Sestri Levante, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Moneglia
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PROVINCIA DI GENOVA Piano Territoriale di Coordinamento Area : 2 - TIGULLIO Ambito : 2.3 - PETRONIO : Sestri Levante, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Moneglia • Analisi : Nell’ambito considerato sono compresi i bacini del T.Gromolo, del T.Petronio e le aree scolanti a mare di Sestri L. Casarza Ligure (PRG approvato con DPGR n.88 del 02.03.88) : non sono presenti gli studi geologici in quanto (Punta Manara, Punta Baffe) e di Moneglia (T. Bisogno, R. S.Lorenzo) l’adozione del piano è avvenuta antecedentemente rispetto alla decorrenza dell’obbligo di predisposizione e di trasmissione degli stessi ex art.31 della L.R. 24/87. Profilo : AREE STORICAMENTE INONDATE Castiglione Chiavarese (PRG adottato con DCC 42 - 19.10.96) : il territorio comunale è connotato dalla netta prevalenza di terreni aventi buone caratteristiche di permeabilità, per fratturazione ed in minor misura per porosità, Sul Torrente Petronio eventi alluvionali del 1948, ’53, ’77 e ’81 loc. S.Pietro di Frascati con crollo di argini, rispetto ad una modesta presenza di formazioni semipermeabili o impermeabili. passerelle e danni zone agricole .Loc. Bargonasco Battilana e Casarza con crollo di argini ,passerelle e danni alle I territori di apprezzabile estensione aventi caratteristiche di semipermeabilità sono collocati nei seguenti territori di zone agricole. Loc. Riva Ponente, Sara e Francolano con danni considerevoli ad abitazioni, zone industriali ed versante : fascia di versante a ridosso del viadotto autostradale (A12) presso C.se Acqua Fredda, costa di San agricole. Pietro di Frascati, versante sinistro del Rio Massaia. Torrente Cacarello eventi alluvionali eventi alluvionali del 1956 e ’81 in località Casarza danni agli argini e ai servizi Le formazioni impermeabili sono invece presenti esclusivamente lungo la fascia dell’alto versante orografico pubblici. sinistro del Petronio, collocata in adiacenza al tracciato della s.s. Aurelia, nel tratto compreso tra la costa di Torrente Gromolo : eventi alluvionali del 1948,’53,’77,’79,’81 in località Pila, Fabbrica e Centro abitato di Sestri Buttiglione e il Monte Salto del Cavallo. Levante con danni considerevoli ad abitazioni, sedi industriali e agricole. Torrente Bisagno : eventi alluvionali del 1977 con crollo di argini e passerelle ,in località a monte dell’abitato di Moneglia. Profilo : AREE INTERESSATE DA MOVIMENTI FRANOSI Il bacino del Petronio non è interessato da estesi movimenti franosi, la maggior parte dei quali avviene al contatto Profilo : AREE INTERESSATE DA RISCHIO IDRAULICO tra le coltri eluvio-colluviali e/o di detrito di falda ed il substrato lapideo, fortemente alterato. I principali fenomeni di instabilità sono legati alla presenza di rocce ofiolitiche, quali basalti (zona di Battilana) e serpentiniti (nei bacini dei Nel bacino del Gromolo le aree soggette a rischio idraulico sono collocate in corrispondenza di tre fasce contigue Rii Rigattaio e Bargonasco), in numero inferiore risultano, invece, i dissesti localizzati in corrispondenza di all’alveo fluviale di modesta estensione sia in termini complessivi sia in termini di profondità dell’area allagabile. formazioni a prevalente componente argillosa. La maggior parte dei dissesti presenta le caratteristiche di “frana Sono collocate nell’alto corso del torrente alle pendici del versante di Montedomenico e nell’area immediatamente per scorrimento”, mentre poco frequenti risultano essere i fenomeni a cinematica rapida. a monte della confluenza con il rivo di Vallescura, mentre nel basso corso l’unica area inondabile è costituita da Le principali frane sono localizzate nel sottobacino del Rio dei Guacci, nella zona di Masso ed in quella di una stretta fascia di territorio posta in sponda sinistra in corrispondenza dell’ansa dovuta alla deviazione Campegli. (deviazione artificiale effettuata nel secolo XVIII) del corso d’acqua a sfociare nella Baia delle Favole. Le aree inondabili presenti nel bacino del Petronio sono localizzate nel tratto indicativamente compreso tra la Per quanto riguarda la distribuzione degli episodi franosi all’interno del bacino del t. Gromolo, si evidenziano confluenza del torrente Bargonasco e del Rio Gavolino con l’asta fluviale principale sino alla foce. Più situazioni diversificate in rapporto alla tipologia della roccia affiorante. Nelle zone in cui prevalgono le litologie di precisamente sono soggette a rischio idraulico : tipo ofiolitico, la tipologia di frana predominante è il “crollo” e il “ribaltamento”, legata principalmente all’intensa - l’area in località Pezze posta alla confluenza tra il Petronio e il Rio Gavolino ; fratturazione della roccia. Dove, invece, affiorano le rocce di tipo sedimentario, sono più frequenti le frane - le aree produttive di Bargonasco e quelle immediatamente a valle di queste su entrambe le sponde del torrente superficiali, per colamento e, seppur in maniera limitata, fenomeni di soliflusso. In alcuni casi, sono state omonimo ; localizzate aree interessate da deformazioni gravitative profonde di versante in corrispondenza, indifferentemente, - l’area di Pian Tangoni in sponda destra nel tratto compreso tra la confluenza del Rio Boschi e la località Costa ; - sia di affioramenti di rocce ofiolitiche che sedimentarie. Gli episodi franosi più significativi sono individuabili presso le aree contigue all’alveo su entrambe le sponde in corrispondenza della confluenza con il Rio Vallegrande ; Campomoneto, S. Vittoria e la zona a sud del M. Bianco. - le aree della piana della Pestella e, in parte, del quartiere della Lavagnina ; - le aree in sponda destra nel tratto compreso tra la linea ferroviaria e il centro urbano di Riva Ponente alle pendici Sono presenti fenomeni di frana attiva in corrispondenza del versante orografico sinistro del T. Bisagno (Moneglia), orientali del M.Pagano, gran parte del centro urbano di Riva Ponente, con netta prevalenza di estensione in nelle località Acquario, Lemeglio, Chiocchiella e Comeglio. sponda destra. Profilo : AREE SUSCETTIBILI AL DISSESTO IDROGEOLOGICO Profilo : AREE PERMEABILI ED IMPERMEABILI Gran parte delle aree ad alta suscettività sono localizzate principalmente nel settore medio-inferiore del bacino del t. Petronio, in cui d’altra parte si incrociano le peggiori condizioni di copertura e drenaggio, il substrato roccioso Nel bacino del Gromolo risulta presente una condizione di buona permeabilità dei terreni estesa per l’intera parte alterato ed in erosione e/o le tipologie di vegetazione aventi la più bassa efficienza biologica. La parte medio-alta apicale del bacino stesso, a monte della frazione di Montedomenico, mentre per la parte inferiore della vallata del bacino è caratterizzata, principalmente, da una suscettività al dissesto molto bassa che diventa bassa nella prevale una condizione di alternanza dei complessi idrogeologici semipermeabili ed impermeabili. Le aree parte inferiore del bacino. permeabili per porosità interessano invece l’ampia piana alluvionale del centro urbano e le aree di fondovalle contigue all’alveo dell’asta fluviale principale e delle aste secondarie (limitatamente al tratto prossimo alla La maggior parte del territorio del bacino del t. Gromolo è caratterizzato da una bassa suscettività al dissesto, confluenza con l’asta primaria). anche se non mancano le zone che presentano forti problematiche dal punto di vista dell’assetto idrogeologico, localizzate principalmente lungo il versante sinistro del bacino e nella zona di testata del corso d’acqua principale. Per il bacino del Petronio viene fatto riferimento alle indagini idrogeologiche contenute nei vigenti strumenti urbanistici comunali : E’ infine presente una condizione di medio-alta e di alta suscettività al dissesto in corrispondenza del versante orografico sinistro del T. Bisagno (Moneglia). DESCRIZIONE FONDATIVA Tema 5.1 – SUOLO – Ambito 2.3 29 PROVINCIA DI GENOVA Piano Territoriale di Coordinamento Sintesi interpretativa : − condizioni di stabilità della costa sabbiosa nei seguenti tratti : − litorale sabbioso di Riva Ponente sino alle aree produttive C.N.R. ; Complessivamente l’ambito è caratterizzato da una condizione di generale stabilità dal punto di vista dell’assetto − litorale sabbioso di Moneglia sino alla foce del T.Bisagno. idrogeologico, anche se non mancano situazioni di criticità di versante puntuali e ben definite. Dal punto di vista idraulico nel bacino del Gromolo non sono presenti situazioni di particolare criticità, anche in ragione della conformazione orografica del territorio, caratterizzata da una incisione valliva piuttosto accentuata, ma soprattutto in ragione della assenza di insediamenti nelle aree potenzialmente soggette a rischio idraulico. Non risultano individuate situazioni di rischio derivanti dalla presenza, nel tratto terminale del corso d’acqua, di tombinature e cementazioni dell’alveo. Per quanto riguarda la distribuzione degli episodi franosi all’interno del medesimo bacino, si evidenziano situazioni diversificate in rapporto alla tipologia della roccia affiorante. Nelle zone in cui prevalgono le litologie di tipo ofiolitico, la tipologia di frana predominante è il “crollo” e il “ribaltamento”, legata principalmente all’intensa fratturazione della roccia. Dove, invece, affiorano le rocce di tipo sedimentario, sono più frequenti le frane superficiali, per colamento e, seppur in maniera limitata, fenomeni di soliflusso. In alcuni casi, sono state localizzate aree interessate da deformazioni gravitative profonde di versante in corrispondenza, indifferentemente, sia di affioramenti di rocce ofiolitiche che sedimentarie.