Cronaca Dellase Nda Campagna Napoleonica Nelle Alli Stura Eorba
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Lorenzo Olivieri Cronaca della Se nda Campagna Napoleonica nelle alli Stura eOrba (1799 · 1800) a cura di Massim o Calissano • · e Franco Paolo Oliveri I QUADERNI DELLE. VALLI STURA EORBA N.l Liberté, EgaIité, Fraternité. I Franzeixi an carozza e nuì a pé, In LORENZO OLIVIERI NOTULARIO CHE COMINCIA DALVANNO 1799 LI 1 GIUGNO DI FATTI OCCORSI IN CAMPO ALLE TRUPPE FRANCESI, POLACCHE, CISALPINE, AUSTRIACHE O TEDESCHE Cronaca della Seconda Campagna Napoleonica nelle Valli Stura e Orba (1 giugno 1799 - 3 luglio 1800) a curadi MASSIMO CALISSANO E FRANCO PAOLO OLIVERI Cronologia essenziale di ADRIANO BASSO COMUNITA' MONTANA DELLA VALLE STURA CAMPO LIGURE 1996 TUTI1 I DIRITTI RISERVATI Printed in Italy v I QUADERNI DELLE VALLI STURA E ORBA Pubblicazione periodica della Comunità Montana della Valle Stura Coordinatore Responsabile: Cristino Martini Coordinatore Editoriale: Alessandro Laguzzi Redazione: Adriano Basso, Massimo Calissano, Franco Paolo Oliveri, Paolo Ottonello, Pasquale Aurelio Pastorino, Michelangelo Pesce. L'opera è stata realizzata per iniziativa della Comunità Montana della Valle Stura con il contributo delle Biblioteche Comunali di Campo Ligure, Masone, Rossiglione, Tiglieto e dell'Accademia Urbense di Ovada. Le illustrazioni dei soldati dell'epoca napoleonica sono di Umberto Gorena. La trascrizione del manoscritto è stata effettuata da Sergio Schiapparelli, da Gian Macciò e da Adriano Basso. La consultazione dei registri parrocchiali di Campo Ligure è stata curata da Paolo Rossi. La cronaca è stata redatta da Franco Paolo Oliveri. Le note sono state redatte da Massimo Calissano. Direzione: Comunità Montana della Valle Stura, via al Convento, 8 - 16013 Campo Ligure (GE) Amministrazione: Accademia Urbense, piazza Cereseto, 7 - 15076 Ovada (AL) Pubblicazione curata dalla Tipolitografia IPS srl- Ovada (AL) vn Alla memoria di Sergio Schiapparelli (Campo Ligure, 1933 - Genova Voltri, 1992). Orafo, ottico e appassionato cultore di storia campese, cheperprimo trascrisse questo notulario. IX Si deve alla passione e alla cortesia del dottor Piero Rossi di Sassello se oggi quest'opera vede la luce. Nel giugno 1992 infatti ci comunicava di aver ritrovato nell'Archivio della chiesa parrocchiale della S.S. Trinità di Sassello i tre quaderni manoscritti di Lorenzo Olivieri e ce ne inviava la riproduzione fotostatica cortesemente recapitata da Enzo Borra già presidente della Pro Loco di Campo Ligure. In tempi brevissimi Sergio Schiapparelli provvedeva a trasferire il testo su computer, appassionandosi per primo alle vicissitudini dell'autore e agli eventi narrati. I curatori ringraziano i discendenti dell'auto re Domenico e Giuseppe Oliveri, il dottor Alessandro Laguzzi, il professor Cristino Martini, il dottor Andrea Pastorino già presidente della Comunità Montana Valle Stura (1990-1995), il dottor Pasquale Aurelio Pastorino, don Pompeo Ravera, direttore dell' Archivio Diocesano di Acqui Terme, il profes sor Paolo Bottero, il professor Tomaso Pirlo, i marchesi Oberto e Paolo Spi nola di Tassarolo, il dottor Lorenzo Oliveri, don Edoardo Piombo, don Carlo Oliveri, l'ingegner Federico Rossi, il dottor Marco Arata, la dottoressa Adeli na Pastorino, la famiglia Rosi, Gianfranco Ruello, Fabio Gandini, Margreth Oliveri Heiniger, la Biblioteca Universitaria di Genova, la Biblioteca Berio di Genova, la Biblioteca Universitaria di Bema, l'Archivio di Stato di Genova, il personale dei Comuni di Campo Ligure, Masone, Tiglieto e Rossiglione, la Società Napoleonica di Marengo. Un particolare e caloroso ringraziamento va al professor Giovanni Ponte, ordinario di Letteratura Italiana dell'Università di Genova il quale ha seguito attivamente, con interesse e passione, la genesi e lo sviluppo di quest'opera. Grazie alla disponibilità della Comunità Montana Valle Stura, che ha fatto proprio e finanziato un progetto culturale proposto alcuni anni fa dalle biblio teche comunali di Campo Ligure, Masone, Rossiglione, Tiglieto, e grazie alla collaborazione dell'Accademia Urbense di Ovada, che ne cura la diffusione, vede finalmente la luce il primo dei "Quaderni delle Valli Stura e Orba". Principale obiettivo di questa iniziativa è quello di promuovere studi e ricerche relative al nostro territorio e ai suoi abitanti, offrendo una prospetti va editoriale a quanti studenti e ricercatori, contribuiscono ad una più solida e approfondita conoscenza della nostra storia e del nostro ambiente culturale. Con una cadenza annuale, il Comitato di Redazione programmerà le suc cessive edizioni dei "Quaderni", tenendo conto della validità e del rigore scientifico delle ricerche, proponendo ai lettori, a tutti gli interessati, pubbli cazioni di carattere sia storico - demografico, che scientifico - naturalistico, naturalmente relative alle Valli Stura e Orba. L'angurio è che l'iniziativa contribuisca a suscitare un interesse diffuso, in modo che il programma editoriale possa in futuro autofinanziarsi, e sia di sti molo per tutti coloro che vorranno cimentarsi negli studi di carattere locale. Il Coordinatore del Comitato di Redazione Cristina Martini x PRESENTAZIONE Le Valli Stura e Orba vantano una significativa e proficua consuetudine con la ricerca storica locale, alla cui diffusione hanno notevolmente contri buito le istituzioni valligiane. Non poteva nascere che da un terreno così fertile l'idea dei "Quaderni delle Valli Stura e Orba", un'iniziativa editoriale finalizzata a sostenere, qua lificare e dare continuità a questo sforzo. Un'iniziativa con la quale offrire uno spazio a quanti dedicano impegno e passione nella faticosa opera di recupero delle nostre radici, documentando, talora con esiti ragguardevoli, la nostra evoluzione storica, sociale ed econo mica. Di questo impegno si è voluta fare interprete la Comunità Montana Valle Stura la cui missione istituzionale impone di guardare alla montagna come ad una risorsa preziosa da salvaguardare e valorizzare, non solo in ragione dei valori ambientali e produttivi, ma anche di quelli più squisitamente cultu rali. La collana si apre con la pubblicazione di un diario risalente al periodo storico a cavallo tra il '700 e l' '800 durante la Seconda Campagna Napoleo nica nelle Valli Stura e Orba. Se pur modesto dal punto di vista strettamente letterario, il diario costitui sce una preziosa testimonianza non solo degli eventi storici, ma anche della vita quotidiana nelle nostre valli. L'Autore, Lorenzo Olivieri, ci dà modo, attraverso la sua esperienza e il suo giudizio personale, di rivisitare la Storia con gli occhi di chi l'ha subita, pagando un prezzo altissimo alla guerra, senza forse comprenderne mai le reali motivazioni, ma traendone una lezione tuttora valida: al mutare delle uniformi delle truppe occupanti non cambia lo stato di oppressione esercitato sulle popolazioni inermi. Il Presidente della Comunità Montana Valle Stura Antonino Oliveri XI PREFAZIONE Il Feudo Imperiale di Campo Freddo era antico dominio dei marchesi Spi nola del ramo genovese di San Luca. I documenti più antichi (secc. XII-XIII) attestano l'esistenza di un originario nucleo urbano di Campo, sorto in un propizio luogo pianeggiante alla confluenza dei torrenti Ponzema ed Angas sino nel torrente Stura (causa di frequenti e rovinose alluvioni) all'incrocio di importanti vie di comunicazione tra il mare e gli stati piemontesi. Fu pre sto importante centro di scambi commerciali: l'ampia piazza, tutt'ora esi stente, era sede giornaliera di mercato e punto di contatto tra la Riviera Ligu re e il Monferrato. I mercanti potevano giungere a Campo in mattinata, effet tuare i loro scambi e, sempre nella stessa giornata, ritornare d'onde erano venuti: molte famiglie si arricchirono con questa attività. Vi erano pesi e misure proprie del luogo; si ha notizia di moneta battuta a Campo. Parallela mente fioriva l'attività siderurgica (con il sistema del basso fuoco alla catala na); il minerale di ferro giungeva a Campo trasportato a spalla quotidiana mente da Voltri da uomini e donne, i quali all'andata portavano il prodotto finito. I.:abbondante legname dei boschi circostanti forniva il carbone neces sario; la forza idraulica era assicurata per quasi tutto l'anno dai frequenti corsi d'acqua. Il prodotto grezzo delle ferriere veniva poi lavorato nelle numerose fucine sistemate nei piani terreni delle case in cui si battevano soprattutto chiodi per la cantieristica navale o l'edilizia. Il territorio circo stante l'abitato venne lentamente colonizzato, con lo sfruttamento del bosco (legname, carbone) e la coltivazione del castagneto da frutto, principale fonte di sostentamento per la popolazione rurale. La fine della Repubblica aristocratica di Genova segna l'inizio, anche per Campo, di una fase di profondi sconvolgimenti sociali ed economici. È in questo contesto che Lorenzo Olivieri scrive il suo "Notulario". Uautore nac que a Campo il 3 gennaio 1767 e vi morì il 26 aprile 1839.Apparteneva alla famiglia detta dei "Biisci", un'antica schiatta campese imparentata con le famiglie notabili del luogo, proprietaria di case, cascine e terreni. Famiglia benestante dunque, che diede alla Comunità Campese amministratori e sacerdoti, tra i quali quel Giuseppe Olivieri che rappresentò nella seconda metà del Settecento la Comunità Campese alla Corte Imperiale di Vienna. Nel 1798 Lorenzo possedeva ancora due cascine, Germano e Vallecalda, alcuni poderi, un castagneto e la casa di abitazione nel "caruggiu dritto" (l'attuale civico 48 di via Giuseppe Saracco), tanto insomma da poter vivere della rendita dei suoi beni. Di Lorenzo Olivieri non