Scialpinismo
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GENNAIO FEBBRAIO 2009 N. N. 2/2009 - Sped. in Post. abb. – 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Milano. Scialpinismo Club Alpino Club Italiano - Lo Scarpone” Valle dell'Isonzo, Mont Dolent Escursionismo Monti Liguri, Pasubio Personaggi Cassin compie 100 anni Febbraio Febbraio 2009 Supplemento bimestrale a “Rivista la del Gennaio LR_1_2009 CROMALIN.indd 1 12-01-2009 11:59:06 anz_zzero_210x280_ITA.indd 1 09.10.2008 12:05:10 Uhr LR_1_2009 CROMALIN.indd 2 12-01-2009 11:59:25 anz_zzero_210x280_ITA.indd 1 Arrampicata Alpinismo Attualità Alpinismo giovanile Ambiente Anniversari Come eravamo 09.10.2008 12:05:10Uhr Cronaca alpinistica Cartografia LR_1_2009 CROMALIN.indd 1 Cinema marcia di Cambio Oliveti di Pier Giorgio Editoriale “saper fare” con il progetto a medio e a lungo termine. una direzione di cammino, legando il momento programmatico con le azioni, il certo proseguire in questa direzione “vettoriale” per il CAI, che finalmente si dà dei modi possibile a “riprogettare” la nostra tradizione “dinamica”. Occorre di di sicuro importante fermarsi due giorni e parlarci, per continuare nel migliore dei dirigenti e dei Soci, quanto degli osservatori esterni più avveduti. E’ stato nostre attività sull’alpe non alienata. Questo è oramai un comune sentire tanto per dare concrete opportunità alla montagna e ai montanari, per dare futuro alle ambiente non come categoria a sé stante ma come filo rosso di ogni azione progetto d’azione, di giovani come protagonisti del presente e del futuro, di anche e soprattutto di avvenire possibile per il CAI, di cultura come concreto tenuto a Predazzo nell’ottobre scorso in cui si è parlato,certo, di alpinismo, ma Non lo dico io, sono le risultanze del 98° Congresso nazionale del CAI che si è non è più sufficiente, nemmeno per un grande e glorioso club come il nostro. modello di sviluppo degli ultimi decenni, il nostro atteggiamento probabilmente rischia davvero di portare il conto – tutto in una volta – dei nodi irrisolti nel nostro cambiamenti cui andiamo incontro, all’evidente “accelerazione” dell’epoca che è amabilmente compatito, per non dire snobbato ... Oggi, di fronte ai organizzativa e fattiva; chi “filosofeggia” prestando un volto troppo “intellettuale”, grandi imprese, anche alpinistiche, occorre prima un grande impegno teoretico, al “dire”, al riflettere, al confrontare, al condividere. Sappiamo tutti che per le rifugi o sentieri, corsi di formazione, soccorso o pubblicazioni, che siano – che spesso appuntiamo – è abituata forse più al “fare” concreto e quotidiano – ragione lo è per l’intera nostra grande associazione, il CAI, la quale – come di bilanci e di programmi per l’avvenire. Se ciò vale per i singoli, a maggior EscursionismoI l periodo di trapasso ad un nuovo anno è giocoforza per tutti un momento Fonti energetiche rinnovabili che al nostro interno prevale da sempre la fase construens, il cuore pulsante del nostro essere club, sappiamo bene negli attivissimi gruppi di amici e consoci che rappresentano Soci da ben più di un decennio e che operiamo nelle Sezioni, rimanere senza “software” ... Parliamoci chiaro: noi che siamo gli informatici, a forza di occuparci dell’”hardware” rischiamo di strategicamente il nostro presente e futuro. Come direbbero detrimento della nostra capacità di “pensare”, di progettare concreto sul territorio in montagna non deve però andare a programmatico sul terreno. La vocazione costitutiva all’agire un incipit da cui scaturisce l’”idea”, prima ancora che il lavoro Fotostoriche Fotografia Formazione Ghiaccio Geografia 12-01-2009 11:59:35 1 Lettere alla rivista Lettera alla rivista L’itinerario Libri di montagna Letteratura Meteorologia Materiali & tecniche Natura Nuove ascensioni Personaggi Riflessioni Scienze Storia minuscola Sciescursionismo Scialpinismo Speleologia Spedizioni Sommario Sotto la lente Tradizioni Va sentiero Storia Il tema Documenti Antiquariato librario Scienza e montagna Costume Retrospettiva/dossier Alpinismo extraeuropeo Ambiente/Parchi Dossier Solidarietà Terre Alte Monte dei Cappuccini Arte Ambiente/etnografia Etnografia Montagna Alta salute Comunicare la Montagna Alpinismo nel mondo Mineralogia Alpinismo/ghiaccio Carta riciclata Storia/Anniversari Tecnica Escursionismo storico Dossier formazione Alpinismo/storia Cicloescursionismo Alpinismo invernale Geologia Fotoalbum Sicurezza Rifugi Archeologia Editoria/Alpinismo Letteratura Il nostro è sempre un dibat- tura” minoritaria. In Italia, per tutti noi. Possiamo dire lità, esercitare davvero la tito aperto, fondato però nonostante la geografia che abbiamo assistito nelle funzione di “sentinella” su solide basi culturali, su ascriva a colline e montagne parole di tanti, dai relatori della montagna come invoca una tradizione ispirata da un po’ più del cinquanta per ospiti ai dirigenti e consiglieri l’amico e collega Paolo Quintino Sella e dai padri cento della superficie nazio- centrali, da tanti presidenti di Rumiz. “No al ludismo” fine fondatori che certo non nale, la cultura dominante GR ai semplici Soci, all’en- a se stesso, dice Salsa, “no al dimentichiamo ma che è del tutto “metropolitano trata definitiva e assordante dopolavorismo”,”no a nuove dobbiamo sempre aggiornare centrica”, costiera per non della “variabile ambiente”. forme di colonialismo econo- senza mai abdicare ai nostri dire balneare. Per di più, in E’ stato lo stesso Annibale mico volte allo sfruttamento principi fondanti. Emerge generale, scontiamo ritardi Salsa nelle parole di chiusura delle (ultime) risorse naturali una nuova consapevolezza che mentre noi ci riuniamo, parliamo, dibattiamo, cambiano gli stili di vita, e cambiano le priorità per milioni di uomini e di donne, per le famiglie, per le imprese ... E’ una società di sicuro in trasformazione, anche se nessuno o quasi sa oggi quale sarà l’approdo. Operiamo inoltre in un contesto nazio- nale ed europeo affatto facile, all’interno del quale però dobbiamo sforzarci di rico- noscere la forza “creativa”, le numerose opportunità che pur ci sono, talune di portata “storica” per il CAI. Vi sono avanti a noi enormi spazi di crescita qualitativa ma più ancora quantitativa culturali e formativi: un a ricordare che “è necessario in montagna”, “sì al turismo che ancora non abbiamo recente report del Censis passare senza indugi dalla culturale rispettoso dei luoghi “interiorizzato”, esplorato, realizzato per conto del Coni, difesa dello spazio ludico a e dei patrimoni storici”, intercettato. Mi riferisco, ad ha evidenziato che il 41% di quello vitale in montagna”, “sì a tutte le attività socio- esempio, al mondo giovanile tutti gli italiani non pratica ricomprendendo in quest’ul- economiche non invasive e nel suo complesso, per il mai alcuna attività sportiva timo l’impegno prioritario da definitive”, “sì allo sviluppo quale nonostante i decennali (primato negativo in Europa): parte delle oltre trecentomila sostenibile “personalizzato” intensi ed encomiabili sforzi un dato alquanto bizzarro famiglie di noi Soci del CAI per gli ambiti montani, riven- dei nostri organi tecnici, per un popolo, il nostro, che per vigilare con competenza dicando una differenziazione stentiamo ad incidere con detiene il record mondiale di e passione sui destini delle tra l’urbs e la montagna”. continuità ed efficacia. Non ore televisive dedicate allo Terre Alte. Se non saremo L’obiettivo per il CAI del dimentichiamo che se siamo sport per anno (oltre 22 mila in grado di diventare fino in futuro è dunque quello di uno dei più grandi club ore ...). Abbiamo, dunque, fondo il “telefono azzurro” portare la montagna al centro alpini al mondo (il secondo un bel da fare per convincere della montagna, il front degli interessi nazionali ed per numero di Soci ...), nel milioni di concittadini “tifosi office che segnala, istruisce, europei, realizzando al nostro nostro paese rappresentiamo da salotto” a lasciare per un sensibilizza, suggerisce la interno un cambio di passo pur sempre una “controcul- giorno il comodo divano con risoluzione di problemi in per abbracciare davvero telecomando e “avventurarsi” montagna da parte degli “la montagna a 360°”, per lungo il sentiero o in parete organi preposti, saremo assicurare alla montagna e o in grotta per “sentire la destinati passo passo ad alle sue comunità abitanti un montagna”, amarla e rispet- una riduzione del nostro avvenire di qualità. Si aprono tarla. Ma da Predazzo – tra ruolo storico prima ancora dunque prospettive nuove e gli innumerevoli stimoli che che operativo. Non è certo di tutto rispetto per il nostro richiederanno mesi ed anni questo quel che vogliamo. club: dobbiamo come sempre per essere tutti esplicitati ed Ma entrare nel merito del saperle cogliere e declinare, eventualmente fatti nostri modello di sviluppo delle tutti assieme nel migliore – è giunto anche qualcosa aree montane significa dei modi. Prossimamente su d’altro, di nuovo e di “poli- per il CAI una prospettiva queste pagine. Excelsior! n ticamente impegnativo” di immensa responsabi- [email protected] 2 LR_01_2009.indd 2 14-01-2009 17:43:17 abili v o anile v o a/dossier xtraeuropeo archi v amo e lata P v c 2009 GENNAIO FEBBRAIO ve ascensioni Copertina loescursionismo o IL CIMONE DELLA BAGOZZA c a sentiero ersonaggi radizioni ’itinerario ecnica (f. K3 photo agency) erre Alte Scialpinismo Arrampicata Alpinismo Attualità Alpinismo gi Ambiente Anniversari Come era Cronaca alpinistica Cartografia Cinema Editoriale Escursionismo Fonti energetiche rinn Fotostoriche Fotografia Formazione Ghiaccio L Libri di montagna Letteratura Meteorologia Materiali & tecniche Natura