n. 35 - 27 aprile 2009

Porsche Panamera

Ma questo chi lo ferma? GP Bahrain Per la terza volta sul gradino più alto del podio Button è sempre più l’uomo da battere. Trulli illude in prova Vettel si conferma al top La foto della settimana

Il rally nella Pampa I ragazzi aspettano i big del Mondiale, poco lontano l’Asado è già in cottura

2 Registrazione al tribunale Civile di Bologna con il numero 4/06 del 30/04/2003

Direttore responsabile: Massimo Costa ([email protected])

Redazione: Stefano Semeraro Marco Minghetti Marco Cortesi

Collaborano

Velocità: Carlo Baffi Leopoldo Canetoli Antonio Caruccio Marco Cortesi Valerio Faccini Alfredo Filippone Alessio Morgese Francesco Satta

Produzione: Nicola Desiderio Marco Marelli

Fotografie: Photo4 Actualfoto Photo Pellegrini MorAle

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3 GP Bahrain - Il commento

Dopo la vittoria-sorpresa ottenuta a Melbourne e il successo a metà dopo monsone malese, ha colto nel deserto del Bahrain una vittoria netta

4 Lo strano caso di

Jenson ButtonHa dominato sul circuito cittadino di Melbourne. E’ emerso vin- citore nella pioggia dirompente di Sepang. Ha grintosamente conquistato il primo posto e il successo finale in mezzo all’afa di Al Sakhir. Jenson Button non teme nulla. Gli manca di vin- cere sul ghiaccio, in mezzo alla nebbia, su un circuito ovale, poi le ha provate tutte. E con lui la Brawn BGP001, una mono- posto che si adatta con facilità ad ogni condizione climatica, ad ogni tipologia di pista. Non può essere solo merito del dif- fusore. La BGP001 è una gran monoposto e Button si sta rive- lando un gran pilota. Si può vincere per caso un Gran Premio, come gli accadde a Budapest nel 2007, ma non questi ultimi tre. E in un solo mese, davanti a situazioni così diverse. Non va inoltre dimenticata anche la bella corsa di Shanghai, sotto l’acqua costante, nella quale Button ha usato molto il cervel- u segue a pag 6

5 GP Bahrain - Il commento

lo oltre che il piede raccogliendo un bellissi- mo terzo posto. Gli inglesi dicono che il rischio mai così concreto, vissuto lo scorso novem- bre, di rimanere definitivamente fuori dalla F.1, lo ha cambiato dentro. E che la nuova avventura della Brawn, lo ha come improvvi- samente ringiovanito e rinvigorito. Prima qua- si si trascinava, si accontentava, si concede- va delle pause. Con la Brawn si è sentito la punta di diamante di un nuovo progetto nel quale il suo contributo era determinante per la sopravvivenza di tutto il team. Stimoli nuo- vi insomma, che hanno fatto scattare qualco- sa nella testa del ben Jenson. Aggiungiamo- ci una monoposto che è praticamente perfet- ta e il gioco è fatto. Che sia Button a fare la differenza ce lo dicono le prestazioni di . Come accadeva in Ferra- ri, con il solo brasiliano e senza Michael Schu- macher, il team del Cavallino sarebbe mai sta- to dominatore per cinque mondiali consecu- tivi? La McLaren avrebbe mai vinto i mondia- li del 1998 e 1999 senza Mika Hakkinen e con il solo ? La sareb- be divenuta iridata nel 2005 e 2006 con Gian- carlo Fisichella e senza ? La risposta la conosciamo. Il pilota fa la differen- za e Button la sta tracciando. Come in Red Bull, dove il confronto con il compagno di squadra (pur quotato) risulta impietoso. Non c’è storia insomma. Il tedesco, vincitore a Shanghai, anche in Bahrain ha saputo dare la sua impronta alla corsa. Forse Button non lo avrebbe mai raggiunto se non avesse per- so tempo dietro a Trulli quando l’italiano remava con le gomme dure e lui scalpitava con le morbide, in ogni caso in questa fase del mondiale è Vettel il principale antagonista al titolo dell’inglese della Brawn. era assente anche ad Al Sakhir, per preparare le modifiche alla RB5, un gioiellino vincente. Speriamo che a suon di novità non si finisca col peggiorarlo questo gioiellino… e Button invece, sono preoccu- pati per il futuro. Sono consapevoli che gli altri stanno affilando le unghie, per graffiarli sen- za pietà. La Brawn non si può permettere svi- luppi particolari, non ha il budget adeguato. Richard Branson, della Virgin, è salito sulla barca del vincitore al momento giusto e ne sta cogliendo tutta la visibilità possibile. Ma deve girare la chiave della cassaforte se vuo- le rimanere al vertice, Brawn glielo avrà spie- gato. Poi c’è la Toyota. Nelle prime tre tappe aveva dimostrato di poter competere con il meglio che c’è, ma per vari motivi era sem- pre mancato qualcosa. Anche in Bahrain han- no raccolto meno del dovuto, per un errore strategico importante, ma un passo in avan- ti è stato compiuto, con la pole di Jarno Trul- li e il secondo tempo di Timo Glock. Trulli è quarto nel mondiale e se in Toyota non inciam- peranno ancora, potrà inserirsi nel discorso per il titolo.

6 Vettel, Button e Trulli sul podio di Al Sakhir

7 GP Bahrain - L’Italia in Pole Dietro a Trulli, il vu

“In Italia si cresce con il mito della . di Massimo Costa Diciamo la verità: l’invidia è tanta. La Gran Nella mia famiglia, invece, sono cresciuto Bretagna ha un campione del mondo in carica () e un pilota che pareva sull’orlo del fallimento in testa al a pane e motori. Si tifava Ferrari ma anche mondiale, Jenson Button. La Germania ha Sebastian Vettel che vince corse, Timo per i piloti: Lauda, Senna, Prost. Purtroppo, Glock e Nick Heidfeld che marcano spes- so punti e podi. La Spagna ha pure sem- in generale, in Italia non accade”. pre Alonso e dietro un movimento di gio- vani piloti che fa paura. La remota Finlan- Jarno Trulli dia sforna sempre campioni e campionci- ni. Anche la Svizzera ha due ragazzi di cui si parlerà parecchio, Sebastien Buemi e (anche se quest’ultimo è in panchina e se lo contendono con la

8 uoto

Jarno Trulli 203 GP disputati 1 vittoria 4 10 podi 1 giro più veloce

Francia). E noi italiani? Noi ci consoliamo che debutta quest’anno nella F.3 Euro ra, ma il fatto che è in quell’ambiente da con l’inossidabile Jarno Trulli e con l’in- Series. Ma dovremo aspettare almeno tre 13 anni è la dimostrazione di come si sia stancabile . Che salva- anni per vederlo all’opera in una serie mag- fatto apprezzare. Trulli, solitamente un po’ no un movimento tricolore da anni falli- giore come la GP2, sperando ovviamente troppo lamentoso, ha dato una lezione di mentare. Gli ultimi tentativi di altri nostri che mantenga le promesse. comportamento, di come si fa squadra, piloti che hanno tentato la via della F.1 si Così desta quasi commozione la pole e il quando al termine del Gran Premio, castra- sono risolti in un nulla di fatto: Vitantonio terzo posto di Trulli ad Al Sakhir. Un pilo- to dalla scelta Toyota di montare gomme Liuzzi, Gianmaria Bruni, Giorgio Pantano ta in F.1 dal 1997, con 203 Gran Premi dure nel secondo stint che gli ha impedi- sono gli ultimi esempi. Dietro a Liuzzi, disputati, una vittoria nel 2004, quattro to di lottare per la vittoria, non ha attac- rimasto in qualche maniera nel giro come pole totali ottenute. Dobbiamo dire grazie cato il team. Lo ha difeso con parole matu- tester della , c’è il vuoto. Tan- al quasi 35enne Jarno se il mondo si accor- re. Ecco, ormai “massacrati” dai nostri ti bravi piloti li abbiamo, ma nessuno ha ge che anche in Italia ci sono dei piloti piloti italiani che non ammettono mai i pro- dei link importanti col mondo della F.1. O validi. Trulli è un ragazzo che non molla pri errori, ma incolpano sempre il team e meglio, con i team che contano davvero. mai, che ha sempre avuto la massima con- la macchina, occorrerebbe proiettare in Gli unici ad essere inserito in programmi centrazione per le corse, che non si è mai continuazione la videocassetta con le Junior di un grande costruttore sono Dav- perso dietro a stupidaggini. Certo, anche dichiarazioni di Trulli nel dopo gara del vide Valsecchi (GP2) e Andrea Caldarelli lui avrà commesso errori nella sua carrie- Bahrain.

9 GP Bahrain - Ferrari

McLaren o Red Bull, per esempio. Ad Al Sakhir, si è comunque sfiorato il “disastro” quando Massa ha urtato la Domenicali non si sbilancia, conscio ruota posteriore destra di Raikkonen. che l’introduzione del diffusore Il brasiliano ci ha rimesso l’ala doven- Il biviopotrebbe non modificare nulla. Vedi do cancellarsi è dalla corsa per sosti-B Massimo Costa Renault. Fosse così facile, sarebbero tuirlo. Il finlandese, per fortuna sua, Photo 4 tutti dei geni. La visita del presidente non ha rimediato un taglio alla gom- Luca di Montezemolo ha fatto piace- ma ed ha proseguito con grinta dispu- Lo zero non c’è più. Al suo posto un re, anche ai tifosi. E’ piaciuto vedere tando una corsa gagliarda che lo ha tre, che visto dalla parte degli ottimi- il “capo” che incurante dei 38 e oltre portato al 6° posto. E peccato per la sti è un buon inizio, visto dalle parte gradi raggiunge la truppa disastrata seconda sosta troppo lunga, che gli dei pessimisti appare come una mise- in mezzo al deserto, le da conforto, la ha impedito di duellare con la Brawn ria. Ma si sa, la ad Al segue amorevolmente in gara dal di Barrichello. Massa invece, si è tro- Sakhir non poteva concedere molto di muretto box e le offre il suo conforto. vato con problemi alla telemetria, dai più di quanto mostrato a Shanghai, A parole. Peccato poi, che Monteze- box non sapevano praticamente nulla essendo trascorsi solamente quattro molo si sia lasciato andare ai soliti di lui… e il Kers funzionava col sin- giorni tra i due Gran Premi. Non c’era- discorsi di vittimismo, riguardo il dif- ghiozzo. L’affidabilità è molto lontana. no novità tecniche, quelle le vedremo fusore e altro. Ma è evidente che la a Barcellona che, a sentire i respon- F60 non avrebbe comunque occupato sabili del team italiano, rappresenta le prime posizioni, essendo inferiore a una sorta di bivio: o si prende la stra- da di una possibile rinascita o si pren- de la via che porta al nulla. Stefano

10 “Considerare che il diffusore sia la medicina che fa guarire la macchina è sbagliato”

“Appena uscito dai box per schierarmi sono rimasto senza telemetria, di conseguenza il Kers non ha funzionato bene. Alla prima curva ho rotto l’ala…” Barcellona

A festeggaire i primi punti iridati della Rossa di Maranello in Bahrain era presente anche Luca di Montezemolo (nella foto assieme a , team principal della McLaren)

11 GP Bahrain – Piloti in crisi

Bernie Ecclestone saluta Bourdais. Il preludio dell’addio del francese della Toro Rosso alla F.1?

12 Sostituti cercansi di Massimo Costa mente in F.1, rischierebbe seriamente di bruciare un Così nelle prime quattro gare Quattro gare possono proprio investimento. L’al- bastare per giustificare un ternativa potrebbe essere a confronto con i compagni di team licenziamento di un pilota un pilota sì debuttante, ma al debutto in F.1? No, sono con già qualche esperienza troppo poche. Ma se stia- e non Red Bull. Ecco allora mo parlando di un pilota spuntare il nome di Giorgio Bourdais che sta affrontando il Pantano e anche quello di secondo o il terzo anno nel Bruno Senna, che con Toro Melbourne: 17° qual (13°) – 8° (7°) mondiale, allora il discorso Rosso era già in contatto ai Sepang: 15° qual (20°) – 10° (Rit) cambia radicalmente. In tempi di . questa prima fase extra Alla McLaren non si è mai Shanghai: 15° qual (10°) – 11° (8°) europea del campionato, minimamente accennato a sono tre i nomi che non sostituire Kovalainen, ma Al Sakhir: 20° qual (17°) – 13° (17°) stanno rispondendo alle di sicuro il suo rendimento aspettative: Sebastien è inferiore alle attese. Solo Tra parentesi i risultati di Buemi Bourdais della Toro Rosso, a Shanghai ha corso bene, della per il resto ha sempre subì- McLaren, to il compagno Lewis della Renault. Il francese Hamilton. McLaren ha in Kovalainen Bourdais era praticamente casa il tester Pedro De La già stato sacrificato in Rosa, buon passista, e Melbourne: 12° qual (18°) – Rit (Sq) inverno per far posto a Gary Paffett, che però Takuma Sato. Ma la perdi- sarebbe al debutto. Quindi Sepang: 14° qual (12°) – Rit (7°) ta degli sponsor del pilota tanto vale continuare a giapponese, hanno quasi sperare in un risveglio di Shanghai: 12° qual (9°) - 5° (6°) costretto, a poche settima- Kovalainen. Critica la posi- ne dal via della stagione, la zione di Piquet in Renault. Al Sakhir: 11° qual (5°) – 12° (4°) Toro Rosso a richiamare Flavio Briatore è stato Bourdais. Lo scorso anno magnanimo nei suoi con- Tra parentesi i risultati di Hamilton si era spesso lamentato di fronti a confermarlo per il una disparità di trattamen- 2009, ma il brasiliano non to rispetto a Sebastian Vet- gli sta dando ragione. Piquet tel. Ora Bourdais risulta Romain Grosjean, giovane essere spesso inferiore a della RDD, protagonista in Melbourne: 14° qual (10°) – Rit (5°) Sebastien Buemi, che è un GP2 Asia, scalpita, ma non debuttante. Situazione offre parecchie garanzie. Sepang: 17° qual (9°) – 13° (11°) spesso imbarazzante. Che La realtà è che alle spalle farà la Toro Rosso? Helmut degli attuali piloti in F.1 non Shanghai: 16° qual (2°) – 16° (9°) Marko difficilmente lancerà sembra esserci un vero un pilota del programma talento esplosivo in grado Al Sakhir: 15° qual (7°) – 10° (8°) Junior Red Bull. Con il divie- di modificare radicalmente to di test presente attual- le situazioni sopra indicate. Tra parentesi i risultati di Alonso

13 GP Bahrain - La politica Le provocazioni della FIA Che la FIA sia più che intenziona- lettera alle varie squadre nella per quelli già presenti. Anche un ta a destabilizzare la FOTA, l’as- quale ribadisce l’intento di taglia- bimbo può capire che siamo sociazione che raggruppa tutti i re pesantemente i costi, chieden- davanti a una sciocchezza vera e team del mondiale F.1, è ormai do poi un consiglio su quale può propria. Non pago, Mosley è cosa nota e risaputa. L’intento di essere una cifra minima. La pri- andato oltre, tirando fuori nel creare scompiglio con la storiel- ma da lui indicata, di 33 milioni weekend del Bahrain la carta del la del diffusore, accettato dalla di euro, sembra non essere più monomotore, già messa sul tavo- Federazione, ma mai chiara al di attualità. Troppo bassa. Que- lo lo scorso inverno e che pare- cento per cento nella sua inter- sta lettera però, ha indispettito va già morta e sepolta dopo pretazione regolamentare, è riu- non poco i costruttori. Che han- essere stata bocciata da tutti i scita in pieno. Ross Brawn, che no risposto a Mosley con una uni- team. Invece, Mosley insiste, e è il responsabile tecnico della ca missiva, sotto la sigla FOTA. ha in mano uno studio commis- FOTA, ha ricevuto attacchi pesan- Bella mossa, un chiaro segnale sionato alla inglese Ricardo. Va ti da alcuni dei componenti della alla FIA che i team si piegano a da sé che correre con un mono- associazione. Adam Parr, della scompigli interni, ma non si spez- motore, magari , a Fer- Williams, ha lanciato pesanti zano e rimangono uniti. Perché a rari, BMW, Mercedes, Renault, accuse alla Ferrari, sostenendo tutti, Ferrari in primis, non piace Toyota non interesserebbe per che se il diffusore fosse stato per nulla l’idea che le eventuali niente. Anche questo passaggio bocciato in Corte d’Appello, allo- nuove squadre che entreranno in lo comprenderebbe un bambi- ra anche i titoli vinti da Maranel- F.1, adeguandosi al budget mini- no… E’ quindi chiaro l’intento lo sarebbero stati tutti in discus- mo che sarà stabilito, possano della FIA di creare grandi tensio- sione. E via di questo passo. Ora poi godere di favoritismi tecnici. ni. Per arrivare dove? A un punto che il tempo ha in parte smussa- Che magari consentono loro di di rottura? Perché all’orizzonte to questi antipatici spigoli e pian essere più veloci di chi, nel non vediamo nessun punto di piano si sta accettando il diffuso- rispetto del regolamento, investe arrivo in queste richieste. Vera- re, Max Mosley è prontamente centinaia di milioni. Di fatto, si mente la FIA vuole ritrovarsi con intervenuto per creare ulteriore creerebbero due regolamenti: un campionato alternativo - scompiglio. Dapprima con una uno per i team debuttanti, uno to dalla FOTA?

14 Briatore (Renault), Horner (Red Bull) e Theissen (BMW) a spasso per il paddock. I contatti tra team manager sono sempre più fitti dopo le continue sparate dei “federali”...

15 GP Bahrain - Giro dopo giro Un solo ritiro: Nakajima

VIA 13° giro Brawn sono in questa fase le Glock balza al comando al via del Button è primo, Hamilton a 8", macchine più veloci, le uniche che GP, Trulli più pesante di 5 kg (643 Vettel, Barrichello, Raikkonen. girano sotto l'1'36". contro 648,5) si deve accodare. Alonso non ci sta a rimanere dietro Massa si vede stracciare l'ala alla Toyota di Trulli e l'attacca 25° giro anteriore dalla ruota posteriore di all'esterno della prima curva. La Button conduce solitario con 9"8 su Raikkonen mentre il musetto di manovra del pilota Renault riesce Trulli, Vettel, Hamilton, Barrichello Kubica si rompe per un contatto non senza un leggero contatto con che ha raggiunto il terzetto davanti con Kovalainen. Hamilton attacca Trulli. a lui. Sesto è Glock, poi Raikkonen, Trulli nel corso del 1° giro e sale Alonso, Rosberg, Fisichella ottimo secondo, ma il pilota italiano 15° giro decimo, Piquet, Webber, Massa, reagisce immediatamente Button e Hamilton vanno ai box. E' Kovalainen, Bourdais, Sutil, Buemi, ricacciando il campione del mondo Vettel a condurre il GP con 13"1 su Kubica, Nakajima, Heidfeld. al 3° posto. Hamilton cede anche a Raikkonen, 16"3 su Button, dunque Button. leader virtuale. Duello per l'8° 31° giro posto tra Piquet, ancora non Piquet sopravanza Fisichella per il Al via Glock brucia tutti 4° giro fermatosi, e Barrichello che la 10° posto. Raikkonen avvicina Kubica e Nakajima che cambiano il sosta l'ha già fatta. Glock, quinto. 41° passaggio, Raikkonen (una musetto, in pit-lane anche Massa sosta) lo segue a 10", Vettel a 13"4, per cambiare l'ala. 18° giro 33° giro Trulli a 14"7, Barrichello a 16"2, Barrichello riesce finalmente a Glock anticipa il secondo pit-stop Hamilton a 18"7, Robserg a 21"6, 5° giro superare Piquet. Vettel, che ha 14"8 ed esce con pneumatici morbidi. Piquet (una sosta) a 32"7. Poi Ai box va pure Heidfeld, con l'ala su Raikkonen e 18"7 su Button, va al Trulli resiste bene al 2° posto. Glock, Alonso, Massa, Webber, danneggiata. pit-stop. Un po' di gloria per Kovalainen. Raikkonen, primo con 3"8 su Button. 37° giro 11° giro Pit per Button, Trulli e Hamilton, che 44° giro Mentre Glock è il primo a fermarsi 20° giro vanno con gomme dure. Trulli Glock passa Raikkonen, in uscita per rifornire. Il tedesco della Toyota Raikkonen va ai box per il primo rimane davanti al pilota McLaren dai box, alla prima curva, ma il rientra dietro a Rosberg ed è 10°. pit-stop. Devono ancora fermarsi che in uscita box viene passato da finlandese reagisce prontamente e Piquet, Sutil e Buemi. Barrichello. Il brasiliano ha nel supera il tedesco. 12° giro mirino Trulli, va all'attacco alla Trulli va ai box per il pit-stop e 22° giro prima curva, ma arriva lungo e 48° giro rientra con gomma dura (come Button conduce con sicurezza il GP, l'italiano gli rimane davanti. Primo ritiro del GP, a entrare nel Glock) davanti ad Alonso, Rosberg ottima la strategia della Brawn. box è Nakajima. Massa affianca e Glock. Da rilevare che gli altri Trulli che rema con le gomme dure 40° giro Fisichella per il 14° posto, il romano piloti utilizzano sempre gomme è secondo a 7"5, ma dietro di lui Vettel monta le "dure" e rientra chiude la porta e le due vetture si morbide. vicini ci sono Vettel e Hamilton. Le davanti a Trulli. Button è primo al toccano, ma proseguono.

16 L'ordine di arrivo,  domenica 26 aprile 2009 1 - Jenson Button (Brawn BGP001-Mercedes) - 57 giri 1.31'48"182 2 - Sebastian Vettel (Red Bull RB5-Renault) - 7"187 3 - Jarno Trulli (Toyota TF109) - 9"170 4 - Lewis Hamilton (McLaren MP4/24-Mercedes) - 22"096 5 - Rubens Barrichello (Brawn BGP001-Mercedes) - 37"779 6 - Kimi Raikkonen (Ferrari F60) - 42"057 7 - Timo Glock (Toyota TF109) - 42"880 8 - Fernando Alonso (Renault R29) - 52"775 9 - Nico Rosberg (Williams FW31-Toyota) - 58"198 10 - Nelson Piquet (Renault R29) - 1'05"149 11 - Mark Webber (Red Bull RB5-Renault) - 1'07"641 12 - Heikki Kovalainen (McLaren MP4/24-Mercedes) - 1'17"824 13 - Sebastien Bourdais (Toro Rosso STR4-Ferrari) - 1'18"805 14 - Felipe Massa (Ferrari F60) - 1 giro 15 - Giancarlo Fisichella (Force India VJM02-Mercedes) - 1 giro 16 - (Force India VJM02-Mercedes) - 1 giro 17 - Sebastien Buemi (Toro Rosso STR4-Ferrari) - 1 giro 18 - Robert Kubica (BMW F1.09) - 1 giro 19 - Nick Heidfeld (BMW F1.09) - 1 giro

Giro più veloce: Jarno Trulli 1'34"556

Ritirato 48° giro - Kazuki Nakajima

Il campionato piloti 1.Button 31; 2.Barrichello 19; 3.Vettel 18; 4.Trulli 14,5; 5.Glock 12; 6.Webber 9,5; 7.Hamilton 9; 8.Alonso 5; 9.Heidfeld, Kovalainen 4; 11.Rosberg 3,5; 12.Buemi, Raikkonen 3; 14.Bourdais 1.

Il campionato costruttori 1.Brawn-Mercedes 50; 2.Red Bull-Renault 27,5; 3.Toyota 26,5; 4.McLaren-Mercedes 13; 5.Renault 5; 6.Toro Rosso-Ferrari, BMW 4; 8.Williams-Toyota 3,5; 9.Ferrari 3. La battaglia tra Trulli ed Alonso

17 GP Bahrain

Jenson Button All’attacco, come a Melbourne. Button ha corso come in Australia, benché lag- 10 giù fosse partito subito in testa. Questa volta ha fatto di più essendo partito in seconda fila. Ha superato nel 1° giro Vettel, nel 2° Hamilton, poi ha spinto con lode come un pazzo trovando la testa dopo il rifornimento delle due Toyota. Sempli- cemente magico. Jarno Trulli Una pole superba il sabato, un avvio lento per via del motore (si nota un 9 notevole sbuffo) che gli fa perdere pressione e scatto. Poi quella infelice scelta Toyota di montare le gomme dure nel secondo stint. Trulli è costret- to ad acrobazie, sporca la sua gara e perde il contatto con Button. Ma fa molto meglio del suo compagno Glock, tanto per far capire la differenza tra i due. Infine, fa squadra, evitando di sbottare contro la scelta pneumatici della squadra. Bella prova di carattere Jarno, cancellata in un attimo la pes- sima gara di Shanghai.

Sebastian Vettel Ancora una corsa splendida, premiata con il secondo posto. La Red Bull que- 8 sta volta non era veloce quanto la Brawn di Button. Partito dalla seconda fila a fianco dell’inglese, il leader del mondiale gli è scappato via con decisione, Vettel non è riuscito a seguirlo, poi ha perso tempo preziosissimo dietro a Trul- li quando remava con le gomme dure.

Lewis Hamilton Nel primo giro attacca forte superando nelle prime curve Button, Trulli, Vettel, 7,5 ritrovandosi secondo. Una furia, della serie: quando il pilota è più forte della macchina che guida. Non può durare a lungo, la MP4/24 lo costringe a rallen- tare (si fa per dire), fa qualche errorino, e sul traguardo, con una corsa intelli- gente, è quarto. Kimi Raikkonen Che grinta. Quando la monoposto gli da la sicurezza lui non scherza. Bei sor- 7 passi, una corsa tutta all’attacco, una bella partenza. Bravo. È lui che porta i primi punti alla Ferrari, fatto non trascurabile. Massa gli tocca la ruota poste- riore destra nella curva iniziale, la fortuna lo aiuta e la gomma non si fora.

Timo Glock Brillante qualifica, ottimo avvio, l’emozione di condurre il Gran Premio nel pri- 7 mo stint. Ma con le gomme dure arretra più del compagno di squadra e strap- pa con i denti e il sudore il quinto posto.

Fernando Alonso Una corsa scialbina, ottavo senza onore e gloria. Probabilmente cede fisica- mente, come accaduto al traguardo, perché non riesce a bere per tutta la distan- 6 za del GP.

18 IL PAGELLONE

Riflettori puntati sul “fenomeno” di inizio stagione: Jenson Button

19 GP Bahrain

Nelson Piquet Ha fatto il suo dovere, questa volta gli diamo la sufficienza per simpatia, per 6 come si è difeso da quell’isterico di Barrichello.

Sebastien Bourdais Un sei di incoraggiamento. Il francese questa volta si sbatte, arriva tredicesi- mo e davanti al compagno. E’ già un passo avanti. 6 Giancarlo Fisichella Con l’arrivo del diffusore si sperava in qualcosa di più, ma non è stato così. Fuori già nel Q1, un giro di distacco dal vincitore, una chiusura a Massa che 5,5 poteva costargli un ritiro. Nella prima parte si è messo in luce, ma niente di che. Adrian Sutil Vale il discorso di Fisichella, le speranze del tedesco di ben figurare sono fre- 5,5 nate dalla non competitività della Force India. Sebastian Buemi Ha pur sempre la scusante di essere un debuttante, ma questo weekend non lo si è mai visto. L’aria di casa (vive in Bahrain nella casa dello zio, banchiere 5 Piquet precede Barrichello della UBS, e speriamo non sia uno di quelli che hanno contribuito al disastro economico mondiale) non deve avergli fatto bene.

Nick Heidfeld Naufragio totale (anzi no, questa era buona per Shanghai…). Disperso nel 5 deserto (va meglio) del Bahrain, vaga assieme al compagno Kubica e ai com- ponenti della BMW alla ricerca di un’oasi di salvezza, che non trova. Robert Kubica Naufragio totale (anzi no, questa era buona per Shanghai…). Disperso nel deser- to (va meglio) del Bahrain, vaga assieme al compagno Heidfeld e ai componenti 5 della BMW alla ricerca di un’oasi di salvezza, che non trova. PS: non è un refu- so, per entrambi i piloti BMW vale lo stesso commento.

Nico Rosberg Ormai la sua storia di queste prime quattro corse è questa: brilla nelle libere, 5 perde un po’ di spunto in qualifica, poi sul traguardo non è mai nelle posizio- ni che contano realmente. Sarà lui, sarà la Williams? Mistero. Felipe Massa Nel caos della prima curva ci rimette l’ala anteriore, andando a colpire la ruo- 5 ta posteriore destra di Raikkonen (che per fortuna non si è forata). Subito ai box, è costretto a una corsa in salita, lontano dai punti, è quattordicesimo. Vie- Briatore e Montezemolo ne addirittura doppiato.

20 IL PAGELLONE Mark Webber In qualifica stecca nel Q1 ed ha la scusa Sutil da presentare. E va bene. Ma in 5 gara? Undicesimo con questa Red Bull, dopo la seconda piazza di Shanghai, lascia perplessi. Certo, non è Vettel, ma un minimo di reazione doveva averla.

Kazuki Nakajima Ritirato per guasto tecnico, l’unico, si distingue per qualche esagerazione. Come 4,5 al solito. Heikki Kovalainen Se continua così non arriva a fine anno, De La Rosa o qualcun altro ne prenderà il posto. Ci aspettavamo un 2009 ben diverso da Kovalainen, invece a parte la bella parentesi di Shanghai, non riesce a imprimere il suo passo. In qualifica rima- 4 ne anche fuori dalla Top Ten. Rubens Barrichello Non ci si crede. Agitava la mano, scuoteva la testa, chissà quali bestemmie profe- riva, per fortuna coperte dal suono del motore Mercedes della sua Brawn. Barri- 2 chello, con un mezzo nettamente superiore, per un bel po’ non è riuscito a supera- re la Renault di Piquet. Che onestamente e correttamente difendeva la sua posi- zione. Barrichello pretendeva che Piquet si facesse da parte, come un doppiato. Il sole di Al Sakhir può giocare brutti scherzi. La realtà ve la raccontiamo noi dal pri- mo GP: Lamentino Barrichello non ha personalità, Brawn lo ha preso solo per non creare rivalità con Button, ben sapendo che il brasiliano è una seconda guida con tanto di certificato ONU. Ai microfoni dei giornalisti italiani, Barrichello ha dato del- lo stronzo a Piquet, ai giornalisti brasiliani ha detto ben peggio. E intanto Button gli ha fatto barba e capelli anche stavolta…

Montezemolo e Briatore Hanno stufato tutti. Non lo fanno gli inglesi, non lo fanno i tedeschi, non lo fanno i 0 francesi… Ma gli italiani devono farsi riconoscere sempre. E così, ogni volta che qualcuno gli avvicina un microfono, prima ancora di osservare i dati disastrosi del- le loro monoposto (Ferrari e Renault), Montezemolo e Briatore si sentono in dove- re di tirare fango addosso alla Brawn. C’è stata una sentenza, favorevole al team inglese, punto e basta. Sentiamo sempre parlare della mancanza di cultura sporti- va di chi in Italia abita il mondo del calcio, ci pare che gli italiani che frequentano la F.1 non siano per nulla diversi. Là si offende l’arbitro, si vedono complotti con- tro il tal giocatore o la tal squadra, qua si accusa la FIA (arbitro) e chi fa correre una macchina vincente offendendo pure i suoi piloti. Ma perché?

RAI e Sky Ad Al Sakhir è arrivato il presidente della Ferrari: Montezemolo. Gli inviati di RAI e 0 Sky, che nelle prime tre prove del mondiale (assente Montezemolo) si erano distin- ti, rispetto a certa stampa italiana, per la onestà professionale mostrata sul caso dei diffusori adottati da Brawn, Toyota e Williams, domenica scorsa in Bahrain non perdevano un secondo per sottolineare le stranezze della decisione FIA, delle scel- te del team Brawn e bla bla bla. Peccato. Perché per il resto meriterebbero un bel 9. Senza dubbio, il 2009 è l’anno di più alto livello mai offerto dagli inviati di RAI e Sky. La competizione, evidentemente, fa bene...

21 F.1 - Nuovi arrivi

vuoleLola riprovarci

di Massimo Costa convinse, neanche nel 1963 con Chris poi si passò al Ford nel 1986 per il THL2. Actualfoto Amon e Mike Hailwood. Uscita dalla F.1, I piloti Alan Jones e otten- Lola vi rientrò nel 1967 realizzando il tela- nero poco o nulla, lo sponsor si ritirò e il La volontà della FIA di aiutare con alcune io T130 per conto della . La collabo- progetto Force si dissolse nel nulla. Que- libertà tecniche quelle nuove squadre che razione ebbe un certo successo, ma col riti- sta volta però, Lola non uscì dal giro della si vogliono affacciare alla F.1 con budget ro dei giapponesi, Lola si trovò nuovamen- F.1 e prontamente nel 1987 legò il proprio non superiori ai 30 milioni di euro, ha subi- te fuori dal mondiale. Il terzo ingresso in nome a quello di Gerard e Didier to acceso l’interesse e la fantasia della F.1 avvenne nel 1974, per volontà di Gra- Calmels e nacque la LC87 Cosworth. Phi- . Un marchio storico nel mondo ham Hill e il suo team . Una nuo- lippe Alliot e Yannick Dalmas ottennero delle corse benché ultimamente abbia per- va avventura, difficile, con motori Ford qualche punto, non fu così nel 1988. so diverse commissioni nel mondo delle Cosworth e telaio T370, durata un paio di Nel 1989, la LC88B venne equipaggiata monoposto ed abbia spostato i propri inte- stagioni: tutto crollò quando Hill, il pilota con un motore Lamborghini (piloti Alliot, ressi nel mondo delle gare Endurance. Ma e alcuni componenti del team Dalmas, poi arrivarono Alboreto e Bernard), il rapporto tra Lola e F.1 risale al 1962. Un morirono tragicamente in un incidente confermato anche nel 1990. Quest’ultima bel giorno Reg Parnell titolare del team aereo. Trascorse quasi un decennio per stagione fu segnata dal terzo posto di Agu- Bowmaker Yeoman, chiese ad Eric Broa- rivedere il nome Lola abbinato a un team ri Suzuki nel GP del Giappone e da belle dley, fondatore della Lola, di progettare e di F.1. Questa volta la commissione arrivò gare di Bernard. E’ il miglior risultato mai costruire una monoposto di F.1. Con moto- dagli Stati Uniti, dal Force Team denomina- ottenuto in F.1 da una Lola. Nel 1991, Lar- re Coventry Climax, cambio Colotti, piloti to Beatrice. Erano coinvolti grossi perso- rousse tornò ai Cosworth, ma l’annata per come John e Roy Salvadori, la Lola naggi, come , Neil Oatley, Ross Suzuki e Bernard andò male, Larrousse si MK4 vinse qualche gara extra mondiale, Brawn, John Baldwin. I propulsori scelti nel ritirò e con lui Lola si trovò ancora senza ma nelle prove del campionato vero non 1985 furono i turbo Hart per il telaio THL1, F.1. Dopo un anno sabbatico, nacque un

22 Badoer con la Lola della Scuderia Italia nel 1993

nuovo progetto T93/30 con la Scuderia Ita- lia e i motori Ferrari. Fu un disastro: Albo- reto e Badoer erano costantemente gli ulti- La Lola in F.1 mi. La delusione fu enorme e Lola decise di concentrarsi su altre categorie. Ma ecco che puntualmente il mal di F.1 si fece sen- 1962/1963 Team Bowmaker Yeoman e nel 1997 sul tavolo dei progettisti si disegnava nuovamente una monoposto per 1967/1968 Honda la massima serie. Per la prima volta, Lola scelse di entrare in F.1 senza legarsi a team 1974/1975 esterni, ma facendo tutto da sola. Eric Broadley annunciò lo sponsor Mastercard, 1985/1986 Force Beatrice il tester McNish, i piloti Sospiri e Rosset. Ma lo sponsor si ritirò qualche mese prima dell’avvio del campionato, lo sviluppo rima- 1987/1991 Larrousse se bloccato e a Melbourne, gara iniziale, la T97/30 si prese 13” dal più rapido. Senza 1993 Scuderia Italia soldi, con una monoposto nata vecchia e inadatta, Lola si ritirò dal mondiale imme- 1997 Lola Cars diatamente. Rimane questo uno dei fiaschi storici del costruttore inglese che con la F.1 non ha più avuto niente a che fare.

23 F.1 - Poveri e vincenti

Gli sgambetti dei piccoli

24 La Ligier di Olivier Panis nel Gp Monaco del 1986

di Carlo Baffi con l’arrivo dei grandi costrut- decise di entrare nel Circus Ligier (ex rugbysta della Fran- Actualfoto tori, sono divenute più spora- nel 1981. Dotata di mezzi limi- cia ed ex pilota), il team “ble- diche. Imprese che hanno fat- tati, conseguì i migliori risulta- ue” debuttò in F.1 nel 1976. Qualcuno l’ha definita una to la storia della F.1, come ti nell’84, con altri due terzi La scuderia riuscì a beneficia- vera e propria rivoluzione in quella targata 1984 della Tole- posti di Senna in Germania e re anche di aiuti politici, in par- F.1. Parliamo ovviamente del- man a Monte Carlo. Sotto il Portogallo. Nell’85, la Benet- ticolare quando il presidente le vittorie di Brawn e Red Bull diluvio, il debuttante Ayrton ton da iniziale sponsor, rilevò Mitterand, ordinò al suo gover- questa stagione o della Toro Senna, portò la monoposto il team in toto, con i traguardi no di acquistare Elf, Gitanes e Rosso, prima a Monza nel inglese progettata da Rory noti a tutti. Loto al fine di sponsorizzare il 2008. Scuderie alle loro prime Byrne, a ridosso della McLa- Altra impresa, sempre sulle team dell’amico Guy, finito nei affermazioni. Il tutto per la gio- ren-Tag Porsche del battistra- stradine del Principato, fu la guai. Ne seguirono anni poco ia della FIA, che da tempo da Prost, salvata solo da un vittoria della Ligier nel ’96. Oli- brillanti fino al 1992, quando strizza l’occhio alle piccole provvidenziale stop anticipato vier Panis firmò la sua prima Ligier cedette la maggioranza realtà, coi“budget caps”. Se della gara. Nata dal e unica vittoria, riportando la delle quote a Cyril de Rouvre, un tempo le vittorie dei gara- Group, la scuderia d’oltre Ligier al trionfo dopo 15 anni che a fronte di guai giudiziari gisti erano nella normalità, Manica, dopo F.2000 e F.2 di digiuno. Fondato da Guy vendette a sua volta a Flavio u segue a pag 26

25 F.1 - Poveri e vincenti

Briatore nel 1994. Nel ’97, una cor- data di imprenditori francesi guida- ta da , rilevò dal team boss della Benetton la scuderia, ribattezzandola Prost Grand Prix. Avventura che si concluse col prov- vedimento fallimentare del 2001. Tra i miracoli d’oltre Manica, spun- tò la Jordan. Fondata nel 1980 dal- l’ex pilota irlandese Eddie Jordan, dopo F.3 e F.3000, fece il suo esor- dio in F.1 nel 1991. Il suo grande exploit arrivò a Spa nel ‘98, quan- do sotto un diluvio e siglarono la dop- pietta. Nel ’99, la Jordan tornò alla ribalta, col 3° posto nel mondiale e con due successi di Frentzen. Da li in poi però, i costi sempre più alti portarono le gialle monoposto sul viale del tramonto, eccezion fatta per la vittoria di Fisichella in Brasi- le nel 2003. Jordan vendette così la maggioranza ad Alex Shnaider, titolare del Midland Group, da cui prese il nome la squadra. Nel 2006 Johnny Herbert con la Stewart nel 1999 però, la scuderia passò nelle mani dell’olandese Spyker’s Cars, che nel 2007 fu rilevata, causa debiti, da Vijai Mallya, divenendo l’attuale Force India. Avventura più breve, quella della Stewart Grand Prix. Sorta nel 1988 per volontà di Paul Stewart, figlio del grande Jackie, corse in F.3 e F.3000 per poi sbarcare poi in F.1 nel ’97, grazie all’accordo con la Ford per la fornitura dei motori. Due anni nelle retrovie, poi nel 1999 con il progetto di Gary Anderson, arrivò la prima pole con Rubens Barrichello in Francia e la prima vittoria nel GP d’Europa con Johnny Herbert. Pochi giorni dopo, venne ufficializzato il passaggio di proprietà alla Ford, che schierò il team con lo storico marchio della Jaguar. Ma alla fine del 2004, i vertici USA abbandonarono il pro- gramma. Sull’orlo della chiusura, la squadra fu salvata da Dietrich Mateschitz, al secolo Mister Red Bull. Il magnate austriaco ne divenne proprietario per un dolla- ro, impegnandosi però ad investi- re oltre 400 milioni di dollari nel triennio seguente. Mai prima d’ora s’era visto che un colosso automobilistico venisse sostituito da un marchio di bevande. Mate- schitz nel 2006 comprò pure la , trasformandola in Toro Rosso. Una “Cenerentola”, che l’anno scorso s’è rivelata a tutti insieme al talento di Sebastian Damon Hill con la Jordan nel 1998 Vettel.

26 LA VERA FABBRICA DI CAMPIONI TraTra le categoriecategorie lowlow costcosst GloriaGloria è l’unical’unica che proponeproponne auto nuovissimenuovissime tutte proprodottedotte nelnel 2009 con motorimotori “piombati”,“ppiombati”, garanziagaranzia di garegare molto “tirate”“tirate” doved il pilotapilota fa la differenza.differenza. È noto a tutti che Gloria offreofffre anche il migliormiglior rarapportopporto costo/prestazcosto/prestazioni.ioni. QUESTE SONO LE RRAGIONI CHE SPIEGANO PERCHÈ MOLTIMOLLTTI DEI PIÙÙ PROMETTENTI GIOVGIOVANIVAANI “FORMULISTI” DEGLI ULTIMIULLTTIMI ANNI HANNO INIZIATOINIZIAATTO PROPRIOPROPRRIO CON GLORIA LA LOROO SCALASCALATAATTTAA VERSO IL PROFESSIONISMO.PROOFESSIONISMO. QuiQui sotto ppresentiamoresentiamo ttrere esemesempipi ssignificativi.ignificativi.

(1986)(1986) DavideDavide RigonRigon (1990)(1990) AndreaAndrea CaldarelliCaldarelli (1990)(1990) MirkoMirko BBortolottiorrttolotti CAMP. IT. F.3 2008 20052005 20052005 20062006 Oltre il 60% dei piloti partecipanti ha iniziato la carriera con Gloria. ITALIA RACING 2008 Campione Italiano Selezione Giovani Formulisti Il più giovane vincitore di una gara Vice Campione Italiano I primi 3 classificati 20062006 ViceVice CCampioneampione IItalianotaliano FF.3.3 20062006 FF.. RReanaulteanault 22.0.0 IItaliatalia 20072007 44°° nnelel CCampionatoampionato IItalianotaliano FF.3.3 e 7 tra i 10 selezionati 20072007 CampioneCampione IIt.edt.ed EEuropeouropeo FF.3000.3000 22007007 FF.. ReanaultReanault 2.02.0 ItaliaItalia e EEuropauropa 22008008 CCampioneampione IItalianotaliano FF.3.3 20082008 CCampioneampione SSuperleagueuperleague FFormulaormula 20082008 33°° iinn FF.. RRenaultenault EEurocupurocup e WWECEC 20082008 TTeTestest FFerrarierrari FF.1,.1, rrecordecord ddellaella ppistaista hanno iniziato la loro 20092009 ProbabileProbabile partecipazionepartecipazione iinn GGP2P2 22009009 FF.3.3 Euroseries,Euroseries, PilotaPilota TToToyotaoyota TDPTDP 22009009 FFormulaormula 22,, PPilotailota RReded BBullull carriera con Gloria È LA TUA SCELTA VINCENTE CalendarioCalendario 22009009 CorriamoCorriamo ssulleulle ppiùiù bbelleelle 2323 - 2424 MAGGIOMAGGIO IMOLAIMOLA e fformativeormative 0404 - 0505 LUGLIOLUGLIO MAGIONEMAGIONE pistepiste italianeitaliane 2525 - 2626 LUGLIOLUGLIO MISANOMISANO 1212 - 1313 SETTEMBRESETTEMBRE MUGELLOMUGELLO 1010 - 1111 OTTOBREOTTOBRE IMOLAIMOLA 2424 - 2525 OTTOBREOTTOBRE MISANOMISANO CCostiosti massimimassimi ddelel CampionatoCampionato ((66 wweekend,eekend, 1122 ggare)are) 555.0005.000 € inin classeclasse A (autoauto C8F)C8F) LaLa nuovanuova vvelocissimaelocissima C8FC8F 440.0000.000 € inin classeclasse B (autoauto B5)B5)

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di Claudio Pilia capo del braccio sportivo Ford, non vuo- le ancora gettare la spugna:"Questo "È sempre bello vincere L'Argentina, si sa, è la terra del tango, non è stato un grande weekend sotto il oltre che della buona carne. Qui, con profilo del campionato, ma la stagione questo rally. Quest'anno Daniel Elena, Sébastien Loeb ha trova- è ancora nella sua prima parte e recu- to la sua cinquantaduesima affermazio- pereremo, lotteremo e la sfida conti- ne iridata in carriera, divenendo il nuerà". Positivo anche Malcolm Wilson, era difficile fin dall'inizio miglior francese di sempre nelle grandi che ha trovato spunti interessanti in un serie a motore. Niente da fare per Alain weekend non brillante: "Per noi è stato e abbiamo dovuto spingere Prost, fermo a 51 successi in Formula davvero un peccato," riflette,"soprat- 1, eguagliati poche settimane or sono tutto perché stavamo lottando per la vit- a fondo fino a sabato in Portogallo. Niente da fare nemmeno toria ieri (sabato, ndr). Si è trattato del per il team Ford, che con Hirvonen e primo ritiro di Mikko dal 2006, conclu- pomeriggio. Per noi Latvala non riesce a trovare più il ban- dendo i suoi 22 arrivi consecutivi a pun- dolo della matassa di una stagione che ti. Sono felice poi dei progressi di Jari- è iniziata male e potrebbe finire Matti. Era in corsa per il podio e, nono- è un inizio di stagione da peggio. Vuoi per la sfortuna, vuoi per stante il ritiro, questo è stato un rally problemi meccanici, vuoi per errori dei importante per la sua fiducia." La situa- sogno!" piloti. Alla fine, quando si guarda a quel- zione è da allarme rosso. Rosso come lo che conta davvero, i risultati latitano, la Citroen, rosso come il colore dei Sébastien Loeb come a voler sfuggire dal 41-bis. L'Ova- motori in Italia. E proprio nel Bel Pae- le Blu rimedia tra le Pampas appena 3 se, in Sardegna, tra poco meno di un punti, mentre i 'Rouges' capitanati da mese, andrà in scena un rally chiave per Olivier Quesnel ne arraffano ben 18, il proseguo della stagione. Nel caso in grazie alla seconda doppietta stagiona- cui vincesse nuovamente l'alsaziano, le le che significa (quasi) doppiaggio nel speranze in casa Ford, già ridotte al Mondiale Costruttori. Imbarazzante è lumicino, potrebbero spegnersi definiti- dire poco. Eppure Mark Deans, gran vamente.

Irrefrenab 28 L'ordine di arrivo, domenica 26 aprile 2009

1. Loeb-Elena (Citroen C4) in 3'57'40"3 2. Sordo-Marti (Citroen C4) a 1'13"1 3. H.Solberg-Menkerud (Ford Focus) a 4'04"1 4. Villagra-Perez Companc (Ford Focus) a 5'59"7 5. Wilson-Martin (Ford Focus) a 6'10"9 6. Latvala-Anttila (Ford Focus) a 9'50"0 7. Ogier-Ingrassia (Citroen C4) a 20'55"1 8. Al Attiyah-Bernacchini (Subaru Impreza) a 23'11"6

Mondiale Piloti

1. Loeb 50; 2. Sordo 31; 3. Hirvonen 30; 4. H. Solberg20; 5. P.Solberg 14.

Mondiale Costruttori

1. Citroen 82; 2. Ford 43; 3. Stobart Ford 37; 4. Citroen Junior 13; 5. Munchi's Ford 12. IL CASO: Allarme bomba, anzi no

La polizia locale, a poche ore dall'ini- zio della Superspeciale, ha fermato quattro tifosi per un presunto allarme bomba. Secondo le forze dell'ordine, gli spettatori pianificavano di piazzare delle bombe nella prova speciale. For- tunatamente, la smentita è arrivata veloce, precisando che si trattava di soli fuochi artificiali... "Brynildsen, la sua macchina è in Brasile"

Al norvegese Eyvind Brynildsen la tra- sferta in Sudamerica non è andata nel migliore dei modi. La sua Mitsubishi Lancer Evo IX, infatti, dopo essere sta- ta imbarcata dalla Nuova Zelanda dal team RalliArt locale, è stata scarica- ta in Brasile anziché in Argentina, quando ormai mancavano pochi gior- ni al quarto round del Mondiale Pro- duzione. Così, nel giro di poche ore si è rimediato una Lancer Evo IX del VRS Rally Team, la squadra di Federico Vil- lagra protagonista nella serie naziona- le argentina. biLOEB 29 International Rally Cup al Taro

Belli, che sulla Mitsubishi Lan- cer Evo IX ha dettato legge in Gruppo N per l’intera gara, rego- lando in classifica assoluta per un solo secondo Luca Ambroso- li, in costante crescita di affia- tamento con la Peugeot 207 S2000. Completano la top ten Giuseppe Freguglia, alle prime esperienze sulla Peugeot 207 S2000, e il giovane Daniele Tabarelli, che sarà protagonista nell’Irc Trony sulla Mitsubishi Lancer Evo Ix. Nelle classi minori, si parla toscano nella R3C con il vincito- re Gabriele Tognozzi, così come nella N3, dove Michele Rovatti aggiunge al successo di classe anche la vittoria nel trofeo “Cor- ri con Clio” abbinato all’Irc Tro- ny 2009.

IRC TRONY, UN SUCCESSO CON BEN 58 ISCRITTI Sono già 58 gli iscritti all’Irc Tro- ny 2009: un successo che con- ferma l’ottimo stato di salute della serie e la attesta come la migliore realtà del panorama nazionale. Un 2009 iniziato nel segno della quantità e della qua- lità, con tante belle auto e piloti importanti al via. Con la vittoria Il ritorno di Cunico odierna il primo leader di cam- Gianfranco Cunico, affiancato si è spostata fra le S2000, con luto sull’ultima prova speciale. pionato è Gianfranco Cunico, dal fido Gigi Pirollo sulla Ford Claudio Sora su Peugeot 207 A ridosso del podio è giunto il seguito da Claudio Sora e Stefa- Focus Wrc dell’Errepi Racing, si (Roger Tuning) e Franco Leoni su pilota locale Fabio Federici, su no Capelli. L’appuntamento è è aggiudicato il Rally internazio- Abarth Grande Punto (Bernini) Renault Clio S1600, costante- con il 27° Rally degli Abeti, in nale del Taro. Il pilota vicentino che hanno ingaggiato un emo- mente leader fra le due ruote programma il 17 e 18 maggio a ha avuto un iniziale testa a testa zionante duello sul filo dei motrici, che ha regolato la San Marcello Pistoiese (PT). con “Pucci” Grossi nelle due secondi fino all’ultima speciale. Renault Clio S1600 di Stefano speciali di sabato, ma, dopo Nonostante abbia perso secon- Capelli e la Fiat Punto S1600 di ANCORA UN GRANDE SUCCES- l’abbandono del pilota rimine- di preziosi per una partenza Andrea Zivian, rallentato da SO PER LA DIRETTA TV se, fermo sulla terza speciale anticipata, Sora è riuscito a varie imperfezioni e dall’appan- Un pubblico assiepato nel pae- per la rottura della frizione del- recuperare il gap e a conquista- namento del parabrezza nella se di Bardi ha fatto da cornice la sua Subaru Impreza Wrc, ha re il secondo gradino del podio, parte finale della gara. alla diretta tv, trasmessa saba- praticamente ipotecato la gara. segnando il miglior tempo asso- Settima posizione per Marco to pomeriggio su Play Tv (Sky I principali favoriti, infatti, erano 869), con la cronaca di Andrea già usciti di scena, con Devid Nicoli ed il commento tecnico di Oldrati, Mauro Zanchi e il già L'ordine di arrivo, Alex Fiorio ad accompagnare le citato Grossi fermi per cause domenica 26 aprile 2009 spettacolari immagini realizzate meccaniche e Roberto Botta dall’equipe di Sx6. Un mix di che non era riuscito nemmeno 1.Cunico-Pirollo (Ford Focus Wrc) in 1h20’09”7 riprese da bordo strada, dall’eli- a prendere il via della gara. A rin- 2.Sora-Pressiani (Peugeot 207 S2000) a 2’30”2 cottero e dalle camera car del- correre Cunico ci ha provato 3.Leoni-Bioletti (Abarth Grande Punto S2000) a 2’34”1 le auto, trasmesso anche in Giampaolo Tosi, che stava 4.Federici-Bardini (Renault Clio 1600) a 3’24”2 chiaro dall’emittente locale Rta aumentando il feeling con la 5.Capelli-Pratesi (Renault Clio S1600) a 3’45”5 Videotaro, che sanciscono il nuova Subaru Impreza Wrc S14 6.Zivian-Araspi (FiatPunto S1600) a 3’47”6 successo dell’iniziativa propo- ma è uscito rovinosamente di 7.Belli-Castiglioni (Mitsubishi EvoIX) a 4’14”5 sta dall’Irc Trony. Successo di strada sulla settima speciale: a 8.Ambrosoli-Viviani (Peugeot 207 S2000) a 4’15”5 pubblico anche per Miss Rally quel punto, la partita per il plu- 9.Freguglia-Falzone (Peugeot 207 S200) a 5’09”8 del Taro, eletta sabato sera nel- 10.Tabarelli-Ciresa (Mitsubishi Evo IX) a 5’36”5. ricampione italiano è stata la speciale serata dedicata al ancor più facile. La classifica del trofeo concorso “Donne e Motori d’Ita- Con Cunico già avviato verso la 1.Cunico p.ti 60; 2. Sora p.ti 50; 3.Capelli p.ti 45; 4.Zivian p.ti 41; 5.Belli lia”, svoltasi al Palafungo di bandiera a scacchi, la bagarre p.ti 38. Albareto.

30 PEUGEOT 207 SUPER 2000 PARTECIPA AL CAMPIONATO ITALIANO RALLY MotoGp a Motegi LaLa reazionereazione dd

Lorenzo precede Rossi e Pedrosa

32 delladella YamahaYamaha

33 MotoGp a Motegi

Antonio Caruccio

Jorge Lorenzo è il vincitore del Gran Premio del Giappone Moto GP. Lo spagnolo, del team Yama- ha, è alla seconda affermazione in carriera dopo aver conquista- to Estoril nel 2008, ed ha pre- ceduto sul traguardo il compa- gno di squadra Valentino Rossi, ancora al secondo posto dopo quello ottenuto alle spalle di Casey Stoner in Qatar. Lorenzo ha costruito il suo successo sin dalle prove del venerdì, quando a testa bassa ha deciso di incentrare il suo lavoro in asset- to da gara, con le gomme dure, al contrario di altri piloti come Stoner, che si era invece con- centrato sui pneumatici morbi- di. In gara, Lorenzo ha aspetta- to che Rossi manifestasse i pro- blemi di usura alle gomme che hanno compromesso il set up ideale della Yamaha M1, per poi sferrare l’attacco decisivo dopo due tentativi ai quali l’italiano aveva replicato. Per Lorenzo, la vittoria giapponese vale la lea- dership di campionato. Poco male per Rossi, che rispetto al Qatar è ancora secondo in cam- pionato, ma staccato di un solo punto dalla vetta e davanti a Stoner. Proprio l’australiano del- la Ducati ha accusato un proble- ma ai freni nel giro di ricognizio- ne, preferendo quindi iniziare la gara in modo molto cauto per evitare cadute, perdendo così il contatto dai primi. Una corsa in rimonta coronata al penultimo Honda, che sulla pista di casa adatta alla Desmosedici, e in passaggio con un sorpasso sul- riesce a mettere due moto nei due sole gare ha surclassato il la Honda di Andrea Dovizioso, primi cinque posti. Marco compagno di squadra Niccolò che gli è valso il quarto posto, Melandri è rinato rispetto allo Canepa, pupillo del costruttore e una classifica che gli permet- scorso anno. Ha concluso con emiliano. Il finlandese aveva te di rimanere a tre lunghezze di la Kawasaki semiufficiale del impressionato fin da subito distacco da Lorenzo e a due da team Hayate al sesto posto, Livio Suppo, direttore del pro- Rossi. una prova di grande spessore getto Ducati Moto GP, e si parla Ottima la prestazione di Dani perché arriva dopo aver lottato già di una sua promozione per Pedrosa, terzo al traguardo. per un terzo di gara alla pari con il prossimo anno. Continua a Scattando dall’undicesima Stoner, quando invece lo scor- convincere Andrea Dovizioso, piazza, con una partenza a fion- so anno sulla stessa moto del- quinto sotto la bandiera a scac- da si è ritrovato ad inseguire l’australiano sembrava essere chi. Il forlivese, in seno alla Rossi in seconda posizione. dato per spacciato. In due gare, squadra ufficiale Honda, sta Seppur ancora un po’ doloran- compresa quella del Qatar, ottenendo la fiducia necessaria te per la ferita aperta al ginoc- Melandri è finito sempre davan- dagli uomini giapponesi grazie chio, Pedrosa al diciottesimo ti alle altre Ducati, quella di Nic- alla umiltà e al lavoro proficuo giro ha superato l’italiano in ky Hayden (caduto dopo una che sta svolgendo. Peccato staccata, salvo poi essere tamponata ricevuta da Takaha- però che il suo compagno risucchiato dal pilota Yamaha, shi) e quelle del team Pramac, Pedrosa continui ad assumere che è riuscito poi ad ammini- dimostrando grande reattività e atteggiamenti poco consoni e strare lo spagnolo. Il podio non talento. Proprio in Ducati sem- infantili nei suoi confronti. Wee- giova solamente all’umore di brano aver trovato in Mika Kal- kend da dimenticare per Alex De Pedrosa, ma a quello di tutta la lio un pilota che facilmente si Angelis.

34 L'ordine di arrivo, domenica 26 aprile 2009

1 - Jorge Lorenzo (Yamaha) – Yamaha – 24 giri in 43’47”238 Lorenzo fa festa sul podio 2 - Valentino Rossi (Yamaha) – Yamaha – 1”304 3 - Dani Pedrosa (Honda) – HRC – 3”763 4 - Casey Stoner (Ducati) – Ducati – 5”691 5 - Andrea Dovizioso (Honda) – HRC – 9”207 6 – Marco Melandri (Kawasaki) – Hayate – 30”555 7 - Loris Capirossi (Suzuki) – Suzuki – 32”756 8 - Mika Kallio (Ducati) – Pramac – 39”416 9 - James Toseland (Yamaha) – Tech 3 – 43”106 10 - Chris Vermeulen (Suzuki) – Suzuki – 43”245 11 - Randy De Puniet (Honda) – LCR – 44”834 12 - Colin Edwards (Yamaha) – Tech 3 – 46”540 13 - Alex De Angelis (Honda) – Gresini – 53”325 14 - Niccolò Canepa (Ducati) – Pramac – 1’21”804 15 - Toni Elias (Honda) – Gresini – 1 giro

Ritirati 17 giri - Sete Gibernau (Ducati) – Hernando 0 giri - Nicky Hayden (Ducati) – Ducati 0 giri - Yuki Takahashi (Honda) – JiR

Il campionato piloti 1. Lorenzo 41 punti; 2. Rossi 40; 3. Stoner 38; 4. Dovizioso 22; 5. Pedro- sa 21; 6. Edwards 17; 7. Kallio 16; 8. Vermeulen 15; 9. De Angelis 13; 10. Melandri 12.

Il campionato Costruttori 1. Yamaha 45; 2. Ducati 38; 3. Honda 27; 4. Suzuki 18; 5. Kawasaki 12.

Questa Moto GP fa acqua da tutte le parti

È un avvio certamente difficile quello che sta vivendo il Motomondiale. In Qatar la corsa è stata posticipata di un giorno, evento decisamente unico, mentre in Giappo- ne la pioggia ha costretto gli organizzatori a sospende- re la qualifica. E la griglia di partenza è stata determina- ta dall’unica sessione di prove libere. Considerando che nel warm-up pioveva e che la corsa si è disputata sotto il sole, i piloti della Moto GP, non di una gara club, si sono presentati sulla griglia di partenza con degli asset- ti pieni di punti interrogativi. In Giappone faceva molto freddo e non si capisce il motivo per cui la tappa di Mote- Casey Stoner gi sia stata messa in calendario in un periodo dell’anno solitamente gelido da quelle parti. Inoltre, la soluzione dell’unica sessione di prove libere di 45 minuti non pia- ce a nessuno. L’idea che così facendo si risparmia qual- che euro è piuttosto ridicola perché anche se la matti- na non si gira, il personale è ai box, i commissari di pista sono ai loro posti. Piloti e team preferiscono dunque un secondo turno o un allungamento della sessione unica a 60 minuti. E’ fondamentale che i piloti non arrivino al momento della corsa con una moto male assettata o con problemi non risolti. E’ anche una questione di sicu- rezza. Infine, è scoppiato il caso , fornitore unico. Ebbene, pare che il costruttore giapponese cen- tellini le mescole scontentando tutti. A Motegi era fred- do e la gomma non si scaldava facilmente mentre pare che per la pioggia sia stata costruita una gomma che regge alla pioggia battente, ma non a un asfalto umidic- cio, con il rischio ben concreto che si sfaldi dopo sei-set- te giri. Insomma, sembra di essere al cospetto di corse organizzate dagli amici del bar e non da chi nella inte- stazione mette la parola Mondiale. m.c.

35 IndyCar a Kansas

Riappa 36 Marco Cortesi

Inizia dal Kansas Speedway la difesa del titolo 2008 da parte di Scott Dixon. Dopo le due delu- sioni di St. Petersburg e Long Beach, il neoze- landese si è riscattato con un perentorio suc- cesso maturato già nelle fasi iniziali quando, nei primi 10 giri, si era velocemente sbarazza- to di Robert Doornbos e Graham Rahal. Ad aiu- tarlo è stata la sfortuna di Ryan Briscoe che, andato a recuperare la testa, è stato penalizza- to da una “caution” esposta pochi istanti pri- ma che entrasse ai box. Con la pit-lane chiusa, Briscoe è stato costretto a tirare dritto, perden- do tre posizioni. Alle spalle del vincitore ha quin- di chiuso Helio Castroneves che, coinvolto in un contatto iniziale con Vitor Meira, era stato costretto a sostituire il muso prima di prodursi in uno spettacolare recupero. In terza piazza, Tony Kanaan ha capitanato, oltre a Briscoe, Danica Patrick e Marco Andretti, già lontani dal- le posizioni che contano in campionato. Delu- so della giornata , suo malgra- do causa dei problemi di Briscoe. Lo scozzese ha centrato le protezioni per evitare Graham Rahal che, in fase di rientro ai box, aveva bru- scamente rallentato: le accuse reciproche evi- denziano un probabile concorso di colpa. Con- tro le barriere è finito anche , mentre ed Ernesto Viso sono sta- ti costretti al ritiro da problemi alla trasmissio- ne. Male Robert Doornbos: partito in prima fila, l'olandese è stato mandato a fondo gruppo per aver urtato una delle gomme di Rahal in pit- lane, senza poi più riuscire a recuperare. Gra- zie ai piazzamenti delle prime tre gare, Kanaan è il nuovo leader del campionato con una sola lunghezza di vantaggio su Briscoe. u segue a pag 38 are Dixon 37 IndyCar a Kansas

Giornata sfortunata per Doornbos, qui in lotta con Rahal e Carpenter

le dal suo arrivo al team Panther. Ricomin- Castroneves e Franchitti. Mutoh è penalizza- La cronaca ciano i pit-stop. Si ferma Ed Carpenter, rina- to per il passaggio su un tubo dell'aria com- Giro dopo giro to dopo le prove di St. Pete e Long Beach, pressa, Conway si ritira per un problema tec- mentre Rahal si difende con cattiveria da Bri- nico. Franchitti ha una pessima ripartenza, In partenza è subito velocissimo Scott Dixon scoe. Le soste sono tutte in regime di ban- perdendo terreno su Danica Patrick. La gara che, passato Robert Doornbos si avventa su diera verde, e l'australiano ne approfitta per continua in maniera abbastanza stabile, sal- Graham Rahal al decimo giro. Tornato al issarsi al terzo posto. vo per il sorpasso di Castroneves su Kana- setup delle libere, il neozelandese prende il Con l'approssimarsi della metà gara, Castro- an. Con 50 giri al termine, le preoccupazio- largo, mentre alle spalle del trio di testa, neves è ormai quinto, e Briscoe si porta ni di tutti sono verso la pioggia, data a meno Danica Patrick, Mario Moraes e Tony Kana- all'attacco di Kanaan per la seconda piazza. di 10 chilometri dal circuito. Il vero colpo di an ingaggiano una battaglia a tre. Quattro Entrambi sono in attesa di una 'caution' che scena arriva però dal tracciato. Rahal rallen- giri dopo arriva la prima bandiera gialla del- azzeri il vantaggio di Dixon (circa 3 secondi). ta per entrare ai box, seguito da Franchitti la gara. Vitor Meira rallenta improvvisamen- La caution che arriva al 95esimo passaggio, che però non rallenta abbastanza in fretta e te, ed è colpito da Helio Castroneves. Pau- quando Rafael Matos tocca le barriere per evitare il contatto finisce a muro. Il più ra per Ernesto Viso, che si vede piombare SAFER piegando l'anteriore destra, ed è pro- danneggiato (a parte Franchitti) è Briscoe, addosso un pezzo dell'alettone della Dalla- prio Briscoe ad approfittarne, uscendo per che stava entrando in pit-lane. C'è polemi- ra Penske e riporta a sua volta danni. Per primo dai box davanti a Kanaan, Dixon, ca sul fatto che avesse passato o meno la Meira è ritiro, per Castroneves c'è linea dei box prima che una lunga riparazione in più soluzio- fossero chiusi, ma i com- ni (per evitare di perdere il giro). Con MOMENTO CLOU missari lo costringono a ri- una sosta velocissima, Robert fermarsi. Fortunatamente Doornbos prende la leadership. Per E’ il 151° giro quando Franchitti va a sbattere perderà solo tre posizioni. lanciarsi in uscita dalla piazzola contro il muro chiamando in pista la safety-car. In quel Dixon riprende il comando però, il pilota olandese ha invaso la davanti ad un arrembante piazzola di Rahal, centrando una momento, il leader Briscoe sta entrando in pit-lane, Castroneves, e a Kanaan. delle gomme appena smontate e Con quindici giri alla fine, causando una situazione di perico- ma le luci gialle accese lo costringono a non fermarsi la situazione non cambia. lo. I commissari lo retrocedono in per il rifornimento, dovrà percorrere un altro giro. In In quinta e sesta posizio- fondo al gruppo. Terzo è Moraes, ne si alternano Marco davanti a Ryan Briscoe. Al trentesi- testa va così Dixon e vi rimarrà fino al termine Andretti e Danica Patrick, mo giro, Tony Kanaan recupera fino ma davanti non c'è storia. al terzo posto, mentre Castroneves Dixon conquista il succes- recupera rapidamente la top-10. Al so con un margine record giro 58, Kanaan passa Rahal, che (vista la storia recente del è velocemente insidiato da Briscoe. tracciato) di oltre sette In quinta posizione, Wheldon decimi... impressiona alla prima gara su ova-

38 L'ordine di arrivo, domenica 26 aprile 2009

1 - Scott Dixon - Ganassi - 200 giri 2 - Helio Castroneves - Penske - 0.7104 3 - Tony Kanaan - Andretti-Green - 1.5022 4 - Ryan Briscoe - Penske - 1.8872 5 - Danica Patrick - Andretti-Green - 2.6502 6 - Marco Andretti - Andretti-Green - 3.8013 7 - Graham Rahal - Newman-Haas-Lanigan - 7.8233 8 - Hideki Mutoh - Andretti-Green - 8.5430 9 - Ed Carpenter - Vision - 8.9871 10 - - Panther - 9.7681 11 - Mario Moraes - KV - 20.9048 12 - Robert Doornbos - Newman-Haas-Lanigan - 1 giro 13 - Sarah Fisher - Fisher - 1 giro 14 - Justin Wilson - Coyne - 1 giro 15 - Ryan Hunter-Reay - Vision - 4 giri 16 - Milka Duno - Dreyer&Reinbold - 5 giri

Ritirati 182° giro - Stanton Barrett 151° giro - Dario Franchitti 109° giro - Mike Conway 95° giro - Raphael Matos 37° giro - Ernesto Viso 14° giro - Vitor Meira

Il campionato 1. Kanaan 100; 2. Briscoe 99; 3. Franchitti 96; 4. Dixon 81; 5. Hunter-Reay 74; 6. Patrick 74; 7. Andretti 73; 8. Rahal 72; 9. Power 69; 10. Castroneves 66.

Castroneves dopo il contatto con Meira, ma alla fine arriverà2°

39 GP2 Asia - Il campione Kobayashi, la speranza Toyota

di Massimo Costa Photo Pellegrini Chi è Kamui Ha vinto più di tutti lontano dal suo Paese: il Giappone. Kamui Kobayashi, classe 1986, è il campione 2009 del- la GP2 Asia, una vittoria mai messa seriamente in discussione. Al secondo anno nella categoria, Kobaya- Nato il 13 settembre 1986 shi è atteso al definitivo salto di qualità che lo dovreb- be portare in F.1 nel 2010. Amorevolmente seguito dal Toyota Driver Program fin da quando ha compiuto i suoi primi passi in monoposto, il piccolo Kamui senza il sup- 2009 - Campione GP2 Asia porto della Casa nipponica non avrebbe mai potuto rag- giungere questi livelli, non disponendo delle forze eco- nomiche necessarie. Il sogno della Toyota è quello di 2008 - 16° GP2 Main Series poter portare nel proprio team di F.1 un pilota naziona- le da lei scelto e allevato con cura. Campione della For- 2008 - 6° GP2 Asia mula Renault italiana ed europea nel 2005 con il team Prema, Kobayashi ha poi disputato due stagioni nella 2007 - 4° F.3 Euro Series F.3 Euro Series (2006 e 2007) con la ART tenendosi però lontano dalla lotta per il titolo, ma navigando sem- 2006 - 8° F.3 Euro Series pre nelle prime posizioni e concludendo all’ottavo e al quarto posto finale. E’ stato poi portato in GP2 Asia e 2005 - Campione Eurocup F.Renault Main Series nel 2008 con il team Dams. In totale, tre vittorie di cui due nella serie asiatica. Nel 2009, stes- so programma, stesso team. Da rilevare che già da una 2005 - Campione F.Renault Italia stagione Kobayashi è anche il collaudatore della Toyota F.1 con la quale ha percorso diverse migliaia di chilome- 2004 - 7° F.Renault Italia tri. Un cammino lungo, intelligente quello che il TDP ha programmato per il suo pilota di punta. Che ora si ritro- va con tre titoli in tasca. Decisivo sarà l’anno che vivrà nella GP2 Main Series. Non deve steccare. Se sarà tra i protagonisti, Toyota gli troverà un posto in F.1. Scaval- cato da Kazuki Nakajima, anch’egli del TDP e veloce- mente approdato alla Williams già sul finire del 2007, Kobayashi non si è scomposto, sapendo comunque di essere un privilegiato e pensando al diverso destino del- l’amico Kohei Hirate, che ha vissuto lo stesso suo per- corso, ma una stagione storta in GP2 lo ha estromes- so dall’Europa, da ogni chance di arrivare in F.1, ed ora gareggia in casa tra Formula Nippon e Super GT.

40 41 GP2 Asia a Al Sakhir - Gara 1

adi Massimo Costa Photo Pellegrini

Kamui Kobayashi festeggia la vittoria nella GP2 Asia, il suo secondo successo nella categoria. Se il giapponese della Dams non è una sorpresa e il suo trionfo era già scrit- to da diverse settimane, a stupire è il cambio di passo del giovane brasilia- no del Piquet GP. Il primo posto di Sepang non è dunque rimasto un caso isolato, Nunes ha saputo imprimere anche alla corsa principale di Al Sakhir il suo ritmo infernale dopo una parten- za fantastica dalla seconda fila. Koba- yashi, scattato male al via, ha corso con intelligenza. E si può dire che sabato 25 aprile è stato il giorno del- la liberazione per la Toyota. Un pilota in pole e due macchine in prima fila in F.1, il pilota del programma Junior cam- pione. Più di questo non si poteva pro- prio. Roldan Rodriguez ha incassato un secondo posto importante, ma cer- Nunes lo rifà, to deve bruciargli un po' ritrovarsi bat- tuto ancora una volta dal suo compa- gno di squadra meno esperto. Jerome D'Ambrosio ha dimostrato una volta di più che quando non si becca una ban- Valsecchi peccato diera nera, come a Sepang, è un pilo- ta estremamente veloce e combattivo. a raggiungere il settimo posto. È sta- Meritato il suo podio. Giedo Van der ta la migliore corsa di Rigon da quan- Garde, quinto, sta lentamente trovan- do è approdato in GP2, condita di tan- MOMENTO CLOU do il ritmo necessario in GP2, ma con ti sorpassi e duelli. Meritevole anche una macchina targata iSport deve cer- la gara di , sempre chia- Kobayashi dalla pole fa patinare tamente fare di più. Impressionante la mato all'ultimo minuto dalla DPR. L'un- corsa di Sakon Yamamoto, sesto dopo dicesimo posto finale è un premio alla troppo le gomme, Rodriguez al suo fianco una serie di sorpassi tremendi, ben sua tenacia. Se solo il team lo appog- supportato da una vettura che era net- giasse come dovrebbe, da primo pilo- si muove lentamente. Nunes dalla seconda tamente superiore rispetto a quelle ta, Ricci sarebbe sicuramente ancora fila scatta come una molla, si infila tra con cui lottava. era il più avanti. Un drive through ha impe- principale contendente al titolo di dito a Marco Bonanomi, che era stato i due rivali lenti e balza in testa. Kobayashi, ma nel weekend decisivo tra i primissimi a effettuare il pit-stop, si è perso. Male in qualifica, aiutato da di finire in zona punti. Il brasiliano tiene la testa fino al traguardo una serie di penalità agli avversari era salito dalla quarta alla terza fila. Ma Kamui Kobayashi nel via, ripetuto dopo lo spegnimento dei motori da parte di qualche pilota, il pilota della Durango è rimasto fermo sullo schieramento. E addio sogni di gloria. A cercare di salvare l'onore tri- colore ci ha pensato Edoardo Morta- ra, con uno splendido avvio. Ma quan- do era in zona punti, Alvaro Parente gli ha rifilato una sciocca sportellata e dopo poco Mortara si è dovuto ritira- re. È allora stato il turno di . Attento a conservare le gomme nella fase iniziale, inizialmente spaventato dalle temperature elevate, nel finale quando la vettura della Trident era ancora in buone condizioni, mentre gli altri andavano in crisi con gli pneuma- tici, Rigon ha iniziato ad attaccare fino

42 L'ordine di arrivo di gara 1, sabato 25 aprile 2009

1 - Diego Nunes - Piquet GP - 33 giri 59'59"025 2 - Roldan Rodriguez - Piquet GP - 4"906 3 - Jerome D'Ambrosio - Dams - 7"905 4 - Kamui Kobayashi - Dams - 15"282 5 - - iSport - 20"774 6 - Sakon Yamamoto - ART - 31"624 7 - Davide Rigon - Trident - 48"010 8 - - Arden - 50"923 9 - Karun Chandhok - Ocean - 55"684 16° passaggio fa il cambio gomme e rien- 10 - James Jakes - Super Nova - 55"853 tra dietro a Rigon. Il giapponese non perde 11 - Giacomo Ricci - DPR - 57"571 tempo e attacca il veneto della Trident che 12 - Sergio Perez - Campos - 57"875 però reagisce con classe. Duello anche tra 13 - - DPR - 58"122 Razia e D'Ambrosio per il quarto posto. E' 14 - Marco Bonanomi - Meritus - 1'05"328 un confronto aspro, al 18° giro D'Ambrosio 15 - Javier Villa - Super Nova - 1'15"745 16 - Davide Valsecchi - Durango - 1'18"479 lo supera sul rettifilo di arrivo. Razia sem- 17 - Ricardo Teixeira - Trident - 1'28"508 bra in difficoltà con le gomme e viene rag- 18 - - Ocean - 1 giro giunto da Van der Garde. Prosegue la bril- 19 - Vitaly Petrov - Campos - 1 giro lante gara di Rigon, nono, e di Ricci, dodi- cesimo. Valsecchi è tredicesimo, Bonano- Giro più veloce: Jerome D'Ambrosio 1'46"954 mi quindicesimo, Crestani diciassettesimo. Ritirati Rigon è stretto tra Perez e Yamamoto. 16° giro - Rodolfo Gonzalez Nunes a 12 giri dalla fine ha 3" su Rodri- 12° giro - Edoardo Mortara guez, 8" su Kobayashi, 11" su D'Ambrosio 12° giro - Alvaro Parente e 15" su Van der Garde. Yamamoto dopo 7° giro - Hamad Al Fardan vari attacchi supera Rigon all'esterno del- 4° giro - Kevin Nai Chia Chen la curva 4. Il giapponese della ART ha fret- 0 giri - 0 giri - Michael Dalle Stelle ta e sul rettilineo di arrivo affianca Perez e passa il messicano all'esterno entrando Diego Nunes così in zona punti, ottavo. Yamamoto tiene viva la gara, che ormai per mi sale 11° superando Yamamoto, Petrov le prime posizioni non offre più emozioni, La cronaca si ferma ai box per noie tecniche, ma ripar- raggiungendo anche Chandhok. Yamamoto Giro dopo giro te. Il primo a effettuare il pit-stop è Bona- sembra avere un turbo e supera Chandhok nomi. 8° giro: Kobayashi cambia gli pneu- su rettifilo di arrivo. D'Ambrosio si ritrova Rimangono col motore spento al via del matici mentre D'Ambrosio infila Parente. alle spalle di Kobayashi (3°), Valsecchi giro di ricognizione Villa e Dalle Stelle. Tut- Valsecchi intanto è nelle ultime posizioni. cambia le gomme, per ultimo. Yamamoto to è pronto per la partenza, ma sventolano Drive through anche per Bonanomi che al supera Razia, D'Ambrosio non ha problemi le bandiere gialle per un problema a una 10° giro segna il giro più veloce. nel prendere il terzo posto sul compagno vettura delle prime file. L'operazione di D'Ambrosio raggiunge velocemente Van Kobayashi, attento a non fare errori in quan- start viene rinviata e i piloti affrontano un der Garde e lo punta da tutte le parti. to sta per laurearsi campione della GP2 altro giro di ricognizione. Rimane però fer- Davanti sempre Nunes, Rodriguez e Razia. Asia. mo sullo schieramento Teixeira, che rag- All'11° giro Parente diventa quarto avendo A sei giri dall'arrivo: Nunes, Rodriguez, giunge in pit-lane Villa e Dalle Stelle. Rima- la meglio sull'olandese dell'iSport. Pit-stop D'Ambrosio, Kobayashi, Van der Garde, ne bloccato lungo il circuito Maldonado e per Mortara che rimane davanti a Perez, fer- Yamamoto, Razia, Chandhok, Perez, Rigon, si ritira. Finalmente si parte, Valsecchi stal- matosi con lui. Mortara esce dalla corsia Jakes, Ricci, Herck, Bonanomi, Villa, Teixei- la, ma per fortuna viene evitato da tutti, box e si avventa sulla prima curva mentre ra, Valsecchi, Crestani, Petrov. Jakes met- Kobayashi non sfrutta la posizione del pole- arriva Parente. Sono fianco a fianco, il por- te il muso davanti a quello di Rigon, ma man. Dalla seconda fila, Nunes balza in toghese chiude la traiettoria come se Mor- l'italiano subito replica e si riprende il deci- testa davanti al compagno Rodriguez, Razia tara non esistesse e inevitabile è il contat- mo posto. Rigon è scatenato e si prende il e Kobayashi. Herck alla prima curva fa vola- to, doppio. Mortara prosegue, Parente nono posto da Perez poi va a prendere re Chen. Si beccano un drive through Villa dopo qualche curva deve rallentare. Al 13° Chandhok. In ballo un punto e la posizione e Dalle Stelle che partivano dai box. Al 3° giro, pit-stop per Rodriguez e Razia. Morta- di poleman per gara 2. Al 30° giro, Rigon giro Nunes conduce sempre su Rodriguez, ra non ce la fa e deve ritirarsi. 14° passag- compie la sua personale impresa guada- più staccati Razia, Van der Garde e Koba- gio, Nunes ai box per cambiare le due ruo- gnando l'ottavo posto su Chandhok. Rigon yashi. Mortara, protagonista di un super te posteriori. Tale era il suo vantaggio che non è pago e punta anche Razia, settimo. avvio, è 9°, Bonanomi 12°, Rigon 16°, Ric- il brasiliano rientra davanti a Rodriguez, ma Rigon, ancora una volta sul rettilineo dei ci 17°, Crestani 19°. A Gonzalez (15°) vie- in seconda posizione dietro a Yamamoto, box ha la meglio e scavalca Razia mentre ne comminato un drive through. Nunes tro- che però ancora deve fare il pit-stop. Val- Jakes fa lo stesso con Perez. Nunes va a va un buon ritmo di gara e allunga su Rodri- secchi risale con grinta e supera Villa per vincere davanti al compagno di squadra guez, Razia, Van der Garde, Kobayashi, il 12° posto. La situazione dopo 15 giri: Rodriguez, poi D'Ambrosio e Kobayashi che Parente, D'Ambrosio, Chandhok, Mortara. Yamamoto, Nunes, Rodriguez, Kobayashi, si laurea con una gara di anticipo campio- Al 6° giro, Kobayashi supera alla prima cur- Razia, D'Ambrosio, Van der Garde, Chan- ne GP2 Asia. Gran finale di Rigon, settimo va Van der Garde, ma arriva lungo alla pri- dhok, Perez, Rigon ottimo 10°, Jakes, Ric- e per la prima volta a punti, e per Ricci che ma curva e l'olandese lo ripassa. Bonano- ci buon 12°, Valsecchi, Villa. Yamamoto al infila Perez.

43 GP2 Asia a Al Sakhir - Gara 2

adi Massimo Costa Photo Pellegrini

È stato il weekend dei brasiliani. Sabato Diego Nunes, domenica Luiz Razia. Due ragazzi che stanno cre- scendo rapidamente. Razia, del team Arden, è partito dalla pole gra- zie all'ottavo posto di gara 1 e una volta imboccata per primo la curva iniziale, non ha avuto più problemi. Neanche nella fase di ripartenza dal- la safety-car, entrata in pista al 1° giro. Una corsa attenta quella di Razia, a volte un po' sopra le righe, ma ad Al Sakhir semplicemente per- fetto. Con l'ennesima gara di attac- co, Jerome D'Ambrosio si è impos- sessato del secondo posto finale che gli sono valsi i punti per diveni- re il vice campione della GP2 Asia dietro al compagno Kamui Kobaya- shi. Un gran successo per il team Dams. Non ha potuto difendere la seconda posizione in campionato Roldan Rodriguez, eliminato dopo pochi metri da Karun Chandhok, e Davide Valsecchi è scivolato al quar- to posto finale nella graduatoria generale, anche lui bloccato alla pri- Luis Razia ma curva per un contatto del quale non ha colpe. Un weekend veramen- te negativo per il pilota della Duran- go. I colori italiani sono però stati sal- vati da Davide Rigon. Il veneto della Trident, gagliardo sabato in gara 1, è Il nome nuovo stato all'altezza della situazione nel- la corsa sprint. Ha tenuto saldamen- te il secondo posto per quasi tutta la durata della prova, ha resistito più volte a D'Ambrosio, finché a due giri è Razia dal termine il belga non ha sferrato l'attacco decisivo. Rigon ha allora pensato a conservare il terzo posto, comunque ottimo considerando che Rigon sul podio è alla sola terza tappa in GP2, guar- dandosi da Sakon Yamamoto e Kobayashi. Iniziata l'avventura in Davide Rigon GP2 Asia a Losail, Rigon ha vissuto in Bahrain il suo migliore weekend. Fa piacere anche sottolineare il ritor- no sul podio del team Trident, squa- dra di Maurizio Salvadori che ha vis- suto mesi difficili. Ma con la serietà e il lavoro, anche i momenti bui pri- ma o poi iniziano a far parte del pas- sato. Altri due italiani sono stati pro- tagonisti ad Al Sakhir: Marco Bona- nomi e Giacomo Ricci hanno a lun- go duellato per l'ottava piazza. Alla fine l'ha spuntata Bonanomi mentre Ricci, decimo, ha dovuto fare i conti con le gomme consumate.

44 gna il terzo posto. Nunes ritorna resiste bene al belga. Yamamoto è La cronaca settimo ai danni di Ricci che lotta solitario quarto, con Kobayashi che Giro dopo giro con Bonanomi. Razia al 5° passag- ha mollato. Parente supera Villa per gio ha 9 decimi di vantaggio su il 12° posto. A 5 tornate dal termi- Razia e Rigon sono in prima fila. Al Rigon. Perez incrocia la traiettoria ne si ritira Herck. Cresce di intensi- via il brasiliano parte bene, Rigon è di Crestani ed effettua un ottimo tà il duello tra Ricci e Bonanomi con secondo. Chandhok alla prima cur- sorpasso. Crestani in poche curve il pilota Meritus che mette forte va arriva lungo e sperona Rodri- cede anche a Petrov e Villa. Anche pressione al connazionale della guez. Nel caos, Teixeira danneggia Parente supera Crestani, il quale DPR. Razia vanta intanto un vantag- il musetto urtando la vettura dello rischia grosso cercando una inutile gio di 8" su Rigon e D'Ambrosio. Al spagnolo e Valsecchi si ritrova stret- manovra intimidatoria. Crestani è al 19° giro, Bonanomi alla prima cur- to tra due monoposto. Si ritirano centro dell'attenzione attaccatto da va supera Ricci che viene sorpreso l'italiano, Rodriguez, Chandhok e Jakes. Il duello è furibondo e l'ingle- anche da Perez. Il messicano tenta Gonzalez. Ricci supera Bonanomi se passa. Intanto, davanti, Rigon subito l'attacco a Bonanomi, ma il per il nono posto. Entra la safety car vede avvicinarsi sensibilmente lecchese lo respinge.La di mentre in testa c'è Razia seguito da D'Ambrosio mentre Razia allunga Ricci non è più veloce come prima, Rigon, Yamamoto, D'Ambrosio, ancora portando il suo vantaggio ma il milanese è bravo a contenere Kobayashi, Van der Garde, Nunes, sul pilota Trident a 1"2. Al 9° giro, al 20° passaggio Petrov, che perde Ricci, Bonanomi, Crestani, Petrov, Herck sconta un drive through. Ric- la posizione a vantaggio di Parente. Perez, Herck, Villa, Parente, Morta- ci e Bonanomi lottano per la ottava D'Ambrosio implacabile, alla prima ra, Jakes, Chen, Fardan, Teixeira, posizione, seguiti dal duo Perez- staccata rompe gli indugi e si pren- Dalle Stelle. Al 3° giro riprende la Petrov. Al 10° giro, Razia ha 2"7 su de il secondo posto ai danni di corsa, Rigon non tiene la scia di Rigon pressato da D'Ambrosio, più Rigon a due giri dal termine. Il vene- Razia che così affronta tranquillo la staccati Yamamoto e Kobayashi, to non deve sbagliare nulla perché prima curva. Nunes sbaglia la stac- Nunes, Van der Garde. Non variano alle spalle incombono Yamamoto e cata e ne approfitta Ricci che pas- le posizioni e al 13° giro tutto è inva- Kobayashi. Vince Razia, per la pri- sa settimo. Perez infila il compagno riato. Teixeira rientra ai box. Al 15° ma volta in GP2 Asia, davanti a Petrov ed è 11°. Al 4° giro, D'Am- passaggio, Razia è ormai imprendi- D'Ambrosio, Rigon, Yamamoto, brosio si butta all'interno di Yama- bile, D'Ambrosio dopo un periodo di Kobayashi e Nunes, questi i piloti a moto alla prima staccata e guada- calma inizia a spingere, ma Rigon punti.

L'ordine di arrivo di gara 2, domenica 26 aprile 2009

1 - Luiz Razia - Arden - 23 giri 43'47"690 2 - Jerome D'Ambrosio - Dams - 11"494 3 - Davide Rigon - Trident - 12"646 4 - Sakon Yamamoto - ART - 13"349 5 - Kamui Kobayashi - Dams - 13"892 6 - Diego Nunes - Piquet GP - 19"362 7 - Giedo Van der Garde - iSport - 23"183 8 - Marco Bonanomi - Meritus - 27"813 9 - Sergio Perez - Campos - 31"989 10 - Giacomo Ricci - DPR - 34"428 11 - Vitaly Petrov - Campos - 36"252 12 - Javier Villa - Super Nova - 36"666 13 - Alvaro Parente - Meritus - 37"230 14 - James Jakes - Super Nova - 39"266 15 - Fabrizio Crestani - Ocean - 41"122 16 - Edoardo Mortara - Arden - 42"111 17 - Hamad Al Fardan - iSport - 52"089 18 - Kevin Nai Chia Chen - FMSI - 1'05"417 19 - Michael Dalle Stelle - Durango - 1'10"175

Giro più veloce: Jerome D'Ambrosio 1'46"648

Ritirati Giacomo Ricci 16° giro - Michael Herck 13° giro - Ricardo Teixeira 0 giri - Roldan Rodriguez 0 giri - Karun Chandhok MOMENTO CLOU 0 giri - Davide Valsecchi 0 giri - Rodolfo Gonzalez L’ottavo posto di gara 1. Luiz Razia ha costruito il suo 0 giri - Pastor Maldonado primo successo in GP2 Asia il giorno precedente, garantendosi la Il campionato finale 1.Kobayashi 56; 2.D'Ambrosio 36; 3.Rodriguez 35; piazzola del poleman. Dopo di che, partito bene, ha facilmente 4.Valsecchi 34; 5.Petrov 28; 6.Hulkenberg 27; 7.Perez condotto la corsa per tutti i giri in programma. 26; 8.Nunes 24; 9.Yamamoto 13; 10.Villa 12.

45 World Series Renault - I debuttanti LaLa magiamagia didi PentusPentus

di Massimo Costa Invece di scivolare nelle posizio- to anche i piloti del team Carlin, ni retrostanti, Pentus ha tenuto Jaime Alguersuari e Oliver Tur- Dodici piloti, su un totale di ven- il ritmo dei leader, addirittura vey. Il campione inglese della titre partecipanti, hanno debut- superando Marcos Martinez e F.3, quinto in gara 1, aveva un tato nella World Series Renault percorrendo qualche chilometro ritmo notevole nella corsa prin- 3.5 nella tappa iniziale di Bar- al comando. Un piccolo errore cipale ed occupava la seconda cellona del 19 aprile. Un wee- ha poi permesso a Martinez di piazza alle spalle del leader kend intenso per i nuovi arriva- tornare in testa, ma Pentus non Charles Pic. Poi la pioggia ha ti, alcuni di questi hanno trova- ha mollato tenendo testa a ribaltato tutto. Alguersuari è sta- to l’accordo solo poche ore prima di L’estone scendere in pista. Sten Pentus Come Harald Schlegel- dalla pioggia milch, che si è unito alla Comtec, o Mihai al podio Marinescu, salito sulla di Barcellona, Dallara della Interwet- a destra ten. O Brendon Har- tley, pilota Red Bull già impegnato nella F.3 Euro Series e parcheg- giato alla Tech 1. Ma si sa già che la presenza del lettone e del rume- no nella seconda tap- pa di Spa è già in discussione. Marine- scu sarà rimpiazzata da Tobias Hegewald mentre il e Adrian Val- to chiamato ai box in anticipo, destino di Schlegelmilch appa- les. E classificandosi al secon- quando ancora la pista non era re ancora sconosciuto. Più soli- do posto finale tra il tripudio dei bagnata, per il cambio gomme de le posizioni degli altri rookie. componenti del team Fortec. così è poi dovuto tornare in pit- Il migliore in assoluto, e con una Un altro debuttante che è salito lane per montare le rain. Nono- certa sorpresa generale, è sta- sul podio è stato Chris Van der stante il ritardo accumulato, to Sten Pentus. L’estone del Drift, terzo con la monoposto Alguersuari ha recuperato e team Fortec non è più un ragaz- del team Epsilon. Campione accarezzato l’idea di salire sul zino con i suoi 27 anni e una 2008 della Formula Master, il podio, ma un problema alla carriera difficile, praticamente neozelandese, settimo in gara pompa benzina lo ha fermato a iniziata nel 2006 nella F.Renault 1, ha messo in evidenza le pro- pochi chilometri dal traguardo. 2.0, ma sul circuito spagnolo ha prie doti risalendo bene la clas- Il suo compagno Turvey ha cat- strabiliato per il suo comporta- sifica. La fortuna è stata dalla turato il quarto posto in gara 1 mento con pista bagnata. Se in sua parte nel finale. Un lungo lo e l’undicesimo nella seconda gara 1 non aveva ottenuto gran- aveva fatto precipitare al setti- corsa. Più complicato il debutto ché, giungendo 18°, nella corsa mo posto, ma la bandiera rossa per , che con la principale, complice la strategia uscita nell’ultimo giro ha stabi- vettura Tech 1 ha piazzato un 9° del suo team Fortec, Pentus si lito la classifica finale alla tor- e un 12° posto mentre Greg è trovato a montare le gomme nata precedente, quando Van Mansell è parso piuttosto soli- da pioggia nel momento miglio- der Drift era ancora terzo… do nel weekend del debutto re. Ritrovandosi così con i primi. Un buon debutto lo hanno firma- classificandosi 13° e 10°.

46 La sfortuna ha tolto ad Alguersuari un podio sicuro in gara 2

Hartley e Turvey, due tra i migliori rookie Rookie da Top Ten Gara 1 Gara 2 4° - 2° - Sten Pentus 5° - Jaime Alguersuari 3° - Chris Van der Drift 7° - Chris Van der Drift 9° - Brendon Hartley 10° - Greg Mansell

47 Trofeo Cadetti ad Adria Visconti bissa e allunga

Netta vittoria di Marco Visconti (sotto), nel- Lugli Corse, ha concluso al terzo posto 45° Trofeo Cadetti, che guida con 61 punti la seconda gara del 45° Trofeo Cadetti di F. davanti a Maurizio Giordano (Fadini – Fadi- seguito dal campione in carica “over 25” Junior Monza 1.2 disputata sulla pista del- ni Corse), Riccardo Calegari (Silva – Diesse Simone Gatto che finora ha ottenuto 44 l’Autodromo di Adria. Il pluricampione della Corse), Simone Gatto (Reggiani – TS Cor- punti. Seguono Maurizio Giordano (punti categoria monzese, al volante di una mono- se), Paolo Coppi (Reggiani – Sarchio 38), Paolo Coppi (p. 34), Angelo Valentino posto Reggiani preparata da Stilo Corse, Racing), Giuliano Zecchetti (Reggiani – (p. 32), Giovanni Erba (p. 28), Dario Lugli partito dalla pole position, ha dominato la Zemires) e Matteo Torta (Reggiani – ARM (p. 25), André Claude Benin (p. 24), Manuel corsa concludendo con un vantaggio di oltre Competition). Con questo successo, Marco Deodati (p. 22), Luca Del Missier (p. 21). 3 secondi su Giovanni Erba, in gara con una Visconti ha bissato quello conquistato nel- La prossima gara del 45° Trofeo Cadetti di Covir preparata dal costruttore, che è stato la prima gara del campionato disputata F. Junior Monza 1.2 è in programma il 24 protagonista del giro più veloce della gara. all’Autodromo di Monza ed ha consolidato maggio sulla pista dell’Autodromo Riccardo Dario Lugli, con la Cavallini preparata da il primo posto nella classifica assoluta del Paletti di Varano de’ Melegari (PR).

L'ordine di arrivo, domenica 26 aprile 2009

1. Visconti Mauro (Reggiani) in 29’56.532 2. Erba Giovanni (Covir) a 3”171 3. Lugli Dario (Cavallini) a 17”399 4. Giordano Maurizio (Fadini) a 17”618 5.Calegari Riccardo (Silva) a 23”544 6. Gatto Simone (Reggiani) a 29”442 7.Coppi Paolo (Reggiani) a 35”096 8.Zecchetti Giuliano (Reggiani) a 43”969 9.Torta Matteo (Reggiani) a 48”790 10. Benin André (Reggiani) a 57”447 11. Valentino Angelo (Reggiani) a 1’13”816 12. Galli Massimo (Reggiani) a 1’23”123 13. Capella Andrea (Reggiani) a1’31.529 14. Terra Francesco (Reggiani) a 1 giro 15.Del Missier Luca (Covir) a 11 giri

48

F.Renault Italia - I debuttanti I pulcini della serie Tricolore

La prima prova del campionato italiano di F.Renault Italia, che si è disputata lo scorso 5 aprile a Monza, ha proposto una serie di nuovi volti tutti da scoprire. Per l’esattezza, dodi- ci. Scopriamo come si sono comportati. Su tutti, , lanciato dal CO2 Motorsport, che ha dimostrato di non avere timori e di adattarsi velocemente a ogni condi- zione: qualifica e gara. Quarto nelle prove cronometrate, il pilota vicentino in gara 1 era con i primissimi, ma ha sbat- tuto nel rail per evitare il violento contatto tra Genis Olive e Stefano Comini quando era entrata la safety-car. In gara 2 si è rifatto con gli interessi riuscendo addirittura a salire sul terzo gradino del podio. Una buona prova l’ha offerta un altro giovanissimo, Stefano Colombo. Lanciato dalla Cram, in prova ha incontrato qualche difficoltà risultando 19°, ma nella prima corsa, con saggezza, evitando gli incidenti, ha concluso al 5° posto. Al traguardo anche nella seconda pro- va, dove è giunto 11°. In gara 1 ha stupito anche Matteo Brugiotti, della Tomcat. Pur con pochissima esperienza, ha portato la sua monoposto al 6° posto finale in gara 1 risul- tando poi 16° nella successiva corsa, risultato condiziona- to da un errore. Sono piaciuti anche Martin Scuncio, giova- ne cileno che cerca di tracciare una carriera in Europa, il ceko Nikolas Kvasai e il portoghese Bernardo Arnaut. Ha lot- tato Romain Vozniak, interessante francese ritiratosi in gara 1. Piuttosto sfortunato Federico Scionti, al quale ne sono capitate di tutti i colori, ma nella seconda corsa ha recupe- rato fino al 9° posto dopo essere partito dai box.

50 Rookie da Top Ten Gara 1 Gara 2 5° - Colombo 3° - Venturini 6° - Brugiotti 7° - Scuncio 7° - Kvasai 8° - Vozniak 9° - Arnaut 9° - Scionti 10° - Arnaut

Piccoli giovani crescono. Nella foto grande Matteo Brugiotti sotto il titolo Giovanni Venturini

51 NASCAR a Talladega Incredibile Keselowski

di Marco Cortesi vo leader Kurt Busch, Greg Bif- Photo 4 fle, Brian Vickers e Joey Loga- no. Da sottolineare le ottime Incredibile vittoria per Brad prestazioni di Joe Nemecheck, Keselowski alla Aarons 499 di Regan Smith e Max Papis, tut- Talladega. Il venticinquenne ti e tre nella top-20. Sfortuna- pilota della scuderia Hendrick, ti nelle fasi finali Juan Pablo schierato attraverso una joint Montoya e Kyle Busch, che ave- venture con il Phoenix Racing, vano condotto la gara a lungo ha dapprima spinto Carl prima di essere, loro malgrado, Edwards in testa al gruppo, poi messi in difficoltà da due con- cercato l'attacco decisivo. Nel tatti. tentativo di resistere, Edwards Da citare i big one della giorna- L'ordine di arrivo, ha chiuso verso l'interno quan- ta, andati pesantemente ad domenica 26 aprile 2009 do Keselowski era già entrato, incidere sulla classifica di cam- 1 - Brad Keselowski (Chevy) - Phoenix - 188 arrivando al contatto e finendo pionato sin dall'ottavo giro. Nel 2 - Dale Earnhardt Jr. (Chevy) - Hendrick - 188 in testacoda. In un momento di primo, un contatto da troppa 3 - Ryan Newman (Chevy) - Stewart/Haas - 188 instabilità, la sua vettura è sta- irruenza tra Matt Kenseth e 4 - Marcos Ambrose (Toyota) - JTG/Waltrip - 188 5 - Scott Speed (Toyota) - Red Bull - 188 ta poi centrata da quella di Jeff Gordon ha tolto di mezzo 6 - Kurt Busch (Dodge) - Penske - 188 Newman, prendendo letteral- quest'ultimo, insieme ad un'al- 7 - Greg Biffle (Ford) - Roush - 188 mente il volo e finendo nelle tra decina di vetture tra cui 8 - Brian Vickers (Toyota) - Red Bull - 188 9 - Joey Logano (Toyota) - Gibbs - 188 reti di protezione. Per Edwards, quelle di Martin, McMurray, 10 - Jeff Burton (Chevy) - Childress - 188 che ha tagliato il traguardo Riggs, Gilliland, Bowyer, Har- 11 - Reed Sorenson (Dodge) - RPM - 188 pochi istanti dopo (a piedi) nes- vick, Kahne e Allmendinger. Il 12 - David Ragan (Ford) - Roush - 188 13 - Joe Nemechek (Toyota) - Nemco - 188 suna conseguenza fisica. Per secondo contatto multiplo ha 14 - Paul Menard (Ford) - Yates - 188 Keselowski, alla quinta appari- visto Montoya, spedito in testa- 15 - Regan Smith (Chevy) - Furniture Row - 188 zione in Sprint Cup, un succes- coda da Hamlin, coinvolgere 16 - Casey Mears (Chevy) - Childress - 188 so epico, su una vettura che Hornish, Truex, Mayfield, 17 - Matt Kenseth (Ford) - Roush - 188 18 - Max Papis (Toyota) - Germain/Waltrip - 188 fino a quel momento aveva Stremme insieme al campione 19 - Elliott Sadler (Dodge) - RPM - 188 visto solo le retrovie. in carica Johsnon e Robby Gor- 20 - Juan Montoya (Chevy) - Ganassi/DEI - 188 In seconda posizione ha con- don, finito frontalmente contro 21 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 188 22 - Michael Waltrip (Toyota) - Waltrip - 188 cluso Dale Earnhardt Jr, rag- il muro interno. 23 - Tony Stewart (Chevy) - Stewart/Haas - 188 giante per il successo del pro- A seguito dell'arrivo di Tallade- 24 - Carl Edwards (Ford) - Roush - 188 prio pupillo, davanti a Newman ga, Kurt Busch comanda Jeff 25 - Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 188 26 - David Reutimann (Toyota) - Waltrip - 188 e all'australiano Marcos Gordon e Jimmie Johnson in 27 - John Andretti (Chevy) - FrontRow - 188 Ambrose. Miglior risultato in classifica, davanti a Tony Ste- 28 - Bobby Labonte (Ford) - HOF - 179 carriera per Scott Speed, quin- wart (problema tecnico all'ulti- 29 - Robby Gordon (Toyota) - Gordon - 179 30 - Jimmie Johnson (Chevy) - Hendrick - 179 to e andato a precedere il nuo- mo restart) e Denny Hamlin. 31 - David Stremme (Dodge) - Penske - 179 32 - Jeremy Mayfield (Toyota) - Mayfield - 179 33 - Martin Truex Jr. (Chevy) - Ganassi/DEI - 179 34 - Sam Hornish Jr. (Dodge) - Penske - 179 35 - A.J. Allmendinger (Dodge) - RPM - 164 36 - Kasey Kahne (Dodge) - RPM - 133 37 - Jeff Gordon (Chevy) - Hendrick - 128 38 - Kevin Harvick (Chevy) - Childress - 127 39 - Clint Bowyer (Chevy) - Childress - 8 40 - David Gilliland (Chevy) - TRG - 6 41 - Scott Riggs (Toyota) - Baldwin - 6 42 - Jamie McMurray (Ford) - Roush - 6 43 - Mark Martin (Chevy) - Hendrick - 6

Il campionato 1. Kurt Busch 1299; 2. Jeff Gordon 1294; 3. Johnson 1235; 4. Stewart 1232; 5. Hamlin 1190; 6. Kyle Busch 52 1124; 7. Edwards 1119; 8. Bowyer 1098; 9. Burton 1092; 10. Biffle 1081. MOMENTO CLOU Edwards e Keselowski si toccano e la Ford del vicecampione 2008 vola contro le barriere

Atterrato senza conseguenze sulle quattro ruote dopo il pauroso botto dell'ultimo giro (vedi sequenza), Carl Edwards corre verso la linea d'arrivo imitando le gesta di Ricky Bobby in "Talladega Nights"

53 NASCAR - Il personaggio Montoya sposa Ganassi di Marco Cortesi verso altri lidi. Una situazione che Photo 4 lascerebbe Montoya unico titolare in grado, al momento, di puntare Amore eterno tra Juan Pablo Mon- alla top-5 ed unica guida tecnica a toya e Chip Ganassi. Il pilota colom- disposizione. Se è vero che, con biano ha firmato la scorsa settima- ogni probabilità, la componente na il proprio rinnovo contrattuale ingaggio abbia avuto un certo peso con il Ganassi Racing per la dispu- nella scelta, rimane l'originalità di ta della NASCAR Sprint Cup nelle una situazione che trascende le prossime stagioni. Quante? “Un logiche del puro risultato. Improba- po’”, risponde Montoya, "forse bile, considerando i buoni risultati due, tre o quattro". Nonostante la ottenuti nella stagione d'esordio, crisi e la fusione con il Dale Ear- primo posto a Sonoma, che Monto- nardt Incorporated, Ganassi conti- ya non abbia avuto altre offerte da nua ad avere grande fiducia in Mon- squadre di livello più alto. Ma il toya. Fortunato, dicono i maliziosi, colombiano vuole stare con Ganas- ad avere qualcuno cosi innamorato si, e… Ganassi vuole stare con lui. delle sue capacità, anche se a Una volontà reciproca, anche se guardare i risultati, si direbbe che non è ancora chiaro quali possano il fortunato sia Ganassi: dopo i pri- essere i margini di manovra di un mi successi con l'era d'oro di Ster- pilota che, nonostante i 34 anni di ling Marlin, la squadra si era infat- età e l'indiscutibile talento, ha a ti arenata, incapace di produrre vit- conti fatti solo 3 anni e mezzo di torie, e diventando una delle com- esperienza. Ancora di salvezza è pagini di secondo piano utili a riem- sicuramente stata la nuova Car Of pire la griglia e poco altro. Unico Tomorrow, che ha rimesso tutti qua- pilota della squadra in grado di arri- si allo stesso punto di partenza, vare al successo negli ultimi 5 mentre ha giocato un po' contro il anni, Montoya rappresenta una del- quasi totale divieto di test introdot- le ultime ancore di salvezza per to all'inizio della stagione. Il 2010, Ganassi, anche nel post-fusione. senza Truex e senza l'arrivo di un Con la crisi ed i problemi di budget, veterano, magari il Mark Martin del- Martin Truex, uomo di punta di casa la situazione, sarà duro per tutti. E Earnhardt, sembra infatti destinato molto molto complicato...

54 2009 Top-5: 0 Top-10: 2 Premi vinti: $ 1.239.105 Posizione media all'arrivo: 16.9 2006-2009 Gare: 81 Vittorie: 1 Top-5: 5 Top-10: 11 Posizione media all'arrivo: 24.4

55 Speedcar - Gare ad Al Sakhir Morbidelli vince di Massimo Costa tre me la sono giocata con Heinz Harald Photo Pellegrini per il secondo posto. Ci siamo anche passati un paio di volte, poi ho però pati- è il campione 2009 del- to problemi di trazione in uscita dalle cur- la Speedcar. Un successo meritato, ma ve più lente, chiudendo al terzo posto. sudato fin sul traguardo dell’ultimissima Purtroppo la possibilità di lottare per il gara. Il pilota italiano, che con questo suc- titolo era già svanita nelle gare passate cesso intasca un assegno di 500.000 per una lunga serie di problemi tecnici”. dollari messo in palio dall’organizzazione, si è piazzato quinto e il suo principale Gara 2 avversario, Johnny Herbert, gli fiatava sul Tripudio italiano ad Al Sakhir nella secon- collo. Grande tensione quindi, ma Morbi- da corsa, ultima del campionato, della delli ha corso con grande intelligenza e Speedcar. Gianni Morbidelli è il campio- freddezza conquistando il titolo. ne 2009 della categoria, Vitantonio Liuz- zi ha vinto la gara davanti a Thomas Bia- Gara 1 gi. Morbidelli ha dovuto sudare freddo Il via lanciato non ha intimidito Herbert fino all'ultima curva per poter sorridere che dalla pole ha tenuto la prima posi- e vedersi consegnare l'assegno da zione. In seconda piazza è salito Alesi 500.000 dollari che spetta al campione. che però presto ha rotto il motore (4° Il suo avversario principale era Johnny giro). Liuzzi ha infilato alla prima curva Herbert, staccato di un solo punto, e l'in- Frentzen dopo un avvincente porta a por- glese ha terminato la gara a un soffio da ta, ma il tedesco è rimasto secondo. Die- lui, a tre decimi. Tutto ha girato al meglio tro, Terrien si è dovuto fermare ai box, per Morbidelli, fin dalla prima curva quan- Pasini si è girato al giro otto. Herbert con- do proprio Herbert è stato colpito da die- duceva in tranquillità con 10" su Fren- tro dal rookie Ramez Azzam, contatto che tzen, poi Liuzzi, Zoechling, Morbidelli. La ha fatto perdere parecchio tempo al cam- corsa non ha più subìto variazioni e gra- pione 2008. zie all'ottavo posto finale, Biagi è partito Herbert è però risalito fino al 6° posto, dalla pole in gara 2. Undicesimo Marco proprio alle spalle di Morbidelli, che ha Cioci, ritirato Gianni Giudici. dovuto penare parecchio con un mezzo A fine corsa, Liuzzi ha dichiarato: "In qua- che questo fine settimana non era com- lifica avremmo potuto anche puntare più petitivo come in altre occasioni. in alto del quarto posto, ma abbiamo avuto molti problemi a livello di frenata, in particolare alle staccate più violente, che ci hanno costretto a sostituire l'inte- ro impianto. In gara sono riuscito a rigua- dagnare una posizione finendo sul podio. Johnny Herbert, davanti, aveva un passo nettamen- te superiore, men-

56 L'ordine di arrivo, sabato 25 aprile 2009

1 - Johnny Herbert - JMB - 19 - 40:59.350 2 – Heinz Harald Frentzen - Continental Circus - 19 - 10.339 3 - Vitantonio Liuzzi - UP Team - 19 - 12.545 4 - Christopher Zoechling - Continental Circus - 19 - 20.396 5 - Gianni Morbidelli - Palm Racing - 19 - 23.398 6 - Hasher Al Maktoum - UP Team - 19 - 25.168 7 - Damien Pasini - JMB - 19 - 26.539 8 – - Palm Racing - 19 - 34.563 9 - Nicolas Navarro - Durango - 19 - 39.483 500.000 $ 10 - Ramez Azzam - Scuderia Giudici - 19 - 46.854 11 - Marco Cioci - Durango - 19 - 61.776 Ma tutto è finito al meglio per "Morbido" tenza e sfilando quarto dopo essere parti- 12 - Marchy Lee - HPR - 19 – 1 giro che così ha potuto festeggiare da leader. to in sesta piazza. Dopodiché ho cercato Al pari di Liuzzi. Un contatto alla prima cur- di recuperare pian piano gestendo il degra- Giro più veloce: Vitantonio Liuzzi 2:07.791 va con non lo ha destabilizzato, ha prose- do delle gomme. Alla fine il passo gara si guito forte gettandosi alla caccia di Biagi. è rivelato ottimo, consentendomi di realiz- L'ordine di arrivo, Il ferrarese guidava il gruppo praticamen- zare anche il giro più veloce. Anche se domenica 26 aprile 2009 te fin dal via, grazie alla partenza dalla pole sono dispiaciuto per non aver potuto lot- (per l'ottavo posto in gara 1). Liuzzi al 14° tare per il titolo piloti a causa dei numero- 1 - Vitantonio Liuzzi - UP Team - 19 giri 41'02"174 giro ha superato Biagi andando a vincere si guai meccanici, il terzo posto è un buon 2 - Thomas Biagi - Palm Racing - 3"453 la terza gara in Speedcar e facendo suo il risultato. Inoltre, siamo riusciti a conqui- 3 - Al Maktoum - UP Team - 4"936 terzo posto in campionato. Senza qualche stare la vittoria nella classifica riservata ai 4 - Nicolas Navarro - Durango - 10"277 5 - Gianni Morbidelli - Palm Racing - 12"117 disavventura nelle precedenti prove, anche team. Nonostante la gioia per il successo, 6 - Johnny Herbert - JMB - 12"464 il tester della Force India F.1 poteva inse- rimane la preoccupazione per chi ha sof- 7 - Chris Buncombe - West Tec - 19"899 rirsi nel discorso finale per il titolo. Incre- ferto e continua a soffrire dopo il terribile 8 - Christopher Zoechling - Continental - 22"644 dibile Alesi: il francese partiva dal fondo terremoto che ha colpito la mia regio- 9 - Marchy Lee - HPR - 29"194 dopo la rottura del motore in gara 1. Nono- ne. Anche questo successo è 10 - - HPR - 35"642 stante ciò, non capendo bene il sistema dedicato a loro...". 11 - Marco Cioci - Durango - 44"595 delle luci di partenza, ha superato tutti 12 - Heinz Harald Frentzen - Continental - 52"811 quanti quando non doveva e si beccato un Giro più veloce: Vitantonio Liuzzi 2’07”487 giusto drive through. Liuzzi ha poi raccontato: "La gara di oggi Il campionato finale è andata molto bene, è stata diver- 1.Morbidelli 55; 2.Herbert 53; 3.Liuzzi 45; 4.Frentzen 44; tente e tirata. Ho iniziato 5.Alesi 38. facendo una bella par-

Liuzzi vincitore in gara 2

Thomas Biagi

Marco Cioci

Gianni Morbidelli esulta per la vittoria del campionato

57 Grand Am ad Alton

GURNEY-FOGARTY battono i colossi Quattro diverse motorizzazioni tare tutto il campionato. Un Porsche del di Valiante, è stato Gurney a ai primi quattro posti: Pontiac, periodo non facile quello che si Timo Bernhard. Ganassi contro segnare la svolta della corsa. Ford, Porsche, BMW. E’ con sta vivendo negli Stati Uniti, Penske, un duello tra colossi Al 65° giro ha infilato Valiante, questo biglietto da visita che la dove le sponsorizzazioni non si che si estende ormai in tutte con la Riley-Ford del team Grand Am ritorna sul palcosce- trovano più facilmente. Ma il le serie americane. Ma la gara Shank, prendendosi la prima nico del motorsport americano lavoro compiuto dai team è andata diversamente e sotto posizione. Mancavano una dopo ben tre mesi di silenzio manager è stato eccellente la bandiera a scacchi, dopo quindicina di giri alla fine, sul circuito di Alton, per la perché sullo schieramento di due ore e quarantacinque quando Andy Wallace è uscito seconda prova stagionale. La partenza di Alton c’erano 34 minuti è transitata per prima la di pista chiamando la safety- prima, si era disputata alla fine vetture: 15 Daytona Prototype Riley-Pontiac del piccolo team car. Il gruppo si è ricompattato del mese di gennaio, la mitica e 19 vetture Gran Turismo. Bel- Stallings che si affida a due e tutto poteva accadere. Il 24 Ore di Daytona. Poi, 90 gior- li carichi, sul circuito della Vir- grandi esperti della Grand Am: restart c’è stato a tre giri dal ni, o quasi, di riposo. Un perio- ginia Memo Rojas ha ottenuto Alex Gurney e Jon Fogarty. termine. Gurney non ha avuto do che è servito ai responsabi- una strepitosa pole con la Dopo un iniziale dominio di esitazioni nel ripartire con deci- li dei team ed ai piloti per repe- Riley-Lexus del team Ganassi, Rojas, finché non ha ceduto il sione contenendo Valiante, rire i fondi necessari per affron- lasciando a sei decimi la Riley- volante a Pruett, e Michael mentre dietro si è scatenata la

58 L'ordine di arrivo, sabato 25 aprile 2009

1 - Fogarty-Gurney (Pontiac Riley) - Stallings - 81 giri 2:45:25.005 2 - Pew-Valiante (Ford Riley) - Shank - 0.705 3 - Donohue-Law (Porsche Riley) - Brumos - 5.071 4 - Bouchut-Tucker (BMW Riley) - Level5 - 5.237 5 - Gidley-Jaeger (Ford Dallara) - Doran - 14.926 6 - Negri-Patterson (Ford Riley) - Shank - 15.047 7 - Dumas-Bernhard (Porsche Riley) - Penske - 16.382 8 - Barbosa-France (Porsche Riley) - Brumos - 16.798 9 - Lester-Manning (BMW Riley) - Orbit - 1 giro 10 - Cosmo-Russell (Porsche Coyote) - Spirit Of Daytona - 2 giri 11 - Frisselle-Wilkins (Ford Riley) - AIM - 2 giri 12 - Pruett-Rojas (Lexus Riley) - Ganassi - 3 giri 13 - Angelelli-Frisselle (Ford Dallara) - SunTrust - 3 giri 14 - Davis-Liddell (Pontiac GXP.R) - Stevenson - 3 giri 15 - Collins-Edwards (Pontiac GXP.R) - Banner - 3 giri 16 - Ham-Tremblay (Mazda RX-8) - SpeedSource - 3 giri 17 - Keen-Werner (Porsche GT3) - Farnbacher - 3 giri 18 - Lux-Henzler (Porsche GT3) - Farnbacher - 3 giri 19 - Ballou-Pumpelly (Porsche GT3) - TRG - 3 giri 20 - Dempsey-Foster (Mazda RX-8) - Dempsey - 3 giri

Sopra, Fogarty precede la Ford-Riley di Valiante. A destra, la Porsche di Donohue bagarre tra Donohue, Pruett, Angelelli, con la più veloce del- le due Dallara in mezzo a tante Riley. Ma tra questi si è verifi- cato un contatto che ha costret- to al ritiro Pruett e Angelelli mentre Donohue ha conserva- to il terzo posto. Quarto si è ritrovato mentre la prima Dallara è risul- tata quella di Doran con Gidley- Jaeger al volante, buon quinta. Mai in lizza per la vittoria la Riley-Porsche di Penske per Bernhard-Dumas.

59 FIA GT - Ferrari 430 vs Porsche 997

Parte la gran

di Leopoldo Canetoli ne dovrà difendersi dagli attacchi di Cor- alla nuova aerodinamica con radiatore vette (anche lei in odore di pensione) e anteriore, le 911 GT3 RS hanno mostrato Dieci berlinette in classe GT1 (più tre in vecchie Saleen, è certo che la una velocità di punta impressionante già configurazione 2010 che non prenderanno campione in carica, presente con sette dalla 12 Ore di Sebring, dove si sono scon- punti), undici vetture in GT2. Anche se l’as- equipaggi, dovrà difendersi dagli attacchi trate per la prima volta quest’anno con la soluto, per forza di cose, andrà a una vet- delle rinnovate Porsche, che a vedere Ferrari F430 di Pecom Racing forte, oltre tura della classe superiore, è indiscutibile come sono andate nelle prime gare ameri- che dell’equipaggio argentino, anche del che invece la lotta più avvincente sarà cane, sembrano sempre più temibili. Gra- campione in carica Gimmi Bruni. anche quest’anno nella GT2, con la sfida zie al nuovo motore quattro litri, a una nuo- Anche le Ferrari F430 sono state aggior- all’ultimo sangue tra Ferrari e Porsche. Se va soluzione del cambio che fa finalmente nate e quest’anno sono passate allo step la MC12 alla sua ultima stagio- lavorare i semiassi in maniera accettabile, 5 che riguarda soprattutto un migliora-

60 nde sfida

mento di motore, visto che proprio que- maggior anticipo, e la soglia dei 445 CV inedito splitter. Inoltre, squadra per squa- st’ultimo era stato penalizzato con la è rimasta più o meno la stessa. Nuova la dra, ognuno ha cercato di apportare restrizione della flangia da 28,1 mm a elettronica con un diverso sistema di migliorie. Alla AF Corse ad esempio han- 27,4 (perdendo una quindicina di cavalli) “traction control” più efficace tipo quello no deciso di montare diverse pinze dei fre- e con l’innalzamento del peso minimo da della Maserati MC12, diversi i triangoli ni Brembo, più robuste e monolitiche, e 1100 a 1145 kg per uniformarsi alle rego- delle sospensioni per abbassare il centro migliorare la ventilazione forzata per raf- le tecniche della ACO (e quindi poter di rollio, avere un miglioramento nel freddare i dischi. Per quel che riguarda i gareggiare a Le Mans e nelle Le Mans “caster” anteriore e nell’antisquad poste- pneumatici Michelin per tutti, due soluzio- Series). Per migliorare il motore, i tecni- riore. Dal punto di vista estetico, poche le ni di slick e una gomma rain per le prime ci di Maranello hanno applicato un senso- modifiche dopo i test gestiti da Michelot- gare. Poi, andando avanti nella stagione, re antidetonazione per poter avere un to: un diverso paraurti anteriore con un si vedrà se aumentare la dotazione.

61 FIA GT - Ferrari 430 vs Porsche 997

FERRARI F430 GT2 Nuovo sensore antidenotazione Nuova elettronica e traction control Nuovi triangoli delle sospensioni

PORSCHE 997 GT2 Nuovo motore quattro litri Nuova soluzione del cambio che fa finalmente lavorare i semiassi in maniera corretta Nuova aerodinamica con radiatore anteriore

62 Il calendario 2009

3 maggio – Silverstone 16 maggio – Adrian 21 giugno – Oschersleben 26 luglio – Spa 9 agosto – Bucarest 20 settembre – Portimao 4 ottobre – Le Castellet 25 ottobre - Zolder

Gli iscritti alla stagione 2009 GT1 1 Bertolini-Bartels Maserati MC 12 2 Vitaphone Racing Ramos-A.Muller Maserati MC 12 3 Selleslagh Racing Longin-Biagi Corvette Z06 4 Peka Racing Kumpen-Hezemans Corvette Z06 9 DKR Engineering Panis-Debard Corvette Z06 11 Full Speed Racing Lemeret- Monfardini Saleen S7 13 Full Speed Racing Orts- Walchofer Saleen S7 14 K Plus K Motorsport Wendlinger-Sharp Saleen S 7 18 K Plus K Motorsport Lacko - X Saleen S7 19 Luc Alphand Adv. Maassen-Moreau Corvette Z06 35 Nissan Motorsports Krumm-Turner Nissan GT-R 40 VDS Racing Team Leinders-Kuppens Ford GT 44 Matech GT Racing Mutsch- X Ford GT GT2 50 AF Corse Bruni-Vilander Ferrari F 430 51 AF Corse Barba-Cadei Ferrari F 430 55 CRS Racing Niarchos-Mullen Ferrari F 430 56 CRS Racing Kirkaldy-Bell Ferrari F 430 59 Trackspeed Sugden-Ashburn Porsche 997 61 Prospeed Collard-Westbrook Porsche 997 77 BMS Scuderia Italia Heyer-Romanini Ferrari F 430 78 BMS Scuderia Italia Malucelli-Ruberti Ferrari F 430 88 Reiter Engineering Thurn und Taxis-Rich Lamborghini Gallardo 95 Pecom Racing Russo-Companc Ferrari F 430 97 Brixia Racing Lucchini- X Porsche 997

63 FIA GT - Italiani iridati Gli imbatt

ANDREA BERTOLINI – GT1 laudatore giovanissimo in Ferrari (a soli 19 due titoli, nel 2006 e 2008, lasciando l’an- anni) è passato alla Maserati per “alleva- no intermedio a Thomas Biagi. Sposato con , classe 1973, è leggermen- re” la neonata MC12 dal 2004, e si può la bionda Angela, orgoglioso papà di Ales- te più grande di età, ed ha cominciato solo ben dire che, in coppia con Giorgio Ascanel- sandro, Andrea salta in continuazione tra nel 2001 a correre in Gran Turismo. Prima li, ingegnere ora passato alla Toro Rosso Ferrari e Maserati, da Fiorano al simulato- tante stagioni di kart (che continua a prati- F.1, hanno portato questa berlinetta a livel- re di Torino, dalla Maserati coupé futura GT4 care con passione…), poi a 27 anni il debut- li eccelsi, visto che da tre anni a questa par- alle Ferrari clienti, passando anche per le to con una Porsche, per passare l’anno te è la vettura da battere. In coppia con il F.1. A Silverstone vinse nel 2006: lontani dopo sulla Ferrari 360 del team JMB. Col- veterano , Andrea ha vinto ricordi, che cercherà di rinfrescare…

64 di Leopoldo Canetoli Scuderia Italia. E vogliamo parlare di uomini? Italiani sono i due campioni Il promoter è francese, la lingua uffi- in carica, Andrea Bertolini in GT1 e ciale l’inglese… ma nel paddock del Gianmaria Bruni in GT2! Ecco quindi FIA GT si parla molto italiano! Italia- i piloti di riferimento, gli specialisti in ne sono le Maserati MC12, anche se queste gare a ruote coperte. Entram- iscritte da una squadra tedesca, ita- bi fini collaudatori, il primo di mestie- lianissime le Ferrari F 430, italiane re, il secondo il preferito dalla Miche- tibili diverse squadre, da AF Corse a BMS lin e dal clan Ferrari.

GIANMARIA BRUNI – GT2 come le sue tasche. La sua carriera è cominciata nel ’97 con le monoposto di F.Campus, per poi passare Gianmaria Bruni, Gimmi per gli amici, classe 1981, alla F.3 inglese e alla Euro 3000 Series. E’ stato romano, fisico da gladiatore (è fortissimo nelle mara- anche in F.1 con la Minardi per una stagione intera, tone almeno quanto in bicicletta…) è stato addirittu- nel 2004, ha corso in GP2 nel 2005 e 2006, ed è al ra ribattezzato lo “Schumacher” delle F430. Certo lui volante delle Ferrari F430 da un paio di anni, nei qua- questa berlinetta la conosce bene: è lui che fa tutti i li si è classificato secondo nel 2007 ed ha vinto il tito- test, prova i pneumatici, delibera le modifiche. È l’uo- lo nel 2008. Conosce alla perfezione in tracciato di mo di riferimento per questa vettura che conosce Silverstone, dove ha vinto lo scorso anno.

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Michele Alboreto Il campione dall’animo gentile di Carlo Baffi foto Actualfoto

Sono da poco passate le ore 19 del 25 aprile 2001, quando le agenzie battono la notizia della scomparsa di in un incidente al Lausitzring nell’ex-Germania Est, dove l’ex ferrarista sta svolgendo i test Audi in vista della 24 Ore di Le Mans. Secondo alcune testimo- nianze, verso le 17.30, mentre è lanciata su uno dei lunghi ret- tilinei, la R8 sbanda improvvisa- mente, si impenna sulla destra, supera la barriera e capotta più volte distruggendosi al suolo. Il pilota muore sul colpo. Circa le cause dello schianto, si sospet- ta subito un afflosciamento del- la gomma posteriore sinistra. Ipotesi che viene confermata una settimana più tardi dall’in- chiesta dei periti, secondo cui una foratura avrebbe danneg- giato il battistrada, provocando una lenta perdita di pressione fino a causare l’esplosione del- la copertura, mentre la vettura procedeva ad una velocità di cir- ca 320 km/h. Dunque nessun errore umano, o problema tec- Tre le vittorie di Alboreto con la Rossa di Maranello: GP Belgio 1984 e GP Canada e Germania 1985 nico, ma solo una tragica fatali-

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Alboreto precede Berger nel Gp d’Australia del 1987

tà, che in un istante ha fatto I giovedì sera trascorrono solita- Montecarlo nelle gare Enduran- quella esperienza che viene calare il sipario su un personag- mente sulla pista brianzola, per ce. Un rapporto che prosegue capitalizzata nel 1982. E’ il 25 gio di grande spessore umano, le sfide notturne sul tracciato anche nel 1980, anno in cui settembre quando a Las Vegas, che poteva dare ancora tanto al “junior”: tanto agonismo, molti Alboreto fa pure il suo esordio ultimo GP della stagione, Albo- nostro automobilismo. Animato sacrifici e mezzi scarsi. Qualcu- in F.2 a seguito di un’offerta di reto coglie il suo primo trionfo. da una passione che l’ha cattu- no gli mette a disposizione la Giancarlo Minardi, con cui sigla Sul percorso del “Caesar’s Pala- rato sin da bambino e che non propria Formula Italia per un una pole in Francia e vince la ce”, partito 4°, non commette l’ha mai abbandonato. test, dove malgrado il motore e gara di Misano. sbagli e appena le due Renault Milanese, nato il 23 dicembre le gomme vecchie, realizza dei Grazie alla mediazione di alcuni finiscono ko, mette a segno il del 1956, Alboreto fa la sua tempi interessanti. Cominciano amici entra in contatto col Con- colpaccio. Un sogno americano conoscenza con la pista grazie così ad arrivare i primi aiuti che te Zanon, ricco magnate e che si ripete anche l’anno dopo, al padre, che lo porta all’Auto- portano Michele a correre in appassionato di motori. E’ la nel GP Usa Est a Detroit, quan- dromo di Monza. E’ il classico F.Monza negli anni ’76 e ‘77. I svolta, che a breve porta la gio- do il milanese porta la sua Tyr- colpo di fulmine che spinge risultati arrivano costantemen- vane promessa al grande salto rell ad un nuovo successo. Michele a seguire l’automobili- te, portandolo nel 1978 in F.Ita- in F.1. Il 3 maggio 1981, dispu- Ormai alla ribalta, Alboreto vede smo su tv e giornali. Con gli anni lia e all’esordio in F.3, in occa- ta il Gran Premio di San Marino concretizzarsi il sogno della fati- frequenta sempre più assidua- sione dell’ultimo round in calen- a Imola. Guida una Tyrrell-Ford, dica chiamata di , mente l’ambiente della Formula dario. L’anno seguente è anco- con cui partito 17° compie una colui al quale aveva scritto in Monza, in particolare quello che ra targato F.3: nel Campionato trentina di giri in gara, dopo gioventù. Per la verità, il Drake orbita intorno alla Scuderia Sal- Italiano dove si piazza 3° ed in essere fermato da un incidente. ne segue le mosse da quando vati, dove coltiva insieme ai suoi quello Europeo dove trionfa con La sua stagione alla corte del lo ha visto girare sulla pista di coetanei l’eterno sogno di dive- 4 vittorie. Un trend che induce “boscaiolo” inglese, prosegue Fiorano con la Minardi F.2. Il pri- nire pilota, magari della Ferrari. la Lancia ad affidargli la Beta- senza grandi acuti, ma facendo mo vero incontro avviene nel-

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L’ultima gioia è datata 17 marzo 2001. Michele Alboreto, gioisce a braccia alzate pe ril successo nella 12 Ore di Sebring. Con lui sul podio

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l’estate dell’81, in cui Commen- ce col nuovo responsabile tec- datore gli promette un futuro in nico, “il mago” . Rosso. Ma per questioni legate Proveniente dai trionfi targati a sponsor e contratti con altri McLaren, l’inglese porta dei piloti, il tutto si concretizza solo metodi innovativi, che entrano il 26 settembre 1983, giorno in in rotta di collisione con Albore- cui si ritorna a vedere un pilota to. L’atmosfera a Maranello è italiano a Maranello. Fin dai pri- cambiata, il Drake ormai vec- mi giorni Alboreto è entusiasta chio e malato è sempre meno di un’atmosfera che definisce presente e Michele intuisce che carica di storia. Nel primo GP il rapporto col Cavallino è giun- dell’84, in Brasile, scatta bene, to al capolinea. L’ultima soddi- infilando la Lotus del poleman sfazione è targata 11 settembre De Angelis, ma dopo 11 torna- 1988, quando arriva secondo a te in testa, abbandona per noie Monza alle spalle di Berger, fir- ai freni. Delusione che viene mando una storica doppietta ripagata ampiamente a Zolder, dedicata al Commendatore quando Michele s’impone scomparso da poche settima- davanti a Warwick (Renault) e ne. al compagno Arnoux. Finalmen- Lasciata la Ferrari, Alboreto te 18 anni dopo Scarfiotti, un affronta la prima parte del altro italiano torna a vincere sul- 1989 sulla Tyrrell con cui si la rossa. piazza 3° nel GP del Messico e Purtroppo però la stagione è la seconda sulla Lola-Lambor- alquanto travagliata, causa il ghini. Affronta gli anni 1990- passaggio dall’iniezione mecca- 1993 con la Arrows, che poi nica a quell’elettronica e contro diviene Footwork, prima di sali- lo strapotere della McLaren di re sulla poco competitiva Lola- Prost, c’è ben poco da fare. Ferrari. Arriviamo così al 1994, Alboreto chiude al 4° posto, quando chiude la sua carriera fiducioso del futuro. Il 1985 in F.1 al volante della Minardi. infatti, vede il lombardo lottare Con la scuderia che lo aveva per il titolo; vince due volte in lanciato in F.2, Michele è 6° a Canada e in Germania, è leader Monte Carlo, agguantando un in classifica e pare avviato alla preziosissimo punto iridato. Gli conquista dell’iride, quando l’in- anni seguenti, lo vedono impe- cantesimo svanisce. Una serie gnato nel DTM con l’Alfa 155, di turbine difettose causa ripe- nella serie IMSA con la Ferrari tuti ritiri, mentre Prost forte di 333 SP e nella americana Indy una McLaren più affidabile Racing League. Grandi soddi- macina punti costantemente. sfazioni lo attendono però tra i La classifica laurea il “Professo- prototipi nel 1997, quando vin- re” campione con 73 punti, con- ce la 24 Ore di Le Mans con tro i 53 del ferrarista. La delu- una Porsche e nel ’98 è 2° nel- sione è grande, per un titolo but- la Road Atlanta. Imprese, che tato al vento. Alboreto però, non gli fruttano l’ingaggio dell’Audi si perde d’animo e guarda avan- come pilota ufficiale, con la ti. Purtroppo l’anno dopo, la Fer- quale corre altre due volte a Le rari non è competitiva complice Mans, finendo prima 4° e poi qualche problema di telaio e 3°. L’ultimo suo grande succes- Michele deve accontentarsi so è targato marzo 2001 nella solo di qualche piazzamento, 12 Ore di Sebring. Entusiasta chiudendo la stagione 8°, addi- dei risultati, pensa anche ad un rittura dietro al compagno Ste- suo futuro ruolo politico nel- fan Johansson, 5°. Nel 1987 a l’ambito motoristico, promuo- Maranello giunge Gerhard Ber- vendo la crescita delle giovani ger, con cui nasce un ottimo rap- leve. Forse un sogno troppo bel- Dindo Capello (con la coppa) e Laurent Aiello. Un mese dopo la tragedia al Lausitzring porto. I problemi sorgono inve- lo per essere vero.

69 Su strada Dalla Cina con stupore

dall’inviato Marco Marelli bile. L’industria automobilistica cinese ini- l’energia da dare a un motore elettrico che zia già a proporsi come innovatrice, tra l’al- sia all’altezza di quello termico è “mission tro facendo anche chiarezza su pregi e difet- impossibile”. E non per niente tante Case Il barometro segna bello stabile ma il cielo ti di alcune soluzioni tecniche di cui tanti anche occidentali continuano ad annuncia- è grigio. E non per le nuvole. L’inquinamen- parlano e molti promettono a breve come re veicoli elettrici per poi posticipare la loro to in Cina è sempre alto, così come l’eco- le automobili elettriche. Alcuni esempi? La introduzione sul mercato. I cinesi invece nomia, sia quella legata all’edilizia sia quel- BYD, secondo produttore al mondo di bat- parlano subito chiaro, non vendono sogni. la legata all’automobile come conferma la terie, e Casa automobilistica ben afferma- Proprio per questo motivo la Cina appare 13° edizione del Salone dell’automobile di ta se si considera che a marzo è diventata interessante perché ovunque la si guardi è Shanghai. Il mercato è infatti in continua la prima Casa indipendente cinese sul pro- assolutamente concreta. Shanghai, ad crescita, supererà i 10 milioni; tantissimi prio mercato, propone un veicolo a trazio- esempio, che ospiterà l’anno prossimo l’Ex- sono i cambiamenti; più di 30 le novità sia ne totalmente elettrico con cinque posti e po è una città da più di dieci milioni di abi- made in china sia made in europe. A Shan- carrozzeria crossover, come moda impone tanti con più grattacieli di New York. Di gior- ghai si scopre che i cinesi non copiano più. ma soprattutto con autonomia di 300 chi- no e di notte i cinesi lavorano senza cono- Non paghi, i “mandarini” presentano tantis- lometri! Questa vettura non ha le tanto scere la parola fatica per costruirne di nuo- sime automobili ibride ed elettriche quindi decantate batterie agli ioni di litio perché, vi e in tempi davvero ridotti hanno realizza- si propongono anche come innovatori. La dicono quelli della BYD, non sono stabili. to un fantastico museo della tecnica con Cina è vicina. Molto di più di quanto si pos- Cioè per l’uso automobilistico c’è la possi- giochi d’acqua e giardini fantascentifici tra sa pensare. La Cina è vicina per come si bilità che esplodano. Questo fatto chiarisce strutture a forme tonde di acciaio e vetro. sta omologando al modo di vivere occiden- in modo inequivocabile i limiti degli accumu- Così come incredibilmente funzionale e puli- tale. È vicina perché sta prendendo una sua latori agli ioni di litio nell’uso automobilisti- ta è la metropolitana e il treno tedesco chiara identità. Basta osservare questa co. Certo, si possono usare per potenze magnetico che va ben oltre la i 300 km/h incredibile edizione del Salone dell’automo- ridotte come sulle ibride, ma per sostituire della nostra Freccia Rossa. In un quadro da

70 Shanghai International Auto Show

futurismo spinto si inserisce la 13 edizione tomobile occidentale vuole partecipare a questa vettura hanno fatto pazzie. Per non del Salone dell’automobile con proposte questo banchetto. Così Volkswagen che è dire di Mercedes che da sempre in Cina ha altrettanto intriganti. Tutti ad esempio pro- leader del mercato con un milione di veico- una posizione forte oltre a un impianto pro- pongono ora modelli ibridi e nessuno pre- li presenta una Passat pensata specificata- duttivo per la Classe E. La Casa tedesca ha senta più copie. La Great Wall, la FAW, la mente per i cinesi (è il vecchio modello) ma deciso di distribuire 10 mila Smart e ha pre- Chery… sui loro stand hanno vetture picco- anche la Golf 6, soprattutto perché i “man- sentato il restyling della Classe S con le, medie e grandi con forme delle lamiere darini” oggi non vogliono più avere le migliorie ai motori e allo sterzo oltre alla decisamente accattivanti. Se si pensa che “seconde scelte”. I cinesi sognano e voglio- gamma AMG. E proprio il marchio sportivo solo due anni fa copiavano la Smart, la Pan- no marchi affermati e l’ultimo prodotto è stato acclamato non poco soprattutto nel- da…si comprende al meglio con quante disponibile. Sempre il Gruppo Volkswagen la versione più esclusiva con motore dodi- velocità questi “piccoli” uomini reagiscono. ha presentato il restyling della Audi Q7, altra ci cilindri. La Classe S restyling arriverà nel- E anche aprendo alcune loro automobili è automobile d’elite. Per Ferrari la Cina è le concessionarie italiane a giugno. Non fos- da rimanere a bocca aperta. La CHC011, diventato il secondo mercato dopo gli USA se per il cielo grigio con tanto smog Shan- ad esempio, oltre al volante tagliato nella e per noi può essere cosa curiosa che il ghai e la Cina sarebbe l’oasi felice ma parte alta tipo volantino d’aereo, colpisce 25% dei clienti sia donna. Tanto per dare anche in questo il governo sta provveden- per un tunnel enorme con tecnologia touch un’idea delle potenzialità di questo merca- do. E’ infatti partito un piano di incentiva- screan per i comandi, simile a quella del- to, la sera precedente all’apertura del Salo- zione anche sull’automobile per ridurre le l’Iphone ma anche simile a quelle della futu- ne, la Casa di Maranello ha presentato a emissioni. A questo punto non rimane che re Volkswagen che si vedranno non prima 200 VIP cinesi la nuova California. Il risul- far partire il cronometro e contare quanto di un anno. Di fronte a tanto attivismo e con tato? Il numero di California che arriverà nel tempo passerà prima che torno il sereno da un mercato dell’automobile sempre in cre- 2010 è già stato tutto venduto. Così anche un punto di vista climatico. Perché per quan- scita, quest’anno supererà abbondante- Porsche ha presentato in Cina la Paname- to riguarda l’economia il barometro indica mente i 10 milioni, anche l’industria dell’au- ra, la sua prima quattro porte, e anche per sempre bello stabile.

71 Su strada

Ildi Marco Marelli mito si fa in e Nicola Desiderio

È arrivata l’ora della Porsche La scocca è completamente fianchi della vettura con un gono esercitate da un punto più Panamera, il quinto model- nuova e costituita al 75% da effetto estetico davvero straor- basso e vicino alla superficie di lo della Casa di Zuffenhausen acciaio, per la maggior parte ad dinario. L’obiettivo è non solo contatto della ruota con il terre- che viene presentato in questi alta resistenza e il 22% di allu- limitare le masse abbassando- no. Gli ammortizzatori sono Bil- giorni al Salone di Shangai e da minio, usato per portiere, para- ne il baricentro, ma concentrar- stein a smorzamento controlla- settembre vedremo sulle nostre fanghi anteriori e cofani e unito lo all’interno delle ruote per to e, a richiesta, si possono ave- strade. Lo stile? Un po’ 911 e alle parti di acciaio con l’inter- ridurre i momenti polari, proprio re le molle pneumatiche Conti- un po’ Carrera GT la cui eredità posizione di una speciale resi- come si fa con una vettura spor- nental che regolano automati- si vede ancora di più nell’impo- na perché il contatto tra i due tiva. camente l’altezza della vettura stazione estetica ed ergonomi- metalli non crei ossidazione. Anche le sospensioni sono tut- e le barre di torsione attive. Lo ca dell’abitacolo che è rigorosa- C’è anche un minima parte di te in alluminio. Quelle poste- sterzo è a cremagliera a rappor- mente per quattro, ma con i materie plastiche (1%) e un 2% riori sono multi-link con molle to variabile (da 17,11:1 a sedili posteriori abbattibili per di magnesio, sfruttato per la non coassiali mentre quelle 13,76:1) per essere più morbi- una capacità di carico che va da sua leggerezza e malleabilità in anteriori a doppio braccio oscil- do nella risposta al centro e più 445 a 1263 litri. Lunga 4,97 due componenti: la piastra che lante hanno un particolare pronto nelle correzioni, inoltre la metri e con un passo di 2,92 regge il radiatore e le cornici dei attacco a forchetta per il mon- servoassistenza è elettroidrau- metri, la Panamera è alta 1,42 finestrini che dall’esterno appa- tante così che il semiasse può lica a portata variabile per dimi- ed è larga 1,92 metri. iono senza sbalzi sigillando i passarvi in mezzo e le forze ven- nuire i consumi e le emissioni.

72 Porsche Panamera quattro

A questo proposito, i tecnici Por- zi con quelli laterali che si apro- sche hanno lavorato persino no per renderlo più largo della agli attriti passivi creati dalle base del lunotto da cui fuorie- pastiglie con i dischi freno dimi- sce. nuendoli del 50% per un impian- I motori sono due V8 4.8 a to che prevede dischi autoventi- iniezione diretta: uno aspirato lanti anteriori da 360 mm (390 da 400 CV a 6.500 giri/min per la Turbo) e pinze a 6 piston- e 500 Nm tra 3.500 e 6.500 cini e posteriori da 330 mm giri/min, l’altro biturbo con 500 (350 per la Turbo) con pinze a 4 CV a 6.000 giri/min e 700 Nm pistoncini. Naturalmente c’è la tra 2.250 e 4.500 giri/min. Si possibilità di avere l’impianto tratta delle unità giù utilizzate con dischi carboceramici sulla Cayenne, ma ulteriormen- anteriori da 390 mm (410 per te migliorate. La distribuzione è la Turbo) e posteriori da 350 a doppio albero a camme con mm capaci di sviluppare una variatori di fase e alzata dotati potenza frenante fino a 1700 di attuatori in alluminio e coper- kg. Curata anche l’aerodinami- chio in magnesio, inoltre è sta- ca con un cx di 0,29 (0,30 per to fatto un lavoro sulle masse la Turbo) con fondo scocca liscio rotanti alleggerite del 16,5% e e un classico per tutte le Por- sul manovellismo (-2,3 kg) per sche: lo spoiler a estrazione ridurre non solo il peso, ma automatica che qui è ancora più anche i tempi di risposta. Lavo- sofisticato visto che è in tre pez- ro di fino è stato fatto anche per u segue a pag 74

73 Su strada

la parte termica e degli accessori. Il ter- mostato è a controllo elettronico per rag- giungere e mantenere al meglio la tem- peratura d’esercizio, anche la pompa dell’olio e il servosterzo sono auto- regolanti per limitare l’assorbimento di energia inoltre le versioni dotate del cambio PDK a doppia frizione con 7 rapporti hanno anche il sistema stop/start che riavvia il motore quando si è fermi e si solleva il piede dal freno per ripartire. Anche nel caso del PDK, si tratta dello stesso cambio della ZF già montato su 911, Boxster e Cayman, ma qui resiste fino a 750 Nm e nella sca- tola integra il giunto con frizione elettroi- draulica multidisco a controllo elettroni- co che ripartisce continuamente e pro- gressivamente la coppia tra avantreno e retrotreno fino ad assegnarne il 100% su un solo assale. Si tratta dunque di un sistema completamente nuovo, mol- to simile concettualmente all’xDrive di BMW e diverso sia da quello a giunto viscoso della Cayenne, sia da quello a giunto elettromagnetico della 911. A richiesta c’è anche il differenziale posteriore a controllo elettronico che ripartisce in modo attivo la coppia tra ruota interna ed esterna, altra novità assoluta per una Porsche. Grazie all’in- terconnessione di tutte le centraline elettroniche che sovrintendono al moto- re e all’autotelaio, la dinamica della vet- tura può essere regolata attraverso i pul- santi Normal, Sport e Sport Plus che provvede persino ad abbassare la vet- tura di 25 mm. L’altra faccia della Pamera, quella efficiente, non è tuttavia meno sviluppata visto che solo l’adozio- ne del PDK riduce i consumi di 0,8 litri/100 km, ma complessivamente il guadagno ottenuto anche sulle emissio- ni di CO2 è stato del 23%. La Paname- ra S con cambio manuale a 6 rapporti e trazione posteriore raggiunge 285 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi; la 4S a trazione integrale con cambio PDK raggiunge 282 km/h, ma chiude lo “0-100” in 5 secondi; la Turbo da 500 CV raggiunge 303 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 4,2 secondi pur con consumi di 12,2 litri/100 km ed emissioni di 286 g/km di CO2. Per gli incontentabili, c’è anche il pacchetto Sport Chrono Plus che include il launch control e permette di limare altri due decimi di secondo nel- lo “0-100”. Pronti anche i prezzi: si va dai 96.569 euro della Panamera S fino ai 104.309 euro della 4S per arri- vare ai 137.489 della Turbo con un listi- no di 90 pagine pieno di costose e ine- vitabili tentazioni, compresi i corsi di gui- da e la possibilità di ritirare la propria Panamera direttamente in fabbrica.

74 Porsche Panamera

75 I calendari delle corse 2009 25 gennaio 5 aprile 26 aprile A1 Grand Prix a Taupo F.1 a Sepang F.1 a Al Sakhir GP2 Asia a Al Sakhir GP2 Asia a Sepang GP2 Asia a Al Sakhir Speedcar a Al Sakhir Speedcar a Sepang Indycar a Kansas Grand Am a Daytona Indycar a Saint Petersburg F.3 giapponese a Okayama IRC – Monte Carlo F.Renault Italia a Monza NEC F.Renault a Hockenheim ETCS a Monza F.Renault inglese a Thruxton Trofeo Cadetti a Monza BTCC a Thruxton 1 febbraio F.Nippon a Fuji 2000 Light a Magione Mondiale Rally - Irlanda F.3 giapponese a Fuji Trofeo Cadetti a Adria ALMS a Saint Petersburg ETCS a Brno LMS a Barcellona LMS a Le Mans 15 febbraio Nascar a Fort Worth Speedcar a Dubai GP2 Asia a Losail Porsche Targa Tricolore a Valle- Grand Am a Alton Speedcar a Losail lunga Nascar a Talladega Nascar a Daytona Mondiale Rally – Portogallo Mondiale Rally – Argentina Mondiale Rally – Norvegia IRC – Kenya MotoGP a Motegi Italiano Rally - Adriatico 22 febbraio 3 maggio A1 Grand Prix a Gauteng 12 aprile A1 Grand Prix a Brands Hatch Nascar a Fontana A1 Grand Prix a Algarve World Series a Spa F.3 inglese a Oulton Park Eurocup F.Renault a Spa F.3 tedesca a Oschersleben Megane Trophy a Spa 28 febbraio F.Renault svizzera a Digione European F.3 Open a Valencia Speedcar a Dubai WEC F.Renault a Nogaro FIA GT a Silverstone Nascar a Las Vegas NEC F.Renault a Zandvoort F.3 a Silverstone MotoGP a Losail Super GT giapponese a Fuji WTCC a Marrakesch 8 marzo Grand Am a Millville WTCC a Curitiba 19 aprile Nascar a Richmond IRC – Curitiba F.1 a Shanghai Challenge Ferrari a Mugello Italiano Rally al Ciocco World Series a Barcellona Porsche Targa Tricolore a Le Nascar a Atlanta Eurocup F.Renault a Barcellona Castellet WEC F.Renault a Barcellona MotoGP a Jerez Megane Trophy a Barcellona 15 marzo Indycar a Long Beach Mondiale Rally - Cipro ALMS a Long Beach 10 maggio Super GT giapponese a Suzuka F.1 a Barcellona Nascar a Phoenix GP2 a Barcellona 22 marzo GT Open a Imola F.3 inglese a Spa WTCC a Puebla CITE a Imola LMS a Spa ALMS a Sebring Superstars a Imola Nascar a Darlington Nascar a Bristol Porsche Carrera Cup a Imola F.3 italiana a Adria Gt giapponese a Okayama F.3 SudAm a Brasilia F.Azzurra a Adria Italiano Rally – 1000 Miglia CITE a Adria Superstars a Adria 29 marzo Porsche Carrera Cup a Adria F.1 a Melbourne IRC – Portogallo Nascar a Martinsville Italiano Rally – Targa Florio

76 Aggiornato al 27 aprile

17 maggio 7 giugno 28 giugno WTCC a Pau F.1 a Istanbul Indycar a Richmond F.Master a Pau GP2 a Istanbul DTM a Norisring WEC F.Renault a Pau Indycar a Fort Worth F.3 Euro Series a Norisring Euroseries 3000 a Portimao F.3 inglese a Hockenheim Superleague a Magny-Cours GT Open a Portimao European F.3 Open a Jarama Euroseries 3000 a Magny-Cours F.3 Euro Series a Hockenheim F.3 tedesca a Hockenheim Formula 2 a Spa DTM a Hockenheim F.3 italiana a Magione European F.3 Open a Spa F.Renault svizzera a Hockenheim F.Azzurra a Magione F.Renault Italia a Spa FIA GT a Adria Superstars a Magione GT Open a Spa ETCS a Vallelunga GT italiano a Magione F.Renault svizzera a Hockenheim F.Nippon a Suzuka Grand Am a Watkins Glen F.Nippon a Fuji F.3 giapponese a Suzuka Nascar a Pocono F.3 giapponese a Fuji F.3 SudAm a Curitiba WEC F.Renault a Spa Nascar a Loudon F.Renault inglese a Donington F.Renault svizzera a Spa Mondiale Rally – Polonia BTCC a Donington MotoGP a Assen ALMS a Salt Lake Grand Am a Laguna Seca 14 giugno Challenge Ferrari a Imola 24 Ore di Le Mans 5 luglio MotoGP a Le Mans World Series Renault a Budapest Indycar a Watkins Glen Eurocup F.Renault a Budapest World Series Renault a Silverstone F.Renault Italia a Budapest Eurocup F.Renault a Silverstone 24 maggio Megane Trophy A Budapest Megane Trophy a Silverstone F.1 a Montecarlo F.3 inglese a Knockhill F.Renault inglese a Silverstone GP2 a Montecarlo NEC F.Renault a Alastaro Euroepan F.3 Open a Donington World Series Renault a Montecarlo F.Renault inglese a Croft GT Open a Donington A1 Grand Prix a Mexico City BTCC a Croft F.3 inglese a Snetterton Indycar a Indianapolis Nascar a Michigan F.3 tedesca a Lausitzring Nascar a Charlotte Mondiale Rally – Grecia 2000 Light a Magione F.3 tedesca a Nurburgring MotoGP a Barcellona Trofeo Cadetti a Monza F.Renault Italia a Varano Porsche Targa Tricolore a Monza Trofeo Cadetti a Varano WTCC a Porto 2000 Light a Imola 21 giugno Grand Am a Daytona Porsche Targa Tricolore a Imola F.1 a Silverstone Nascar a Daytona Mondiale Rally - Italia GP2 a Silverstone Challenge Ferrari a Le Castellet Indycar a Iowa MotoGP a Laguna Seca WTCC a Brno 31 maggio F.Master a Brno Indycar a Milwaukee Formula 2 a Brno 12 luglio WTCC a Valencia Porsche Targa Tricolore a Brno F.1 a Nurburgring F.Master a Valencia Grand Am a Lexington GP2 a Nurburgring Formula 2 a Valencia Nascar a Sonoma Indycar a Toronto F.Nippon a Motegi Super GT giapponese a Sepang Nascar a Chicago F.3 inglese a Rockingham GT italiano a Mugello F.Nippon a Suzuka F.Renault inglese a Oulton Park CITE a Mugello F.3 giapponese a Suzuka BTCC a Oulton Park F.3 italiana a Mugello F.3 SudAm a Curitiba WEC F.Renault a Magny-Cours F.Azzurra a Mugello IRC – Russia Superstars a Mugello Nascar a Dover Italiano Rally – San Crispino Porsche Carrera Cup a Mugello F.Azzurra a Vallelunga FIA GT a Oschersleben GT Italiano a Vallelunga F.3 tedesca a Oschersleben CITE a Vallelunga NEC F.Renault a Oschersleben Porsche Carrera Cup a Vallelunga F.3 SudAm a Rio de Janeiro 77 MotoGP a Mugello IRC – Belgio Italiano Rally – San Marino I calendari delle corse 2009 19 luglio 9 agosto 6 settembre Superleague a Zolder Indycar a Lexington ALMS a Detroit World Series Renault a Le Mans Euroseries 3000 a Zolder Nascar a Atlanta Eurocup F.Renault a Le Mans FIA GT a Bucarest Superleague a Estoril Megane Trophy a Le Mans F.3 tedesca a Assen F.3 Euro Series a Brands Hatch F.3 Euro Series a Zandvoort NEC F.Renault a Assen DTM a Brands Hatch F.3 inglese a Zandvoort F.Nippon a Motegi WTCC a Oschersleben DTM a Zandvoort F.3 giapponese a Motegi F.Master a Oschersleben WTCC a Brands Hatch F.Renault svizzera a Magny-Cours Formula 2 a Oschersleben F.Master a Brands Hatch ALMS a Lexington F.3 italiana a Imola Formula 2 a Brands Hatch Grand Am a Watkins Glen F.Azzurra a Imola ALMS a Lime Rock Nascar a Watkins Glen GT italiano a Imola Grand Am a Leeds CITE a Imola GT italiano a Misano Porsche Carrera Cup a Imola CITE a Misano 16 agosto Challenge Ferrari a Brno F.3 italiana a Misano F.3 Euro Series a Nurburgring Mondiale Rally - Australia Superstars a Misano DTM a Nurburgring Porsche Carrera Cup a Misano Formula 2 a Donington MotoGP a Sachsenring F.3 inglese a Silverstone 13 settembre BTCC a Knockhill F.1 a Monza ALMS a Elkhart Lake GP2 a Monza 26 luglio Nascar a Michigan Super GT giapponese a Fuji F.1 a Budapest MotoGP a Brno F.3 inglese a Portimao GP2 a Budapest F.Renault Italia a Mugello F.Master a Budapest ETCS a Mugello Indycar a Edmonton 23 agosto 2000 Light a Adria Nascar a Indianapolis F.1 a Valencia WEC F.Renault a Valencia Super GT giapponese a Sugo GP2 a Valencia LMS a Silverstone FIA GT a Spa Indycar a Sonoma Nascar a Richmond F.3 inglese a Spa Nascar a Bristol IRC – Spagna F.Renault Italia a Misano Super GT giapponese a Suzuka Italiano Rally – Costa Smeralda ETCS a Misano F.3 tedesca a Nurburgring MotoGP a Misano MotoGP a Donington F.3 SudAm a Santa Cruz do Sul LMS a Nurburgring IRC – Repubblica Ceca 2 agosto Indycar a Kentucky World Series Renault a Portimao 30 agosto LMS a Portimao F.1 a Spa Superleague a Donington GP2 a Spa Euroseries 3000 a Donington F.Master a Spa DTM a Oschersleben Indycar a Chicago F.Renault inglese a Snetterton F.Nippon a BTCC a Snetterton F.3 giapponese a Autopolis Nascar a Pocono F.3 spagnola a Valencia CITE a Varano NEC F.Renault a Most F.3 italiana a Varano F.Renault a Silverstone F.Azzurra a Varano BTCC a Silverstone 2000 Light a Varano GT Open a Valencia Trofeo Cadetti a Varano ALMS a Mosport Mondiale Rally – Finlandia Grand Am a Montreal IRC - Madeira Italiano Rally – Alpi Orientali 78 MotoGP a Indianapolis Aggiornato al 27 aprile

20 settembre 4 ottobre 25 ottobre Indycar a Motegi Superleague a Monza World Series Renault a Alcaniz GP2 a Portimao European F.3 Open a Monza Eurocup F.Renault a Alcaniz FIA GT a Portimao GT Open a Monza F.Renault svizzera a Alcaniz World Series Renault a Nurburgring F.Azzurra a Monza Megane Trophy a Alcaniz Eurocup F.Renault a Nurburgring Trofeo Cadetti a Monza F.3 Euro Series a Hockenheim Megane Trophy a Nurburgring FIA GT a Le Castellet FIA GT a Zolder Euroseries 3000 a Vallelunga F.3 SudAm a Montevideo DTM a Hockenheim F.3 Euro Series a Barcellona NEC F.Renault a Spa WTCC a Okayama DTM a Barcellona F.Renault inglese a Brands Hatch Nascar a Martinsville WTCC a Imola BTCC a Brands Hatch 2000 Light a Misano F.Master a Imola Nascar a Kansas Porsche Targa Tricolore a Misano Formula 2 a Imola Porsche Targa Tricolore a Vallelunga Mondiale Rally – Galles GT Open a Magny-Cours Mondiale Rally – Spagna IRC – Giappone European F.3 Open a Magny-Cours MotoGP a Estoril Italiano Rally – Como F.3 inglese a Brands Hatch MotoGP a Sepang F.3 tedesca a Sachsenring NEC F.Renault a Sachsenring 11 ottobre F.Renault a Rockingham F.1 a Fuji 1 novembre BTCC a Rockingham Indycar a Miami F.1 a Abu Dhabi F.3 italiana a Vallelunga Nascar a Fontana Formula 2 a Barcellona F.Azzurra a Vallelunga DTM a Digione European F.3 Open a Barcellona Superstars a Vallelunga F.3 Euro Series a Digione GT Open a Barcellona CITE a Vallelunga F.Renault Italia a Imola ALMS a Fuji * F.3 SudAm a Buenos Aires ETCS a Imola Nascar a Talladega Grand Am a Tooele ALMS a Laguna Seca Nascar a Loudon Grand Am a Miami MotoGP a Balaton Challenge Ferrari a Vallelunga 8 novembre Superleague a Jarama F.3 SudAm a Piriapolis 27 settembre 18 ottobre WEC F.Renault a Portimao F.1 a Singapore F.1 a San Paolo Super GT giapponese a Motegi F.Nippon a Sugo Euroseries 3000 a Monza ALMS a Shanghai * F.3 giapponese a Sugo F.3 tedesca a Oschersleben Nascar a Fort Worth ALMS a Braselton F.3 italiana a Monza Finali Challenge Ferrari Nascar a Dover GT italiano a Monza MotoGP a Valencia GT italiano a Mugello CITE a Monza CITE a Mugello Superstars a Monza Superstars a Mugello Porsche Carrera Cup a Monza 15 novembre Porsche Carrera Cup a Mugello European F.3 Open a Jerez Nascar a Phoenix Trofeo Cadetti a Varano GT Open a Jerez F.Renault svizzera a Monza Nascar a Charlotte IRC – Italia Sanremo Super GT giapponese a Autopolis 22 novembre Italiano Rally – Sanremo MotoGP a Phillip Island F.3 a Macao WTCC a Macao Nascar a Miami ETCS a Vallelunga IRC – Scozia

29 novembre F.3 SudAm a San Paolo 79 * non valevole per il campionato Ipsedixit

“Dedico questa pole navicella” all’Abruzzo, oltre che al mio team. Con i soldi delle mie “Raikkonen ha talento donazioni e dei miei ma è un po’ pigro con colleghi mi gli ingegneri” piacerebbe costruire un asilo per i bambini” “Mai visto un pilota che disegna la macchina. “La aspetto come un E poi mi diverte “Vettel? È veloce e il cane da punta, la sentire più intelligente di seconda vittoria” certi commenti tutti. Fossi da chi ha vinto Montezemolo, ci così poco” farei un pensierino” “Voglio pilotare nello spazio” “Mi danno fastidio “Non c’è niente da le esternazioni “Niki ha già comprato sorridere. Non è di il biglietto, e farà il questo che vogliamo” sugli italiani e corso per pilotare sia sulla cultura la nave madre sia la degli spaghetti. Stefano Domenicali con Fravio Briatore e Christian Horner Lo faremo ricredere”. “I punti? Un “Dobbiamo svecchiare. brodino caldo. Queste F.1 diventano Anzi, visto il clima, obsolete in fretta” “Abbiamo commesso una bibita fresca” errori in tutte le aree. Nella “In Spagna progettazione, vedremo la verità” nell’affidabilità, “Mosley deve sapere nelle procedure che la nostra pazienza attuate per la è tanta, ma ha un “Ancora non ho capito costruzione della limite” come ho fatto a farmi macchina” scappare Vettel”

81 Il graffio di Baffi