Ds, Ma È Proprio Così Difficile Stare Insieme? Sano Che Sia Necessario Fermare La Guerra Prima Che Sia Troppo Tardi
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l'Unità + Vhs "Sotto il cielo di Baghdad" € 5,40; ARRETRATI EURO 1,80 € SPEDIZ. IN ABBON. POST. 45\% anno 80 n.95 domenica 6 aprile 2003 euro 0,90 l'Unità + la bandiera della pace 4,50 www.unita.it ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 – FILIALE DI ROMA «Cara mamma, caro papà, vedo cose che non conosco lo Yemen, la Siria o forse vi scrivo da questo Paese e mi domando quale l’Iran?». Lettera di un soldato lontano. Mi guardo intorno, sarà il prossimo obiettivo: americano, 2 aprile Gli ultimi giorni di Baghdad Combattono e bombardano giorno e notte. Gli americani: siamo entrati. Gli iracheni: non è vero Bush festeggia, Saddam minaccia, inizia la fuga dalla capitale, se ne va anche l’ambasciatore russo Diplomazia IL RANDE ONU, RESPIRAZIONE G BOCCA A BOCCA VUOTO Boutros Boutros-Ghali* eguendo da vicino quanto sta Furio Colombo S accadendo nel mondo, mi vie- ne fatto di pensare che l’unilaterali- uerra è sempre», gri- smo possa disgregare le Nazioni Uni- da il Greco di Salo- te. Poi mi dico che è stato Woodrow «G nicco, ebreo scampa- Wilson, un Presidente americano, to per caso allo sterminio, ne La ad insistere perché fosse costituita la Tregua di Primo Levi. Il film di Società delle Nazioni; e sempre un Francesco Rosi ha colto la profe- americano, Franklin D. Roosevelt, è zia di quelle poche parole (e il stato strumentale, a fianco di Win- senso di quel libro che infatti si ston Churchill, all’istituzione delle chiama non “pace” ma Nazioni Unite. Non c’è motivo per- “tregua”) in una scena indimen- ché nei prossimi dieci o vent’anni ticabile. non debba esserci un altro leader Ora che James Woosley ha parla- americano ancora che dia seguito al- to all’Università di California e la missione avviata da Wilson e Roo- ha detto «questa è la quarta guer- sevelt. Ma questo è un punto di vista ra mondiale, e durerà più della Baghdad, una colonna di carri americani alla periferia sud-ovest della capitale irachena Foto di Oleg Popov/Reuters ottimistico. altre», ora che George Bush ha *ex segretario generale dell’Onu annunciato a Tampa, davanti ai fronte del video Maria Novella Oppo Piero Sansonetti suoi soldati che lo acclamano, SEGUE A PAGINA 33 che «il tempo della guerra sarà Cannibalismo di dieci, forse quindici anni», È iniziata e infuria la battaglia di Ba- sappiamo che la terribile profe- e la matematica non è un’opinione, la guerra è un’opinione sbaglia- ghdad. Cioè la battaglia decisiva di que- 12 aprile zia di Mordo Naum, il Greco di S ta, una doppia verità che distrugge ogni verità. E la tv ci dimostra sta guerra. Gli americani, forse, sono a Salonicco, si sta avverando. che le stesse immagini possono dire cose diverse. Fin dal primo giorno un passo dal loro obiettivo: mettere James Woosley è stato capo del- del conflitto, da una parte si è sostenuto che Saddam fosse morto, ferito e fuorigioco Saddam, prendere la città e la Cia e adesso è ministro desi- fuggito. In risposta, lui è apparso varie volte in tv e ogni volta ci sono impossessarsi dell’Iraq. Se riusciranno DIRE BASTA gnato delle Informazioni nel state mostrate triangolazioni della sua faccia per dimostrare che non era a farlo in fretta, poi la partita della rico- progettato governo americano lui. Ogni giorno sono state fatte circolare voci sulla sua fine fisica o struzione la giocheranno da posizioni SI PUÒ del dopo Saddam Hussein. Dun- politica. Ieri l’altro il dittatore è apparso per strada, tra la sua gente, in molto più favorevoli. I loro oppositori que uno che sa di che cosa sta sfida alle voci e alle bombe. La personalizzazione della guerra, nel caso di internazionali - a partire dalla Francia Tom Benetollo parlando. E lui dice, nella secon- Saddam come di Bin Laden, rischia di fare di ogni inquadratura una e dalla Russia - avranno poche carte da da parte della frase appena cita- battaglia vinta o persa. Bin Laden è diventato un bersaglio mobile da giocare. Ieri varie decine di carri armati arà innanzitutto per l’orgoglio del- ta, che «Siria, Iran e mondo isla- spostare dove si vuole, oggi in Iraq, domani chissà. Invece il tentativo di americani sono entrati a Baghdad, han- S la cittadinanza. Il 12 aprile, una mico saranno i prossimi obietti- smaterializzare Saddam non è ancora riuscito né alle comunicazioni di no combattuto contro l’esercito irache- manifestazione nazionale contro la guer- vi di guerra». massa né alle armi americane. Forse è questione di ore, perché i soliti no, hanno fatto molte vittime, secondo ra è una Mission Impossibile? Si dice: la George Bush è il presidente de- strateghi televisivi spiegano che il corpo (vivo o morto) del nemico deve Washington mille, e poi sono usciti di guerra è cominciata e quindi – fallito gli Stati Uniti. essere mostrato, affinché non sopravviva a se stesso in forma di mito. E nuovo e si sono attestati all’aeroporto. l’obiettivo di impedirla — è velleitario pazienza se la telecrazia somiglia sempre più al cannibalismo. pensare di fermarla. Tanto più chieden- SEGUE A PAGINA 35 SEGUE A PAGINA 3 do che tornino in campo la politica, e l’Onu, con un cessate il fuoco. Chi darà retta a questo appello? Daranno retta quelli che soffrono la guerra. Daranno retta le istituzioni internazionali; i gover- ni che hanno espresso responsabilità ed equilibrio; le chiese e tutti quelli che pen- Ds, ma è proprio così difficile stare insieme? sano che sia necessario fermare la guerra prima che sia troppo tardi. A Milano appelli di Amato e Bersani. D’Alema: non è disciplina, è il dovere di ognuno di noi SEGUE A PAGINA 35 MILANO La Convenzione program- matica dei Ds ha approvato ieri al- l’unanimità il “Manifesto per l’Ita- lia” messo a punto da Bruno Tren- NUOVI CASI tin. È stata la conclusione di una gior- nata iniziata fra non poche tensioni, DI SINDROME DELLA SINISTRA dopo l’«altolà» di Fassino al Corren- tone sulle regole, ma via via alleggeri- tasi grazie agli appelli all’unità, di Ber- Umberto Eco sani, Amato, e (in un messaggio) di anti anni fa, quando sono contro i propri amici. Per parla- Vittorio Foa. Ma è stato l’intervento T stato invitato a dire la mia re a favore basta l’ufficio stam- di Massimo D’Alema a dare un chia- opinione come compagno di pa. E così permettetemi di fare ro segno di distensione. Il presidente strada di un partito politico oggi. dei Ds si è soffermato a lungo sui (non erano i Ds, di là da venire, Ho letto il Progetto per l’Italia temi della guerra e della globalizza- e non era neppure il vecchio Pci, presentato dai Ds. Lo sottoscri- zione, ha insistito sul valore dell’uni- dove vigeva ancora il mito del- vo, altrimenti non sarei qui, ma tà sindacale e ha invitato il partito a l’intellettuale organico, era il pic- il mio primo istinto, visto che superare le divisioni avvertendo che colo Psiup le cui varie anime proprio l’altro ieri l’opposizione è in gioco la capacità di essere classe confuse permettevano una certa è riuscita a frantumarsi su tre dirigente. «Nei momenti più signifi- libertà di posizioni) ho esordito mozioni diverse su un problema cativi - ha aggiunto - bisogna avere la dicendo che il primo dovere di così chiaro e limpido come l’op- capacità di convergere anche attraver- un intellettuale, in tali occasio- posizione alla guerra in Iraq, era so forme di autodisciplina». Oggi l’in- ni, non è di parlare contro i ne- di non venire affatto. tervento conclusivo di Piero Fassino. mici del gruppo col quale in qualche modo simpatizza, ma SEGUE A PAGINA 33 ALLE PAGINE 10-12 OGGI GIOCHI a pagina 18, ARTE a pagina 29 e SCIENZE a pagina 31 MERCOLEDÌ NO PROFIT 2 oggi domenica 6 aprile 2003 Robert Fisk WASHINGTON È crollato definitiva- DOHA In giorni di bombardamen- frutta portato dai residenti di Qadisiya le Crollato uno dei palazzi mente il palazzo di Saddam bom- I «top gun» Usa: ti 24 ore su 24, la Marina america- cui abitazioni – che il cielo li aiuti! – si bardato la prima notte, subito do- na inizia a far filtrare alcune testi- trovavano sulla linea del fuoco. BAGHDAD Accanto all’autostrada il blin- di Saddam Hussein po l’inizio della guerra. La notizia è sta diventando difficile monianze dei propri piloti in volo Ma poi un pick up giapponese dipin- dato iracheno bruciava ancora, una nu- certa, secondo Michael Moselev, il sull’Iraq. Cosa vedono, come si to di bianco si è fermato davanti alla mia be di fumo grigio-azzurrognolo si levava generale che dirige la campagna ae- comportano e quanto possono auto. Sulle prime ho pensato che i solda- al di sopra degli alberi sotto i quali aveva rea. Rimane un mistero, quindi, se Saddam sia vivo o morto, ma di sbagliare. «Sta diventando molto difficile», ha dichiarato ai giornali- ti sul retro stessero dormendo avvolti trovato riparo l’equipaggio. Due camion sicuro il suo palazzo non c’è più. Secondo il generale, se il raìs fosse sti il capitano di corvetta John Enfield, a bordo della portaerei nelle coperte. Eppure io avevo aperto il bruciati stavano dall’altra parte della stra- stato quella sera nell'edificio colpito, allora «non sarebbe più tra i «Kitty Hawk», che incrocia nel Golfo. «Vogliamo infliggere i minori finestrino per avere un po’ di refrigerio da. Gli elicotteri americani Apache se ne vivi». Collegatosi in teleconferenza dal suo quartier generale in danni possibili a Baghdad, alle sue infrastrutture.