GP GRA N BRETA GNA CONTRO TUTTI Registrazione Al Tribunale Civile Di Bologna Con Il Numero 4/06 Del 30/04/2003
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n. 94 12 luglio 2010 Nella garadisastro di A lonso e della Ferrari Mark batte Vettel e mostra i pugni alla Red Bull che favorisce sfacciatamente il tedesco. E intanto, Hamilton e la McLaren… WEBBERGP GRA N BRETA GNA CONTRO TUTTI Registrazione al tribunale Civile di Bologna con il numero 4/06 del 30/04/2003 Direttore responsabile: Massimo Costa ([email protected]) Redazione: Stefano Semeraro Marco Minghetti Marco Cortesi Collaborano: Carlo Baffi Leopoldo Canetoli Antonio Caruccio Valerio Faccini Alfredo Filippone Dario Lucchese Claudio Pilia Guido Rancati Produzione: Marco Marelli Fotografie: Photo4 Actualfoto Studio Mazzi Photo Pellegrini MorAle Realizzazione: Inpagina srl Via Giambologna, 2 40138 Bologna Tel. 051 6013841 Fax 051 5880321 [email protected] 2 KIMI RACCOGLIE? Se Gullit, per il grande Boskov, in campo appariva "come cervo che esce da foresta", Kimi Raikkonen in Bulgaria ha fatto l'ennesima figura da capra che esce da fosso. Uscito di strada con la sua Citroen C4 nella prima tappa del rally balcanico mentre stava staccando tempi anche decenti, si è poi ripresentato alla partenza il giorno dopo, imperturbabile come sempre, concludendo 11esimo. L'apprendistato da rallysta è duro, e forse IceMan, sulle berline da strada, non è ancora abbastanza "sciolto" 3 GP GRAN BRETAGNA RED BULL Se avessi saputo che mi avrebbero trattato così, non“ avrei firmato anche per il 2011 MARK WEBBER ” WEBBER 4A MUSO DUR RO 5 GP GRAN BRETAGNA RED BULL Stefano Semeraro giorno fa. “Il mio obiettivo è convincere la gente farai quattro podi avrei risposto ok, dove si fir che non sono qui per caso. Sto ancora imparan ma? Adesso no, non mi accontento più. Ho pre do, ma le mie vittorie non sono mai arrivate per so atto che posso tenere il ritmo di Vettel, e voglio “Mica male, eh, per un numero 2?”. Chris Horner colpi di fortuna. Ho domato corse bisbetiche, il Mondiale”. Viva il gioco di squadra – il rugby gli fa i complimenti via radio dopo il traguardo e sono venuto a capo della safety car. E a Monte insegna – ma nell’abitacolo alla fine si resta soli. Crocodile Mark non dice signorsì, non gli rispar carlo non si vince per caso”. Con le proprie convinzioni, i propri desideri, i mia l’ironia. Nelle qualifiche i grandi papaveri A 34 anni nessuno (“forse neppure io”) si aspet propri sogni Si corre per se stessi, contro gli della Red Bull avevano deciso di togliergli l’ala tava di vederlo davanti a Sebastian il predestina avversari, a volte contro le parole cattive e i pre più performante per darla al “cocco di casa” Seba to, invece eccolo lì, tre vittorie in tasca, secondo giudizi. “Nella vita bado a essere felice a fare quel stian Vettel, lui ci era rimasto male e non lo ave posto nel mondiale dietro a Hamilton. E davanti lo che voglio, se non mi piacesse più la F.1 farei va nascosto. Anche a gara vinta, dopo quella stac a Vettel. Al tedeschino doveva fare da accomo un’altra cosa. Non bado a quello che dicono gli cata a muso duro contro il tedeschino alla prima dante babysitter, si è trasfornato nella sua altri, hanno persino detto che sono gay. Sto con curva, dopo 52 giri da campione, Mark il vetera Nemesi. “Il carattere di una persona lo si giudica una donna più vecchia di me, è vero, Ann ha più no in missione per conto di se stesso non ha da come reagisce alle avversità”. Domenica scor anni di me, ma abbiamo diviso cose belle e cose nascosto neanche un grammo della sua rabbia. sa Seb, indispettito per l’ennesima sverniciata in brutte. All’inizio dell’anno mi aveva detto: non mi Ha reso pubblico il suo dispetto, il suo orgoglio gara, si è tolto casco e maschera: “Se tornerò ad importa se non combini niente quest’anno, però ferito. “Se avessi saputo che mi avrebbero tratta essere amico di Mark? Non lo sono mai stato, lui portami Montecarlo e Silverstone. L’ho fatto, e ho to così, non avrei firmato anche per il 2011”. è di un’altra generazione”. Come dire: il futuro fatto anche di più. Nel mondo ci sono tante don Ormai lo hanno capito tutti. Webber, con tutto il sono io. Webber il matusa non ha fatto un plissè. ne speciali, lei è la più speciale di tutte”. rispetto, non è un Barrichello, un Massa o un “Non ho nessuna voglia di essere una figura Una volta appese le scarpette al chiodo, e nono Coulthard, uno che si lamenta tanto ma poi paterna per i colleghi. Button è maturo, Alonso è stante i chiodi con cui l’anno scorso gli hanno abbassa la cresta. Mark il suo spazio in F.1 se l’è molto intelligente, Hamilton ha fatto grandi pro riparato la gamba, in futuro vorrebbe scalare conquistato sudando ogni centimetro, volando gressi. Il percorso è sempre quello: prima viene l’Everest (“in pensione non mi vedo, ma per fare in economica, sfruttando al meglio il prestito il talento, poi la capacità di sfruttarlo”. A Vettel, se certe cose bisogna essere giovani, e il tempo d’onore che gli aveva fatto il suo amico David fossero amici, forse consiglierebbe di giocare un vola”), magari lavorare per un team di rugby, Campese, grande stella del rugby australiano. E po’ a rugby, uno sport che adora, anche perché consigliare i giovani atleti e i giovani piloti, “ma il lo ha difeso, combattendo contro gli avversari, i insegna a crescere in fretta e nel modo giusto, team manager no, non lo farei, perché dovrei compagni di squadra, la sfortuna. Alla Minardi senza scorciatoie. E con lealtà. quella che forse sempre stare dietro a ingegneri e genitori, uffa!”. non avrebbe dovuto combinare nulla, e si prese nel corso della stagione ha sentito un po’ manca Sabato scorso gli ha telefonato il suo vecchio ami due punti mondiali preziosi come pepite. Alla re in Helmut Marko e Dieter Mateschitz, due che co Briatore: “Non preoccuparti Mark, tieni giù Jaguar avrebbe dovuto inchinarsi a Pizzonia, ma hanno occhi solo per Vettel. Già in Turchia si era alla prima curva e vinci”, gli aveva detto. Obietti non andò così. Quando arrivò alla Williams sem capito che il team pendeva dal versante tedesco, vo raggiunto. La prossima tappa è Hockenheim, brava pronto al grande passo, e lo tradì l’addio ora l’ascesa di Webber si è trasformata in una gat fra due settimane. Corerrà contro Hamilton, con della Bmw. Alla Red Bull non vuole mollare l’os ta difficilissima da pelare per Horner, vetteliano tro Alonso, contro Vettel. Forse contro un bel pez so. Due settimane fa faceva capriole nel cielo di anche lui, ma più diplomatico dei suoi boss. zo del suo stesso team. “Devo solo provarci fino Valencia, a Silverstone ha dato la polvere a tutti. in fondo”, sorride Mark. “E se non funzionerà, “Questo è il periodo migliore della mia carriera”, Il guaio è che Mark il coccodrillo perde le squa potrò guardarmi allo specchio e dire: ho fatto del ha dichiarato in una bellissima intervista a Mar me, ma non il vizio della velocità. “Se all’inizio del mio meglio”. Mica male. Neanche per un nume co Evangelisti del Corriere dello Sport qualche la carriera mi avessero detto: vincerai 4 gare e ro uno. 6 7 GP GRAN BRETAGNA MCLAREN I risultati degli ultimi 4 GP Istanbul Hamilton 1° - Button 2° Montreal Hamilton 1° - Button 2° Valencia IL T Hamilton 2° - Button 3° Silverstone Hamilton 2° - Button 4° “E’ stato lo sforzo e la dedizione di tutti gli uomini della McLaren, in pista e in sede, a permetterci di mantenere la prima posizioni sia nel campionato piloti sia in quello costruttori”. Ha detto Martin Whitmarsh, al termine del GP inglese 8 EAM DA BATTERE Massimo Costa Non ne sbagliano una da quattro Gran Premi. Da Istanbul, la McLaren ha sempre piazzato un suo pilota sul podio. Doppietta in Turchia e in Cana- da, seconda e terza a Valencia, seconda a Silver- stone. Si continua a dire che la Red Bull è imprendibile e imbattibile, ma intanto nelle pri- me due posizioni del campionato ci sono i due piloti McLaren: Lewis Hamilton con punti 145, Jenson Button con 133. E’ dunque la Red Bull a dover inseguire. La capacità di reazione messa in atto dal team diretto da Martin Whitmarsh a Silverstone è stata impressionante. Dopo i due turni di prove libere del venerdì, sembravano dispersi. Le novità tecniche portate nella gara di casa non avevano dato i risultati sperati. Uno dei punti deboli di questo mondiale è la impos- sibilità dal poter condurre test che non solo impediscono ai piloti, ufficiali e tester, di alle- narsi ma anche alle squadre di poter verificare la bontà delle modifiche che si intende apporta- re a stagione in corso. Così, le si prova diretta- mente nel corso del fine settimana della corsa e se qualcosa non funziona il rischio è grosso. Si fanno test col simulatore, ma può accadere che la realtà differisca dai risultati del computer. In McLaren, venerdì pomeriggio non si sono fatti prendere dal panico. Occorreva risolvere il pro- blema in vista della qualifica e soprattutto del GP. Come fare? Ecco allora l’idea di coinvolgere il collaudatore Gary Paffett spedendolo nella vicina Woking a lavorare col simulatore. Paffett si è dato da fare nella notte tra venerdì e saba- to finché non ha trovato, assieme ai tecnici, una possibile soluzione per la MP4/25. In qualifica, Hamilton è risultato 4°, Button solo 14°. Ma in gara le cose sono migliorate nettamente. Hamil- ton ci ha messo del suo partendo alla grande e guadagnando subito la seconda piazza.