Testimonianza Eugenio Mazzucchetti

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Testimonianza Eugenio Mazzucchetti Eugenio Mazzucchetti DANANE Diario somalo 31 Ottobre 1935 – 23 Giugno 1941 Trascrizione del manoscritto originale a cura di Guido Votano Aprile 2002 - Prima stesura - Diritti riservati - 39 - Altrimenti se fosse stato un misero mortale lo avrebbero senz'altro fatto imbarcare per il ritorno quando è giunto qui. *5 Agosto Mogadiscio La mia destinazione a Danane pare assicurata. Bisesti ha formalmente promesso a Berturatti il comando dell'istituendo distretto-deposito o il comando del Dep. Territoriale avendo il T.Col. Locanti, promosso colonnello, lasciato il posto. Così anche il pericolo Berturatti è scomparso! *8 Agosto Mogadiscio Pare sempre più certa la destinazione per me a Danane. Uno di questi giorni andrò sul posto a vedere il campo per averne un'idea. Ne sono molto contento, ma quanti patemi d'animo, quante brutte ore si passano qui! A casa non ne hanno un'idea e me ne guardo bene dal scriverne. *15 Agosto Mogadiscio Sono stato a Danane col Ten. dei CC.RR. Acampora che ha comandato il campo per oltre sei mesi e Scianò. Ci siamo giunti in due ore con un'Ardita del Comando. La strada passa per l'8 Km, l'Autocentro militare e prosegue lungo la costa sino a Gesira dove sono già stato una volta con l'Ing. Manfredi, poi s'interna allontanandosi dalla costa qualche po'. Si attraversano varie praterie fra la boscaglia sulla duna e la spiaggia divise o meglio separate dalla boscaglia da dune sabbiose. In certi punti si attraversano paesaggi addirittura danteschi. Dopo circa un'ora e tre quarti si giunge a Danane che si presenta bene vista dalla duna. La pista è alle volte molto sabbiosa e si arrischia di insabbiarsi ad ogni passo o meglio giro di ruota. Giunti in paese si entra nel cortile di una ridotta o di quella che un tempo fu la ridotta di Danane e che ora si è trasformata in piazza del paesotto. I locali della ridotta sono affittati a degli indigeni che vi hanno installato i loro Ducan. Il campo mi viene mostrato dal Capitano Grasso. Come mi era stato detto sono tre campi uomini ed uno donne circondati da mura alte almeno 4 metri. Gli uomini sono intasati in tukul cadenti e le donne in tendoni Leonardo da Vinci stracciate e rotte dal vento. Molte donne stanno persino nelle camere d'aria delle tende buttate a terra su delle stuoie marce. Uomini e donne sono poi luridi e stracciati e lasciati nella completa inazione tutto il giorno. Un gruppo di questi disgraziati va alla mattina a prendere la legna in boscaglia. Legna che serve a cucinare il rancio. Appena entrato nel campo uomini mi si è presentata la scena di un cadavere nudo e scheletrico legato come un baccalà che stavano lavando per poi seppellirlo! Le donne e qualche uomo mi si sono fatti incontro mostrandomi delle pagnotte coll'interno verde come del gorgonzola. Altri mi dicono che non possono mangiare il rancio perché danno sempre riso e cattivo. Ci sarà molto daffare qui! Speriamo venga presto l'ordine di trasferimento, in modo che possa mettermi all'opera. *16 Agosto Mogadiscio E’ venuto finalmente l'ordine di trasferimento a Danane. Incomincio oggi a dare le consegne al "caro" Boldoni in modo che me ne possa andare al più presto da qui. Sono veramente felice mi secca solamente di lasciare il posto a Boldoni e che lui sia riuscito a scalzarmi. Diario Somalo di Eugenio Mazzucchetti trascrizione a cura di Guido Votano diritti riservati - 40 - *20 Agosto Mogadiscio Ho passato questi giorni a dare le consegne a Boldoni e a preparare la mia roba per la partenza. Domani mattina alle 8 partirò per Danane. Sono stati messi a mia disposizione un autocarro ed il furgoncino del campo per caricare le casse e quei pochi mobili di mia proprietà. In cima a tutto la gabbietta di Barabik la mia scimmietta. Lascio senza rimpianti il comando e l'ufficio M. e AA.VV. Non si stava più bene come ai tempi del C.do delle F.A. quando avevamo Olearo come C. di S.M. ed eravamo così bene affiatati che era un piacere venire in ufficio. Dopo la venuta di Boldoni l'ambiente è peggiorato e non si viveva più fra il contegno antipatico di Boldoni, i nervi di Bisesti e la continua paura del siluro del Generale. A Danane sarò signore ed ho un programma di lavoro che mi terrà molto occupato. Voglio trasformare completamente il campo e dargli un'impronta mia personale. Si inizia così un nuovo periodo della mia vita, che spero duri a lungo e mi dia delle soddisfazioni. *21 Agosto Danane. Sono qui giunto col camion alle ore 10 circa a 1/2 strada mi è venuto incontro il Capitano Grasso a darmi il benvenuto. Ho scaricato la mia roba e mi sono installato in due camere. Grasso abita in un padiglione dal quale lo farò sloggiare per impiantarci la mensa per conto nostro. Ora gli ufficiali convivevano alla mensa dei CC.RR. e si facevano mandare i pasti alla palazzina, in modo che tutto arriva freddo e pieno di sabbia. Grasso passerà nella camera ora adibita a sala da pranzo. Il dottore Nisti che ora prende i pasti da solo conviverà alla mensa comune. Saremo così in quattro. Si spenderà meno e si starà meglio. Veramente ora coi CC.RR. si mangia discretamente bene e si spende poco, ma vi sono gli inconvenienti già detti che bisogna eliminare. Il mio arrivo al campo ha coinciso con un miglioramento del pane. Sono stato a Mogadiscio alla Sussistenza e mi sono raccomandato al T. Col. Catalano di non adoperare farina avariata. Ciò ha fatto buona impressione al campo e comincio così bene. Ho passato la giornata a mettermi al corrente ed a prendere visione dei miei nuovi compiti. Domani assumerò il Comando. *22 Agosto Danane. Ho assunto il Comando del Campo. Ho visto tutto ed ho avuto la conferma che molto vi è da fare e lo farò. *23 Agosto Danane. Ho visitato minuziosamente il campo per quanto riguarda specificamente gli alloggi e gli impianti sanitari. Bisogna sostituire i tukul e le tende con costruzioni stabili possibilmente in muratura impiegando la pietra locale e dei mattoni. Ho deciso la costruzione di una fornace mattoni e tegole per la copertura. Chiederò al Ten. Scalabrini dei fornaciai, dei muratori, dei falegnami e dei fabbri che mi istruiscano delle maestranze fra i confinati. Poi attrezzi ed utensili. Per ora ho già fatto fare delle forme di mattoni in legno da un falegname o quasi abissino che sta lavorando alla costruzione delle baracche per il campo Zaptiè. Roba pietosa in legname delle cassette gallette e coperte colle lamiere delle cassette stesse. Ho cambiato in tutti i campi i capocampo principali nella persona di certo Asfai già capitano pilota aviatore del Negus. Ho fatto spianare il campo donne perché prevedo che colle pioggie si formino sotto le tende delle pozze d'acqua. Decido di fare Diario Somalo di Eugenio Mazzucchetti trascrizione a cura di Guido Votano diritti riservati - 41 - confezionare il rancio per le donne dalle donne stesse. Non è giusto che gli uomini cucinino per le donne! Ho scelto una capocucina e 14 cuoche. Ho assistito parzialmente all'appello serale (la conta) per rendermi conto di come funziona. Dispongo come pulizia generale nei campi una raccolta di pietre che vi sono sparse specialmente nel campo donne. Ho scritto richiedendo del materiale agli AA.CC. Ho visitato pure il 4° e 5° campo sulla duna ove sono ricoverati sotto delle tende mimetiche circa 800 individui fra i quali molti preti copti. Anche qui bisognerà costruire baracche o case in pietra e mattoni. Alla sera vado a letto stanco ma soddisfatto della mia prima giornata. *24 Agosto Danane Ho fatto la nota degli utensili da falegname e da fabbro che occorrono per impiantare i due laboratori. Ho scritto a Senta della Direz. Art. per farmi dare del legname proveniente da cassette da munizioni sfasciate per averne disponibili per i vari lavori e per farmi fare dal Magg. Cardone del Genio delle forme da mattoni. Uno dei primi lavori sarà la costruzione di un ambulatorio ed infermeria uomini. Così pure dicasi per le donne per quanto riguarda un'infermeria lungo il muro fronte duna e di una cucina nell'angolo adiacente il muro predetto. Vi sarà il problema della copertura ma lo risolverò in un modo o in un altro. Tra le donne ve ne sono di molto carine con bei visetti e molta grazia. Peccato che siano tabù per ordine del generale. Ho però la netta impressione che i Car. si arrangino! *27 Agosto Danane Ho lavorato molto in questi giorni. Ho tracciato il programma dei futuri lavori di sistemazione del campo. Ho fatto recingere di filo spinato i due cimiteri Ahmara esistenti e scelto il luogo per uno nuovo. Quelli vecchi sono proprio siti sopra il nuovo pozzo scavato ai piedi della duna. Oggi sono stato a Mogadiscio ed ho parlato col Segretario Generale Comm. Lanero Medici e col Comm. Scandura, direttore AA.CC. dal quale dipende il campo. Ho fatto presente i vari inconvenienti specialmente per gli impianti igienici che mancano completamente. Ho parlato con l'Ing. capo delle OO.PP. per il tracciato della strada M.-D. che deve essere negli archivi. Lo riesumino ed io costruirò la strada. Manderà pure un Ing. per i rilievi ed i controlli necessari. I lavori si faranno a cottimo; il campo darà la mano d'opera necessaria. Ho fatto ritirare dell'altro legname di ricupero alla Direzione Art. Questa sera dopo mensa eravamo seduti in vista del mare, quando abbiamo notato una luce strana, verdastra proprio in margine all'acqua.
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