Diapositiva 1

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Diapositiva 1 UNIVERSITA’ LUMSA Master in «Psicologia forense e criminologia» "Criminalità organizzata e violenza". Roma, 8 aprile 2016 La violenza come fondamento del c.d. metodo mafioso Art. 416-bis c.p. L'associazione è di tipo mafioso quando coloro che ne fanno parte si avvalgono della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per: commettere delitti, per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici; per realizzare profitti o vantaggi ingiusti per sé o per altri. 2 Lezioni Ten.Col. Giuseppe FURCINITI La violenza come fondamento del c.d. metodo mafioso Gli elementi essenziali della definizione sono due: il primo riguarda le finalità o gli scopi dell’associazione (commissione di delitti, controllo malavitoso del territorio, infiltrazione nell’economia e nella pubblica amministrazione); il secondo si riferisce alle modalità con cui si raggiungono tali scopi: è quello che viene definito come METODO MAFIOSO e che di caratterizza per l’uso dell’intimidazione della violenza. 3 Lezioni Ten.Col. Giuseppe FURCINITI La violenza come fondamento del c.d. metodo mafioso PERSONE BENI AMBIENT VIOLENZA AMBIENT MAFIOSA PRIVATI E SETTORE ECONOMIC O - FINANZIARI O 4 Lezioni Ten.Col. Giuseppe FURCINITI 1 - La violenza sulle persone – L’omicidio di mafia L’omicidio (a volte anche di due o più persone contemporaneamente) è la forma più grave di violenza posta in essere dalle organizzazioni mafiose. L’omicidio di mafia, a differenza dell’omicidio comune o di altri contesti criminali, è il frutto di una "violenza programmata", s'inquadra cioè in un programma complessivo delle organizzazioni criminose, mirando ad una ridefinizione delle egemonie interne e, all'esterno, abbattendo gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione del piano di arricchimento e di dominio. 5 Lezioni Ten.Col. Giuseppe FURCINITI La violenza sulle persone – L’omicidio di mafia Conflitti tra cartelli o federazioni di Strumento Strumento Conflitti clan violento di Conflitti violento di esterni Conflitti regolamentazio esterni O regolamentazio bilaterali o O Conflitti bilaterali o ne dei conflitti Conflitti faide m ne dei conflitti m interni e m m tra clan scissioni i i c c a a i i d Sanzione d f Sanzione f i i i i punitiva a punitiva a o o d d Manifestazione di i i potere e/o di potere e/o di reazione nei confronti dello Stato 6 Lezioni Ten.Col. Giuseppe FURCINITI L’omicidio di mafia come strumento di regolamentazione dei conflitti tra clan Le due guerre di ‘ndrangheta: Conflitti esterni la prima (1974-1977) e la Conflitti tra cartelli o seconda (1985-1991). federazioni di clan La guerra tra la N.C.O. di Raffaele Cutolo e la N.F (1979- Caratterizzati dalla 1983); contrapposizione di due Il conflitto tra i BARDELLINO- schieramenti compositi su un ALFIERI contro i NUVOLETTA- territorio molto vasto. GIONTA (1984-1988); Le guerre tra cartelli tendono ad Il conflitto tra l’ALLEANZA DI assumere i tratti dello scontro SECONDIGLIANO (Licciardi- totale; l’intero tessuto criminale si Mallardo-LoRusso) e il scinde in due fazioni contrapposte, sodalizio MISSO- inglobando anche le organizzazioni MAZZARELLA-SARNO (1998- più ridotte, le quali si vedono 1999). costrette a prendere posizione per l’una o per l’altra parte. 7 Lezioni Ten.Col. Giuseppe FURCINITI L’omicidio di mafia come strumento di regolamentazione dei conflitti tra clan la faida di San Luca (1991-2007) Conflitti esterni fra la cosca dei Nirta-Strangio e la Conflitti bilaterali o cosca dei Pelle-Vottari, culminata faide con la famosa strage di Duisburg dell’agosto del 2007; Si tratta di scontri che la prima faida di Scampia o di generalmente avvengono tra due Secondigliano (2004-2005) tra il clan, a volte con il rinforzo di alcuni clan DI LAURO e i c.d. Scissionisti alleati, che si contendono di uno (clan AMATO-PAGANO); specifico territorio (uno o più la seconda faida di Scampia quartieri, uno o più comuni). Il (agosto-dicembre 2012) tra il clan territorio può essere comune ad degli Scissionisti e il Gruppo della entrambi i clan o si può trattare di VANNELLA-GRASSI. un territorio terzo o di confine. 8 Lezioni Ten.Col. Giuseppe FURCINITI L’omicidio di mafia come strumento di regolamentazione dei conflitti tra clan Conflitti esterni Conflitti bilaterali o faide La Prima faida di Scampia (anche faida di Secondigliano) è stata una guerra di camorra combattuta soprattutto nel quartiere napoletano di Scampia, che ha coinvolto una serie di clan napoletani: da una parte i Di Lauro di via Cupa dell'Arco a Secondigliano (capeggiati da Paolo Di Lauro), dall'altra la frangia dei cosiddetti "scissionisti", gruppo nato da una costola degli stessi Di Lauro (capeggiati da Raffaele Amato). 9 Lezioni Ten.Col. Giuseppe FURCINITI L’omicidio di mafia come strumento di regolamentazione dei conflitti tra clan Conflitti esterni Conflitti bilaterali o faide Attualmente nella città di Napoli sono in corso numerose faide che vedono tra loro contrapposti diversi clan (alcuni storici altri emergenti) generate dalla ricerca di nuovi assetti criminali sul territorio e dalla conquista degli spazi operativi per la gestione delle attività delittuose (controllo delle estorsioni, traffico di droga e t.l.e., controllo del mercato del falso). 10 Lezioni Ten.Col. Giuseppe FURCINITI L’omicidio di mafia come strumento di regolamentazione dei conflitti tra clan Conflitti interni Si tratta di eventi che pur potendo essere ricondotti alla violenza manifestata all’esterno del clan (inteso come nucleo originario che ruota per lo piò intorno ad una famiglia leader, da cui il clan mutua il nome), si rivelano in definitiva interni a coalizioni, alleanza, federazioni di famiglie ecc.. Possono trovare la loro ragione in fatti contingenti legati alla valutazione negativa di un certo comportamento tenuto da un esponente (di solito di primo piano) del clan alleato: sospetto che si mantengano contatti non episodici o intese nascoste con clan avversari; la non dovuta considerazione – nell’ambito della distribuzione delle risorse economiche – dei familiari detenuti appartenenti alla propria specifica famiglia; un comportamento irriguardoso che, pur essendo stato manifestato nell’ambito di relazioni di carattere privato, sia però indicativo del venir meno di un rispetto e di una fiducia reciproca; 11 Lezioni Ten.Col. Giuseppe FURCINITI L’omicidio di mafia come strumento di regolamentazione dei conflitti tra clan Conflitti interni – Le scissioni Particolari forme di conflitti interni sono rappresentate dalle c.d. scissioni in cui non si realizza la rottura di una coalizione di famiglie di pari rango criminale, ma una ribellione verso la famiglia leader di gruppi malavitosi tradizionalmente ad essa satelliti, mai per il passato in grado di esprimere un’autonoma capacità operativa e che però, da un certo momento, decidono di sovvertire le gerarchie interne. In questi casi, la ribellione alla famiglia-leader comporta per il gruppo scissionista la necessità di realizzare una sequenza ravvicinata di azioni violente e feroci che siano in grado di disorientare l’avversario e di annientarlo senza dargli la possibilità di reagire con il proprio apparato militare. 12 Lezioni Ten.Col. Giuseppe FURCINITI L’omicidio di mafia come strumento di regolamentazione dei conflitti tra clan Conflitti interni – Le scissioni Scissione di Scampia L'organizzazione, capeggiata Clan protagonista Amato-Pagano da Raffaele Amato e separatasi Aree di influenza Secondigliano, Scampia, nel 2004 dal clan Di Lauro (da Piscinola, Miano, Melito di qui il nome "scissionisti"), ha Napoli, Mugnano di Napoli iniziato un'attività camorristica Periodo 2004 parallela nell'ambito del Boss Raffaele Amato Cesare Pagano territorio cittadino. Sottogruppi Amato-Pagano Alleati Clan Abbinante Clan Pariante Clan Prestieri Clan di derivazione Di Lauro 13 Lezioni Ten.Col. Giuseppe FURCINITI L’omicidio di mafia come strumento di regolamentazione dei conflitti tra clan LA CONFLITTUALITA’ TIPICA DEI CLAN CAMORRISTI In alcune realtà criminali (es. la camorra), i conflitti interni sono una conseguenza della natura stessa e delle strategie operative delle organizzazioni malavitose. I clan camorristici, e in particolare quelli del capoluogo, per loro intrinseca natura, sono caratterizzati da notevole frammentarietà e fluidità, soffrono la condivisione prolungata delle strategie a lungo termine e degli stessi obiettivi immediati; desiderano, in definitiva, muoversi con ampi margini di autonomia e fluidità, senza sentirsi vincolati – se non per periodi limitati – di luoghi decisionali più ampi di quelli della famiglia leader. Per questo, preferiscono ingaggiare scontri armati, rischiare di perdere risorse umane, ma alla fine restare con le mani libere nella gestione dei propri affari criminali. L’omicidio di mafia come sanzione punitiva La seconda tipologia è rappresentata dall’omicidio di mafia come strumento punitivo per ristabilire (spesso al proprio interno, ma talvolta anche all’esterno) l’ordine nel sistema di regole mafiose che lo sorregge e governa. Violare una regola interna al vincolo associativo significa tradire dell’essenza stessa dell’organizzazione e dei suoi scopi. La violenza assume, quindi, una funzione sanzionatoria e costituisce la risposta alle violazioni: delle regole di fedeltà, onore e rispetto sulle quali si fonda l’associazione mafiosa; dei codici mafiosi di cui sono intrise le condotte degli appartenenti al clan; del
Recommended publications
  • Mitra & Mandolino IMPAG
    I SASSI LUCA MUSELLA MITRA & MANDOLINO Prefazione di Oscar Luigi Scalfaro ALBERTO GAFFI EDITORE IN ROMA © 2005 Gaffi Via della Guglia, 69/b 00186 - Roma www.gaffi.it PREFAZIONE Dopo Napoli C’è una storia personale alla base di questo libro; una storia che viene raccontata ellitticamente. Luca Musella, fotografo professionista, dopo molti anni di distacco torna a Napoli, sua città natale. All’inizio vuol provare a trasformarsi in quello che con una brutta paro- la si definisce un operatore culturale.Così trasforma il suo studio – eredita- to dai genitori – in un luogo d’incontri e di piccole esposizioni di colleghi fotografi. Ma presto si rende conto che le cose non vanno nella direzione giusta. Luca è un uomo pratico. Ci mette poco a vendere lo studio, situato in una delle zone bene della città e a comprarne un altro nei quartieri spagno- li. La sua teoria, tenuta da conto anche per l’acquisto della casa, dove è an- dato a vivere con la famiglia, si può sintetizzare così: non aver paura di an- dare in zone considerate pericolose, soprattutto se sono contigue a zone di ben altra condizione sociale. Insomma, stai pure nel pericolo, ma tieniti pronta una via di fuga praticabile e vicina. Inutile dire che alla base della teoria di Luca c’è una necessità economi- ca: con i soldi a sua disposizione in altre zone più appetibili della città non avrebbe potuto comprare nulla. Al Pallonetto, invece, è riuscito a trovare un grande appartamento con terrazzo. Insomma, ben presto, il ritorno a Napoli di Luca diventa un problema d’affrontare.
    [Show full text]
  • Le Mani Della Criminalità Sulle Imprese, 2011
    Le mani della criminalità sulle imprese XIII Rapporto di Sos Impresa Aliberti Editore SosImpresa.indd 5 09/11/11 12:18 © 2011 Aliberti editore Tutti i diritti riservati Sede legale: Via dei Cappuccini, 27 - 00187 Roma Sede operativa: Via Meuccio Ruini, 74 - 42124 Reggio Emilia Tel. 0522 272494 Fax 0522 272250 - Ufficio Stampa 329 4293200 Aliberti sul web: www.alibertieditore.it blog.alibertieditore.it [email protected] SosImpresa.indd 6 09/11/11 12:18 A Libero Grassi, nel ventennale della scomparsa SosImpresa.indd 7 09/11/11 12:18 SosImpresa.indd 8 09/11/11 12:18 Il Rapporto di Sos Impresa Le mani della criminalità sulle imprese è frutto di numerosi apporti e collaborazioni senza i quali non sarebbe stato possibile realizzarlo. Un ringraziamento particolare va a Danila Bellino, Laura Galesi, Massi- mo Giordano, Nino Marcianò, Marcello Ravveduto, Valeria Scafetta e Ga- briella Sensi. I testi sono di Lino Busà e Bianca La Rocca. I dati che forniamo sono nostre elaborazioni sulla base delle statistiche Istat, delle rilevazioni fornite dal Ministero dell’Interno, dei sondaggi condotti da Swg per Confesercenti, delle ricerche del Centro Studi TEMI e delle numerose informazioni e testimo- nianze raccolte da Sos Impresa. Il Rapporto come sempre contiene molti nomi di persone, aziende, luo- ghi. Nomi presenti nelle inchieste giudiziarie, nelle relazioni degli organismi antimafia e delle Forze dell’ordine, nelle cronache giornalistiche. Per tutti coloro che sono chiamati in causa, eccezion fatta per quelli condannati in via definitiva, valgono la presunzione d’innocenza e le garanzie individuali costituzionalmente garantite. 9 SosImpresa.indd 9 09/11/11 12:18 Nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia Quali sono le ragioni dell’inaudita potenza di alcuni? Dov’è la forza che assicura l’impunità ai loro delitti? Si chiede se sono costituiti in associazio- ni, se hanno statuti, pene per punire i membri traditori: tutti rispondono che lo ignorano, molti che non lo credono.
    [Show full text]
  • La Traduzione Di Gomorra, Dal Libro Al Film. Un'analisi Relativa a Italiano
    Faculteit Letteren & Wijsbegeerte Tjapke Van Quickenborne La traduzione di Gomorra, dal libro al film. Un’analisi relativa a italiano, francese e nederlandese. Masterproef voorgedragen tot het behalen van de graad van Master in het Vertalen 2016 Promotor Prof. Dr. Manuela Caniato Vakgroep Vertalen Tolken Communicatie ABSTRACT Questo studio analizza la traduzione di due categorie di realia, cioè i soprannomi e i titoli, nelle versioni nederlandese e francese del libro Gomorra di Roberto Saviano e nei sottotitoli nederlandesi e francesi dell’omonimo film diretto da Matteo Garrone. In questa tesi si esamina quali sono le strategie traduttive utilizzate per la resa dei soprannomi e dei titoli e con quale frequenza esse vengono impiegate. L’individuazione delle strategie traduttive è basata sulla classificazione presentata da Pedersen (2011). L’analisi è basata su un corpus che contiene tutte le frasi e le loro traduzioni in nederlandese e francese in cui sono presenti soprannomi o titoli, sia nel film che nel libro. Oltre all’analisi quantitativa delle strategie traduttive, viene fatta anche un’analisi qualitativa di alcuni esempi. L’analisi dimostra principalmente che nella sottotitolazione l’omissione viene impiegata frequentemente per rendere i soprannomi e i titoli, sia in nederlandese che in francese. Nel libro invece ci sono maggiori differenze tra le due lingue. Nel caso dei soprannomi, la ritenzione è la strategia più frequentemente utilizzata in entrambe le lingue. Questo è anche il caso in nederlandese per la resa dei titoli onorifici e professionali, mentre in francese si opta più spesso per la sostituzione. Anche la strategia della traduzione diretta viene impiegata con una frequenza abbastanza alta in entrambe le lingue per la resa dei titoli.
    [Show full text]
  • Autoportrét Bosse
    9 Autoportrét bosse Účetní kniha camorry „Ve Scampii pod zemí je hotovej poklad. Poklad z drahýho ka- mení: smaragdy, topazy, rubíny, lapis lazuli. A diamanty. Hlavně diamanty. Strkaj drahokamy do láhví od coca-coly, těch plasto- vejch, jak malejch, tak velkejch. Mluvím vážně, nepřeskočilo mi.“ Tohle odhalení mi vyrazí dech. Pak se bosse zeptám: „A kde je ten poklad ukrytý? Kde přesně?“ „Kdybych to věděl, ukázal bych ho vyšetřovatelům. Ale je potřeba hledat, někde to tam je, někde v nějaký jámě, porůznu rozptýlený, tady i támhle. Poněvadž já je viděl na vlastní oči, Di Laurovy, jak jezdili do svýho rajonu, uprostřed via Cupo dell’Arco, a pak se vraceli s drahokamy. Ně- který byly tak velký, že neprošly hrdlem láhve. Diamanty Paola Di Laura by se dala vydláždit dálnice z Neapole do Říma…“ Tohle mi vypráví Maurizio Prestieri, camorristický boss ze čtvrti Monterosa v Secondiglianu. Jeden z šéfů direktoria, které vládlo alianci v Secondiglianu. „Italský obchodníci s narkotiky už dneska kupujou hlavně drahý kameny, aby prali peníze. Ty maj hodnotu, která nikdy neklesne, naopak pořád roste, snadno se schovaj, a když člověk potřebuje hotovost, není problém je prodat kdekoliv na svě- tě. Byty, auta, vily, to všecko ti zabavěj. Bankovky sice můžeš 123 Saviano Zlom_m_5.indd 123 28.10.12 22:00 schovat do dvojitý zdi, ale po čase zplesnivěj, zničej se. Zato diamanty… ty jsou, jak se říkalo v tý reklamě, navěky.“ Maurizio Prestieri, pravá ruka bosse Paola Di Laura, si podle vznesených obvinění objednal asi třicet vražd. Ale zejména je jedním z protagonistů příběhu o organizovaném zločinu, který udělal z italských cosek první investory na trhu s kokainem.
    [Show full text]
  • 900-Criminale-2.0.Pdf
    A cura dell’Associazione Lapsus 2 INDICE Prefazione 6. I riti della Mafia 1. Introduzione alla mostra 7. Gli anni settanta 7.1 POLITICA, CONFLITTI E MASSONERIA: LA 2. Italia liberale ‘NDRANGHETA SI ESPANDE 2.1 LE ORIGINI DELLA ‘NDRANGHETA: LA 7.2 L’ASCESA DELLA NUOVA CAMORRA PICCIOTTERIA CALABRESE ORGANIZZATA 2.2 LA BELLA SOCIETÀ RIFORMATA 7.3 LA CONQUISTA MAFIOSA DEL NARCOTRAFFICO 2.3 LA GENESI DELLA MAFIA: UN “CRIMINOSO 7.4 LEONARDO VITALE: IL PENTITO SODALIZIO” 2.4 UN OMICIDIO ECCELLENTE IL DELITTO 8. Pentitismo e Omertà NOTARBARTOLO 9. Gli anni ottanta 2.5 LA FINE DELLA BELLA CAMORRA 9.1 IL CONSOLIDAMENTO DEL POTERE 3. Il ventennio fascista ‘NDRANGHETISTA 3.1 ‘NDRANGHETA E FASCISMO: CONFLITTO E 9.2 IL CONFLITTO TRA NUOVA FAMIGLIA E NCO INTEGRAZIONE 9.3 L’ESCALATION DELLA VIOLENZA: LA SECONDA 3.2 IL “MAGGIORE DI FERRO” GUERRA DI MAFIA 3.3 LA MAFIA AI FERRI CORTI 9.4 IL TERREMOTO DEL 1980 IN CAMPANIA E IL 3.4 SBARCO ALLEATO SISTEMA DEGLI APPALTI 9.5 GIANCARLO SIANI 4. Il dopoguerra 4.1 L’ITALIA SCOPRE LA “‘NDRANGHITA” 10. Gli anni novanta 4.2 TRA CONTRABBANDO E AGGIOTAGGIO: LA 10.1 DA SAN LUCA A DUISBURG UN PRIMATO RINASCITA DELLA CAMORRA MONDIALE 4.3 TRA CITTÀ E CAMPAGNA: IL RIASSETTO DELLA 10.2 I NUOVI EQUILIBRI IN TERRA DI CAMORRA: MAFIA L’ASCESA DEI CASALESI 4.4 LA STRAGE DI PORTELLA DELLA GINESTRA 10.3 LE STRAGI DI MAFIA E L’AVVENTO DELLA 4.5 LA MAFIA “BUONA” SECONDA REPUBBLICA 10.4 IL MAXIPROCESSO 5.
    [Show full text]
  • Dell'arma Dei Carabinieri
    dell’Arma dei Carabinieri RassegnaQuaderno n. 5/2016 TESI DI LAUREA DEI FREQUENTATORI DEL 19° E 21° CORSO DI PERFEZIONAMENTO Anno Accademico 2012-2013 Anno Accademico 2014-2015 La teoria ecologica delle aree criminali Il caso Scampia: dal fallimento dell’urbanistica alle faide di camorra (Ten. Salvatore Beneduce) La gestione di quote societarie confiscate alla criminalità organizzata (Ten. Giovanni Riacà) Scuola Ufficiali Carabinieri, 2016 Radells’ArsmaedeigCaranbiniaeri Direttore Responsabile Gen. D. Vittorio Tomasone Redattore Capo Col. Giuseppe Arcidiacono Redazione Lgt. Remo Gonnella M.A. s.UPS. Alessio Rumori Brig. Mario Pasquale App. Sc. Lorenzo Buono Direzione e Amministrazione Via Aurelia, 511 - 00165 Roma - tel. 06-66394680 fax 06-66394746; e-mail:[email protected] Grafica, Fotocomposizione e Impaginazione a cura della Redazione Fonti iconografiche Ministero della Difesa Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri Scuola Ufficiali Carabinieri La «Rassegna dell’Arma dei Carabinieri» è istituita per aggiornare la preparazione specifica dei Quadri dell’Arma offrendo loro argomenti originali sull’evoluzione del pensiero militare e delle discipline giuridiche, professionali e tecnico-scientifiche che più interessano il servizio d’Istituto. La collaborazione alla Rassegna dell’Arma è aperta a tutti. La Direzione è lieta di ricevere articoli o studi su argomenti di interesse, riservandosi il diritto di decidere la loro pubblicazione. Gli articoli di collaborazione diretta sono pubblicati sotto l’esclusiva responsabilità degli autori; le idee e le considerazioni sono personali, non hanno riferimento ad orientamenti ufficiali e non impegnano la Direzione della Rassegna. La Redazione si riserva il diritto di modificare il titolo e l’impostazione grafica degli articoli, secondo le proprie esigenze editoriali.
    [Show full text]
  • Lifting the Lid on Italy's Bluefin Tuna Fishery
    Lifting the lid on Italy’s bluefin tuna fishery Assessment of compliance of Italy’s fishing fleets and farms with management rules during the 2008 bluefin tuna fishing season in the Mediterranean Report published by WWF Mediterranean & WWF Italy, October 2008 Summary This WWF-commissioned report, researched and compiled by independent consultancy ATRT, contains the first in-depth analysis of the role of Italy in the bluefin tuna fishery in the Mediterranean. Its findings confirm the widely held view that Italy is among the main culprits in the region for overfishing and violation of the fishery’s management rules. In April 2008 WWF released a report quantifying for the first time the fishing overcapacity of industrial fleets targeting the stock in the Mediterranean1. That study identified Italy as the leader in overcapacity among EU member states, with an estimated catch capacity for the industrial purse seine fleet twice the national quota allocated to it. The study pointed to the likely underreporting of real catches in the last years, coupled with a systematic violation of international management rules and the overshoot of national quotas. To ascertain the performance of the Italian bluefin tuna fishing industry during the crucial 2008 fishing season, the authors of this report have combined a thorough analysis of trade information with extensive field work. The latter has included the monitoring of Italy’s fleet at sea in real time, as well as the field analysis (through aerial surveys) of bluefin tuna biomass caged in every farm based in Italy, Croatia and Malta. This colossal undertaking has generated the most comprehensive picture yet of the role played by Italian interests in the Mediterranean bluefin tuna fishery, including the extent of compliance (or lack thereof) with international management rules agreed by the International Commission for the Conservation of Atlantic Tunas (ICCAT, the body tasked with sustainably managing the fishery) and the EU.
    [Show full text]
  • La Gomorra Di Barcellona È Stato Rivisto E Aggiornato Dall’Autore in Vista Della Sua Traduzione Italiana
    JOAN QUERALT Joan Queralt Meglio di chiunque altro, la Camorra ha saputo sfruttare la globalizza- zione e i nuovi meccanismi dell'economia mondiale espandendosi di paese in paese, di continente in continente. Snodo cruciale di questo LA GOMORRA mercato è la Catalogna, in particolare Barcellona, città divenuta quar- tier generale di numerosi boss camorristi che da lì controllano le rotte della droga proveniente dal Sud America e dal Marocco, destinata al DI BARCELLONA mercato europeo. Ma non solo. Barcellona e la costa Brava offrono SULL'ALTRA RIVA DEL MEDITERRANEO comode latitanze e tante possibilità per riciclare il denaro sporco, in- vestito in redditizie attività commerciali i cui frutti, come in un circolo vizioso, andranno ad alimentare le attività illecite: «In una società come LA la nostra, prigioniera del primato dell'economia, l'illecito e ciò che è Prefazione di Gigi Di Fiore reato si camuffano sotto le vesti dell'attività economica produttiva, ac- quisendo così un nuovo aspetto e con esso una nuova e mendace GOMORRA legittimazione». Le indagini delle forze dell'ordine, imbrigliate da leggi inadeguate e confinate nelle frontiere nazionali, vittime del lento co- Editori ordinamento tra polizie e apparati giudiziari europei, quasi non hanno Internazionali potere per combattere l'immensità del crimine organizzato. Almeno Riuniti fino a quando i governi, le istituzioni e la società non decideranno che la lotta alla criminalità organizzata deve essere un obiettivo primario. Affinché questo accada, il primo passo da compiere è svelare questo vasto mondo ancora troppo in ombra. Con questo libro Queralt ce ne dà la possibilità, offrendoci «un fugace e insufficiente bagliore di luce DI BARCELLONA nelle tenebre del bosco della criminalità», grazie a pagine che «costitu- iscono l’inchiesta giornalistica più rigorosa che sia stata realizzata fino ad ora sulla presenza della Camorra in Catalogna».
    [Show full text]
  • Senato Della Repubblica Camera Dei Deputati
    Senato della Repubblica Camera dei deputati Giunte e Commissioni XVIII LEGISLATURA RESOCONTO STENOGRAFICO n. 39 COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere AUDIZIONE DEL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI NAPOLI 40ª seduta: giovedı` 24 ottobre 2019 Presidenza del presidente MORRA TIPOGRAFIA DEL SENATO Senato della Repubblica–2– Camera dei deputati Commissione antimafia 39º Res. Sten. (24 ottobre 2019) INDICE Sulla pubblicita` dei lavori PRESIDENTE: – MORRA (M5S), senatore ............Pag. 4 Comunicazioni del Presidente in merito alla verifica di cui all’articolo 1, comma 1, lettera i) della legge n. 99 del 2018, in materia di formazione delle liste elettorali per la Regione Umbria PRESIDENTE: – MORRA (M5S), senatore ............Pag. 4 Audizione del procuratore della Repubblica presso il tribunale di Napoli PRESIDENTE: MELILLO, procuratore della Repubblica – MORRA (M5S), senatore ............Pag. 4, 21, 30 presso il Tribunale di Napoli ...........Pag. 5, 25 ORLANDO (PD), deputato ............. 20 CASO (M5S), deputato ................ 22 URRARO (M5S), senatore ............. 23 BARTOLOZZI (FI), deputata ........... 24 PAOLINI (LEGA), deputato ............ 24 CANTALAMESSA (LEGA), deputato ..... 25 Sui collaboratori della Commissione PRESIDENTE: – MORRA (M5S), senatore ............Pag. 30 Sigle dei Gruppi parlamentari del Senato della Repubblica: Forza Italia-Berlusconi Presidente: FI-BP; Fratelli d’Italia: FdI; Italia Viva-PSI: IV-PSI; Lega-Salvini Premier-Partito
    [Show full text]
  • «Ma Di Lauro Ha Già Perso La Guerra» Amato Ha Capito Che Avrebbe Fatto La Su Chi Puntare
    lunedì 28 febbraio 2005 Italia 7 NAPOLI In manette nella sua latitanza dora- ro dell'organizzazione: «La scissione - dice ta come Ugo De Lucia, uno dei presunti un pentito rispondendo a un interrogato- assassini di Gelsomina Verde, arrestato in GUERRA di camorra rio nel novembre scorso - è avvenuta qual- un lussuoso albergo di una località turisti- che tempo fa - dice un pentito quando i di ca della Slovacchia. L’altra notte la polizia Lauro allontanarono dal clan ‘o Lello, Bia- spagnola e i Ros dei carabinieri hanno Sorpreso mentre usciva dal casinò L’operazione dei Ros a pochi giorni gino, Cesarino e Pierino, fratello di 'o Lel- bloccato al casinò di Barcellona Raffaele insieme a 5 fedelissimi uno dei leader dalla cattura di Ugo De Lucia, presunto lo, ed altri che si erano presi i soldi che Amato, latitante dallo scorso 7 dicembre, non dovevano intascare dalla compraven- allorché le forze dell’ordine fecero scattare degli «spagnoli», gruppo in lotta killer di Gelsomina Verde, in manette dita della droga da loro introdotta dalla un blitz anti camorra a Scampia e Secondi- contro il boss Paolo Di Lauro in un lussuoso albergo della Slovacchia Spagna in Italia. Queste persone si uniro- gliano. Amato, co- no tra loro...». Fu nosciuto nel colori- probabilmente il to linguaggio dei primo motivo di clan come «’o contrapposizione, Lell», «Lell ‘o ma anche la mic- chiatt» e «’a vec- cia, l'occasione per chierella», è uno far saltare gli equili- dei leader degli scis- Colpo agli «scissionisti»: preso il boss Amato bri della cosca Di sionisti che si sono Lauro, rivelando di- ribellati al boss Pao- vergenze più pro- lo Di Lauro e dallo fonde nella condu- scorso autunno so- Arrestato a Barcellona, dove si era rifugiato dopo esser scampato al blitz di Natale a Scampia zione delle attività no in guerra col malavitose.
    [Show full text]
  • Gomorrha Staffel 4 Episodenguide
    Gomorrha staffel 4 episodenguide Continue SerialGerman titleGomorrorimal titleGomoralProduceing the countryItaloriginal languageNepolitan, ItalianYear (e)2014-Episodes48 in 4 seasons (list)GenreDrama, MafiaRegieStefano Sollima, Francesca Comencini, Claudio CupelliniIdeaRoberto SavianoProduktionCattleya, Sky ItaliaMusikMokadelicCameraPaolo Carner, Michele D'AttanasioFirst May 2014 (Italy) on SkyGermanFirst broadcast10. October 2014 on Sky Atlantic HDCast Salvatore Esposito: Gennaro Genny Savastano Marco D'Amor: Ciro Di Marzio Christiana Dell'Anna: Patricia Santoro Fortunato Serlino: Pietro Savastano Fabio De Caro: Malammore Cristina Donadio: Annalis Scianel Maglio Marco Palvetti: Salvatore Conte Maria Pia Calzone: Immacolata Imma Savastano Gianfranco Gallo: Giuseppe Avitabile Ivana Lotito: Azzurra Avitabile Arturo Muselli: Enzo Villa Synchronization Gennaro Savastano: Jeffrey Vippecht Pietro Savastano : Charles Rettinghaus Ciro Di Marzio: Nicola Devico Mamone Immacolata Savastano: Sabine Arnhold Gomorrha is an Italian television series based on the 2006 novel of the same name by Italian writer Roberto Saviano. Plot Season 1 Pietro Savastano is the boss of one of the most powerful and influential Camorra clans in Naples. Savastano's right-hand man is the ambitious Ciro Di Marzio, one of the most experienced and cold-blooded soldiers in the clan, who is called Immortal after the survivor of the assassination attempt. When Ciro sets fire to the home of the mother of the boss of the rival clan Salvatore Conte, a war breaks out between the two families, during which Conte flees to Spain. Ciro also takes care of pietro Gennaro's immature son to prepare him for the duties and responsibilities of the future boss of the family. Gennaro was hospitalized after a serious motorcycle accident. When Pietro finds out about it, he takes his car and goes to the hospital.
    [Show full text]
  • Lifting the Lid on Italy's Bluefin Tuna Fishery
    Lifting the lid on Italy’s bluefin tuna fishery Assessment of compliance of Italy’s fishing fleets and farms with management rules during the 2008 bluefin tuna fishing season in the Mediterranean Report published by WWF Mediterranean & WWF Italy, October 2008 Summary This WWF-commissioned report, researched and compiled by independent consultancy ATRT, contains the first in-depth analysis of the role of Italy in the bluefin tuna fishery in the Mediterranean. Its findings confirm the widely held view that Italy is among the main culprits in the region for overfishing and violation of the fishery’s management rules. In April 2008 WWF released a report quantifying for the first time the fishing overcapacity of industrial fleets targeting the stock in the Mediterranean1. That study identified Italy as the leader in overcapacity among EU member states, with an estimated catch capacity for the industrial purse seine fleet twice the national quota allocated to it. The study pointed to the likely underreporting of real catches in the last years, coupled with a systematic violation of international management rules and the overshoot of national quotas. To ascertain the performance of the Italian bluefin tuna fishing industry during the crucial 2008 fishing season, the authors of this report have combined a thorough analysis of trade information with extensive field work. The latter has included the monitoring of Italy’s fleet at sea in real time, as well as the field analysis (through aerial surveys) of bluefin tuna biomass caged in every farm based in Italy, Croatia and Malta. This colossal undertaking has generated the most comprehensive picture yet of the role played by Italian interests in the Mediterranean bluefin tuna fishery, including the extent of compliance (or lack thereof) with international management rules agreed by the International Commission for the Conservation of Atlantic Tunas (ICCAT, the body tasked with sustainably managing the fishery) and the EU.
    [Show full text]