Calliano “Biglietto da visita” ® Calliano Calliano

La Giunta Comunale

Sindaco: Marco Pompermaier Assessore: Romano Panizza Incarichi: Personale, Bilancio, Incarichi: Cultura, Istruzione, Sport, Finanze, Cantiere comunale, Sanità e Assistenza Affari generali, Patrimonio, Servizi, Recapiti: Cell. 335 8388106 Vigili del Fuoco Volontari E-mail: [email protected] Recapiti: Cell. 338 7057282 E-mail: [email protected]

Vicesindaco: Cristian Marchelli Assessore: Stefano Battisti Incarichi: Urbanistica, Ambiente Incarichi: Ordine pubblico e Sicurezza, Recapiti: Cell. 347 7811376 Viabilità e Trasporti, Arredo urbano e Turismo E-mail: [email protected] Recapiti: Cell. 392 6940216

Assessore: Romeo Carpentari Consigliere con delega: Gabriele Battisti Incarichi: Lavori pubblici Incarichi: Attività economiche Recapiti: Cell. 335 7422143 Recapiti: Cell. 3355292088

Il Sindaco riceve tutti i lunedì o su appuntamento Il Vicesindaco, gli Assessori e il Consigliere con delega ricevono tutti i lunedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00 o su appuntamento

“La Collana di guide dei Paesi del ”. “Biglietto da visita ®” è edita e stampata da Grafiche Dalpiaz srl - 38040 Ravina di Trento (TN) - Via Stella 11/b - Tel. 0461 913545 - www.grafichedalpiaz.com Calliano Calliano

Numeri ed indirizzi utili

Municipio: tel. 0464 834116 - fax 0464 834075 Scuola Materna: tel. 0464 834429 Centralino: tel. 0464 834116 Forze di polizia sovra comunali: tel. 0464 484227 - fax 0464 424748 Comprensorio: tel. 0464 484211 Carabinieri: via Marconi, 10 - tel. 0464 834114 Municipio: tel. 0464 834116 - fax 0464 834075 Carabinieri Pronto Intervento: 112 Biblioteca: tel. 0464 834116 - fax 0464 834075 Vigili del Fuoco: via Garibaldi, 9 - tel. 0464 835511 Farmacia: via Valentini, 15 - tel. 0464 834118 V.V.F. Pronto Intervento: 115 Canonica (padre Mario Pangallo): via Valentini, 15 - tel. 0464 834185 Distretto Socio Sanitario: tel. 0464 834250 Poste Italiane: via Valentini, 15 - tel. 0464 834105 Servizio Socio Assistenziale: , via Pasqui, 10 - tel. 0464 484252 Cassa Rurale Alta Vallagarina: via Valentini, 19 - tel. 0464 387280 Emergenza sanitaria: 118 Scuola Elementare: tel. 0464 834136 Ferrovie Rovereto: tel. 0464 433644 Sanità ed assistenza Distanze La scheda U.S.L. Distretto Sanitario e Ambulatori Medici Località: Abitanti: 1535 via III Novembre, 35 - tel. 0461 834250 da Trento 16 km. - da Rovereto 9 km. Superficie: 10,16 km2 Guardia Medica: tel. 0464 433347 da Folgaria e dalle piste da sci alpino e nordico 10 km. Altitudine: 187 m s.l.m. Assistente Sociale: tel. 0464 834116 dal Lago di Garda 25 km. Cap: 38060 Pronto Soccorso di Rovereto: tel. 0464 433205 Autostrada A22 Modena-Brennero: Festa del Patrono: S. Lorenzo Dott. Tardivo: via III Novembre, 35 - tel. 0464 412522 dal casello Rovereto nord 6 km. Mercato: giovedì mattina Dott.ssa Oradini: via III Novembre, 35 - tel. 0464 835039 dal casello Trento centro 14 km. Prefisso: 0464 Dott.ssa Baisi: via S. Lorenzo, 1 - tel. 0464 834990 Aeroporto: Dott.ssa D’Alessandro: via Valentini - tel. 0464 834618 dall’aeroporto Valerio Catullo di Verona 75 km. Calliano Calliano

pubbliche che verranno iniziate e completate nei pros- Calliano: ieri, oggi e domani simi anni quali la costruzione della nuova Scuola Media (assieme ai comuni di e di ), l’attivazione Nel corso di questi anni l’attuale Amministrazione Comu- dell’Asilo Nido, l’ulteriore allargamento della pavimen- nale di Calliano ha realizzato molte opere pubbliche che tazione pregiata nel centro storico, la sistemazione del hanno trasforma- cimitero e il miglioramento urbanistico attuato, anche, to il paese cercan- mediante la stesura di una puntuale variante al piano re- do di soddisfare le golatore al fine di ottenere un agevole e armonioso recu- esigenze dei citta- pero edilizio dell’intero centro storico. dini e migliorando, di fatto, i servizi alla popolazione. Tra gli interventi passati, citiamo in primo luogo, la pavimentazione pregiata delle principali vie del centro storico, assieme al recupero e al riordino di Piazza Italia e del Monumento dei Caduti, il parcheggio di via De Ga- speri nonché la costruzione della nuova Scuola Materna necessaria per far fronte alla crescita demografica della popolazione dovuta allo sviluppo urbanistico in corso che coinvolgerà, nei prossimi anni, anche tutta la zona nord- est del paese. Sono già in programma e in cantiere delle nuove opere Calliano Calliano

chio e di Castel Beseno a nord , della Rocca di Castel Calliano Pietra a nord est e il fiume Adige a ovest che ne segnano i confini. Sorge sul conoide del Rio Secco, dove il Rio Cavallo conflu- Alle spalle il conoide coltivato a viti, e la piana che condu- isce nel fiume Adige, in una splendida cornice di monta- ce alle campagne di Besenello, furono teatro di eventi e gne e vigneti, lungo la ex strada imperiale che conduce a storiche battaglie Castel Beseno e Castel Pietra, due straordinari complessi Calliano è un antico ed illustre villaggio che faceva ori- medievali che ne delimitano i confini settentrionali. ginariamente parte del comune di Besenello. Il nome di Si giunge a Calliano percorrendo la Strada Statale 12, Calliano compare per la prima volta in un documento del a 17 km da 1212, ma rinvenimenti archeologici hanno dimostrato che Trento, verso l’origine dell’insediamento è ben più antica. sud, passato Mattarello e i Murazzi, a metà stra- da tra Trento e Rovereto, sull’incrocio tra la strada del Brennero Luciano Cofler ITAS CALLIANO e quella che Cell. 348 7040941 Via S. Lorenzo, 9 porta all’Altopiano di Folgaria e Lavarone. Calliano si di- [email protected] 38060 Calliano (TN) Telefono: 0464.834369 stende verso sud , in direzione di Volano, a 186 m. sul Fax: 0464.834587 livello del mare, racchiuso tra le falde del monte Finon- Calliano Calliano

Posizione geografica

Inserita nella Comunità montana “Comprensorio Vallaga- rina”, a sud di Trento, sul versante sinistro della vallaga- rina, alla confluenza del fiume Adige e del rio Cavallo, con- fina con Besenello, Folgaria, Rovereto, Volano, Nomi, gode di una buona posizione rispetto alle grandi reti di traffico: è ubicata all’incrocio di due strade statali, la n 350 di Fol- garia e di Val d’Astico e la n.12 dell’Abetone e del Brenne- ro che, correndo parallelamente al fiume Adige, collega Verona, in Veneto, Trento e Bolzano per poi proseguire

Metti la testa a posto al

Salone fino in Austria. Dista, inoltre, rispettivamente 8 e 9 km dal casello di Rovereto Nord dell’autostrada Brennero-Mo- dena (A22) e dallo scalo ferroviario di riferimento sulla Dario linea Verona-Brennero. L’aeroporto più vicino è quello di Verona a 75 km di distanza, quello di Milano/Linate a 206 A Calliano via Valentini n.9 Km, quello intercontinentale di Milano Malpensa si trova Telefono 339 7490972 a 244 km, l’aeroporto di Venezia a 144 Km. Calliano Calliano

Calliano I (che comprende il paese) L’economia Calliano II (Scanuppia), Calliano III (le Mozzette) e la vecchia frazione di Castel pietra. Il paese è al centro Calliano, secondo paese della Vallagarina per chi viene della “Piana di Calliano”, zona che comprende anche il da Trento, è posto all’imbocco per la valle di Folgaria e sul conoide del Rio Cavallo o Rossbach. Dai documenti territorio comunale di Besenello. Attorno si elevano i conservati in Municipio si desume che i terreni comunali massicci della Vigolana (Scanuppia, Cornetto, Becco sono cosi suddivisi: di Filadonna, 2150m) e del Finonchio (1603m). Incombe sulla vallata il Cengio Rosso, enorme zona franata a cui piedi sorge Castel Pietra e che alcuni studiosi vorrebbero identificare nella famosa “Ruina” descritta da Dante (inf. Canto XII). Il Rio Cavallo taglia il fondovalle per sfociare,

38060 CALLIANO, Trento Via Castel Beseno, 2 Tel. 0464.835505 Fax 0464.835519 [email protected] www.pedrotti-impianti.it Calliano Calliano

a sud del paese, nell’Adige. L’intera zona tra Calliano e rappresenta la principale fonte di reddito per la comuni- Besenello è coltivata a vigneto: da ricordare la varietà tà callianese e annovera un’adeguata rete distributiva e del Merlot, Cabernet, Schiava, Chardonnay, Moscato ed in di servizi qualificati. qualche appezzamento del delicato Marzemino. Un certo dinamismo fa registrare anche il settore seconda- Sono scomparse dalla zona delle coltivazioni di mais e rio che comprende alcune imprese di medie dimensioni. frumento. Resiste la frutticoltura, mentre è ancora diffusa la coltivazione ortofrutticola. Salendo in quota si incontra la flora tipica delle Prealpi con vegetazione spontanea costituita da bosco ceduo (frassino, rovere). Il terziario, stimolato dalla discreta affluenza turistica, Calliano Calliano

do Napoleone costituì il Giudizio governativo di Folgaria Le origini con sede a Calliano. Il Giudizio Distrettuale di Calliano fu incorporato al Giudizio di Rovereto nel 1842. Le fonti storiche testimoniano l’esistenza di Calliano sin Per lungo tempo le comunità di Calliano e di Besenello dal XIII secolo. Anticamente era una frazione del Comune mantennero propri rappresentanti ma un unico consi- di Beseno, parte della Regola maggiore dei Signori del glio comunale con alterne vicende: uniti durante il Regno Castello, il cui territorio includeva, oltre a Calliano, il Ca- d’Italia, divisi durante la restaurazione austriaca e anco- stello, la Pieve, la Gastaldia, e più tardi la Giurisdizione, e ra uniti sotto Mussolini: nel ’29 i due Comuni di Calliano e comprendeva Folgaria, Besenello, Masera, Sottocastello, Besenello presero il nome di Comune di Beseno, con ca- Dietrobeseno, La Pietra e Volano. poluogo Calliano per tornare Comuni Autonomi nel 47,con Lo storico Desiderio Reich nel suo “Notizie storiche del la repubblica. Comune e della Parrocchia di Besenello” riporta che nel XV secolo, Calliano e Besenello formavano un solo Comu- ne, quello di Beseno, benchè ciascuno avesse una Parroc- chia indipendente (Pieve), un proprio co-sindaco e giurati Riparazione veicoli indipendenti. La Vicinia di Calliano, parte indipendente del Comune di Sostituzione Beseno, fu sede della giurisdizione esercitata sui due pa- pneumatici esi dai de Beseno e dai Castelbarco, anche quando, nel Ricarica 1443, il castello fu ceduto a Federico Imperatore d’Austria climatizzatori (1440-1493), e da lui passò nel 1470 ai Trapp, feudatari dei Servizio Principi Vescovi di Trento. Da allora Folgaria non fu più revisioni compresa nella giurisdizione ma la sede restò sempre a Calliano. La situazione restò immutata fino al 1817, quan- Tel. 339 3938315 - CALLIANO - Via Castel Beseno, 5 Calliano Calliano

con un suo molino lun- Il nome di Calliano go il Rossbach quan- do i de Beseno, primi Il nome di Calliano compare la prima volta in un do- feudatari, dominavano cumento del 1212, quando la Pieve e la Gastaldia di sulle terre ai piedi del- Beseno divennero possesso del Vescovo Federico Van- lo storico Dosso. ga, che acquistò dai membri della Famiglia Beseno la Le ipotesi sulle origi- parte restante di Castel Beseno fra le cui pertinenze ni del nome Calliano era compreso il molendinum Calliani, o molino di Cal- sono diverse. Certo i Romani trovarono insediamenti di liano. popolazioni locali. Desiderio Reich sostiene che Callia- Calliano esisteva già come villaggio, (o villa o pagus), no derivi da villa Galliana, un insediamento preromano di origine Gallica (300 a.C.). Tale ipotesi è sostenuta dal rinvenimento di due fibule preromane, quindi dal ritrovamento, nei pressi di Be- senello, di arche, monete e fibule di epoca romana ora conservate al Museo di Trento e, nel ‘700, dal ritrova- mento di edifici e monete di epoca romana, nei pressi di Calliano (località Brusài, verso l’Adige e nei pressi di Castel Beseno) allora custodite presso Casa Martini e, MITTEMPERGHER s.r.l. nel 1857 durante gli scavi effettuati per la costruzione della ferrovia del Brennero, di una cassa romana con Via Castel Beseno, 1 - 38060 Calliano (Trento) iscrizione, ora esposta al Museo di Rovereto. Tel. +39.0464.83.52.10 - Fax +39.0464.83.08.85 e-mail: [email protected] - www.mittempergher.it Il Chiocchetti e storici più recenti fanno risalire il nome di Calliano alla consuetudine della centuriazio- Calliano Calliano

ne romana. Dopo l’insediamento in una regione l’im- peratore o il comandante di una legione procedevano all’assegnazione di terreni denominati praedium o jun- dus, ai soldati più valorosi, come riconoscimento del loro valore. Stemma Le colonie denominate centurie, potevano essere forti- e Gonfalone ficate e rappresentavano i capisaldi della espansione romana, garantendo la difesa delle terre e del sistema del Comune di comunicazione tra gli insediamenti romani e nel Tri- di Calliano dentum, la nostra regione. Il fondo -prediale o emerito- veniva identificato con il - 1987 - nome del rispettivo colono seguito dalla desinenza - anum che ne indica il possesso. Pertanto da Gallio, il fondo diventava Gallianium, cioè proprietà di Gallio; da Aulus, o Avulus, Avolanum, Vola- no, da Savinus o gens saviniana, Savignano, da Licinius o gens Liciniana, Liciana o Lizzana. In occasione del 500 anniversario della famosa Battaglia Altri prediali giunsero nella Vallagarina da Verona di Calliano fra Trentini Tirolesi e Veneziani, il 10 agosto con interessanti ripetizioni (Galliano in Valpolicella 1487, il Comune di Calliano si è voluto dare uno stemma per es.), la gens Agresta colonizzò la Val di Gresta, la nuovo e un Gonfalone. gens Numesia, Nomesino, la gens Cornelia, Comaiano, E’ stato presentato il 19 settembre 1987, vigilia della festa la gens Catia, Cazzano, la gens Prisciana, Pedersano patronale dell’Addolorata, all’Albergo Aquila, davanti alle (Presan in dialetto). Circa 500 prediali furono identifi- autorità e al popolo invitato a conclusione dei festeggia- cati in Trentino e nelle regioni limitrofe. menti della Battaglia di Calliano (1487). Calliano Calliano

no. La zona del Parco Europa dove vengono organizzate Tempo libero e passeggiate le Feste sotto il tendone, offre spazi per la musica e il teatro, un parco giochi per bambini immerso nel verde, il Il Paese di Calliano si trova sullo svincolo tra la statale del campo da calcio utilizzato dalle società sportive, un cam- Brennero e la strada che porta all’Altopiano di Folgaria, po da calcetto ed un campo da tennis, entrambi in erba Lavarone e Luserna dove ad appena 10 Km si trovano le sintetica. piste di sci nordico e di fondo. Calliano è collegato con il sistema delle piste ciclabili del Trentino che offre moltissime possibilità per ciclisti e ci- cloamatori. Stupende passeggiate attraversano la valle. La più carat- teristica è quella che collega Castel Pietra a Castel Bese-

38060 Calliano (TN) Via Garibaldi, 15 Tel. 0464 835025 Fax 0464 835290 Calliano Calliano

fanciullo biondo vestito di verde con cane; a destra, martirio La chiesa di S. Lorenzo di S. Lorenzo). Dietro l’altare marmoreo barocco (le statue di stucco sono del 1897, [Emanuelli?]), appreso alla parete Fu edificata dell’arciduca Sigismondo d’Austria a ricordo absidale in cornice di stucco, un’ottima pala secentesca. della vittoria trentino-tirolese sui Veneziani del 10 agosto Raffigura la gloria di S. Lorenzo e, in primo piano, la batta- (giorno di S. Lorenzo) 1487 e mantenuta fino al 1642 a spese glia di Calliano del 10 agosto 1487: schiere di soldati che si del Governo provinciale di Innsbruck. Il primitivo edificio, affrontano con gli stendardi tirolesi, asburgici e veneziani, passato al Comune, fu ricostruito nel 1724, rimaneggiato cavalieri, un barcone carico di soldati che attraversa l’Adige nel 1803 dopo la rovina assicurato a una catena, Calliano tra muri, il castello di Be- dell’anno precedente e seno in alto con il mastio centrale e il fumo delle cannonate; nel 1822 in neoclassico, a destra il castello della Pietra. Il quadro è stato restaurato restaurato nel 1897 e dopo le due guerre. La facciata, neoclassica, reca sul portale la data del 1822. L’interno è ad • MECCANICO aula a croce latina con • ELETTRAUTO grande cupola centrale • GOMMISTA frescata. Ai lati del pre- • PREREVISIONI • CARICA CLIMA sbiterio due tele sette- centesche del giudizio (sinistra, sopa il “banco 38060 CALLIANO (TN) della Rappresentanza Via Valentini, 30 Comunale”: notare il Tel e Fax 0464 Esterno della parrocchiale di S. Lorenzo di Calliano 834102 Calliano Calliano

nel 1964 da A. Papetti. Presso l’altare di sinistra (dei “conti Martini”, pala di S. Caterina, di G. Craffonara) pietra tombale dei baroni Moll; presso quello di destra (Statua dell’Addolo- rata vestita di seta), pietra tombale dei conti Martini (1650). Il primo altare a sinistra, entrando, sotto la cantoria con l’organo di Mayer (1904), è ligneo, fatto fare nel 1640 da Gia- como Filippo Wetterstetten Trachenstein in onore dei santi Giacomo e Filippo. Fu fatto restaurare nel 1881 da Luigi de Pasqualis e munito di una tela della Madonna di Pompei. La chiesa sorgeva sul lato nord del vecchio agglomerato. Nei suoi pressi fu eretto l’edificio della dogana.

38060 CALLIANO, Trento via Brennero, 30 - Tel. 0464 835518 - Fax 0464 835519 www.pratoverde.tn.it - [email protected]

Interno della porrocchiale di S. Lorenzo di Calliano Calliano Calliano

ta dei conti Moli e poi dei Valentini, con due portali bla-

L’abitato sonati. Il Municipio è ornato da ringhiere di ferro battuto e portali marmorei con cimase. L’interno, piacevolmente Provenendo da Trento lungo la strada statale12 si accede settecentesco, mostra soffitti stuccati e grandi stufe bian- all’abitato dal bivio della Madonna pellegrina . che di Sfruz. Entrando in paese per Via Valentini, antica strada impe- Nell’atrio, il busto bronzeo e la lapide in marmo ricordano riale, e poi strada statale, si notano, nel centro storico, la costruzione dell’acquedotto delle Rozete, presso Guardia le facciate affrescate di alcuni palazzi signorili cinque-set- di Folgaria, e l’impegno dell’insigne benefattore Arminio Va- tecenteschi, notevoli per un paese relativamente piccolo, lentini (Sossass 1963) che, “superando con energia di vo- che ne testimoniano l’antico splendore. lere difficoltà ed ostacoli dotò Calliano sua patria di acqua La presenza di edifici contrastanti evidenzia, oggi come limpida e fresca ristoratrice di salute” (30 luglio 1888). allora, le diverse condizio- ni di vita degli abitanti nei primi secoli della storia del paese: la sontuosità dei pa- lazzi dei nobili e dei proprie- di Dalbosco Michele tari terrieri e le abitazioni PAVIMENTAZIONI IN PORFIDO CIOTTOLI degli artigiani, di mercanti e negozianti e dei filatori di seta. Superata a destra la sta- zione ferroviaria si giunge sulla piazza del Municipio 38060 CALLIANO (TN) - Via G. Marconi, 5 fiancheggiata dalla palizza- tel. 0464 834103 - Cell. 336 899337 Calliano Calliano

La via Valentini sbocca nella piazza centrale, ora chiama- A sud est, verso l’Adige, la ta Piazza Italia, dove si trovano due interessanti edifici: piazza è chiusa da un vec- il neoclassico palazzo Moli (Martini), con duplice loggia chio edificio, la Casa Pom- sovrapposta al portale, e il cinquecentesco Palazzo Wet- permaier (Rosi), con tetto terstetter (Chemini), il cui portale risale al primo rinasci- a un solo spiovente con mento trentino. campaniletto a vela, forse Sulla facciata affrescata che guarda la piazza si notano un antico convento la cui sotto il timpano, un fregio datato 1515; sette medaglioni campana ancora rintocca decorati con figure, alternati a grifoni ed alle insegne dei per le prime comunioni. conti Tirolo; una finestrella gotica e, sopra una grande Da piazza Italia parte la via meridiana, i resti della corona imperiale. 3 novembre, la strada “per Folgaria” e “per Rovereto” che attraversa l’abitato al- largandosi tra corti e an- droni fino alla chiesetta dei santi Fabiano e Sebastiano costruita nel 1480, ma riedificata nel XVIII sec. (1789). Via 3 Novembre Sulla via per Rovereto (via 3 Novembre) si affacciano al- cune medievali: Casa Demartin con portico quattrocente- sco; Casa Menegatti ora albergo Aquila; di fronte l’inse- gna della storica Locanda al Vapore; e Casa Conci. Le case mostrano ancora tracce di antiche battaglie: le palle dell’artiglieria veneziana sulle case Demartin e Ro- spocher; mentre le case Conci e Menegatti portano i se- Calliano Calliano

gni dei fucili Austriaci e delle armate Francesi. dario si recavano a Calliano per La “Cort dei sete pecài” è un cortile circondato da case curare i propri interessi. tradizionali con gronde e ballatoi tipici della tradizione Fino al 1842 Calliano fu sede del lagarina (pontesei). Tribunale, la “Giurisprudenza”, Si racconta che qui una anziana signora, la “Bastiana”, alimentando l’afflusso di visita- raccogliesse dalle strade lo sterco per poi rivenderlo, tori e forestieri che riempivano infatti anticamente lo sterco animale rappresentava una la chiesa e le osterie. risorsa importante nell’economia locale. Il cortile, che Queste si trovavano tutte sulla ospitava ben sette letamai, prese il nome di “cort dei sete strada principale, la Via Impe- pecài”. All’ingresso della corte si osservano pietre con riale (via Valentini) che poi cam- scannellatura dove scorrevano le “portele” di chiusura biò nome e divenne Via Comu- in caso di piena del Rio Ca- vallo. Si accede alla cort da un “LA TABACCHERIA” portico aperto, con un edifi- di Zumiani Chiara cio barocco che fu sede del- le guardie austriache, la ex EDICOLA - TABACCHI Gendarmeria. ARTICOLI REGALO Altre storie raccontano il CARTOLERIA - DOLCIUMI mutare della vita locale e BIGLIETTI DA VISITA della destinazione di alcuni TIMBRI - FOTOCOPIE edifici. I registri parrocchiali annotavano i movimenti dei 38060 CALLIANO - Piazza Italia, 1 “circonvicini” che dal circon- Tel. e Fax 0464 820079 Calliano Calliano

ne, e in seguito Strada canda Al Vapore, e l’osteria postale. Presso alcune Alla Bilancia e nel 1906, con osterie c’era anche il l’arrivo della Ferrovia, aprì cambio dei cavalli per l’osteria Alla Stazione. la posta. La contrada de ‘I port ricorda Di fronte alla “dogana” i tempi in cui la navigazione c’era Al Bue d’oro, che fluviale collegava i vari cen- cambiò il nome in Al tri lungo l’Adige. All’epoca, sole d’oro, poi c’erano il Porto si trovava sull’altra l’osteria Al Grappolo d’uva, e l’osteria Alla Posta. Casa sponda del fiume. Pompermaier in Piazza Italia, e poi l’albergo Aquila, la lo- Il paese era fiorente. Botteghe artigiane offrivano a residenti e visitatori manu- fatti e generi vari. Macellerie, concerie, e botteghe di calzolai e tessitori. Lun- go il Rio Cavallo la corrente alimentava l’attività di seghe- rie, mugnai e fabbroferrai. Calliano resta tuttora il paese dei “sioreti” e dei “gamba- LAGARINA noti”. Così venivano chiamati allora i soldi austriaci ma LAGARINA anche i forestieri e i possidenti, generalmente eleganti. SEDE NOMI Tel. 0464 834141 La gambana (o velada) era infatti l’abito dei signori, come FILIALI CALLIANO Tel. 0464 834121 ricorda scherzosamente la filastrocca dei paesi “ma- VOLANO Tel. 0464 410236 gnabèca da Besenel, magnarane da Naldem, magnavache LIZZANA Tel. 0464 421345 da Olam, e gabanoti da Caliam”. Calliano Calliano

ropa. Nella Vallagarina i contadini si videro traditi anche Emigrazione della gente dalla coltivazione delle viti e dei gelsi per le nuove malattie di Calliano: 1875-1876 delle piante. Quasi 200 persone negli anni 1875-1876 presero loro mal- Dopo il progetto di una nuova chiesa (1856), fortunata- grado la decisione cercare altrove possibilità di sopravvi- mente fallito, riesce difficile pensare a una situazione tan- vere, abbandonando con dolore la propria terra, parenti to gravosa che in Cal- e amici, le proprie consuetudini, ed affrontare un ignoto liano e dovunque nel mondo in Brasile dove speravano su larghi lotti di terra, Trentino e in Tirolo, e concessa dall’Imperatore Pedro II, di costruire un avveni- che fuori, si era venu- re di benessere. 200 persone per un paese che contava ta delineando, situa- in quegli anni 1076 anime, non era poco. Un vuoto vera- zione di miseria, di fame e di mancanze di lavoro pagato per i ceti poveri dei paesi. Le cause sono molte, studiate e discusse, dalle guerre passate IMPIANTI ELETTRICI al mercato indebo- di Dellaidotti e Marcolini s.n.c. lito, sia dall’incapa- 38060 Calliano - Via C. Battisti 25 cità dei Governi, che Tel/Fax 0464 414070 per le calamità del tempo. Molti i fattori Dellaidotti Walter Marcolini Cristian negativi anche in Eu- cell. 339 2184293 cell. 338 2216016 Calliano Calliano

mente pauroso e sconfortante. Arrivarono al porto di Itajaì nel Sud del Brasile e furono indirizzati nell’interno della Provincia di S. Caterina e di Espirito Santo, a dissodare fo- reste vergini. I lotti vennero distribuiti razionalmente nei pressi di Pomperanos, Botuverà, Guabiruba e ad una qua- rantina di chilometri da Blumenau e Brusque già abitati da Tedeschi. Nelle regioni occupate nacquero subito dei centri che nostalgicamente chiamarono Nova Trento, Besenello, Vigolo, Valsugana… Le difficoltà furono enormi nei primi anni. Veri pionieri, ma lavorando forte crearono delle belle Comunità che mantennero usi e costumi, perfino la parlata dialettale dei loro paesi e che tuttora conservano insieme alla religiosità della terra lasciata. Funzioni, processioni, devozione ai Santi delle loro vecchie Parrocchie d’origine, continuano a tener unita questa gente che ora desidera tanto vedere l’Italia. Anche la parrocchia di Besenello diede il suo doloroso contributo. Unitamente, dai due paesi, par- tirono non meno di 500 persone.

Calliano durante le guerre

Le guerre lasciarono sempre segni sensibili e procuraro- no danni ingenti a Calliano, posto sulla statale Brennero- Calliano Calliano

Verona e allo sbocco della Valle del Rio Cavallo che scen- che egli ha davanti a Callia- de da Folgaria. no una posizione inespu- Basti ricordare le varie invasioni delle truppe francesi di gnabile: l’Adige tocca quasi Napoleone dal 1796 al 1801, fino poi al 1813 come ridus- le montagne a picco e for- sero Calliano, le chiese di S. Lorenzo e di S. Sebastiano e il ma una gola che non ha più campanile. Basta leggere Zieger e Brosi nelle loro memo- di 40 tese (quasi 80 metri) rie, basta rileggere il Ten. di larghezza, chiusa da un Col. Filippo Sardigna nelle villaggio, un castello in po- sue “Operazioni militari sizione elevata (Castelpie- nel Trentino: 1796-1797” tra), una buona muraglia per capire perché Callia- che congiunge l’Adige alla no veniva considerato dal montagna e dove egli ha nemico (Napoleone) un piazzato tutta la sua arti- baluardo da temere e da gliera”. debellare. Questo al tempo di Napo- Il nemico austriaco, scri- leone e, press’a poco, al veva Napoleone stesso, tempo della Battaglia di Calliano del 1487 ma la posizione “si è raggruppato davan- strategica rimaneva pure per la Prima e la Seconda Guer- ti a Calliano per coprire ra Mondiale. Trento e dare il tempo al Si spiega cosi il perché, che molti si domandano, dei bom- suo Quartier generale di bardamenti e dell’accanimento della rabbia bellica su un evacuare la città. paese del tutto pacifico. Se è stato colpito tutto il Nel 1802 la chiesa di S. Lorenzo appariva semiscoperchia- giorno, lo si deve al fatto ta e i battesimi si facevano in S. Sebastiano. Calliano Calliano

Si racconta che un ufficiale francese rimasto ferito du- rante la prima battaglia di Calliano fosse trasportato in una casa e curato e che egli, prima di andarsene, lasciasse ai suoi soccorritori un “sacchetto di marenghi d’oro”. Nelle prime ore del 3 novembre 1918 reparti d’assalto italiani che risalivano la Val Lagarina, circondato il pa- ese, catturavano la guanigione au- striaca, uno stato maggiore di setto- re e un gruppo di artiglieria da mon- tagna. Più tardi giungeva da Trento il princi- pe di Lichtenstein plenipotenziario del comando su- premo austriaco il quale veniva fatto ta. Durante l’ultima guerra mondiale il paese fu bom- proseguire benda- bardato 153 volte dagli aerei alleati e il 70 per cento to al comando del delle sue case furono distrutte. Anche la chiesa fu gra- 29° Corpo d’Arma- vemente danneggiata. Calliano Calliano

La Storia

Rinvenimenti preistorici e archeologici di una certa im- portanza (ripostiglio di bronzi della prima età del ferro al Benvenuti, resti murari, oggetti e molte monete romane ecc. al Brusal dove la tradizione pone il primitivo paese andato distrutto da un incendio), dimostrano l’antichità del luogo quale cen- tro abitato, posto all’incrocio di strade importanti e in cor- rispondenza della chiusa dell’Adige, nel taglie. La più celebre di tutte fu quella combattuta il 10 Medioevo presidiata agosto 1487 tra l’esercito veneto comandato dal capitano da una considere- di ventura Roberto di Sanseverino e due sparute colonne vole concentrazione trentine guidate da Kappler e da Pietrapiana. L’una per fortificata: castelli di la via del piano (pattuglie veneziane si erano spinte fino Beseno, Pietra, Nomi all’Acquaviva) l’altra per la via del monte piombarono sul e Barco e rispettivi mastodontico esercito veneto, che stava predisponendosi “Murazzi”. per marciare verso Trento, cogliendo di sorpresa e met- Fu perciò punto stra- tendolo in rotta. Nella battaglia perì affogando nell’Adige tegico medioatesino, lo stesso Sanseverino. Circa 6000 Veneti (in gran parte teatro di aspre bat- mercenari) perirono o furono catturati. Calliano Calliano

Nel 1796 i luoghi furono teatro della prima scaramuciando dalla arte di S. Michele, e Cembra. invasione napoleonica del Trentino e del- Li 4 novembre furono dalli Austriaci attaccati in la conseguente ritirata. Cadine essendo venuti dal per Mol- Da una cronaca manoscritta inedita veno, e li francesi bruciarono il Ponte di S. del Libro dei battezzati di Cavèdine Loenzo; nel istesso giorno furono attaccati (1770-1815) sotto il 2 novembre dalla parte di Cembra con l’istesso felice 1796 si apprende: “Li francesi con successo. Nel giorno poi cinque slogiaro- una collana venendo dalla Giudicar- no da Trento, e vi entrarono li Austriaci la, e passando da Ballino venero il circa l’istessa ora che vi entrarono li fran- di 3 settembre 1796 ad accampar- cesi li 5 settembre; furono dalli Austriaci si nella campagna fra Arco e Riva. inseguiti e fra Besenello e Calliano si bat- Il giorno dopo andarono per Mori terono per due giorni continui. a Rovereto, e nel istesso tempo Li 6 sono stati anche slogiati da Riva e Tor- venne un’altra collana dalla par- bole, e la notte del 7 novembre e l’8 novem- te di Verona, et attacò li Austriaci bre li francesi sono stati costretti dopo apostati a Marco ed andarono per molta perdita di uomini e canoni e bagalli Val Lagarina tutte e due le armate a ritirarsi fuori dai confini del Tirollo… “ unite sotto la condotta del Gene- Nel gennaio 1801 un reparto austriaco rale Napoleone Bonaparte; quin- comandato dal gen. Laudon tenne testa ai di il di 5 li francesi arrivarono in Francesi riuscendo abilmente a sganciar- Trento di mattina, e costrinsero li si. Austriaci a ritrarsi fino sopra La- Altro combattimento si svolse il 26 ottobre vis. Mantenero l’istessa posizione 1813 tra i Francesi di Giflenga e gli Austria- per lo spacio di due Mesi sempre ci del Fenner. Calliano Calliano

Ne cadde una alla fine di aprile sul Prima Guerra campanile, la quale forò la cupo- Mondiale 1914-1918 la, spezzò una trave di sostegno e fece cadere una campana sull’im- Venne poi la Prima Guerra Mon- palcatura, senza peraltro scop- diale. Nel 1914 la leva in mas- piare. Un’altra bomba cadde sulla sa chiamò tutti gli uomini alla canonica rompendo l’ala del tetto. guerra. Il curato don Giuseppe La situazione durò così fino al no- Menapace tenne un diario dove vembre 1918. Don Menapace nel ricordava le scene strazianti 1916 scriveva: “Il paese s’affolla di quei giorni: “1° agosto 1914, ogni giorno più di soldati; si sta- giorno infausto di lutto genera- bilisce qui il Comando dell’Ottava le! Scoppia la Gerra europea, e Divisione (che faceva parte dell’XI sono chiamati i giovani nostri Armata). Prima domenica di Qua- e gli uomini sotto le armi. La resima: viene occupata la chiesa sera alla stazione partono: sono (da 150 soldati): i banchi sono oltre duecento..” Nella chiesa si ammonticchiati sul presbiterio e tenne un triduo di preghiere e prendono quartiere 800 soldati”. anche gli scolari furono distri- Vennero rovinati due altari, la buiti per ogni ora dell’adorazio- balaustra e parecchi banchi. ne. Nell’aprile del 1915 piomba- Venne requisito l’Asilo, e poi il rono in paese le prime granate 17 ottobre 1917 anche tre cam- del Monte Zugna, e poi le bombe pane di S.Lorenzo e l’unica di degli aeroplani, specie la notte, S.Sebastiano. Calliano Calliano

giubilo del popolo, come la riproducono le fotografie. Fra il

Seconda Guerra Mondiale. 1939-1945 7 e l’8 marzo 1945 venne colpito S. Sebastiano. Le incursio- ni si susseguivano interminabilmente. Più tremenda e catastrofica per il paese di Calliano fu la Erano aerei appartenenti alla XII Forza Armata americana Seconda Guerra Mondiale, scoppiata appena 20 anni dopo che generalmente partivano dalla Corsica, arrivavano a la Prima. I giorni più terribili e indimenticabili iniziarono col Levanti e Pontremoli, passavano sopra Reggio Emilia, Ser- primo bombardamento del 4 novembre 1944, alle ore 12.20 mide, Lingo, Chiappano, Rotzo in quel d’Asiago, e obbiettivo di un sabato, quando nessuno se l’aspettava e tutti erano a Calliano dove lasciavano cadere il loro carico di morte. Le tavola per il pranzo. Il parroco don Artidoro Moser, e Luigia bombe distrussero, o resero inabitabili il 70/75 per cento Visintainer, sorella di Eugenio Leopoldo, ex curato, defunto, delle case, ne caddero a Castelpietra ferendo delle perso- tennero un accurato diario dei 100 e più bombardamenti ne, e molte nelle campagne di qui e di Besenello. su questo strategico paese. E’ un piccolo centro che però ha 3 ponti e una ferrovia, un cielo relativamente aperto ed è alle porte di Trento. Quel giorno vennero sganciate in due ondate, 42 bombe che colpirono il ponte della ferrovia e le campagne adiacenti. Qui non posso che accennare allo sgomento e al panico che colsero la popolazione. La dome- nica 5 novembre la gente cominciò a sfollare rifugiandosi a Besenello, a Dietrobeseno, a Mezzomonte, alla Guardia e in Folgaria; qualche famiglia anche ad Aldeno. Per grazia di Dio nessun morto. Era voce comune, nota don Artidoro “la Madonna ci ha salvati”. Anche la Statua dell’Addolorata fu subito portata nella chiesetta di Dietrobeseno e fece ri- torno solo l’anno dopo per la sua Festa di settembre, con Calliano Calliano

nezia e il Principato vescovile di Trento e poi fra quest’ul-

Castel Pietra timo ed i territori tirolesi italiani. Ma ancora prima, la Pietra era come un imprevedibile baluardo esterno alla Ai piedi di Castel Beseno, al di là del rio Cavallo, sorge città di Trento per chi veniva da sud. Allora l’Adige com- Castel Pietra. E’ costruito su enormi massi di frana caduti piva qui una vasta ansa che lambiva la rovina del Cengio dal sovrastante Cengio Rosso che nel corso dei secoli ha Rosso, attraversava la valle toccando Chiusole, altro note- messo in pericolo il comples- vole posto fortificato. so dei fabbricati con le sue Un muro merlato, det- piogge di sassi. to il Murazzo, scendeva Il Castello, visto da lontano, dalla cortina esterna quasi si confonde con la natu- del castello soprastan- ra circostante, fatta di massi te fin in riva all’Adige. caduti dalla montagna arida La “strada Imperiale” e brulla ma di una suggestio- era costretta a pas- ne unica. Il nucleo romanico sare tra due baluardi sta in alto, sulla cuspide del- muniti di porta ferra- la roccia, ed avvolge la pietra ta che di notte veniva che ne costituisce la colonna chiusa. La traccia del vertebrale. muro è ancora ravvi- L’importanza storica di Ca- sabile nella boscaglia. stel Pietra è dovuta alla sua Il maso Pietra, m 194, posizione strategica che ha a monte dell’attuale segnato per molti anni il con- statale, conserva talu- fine fra la Repubblica di Ve- ni elementi della forti- Calliano Calliano

ficazione e i cardini di uno dei battenti. Sulla facciata ver- so sud (Rovereto) sono dipinte a fresco (XVII sec.) l’aquila degli Asburgo e quella dei da Tirolo. Il luogo formava, infatti, dopo il 1509, il confine, tra il territorio tirolese di Rovereto (a sud) e quello vescovile di Trento (a nord). La porta del Murazzo della Pietra fu varcata da tutti i gran- di viaggiatori del Medioevo alla sottensione della vecchia strada con l’attuale. Tra gli altri, Francesco Petrarca nella primavera del 1362 come si rileva dall’epistola dedicata a Guglielmo da Pastrengo; Giovanni Boccaccio nei primi mesi del 1352 allorchè si recò a castel Tirolo da Lodovico di Brandeburgo quale ambasciatore della Repubblica fio- rentina; Niccolò Macchiavielli, M. E. Montagne, J.W. Goethe, H. Heine ecc. Il 30 maggio 1508, il Macchiavelli scrive da Trento (“Legazioni all’Imperatore, XIII”): “La Pietra è una rocca posta alle radici di una montagna in sulla mano drit- ta a chi viene da Rovereto a qui [Trento]. Da detta rocca pure fatta da M. Mariani (1673) mentre lo storico Carlo si diparte un muro lungo qualche balestrata, assai forte, Botta, narrando la battaglia del 4 settembre 1796, cosi che va infino all’Adice, e nel mezzo di detto muro è una annota: “Solo passo a la terra di Calliano a chi viene da porta, per dar la via a chi passa. E’ difficile e pericoloso sotto è una stretta forra, che è serrata a destra da monti campeggiare Trento senza guadagnare detto passo”. Una inaccessibili, a sinistra dall’Adige(. . .). Serra il passo un realistica descrizione del Castello, “fortezza Inespugnabi- grosso muro merlato che rende assai facile la difesa”. le”, dell’Adige e della grande frana (un franamento che Battaglie campali si svolsero attorno alla Pietra, specie mise in serio pericolo il castello si verificò nel 1506) è nei secoli XV e XVI, quando la Repubblica di Venezia, ve- Calliano Calliano

nuta praticamente in possesso della Val Lagarina con il fortezza reca ancora i segni delle artiglierie. testamento di Azione di Castelbarco, cercava di estende- Il compito della Pietra fu sempre quello di forte e non re il suo dominio verso Trento Fieramente avversata dalle ebbe mai una vera giurisdizione; come tale venne con- truppe del Principato e austriache. siderato dai signori di Beseno che lo cedettero nel 1303 Nei primi tempi dell’Alleanza con i Castelbarco, signori di ai Castelbarco. Il castello (in uno dei vecchi fabbricati di quasi tutti i castelli della valle, i Veneziani poterono man- servizio che sorgevano a lato della “via imperiale”, locale tenere una guarnigione anche a Castel Pietra (1413) ma, caratteristico) dipendeva già nel XIII sec. dal vicino castel- in seguito esso fu da Marcabruno concesso (1446-1451) lo di Beseno del quale era una specie di antemurale sulla all’arciduca Sigismondo a titolo di pegno per la pigione importante strada atesina di traffico internazionale. Fu annua di 550 ducati. Da allora invano i Veneziani cerca- feudo vescovile dei da Beseno che lo custodivano a mezzo rono di rimettere piede nella fortezza, punto chiave per di un capitano. Nel 1303 fu acquistato, assieme al castel- il traffico verso Trento. Memorabili assedi furono quelli lo maggiore, da Guglielmo Castelbarco “il Grande” che lo del maggio 1413 e del 25 luglio 1487 che preludeva alla disfatta del 10 agosto a Calliano con la morte di Roberto Sanseverino caduto nel fiume Adige con gran parte dei suoi. Altro assedio famoso fu quello del Sabato Santo del 1508 quando il generale veneto Giovanni Battista Carac- ciolo, sceso da Folgaria, assalì i Tedeschi accampati pres- so Calliano mente stavano assisi attorno a laute mense. Alla pietra si era asserragliato Federico di Brandeburgo, inseguito dalle truppe del generale veneto Giorgio Emo. L’ultima battaglia in grande stile di cui la roccia fu prota- gonista, risale all’autunno del 1796 quando aspramente si combattè fra Austriaci e Francesi. Qualche muro della Calliano Calliano

rifortificò (la porta con saracinesca della bastia antica Dal 1502 al 1652, dopo che fu in possesso di Baldassare sembra opera castrobarcense; nel 1322 sono nominati i Liechtenstein (1468), di Antonio de Caballis di Verona che muri e il fosso della Pietra). per l’occasione mutò il nome di Ross (1482), della Società Nel primo quindicennio del XV sec., ai tempi cioè dell’al- Paumgarner (1498), di Massimiliano I che lo acquistò per leanza veneto-castrobarcense, la rocca era presidiata da 11000 fiorini del Reno (1502), fu degli arciduchi d’Austria. un distaccamento Nel 1653 era entrato in possesso del castello Antonio Gi- veneziano. Nel 1433 rardi capitano di Trento che lo vendette per 23.600 ragne- Marcabruno di Ca- si, il 14 marzo di quattro anni dopo, ad un Fedrigazzi di stelbarco la cedet- Nomi. In seguito il castello gli venne confiscato ed andò al te a Sigismondo barone Giovanni Andrea Giovanelli, signore di Telvana. Nel duca d’Austria. 1738 fu acquistato dai baroni Cresseri di Breitenstein. Esintasi con Mar- La sua visita è assai interessante: sulla torre-castello cabruno, la linea (castello vecchio) si notano i resti di un grande affresco, di Castelbarco di molto deperito (figura con stendardo) raffigurante, cre- Beseno, il castello desi, il Sanseverino, il generale veneto sconfitto nella bat- tornò al vescovo taglia del 10 agosto 1487. Nell’interno sono conservate di Trento che lo alcune notevoli testimonianze medievali: la scala di legno diede in feudo ai che sale al coronamento, il forno da pane, il mulino, il Liechtenstein che trabocchetto, la cisterna, soffitti lignei, passaggi segreti. provvidero all’in- La sala del giudizio, austero ambiente gotico illuminato grandimento del da finestre a croce guelfa e dal soffitto ligneo, accoglie complesso fortifi- un ciclo di affreschi della corrente gotica internazionale cato con l’erezione scoperti nel 1926 sotto 18 cm di intonaco. Nella nicchia del palazzo gotico. detta del trono del giudice, a volta a crociera, lo stemma Calliano Calliano

Trapp, il giudizio di Salomone, Salomone e Saba e orna- ti. Sulla parete della porta gotica (est): caccia al cervo, l’uomo in gabbia con dama, dipinto allegorico sembra a carattere erotico; sulla parete a sud, paggio biondo con spada, lotta con l’orso, e ritratto capovolto (autoritratto dell’ignoto autore?), donna in groppa a un uomo; donna con scudi. Negli sguanci delle finestre, il suonatore di liu- to e la suonatrice di cetra. La porta gotica si apre sulla sala dei trabocchetti. La porta sud, invece, sullo spalto della roccia, verso il cortile. Continuando per la scala a chiocciola si sale al terzo piano: nel palazzo gotico c’è la grande sala a soffitto ligneo con la prigione. Dal salone si entra nel cuore del castello romantico attraverso una porta di pietra con gli apprestamenti per la saracinesca (appartamento delle signore). Al quarto piano, fortemente castellano, le porte Tra le leggende che avvolgono il castello, sopravvivono romaniche immettono su cinque stanze della residenza quella che allude a un passaggio segreto con castel Bese- con caminetti e pesanti soffitti gotici. Dalle finestrelle al no, quella della stanza del tesoro, e del trabocchetto dei piano sesto, grande visione sulla Valle Lagarina dal Bal- condannati. do a Trento. L’edificio ha subito lesioni nei terremoti del 6 maggio – 15 settembre 1976. Nel palazzotto tutt’ora Per visitare il castello: abitato (castello nuovo stemma Cresseri), vi sono alcu- Castel Pietra è di proprietà privata ed è possibile visi- ne buone tele. Il ballatoio dinanzi alla cappella (1728) è tarlo previo accordo con i proprietari telefonando allo sostenuto da una secolare robinia. Giardino “all’Italiana”. 0464 835044. Calliano Calliano MANIFESTAZIONI

Ogni 4° sabato del mese Mercatino delle Pulci Centro Storico

2 maggio 2009 Arcere Nero Castel Beseno

Maggio 2009 Calliano in festa Parco Europa

5 luglio 2009 Che autei putei Centro Storico

Dal 27 luglio al 1° agosto 2009 La disfida delle vie Parco Europa

10 agosto 2009 Anguriata di S. Lorenzo Piazza Italia

6 settembre 2009 Magnalonga Calliano - Volano - Besenello

19 e 20 settembre 2009 Sagra dell’Addolorata Centro Storico Calliano Calliano Calliano Calliano

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