Nazionale Del Pd Si Vedono Parec- Della Segreteria

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Nazionale Del Pd Si Vedono Parec- Della Segreteria 4 lunedì 16 dicembre 2013 IL PARTITO DEMOCRATICO I volti nuovi del «Renzi-day» tra n questo inferno di ombre piat- te, in questo vecchio luna park, IL RACCONTO resta ribelle». Ecco, quando gli altoparlanti della Fiera di Mila- SIMONE COLLINI no cominciano a sparare a tutto MILANO Ivolume questa canzone dei Ne- grita, tra i mille delegati dell’Assem- L’entusiasmo dei giovani blea nazionale del Pd si vedono parec- della segreteria. I big chie facce perplesse. Ma poi ci pensa Renzi a spiegare perché abbia scelto in seconda fila, gli applausi questo, come nuovo inno. Ci pensa e i silenzi della platea «Matteo», come tutti chiamano confi- Con D’Alema stretta denzialmente il neosegretario negli in- terventi dal palco, a scaldare gli animi di mano e bigliettino sfidando a brutto muso Beppe Grillo sul suo stesso terreno fatto di hashtag e proposte ad effetto, a giocare la carta dell’orgoglio annunciando che adesso anche il rapporto all’interno della mag- gioranza che sostiene il governo cam- bia, a suscitare entusiasmo rilanciando cavalli di battaglia della sinistra come la cancellazione della Bossi-Fini o le unioni civili anche per le coppie gay, a rispondere a chi teme uno snaturamen- fermati politici non proprio di prima no- to rilanciando anzi sul fatto che «o il Pd mina come Vincenzo De Luca) in molti torna ad essere il partito del lavoro o settori del partito restano i malumori perdiamo la nostra identità». Ci pensa per una gestione in cui Renzi (tramite il Renzi. E per lui sono solo applausi, risa- suo braccio destro Luca Lotti) ha dato te, ovazioni pari soltanto a quelle che le carte e chiuso i giochi. esplodono in sala quando sul maxi- In questa giornata va tutto bene, i schermo partono le immagini di Madi- commenti sono solo positivi, c’è un lea- ba e dalle casse inizia ad uscire «Mande- der che ha appena ricevuto un’ampia la day» dei Simple Minds. investitura popolare che va sostenuto È vero che questo è il suo giorno, è il nelle sue battaglie, ma si capisce che re- Renzi day, che non a caso si celebra in sta come un giudizio sospeso, come una Milano che già ospitò la prima As- un’attesa alla prova dei fatti, su più fron- semblea nazionale del neonato Pd, con ti. I giovani membri della segreteria so- Walter Veltroni appena eletto segreta- no quelli che dimostrano più entusia- rio, quando c’erano tante speranze e smo: Serracchiani, Nicodemo, Farao- prima che arrivassero troppe delusioni ne, Braga, Picierno, applaudono e twit- Matteo Renzi e Gianni Cuperlo all’Assemblea nazionale del Pd FOTO MATTEINI TM NEWS - INFOPHOTO e bocconi amari da mandar giù. Ma so- tano parti dell’intervento. Così come ap- prattutto nella parte di questa platea plaude Veltroni, seduto tra due di loro dai tanti volti nuovi che applaude quan- (Tiddei e Braga) in prima fila, con Ren- do interviene Gianni Cuperlo (il neopre- zi che appena proclamato segretario va sidente insiste sul fatto che «senza la si- ad abbracciarlo, prima di salire sul pal- In direzione tanti sindaci, nistra il Pd non può essere» e l’applau- co per intervenire e raccogliere il testi- so è chiaramente circoscritto ad alcuni mone di Epifani, che al suo successore settori) rimane un timore: quello della affida una sola raccomandazione: «Dob- trasformazione del Pd in un partito per- biamo tener fede ai nostri valori». D’Alema e Veltroni, fuori Bindi sonale. E il dibattito che segue la rela- Anche Massimo D’Alema, in prima zione (Renato Soru apre la serie di in- fila dall’altra parte della sala, sorride e terventi, poi non chiede la parola alcun scambia battute con Renzi su una lette- ● niano Tonini e il renziano Gentiloni. maggiorente del partito) conferma que- ra che, a giudicare dal breve scambio, Primi cittadini in quota «società civile» Ci sono Mila Spicola e Laura Puppato sta preoccupazione. Così come la con- avrebbe scritto al neosegretario sul te- De Luca con i renziani. Entra anche Fioroni (quest’ultima in quota Civati), Cateri- ferma la replica di Renzi, perché c’è po- ma della europee (è il sindaco ad avvici- na Pes, Paola Concia, che non è stata co da replicare e nessun personaggio di narlo e aprire il discorso stringendogli rieletta in Parlamento, e Roberta Pi- peso a cui replicarlo. Neanche Pippo Ci- la mano, mentre con tutto il resto della MARIA ZEGARELLI la stesura finale, che infatti è arrivata notti. Escluso eccellente, segno di una vati chiede di intervenire, limitandosi prima fila, Bersani compreso, scambia MILANO soltanto un’ora e mezza più tardi. Ne rottura mai più risanata, Giorgio Go- poi a commentare tra le poltrone della baci e abbracci). Ma c’è un personag- escono a pezzi i bindiani: unico posto ri, suo consigliere fidato nel tempo platea sul fatto che non si è vista «la rivo- gio, seduto al centro della prima fila, Entrano i sindaci, venti posti d’onore in direzione va a Margherita Miotto, che fu e oggi uno fra i tanti, seduto in luzione, ma solo renzismo». E il neose- proprio di fronte al palco da cui intervie- nella nuova direzione, scelti personal- in quota Cuperlo, mentre Civati li settima fila. Non fa parte della direzio- gretario utilizza il tempo che ha a dispo- ne poi Renzi da tenere d’occhio: Enrico mente da Matteo Renzi, per dare for- esclude tout court, provocando roven- ne neanche Oscar Farinetti, perché sizione (ma si prende solo due minuti) Letta. za, voto e visibilità a chi sta nel territo- ti polemiche. Renzi ha deciso che la società civile prima che vengano annunciati i nomi Il premier ascolta l’intervento del rio. Esce da ogni organo di rappresen- doveva essere rappresentata soltanto della Direzione e votato il nuovo tesorie- nuovo segretario braccia conserte, sor- tanza del Pd Rosy Bindi, restano Mas- LA REGOLA DEL 50% dai primi cittadini e lo stesso Farinetti re Francesco Bonifazi («mo so’ affari riso fisso sul viso, breve battimani quan- simo D’Alema (in quanto ex pre- L’area Cuperlo, che aveva chiesto fino non era poi così appassionato alla pol- suoi», fuorionda di un sorridente Ren- do parte l’applauso in sala. E vai a capi- mier), Enrico Letta, premier in cari- all’ultimo un ampliamento della quo- trona. Entrano tutti i fedelissimi, da zi) solo per promettere che i Circoli sa- re se è perché Renzi negli oltre sessan- ca, gli ex segretari, Walter Veltroni, ta degli aventi diritto, aveva presenta- Simona Bonafè, a Dario Nardella, a ranno «coinvolti in modo sistematico» ta minuti di intervento non scioglie al- Dario Franceschini, Pier Luigi Bersa- to una lista di nomi con 14 uomini e 9 Matteo Richetti, Roberto Reggi, oltre e che quello che si apre tra breve sarà cun nodo sul governo e anzi alza l’asti- ni e Guglielmo Epifani, la coordinatri- donne, respinta al mittente. «Metà uo- ai ministri Graziano Delrio e Cecile «un anno di lavoro divertente e scop- cella su questioni dirimenti per la tenu- ce delle donne, il coordinatore della mini e metà donne, questa la regola». Kyenge. Ed entra naturalmente Vin- piettante» (e intanto, altro fuorionda, ta della maggioranza (legge elettorale commissione congresso, i presidenti Alla fine Nico Stumpo e Francesco cenzo De Luca, viceministro e sindaco «oh, la Fiorentina già vince due a ze- ma non solo), se perché il senso del lun- di Regione iscritti al Pd e i sindaci del- Verducci chiudono con 11 donne e 12 di Salerno, dove Renzi ha raccolto per- ro»). go ragionamento del segretario sem- le città metropolitane come Piero Fas- uomini (incassano due dei venti sinda- centuali bulgare anche tra gli iscritti. Poi è il momento di leggere i nomi bra indirizzato più a riconquistare la fi- sino e Ignazio Marino. E rientra nei ci nominati da Renzi, Vladimiro Boc- Il ministro Andrea Orlando e il vicemi- dei componenti della Direzione (le trat- ducia degli italiani che a garantire la fi- prescelti del Pd targato Renzi anche cali e Monica Chittò, e diversi presi- nistro Stefano Fassina entrano in quo- tative sono andate avanti a lungo, tanto ducia all’esecutivo, o se perché intanto Beppe Fioroni, bersaglio preferito denti di Regione, da Catiuscia Marini ta Cuperlo, come i bersaniani Nico che un membro della presidenza con- si stanno tagliando fuori dalle liste per del segretario durante la campagna a Enrico Rossi). Fatica anche Ettore Stumpo e Alfredo D’Attorre, i giovani fessa che sono state accettate tutte quel- la Direzione esponenti del partito vicini elettorale delle primarie contro Ber- Rosato per Areadem che voleva tren- turchi Francesco Verducci e Matteo le richieste di intervento per dare il tem- al premier. Il commento che trapela da sani prima e contro Cuperlo e Civati ta posti e ne porta a casa non più di 18 Orfini e poi ancora Maurizio Martina po alle diverse componenti di sciogliere Palazzo Chigi è positivo, parla di un Pd poi. (tra di loro Giacomelli, Sereni, Rosa- e Andrea Manciulli. gli ultimi nodi). Ci pensa Sandra Zam- che «può ergersi a motore del nuovo ini- Rispettata rigorosamente la parità to), e faticano i lettiani che riescono a Nominata anche la nuova commis- pa, eletta vicepresidente (in quota Pip- zio del governo», di un partito «imbatti- di genere imposta dal segretario e co- ottenere solo l’ingresso di Francesco sione di garanzia che vede l’ingresso po Civati, con Romano Prodi che subito bile se unito», ma c’è anche un’aggiun- stata una fatica enorme alle varie ani- Boccia, Francesco Sanna, Paola De Mi- di Franco Marini (Cuperlo l’aveva in- le ha mandato i «complimenti e augu- ta di non poco conto: «Bene la spinta a me del Pd che la tentazione di pensa- cheli, Anna Ascani e Rosanna Filip- serito tra i suoi, ma alla fine gli è stato ri») insieme a Matteo Ricci (presidente fare presto sulle riforme come richie- re soprattutto al maschile faticano a pin.
Recommended publications
  • Health in Italy in the 21St Century
    FOREWORD Rosy Bindi Minister of Health of Italy Roma, September 1999 This report provides the international community with an overall assessment of the state of health in Italy, as well as with the main developments of the Italian public health policy expected in the near future. It is intended as an important contribution towards the activities which, beginning with the 49th WHO Regional Committee in Florence, will be carried out in Europe with a view to defining health policies and strategies for the new century. This publication, which consists of two sections, illustrates the remarkable health achievements of Italy as regards both the control of diseases and their determinants, and the health care services. Overall, a clearly positive picture emerges, which is due not only to the environmental and cultural characteristics of Italy, but also to its health protection and care system which Italy intends to keep and indeed to improve in the interest of its citizens. The recent decisions taken in the framework of the reform of the National Health System in Italy intend to improve and strengthen the model of a universal health system based on equity and solidarity, which considers health as a fundamental human right irrespective of the economic, social and cultural conditions of each citizen. The new national health service guarantees, through its public resources, equal opportunities for accessing health services as well as homogenous and essential levels of health care throughout the country. Such a reorganization of the system has become necessary in order to meet new and growing demands for health within the framework of limited resources and with the understanding that equity in health is not only an ethical requirement, but also a rational and efficient way for allocating resources.
    [Show full text]
  • First Draft Proposal
    Group of the Progressive Alliance of Socialists & Democrats in the European Parliament S&D A Union of Democracy: A Progressive Vision for the Future of Europe Friday 6 December 2013, 9:30 – 18:00 Tempio di Adriano - Piazza di Pietra, Rome Working languages EN/IT Friday 6 December: 09:30 - 10:00 Opening Remarks by Hannes SWOBODA, President of the Socialists and Democrats Group in the European Parliament, and Roberto GUALTIERI, Member of the European Parliament and S&D Co-ordinator for the Committee for Constitutional Affairs 10:00 - 11:30 Session I State of Democracy in Europe and its Challenges Chair: Jo LEINEN, MEP European Issues in National Agendas ∙ Institutional Challenges ∙ Citizens Participation ∙ European Political Parties ∙ Growing Extremism and Populism ∙ New Rights for Citizens ∙ Accession to the ECHR ∙ The Role of the Chart of Fundamental Rights Panel: Luciano BARDI, Professor, European University Institute ● Luigi BERLINGUER, MEP ● Vannino CHITI, Member of the Italian Senate - President of the European Affairs Committee ● Virgilio DASTOLI, President of European Movement Italy ● Emilio De CAPITANI, Secretary of The Fundamental Rights European Experts Group (FREE Group) ● Sandro GOZI, Vice-President of the Assembly of Council of Europe ● Enrique GUERRERO SALOM, MEP ● Zita GURMAI, MEP ● Elena PACIOTTI, President of Fondazione Basso ● Yonnec POLET, Deputy Secretary General of the Party of European Socialists 11:30 - 12:30 Debate 12:30 - 14:00 Buffet Lunch 14:00 - 15:30 Session II Developing Democratic Governance Chair: Paolo
    [Show full text]
  • Tra Renzi E Cuperlo Sfida All'ultimo Voto
    Solo la «disattenzione» di chi doveva controllare e una fitta rete di collusioni possono aver consentito di non vedere una colonna di decine di migliaia di tir con rifiuti tossici di ogni specie. Legambiente 1,20 Anno 90 n. 316 Domenica 17 Novembre 2013 La Recherche La Cina e la città A Roma il capolavoro vince il Tir lungo un secolo delle donne di Fasulo U: Tito pag. 18 Viganò pag. 17 Crespi Gallozzi pag. 21 Berlusconi decaduto in basso ● Il Cavaliere proclama la scissione e torna al passato con Forza Italia ● «L’addio di Angelino è un dolore ma saremo alleati» ● Alfano: rottura amara, il governo durerà un anno. Con lui 37 senatori e 27 deputati Il futuro può attendere. Berlusconi pro- clama il ritorno a Forza Italia e certifi- Ora Letta pensa ca la scissione dei governativi. Lieve malore alla fine del lungo discorso con il medico personale che sale sul palco. a una verifica Alfano: «Una scelta dolorosa per il be- ne dell’Italia». Con lui 64 parlamentari. IL RETROSCENA FANTOZZI FUSANI A PAG. 2-3 NINNI ANDRIOLO Angelino «ha retto bene». Negli Un partito ambienti vicini al premier c’è ottimismo dopo la separazione di Alfano da Forza Italia. senza leader SEGUE A PAG. 4 LUCA LANDÒ Le epurazioni DAI FESTINI DI ARCORE ALLE NOTTI ● CON ALFANO: SENZA NULLA TO- GLIERE AL FASCINO INDISCRETO DEL VI- ai tempi del Cav CEPREMIER, diciamo pure che la deca- denza del Cavaliere non aveva biso- L’ANALISI gno del voto in Senato. È già qui, nel- le cronache di siti e giornali che FRANCESCO BENIGNO nell’ultima settimana hanno raccon- tato di cene, pranzi, visite, pianti Dopo Casini, Fini.
    [Show full text]
  • PARTITO DEMOCRATICO Partito Le Appartenenze Sembrano Sciogliersi Così Il Partito Democratico Sarà Più Forte I CANDIDATI Leader, Sette in Corsa
    OGGI 3 lunedì 23 luglio 2007 Il sindaco di Roma è l’unico candidato dei Ds Il presidente del Consiglio apprezza: ma nella sfida per la leadership del nuovo ben venga anche la diaspora dei prodiani PARTITO DEMOCRATICO partito le appartenenze sembrano sciogliersi così il Partito democratico sarà più forte I CANDIDATI Leader, sette in corsa. Più Pannella Domani Letta scioglie la riserva: in gara con Veltroni, Bindi, Colombo, Adinolfi, Cangini, Gavazzoli Schettini... ■ di Andrea Carugati / Roma leadership dell’inquilino di palaz- suoi impegni in Campidoglio. Per Romano Prodi. A quel punto la non basta, tanto che Arturo Parisi sy Bindi a dire sì. Il 18 Adinolfi. E zo Chigi. L’ipotesi in campo era la Margherita, invece, quello da macchina veltroniana si è messa continua ad ammonire: «Sono domani tocca a Letta. Che dice: quella di far eleggere, dall’assem- eleggere era un segretario vecchia in moto: e tra il 19 e il 20 giugno, pronto a candidarmi anch’io per- «C’è una generazione tra i 30 e i UNA GARA A SETTE Anche Enrico Letta blea costituente, un «segretario», maniera, dunque un leader. E i Ds previo contatto con Prodi, D’Ale- ché ci sia una competizione vera». 40 anni che nella politica è poco dai non precisati poteri: così ave- a mediare. Alla fine ha prevalso il ma, Fassino, Rutelli e Marini, Vel- Pensiero che si rafforza il 9 luglio, rappresentata. Non mi voglio ri- correrà per la guida del Pd. Lo ha annunciato va deciso il comitato il 30 maggio. lodo-Migliavacca: collegare «ob- troni ha deciso di correre.
    [Show full text]
  • Ottobre 2013  Catania (Provincia),  Pagina 33
    Venerdì 04 Ottobre 2013 Catania (Provincia), pagina 33 Oggi si proietta «Generale» s. c.) Sarà proiettato oggi alle ore 18.30, nello Stabilimento di Monaco a Misterbianco, il docufilm "Generale". L'iniziativa promossa dal Presidio Libera di Misterbianco con il patrocinio dello stesso comune e l'assessorato alla Cultura Barbara Bruno, descriverà e mostrerà documenti inediti sulla vita di Carlo Alberto Dalla Chiesa. A raccontare alcuni momenti di vita del vicecomandante generale dell'Arma dei Carabinieri, per la prima volta, la nipote Dora. Parteciperanno l'on. Giuseppe Berretta, il procuratore della Repubblica di Siracusa Francesco Paolo Giordano, il coordinatore di Libera Sicilia Umberto di Maggio ed il giornalista Rai Sicilia Guglielmo Troina. CORRIERE DEL MEZZOGIORNO EDIZIONE BARI Tagli tribunali, Tar conferma la sede di Bitonto non chiuderà Il sindaco e alcuni avvocati avevano promosso il ricorso contro il provvedimento del ministro BARI - Il Tar della Puglia ha confermato la sospensione dell'esecuzione in via cautelare del decreto che dispone la chiusura della sezione distaccata di Bitonto del tribunale di Bari e ha fissato per il 13 febbraio 2014 l'udienza di merito. Ne dà notizia il Comune di Bitonto. Il sindaco della città e gli avvocati bitontini che hanno promosso il ricorso contro il provvedimento del ministro Cancellieri esprimono «cauto ottimismo» alla luce dell'ordinanza del Tar, visto che «i giudici amministrativi - sostengono - hanno riconosciuto la fondatezza delle nostre ragioni, evidenziando anche alcune gravi lacune procedurali da parte del Ministero, che hanno determinato la scelta di una sede inadeguata (Modugno) a scapito del Tribunale di Bitonto più moderno e funzionale.
    [Show full text]
  • 25 Years of the Sakharov Prize
    CARDOC JOURNALS No 11 - NOVEMBER 2013 25 YEARS OF THE SAKHAROV PRIZE The European Parliament upholding freedom of thought ARCHIVE AND DOCUMENTATION CENTRE (CARDOC) EUROPEAN PARLIAMENT EN Author of the document: Päivi VAINIOMÄKI Coordinator: Donato ANTONA EUROPEAN PARLIAMENT ARCHIVE AND DOCUMENTATION CENTRE (CARDOC) [email protected] NB: The opinions expressed in this document are those of the author and in no way represent those of the European Parliament or of any of its bodies or services. Cover picture: Sculpture of Andrei Sakharov by Peter Shapiro © Barbara Krawcowicz, http://www.flickr.com/photos/krawcowicz/3953805297/ Other photos © European Union 1989-2012 - European Parliament. Luxembourg: Publications Office of the European Union. ISBN 978-92-823-4880-2 doi: 10.2861/38589 © European Union, 2013 Printed in Luxembourg TABLE OF CONTENTS TABLE OF CONTENTS FOREWORD ____________________________________________________________________________________________________________________________ 5 by Martin Schulz, President of the European Parliament INTRODUCTION ___________________________________________________________________________________________________________________ 7 CHAPTER I – THE EUROPEAN PARLIAMENT AND ANDREI SAKHAROV _______ 9 CHAPTER II – THE CREATION OF THE SAKHAROV PRIZE _________________________________ 15 1. The proposal by Mr Deniau and the parliamentary report (1984-1985) ________ 15 2. The creation of the prize (1986-1988) ___________________________________________________________________ 19 2.1. Development
    [Show full text]
  • La Nota Del Mattino 28 Marzo 2011 1. MEDITERRANEO, SPONDA
    La nota del mattino 28 marzo 2011 1. MEDITERRANEO, SPONDA SUD: PETROLIO IN MANO AI RIBELLI LIBICI. GHEDDAFI IN DIFFICOLTA’. LA NATO IN COMANDO. ASSAD TENTA LA CARTA DELLA TRATTATIVA IN SIRIA. ALTRE TENSIONI IN YEMEN. Oggi il comando delle operazioni in Libia passa nelle mani della Nato. Ma intanto i ribelli hanno riconquistato negli ultimi giorni tutti i siti più importanti per il petrolio e il gas della Libia (Es Sider, Ras Lanuf, Brega, Zueitina, Tobruk). I ribelli hanno fatto accordi per esportare petrolio con il Qatar: «In meno di una settimana produrremo dai 100.000 ai 130.000 barili al giorno» ha annunciato un loro portavoce. Finiti il petrolio e i il gas nelle mani dei ribelli, Gheddafi sta cercando una via di uscita diplomatica. Silvio Berlusconi ha già dichiarato il desiderio di trovare una soluzione diplomatica. In Siria il presidente Assad sta tentando la strada della mediazione con i ribelli. Ancora non ha fatto nulla, ma ha promesso di abolire le leggi speciali e le dimissioni del governo. Difficile che basti. Molto dipenderà da che cosa accadrà oggi e domani nelle piazze siriane. In Yemen e Bahrein ancora tensioni. 2. LAMPEDUSA: IL GOVERNO GIOCA AL TANTO PEGGIO TANTO MEGLIO. LA LEGA SFRUTTA L’EMERGENZA IN FUNZIONE ELETTORALE. E BERLUSCONI COSTRINGE LOMBARDO (SICILIA) A CHIEDERE… Lampedusa scoppia. Non solo per gli arrivi dei barconi che si susseguono uno dopo l’altro. La verità è che il governo, come hanno denunciato Livia Turco, Pier Luigi Bersani e Massimo D’Alema alla conferenza nazionale del Partito Democratico sull’immigrazione, ha giocato al tanto peggio tanto meglio: ha evitato di gestire il problema per farlo esplodere sotto i riflettori e le telecamere per sfruttare il tema dell’immigrazione in campagna elettorale e per mettere in difficoltà il governo siciliano, reo di aver lasciato la maggioranza di centrodestra.
    [Show full text]
  • Results Elected Members
    Results and Elected Members Second edition based on official statistics where available 13 JuLy, 1989 PE 133.341 C 0 N T E N T S Electorate and turnout in the 12 . 1 Great Britain . 2 Northern Ireland . 3 Great Britain constituency results .................................... 4 Ireland constituency results .......................................... 14 Belgium ............................................................... 16 Denmark ............................................................... 18 France ................................................................ 20 Germany . 22 Greece ................................................................ 24 Ireland ............................................................... 26 Italy ................................................................. 28 Luxembourg . 31 Netherlands ........................................................... 33 Portugal .............................................................. 35 Spain ......................... : . ...................................... 37 United Kingdom ........................................................ 39 EUROPEAN ELECTIONS Electorate and turnout in EC states in 1979, 1984 and 1989 Country Electorate Turnout V\J.lid votes Belgium 1989 7,096,273 90.7 5,899,285 1984 6,975,677 92.2 5,725,837 1979 6,800,584 91.4 5,442,867 Denmark 1989 3,923,549 46.2 1,789,395 1984 3,878,600 52.4 2,001,875 1979 3,754,423 47.8 1,754,350 France 1989 38,348,191 48.7 18,145,588 1984 36,880,688 56.7 20,180,934 1979 35,180,531 60.7 20,242,347 Germany 1989 45,773,179 62.3 28,206,690 1984 44,451,981 56.8 24,851,371 1979 42,751,940 65.7 27,847,109 Greece 1989 8,347.387 79.9 6,544,669 1984 7,790,309 77.2 5,956,060 1981 7,319,070 78.6 5,753,478 Ireland 1989 2,453,451 68.3 1,632, 728 1984 2,413,404 47.6 1,l20,-ll6 1979 2,188, 798 63.6 1 '339.
    [Show full text]
  • La Politica Estera Dell'italia Nel 2008
    MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI SEGRETERIA GENERALE UNITÀ DI ANALISI, PROGRAMMAZIONE E DOCUMENTAZIONE STORICO – DIPLOMATICA LA POLITICA ESTERA DELL’ITALIA TESTI E DOCUMENTI 2008 ROMA La politica estera dell’Italia nel 2008 Indice sommario - Introduzione ( Ministro Pierfrancesco Sacco, Capo dell’Unità di Analisi, Programmazione e Documentazione Storico Diplomatica ) - Composizione del Governo Prodi - Composizione del Governo Berlusconi - Cronologia dei principali avvenimenti concernenti l’Italia - Discorsi generali di politica estera - Aree di interesse prioritario per la politica estera italiana: 1) Unione Europea 2) Medio Oriente 3) Relazioni transatlantiche 4) Nazioni Unite 5) Balcani 1 INTRODUZIONE Questo nuovo volume della collana “Testi e documenti 2008” della politica estera italiana, curato dall’Unità di Analisi, Programmazione e Documentazione Storico- Diplomatica della Segreteria Generale del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, fa seguito all’edizione relativa al 2007 riprendendone l’impostazione “snella” sperimentata in conseguenza della riduzione delle risorse umane e finanziarie che questo Ministero sta affrontando. I documenti selezionati si riferiscono alle aree di interesse prioritario per la politica estera italiana, individuate sulla base dei contatti diplomatici tenuti dal Ministro D’Alema, una volta caduto a gennaio il Governo Prodi, nei mesi che hanno preceduto le elezioni, e delle dichiarazioni programmatiche di Franco Frattini, Ministro degli Esteri del nuovo Governo Berlusconi. Europeismo, potenziamento del ruolo dell’Italia in Medio Oriente e rafforzamento delle relazioni transatlantiche sono in primo piano. A queste aree si è ritenuto di aggiungere le Nazioni Unite dove, nonostante il cambio di governo, è proseguito l’attivismo italiano già manifestatosi con Romano Prodi, e i Balcani, regione di tradizionale interesse per il nostro paese, segnata nel febbraio di quell’anno dalla dichiarazione di indipendenza del Kosovo.
    [Show full text]
  • WORLD TRADE ORGANIZATION ORGANISATION MONDIALE DU COMMERCE WT/MIN(99)/INF/8 ORGANIZACIÓN MUNDIAL DEL COMERCIO 30 November 1999 (99-5161)
    WORLD TRADE ORGANIZATION ORGANISATION MONDIALE DU COMMERCE WT/MIN(99)/INF/8 ORGANIZACIÓN MUNDIAL DEL COMERCIO 30 November 1999 (99-5161) Ministerial Conference Conférence Ministérielle Conferencia Ministerial Third Session Troisième session Tercer período de sesiones Seattle, 30 November - 3 December 1999 Seattle, 30 novembre - 3 décembre 1999 Seattle, 30 de noviembre - 3 de diciembre de 1999 PROVISIONAL LIST OF REPRESENTATIVES LISTE DES REPRESENTANTS PROVISOIRE LISTA DE REPRESENTANTES PROVISORIA Chairperson: The Honorable Charlene BARSHEFSKY Président: United States Trade Representative Presidente: Vice-Chairpersons: H.E. Mrs. Marta Lucía RAMÍREZ DE RINCÓN Vice-présidents: Minister of Foreign Trade of Colombia Vicepresidentes: H.E. Mr. Abdoul Kader CISSE Minister of Trade, Industry and Handicrafts of Burkina Faso H.E. Mr. Abdul Razak DAWOOD Minister of Commerce of Pakistan ANGOLA Représentants S.E. M. Vitórino DOMINGOS HOSSI Ministre du Commerce Chef de délégation M. João LUSEVIKUENO Directeur national de la Coopération économique internationale Ministère du Commerce M. Edeltrudes COSTA Directeur de Cabinet Ministère du Commerce M. Amadeu J.A. LEITÃO NUNES Représentant commercial Mission permanente auprès de l'Office des Nations Unies à Genève M. Agostinho FERNANDES Représentant commercial aux Etats Unis d'Amérique WT/MIN(99)/INF/8 Page 2 ANGOLA (cont'd) Représentants (cont'd) Mme Filomena PEREIRA DE SOUSA Conseillère pour l'OMC Direction de la Coopération économique internationale Ministère du Commerce M. Carlos SERRÃO DA VEIGA E OLIVEIRA Conseiller à la Banque Nationale de l'Angola M. Carlos DA PAIXÃO FRANCO BURITY Assistant diplomatique de l'Assesorat diplomatique et de la Coopération internationale de la Présidence de la République M. Manuel DA SILVA LEMOS Représentant commercial de l'Angola auprès de l'Union Européenne M.
    [Show full text]
  • Da Bassolino a Veltroni I “Dinosauri” Di Renzi
    GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2013 IL PICCOLO Primo piano 5 LO SCONTRO POLITICO » LA LEADERSHIP DEI DEMOCRATICI di Alberto Alfredo Tristano blicato un libro con Marsilio, Q ROMA “Le dolomiti di Napoli”, ma se- gretamente punta di nuovo al- Massimo D’Alema, come sem- la sindacatura partenopea. Sa- pre pugnace in battaglia, ha rà difficile. Ma ci sono sempre incornato il rottamatore Mat- le Europee alle porte. Geniale teo Renzi (anche se per Civati una sua frase recente: «Se mi vuole l’accordo) ribaltando su chiederanno una mano, la da- di lui le accuse di rò volentieri; se non me la “apparatismo” con parole ta- chiederanno... la darò lo stes- glienti: «Alla fine potrà preva- so». lere, ma grazie all’acquisizio- Quanto a Walter Veltroni, ne all’ultimo minuto di De Lu- dal curriculum lungo e vario ca, al sostegno di Bassolino, come un romanzo (materia Veltroni, Franceschini. È inuti- che peraltro pratica con inten- le che faccia il giamburrasca: sità, talora maggiore di quella lui è l’uomo dell’establish- riservata alla politica), non è ment, e vedremo i prezzi che interessato a ruoli, e questo di- dovrà pagare a questo esta- stacco disinteressato gli rita- blishment». glia un posto come eterno pa- Ma davvero ci sono state pabile al Quirinale. Gli attribu- promesse fatte dal sindaco fio- iscono altre mire, ad esempio rentino in cambio dell’appog- la guida di prestigiose istitu- gio per la partita finale in cui si zioni culturali. Come la Trec- gioca la presa del partito? È dif- cani, la cui presidenza è stata ficile che Renzi abbia sancito liberata a settembre da Giulia- patti che inevitabilmente, a no Amato, nominato giudice vittoria ottenuta, lo ingabbie- costituzionale.
    [Show full text]
  • 'Veniamo Da Lontano E Andiamo Lontano': the Italian Left and The
    Bulletin of Italian Politics Vol. 1, No. 2, 2009, 211-32 ‘Veniamo da Lontano e Andiamo Lontano’: The Italian Left and the Problem of Transition Phil Edwards Manchester Metropolitan University Abstract: A key challenge for the Italian Left is the problematic of ‘transition’: the enduring perception that Italy has not yet attained a state of democratic normality. The Left has suffered a series of setbacks and crises since the formation of the Democratic Party (Partito Democratico, PD) in 2007, thanks in large part to the adoption by PD leader Walter Veltroni of a novelty-oriented strategy which failed to address the ‘transition’ agenda. Veltroni’s successor, Pierluigi Bersani, has mobilised a formidable nationwide coalition of support for a more conservative approach, cutting across the ideological divisions which persist within the PD. However, Veltroni’s strategy has created enduring problems for his party, including the effective delegitimation of the far Left; only when this is remedied will a revival of the broader Left, and a successful engagement with the problems of transition, become possible . Keywords: Italian politics, Democratic Party, transition, democratic consolidation, Second Republic, post-Communist parties. Introduction 2009 was a disastrous year for the Italian Left, within and outside the Democratic Party (Partito Democratico, PD). In this paper I relate the difficulties faced by the Italian Left to the short-term effects of Walter Veltroni’s leadership of the PD, and to the longer-term perspective of a ‘transition’ from the First Republic to a state of democratic normality – a perspective closely connected with the prospects for the PD. I argue, firstly, that Veltroni’s strategy as leader was dangerously mistaken, causing long- term damage to the prospects of the Left and the PD itself.
    [Show full text]