COPIA OMAGGIO APRILE 2008 Anno V n° 8 PPIANETIANETAAZZURRZZURR

Mensile di approfondimento sportivo regionale www.pianetazzurro.it il sito costantemente aggiornato sullo sport partenopeo Sprint per acciuffare in extremis l’Europa, intanto la società sta già allestendo una squadra più forte Napoli, tra sogno e realtà L’opinione IL CAPITANO Adios Pampa Paolo Cannavaro: “Non scarterei l’ipotesi Intertoto” a pagina 3

ESCLUSIVA : “Partenopei presto protagonisti” di Peppe Iannicelli a pagina 7 Triste, solitario y final. Ci vorrebbe la magica penna di Osvaldo Soriano per ESCLUSIVA descrivere le emozioni in tumulto. L’addio annunciato di Sosa è davvero una brutta notizia. Lo avevo incontra- : to stranito, ma motivatissimo nel riti- ro di Paestum. Era l’anno zero. “Questo calcio Mancavano palloni e magliette. Ma lui c’era con la sua faccia da hidalgo non mi piace più” furbo, pronto a svettare come un gau- cho a cavallo sulla selva delle teste a pagina 8 rivali in area di rigore. E’ così alto il Pampa, nomina sunt rerum conse- ESCLUSIVA quentia, che basta da solo a far repar- to, a far salire la squadra. E’ successo in serie C1, è successo in serie B. E’ Fabrizio Ravanelli: accaduto in . Ieri ed oggi, sem- pre lui. Pronto a fare il suo dovere con Se si eccettua la partita di Catania, il Napoli dell’ultimo mese ha spesso rasentato l’eccellenza, soprattutto nei “Tanti desiderano umiltà e silenzio. Pronto a dare il risultati. Tre vittorie in quattro partite sono infatti un bottino di tutto rispetto, racimolato anche praticando un mille per mille in ogni istante che gli gioco talvolta piacevole, che ha confermato le ottime potenzialità di cui la rosa partenopea è in possesso. vestire l’azzurro” viene concesso di giocare. Pronto a metterla dentro senza se e senza ma Pagine all’interno a pagina 9 ed a sbagliare tanti goal già fatti. Il Pampa si congeda da Napoli con una stagione strepitosa degni dei pre- cursori biancocelesti sulla rotta tra il Rio de la Plata ed il Golfo. Per lui, ci Caccia aperta al bomber e ai giovani talenti sarà sempre un posto d’onore nel corazon azzurro. Per i goal fatti, per i goal sbagliati, per la maglietta sudata, Giovanni Bia, per il ricordo di Diego, per l’energia trasmessa ad un Napoli che mille giorni orsono era morto ed oggi è agente di Luca Cigarini: quasi una squadra da mille ed una notte. Peccato che le strade debbano “Marino ha chiesto adesso dividersi. Ma la scelta di vita di Sosa merita rispetto. Suonano in lontananza le struggenti note del il ragazzo al Parma”. Caminito che coprono i mandolini di Posillipo. Il ritmo è quello del tango, Ghirardi conferma. el pensamiento triste que se baila, ed una lacrima brilla tra gli occhi mentre tutto il San Paolo applaude in piedi. In attacco si punta Adios Pampa! Per chi ama cosa vuoi che siano tremila chilometri d’ocea- su John Elmander no? servizi alle pagina 5 e 6 Luca Cigarini John Elmander 22 Aprile 2008 OObbiieettttiivvoo NNaappoollii PPIANETIANETAAZZURRZZURR La rincorsa all’Udinese è ardua, ma De Laurentiis potrebbe rivalutare l’ipotesi Intertoto Sogno europeo più vicino per gli azzurri dopo un periodo nero, costellato da numerosi erro- Eduardo Letizia ri, sembra aver ritrovato serenità e sicurezza nel suo modo di giocare, nonostante le voci che lo vedono C’è stata una sola nota stonata nell’ultimo mese, da oramai partente per altri lidi. L’altro giocatore che, noi preso in considerazione, degli azzurri: la tra- soprattutto nelle ultime due gare, è parso in una con- sferta di Catania. Se si eccettua quella partita il dizione strabiliante è Walter Gargano. “El Mota”, Napoli delle ultime gare ha spesso rasentato l’ec- che ha palesato una clamorosa alternanza di rendi- cellenza, soprattutto nei risultati. Tre vittorie in mento in tutta la sua stagione, è stato autore di due quattro partite sono infatti un bottino di tutto rispet- gare sontuose contro Atalanta e Parma, nelle quali, to, racimolato anche praticando un gioco talvolta oltre alla consueta aggressività, ha messo in mostra piacevole, che ha confermato le ottime potenzialità una lucidità in fase di impostazione, cosa che era di cui la rosa partenopea è in possesso. stata il suo punto debole fino a questo punto del Come al solito però l’eccezione è quella che risalta campionato. Se ciò dovesse essere sinonimo di una maggiormente. La trasferta in Sicilia è stata una effettiva maturazione, beh, il Napoli avrebbe trova- pesante sconfitta per gli azzurri, non tanto per il to il regista per il futuro. Questo bisognerà verifi- risultato, quanto per il modo in cui la squadra ha carlo in questo finale di stagione. affrontato la partita. Ancora festanti per l’importan- Inoltre è bene sottolineare la sagacia tattica di alcu- te vittoria contro il Palermo, che ha definitivamente ne scelte di Reja. Il mister goriziano ha in particola- esulato il Napoli dalla bagarre retrocessione, gli re stupito tutti con la scelta di andare a Parma gio- uomini di Reja sono entrati in campo senza la cando senza punte di ruolo, rinunciando a Calaiò, dovuta concentrazione, abbandonandosi alla mercè Walter Alejandro Gargano Guevara, 23 anni spesso deludente nelle numerose chance fornitegli, degli etnei ed incorrendo in una brutta figura, di ripresa dopo la debacle etnea. A Parma invece c’è e a Sosa, che si è dimostrato più utile subentrando a fronte ai tanti tifosi accorsi a Catania per sostenere stata una bellissima prestazione dei napoletani che gara in corso, preferendo loro Bogliacino. Questa i propri beniamini. Questa sconfitta ha causato le ire hanno saputo dominare un avversario che, vista la mossa si è rivelata utile a prescindere dalla rete del- di Reja e Marino, indignati dal fatto che i ragazzi necessità di punti che aveva, era sembrato alla vigi- l’uruguayano, in quanto ha favorito una gestione di avevano prolungato i festeggiamenti fino a settima- lia molto più ostico di quanto poi si sia rivelato, palla, una superiorità numerica in mezzo al campo, na inoltrata (famose sono le vicende della cena nonostante i censurabili episodi di violenza gratuita ed una pulizia delle giocate, che hanno permesso al offerta da Blasi e Pazienza del giovedì prima del scatenati dai ducali nella ripresa nei confronti dei Napoli di mettere in grave difficoltà gli avversari match), e non avevano perciò prestato la dovuta nostri ragazzi. sin dal primo minuto. attenzione alla gara della domenica. Sotto l’aspetto tecnico-tattico le tre partite contro Con queste vittorie i partenopei sono così arrivati a Il riscatto però è arrivato nelle due partite successi- Palermo, Atalanta e Parma hanno offerto segnali cinque punti dal sogno Uefa, che sicuramente sarà ve, contro l’Atalanta e a Parma. Contro gli orobici confortanti. In primo luogo c’è da sottolineare la difficile da raggiungere, ma chissà che, a giochi gli azzurri sono riusciti nel doppio compito di ven- ripresa di condizione psicofisica di alcuni elementi fatti, De Laurentiis non voglia farsi ingolosire dicare il 5-1 dell’andata e di dare un segnale di importanti. Due nomi su tutti. Domizzi, in primis, anche dall’ipotesi Intertoto, più vicina che mai… Il pagellone del mese: Lavezzi, irrefrenabile Le pagelle si riferiscono alla media voti zona gol. assegnata dalla redazione del sito Gargano 6.5 – Le ultime due prestazioni PianetAzzurro.it ai calciatori azzurri contro Atalanta e Parma sono state tra le Direttore editoriale negli incontri disputati dal Napoli contro migliori della sua esperienza napoletana, VINCENZO LETIZIA il Palermo, il Catania, l’Atalanta e il nelle quali, oltre alla solita bravura in fase Direttore responsabile Parma. di aggressione all’avversario, è stato LUIGI PETAGNA Gianello 5.5 – Il ritorno di Iezzo mette molto preciso pure al momento di impo- fine al periodo in cui ha difeso da titolare stare il gioco. Vicedirettore la porta del Napoli, dimostrando di esse- Mannini 5.6 – Si sta costantemente abi- MICHELE CAIAFA re un elemento di grande affidabilità. tuando al ruolo di quinto a destra che Caporedattrice Iezzo 5 – È stata buona la sua gara del Reja gli fa occupare, acquisendo una ROSA CIANCIO rientro contro l’Atalanta. La successiva a maggiore consapevolezza dei propri Parma è stata macchiata da un grave erro- mezzi in fase di spinta. Ovviamente c’è Editorialista re che avrebbe regalato il pareggio al ancora da lavorare sotto l’aspetto difensi- PEPPE IANNICELLI Parma se il guardialinee non avesse fer- vo. Redattori mato l’azione per un fuorigioco. ruolo che non gli appartiene riesce Bogliacino 6.5 – Con la sua rete contro il RENATA SCIELZO Cannavaro 5.8 – Tutto sommato negli comunque a prodursi spesso in prestazio- Parma regala tre punti pesanti agli azzur- EDUARDO LETIZIA ultimi incontri ha ritrovato una buona ni sufficienti. Non sempre i risultati pos- ri, mostrando di poter essere sempre utile

GIUSEPPE PALMIERI continuità di rendimento e con essa una sono essere positivi, ma rimane semprefoto di F. De Martino alla causa della squadra…anche schiera- rinnovata sicurezza. Fa eccezione negati- apprezzabile il suo impegno. to da punta! Collaboratore ROBERTO FELERICO va la gara di Catania. Garics 5.5 – È una stagione molto delu- Lavezzi 6.7 – È il solito trascinatore degli Contini 6.2 – Conferma anche questo dente per lui, in cui non ha mostrato i pro- azzurri. In certe circostanze irresistibile, Grafico mese di essere un difensore sul quale gressi che si credeva potesse compiere. sempre un pericolo per le difese avversa- GIUSEPPE BIZZARRO poter puntare con tranquillità. Sempre Qualche buona giocata contro il Parma rie. Dopo l’infortunio di Zalayeta ha pronto al momento del bisogno. non sembra sufficiente a garantirgli una dovuto sobbarcarsi tutto il peso dell’at- Fotografie Domizzi 6 – Nonostante le voci di mer- tacco sulle sue spalle, con buoni risultati, FELICE DE MARTINO riconferma in azzurro. cato che lo vedono partente per Genova, Blasi 6.1 – Ormai gioca una partita si ed figuriamoci cosa sarebbe in grado di fare Stampa nelle ultime gare sembra aver ritrovato la una no a causa delle squalifiche, ma al fianco di un grande bomber la prossi- Stampa Dimagraf Srl serenità, riuscendo, grazie a ciò, ad evita- quando è in campo il suo peso si sente ma stagione… (Carinaro - CE) re gli errori che avevano macchiato il suo sempre. Calaiò 5.1 – Lontano dall’area riesce torneo fino a qualche settimana fa. Pazienza 6 – Nettamente in ripresa anche a fare qualche buona giocata, ma il Registrazione Trib. Napoli Santacroce 5.5 – Fermato da infortuni e rispetto al primo periodo in azzurro. Se compito di un attaccante è soprattutto n. 47 del 07/05/2003 squalifiche non è riuscito, questo mese, a dovesse confermarsi in futuro su questi segnare ed in questo, a parte la doppietta P. iva: 04655591214 mettere in mostra con costanza le enormi livelli potrebbe rappresentare una buona di Livorno, lui ha finora sempre fallito. qualità palesate lo scorso mese. alternativa in virtù della sua accortezza Sosa 5.1 – Si conferma prezioso quando Questo giornale è andato Grava 5 – Viene impiegato per poco più tattica. subentra a partita in corso per propiziare i in stampa il 22/04/2008. di un tempo contro il Palermo, in una Hamsik 6.2 – Mette la propria firma forcing della squadra. Più deludente Arrivederci a maggio gara in cui fornisce una prestazione abba- sulle vittorie contro Palermo e Atalanta, quando scende in campo dall’inizio o in stanza deficitaria. confermandosi un elemento fondamenta- situazioni in cui servirebbe un cinico con- con il prossimo numero Savini 5.7 – Da anni impiegato in un le per la squadra anche, e soprattutto, in tropiedista come a Parma. di PianetAzzurro PPIANETIANETAAZZURRZZURR LL’’iinntteerrvviissttaa Aprile 2008 33 Paolo Cannavaro auspica un grande futuro per il Napoli e suggerisce di non scartare un’eventuale partecipazione all’Intertoto “Sogno la conquista del terzo scudetto” no riuscire, in qualsiasi momento, a fare la diffe- Michele Caiafa renza in campo. E tutto questo alla loro prima sta- gione in serie A. C’è bisogno che aggiunga altro? Tempo di primi bilanci in casa Napoli. E chi, se Non credo”. non meglio del capitano partenopeo Paolo Hai mai fatto caso che a Napoli, quando le cose Cannavaro, ci poteva soddisfare appieno con una vanno male, la colpa maggiore sembra essere profonda analisi sulla prima stagione in serie A addossata soprattutto ai napoletani? “Verissimo. Si degli azzurri guidati da Edy Reja. Ma con tende a colpevolizzare di più il napoletano perché Cannavaro jr. oltre che di presente, si è parlato comunque il tifoso è più esigente nei confronti del anche di futuro, “del grande futuro”, utilizzando giocatore che va in campo ed è nato a Napoli. E le stesse parole del capitano, a cui il presidente ma quindi questa tensione si sente moltissimo e tante anche tutta la tifoseria napoletana, ambiscono di volte non è facile scendere in campo con la tran- far realizzare a questo club. quillità giusta. Ma a tutto questo fa da controal- “Il Napoli è il protagonista di una stagione sor- tare il fatto che, quando le cose vanno bene, qui in prendente, anzi mi verrebbe da dire esaltante… – città vieni osannato come un idolo e ti dimentichi questa l’overture del buon Paolo, che su questo facilmente di quando semmai hai fatto male e sei filone prosegue – siamo una compagine neopro- stato criticato”. mossa, dopo la strabiliante cavalcata promozione Sempre da capitano della squadra, ci aspettiamo della passata stagione, e nonostante questo siamo da te un voto alla stagione degli azzurri ed anche riusciti a disputare un’ottima annata agonistica. un voto alla tua annata agonistica… “Un sette alla Al San Paolo poi, siamo stati davvero ecceziona- squadra e lo stesso voto anche al suo capitano. In li. Abbiamo messo sotto compagini di grosso questa stagione ho avuto anche dei momenti diffi- livello. Chi può dimenticare le vittorie sui cam- cili, ma alla fine devo dire che i momenti positivi pioni d’Italia dell’Inter, sulla Juventus, ma anche sono stati molti di più”. i successi contro la Fiorentina e la doppia vittoria Cosa manca a questa squadra per fare un ulteriore contro l’Udinese, ci hanno permesso di toglierci, salto di qualità in ottica futura? “Qualche altro a noi calciatori ma di conseguenza a tutto l’am- giocatore di qualità in più rispetto a quelli già biente, delle bellissime ed importanti soddisfazio- attualmente presenti nella nostra rosa”. ni. Nel senso che, mi spiego meglio, può capitare Paolo Cannavaro, 27 anni Caro Paolo, la Società partenopea ha sempre par- a tutte le squadre, nell’arco di un campionato, lato, per bocca del suo presidente Aurelio De riuscire a vincere una o due gare contro degli Reja? “Certo che c’è la mano del mister. Lui è Laurentiis, di voler costruire un club dalle grandi avversari di caratura superiore, ma quando que- persona seria e molto preparata e navigata in ambizioni anche a livello internazionale. Secondo sti successi li abbiamo colti noi, li abbiamo sem- questo sport. I risultati raggiunti dal tecnico in te è stata intrapresa la strada giusta? “Certamente pre strameritati. Anzi – continua Cannavaro – a questi suoi anni di permanenza sulla panchina sì. La società ha pianificato nel tempo un proget- questa squadra mancano sicuramente dei punti in napoletana sono sotto gli occhi di tutti: questi to di crescita costante. Finora sono stati rag- classifica. Non che ce ne rammarichiamo, ci va risultati ottenuti non si possono di certo discute- giunti tutti gli obiettivi fin qui preposti dal club. Il molto bene a tutti noi quello che stiamo già facen- re. Reja è anche uno degli allenatori più vincenti prossimo passo sarà quello di centrare la qualifi- do, ma ad oggi non ricordo ancora dei punti con- negli ultimi anni a Napoli. Penso che alla fine una cazione in Europa”. Che potrebbe essere raggiun- quistati da noi in maniera immeritata. Tutto al più sua riconferma ci sarà, anche se queste sono ta già da quest’anno mediante la partecipazione abbiamo perso o pareggiato dei match, che fino a decisioni che spetta di prendere alla società, non all’Intertoto… “Anche questo è vero. Riuscissimo prova contraria ed anche per bocca della stampa certo siamo noi calciatori a dover decidere a tal a scalare ulteriormente la classifica, abbiamo le nazionale, avremmo meritato di vincere. E quan- proposito. Ma fosse per me lo riconfermerei, carte in regola per disputare ad inizio della pros- do dico ciò, mi riferisco alle partite in trasferta di anche perché il mister regge ad un impatto che a sima stagione l’Intertoto. Il Napoli ha una rosa Firenze e Palermo, dove avremmo meritato il suc- Napoli non so se in tanti riuscirebbero a resistere. ampia, ha giocatori che rientrano dai prestiti, è cesso e poi addirittura finimmo per perdere quel- Ormai lui ci ha fatto, come si suol dire, il callo. E’ una società che ha tanti calciatori e quindi saprà le gare. Non solo, anche a Roma, nell’incontro preparato a tutto ”. diluire bene le forze, sicuramente, nel momento in d’andata poi pareggiato, avessimo trionfato, non Da capitano della compagine partenopea, nonché cui bisognerà fare l’Intertoto”. ci sarebbe stato nulla da dire, perché giocammo da fratello del pallone d’oro, altro figlio di Napoli, Dulcisis in fundo, i grossi obiettivi del sodalizio un incontro di calcio davvero meraviglioso. Fabio Cannavaro, non possiamo esimerci dal partenopeo, si sposano bene anche con i progetti Queste cose le dico solo per puntualizzare, ma a chiederti quali sono, secondo te e senza nulla futuri di Paolo Cannavaro? “Vogliamo crescere noi, mi ripeto, ci sta andando benissimo il cam- togliere agli altri, i talenti più puri che in questo tutti insieme. Il mio sogno è quello di riuscire a pionato che stiamo disputando”. momento sono nell’organico di questa squadra… vincere il terzo Scudetto nella storia di Napoli. Il merito di questo buonissimo campionato svolto, “Non ho dubbio alcuno nel decretare in Lavezzi Oltretutto il presidente tiene molto alla conquista va tutto ascritto alla rosa di voi calciatori, o ci ed Hamsik due campioni assoluti. Hanno un dei trofei internazionali e vuole un club protago- sono anche particolari meriti del tecnico Edy talento ed una classe cristallina ed inoltre posso- nista principe in Europa ma anche nel Mondo”.

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dalla 40 alla 88 Aprile 2008 PPIANETIANETAAZZURRZZURR 4P4IANETAZZURR IIll ppeerrssoonnaaggggiioo Lascerà il Napoli un grande uomo, colui che è stato il simbolo della rinascita azzurra Arrivederci Pampa, chi ama non dimentica immortalato a cavalcioni sulla traversa della porta. In Eduardo Letizia quella foto ritrovo ancora tutta la felicità di quel momento». Ma i ricordi sono legati anche, e soprattutto, Estate 2004. Il Napoli è appena fallito. Della società alle tante reti realizzate in maglia azzurra, 28 finora. Due azzurra non è rimasto nulla. Nuovo presidente, direttore sono quelle che più gli stanno a cuore. Per la bellezza generale e finanche nuovo nome (seppur provvisoria- quella realizzata il dicembre scorso contro l’Atalanta, mente). La Napoli calcistica è a pezzi. Bisogna ripartire che purtroppo fu inutile ai fini del risultato, ma senza daccapo. Su un campo di allenamento privo addirittura dubbio pregevole per l’esecuzione, ma soprattutto quel- di palloni e attrezzature fondamentali ci sono solo tre la al Frosinone, nell’ultimo anno di serie C. È una rete giocatori. Francesco Montervino e Cataldo quella che il Pampa non potrà mai dimenticare. Quella Montesanto, unici reduci della vecchia società, insieme giornata fu l’ultima volta che un calciatore del Napoli al primo tassello posto da Marino per la costruzione del indossava la mitica numero 10 di Maradona e quel futuro, per la realizzazione della rinascita, Roberto giorno quella maglia era indossata proprio da Sosa, Carlos Sosa, il Pampa. argentino come Diego e suo immenso estimatore, che Da quei primi giorni fino al suo preannunciato addio il onorò al meglio la circostanza con una palombella da gigante buono argentino è entrato sempre più nei cuori applausi (alla Maradona ci verrebbe da dire) ed esultan- dei tifosi napoletani, e non, o quantomeno non solo, per do mostrando, sotto la casacca azzurra, la famosa le sue giocate sul campo, ma principalmente per il suo maglia, oramai divenuta un cult, “chi ama non dimenti- attaccamento alla maglia, per la sua serietà dentro e ca”. fuori dal campo, per il suo essere sempre stato il leader L’amore per la sua terra, l’Argentina, lo ha indotto a silenzioso dello spogliatoio e per la sua capacità di risol- prendere una decisione difficile: lasciare Napoli, rifiu- vere in campo le situazioni più difficili, entrando maga- tando il prolungamento di contratto, per tornare al ri dalla panchina, come un eroe senza mantello ma dal Gimnasia la Plata, squadra dove ha mosso i primi passi grande cuore, che fa al meglio il suo dovere quando da calciatore. I suoi 33 anni gli hanno suggerito che chiamato in causa, senza per questo pretendere mai forse era giunto il momento di lasciare spazio ad altri. nulla, riaccomodandosi in panchina ogni volta, senza Sosa non è uomo che va a caccia di contratti. polemiche, pronto ad incitare i compagni in campo, Sosa, 33 anni Sono passati dieci anni dal suo approdo in Italia, quan- anche e soprattutto quelli che magari gli toglieranno il do arrivò all’Udinese, portato proprio da Marino, per posto. spazi importanti a suon di gol. Anche quest’anno, in sostituire un bomber del calibro di Oliver Bierhoff. Da Quante partite ha risolto praticamente da solo Sosa, serie A, quando si credeva che dovesse essere relegato allora ha realizzato quasi ottanta reti con quattro squadre soprattutto nei tempi oscuri della serie C, su campi ai al ruolo di quinta punta, alla fine è emerso come il bom- differenti. Adesso per il Pampa è arrivato il momento limiti dell’impraticabilità. Contro difese chiuse con il ber più prolifico della squadra, in rapporto ai minuti gio- dell’addio…anzi, dell’ “arrivederci”. Già, perché l’av- doppio catenaccio, spesso diventava l’unica risorsa per cati, in barba a chi lo riteneva finito. ventura napoletana per Sosa potrebbe non concludersi aprire brecce nelle fortificazioni avversarie. Con i suoi Tanti i bei ricordi che lo legano alla nostra città. Quelli con la fine di questo campionato. La voglia da parte sua gol e le sue proverbiali sponde aeree è riuscito a riporta- di natura extracalcistica, legati alla nascita della figlia di tornare all’ombra del Vesuvio, in veste magari di re il Napoli dall’inferno della serie C al paradiso della A, Valentina, proprio qui a Napoli, tanti altri relativi alle osservatore, è tanta, così come tanta sarebbe la voglia di sempre rinascendo ed imponendosi come protagonista vicende della squadra. Il ricordo più bello che meglio De Laurentiis di riportare in società il suo pupillo, quel- ogni volta che lo si credeva ridotto al mero ruolo di com- racchiude la sua esperienza partenopea, risale al giorno lo che è stato l’uomo simbolo della rinascita azzurra. primario. Ha dovuto subire concorrenze di ogni tipo, della risalita in serie A. Lo ha affermato il Pampa stesso. Dunque arrivederci Sosa. Lascerai un grande vuoto nel- partendo da Varricchio, per arrivare a Zalayeta, pas- «Dovessi scegliere una foto simbolo della mia avventu- l’attacco del Napoli e soprattutto, incolmabile, nei nostri sando per Pià e Bucchi, è sempre riuscito a ritagliarsi ra azzurra saprei bene quale scegliere: quella che mi ha cuori.

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CORSO EUROPA, 94 - 80016 MARANO (NA) PPIANETIANETAAZZURRZZURR CCaallcciioommeerrccaattoo Aprile 2008 55 Intervista a 360° all’ex libero ‘goleador’ azzurro, oggi procuratore anche del giovane centrocampista del Parma Bia: “Forte l’interesse del Napoli per Cigarini” “Confermo tutto: già nello scorso mercato di Michele Caiafa gennaio, Marino oltre che contattare me, fece Questo mese, carissimi amici e lettori del men- anche un’offerta economica al Parma abba- sile ‘PianetAzzurro’, abbiamo avuto il piacere stanza elevata (si vociferava intorno ai nove di intervistare, in esclusiva per voi, l’ex libero- milioni di euro) per poter ottenere in compro- goleador del Napoli, che ha militato anche prietà le prestazioni del regista Luca Cigarini. I nell’Inter, nell’Udinese e tra le altre compagini ducali rifiutarono l’offerta, ma il direttore non pure il Parma, Giovanni Bia. sembra abbi mollato la presa, anzi… Infatti so Bia giocò una stagione eccellente alle pendici benissimo, perché ci teniamo in contatto, che del Vesuvio nel 1993/94, anno in cui i parteno- Pierpaolo ha grande stima di questo calciato- pei conquistarono anche l’accesso alla coppa re”. Uefa, al momento l’ultima qualificazione euro- Ma tu, quale suo agente, pensi che alla fine pea degli azzurri in ordine di tempo, grazie pure Cigarini possa davvero vestire la maglia alla guida tecnica dell’ex cittì campione del azzurra? mondo . “Non ho la sfera di cristallo, ma sarei davvero Con Giovanni Bia, attualmente procuratore di felice se Luca potesse davvero giungere nella giovani calciatori italiani dall’importante futuro piazza di Napoli. Sarebbe davvero l’ambiente quali Cigarini e Dessena, senza escludere la ideale per lui, che è alla ricerca di una definiti- procura di , abbiamo anche va consacrazione. Mi auguro quindi che il diret- affrontato interessanti temi di mercato in chiave tore si faccia risentire molto presto”. Napoli. Ma di questo ne parleremo dopo… Luca Cigarini, 22 anni Prima di tornare a parlare di mercato, dacci Caro Giovanni, cominciamo dall’esperienza un tuo giudizio sulla oramai vicina riconfer- avuta da te come giocatore in riva al Golfo. ed un altro al futuro del nuovo Napoli targa- ma, per la prossima stagione, del tecnico Correva l’annata agonistica 1993/94 e quel to Aurelio De Laurentiis… goriziano Edy Reja alla guida del cocchio Napoli, con Marcello Lippi in panchina, con- “Il nuovo Napoli sta facendo davvero bene. napoletano… quistò la partecipazione alla successiva coppa Questa società è nata quattro anni fa ed, al suo “Sicuramente, se conferma ci sarà, la sua per- Uefa. Tu ti rivelasti anche un libero goleador, primo torneo di serie A, ha già fatto vedere dei manenza sulla panchina del Napoli sarebbe realizzando 5 reti in quel torneo. Che ricordi passi in avanti molto importanti disputando una strameritata. Cosa chiedere di più ad un allena- ti porti dietro dall’esperienza partenopea? buonissima stagione, condita anche da risultati tore che ogni anno, in una piazza tanto impe- “Ricordi molto belli, impressi ancora nella mia eccellenti come le vittorie convincenti ottenute gnativa, riesce puntualmente a centrare gli mente, tanto è che sono ancora legatissimo alla allo contro alcune big del obiettivi della società, andando spesso anche piazza di Napoli. In quell’annata agonistica nostro torneo. Fondamentale, a mio parere, è oltre il dovuto?. Non penso debba aggiungere disputammo un ottimo campionato, raggiungen- stato l’approdo in società di un presidente altro…”. do il sesto posto in classifica e conquistando molto bravo quanto ambizioso qual è Aurelio Per concludere, tra le tue procure, c’è anche così la qualificazione in coppa Uefa. E chi può De Laurentiis, ma di uguale importanza è stato quella di Alberto Gilardino. Con l’arrivo in dimenticare la festa dei supporters partenopei il lavoro fin qui svolto, sul mercato, dal diretto- casa Milan di campioni del calibro di quando vincemmo a Foggia per 1-0, grazie ad re generale Pierpaolo Marino. In società si sta Ronaldinho e Shevchenko, e forse anche di una rete di Paolo Di Canio, conquistando così lavorando benissimo e sono anche convinto che un altro bomber dal valore internazionale, l’accesso europeo? La città tutta ci festeggiò nell’arco di tre stagioni, gli azzurri potranno per la punta di Biella potrebbe arrivare come se avessimo vinto uno Scudetto. Ed in ritornare ad ambire a traguardi prestigiosi”. anche il momento di abbandonare i colori effetti, ricordo ancora che quella fu anche la Parlando del futuro, non possiamo ovviamen- rossoneri. Approntare un discorso anche per stagione della grana-stipendi. Non ricevevamo te esimerci dal parlare con te di calciomerca- lui in ottica azzurra sarebbe davvero prema- emolumenti dalla Società, ma tutti noi calciato- to, ovviamente in ottica azzurra. Sappiamo turo? ri ci stringemmo attorno al mister, isolandoci bene che i due talenti del Parma sotto la tua “La situazione in casa Milan di Alberto è anco- dalla situazione societaria, e riuscimmo a rega- procura, Cigarini e Dessena, ti sono stati ra in standby. Ma se davvero dovesse lasciare il lare al Napoli l’ultimo ingresso nelle competi- chiesti, in maniera determinata, dal diggì ‘Diavolo’, non penso che, nella prossima sta- zioni europee in ordine di tempo”. partenopeo Pierpaolo Marino. Soprattutto su gione, il suo contratto oneroso possa rientrare Questo il passato azzurro tuo e del vecchio Cigarini, l’interesse del Napoli sembra dav- nei piani-budget del club presieduto da De club. Ma ora diamo uno sguardo al presente vero elevato… Laurentiis”. Il presidente Ghirardi: “Al club partenopeo piacciono i nostri talenti” Il mercato, nonostante non si sia ancora aperto Con il club di De Laurentiis se ne potrà ripar- ufficialmente, è già in fermento. Tante le tratta- lare subito dopo la fine del campionato”. tive che riguardano anche il Napoli. Tra i nomi Se il Napoli è attratto dai talenti ducali, il pre- più gettonati a vestire l’azzurro, c’è senza dub- sidente Ghirardi invidia al club azzurro l’alle- bio quello del giovane centrocampista del natore… “Sono convinto che Reja abbia influi- Parma e della Nazionale Under 21, Luca to moltissimo sui buoni risultati degli azzurri. Cigarini. Dopo aver appreso direttamente dal Lui è un tecnico navigato e l’esperienza in procuratore del calciatore ducale, Giovanni questo lavoro paga sempre. Noi, invece, abbia- Bia, dell’interessamento di Pierpaolo Marino mo sbagliato a puntare tutto su Di Carlo, un verso il proprio assistito, abbiamo chiesto lumi trainer di sicuro avvenire, ma poco abituato a sul rumors anche al presidente del Parma, palcoscenici importanti. Speriamo ora con Tommaso Ghirardi (nella foto). Cuper di riuscire a tirarci fuori dai guai”. Il patron del club ducale non solo non smenti- E dopo il campionato si tornerà a riparlare del sce l’ipotesi, ma anzi, addirittura fa intuire avvenuto l’estate scorsa per Matteo Contini”. possibile approdo in maglia azzurra di Cigarini, come una trattativa con il Napoli sia stata già Dopo Contini, potrebbero vestire l’azzurro che dovrebbe essere da giugno il nuovo metro- imbastita: “Con i partenopei abbiamo ottimi anche Cigarini e Dessena? Il presidente è chia- metro del centrocampo azzurro. rapporti che possono anche concretizzarsi in rissimo in merito: “Non posso negare che buone operazioni di mercato, così come è anche questi giocatori interessino il Napoli. Rosa Ciancio Aprile 2008 CCaallcciioommeerrccaattoo PPIANETIANETAAZZURRZZURR PIANETAZZURR DD66eettttii ee ccoonnttrraaddddeettttii Il sogno è Huntelaar, Elmander quello più adatto per caratteristiche e disponibilità Consigli per gli acquisti, alla ricerca del bomber capocannoniere del nostro campionato è da sempre un Eduardo Letizia tifoso napoletano e sarebbe felicissimo di venire a gioca- È tempo di calciomercato amici lettori, è tempo di caccia re nella squadra della sua città, così come sarebbe lietis- all’attaccante! simo Marino di portarlo in azzurro. Il problema nasce dal Dopo l’addio annunciato del Pampa Sosa, l’infortunio a fatto che Borriello è attualmente un giocatore a metà tra Zalayeta ed il futuro incerto di Emanuele Calaiò, quel- Genoa e Milan. Preziosi non ha ovviamente nessuna lo della ricerca di una prima punta da affiancare a intenzione di lasciarlo andare via ed i rossoneri, visti i Lavezzi è diventato l’obiettivo primario per Marino. probabili acquisti che stanno portando a termine Per questo motivo siamo andati sui campi di mezzo (Ronaldinho, Shevchenko…), non avrebbero nessun mondo a visionare per voi i goleador che stazionano da interesse a privare i rossoblu del loro bomber. tempo sulla “lista della spesa” del diggì azzurro, al fine Per quanto concerne la punta del Parma Budan, è noto di ipotizzare quale potrebbe essere il nome migliore da che Reja (ammesso che rimanga in azzurro) è un suo accostare al Pocho nel campionato che verrà. grande estimatore, tanto che anche la scorsa estate avreb- Iniziamo con il nome che probabilmente è quello più be fatto pressioni per propiziare il suo approdo in azzur- agognato dalla piazza partenopea (buongustai!) e proba- ro. Il croato è un attaccante molto potente fisicamente bilmente anche il prediletto da Pierpaolo Marino: Klaas (1.87 per 85 kg), dotato anche di buone qualità tecniche. Jan Huntelaar. Il giovanottone dell’Ajax è una punta di Questa stagione è stato frenato da un infortunio che ne ha cui, soprattutto in questo periodo, la piazza azzurra ha limitato l’utilizzo, ma nelle occasioni in cui è stato schie- praticamente scoperto tutto. È noto che, già dai tempi rato è riuscito a mettere in mostra il suo potenziale in della serie C, Marino tentò, senza successo, di portarlo a zona gol. Napoli, sono conosciute le sue caratteristiche tecniche. Il nome nuovo sul taccuino di Marino, che è emerso Huntelaar sarebbe in teoria l’attaccante ideale per gli negli ultimi giorni, è quello del giovane attaccante del azzurri; forte fisicamente, ben dotato dal punto di vista Cagliari e dell’under 21, Robert Acquafresca. L’italo- tecnico, straordinario nel gioco aereo, specializzato nei Johan Elmander, 27 anni polacco è un giovane dalle enormi potenzialità, che rap- gol in acrobazia, l’olandese è senza dubbio destinato a presenterebbe una sicura scommessa per il futuro, ma al diventare una delle stelle del calcio europeo, vista inoltre rienza in Europa, da giovanissimo al Lione non è stata quale non sappiamo se sarà saggio affidare il ruolo di la sua ancora giovane età (classe ’83) ed il requisito fon- del tutto esaltante, seppur breve e condizionata da un attaccante titolare di una squadra con le pretese e le pres- damentale che segna gol a grappoli! Purtroppo, come ha grave infortunio. Inoltre le sue peculiarità non farebbero sioni del Napoli. C’è comunque da dire che se la politica più volte dichiarato Marino, Huntelaar è un giocatore che di Nilmar l’attaccante adatto al gioco che negli ultimi societaria azzurra suggerisce di puntare sui giovani, beh, difficilmente potrà arrivare a Napoli. Le caratteristiche anni ha espresso il Napoli. Il brasiliano non è un gioca- il centravanti a metà tra Inter e Cagliari rappresenta sicu- sopraccitate fanno di lui uno dei più appetiti attaccanti tore dalle caratteristiche fisiche imponenti, capace di ramente la punta giovane più interessante del calcio ita- d’Europa ed è facile che preferisca approdare in un club dare profondità e far salire la squadra, come Zalayeta o liano. che disputi la Champions League e che possa assicurar- un Huntelaar. Dunque potrebbero esserci problemi di La nostra ricerca dell’ ‘attaccante perfetto’ ci induce così gli una vetrina internazionale di maggior rilievo, cosa convivenza con una punta come Lavezzi, che ha bisogno ad emigrare nuovamente, questa volta verso la Francia. che il Napoli, attualmente non può garantirgli. Chissà di un punto di riferimento ben preciso davanti a sé. Un Nel campionato d’oltralpe ci sono infatti due giocatori però che il colosso di Drempt non possa farsi convince- altro problema potrebbe essere rappresentato dalla sua molto interessanti che Marino sta seguendo con massimo re dalle miriadi di messaggi di tifosi napoletani pervenu- complessa situazione contrattuale, ma la cosa certa è che interesse. ti al suo sito ufficiale e magari dal carisma e l’ambizione il giocatore piace molto a De Laurentiis ed anche il suo Il primo è la punta argentina del Bordeaux, Fernando di De Laurentiis. Comunque allo stato attuale dei fatti procuratore ha in passato affermato che l’ipotesi-Napoli Ezequiel Cavenaghi. “El Torito” sembra al momento Huntelaar al Napoli rimane poco più che un sogno. sarebbe gradita al suo assistito. essere il più accreditato per vestire la maglia azzurra il Un altro giocatore che rappresenterebbe una vera e pro- Nilmar ed Huntelaar rappresentano dunque due ipotesi prossimo torneo. Lui stesso ha affermato che si riterreb- pria chimera per la piazza azzurra è il brasiliano Nilmar. estremamente affascinanti, tuttavia di difficile realizza- be onorato di indossare la maglia che fu un tempo del La punta, che attualmente gioca in Brasile, zione. Passiamo ora a vagliare qualche alternativa più miglior giocatore d tutti i tempi e di giocare in uno stadio nell’Internacional, è sinceramente un pallino di chi vi concreta e per farlo ci spostiamo in Italia. Nel campiona- come il San Paolo che vanta una delle tifoserie più calde scrive. È un giocatore estremamente dotato dal punto di to di casa nostra sono stati tre o quattro i nomi accostati del mondo. In effetti Cavenaghi sarebbe proprio un bel vista tecnico, che con le sue giocate farebbe sicuramente maggiormente al Napoli. Senza voler prendere in consi- colpo per Marino. Tecnicamente l’ex River Plate è una impazzire la platea del San Paolo. Le sue reti sono tutte derazione ipotesi che ci paiono alquanto fiabesche quali punta dalle caratteristiche difficilmente riscontrabili in di pregevole fattura e lasciano intravedere caratteristiche Gilardino, Adriano o Amauri, i nomi in questione altri attaccanti. Pur essendo alto poco più di un metro e che hanno portato alcuni osservatori a paragonarlo addi- sono quelli di Vieri, Borriello, Budan e Acquafresca. ottanta è un giocatore molto forte fisicamente ed estre- rittura ad un altro idolo di Napoli, Antonio . A Per quanto concerne l’ex goleador della nazionale italia- mamente resistente. Bravo nel colpo di testa è anche differenza dell’ex numero nove azzurro Nilmar è un ele- na, siamo sinceramente scettici relativamente sia ad un molto veloce e dotato di un tempismo perfetto. Può resta- mento sicuramente meno dotato dal punto di vista fisico, suo acquisto sia riguardo al fatto che possa effettivamen- re nascosto per lunghi tratti durante una partita per poi, ma senza dubbio le doti tecniche e la brillantezza sotto te interessare a Marino. Il diggì azzurro ha infatti sempre senza preavviso, riuscire a trovare il modo per mettere in porta possono riportare alla mente l’ex bomber parteno- affermato di non voler fare del Napoli un “cimitero di mostra la sua dote principale: fare gol. peo. Per quanto detto finora Nilmar sarebbe un giocato- elefanti”, ed il buon Bobo sicuramente non è più un gio- Ma veniamo ora al secondo nome seguito da Marino in re da andare a prendere di corsa, tuttavia anche il pupillo vincello e dall’alto dei suoi 35 anni quasi compiuti rite- Francia, lasciato non a caso come ultimo tra le ipotesi di del sottoscritto presenta qualche punto a sfavore. In pri- niamo sia quanto meno inverosimile che possa rivelarsi mercato. Dulcis in fundo dunque l’attaccante svedese mis ci sarebbe da verificare il suo impatto con il cam- utile alla causa napoletana. che gioca nel Tolosa, Johan Elmander. Dopo un’atten- pionato italiano, anche perché la sua precedente espe- Utilissimo alla causa sarebbe invece Marco Borriello. Il ta ricerca lo svedese ci è sembrato il giocatore più adatto a vestire i panni del partner del Pocho Lavezzi. Pur non possedendo le stesse capacità in zona gol di Cavenaghi, Elmander è un giocatore estremamente completo che non presenta in pratica punti deboli nel suo bagaglio tec- nico. È alto 1,88 e da ciò si evince la sua bravura nel colpo di testa e la sua capacità di fare da punto di riferi- mento avanzato e da sponda per i compagni. Quello che TICO MANIA stupisce di questo attaccante è però la sua velocità e le sue buone capacità tecniche. Un’altra caratteristica che Cornetti di notte sarebbe ulteriormente utile alla causa azzurra è la sua bravura nei calci piazzati (abilità questa in possesso anche di Cavenaghi invero), un fondamentale di cui nei BAR PASTICCERIA ragazzi del Napoli si sente estremamente la mancanza. Questi sono dunque i nomi più gettonati per l’attacco di GENNARO MAZZA azzurro di cui abbiamo cercato di delineare un profilo tecnico quanto più attendibile possibile. Non escludiamo VIA GIULIO CESARE 100 però che, per l’ennesima volta, Marino possa stupirci e NAPOLI puntare su un nome a sorpresa. Per questo noi di PianetAzzurro rimarremo ancora vigili sui risvolti di mercato per cercare di intuire le mosse future del diggì azzurro. PPIANETIANETAAZZURRZZURR LLee eesscclluussiivvee Aprile 2008 77 Bruno Pesaola, detto il ‘Petisso’, elogia il lavoro fin qui svolto dal club patrocinato da Aurelio De Laurentiis “Il Napoli tornerà presto ad essere protagonista” Sportiva Calcio Napoli, dall’avvento, in cabina di Michele Caiafa comando, del presidente Aurelio De Laurentiis? Questo mese, carissimi ed affezionatissimi lettori del “Lo giudico estremamente positivo. Il patron mi sem- mensile ‘PianetAzzurro’, abbiamo avuto il piacere di bra di capire che è persona tanto ambiziosa, ed i suoi intervistare, in esclusiva per voi, un grande ex della successi nell’attività cinematografica, li vuole traspor- storia del calcio Napoli, nella doppia veste prima di tare anche nel calcio ed in questa città. Ha preso que- giocatore e poi in quella di allenatore. Proveniente sta società, oramai sprofondata nel baratro quattro dall’Argentina, ha legato la sua carriera calcistica stagioni fa, e, con un lavoro certosino, coadiuvato da all’Italia ma in primis ed ancor di più, alla città che sta quello tecnico-sportivo del direttore generale alle pendici del Vesuvio… Per i pochissimi che ancora Pierpaolo Marino, è riuscito, in men che non si dica, a non avessero capito di chi stiamo parlando, vi diciamo riportare questo club dai nefasti inferi della serie C ai naturalmente il nome del personaggio in questione… nuovi fasti della massima serie. Il tutto, dicevo, in un Si tratta di Bruno Pesaola, soprannominato il tempo abbastanza breve”. ‘Petisso’. Quest’anno poi, in serie A, gli azzurri e di conse- Nato a il 28 luglio 1925, figlio di un cal- guenza anche i milioni di supporters partenopei zolaio marchigiano e di una donna portoghese, Pesaola sparsi per il mondo, si stanno potendo togliere ha iniziato la sua carriera calcistica nelle giovanili del anche delle belle soddisfazioni… River Plate, dove vi ha militato tra il 1939 ed il 1944. “Certamente. Era ormai da tempo che questa squadra La prima squadra professionistica in cui ha giocato è non aveva il piacere e l’onore di poter disputare il sempre legata alla sua città natia. E’stato infatti per due massimo campionato di calcio in Italia con una certa stagioni consecutive (1944/46) nelle fila del Dock Sud dignità. Gli azzurri si sono potuti togliere lo sfizio di Buenos Aires. Nel 1947, come , viene acqui- battere compagini di caratura superiore al San Paolo stato dalla Roma. Nel club della capitale vi giocherà quali l’Inter, la Juve ed anche la Fiorentina di per tre stagioni consecutive, distinguendosi, come Prandelli. Se a questo accomuniamo anche il fatto che attaccante, per le sue finte ubriacanti e la sua grande si sono posizionati in un’ottima posizione in classifica, velocità. Realizzerà anche molte reti: 20 in 90 presen- nel primo anno disputato nuovamente in A… Beh, mi ze con la casacca giallorosa. Poi però, grazie ad un Bruno Pesaola, 83 anni vien allora da dire: Cosa si voleva di più?” infortunio a tibia e perone accusato in una partita con- Quali sono i giocatori, attualmente in rosa del tro il Palermo, il buon Bruno abbandonerà la capitale conquistare la promozione in serie A. La stagione si Napoli, che maggiormente stuzzicano la fantasia per trasferirsi al Novara, ove vi resterà per due stagio- concluse eccezionalmente con la conquista della coppa del ‘Petisso’? ni e segnerà molto anche lì: 15 reti in 64 presenze. Ma, Italia, in finale contro la Spal. Ad oggi, il Napoli è “Il Napoli ha un nugolo di giovani giocatori bravi e dopo Novara, Pesaola approderà nella città in cui ci ancora l’unica formazione italiana ad aver vinto il tro- dalle magnifiche prospettive. Mi riferisco ai vari saranno per lui onori e glorie e dove tuttora ancora sog- feo tricolore militando in serie cadetta. E questo Lavezzi ed Hamsik, per i quali stravedo, ma anche a giorna. Naturalmente si tratta di Napoli. Da calciatore, record, naturalmente, appartiene anche a mister Gargano e Santacroce che, insieme ai primi due citati, l’argentino vi resterà per ben otto stagioni, giocando in Pesaola. Se si esclude una parentesi nel 1962/63, il possono costituire l’ossatura base della grande squa- attacco al fianco di altri grandi campioni dell’epopea ‘Petisso’ rimarrà seduto sulla panchina azzurra fino al dra che per il futuro ha in mente il patron. Se, anno partenopea quali Hasse Jeppson (a Napoli dal 1952 al 1968. Passa poi alla Fiorentina, ove vincerà un glorio- dopo anno, verranno apportati degli innesti giusti, 1956) e di Luis Vinicio detto ‘O Lione’ (a Napoli dal so Scudetto (il secondo ed ultimo nella storia di possibilmente acquistando anche qualche calciatore 1955 al 1960). Nel capoluogo campano, nei suoi otto Firenze) nella stagione 1968/69. Ritornerà poi sulla dalla grande esperienza e semmai dal notevole tasso anni di vestizione della casacca azzurra, Bruno Pesaola panca partenopea nell’annata agonistica 1976/77 e suc- tecnico, posso prevedere che in futuro, per la città di realizzerà, giocando da seconda punta, 27 reti in 240 cessivamente da direttore tecnico, con mister Gennaro Napoli, ci sarà nuovamente tanto da divertirsi e partite. Conclusa la carriera di giocatore collezionando Rambone in panchina, nel 1983. Grazie a questa potranno essere centrati nuovamente dei traguardi le due ultime stagioni con la maglia di Genoa e accoppiata, il Napoli si salverà inaspettatamente dalla importanti, come è successo negli anni ’80, con le Scafatese, per il ‘Petisso’ comincerà quella di allenato- retrocessione in B. Famosissima un’immagine di gesta all’epoca del ‘Pibe de Oro’e dei suoi compagni”. re. Prima allenando proprio la Scafatese, ultima com- Pesaola che abbraccia il rosario prima di un rigore Infine, ci aspettiamo una sua valutazione sull’ope- pagine in cui ha militato da giocatore, e poi, successi- decisivo calciato da Moreno Ferrario. Rimarranno rato di mister Reja, vicino alla riconferma anche vamente, viene chiamato sulla panchina del Napoli a nella storia calcistica partenopea anche le famose siga- per la prossima stagione… metà campionato nella stagione 1961/62. I partenopei rette che il mister fumava in panchina ed il suo arcino- “Per Reja parlano i risultati della squadra. Sta facen- militavano in serie B e rischiavano anche la retroces- to cappotto di cammello, che indossava anche nelle do bene da quando è approdato qui in riva al golfo, e sione in C. Con l’avvento in panca del ‘Petisso’, gli giornate più calde… quindi, a mio modesto avviso, una sua riconferma azzurri fecero un girone di ritorno eccezionale, colle- Caro mister, dal passato, facciamo un balzo netto al sarebbe più che giustificata”. zionando una caterva di punti che permisero loro di presente. Come giudica l’operato della Società Parola di Bruno Pesaola, detto il ‘Petisso’.

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Dopo tre promozioni Gargano e Santacroce, con giocatori di buona espe- conquistate in serie C alla guida di alcune compagini rienza nella massima serie come, ad esempio, Blasi, e in giro per lo ‘Stivale’, per il mister cominciano le lo sfortunato Zalayeta. Penso che possano continuare esperienze da allenatore in Campania. Fu difatti su questa politica, semmai aumentando ancor di più ingaggiato nel 2000 dall’Avellino in C1. gli investimenti, già cospicui finora, in ottica interna- Ammazzalorso adotta in terra irpina un 4-4-2 molto zionale. Per quel che concerne i ruoli, suppongo che aggressivo, con le due ali del centrocampo che sono si possa pensare ad acquistare un bomber che abbia spesso a supporto delle punte. In questa squadra, che nelle sue corde i 15/20 goal a stagione, e come cilie- parteciperà ai play-off promozione per l’accesso in gine sulla torta, prenderei due esterni a centrocampo serie cadetta, si metteranno in luce i vari Giuseppe di maggiore qualità rispetto agli attuali. Queste le mie Mascara, Michele Fini ed il difensore Giovanni Aldo Ammazzalorso, 57 anni considerazioni ma lasciamo lavorare in pace il diret- Ignoffo, quest’ultimo poi indosserà anche la casacca tore Marino che sa benissimo lui cosa deve fare. E’un partenopea nella prima stagione del Napoli patrocina- vicinissimo all’ennesima riconferma come condot- grande manager e le sue scelte, ne sono certo, conti- to da Aurelio De Laurentiis. tiero partenopeo anche per la prossima stagione. nueranno a fare la fortuna di questa società”. Dall’Avellino Ammazzalorso passa, insieme ad altri Secondo lei, questa riconferma, sarebbe meritata? Lei che è argentino di nascita, ci può spiegare come quattro calciatori irpini, al Catania di Riccardo “I risultati, non solo di quest’anno ma anche nella sua mai i giocatori argentini in Italia, ma in particola- Gaucci. Dopo la poco fortunata esperienza siciliana, intera permanenza alle pendici del Vesuvio, gli danno re a Napoli, falliscono raramente? Ammazzalorso riparte dalla C1 con il Treviso. ragione. Reja ha sempre rispettato i programmi della “E’ il tipo di calcio che si gioca in Italia, molto simile Conquisterà subito la promozione in serie B e la società e spesso è andato anche oltre. Sotto la sua a quello praticato in Argentina. Se mettiamo poi in Supercoppa di Lega di serie C1. In B il buon Aldo guida, il Napoli si è tolto lo sfizio di battere compagi- conto che in Italia, di solito, arrivano spesso quelli più allena l’Ascoli e nel 2004 la Salernitana, ma solo per ni forti come l’Inter, la Juventus, la Fiorentina, forti tra gli argentini, il conto è presto fatto. Poi qui, e sette giornate, prima di essere esonerato. l’Udinese per due volte e lo stesso Palermo. Oltre a mi riferisco soprattutto al meridione ed in particolare Le ultime due esperienze in panca, al momento, questo, i partenopei occupano un’onorevole posizione a Napoli, i tifosi seguono il calcio con la stessa pas- Ammazzalorso le ha avute con il Pescara nel 2006/07 in classifica, che da qui al termine della stagione, pos- sione che c’è nel mio paese ed i giocatori bravi diven- ed infine alla Cavese, allenata dall’inizio di questa sta- sono ancora migliorare. Tutto ciò è merito della squa- tano dei veri e propri idoli osannati da tutto e tutti. Tal gione, fino al 16 gennaio 2008, quando dà le dimis- dra azzurra, con i suoi giovanissimi talenti, ma una cosa permette al calciatore argentino in questione di sioni, frutto a suo dire di “scelte cervellotiche in sede buona parte del merito va anche all’allenatore, che non sentirsi assolutamente lontano da casa, circonda- di calciomercato da parte della società”. quindi merita, scusatemi il gioco di parole, la ricon- ti, come lo sono, da tutto questo enorme affetto nei Caro mister, il suo collega Edy Reja, sembra essere ferma anche per la prossima stagione”. loro confronti”. Ottavio Bianchi: “Il futuro della mia ex squadra è radioso” Ottavio Bianchi (nella foto) crebbe calcistica- mondo. D’altronde la vita cambia”. mente nelle giovanili del Brescia, con cui esordì in Un calcio sempre più professionistico quindi, Serie A nel 1965. Nel 1966 fu ingaggiato dal meno ancorato ai valori umani che comunque non Napoli, club con il quale disputò cinque campio- ha mai avuto troppo rispetto per gli allenatori, nati consecutivi, per poi vestire le maglie di spesso in bilico: “Bisogna sempre considerare il Atalanta, Milan e Cagliari. Il mediano disputò rapporto società-allenatori non in modo univoco. anche due partite con la Nazionale. Chiuse la car- Certo, ci sono club che tengono in sospeso la con- riera alla SPAL, in Serie B, nel 1977 dove intra- ferma dei tecnici, ma anche gli allenatori possono prese, assieme a Ballico e Bugatti la carriera di decidere di non restare in una piazza. Io, per allenatore scendendo contemporaneamente in esempio, ho accettato solo le offerte che mi con- campo. vincevano” Ottavio Bianchi, ‘il sergente di ferro’, iniziò la sua Anche Reja è stato messo spesso in discussione, avventura da allenatore del Napoli, proveniente questo è il destino di chi allena a Napoli sembra dal Como, nel 1985. Ci impiegò un anno suggerire Bianchi: “Il Napoli sta giocando un buo- (1986/87) per far vincere il primo scudetto al club nissimo campionato, ma criticare il tecnico è tipi- azzurro. Con Bianchi in panchina i partenopei co della piazza azzurra, caliente e partecipativa”. conquistarono, sempre nel 1987 la e, Per Bianchi la conferma o meno di Reja andrebbe nel 1989, la Coppa UEFA. Nel 1990 passò alla cessione di molti calciatori importanti per i noti valutata attraverso un parametro in particolare: Roma, con la quale vinse nel 1991 la Coppa Italia, problemi societari, riuscì a qualificarsi alla Coppa “Dipende dagli obiettivi e dalla struttura della raggiungendo anche la doppia finale di Coppa UEFA. squadra, se giovane o più esperta. I tecnici vanno UEFA (persa contro l’Inter: 0-2 a Milano, 1-0 a Oggi, Bianchi vive il calcio soprattutto da osserva- scelti, certamente in base alle capacità, ma anche Roma). Terminata l’avventura capitolina a fine tore un po’ distaccato e finanche un po’ annoiato… agli obiettivi. Questo attuale credo sia stato un campionato 91/92, nel novembre dello stesso anno “Questo calcio negli ultimi periodi non è che mi campionato interlocutorio reso più bello dalle vit- tornò sulla panchina del Napoli, dopo l’esonero di abbia particolarmente entusiasmato. Si tratta torie su alcune grandi squadre. Nel futuro però , riuscendo a sfiorare la qualifica- della solita polenta, o mescoli a destra o a sini- bisognerà vincere anche contro le piccole squadre zione Uefa con una squadra presa in pienissima stra: sempre polenta viene giù”. e questo a volte paradossalmente è più difficile…”. zona retrocessione, seppur con campioni del cali- Un uomo tutto di un pezzo un po’ deluso dalla Bianchi è però certo che il futuro della sua ex bro di Zola, Careca, Fonseca, Ferrara, piega che ha preso il suo vecchio ambiente: “Nella squadra sarà radioso: “In questo Napoli ci sono ed un giovanissimo Fabio mia generazione si viveva insieme, ricordo soprat- molti ragazzi interessanti che promettono bene Cannavaro, che esordì proprio in quell’anno in tutto i primi anni della mia professione, in cui si tenendo conto che in questa piazza non è affatto serie A. Il campionato successivo è ancora alla era un cosa sola con la società, la stampa e i tifo- facile giocare. E poi alle spalle hanno un presi- SSC Napoli, ma dietro la scrivania come direttore si. Negli ultimi anni della mia carriera già i rap- dente e una società importante”. tecnico, lasciando la panchina a Marcello Lippi. porti si andavano un po’ degenerando in questo L’esperienza è proficua: la squadra nonostante la senso e facevo molta fatica ad adattarmi a quel Vincenzo Letizia PPIANETIANETAAZZURRZZURR LLee eesscclluussiivvee Aprile 2008 99 Fabrizio Ravanelli, ex grande attaccante della Juventus, fa il punto sul presente e sul futuro della squadra azzurra “Napoli in Champions con quattro innesti” Roberto Felerico bomber, uno che la butti dentro, tipo Inzaghi. Insomma con tre-quattro innesti si può puntare alla Champions”. I ragazzi del Napoli, nel corso della stagione, hanno Soprannominato Penna bianca per via del colore della dimostrato di avere una buona personalità ma sua capigliatura, grigia fin dai tempi dell’adolescenza, è quale, tra questi, ha impressionato Fabrizio stato molto amato dai suoi tifosi per la generosità con Ravanelli? cui è sempre sceso in campo e con la quale è riuscito a ”Mi piacerebbe sottolineare il lavoro svolto da due mie sopperire a quei limiti tecnici che forse troppe volte gli vecchie conoscenze, Manuele Blasi e Marcelo sono stati rinfacciati. 193 gol in carriera e 8 reti in nazio- Zalayeta. Il primo è un giocatore di grande tempera- nale. 2 scudetti, 2 Coppe Italia, 2 Supercoppe Italiane, 1 mento, sa unire quantità e qualità, uno con le sue carat- Coppa Uefa, 1 Champions League ed una Supercoppa teristiche servirebbe in ogni squadra. Per quanto Europea. Numeri da capogiro per un grande Bomber riguarda Marcelo, posso dire di aver avuto sempre otti- della storia recente del nostro calcio, Fabrizio mi rapporti con lui. Ha sempre avuto un feeling parti- Ravanelli. Per lui non sono mancati momenti difficili colare con il gol nonostante abbia giocato poco negli come il divorzio dalla Juventus che lo ha costretto a cer- ultimi anni. In questa stagione è stato sfortunato perché care fortuna all’estero vestendo le maglie del stava giocando davvero bene, poteva regalare ancora Middlesbrough e dell’ Olympique Marsiglia. Poi, il parecchie soddisfazioni ai tifosi che hanno saputo ritorno in Italia, a Roma, sponda biancoceleste, costret- Fabrizio Ravanelli apprezzare la sua professionalità, quel brutto infortunio to ad accettare la panchina in una Lazio così forte e così una squadra come quella di . Quello non ci voleva. A mio parere, però, Marino non deve completa da vincere il tricolore. Coventry City, Derby che più mi piace di questa squadra è che cerca di arri- lasciarlo andar via”. County, Dundee e Perugia sono solo l’epilogo di una vare alla vittoria con il bel gioco senza temere l’avver- Ormai la salvezza è stata raggiunta da un pezzo e carriera incredibile. Fabrizio Ravanelli, oggi, è un atten- sario. La squadra partenopea, inoltre, è tra le più sim- allora quale deve essere il campionato del Napoli da to osservatore del Campionato italiano, e del Napoli, patiche della serie A. Insomma, non possiamo nascon- qui fino alla fine della stagione? quel Napoli che ha ammirato da molto vicino nelle sue derlo, il Napoli piace a tutta Italia”. “Mi rendo conto che ora ci può essere un po’ di appa- avventure ad Avellino e Caserta di inizio carriera. Già si pensa alla prossima stagione e di conseguenza gamento, ma non si deve mai pensare a quello che si è Ravanelli che valutazione possiamo dare, fino ad si parla di mercato, ma quanti innesti servono per fatto, bisogna concentrarsi solo su quello che c’è anco- oggi, al campionato del Napoli, squadra neopromos- dar vita ad un Napoli competitivo ad i massimi livel- ra da fare. Il Napoli è composto da ragazzi giovani che sa ma che non si ritrova invischiata nella dura lotta li? devono confermarsi anche per la prossima stagione per la salvezza? “A mio parere serve un difensore forte che possa guadagnandosi la fiducia della società. Giocare in una “Il Napoli, ad ora, ha fatto un gran campionato. Va comandare la difesa. In mezzo al campo non ci sono piazza così importante non è facile, l’ambiente è com- dato merito al Presidente, al direttore Marino, a Mister particolari problemi, Blasi ha dimostrato di essere un plicato come quello di Inter, Juve e Milan, quindi colo- Reja ed ai giocatori, tutti hanno fatto un lavoro eccel- grande giocatore, anche se forse servirebbe un trequar- ro che vanno in campo sono chiamati a dare sempre il lente. Ho visto partite incredibili, ricordo quella contro tista che sappia dettare l’ultimo passaggio, visto che massimo. In tanti sognano di vestire la maglia azzurra l’Inter, gli azzurri sono stati devastanti dal punto di spesso il Napoli costruisce bene fino agli ultimi 30 metri e coloro che giocano con questi colori devono essere vista del pressing e del ritmo, non è facile mettere sotto e poi ha difficoltà nell’ultimo tocco; Avanti serve un onorati di farlo”.

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