I Segni Del Passato Geologico Viaggio Tra I Geositi Della Provincia Di Treviso
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Simone Busoni e Aldino Bondesan I segni del passato geologico Viaggio tra i geositi della provincia di Treviso con contributi di Francesco Ferrarese, Roberto Francese, Mirca Menegaldo, Andrea Simionato e Nereo Preto 00_Intro.indd 1 26/09/19 14:45 Testi delle «Suggestioni letterarie» a cura di Francesco Ferrarese Grafica, impaginazione e disegni Alicia Bondesan Revisione editoriale Roberto Francese Collaborazione alla redazione delle schede sui geositi Mirca Menegaldo Ricerche iconografiche Aldino Bondesan, Alicia Bondesan, Chiara Levorato, Simone Busoni Gli Autori hanno fatto il possibile per ottemperare agli obblighi relativi alle autorizzazioni alla pubblicazione e alla citazione del detentore dei diritti o dell’archivio di provenienza delle illustrazioni. Gli Autori sono comunque a disposizione di chiunque avente diritto per riconoscere eventuali proprietà intellettuali che non sia stato possibile fin qui attri- buire, nonché per involontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Ringraziamenti Gli Autori sono grati ad Alberto Carton per l’accurata revisione del ca- pitolo “Il cuore bianco delle Alpi”. Un sentito ringraziamento va a chi ha concesso l’utilizzo delle proprie fotografie: Luca Barzi per la foto del Grand Canyon; Alberto Carton per la foto della Val di Pejo; Alberto Ciampalini del Gruppo Speleologico Padovano CAI per le foto della grotta di Castel Sotterra, nel Montello; Giancarlo Franchi per il Ghiac- ciaio di Malavalle; Silvia Piovan per la tavola relativa alla ricostruzione storica del paleoalveo della Canna; Diego Salvador per le panoramiche della morena di Gaai; Gianfranco Speranza e l’Ente Parco Naturale Regionale del fiume Sile per le suggestive immagini del Sile e delle sor- genti; Andrea Zanardo per le riprese aeree di alcuni geositi trevigiani. Si ringrazia il FAST - Foto Archivio Storico Trevigiano della Provincia di Treviso, l’Archivio Fotostorico della Biblioteca Comunale di Monte- belluna e la Biblioteca Comunale di Treviso per l’autorizzazione alla riproduzione delle immagini storiche. Un ultimo ringraziamento va ad Andrea Simionato di Grafiche Antiga SpA per la sua oramai proverbiale pazienza. Foto di copertina Grotte del Caglieron, foto di Alessio Vidal (2013) © 2019 Antiga Edizioni, Crocetta del Montello (Treviso) © 2019 Provincia di Treviso ISBN 978-88-8435-169-2 00_Intro.indd 2 26/09/19 14:45 00_Intro.indd 3 26/09/19 14:45 00_Intro.indd 4 26/09/19 14:45 Per non dimenticare Effetti della tempesta Vaia del 29 ottobre 2018 sui boschi del Pian de le Femene (Revine Lago). [Foto di Simone Busoni] 00_Intro.indd 5 26/09/19 14:45 Il volume che avete tra le mani rappresenta l’epilogo di un lavoro durato, tra alterne vicende, anni e che I geositi, e più in generale tutte le aree di interesse geologico, naturalistico e biologico, beneficiano oramai affonda le sue radici in un periodo in cui alla Provincia era ancora concesso di investire sulla conoscenza del di ampie letterature di settore, nelle quali il concetto è ben rappresentato secondo canoni di forme e contenuti. proprio territorio, con la consapevolezza di essere, spesso, l’unico Ente a poterlo fare. La trattazione classica è quasi sempre quella di un “inventario”, il quale, a causa della variabilità del quadro Questo studio sui geositi della provincia di Treviso ha lo scopo di aprire una finestra su un tema che chi si geografico, deve coprire ambiti territoriali che spaziano dalla descrizione della singola particolarità sino a veri e avvicina alle bellezze del nostro territorio ignora, perché concentrato sull’incanto del paesaggio così come l’Uomo propri cataloghi regionali. lo ha plasmato negli anni. Questo schema di trattazione ha l’innegabile vantaggio del rigore metodologico e della completezza delle Il libro vuole ricordare che le colline dolcemente delineate dai filari delle viti trovano origine nella continua informazioni. I contenuti sono solitamente resi con modalità utili agli addetti ai lavori, ma che difficilmente interazione tra molteplici processi morfologici e geologici, ai quali si è poi, in tempi molto più recenti, aggiunta potranno rivolgersi al grande pubblico senza un’efficace premessa tecnico-divulgativa e una chiara contestualiz- l’azione, talvolta pervasiva, dell’Uomo. zazione territoriale. Lo sforzo degli Autori, a cui va il mio personale ringraziamento, di utilizzare un approccio e un linguaggio I geositi provinciali hanno già avuto una prima mappatura in forma di catalogo e sono stati anche oggetto di che risulti facilmente comprensibile nella descrizione dei siti scelti tra i più rappresentativi in ambito provinciale, una tesi di laurea in Scienze geologiche che ne ha approfondito talune caratteristiche. Da questa prima esperienza, mi auguro possa rendere questo libro un compagno di viaggio attraverso la Marca trevigiana piuttosto che un preso atto della qualità e dell’abbondanza del materiale documentale disponibile, è maturata una nuova visione della oggetto misconosciuto da lasciare impolverare nelle librerie. materia. Si tratta di un approccio innovativo che ribalta il punto di vista passando dall’illustrazione dei processi geologici che hanno concorso alla creazione di un geosito alla spiegazione degli stessi processi con l’ausilio dei geositi. Stefano Marcon Sono stati individuati quattro filoni tematici principali: i rilievi montuosi, gli ambiti fluviali, le tracce Presidente della Provincia di Treviso glaciali e i fenomeni carsici. La trattazione di ciascun tema è preceduta da un’introduzione di tipo descrittivo che ha il fine di illustrare i meccanismi all’origine delle forme che oggi possiamo ammirare viaggiando attraverso la provincia di Treviso. Il libro ha la forma di un testo che è prima di tutto didattico, con lo scopo di valorizzare e far comprendere le tante bellezze del nostro territorio a prescindere dall’etichetta di “geosito”. Si tratta quindi di una sorta di gui- da attiva che stimola ognuno a stilare un proprio elenco di geositi, testimonianza di un paesaggio visto e vissuto con diverse sensibilità e attenzioni. Secondo noi, il geosito deve rappresentare un luogo dove poter “leggere” la complessità dei fenomeni che l’hanno originato e comprendere la logica che ne fa un luogo in qualche modo particolare, distinto dagli altri e, quindi, fuori dal comune. Il libro si discosta perciò da una mera trattazione scientifica e mira piuttosto alla più ampia divulgazione; esso è il frutto di una raccolta e di una rielaborazione sia di nozioni acquisite nel corso di specifici studi, sia di informazioni che si trovano in svariate pubblicazioni, in rete e nelle biblioteche, con il fine di incuriosire il lettore e di avvicinarlo alla conoscenza consapevole del proprio territorio. Simone Busoni e Aldino Bondesan 00_Intro.indd 6 26/09/19 14:45 Il volume che avete tra le mani rappresenta l’epilogo di un lavoro durato, tra alterne vicende, anni e che I geositi, e più in generale tutte le aree di interesse geologico, naturalistico e biologico, beneficiano oramai affonda le sue radici in un periodo in cui alla Provincia era ancora concesso di investire sulla conoscenza del di ampie letterature di settore, nelle quali il concetto è ben rappresentato secondo canoni di forme e contenuti. proprio territorio, con la consapevolezza di essere, spesso, l’unico Ente a poterlo fare. La trattazione classica è quasi sempre quella di un “inventario”, il quale, a causa della variabilità del quadro Questo studio sui geositi della provincia di Treviso ha lo scopo di aprire una finestra su un tema che chi si geografico, deve coprire ambiti territoriali che spaziano dalla descrizione della singola particolarità sino a veri e avvicina alle bellezze del nostro territorio ignora, perché concentrato sull’incanto del paesaggio così come l’Uomo propri cataloghi regionali. lo ha plasmato negli anni. Questo schema di trattazione ha l’innegabile vantaggio del rigore metodologico e della completezza delle Il libro vuole ricordare che le colline dolcemente delineate dai filari delle viti trovano origine nella continua informazioni. I contenuti sono solitamente resi con modalità utili agli addetti ai lavori, ma che difficilmente interazione tra molteplici processi morfologici e geologici, ai quali si è poi, in tempi molto più recenti, aggiunta potranno rivolgersi al grande pubblico senza un’efficace premessa tecnico-divulgativa e una chiara contestualiz- l’azione, talvolta pervasiva, dell’Uomo. zazione territoriale. Lo sforzo degli Autori, a cui va il mio personale ringraziamento, di utilizzare un approccio e un linguaggio I geositi provinciali hanno già avuto una prima mappatura in forma di catalogo e sono stati anche oggetto di che risulti facilmente comprensibile nella descrizione dei siti scelti tra i più rappresentativi in ambito provinciale, una tesi di laurea in Scienze geologiche che ne ha approfondito talune caratteristiche. Da questa prima esperienza, mi auguro possa rendere questo libro un compagno di viaggio attraverso la Marca trevigiana piuttosto che un preso atto della qualità e dell’abbondanza del materiale documentale disponibile, è maturata una nuova visione della oggetto misconosciuto da lasciare impolverare nelle librerie. materia. Si tratta di un approccio innovativo che ribalta il punto di vista passando dall’illustrazione dei processi geologici che hanno concorso alla creazione di un geosito alla spiegazione degli stessi processi con l’ausilio dei geositi. Stefano Marcon Sono stati individuati quattro filoni tematici principali: i rilievi montuosi, gli ambiti fluviali, le tracce Presidente della Provincia