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1 Caso Englaro, una petizione per “difendere la Costituzione e i diritti dell’uomo” di Redazione 09 Febbraio 2009 – 16:35 [thumb:8401:l]Regione. Una raccolta di firme a difesa della Costituzione Italiana e dei diritti dell’uomo. E’ quanto promuovono rappresentanti del mondo politico, delle associazioni e della Cgil. Fino a mercoledì verranno raccolte le adesioni, a titolo personale e non a nome o per conto di associazioni o partiti. Nella giornata di mercoledì la raccolta di firme proseguirà in piazza Saffi nei pressi della Prefettura dove l’appello e le firme verranno consegnate al Prefetto per le ore 13. “Siamo con Napolitano e la Costituzione”, questo il tema della petizione, è promossa da Franco Avalli, Maria Bolla, Stefano Bosio, Davide Caviglia, Giovanni Durante, Franca Ferrando, Umberto Firpo, Federico Larosa, Giovanni Lunardon, Giorgio Menardo, Samuele Rago, Lorena Rambaudi, Francesco Rossello, Marco Russo, Nanni Russo, Umberto Scardaoni, Isabella Sorgini, Rosario Tuvè, Riccardo Viaggi, Franco Zunino e Massimo Zunino. “La vicenda di Eluana Englaro avrebbe richiesto, e richiede tuttora, rispetto e silenzio” spiegano i promotori della petizione. “La politica deve sapere cogliere i propri limiti, e ascoltare e capire il dramma che vive quella famiglia. Purtroppo, invece, questa vicenda è stata strumentalizzata ed è diventata il pretesto per una nuova crociata condotta in prima persona dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi”. “Berlusconi” spiegano, “calpesta la dignità di una famiglia non rispettandone il dolore, ignora un iter processuale arrivato fino alla Cassazione, delegittima per l’ennesima volta il ruolo del Parlamento italiano, sferra un attacco gravissimo al ruolo di garanzia del Presidente della Repubblica e infine, insulta i padri fondatori della Repubblica italiana (tra i quali Alcide De Gasperi, Luigi Einaudi, Amintore Fanfani, Vittorio Foa, Piero Calamandrei, Umberto Terracini, Nilde Jotti, Palmiro Togliatti, Aldo Moro, Pietro Nenni, Il Vostro Giornale - 1 / 2 - 02.10.2021 2 Sandro Pertini, Oscar Luigi Scalfaro, Giuseppe Rossetti, Lelio Basso) definendoli autori di una Costituzione ‘sovietica. Con questo atto, il Governo apre un conflitto senza precedenti e provoca una ferita lacerante nell’equilibrio e nel rispetto dei diversi ruoli degli organi dello Stato e nella coscienza del Paese. Inoltre, in un clima già reso pesante dalla grave crisi economica, Berlusconi non si cura di spaccare in due il paese anche sui temi etici”. “La vicenda di Eluana poteva essere l’occasione per affrontare in modo attento il tema complesso del passaggio dalla vita alla morte, aggiornando il diritto italiano nel rispetto del principio di laicità dello Stato affermato dalla carta costituzionale, promuovendo una seria legislazione sul testamento biologico. Invece, il Presidente del Consiglio sceglie in modo becero e volgare di utilizzare questa tragica vicenda per riaprire il dibattito sulla necessità di riformare la Costituzione riproponendo ancora una volta la bizzarra teoria per cui quel testo sarebbe ‘sovietico’ perché prevede la separazione dei poteri e lo sarebbe meno se venisse modificato in modo tale da accentrare tutti i poteri nella figura del Presidente del Consiglio in base ad un’idea di democrazia che si esprime solo al momento del voto e lascia totale libertà a chi vince di fare ciò che vuole”. “Non possiamo assolutamente permettere che un simile disegno si realizzi” concludono i promotori della raccolta di firme. “Per questa ragione occorre dire con forza che siamo dalla parte del Presidente Napolitano e della Costituzione italiana e che le sentenze della giustizia italiana devono essere rispettate. Per la stessa ragione esprimiamo piena solidarietà alla famiglia Englaro chiedendo di rispettarne il dramma. Infine auspichiamo un forte impegno di tutti gli schieramenti politici affinché si riapra in tempi brevi il dibattito per arrivare all’approvazione di una legge sul testamento biologico con il più ampio consenso possibile”. Il Vostro Giornale - 2 / 2 - 02.10.2021.