. Ritrovo: nello Brigadiere Peppino Garibaldi, figlio di Ricciotti e nipote dell’Eroe dei Due Mon- Proseguendo tenendo la dx. si giunge all’inizio della Val Ombretta, dove essa si apre pe, Ezio Garibaldi (tenente) venne ferito da Da Sottoguda (SP 641 del Passo Fedaia) per i pittoreschi “Serrai” (percorribili a di, Giuseppe. A Malga Ciapèla, dal maggio 1915, si installò un presidio del IX Cor- mostrando la gigantesca parete Sud della Marmolada e le Pale del Fop (a sx.). In fon- una scheggia nella gola, probabilmente di piedi, circa 2 Km.) si giunge a Malga Ciapèla (Rocca Pietore), altitudine 1449 po d’Armata, in numerose baracche adibite ad alloggio truppa, ai servizi, ai magaz- do, l’Ombrettola (2931 m.) sbarra la vallata insieme al Sasso Vernale (3058 m.), e uno shrapnel scoppiato in aria sopra le te- m. Malga Ciapèla è raggiungibile anche in auto seguendo la SP 641 anziché zini, al parco automezzi. Sempre a Malga Ciapèla, nell’omonimo albergo (oggi ristrut- alle cime dell’Ombretta orientale (2653 m.). ste dei Fanti. entrare in Sottoguda. Parcheggio auto e partenza della funivia della Marmola- turato e ampliato) era stato installato un Ospedale. Nelle vicinanze di questo, c’era Unico come estetica, si stacca nel cielo il “Fungo d’Ombretta” (2653 m.), dall’atti- Si accasciò sanguinante perdendo i sensi, da (Serauta-Punta Rocca, primo tronco q. 2950 a Serauta: Museo della Grande un distaccamento della Guardia di Finanza: la casermetta in muratura che lo ospi- tudine un po’ irriverente, che domina dall’alto il Rifugio Onorio Falier (C.A.I. di Ve- mentre i commilitoni proseguivano nell’a- Guerra in Marmolada, ristoro, servizi vari. Zona Monumentale Sacra di Punta Se- tava è tuttora esistente (risistemata con poche varianti). nezia). zione intrapresa. Non c’era tempo per fer- rauta e di Forcella a Vu-q. 3000-3065 circa. Secondo tronco della funivia, q. 3250, All’inizio di Val d’Arei, verso il passo Fedaia, un piccolo cimitero in una radura a Durante la Grande Guerra era il Rifugio Ombretta (costruito nel 1911) occupato dai marsi a soccorrere chi cadeva. Grotta della Madonna delle Nevi scavata dagli Alpini nella viva roccia, statua destra, poco discosto dalla carrozzabile, faceva da dimora provvisoria ai primi Ca- soldati italiani della 206^ Compagnia del Btg. Val Cordevole comandata dal Capi- Un Fante, nella fase di ritirata, avvenuta po- bronzea dello scultore Franco Fiabane, donata da Giovanni Paolo II nella visita duti del settore (i corpi sono stati traslati negli anni’30 al Sacrario di Pian di Sale- tano Arturo Andreoletti (che poi, nel dopoguerra, fu uno dei fondatori dell’Associa- co dopo nell’impossibilità di sostenere l’im- del 1979 alla Marmolada). Da Malga Ciapèla, anche con mezzi meccanizzati, sei). Da Malga Ciapèla, per ripidi sentieri e mulattiere, le truppe italiane si collega- zione Nazionale Alpini). Venne distrutto dalle cannonate austriache e ricostruito pari lotta contro le mitragliatrici austria- per un primo tratto, si segue una strada asfaltata (stretta, indicazione stradale vano con le seguenti posizione avanzate del fronte di guerra della Marmolada: Pas- dedicandolo alla memoria di Onorio Falier, grazie al finanziamento della sua fami- che e tedesche, lo vide per terra. a fianco dell’Hotel Malga Ciapèla: R.Falier, Camping 800 m., Agriturismo 1800 so Fedaia, Passo Padon, Monte Mesola, Vallon d’Antermoia, Passo Ombretta, Forca glia. Verificò se quel corpo era vivo o morto e si m., segnavia C.A.I. sentiero n. 610. Altri segnavia per una miriade di sentieri escur- Rossa, e altre diramazioni circostanti, quali ad esempio il Col Toront, il Col Da Daut, La mulattiera ad un tratto confluisce in un sentiero che passa davanti alla Malga accorse che sotto la divisa grigioverde c’era Ezio Garibaldi ferito sul Col di Lana, 1916. sionistici d’alta quota). il Monte Migogn. Al di là della imponente cresta della Marmolada erano tenute Ombretta (1904 m.), prativa, ad un’ora circa dal rifugio. una camicia rossa. Capì che si trattava di un DURATA dagli Austriaci le posizioni del Padon e del Col di Lana-Settsass-Sasso di Stria-La- Dal Falier, seguendo il sentiero 610 si raggiunge Passo Ombretta. Segni della guer- Garibaldino: si caricò il corpo sulle spalle, portandolo a peso morto al primo gazuoi-Tofane e via di seguito verso il Cadore-Monte Piana. ra 1915-’17 sono un po’ dovunque, per occhi esperti e conoscitori della storia. Dalle 3 alle 4 ore su sentiero normale (secondo il passo); scorciatoia 2,30-3,30. posto di soccorso avanzato e affidandolo ai barellieri della Croce Rossa (presu- Circa un chilometro dopo il camping, la strada tipo mulattiera ghiaiata è percorri- Prendendo il sentiero 612 si risale il Vallon d’Ombrettola e si può puntare verso la mibilmente fu condotto poi all’ospedale di Digonera, ndr.). DIFFICOLTÀ bile solo a piedi e s’impenna, per poi divenire regolare come pendenza, salvo qual- Forcella della Banca di Valfredda (2777 m., sentiero 678); oppure proseguire (612) Quel Fante anonimo gli salvò la vita (in seguito Ezio Garibaldi ebbe a soffrire Nessuna. Attrezzatura d’alta montagna. che strappo. Fu percorsa da automezzi militari, comprese le artiglierie, durante la per Forcella del Bachet (2836 m.) o per il Passo Ombrettola (2864 m.). per tutta la vita, con disturbi anche gravi, avendogli i chirurghi inserito una sor- ta di tubo nella carotide ridotta in poltiglia, per evitargli l’asfissia). Testimonianza orale raccolta dalla viva voce di Anita Garibaldi, figlia di Ezio, MARMOLADA in occasione del convegno “Le Crocerossine nella Grande Guerra” (Arabba, luglio 2005). Il panorama è chiuso dalla maestosità del gruppo montuoso più noto delle Do- lomiti; il monte s’innalza tra il Veneto, il Trentino e l’Alto Adige-Sud Tirol, fra le valli del Cordevole, di San Pellegrino, del Biois e di Fassa; culmina a quota 3.342 metri (3.344 per altri). Per gli Austriaci e i Tedeschi è “Die Marmolata”. Curzio Malaparte scrisse: “Da una settimana vo inerpicandomi sotto la pioggia su per queste montagne: Col di Lana, Passo Contrin, Passo Fedaia alla Marmolada... do- ve ho combattuto, soldato semplice, da giugno 1915 alla fine di ottobre 1917... Mi arrampico su per i declivi erbosi del Col di Lana che nel 1915 conquistammo palmo a palmo, sotto il tiro delle mitragliatrici austriache e dei cannoni del forte La Corte: da Caprile a Digonera, da Digonera a Pieve di Livinallongo, su per due terribili Co- stòni di Salesei e di Andraz, su per il vallone che noi chiamiamo della morte, tanto era colmo di morti, fino al cappello di Napoleone, fino alla vetta del Col di Lana, fin sul Costòne stretto del Sìef, strapiombante su Arabba. Ed eravamo mal vestiti, mal nutriti, con le scarpe senza chiodi, quasi senz’armi: né mitragliatrici, né bombe a ma- no, appoggiati da una scarsa artiglieria, armati solo del povero e caro fucile 91”. Postazione al passo Ombretta.

Reticolati italiani a Serauta, 1916 (Archivio Museo Marmolada). Il cerchietto indica la grotta dei 15 fanti. Cannoncino da montagna, 1915-1917 (Archivio Mario Bartoli - Museo Marmolada). Rovine della postazione italiana a Ombretta / Ombrettola. I 15 FANTI ITALIANI SEPOLTI DA UNA MINA La Marmolada, a Forcella a “Vu” nasconde ancora oggi un ultimo “segreto”. Pianta topografica Difatti, il 26 settembre 1917, Italiani e Austriaci lavoravano freneticamente per della Città di scavare gallerie di mina sulla Forcella, nell’intento di far saltare in aria il “nemi- Ghiaccio austriaca (Archivio Museo co”, annidato a poche decine di metri, tanto che le sentinelle potevano di giorno Marmolada). guardarsi negli occhi. In quella drammatica gara contro il tempo arrivarono pri- mi alla meta gli Austriaci e la loro “contro-mina” sorprese nel cuore della notte Ferrata in cresta 15 Fanti italiani e il loro Tenente Rosso, già medaglia d’argento al Valor Militare. Forcella a Vu per Forcella a Vu, LA CITTÀ DI GHIACCIO realizzata dalle Lo scoppio fece crollare l’antro nel quale si trovavano e vi rimasero sepolti. La città di ghiaccio della Marmolada nacque per intuito e su progetto dell’Ing. Leo truppe alpine È in corso un progetto per tentare di recuperare quei Fanti (dei quali fino al Handl di Innsbruck, comandante della compagnia Bergführer, allo scopo di di- (Foto Bartoli - 1997 non si conosceva neppure i nomi, individuati poi dal Dr. Bartoli) al fine di Museo fendere gli Austriaci dalle cannonate degli Italiani e per rifornire le postazioni più Marmolada). dare loro degna sepoltura nel Sacrario Militare di Pian di Salesei (Livinallongo). avanzate sul ghiacciaio al riparo dai tiri delle mitragliatrici. Il progetto è in atto, in collaborazione tra il Commissariato Generale Onoranze Era un vero e proprio fortino sotto la superficie del ghiacciaio a 3000 metri di Caduti in Guerra (Roma), le Truppe Alpine di e la Regione Veneto. quota: si componeva di circa 30 baracche di legno (per una guarnigione di 300 Il tentativo di recupero fu fortemente voluto dall’ideatore e realizzatore del Mu- soldati) collocate in caverne scavate nello spessore del ghiaccio, sfruttando l’an- seo (Intendente Dr. Mario Bartoli, insieme al Dr. Bruno Vascellari, finanziatore, damento dei crepacci, collegate tra loro da uno sviluppo di gallerie di circa 10- inaugurato il 9 giugno 1990) ed è stato fatto proprio dal Direttivo-Comitato Ope- 12 chilometri, a profondità che raggiungeva anche i 50 metri. Era suddivisa in rativo pro tempore del Centro Studi-Museo Marmolada (anno 2004). 35 zone differenziate, tra cui magazzini, infermeria, bar, generatore d’aria, latri- Anche il Presidente della Repubblica Italiana, On. Carlo Azeglio Ciampi ha dimo- ne, baracche, mense, cucine e perfino una cappella per la messa domenicale, ol- strato vivo interessamento per la tragica sorte dei 15 Fanti (su perorazione del Dr. tre naturalmente a depositi di munizioni e armamenti vari. Bartoli, novantenne) prestandosi a sollecitare gli organi competenti (OnorCa- Oggi è rimasta traccia della Città di Ghiaccio in quattro baracche emergenti ogni duti, tramite il Commissario Gen.CA. Bruno Scandone). estate dalle nevi perenni della Marmolada ed in una quinta che è ancorata sulla La Regione Veneto (con il Governatore Giancarlo Galan e l’Assessore Floriano roccia proprio sulla Forcella a Vu, che era uno degli ingressi. È in atto il difficile Pra) ha previsto un primo finanziamento di 25 mila euro per condurre in porto tentativo di ripristino caldeggiato dal Centro Studi - Museo Marmolada. l’opera di pietà nei confronti di quei Fanti, cercandone i corpi sepolti. Istituto Geografico Militare - Aut. n. 6109 del 12.10.2005 10.2 ZONA MONUMENTALE DELLA MARMOLADA Il percorso verso Forcella a Vu, tanto per la Galleria Rosso come per la cresta, ne- era annidata sono tuttora visibili e minacciosi. Tempo di percorrenza, andata e ri- cessita di casco, torcia, ramponi al seguito se la galleria è ghiacciata, guanti, mo- torno, circa 2-3 ore, con una puntata alla grotta osservatorio prima austriaca e poi La Zona Monumentale della Marmolada è visitabile d’estate in due itinerari: par- schettone e cordino per fare sicurezza nei tratti di ferrata esposta. In basso, a sini- italiana, ubicata a quota 3065. stra, c’è lo strapiombo verso il Vallon d’Antermoia, 500 metri sotto, a sinistra ri- Risalendo l’ultimo tronco di funivia si incontra a punta Rocca la Grotta costruita da- Malga Ombretta. tendo da Serauta (arrivo della funivia) tenendo la sinistra, inoltrandosi nella Gal- Il rif. Ombretta, a leria Rosso e sbucando da una finestra nella roccia sulla Forcella a Vu. Oppure spetto al sentiero che conduce all’ingresso della Galleria Rosso. gli Alpini nella quale è stata posta, per ripararla dalle intemperie, la Madonna del- un’ora di cammino, raggiungendo la Forcella a Vu nel percorso di destra, in cresta per la ferrata. Il percorso verso Forcella a Vu, senza passare per la Galleria Rosso (partendo dal- le nevi. Una Regina della Fede cristiana donata alla Regina delle Dolomiti da Gio- fu distrutto dai Le Truppe Alpine hanno ripristinato tutta la zona di guerra di quota 3065 e la l’arrivo della funivia e tenendo la destra) consiste in uno stretto camminamento in vanni Paolo I quando visitò la Marmolada, recitando l’Angelus in una tormenta di bombardamenti, ricostruito e Galleria Rosso, liberandola dal ghiaccio che la ostruiva completamente per tutti cresta, molto esposto ma con fune per attaccarsi. Da un lato, a sinistra, lungo l’iti- neve e impartendo la benedizione al mondo, il 26 agosto 1979. intitolato a Onorio i 230 metri circa di sviluppo nel cuore della montagna. Hanno attrezzato con nerario di cresta verso Forcella a Vu, l’occhio cade su Valle Ombretta, strapiomban- I rifugi, sia nel tratto intermedio di Serauta dove c’è il Museo, che in cima, a Pun- Falier. funi d’acciaio il sentiero in cresta per Forcella a Vu e la sua diramazione per te 650 metri sotto. Dall’altro lato, a destra incombe un salto di circa 300 metri ta Rocca, sono dotati di Bar Ristorante o dei consueti comfort ad uso dei turisti e quota 3065. verso il ghiacciaio della Marmolada, ex Città di Ghiaccio. I crepacci nei quali essa dei visitatori. INDICE DEI PERCORSI 1 11 NOTIZIE GENERALI

BREVE CRONISTORIA DELLE OPERAZIONI BELLICHE 2 12 SULLA MARMOLADA NELLA GRANDE GUERRA 3 2 6 1 Fino al 24 maggio 1915, data di inizio delle ostilità tra il regno d’Italia - retto da 7 4 8 5 Vittorio Emanuele III di Savoia - e l’impero d’Austria-Ungheria - governato da Fran-

AURONZO DI CADORE 3 13 cesco Giuseppe d’Asburgo - la Marmolada era considerata un’area di scarsa impor- CORTINA D’AMPEZZO tanza militare. Difatti, nel settore delle Dolomiti, il principale sforzo offensivo del- 21 26 22 25 l’esercito italiano, comandato dal Gen. Luigi Cadorna, era diretto allo sfondamen- 4 14 to del fronte austriaco verso la Val Pusteria (Pusterthal), nell’intento di raggiun- 9 10 11 24 gere Fortezza ed il Brennero. Tale risultato avrebbe causato l’isolamento delle for- 12 13 23 14 15 16 ze austriache schierate nel Trentino. Pertanto, in un primo tempo, la Marmolada ri- 17 29 5 15 18 19 32 30 mase terra di nessuno, percorsa soltanto alle pendici da rade pattuglie in perlustra- 20 27 28 31 MARMOLADA 34 zione. 33 PIEVE DI CADORE 35 Quando, in seguito, gli alti comandi dei due schieramenti considerarono la Marmo- 37 6 16 ZOLDO lada come zona di una certa importanza strategica, anch’essa divenne teatro di 38 36 operazioni belliche. Queste, possono distinguersi in tre fasi temporali. 7 17 1^ Fase - Dal 24 maggio 1915 alla primavera del 1916: periodo caratterizzato da 40 fiacca attività bellica, eminentemente concentrata sulle catene parallele dei mon-

AGORDO ti Padon (2512 m.) e Mesola (2462 m.) a Nord; Costabella (2762 m.) e Cima Uo-

39 mo (3010 m.) a Sud; mentre sul massiccio vero e proprio della Marmolada si regi- 8 18 strano solo sporadici scontri di pattuglie. Purtroppo, in quell’inverno 1915-’16 si 1 Forcella Lavaredo 21 Col Ciampon verificarono copiosissime nevicate e tutta la zona venne funestata da colossali 2 Quota “2385” ai Piani di Lavaredo 22 Monte Tudaio valanghe. Soprattutto nel marzo 1916 si registrarono numerose vittime militari e 3 Croda dell’Arghena 23 P.so Mauria - M. Miaron 9 19 civili a Tabià Palazza, Malga Ciapèla ed a i “Serrai” di Sottoguda (Rocca Pietore). 4 Giro del Col di Mezzo 24 P.so Mauria - Col Audoi 2^ Fase - Dal marzo 1916 al febbraio 1917: si sviluppa e intensifica una partico- 5 Misurina - Monte Piana 25 Col Vidal lare dinamicità bellica, conseguente alla “scoperta” militare, alpinistica e strate- 6 Rif. A. Bosi e Monte Piana 26 Anello dei Colli 10 20 gica della Marmolada. I comandi austriaci ravvisarono per primi l’opportunità e 7 Cristallino di Misurina 27 Forte Monte Ricco l’importanza di assicurarsi il controllo permanente delle posizioni predominanti e 8 Valle delle Baracche 28 Batteria Castello I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO ordinarono l’occupazione -anche con posti di osservazione e piccoli presidi- del- 9 Posizione “Edelweiss” - Sella del Sief 29 Forte Col Vaccher Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria la Forcella Marmolada (2896 m.), di Punta Penìa (3344 m.), di Punta Rocca (3309 10 Sella Sief - Cima Sief 30 Monte Tranego m.), di Sass delle Undici (o Sass de Mesdì, 2840 m.), di Sass delle Dodici (o Sass 11 Cima Sief - Col di Lana 31 Forte Pian dell’Antro PRIMA LINEA CORTINA-MARMOLADA de Mèz, 2742 m.) e di Forcella a “Vu” (3000 m.). Da tali posizioni si controllava- 12 Da Cima Lana ai Ciadiniéi 32 Col S. Anna - La Glories no e si disturbavano le truppe italiane nella Val Pettorina (Rocca Pietore e Alle- 13 Ciadinéi - Sella Sief 33 Vodo - Becco di Cuzze (Accesso A) ghe) e quelle che attaccavano il Col di Lana (2454 m.) tenuto saldamente dagli Trasporto someggiato nei Serrai di Sottoguda (Arch. Bartoli - Museo Marmolada). 14 Variante Col de la Roda 34 Vodo - Becco di Cuzze (Accesso B) 10.1 MALGA CIAPéLA - OMBRETTA DI MARMOLADA Austriaci coadiuvati da reparti dell’Alpenkorps germanico. Preoccupati dall’ini- 15 Cima Lana - Costone Castello - Sella Sief 35 Monte Rite 10.2 ZONA MONUMENTALE DELLA MARMOLADA ziativa i comandi italiani si affrettarono a seguire l’esempio e l’8 aprile 1916 un È intento fondamentale del progetto far conoscere alle nuove generazioni i luoghi, splendidi ed affascinanti, che 16 Cima Lana - Agai e Palla 36 Col Pradamio nucleo del 7° Rgt. Alpini, Btg. Val Cordevole, risalendo nottetempo il Vallon d’An- hanno fatto da scenario alle terribili e tragiche vicende legate alla Grande Guerra sul fronte dolomitico. Le tracce di 29 lunghissimi mesi di lotta, sopravvissute allo scorrere del tempo, aumentano la suggestione e la bel- 17 Col Da Daut - Col Toront 37 Spiz Zuel Mario Fornaro, SFR Belluno. e foto, dove non diversamente indicato, sono forniti da Jacopo Da Val, Testi termoia, occupò la Forcella Serauta e quota 3065, lasciando un piccolo presidio lezza del paesaggio insegnando ad osservare, conoscere, imparare. 18 Museo storico a Serauta - Marmolada 38 Col de Saléra - Monte Punta Storia e descrizione dei luoghi della Grande Guerra del 51° Fanteria, Bgt. Alpi. La reazione austriaca fu immediata ed il 13 aprile 1916, Per il vasto pubblico e per la visita con le scolaresche si sono così individuati percorsi di varia lunghezza e diffi- 19 Malga Ciapèla - Ombretta di Marmolada 39 Tagliata di San Martino in una giornata di freddo polare e di proibitive condizioni atmosferiche, un re- coltà, alcuni dei quali realizzabili anche da persone con ridotte capacità motorie. Gli itinerari proposti sono stati scelti tenendo presenti alcune caratteristiche fondamentali quali la loro rappre- 20 Zona monumentale della Marmolada 40 Batteria Listolade parto assaltò e sopraffece i pochissimi difensori italiani, riconquistando le posizio- sentatività dal punto di vista storico, la facilità d’accesso, la loro conoscenza da parte di chi, storici - accompa- ni. Il successivo 30 aprile 1916, tuttavia, con un’incursione accuratamente pre- gnatori, potrà guidare l’uscita. In copertina: la Marmolada oggi, paradiso degli sciatori, ex Città di Ghiaccio 1915-’17 (Arch. Bartoli - Museo Marmolada). A. Fornari parata dal comandante del settore Antermoia, Cap. Menotti Garibaldi, un gruppo Autorità ed Enti finanziatori Coordinamento progetto: COMUNITË MONTANA AGORDINA - Via IV Novembre, 2 - 32021 Agordo (BL) - Italia di Alpini del 7° e di Fanti del 51°, scalando l’anticima del Piz Serauta (2942 m.) e

Tel. 0039 0437 62390 - Fax 0039 0437 62043 - Email [email protected] GRATUITA DISTRIBUZIONE “...le Alpi vedono prodigi, non solo di singoli, ma anche di grosse pattuglie, di plotoni, di intere compagnie. E non so- della Punta Serauta (2963 m.) assaltarono dall’alto la postazione austriaca di lo si vedono eccellere i più esperti, ma anche le più giovani reclute si trasformano presto in provetti alpinisti. Alcune I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria Forcella Serauta, occupandola definitivamente con un ulteriore attacco frontale vie nuove di Montagna vengono aperte per necessità di guerra anche sotto il fuoco nemico...”(A. Berti). Progetto cofinanziato dall’Unione Europea mediante Fondo Europeo di Sviluppo Regionale sferrato da un reparto del 51° Fanteria risalente dal Vallon d’Antermoia. Due gior- La memoria storica per riscoprire la Montagna, per non dimenticare, per conoscere gli uomini che vissero que- Iniziativa Comunitaria Interreg IIIA Italia-Austria 2000-2006 - Progetto (Cod. VEN 222001) DIE ORTE DES ERSTEN WELTKRIEGES IN DER PROVINZ BELLUNO sta tragica, ma straordinaria avventura. Eingriffe der Wiederinstandsetzung und Valorisierung in den Gebieten des Erinnerungsparks ni dopo, il 2 maggio 1916, gli Italiani si impossessarono anche della quota 3065, Von der E.U. Unterstützes Projekt Mittels Europäischer Wärungsfonds zur Regionalen Entwicklung Memorie di guerra per sentieri di pace. Gemeinschaftsinitiative Interreg IIIA Italien-Österreich 2000-2006 - Projekt (Cod. VEN 222001) mentre i reparti austriaci ripiegarono sulla Forcella a “Vu”, rivelatasi di fondamen- A questo è stato volto, e si volge, il lavoro del Comitato Tecnico e Scientifico del Progetto Interreg III che ora – GREAT WAR SITES IN THE PROVINCE OF BELLUNO tale importanza strategica. Il 18 e 30 giugno ed il 2 luglio 1916, i difensori au- come risultato delle proprie ricerche – offre la possibilità, attraverso itinerari di facile accesso, di “toccare con ma- Preservation and promotion of the areas in the Memorial Park Project co-financed by the European Union through European Found for Regional Developmen no” la vita al fronte e le difficoltà di una vita vissuta ad oltre 2000 metri dai soldati degli eserciti contrapposti. Community Initiative Interreg IIIA Italia-Austria 2000-2006 - Project (Cod. VEN 222001) striaci di questa postazione respinsero con successo tre insistiti e sanguinosi at- Questo per ricordare che la guerra non è un evento dimenticato e che, come dice il Sottotenente Medico Gino tacchi delle truppe italiane. L’avvicinarsi del comune nemico, il “generale inverno”, Frontali: “...non è una parentesi che possiamo affrettarci a chiudere per tornare al discorso di prima... ”. consigliò i belligeranti di dedicarsi al rafforzamento delle rispettive posizioni, per Il Comitato Scientifico e Tecnico

CONTINUA

La Marmolada ritornò terra di nessuno. di terra ritornò Marmolada La li nel detrito causato dallo scoppio. dallo causato detrito nel li di gallerie per complessivi 10-12 chilometri sotto la superficie del ghiacciaio e ghiacciaio del superficie la sotto chilometri 10-12 complessivi per gallerie di per la staticità bellica, essendo gli opposti schieramenti impegnati a mantenere e mantenere a impegnati schieramenti opposti gli essendo bellica, staticità la per

fronte sul fiume Piave, sul Montello e sul Monte Grappa. Monte sul e Montello sul Piave, fiume sul fronte cero saltare detta galleria in cui si trovavano il Ten. Rosso e 15 Fanti, seppellendo- Fanti, 15 e Rosso Ten. il trovavano si cui in galleria detta saltare cero varono dentro i profondi crepacci, sfruttandone l’andamento, una complessa rete complessa una l’andamento, sfruttandone crepacci, profondi i dentro varono 3^ Fase - Dal marzo 1917 al 4 novembre 1918: questo periodo si distingue, invece, distingue, si periodo questo 1918: novembre 4 al 1917 marzo Dal - Fase 3^

la “rotta” di Caporetto (avvenuta dal 25 ottobre in poi), ripiegando verso il nuovo il verso ripiegando poi), in ottobre 25 dal (avvenuta Caporetto di “rotta” la della spalla occidentale della Forcella a “Vu”. Gli Austriaci allestirono una mina e fe- e mina una allestirono Austriaci Gli “Vu”. a Forcella della occidentale spalla della zione al tiro degli Italiani. Su intuizione del comandante Ten. Ing. Leo Handl, sca- Handl, Leo Ing. Ten. comandante del intuizione Su Italiani. degli tiro al zione la valanga. la

Il 4 novembre 1917, le truppe italiane abbandonavano la Marmolada a causa del- causa a Marmolada la abbandonavano italiane truppe le 1917, novembre 4 Il 1917, lo stesso reparto attaccò e riuscì a occupare anche un’altra galleria alla base alla galleria un’altra anche occupare a riuscì e attaccò reparto stesso lo 1917, lissimi e pericolosi, sia per la natura del ghiacciaio e sia per la completa esposi- completa la per sia e ghiacciaio del natura la per sia pericolosi, e lissimi tonnellate di neve. Molti morti si rinvennero l’estate successiva, allo sciogliersi del- sciogliersi allo successiva, l’estate rinvennero si morti Molti neve. di tonnellate

quota 3153, gli Alpini conquistarono quella strategica postazione austriaca. postazione strategica quella conquistarono Alpini gli 3153, quota scacciò gli Austriaci e si installò al loro posto. Cinque giorni dopo, il 26 settembre 26 il dopo, giorni Cinque posto. loro al installò si e Austriaci gli scacciò fesa di tutta la Marmolada. Oltretutto essa facilitava i rifornimenti, resi diffici- resi rifornimenti, i facilitava essa Oltretutto Marmolada. la tutta di fesa causando la morte di circa 300 militari. Sulla baraccopoli si abbatterono 300 mila 300 abbatterono si baraccopoli Sulla militari. 300 circa di morte la causando

notturna lungo una ferrata precedentemente attrezzata da Forcella a “Vu” verso “Vu” a Forcella da attrezzata precedentemente ferrata una lungo notturna ta, e un reparto del 51° Fanteria, guidato dal Ten. Flavio Rosso (di Novi Ligure), Novi (di Rosso Flavio Ten. dal guidato Fanteria, 51° del reparto un e ta, uomo l’occupazione della Forcella a “Vu”, considerata posizione chiave per la di- la per chiave posizione considerata “Vu”, a Forcella della l’occupazione uomo cembre 1916 travolse la baraccopoli austriaca detta del Gran Poz, sotto Punta Penìa, Punta sotto Poz, Gran del detta austriaca baraccopoli la travolse 1916 cembre

to Ross Faghèr) e del Caporale Pietro Dell’Osbel, con una acrobatica ascensione acrobatica una con Dell’Osbel, Pietro Caporale del e Faghèr) Ross to Caduto l’ultimo diaframma, si scatenò un furioso corpo a corpo nel buio della grot- della buio nel corpo a corpo furioso un scatenò si diaframma, l’ultimo Caduto striache, dal canto loro, miravano a mantenere ad ogni costo e fino all’ultimo fino e costo ogni ad mantenere a miravano loro, canto dal striache, precipitarono numerose valanghe, fra cui la più disastrosa fu quella che il 13 di- 13 il che quella fu disastrosa più la cui fra valanghe, numerose precipitarono

Al comando del Sergente Maggiore Giacomo Dell’Osbel di La Valle Agordina (det- Agordina Valle La di Dell’Osbel Giacomo Maggiore Sergente del comando Al co sotto quota 3065. 3065. quota sotto co che, allestendo anche una precaria teleferica da azionare a mano. Le truppe au- truppe Le mano. a azionare da teleferica precaria una anche allestendo che, Anche l’inverno 1916-’17 risultò eccezionalmente nevoso e su entrambi i versanti i entrambi su e nevoso eccezionalmente risultò 1916-’17 l’inverno Anche

sioni. cio” (Die Eisstadt). (Die cio” tacco alla Forcella a “Vu”, lunga circa 230 metri, sbucò in una grotta austriaca po- austriaca grotta una in sbucò metri, 230 circa lunga “Vu”, a Forcella alla tacco diato contatto con l’avversario, costruirono una grande caverna ed alcune barac- alcune ed caverna grande una costruirono l’avversario, con contatto diato

cisero di rendere la pariglia attaccando la quota 3153 da cui provenivano le deri- le provenivano cui da 3153 quota la attaccando pariglia la rendere di cisero di un vero e proprio insediamento abitativo che denominarono la “Città di Ghiac- di “Città la denominarono che abitativo insediamento proprio e vero un di “Vu” si rivelarono infruttuosi. Il 20 e 21 settembre 1917, una galleria italiana di at- di italiana galleria una 1917, settembre 21 e 20 Il infruttuosi. rivelarono si “Vu” mitragliatrici e con l’impianto di una rete di teleferiche. A quota 3065, ad imme- ad 3065, quota A teleferiche. di rete una di l’impianto con e mitragliatrici

mento di Caporetto ed all’invasione della Venezia Giulia e del Veneto orientale, de- orientale, Veneto del e Giulia Venezia della all’invasione ed Caporetto di mento fino una cappella per la Messa e quant’altro, conferendo al complesso la struttura la complesso al conferendo quant’altro, e Messa la per cappella una fino austriache). I reiterati tentativi italiani di conquistare il punto chiave di Forcella a Forcella di chiave punto il conquistare di italiani tentativi reiterati I austriache). servatori e di potenti riflettori, con la preparazione di piazzole per artiglieria, per artiglieria, per piazzole di preparazione la con riflettori, potenti di e servatori

cordevole, 70° Rgt., provocati da alcuni cartelli austriaci inneggianti allo sfonda- allo inneggianti austriaci cartelli alcuni da provocati Rgt., 70° cordevole, fermeria, le baracche di ritrovo, l’alloggiamento di un generatore di corrente e per- e corrente di generatore un di l’alloggiamento ritrovo, di baracche le fermeria, delle Undici, sul Sass delle Dodici, sul Col de Bous e nella Città di Ghiaccio quelle Ghiaccio di Città nella e Bous de Col sul Dodici, delle Sass sul Undici, delle 3065, con lo scavo di caverne in roccia e con l’installazione di baracche, di os- di baracche, di l’installazione con e roccia in caverne di scavo lo con 3065,

Il 28 ottobre 1917, un nucleo di Alpini agordini della 206^ Compagnia del Btg. Val- Btg. del Compagnia 206^ della agordini Alpini di nucleo un 1917, ottobre 28 Il telli direzionali, ricavarono poi locali per dormitori, i magazzini, le polveriere, l’in- polveriere, le magazzini, i dormitori, per locali poi ricavarono direzionali, telli 3065 quelle italiane; a Forcella Marmolada, a Punta Penìa, a Punta Rocca, sul Sass sul Rocca, Punta a Penìa, Punta a Marmolada, Forcella a italiane; quelle 3065 liane fortificarono le proprie postazioni a Punta e a Forcella Serauta, e a quota a e Serauta, Forcella a e Punta a postazioni proprie le fortificarono liane

La Forcella a “Vu” rimase tuttavia in saldo possesso degli Italiani. degli possesso saldo in tuttavia rimase “Vu” a Forcella La fino ad una profondità di circa 50 metri. All’interno di queste gallerie, fornite di car- di fornite gallerie, queste di All’interno metri. 50 circa di profondità una ad fino rafforzare le rispettive posizioni (a Punta Serauta, a Forcella Serauta e a quota a e Serauta Forcella a Serauta, Punta (a posizioni rispettive le rafforzare renderle logisticamente più praticabili e tatticamente più difendibili. Le truppe ita- truppe Le difendibili. più tatticamente e praticabili più logisticamente renderle

Rovereto).

guerra - guerra Marmolada).

storico della storico Museo Marmolada). Museo Museo - Bartoli

(Archivio Museo (Archivio 1995 (Archivio Bartoli - Bartoli (Archivio 1995 (Archivio 1916

“Malga Ciapèla” “Malga quota 3.000 m., 3.000 quota Marmolada, in

albergo detta “Eterna”. detta intasata dal ghiaccio a ghiaccio dal intasata Ghiaccio di Città

nel vecchio nel galleria alla ferrata alla galleria galleria Rosso, per metà per Rosso, galleria della ponte un

militare italiano militare Ricovero in grotta e grotta in Ricovero italiana dentro la dentro italiana sopra austriaco

Ospedale Punta Serauta. Punta Una baracca di riposo di baracca Una reparto Un 11.1 COL CIAMPON (m.1050) POSTAZIONE COL CIAMPON Tutto questo apparato militare mirava essenzialmente al controllo delle due rotabi- Tali impianti consistevano in costruzioni da campo, con fronte diritta, provvista di L’itinerario proposto permette di visitare il “punto di appoggio” di Col Ciampon, li di fondovalle, dipartentesi da Cima Gogna rispettivamente per Auronzo e S. Ste- traverse, lunga circa 35 metri, con gola aperta e fianchi corti, di 8 metri ciascu- DESCRIZIONE PERCORSO realizzato tra il 1900 e il 1917. Lasciata la macchina presso l’Arena di Laggio, si fano, con l’ausilio pure di una serie di mine predisposte lungo tali percorsi. no, per la difesa della fanteria. L’accesso dalla parte sud era impedito da un re- Le postazioni sul colle, dominante la stretta di Tre Ponti, sono raggiungibili at- prosegue a piedi lungo via Villanova alla volta di “Val”, imboccando così l’ex arteria Si trattava della tipica difesa di una stretta montana, effettuata col porsi dietro ad cinto a palizzata, il cui perimetro superava i 50 metri e l’armamento previsto in ca- traverso una comoda strada militare, concepita e costruita per il transito dei can- militare. Dopo circa un chilometro si giunge in “Rota”, dove la strada si fa pianeg- essa, nella posizione cioè più vantaggiosa per il difensore, capace di opporsi con so di guerra era costituito da 4 cannoni da campo. noni. Gli impianti, seppur semplici, meritano una visita in quanto antesignani dei giante, inoltrandosi nel bosco. In questo tratto è stato realizzato un sentiero bota- poche forze ad un nemico preponderante che sboccava su una fronte ristretta, bat- Sul piccolo pianoro di Col Ciampon sono ancora riconoscibili le piazzole per i can- più moderni forti realizzati all’inizio del ventesimo secolo. nico dedicato a Gabriele Larese. tendolo con fuochi concentrici e respingendolo mentre si trovava con la stretta al- noni da 75, il deposito delle granate, i due ricoveri per il parco fotoelettrico e le Ritrovo: Laggio (Vigo di Cadore, m 945), presso il piazzale Arena. Quando la mulattiera giunge all’ampia curva in “Val Zenaria”, si possono notare, nel- le spalle. difese accessorie. DISLIVELLO la parte bassa, i terrapieni per i baraccamenti che durante la Grande Guerra ospi- Tale località era stata direttamente investita dagli strascichi della III guerra d’indi- La postazione, a pochi metri dallo strapiombante orlo occidentale della terrazza, tavano il presidio di Col Ciampon. Da qui con leggera pendenza si sale per circa pendenza, in quanto il 14 agosto 1866, due giorni dopo la firma dell’armistizio di con il suo orientamento verso ovest, evidenziava chiaramente la funzione per cui 100 metri circa 500 metri lungo il tratto scavato nella roccia e caratterizzato anche da grandi mu- Cormons, mille volontari austriaci provenienti da Auronzo erano stati fermati da l’opera era stata concepita, tenere cioè sotto tiro diretto di 2 cannoni da campo il DURATA ri di scarpa e controscarpa, con ai lati una caratteristica “Via Crucis”. poco più di 300 italiani, in parte regolari, in parte volontari, mentre prima ancora, passaggio sottostante attraverso la stretta ed agire in collegamento ottico colle più 3-4 ore, con la possibilità di effettuare soste intermedie, variabili in funzione del- Passata la piccola nicchia di “S. Teresa”, si giunge in “Ciampon” e in vista degli ap- durante i moti del 1848, P.F. Calvi vi aveva allestito una barricata con cannoni e guar- basse batterie dei colli di Vigo. l’interesse nei riguardi dei singoli manufatti visitabili. prestamenti militari (blockhaus), che garantivano la protezione sul rovescio della po- die fisse. Sul lato destro della spianata il sentiero continua e dopo 20 minuti giunge alla DIFFICOLTÀ sizione. I colli su cui sorsero importanti postazioni, oltre a Col Ciampon, furono Col Tagliar- chiesetta di S. Daniele (m 1197), dalla quale la vista spazia sull’Oltrepiave e sul Cen- Percorso turistico, adatto anche a persone con ridotte capacità motorie, ma La postazione faceva parte di un insieme di difese volute subito dopo il 1866 su do (m 930), Col delle Rive (m 959), Col Piccolo (m 1038) e Col Pelos (m 830). Essi, tro Cadore. Da qui si può raggiungere pure, per sentiero non facile, la sommità di non in carrozzina. tutti i colli circostanti la stretta di Tre Ponti, dove il singolare manufatto a forma sistemati com’erano su una morena longitudinale rispetto alla valle, controllavano Col de Poeca (m 1406), sulla quale fu costruito il pilone intermedio della grande NOTE di “Y”, alto 28 metri sul Piave e sull’Ansiei, incassati in quel punto in strette e profon- gli accessi da nord e disponevano di batterie campali, servite da strade che si sno- teleferica che collegava la piana di Cialea con il forte di M. Tudaio. Una gita a Vigo può includere pure una visita alla Biblioteca Storica Cadorina e de gole, poteva essere facilmente abbattuto dall’artiglieria, con conseguente inter- davano a ridosso delle posizioni stesse e che confluivano nell’unica rotabile esi- alle chiese monumenti nazionali (S. Martino, Madonna della Difesa, S. Orsola, ruzione di ogni transito. stente, la Pelos-Vigo-Laggio, situata pure essa sul rovescio. S. Margherita, S. Antonio Abate, S. Bemardino). LA CHIESETTA DI SAN DANIELE (m 1197) La chiesetta di S. Daniele e S. Gottardo, annidata sul fianco di Col de Poeca e IL CAPITANO FERDINANDO PECCO raggiungibile da Col Ciampon in circa 20 minuti di aspra salita, vive d’estate un suo periodo di grande rinomanza e di molte visite. De Donà G. Ricoveri Militari di Losco. Il Cavaliere Ferdinando Pecco (1864-1929), ufficiale del Genio, nativo di Ivrea, A Forcella Losco e sullo sperone roccioso che domina I locali lo considerano il piccolo santuario di casa propria, una parte importan- dopo aver lavorato alle fortificazioni di Bardonecchia negli anni 1888-90, ad Ady- la Val Inferna sorgono i ruderi di due ricoveri militari te della storia della piccola patria, un rassicurante tutore posto dalla provviden- Caiè (Eritrea) nel 1896, alle batterie e alle interruzioni stradali della Val d’Aosta realizzati tra la fine dell’800 e i primi anni del ‘900 za a vegliare benigno sulle loro case e sui loro raccolti. negli anni 1900-04, fu inviato nell’aprile del 1905 che garantivano un appoggio logistico alle truppe alpine per il controllo dell’altipiano di Casera Razzo. Si ritiene che in epoca romana qui sorgesse una torre d’osservazione: un docu-

in Cadore col grado di Capitano. Istituto Geografico Militare - Aut. n. 6109 del 12.10.2005 mento del 1200 designa infatti la zona sottostante a Col de Poeca e Col Ciam- Quale Comandante della 3a cp Minatori del 5° pon col toponimo di “Sub Castello” ed una presenza romana verrebbe confer- Regg. Genio egli avrebbe dovuto occuparsi della co- mata da numerosi ritrovamenti di fibule ed altri oggetti, soprattutto durante gli struzione del forte di Col Piccolo. importanti lavori militari del 1915. Il Pecco fece appena in tempo a compiere il suo Il tempio esisteva già nel 1345, fu rifabbricato nel 1350 e dotato di una campana esemplare studio sul Tudaio, inviato alla Sottodire- nel 1525. zione del Genio di Belluno il 29 settembre del 1908, Sebbene la festa di S. Daniele ricorra il 3 gennaio, a Vigo il Santo veniva (e vie- che l’imprevisto lo chiamò tosto all’altro capo del- ne) festeggiato il 28 agosto, il giorno seguente cioè a quello fissato per la smon- la penisola. In occasione del terremoto calabro-si- ticazione. culo del dicembre 1908, egli fu infatti inviato, al co- De Donà G. Con l’arrivo delle truppe napoleoniche e la relativa serie di sconvolgimenti poli- mando di due cp. Minatori sul luogo del disastro tici e sociali ad esso collegata, l’interesse verso la chiesetta andò scemando, tanto

a Reggio, ove compì intero il suo dovere, segnalan- De Donà G. che cadde in rovina. Del- dosi tra l’altro per uno studio sui fabbricati della la vecchia chiesa, che era città, pubblicato nel 1910. in pietra e in stile gotico, Ultimato il suo servizio in Calabria si vide affidata di nuovo la Sezione di Vigo. si intravedono ancor og- Forte delle esperienze acquisite in loco, impose ai vertici militari la costruzione gi i resti, a circa 10 me- dei forti di M. Tudaio e di Col Vidal, mentre autentici capolavori furono due in- tri a valle dell’edificio at- credibili strade da lui progettate, una fino alla vetta del Tudaio (m 2114) della lun- tuale. ghezza di 8 km, e l’altra fino al Col Vidal, lunga ben 18 km. A queste imponenti Passata la bufera e supe- realizzazioni si aggiunsero altre, come le strade militari di Misurina, Casera Raz- rate le difficili contingen- zo, M. Miaron, nonché caserme, ricoveri e osservatori nella zona di Antoia, Pian Il bivacco G. Spagnolli (m 2045), realizzato dal C.A.I. di Vigo nel 1985, sorge sul sito di ze politiche della prima dei Buoi e Forc. Losco. una vecchia baracca di guerra che nel 1916-17 ospitava gli operai addetti alla costruzione della mulattiera tra Starezza e la forcella Ciadin Alto ovest e delle relative metà dell’800, la devo- Nominato Maggiore, dopo anni di paziente lavoro, nel 1911 venne inquisito, de- difese sulle soprastanti creste. Si può raggiungere con 2 ore di marcia lungo il comodo zione popolare ritornò nunciato ed imprigionato per una serie di gravi accuse, tra le quali inettitudine sentiero che parte in loc. Fontanelle (m 1300) in Val Piova, sulla sinistra della strada con rinnovato slancio ad nella costruzione degli impianti ed interesse privato negli atti contabili. per Casera Razzo. onorare il suo santo pro- Tutti i cadorini impegnati direttamente nei lavori si strinsero intorno al “loro” Mag- tettore e ad impetrane giore, portando ai vari processi tenutisi a Padova e Verona una messe enorme di l’aiuto in un nuovo, di- testimonianze, miranti a dimostrare l’onestà e la competenza dell’accusato. Tutto Il forte di Col Piccolo, sopra Vigo, fu gnitoso sacello. finì nel 1914, quando la commissione d’inchiesta di Verona riabilitò completamen- realizzato tra il 1905 e il 1909 su La prima pietra fu posta De Donà G. P una preesistente batteria realizzata te il Pecco, chiamato di lì a poco, nel corso della Grande Guerra, a ricoprire ruo- nel 1890. Dotato di 4 cannoni il 16 giugno 1862 e du- li eminenti sul fronte carnico, fino a guadagnarsi il grado di Generale. protetti da cupole corazzate Col Ciampon, sede di una postazione di cannoni rante lo scavo delle fondamenta vennero alla luce delle ossa umane, alcune delle Armstrong, fu distrutto dagli Tali spiacevoli esperienze segnarono profondamente l’ufficiale piemontese, ma es- fin dal 1890, fu ulteriormente potenziato tra il austriaci nell’ottobre 1918. Nel 1943 quali di inusitate proporzioni. 1915 e il 1917 con una potente fotoelettrica, 8 se significarono anche enormi ritardi nell’ultimazione delle nostre difese. fu occupato dai nazisti ed Inaugurato nello stesso anno 1862, il piccolo tempio è stato restaurato nel 1965 piazzole per artiglieria e un complesso sistema Altre persone, altri Colonnelli e Generali subentrati nei lavori e nell’utilizzazio- espugnato dai partigiani l’11 di postazioni in blockhaus a protezione e nel 1984. settembre 1944. Nel 1945 fu ne dei forti, non seppero nel 1917 far fruttare un così grande patrimonio di sa- dell’impianto. Nella foto la ricostruzione fedele Verso la fine dell’800 e durante la prima guerra mondiale tutta la zona fu inte- trasformato in occhialeria e fino alla di una di queste postazioni. crifici e competenza, tradendo la fiducia e la speranza che l’intera nazione aveva fine del secolo scorso utilizzato dai ressata da lavori militari ed anche il tratto di sentiero da Ciampon a S. Daniele riposto in siffatti impianti, presunti imprendibili. militari come centro trasmissioni. fu allargato. Nella foto lo stemma del 5° Regg. Ma, al di là dei suoi pregi artistici, la chiesetta sa attirare il locale e il turista an- Genio Zappatori che lavorò all’opera. zitutto col fascino di una architettura umile e devota, a misura di uomo e di na- tura. 11.2 MONTE TUDAIO (m. 2114)

DESCRIZIONE PERCORSO FORTE M. TUDAIO tare le grandi vasche di raccolta dell’acqua, superate le quali si prosegue per “la Questa era formata da un blocco di cemento ad “U” rovesciata, con 4 pozzi per I ruderi del grande forte corazzato sono raggiungibili attraverso la strada mili- Lasciata la vettura nei pressi dello chalet “Pino Solitario”, ci si inoltra lungo la stra- Pala di Jarone”, “le Masiere”, “il Pezzolon” , “il Pian delle Mede”, giungendo dopo un’o- cannoni da 149 A protetti da cupole corazzate Armstrong del peso di 180 quinta- tare che dal Rio Soandre (m 897) si sviluppa a piani inclinati per una lunghez- da militare che attraversa pianeggiante il “Pian della Loppa” (Piano della Lupa) fino ra al “Col Muto”. li, che potevano disporre per l’aggiustamento del tiro di un osservatorio sul colle za di km 8,200 fino alla vetta (m 2114), dalla quale si può godere di uno spet- al greto del Rio Soandre. Da qui un sentiero, sulla sinistra, permette di accedere al- Qui si può visitare la grande galleria realizzata tra il 1916-17 quale alternativa al soprastante. tacolare panorama, soprattutto sul Centro Cadore e sulla Val Ansiei. Ritrovo: a le opere in caverna del “Vallo alpino del Littorio”, realizzate tra il 1939 e il 1941. forte, la quale, dopo aver attraversato tutto il colle, sbocca in 4 cannoniere affac- La visita alle gallerie del forte è sconsigliata per il pericolo di crolli dal soffitto. Laggio di Cadore (m. 945) presso il piazzale Arena, dal quale si può proseguire Imboccata invece la strada militare in salita, realizzata tra il 1909 e il 1912 da ge- ciate sul Comelico e sulla Val Ansiei.. Continuando la salita si passa per la galleria Nei pressi della batteria sono ancora visibili i resti della stazione d’arrivo della mag- in auto fino al posteggio situato poco oltre lo chalet “Pino solitario” (m 897). nieri ed operai locali, si iniziano a percorrere i primi tornanti detti “le Calade”, giun- “Tofo” fino alle “Panere”, dove, sul primo terrazzo, sono ancora visibili sul terreno i giore delle tre teleferiche del forte. Poi si attraversa la Val Ciariè e si prosegue a piedi lungo la strada militare. gendo dopo circa 3/4 d’ora a“Pian de Liberal”, dove incontriamo il primo dei due ri- segni delle baracche, tra le quali spicca quella degli “operai” con i resti del forno Il perimetro fortificato, protetto da una triplice cinta difensiva, avrebbe dovuto per- DISLIVELLO coveri militari costruiti lungo la strada. Continuando si attraversano le località de del pane. mettere a circa 200 uomini una resistenza ad oltranza, anche in caso di comple- 1217 metri, con percorso in costante salita (pendenza media 11%). “il Fornato”, “l’Espola” e “la Lasta”, fino al piccolo pianoro de “la Busa” dove, dopo Dopo un ulteriore tratto si giunge proprio all’entrata del forte, guardata da un pic- ta invasione nemica del Cadore. Fin dai primi giorni della Grande Guerra però il for- 3/4 d’ora, troveremo il secondo ricovero, con nei pressi una piccola fontana. Que- colo corpo di guardia, oltre il quale una galleria di 30 metri immette nel perimetro te fu tagliato fuori dal vivo delle operazioni, perché troppo lontano dal fronte. Di- DURATA sto è l’unico posto in cui si può fare rifornimento d’acqua, per cui dovremo soffia- fortificato. L’opera, realizzata tra il 1911 e il 1915, appare distribuita su tre piani. Il venuto di nuovo importante in seguito alla ritirata di Caporetto, entrò in azione 8-9 ore, a seconda di cosa si intende visitare lungo la strada e sulla cima. re nel tubo superiore e aspirare in quello inferiore per ottenere un litro circa di più basso, dotato di un deposito munizioni ed un magazzino viveri, controllava con sparando molti colpi sulle truppe austriache giunte ad Auronzo e S. Stefano, ma DIFFICOLTÀ prezioso viatico. un lungo muro difensivo l’accesso alla cima dal sentiero dei “Mede”. Il piano inter- senza apprezzabili risultati. La guarnigione abbandonò l’opera dopo un sommario Percorso escursionistico, richiede un minimo di allenamento, trattandosi di escur- Da “la Busa” la strada sale in modo più dolce in mezzo al bosco e qui sarà possibi- medio ospitava invece il casermone ed i laboratori, mentre la parte più elevata con- sabotaggio e un anno dopo, tra il 18 e il 26 ottobre 1918, al momento di ritirar- sione d’alta montagna, non adatta a persone con ridotte capacità motorie. le incontrare dei caprioli o qualche camoscio. Presso il “Col dell’Elma” si possono no- teneva la batteria corazzata, ovvero il cuore dell’impianto. si, gli austriaci lo distrussero meticolosamente. gnatori, potrà guidare potrà l’uscita. gnatori, -accompa- storici laloro conoscenza dichi, daparte lafacilitàd’accesso, storico, dalpuntosentatività divista proposti sonostatisceltiGli itinerari tenendo pr alcunideiqualirealizzabili anche con dapersone capacitàmotorie. ridotte coltà, Per ilvasto con pubblico lavisita lescolaresche eper sisonocosì ediffi- percorsi individuati lunghezza divaria imparare. conoscere, adosservare, insegnando lezza delpaesaggio aumentanolasuggestioneebel- sopravvissute alloscorrere deltempo, Le mesi dilotta, tracce di29lunghissimi vicende etragiche hanno fatto alleterribili dascenario che splendidiedaffascinanti, È intento fondamentaledelprogetto farconoscere nuove alle iluoghi, generazioni Casermone delTudaio conlacimaBragagnina. rnai “... Frontali: come dice ilSottotenente Medico Gino Questo ricordare per nonèunevento che dimenticato laguerra eche, eserciti contrapposti. daisoldatidegli alfronte adoltre 2000metri lavita vissuta eledifficoltà diunavita no” di “toccare con attraverso ma- difacileaccesso, itinerari come proprie ricerche delle risultato –offre lapossibilità, illavoro delComitato Tecnico eScientifico esivolge, delProgetto Interreg – IIIche ora A questo èstato volto, dipace. Memorie persentieri diguerra avventura. mastraordinaria sta tragica, pernon laMontagna, riscoprire per storica La memoria ilfuoconemico anchesotto pernecessitàdiguerra nuovediMontagna aperte vengono vie Alcune alpinisti. presto inprovetti reclute sitrasformano maanchelepiùgiovani lo sivedonoeccellere ipiùesperti, “... eAp eoopoii o ood igl,maanchedi disingoli, nonsolo le Alpi vedonoprodigi,

De Donà G. non è una parentesi che possiamo affrettarci a chiudere per tornare al discorso diprima... non èunaparentesi chepossiamoaffrettarciachiudere aldiscorso pertornare

Ingresso del forte e Ingresso del depositi munizioni. De Donà G. Donà De esenti alcune caratteristiche fondamentaliqualilaloroesenti alcunecaratteristiche rappre- legate sulfronte Guerra allaGrande dolomitico. rseptule ipooi iitr opgi.Enonso- diintere compagnie. diplotoni, pattuglie, grosse ietcr,perconoscere uominiche que- vissero gli dimenticare, I l

C o A m u t i o t .”(.Berti). (A. ...” a r t i o t à

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n T z e i c a n t i o c r o Cominciò quindi un lento stillicidio di prelevamenti che finirono coll’indebolire l’in- Cominciò quindi un lento stillicidio di prelevamenti che finirono e col ridurla tera struttura, inizialmente affidata al comando del Gen. G. Venturi, tensione stra- in cattive condizioni di efficienza materiale, oltre che di inadeguata tegica e tattica. Comandata nei frenetici giorni del dopo Caporetto dal Gen. A. Marocco, la fortez- za non venne mai investita di una funzione chiara ed univoca, sottostando spes- so alle diverse e fluttuanti concezioni del Capo di S.M, del C.te la IV Armata (Gen. (Gen. S. Piacentini). M.N. di Robilant), del C.te del I Corpo d’Armata Essa fu abbandonata anzitempo con limitati danneggiamenti alle strutture, senza poter sviluppare un’adeguata azione di fuoco prima e durante i disperati conati Boite. difensivi delle nostre truppe in Centro Cadore e Val i In copertina:ilCentroCadoredalfortediMonteTudaio. oriaet rgto OUIËMNAAAODN - COMUNITËVia IVNovembre, 2-32021Agordo(BL)Italia MONTANA AGORDINA Coordinamento progetto: 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 INDICE DEIPERCORSI 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Zona monumentale dellaMarmolada Malga Ciapèla-OmbrettadiMarmolada aSerauta -Marmolada Museo storico Col DaDaut- Toront Cima Lana-AgaiePalla Cima Lana-CostoneCastelloSellaSief Variante ColdelaRoda Ciadinéi -SellaSief Da CimaLanaaiCiadiniéi Cima Sief-ColdiLana Sella Sief-Cima -SelladelSief Posizione “Edelweiss” Valle delleBaracche diMisurina Cristallino BosieMontePiana A. Rif. -MontePiana Misurina Giro delColdiMezzo Croda dell’Arghena aiPianidiLavaredo Quota “2385” Forcella Lavaredo MARMOLADA 18 17 20 19 Eingriffe der Wiederinstandsetzung und Valorisierung in den Gebieten des Erinnerungsparks des Gebieten den in Valorisierung und Wiederinstandsetzung der Eingriffe 14 9 12 10 15 . I LUOGHIDELLAGRANDEGUERRAINPROVINCIA DIBELLUNO 13 Interventi direcuperoInterventi evalorizzazione neiterritoridelParco dellaMemoria DIE ORTE DES ERSTEN WELTKRIEGES IN DER PROVINZ BELLUNO PROVINZ DER IN WELTKRIEGES ERSTEN DES ORTE DIE 11 16 Teleferica del forte, Teleferica maggio 1917. 40 Von derE.U.UnterstützesProjektMittelsEuropäischerWärungsfondszurRegionalenEntwicklung e.0039043762390-Fax [email protected]. Project co-financedbytheEuropeanUnionthroughFoundforRegionalDevelopmen Gemeinschaftsinitiative InterregIIIAItalien-Österreich2000-2006-Projekt(Cod.VEN222001) AGORDO Progetto cofinanziatodall’UnioneEuropeamedianteFondoEuropeodiSviluppoRegionale Iniziativa ComunitariaInterregIIIAItalia-Austria2000-2006-Progetto(Cod.VEN222001) 39 Community InitiativeInterregIIIAItalia-Austria2000-2006-Project(Cod.VEN222001) GREAT WAR SITES IN THE PROVINCE OF BELLUNO OF PROVINCE THE IN SITES WAR GREAT Preservation and promotion of the areas in the Memorial Park Memorial the in areas the of promotion and Preservation CORTINA D’AMPEZZO 38 ZOLDO

del 1916) o, sempre più spes- del 1916) Alpago Novello Alpago 37 36 34 Fortezza Cadore-Maè 8 33 7 PIEVE DICADORE 35 6 5 2 4 31 3 32 Strafexpedition 1 40 39 38 37 36 35 34 33 32 31 30 29 28 27 26 25 24 23 22 21 30 29 AURONZO DICADORE Batteria Listolade Batteria Tagliata diSanMartino Col deSaléra -MontePunta Spiz Zuel Col Pradamio Monte Rite Vodo -BeccodiCuzze (AccessoB) Vodo -BeccodiCuzze (AccessoA) Anna-LaGlories Col S. Piandell’Antro Forte Monte Tranego Col Forte Vaccher Castello Batteria MonteRicco Forte Anello deiColli Col Vidal P.so -ColAudoi Mauria Miaron P.so -M. Mauria Monte Tudaio Col Ciampon 27 28 25 26 22 21 23 24 so con l’andare del tempo, a doviziosa riserva di uomini, cannoni, mitragliatrici, granate e materiali vari da dirottare verso le esigenze del fronte, soprattutto giulio. tutto sul Cadore e sulla Val Maè, fu adottata e comunemente usata per l’intera du- Maè, fu adottata e comunemente tutto sul Cadore e sulla Val rata del primo conflitto mondiale la dizione di di 73 ufficiali, 4000 Allo scoppio però della guerra siffatto apparato difensivo, forte si palesò inutile e uomini di truppa e 92 cannoni, con notevoli riserve e munizioni, non in grado di incidere attivamente sulle operazioni in corso sulla linea di fronte, dove non arrivava la gittata dei suoi cannoni. Le nostre truppe della IV Armata (C.te Gen. L. Nava prima, Gen. M.N. di Robilant poi) poterono contare su tali forti solo come patrimonio difensivo nell’eventualità di cedimento inopinato del fronte (si pen- si per esempio alle contingenze della DISTRIBUZIONE GRATUITA 10

A. Fornari 9 8 7 6 5 4 3 2 1 I LUOGHIDELLAGRANDEGUERRAINPROVINCIA DIBELLUNO Interventi di recupero e valorizzazione nei territori delParco direcuperoevalorizzazioneInterventi neiterritori dellaMemoria , scel- Storia edescrizionedeiluoghidellaGrandeGuerra appuntamen- Ufficiali sulle cupole del Ufficiali sulle forte nel 1917. 11.2 11.1 SECONDA LINEAFORTI DELCENTRO CADORE Col Pradamio MONTE TUDAIO COL CIAMPON sopra la strada Longarone-Zoldo. Per (m.1050) m 2114) (m. appostamento in grado di dirigere, tramite collegamenti telefonici ed ottici, l’azione dei canno- 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11

indicare l’estensione di siffatto apparato difensivo e la sua azione diretta soprat- delle valli sottostanti. Le guarnigioni di circa 300-500 uomini disponevano di rico- delle valli sottostanti. Le guarnigioni di circa 300-500 uomini la completa operati- veri, pozzi, dotazioni e scorte per mesi, cosicché era prevista vità anche in caso di condizioni meteorologiche del tutto avverse. dunque a costituirsi un complesso e singolare reticolato fortificatorio, com- Venne prendente i vecchi impianti di Pieve, declassati ben presto a magazzini e prigioni, ed i nuovi forti d’alta quota, con due estreme propaggini, individuate rispettiva- mente sul M.Miaron, sopra il passo della Mauria, dove fu realizzato un to contro le provenienze dalla Carnia, e a ni del forte di M.Tudaio to per la realizzazione di un Racc. Zanetto Racc. Col Piccolo ro cosìcostruitideipotentiforticorazzati,eprecisamentedue zioni particolarmenteutiliperbatterelesottostantiviedicomunicazione.Venne- Orientale egliIspettoratidiArtiglieriaGenio,furonoindividuatealcuneposi- sta, ilMinistrodellaGuerraSpingardi,CapodiS.M.Pollio, l’UfficioScacchiere zionale. Dopolunghediatribetecniche,cuiparteciparonoancheS.A.R.ilDucad’Ao- strategici, ilCadoreritornòinprimopianonellaconcezionestrategicadifensivana- Solo apartiredal1904,conl’arrivodialtrifondiegraziealfiorirenuovistudi turazioni. sti impiantilerisorsefinanziarienecessariepertempestiviadeguamentieristrut- economica soffertadall’ItaliadopoilfallimentodiAdua(1896),chestornòdaque- alla finedelsecoloelaloroultimazionecoinciseconprofondacrisimoraleed ben prestoobsoleteallalucedeigrandiprogressiossidionaliverificatisiinEuropa quasi medievali(fossato,pontelevatoio,caditoie,ecc.),essefinironocolrisultare bosco, diproteggereconvenientementelebocchedafuoco.Costruiteconcriteri le alturecircostantienoningrado,collelorotraversecavebenindividuabilinel Si trattavaperaltrodicostruzioniinmuraturaordinaria,facilmentedominabilidal- austriaca versoVerona eillagodiGarda. l’Isonzo, fatalmenteespostaadunoscontatoaggiramentoinseguitooffensiva 1866 sipalesavacomeassillanteremoraperogninostraoffensivainFriuliesul- una rapidapenetrazioneindirezioneovestquelpericoloso nizzarsi perpuntarepoiallavoltadiFranzenfeste(Fortezza).Ciòtagliarecon zona diPieveappunto,incuiuncorpod’armatapotesseconvenientementeorga- troffensivo, essendoadessodevolutal’assicurazionediunospazioprotetto,la Il compitoprecipuoditale plesso, volgevalesue4-8bocchedafuocoversolaVal Boite. Se ifortidi e venivainoltreavvaloratadall’eroicaresistenzaorganizzatadaP.F. Calvinel1848. NOTIZIE GENERALI tivamente su calibro versoDomeggeel’Oltrepiave,ilfortedi veri alpinisu ( presso PieveeTai diCadore,contuttaunaseriestradeaccessoecintura di Cadore Fu cosìcompletato,trail1882e1896,cosiddetto voli sbocchiversoLongaroneeBelluno. dal CentroCadore,siadallaVal Ansiei,primachequestepotesserotrovareage- arretrata, pressoPieveeTai diCadore,percontrollarelepenetrazioninemichesia Successivamente, versoil1880,sipreferìconcepirelosbarramentoinzonapiù sottostante stradaedinparticolareilnodonevralgicodi campagna conrelativastradad’accessosulfrontedigola,mirantiabatterela ve, ColTagliardo, ColCiampon di VigoCadore.Qui,adun’altitudinecirca1000 metri( nerali PianelleCosenz,andòsviluppandosiunaseriedimodestedifesesuicolli Dopo l’annessionedelVeneto alRegnod’Italia,perimpulsosoprattuttodeiGe- grado diassicurarelaresistenzadelcentroCadoreedellasua individuato nella le, poichéneisecoliprecedentilaSerenissimaRepubblicadiVenezia avevagià La strategiadifensivadifine‘800inCadoreriposavasuunatradizionemedieva- LA FORTEZZA melico. no aconvogliarsituttelesupposteprovenienzenemichedallaVal Ansieiedal Co- Pozzale-M.Tranego, Costapiana-S.Dionisio,S.Anna-ColMaò , checomprendevaifortidi presso Vigoea Batteria Castello M.Tudaio Pian deiBuoi “CADORE-MAÈ” Veduta generale del Veduta dalla forte del Tudaio cima Bragagnina. Chiusa diVenas , o Vidal Col tsiW uiz .DeDonà) Musizza-G. (testi W. campo e a Pian dell’Antro ) furonocostruitedellepostazionipercannonida e Val Inferna, Monte Ricco e non eraesclusivamentedifensivo,bensìpurecon- e nella M. Rite Batteria Castello,MonteRicco Chiusa diLozzo . Tali realizzazionirispondevanoallateo- presso Venas, etre nei pressidiCaseraRazzo. puntavano ilorocannonidimedio Col Vaccher Campo trinceratodiPieve due baluardidifensiviin Treponti cuneo allora imperante in Europa e patrocinata in Italia dal Gen. E. , moltovastoecom- ), nonchéconirico- Col Piccolo,Ri- CONTINUA “opere alte” trentino chedal , doveveniva- “opere basse” capitale e Col Vaccher , rispet- Pieve,

dei forti corazzati De Donà G. Donà De a Rocchi: serviti spesso da strade d’accesso ardite e costose, frutto del lavoro di Rocchi: serviti spesso da strade d’accesso ardite e costose, frutto civili, erano impo- migliaia di soldati del Genio, ma anche di impresari e manovali mod. Armstrong in stati su batterie in cemento armato dotate di cupole girevoli acciaio-nichelio per cannoni da 149 A, atti a colpire obiettivi fino a 14 chilometri di distanza e virtualmente refrattari a qualsiasi offesa nemica. Ogni batteria coraz- zata era poi sussidiata da una serie di caserme, depositi, laboratori scavati nella roccia sottostante ed in grado, tramite replicate cinte difensive, osservatori com- plementari e difese accessorie, per lo più in caverna, di assicurare l’impermeabi- lità dell’intero forte nei confronti di ogni possibile attacco nemico, garantendo il suo funzionamento ad oltranza, perfino in caso di completa occupazione nemica ria 12.1 PASSO MAURIA - M. MIARON (m. 1700) LA POSTAZIONE DI MONTE MIARON trici alternative verso la Val Piova, lungo il torrente Stabia. Essa era in grado di te- volle allacciata con il forte di Col Piccolo, vale a dire il “cuore” degli impianti del- Si tratta di uno spianamento per artiglieria di medio calibro con vicini ricoveri co- ner sotto tiro l’intero abitato di Forni di Sopra e le alture di Colrosolo, Caporosso, Col l’Oltrepiave, sia dal suo progressivo depauperamento in mezzi a favore della sot- DESCRIZIONE PERCORSO struito dal Genio militare italiano a quota m 1700, a sud-ovest del Passo della Mau- Torondo, con tutti i sentieri secondari, come quelli di Forcella Torondon (m 2006), tostante linea difensiva Sasso Croera-Colle Mezzarazzo-Colle Audoi, i cui lavori nel L’itinerario parte dal Passo della Mauria e si snoda lungo i tornanti della bella ria, per assicurare la difesa del ridotto cadorino da est, agendo sulle provenienze Passo del ladro (m 1820), La Sella (m 2013)… 1915 erano in pieno corso per fronteggiare gli aggiramenti delle difese sul Piave strada militare che raggiunge, dopo 4 km, lo spiazzo destinato al posiziona- nemiche dalla Carnia. Il progetto di massima per la strada d’accesso dal passo, la po- Seppur con tiro indiretto era in grado di colpire eventuali colonne nemiche che aves- per la valle del Frison, la Val Pesarina e il Degano-Taliamento. mento dei “medi calibri”. Un ulteriore tornante porta alla caserma del “Monte stazione per le artiglierie campali e di medio calibro, nonché per un magazzino sul sero tentato da Chiandarens di risalire il torrente Giaf e di arrivare alla Forcella Lungo la strada del Micron, sul secondo tornante, a quota m 1480 circa, fu rica- Miaron”. Panorama mozzafiato dalle Marmarole alle Tre Cime di Lavaredo, dal Tu- rovescio della posizione, risale al 1910, ma i lavori iniziarono solo nel 1911. Scodavacca (m 2043), per aggirare tutte le difese italiane dell’Oltrepiave. Ma l’im- vata una grande piazzola per diversi pezzi d’artiglieria di medio calibro, dotata di daio alle Terze e fino verso la Carnia. Ritrovo: Passo Mauria. La strada militare, lunga poco meno di 4 km, parte dal Passo della Mauria (m 1298) portanza della posizione risiedeva soprattutto nel suo dominio visivo, spaziante su un’adiacente riservetta, mentre dietro il passo stesso, a circa 400 metri, presso i DISLIVELLO e risale con pendenza costante ed ampi tornanti le falde nord del monte, fino a un vasto territorio a cavallo tra Carnia e Cadore, e sul suo stretto rapporto ottico fienili Miaron (m 1250) furono scavate nella viva roccia due gallerie comunicanti raggiungere prima lo spianamento per l’artiglieria, dotato di riservette, a quota m coi forti di M. Tudaio e Col Vidal, il Pian dei Buoi e tutte le difese complementari tra loro per mezzo di camminamenti. 400 metri. 1686, e subito dopo il ricovero che, situato più ad ovest, sul rovescio della posizio- organizzate sui colli intermedi, come Colle Audoi (m 1560), Colle Mezzarazzo (m I soldati di presidio abbandonarono la posizione prima dell’arrivo degli austriaci, DURATA ne, a quota m 1703, poteva disporre, lungo la strada d’accesso, di una galleria sca- 1544), Sasso Croera (m 1534), nonché colle forcelle presidiate di Ciadin Alto Est (m giunti il 7 novembre 1917 a Razzo, Rementera e Mauria, dove si ebbero cruenti 3-4 ore con possibilità di effettuare soste intermedie, variabili in funzione del- vata nella roccia, adibita a magazzino e deposito munizioni. 2222) e Ciadin Alto Ovest (m 2285). combattimenti tra reparti dell’XI Reggimento Bersaglieri e i Btg. Alpini “Monte l’interesse nei riguardi dei manufatti visitabili. Dalla postazione per artiglieria, prevista originariamente per medi calibri (149 G) e La sua funzione era destinata a diventare quasi esclusivamente di “appuntamento”, Assietta”, “Monte Nero” e “Tolmezzo” e le truppe della 94^ e 92^ Divisione au- DIFFICOLTÀ ridimensionata a conflitto iniziato ai soli piccoli calibri (75 A), era possibile sorve- cioè di informazione e direzione del tiro delle altre batterie della Fortezza Cadore- striaca. Escursionistico su comoda strada forestale caratterizzata da costante penden- gliare non solo il sottostante passo, ma anche la strada di Col Magnete e le diret- Maè, come dimostrato sia dall’immediato collegamento telefonico con il quale la si za, non adatta a persone con ridotte capacità motorie I BERSAGLIERI DEL MAURIA LA STRADA DEL MAURIA Nonostante i nostri comandi avessero da tempo impostato una linea “gialla”,svol- La strada del Mauria è sempre stata nei secoli passati una delle principali vie d’en- De Donà G. gentesi lungo posizioni naturalmente forti, la 4^ Armata del Gen. Di Robilant non trata e d’uscita del Cadore, anzi si può dire che nel Medioevo essa fosse la vera fu in grado di esplicare una valida resistenza nei drammatici frangenti succeduti “porta” del Friuli. anche in Cadore alla disfatta di Caporetto. Mentre il grosso della 4^ Armata, com- Per di qua passarono i Romani, come provato dal rinvenimento sul passo stesso misto a disperata popolazione civile, si concentrava sul nodo ferroviario di Calal- di alcune monete imperiali, nonché i Patriarchi di Aquileia e i loro legati, allor- zo, nella notte tra il 6 e 7 novembre 1917 le truppe austriache presero contatto con ché si recavano in visita pastorale nel Bellunese. Di qua transitavano i carri delle Istituto Geografico Militare - Aut. n. 6109 del 12.10.2005 le nostre retroguardie a Casera Razzo e al Passo della Mauria. La difesa del Passo biade importate dal Friuli, come dimostrato dal contratto steso nel 1234 fra il era stata affidata al Col. Ernesto Foglia che aveva alle sue dipendenze il 57° Btg. del Patriarca d’Aquileia Mainar- 16° Regg., il 27° Btg. dell’11° e la 7^ Comp. del 10° Bersaglieri nonché due sezio- do, conte del Tirolo e di Go- ni d’artiglieria e diverse mitragliatrici. La 94^ Divisione A.U. attaccò i nostri ber- rizia, per disciplinare tale pas- saglieri verso le ore 6 del giorno 7 novembre. Le artiglierie austriache aprirono il Bivacco Aldo e Miranda Vaccari, alla saggio di merci. Una conven- I fienili di “Mezzarazzo” tra “Col Audoi” e “Sasso Croèra”. Sono fuoco contro le nostre posizioni per proteggere l’avanzata della fanteria, favorita “Cuna del Cridola” (m.2050) raggiungibili dal Mauria oppure dalla rotabile militare che sale da zione del 1356 stabiliva poi raggiungibile dalla caserma del tra l’altro da fitti banchi di nebbia. L’assalto fu però respinto dal fuoco delle no- Lorenzago (Castello di Mirabello) attraverso i boschi di “Pecosta”. che dopo ogni nevicata spet- Miaron attraverso il sentiero stre mitragliatrici e dal fitto lancio di bombe a mano. Davanti all’inutilità dei pri- tasse a quelli di Forni “palla- attrezzato “G. Olivato” lungo i versanti mi tentativi, il nemico provvide a riorganizzare i propri reparti sotto le pendici re” la neve dalla strada fino al occidentali del Miaron e Pitocco. di Stabie, in posizione defilata al tiro delle nostre artiglierie. Procedendo quindi rio di Stabie, a quelli di Vigo al coperto, tra la fitta vegetazione e i molti anfratti rocciosi, forze austriache riu- da detto Rio fino alla fonte del scirono ad occupare Col Pioi e Col Rosolo presso Casera Doana tagliando in due Tagliamento, a quelli di Lo- e aggirando il nostro schieramento. A questo punto i nostri soldati, accerchiati, renzago il tratto restante. Nel compirono dei veri atti di valore: al Crepo delle Staipe e al Prà del Santo i bersa- 1401 passò Francesco di Car- glieri che manovravano le mitragliatrici caddero sulla propria arma dopo aver spa- rara, nel 1508 Girolamo Sa- rato fino all’ultima cartuccia. Anche i nostri pezzi di artiglieria furono messi a vorgnano con le milizie della Repubblica Veneta per venir a soccorrere il Cadore tacere mentre le truppe del Ten. Col. Edoardo Dezzani addossate alle falde del M. stretto nella morsa imperiale, mentre nel 1509 vi transitò il Principe d’Hanault, Miaron, furono sopraffatte. Presso la casa cantoniera si svolse un violento corpo certo non presago della sconfitta che lo attendeva poche miglia più in là, a Valle- a corpo e dopo una lotta cruenta, sparati gli ultimi caricatori, il Col. Foglia e la sua sella. E vi passarono pure gli Austriaci del Nugent il 4 giugno 1848, dopo aver 2^ Comp. furono circondati e catturati. I superstiti, martoriati dal fuoco delle

superato la resistenza voluta da Calvi al Passo della Morte. De Donà G. mitragliatrici nemiche, cercarono di retrocedere verso Lorenzago, lasciando sul ter- Nel 1862, forse memore delle strettoie poste alla sua avanzata nel 1848, l’Austria reno 16 morti e 80 feriti, gli austriaci ebbero invece 26 uccisi e 110 feriti. Per ono- non s’oppose alla strada nuova tra Forni e Lorenzago: essa, tracciata dall’ing. Pa- Una delle casematte in cemento realizzate sulla asperità rare la memoria di questi caduti da qualche anno c’è finalmente un segno: una latini e realizzata dall’impresa De Podestà, si segnalava per le larghe svolte e so- rocciosa di “Sasso Croèra” durante la Grande Guerra e semplice croce in ferro posta sul Col Pioi. Mentre gli alti comandi si confronta- prattutto per un bel ponte sul torrente Stabia (m 1076), che formava confine tra destinata all’appostamento di mitragliatrici. De Donà G. vano in sterili diatribe personali, piccoli uomini rimanevano al loro posto, chia- le province di Udine e Belluno. Si trattava indubbiamente di un percorso como- mati a reggere sul terreno le sorti di un’armata in disfacimento nel compimento do e suggestivo, snodato in un ambiente caratterizzato dalla scenografia del Cri- di un sacrificio ancora oggi mai riconosciuto dalla Patria. dola e del Miaron, nonché da una marea di abeti, ricercati per la loro corteccia P scura (mauron=nero). Pietro Fortunato Calvi, IL MONUMENTO AI PARTIGIANI CADUTI NEL GIUGNO 1944 Negli anni 1880, in seguito ad ulteriori, impegnativi lavori di miglioramento, l’eroe che nel maggio nei quali furono impegnati drappelli di alpini, giungeva finalmente la promo- 1848 guidò i cadorini nell’epica resistenza Correva il giugno del 1944 e la lotta partigiana aveva giocato una carta ambizio- zione a “nazionale carnica” e Venanzio De Donà nella sua “mitica” Guida del Ca- contro le truppe sa ed audace con l’aviolancio alleato sul Passo della Mauria, destinato a fornire dore del 1888 descriveva con orgoglio un’arteria che vantava casa cantoniera, stal- austriache e che al Passo di armi il movimento di liberazione lo e posta a cavalli. Mauria il 4 giugno con i suoi uomini tentò cadorino. Nella notte tra il 12 e il 13 Durante la Grande Guerra sappiamo come essa sia divenuta teatro della nostra l’estrema difesa contro le un aereo alleato sganciava diversi pa- drammatica ritirata dopo Caporetto e quindi dell’incalzante avanzata austriaca, soverchianti truppe del racadute che a causa del vento finiva- che proprio in prossimità della casa cantoniera s’imbatté in alcuni disperati co- Cap. Ramming. Villa Facheris, meglio conosciuta come “Castello Mirabello”, fatta realizzare a fine ‘800 dal sen. G. Facheris ospitò nel 1917 no distante dal campo di lancio pre- nati di resistenza italiana, il 7 novembre 1917. il gen. Cadorna e recentemente S.S. Giovanni Paolo II nelle sue parato in Valdepalù. Il recupero degli vacanze cadorine. effetti fu lungo e difficile e si protras- se per quasi 24 ore permettendo così alle truppe germaniche di organizza- 12.2 PASSO MAURIA - COL AUDOI (m. 1560) LE DIFESE DI SASSO CROERA E COL AUDOI L’altro ramo della strada saliva al Sasso Croera (m 1534), sulla cui cima furono co- re una operazione di polizia, che ini- Su questi luoghi, nell’estate del 1915, a guerra già iniziata, lo Stato Maggiore Ita- struite delle casematte in cemento con feritoie per mitragliatrici e fucilieri rivolte ziò la notte sul 13 con l’imboscata, po- DESCRIZIONE PERCORSO liano pensò di costituire una solida linea difensiva tra Sasso Croera - Colle Mezza- verso la Mauria. Altre trincee con postazioni per cannoni e mitragliatrice con riser- co sotto Lorenzago, al camion che ave- L’itinerario parte dal Passo della Mauria e si snoda lungo la strada comunale razzo - Colle Audoi per fronteggiare gli aggiramenti delle difese sul Piave per il Fri- vette furono costruite sul promontorio di “In Colle”, di fronte a Croera. Quassù, sot- va trasportato i patrioti sul Mauria che 150 metri prima del Passo si inerpica verso Stabie e Valdepalù (circa 3 km), sone, la Val Pesarina e il Degano –Tagliamento: su tale linea non solo si era tra- to l’egida dei cannoni del Tudaio e del Miaron, furono schierati in fretta e furia, nel causando la morte dei due autisti Ve- quindi al Ghirlo-Mezzarazzo e in fine sulla rotabile militare fin sul Col Audoi sportata la batteria da 75 A del Miaron, ma furono schierati anche due cannoni da bailamme del dopo-Caporetto e nel concitato e contraddittorio sovrapporsi degli or- lio Zandanel e Giacinto Bianchi. Nel per un totale di circa 6 km. Lungo il tragitto si potranno visitare i resti delle trin- 120 B, usati fino allora per l’istruzione delle truppe. Trincee vennero scavate a N.E. dini i bersaglieri del 63°Battaglione, col compito di arginare la penetrazione nemi- drammatico scontro a fuoco interve- cee e postazioni della “Linea Gialla” che nel corso della ritirata di Caporetto del del Passo della Mauria fino nella zona di Stabie. ca tra il Passo della Mauria e Col Rementera. Il pomeriggio del 7 novembre 1917 for- nuto verso le ore 10 del giorno 14, po- novembre 1917 furono teatro di cruenti scontri tra italiani ed austriaci. Ritro- Nel periodo maggio - luglio 1915 fu costruita una strada che, partendo poco so- ze congiunte della 92 e 94 Divisione a.u. investivano con grande intraprendenza e co sopra il passo, persero la vita Giu- vo: Passo Mauria. pra Lorenzago presso Villa Facheris, meglio conosciuta come Castello Mirabello, violenza le nostre difese tra la Mauria e Razzo impegnando sanguinosi combatti- seppe Gandin di Tai, Renato Frescura di Pieve, Arrigo Papazzoni di Vallesella e Pio DISLIVELLO saliva a Mezzarazzo, dove furono predisposti baraccamenti militari per alloggiare la menti a Col Pioi, al Crepo delle Staipe, al Giau dell’Orsat compiendo un vero e pro- Peis Sparin da Padola. I poveri corpi rimasero lì, abbandonati dai compagni in fu- truppa. prio accerchiamento delle nostre truppe nella zona del Passo del Landro. Qui, i no- ga e dai tedeschi e furono in seguito recuperati da don Sesto Da Prà il giovane 260 metri. Poco sopra, sul colle omonimo, dal quale si domina bene sia la zona di Vigo, sia quel- stri bersaglieri , sebbene accerchiati, si difesero con coraggio sparando fino all’ulti- parroco di Lorenzago che coraggiosamente diede loro onorata sepoltura nono- DURATA la della Mauria, fu ricavata una piazzola per un potente faro. ma cartuccia, e alla fine si arresero dopo aver lasciato sul campo 4 morti. Pure il Btg. stante il divieto dei tedeschi. 4-5 ore con possibilità di effettuare soste intermedie, variabili in funzione del- Dopo i Fienili di Mezzarazzo la strada militare si biforca: un ramo di essa si dirige Alpini “Tolmezzo”, inviato a presidiare la zona fortificata di Sasso Croera - Mezza- Lo scontro del Mauria può oggi essere considerato un insuccesso dal punto di l’interesse nei riguardi dei manufatti visitabili. verso i Fienili di Antrecolle, dove fu costruita una fontana con vasca di raccolta razzo e Col Audoi ( dove il Santo Padre ha compiuto diverse escursioni nel corso del- vista squisitamente militare, ma tale sconfitta seppe tramutarsi in un’autentica DIFFICOLTÀ dell’acqua paludosa della zona, con depuratore a carbonella, e prosegue poi verso le sue vacanze cadorine), rimase isolato, privo di ordini ed infine costretto ad ar- bandiera: molti giovani cadorini, rimasti fino allora alla finestra, capirono che la Escursionistico su comoda strada forestale caratterizzata da costante penden- Col Audoi (m 1560). Vennero scavate inoltre varie trincee, sia sul costone di Antre- rendersi. In Valdirave e sulle Staipe furono trovati nel primo dopoguerra alcuni ca- resistenza stava facendo sul serio e cominciarono ad arruolarsi numerosi. Prova za, adatta a persone con ridotte capacità motorie solamente nel tratto iniziale colle, sia sul versante Sud di Col Audoi, sulla sommità del quale furono create del- daveri abbandonati, anche a distanza di alcuni anni da quei feroci combattimenti, ne è che il Distaccamento nel giro di due mesi si trasformò in Brigata, organiz- fino a Stabie. le piazzole per artiglieria con relativa adiacente galleria-magazzino munizioni. ma il numero esatto dei caduti, feriti e prigionieri non poté mai essere calcolato. zata su tre battaglioni, con oltre 300 uomini. gnatori, potrà guidare potrà l’uscita. gnatori, -accompa- storici laloro conoscenza dichi, daparte lafacilitàd’accesso, storico, dalpuntosentatività divista proposti sonostatisceltiGli itinerari tenendo pr alcunideiqualirealizzabili anche con dapersone capacitàmotorie. ridotte coltà, Per ilvasto con pubblico lavisita lescolaresche eper sisonocosì ediffi- percorsi individuati lunghezza divaria imparare. conoscere, adosservare, insegnando lezza delpaesaggio aumentanolasuggestioneebel- sopravvissute alloscorrere deltempo, Le mesi dilotta, tracce di29lunghissimi vicende etragiche hanno fatto alleterribili dascenario che splendidiedaffascinanti, È intento fondamentaledelprogetto farconoscere nuove alle iluoghi, generazioni Caserma alMonteMiaron. rnai “... Frontali: come dice ilSottotenente Medico Gino Questo ricordare per nonèunevento che dimenticato laguerra eche, eserciti contrapposti. daisoldatidegli alfronte adoltre 2000metri lavita vissuta eledifficoltà diunavita no” di “toccare con attraverso ma- difacileaccesso, itinerari come proprie ricerche delle risultato –offre lapossibilità, illavoro delComitato Tecnico eScientifico esivolge, delProgetto Interreg – IIIche ora A questo èstato volto, dipace. Memorie persentieri diguerra avventura. mastraordinaria sta tragica, pernon laMontagna, riscoprire per storica La memoria ilfuoconemico anchesotto pernecessitàdiguerra nuovediMontagna aperte vengono vie Alcune alpinisti. presto inprovetti reclute sitrasformano maanchelepiùgiovani lo sivedonoeccellere ipiùesperti, “... eAp eoopoii o ood igl,maanchedi disingoli, nonsolo le Alpi vedonoprodigi,

De Donà G. non è una parentesi che possiamo affrettarci a chiudere per tornare al discorso diprima... non èunaparentesi chepossiamoaffrettarciachiudere aldiscorso pertornare Appuntamento del M. Miaron. esenti alcune caratteristiche fondamentaliqualilaloroesenti alcunecaratteristiche rappre- legate sulfronte Guerra allaGrande dolomitico. rseptule ipooi iitr opgi.Enonso- diintere compagnie. diplotoni, pattuglie, grosse ietcr,perconoscere uominiche que- vissero gli dimenticare, I l

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Cominciò quindi un lento stillicidio di prelevamenti che finirono coll’indebolire l’in- Cominciò quindi un lento stillicidio di prelevamenti che finirono e col ridurla tera struttura, inizialmente affidata al comando del Gen. G. Venturi, tensione stra- in cattive condizioni di efficienza materiale, oltre che di inadeguata tegica e tattica. Comandata nei frenetici giorni del dopo Caporetto dal Gen. A. Marocco, la fortez- za non venne mai investita di una funzione chiara ed univoca, sottostando spes- so alle diverse e fluttuanti concezioni del Capo di S.M, del C.te la IV Armata (Gen. (Gen. S. Piacentini). M.N. di Robilant), del C.te del I Corpo d’Armata Essa fu abbandonata anzitempo con limitati danneggiamenti alle strutture, senza poter sviluppare un’adeguata azione di fuoco prima e durante i disperati conati Boite. difensivi delle nostre truppe in Centro Cadore e Val i De Donà G. Donà De In copertina:lapidepressolacasermadelMonteMiaron. oriaet rgto OUIËMNAAAODN - COMUNITËVia IVNovembre, 2-32021Agordo(BL)Italia MONTANA AGORDINA Coordinamento progetto: 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 INDICE DEIPERCORSI 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Zona monumentale dellaMarmolada Malga Ciapèla-OmbrettadiMarmolada aSerauta -Marmolada Museo storico Col DaDaut- Toront Cima Lana-AgaiePalla Cima Lana-CostoneCastelloSellaSief Variante ColdelaRoda Ciadinéi -SellaSief Da CimaLanaaiCiadiniéi Cima Sief-ColdiLana Sella Sief-Cima -SelladelSief Posizione “Edelweiss” Valle delleBaracche diMisurina Cristallino BosieMontePiana A. Rif. -MontePiana Misurina Giro delColdiMezzo Croda dell’Arghena aiPianidiLavaredo Quota “2385” Forcella Lavaredo MARMOLADA 18 17 20 19 Eingriffe der Wiederinstandsetzung und Valorisierung in den Gebieten des Erinnerungsparks des Gebieten den in Valorisierung und Wiederinstandsetzung der Eingriffe Cannone da 149 in Cannone da postazione (arch. Biblioteca Storica Cadorina - Vigo). 14 9 12 10 15 . I LUOGHIDELLAGRANDEGUERRAINPROVINCIA DIBELLUNO 13 Interventi direcuperoInterventi evalorizzazione neiterritoridelParco dellaMemoria DIE ORTE DES ERSTEN WELTKRIEGES IN DER PROVINZ BELLUNO PROVINZ DER IN WELTKRIEGES ERSTEN DES ORTE DIE 11 16 40 Von derE.U.UnterstützesProjektMittelsEuropäischerWärungsfondszurRegionalenEntwicklung e.0039043762390-Fax [email protected]. Project co-financedbytheEuropeanUnionthroughFoundforRegionalDevelopmen Gemeinschaftsinitiative InterregIIIAItalien-Österreich2000-2006-Projekt(Cod.VEN222001) AGORDO Progetto cofinanziatodall’UnioneEuropeamedianteFondoEuropeodiSviluppoRegionale Iniziativa ComunitariaInterregIIIAItalia-Austria2000-2006-Progetto(Cod.VEN222001) 39 Community InitiativeInterregIIIAItalia-Austria2000-2006-Project(Cod.VEN222001) GREAT WAR SITES IN THE PROVINCE OF BELLUNO OF PROVINCE THE IN SITES WAR GREAT Preservation and promotion of the areas in the Memorial Park Memorial the in areas the of promotion and Preservation CORTINA D’AMPEZZO 38 ZOLDO del 1916) o, sempre più spes- del 1916) 37 36 34 Fortezza Cadore-Maè 8 33 7 PIEVE DICADORE 35 6 5 2 4 31 3 32 Strafexpedition 1 40 39 38 37 36 35 34 33 32 31 30 29 28 27 26 25 24 23 22 21 30 29 AURONZO DICADORE Batteria Listolade Batteria Tagliata diSanMartino Col deSaléra -MontePunta Spiz Zuel Col Pradamio Monte Rite Vodo -BeccodiCuzze (AccessoB) Vodo -BeccodiCuzze (AccessoA) Anna-LaGlories Col S. Piandell’Antro Forte Monte Tranego Col Forte Vaccher Castello Batteria MonteRicco Forte Anello deiColli Col Vidal P.so -ColAudoi Mauria Miaron P.so -M. Mauria Monte Tudaio Col Ciampon 27 28 25 26 22 21 23 24 so con l’andare del tempo, a doviziosa riserva di uomini, cannoni, mitragliatrici, granate e materiali vari da dirottare verso le esigenze del fronte, soprattutto giulio. tutto sul Cadore e sulla Val Maè, fu adottata e comunemente usata per l’intera du- Maè, fu adottata e comunemente tutto sul Cadore e sulla Val rata del primo conflitto mondiale la dizione di di 73 ufficiali, 4000 Allo scoppio però della guerra siffatto apparato difensivo, forte si palesò inutile e uomini di truppa e 92 cannoni, con notevoli riserve e munizioni, non in grado di incidere attivamente sulle operazioni in corso sulla linea di fronte, dove non arrivava la gittata dei suoi cannoni. Le nostre truppe della IV Armata (C.te Gen. L. Nava prima, Gen. M.N. di Robilant poi) poterono contare su tali forti solo come patrimonio difensivo nell’eventualità di cedimento inopinato del fronte (si pen- si per esempio alle contingenze della DISTRIBUZIONE GRATUITA 10

A. Fornari 9 8 7 6 5 4 3 2 1 I LUOGHIDELLAGRANDEGUERRAINPROVINCIA DIBELLUNO Interventi di recupero e valorizzazione nei territori delParco direcuperoevalorizzazioneInterventi neiterritori dellaMemoria , scel- Storia edescrizionedeiluoghidellaGrandeGuerra Il Passo della Il Passo 1920 Mauria nel (racc. Teza). appuntamen- 12.2 12.1 SECONDA LINEAFORTI DELCENTRO CADORE Col Pradamio PASSO MAURIA -COLAUDOI MIARON PASSO MAURIA -M. sopra la strada Longarone-Zoldo. Per appostamento m 1700) (m. m 1560) (m. in grado di dirigere, tramite collegamenti telefonici ed ottici, l’azione dei canno- 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 indicare l’estensione di siffatto apparato difensivo e la sua azione diretta soprat- delle valli sottostanti. Le guarnigioni di circa 300-500 uomini disponevano di rico- delle valli sottostanti. Le guarnigioni di circa 300-500 uomini la completa operati- veri, pozzi, dotazioni e scorte per mesi, cosicché era prevista vità anche in caso di condizioni meteorologiche del tutto avverse. dunque a costituirsi un complesso e singolare reticolato fortificatorio, com- Venne prendente i vecchi impianti di Pieve, declassati ben presto a magazzini e prigioni, ed i nuovi forti d’alta quota, con due estreme propaggini, individuate rispettiva- mente sul M.Miaron, sopra il passo della Mauria, dove fu realizzato un to contro le provenienze dalla Carnia, e a ni del forte di M.Tudaio to per la realizzazione di un Col Piccolo ro cosìcostruitideipotentiforticorazzati,eprecisamentedue zioni particolarmenteutiliperbatterelesottostantiviedicomunicazione.Venne- Orientale egliIspettoratidiArtiglieriaGenio,furonoindividuatealcuneposi- sta, ilMinistrodellaGuerraSpingardi,CapodiS.M.Pollio, l’UfficioScacchiere zionale. Dopolunghediatribetecniche,cuiparteciparonoancheS.A.R.ilDucad’Ao- strategici, ilCadoreritornòinprimopianonellaconcezionestrategicadifensivana- Solo apartiredal1904,conl’arrivodialtrifondiegraziealfiorirenuovistudi turazioni. sti impiantilerisorsefinanziarienecessariepertempestiviadeguamentieristrut- economica soffertadall’ItaliadopoilfallimentodiAdua(1896),chestornòdaque- alla finedelsecoloelaloroultimazionecoinciseconprofondacrisimoraleed ben prestoobsoleteallalucedeigrandiprogressiossidionaliverificatisiinEuropa quasi medievali(fossato,pontelevatoio,caditoie,ecc.),essefinironocolrisultare bosco, diproteggereconvenientementelebocchedafuoco.Costruiteconcriteri le alturecircostantienoningrado,collelorotraversecavebenindividuabilinel Si trattavaperaltrodicostruzioniinmuraturaordinaria,facilmentedominabilidal- austriaca versoVerona eillagodiGarda. l’Isonzo, fatalmenteespostaadunoscontatoaggiramentoinseguitooffensiva 1866 sipalesavacomeassillanteremoraperogninostraoffensivainFriuliesul- una rapidapenetrazioneindirezioneovestquelpericoloso nizzarsi perpuntarepoiallavoltadiFranzenfeste(Fortezza).Ciòtagliarecon zona diPieveappunto,incuiuncorpod’armatapotesseconvenientementeorga- troffensivo, essendoadessodevolutal’assicurazionediunospazioprotetto,la Il compitoprecipuoditale plesso, volgevalesue4-8bocchedafuocoversolaVal Boite. Se ifortidi e venivainoltreavvaloratadall’eroicaresistenzaorganizzatadaP.F. Calvinel1848. NOTIZIE GENERALI tivamente su calibro versoDomeggeel’Oltrepiave,ilfortedi veri alpinisu ( presso PieveeTai diCadore,contuttaunaseriestradeaccessoecintura di Cadore Fu cosìcompletato,trail1882e1896,cosiddetto voli sbocchiversoLongaroneeBelluno. dal CentroCadore,siadallaVal Ansiei,primachequestepotesserotrovareage- arretrata, pressoPieveeTai diCadore,percontrollarelepenetrazioninemichesia Successivamente, versoil1880,sipreferìconcepirelosbarramentoinzonapiù sottostante stradaedinparticolareilnodonevralgicodi campagna conrelativastradad’accessosulfrontedigola,mirantiabatterela ve, ColTagliardo, ColCiampon di VigoCadore.Qui,adun’altitudinecirca1000 metri( nerali PianelleCosenz,andòsviluppandosiunaseriedimodestedifesesuicolli Dopo l’annessionedelVeneto alRegnod’Italia,perimpulsosoprattuttodeiGe- grado diassicurarelaresistenzadelcentroCadoreedellasua individuato nella le, poichéneisecoliprecedentilaSerenissimaRepubblicadiVenezia avevagià La strategiadifensivadifine‘800inCadoreriposavasuunatradizionemedieva- LA FORTEZZA melico. no aconvogliarsituttelesupposteprovenienzenemichedallaVal Ansieiedal Co- Pozzale-M.Tranego, Costapiana-S.Dionisio,S.Anna-ColMaò , checomprendevaifortidi Caserma di Monte Miaron. presso Vigoea Batteria Castello

M.Tudaio

Pian deiBuoi “CADORE-MAÈ” De Donà G. Donà De Chiusa diVenas , o Vidal Col tsiW uiz .DeDonà) Musizza-G. (testi W. campo e a Pian dell’Antro ) furonocostruitedellepostazionipercannonida e Val Inferna, Monte Ricco e non eraesclusivamentedifensivo,bensìpurecon- e nella M. Rite Batteria Castello,MonteRicco Chiusa diLozzo . Tali realizzazionirispondevanoallateo- presso Venas, etre nei pressidiCaseraRazzo. puntavano ilorocannonidimedio Col Vaccher Campo trinceratodiPieve due baluardidifensiviin Treponti cuneo allora imperante in Europa e patrocinata in Italia dal Gen. E. , moltovastoecom- ), nonchéconirico- Col Piccolo,Ri- CONTINUA “opere alte” trentino chedal , doveveniva- “opere basse” capitale e Col Vaccher , rispet- Pieve, dei forti corazzati a Rocchi: serviti spesso da strade d’accesso ardite e costose, frutto del lavoro di Rocchi: serviti spesso da strade d’accesso ardite e costose, frutto civili, erano impo- migliaia di soldati del Genio, ma anche di impresari e manovali mod. Armstrong in stati su batterie in cemento armato dotate di cupole girevoli acciaio-nichelio per cannoni da 149 A, atti a colpire obiettivi fino a 14 chilometri di distanza e virtualmente refrattari a qualsiasi offesa nemica. Ogni batteria coraz- zata era poi sussidiata da una serie di caserme, depositi, laboratori scavati nella roccia sottostante ed in grado, tramite replicate cinte difensive, osservatori com- plementari e difese accessorie, per lo più in caverna, di assicurare l’impermeabi- lità dell’intero forte nei confronti di ogni possibile attacco nemico, garantendo il suo funzionamento ad oltranza, perfino in caso di completa occupazione nemica ria 13.1 COL VIDAL (m. 1800) IL FORTE DI COL VIDAL sistemi di lavoro e di amministrazione dei lavori della strada e del forte, venne sot- La carrabile continua per altri 400 metri ed arriva fino ad una seconda caserma, L’impianto fortificatorio fu costruito all’inizio del ‘900 dal Genio italiano sul Pian dei toposto ad inchiesta e perfino rinchiuso in carcere a Belluno. Dopo un lungo pro- scavata tutta nella viva roccia che all’epoca era dotata di vasche sotterranee, ser- DESCRIZIONE PERCORSO Buoi, sopra Lozzo di Cadore, per dar protezione all’opera bassa di Col Piccolo (Vigo di cesso, alla fine del quale venne assolto, il Pecco poté continuare la sua carriera mi- vizi igienici e locali adibiti a ricovero truppe, deposito e laboratori. Attraverso una Il forte di Col Vidal, in sinergia coi forti di Col Piccolo e M. Tudaio, doveva bloc- Cadore) e battere la zona di Danta e gli sbocchi della Val Piova e della Mauria. litare, ma intanto i lavori del Vidal erano stati affidati ad un altro Direttore, il Magg. rampa in salita, lunga più di 100 metri, era collegata direttamente colla soprastan- care eventuali penetrazioni austriache dalla Val Ansiei o dal Comelico. Le sue im- Uno studio comparativo trasmesso dal V Corpo d’Armata nel gennaio 1909 conclu- Bianchi. te batteria. ponenti rovine si possono raggiungere percorrendo i 18 km della rotabile mili- deva che dalla posizione di Col Vidal era consentito raggiungere maggiori e più este- Nel 1914 l’intero forte era completato e nell’estate di quello stesso anno si poteva Anche sul Vidal furono predisposte delle postazioni in caverna per medi calibri a tare che da Lozzo di Cadore porta all’altipiano dei Buoi. Ritrovo: Lozzo di Ca- si obiettivi, cosicché fu deciso di dar corso immediatamente al progetto della stra- provvedere al suo armamento, ultimato nel mese di ottobre. quota leggermente più bassa rispetto alla batteria e distanti da essa circa 250 dore per Pian dei Buoi - località Sora Crepa, con vettura o idonea navetta. da Lozzo – Col Cervera – Col Vidal, ultimata solo nell’ottobre del 1914. L’elemento principale era costituito dalla batteria corazzata in calcestruzzo con i metri in direzione est. DISLIVELLO L’arteria, detta comunemente dalla popolazione “Strada del Genio”, porta da Lozzo quattro pozzi nei quali erano ospitati altrettanti cannoni da 149 A con copertura pe- Per difendere il forte da ogni possibile attacco nemico, venne organizzata su di Cadore (m 753) fino a Col Vidal (m 1880), con una lunghezza di circa 18 chilo- sante (cupole Armstrong), del peso di 180 quintali. tutto l’altopiano dei Buoi una complessa rete di difese complementari, con mol- 1127 metri. metri, un dislivello di 1127 metri e con una pendenza massima del 12-13%. Essa Lasciata la vettura presso la caserma di “Sora Crepa” si percorre la strada militare ti osservatori, trincee, postazioni e sentieri. Al 24 maggio 1915 il forte di Col DURATA risale prima verso ovest con molti tornanti la zona di Roncole, Larcede, Pecol e Cam- verso la località di “Quoilo” quindi superata una galleria si giunge a “Sora Mizzoi” Vidal e le varie posizioni sparse su Pian dei Buoi erano presidiati da circa 5000 5-6 ore con possibilità di visita al forte oppure le varie installazioni militari po di Croce e, una volta aggirata l’orrida frana di “Mizzoi”, da “Sora Crepa” punta quindi dopo circa 3 km a “Pian del Formai” dove ci si imbatte nei ruderi della sta- uomini. dell’altopiano. con andamento quasi rettilineo verso il forte, attraversando le falde di Col Cervera zione d’arrivo della teleferica del forte che saliva dalla località “Le Spesse”, costrui- Tagliato fuori dal vivo delle operazioni, nelle tragiche circostanze del dopo-Capo- DIFFICOLTÀ e “Pian del Formai”. ta nel 1911 sotto il controllo dell’ing. F. Benedetto della casa Brown – Boveri di retto rimase pressoché inattivo, e il giorno 7 novembre 1917 le truppe di presidio Escursionismo adatto anche a persone con ridotte capacità motorie, per lunghi Il progetto di massima del forte fu steso nell’estate del 1909, mentre quello tecni- Zurigo per agevolare l’attività sull’altopiano. lo abbandonarono. tratti idoneo anche a carrozzine. co esecutivo venne trasmesso nel 1910 al Ministero, che stanziò per i lavori la som- La prima costruzione in cui ci si imbatte però una volta arrivati di fronte al forte, è La batteria fu fatta saltare dagli austriaci alle ore 11.45 del 21 ottobre 1918, con ma di L. 400.000. la vasta caserma detta del “Vidal Basso” e tutto attorno sparsi i resti dei vari ma- notevole anticipo sull’effettiva ritirata dal Cadore, condividendo l’identica sorte di Nel 1911 però il Direttore dei lavori Pecco, implicato in pesanti accuse relative ai gazzini e della “Villa del Capitano”, l’edificio che ospitava gli ufficiali. tutti gli altri impianti della Fortezza Cadore-Maè. LE CASERE DEL PIAN DEI BUOI

“La Monte di Sovergna” è da sempre la montagna pascoliva di Lozzo, ed il nome I RICOVERI ALPINI DEL SOVERGNA indicava originariamente la zona intorno alla “Malga delle Armente”: esso, este- so col tempo a tutto l’altopiano, viene oggi generalmente sostituito dal toponi- Allorché il Cap. di S.M. G. Perrucchetti lanciò nel 1872 l’idea del corpo degli Al- mo “Pian dei Buoi”.Anche se un’inveterata tradizione pretende che a donare que- pini, forse nemmeno immaginava quanto la nuova istituzione avrebbe inciso sta nostra “Monte” a Lozzo fosse una “Savorgnana” (o “Savorgnan”), risulta ac- sulla storia italiana prossima ventura. Fin dal 23 marzo 1873 era stata stanziata a certato che fino al 1188 essa appartenne ad Auronzo e che in tale anno fu data Pieve di Cadore (località Pecol) la 14^ cp Alpini che, formata originariamente da 250 uomini (Cap. De Vecchi), diede vita poi nel 1877 al 27° Btg. “Cadore”,com-

De Donà G. posto dalle cp. 67^ e 68^ a Pieve e poi ad Auronzo. De Donà G. Quando ancora cupole corazzate e medi calibri erano lontani da venire e sulle P montagne tuonava il modesto cannone da campagna, per favorire le esercitazio- ni estive e invernali degli Alpini e per impiantare un’efficace rete logistica e di osservatori in caso di guerra, furono ideati e costruiti tre manufatti nella regio- ne di Pian dei Buoi, allora più nota sotto la dizione “Altopiano di Sovergna”, ed uno sopra Forcella Losco, nei pressi dell’altopiano di Casera Razzo. La caserma di “Sora Crepa”, voluta per dar ricovero a 250 uomini, fu P realizzata nel 1913 dall’impresa Francesco Chiamulera, che fece A partire dal 1890 furono realizzati ai piedi delle Marmarole 3 ricoveri, e preci- alloggiare gli operai nei fienili vicini. Durante la seconda guerra samente uno sulle pendici orientali del Ciastelin (m1969), un’altro su Col Cer- mondiale, nel settembre 1944 fu utilizzata dai partigiani della “Calvi” CIPPO DEL SOLDATO BOF vera, sull’orlo est dell’altopiano (m 1920), e l’ultimo poco più a nord (m 1789), per custodire i militari tedeschi catturati nelle azioni di guerriglia. Vittore Bof d’anni 22, da sul Col Vidal. Tutti furono im- Seren del Grappa (Feltre), era uno dei 140 zappatori prontati agli stessi criteri, per cui ai lozzesi in cambio di “Lareto”, zona comprendente tra l’altro i colli di Villapic- alpini impiegati nella consistevano in edifici in mura- primavera del 1891 nella tura con solo pianoterra, nel cola e di Villagrande. realizzazione del ricovero Sull’altipiano esisteva una secolare attività silvo-pastorale che era incentrata su di Col Cervera. Il 22 agosto quale erano ricavati un vano per numerose “federe” o “casere”, alcune delle quali oggi risultano abbandonate e ri- morì colpito da un fulmine gli ufficiali, un vano per la trup- mentre riposava sotto una pa, una cucina, due magazzini dotte allo stato di malinconici ruderi. La “Casera delle Armente”, ancora oggi tenda ed i compagni per utilizzata, è la più capiente ed antica, erede di quelle primitive “federe”, ovvero ricordarlo gli eressero il per le provviste e le munizioni, ricoveri per le pecore, di cui si parla nei Laudi di Lozzo del 1444. Alla fine del cippo sul “Pian del Formai”. nonché una stalla. secolo scorso conobbe il suo periodo migliore, risultando addirittura insuffi- Il presidio per ciascuno di essi ciente ad ospitare tutti gli animali. Nel 1884, anno della “prima latteria sociale, Ricovero di Col Cervera. poteva variare da 50 a 100 uomi- Lozzo contava 563 bovini e 642 animali minuti (capre e pecore), gran parte dei ni ed in caso di guerra tutti si quali alpeggiava nei pressi della nostra casera, sui prati di “Polget”,“Col Cerve- prestavano ad alloggiare le truppe destinate all’occupazione di tale zona. In tem- ra”,“Sora Mizzoi” e “Sopra Crepa”. La “Casera Confin”, destinata alle vacche, era po di pace venivano peraltro spesso usati per gli accampamenti delle manovre del- anch’essa molto antica, costruita secondo le consuetudini dei tempi passati, con le compagnie di Alpini distaccate ad Auronzo e Pieve. Dalle posizioni in cui essi si trovavano era possibile dominare tutto l’altopiano e una grande tettoia in “tondini” di legno, a forma di ferro di cavallo e con annes- LA CHIESETTA DELLA MADONNA so ricovero in muratura per i pastori e per la lavorazione del formaggio. La “Ca- DEL CIAREIDO si disponeva di un eccellente colpo d’occhio verso Misurina e il Comelico. Dal De Donà G. sera di Valdacene”,sfruttata un tempo per la rotazione del bestiame insieme a “Ca- Realizzata dal Gruppo ANA di ricovero di Col Cervèra si poteva per di più sorvegliare le nostre fortificazioni di sera Confin”, era destinata alle manze, e così pure la “Casera di Campiviéi”, più LA TELEFERICA DEL FORTE. Realizzata nel 1911 Lozzo di C. nel 1969 fu benedetta Pieve, favoriti in questo da una singolare torre d’osservazione in legno costruita dagli ingegneri Tessarotto e Quaglio per il nel 1970 dal Vescovo Gioacchino appositamente nelle immediate adiacenze. Dei 3 ricoveri sopravvive oggi solo il bassa e distaccata in direzione est, rifatta a nuovo nel 1955. trasporto dei materiali, aveva la stazione di Muccin. Ogni anno, la prima Il vecchio casolare “di Forcella Bassa” serviva invece di ricovero alle “tore” du- partenza poco sopra Lozzo in loc. “Le Spesse” e domenica di luglio, viene rinato Rifugio “Ciareido”,annidato come un’aquila sotto Forcella S. Pietro e For- rante la monticazione estiva e per ospizio dei pastori durante il pascolo. Grande dagli 860 metri della base saliva ai m.1841 del celebrata una S. messa in onore cella S. Lorenzo o, se si preferisce, quasi radicato sul masso roccioso, con cui “Pian del Formai”. Durante il conflitto, delle “Penne Mozze”, una sembra far corpo unico contro le offese della natura e degli uomini. importanza ebbe anche la “Casera delle Pecore”, posta sotto Col dei Buoi ed ab- specialmente in inverno, costituiva l’unica via di cerimonia suggestiva e molto battuta più di 25 anni fa. La sua fama riposa proprio sull’importanza che l’alle- approvvigionamento per il presidio del forte. sentita dalla popolazione locale. Un’occasione in più dunque per battere sentieri tranquilli ed affascinanti, sulle vamento ovino ha sempre avuto nella storia di Lozzo fino agli anni ‘50 del seco- orme dell’ineffabile logica militare di un secolo fa e alla conquista di panorami e lo scorso. A Pian dei Buoi pecore e capre trascorrevano all’alpeggio circa 4 mesi scorci impagabili, e comunque mai inflazionati, all’ombra delle Marmarole. e ai primi di ottobre ritornavano al paese per le operazioni di spartizione del greg- Istituto Geografico Militare - Aut. n. 6109 del 12.10.2005 ge tra i legittimi proprietari, effettuate nella vecchia Piazza Da Rin. ANELLO DEI COLLI Il sentiero poi si inerpica e percorre il lato nord di Col Cervera, portando in circa 10 to come abbeveratoio per il bestiame. Sul terreno sono visibili i terrapieni con i ba- L’Anello dei Colli è uno dei 15 percorsi creati dalla sezione di Lozzo del Club Alpino minuti sul piano dove sorgeva il ricovero militare realizzato dagli alpini nel 1891 e samenti delle baracche che ospitarono durante i lavori centinaia di operai e poi nel Italiano, che compongono gli “Anelli e Vie di Lozzo di Cadore”. andato distrutto da un incendio nel 1907: di esso rimane solamente un frammento corso della guerra i militari addetti ai lavori di rafforzamento dell’intero com- Dopo essere partiti da Piazza IV novembre a Lozzo e aver percorso la carrabile mi- della lapide che era posta sopra l’entrata. Lo sguardo spazia libero sui pascoli del- prensorio. 13.2 ANELLO DEI COLLI litare (Strada del Genio), tutta asfaltata tranne l’ultimo dei 14 km, fino alla località l’altipiano dei Buoi e sul forte di Col Vidal, nonché sulle più belle vette dolomiti- Il primo manufatto che incontriamo è la grande caserma del “Vidal Basso”, con nei di Soracrepa, si può lasciare la vettura presso i posteggi di Ciareido (250 posti), che: Ciareido, Tre Cime di Lavaredo, Croda dei Toni, Popera, la Cresta di Confine, la pressi i ruderi dei “Magazzini del genio” e della “Villa del Capitano”. Seguendo DESCRIZIONE PERCORSO Pellegrini (6 posti) o Casera delle Armente (30 posti). Va ricordato peraltro che il traf- catena Tudaio-Brentoni, il gruppo del Cridola… poi la carrabile militare si giunge di fronte alla caserma del “Vidal Alto” e, con L’itinerario permette di visitare un’interessante serie di apprestamenti militari fico nei mesi di luglio ed agosto è regolato da ordinanza comunale, che prevede ora- Nelle immediate vicinanze si possono osservare alcuni manufatti della Grande Guer- un ulteriore tornante, alle piastre deflagrate della batteria corazzata, il cuore del complementari al forte di Col Vidal e realizzati nel periodo 1890-1917 per con- ri specifici per salita e discesa: è opportuno quindi informarsi per tempo e fare at- ra come riservette in caverna, osservatori e trincee. forte. trollare tutti gli accessi all’Altopiano dei Buoi. Ritrovo: a Lozzo di Cadore, in Piaz- tenzione agli avvisi apposti sul percorso. Proseguendo ancora si scende lungo la strada militare oggi ripristinata con i fondi Una strada laterale permette inoltre di raggiungere in circa 15 minuti le grandi za IV novembre, all’inizio della strada militare che sale a Pian dei Buoi, oppure L’escursione lungo L’Anello dei Colli (segnavia n. 33, colori bianco-verde) inizia presso Interreg, e, costeggiando due riservette, si arriva fin presso il grande spianamento cannoniere in caverna della Batteria di Col Ciavalon, volute quale alternativa al for- in località “Bivio Pellegrini”, a quota m 1820 circa. il Bivio Pellegrini (m 1820) e si sviluppa inizialmente in direzione sud sulla vecchia stra- che durante il conflitto ospitava le “Scuderie di Cervera”. Aggirato un modesto col- te in caso di una sua distruzione. DISLIVELLO da militare di Val da Porte, cui segue, dopo un centinaio di metri, una netta deviazio- le, l’itinerario ci conduce al Pian del Formai, ai ruderi della stazione d’arrivo della Per il ritorno l’itinerario proposto segue il sentiero che corre sul tracciato dell’ac- 1100 metri circa da Lozzo. ne verso est (variante anello 33). Qui è già possibile imbattersi in una postazione per teleferica del Forte e alla postazione antiaerea guardata dal cippo che ricorda il quedotto del forte, quindi bisogna attraversare tutto il piazzale di fronte alla ca- cannoni di piccolo calibro (75 Krupp), con osservatorio e riservette in caverna riporta- giovane “zappatore” Vittore Bof, morto nell’agosto 1891, colpito da un fulmine men- serma del “Vidal Basso” per poi immettersi sul percorso che, piegando in direzio- DURATA ti alla luce durante i recenti lavori Interreg. Da questa posizione i militari tenevano sot- tre dormiva sotto la tenda. ne ovest porta, dopo un chilometro, ad incrociare la strada di “Somòl”, fino a 4-5 ore per l’escursione a piedi, a seconda dell’interesse nei riguardi dei singoli to controllo tutta la zona di Col dei Buoi e i relativi accessi all’altipiano da nord. Dal cippo si prosegue verso Col Vidal (nord-est) e dopo circa 100 metri chi lo desi- giungere, dopo 10 minuti di sostanziale falsopiano, alle “Casere delle Armente”. manufatti visitabili, cui vanno aggiunte 2 ore circa per salita e discesa con mez- Tornati sull’anello 33, si prosegue incontrando una baita, quindi ancora avanti giun- dera può fare una breve deviazione a sinistra (50 metri) per visitare una postazio- L’itinerario quindi risale verso il “Lago delle Sepolture”, una caratteristica torbiera zo proprio. gendo fin sopra la “Strada del Genio”, nel tratto caratterizzato dalla grande galleria ne per mitragliatrice interamente scavata nella roccia, attraverso la quale si pote- di piccole dimensioni. In fine l’ultimo tratto in piano, che in 15 minuti circa, ci ri- DIFFICOLTÀ di “Quoilo”. Da questo punto l’itinerario prosegue in direzione nord-est e attraver- vano colpire d’infilata eventuali assalitori. porta al punto di partenza di “Bivio Pellegrini”. Percorso turistico non adatto a persone con ridotte capacità motorie. sa a mezzacosta le pendici sud del colle di “Mizzoi”, fino a sfiorare la militare nel- Il sentiero continua attraverso il bosco di “Ciadìn” fino ad entrare nel perimetro del Per maggiori informazioni contattate il CAI di Lozzo o visitate il sito www.anti- PUNTO DI RIFERIMENTO E RISTORO: Rifugio C.A.I. “Ciareido” (m 1969) l’ansa della “Forzeluta”. Bellissimo da qui il panorama verso l’Oltrepiave. forte, passando accanto al “Lago Morto”, che durante la stagione estiva è attrezza- chisentieri.org. gnatori, potrà guidare potrà l’uscita. gnatori, -accompa- storici laloro conoscenza dichi, daparte lafacilitàd’accesso, storico, dalpuntosentatività divista proposti sonostatisceltiGli itinerari tenendo pr alcunideiqualirealizzabili anche con dapersone capacitàmotorie. ridotte coltà, Per ilvasto con pubblico lavisita lescolaresche eper sisonocosì ediffi- percorsi individuati lunghezza divaria imparare. conoscere, adosservare, insegnando lezza delpaesaggio aumentanolasuggestioneebel- sopravvissute alloscorrere deltempo, Le mesi dilotta, tracce di29lunghissimi vicende etragiche hanno fatto alleterribili dascenario che splendidiedaffascinanti, È intento fondamentaledelprogetto farconoscere nuove alle iluoghi, generazioni Ruderi delfortesullosfondoleTre cimediLavaredo. rnai “... Frontali: come dice ilSottotenente Medico Gino Questo ricordare per nonèunevento che dimenticato laguerra eche, eserciti contrapposti. daisoldatidegli alfronte adoltre 2000metri lavita vissuta eledifficoltà diunavita no” di “toccare con attraverso ma- difacileaccesso, itinerari come proprie ricerche delle risultato –offre lapossibilità, illavoro delComitato Tecnico eScientifico esivolge, delProgetto Interreg – IIIche ora A questo èstato volto, dipace. Memorie persentieri diguerra avventura. mastraordinaria sta tragica, pernon laMontagna, riscoprire per storica La memoria ilfuoconemico anchesotto pernecessitàdiguerra nuovediMontagna aperte vengono vie Alcune alpinisti. presto inprovetti reclute sitrasformano maanchelepiùgiovani lo sivedonoeccellere ipiùesperti, “... eAp eoopoii o ood igl,maanchedi disingoli, nonsolo le Alpi vedonoprodigi,

De Donà G. non è una parentesi che possiamo affrettarci a chiudere per tornare al discorso diprima... non èunaparentesi chepossiamoaffrettarciachiudere aldiscorso pertornare

Caserma del Vidal “Alto”. De Donà G. Donà De esenti alcune caratteristiche fondamentaliqualilaloroesenti alcunecaratteristiche rappre- legate sulfronte Guerra allaGrande dolomitico. rseptule ipooi iitr opgi.Enonso- diintere compagnie. diplotoni, pattuglie, grosse ietcr,perconoscere uominiche que- vissero gli dimenticare, I l

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n T z e i c a n t i o c r o Cominciò quindi un lento stillicidio di prelevamenti che finirono coll’indebolire l’in- Cominciò quindi un lento stillicidio di prelevamenti che finirono e col ridurla tera struttura, inizialmente affidata al comando del Gen. G. Venturi, tensione stra- in cattive condizioni di efficienza materiale, oltre che di inadeguata tegica e tattica. Comandata nei frenetici giorni del dopo Caporetto dal Gen. A. Marocco, la fortez- za non venne mai investita di una funzione chiara ed univoca, sottostando spes- so alle diverse e fluttuanti concezioni del Capo di S.M, del C.te la IV Armata (Gen. (Gen. S. Piacentini). M.N. di Robilant), del C.te del I Corpo d’Armata Essa fu abbandonata anzitempo con limitati danneggiamenti alle strutture, senza poter sviluppare un’adeguata azione di fuoco prima e durante i disperati conati Boite. difensivi delle nostre truppe in Centro Cadore e Val i In copertina:dalleTre CimealPopera daunatrincearecuperata. oriaet rgto OUIËMNAAAODN - COMUNITËVia IVNovembre, 2-32021Agordo(BL)Italia MONTANA AGORDINA Coordinamento progetto: 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 INDICE DEIPERCORSI 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Zona monumentale dellaMarmolada Malga Ciapèla-OmbrettadiMarmolada aSerauta -Marmolada Museo storico Col DaDaut- Toront Cima Lana-AgaiePalla Cima Lana-CostoneCastelloSellaSief Variante ColdelaRoda Ciadinéi -SellaSief Da CimaLanaaiCiadiniéi Cima Sief-ColdiLana Sella Sief-Cima -SelladelSief Posizione “Edelweiss” Valle delleBaracche diMisurina Cristallino BosieMontePiana A. Rif. -MontePiana Misurina Giro delColdiMezzo Croda dell’Arghena aiPianidiLavaredo Quota “2385” Forcella Lavaredo MARMOLADA 18 17 20 19 Eingriffe der Wiederinstandsetzung und Valorisierung in den Gebieten des Erinnerungsparks des Gebieten den in Valorisierung und Wiederinstandsetzung der Eingriffe Depositi del sotterranei Forte. 14 9 12 10 15 . I LUOGHIDELLAGRANDEGUERRAINPROVINCIA DIBELLUNO 13 Interventi direcuperoInterventi evalorizzazione neiterritoridelParco dellaMemoria DIE ORTE DES ERSTEN WELTKRIEGES IN DER PROVINZ BELLUNO PROVINZ DER IN WELTKRIEGES ERSTEN DES ORTE DIE 11 16 40 Von derE.U.UnterstützesProjektMittelsEuropäischerWärungsfondszurRegionalenEntwicklung e.0039043762390-Fax [email protected]. Project co-financedbytheEuropeanUnionthroughFoundforRegionalDevelopmen Gemeinschaftsinitiative InterregIIIAItalien-Österreich2000-2006-Projekt(Cod.VEN222001) AGORDO Progetto cofinanziatodall’UnioneEuropeamedianteFondoEuropeodiSviluppoRegionale Iniziativa ComunitariaInterregIIIAItalia-Austria2000-2006-Progetto(Cod.VEN222001) 39 Community InitiativeInterregIIIAItalia-Austria2000-2006-Project(Cod.VEN222001) GREAT WAR SITES IN THE PROVINCE OF BELLUNO OF PROVINCE THE IN SITES WAR GREAT Preservation and promotion of the areas in the Memorial Park Memorial the in areas the of promotion and Preservation

CORTINA D’AMPEZZO De Donà G. Donà De 38 ZOLDO del 1916) o, sempre più spes- del 1916) 37 36 34 Fortezza Cadore-Maè 8 33 7 PIEVE DICADORE 35 6 5 2 4 31 3 32 Strafexpedition 1 40 39 38 37 36 35 34 33 32 31 30 29 28 27 26 25 24 23 22 21 30 29 AURONZO DICADORE Batteria Listolade Batteria Tagliata diSanMartino Col deSaléra -MontePunta Spiz Zuel Col Pradamio Monte Rite Vodo -BeccodiCuzze (AccessoB) Vodo -BeccodiCuzze (AccessoA) Anna-LaGlories Col S. Piandell’Antro Forte Monte Tranego Col Forte Vaccher Castello Batteria MonteRicco Forte Anello deiColli Col Vidal P.so -ColAudoi Mauria Miaron P.so -M. Mauria Monte Tudaio Col Ciampon 27 28 25 26 22 21 23 24 so con l’andare del tempo, a doviziosa riserva di uomini, cannoni, mitragliatrici, granate e materiali vari da dirottare verso le esigenze del fronte, soprattutto giulio. tutto sul Cadore e sulla Val Maè, fu adottata e comunemente usata per l’intera du- Maè, fu adottata e comunemente tutto sul Cadore e sulla Val rata del primo conflitto mondiale la dizione di di 73 ufficiali, 4000 Allo scoppio però della guerra siffatto apparato difensivo, forte si palesò inutile e uomini di truppa e 92 cannoni, con notevoli riserve e munizioni, non in grado di incidere attivamente sulle operazioni in corso sulla linea di fronte, dove non arrivava la gittata dei suoi cannoni. Le nostre truppe della IV Armata (C.te Gen. L. Nava prima, Gen. M.N. di Robilant poi) poterono contare su tali forti solo come patrimonio difensivo nell’eventualità di cedimento inopinato del fronte (si pen- si per esempio alle contingenze della DISTRIBUZIONE GRATUITA 10

A. Fornari 9 8 7 6 5 4 3 2 1 I LUOGHIDELLAGRANDEGUERRAINPROVINCIA DIBELLUNO Interventi di recupero e valorizzazione nei territori delParco direcuperoevalorizzazioneInterventi neiterritori dellaMemoria , scel- Storia edescrizionedeiluoghidellaGrandeGuerra Cupole corazzate Col del Forte di Vidal nel 1917. appuntamen- 13.2 13.1 SECONDA LINEAFORTI DELCENTRO CADORE

Col Pradamio Alpago Novello Alpago ANELLO DEICOLLI COL VIDAL sopra la strada Longarone-Zoldo. Per m 1800) (m. appostamento in grado di dirigere, tramite collegamenti telefonici ed ottici, l’azione dei canno- 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 indicare l’estensione di siffatto apparato difensivo e la sua azione diretta soprat- delle valli sottostanti. Le guarnigioni di circa 300-500 uomini disponevano di rico- delle valli sottostanti. Le guarnigioni di circa 300-500 uomini la completa operati- veri, pozzi, dotazioni e scorte per mesi, cosicché era prevista vità anche in caso di condizioni meteorologiche del tutto avverse. dunque a costituirsi un complesso e singolare reticolato fortificatorio, com- Venne prendente i vecchi impianti di Pieve, declassati ben presto a magazzini e prigioni, ed i nuovi forti d’alta quota, con due estreme propaggini, individuate rispettiva- mente sul M.Miaron, sopra il passo della Mauria, dove fu realizzato un to contro le provenienze dalla Carnia, e a ni del forte di M.Tudaio to per la realizzazione di un Col Piccolo ro cosìcostruitideipotentiforticorazzati,eprecisamentedue zioni particolarmenteutiliperbatterelesottostantiviedicomunicazione.Venne- Orientale egliIspettoratidiArtiglieriaGenio,furonoindividuatealcuneposi- sta, ilMinistrodellaGuerraSpingardi,CapodiS.M.Pollio, l’UfficioScacchiere zionale. Dopolunghediatribetecniche,cuiparteciparonoancheS.A.R.ilDucad’Ao- strategici, ilCadoreritornòinprimopianonellaconcezionestrategicadifensivana- Solo apartiredal1904,conl’arrivodialtrifondiegraziealfiorirenuovistudi turazioni. sti impiantilerisorsefinanziarienecessariepertempestiviadeguamentieristrut- economica soffertadall’ItaliadopoilfallimentodiAdua(1896),chestornòdaque- alla finedelsecoloelaloroultimazionecoinciseconprofondacrisimoraleed ben prestoobsoleteallalucedeigrandiprogressiossidionaliverificatisiinEuropa quasi medievali(fossato,pontelevatoio,caditoie,ecc.),essefinironocolrisultare bosco, diproteggereconvenientementelebocchedafuoco.Costruiteconcriteri le alturecircostantienoningrado,collelorotraversecavebenindividuabilinel Si trattavaperaltrodicostruzioniinmuraturaordinaria,facilmentedominabilidal- austriaca versoVerona eillagodiGarda. l’Isonzo, fatalmenteespostaadunoscontatoaggiramentoinseguitooffensiva 1866 sipalesavacomeassillanteremoraperogninostraoffensivainFriuliesul- una rapidapenetrazioneindirezioneovestquelpericoloso nizzarsi perpuntarepoiallavoltadiFranzenfeste(Fortezza).Ciòtagliarecon zona diPieveappunto,incuiuncorpod’armatapotesseconvenientementeorga- troffensivo, essendoadessodevolutal’assicurazionediunospazioprotetto,la Il compitoprecipuoditale plesso, volgevalesue4-8bocchedafuocoversolaVal Boite. Se ifortidi e venivainoltreavvaloratadall’eroicaresistenzaorganizzatadaP.F. Calvinel1848. NOTIZIE GENERALI tivamente su calibro versoDomeggeel’Oltrepiave,ilfortedi veri alpinisu ( presso PieveeTai diCadore,contuttaunaseriestradeaccessoecintura di Cadore Fu cosìcompletato,trail1882e1896,cosiddetto voli sbocchiversoLongaroneeBelluno. dal CentroCadore,siadallaVal Ansiei,primachequestepotesserotrovareage- arretrata, pressoPieveeTai diCadore,percontrollarelepenetrazioninemichesia Successivamente, versoil1880,sipreferìconcepirelosbarramentoinzonapiù sottostante stradaedinparticolareilnodonevralgicodi campagna conrelativastradad’accessosulfrontedigola,mirantiabatterela ve, ColTagliardo, ColCiampon di VigoCadore.Qui,adun’altitudinecirca1000 metri( nerali PianelleCosenz,andòsviluppandosiunaseriedimodestedifesesuicolli Dopo l’annessionedelVeneto alRegnod’Italia,perimpulsosoprattuttodeiGe- grado diassicurarelaresistenzadelcentroCadoreedellasua individuato nella le, poichéneisecoliprecedentilaSerenissimaRepubblicadiVenezia avevagià La strategiadifensivadifine‘800inCadoreriposavasuunatradizionemedieva- LA FORTEZZA melico. no aconvogliarsituttelesupposteprovenienzenemichedallaVal Ansieiedal Co- Pozzale-M.Tranego, Costapiana-S.Dionisio,S.Anna-ColMaò , checomprendevaifortidi Pozzi della Pozzi batteria del Vidal. presso Vigoea Batteria Castello

M.Tudaio

Pian deiBuoi “CADORE-MAÈ” De Donà G. Donà De Chiusa diVenas , o Vidal Col tsiW uiz .DeDonà) Musizza-G. (testi W. campo e a Pian dell’Antro ) furonocostruitedellepostazionipercannonida e Val Inferna, Monte Ricco e non eraesclusivamentedifensivo,bensìpurecon- e nella M. Rite Batteria Castello,MonteRicco Chiusa diLozzo . Tali realizzazionirispondevanoallateo- presso Venas, etre nei pressidiCaseraRazzo. puntavano ilorocannonidimedio Col Vaccher Campo trinceratodiPieve due baluardidifensiviin Treponti cuneo allora imperante in Europa e patrocinata in Italia dal Gen. E. , moltovastoecom- ), nonchéconirico- Col Piccolo,Ri- CONTINUA “opere alte” trentino chedal , doveveniva- “opere basse” capitale e Col Vaccher , rispet- Pieve, dei forti corazzati a Rocchi: serviti spesso da strade d’accesso ardite e costose, frutto del lavoro di Rocchi: serviti spesso da strade d’accesso ardite e costose, frutto civili, erano impo- migliaia di soldati del Genio, ma anche di impresari e manovali mod. Armstrong in stati su batterie in cemento armato dotate di cupole girevoli acciaio-nichelio per cannoni da 149 A, atti a colpire obiettivi fino a 14 chilometri di distanza e virtualmente refrattari a qualsiasi offesa nemica. Ogni batteria coraz- zata era poi sussidiata da una serie di caserme, depositi, laboratori scavati nella roccia sottostante ed in grado, tramite replicate cinte difensive, osservatori com- plementari e difese accessorie, per lo più in caverna, di assicurare l’impermeabi- lità dell’intero forte nei confronti di ogni possibile attacco nemico, garantendo il suo funzionamento ad oltranza, perfino in caso di completa occupazione nemica ria si in riva alPiave.si inriva inopinatamente ridisce- imperiali, degli daparte si possibilitàdiunasuacattura rosa lineadifensiva aveva cuitanto egli qualsia- contribuito erecidendo apriori ilfallimento neltrambust risparmiandogli davvero tempestiva, ironia fuperIvanoff cheCon lamorte sipuòosservare agra profuga era aNicotera duefigli tri Marina. con al- gli delfamosopoeta, dellafamiglia mentre lavedova EmmaFusinato, te, senzaaver potuto rivedere alfron- ilfiglio ad mori Arsiè nel1917, Malato diasma, Rocca d’Arsiè. nell’Adriese cuialcuniimpiantiidroelettrici epressotra Fadalto eilcampanilea macollaborò pure adaltre opere civili, diCima CampoeCima Lan, deiforti ri Dal1895al1910attese ailavo- militari. arterie nella realizzazione diimportanti e cadorino nelcampotrincerato impegnato dore, efinoal elavorò‘95 visse aTai eaPieve1886, diCa- vori dellaScaladi Primolano dal1882al delforte Fu l’altro direttore tra deila- impianti fortificatori. progettazionena alla erealizzazione diimportanti al GenioMilitare così perso- epartecipò inprima nel settore dellecostr dellasuapreparazione invirtù Nella nuova patria, te daTrieste allavolta di Venezia. asalpare dinot- do diessere viennese, un viaggiatore fingen- do sitrovava ancora ecosì aRovigno riuscì, fuavvertito intempo quan- Ivanoff da diRonchi, Mentre quest’ultimo veniva catturato inunalocan- Zonca eil ilConte Ettore dalla Francesco Marsich, cui l’ing. tra amicipatrioti, in suoloitalianoassiemeadaltri annoin cuifuggì aPolacivile eaTrieste finoal1882, Lavorò inqualitàdiingegnere tutte quellaitaliana. fra prima studenteschenoranze dell’ateneo viennese, benpresto solidarizzò con lemi- rosa eromantica, Anima gene- dove elettrotecnica silaureò enavale. iningegneria fine a Vienna, edin- poiaGraz Questo cosmopolita giovane nellacittàgiuliana, studiòprima ste e aPola. aCracovia esuccessivamente prima maemigrata aTrie- dellaRussia, originaria diunufficialedellaMarina figlio era Austriaca adunafamiglia edapparteneva suddito diFrancesco Giuseppe, nato aTrieste, (1851-1917), Giovanni Ivanoff L’affascinante allacorte odisseadiunrusso deiSavoia D A persone conscarsecapacitàmotorie. Nessuna, trattandosidipasseggiataadatta(finoall’entratadelforte)anchea DIFFICOLTÀ goli manufatti,inparticolareailocaliinternidelfrontedigola. 2 orecirca.Lapermanenzanell’areadipendedall’accuratezzadellavisitaaisin- DURATA circa,conpercorsoinfalsopiano. 70 metri DISLIVELLO no, pressolostoricoPalazzo dellaMagnificaComunitàdiCadore. tostante esututtoilCentroCadore.Ritrovo:aPievediCadore,inpiazzaTizia- in neanchemezzora,aipoderosirestidelforte.Suggestivalavistasullagosot- bito dietrol’excasinòlastradinamilitarecheporta,conmoderatapendenza, Dal centrodiPievesiscendebrevementeversoSottocastelloperimboccaresu- e lungounpercorsoquasiinteramentechiusoaltraffico. Il forteèfacilmenteraggiungibileconun’amenapasseggiatainmezzoalbosco DESCRIZIONE PERCORSO 14.1 che attenzione enon èadatto atutti. alla volta delRoccoloè facilitato daalcuni ponticelliin legnomarichiede qual- capacità motorie. L’aggiramento dellafortificazioneeilproseguimento versonord Nessuna dasud, trattandosidipasseggiataadatta ancheapersoneconscarse DIFFICOLTÀ ramento dellastruttura,diproprietà privataequindinonvisitabileall’interno. 2 orecirca,conlamaggiorparte deltempoimpiegatanelcamminoenell’aggi- DURATA circa,conpercorsoinfalsopiano. 70 metri DISLIVELLO nel Parco diBabboNatale. rico Palazzo dellaMagnificaComunitàdiCadore,oppurealRoccoloS.Alipio con percorsocircolare.Ritrovo:aPievediCadore,inpiazzaTiziano, pressolosto- Alipio (20-30minuticirca).Consigliabilel’accessodasudeil ritornodanord, sere raggiuntadanord-ovestpersentieronelboscorisalente dal RoccolodiS. cazioni (30minuticircadalcentrodiPieve).Inalternativala batteriapuòes- Monte Ricco,prendendopoiasinistraalbivionelbosco,poco sottolefortifi- La visitapuòessereeffettuataseguendolostessoitinerarioche portaalforte DESCRIZIONE PERCORSO 14.2 G L I

U “famoso” R BATTERIA CASTELLO FORTE DI MONTE RICCO A L I

A L Guglielmo Oberdan. L zoiblih,fudestinato uzioni belliche, E

D O L O M I T I o deldopo-Caporetto diquellapode- m 953) (m. m 953) (m. fortificatorie delCadore. italiano anumeroseopere lavorò conilGenioMilitare L’ingegnere GiovanniIvanoff per artiglieriasullealturesovrastanti,suM.Tranego, M.Zucco,ColVidà. gia conlavicinaBatteriaCastello,distantecirca200metri,elevariepostazioni tro delcampotrinceratocadorino,concepitoerealizzatoperagireinstrettasiner- Il forte,aquotam953,fucostruitonell’ultimoventenniodell’800ecostituivailcen- venienti dall’anticoedirutocastellodiPieve. destra siraggiunge,dopocirca200metri,ilforte,costruitoancheconpietrepro- ca relativamenterecenteperl’eserciziodiattivitàsportive,mentrecontinuandoa chi metrialsitodiunapostazionesussidiaria,oggisconvoltadascavifattiinepo- presto unospiazzoconrelativoincrocio.Proseguendoasinistrasiarrivadopopo- percorrendo unazonapressochéimmutatarispettoadunsecolofa,raggiungendo Al bivioinprossimitàdellastatua,siprendeilramoasinistraesalenelbosco, te Ricco. tro FortunatoCalvidelloscultoreMaraini,postopropriosullependicisuddelMon- si imboccasubitolastradinaasinistracheconducealgrandemonumentoPie- Si scendeperunbrevetrattolastradachedalcentrodiPievevaaSottocastelloe l’antico castellochepersecolirappresentòilsimbolodiquestaterra. Pieve diCadore,salendosullostoricomontechesovrastailpaese,sulsitostessodel- La visitapermettediaddentrarsiinquellochefuil IL FORTEDIMONTERICCO Sotto lafacciata ed ifianchi erano statericavate casematte, organizzate dapper- uno stretto cortile. mentre ifianchi, perpendicolariallafacciata e allagola,venivanoaracchiudere scale alterrapieno, erasufficienteperlapostazione diduepezzimediocalibro, La piattaforma, originata dallafacciata,larga più di9metriecollegatamediante limitata daduetraversecavee dotatadiparapettidellospessore8metri. plemento delvicinofortediM. Ricco,avevaunafacciatalungacirca25metri,de- dore. L’impianto, realizzatonell’ultimoventenniodell’800adintegrazione ecom- M. Castello,aquotam953,sulla strettadorsalesituataasud-estdiPieveCa- L’elegante costruzionefuvolutadalGeniomilitareitalianosullacimarocciosa di di Pieve. in unsilenteesuggestivobosco,davveroinusitatoacosìbreve distanzadalcentro originaria stradamilitarediservizio,cheservepureilforteM. Riccoeches’inoltra A portarcidirettamente,incircamezzora,davantiallafortificazione, èlastessa LA BATTERIA CASTELLO

pendici delMonteRicco. in bronzodelloscultoreMarainisulle quindi sostituitonel1931 dall’attuale 1918 lofecerosaltarein aria.Venne lontano, magliaustriacinelmarzo Fortunato Calvi,visibileancheda Contràs unbelmonumentoaPietro Nel 1909erastatoinauguratosulCol MONUMENTO ACALVI Musizza W. sale daPieveeportadirettamentesulrovesciodellaposizione. Fronte digoladelforte,cosìcomesipresentaalterminedellastradamilitareche

Musizza W. “cuore” Musizza W. Batteria Castello. fronte digola Caponiera sul del campotrinceratodi Allo scoppio dellaguerra erapresidiata dalla1 in casodiguerra avrebbecontatomezzacompagnia difanteriae15-20artiglieri. L’armamento previstoera di2pezzim.c.eda dip.c.,mentreilpresidio so PievediCadore el’ansavallivadiPozzale. Il fuocosviluppabiledaifianchi e dallagolaavevapercontrosoloeffettovicino,ver- megge elepartipiùaccessibili dellaspondasinistradelPiave. Piave, inparticolareipendiiintorno aCalalzo,GreaeVallesella, lacarrabilediDo- vole effettolontanoeriuscivano acoprireunaconsiderevolefasciadellavalledel I cannonisullafacciatadellabatteria, direttiversoColleLePiazze,avevanonote- casematte elacaponiera,concepita comeprolungamentodelfiancosud-est. tri eprofondoaltrettanto,allacuidifesaprovvedevanolenumerose finestredelle La gola,superatadaunpontelevatoioinferro,avevafossato largocirca5me- per duepiani. tutto suunpiano,mentresulterrapienodellagolasierapotuto ricavarelospazio to Artiglieria daFortezza (Milizia Mobile) e dalla70 da unacaponiera. scarpa inmuratura,oltrepassatodaunpontelevatoioedifesosullapartesinistra La golaeraprotettadaunfossatolargo5-6metrieprofondo5,dotatodicontro- co destroeradiroccianaturalenellaparteanterioreemuratainquellaposteriore. nistro lascarpaerainpartediroccianaturale,scavatanellaterra,sulfian- matte adunpiano.Facciataefianchinonavevanofossato:davantisulfiancosi- chiudevano unostrettocortile,mentrenelsottosuoloeranostatericavatecase- I fianchicadevanoperpendicolaririspettoallafacciataeconilfrontedigolarac- le conipendiidelterrapieno. metri, adatteallapostazionedicannonimediocalibroecollegatemediantesca- lari datretraversecave,chevenivanoaformareduepiattaformelarghequasi10 La facciatadelforteeradiritta,conprofiloditerrapieno,divisainduepartirego- occidentale diM.Zovoedipendiianord-estZucco. Il frontedigolatenevainvecesottotirolacarrabileTai-Perarolo, finoalcostone Tai lungolavalledelPiave. cipale diinterdireleprovenienzenemichedallastrettaTre Ponti versoPievee est diVallesella. Gli8cannoniprevisti(4dam.c.e4dip.c.)avevanoilcompitoprin- una zonadicoperturadalCollesello(m930),adovestCalalzo,finoalPiave Servito dallacarrabiledanoipercorsa,aveval’asseprincipalerivoltosuGrea,con delle qualinel1922. ebbe ben21 edizioni,l’ultima Milano daifratelliTreves ed Calvi. L’opera venneeditaa avventura diPietroFortunato Caccianiga dedicatoall’epica denso romanzodiAntonio Cadore, ispiròl’omonimo, Babbo NatalediPieve ristrutturato, nelParco di Il roccolo,recentemente IL ROCCOLODIS.ALIPIO

Musizza W. P a pdlI rpodl7 Reggimen- cp delIV Gruppodel7° a pdl’IIGup e °Reg- cp dell’VIII Gruppo del 9°

Istituto Geografico Militare - Aut. n. 6109 del 12.10.2005 dati quello del giugno 1898(14 dati quellodelgiugno mosi allorché venivano organizzatiifa- bre, dinovem- aiprimi maggio dal1° ne, no inCadore solonellabellastagio- durante l’invernoConegliano esaliva- In verità distanzaa gli Alpini erano Agudo. diM. nivia dellafu- stazionedipartenza dismessa, maormai poco oltre l’attuale, Reane, Grande diFerieve” zione militare lacosiddetta allorché venne ceduta all’Amministra- solodal1887, disporre diunacaserma Ad Auronzo invece gli Alpini poterono da unsemplice steccato. ecircondato 368 con lettiacastello), capace diospitare (o 184militari tri, lungopiùdi50me- raccone inlegno, Buffa diPerrero econsisteva inunba- occupatosito oggi dall’attualecaserma Essasitrovava sul cessivo inmuratura. venne l’annosuc- rifatta un incendio, allorché da finìdistrutta 1913, luglio finoal2 durata na d’aquila(odicorvo) 1873: fucostruita aPieve nelmaggio La prima caserma in legno perinuovi inlegno caserma La prima ditransito.e vie naturalmente nuovi ricoveri esigevano te iboschi diinusitati cadorini, frastuoni Le manovre sempre piùcomplesse che da re l’eccezionale troppo tempra diquestinuovi discussisoldati. efinoallora un’impresa che èdivenuta afarconosce- miticaeche servì ormai nia aPerarolo: daStazioneCar- credibile in2giorni) marcia (andataeritorno di 200chilometri Allo scoppiodellaIguerramondialeerapresidiatodalla70 cumentazione suplanimetriaedobiettivi. dal servizioinformativoaustriacochenel1896eraingradodifornireampiado- soprattutto dallasuastrutturainmuraturaordinaria,fuaccuratamenteindagato di eventualiartiglierienemicheposizionatesullealturecircostantiedinficiato Il forte,giàdivenutoobsoletoagliinizidel‘900perlasuavulnerabilitàdaparte cisterna di400metricubi,collegataancheconlavicinaBatteriaCastello. 30-40 artiglieri,chepotevanocontareperl’approvvigionamentodell’acquasuuna Il presidioincasodiguerraerapreventivatomezzacompagniafanteriae Dal 23marzo infattistanziataaPieve di quell’annoera (loc. dicasainCadore era findal1873. concezione sulle delladifesaterritoriale Alpi, Perrucchetti edallasua G. voluto dalCap. fortissimamente Il corpo degli Alpini, rarolo. suggestiva siaprelavisualesullagosottostante,siaversoCalalzo,Pe- Dal cortilesipuòsalireancoralarampacheportaallacopertura,dallaquale compiere alla35 ilCapitanoDavide Menini nel1882fece dore pure l’agosto dell’annosuccessivo, invacanzaCa- E proprio persfilare erendere inparata alla Regina, omaggio ospite delCadore era aPerarolo.gherita incuilaRegina nellostesso Mar- periodo rotabilesoprattutto sulla Mauria, della Regg. con anche esercitazioni inlavori impegnati che imilitari videro stradali, Fant.), e 78° Alp. Btg. 1881(10° glio a Pelos ancora quellodellu- eprima tunato Calvi. che ispirò ilromanzodi Antonio Caccianiga dedicatoall’eroe delCadore, PietroFor- al RoccolodiS. Alipio,checonservaancoraun po’diquellamagicaatmosfera fronte principale, sipuòscendere,incirca20-30 minuti,attraversoilbosco fino improvvisati ed ammirato ilpanoramaversoCentro Cadoredallasommitàdel suo Dopo averaggiratosulfiancosinistro labatteriaconl’ausiliodialcuniponticelli bile all’interno. essere utilizzataqualelaboratorio. Oggièabitazioneprivataequindinonvisita- Alla finedelsecoloscorsoèstata interessatadaimportantilavoridirestauroper vicino fortediMonteRicco,subendo ladistruzioneaustriacanell’ottobre1918. Rimasta praticamenteinutilizzata durantel’interoconflitto,condiviselesortidel 149 Gedi2mitragliatriciGardnermod.1886. gimento ArtiglieriadaFortezza(MiliziaTerritoriale), disponendodi2cannonida 7 Btg. il 27° nel1877, poi, che originò De Vecchi), da250uomini(Cap. formata di Alpini, Regg.Art.daFortezza(M.T.) edalla17 del 9° so congettatedicementoarmato. te suSottocastello,erapericolanteedèstatarinforzataallafinedelsecoloscor- fatica lasciariconoscerelepiazzoledeicannoni.L’ala destradelforte,incomben- locali prossimiall’ingresso,mentrelazonadelletraverseèsconvolta,tantochea Oggi l’impiantopresentaquasiintegroilfrontedigolaedèpraticabileinmolti ci nell’ottobre1918, primadelladefinitivaritiratadalCadore. tagliato fuoridalvivodelleoperazioniefuesizialmentedanneggiatodagliaustria- Trasformato nelcorsodelconflittoincentrologisticoemagazzino,risultòsubito ner mod.1886. da Fortezza(M.M.),disponendodi4cannoni120Ge2mitragliatriciGard- I L

C O “campi” R “Cadore” P O

, tra iqualivannoricor- tra , D E a G opsodlecp 67 composto cpp. dalle , p e t.Apn,fraoi rnpred aoii un’in- dacadorini, parte formato ingran Alpini, del XBtg. cp. , tra Villagrande e Villagrande tra , L I

A L P I N I

“Casa I a N cp.)

C A “strani” D allora inpoiriempirono periodicamen- allora O a e 68 R a E pdlI rpodl7 Regg.Art. cp delIVGruppo7° fanti colla bombettacon lapen- a a Pieve e65 Misurina nel1900. guida dellaReginaMargheritaa L’Alpino GerardoPais diAuronzo, a a cp dell’VIIIGruppo “Pecòl” ad Auronzo. ) la14 a cp. gnatori, potrà guidare potrà l’uscita. gnatori, -accompa- storici laloro conoscenza dichi, daparte lafacilitàd’accesso, storico, dalpuntosentatività divista proposti sonostatisceltiGli itinerari tenendo pr alcunideiqualirealizzabili anche con dapersone capacitàmotorie. ridotte coltà, Per ilvasto con pubblico lavisita lescolaresche eper sisonocosì ediffi- percorsi individuati lunghezza divaria imparare. conoscere, adosservare, insegnando lezza delpaesaggio aumentanolasuggestioneebel- sopravvissute alloscorrere deltempo, Le mesi dilotta, tracce di29lunghissimi vicende etragiche hanno fatto alleterribili dascenario che splendidiedaffascinanti, È intento fondamentaledelprogetto farconoscere nuove alle iluoghi, generazioni Ingresso delfortediM.Ricco,conponteefossato. rnai “... Frontali: come dice ilSottotenente Medico Gino Questo ricordare per nonèunevento che dimenticato laguerra eche, eserciti contrapposti. daisoldatidegli alfronte adoltre 2000metri lavita vissuta eledifficoltà diunavita no” di “toccare con attraverso ma- difacileaccesso, itinerari come proprie ricerche delle risultato –offre lapossibilità, illavoro delComitato Tecnico eScientifico esivolge, delProgetto Interreg – IIIche ora A questo èstato volto, dipace. Memorie persentieri diguerra avventura. mastraordinaria sta tragica, pernon laMontagna, riscoprire per storica La memoria ilfuoconemico anchesotto pernecessitàdiguerra nuovediMontagna aperte vengono vie Alcune alpinisti. presto inprovetti reclute sitrasformano maanchelepiùgiovani lo sivedonoeccellere ipiùesperti, “... eAp eoopoii o ood igl,maanchedi disingoli, nonsolo le Alpi vedonoprodigi, non è una parentesi che possiamo affrettarci a chiudere per tornare al discorso diprima... non èunaparentesi chepossiamoaffrettarciachiudere aldiscorso pertornare Planimetria dei Planimetria e forti M. Ricco Batteria Castello su rilievi del servizio informativo austro-ungarico (1896). esenti alcune caratteristiche fondamentaliqualilaloroesenti alcunecaratteristiche rappre- legate sulfronte Guerra allaGrande dolomitico. rseptule ipooi iitr opgi.Enonso- diintere compagnie. diplotoni, pattuglie, grosse ietcr,perconoscere uominiche que- vissero gli dimenticare, I l

C o A m u t i o t .”(.Berti). (A. ...” a r t i o t à

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n T z e i c a n t i o c r o granate e materiali vari da dirottare verso le esigenze del fronte, soprattutto giu- granate e materiali vari da dirottare verso le esigenze del fronte, coll’indeboli- lio. Cominciò quindi un lento stillicidio di prelevamenti che finirono e col G. Venturi, re l’intera struttura, inizialmente affidata al comando del Gen. di inadeguata ten- ridurla in cattive condizioni di efficienza materiale, oltre che sione strategica e tattica. Comandata nei frenetici giorni del dopo Caporetto dal Gen. A. Marocco, la fortez- za non venne mai investita di una funzione chiara ed univoca, sottostando spes- so alle diverse e fluttuanti concezioni del Capo di S.M, del C.te la IV Armata (Gen. (Gen. S. Piacentini). M.N. di Robilant), del C.te del I Corpo d’Armata Essa fu abbandonata anzitempo con limitati danneggiamenti alle strutture, senza poter sviluppare un’adeguata azione di fuoco prima e durante i disperati conati Boite. difensivi delle nostre truppe in Centro Cadore e Val i In copertina:ruderidelfortediM.Ricco,corteinternaconaccessoalleriservettesventrate. oriaet rgto OUIËMNAAAODN - COMUNITËVia IVNovembre, 2-32021Agordo(BL)Italia MONTANA AGORDINA Coordinamento progetto: 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 INDICE DEIPERCORSI 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Zona monumentale dellaMarmolada Malga Ciapèla-OmbrettadiMarmolada aSerauta -Marmolada Museo storico Col DaDaut- Toront Cima Lana-AgaiePalla Cima Lana-CostoneCastelloSellaSief Variante ColdelaRoda Ciadinéi -SellaSief Da CimaLanaaiCiadiniéi Cima Sief-ColdiLana Sella Sief-Cima -SelladelSief Posizione “Edelweiss” Valle delleBaracche diMisurina Cristallino BosieMontePiana A. Rif. -MontePiana Misurina Giro delColdiMezzo Croda dell’Arghena aiPianidiLavaredo Quota “2385” Forcella Lavaredo MARMOLADA 18 17 20 19 Eingriffe der Wiederinstandsetzung und Valorisierung in den Gebieten des Erinnerungsparks des Gebieten den in Valorisierung und Wiederinstandsetzung der Eingriffe Batteria Castello Ricco vista da M. in una foto anteguerra. 14 9 12 10 15 . I LUOGHIDELLAGRANDEGUERRAINPROVINCIA DIBELLUNO 13 Interventi direcuperoInterventi evalorizzazione neiterritoridelParco dellaMemoria DIE ORTE DES ERSTEN WELTKRIEGES IN DER PROVINZ BELLUNO PROVINZ DER IN WELTKRIEGES ERSTEN DES ORTE DIE 11 16 40 Von derE.U.UnterstützesProjektMittelsEuropäischerWärungsfondszurRegionalenEntwicklung e.0039043762390-Fax [email protected]. Project co-financedbytheEuropeanUnionthroughFoundforRegionalDevelopmen Gemeinschaftsinitiative InterregIIIAItalien-Österreich2000-2006-Projekt(Cod.VEN222001) AGORDO Progetto cofinanziatodall’UnioneEuropeamedianteFondoEuropeodiSviluppoRegionale Iniziativa ComunitariaInterregIIIAItalia-Austria2000-2006-Progetto(Cod.VEN222001) 39 Community InitiativeInterregIIIAItalia-Austria2000-2006-Project(Cod.VEN222001) GREAT WAR SITES IN THE PROVINCE OF BELLUNO OF PROVINCE THE IN SITES WAR GREAT Preservation and promotion of the areas in the Memorial Park Memorial the in areas the of promotion and Preservation CORTINA D’AMPEZZO 38 ZOLDO del 1916) o, sempre più spes- del 1916) 37 36 34 Fortezza Cadore-Maè 8 33 7 sopra la strada Longarone-Zoldo. Per PIEVE DICADORE 35 6 5 2 4 31 3 32 Strafexpedition 1 40 39 38 37 36 35 34 33 32 31 30 29 28 27 26 25 24 23 22 21 30 29 AURONZO DICADORE Batteria Listolade Batteria Tagliata diSanMartino Col deSaléra -MontePunta Spiz Zuel Col Pradamio Monte Rite Vodo -BeccodiCuzze (AccessoB) Vodo -BeccodiCuzze (AccessoA) Anna-LaGlories Col S. Piandell’Antro Forte Monte Tranego Col Forte Vaccher Castello Batteria MonteRicco Forte Anello deiColli Col Vidal P.so -ColAudoi Mauria Miaron P.so -M. Mauria Monte Tudaio Col Ciampon 27 appostamento 28 25 26 22 21 23 24

so con l’andare del tempo, a doviziosa riserva di uomini, cannoni, mitragliatrici, indicare l’estensione di siffatto apparato difensivo e la sua azione diretta soprat- indicare l’estensione di siffatto apparato difensivo e la sua azione usata per l’intera du- Maè, fu adottata e comunemente tutto sul Cadore e sulla Val rata del primo conflitto mondiale la dizione di Allo scoppio però della guerra siffatto apparato difensivo, forte di 73 ufficiali, 4000 Allo scoppio però della guerra siffatto apparato difensivo, forte uomini di truppa e 92 cannoni, con notevoli riserve e munizioni, si palesò inutile e non in grado di incidere attivamente sulle operazioni in corso sulla linea di fronte, dove non arrivava la gittata dei suoi cannoni. Le nostre truppe della IV Armata (C.te Gen. L. Nava prima, Gen. M.N. di Robilant poi) poterono contare su tali forti solo come patrimonio difensivo nell’eventualità di cedimento inopinato del fronte (si pen- si per esempio alle contingenze della to per la realizzazione di un arc. Molinari arc. DISTRIBUZIONE GRATUITA 10

A. Fornari 9 8 7 6 5 4 3 2 1 I LUOGHIDELLAGRANDEGUERRAINPROVINCIA DIBELLUNO Interventi di recupero e valorizzazione nei territori delParco direcuperoevalorizzazioneInterventi neiterritori dellaMemoria , scel- Storia edescrizionedeiluoghidellaGrandeGuerra Caponiera sul del fronte di gola forte di M. Ricco. appuntamen- 14.2 14.1 SECONDA LINEAFORTI DELCENTRO CADORE

Col Pradamio Musizza W. Musizza BATTERIA CASTELLO FORTE DI MONTE RICCO m 953) (m. m 953) (m. in grado di dirigere, tramite collegamenti telefonici ed ottici, l’azione dei canno- 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 to contro le provenienze dalla Carnia, e a ni del forte di M.Tudaio lità dell’intero forte nei confronti di ogni possibile attacco nemico, garantendo il suo lità dell’intero forte nei confronti di ogni possibile attacco nemico, nemica delle funzionamento ad oltranza, perfino in caso di completa occupazione di ricoveri, poz- valli sottostanti. Le guarnigioni di circa 300-500 uomini disponevano operatività anche zi, dotazioni e scorte per mesi, cosicché era prevista la completa nevicate o in caso di condizioni meteorologiche del tutto avverse, quali eccezionali freddo particolarmente intenso. com- dunque a costituirsi un complesso e singolare reticolato fortificatorio, Venne prendente i vecchi impianti di Pieve, declassati ben presto a magazzini e prigioni, ed i nuovi forti d’alta quota, con due estreme propaggini, individuate rispettiva- mente sul M.Miaron, sopra il passo della Mauria, dove fu realizzato un zioni particolarmenteutiliperbatterelesottostantiviedicomunicazione.Venne- Orientale egliIspettoratidiArtiglieriaGenio,furonoindividuatealcuneposi- sta, ilMinistrodellaGuerraSpingardi,CapodiS.M.Pollio, l’UfficioScacchiere zionale. Dopolunghediatribetecniche,cuiparteciparonoancheS.A.R.ilDucad’Ao- strategici, ilCadoreritornòinprimopianonellaconcezionestrategicadifensivana- Solo apartiredal1904,conl’arrivodialtrifondiegraziealfiorirenuovistudi turazioni. sti impiantilerisorsefinanziarienecessariepertempestiviadeguamentieristrut- economica soffertadall’ItaliadopoilfallimentodiAdua(1896),chestornòdaque- alla finedelsecoloelaloroultimazionecoinciseconprofondacrisimoraleed ben prestoobsoleteallalucedeigrandiprogressiossidionaliverificatisiinEuropa quasi medievali(fossato,pontelevatoio,caditoie,ecc.),essefinironocolrisultare bosco, diproteggereconvenientementelebocchedafuoco.Costruiteconcriteri le alturecircostantienoningrado,collelorotraversecavebenindividuabilinel Si trattavaperaltrodicostruzioniinmuraturaordinaria,facilmentedominabilidal- austriaca versoVerona eillagodiGarda. l’Isonzo, fatalmenteespostaadunoscontatoaggiramentoinseguitooffensiva 1866 sipalesavacomeassillanteremoraperogninostraoffensivainFriuliesul- una rapidapenetrazioneindirezioneovestquelpericoloso nizzarsi perpuntarepoiallavoltadiFranzenfeste(Fortezza).Ciòtagliarecon zona diPieveappunto,incuiuncorpod’armatapotesseconvenientementeorga- troffensivo, essendoadessodevolutal’assicurazionediunospazioprotetto,la Il compitoprecipuoditale plesso, volgevalesue4-8bocchedafuocoversolaVal Boite. Se ifortidi gliarsi tuttelesupposteprovenienzenemichedallaVal AnsieiedalComelico. NOTIZIE GENERALI calibro versoDomeggeel’Oltrepiave,ilfortedi veri alpinisu ( presso PieveeTai diCadore,contuttaunaseriestradeaccessoecintura di Cadore Fu cosìcompletato,trail1882e1896,cosiddetto voli sbocchiversoLongaroneeBelluno. dal CentroCadore,siadallaVal Ansiei,primachequestepotesserotrovareage- arretrata, pressoPieveeTai diCadore,percontrollarelepenetrazioninemichesia Successivamente, versoil1880,sipreferìconcepirelosbarramentoinzonapiù te stradaedinparticolareilnodonevralgicodi gna conrelativastradad’accessosulfrontedigola,mirantiabatterelasottostan- Tagliardo, ColCiampon Vigo diCadore.Qui,adun’altitudinecirca1000 metri( rali PianelleCosenz,andòsviluppandosiunaseriedimodestedifesesuicolli Dopo l’annessionedelVeneto alRegnod’Italia,perimpulsosoprattuttodeiGene- sa diVenas precedenti laSerenissimaRepubblicadiVenezia avevagiàindividuatonella Tale concezionedifensivariposavasuunatradizionemedievale,poichéneisecoli gilia dellaGrandeGuerra. ma giuntiadunaccettabilegradodiorganicitàedefficienzasoloall’immediatavi- strade realizzatidall’EsercitoItalianoinfunzioneantiaustriacaapartiredal1866, Il Cadorevantauncomplessodiforti,batterie,postazioni,depositi,osservatorie IL CAMPOTRINCERATO DIPIEVECADORE resistenza delcentroCadoreedellasua lorata dall’eroicaresistenzaorganizzatadaP.F. Calvinel1848. Pozzale-M.Tranego, Costapiana-S.Dionisio,S.Anna-ColMaò a , rispet- , checomprendevaifortidi Forte M. Ricco e Forte M. Ricco Batteria Castello dai ruderi della teleferica presso di Cadore nel Tai novembre 1917. e nella Batteria Castello

Pian deiBuoi arc. Fiala arc. “opere basse” Chiusa diLozzo “opere alte” ) furonocostruitedellepostazionipercannonidacampa- tsiW uiz .DeDonà) Musizza-G. (testi W. campo e a e Val Inferna, Monte Ricco non eraesclusivamentedifensivo,bensìpurecon- due baluardidifensiviingradodiassicurarela Batteria Castello,MonteRicco presso Venas, e tre presso Venas, . Tali realizzazioni rispondevano alla teo- realizzazioni . Tali nei pressidiCaseraRazzo. capitale puntavano ilorocannonidimedio M. Rite Col Vaccher e Treponti Pieve, evenivainoltreavva- Pian dell’Antro Campo trinceratodiPieve , dovevenivanoaconvo- Col Piccolo,Rive, Col Vidal cuneo , allora imperante in Europa e patrocinata in Italia dal Gen. E. , moltovastoecom- ), nonchéconirico- CONTINUA trentino chedal M.Tudaio e Col Vaccher presso Vigo e a Chiu- dei forti corazzati tivamente su Rocchi: serviti spesso da strade d’accesso ardite e costose, frutto del lavoro di Rocchi: serviti spesso da strade d’accesso ardite e costose, frutto migliaia di soldati del Genio, ma anche di impresari e manovali civili, erano impo- stati su batterie in cemento armato dotate di cupole girevoli mod. Armstrong in acciaio-nichelio per cannoni da 149 A, atti a colpire obiettivi fino a 14 chilometri di distanza e virtualmente refrattari a qualsiasi offesa nemica. Ogni batteria coraz- zata era poi sussidiata da una serie di caserme, depositi, laboratori scavati nella roccia sottostante ed in grado, tramite replicate cinte difensive, osservatori com- plementari e difese accessorie, per lo più in caverna, di assicurare l’impermeabi- ria ro così costruiti dei potenti forti corazzati, e precisamente due ro così costruiti dei potenti forti corazzati, e precisamente due Col Piccolo ben visibili intorno tutti i sentieri snodat intorno tuttiisentieri ben visibili con lavalledelPiave prostrata davanti econCollocata com’è infaccia all’, essere tutore illegittimo diqueste esignore montagne. Dionisioètornato ad sipuòbendire che S. Esequesto avviene, tutto pacifiste. consentirci per ottimaliesoprat- visuali pareggiabile balconata sututto ilCadore, ètornata adessere un’im- finalmenteOggi quellache fuun’ambiziosa postazione, epostazioni! sistemando sentieri alpiniedigenieri, arrivavano gli a2000epiùmetri, perché perfinolassù, vano, main- Croda Castellone e Forcella Piria, Pietro, verso leCrode diS. più inalto, avrebbe preferito salire ancora circondato datantisacchetti diterra, aerei, gli de- inquadrato dalmirino ecrepitii, tanticlamori fra Dionisio, Forse ilbuonS. seminate in Val Boite. il nostro aeroporto diTai installazionidella elevarie incalzantiiniziative discoraggiare levieppiù aeree contro austro-ungariche tico, lefonicamente colla caserma collegata te- etrincee, aerea contata unastazionediosservazione mitragliatrice fuimpian- Guerra, durante laGrande aduepassidallachiesetta, Proprio lassù, Paradossale ironia peròquelladellaquiete tanto cercata dalbeato Dionisio! va venir benedetto alculto edaperto al il31agosto diquellostesso essopote- annoegià fupostail18luglio all’attuale, corrispondente delnuovo pietra La prima edificio, exta demolizioneeilrifacimento novo. da consigliare senz’altro lacomple- lenti condizioni, Nel 1910lachiesetta sipresentava peròintaliavvi- appositamente allestito. efiori, dirami diglione larefezione sottole perconsumarvi unmaestoso pa- finoallacimadelcol- inlettiga, apiedieparte parte il23agosto 1882daPozzale salì, stuolo didignitari, la Villa aPerarolo Lazzaris edaccompagnata dauno dal- partita ta effettuatadallaRegina che, Margherita allagi- grazie notorietà ebbegrande ca piùrecente, inepo- Esso, è citato indiversi documentidel ‘500. eche giacché taledatafu trovata scolpita suuna trave deltetto, ma volta nel1508, sappiamoche ilsacello fueretto perlapri- fole, aldilàqueste sorridenti Ma, Val Costede e Valdi Costa Nuda, Longiarù. sui pendii praticata dellafienagione efruscii rumori malsopportava più avalle, sistematosi già Dionisioche, S. siagiunto ungiorno umana, distrazione da ogni incerca diuneremo lontano aquotam1946, vuoleche quassù, La tradizione Dionisiocolpisce davvero cuore edocchi escursionista. diogni la chiesetta diS. S . sale daValle. Ritrovo:aValle di Cadore,localitàS.Rocco(m857). raggiungibile ancheinautomobile perlacarrabile,parzialmenteasfaltata,che ti strettitornanti,finoalcentrodiPozzale (m1054). IlrifugioCostapianaè continua conitinerarioespostoemoltopanoramico(segnavia n. 250),conmol- tare direttamenteallacimadiM.Tranego (m1849)sulsentiero n.252,chepoi Pradonego oscenderelaForcellaAntracisa(m1697):daquisi puòanchepun- gere primaifienili arrivare finoallavettadiM.Zucco,caratterizzatadazoneesposteefranose. persone conscarsecapacitàmotorie.E’richiestopassosicurosesiscegliedi Nessuna, trattandosidipasseggiataadatta(finoall’entratadelforte)anchea DIFFICOLTÀ dove sitrovanoirestidiunricoveromilitare. re digressionedicircaun’orasipuòsalireallavettaM.Zucco(m1197), perimetro fortificatoeallepostazionivicine,inlocalità 3-4 orecirca.Lapermanenzanell’areadipendedall’accuratezzadellavisitaal DURATA Circa 150metri. DISLIVELLO Ritrovo: aTai diCadore,nelgrandepiazzaledell’exstazioneferroviaria(m838). fitto bosco,quasisempreall’ombra,inunazonapiuttostoappartataesilente. da Tai diCadore,lungostradaapertaalleautomobili.Ilpercorsosisnodanel Il forteèfacilmenteraggiungibileconun’amenapasseggiatainmezzoalbosco DESCRIZIONE PERCORSO 15.1 nisio ealrif. Sentiero turisticofinoa DIFFICOLTÀ 6-6.30. Fino aCostapiana ore2.30-3;finoalrif.Antelao ore4-4.30;finoaPozzale ore DURATA Quasi 1000 metri. DISLIVELLO Si imboccalastradarotabileindirezionedi DESCRIZIONE PERCORSO 15.2 quale sipuòraggiungeredirettamenteilrifugio prosegue persegnavian.251 allavoltadelmonteS.Dionisio(m1946),dal D I O N I S MONTE TRANEGO FORTE COL VACCHER I O Antelao , T R A Naités

G ; turistico dal M.Tranego a Pozzale. U Costapiana E “Calvi” R (m1470) equindiilrifugio R A

E iPee e ettv,abbastanzaproblema- neltentativo, di Pieve,

P ; escursionistico finoalla cappelladiS. Dio- A la presenza dell’Arcidiacono Bernardi. C uM rng,Pradonego eCol Maò, Tranego, i suM. E m 992) (m. Pravalan Antelao Fortezza Cadore-Maè e Costapiana Ciaupa Luoida La cappelladiS.Dionisio. (m 1796)allaselladi , finoaraggiun- . Conun’ulterio- (m 1570). Si dis- larga m3-3,50, con pendenza continua tra l’8eil 10%. Da Pozzale aPieve di Cadore(km1,800) l’arteria tornava rotabile, afondosolido, tare eradiore3,5. secco ediltempo preventivatoperl’interapercorrenza dapartediunreparto mili- da campagna.In qualchetrattoilpianostradale èancoroggisostenutodamuri a corribile dacarridimontagnae, conqualcheripiegoepiccololavoro,daartiglieria coli pontiinlegno,peraltrosolidi. Nonhapendenzesuperiorial15%ederaper- e atrattiroccioso.Tra Costapiana eS.Dionigiattraversavaduevalloncellisupic- del percorsoamezzacostadiripidissimo versante,conmacchiediradissimobosco turale masodo,largam2,20-2,50, compresalacunetta.Sisviluppapergranparte Il trattodaCostapianaaPozzale fuconcepitoinvececomemulattieraa fondona- percorribile ilpercorsopureadartiglieriedacampagna. sco diabetieneigironihaunraggiominimo6metri,fatto questocherendeva numerosi risvoltiamezzacostadiripidoversantecopertoingran partediradobo- chilometro,dellosviluppononsuperioreai400metri.Sisvolgecon edel6° del 3° escluse lecunette,conpendenzemassimedel15%induebrevi tronchi,neipressi Il trattodaValle aCostaPiana(km7,200),fondosolido,era largainoriginem3 le (m1054) ePievediCadore(m880),fuultimatadalGenionel1890. seguendo poiperForcellaAntracisa(m1697)eM.Tranego (m 1849)finoaPozza- L’arteria militarechecollega Valle diCadore(m840)aCostapiana1560),pro- LA STRADAMILITARE DIMONTETRANEGO parapetto. colle traversecaveeilcamminamentodicomunicazionericavatoall’internodel della golaeranocomunicantitraloroeconlecasemattefacciata,nonché va operaredauncamminamentoprotettoparapetto.Tutti ilocalideifianchie stro esullagoladallecasematte,mentrefacciatasulfiancodestrosipote- ticolari difesesullacopertura,maladifesapotevavenireffettuatasulfiancosini- noni dacampo.Iduefianchinoneranoparallelitraloroeevidenziavanopar- punto dispallaeraattrezzataperladifesadellafanteriaeconsentival’usocan- noni dimediocalibro,mentrelapartecompresatral’ultimatraversadestraedil Su ciascunadellepiattaformescanditedalletraversepotevanoesserecollocati2can- parti da5traversecaveconl’asseprincipaledirettaversoVenas. va facciatadiritta,conprofiloditerrapienoeparapetto8metri,suddivisain4 dell’800 edassomigliavanellastrutturaaForteM.RiccoeBatteriaCastello.Ave- Si trattavadell’operapiùgrandetratuttequellerealizzateinCadoreentrolafine nevralgico diTai. venienze nemichedallaconcadiCortinaecontrollandolecarrabilidirettealnodo campo trinceratodiPieveCadore,rivolgendolasuaazionefuocoversolepro- Boite ePiave,costituivalaconclusionedellospaziofortificatoindirezionesuddel un costonediM.Zucco,aquotam992,sopralasellaTai elaconfluenzatra L’imponente impianto,realizzatodalGeniomilitareitalianotrail1883e1895su te sulsuofiancosinistro. due postazionipercannoniaquotam1000, equindisemprealforte,precisamen- la diramazioneasinistracheportaprimaaipendiidiCiaupa,dov’eranopreviste della carrarecciaèquellocentrale,masipuòseguireanche,dalbiviodiquotam870, zago, sullefaldenorddiM.Zucco,epresentadiversevarianti.Ilpercorsooriginale La bellastradacarrabileequasiinteramenteasfaltatasisnodanelboscodiMan- IL FORTEDICOLVACCHER per ragionidisicurezza. Cannoni inbarbettaaColVaccher, consfondo“mimetizzato”

Teza Rifugio Costapiana,già“U.Ugolini”.

Musizza W. Rifugio AntelaoaSellaPradònego. Casera Cercenà. M. Antelaoda meridionale del Versante Pian dei CavallieilPian dellaRegoletta, conirelativi sentieri. Lerimanenti posta- ed ovest delM.Antelao, leCrodediS. Pietro(m2260) elazonacompresa trail Piana eNaités, sorgevano altrepostazioni.Quella diS.Dionisiobattevalefalde sud co diM.Ricco.Presso lacappelladiS.Dionisio, suM.Colevicinoaifienilidi Costa pendii intornoa Calalzo eGrea,coprivanoglispazi nonbattutidalleboccheda fuo- so dominavanoloslargodellavalle delPiavepresolosboccodellaVal d’Otenedi dominavano leposizionidelletruppe avalle.Inparticolareleduesituatepiùinbas- ed altreduesuM.Tranego: tutte godevanodiampiavisualeversolaVal d’Oten e no situatepressoCimaCiaupa, ad un’altitudinecompresatrai1354e1577metri, tracciato erano8,eprecisamente 4sulversantenordefronteovest.Dueera- Le principalipostazionidicannone, riconoscibilianchedaunsuperficialeesamedel brevi braccisecondariserventialtrettanteeventualipostazioni naturali percannoni. al copertoedalsuocontinuoramificarsi,neltrattotraM.Tranego eS.Dionisio,in Una caratteristicaimportantedell’interopercorsoeradatodal suosnodarsisempre digradano versonord.Lagolainfinecoprivaglistessipendiielastradad’accesso fianco sinistroprendevasottotiroipendiichedallasommitàdiM.Zucco(m1196) circostante ilRioSeccoedipendiidiNebbiùeVissaconlasellaTai, mentreil la spianatasucuisorgevanoifieniliPianodiSotto.Ilfiancodestrocoprivazona quella destracoprivairocciosipendiidifronteallaconfluenzadelRioVallesina e stra delBoitecoprivaipendiielastradad’accessoaifieniliCostapiana,mentresu valle delBoiteelacarrabiledaValle allastrettade“LaChiusa”. Sullaspondasini- Il forteavevacomeprerogativaunmarcatoeffettofrontale,prendendod’infilatala cia conl’ausiliodimine. le munizionichesitrovavaadestradellasaponieragola,scavatonellavivaroc- un ponterilevabile,chepermetteval’accessoalcortileemagazzinoprincipaledel- ra aduepiani,dotatadiapertureinognidirezione.Ilfossatoeraattraversatoda niera d’angolo,costruitasuripidaroccia,mentrelagolaeradifesadaunasaponie- Alla difesadelfiancodestroeraprepostapurenelpuntodispallaunasemicapo- se stessadelmuro. aperture costruiteamo’dipiombatolo(caditoia),peragevolareladifesadellaba- e delfiancosinistrovenivadifesodauno“sporto”(caponiera)dispalla,dotato6 veniva garantitadaunacontroscarpainmuratura,mentreilfossatodellafacciata pa inmuratura.Dalfiancodestroedallapartedestradellagolal’inaccessibilità reva unfossatod’impedimento,largo5metrieprofondoaltrettanto,concontroscar- Davanti alfiancosinistro,comepurepermetàdellagola,compresalasaponiera,cor- alta circa30metrinellapartepiùelevata. scosceso, conunascarpainclinata(pendenza45%),muratanellapartedestraed un fossatolargo8-10 metrieconclusoanorddaunmuropiccosupendo so unpontearmatocheoltrepassavaadestrailcortile.Allafacciataeraanteposto teva raggiungereilterrapienooattraversoterrazzodelfiancosinistroattraver- Una rampaportavadallostrettocortileinternoalpianodicopertura,dacuisipo- La strada,detta mettere unrapidoallargamentodellacarreggiataincasodinecessità. scarpa econtroscarpa,perilcriteriostesoconcuifucostruita, attocioèaper- gli Austriaci,invirtùsoprattuttodellasuasolidità,assicurata danumerosimuridi sa, specieneltrattoPozzale-M. Tranego, ottennel’incondizionataammirazionede- slocazione diartiglieriedacampagnasupostazioniappositamente predisposte.Es- rato diPieveCadoreeaisuoiforti,assicurandovariosservatori elaprontadi- “di cintura”

Musizza W. , miravaadarprotezionealsottostantecampotrince- piccolo cimitero. l’antistante Damos con Chiesetta di P

Istituto Geografico Militare - Aut. n. 6109 del 12.10.2005 piombanti. semicaponiera d’angolosulfiancodestro,vicinoalpuntodispalla,suroccestra- ve, nonprivadiunapuntaorridomedioevale,soprattuttoinprossimitàdella la propriateatralegrandezzaedimostrainteroilsuoprimatosullealtreoperecoe- tente terrapienodellafacciataelastessacopertura,strutturaconservaintatta volta, delletraverseepiazzole.Nonostantelafittaalberaturacoprailpo- sentando lemuraesoffermandosisiasulfrontedigola,nellazona,oggiscon- comunque effettuareungiroattornoall’interoperimetrodellacostruzione,ra- abbandonato epressochésommersodallavegetazione.Moltointeressanterisulta Utilizzato permoltiannicomeabitazioneelaboratorioartistico,oggièdeltutto to lazonadelfronteprincipale. distrutto dalleesplosioniaustriachenell’ottobre1918, chesconvolserosoprattut- Abbandonato dagliitalianidopoesserestatosoloparzialmentesabotato,restò da 149Gedi2mitragliatriciGardnermod.1886. ReggimentodaFortezzaconcirca200uomini.Disponevadi4cannoni po del9° sa ed incustodita) di proprietà della Sezione C.A.I,di Pieve diCadore. gura diTita Panciera, guidaalpina cadutasulPelmo nel1954, unacapanna(chiu- Sempre inprossimità dellaforcellaèstatadedicata, nell’ottobredel1974,alla fi- vi amezzodiconduttura inacciaio. sca incemento, dellacapacitàdi130metricubi, perraccoglierel’acquaportata- Dionisio eM.Tranego, ilGenio militareiniziòacostruirenel1911 unagrandeva- Per ovviare allascarsadisponibilitàd’acquainzona,ForcellaAntracisa, traS. allestito unpiccoloricoveromilitare inmuratura,capacedi35uomini. con lacaserma cessità 12uomini,erastatapredisposta unastazionetelefonicaincomunicazione Presso lapiccolachiesadiS.Dionisio (m1969),capacediospitareincasone- lan sotto Valle diCadore (ore 1-1.30). oppure percorrere ilbelsentiero che sisnoda nelbosco dalponte diRua- viadotto, poco delgrande boccare che dall’Alemagna prima sistacca adestra lacarrabile Per sipuòscendere raggiungerlo daPieve diCadore allavolta diPerarolo edim- offre meravigliosi. oggi solosilenzioepanorami che il silenzioel’obliosonocalatipersempre anche suquesto balcone cadorino, Poi dell’annosuccessivo. siadurante larotta austriaca nelnovembretirata 1917, Damos fualcentro diavvenimenti sianelleconvulse militari ri- fasidellanostra presidiata soloincasodiguerra. concepita maera e armata poteva darricetto dacampo, a6-8pezzi lemagna, c larga4econ pendenzadell’8%, metri, lunga1250 carreggiabile, daunastrada servita Era diCaralte. elaterrazza nistra levallilaterali sullasuaspondasi- lagoladelPiave, diTai, lacarrabile Zucco, M. copriva ilpendiosuddel elarga30, lunga80metri zona diPerarolo eCaralte: dominante tuttala aquotam801, dacampagna, una postazioneperartiglieria Qui venne realizzata roccioso proteso laconfluenza sopra delBoite nelPiave. spianatac di quella grande invirtù località, militare stessiIn anniperòanche sioccupò quegli lastrategia diquestariposta dellaRegina durante lesuevacanzegiate Margherita aPerarolo nel1881e1882. divenne caro allepasseg- Restaurato nel1619, tre pitture al risalenti ‘700 ed ‘800. nonché daal- è nobilitatadapregevoli affreschi diprobabile scuola tolmezzina, al attualerisale Lastruttura ‘500 ed dorine. diolioaquestaedadaltre chieselibbra ca- mento diquell’annoattesta unlascito diuna giacché undocu- Andrea nel1348, già S. Damos doveva avere unachiesa dedicataa convulsi.dal mondoedaisuoiritmi dilavoro unretaggio edevozione fuori te, unnucleo singolare ecommoven- tutt’uno, caduto fannoun Guerra) dellaGrande campanileecamposanto (col suo Chiesa, state ancora alpiccolo camposanto. pre- perl’ordineelecure regna viva che evidenti vi nitidaedorgogliosa, glie ciacco- collina, Altasulla Andrea. sololachiesa diS. èrimasta st’ultimo secolo, diunacomunità sullamemoria dissoltasiinque- A vegliare antichi, sutanti muri Artiglieria daFortezza(MiliziaMobile)ederapresidiatodalla13 Reggimento Allo scoppiodellaguerraospitavailComandodelVGruppo7° prattutto comemagazzinoeprigione. raria vulnerabiledallemoderneartiglierie,fuutilizzatoduranteilconflittoso- le sueappariscentitraversebenvisibilidalontano,nonchéperlasuastrutturamu- Il forte,divenutoobsoletogiàneiprimiannidel‘900perlasuabassaquotae re diunagrandecisternaperl’acqua550metricubi. ra prevedevacircamezzacompagniadaFortezzae60-70 artiglieriepotevadispor- da 6-11 pezzidip.c.perilfiancheggiamentodelfossato.Ilpresidioincasoguer- L’armamento eracostituitoda8pezzidim.c.,3p.c.sulfiancodestro, antistante l’ingresso,continuavapoiindirezioneestfinoaquotam800circa. al forte,che,larga3metriesviluppatadaTai, dopoaverraggiuntolaspianata D campo, aifieniliNaités(suterrenonaturale)4-6pezzidacampo. naturale) 8-12pezzidacampo,suCostapiana(suterreno 4-6pezzida po, suS.Dionisio(suterrenospianato)4-6pezzidacampo, M.Col(suterreno su terrenoparzialmentespianato,gliaustriacipreventivavano12-16 pezzidacam- brevi braccidistradaportantiallepostazioniritenutepiùidonee. SulM.Tranego, i traininelterrenocircostantelastradaodirealizzarecomunque inpocotempodei zioni venisseroaggiuntedellealtre,consideratalafacilitàdipenetrare subitocon a ColMaò(m1470). Incasodiguerranoneraesclusocheaquestecitateposta- minavano ipendiiantistantiedilcostonechescendedaCroda Castellone (m2156) zioni disponevanodiampiavisualeversolaVal MaissimaeilRioVallesina, edo- A M O S , I L

P “Calvi” A E S E

di Tai diCadore,mentresuM. Tranego (m1849)erastato C H E

N O N

C ’ E he sistaccava nazionaled’A- dallastrada ’ P I he si affaccia al ciglio dellosperonehe siaffaccia alciglio U ’ Interno deltempioconipregevoliaffreschi. a cp delVGrup- gnatori, potrà guidare potrà l’uscita. gnatori, -accompa- storici laloro conoscenza dichi, daparte lafacilitàd’accesso, storico, dalpuntosentatività divista proposti sonostatisceltiGli itinerari tenendo pr alcunideiqualirealizzabili anche con dapersone capacitàmotorie. ridotte coltà, Per ilvasto con pubblico lavisita lescolaresche eper sisonocosì ediffi- percorsi individuati lunghezza divaria imparare. conoscere, adosservare, insegnando lezza delpaesaggio aumentanolasuggestioneebel- sopravvissute alloscorrere deltempo, Le mesi dilotta, tracce di29lunghissimi vicende etragiche hanno fatto alleterribili dascenario che splendidiedaffascinanti, È intento fondamentaledelprogetto farconoscere nuove alle iluoghi, generazioni Ingresso efrontedigoladelforteColVaccher. rnai “... Frontali: come dice ilSottotenente Medico Gino Questo ricordare per nonèunevento che dimenticato laguerra eche, eserciti contrapposti. daisoldatidegli alfronte adoltre 2000metri lavita vissuta eledifficoltà diunavita no” di “toccare con attraverso ma- difacileaccesso, itinerari come proprie ricerche delle risultato –offre lapossibilità, illavoro delComitato Tecnico eScientifico esivolge, delProgetto Interreg – IIIche ora A questo èstato volto, dipace. Memorie persentieri diguerra avventura. mastraordinaria sta tragica, pernon laMontagna, riscoprire per storica La memoria ilfuoconemico anchesotto pernecessitàdiguerra nuovediMontagna aperte vengono vie Alcune alpinisti. presto inprovetti reclute sitrasformano maanchelepiùgiovani lo sivedonoeccellere ipiùesperti, “... eAp eoopoii o ood igl,maanchedi disingoli, nonsolo le Alpi vedonoprodigi,

Musizza W. non è una parentesi che possiamo affrettarci a chiudere per tornare al discorso diprima... non èunaparentesi chepossiamoaffrettarciachiudere aldiscorso pertornare Postazione antiaerea improvvisata con un cannone da 75. esenti alcune caratteristiche fondamentaliqualilaloroesenti alcunecaratteristiche rappre- legate sulfronte Guerra allaGrande dolomitico. rseptule ipooi iitr opgi.Enonso- diintere compagnie. diplotoni, pattuglie, grosse ietcr,perconoscere uominiche que- vissero gli dimenticare, I l

C o A m u t i o t .”(.Berti). (A. ...” a r t i o t à

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n T z e i c a n t i o c r o da parte della nostra IV Armata (C.te Gen. L. Nava prima, Gen. M.N. di Robilant poi). da parte della nostra IV Armata (C.te Gen. L. Nava prima, Gen. M.N. coll’indebolire l’in- Cominciò quindi un lento stillicidio di prelevamenti che finirono e col ridurla tera struttura, inizialmente affidata al comando del Gen. G. Venturi, in cattive condizioni di efficienza materiale, oltre che di inadeguata tensione stra- tegica e tattica. Comandata nei frenetici giorni del dopo Caporetto dal Gen. A. Marocco, la fortez- za non venne mai investita di una funzione chiara ed univoca e fu abbandonata anzitempo con limitati danneggiamenti alle strutture, senza poter sviluppare un’a- deguata azione di fuoco prima e durante i disperati conati difensivi delle nostre Boite. truppe in Centro Cadore e Val i In copertina:ilM.Tranego conlecimedell’oltrepiavedaS.Dionisio. oriaet rgto OUIËMNAAAODN - COMUNITËVia IVNovembre, 2-32021Agordo(BL)Italia MONTANA AGORDINA Coordinamento progetto: 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 INDICE DEIPERCORSI 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Zona monumentale dellaMarmolada Malga Ciapèla-OmbrettadiMarmolada aSerauta -Marmolada Museo storico Col DaDaut- Toront Cima Lana-AgaiePalla Cima Lana-CostoneCastelloSellaSief Variante ColdelaRoda Ciadinéi -SellaSief Da CimaLanaaiCiadiniéi Cima Sief-ColdiLana Sella Sief-Cima -SelladelSief Posizione “Edelweiss” Valle delleBaracche diMisurina Cristallino BosieMontePiana A. Rif. -MontePiana Misurina Giro delColdiMezzo Croda dell’Arghena aiPianidiLavaredo Quota “2385” Forcella Lavaredo MARMOLADA , scel- 18 17 20 19 appunta- Eingriffe der Wiederinstandsetzung und Valorisierung in den Gebieten des Erinnerungsparks des Gebieten den in Valorisierung und Wiederinstandsetzung der Eingriffe Il forte dopo la Il forte dopo riconquista italiana del 1918. 14 9 12 10 15 . I LUOGHIDELLAGRANDEGUERRAINPROVINCIA DIBELLUNO 13 Interventi direcuperoInterventi evalorizzazione neiterritoridelParco dellaMemoria DIE ORTE DES ERSTEN WELTKRIEGES IN DER PROVINZ BELLUNO PROVINZ DER IN WELTKRIEGES ERSTEN DES ORTE DIE 11 16 40 Von derE.U.UnterstützesProjektMittelsEuropäischerWärungsfondszurRegionalenEntwicklung e.0039043762390-Fax [email protected]. Col Pradamio Project co-financedbytheEuropeanUnionthroughFoundforRegionalDevelopmen Gemeinschaftsinitiative InterregIIIAItalien-Österreich2000-2006-Projekt(Cod.VEN222001) AGORDO Progetto cofinanziatodall’UnioneEuropeamedianteFondoEuropeodiSviluppoRegionale Iniziativa ComunitariaInterregIIIAItalia-Austria2000-2006-Progetto(Cod.VEN222001) 39 Community InitiativeInterregIIIAItalia-Austria2000-2006-Project(Cod.VEN222001) GREAT WAR SITES IN THE PROVINCE OF BELLUNO OF PROVINCE THE IN SITES WAR GREAT Preservation and promotion of the areas in the Memorial Park Memorial the in areas the of promotion and Preservation CORTINA D’AMPEZZO 38 ZOLDO 37 36 34 Fortezza Cadore-Maè 8 33 7 sopra la strada Longarone-Zoldo. Per PIEVE DICADORE 35 6 5 2 4 31 3 32 1 40 39 38 37 36 35 34 33 32 31 30 29 28 27 26 25 24 23 22 21 30 29 AURONZO DICADORE Batteria Listolade Batteria Tagliata diSanMartino Col deSaléra -MontePunta Spiz Zuel Col Pradamio Monte Rite Vodo -BeccodiCuzze (AccessoB) Vodo -BeccodiCuzze (AccessoA) Anna-LaGlories Col S. Piandell’Antro Forte Monte Tranego Col Forte Vaccher Castello Batteria MonteRicco Forte Anello deiColli Col Vidal P.so -ColAudoi Mauria Miaron P.so -M. Mauria Monte Tudaio Col Ciampon 27 appostamento 28 25 26 22 21 23 24 in grado di dirigere, tramite collegamenti telefonici ed ottici, l’azione dei can- in grado di dirigere, tramite collegamenti telefonici ed ottici, l’azione indicare l’estensione di siffatto apparato difensivo e la sua azione diretta soprat- Maè, fu adottata e comunemente usata per l’intera du- tutto sul Cadore e sulla Val rata del primo conflitto mondiale la dizione di Allo scoppio però della guerra siffatto apparato difensivo, forte di 73 ufficiali, 4000 uomini di truppa e 92 cannoni, con notevoli riserve e munizioni, si palesò inutile e non in grado di incidere attivamente sulle operazioni in corso sulla linea di fronte to per la realizzazione di un mente sul M. Miaron, sopra il passo della Mauria, dove fu realizzato un mente sul M. Miaron, sopra il passo della Mauria, dove fu realizzato mento a contro le provenienze dalla Carnia, e noni del forte di M.Tudaio DISTRIBUZIONE GRATUITA 10

A. Fornari 9 8 7 6 5 4 3 2 1 I LUOGHIDELLAGRANDEGUERRAINPROVINCIA DIBELLUNO Interventi di recupero e valorizzazione nei territori delParco direcuperoevalorizzazioneInterventi neiterritori dellaMemoria Storia edescrizionedeiluoghidellaGrandeGuerra Il forte come fu Il forte come trovato dagli austriaci nel novembre 1917. 15.2 15.1 SECONDA LINEAFORTI DELCENTRO CADORE MONTE TRANEGO FORTE COL VACCHER m 992) (m.

Musizza W. 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 Venne dunque a costituirsi un complesso e singolare reticolato fortificatorio, com- dunque a costituirsi un complesso e singolare reticolato fortificatorio, Venne prendente i vecchi impianti di Pieve, declassati ben presto a magazzini e prigioni, ed i nuovi forti d’alta quota, con due estreme propaggini, individuate rispettiva- Genio, ma anche di impresari e manovali civili, erano impostati su batterie in Genio, ma anche di impresari e manovali civili, erano impostati acciaio-nichelio per cemento armato dotate di cupole girevoli mod. Armstrong in di distanza e vir- cannoni da 149 A, atti a colpire obiettivi fino a 14 chilometri tualmente refrattari a qualsiasi offesa nemica. Le guarnigioni di circa 300-500 uo- mini disponevano di ricoveri, pozzi, dotazioni e scorte per mesi, cosicché era pre- vista la completa operatività anche in caso di condizioni meteorologiche del tut- to avverse. tare Venas-Col S.Anna-ColPecolines. tava l’estremalineadidifesaversoovestevenivaservitadallabellastradamili- voli inColMaò(m1470), ColPecolines (m1449)eColVidà(m1459),rappresen- NOTIZIE GENERALI sti impiantilerisorsefinanziarienecessariepertempestiviadeguamenti. economica soffertadall’ItaliadopoilfallimentodiAdua(1896),chestornòdaque- alla finedelsecoloelaloroultimazionecoinciseconprofondacrisimoraleed ben prestoobsoleteallalucedeigrandiprogressiossidionaliverificatisiinEuropa quasi medievali(fossato,pontelevatoio,caditoie,ecc.),essefinironocolrisultare bosco, diproteggereconvenientementelebocchedafuoco.Costruiteconcriteri le alturecircostantienoningrado,collelorotraversecavebenindividuabilinel Si trattavaperaltrodicostruzioniinmuraturaordinaria,facilmentedominabilidal- verso Verona. l’Isonzo, fatalmenteespostaadunaggiramentoinseguitooffensivaaustriaca 1866 sipalesavacomeassillanteremoraperogninostraoffensivainFriuliesul- una rapidapenetrazioneindirezioneovestquelpericoloso nizzarsi perpuntarepoiallavoltadiFranzenfeste(Fortezza).Ciòtagliarecon zona diPieveappunto,incuiuncorpod’armatapotesseconvenientementeorga- troffensivo, essendoadessodevolutal’assicurazionediunospazioprotetto,la Il compitoprecipuoditale Se ifortidi ulteriormente versosudindirezionedel Il costonepoichedallepropagginimeridionalidelgruppodell’Antelao procede gradanti anord-estversoiltorrenteMolinàePiave,sudBoite. (m 1849)eS.Dionisio1946),racchiudentiinmezzoun’ampiainsellaturadi- del settorefortificato.QuestobastionehaisuoipunticulminantiinM.Tranego dell’importanza strategicadellefaldeestdelM.Antelao,dispiegateaprotezione ( presso PieveeTai diCadore,contuttaunaseriestradeaccessoecintura di Cadore Fu cosìcompletato,trail1882e1896,cosiddetto voli sbocchiversoLongaroneeBelluno. dal CentroCadore,siadallaVal Ansiei,primachequestepotesserotrovareage- arretrata, pressoPieveeTai diCadore,percontrollarelepenetrazioninemichesia Successivamente, versoil1880,sipreferìconcepirelosbarramentoinzonapiù vogliarsi tuttelesupposteprovenienzenemichedallaVal AnsieiedalComelico. te digola,mirantiabattereilnodonevralgico te dellepostazionipercannonidacampagnaconrelativastradad’accessosulfron- to nella ché neisecoliprecedentilaSerenissimaRepubblicadiVenezia avevagiàindividua- Tale concezionedifensivariposavaindefinitivasuunatradizionemedievale,poi- in funzioneantiaustriaca. rali PianelleCosenz,ilCadorefuinteressatodaun’intensaattivitàfortificatoria Dopo l’annessionedelVeneto alRegnod’Italia,perimpulsosoprattuttodeiGene- IL CAMPOTRINCERATO DIPIEVECADORE di Cadore Per bloccarel’avanzatanemicafuindividuatadapprimalazonadeicollidiVigo inoltre avvaloratadall’eroicaresistenzaquiorganizzatadaP.F. Calvinel1848. assicurare laresistenzadelcentroCadoreedellasua re figuradipatriotaedingegnereoriginerussa,fuggitodaPola inItalianel1882. realizzato ingranpartesottoladirezionedell’ing.G.Ivanoff(1851-1917), singola- volgeva lesuebocchedafuoco(da4ad8)versolaVal Boite.Questoapparatofu libro versoDomeggeel’Oltrepiave,ilfortedi Pozzale-M.Tranego, Costapiana-S.Dionisio,S.Anna-ColMaò Pian allo- Chiusa diVenas Col Vi- , checomprendevaifortidi (Col Piccolo,ColTagliardo, ColRive,Ciampon) , Disegno austriaco del forte di Col visto da Vaccher nord. Batteria Castello M.Tudaio presso Vigo e a e nella tsiW uiz .DeDonà) Musizza-G. (testi W. dei forti corazzati campo e Monte Ricco Chiusa diLozzo non eraesclusivamentedifensivo,bensìpurecon- Col Piccolo a Batteria Castello,MonteRicco , rispettivamente su La Chiusa puntavano ilorocannonidimedioca- Col Vaccher due baluardidifensiviingradodi , echehalesuecimepiùnote- Treponti “opere alte” “opere basse” Campo trinceratodiPieve , moltovastoecomplesso, capitale , dovevenivanoacon- cuneo , dovefuronocostrui- ), proprioinfunzione CONTINUA trentino chedal Pieve, eveniva e . Tali realizzazioni rispondevano alla teoria . Tali Col Vaccher presso Venas, e tre presso Venas, M. Rite e dal ra imperante in Europa e patrocinata in Italia dal Gen. E. Rocchi: serviti spesso da strade d’accesso ardite e costose, frutto del lavoro di migliaia di soldati del dell’Antro Solo a partire dal 1904, con l’arrivo di altri fondi e grazie al fiorire di nuovi Solo a partire dal 1904, con l’arrivo di altri fondi e grazie strategica di- studi strategici, il Cadore ritornò in primo piano nella concezione i più alti ver- fensiva nazionale. Dopo lunghe diatribe tecniche, cui parteciparono tici militari, furono individuate alcune posizioni particolarmente utili per batte- così costruiti dei potenti forti co- re le sottostanti vie di comunicazione. Vennero razzati, e precisamente due mai disposto apiegarsidocilmente davanti alnemico invasore. masoprattutto il simbolodiunCadore strategica, tradizione zione diunalunga Le dunquenonfurono Guerra difesedellaGrande a Venas continua- che lalogica poiiterat menti dell’Hablitschek, Franchi isuoiCorpi sventare e2cannoniper portò attacchi aggira- vi gli egli vi Cal- F. allorché P. La Chiusafuteatro diunaspro scontro 1848, il9e10maggio alcuna. traccia madiessenonèrimasta piantate suscoscesitorri dirupi, Ronzon convinti erano dell’esistenza inloco dipiù A. L’Abate Ciani eilProf. del 2marzo. completonandone anziunriassetto edopolostorico scontro prima diRusecco ordi- D’Alviano che Bartolomeo avessee risulta molte riposto inessa, speranze lachiusa divenne dellaSerenissima lastrategia fondamentaleper Massimiliano, inseguito allapresa da diCortina Nel 1508, con poche etantisassi. armi uominivalidiilcompito lasciandoagli dellaresistenza tirassero dietro lachiusa, fanciulliedonnesi ri- che, previsto era resto intante altre precedenti eseguenti, come dei Anche inquell’occasione, mente intenzionati adinvadere ilCadore. Brunico eseria- raccoltisi a deschi, merosi vassallite- le minacce dinu- perparare difensivi tali apprestamenti cise diricorrere a della Comunità de- 1453 ilConsiglio eche nel inabili, gli cali perricoverare puregiunti deilo- ro”, cuivennero ag- demu-“fortilicium di Venaspiamo inoltre che nelgennaiodel1452sisostituìil “trabiccolo” con un inprossimitànante esistente dellachiusa lastrada naturale tra Sap- Venas ePeaio. edomi- difensivi dialcuniordigni fornita te inunatettoia obaracca dilegno, consisteva originariamen- sotto ilPatriarca Lodovico diTeck: tato solonel1414, seppure essovenga ufficialmente ci- altempo Ungari, dellescorrerie degli colo, Un dispositivo rudimentale militare dovette esistere probabilmente nelXse- già disecolaresuo campotrincerato tradizione. diPieve cioèedel del suopiccolopur digarantire lasalvezza stato, della “capitale” “Oltrechiusa” disposto asacrificare1’ provenienze alle nemiche, proprio “alt” ilCadere volle -sipuòdire dasempre -imporre il per Cibiana eloZoldano, lastrada inprossimità dacuiparte delbivio d’Alemagna, strada lagloriosa ra Là dove delBoite elealture laforra scoscese anco- diPiandell’Antro rinserrano L A Facile passeggiataturisticafinoalforte. DIFFICOLTÀ Ore 1.30daVenas, compresaunasommariavisitaairuderidelforte. DURATA 150 metricircafinoalforte,450allacasermadiS.Anna. DISLIVELLO case Giau(m899). splendido balconeprotesoversoilPelmo el’Antelao. Ritrovo:aVenas, pressole Con unafacilepasseggiatasipuòvisitareiruderidelfortecorazzato,suuno DESCRIZIONE PERCORSO 16.1 Ciadin, F.lla Piria eCasone Antelao. lattiera fino alPiandi Sadorno ea“La Glories”. Sentieroimpegnativo perF.lla Semplice escursione sustradacarrabilefinoa Col S.Annaepoiperbellamu- DIFFICOLTÀ Ore 1.30finoal CollediS.Anna.Ore3.30-4fino a“LaGlories”. DURATA 850 metricirca(finoa“LaGlories”). DISLIVELLO auto finoaColVidà(m1459)e proseguiredaquiapiedi. militare. Ritrovo:aVenas, pressolecaseGiau(m899).Sipuòanchearrivare in din (m2100) eF.lla PiriaequindialCasone Antelao,lungoilvecchiopercorso nes, anorddiVinigo.Moltoimpegnativorisultainveceproseguire perF.lla Cia- stellon, dadoveeventualmentesipuòscendereperilsentieron. 230versoGrea- di perCostaDuogofinoa“LaGlories”(m1736),colleboscoso sottoCrodaCa- re chedalmulinodiRivinianrisalelavallettadelrioCaldiera.Si proseguequin- da incrociasiailsentieron.236chesaledaiFieniliQuoilo, lastradamilita- so iFieniliS.Anna.Aquotam1325,adestdeifieniliPiandi Sadorno, lastra- Col Maò,ritrovandovariepostazionisussidiarie,nonchélagrande casermapres- tro, sicontinuafinoaColS.Anna(pend.max.14%),Vidà, ColPecolines e Seguendo semprelastradamilitarechedaVenas serveilfortediPiandell’An- DESCRIZIONE PERCORSO 16.2

C H I U COL S.ANNA-LAGLORIES FORTE PIAN DELL’ANTRO S A

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V E N A S novembre 1917. Rara immaginedellachiusadiVenas fotografatadagliaustriacinel

N E L i il21e28dellostesso mese.

M E D I O E V parte delle truppe dell’imperatore delletruppe parte O 50 metri su soliditronchi d’albero. Lamulattiera si sviluppava fino aCol Gloriaa A monte diPiandeSadorno (m1336)il pianostradale erasospesoper untrattodi Col VidàeGloria, fortissimesuglialtritratti. Col Gloria(m1551), dopoilqualesirestringeva acm80,conpendenze lievitra tre m2100 diquota,ridottaperaltro amulattierafondonaturale ma sodofinoa Da ColVidàcontinuavapoifino aBaitaCiampestrin,pressoForcellaCiadin,adol- circa duevalloncellisupontidi piccolaluce. lunghi trattièfiancheggiatada muridicontroscarpaedattraversaaquotam900 sotto ColS.Anna(m1376)e nel rimanentepercorsooscillatral’8eil12%.Per verse tratteneglianni1882-1895 eraggiungelamassimapendenzadel14%poco za costadifaldafortementeinclinata apratoeradobosco.Essafucostruitaindi- (m 1459),èlungakm7,500,afondosolido,largacirca3metri esviluppataamez- La rotabilemilitaredanoipercorsaSuppiane(m872,presso Venas) aColVidà e difrontealPelmo. nas edellebellezzepaesaggistichedelcomprensorio,situatoalle faldedell’Antelao tendo unafruizionedirettadellefinalitàstrategicheetattiche dellachiusadiVe- Borca, costituisceunodeimiglioriesempidistradacintura inCadore,permet- con l’altrastradamilitarechedaGreanesconducevafinoa BoscoNuovosopra L’arteria militare,collegataconlastradadetta“delGenio”sopraVinigo,nonché LA STRADAMILITARE DICOLVIDA’ stituire unodeimiglioriesempidiarchitetturamilitareinCadore:essaèmura- La strutturaperimetraledell’edificioappareancoroggimoltorifinita,tantodaco- altri 13metriaiquattrodepositidibalistite,tuttiscavatinellavivaroccia. da doveun’ulterioregalleriadi20metriportavaaldepositomunizioniepoicon di lancioconducevaallabatteria.Gliaccessipolverieraeranosulfiancodestro, dotata dirotaiachedaldepositoelaboratorioperlapreparazionedellecariche zale, èaduepianiedcollegatasulladestra,tramitecorridoio,allalungagalleria La facciatadellacaserma,lunga60metrielarga10, conprospicientegrandepiaz- collegate tralorodaunaretedigallerie,postierleecamminamentiprotetti. re Suppiane-ColS.Annaedèformatodauncomplessoarticolatodicostruzioni Esso èraggiungibiletramiteunastradadiserviziochesistaccadall’arteriamilita- stante. gia conl’“operaalta”diM.Riteela“tagliata”costruitasullarotabilesotto- Il fortecostituival’“operabassa”allachiusadiVenas, concepitaperagireinsiner- tempo davverocospicua(Lire700.000). mentre quellotecnico-esecutivorisaleal1911, conun’assegnazionedifondiperquel Il progettodimassimafuapprontatonel1909equelloparticolareggiato1910, provenienze nemichedallavalledelBoiteedaForcellaCibiana. 1914, aquotam1050 neipressidiSuppiane,aVenas diCadore,perinterdirele L’impianto corazzatovennecostruitodalGeniomilitareitalianotrail1911 eil IL FORTEDIPIANDELL’ANTRO ruderi dellefinestre. particolare dei Caserma diS.Anna cinta delforte. Postazione permitragliatricelungoilmurodi

De Donà G. P.F. Calviacavallo.

De Donà G. alle offese di artiglierie nemiche eventualmente collocate sulle alture circostanti. teria Castello eColVaccher, giudicatitroppo bassievisibili, equinditroppo esposti sottostante campo trinceratodiPieveCadore, basatosuifortidiM.Ricco, Bat- La stradadicintura, contuttelesuerelativepostazioni, miravaadarprotezione al la stradad’Alemagna adestdiPeaio edicollidiVinigo. nes eColVidàvenneroallestite dellepostazioniperartiglieriacampalebattere Subito dopolacostruzionedella stradaefinoal1915, suColS.Anna,Pecoli- uomini e20quadrupedi. ni. IfieniliRonco,inmuroelegname, eranoinveceritenuticapacidiospitare300 tre ilpiccoloCasoneAntelaoin legnoeragiudicatoinadattoadarrifugiouomi- A PiandiSadornovaricasolarie fienilipotevanodarricettoacirca150uomini,men- Casone AntelaoeiltorrenteOten. soso eterroso.Lalarghezzaeradi60-100 cm,confortipendenzetrailpianodi pascolivo nell’attraversamentodiunalungapianaalluvionale, quindidinuovosas- Da CasoneAntelaoaifieniliRonco(m1050) l’arteriaridivenivamulattiera,afondo tuttavia dasalmerienoneccessivamentecariche. a fondosassoso,confortipendenzenelversantedellaVal Antelao, mapercorribile tabili. DaBaitaCiampestrinfinoaCasoneAntelao(1711) v’erapoisolounsentiero sto canalone,conbrevirisvolti,soggettiafrequentifraneequindi spessointransi- mezza costa,suterreniprativiconradobosco,primadiinerpicarsi entrounangu- coperti, assicuravalasicurezzadell’impiantodapossibilicolpidimanonemici. se complementari,sviluppatoattornoalfortetramitemuri,trinceeecamminamenti che naturalmentedimagazzinieserviziigienici.Tutto uncomplessosistemadidife- zione ecabinaelettricadicomando,salageneratori,infermeriaedambulatorio,oltre Il forteeradotatodielevatoreperproiettili,acquedotto,lavatoio,salatrasforma- trollare lastradaindirezionediCortina. cavano letrecannonieredellapostazioneperartiglieriaincavernavolutacon- A suddellabatteria,astrapiombosullavalledelBoite,propriosopralatagliata,sbu- lio mod.Armstrong,dellospessoredi140mm. I 4pezzida149Aeranoprotettialtrettantecupolegirevoliinacciaioalniche- dato, situati9metrisottolaquotadellabatteria. metri, cheservivalapostazionedimitragliatriceascomparsael’osservatorioblin- La primaentrataasinistraconducevaadunagradinataingalleria,lungaquasi17 zione. tro, incorrispondenzadellescaled’accessoaipozzidelcorridoiodiintercomunica- Le entrateallabatteriadalpiazzaleerano5,duenegliavancorpilateralietrealcen- cipale dirittaerivoltaversonord-ovest(M.Pelmo eBorca). sciata, lungam56elargadaunminimodi15admassimo20,confronteprin- Ma ilcuoredelforteeracostituitodallabatteriacorazzata,aformadi“U”rove- delle porteefinestreconcornicionimarcapianiavarilivelli. tura dipietrameemalta,consassiesternilavoratiascalpellosagomatineifori al fortecorazzato. Corridoio interno

De Donà G. Pian dell’Antro. austriaco di Disegno nei lavoriaPiandell’Antro. Militari delGenioimpegnati

Istituto Geografico Militare - Aut. n. 6109 del 12.10.2005 Nell’impianto risiedevailComandoel’11 rino mod.1906. cannoni da75A,2mitragliatriciGardnermod.1886e4Pe- Allo scoppiodellaGrandeGuerrailforteeradotatodi4cannonida149A,2 lungo ilRuvinian. go ePianPalù, unapostazionepermitragliatriceaCrepodiPera ebenseiblockhaus legati traloroestrettamenteintegratinell’azione,con2puntid’appoggioaVini- Ad essofacevanocaponumerosepostazioniedosservatorinellevicinanze,bencol- ben 6 blockhaus. a Crepo diPero e lungo ilRuvinian, anord-estdi Vinigo,dove furono costruiti so ovest,avrebbero dovutoagireinsinergiacon ledifeseapprestateaPianPalù, con 3cped8cannoni da75,ancheinfunzione antiaerea.Lebatterie,puntate ver- da 75,mentresu ColMaò,Pecolines eColVidàv’era uncentrodiresistenza, S. Annafuorganizzatounpunto d’appoggio,conunacpdifanteriae4cannoni Durante ilIconflittomondiale, nel contestodelSottosettoresinistraBoite,suCol fissa perilluminarelependicidi M.Rite. spondenza diuntornante,erastato installatounimpiantoelettricoinpostazione stano interessantiruderi,mentre inlocalità“BurtoFien”,lungolastrada,corri- A quotam1350suColS.Anna fucostruitaunagrandecaserma,dicuioggire- d .BCAD,Umn otomnan 11-7,Vrn,13,pg.270-271) pagg. 1935, Verona, (1915-17), montagne Uominicontro BOCCARDI, (da R. èunasola! lastrada avanti, avanti, dovecevia andare: nonvoglio Chiedono che liaspettino: nessunosanulla qui. nonsanno; no aicompagni dove vadano: appiedatichiedo- affannosamente quellirimasti losopravvanzano: incalzano, tri Glial- A Ponte nelle Alpi unguasto almotore inchioda uncamionsullastrada. zione dipaese. rotta dieserciti erivolu- pazzesche eterribili: genere, Raffiche dinotizieogni divacche dicapre mandrie egreggi inunaconfusione indescrivibile. giaschi, colonne disoldatiecolonne difug- perOspitaleeLongarone; E ancora giù, làilPiave. ecco Calalzo: ecco Pieve, Ecco Tai, na ebestemmie disoldatiscossi o di passantiquasiinvestiti. essudantiolioebenzi- polverosi, icamionsassordanti, lavalle Corrono per giù per guarnire ilpiùrapidamente possibileil Piave. soprattutto, sfuggire adunaccerchiamento e, per guadagnare presto lapianura, enonpiùapiedimaincamion, nuovamente, partire Bisogna urge ilnemico. Le ore urgonoepiù manonsipuòapprofittarne. rinfranca, Il gesto commuove, zainideisoldati. colle aportare gerlegli tria, votiva vera offerta dellaPa- diragazze, unaschiera benedette!, Salgono almattino, talidafarpaura! che pare vedano dellecose, materiale oltre laforma occhi, certi Hanno che stanchi -smarriti. edancora più dati sonostanchi, isol- A Venas sideve pernottare: diSan Stefano. Candide, di diBorca, dellealtre valli: ghi continua edincrocia profu- ora E laprocessione dellamiseria ste silenzioche attende. San Vito èuntri- scenza diluci, èunalontanafosfore- Cortina Vervey rosseggia diincendi, che notte nella giganteggiano. masseoscure zaini: casse, veri, sacchi divi- Cumuli diproiettili, vagonirovesciati edistrutti. quasinelCosteana, infondo, perCalalzo; ferrovia divelte lerotaie della Lungo lastrada, poisaltare. che lifaranno dati daipontieri guar- minati, Si luoghi passaper ingrossa continuamente dicase. gruppo adogni Si faticaanonlasciarmescolare allacolonna deisoldatiquellaprofughi che Alcuni piangono! : va l’Italia!” “vi- strozzata dall’emozione: Una vecchia unvolto leva dimadre scarno egrida, di abiti. di donnecon dipovere carichi carretti egerlecolme e masserizie dibiancheria unacolonna ancor divecchi piùtriste e frammezzo quasi, E afianco deisoldati, no incieloinquietiedinquietanti. siaccendo- erazzi lamontagna parte daogni frugano iriflettori ancora buio: E’ dilìsorgere ilnemico.viso come sepotesse improv- macchia inogni diabeti, svoltoscrutare adogni divia, incalzatidaun’ansia che fa senzaalt, canti, senza Immenso represso frastuono, incominciava. perlavalledelsacrificio esodogiù Ed iltristissimo di legnoematerialeferrosoadoperadegliabitantiVenas. i materialipiùimportantiepericolosi,sisviluppòunapiccolaattivitàdirecupero Nel primodopoguerra,dopocheilGenioMilitareavevaprovvedutoasgomberare austriaci, nell’ottobre1918, ilcompitodicompletarel’operadistruzione. pole delforteefecerosaltarelastradaneipressidellachiusa,lasciandopoiagli Dopo Caporettoinostrisoldatiinritiratadanneggiaronosoloparzialmentelecu- co depauperatodiuomini,mezziedotazioni. del fronterelegòilforteafunzionimeramentesussidiarie,venendopocopo- e ForcellaChiandolada,mal’andamentodelconflittolostabilizzarsidellalinea da ovestlungoilBoite,anchepossibiliaggiramentiattraversoForcellaCibiana avrebbe dovutoassicurarel’impermeabilitàdellaFortezzaCadore-Maè,oltreche La gittatadeisuoicannoni,trai12e14kmasecondadellegranateutilizzate, da Fortezza,concirca250uomini. L E

B E N E D E T T E

R A G A Z Z E

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V no; sapranno aicomandi sapranno ditappasuicro- no; E a N pdlIGup e °Regg.Artiglieria cp delIGruppo7° A S gnatori, potrà guidare potrà l’uscita. gnatori, -accompa- storici laloro conoscenza dichi, daparte lafacilitàd’accesso, storico, dalpuntosentatività divista proposti sonostatisceltiGli itinerari tenendo pr alcunideiqualirealizzabili anche con dapersone capacitàmotorie. ridotte coltà, Per ilvasto con pubblico lavisita lescolaresche eper sisonocosì ediffi- percorsi individuati lunghezza divaria imparare. conoscere, adosservare, insegnando lezza delpaesaggio aumentanolasuggestioneebel- sopravvissute alloscorrere deltempo, Le mesi dilotta, tracce di29lunghissimi vicende etragiche hanno fatto alleterribili dascenario che splendidiedaffascinanti, È intento fondamentaledelprogetto farconoscere nuove alle iluoghi, generazioni I restidellaBatteriaoggi. rnai “... Frontali: come dice ilSottotenente Medico Gino Questo ricordare per nonèunevento che dimenticato laguerra eche, eserciti contrapposti. daisoldatidegli alfronte adoltre 2000metri lavita vissuta eledifficoltà diunavita no” di “toccare con attraverso ma- difacileaccesso, itinerari come proprie ricerche delle risultato –offre lapossibilità, illavoro delComitato Tecnico eScientifico esivolge, delProgetto Interreg – IIIche ora A questo èstato volto, dipace. Memorie persentieri diguerra avventura. mastraordinaria sta tragica, pernon laMontagna, riscoprire per storica La memoria ilfuoconemico anchesotto pernecessitàdiguerra nuovediMontagna aperte vengono vie Alcune alpinisti. presto inprovetti reclute sitrasformano maanchelepiùgiovani lo sivedonoeccellere ipiùesperti, “... eAp eoopoii o ood igl,maanchedi disingoli, nonsolo le Alpi vedonoprodigi, non è una parentesi che possiamo affrettarci a chiudere per tornare al discorso diprima... non èunaparentesi chepossiamoaffrettarciachiudere aldiscorso pertornare Ruderi della caserma di S. Anna. del 1916) o, sempre più spesso del 1916) esenti alcune caratteristiche fondamentaliqualilaloroesenti alcunecaratteristiche rappre- legate sulfronte Guerra allaGrande dolomitico. rseptule ipooi iitr opgi.Enonso- diintere compagnie. diplotoni, pattuglie, grosse ietcr,perconoscere uominiche que- vissero gli dimenticare, Strafexpedition I l

C o A m u t i o t .”(.Berti). (A. ...” a r t i o t à

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c f o i De Donà G. n

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esempio alle contingenze della con l’andare del tempo, a doviziosa riserva di uomini, cannoni, mitragliatrici, gra- con l’andare del tempo, a doviziosa riserva di uomini, cannoni, soprattutto giulio. nate e materiali vari da dirottare verso le esigenze del fronte, coll’indebolire tut- Cominciò quindi un lento stillicidio di prelevamenti che finirono ta la struttura e col ridurla in cattive condizioni di efficienza materiale, oltre che di inadeguata tensione strategica e tattica. Comandata nei frenetici giorni del dopo Caporetto dal Gen. A. Marocco, la fortez- za non venne mai investita di una funzione chiara ed univoca, venendo abbando- nata anzitempo con limitati danneggiamenti alle strutture, senza poter sviluppa- re un’adeguata azione di fuoco prima e durante i disperati conati difensivi delle Boite. nostre truppe in Centro Cadore e Val i Musizza W. Musizza In copertina:Piandell’Antro, oggi. oriaet rgto OUIËMNAAAODN - COMUNITËVia IVNovembre, 2-32021Agordo(BL)Italia MONTANA AGORDINA Coordinamento progetto: 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 INDICE DEIPERCORSI 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Zona monumentale dellaMarmolada Malga Ciapèla-OmbrettadiMarmolada aSerauta -Marmolada Museo storico Col DaDaut- Toront Cima Lana-AgaiePalla Cima Lana-CostoneCastelloSellaSief Variante ColdelaRoda Ciadinéi -SellaSief Da CimaLanaaiCiadiniéi Cima Sief-ColdiLana Sella Sief-Cima -SelladelSief Posizione “Edelweiss” Valle delleBaracche diMisurina Cristallino BosieMontePiana A. Rif. -MontePiana Misurina Giro delColdiMezzo Croda dell’Arghena aiPianidiLavaredo Quota “2385” Forcella Lavaredo MARMOLADA 18 17 20 19 Eingriffe der Wiederinstandsetzung und Valorisierung in den Gebieten des Erinnerungsparks des Gebieten den in Valorisierung und Wiederinstandsetzung der Eingriffe Il portone d’ingresso del forte di Pian sopra dell’Antro, Novembre Venas. 1917. 14 9 12 10 15 I LUOGHIDELLAGRANDEGUERRAINPROVINCIA DIBELLUNO 13 Interventi direcuperoInterventi evalorizzazione neiterritoridelParco dellaMemoria DIE ORTE DES ERSTEN WELTKRIEGES IN DER PROVINZ BELLUNO PROVINZ DER IN WELTKRIEGES ERSTEN DES ORTE DIE 11 16 40 Von derE.U.UnterstützesProjektMittelsEuropäischerWärungsfondszurRegionalenEntwicklung e.0039043762390-Fax [email protected]. Project co-financedbytheEuropeanUnionthroughFoundforRegionalDevelopmen Gemeinschaftsinitiative InterregIIIAItalien-Österreich2000-2006-Projekt(Cod.VEN222001) AGORDO Progetto cofinanziatodall’UnioneEuropeamedianteFondoEuropeodiSviluppoRegionale Iniziativa ComunitariaInterregIIIAItalia-Austria2000-2006-Progetto(Cod.VEN222001) 39 Community InitiativeInterregIIIAItalia-Austria2000-2006-Project(Cod.VEN222001) GREAT WAR SITES IN THE PROVINCE OF BELLUNO OF PROVINCE THE IN SITES WAR GREAT Preservation and promotion of the areas in the Memorial Park Memorial the in areas the of promotion and Preservation CORTINA D’AMPEZZO 38 ZOLDO 37 36 34 8 33 7 PIEVE DICADORE 35 6 5 2 4 31 3 32 1 40 39 38 37 36 35 34 33 32 31 30 29 28 27 26 25 24 23 22 21 30 29 AURONZO DICADORE Batteria Listolade Batteria Tagliata diSanMartino Col deSaléra -MontePunta Spiz Zuel Col Pradamio Monte Rite Vodo -BeccodiCuzze (AccessoB) Vodo -BeccodiCuzze (AccessoA) Anna-LaGlories Col S. Piandell’Antro Forte Monte Tranego Col Forte Vaccher Castello Batteria MonteRicco Forte Anello deiColli Col Vidal P.so -ColAudoi Mauria Miaron P.so -M. Mauria Monte Tudaio Col Ciampon 27 28 25 26 22 21 23 24 Allo scoppio della guerra l’intero apparato non era ancora ultimato: i cannoni da 149 Allo scoppio della guerra l’intero apparato non era ancora ultimato: delle piastrine gra- A del Rite non erano in grado di funzionare, mancanti com’erano opere comple- duate di puntamento, mentre dovevano essere completate molte sul Crepo di Pera, mentari, soprattutto sulla sinistra del Boite, sul colle di Vinigo, sul Colle di S. Anna. Del resto l’intera “Fortezza Cadore-Maè”, forte di 73 ufficiali, 4000 uomini di trup- pa e 92 cannoni, con notevoli riserve e munizioni, si palesò subito inutile e non in grado di incidere attivamente sulle operazioni in corso sulla linea di fronte, dove non arrivava la gittata dei suoi cannoni. Le nostre truppe della IV Armata (C.te Gen. L. Nava prima, Gen. M.N. di Robilant poi) poterono contare su tali forti solo come pa- trimonio difensivo nell’eventualità di cedimento inopinato del fronte (si pensi per DISTRIBUZIONE GRATUITA 10

A. Fornari 9 8 7 6 5 4 3 2 1 I LUOGHIDELLAGRANDEGUERRAINPROVINCIA DIBELLUNO Interventi di recupero e valorizzazione nei territori delParco direcuperoevalorizzazioneInterventi neiterritori dellaMemoria Storia edescrizionedeiluoghidellaGrandeGuerra 16.2 16.1 SECONDA LINEAMONTERITE-VALLE IMPERINA COL S.ANNA-LAGLORIES FORTE PIANDELL’ANTRO 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 La batteria (con sullo sfondo il Pelmo) fotografata dagli austriaci nel novembre 1917. La batteria (con sullo sfondo il Pelmo) ovvero linea di estrema resistenza, che distesa tra Antelao e Pelmo ed appoggiata Pelmo ovvero linea di estrema resistenza, che distesa tra Antelao e l’impermea- naturalmente alle altre opere della Fortezza, avrebbe dovuto garantire bilità dell’intera nostra struttura difensiva. cerniera tra le ope- Essa sulla riva destra del Boite doveva fungere praticamente da Maè e dello Sbarra- della Val re della Fortezza Cadore-Maè e quelle dell’Agordino, mento Cordevole, in particolare dello Spiz Zuèl e del Col de Salèra, che attraverso Forcella Chiandolada andavano a rannodarsi con le difese approntate sulle Crepe di di Cadore. Serla e sul Becco di Cuzze, sopra Vodo era pronto nella primavera del Il progetto di massima per il forte di Pian dell’Antro anche se i primi lavori sulla quello di M. Rite solo nella primavera del 1912, 1910, vetta e sulla strada da Forcella Cibiana iniziarono già nel 1911. tunato Calvi.QuiinfattiunapenetrazionenemicadallaconcadiCortinasipale- di Cambrai(1508)epoinel1848,conimotirisorgimentaliguidatidaPietroFor- sa diVenas”, giàalcentrodiimportantiscontrinelpassato,tempodellalega In talecontestoparticolareattenzionevenivariservataproprioallastorica“Chiu- verse. la completaoperativitàancheincasodicondizionimeteorologichedeltuttoav- disponevano diricoveri,pozzi,dotazioniescortepermesi,cosicchéeraprevista cupazione nemicadellevallisottostanti.Leguarnigionidicirca300-500uomini mico, garantendoilsuofunzionamentoadoltranza,perfinoincasodicompletaoc- rare l’impermeabilitàdell’interoforteneiconfrontidiognipossibileattaccone- ve, osservatoricomplementariedifeseaccessorie,perlopiùincaverna,diassicu- ratori scavatinellarocciasottostanteedingrado,tramitereplicatecintedifensi- Ogni batteriacorazzataerapoisussidiatadaunaseriedicaserme,depositi,labo- siasi offesanemica. colpire obiettivifinoa14chilometrididistanzaevirtualmenterefrattariqual- di cupolegirevolimod.Armstronginacciaio-nicheliopercannonida149A,attia impresari emanovalicivili,eranoimpostatisubatterieincementoarmatodotate ardite ecostose,fruttodellavorodimigliaiasoldatiGenio,maanche ropa epatrocinatainItaliadalGen.E.Rocchi:servitispessodastraded’accesso Tali realizzazioni,rispondevanoallateoria su lo costruiti deipotentiforticorazzati,eprecisamentedue colarmente utiliperbatterelesottostantiviedicomunicazioneevenneroquindi zionale. Dopolunghediatribetecniche,furonoindividuatealcuneposizioniparti- strategici, ilCadoreritornòinprimopianonellaconcezionestrategicadifensivana- Solo apartiredal1904,conl’arrivodialtrifondiegraziealfiorirenuovistudi tisi inEuropaallafinedelsecolo col risultarebenprestoobsoleteallalucedeigrandiprogressiossidionaliverifica- si medievali(traversecave,fossato,pontelevatoio,caditoie,ecc.),chefinirono Si trattavaperaltrodicostruzioniinmuraturaordinaria,costruiteconcriteriqua- austriaca versoVerona eillagodiGarda. l’Isonzo, fatalmenteespostaadunoscontatoaggiramentoinseguitooffensiva 1866 sipalesavacomeassillanteremoraperogninostraoffensivainFriuliesul- una rapidapenetrazioneindirezioneovestquelpericoloso nizzarsi perpuntarepoiallavoltadiFranzenfeste(Fortezza).Ciòtagliarecon zona diPieveappunto,incuiuncorpod’armatapotesseconvenientementeorga- troffensivo, essendoadessodevolutal’assicurazionediunospazioprotetto,la Il compitoprecipuoditale plesso, volgevalesue4-8bocchedafuocoversolaVal Boite. Se ifortidi NOTIZIE GENERALI calibro versoDomeggeel’Oltrepiave,ilfortedi veri alpinisu ( presso PieveeTai diCadore,contuttaunaseriestradeaccessoecintura di Cadore Fu cosìcompletato,trail1882e1896,cosiddetto li sbocchiversoLongaroneeBelluno. dal CentroCadore,siadallaVal Boite,primachequestepotesserotrovareagevo- dore unpoderososbarramentopercontrollareeventualipenetrazioninemichesia Alla finedell’800lastrategiadifensivaitalianaavevaconcepitopressoPievediCa- LA FORTEZZA , Pozzale-M.Tranego, Costapiana-S.Dionisio,S.Anna-ColMaò presso Vigoea M.Tudaio , checomprendevaifortidi Fronte della caserma di Pian dell’Antro. linea gialla , Batteria Castello

o Vidal Col

Pian deiBuoi “CADORE-MAÈ” Alfarè I. Alfarè Pian dell’Antro e M. Rite campo e a E LEDIFESEDELLAVALBOITE e Val Inferna, . Monte Ricco non eraesclusivamentedifensivo,bensìpurecon- presso Venas, etre Batteria Castello,MonteRicco dei forticorazzati nei pressidiCaseraRazzo. puntavano ilorocannonidimedio Col Vaccher “opere alte” “opere basse” Campo trinceratodiPieve allora imperanteinEu- cuneo , moltovastoecom- ), nonchéconirico- CONTINUA , rispettivamente trentino chedal e a Col Vaccher Col Picco- sava particolarmente pericolosa, sia perché non sufficientemente contrastata dai sava particolarmente pericolosa, sia perché non sufficientemente in barbetta dei col- e dalle altre postazioni mezzi del vecchio forte di Col Vaccher in direzione del- li circostanti, sia perché in grado di incunearsi con relativa facilità attraverso le direttrici di Forcella Cibiana e Forcella Chian- lo Zoldano e dell’Agordino dolada. e M. Rite, con tutto il loro corredo di opere sussidiarie e I forti di Pian dell’Antro di strade di cintura, miravano proprio ad impedire siffatti aggiramenti delle no- stre difese. Ecco quindi che, specialmente negli anni immediatamente precedenti Vinigo il conflitto e poi nel corso dello stesso, venne allestita nella zona di Vodo, sia sulla sponda destra del Boite, sia su quella sinistra, una serie notevo- e Peaio, le di trincee, postazioni e strade che rientravano nella logica della 17.1 VODO - BECCO DI CUZZE (Accesso A) LA STRADA DELLA CHIANDOLADA E LE DIFESE DEL BECCO DI CUZZE menti, analizzati e classificati secondo caratteristiche, larghezza, lunghezza, penden- sono visibili quattro piazzole per medi calibri orientate verso S. Vito di Cadore. Es- Superato il ponte sul Boite (m 828), poco a valle della diga del lago artificiale, si za, condizioni e soprattutto giornate di lavoro ed attrezzature necessarie per render- se sono dotate di riservette interrate e di depositi in gallerie scavate nella roccia. DESCRIZIONE PERCORSO segue la bella carrabile (segnavia n. 478), tenendosi sempre a sinistra ai due bivi di li atti ai convogli militari. La strada, secondo questi calcoli, necessitava di vari la- Questi cannoni sussidiavano la linea difensiva situata dall’altra parte della valle La visita permette di percorrere un classico itinerario di aggiramento delle dife- quota 899 e 924. Si percorre così in direzione sud-ovest il “Pian del Cristo” e il vori, quantificati in 12.070 unità lavorative giornaliere. Gli austriaci pensavano co- di Cuzze, che si snodava con trincee e postazioni per mitragliatrici sulle “Crepe se italiane alla Chiusa di Venas alla volta di Zoppè e dello Zoldano, in un sug- “Pian de Coloi”, fino a “Taulàboni” (m 1280), da dove la strada continua per “La munque di poter concludere tutti i lavori entro 16 giorni al massimo, impiegando de Sèrla”. gestivo ambiente ricco di prati e di “taulà”, dominato dalla mole maestosa del Maceta”, in una zona ricca d’acqua e di “taulà”, fino a “Ciandolada”, dove, a quota in zona circa 1000 operai, dotati di tutti gli attrezzi atti allo scopo. La strada prosegue poi costeggiando lo sperone e portando a quota 1693 presso Pelmo. Seguita la carrabile (segnavia n. 478) e superato il rifugio G.P. Talamini m 1400, si incontra un bivio: a sinistra il sentiero n. 478 attraversa il “Ru da l’Oio” Siffatti lavori avrebbero potuto venir davvero realizzati dagli austriaci nel 1917, due caverne deposito, una delle quali a forma di U rovesciata. All’estremità della (m 1582 e segnavia n. 456), dopo circa 1,5 km, si imbocca a destra la strada e punta verso la F.lla di Val Inferna e il Monte Rite, a destra invece si raggiunge la subito dopo lo sfondamento di Caporetto, se la tenuta della Fortezza Cadore-Maè, torbiera, in prossimità della forcella, sulla parete del Becco, si può raggiungere che porta a forcella Cucei (m 1693) e quindi su sentiero per la dorsale del Bec- F.lla Chiandolada (n. 456) seguendo o la vecchia carrabile o le ampie curve della stra- e in particolare delle difese della Chiusa di Venas, avessero consigliato un aggira- un’altra postazione in caverna con feritoia per mitragliatrice con due imbocchi, uno co di Cuzze (m 1750 ca), ricca di postazioni, trincee e riservette. Ritrovo a Vo- da nuova che risalgono le falde meridionali di Col Botei. Al centro di un’amena ra- mento per lo Zoldano, ma così non fu, giacché le truppe invadenti la Val Boite po- dei quali, quello più a nord-est, ha l’uscita caratterizzata da una scalinata i cui gra- do di Cadore, in Piazza Santa Lucia (m 879), dalla quale si può arrivare in auto dura, a quota m 1582, troviamo il rifugio G.P. Talamini, già vecchia casa di caccia terono senza troppe difficoltà seguire la direttrice Vodo-Tai-Perarolo. dini sono stati intagliati con pregevole maestria nella viva roccia. fino al bivio con la strada per forcella Cucei. trasformata in rifugio alpino, nelle cui vicinanze notiamo fienili in buono stato ac- Poco oltre la Chiandolada si abbandona la carrabile, che prosegue alla volta di Zoppè Una stradina scavata nella roccia, che costeggia il ciglio meridionale, permette di DISLIVELLO canto ad altri ridotti a rudere. in falsopiano fino ai Tabià di Fies, tra praterie e larici sparsi, e si sale a Forcella Cu- salire sul Becco di Cuzze (m 1744) e ad un certo punto la strada si trasforma in La strada di F.lla Chiandolada è nata come ideale via di comunicazione tra le valli cei (m 1693). un camminamento scavato nella roccia, un tempo coperto da tronchi, che per- 900 metri circa dal ponte sul torrente Boite (dall’accesso “A” 160 metri circa). del Boite e del Maè, ovvero tra Zoppè e Vodo, i comuni più interessati ad un buon In questa zona si trovano diversi apprestamenti difensivi, che formavano una linea metteva alle fanterie di percorrere al coperto quasi tutto il piano del Becco per DURATA collegamento alle falde del Pelmo. Tale itinerario però, come del resto quello da di difesa secondaria antistante la “Linea Gialla”, che faceva perno sul forte di M. accedere alle trincee realizzate sulla sponda settentrionale, che guarda Borca e S. Partendo dall’accesso “A” fino alla sommità del Becco di Cuzze e ritorno per- Venas a Fornesighe per F.lla Cibiana, era ben lontano dal corrispondere alle esigen- Rite e sul M. Punta. Tale linea dal Costone dei Landri (m 1450) a Becco di Cuzze Vito. correndo l’anello in cresta: ore 4, a seconda dell’interesse per i singoli manu- ze militari, tanto da sollecitare nel 1895 un accurato studio dello S.M. Austro-Un- (m 1744) era stata progettata nel novembre 1916 e poi realizzata nel 1917 dal gio- Queste trincee, di varie dimensioni, furono scavate a mezza costa, dotate quasi tut- fatti realizzati lungo il costone. garico, relativo alle possibilità di aggiramento del campo trincerato di Pieve e della vane architetto di Belluno ten. Alberto Alpago Novello. te di caverna-riservetta e protette sul davanti da reticolati. DIFFICOLTÀ stretta di Venas attraverso le due suddette direttrici. Le difese di Cuzze erano servite da una strada militare che si distacca dall’attuale I lavori di molte opere appaiono in certi punti incompleti: probabilmente si stava- Facile camminata su strada carrabile dal rifugio G.P. Talamini fino al bivio per Il percorso Vodo-Forcella Chiandolada-Forno di Zoldo fu così selezionato in 9 seg- rotabile a quota m 1579 e con un tornante si innalza fino a quota m. 1718, dove no ultimando nei giorni immediatamente precedenti Caporetto. forcella Cucei. Escursione più impegnativa fino alla sommità del Becco di Cuz- Dal costone di Cuzze si può eventualmente scendere ai Tabià Zangrando (m 1470, ze (strada sterrata e sentieri esposti). con cavernetta rivolta all’Antelao ai bordi del sentiero) e quindi alla carrabile pres- RIFUGIO TALAMINI so F.lla Cuzze (m 1265). Sorge a quota m 1582, presso F.lla De Donà G. IL DISASTRO DI VODO DEL NOVEMBRE 1917 Chiandola, ed è raggiungibile in circa 2 ore da Vodo (segnavie n. 478) e in ore Panoramica dal LA VITTORIA A BORDO DI UN’AUTOBLINDO Il deflusso delle nostre truppe lungo la Val Boite nella prima decade di novembre 1.30 circa da Zoppè, (segnavia n. 456), su paese di Vodo strada in parte asfaltata, in parte 1917 fu laborioso e convulso, contrassegnato dall’esigenza di raggiungere subito nel 1917. sterrata. Dispone di 20 posti. Per tutto il giorno 3 novembre 1918 e la mattina del 4 la strada della Cavallera, la pianura e nello stesso tempo di sfruttare per quanto possibile il grande poten- tra Perarolo e Tai di Cadore, appariva intasata da un’interminabile teoria di ca- ziale della Fortezza Cadore-Maè. Le popolazioni di S. Vito, Vodo e Venas scopriro- riaggi e di soldati austro-ungarici arrancanti alla volta di Pieve e destinati a divi- no così, con agro stupore, che quelle stesse bocche da fuoco che erano state volu- dersi poi in due divaricate fiumane, una lungo la valle del Boite verso Cortina te per assicurare l’impermeabilità della propria valle a qualsiasi offesa nemica si P ed una lungo il Piave e l’Ansiei, in direzione del Passo Tre Croci. ritorcevano ora, per un amaro paradosso, contro le loro stesse case. Anche se molti austriaci si erano già disfatti delle armi personali, la ritirata veni- Alle ore 13 del giorno 6 giunsero in pazza a S.Vito le avanguardie di truppe alpine va costellata puntualmente dal perverso stillicidio delle requisizioni della staffa, austriache e la mattina dell’8 furono uditi i primi colpi delle nostre artiglierie di Sa- mentre la nostra II Divisione d’assalto del Generale De Marchi, dell’VIII Corpo dorno, Pian dell’Antro e della Chiusa di Venas, nonché di quelle da 75 poste sulle d’Armata, puntava verso il Cadore a marce forzate, avendo come avanguardia il alture di Socchiuse e Sottiera, sulla riva destra del Boite e presumibilmente anche B P III Battaglione Ciclisti. dal Monte Rite. I nostri sapevano che alle ore 15 del giorno 4 novembre era stata fissata la fine Alle 13 il fuoco raggiunse il massimo vigore su S. Vito, alle 17 i tiri parvero con- delle ostilità e cercavano quindi di guadagnare in questi ultimi frangenti il mas- centrarsi solo sul paese di Vodo e alle 22 tutto si era placato. Gli abitanti di S. Vito simo bottino possibile di territorio e di prigionieri. Il vecchio confine di Dogana potevano scorgere tutta la vallata della Chiusa e il versante nord del M. Rite illu- Vecchia appariva però lontano, quasi un’utopia, sia per la distanza ancora frappo- minati dalle fiamme che divoravano il paese di Vodo. De Donà G. sta, sia per quelle migliaia di nemici che, seppur stanchi e demotivati, erano ca- Il 9 novembre giunse notizia a S.Vito che la resistenza alla Chiusa si era definiti- paci pur sempre di focolai e rigurgiti di resistenza. vamente esaurita. Era saltato il ponte sul Rudan presso Peaio e quello sul Boite lun- go la strada Venas-Cibiana, e il paese doveva provvedere ad ospitare le truppe ne- miche, gran parte delle quali provenienti dalla Galizia. Era stato dunque Vodo a pagare il prezzo maggiore del nostro conato difensivo: quando tutti poterono tornare in paese, 43 famiglie trovarono la casa bruciata ed A i loro averi volatilizzati.

I punti maggiormente colpiti e danneggiati dall’incendio furono la borgata “Chia- GREANES rediego”, totalmente distrutta, e gran parte della borgata “Rezzuò”. Ma non c’era ca- P Anche sulla riva sinistra del Boite, soprattutto sa che vantasse un vetro intatto e praticamente distrutta appariva la stessa chiesa sui colli sopra Vinigo, vennero allestiti molti di S. Lucia, di cui si salvò solo il campanile e quella parte del suo patrimonio e dei blockhaus e riservette. Dall’Alemagna, presso la curva del Ruvinian partiva una strada suoi ricchi arredi che il Parroco riuscì ad afferrare gettandosi tra le fiamme. militare (detta “del Genio”) che saliva fino a Finì bruciata la pala di Cesare Vecellio, raffigurante il trittico di M. Vergine fra S. Lu- Greanes, suggestiva e solatia radura, per poi cia e S. Gottardo. Andarono perduti anche paramenti ed arredi sacri di gran pre- incidere le falde dell’Antelao fino ai fortini di P Bosconuovo, sopra Borca. gio, tra cui una magnifica croce d’olivo che ornava il secondo altare laterale destro. Materiale ferroviario All’incendio non scamparono naturalmente nemmeno la stazione della teleferica rovesciato dagli italiani I ponti in verità venivano distrutti dagli austriaci stessi dopo il loro passaggio, co- del Rite, i cui macchinari uscirono tutti rotti ed assolutamente inservibili, e le in ritirata lungo la valle del Ruvinian, tra me per esempio avvenne per quello della Molinà, tra Calalzo e Domegge, o quel- macchine ferroviarie, rovesciate e precipitate lungo la valle del Ruvinian. Venas e Peaio.

De Donà G. lo coperto di Vallesella, cosicché ancor più difficoltosi riuscivano l’inseguimento e la lotta contro il tempo. A Tai giunse però verso le ore 14.30 del giorno 4 la 15a squadriglia di autoblin- a a (Accesso B) domitragliatrici della 5 Sezione della 1 Divisione, proveniente da Castelfranco 17.2 VODO - BECCO DI CUZZE con 7 vetture Lancia: il suo compito era proprio quello di tagliare la ritirata alle DESCRIZIONE PERCORSO CASERA CERCENÀ divisioni austriache risalenti le valli cadorine. La visita permette di avvicinarsi ad interessanti opere di difesa in un ambiente La casera sorge a quota m 1532 in una bella radura solatia con vista stupenda sull’Antelao e sul La squadriglia fu subito divisa all’inseguimento lungo le valli del Boite e del Pia- Sorapis. E’ composta da un piccolo alloggio per pastori, in pietra e legno, servito da un vicino De Donà G. ve, ma solo le tre vetture destinate in direzione di Cortina ebbero modo di proiet- appartato e suggestivo, dominato da bellissimi scorci verso il Pelmo e l’Antelao. fontanile. Sul lato di sinistra, vicino al bosco, ci sono le stalle, capaci un tempo di ospitare 120 capi. Attraversato il ponte sul Boite (m 828) sotto Vodo di Cadore si sale per carrabi- Una porzione delle stalle è stata recentemente adibita a ricovero pic-nic per turisti e gitanti. tarsi immediatamente verso il vecchio confine, giacché le altre 4 incontrarono su- Resti dell’acquedotto militare alle pendici delle bito grosse difficoltà in prossimità del ponte della Molinà. le a Forcella Cuzze e proseguendo ancora si incontra sulla sinistra la partenza Crepe di Serla. In pochi minuti di corsa “folle” per quei tempi (70 km/h), a sirene spiegate, i

del sentiero C.A.I. n. 493, ed il parcheggio accesso “B”. Da qui si procede a pie- Istituto Geografico Militare - Aut. n. 6109 del 12.10.2005 di per il sentiero n. 493 in direzione “Serla”, seguendo la segnaletica di proget- nostri mezzi, con 18 uomini a bordo, riuscirono a prendere contatto, prima di to, fino alle quattro postazioni di artiglieria di Forcella Cucei. In alternativa dal ACCESSO “B” – VAL DI CUZZE – BECCO DI CUZZE Il percorso rivela in vari tratti ponti in legname ricostruiti secondo le vecchie tec- Cancia, con la retroguardia austriaca e, sebbene il nemico si scaglionasse a dife- parcheggio accesso “B” si prosegue fino a Casera Cercenà e poi lungo il sentie- La prima parte dell’itinerario è comune a quello descritto per raggiungere l’accesso niche presenti in sito. sa lungo la strada, nessuno ebbe prontezza e cuore di lanciare contro di essi una ro per le Crepe di Serla; da qui nuovamente per sentiero accesso “B” fino alle “A”, con partenza dal ponte sul Boite (m 828) sotto Vodo, attraversando una zona Il percorso risale la stretta valle ai piedi del costone di Serla, servendo sia il costo- bomba risolutrice. La fulmineità dell’azione e la decisione dimostrata dai nostri quattro postazioni. di magnifico bosco, con versanti ombrosi coperti di abeti e con poche e piccole ra- ne di Cuzze dove sono stati eseguiti gli interventi di ripristino delle opere militari riuscirono ad impaurire gli austriaci, che si fecero da parte e permisero alle vet- ture di incunearsi nella colonna lunga tre chilometri. DISLIVELLO dure a prato. realizzate dall’architetto Alpago Novello, sia il costone delle crepe di Serla. La strada sale con segnavia n. 477 per “la Rives” incrociando una carrareccia pro- Il costone di Serla come quello del Cuzze, ha rivelato negli scorsi anni, numerose Sorpassati il grosso di questa e le sue stesse avanguardie, i tre “Bolidi” furono 900 metri circa dal ponte sul torrente Boite (dal parcheggio accesso “B” a pie- fatti fermare nelle vicinanze del grande Albergo Dolomiti, proprio sul confine di 470 metri circa). veniente da “Praciastel” e Cancia (frazione di Borca di Cadore), dove un tempo c’e- opere di difesa (camminamenti, percorsi trincerati, cavernette, postazioni a più ac- ra un mulino. Al bivio di quota m 924 si lascia sulla sinistra la strada che porta in cessi) che si estendono lungo tutta la dorsale. tra Borca e S.Vito, dove la strada risaliva su un piccolo rilievo per poi ridiscen- DURATA località “Ciandolada” e si prosegue a destra, fino ad arrivare sull’altopiano, dove a Di questi beni si vuole dare in questa sede solo un accenno a testimonianza della dere gradatamente. Dal parcheggio dell’accesso “B” fino alla sommità del Becco di Cuzze e ritorno, quota m 1265 si trova la costruzione Ex rifugio di Forcella Cuzze. loro esistenza sul territorio, non essendo ancora segnalati e ripuliti dalla vegeta- Erano appena scoccate le 15 e da quel punto si poteva facilmente dominare la stra- percorrendo l’anello in cresta 5-6 ore. La strada boschiva continua con leggere salite attraverso boschi di latifoglie e co- zione. da e dichiarare formalmente prigioniera l’avanzante truppa nemica, che venne poi DIFFICOLTÀ nifere fino al rio “Saudame”. Il tracciato da seguire sarà invece quello già segnalato, ed una volta raggiunta la presa in consegna da nostri bersaglieri ciclisti, sopraggiunti il giorno dopo. Dall’accesso “B”, escursione impegnativa fino alla sommità del Becco di Cuzze, Nei pressi dello stesso si trova una piazzola e la segnaletica di progetto. Qui inoltre località di “Serla”, prosegue in direzione sud-est attraverso radure e poi boschi di Si concludeva così la Grande Guerra in Cadore con un episodio che, senza ri- ivi compreso il tragitto lungo il costone di sommità. Nei passaggi in quota o su è possibile lasciare alcune macchine e quindi imboccare il sentiero militare risiste- abeti e larici fino a raggiungere il canalone nei pressi delle postazioni di Forcella chiedere vittime, seppe davvero risollevare il morale della popolazione cadorina, erba umida è richiesto passo sicuro. mato dal locale gruppo degli Alpini, del Comune di Vodo. Cucei. che si vide liberata dalle nostre stesse armi. strade cherientravanonellalogicadella da destradelBoite,siasuquellasinistra,unaserienotevoleditrincee,postazionie nel corsodellostesso,venneallestitanellazonadiVodo, VinigoePeaio, siasullaspon- Ecco quindiche,specialmenteneglianniimmediatamenteprecedentiilconflittoepoi da, allavoltadelloZoldanoedellaVal Maè. Cortina, avrebberopotutotentareattraversoForcellaCibianaoChiandola- menti dellenostredifesealla sussidiarie edistradecintura,miravanotral’altroadimpedireeventualiaggira- In Val BoiteifortidiPiandell’Antro eM.Rite,contuttoillorocorredodiopere che deltuttoavverse. sicché eraprevistalacompletaoperativitàancheincasodicondizionimeteorologi- ca 300-500uominidisponevanodiricoveri,pozzi,dotazioniescortepermesi,co- Poz- pres- M.Tu- presso dei forti corazza- Col Vaccher Col Piccolo e a CONTINUA , molto vasto e complesso, , rispettivamente su Campo trincerato di Pieve di Campo trincerato ), nonché con i ricoveri alpi- ), nonché con i ricoveri trentino che dal 1866 si palesa- trentino che dal 1866 Chiusa diVenas “opere basse” Col Vaccher cuneo “opere alte” puntavano i loro cannoni di medio cali- puntavano i loro cannoni linea gialla nei pressi di Casera Razzo. nei pressi di Casera Razzo. Batteria Castello, Monte Ricco Batteria Castello, Monte che colonnenemiche,provenientida non era esclusivamente difensivo, bensì pure con- non era esclusivamente Monte Ricco , ovverolineadiestremaresisten- E LE DIFESE DELLA VAL BOITE DELLA E LE DIFESE e campo presso Venas, e tre presso Venas, . Tali realizzazioni rispondevano alla teoria . Tali Val Inferna, Val e a M. Rite

e Alpago Novello “CADORE-MAÈ” Batteria Castello Grande, 1916. M Pelmo daCol Panoramica del Pian dell’Antro , che comprendeva i forti di , che comprendeva i forti Pian dei Buoi Col Vidal , allora imperante in Europa e patrocinata in Italia dal Gen. E. Rocchi: serviti spes- allora imperante in Europa e patrocinata in daio ti del lavoro di migliaia di soldati del so da strade d’accesso ardite e costose, frutto civili, erano impostati su batterie in ce- Genio, ma anche di impresari e manovali Armstrong in acciaio-nichelio per can- mento armato dotate di cupole girevoli mod. a 14 chilometri di distanza e virtualmen- noni da 149 A, atti a colpire obiettivi fino batteria corazzata era poi sussidiata da te refrattari a qualsiasi offesa nemica. Ogni una serie di caserme, depositi, laboratori scavati nella roccia sottostante ed in gra- do, tramite replicate cinte difensive, osservatori complementari e difese accessorie, per lo più in caverna, di assicurare l’impermeabilità dell’intero forte nei confronti di ogni possibile attacco nemico, garantendo il suo funzionamento ad oltranza, perfino in caso di completa occupazione nemica delle valli sottostanti. Le guarnigioni di cir- Vigo e a volgeva le sue 4-8 bocche da fuoco verso la Val Boite. da fuoco verso la Val volgeva le sue 4-8 bocche tale Il compito precipuo di protetto, la zona esso devoluta l’assicurazione di uno spazio troffensivo, essendo ad organizzarsi per un corpo d’armata potesse convenientemente di Pieve appunto, in cui con una rapida pe- di Franzenfeste (Fortezza). Ciò per tagliare puntare poi alla volta ovest quel pericoloso netrazione in direzione fatalmen- per ogni nostra offensiva in Friuli e sull’Isonzo, va come assillante remora seguito ad offensiva austriaca verso Ve- te esposta ad uno scontato aggiramento in rona e il lago di Garda. ordinaria, facilmente dominabili dalle Si trattava peraltro di costruzioni in muratura traverse cave ben individuabili nel bo- alture circostanti e non in grado, colle loro da fuoco. Costruite con criteri quasi sco, di proteggere convenientemente le bocche ecc.), esse finirono col risultare ben pre- medievali (fossato, ponte levatoio, caditoie, ossidionali verificatisi in Europa alla fine sto obsolete alla luce dei grandi progressi la profonda crisi morale ed economica del secolo e la loro ultimazione coincise con (1896), che stornò da questi impianti sofferta dall’Italia dopo il fallimento di Adua adeguamenti e ristrutturazioni. le risorse finanziarie necessarie per tempestivi e grazie al fiorire di nuovi studi stra- Solo a partire dal 1904, con l’arrivo di altri fondi concezione strategica difensiva nazio- tegici, il Cadore ritornò in primo piano nella anche S.A.R. il Duca d’Aosta, nale. Dopo lunghe diatribe tecniche, cui parteciparono l’Ufficio Scacchiere Orien- di S.M. Pollio, il Ministro della Guerra Spingardi, il Capo furono individuate alcune posizioni parti- tale e gli Ispettorati di Artiglieria e Genio, così costrui- di comunicazione. Vennero colarmente utili per battere le sottostanti vie due ti dei potenti forti corazzati, e precisamente bro verso Domegge e l’Oltrepiave, il forte di bro verso Domegge e Se i forti di so Pieve e Tai di Cadore, con tutta una serie di strade di accesso e di cintura ( di Cadore, con tutta una so Pieve e Tai S.Anna-Col Maò Costapiana-S.Dionisio, zale-M.Tranego, ni su LA FORTEZZA LA FORTEZZA guardato si era Regno d’Italia al del Veneto l’annessione dopo Se immediatamente luogo come Ansiei e Piave, tra alla confluenza Ponti, Tre stretta di della al controllo e da est, nemiche da nord bloccare le provenienze attestare la difesa e ottimale per zona più lo sbarramento in si preferì concepire a partire dal 1880 successivamente, nemiche sia controllare le penetrazioni di Cadore, per Pieve e Tai arretrata, presso trovare agevoli che queste potessero Boite, prima Cadore, sia dalla Val dal Centro Longarone e Belluno. sbocchi verso e il 1896, il cosiddetto tra il 1882 Fu così completato, Cadore NOTIZIE GENERALI NOTIZIE

11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 e M.Tudaio conquelledelloSbarramento Cordevole, inparticolaredelloSpizZuèl(o anzitutto ilcompitodiraccordarelefortificazioniM.Rite,ColVidal,Piandell’Antro Sulla destradelBoiteleposizioni,sussidiatedastrade,osservatoriericoveri,avevano Maè equelledell’Agordino edellaVal Maè. dello Zoldano,facendopraticamentedacernieratraleoperedellaFortezzaCadore- Essa inparticolaredovevasullarivadestradelBoiteilcollegamentocongliimpianti cedimento delnostrofrontesull’Isonzo. mazione, comedimostratodaifreneticilavoriinpienocorsoalleprimeavvisagliedel Il completamentoditalelineaeraperònell’ottobredel1917 ancoralontanodall’ulti- siva. Fortezza, avrebbedovutogarantirel’impermeabilitàdell’interanostrastrutturadifen- za, chedistesatraAntelaoePelmo edappoggiatanaturalmenteallealtreoperedella De Donà G. G. Donà De (Accesso A) (Accesso B) VODO - BECCO DI CUZZE - BECCO DI VODO CUZZE - BECCO DI VODO SECONDA LINEA MONTE RITE-VALLE IMPERINA LINEA MONTE RITE-VALLE SECONDA 17.1 17.2 Zoldo. valle delBoite– collegamento della stradali peril delle varianti austro-ungarica Planimetria Storia e descrizione dei luoghi della Grande Guerra Storia e descrizione dei luoghi della Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria nei territoriInterventi di recupero e valorizzazione del Parco

I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO IN PROVINCIA I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA A. Fornari A. 1 2 3 4 5 6 7 8 9

10 DISTRIBUZIONE GRATUITA DISTRIBUZIONE tei (m1611), esupportatadaduelineesecondarie,individuatetraCostonedeiLandri Sottiera (m820)-PiandeiCasoni(m1462)MalgaBocchiadan1429)ColBo- que neltracciatodella La partepiùinteressantedelpatrimoniofortificatoriopossedutodaVodo consistedun- mitragliatrici edartiglieriadacampagna. te elaborataditrincee,postazioniemulattierecollegamento,conper sottostanti, siasullarivadestrachesuquellasinistradelBoite:sitrattavadiunare- to nel1915, imposeinoltrel’adozionedinumerosedifesecomplementarisullealture La costruzionedelpoderosoimpiantocorazzatosopraF.lla Cibiana(m2183), ultima- roni rocciosidiSerlaesulBeccoCuzze(m1744),sopraVodo diCadore. andavano arannodarsiconledifeseapprontateallependicidelMontePenna, suglispe- Agnelessa, m2033)edelColdeSalèra(m1629),cheattraversoForcellaChiandolada 24 23 21 22 26 25 “Linea Gialla” 28 27 Col Ciampon Monte Tudaio Mauria - M.P.so Miaron Mauria - Col Audoi P.so Col Vidal Anello dei Colli Forte Monte Ricco Batteria Castello Vaccher Forte Col Monte Tranego Forte Pian dell’Antro Col S. Anna - La Glories (Accesso A) - Becco di Cuzze Vodo (Accesso B) - Becco di Cuzze Vodo Monte Rite Col Pradamio Spiz Zuel - Monte Punta Col de Saléra di San Martino Tagliata Batteria Listolade AURONZO DI CADORE AURONZO 29 30 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 1 32 3 31 4 2 5 6 35 PIEVE DI CADORE su entrambelespondedelBoite,lineastesatra 7 33 8 34 36 37 ZOLDO 38

CORTINA D’AMPEZZO CORTINA Musizza W. Preservation and promotion of the areas in the Memorial Park GREATWAR SITES INTHE PROVINCE OF BELLUNO Community Initiative Interreg IIIA Italia-Austria 2000-2006 - Project (Cod. VEN 222001) 39 Iniziativa Comunitaria Interreg IIIA Italia-Austria 2000-2006 - Progetto (Cod. VEN 222001) Progetto cofinanziato dall’Unione Europea mediante Fondo Europeo di Sviluppo Regionale AGORDO Gemeinschaftsinitiative Interreg IIIA Italien-Österreich 2000-2006 - Projekt (Cod. VEN 222001) Project co-financed by the European Union through European Found for Regional Developmen Tel. 0039 0437 62043 - Email [email protected] 0039 0437 62390 - Fax Von der E.U. Unterstützes Projekt Mittels Europäischer Wärungsfonds zur Regionalen Entwicklung 40 16 11 DIE ORTE DES ERSTENWELTKRIEGES IN DER PROVINZ BELLUNO Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria nei territori del Parco e valorizzazione Interventi di recupero 13 I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA 15 10 12 9 14 Serla. delle Crepedi Linea difensiva un massoerratico. Feritoia scolpitain Eingriffe derWiederinstandsetzung undValorisierung in den Gebieten des Erinnerungsparks 19 20 17 18 MARMOLADA Forcella Lavaredo Forcella “2385”Quota ai Piani di Lavaredo Croda dell’Arghena Giro del Col di Mezzo Misurina - Monte Piana Rif. A. Bosi e Monte Piana Cristallino di Misurina delle Baracche Valle “Edelweiss” Posizione - Sella del Sief Sella Sief - Cima Sief Cima Sief - Col di Lana Da Cima Lana ai Ciadiniéi Ciadinéi - Sella Sief Col de la Roda Variante Cima Lana - Costone Castello - Sella Sief Cima Lana - Agai e Palla Toront Col Da Daut - Col Museo storico - Marmolada a Serauta Malga Ciapèla - Ombretta di Marmolada della MarmoladaZona monumentale 1 2 3 4 5 6 7 8 9 INDICE DEI PERCORSI DEI INDICE 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Coordinamento progetto: AGORDINA MONTANA 2 - 32021 Agordo (BL) - Italia Novembre, Via IV COMUNITË - In copertina: panoramica dell’Antelao dai piani di Cercenà. In copertina: panoramica dell’Antelao ALfarè I. ii oo rr cc oo ii tt nn aa cc ii ee zz TT nn

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nn ii oo ff cc sò, l’8novembre1917, ladistruzionedibuonapartedell’abitatoVodo. te, dovelaresistenzadellenostredifesealla deguata azionedisostegnoaidisperaticonatidifensividellenostretruppeinVal Boi- funzione chiaraedunivocaefuabbandonataanzitempo,senzapotersviluppareun’a- tici giornideldopoCaporettodalGen.A.Marocco,nonvennemaiinvestitodiuna Tutto questoapparato,rientrantenella Cadore. ferta diunfacileaggiramentodellenostredifesedelcampotrinceratoPieve austriaco benprimadell’iniziodelleostilità,inragionedell’opportunitàdaessaof- re dellastradadaVodo aF.lla Chiandolada,assaiindagatadalservizioinformativo (m 1100). Iltuttoresostrategicamentepiùinteressanteancoradallavalenzamilita- ( m1450)-BeccodiCuze(m1744)eilColleS.Lucia1270) -Tabià diLavinà

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ll II dimenticare, gli vissero que- uomini che per conoscere grosse pattuglie, di plotoni, compagnie. di intere E non so- legate alla Grande Guerra sul fronte dolomitico. alla Grande Guerra sul fronte legate esenti alcune caratteristiche fondamentali quali la loro rappre- esenti alcune caratteristiche fondamentali quali la loro Fortezza Cadore-Maè,

Chiusa diVenas Musizza W. Musizza e dalMonteRitecau- Cuzze. costone di galleria lungoil Ruderi diuna comandata neifrene- non è una parentesi che possiamo affrettarci a chiudere per tornare al discorso che possiamo affrettarci a chiudere non è una parentesi di prima...

le Alpi vedono prodigi,Alpi le solo non di singoli, anche di ma

Frontali: “... Questo per ricordare che la guerra non è un evento dimenticato e che, la guerra dimenticato che evento non è un per ricordare Questo Gino Medico il Sottotenente dice come no” di una vita e le difficoltà vissuta la vita 2000 metri ad oltre al fronte dai soldati degli contrapposti. eserciti come risultato delle proprie ricerche – offre la possibilità, – offre risultato delle ricerche proprie come itinerari di facile accesso, ma- attraverso con “toccare di A questo è stato volto, è stato A questo ora che III – Interreg del Progetto e si volge, e Scientifico Tecnico del Comitato il lavoro vie vengono aperte nuove di Montagna di guerra per necessità anche sotto il fuoco nemico di guerraMemorie per sentieri di pace. “... i più esperti,lo si vedono eccellere anche le più giovani ma si trasformano reclute in provetti presto alpinisti. Alcune La memoria storica per riscoprire la Montagna, per non sta tragica, ma straordinaria avventura. La strada militare Greanes – Bosconuovo alle pendici dell’Antelao. hanno fatto da scenario alle terribilihanno fatto e tragiche vicende È intento fondamentale del progetto far conoscere alle nuove generazioni i luoghi, alle nuove far conoscere fondamentale del progetto È intento splendidi ed affascinanti, che pr tenendo Gli itinerari scelti sono stati proposti coltà, ridotte capacità motorie. da persone con anche alcuni dei quali realizzabili Per il vasto pubblico e per la visita con le scolaresche si sono così individuati percorsi di varia lunghezza individuati percorsi e diffi- si sono così e per le scolaresche la visita pubblico con il vasto Per lezza del paesaggio insegnando ad osservare, conoscere, imparare. gnatori, l’uscita. potrà guidare Le tracce di 29 lunghissimi tracce mesi di lotta,Le del tempo, allo scorrere sopravvissute e la bel- aumentano la suggestione di vistasentatività dal punto storico, d’accesso, la facilità da parte di chi, conoscenza la loro storici - accompa- 18.1 MONTE RITE IL FORTE DI MONTE RITE fino agli accessi della polveriera e dei laboratori per il confezionamento delle cari- tere la difesa vicina in grado di respingere eventuali colpi di mano condotti dal L’impianto, costruito negli anni 1911-15, a quota m 2183, costituiva l’ultima e più che. nemico di sorpresa e magari con l’aiuto del buio e della nebbia. DESCRIZIONE PERCORSO moderna realizzazione della Fortezza Cadore-Maè, Il deposito della balistite e delle granate, costituito da un grande locale di circa A quota m 2013, 200 metri sotto Forcella Deona, una grande caserma a due pia- La visita permette di visitare l’ultima e più moderna realizzazione della Fortez- Lunghe diatribe sottesero il tracciato della strada d’accesso al monte e solo alla fi- 120 mq, veniva raggiunto tramite una galleria scavata nella roccia e lunga quasi ni fu adibita a ricovero soldati, gendarmeria ed infermeria, mentre a nord-ovest za Cadore-Maè, in gran parte riconoscibile pur nel contesto della ristruttura- ne si scelse la partenza da Venas anziché da Valle, allorché il Comune di Cibiana, tra- 35 metri, con andamento spezzato. di M. Rite, a quota m 1793, sotto la Croce di M. Rite, fu iniziata ma mai ultima- zione dell’intera struttura per la realizzazione del “Museo nelle nuvole” e dell’ mite una convenzione con l’Amministrazione Militare stipulata il 15 dicembre 1911, La batteria consisteva in un blocco di calcestruzzo a forma di “U” rovesciata, lungo ta un’altra grande caserma sempre a due piani. “Hotel ”. Da F.lla Cibiana si segue la bella carrabile militare (segnavia cedette gratuitamente tutto il terreno di proprietà comunale occorrente alla co- m 81, largo circa 20 alle estremità e 15 al centro, con muri perimetrali in pietra boc- A Col del Turno, a quota m 2013, raggiungibile tramite carrabile dalla forcella di n. 479) che con pendenza costante (max. 11% circa 1 km sotto la vetta) risale struzione dell’intera arteria e dell’opera fortificata. ciardata e muratura interna in pietrame. In tale struttura erano stati ricavati 4 poz- quota m 1981, fu scavata, ma non ultimata, una galleria larga 3 metri e lunga le falde sud del monte Rite, toccando F.lla Deona (m 2053) prima di arrivare Tutti i lavori sulla cima, affidati in gran parte all’impresa Rebonato & Toffanin, su- zi con rampe d’accesso collegate tra loro da un corridoio d’intercomunicazione, più di 50, che attraversava da costa a costa l’intera altura, sbucando con una con un ultimo tronco fino alla batteria. Dai Fienili La Costa (m 1600 circa) è pos- birono però notevoli ritardi, che portarono l’intero complesso a presentarsi impre- lungo m 78 e largo 3, con pavimento in cemento lisciato. Lungo questo corridoio e cannoniera indirizzata verso la valle del Boite, da Borca a Cortina: essa era desti- sibile prendere a sinistra un bel sentiero nel bosco che sbocca poi in alto sulla parato all’appuntamento con la guerra. Anche la caserma di Cozzene rimase in- tra i 4 pozzi erano stati ricavati ben 14 locali, adibiti a riservette, ed una grande nata ad ospitare pezzi da 149 G su affusti da difesa, mentre di analoga galleria nel- strada presso F.lla Deona, evitando così gli inconvenienti del passaggio delle compiuta, nonché numerose mulattiere e postazioni complementari. stanza, destinata ad alloggio serventi, sotto la quale vennero realizzate delle gran- le immediate vicinanze si sono perse anche le tracce dell’entrata. navette. Ritrovo: presso “Albergo Remauro” a F.lla Cibiana (m 1536), da dove si La strada, che nel primo tratto, da Venas a Cibiana, costituì un notevole vantaggio di vasche per la riserva d’acqua. Allo scoppio della Grande Guerra il Rite era presidiato dalla 10a cp del I Gruppo può salire alla vetta (m 2183) o a piedi o in navetta. per la popolazione civile, essendo in pratica il primo vero accesso al paese delle chia- Nei 4 pozzi erano ospitati altrettanti cannoni da 149 A, con copertura pesante (cu- del 7° Reggimento Artiglieria da Fortezza (E.P.) e dalla 62a cp del X Btg Presidia- DISLIVELLO vi, portava a Forcella Cibiana e poi alla vetta del monte, fino al piazzale della gran- pole Armstrong), costituita da tre piastre in acciaio al nichelio dello spessore di rio, per un totale di circa 300 uomini. de caserma che, lunga più di 60 metri ed alta più di 7, era organizzata su due pia- 140 mm. Il raggio d’azione dei cannoni, calcolato sulla base di una gittata di circa Aveva in dotazione 4 cannoni da 70 M, 4 da 75 A, 4 da 149 G, mentre erano an- 650 metri circa. ni, per un totale di 18 vani. 14.000 metri, possibile con la granata monoblocco, veniva ad investire le principa- cora in corso di postazione i pezzi da 149 A in cupola. DURATA Sul fianco destro una galleria scavata nella roccia, lunga più di 20 metri, conduce- li direttrici d’invasione nemica, da Cortina allo Zoldano, ma pure dalle Marmarole I rilevamenti fatti da ricognitori austriaci il 4 novembre 1917 permettono di con- 2 ore circa a piedi. va ad un altro piazzale situato più ad est, sul quale si affacciava un’ulteriore co- al Cridola. statare come l’impianto dopo Caporetto fosse ancora in perfetta efficienza, ma DIFFICOLTÀ struzione ad un solo piano, composta da due corpi adibiti a magazzini. A circa 50 metri dal fianco sinistro della batteria furono ricavate 4 piazzole per ar- già in corso di abbandono da parte delle truppe presidiarie. Facile camminata su carrabile fino alla vetta, con possibilità di scorciatoie tra i Sulla destra partiva la mulattiera che conduceva alla quota batteria e che prose- tiglierie da 149 su affusto e a circa 200 metri di distanza, tra Forcelle Deona e il for- Gli austriaci, dopo aver prelevato nell’anno dell’invasione molte munizioni del for- prati. Eventuali digressioni sulla vetta alla ricerca delle postazioni sussidiarie, per guiva poi verso l’osservatorio di artiglieria e la Croce di M. Rite. L’accesso al coper- te stesso, venne costruita una serie di baraccamenti adibiti ad alloggio ufficiali, men- te, lo danneggiarono esizialmente nell’ottobre 1918, lasciando poi ai recuperanti esempio alla Croce di M. Rite, richiedono passo sicuro sul sentiero a tratti espo- to alla batteria era assicurato da una lunga galleria scavata nella roccia, lunga più sa, magazzini, panificio, depositi, cucine, ricoveri, ecc. il compito di portare a valle residuati piccoli e grandi. sto. E’ possibile utilizzare fino al forte il servizio di navette a pagamento. di 50 metri, ed un ulteriore braccio della strada portava dal piazzale della caserma Tutto un organico complesso di reticolati racchiudeva la linea fortificata per met- LA “CONTRARIA” E IL PESCE D’APRILE IL “MUSEO NELLE NUVOLE” Le nostre fortificazioni non erano fornite di Il forte, utilizzato quale base dai partigiani cadorini della Brigata “Calvi” nel 1944 efficaci mezzi antiaerei e per contrastare l’at- e rimasto successivamente del tutto abbandonato, è tornato prepotentemente d’at- tività dei ricognitori nemici, che partivano tualità nel 1998, allorché R. Messner ha coinvolto Regione Veneto, Provincia di L’attuale dai campi di Dobbiaco, Bressanone e Bruni- copertura co (15 a e 45a FLIK), si ricorreva a mitraglia- Belluno e Comuni di Cibiana e Valle in un ardito progetto di trasformazione del del forte forte in museo della montagna. Nel giugno 2002 è stato così inaugurato il nuo- corazzato trici e a pezzi da 75 su affusto ordinario di- vo “Museo nelle nuvole” all’interno dell’ex batteria corazzata ristrutturata su pro- M Rite. sposto colla coda affondata in un fossetto a Istituto Geografico Militare - Aut. n. 6109 del 12.10.2005 getto dell’Università di Architettura di Venezia (Iuav), mentre la vicina caserma settore circolare e con la sala anteriormente è divenuta albergo (“Hotel Dolomites”). ancorata ad un paletto. I pozzi sventrati dell’ex batteria sono stati coperti con elementi metallici e vetro Il personale veniva istruito a puntare il pez- ad alta trasparenza, che vogliono riprodurre il cristallo della Dolomia, con gli spi- zo circa 10 lunghezze di velivolo (circa 120 goli rivolti ciascuno verso una delle grandi vette dolomitiche circostanti. Piazzale della metri) avanti la posizione del bersaglio, ma I vari fabbricati sono collegati fra loro anche mediante i tunnel preesistenti, che Caserma di M Rite. gli esiti erano scarsi e il fuoco sviluppato an- facevano parte integrante della fortificazione e che sono stati resi nuovamente agi- dava spesso a detrimento di persone e cose Osservatore e postazione di contraerea. Traino di cannone lungo la strada del M Rite. bili. Accanto al Museo troviamo una sala multimediale (ex polveriera), servizi per sottostanti. il turista (nell’ex caserma, con ristorante e altro) e anche un ostello per la gioventù Ciò nonostante venivano impiegati molti uomini e mezzi in siffatta attività di (ex casermetta). avvistamento e dissuasione, chiamata scherzosamente dai profani “la contraria”, La realizzazione ha comportato 4 milioni di euro di spesa, in parte coperti dai al fine di indurre i piloti austriaci a non abbassarsi troppo sui nostri impianti, contributi dell’Unione Europea. Il famoso scalatore, il cui nonno materno era bel- accontentandosi di fotografarli solo da alta quota. lunese, di Colle S. Lucia, ha messo a disposizione il suo patrimonio di reperti L’abbattimento di un aereo era davvero una cosa rara, anche se in Val Boite e per raccontare tutto il fascino della montagna: quadri, disegni, fotografie ma an- nello Zoldano erano in molti a ricordare come il forte del Rite, o di Rit come lo che minerali ed oggetti che appartengono alla storia dell’alpinismo. chiamavano, avesse più volte sparato contro aeroplani nerocrociati, chiazzando di Il Museo è aperto dal 1° giugno alle prime nevi di ottobre, dalle ore 10 alle ore 18. nuvolette il cielo e sciabolando di notte la valle colle sue fotoelettriche. P R. Fioretti (“Tra le Dolomiti Zoldane”, Udine, 1956, 182 e sgg.) ricorda ancora il pesce d’aprile congegnato (nel ‘16 o nel ‘17) da alcuni zoldani col propagare ad LA TELEFERICA DEL RITE Panoramica della cima del M Rite. arte la notizia che i cannoni del Rite avevano centrato un pallone draken austria- La teleferica di servizio del forte, vanto della società “Grandi Teleferiche Spadac- co, facendo precipitare navicella ed equipaggio in località Pontaut. Una vera fol- cini”, costituiva davvero un’ammirevoile opera di ingegneria. la si recò allora a curiosare sul luogo del presunto “incidente”, senza sospettare Essa partiva da Perarolo (m 542), do- dell’improbabilità del fatto e soprattutto senza rammentarsi della ricorrenza del ve era ubicata la stazione di carico, 1° aprile. e con diverse stazioni d’angolo e mo- trici (a Caralte, Suppiane e “Le No- Particolare della LA LAPIDE DI MEZZOCANALE ve”), nonché con grandiosi cavallet- strada militare che risale il Col A Mezzocanale, sulla facciata del cosiddetto Mezzocanale ti, alti anche 44 metri, portava prima Pradamio dalla “Ospizio”, venne inaugurata il 26 maggio 1881, strada per la alle stazioni di Ruvinian (m 877) e di località i Casoni. Val di Zoldo, Peaio (m 886) e quindi alla stazione sulla strada del Maè appena rinnovata, una bel- la lapide con scultura a ricordo dell’eroica resi- monumento motrice e scarico del forte di M. Ri- Pradamio, la casera di Piangrande mt 1271. in ricordo dei te (m 2183). Stazione intermedia della teleferica per il M Rite. stenza del 1848. caduti del In questo punto della valle infatti i volontari zol- 1848. dani che avevano risposto all’appello di P. F. Cal- LA POSTAZIONE DI COL PRADAMIO di aperte tutte le possibilità fino allora prospettate e cioè di robusti sbarramenti vi, sbarrarono per 40 giorni agli austriaci l’acces- La postazione fu progettata già nel 1908 dal Genio militare italiano sull’omonimo sul Col Castellin o sul Col Baion o ancora su Col Pradamio. Venne quindi nominata so da Longarone, respingendo tra l’altro, dopo 5 colle (m 1113) a sud-est di Forno di Zoldo in funzione dello sbarramento della Val una commissione avente per obiettivo lo studio strategico del circondario di Lon- 18.2 COL PRADAMIO ore di accanita battaglia, un forte attacco il gior- Maè, a valle della conca in cui confluivano tutte le provenienze dalla Val Boite, garone, compresa la difesa della Valle del Maè, da alcuni però ritenuta già idonea, no 26 maggio. DESCRIZIONE PERCORSO dalla Val Fiorentina e dalla Val Cordevole, controllando la rotabile di fondovalle. senza ulteriori opere, essendo garantita dai cannoni del M.Rite e da quelli della Escursione in ambiente solitario e suggestivo, contrassegnato, oltre che dalle me- Essa avrebbe dovuto servire anche a sorvegliare la mulattiera che proprio da Caso- Sella del Col dei Ciot in comune di La Valle Agordina. morie militari, dai melanconici resti di una ormai tramontata civiltà pastorale. ni saliva a F.lla Moschesin, dove era prevista una casermetta per un corpo di guar- Negli anni successivi vennero inoltre fortificati il Col Baion, lo Spiz Zuèl ed il Col de Al bivio di quota m 1050 (biforcazione per la batteria e per la Casera dei Corvi) si Si imbocca la strada militare poco a sud di Casoni, sulla ss n. 251 che da Lon- dia atto a sorvegliare gli accessi dall’Agordino. Salèra, che, unitamente all’estensione del raggio d’azione dei cannoni del forte coraz- riconosce poi una piattaforma di m 5 x 7, su cui sorgeva un tempo una baracca garone porta a Forno di Zoldo (segnavia. 487) e con alcuni tornanti si sale fino L’opera di difesa fu però poi soggetta a diversi tagli, tali da rendere molto più eco- zato del Rite, finirono col relegare Col Pradamio a impianto del tutto complementare. e, poco più oltre, i resti di altra analoga struttura. A lato del breve braccio che con- ai ruderi di Casera Pradamio (m 975). Si continua poi per buona mulattiera fi- nomica la sua realizzazione, ed innescò contrastanti opinioni sulla sua effettiva La sua realizzazione indusse d’altra parte a scartare tutte le ipotesi precedente- duce alla batteria prevista con 3 piazzole per 75 A, è visibile un’ampia spianata con no al Col Pradamio (m 1113), dove si trovano i ruderi della postazione, ed even- utilità, alla luce anche della ventilata opera del Col della Sparlonga (a sud di Lon- mente fatte circa un’interruzione stradale della rotabile della Val Maè (a Bas di Cao- i ruderi di quello che fu il ricovero della truppa. tualmente fino a Casera Piant Grant (m 1271), sempre lungo l’itinerario che garone), che con i suoi cannoni da 149 A avrebbe facilmente contrastato un’irru- ra, presso Mezzocanale, o a Soffranco, o a Pontesei, a sud di Forno di Zoldo) ed La postazione era organizzata su tre gradoni (m 8 x 8 circa), con camminamenti porta al Bivacco Tovanella (m 1688) a sud di Cima de la Serra. Ritrovo: a Caso- zione nemica nella Valle del Maè. ogni attenzione si accentrò quindi su Ponte della Serra, battibile da Col Pradamio e in cemento, due riservette interrate (m 2 x 2) e quattro nicchie ad arco. ni (m 723), sulla destra della strada statale Longarone-Zoldo. Nel 1910 furono ottenuti i fondi necessari per un ricovero e corpo di guardia a For- ben presto dotato di camere da mina. Dal fianco sinistro si staccava un camminamento con scale in pietra che condu- DISLIVELLO cella Moschesin (m 1961), a sud di M. Castellin (m 2499), attraverso la quale da La Il progetto iniziale, che prevedeva, oltre alla strada d’accesso, una postazione per cevano al piano inferiore della postazione, circa 12 metri più in basso, dove ci so- 400 metri circa. Valle Agordina si poteva raggiungere il Maè, e subito dopo venne approvato, dopo cannoni da 149 G, venne successivamente ridimensionato ad impianto per piccoli no ancora due grandi depositi per munizioni. varie ricompilazioni, il progetto per una batteria di artiglieria da campagna, possi- calibri, ancor oggi facilmente riconoscibile, nonostante il degrado intervenuto e la Nel maggio 1915 Col Pradamio era presidiato da metà 29a cp dell’VIII Gruppo del DURATA bilmente da 75 A, su Col Pradamio. debordante vegetazione impostasi col tempo. 9° Reggimento da Fortezza, con circa 120 uomini, e disponeva di 4 cannoni da 75 Ore 1.30-2. Nel 1912 si continuava peraltro a ribadire il concetto della necessità di potenziare L’opera era servita dalla strada da noi oggi percorsa, che saliva da Casoni e che a A. Durante il conflitto la postazione non ebbe rilevanza strategica o tattica, risul- DIFFICOLTÀ la difesa a fronte della costruzione della nuova strada di F.lla Staulanza, che avreb- quota m 790 disponeva di un’ampia piazzola con trincea, destinata ad accogliere una tando inutilizzata anche nelle drammatiche ore della nostra ritirata dalla Val Maè, Facile escursione, a tratti impegnativa per la pendenza della strada. be permesso agli Austriaci di penetrare facilmente in Val di Zoldo, e rimanevano quin- mitragliatrice per il controllo della sottostante strada per Zoldo. nei giorni 8-10 novembre 1917. INDICE DEI PERCORSI 1 11 NOTIZIE GENERALI

LA FORTEZZA “CADORE-MAÈ” 2 12 Per bloccare eventuali penetrazioni nemiche dal Centro Cadore e dalla Val Boite, 3 2 6 1 prima che queste potessero trovare agevoli sbocchi verso Longarone e Belluno, il 7 4 8 5 Genio italiano realizzò, tra il 1882 e il 1896, il cosiddetto Campo trincerato di

AURONZO DI CADORE 3 13 Pieve di Cadore, che comprendeva i forti di Batteria Castello, Monte Ricco e Col Vac- CORTINA D’AMPEZZO cher presso Pieve e Tai di Cadore, con tutta una serie di strade di accesso e di 21 26 22 25 cintura, nonché di postazioni sussidiarie. 4 14 Il compito precipuo di tale campo non era esclusivamente difensivo, bensì pure con- 9 10 11 24 troffensivo, essendo ad esso devoluta l’assicurazione di uno spazio protetto, la 12 13 23 14 15 16 zona di Pieve appunto, in cui un corpo d’armata potesse convenientemente orga- 17 29 5 15 18 19 32 30 nizzarsi per puntare poi alla volta di Franzenfeste (Fortezza). Ciò per tagliare con 20 27 28 31 MARMOLADA 34 una rapida penetrazione in direzione ovest quel pericoloso cuneo trentino che dal 33 PIEVE DI CADORE 35 1866 si palesava come assillante remora per ogni nostra offensiva in Friuli e sul- 37 6 16 ZOLDO l’Isonzo, fatalmente esposta ad uno scontato aggiramento in seguito ad offensiva 38 36 austriaca verso Verona e il lago di Garda. 7 17 Si trattava peraltro di costruzioni in muratura ordinaria, costruite con criteri qua- 40 si medievali (traverse cave, fossato, ponte levatoio, caditoie, ecc.), che finirono

AGORDO col risultare ben presto obsolete alla luce dei grandi progressi ossidionali verifica-

39 tisi in Europa alla fine del secolo 8 18 Solo a partire dal 1904, con l’arrivo di altri fondi e grazie al fiorire di nuovi studi 1 Forcella Lavaredo 21 Col Ciampon strategici, il Cadore ritornò in primo piano nella concezione strategica difensiva na- 2 Quota “2385” ai Piani di Lavaredo 22 Monte Tudaio zionale. Dopo lunghe diatribe tecniche, furono individuate alcune posizioni parti- 3 Croda dell’Arghena 23 P.so Mauria - M. Miaron 9 19 colarmente utili per battere le sottostanti vie di comunicazione e vennero quindi 4 Giro del Col di Mezzo 24 P.so Mauria - Col Audoi costruiti dei potenti forti corazzati, e precisamente due “opere basse” a Col Picco- 5 Misurina - Monte Piana 25 Col Vidal lo presso Vigo e a Pian dell’Antro presso Venas, e tre “opere alte”, rispettivamente 6 Rif. A. Bosi e Monte Piana 26 Anello dei Colli 10 20 su M.Tudaio, Col Vidal e M. Rite. 7 Cristallino di Misurina 27 Forte Monte Ricco Tali realizzazioni, rispondevano alla teoria dei forti corazzati allora imperante in Eu- 8 Valle delle Baracche 28 Batteria Castello I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO ropa e patrocinata in Italia dal Gen. E. Rocchi: serviti spesso da strade d’accesso 9 Posizione “Edelweiss” - Sella del Sief 29 Forte Col Vaccher Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria ardite e costose, frutto del lavoro di migliaia di soldati del Genio, ma anche di 10 Sella Sief - Cima Sief 30 Monte Tranego impresari e manovali civili, erano impostati su batterie in cemento armato dotate 11 Cima Sief - Col di Lana 31 Forte Pian dell’Antro SECONDA LINEA MONTE RITE-VALLE IMPERINA di cupole girevoli mod. Armstrong in acciaio-nichelio per cannoni da 149 A, atti a 12 Da Cima Lana ai Ciadiniéi 32 Col S. Anna - La Glories colpire obiettivi fino a 14 chilometri di distanza e virtualmente refrattari a qual- 13 Ciadinéi - Sella Sief 33 Vodo - Becco di Cuzze (Accesso A) siasi offesa nemica. Ogni batteria corazzata era poi sussidiata da una serie di ca- La caserma di quota mt 2013 attualmente in ristrutturazione. 14 Variante Col de la Roda 34 Vodo - Becco di Cuzze (Accesso B) 18.1 MONTE RITE serme, depositi, laboratori scavati nella roccia sottostante ed in grado, tramite 15 Cima Lana - Costone Castello - Sella Sief 35 Monte Rite 18.2 COL PRADAMIO replicate cinte difensive, osservatori complementari e difese accessorie, per lo più È intento fondamentale del progetto far conoscere alle nuove generazioni i luoghi, splendidi ed affascinanti, che 16 Cima Lana - Agai e Palla 36 Col Pradamio in caverna, di assicurare l’impermeabilità dell’intero forte nei confronti di ogni pos- hanno fatto da scenario alle terribili e tragiche vicende legate alla Grande Guerra sul fronte dolomitico. Le tracce di 29 lunghissimi mesi di lotta, sopravvissute allo scorrere del tempo, aumentano la suggestione e la bel- 17 Col Da Daut - Col Toront 37 Spiz Zuel sibile attacco nemico, garantendo il suo funzionamento ad oltranza, perfino in lezza del paesaggio insegnando ad osservare, conoscere, imparare. 18 Museo storico a Serauta - Marmolada 38 Col de Saléra - Monte Punta Storia e descrizione dei luoghi della Grande Guerra caso di completa occupazione nemica delle valli sottostanti. Per il vasto pubblico e per la visita con le scolaresche si sono così individuati percorsi di varia lunghezza e diffi- 19 Malga Ciapèla - Ombretta di Marmolada 39 Tagliata di San Martino I forti di Pian dell’Antro e M. Rite, con tutto il loro corredo di opere complemen- coltà, alcuni dei quali realizzabili anche da persone con ridotte capacità motorie. Gli itinerari proposti sono stati scelti tenendo presenti alcune caratteristiche fondamentali quali la loro rappre- 20 Zona monumentale della Marmolada 40 Batteria Listolade tari e di strade di cintura, miravano pure ad impedire aggiramenti delle nostre di- sentatività dal punto di vista storico, la facilità d’accesso, la loro conoscenza da parte di chi, storici - accompa- fese attraverso F.lla Cibiana e F.lla Chiandolada dalla Val Boite alla volta dello gnatori, potrà guidare l’uscita. In copertina: le attuali cupole in cristallo del forte corazzato di M Rite. A. Fornari Zoldano. Ecco quindi che, specialmente negli anni immediatamente precedenti il Autorità ed Enti finanziatori Coordinamento progetto: COMUNITË MONTANA AGORDINA - Via IV Novembre, 2 - 32021 Agordo (BL) - Italia conflitto e poi nel corso dello stesso, venne allestita nella zona di Vodo, Vinigo e

Tel. 0039 0437 62390 - Fax 0039 0437 62043 - Email [email protected] GRATUITA DISTRIBUZIONE “...le Alpi vedono prodigi, non solo di singoli, ma anche di grosse pattuglie, di plotoni, di intere compagnie. E non so- Peaio, sia sulla sponda destra del Boite, sia su quella sinistra, una serie notevole lo si vedono eccellere i più esperti, ma anche le più giovani reclute si trasformano presto in provetti alpinisti. Alcune I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria di trincee, postazioni e strade che rientravano nella logica della linea gialla, ov- vie nuove di Montagna vengono aperte per necessità di guerra anche sotto il fuoco nemico...”(A. Berti). Progetto cofinanziato dall’Unione Europea mediante Fondo Europeo di Sviluppo Regionale vero linea di estrema resistenza, che distesa tra Antelao e Pelmo ed appoggiata na- La memoria storica per riscoprire la Montagna, per non dimenticare, per conoscere gli uomini che vissero que- Iniziativa Comunitaria Interreg IIIA Italia-Austria 2000-2006 - Progetto (Cod. VEN 222001) DIE ORTE DES ERSTEN WELTKRIEGES IN DER PROVINZ BELLUNO sta tragica, ma straordinaria avventura. Eingriffe der Wiederinstandsetzung und Valorisierung in den Gebieten des Erinnerungsparks turalmente alle altre opere della Fortezza, avrebbe dovuto garantire l’impermea- Von der E.U. Unterstützes Projekt Mittels Europäischer Wärungsfonds zur Regionalen Entwicklung Memorie di guerra per sentieri di pace. Gemeinschaftsinitiative Interreg IIIA Italien-Österreich 2000-2006 - Projekt (Cod. VEN 222001) bilità dell’intera nostra struttura difensiva. del tutto complementare. A questo è stato volto, e si volge, il lavoro del Comitato Tecnico e Scientifico del Progetto Interreg III che ora – GREAT WAR SITES IN THE PROVINCE OF BELLUNO Il progetto di massima per il forte di Pian dell’Antro era pronto nella primavera come risultato delle proprie ricerche – offre la possibilità, attraverso itinerari di facile accesso, di “toccare con ma- Preservation and promotion of the areas in the Memorial Park Project co-financed by the European Union through European Found for Regional Developmen no” la vita al fronte e le difficoltà di una vita vissuta ad oltre 2000 metri dai soldati degli eserciti contrapposti. Community Initiative Interreg IIIA Italia-Austria 2000-2006 - Project (Cod. VEN 222001) del 1910, quello di M. Rite solo nella primavera del 1912, anche se i primi lavori Questo per ricordare che la guerra non è un evento dimenticato e che, come dice il Sottotenente Medico Gino sulla vetta e sulla strada da Forcella Cibiana iniziarono già nel 1911. Frontali: “...non è una parentesi che possiamo affrettarci a chiudere per tornare al discorso di prima... ”. Allo scoppio della guerra l’intero apparato non era ancora ultimato: i cannoni da Il Comitato Scientifico e Tecnico

CONTINUA

nostre truppe in Centro Cadore e Val Boite. Val e Cadore Centro in truppe nostre del tempo, a doviziosa riserva di uomini, cannoni, mitragliatrici, granate e materia- e granate mitragliatrici, cannoni, uomini, di riserva doviziosa a tempo, del di Vinigo, sul Crepo di Pera, sul Colle di S. Anna. S. di Colle sul Pera, di Crepo sul Vinigo, di Lo studio iniziale prevedeva quindi una rotabile d’accesso a Col Pradamio, tra Ospi- tra Pradamio, Col a d’accesso rotabile una quindi prevedeva iniziale studio Lo

re un’adeguata azione di fuoco prima e durante i disperati conati difensivi delle difensivi conati disperati i durante e prima fuoco di azione un’adeguata re del 1916) o, sempre più spesso con l’andare con spesso più sempre o, 1916) del Strafexpedition della contingenze alle ra, fatto questo che veniva a relegare Col Pradamio a impianto del Boite, sul colle sul Boite, del impianto a Pradamio Col relegare a veniva che questo fatto ra, rone.

nata anzitempo con limitati danneggiamenti alle strutture, senza poter sviluppa- poter senza strutture, alle danneggiamenti limitati con anzitempo nata difensivo nell’eventualità di cedimento inopinato del fronte (si pensi per esempio per pensi (si fronte del inopinato cedimento di nell’eventualità difensivo decisione presa di fortificare più a nord il Col Baion, lo Spiz Zuèl ed il Col de Salè- de Col il ed Zuèl Spiz lo Baion, Col il nord a più fortificare di presa decisione lanza, che offriva il destro di una pericolosa nuova direttrice nemica verso Longa- verso nemica direttrice nuova pericolosa una di destro il offriva che lanza,

za non venne mai investita di una funzione chiara ed univoca, venendo abbando- venendo univoca, ed chiara funzione una di investita mai venne non za ma, Gen. M.N. di Robilant poi) poterono contare su tali forti solo come patrimonio come solo forti tali su contare poterono poi) Robilant di M.N. Gen. ma, zione dell’estensione degli obiettivi del costruendo forte del Rite, ma anche per la per anche ma Rite, del forte costruendo del obiettivi degli dell’estensione zione mitanza con il nulla-osta militare dato all’apertura della nuova strada di F.lla Stau- F.lla di strada nuova della all’apertura dato militare nulla-osta il con mitanza

Comandata nei frenetici giorni del dopo Caporetto dal Gen. A. Marocco, la fortez- la Marocco, A. Gen. dal Caporetto dopo del giorni frenetici nei Comandata la gittata dei suoi cannoni. Le nostre truppe della IV Armata (C.te Gen. L. Nava pri- Nava L. Gen. (C.te Armata IV della truppe nostre Le cannoni. suoi dei gittata la Pradamio fu però poi ridimensionata a batteria per cannoni da 75 A, in considera- in A, 75 da cannoni per batteria a ridimensionata poi però fu Pradamio che di sbarrare direttamente la Val Maè, soprattutto a partire dal 1906, in conco- in 1906, dal partire a soprattutto Maè, Val la direttamente sbarrare di che

guata tensione strategica e tattica. e strategica tensione guata cidere attivamente sulle operazioni in corso sulla linea di fronte, dove non arrivava non dove fronte, di linea sulla corso in operazioni sulle attivamente cidere il collegamento tra la Conca di Agordo e la Val di Zoldo. L’opera di difesa di Col di difesa di L’opera Zoldo. di Val la e Agordo di Conca la tra collegamento il Negli anni precedenti, quando i due forti erano solo un progetto, si era pensato an- pensato era si progetto, un solo erano forti due i quando precedenti, anni Negli

ra e col ridurla in cattive condizioni di efficienza materiale, oltre che di inade- di che oltre materiale, efficienza di condizioni cattive in ridurla col e ra riserve e munizioni, fin fall’inizio della guerra si palesò inutile e non in grado di in- di grado in non e inutile palesò si guerra della fall’inizio fin munizioni, e riserve veniva decisa la realizzazione di un altro ricovero a F.lla Moschesìn per controllare per Moschesìn F.lla a ricovero altro un di realizzazione la decisa veniva complementari, soprattutto sulla sinistra sulla soprattutto complementari,

di un lento stillicidio di prelevamenti che finirono coll’indebolire tutta la struttu- la tutta coll’indebolire finirono che prelevamenti di stillicidio lento un di dore-Maè”, forte di 73 ufficiali, 4000 uomini di truppa e 92 cannoni, con notevoli con cannoni, 92 e truppa di uomini 4000 ufficiali, 73 di forte dore-Maè”, con un piccolo ricovero. Congiuntamente ricovero. piccolo un con Casoni ai guardia di corpo un di e 149G strine graduate di puntamento, mentre dovevano essere completate molte opere molte completate essere dovevano mentre puntamento, di graduate strine

li vari da dirottare verso le esigenze del fronte, soprattutto giulio. Cominciò quin- Cominciò giulio. soprattutto fronte, del esigenze le verso dirottare da vari li Nonostante la laboriosità della nostra preparazione difensiva, l’intera “Fortezza Ca- “Fortezza l’intera difensiva, preparazione nostra della laboriosità la Nonostante tale di Zoldo e Mezzocanale, con la realizzazione di una postazione per cannoni da cannoni per postazione una di realizzazione la con Mezzocanale, e Zoldo di tale 149 A del Rite non erano in grado di funzionare, mancanti com’erano delle pia- delle com’erano mancanti funzionare, di grado in erano non Rite del A 149

polveriera.

pietrame alla pietrame

dell’ingresso in dell’ingresso cima del M. Rite M. del cima Rite.

particolare operai scavano la scavano operai Rite. M di caserma della piazzola dalla corazzato del M del corazzato

Colpradamio - Colpradamio Estate 1915: Estate corazzato forte al accesso di Strada Cupole del forte del Cupole ri per il rifugio Torrani ilrifugio per ri (m2984)alCivetta. itinera- da cuisipossonointraprendere impegnativi ma pure volta alla delCol(m1784), dellaBesadora nonsoloversoideale basedipartenza loSpizZuel, Essaè una stretta maottimacarrareccia nelbosco. inauto daChiesaper èraggiungibile prodotto, gio perl’ottimoformag- eche sisegnala stici inestate, agro-turi- che offre servizi (m1627), La bellacasera del diguerra fotografi dei piùgrandi ‘900. puòessere considerato egli uno edumanidelconflitto, aspetticivili ma pure gli Per con lapassioneeperizia cuiseppedocumentare nonsoloilavori militari archeologia edurbanistica. distoria, fu autore saggi diimportanti palazziemonumenti intuttaItalia, Tripoli) edaver progettato chiese, Piacenza, Belluno, Oltre adaver elaborato ipianiregolatori cuiPisa, dimolte città(tra il dosi inquellache venne definita inseren- architettigrandi moltilavori italianiefirmò con l’amico Ottavio Cabiati, seppeimporsicome unodeipiù Congedato nel1919, te di Villa a Nervesa. Berti 1918elavoròpitano nelluglio sulMontello ealpon- funominato Ca- seguitaaCaporetto, Dopo laritirata F.lla Piccola. linea Cuzze-Cancia-Falde dell’Antelao-F.lla Grande- nell’apprestamento importante ebbe unruolo della Vito ed Nel 1917passòall’Ufficio Lavori GeniodiS. Punta. caverne delloSpizZuel edelM. alle Forno alla diZoldo-F.lla Cibiana, do-Col Baion, Forno diZol- allastrada nabile Dont-Chiesa-Duran, lavorando alla camio- Genio Fortezza Cadore-Maè, fumessoadisposizionedelComando 1916, maggio vutosi daunattacco ditifoenominato Tenente nel Ria- Toppa. aM. daDigonera dellastrada struzione nellaco- impegnato d’Armata, Genio delIXCorpo Dal gennaio1916fualledipendenze delComando lavorò in militari dimolte costruzione alla arterie Val Boite e Valluno, Maè. all’Ufficio assegnato Autonomo delleFortificazioni diBel- nio nelmarzo 1915e, Fu nominato Sottotenente delGe- si diplomòall’Accademia diBrera nel1913. classe1889silaureò alPolitecnico diMilano nel1912e Alberto Alpago Novello, C L A A Club degli Urbanisti Milanesi.Club degli denza nellavisitadellegallerieericercatrinceedegliosservatori. Facile escursionelungocarrarecciamilitarefinoallacima.Necessitaunpo’dipru- DIFFICOLTÀ della cima. 5-6 ore,asecondadellameticolositàvisitaaiblockhauseallegallerie DURATA 400 metricirca. DISLIVELLO tico, specieversoilPelmo eilCivetta.Ritrovo:aCaseradellaGrava(m1627). fino allegallerieepostazionidellalungadorsale.Splendidoloscenariodolomi- 584, chesaleprimaalColdellaBissa(m1897)equindialloSpizZuel2033), si procedeapiediperlacarrarecciamilitarecontrassegnatadalsegnavian. Si puòraggiungereinautodaChiesalaCaseradellaGrava(m1627)equi linea gialla La visitapermettedivisitareuntroncointeressantedelledifeseitalianedella DESCRIZIONE PERCORSO 19.1 mulattiera, anche in notevole pendenza. E’ richiesto unminimo di allenamento. Facile escursione nelbosco, primasustrada carrabile,poi daLariet(m 1300)su DIFFICOLTÀ Ore 3-4finoaM. Punta,asecondadell’interesse perisingolimanufatti. DURATA 600 metricircafinoaColdeSalèra, 900circafinoaM.Punta. DISLIVELLO Costa. Ritrovo:aCasal(m1026) oaColdiAstragal(m1069). Col deSalèrasipuòscendereanche direttamenteperMasdiSabe(m1464)a quale sipuòscendereallaForzela (m1723)equindiaCostaBrusadaz.Dal sempre perfacilesentiero(segnavian.499)allavoltadelM.Punta (m1952),dal stro dellaVal Visia,finoalColdeSalèra(m1629).Daquisi puòprocedere n. 492chesaledaColesicontinuapoiconquestosegnavia sulversantede- Da Casal(m1050) siprocedepercarrabileversoovestincrociareilsentiero Spiz ZuelalledifesedelBeccodiCuzzeedelleCrepeSerla in Val Boite. sieme aColBaion,situatopiùsud,sull’altraspondadelMaè, collegavalo La visitapermettedivisitareunadelleoperefortificatedello Zoldano, che,as- DESCRIZIONE PERCORSO 19.2

S F E I G R U A

R D COL DESALéRA-MONTEPUNTA SPIZ ZUEL A E che fungevanodacernieratraleoperecadorineequelleagordine.

L D L I A

A

G L P R A A G V O A

N O “architettura neoclassica lombarda” V E L L O Cancia settembre1917. Alpago Novellotenentea e fondando IL COLDESALÈRAEMONTEPUNTA ra (m 1629), inmezzo allavegetazione diabeti elarici che, ditanto intanto, sidi- Con tornanti apendenza costantecontinua lasalitalungo ilcrinaledel ColdeSalè- che delimitavano ilcigliostradale. drate eposatea secco;fraleradicideglialberi intuiamol’andamentodeiblocchi zione disottobosco possiamointravedereimuri di sostegno,inpietreabilmente squa- stro all’internodellapiùampiasede dellastradamilitare.Seminascostidallavegeta- di sentiero(segnaviaC.A.I.492) chesiaddentranelbosco,occupandounsottilena- tare. Primadiraggiungerelasommità delcolleiltracciatoassumelaconnotazione dale siscopronotrattidilastricato inpietrachecostituivailfondodellastradamili- la Val deVisiaperinerpicarsiverso ilColLariét(m1304)edosservandolasedestra- Fuori dallafrazionediCasalilsentiero siimmettesullastradabiancacheattraversa pietrame eritmatodafilaridifaggi,attraversolarigogliosavegetazione dell’alveo. tiero costeggiailtorrenteElGàf,conunampiotracciato,riccodi operedisostegnoin va lefrazionidiCalcheraeCellasiraggiungelaperiferiadell’abitato diCasal.Ilsen- to, orasededeiMuseoCiòdo.Seguendoiltracciatodell’antica stradachecollega- Salèra, iniziadalcentrodiFornoZoldo,neipressidell’anticoPalazzo delCapitania- Il tracciatochesaleallacimadelMontePunta,lungoilcrinale del LariéteColde mulattiera dicollegamento,naturalecompletamentodellastradamilitare,chedo- La dorsaleèpercorsasulversantesud,ovverorovesciodellaposizione,dauna verso Fusine. duato inalcunecartenellaquotam1984,leggermentedistaccatadirezioneest, tuiscono loSpizdel’Agnelessa propriamentedetto,mentreloSpizZuelèindivi- Due gibbositàromponol’uniformitàdelrilievo(quotem2035e2038)costi- nale rispettoallavallesottostanteecopertadipinimughilarici. La sommitàdelmonteconstadiunadorsalelungacirca500metri,quasiortogo- delle muccheche,ordinatamenteeaturno,vengonoadabbeverarsi. de fontanadiquotam1930èancoraalsuoposto,conlavasca,metacontinua Essa presentaunacciottolatoaregolad’arteperl’interotracciatoeanchelagran- Alberto AlpagoNovello,èlargacirca2metrieconunapendenzamediadel10% . ginarie, tipichediun’arteriamilitare:costruitanel1916 sottoladirezionedelTen. La stradadallaCaseradellaGravaallavettaconservaintattelecaratteristicheori- nord eversolaCimaNorddiS.SebastianoloSpizMezzodìasud. pone comesuggestivobalconepanoramicoprotesoversoilCivettaePelmo a Regno ancoroggidipacifichemandrievaccheecavalli,coisuoi2033metrisipro- destra delMaè,anord-ovestdiFornoZoldo. Lo SpizZuel(oColdel’Agnelessa) èunsingolareedisolatorilievoches’ergesulla LE DIFESEDELLOSPIZZUEL Spiz Zuel,1916. Operai eportatriciamalgaGrava,stradaperlo 29 novembre1916. galleria sulloSpizZuel Ingresso allaprima Spiz Zuel,primitornantidellastradamilitare. le predisporre unprogetto (cui lavorò ilTen. Alberto Alpago-Novello, cl.1889) per che per la definizionedelle operedacostruirvi. Nelluglio del1916 fucosìpossibi- colta tuttaladocumentazione fotograficadel sito, nonchédellevisualipanorami- Dopo leprimeispezioni effettuatenel1915, nelmesedidicembre del1916 furac- stra lineagialla palesavatraoperefortificatecadorine edagordine. la nostrastrategiadifensiva.preoccupata dellasoluzionedicontinuitàchelano- traverso F.lla Staulanza,cosicchéadessosiinteressò, seppurconuncertoritardo, che daquièpossibileinquadrare visivamenteancheilColdiLanaedM.Pore at- L’importanza diquestocolle(m1629),situatotraDonteZoppè,èdovuta alfatto trale nelcircodellevettedella Val diZoldo. un osservatorio,cheoffreuno stupendo panorama,grazieallasuaposizionecen- mente lasommitàdelPunta,chepresentaancoraisolchidi vari trinceramentied tre lavegetazionecominciaadiradarsi(segnaviaC.A.I.499). Si raggiungeveloce- Superata lagalleria,salitaversocimasifapiùripidaea trattiesposta,men- Salèra, scavatanellarocciadeicollealtempodellaGrandeGuerra. queste piazzolescopriamo,allanostrasinistra,l’imboccodella galleriadelColde punti diosservazioneecontrollodeiterritorio.Éproprioalcuni metridopounadi rada inalcunepiazzolepianeggiantialatodelsentiero,cheun tempocostituivano ro daunoscavodicirca30metri. A circametàdelloropercorsoleduegallerieeranomesseincomunicazionetralo- per poipiegareadestversoaltreduecaverne,aquotam1976e1970. La secondagalleria,conandamentopiùarcuato,volgevaper35metriversoovest, a quotam1979. ci distinti,direttiaduecavernepermedicalibri,rispettivamentequotam1983e zione nord-estpercirca60metri,piegandopoiasinistraedividendosiinduebrac- La primagalleria(adovest)penetravanellarocciaconandamentorettilineoedire- costruzione volutaperospitareilgruppoelettrogenoutilizzatoleperforatrici. tro aquotam1977,dovetral’altrosonoriconoscibiliancoralefondamentadella facilmente raggiungibilitramitelasuddettamulattiera,unoaquotam1981, l’al- gallerie, ilcuisviluppocomplessivoeradiben340metriei2imbocchisono Sulla dorsaleilTen. AlpagoNovelloprogettòerealizzòuncomplessosistemadi di CanazzéSopraeSotto. sti diunblockhausladiscesaversoilsottostantecolCampioi(m1804)elebaite dono idealmentelabalconataprimacheilsentieroimbocchi,inprossimitàdeire- li risultaanticoedrammaticamentesoffertosoprattuttoquellopiùadovest,chiu- Due beicrocifissiaquotam1984circa,nonmoltodistantil’unodall’altro,edeiqua- muri discarpaecontroscarpasoloiniziatioaddiritturatuttiancoradacostruire. veva servirelepostazioniingalleria,macheappareappenasbozzata,conmolti Salèra –MPunta. strada perColde Muro disottoscarpa Civetta. massiccio del sfondo il per ilPuntasullo Lungo lastrada Monte Punta. dalla cimadel Col DuroeRite, Blokhaus piccolo,SpizZuel1916.

Istituto Geografico Militare - Aut. n. 6109 del 12.10.2005 biana. l’abitato diForno Fornesighe eForcella diZoldo per eilbivio Ci- Passo Duran, Itre cannonida149 di A battevano anche lastrada rovescio lepiazzole sulcolle. blindatache nell’autunno1915collegava nonc’è dellagalleria traccia sul stazioni, po- cimasipossono amalapenariconoscereSe ancor sulla oggi letre originarie militare ilpiccolo serve che oggi abitato diCol Cervèr. Per fupure labatteria lastrada costruita servire ze nemiche daPasso Staulanza. dovevano interdire leprovenien- con insinergia quellediCol deSalèra, bro che, dimediocali- artiglierie unapostazioneper fuallestita zione diForno diZoldo, fra- Sul modesto colle l’abitato (m1358)che dominaasettentrione diCol Cervèr, fermato iltempo. davvero dibellissimifieniliche sembrano biliare esoprattutto diungruppo aver di un’antica casaquasino- ro dellasuapiccola chiesa, fie- un fascinoparticolare, mapresenta me persone, abitatoormai dapochissi- è ovest diForno diZoldo, asud- bile daPralongo, raggiungi- a quotam1221, suggestivo paese, Il piccolo, circa 50metriadovestdellafontana,dominatodalblockhaus circa 100 metriprimadellafontana,amontestrada,ilsecondositrova menti militaricheperdueanniospitaronomilitari,operaiemateriali.Ilprimoèa Sono inoltrevisibiliancoroggiiduespianamentisuiqualisorgevanobaracca- altrettante piazzolepermedicalibrietrinceedifensive,finoallaquotam1984. ste sommatali,diversestradineconmuriaseccodiscarpaecontroscarpaservivano cui fondoèancoroggipercorribileperdiversimetri.Dallaquotam1990,sullecre- un altroblockhaus sce ilpinnacolorocciososucuifuricavato,conl’ausiliodigrossitronchicongiunti, servatorio, mentrenonmoltodistante,indirezioneest,aquotam1985,siricono- te tuttalavallediZoldo,rimangonoletracce(murettiasecco)unblockhaus-os- A quotam1980circa,suunpulpitonaturaleprotesosulColdelaBissaedominan- -proseguire lungolacrestadel Punta finoa -ridiscendere dallaviadisalita; Il ritornoafondovalleoffrevarie alternative: le camereditiroeraacircam 1592. dimensione 4,5x4.,5medun’altezza di3,5m.Laquotasullivellodelmaredel- larghezza di3-3,.5metriedun’altezza3.Lecavernetiro eranoprevistedi Lo sviluppocomplessivodellegalleriediColdeSalèraeracirca 170 m,peruna con direzioneditiroNOeNO-O, ovveroversoleprovenienzedallaStaulanza. similmente, dateledimensioni,avrebberodovutoospitarecannoni da149mm lunghi circa70 mcadauno,iqualiportavanoaduecaverneditiro.Queste,vero- La galleriahaunsingoloimbocco,chedopo30mcircasibiforcava induebracci la realizzazionediunapostazioned’artiglieriaincaverna. do a ritroso iltratto ditragitto percorso in salita(C.A.I. 492). be da sterrata,inparte lungoilsentieroC.A.I.492, attraversalalocalità -seguire unanello checiriportaalColdeSalèra: questotracciato,inpartesustra- frazione diCosta diZoldoAlto; est perraggiungereZoppèdiCadore o,inalternativa,versoovestallavoltadella prima ditrovarsiilpassosbarratodamassicadutidallavolta. namento dellavolta,nellasecondagalleriasipuòprocederepercirca25metri Se l’ingressodellaprimagalleriaèpercorribilesoloperpochimetriacausadelfra- Chiandolada. fine controllavaleprovenienzedalCadoreattraversoilPiandiRitortoeForcella so lastradachedaPasso StaulanzascendeaPecol diZoldo,mentrelaquartain- so ForcellaColdaieAlleghe,lasecondaterzapuntavanoinvecever- La primapostazioneincavernaeraconcepitaperbattereconunmediocalibrover- C C O O , tipicofienile dellaVal Zoldana;dalCol deSalèrasiprosegue ladiscesa facen- L L

B C A E R I O V N E R “piccolo” , servitosulrovesciodauncamminamentocoperto,il Alpago Novello. Spiz Zuelpiantinagallerie,disegnatadall’architettoAlberto La Forzèla (m 1723)edaquianord- “piccolo” Mas diSa- . gnatori, potrà guidare potrà l’uscita. gnatori, -accompa- storici laloro conoscenza dichi, daparte lafacilitàd’accesso, storico, dalpuntosentatività divista proposti sonostatisceltiGli itinerari tenendo pr alcunideiqualirealizzabili anche con dapersone capacitàmotorie. ridotte coltà, Per ilvasto con pubblico lavisita lescolaresche eper sisonocosì ediffi- percorsi individuati lunghezza divaria imparare. conoscere, adosservare, insegnando lezza delpaesaggio aumentanolasuggestioneebel- sopravvissute alloscorrere deltempo, Le mesi dilotta, tracce di29lunghissimi vicende etragiche hanno fatto alleterribili dascenario che splendidiedaffascinanti, È intento fondamentaledelprogetto farconoscere nuove alle iluoghi, generazioni La fontanarealizzatadaimilitarinel1917 lungolastradadelloSpizZuel. rnai “... Frontali: come dice ilSottotenente Medico Gino Questo ricordare per nonèunevento che dimenticato laguerra eche, eserciti contrapposti. daisoldatidegli alfronte adoltre 2000metri lavita vissuta eledifficoltà diunavita no” di “toccare con attraverso ma- difacileaccesso, itinerari come proprie ricerche delle risultato –offre lapossibilità, illavoro delComitato Tecnico eScientifico esivolge, delProgetto Interreg – IIIche ora A questo èstato volto, dipace. Memorie persentieri diguerra avventura. mastraordinaria sta tragica, pernon laMontagna, riscoprire per storica La memoria ilfuoconemico anchesotto pernecessitàdiguerra nuovediMontagna aperte vengono vie Alcune alpinisti. presto inprovetti reclute sitrasformano maanchelepiùgiovani lo sivedonoeccellere ipiùesperti, “... eAp eoopoii o ood igl,maanchedi disingoli, nonsolo le Alpi vedonoprodigi,

De Donà G. non è una parentesi che possiamo affrettarci a chiudere per tornare al discorso diprima... non èunaparentesi chepossiamoaffrettarciachiudere aldiscorso pertornare Sbarramento Corde- e dello esenti alcune caratteristiche fondamentaliqualilaloroesenti alcunecaratteristiche rappre- legate sulfronte Guerra allaGrande dolomitico. rseptule ipooi iitr opgi.Enonso- diintere compagnie. diplotoni, pattuglie, grosse ietcr,perconoscere uominiche que- vissero gli dimenticare, Fortezza Cadore-Maè I l

C o A m u t i o t .”(.Berti). (A. ...” a r t i o t à

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non venne mai investito di una funzione chiara ed univoca e fu abbandona- n T z e i c a n t i o c r o Portatrici strada Spiz Zuel, 18 aprile1917. Portatrici Del resto l’intero apparato della vole, to anzitempo, senza poter sviluppare un’adeguata azione di sostegno ai disperati conati difensivi delle nostre truppe in ritirata lungo il Boite,il Cordevole e il Maè. Staulanza, per molti anni rimandata proprio per ragioni strategiche, ma finalmen- Staulanza, per molti anni rimandata proprio per ragioni strategiche, te approvata, dietro insistenza delle autorità civili, nel 1906. ancora lontano dal- Il completamento di tale linea era però nell’ottobre del 1917 l’ultimazione, come dimostrato dai frenetici lavori in pieno corso sullo Spiz Zuel o a Col Baion alle prime avvisaglie del cedimento del nostro fronte sull’Isonzo. i In copertina:ilPelmo dal MontePunta. oriaet rgto OUIËMNAAAODN - COMUNITËVia IVNovembre, 2-32021Agordo(BL)Italia MONTANA AGORDINA Coordinamento progetto: 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 INDICE DEIPERCORSI 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Zona monumentale dellaMarmolada Malga Ciapèla-OmbrettadiMarmolada aSerauta -Marmolada Museo storico Col DaDaut- Toront Cima Lana-AgaiePalla Cima Lana-CostoneCastelloSellaSief Variante ColdelaRoda Ciadinéi -SellaSief Da CimaLanaaiCiadiniéi Cima Sief-ColdiLana Sella Sief-Cima -SelladelSief Posizione “Edelweiss” Valle delleBaracche diMisurina Cristallino BosieMontePiana A. Rif. -MontePiana Misurina Giro delColdiMezzo Croda dell’Arghena aiPianidiLavaredo Quota “2385” Forcella Lavaredo MARMOLADA 18 17 20 19 Eingriffe der Wiederinstandsetzung und Valorisierung in den Gebieten des Erinnerungsparks des Gebieten den in Valorisierung und Wiederinstandsetzung der Eingriffe L’ingresso della L’ingresso Col de galleria del Salèra, strada per Monte Punta. 14 9 12 10 15 I LUOGHIDELLAGRANDEGUERRAINPROVINCIA DIBELLUNO 13 Interventi direcuperoInterventi evalorizzazione neiterritoridelParco dellaMemoria DIE ORTE DES ERSTEN WELTKRIEGES IN DER PROVINZ BELLUNO PROVINZ DER IN WELTKRIEGES ERSTEN DES ORTE DIE 11 16 40 Von derE.U.UnterstützesProjektMittelsEuropäischerWärungsfondszurRegionalenEntwicklung e.0039043762390-Fax [email protected]. Project co-financedbytheEuropeanUnionthroughFoundforRegionalDevelopmen Gemeinschaftsinitiative InterregIIIAItalien-Österreich2000-2006-Projekt(Cod.VEN222001) AGORDO Progetto cofinanziatodall’UnioneEuropeamedianteFondoEuropeodiSviluppoRegionale Iniziativa ComunitariaInterregIIIAItalia-Austria2000-2006-Progetto(Cod.VEN222001) 39 Community InitiativeInterregIIIAItalia-Austria2000-2006-Project(Cod.VEN222001) GREAT WAR SITES IN THE PROVINCE OF BELLUNO OF PROVINCE THE IN SITES WAR GREAT Preservation and promotion of the areas in the Memorial Park Memorial the in areas the of promotion and Preservation

CORTINA D’AMPEZZO Alfarè I. Alfarè 38 ZOLDO 37 36 34 8 33 7 PIEVE DICADORE 35 6 5 2 4 31 3 32 1 40 39 38 37 36 35 34 33 32 31 30 29 28 27 26 25 24 23 22 21 30 29 AURONZO DICADORE Batteria Listolade Batteria Tagliata diSanMartino Col deSaléra -MontePunta Spiz Zuel Col Pradamio Monte Rite Vodo -BeccodiCuzze (AccessoB) Vodo -BeccodiCuzze (AccessoA) Anna-LaGlories Col S. Piandell’Antro Forte Monte Tranego Col Forte Vaccher Castello Batteria MonteRicco Forte Anello deiColli Col Vidal P.so -ColAudoi Mauria Miaron P.so -M. Mauria Monte Tudaio Col Ciampon 27 28 25 26 22 21 23 24 Ecco quindi che si volle fortificati pure lo Spiz Zuel, il Col de Salèra e il Col Baion, con postazioni e blockhaus concepiti per agire in sinergia soprattutto col forte di M. Rite, bloccando ben più a nord di Col Pradamio i ventilati aggiramenti e sanan- do in qualche modo le incognite determinate dall’apertura della nuova strada di F.lla DISTRIBUZIONE GRATUITA delle strade di Forcella Cibiana e Forcella Chiandolada. Questi due percorsi furo- delle strade di Forcella Cibiana e Forcella Chiandolada. Questi prima dell’inizio no infatti assai indagati dal servizio informativo austriaco ben delle ostilità, in ragione dell’opportunità da essa offerta di un facile aggiramen- to delle nostre difese del campo trincerato di Pieve di Cadore alla volta dello Zoldano. 10

A. Fornari 9 8 7 6 5 4 3 2 1 I LUOGHIDELLAGRANDEGUERRAINPROVINCIA DIBELLUNO Interventi di recupero e valorizzazione nei territori delParco direcuperoevalorizzazioneInterventi neiterritori dellaMemoria Storia edescrizionedeiluoghidellaGrandeGuerra Bivio per prima e Bivio per prima seconda caverna, prima galleria. 28 marzo 1917, operai al lavoro.

19.2 19.1 SECONDA LINEAMONTERITE-VALLE IMPERINA Alpago Novello Alpago COL DESALéRA-MONTEPUNTA SPIZ ZUEL 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 ta della valle tra i massicci del Coldai (m 2396) e del Pelmo (m 3168) male si pre- (m 3168) ta della valle tra i massicci del Coldai (m 2396) e del Pelmo batteria robusta la stavano ad un efficace sbarramento, era stata scelta per una ritenuta in grado, col suo dominio della rotabi- posizione di Col Pradamio (m 1117), le sottostante, di operare un’efficace chiusura a valle della conca di Forno di Zoldo, dalla Val Fiorentina o Boite, dalla Val dove confluivano tutte le provenienze dalla Val Cordevole. La costruzione del poderoso impianto corazzato sopra F.lla Cibiana (m 2183), ul- Cibiana (m 2183), La costruzione del poderoso impianto corazzato sopra F.lla impose però l’adozione di altre difese complementari sulle cime timato nel 1915, vicine, ribadendo la grande valenza delle due direttrici Cadore-Zoldano, ovvero di Cadore,sussidiatedastrade,osservatoriericoveri,avevanoanzituttoilcompi- Sulla destradelBoiteleposizionidiCrepeSerlaeBeccoCuzze,sopraVodo lità dell’interanostrastrutturadifensiva. ralmente allealtreoperedellaFortezza,avrebbedovutogarantirel’impermeabi- linea diestremaresistenza,chedistesatraAntelaoePelmo edappoggiatanatu- trincee, postazioniestradecherientravanonellalogicadella lo stesso,venneallestitanellazonadiVodo, VinigoePeaio, unaserienotevoledi Specialmente neglianniimmediatamenteprecedentiilconflittoepoinelcorsodel- dolada, allavoltadelloZoldanoedellaVal Maè. da Cortina,avrebberopotutotentareattraversoForcellaCibianaoChian- ramenti dellenostredifesealla sussidiarie edistradecintura,miravanotral’altroadimpedireeventualiaggi- In Val BoiteifortidiPiandell’Antro eM.Rite,contuttoillorocorredodiopere di distanzaevirtualmenterefrattariaqualsiasioffesanemica. acciaio-nichelio percannonida149A,attiacolpireobiettivifino14chilometri stati subatterieincementoarmatodotatedicupolegirevolimod.Armstrong migliaia disoldatidelGenio,maancheimpresariemanovalicivili,eranoimpo- Rocchi: servitispessodastraded’accessoarditeecostose,fruttodellavorodi ria Col Piccolo ro cosìcostruitideipotentiforticorazzati,eprecisamentedue zioni particolarmenteutiliperbatterelesottostantiviedicomunicazione.Venne- Orientale egliIspettoratidiArtiglieriaGenio,furonoindividuatealcuneposi- sta, ilMinistrodellaGuerraSpingardi,CapodiS.M.Pollio, l’UfficioScacchiere zionale. Dopolunghediatribetecniche,cuiparteciparonoancheS.A.R.ilDucad’Ao- strategici, ilCadoreritornòinprimopianonellaconcezionestrategicadifensivana- Solo apartiredal1904,conl’arrivodialtrifondiegraziealfiorirenuovistudi alture circostantiedivenuteperciòbenprestoobsolete. si medievali(fossato,pontelevatoio,caditoie,ecc.)facilmentedominabilidalle Si trattavaperaltrodicostruzioniinmuraturaordinaria,costruiteconcriteriqua- austriaca versoVerona eillagodiGarda. l’Isonzo, fatalmenteespostaadunoscontatoaggiramentoinseguitooffensiva 1866 sipalesavacomeassillanteremoraperogninostraoffensivainFriuliesul- una rapidapenetrazioneindirezioneovestquelpericoloso nizzarsi perpuntarepoiallavoltadiFranzenfeste(Fortezza).Ciòtagliarecon zona diPieveappunto,incuiuncorpod’armatapotesseconvenientementeorga- troffensivo, essendoadessodevolutal’assicurazionediunospazioprotetto,la Il compitoprecipuoditale plesso, volgevalesue4-8bocchedafuocoversolaVal Boite. Se ifortidi NOTIZIE GENERALI tivamente su calibro versoDomeggeel’Oltrepiave,ilfortedi veri alpinisu ( presso PieveeTai diCadore,contuttaunaseriestradeaccessoecintura di Cadore Fu cosìcompletato,trail1882e1896,cosiddetto voli sbocchiversoLongaroneeBelluno. sia dalCentroCadore,dallaVal Boite,primachequestepotesserotrovareage- dore unpoderosoapparatofortificatoriopercontrollarelepenetrazioninemiche Alla finedell’800lastrategiadifensivaitalianaconcepìpressoPieveeTai diCa- LA FORTEZZA Pozzale-M.Tranego, Costapiana-S.Dionisio,S.Anna-ColMaò dei forticorazzati , checomprendevaifortidi Crocefisso presso il Blockhaus “piccolo” con il sullo M Pelmo sfondo. presso Vigoea Batteria Castello M.Tudaio Pian deiBuoi “CADORE-MAÈ” allora imperanteinEuropaepatrocinataItaliadalGen.E. , o Vidal Col campo e a Pian dell’Antro E LOZOLDANO e Val Inferna, Chiusa diVenas Monte Ricco e non eraesclusivamentedifensivo,bensìpurecon- M. Rite Batteria Castello,MonteRicco . Tali realizzazionirispondevanoallateo- presso Venas, etre nei pressidiCaseraRazzo. puntavano ilorocannonidimedio (m 1358). che colonnenemiche,provenienti Col Vaccher Campo trinceratodiPieve Col Baion cuneo , moltovastoecom- ), nonchéconirico- CONTINUA “opere alte” linea gialla trentino chedal “opere basse” e Col Vaccher

, ovvero , rispet- De Donà G. Donà De a Con ulteriori opere a Sella del Col dei Ciot, F.lla Moschesin, F.lla Folega e M. Celo, Moschesin, F.lla Con ulteriori opere a Sella del Col dei Ciot, F.lla Boite e Zoldano una nonché a Col Pradamio, si cercava dunque di attivare tra Val specie di cerniera difensiva, in grado di collegare le opere cadorine con quelle Cordevole e Batte- di S. Martino e Batteria Listolade in Val (Tagliata dell’Agordino Cereda). ria Col Piagher a nord-est del Passo circa, sul presupposto che le posizioni alla testa- In un primo tempo, fino al 1910 to di raccordare le fortificazioni di M.Rite, Col Vidal, Pian dell’Antro e M. Tudaio to di raccordare le fortificazioni di M.Rite, Col Vidal, Pian dell’Antro m 2033), del Col con quelle zoldane, in particolare dello Spiz Zuèl (o Agnelessa, de Salèra (m 1629) e di id 925 al ervaAodn.Con larealizzazione deltunneldei Ferrovia 1922-55dalla riodo Agordina. anche affiancataperilpe- da misero sentiero edinfinearotabile, amulattiera modificatasiapoco apoco inrelazione all’evoluzione dellarete viaria, dutosi, lo sorvegliata dauncustode. lo sorvegliata mentre intempo dipace veniva so- in tempo dipericolo, che veniva difesadauncapitanoedotto guardie toie, munita diferi- torre equadrata merlata, me unalarga dellasua Il castello nelperiodo controcora nel1487durante laguerra laGermania. di te laguerra Venezia contro ilDucadiMilano epoian- Il Castello Agordino nel1438duran- importante risultò checalavano Ungheri inItalial’insulto degli conl’Imperatore” quelpasso Sendo delpaese. altri molti Miaro allaguardiaBartolomeo delCastello Agordino et forestieri conalcunisoldati alla Rocca” castelli bellunesiquali 1225 assiemeadaltri stato restaurato dal Vescovo Ottone diTorino dopolasua nomina avvenuta nel venne edificato intorno al550esarebbe secondo Miari, Florio Questo castello, quièpynto”. chome tar, dismon- nonsipolandaracavallo; quièunachiesiadiSanMartin; et bisogna dino, chiamatoCasteloGor- forte doveèunpasso uncastellomalcondizionato, 4 sitrova 1483 Marin Sanudo ilGiovane descrivendo ilCastello Agordino scriveva: Nel favorendo l’aspetto paesaggistico dell’area. no state alquanto ridimensionate, stèi oMlao °Rg.Gno e.diBronzo). Med. Genio, Regg. 5° no Malgaro, diallontanarsi(Adria- dellacarrozzabileun tratto prima ilponte inferro e facendo saltare l’opera, che esplosive, adarfuocodali riuscì adiverse micce collegate acari- stra- eunaddetto d’Armata) interruzioni IX Corpo alle minazione de rata attraversaronorata (17 latagliata Il 10novembre dellaIV 1917letruppe Armata inriti- localmente chiamato Questo passaggio, dino che finoall’annessionedel Veneto all’Italia noto era come Il luogo, L L A A coperti daerbaumida.Per lavisitadellenumerosegallerienecessitaunapila. Facile camminatanelboscosumulattiera,condivagazionipendiiscoscesie DIFFICOLTÀ Ore 2.30persalitaevisitablockhaus;ore3finoaPianaz. DURATA fino aPianaz. 100 mcircafinoalblockhaus;300SassodiS.Martino,500 DISLIVELLO nelli, esiraggiungeapiedil’exCasaCantoniera. le inprossimitàdell’imbocconorddellagalleria alle postazionidiPianaz(m1050). Ritrovo:silascial’autosulladismessastata- sale alletregalleriechefendonounavancorpodelColPizzoneproseguefino ramo adestraconducealcorpodiguardiapostosuunaselletta,mentrel’altro inerpica contretornantisulconoidediun’anticafranaeportaadunbivio:il casa cantonierasitasulluogostessodellatagliata.Unacarrarecciamilitaresi gestivo. Siattraversailponte“deiCastei”esubitodoposiraggiungelavecchia l’esercito italianosullarivadestradelCordevole,inunambienteappartatoesug- La visitapermettediavvicinarsiadinteressantioperedifeserealizzatedal- DESCRIZIONE PERCORSO 20.1 percorso. Fare attenzione perciò alla segnaletica più aggiornata. alla spianata diCostaBortolot puòessere interdettoper pericolofrane lungoil Nessuna, trattandosi difacileescursionesustrada militare.Iltrattodalforte DIFFICOLTÀ Ore 1.30persalita evisitaruderidelforte,ore 2perspianataCostaBortolot. DURATA 100 metri circa perilforte,350finoallepostazionipiùalte. DISLIVELLO mente finoallepostazionidiCosta Bortolot(m1033). segue apiediperottimacarrabile finoairuderidelforte(m778)edeventual- mente interessata.Ritrovo:silascial’autopressoCasoidiPéden (m680)esipro- può presentarsichiusa,acausadialcunerecentifraneche l’hanno recente- m 1033, dovesorgevanolepostazionidiCostaBortolot.Lastradaperòoggi un bivio,ilcuiramodisinistracontinuaasalirecontretornanti finoaquota tri siarrivaairestidellabatteria,magià300metricircaprima cisitrovaad parte daCoidiPéden(m680),frazioneTaibon Agordino.Dopocirca1200me- La DESCRIZIONE PERCORSO 20.2

che T D costituì secoli per baluardo unnaturale contrastare per invasioni danord. , Batteria Listolade A I S G bypassa bypassa T L R I . Secondo lo storico bellunese Giorgio Piloni, nel 1431 nel Secondo Piloni, lostorico belluneseGiorgio . BATTERIA LISTOLADE TAGLIATA DISANMARTINO A U T Z “I Castèi” A I aGl e odvl,leprerogative obbligato so- dipassaggio la GoladelCordevole, O

I N N

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P , èraggiungibiletramiteunabuonacarrabilemilitareche D O proprio per il gran numero di fortificazioni quisucce- numero difortificazioni proprio perilgran E C L L A A

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acmé T E A a D e 18 G I L importantissimo per preservar la città del- lacittà perpreservar importantissimo si presentava co- E I tjd eS Martin” deS. “tajada V a A A Divisione del Divisione T L A Csin,i eetn,inGavazzo e inCelentino, “Castione, E dei Castèi , presso CaseGiovan- . haanche ladeno- , “fu mandato Castel Agor- “Or mia Ca- La difesadelfossatodellafacciataegolaavvenivadallagalleriadeifucilieri te chesuperavailfossatoeraretrattileepotevavenirritiratoingalleria. dava itrefrontiedavantiallafacciataeraprecedutodaun’ampiaspianata.Ilpon- Un fossatolargo4metrieprofondoaltrettanto,concontroscarpamurata,circon- mazione venivaacostituireunaspecieditetto. ordinaria, conilricorsoamattonicaviappoggiatiallaroccia,chelìlasuaconfor- per fanteria.Per lacostruzioneerastatautilizzatasututtiifrontisolomuratura Il frontedigola(asud-ovest)conteneval’accessoedisponevasoltantoferitoie nel pianosuperiore,con5feritoieperfucileriainquelloinferiore. quello inferiore.Ilfiancosud-estdisponevadiun’aperturapercannonie2feritoie ture percannoniatirorapido,treferitoienelpianosuperioreequattroin sematte racchiudentiuncortileadangoloretto.Lafacciatanord-estavevadueaper- La tagliata,aquotam480,fucostruitatrail1883e1887constavaditreca- ni perlatagliata,in20-30uominiilblockhaus. ta 4-6cannonidamontagna.Laguarnigioneinveceerastimatain100-150 uomi- ni leggeriomitragliatrici;perilblockhaus4lapostazioneinvet- Gli austriacinel1911 preventivavanoperlatagliata1pezzoda120mm,4canno- te soprastanti,ilblockhauselapostazioneperartiglieriasullasommità. fesa risultavaconcepitasu4elementidistinti:latagliatasullastrada,lecasemat- devole, doveidueversantiravvicinatistringonoilfiumeinunastrettagola.Ladi- contrafforte rocciosoedisolatodell’omonimamontagna,sullarivadestradelCor- La Tagliata delSassodiS.Martino,fuconcepitaerealizzataasudAgordo,suun LA TAGLIATA DIS.MARTINO allargamento dellavalle elo stesso sbocco dellaVal Corpassa. ta lastretta diListolade fino750metri asuddiMezzo Canale,dominando l’intero so diguerraera di4pezzida12-15cmaretrocarica, ingradodiprendered’infila- no alleduepiattaforme, nondifeseperaltroda fossati.L’armamento previstoinca- del fronteprincipale. Dalleestremitàditalecorridoio dellerampediscaleportava- un corridoio,pureavoltaecorrente sottoilterrapienoparallelamenteallalinea alloggiamenti sotterraneiconsoffitto avolta,messiincomunicazionetraloroda erano destinatealladifesadifanteria, mentrelezonedelletraverseavevanodegli a poggiaresuunmurodisostegno. Unapartedellafacciataedelfiancodestro da duetraverse,esiappoggiava adovestalpendioroccioso,mentreestveniva Essa avevaunafacciatadiritta conprofiloditerrapieno,servitadascaleedifesa to aformaditerrazzachiamatoColPéden,quotam778. L’opera eraoriginariamentecostituitadaunabatteriacamposuunallargamen- oggi invasadallavegetazionedipiccolofusto. riamente copertadaunarco.Dopocirca1200metrisiarrivaai restidellabatteria, sco, ovverounospazioprotettoattoadessereutilizzatoquale riservetta,origina- del percorsoilmurodicontroscarparientra,formandounasorta dicuneonelbo- che saledaCasoidiPédensisnodainmezzoadalcunecasecon ortieacircametà su unasortaditerrazzaallefaldedelMonteS.Lucano.Ilprimo trattodell’arteria La BatteriaListolade,dettaancheFortediPéden,asud-est Listolade,fuvoluta erano soprattuttolaBatteriaListoladeelepostazionidiCosta Bortolot. Le fortificazionidestinateadagireinstrettasinergiaconla Tagliata diS.Martino BATTERIE EPOSTAZIONI ALLASTRETTA DILISTOLADE che agivanosuunsoppalco. colle feritoieperifucilieri, Casamatta delblockhaus ungarico. austro- informativo servizio rilevata dal tagliata 1895 della Piantina del novembre 1917. La tagliatadopoladistruzionedel blockhaus. igienici del Resti deiservizi sotto labatteriadelSassodiS.Martino. Finestra dellacasermettasituataimmediatamente militare chesaleaPianaz. eversione”) lungolastrada “marmitte d’erosione”(o“di Una dellecaratteristiche siffatta sortadiinsenaturanaturaleilpostoblocco,appoggiatocoifianchiallavi- fronte digoladell’operabassacontretornantisostenutidagrossimuriasecco.In niva asfociare,oltrecheilpassaggiocoperto,purelastradinasisnodavadal Il blockhaus(m601) erastatovolutosuunaspeciedidenterocciosonelqualeve- zato comelegnaia. ne unpregevolearcoinpietrachecostituival’accessoall’operaeoggièutiliz- aperta mainvasadallavegetazione.Delfrontedigola,nellapartesud-ovest,rima- mentre unaportacheimmettenellapartebassa,zonadifensivadelfossato,è in pietrame.Leporteelefinestrecheservivanoilcorridoiointernosonomurate, è caratterizzatadaduearchiinpietrasquadrata(raggiom2,50)inseritinelmuro la partebassaleferitoieperfucileriaecannoni.Lachedàsulcortileinterno nord-est, masidistingueancora,benchéinparteinterrato,ilfossato,convisibilinel- Delle treoriginariecasemattesullastradaoggirimangonosoloiruderidellaparte la carrabileindirezionediMuda,finoacirca2,8kmversovalle. so percirca250metriindirezionenord-ovest.Ilfiancoprendevainveced’infilata do confuocoradentelastradacarrabilesullasinistradelCordevoledalpontestes- venienze dallaconcadiAgordoversoBelluno,battendoil L’opera dichiusuracosìconcepitaedarmatavenivaadifenderesulrovesciolepro- inoltre duecasemattepercannonipredispostenellarocciadelSasso. retrocarica ediduecannoniatirorapido.Unpassaggiocoperto facciata eradi2cannoniatirorapido,quellosulfiancouncannoneda12cm to delfiancoagivadaunagalleriadellacontroscarpa.L’armamento previstosulla ricavata nellaroccia,dotatadi2feritoiesuognipiano,mentreladifesadelfossa- nale finoaGhirlo e laVal Corpassa. zio necessario a4cannoni damontagna, ingradodi coprire lavalle da Mezzoca- devole (m1033), dovelarocciaerastataartificialmente spianataperricavare lospa- Queste sorgevano sull’omonimasporgenzarocciosa incombentesullavalledel Cor- postazioni diCosta Bortolot. sinistra continuaasalirecontre tornantifinoaquotam1033, dovesorgevano le Circa 300metriprimadiarrivare allabatteriacisitrovaadunbivio,ilcuiramodi mentre imurievidenzianosolopietrame aseccoassemblatosenzaparticolarecura. lasciato oggisolodellefossesul terreno.Lecasematteavevanolavoltaincemento, tevano unaccessorapidodellafanteria sullacoperturadellabatteria,maessehanno una trincearettilineacon3accessi dallagola.Daquestocorridoiodellescalepermet- cipale, maoggiessosipresentadeltuttoscopertoeparzialmente interrato,similead Un corridoioavolta,altoinorigine2metri,correvasottoilterrapieno delfronteprin- pendenza, apparemeglioconservata. petto, èfranatainpiùpunti,mentrequelladisinistra, arcuata econminor portare inpostazioneipiccolicalibri:quelladidestra,contraddistinta daunpara- Sono ugualmenteindividuabilileramped’accessodalfrontedi gola,necessarieper to erbosochehaormaicompletamentecopertoigradini. mettevano l’accessodallagolaallafanteriasonopurericonoscibili sottoilfittoman- bile eparzialmenteispezionabile.Leduelarghescalinatedella batteriacheper- te digola).Quest’ultimadunque,realizzatainterraepietrame, èancorariconosci- trale, risparmiandoinveceparzialmentequelladisinistra(perchi guardaversoilfron- Purtroppo vistosifranamentihannosconvoltosoprattuttolazona dellatraversacen- principale dellaBatteriaListolade. copertura, checorrevasulfronte Resti delcorridoio,ormaiprivodi Resti diunatraversadellabatteria. Pont deiCastèi (poterne) e copren- serviva

Istituto Geografico Militare - Aut. n. 6109 del 12.10.2005 ca 900metriilpassaggiosullastradaindirezione in zona,rendevainvisibililecannoniere,dallequalisiprendevad’infilatapercir- Il terrenosassosoedirregolare,unitamenteallavegetazionecespugliosapresente deva ilpassaggiocondellecasematteattrezzateperladifesadellafanteria. va roccia,sicurocontrolegranateegiudicatodagliaustriaci“inattaccabile”,chiu- rato servizio. consigliò lasoppressione calodeipasseggeri dopo30 annidiono- eilforte rina allorché delleminiere l’esaurirsi di Val Impe- finoal24novembre 1955, a lungo, duròancora lineaperò La emerci segnavano uncostantea viaggiatori regresso. anni’30lestatistiche relative tanto negli che già dine entrava fatalmente incrisi, Purtroppo essaesordiva proprio quando ecirca 61.000tonnellatere piùdi 65.000 viaggiatori dimerci trasportate. varie che nel1928poteva vanta- nuova alla linea, sembròarridere esercizio lafortuna Nei annidi primi madidimensionipiùridotte. uso nelleFerrovie delloStato, similiaquellein I locomotori dicolor erano verde scuro ecosì pure lecarrozze, scovo Cattarossi edimolte emilitari. autorità civili con presenza labandaealla del Ve- domenica11gennaio1925, l’inaugurazione, del- ilgiorno naturalmente siregistrò euforia Grande diS.Pietro ad gra Agordo. inoccasione dellasa- come avveniva adesempioil29giugno, difesta, nei giorni soprattutto ve efavorendo schiere divilleggianti stessi spostamentideilocali, gli verso richiamando Agordo nuo- to l’impulsoche seppedare laferrovia alturismo, nonvatrascura- Oltre allato economico, con unsussidioannuale di50.000lire. sitivo soprattutto ilfatto appariva che loStato aveva assicurato ilsuoappoggio La spesaacarico dellaMontecatini risu mente neltreno unpotente mezzo diemancipazionesocialeeculturale. tutti abitatiche ebbero effettiva- LaMuda eLe Miniere, LaStanga, Peron, Mas, Roe Alte, anche aSedico, do, ed polinea diBribano Agor- oltre che aica- volute, corso, te stazioncinelungoilper- poteva prescindere damol- Naturalmente lalineanon rente continua a2000volts. forniva ailocomotori cor- che posita centrale elettrica, un’ap- all’abitato diRoe Alte, comune diSospirolo vicino nel re inlocalitàSassMuss, funecessariocostrui- trovia, Poiché sitrattava diun’elet- Civili) dovetteCostruzioni realizzare epontidinotevole impegno. gallerie dove laSBCC(SocietàBellunese finaleLaMuda-Agordo, ad esempioneltratto come mento delCordevole anche difficili, puntiparticolarmente esuperando iltronco collegava ferroviario con Bribano Agordo seguendol’anda- compiuti: I lavori iniziarono puntualmente nel1922esolotre annidopopotevano dirsi a rispolverare l’antico progetto eadottenere laconcessione nel1921. attraverso unasuasocietà(laSAIF), fulaMontecatini, Guerra Dopo laGrande dalleminiere estratto edelminerale di dellegname di trasporto Val Imperina. abbattere per soprattutto lespese mento sulpercorso normale Bribano-Agordo, stato finedell’800enel1907era redattoalla unprogetto dielettrovia ascarta- Ad ad daBribano ridotto ascartamento Agordo unaferrovia pensato già siera l’artiglieria. gallerie finoaPianaz(m1050), doveeranocollocatibaraccamentiepiazzoleper le malgheabbandonate”edella“viadegliospizi”)proseguepoicon3successive La stradamilitareprincipaledalbiviodiquotam632(segnalatocoisentieri“del- la batteria. Regg.Alpiniinprossimitàdiuntornantepocoprimadel- l’altro unostemmadel7° tavano ilperimetrofortificatodiquestapiccolaroccaagordina.Interessantetra Trincee untempocoperte,muridifensivievariegallerieconcannonierecomple- pieno. come leduepostazionicosìricavatefosseroprotetteanteriormentedaunterra- ne, macisipuòrenderecontodicomeessafossedivisadaunagrandetraversae vente. Labatteriasullacima,rivoltaanord-ovest,risultainvasadallavegetazio- è diformarettangolare(m8x5circa)epresentavaoriginariamentetettoaspio- to finoallacasermetta,situatacirca10 metripiùinbassodellapostazione:essa rie scavatenellaroccia(concamereefinestre)chepermettonodisalirealcoper- La stradaoggièfacilmentepercorribile,caratterizzatadaunascansionedigalle- Noach elepartipiùaltedellevallatelaterali. te finoltreil o 6cannonidamontagnaprevistibattevanoilpassaggiolungolastradasottostan- stata approntataspianandoilterrenoerimuovendounacappellaiviesistente.I4 La postazionedicannonisullavettadelSassoS.Martino,aquotam790,era che immetteadunapostazionepercannoniincavernaconadiacenteriservetta. ta sullatodestro(volgendolespallealleferitoie)unagalleriascavatanellaroccia de dallaVal Carbonere.Ilcortileantistante,lungocirca30metrielargo25,presen- una galleria,chepermettevadiuscirenellaforrarivoltaversolacascatascen- ta nellaroccia,fungedacaponieraedàaccessoadundepositodimunizioni sono dotatituttidiferitoieperfucilieri,mentrelaquintastanza,sfalsataescava- che immettepurenelcortilesulrovescio.Gliambienticomunicanotradiloroe divisa in5stanze,cuisiaccededaunaportaprincipalepostasullatosud-ovest, una galleriaconcamereescalainterne.L’opera, lungacirca30metrielarga7,è oltre laCasaCantoniera,dopoaversuperatounapiccolasorgenteincavernae Oggi ilblockhaussiraggiungeseguendolastradamilitarecheiniziapochimetri D A

B R I B A N Ponte delCristo O

A D

A G O R D (2 kmpiùanord),agendopuresull’altopianodi O

Festa perl’inaugurazionedellaferrovia(11 gennaio1925). I L

T t lafn i1 iin ilr,mapo- ltò allafinedi10milionilire, R E l’attività estrattiva delleminiere estrattiva l’attività agor- N I N O Ponte delCristo

D E L L E

M I N . I E R E gnatori, potrà guidare potrà l’uscita. gnatori, -accompa- storici laloro conoscenza dichi, daparte lafacilitàd’accesso, storico, dalpuntosentatività divista proposti sonostatisceltiGli itinerari tenendo pr alcunideiqualirealizzabili anche con dapersone capacitàmotorie. ridotte coltà, Per ilvasto con pubblico lavisita lescolaresche eper sisonocosì ediffi- percorsi individuati lunghezza divaria imparare. conoscere, adosservare, insegnando lezza delpaesaggio aumentanolasuggestioneebel- sopravvissute alloscorrere deltempo, Le mesi dilotta, tracce di29lunghissimi vicende etragiche hanno fatto alleterribili dascenario che splendidiedaffascinanti, È intento fondamentaledelprogetto farconoscere nuove alle iluoghi, generazioni Il SassodiS.MartinovistodanordcolsottostantepontedeiCastei. rnai “... Frontali: come dice ilSottotenente Medico Gino Questo ricordare per nonèunevento che dimenticato laguerra eche, eserciti contrapposti. daisoldatidegli alfronte adoltre 2000metri lavita vissuta eledifficoltà diunavita no” di “toccare con attraverso ma- difacileaccesso, itinerari come proprie ricerche delle risultato –offre lapossibilità, illavoro delComitato Tecnico eScientifico esivolge, delProgetto Interreg – IIIche ora A questo èstato volto, dipace. Memorie persentieri diguerra avventura. mastraordinaria sta tragica, pernon laMontagna, riscoprire per storica La memoria ilfuoconemico anchesotto pernecessitàdiguerra nuovediMontagna aperte vengono vie Alcune alpinisti. presto inprovetti reclute sitrasformano maanchelepiùgiovani lo sivedonoeccellere ipiùesperti, “... eAp eoopoii o ood igl,maanchedi disingoli, nonsolo le Alpi vedonoprodigi,

Musizza W. non è una parentesi che possiamo affrettarci a chiudere per tornare al discorso diprima... non èunaparentesi chepossiamoaffrettarciachiudere aldiscorso pertornare Settore Ca- Sbarramen- . Il Piantina del 1895 della Batteria Listolade rilevata dal servizio informativo austro-ungarico. , anche sullo . Fronte Orientale 70 M e , potendo disporre di 12 cannoni esenti alcune caratteristiche fondamentaliqualilaloroesenti alcunecaratteristiche rappre- , 8 da legate sulfronte Guerra allaGrande dolomitico. rseptule ipooi iitr opgi.Enonso- diintere compagnie. diplotoni, pattuglie, grosse ietcr,perconoscere uominiche que- vissero gli dimenticare, 149 G Zona Carnia , Fortezza Cadore-Maè , 30 da Cadore , 149 A I l

C o A Sbarramento Brenta-Cismon Trentino m u t i o t .”(.Berti). (A. ...” a , 40 da r t i o t à

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era impostato, oltre che sulla n T z e i c 120 a n t i o c pali direttrici di attraversamento della frontiera. Il Cadore in particolare veniva con- pali direttrici di attraversamento della frontiera. Il Cadore in particolare caso all’avanzata cepito come un inespugnabile ridotto capace di resistere in ogni ideata una specie nemica, mentre quale protezione della pianura friulana era stata di tenaglia strategica, poggiante da una parte su due teste di ponte fortificate a Co- droipo e Latisana e dall’altra su alcuni forti situati sulle colline di S. Daniele. r o dore Le opere permanenti italiane lungo la frontiera con l’Austria nel maggio 1915 Le opere permanenti italiane lungo la frontiera con l’Austria contavano 4 settori: da to Cordevole i In copertina:feritoieperfucilierisullafacciatadelForte. oriaet rgto OUIËMNAAAODN - COMUNITËVia IVNovembre, 2-32021Agordo(BL)Italia MONTANA AGORDINA Coordinamento progetto: 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 INDICE DEIPERCORSI 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Zona monumentale dellaMarmolada Malga Ciapèla-OmbrettadiMarmolada aSerauta -Marmolada Museo storico Col DaDaut- Toront Cima Lana-AgaiePalla Cima Lana-CostoneCastelloSellaSief Variante ColdelaRoda Ciadinéi -SellaSief Da CimaLanaaiCiadiniéi Cima Sief-ColdiLana Sella Sief-Cima -SelladelSief Posizione “Edelweiss” Valle delleBaracche diMisurina Cristallino BosieMontePiana A. Rif. -MontePiana Misurina Giro delColdiMezzo Croda dell’Arghena aiPianidiLavaredo Quota “2385” Forcella Lavaredo MARMOLADA 18 ed altre 17 20 19 Eingriffe der Wiederinstandsetzung und Valorisierung in den Gebieten des Erinnerungsparks des Gebieten den in Valorisierung und Wiederinstandsetzung der Eingriffe Resti della parte nord-est della tagliata. Archi in pietra inseriti nel muro in pietrame per rafforzarne la tenuta. 14 9 12 10 15 I LUOGHIDELLAGRANDEGUERRAINPROVINCIA DIBELLUNO 13 Interventi direcuperoInterventi evalorizzazione neiterritoridelParco dellaMemoria DIE ORTE DES ERSTEN WELTKRIEGES IN DER PROVINZ BELLUNO PROVINZ DER IN WELTKRIEGES ERSTEN DES ORTE DIE 11 16 40 Von derE.U.UnterstützesProjektMittelsEuropäischerWärungsfondszurRegionalenEntwicklung e.0039043762390-Fax [email protected]. Project co-financedbytheEuropeanUnionthroughFoundforRegionalDevelopmen Gemeinschaftsinitiative InterregIIIAItalien-Österreich2000-2006-Projekt(Cod.VEN222001) AGORDO Progetto cofinanziatodall’UnioneEuropeamedianteFondoEuropeodiSviluppoRegionale Iniziativa ComunitariaInterregIIIAItalia-Austria2000-2006-Progetto(Cod.VEN222001) 39 Community InitiativeInterregIIIAItalia-Austria2000-2006-Project(Cod.VEN222001) Col Pradamio GREAT WAR SITES IN THE PROVINCE OF BELLUNO OF PROVINCE THE IN SITES WAR GREAT Preservation and promotion of the areas in the Memorial Park Memorial the in areas the of promotion and Preservation ( CORTINA D’AMPEZZO 38 ZOLDO 37 36 34 8 33 7 PIEVE DICADORE 35 6 5 2 4 31 3 32 “Fortezza Cadore-Maè” 1 40 39 38 37 36 35 34 33 32 31 30 29 28 27 26 25 24 23 22 21 30 29 AURONZO DICADORE Batteria Listolade Batteria Tagliata diSanMartino Col deSaléra -MontePunta Spiz Zuel Col Pradamio Monte Rite Vodo -BeccodiCuzze (AccessoB) Vodo -BeccodiCuzze (AccessoA) Anna-LaGlories Col S. Piandell’Antro Forte Monte Tranego Col Forte Vaccher Castello Batteria MonteRicco Forte Anello deiColli Col Vidal P.so -ColAudoi Mauria Miaron P.so -M. Mauria Monte Tudaio Col Ciampon 27 28 25 26 22 21 23 24

opere minori) distendeva verso sud-ovest nella Val Maè. opere minori) distendeva verso sud-ovest nella Val Nel 1912 la maggior parte delle grandi fortificazioni progettate alla frontiera orien- Nel 1912 tale poteva dirsi ultimata, con una serie di forti di sbarramento situati sulle princi- Sempre a partire dal 1904, un notevole miglioramento delle condizioni economiche Sempre a partire dal 1904, un notevole miglioramento delle condizioni sia la ripresa di italiane rese possibile sia il potenziamento della rete ferroviaria, forti corazzati di importanti lavori fortificatori, imperniati soprattutto sui moderni e M. alta quota, come quelli realizzati in Cadore a Col Piccolo, Col Vidal, M. Tudaio Rite. E proprio con quest’ultimo, completato solo quando Italia ed Austria erano già in guerra, le opere di Agordo avrebbero dovuto agire in speciale sinergia, non- ché con l’estrema propaggine che la Musizza W. W. Musizza DISTRIBUZIONE GRATUITA 10

A. Fornari 9 8 7 6 5 4 3 2 1 I LUOGHIDELLAGRANDEGUERRAINPROVINCIA DIBELLUNO Interventi di recupero e valorizzazione nei territori delParco direcuperoevalorizzazioneInterventi neiterritori dellaMemoria Storia edescrizionedeiluoghidellaGrandeGuerra “Cordevole-Maè” 20.2 20.1 SECONDA LINEAMONTERITE-VALLE IMPERINA Ingresso al Blockhaus, presso di San la Tagliata Martino. BATTERIA LISTOLADE TAGLIATA DISANMARTINO

, con la I Armata che schierava il I dei suoi Corpi tra Feltre e Musizza W. W. Musizza 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 “Ridotto Cadorino” Belluno e la II e la IV che si mantenevano sul Piave. potenzialmente aggirabile) e non certamente un caposaldo con dotazioni d’arti- potenzialmente aggirabile) e non certamente un caposaldo glieria, quali erano i forti del Feltrino e del Cadore. poté venir messo a Saletta, Nel 1904, grazie soprattutto al Capo di S. M. Tancredi punto un buon progetto di radunata alla frontiera orientale, che, prevista com’era nell’arco di 26 giorni, richiamava l’esigenza di destinare maggiori forze alla coper- tura, rendendo più organica ed efficace la difesa sul fronte trentino e veneto. Si pro- cedette perciò alla riorganizzazione di tutte le difese in Cadore e nelle zone limi- trofe, individuando due distinti settori, denominati rispettivamente e NOTIZIE GENERALI Le fortificazionipiùimportantieranocostituitedalla tivamente dallastrozzaturadiListoladeanordedaquellaAgordosud. Forcella AurineadoccidenteedalleduestrettelungoilCordevole,generaterispet- sura deitreprincipaliaccessiallaconcadiAgordoattraversoilpassoCereda- Le misurefortificatorieadottateallafinedell’800silimitaronopertantochiu- cerato diPieveCadore( quanto concepitoerealizzatonelvicinoCadore,inparticolareconilcampotrin- che controffensive,inquestevallate,fattopresentavadiverseanalogiecon zi sicuridiconcentramentotruppeperappoggiarevalidamenteleoperazioni,an- Grazie allasuaposizioneperòlaconcadiAgordooffrivacontemporaneamentespa- nonché daCortinaperilPasso delFalzarego. si allaconcadiAgordo,cioèleprovenienzedallevalliFassa,GardenaeBadia, giunto unasufficienteorganicitàechemiravanoallachiusuradeiprincipaliacces- Cordevole alcunefortificazioniacaratteredifensivo,chenel1896avevanogiàrag- Dopo l’annessionedelVeneto all’Italianel1866,furonorealizzatenellavalledel strategica. finaria eradiventatapartecentraledell’impero,senzaquindigrandeimportanza perché glioccupantidovesserofortificarequest’area,giacchéessadaterracon- do disovranitàaustro-ungaricadelLombardoVeneto, nonvifualcunmotivo fiancato un distanza versoBelluno,eracostituitodaunmuroconportalealqualevenneaf- ramenti diventaronodue,unoerail glio lamulattiera,checonducevadaBellunoadAgordo;dal1640circaglisbar- Maè. AdAgordovierail ti deglisbarramenticonsistentinell’areadellaVal CordevoleedellaValle del Fino al1800,primaeduranteladominazionedellaSerenissima,nonc’eranosta- mata La valledelCordevoleformaneltrattoMezzocanale-Listoladeunastrettachia- LE FORTIFICAZIONIAGORDINE quota questefortificazioni,creandoilconcettodi Nei primiannidel1900sisentìl’esigenzadiampliaresianelledimensionichein so diS.Martino Martino Batteria Listolade stei, rocciosi costonidelM.AgneredellaPala dellaMadonna. solco Passo diCereda-F.lla Aurine,ches’insinuatrailcorsodel torrenteMisedi Il baluardodirocciasormontantelaconcarisultapoiinterrottoanordovestdal da occidenteeorienteconilricorsoaforzerelativamentemodeste. fendibili esorvegliabilirendevadifattoimpossibilel’accessoallaconcaAgordo Ecco quindicheun’occupazioneattentadeipassaggiattraversosellefacilmentedi- te percorribiliespessoferratinellepartipiùalte. te potevanoveniroltrepassatesolotramitealtipassi,servitidasentieridifficilmen- M. Moiazza,delFramont,dallecimediS.SebastianoeTamer. Tali vet- S. Lucano,mentreadestdelfiumes’alzanoicontraffortiM.AltodiPelsa, del vole dacostonidialtamontagna,ovveroquellidelM.Pizzon,Agnere La concadiAgordositrovadunqueracchiusaadoccidentedelcorsoCorde- nuova stretta,conspiccatecaratteristichedigolaalpina. ta Taibon, laconcadiAgordo.Piùavantiancoravallesirestringeevienechiama- le cosiddette più lineelungolastessavalle,ovveroun’unionetraivaricapisaldi,ecostituendo Canale d’Agordo che consistevainunosbarramentoattraversoilquale “Chiusa diListolade” , dallecasemattedel Il ponte in ferro e la tagliata sulla strada in un disegno del 1895 del servizio informativo austro-ungarico. Casòn daguardia linee difensive. , con il ricorso . , dallepostazionidi Tagliata di S. Mar- Tagliata , formandoadestdi“ Castel Agordino , asuddellaqualelavallesiallargaperformare,oltre Forti diM.Ricco Vennero cosìcollegatiinsiemetralorolosbarramen- as diS.Martino Sasso nel 1717 circa.Successivamente,duranteilperio- solo un blocco stradale (anche Fortezza Cadore-Maè,” Castel Agordino Costa Bortolot Fucine” , sitonellalocalitàdettaappunto e la , Batteria Castello , dallepostazioniincimaal e finoadovestdi Cordevole sbarramento , dalla Tagliata di S. Martino Tagliata ed unaltro,postoabreve Batteria ColPiagher filtrava Tagliata delSassodiS. e CONTINUA quello del Col Vaccher anchepostosu , la strada,ome- “La Muda” ). , dalla I Ca- Sas- , era, insieme alla Val di Zoldo, tra le preoccupazioni del generale Cadorna di Zoldo, tra le preoccupazioni , era, insieme alla Val una Brenta-Cismon, to a fortezze in caverna attrezzate con cannoni, piazzole per obici, caserme per i a fortezze in caverna attrezzate con cannoni, piazzole per obici, militari e viabilità di collegamento tra tutti questi elementi. sul cui territorio era stato edificato solo il forte della L’Agordino, tino perché era quasi completamente privo di grosse opere fortificatorie, al punto che dichiarava completamen- lo stesso Capo di S.M. ancora nella primavera del 1915 te scoperte le valli del Cordevole e del Maè, debolezza questa che lasciava via li- bera al nemico per la discesa da Livinallongo verso Belluno lungo questi due assi di penetrazione, essendo la