PIANO DELL’UNIONE TERRITORIALE INTERCOMUNALE COLLINARE 2017-2019

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PREMESSA

1. IL QUADRO NORMATIVO GENERALE E IL PERCORSO DI COSTITUZIONE La Legge Regionale 12.12.2014 n. 26, pubblicata sul supplemento ordinario n. 23 del 17 dicembre 2014 al BUR n. 51 del 17 dicembre 2014, costituisce la tappa più rilevante del percorso del nuovo sistema istituzionale regionale fondato su due pilastri fondamentali: la Regione ed il Comune delineato nelle linee guida, approvate dalla Giunta Regionale il 31 ottobre 2013, per il progetto di riforma dell'ordinamento degli enti locali in . Una delle novità maggiormente rilevanti della L.R. 26/2014 è stata la previsione relativa all’istituzione delle Unioni Territoriali Intercomunali (UTI) A seguito dell’entrata in vigore della Legge, la Giunta Regionale, con deliberazione n. 1282 del 1 luglio 2015, pubblicata sul BUR S.O. n. 24 del 3 luglio 2015, ha approvato la delimitazione geografica delle Unioni territoriali intercomunali (UTI) tra le quali rientra anche la n. 10 “UNIONE DEL COLLINARE” comprendente tutti i comuni soci del Consorzio Comunità Collinare del Friuli con una popolazione complessiva al 31 dicembre 2013 di 51.194 abitanti. Un tanto in coerenza con quanto previsto dall’art.40, comma 5 della suddetta L.R. che dispone quanto segue: “Qualora il territorio della costituenda Unione coincida con il territorio del Consorzio comunità collinare del Friuli, esso provvede alla trasformazione in Unione entro il termine di cui all’articolo 7, comma 1; i Comuni aderenti costituiscono l’Assemblea prevista dall’articolo 13 per l’approvazione dello statuto dell’Unione”. La trasformazione del Consorzio tuttavia non è avvenuta nei termini previsti per Legge. La proposta di trasformazione del Consorzio in Unione, con la relativa bozza di statuto, è stata approvata dai soli Comuni di , , , , , Rive d’Arcano, Treppo Grande. La L.R. 11.03.2016 n. 3, che ha introdotto alcune modifiche alla L.R. 26/2014 ha previsto che “Fino all'ingresso di tutti i Comuni della Regione nelle Unioni territoriali intercomunali individuate con la deliberazione della Giunta regionale dell'1 luglio 2015, n. 1282 le stesse sono avviate, a far data dal 15 aprile 2016, mediante costituzione di diritto, ai sensi del presente articolo, tra i soli Comuni i cui consigli abbiano approvato entro tale termine lo statuto della costituenda Unione, a essi trasmesso entro il 31 dicembre 2015” specificando che tale previsione si applica anche al caso di mancata trasformazione del Consorzio Comunità Collinare del Friuli. Per tanto l’Unione Territoriale Intercomunale “Collinare” a far data dal 15 aprile 2016 si è costituita di diritto tra i Comuni di Coseano, Fagagna, Flaibano, Majano, Moruzzo, Rive d’Arcano, Treppo Grande. L’Unione ha proceduto ad adeguare lo Statuto alla nuova situazione creatasi e, successivamente, a modificarlo a seguito di ulteriori norme regionali che introducevano disposizioni modificative della L.R. 26/2014. Lo Statuto dell’Unione è oggi quello risultante dall’atto assembleare n. 8 dd. 29.09.2016 e rinvenibile sul sito istituzionale all’indirizzo http://www.collinare.utifvg.it/index.php?id=3636 Si vuole qui, in particolare, sottolineare come all’interno dello Statuto si sia data particolare importanza al territorio collinare. Infatti, all’art. 1, laddove si riportano i Comuni che costituiscono l’Unione si auspica “…l’adesione alla stessa dei Comuni che fanno parte del Consorzio Comunità Collinare del Friuli.”

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2. IL CONTESTO DELL’UNIONE TERRITORIALE INTERCOMUNALE

2.1. Quadro delle condizioni esterne L’elaborazione efficace di uno strumento di pianificazione di un ente locale, quale è il Piano dell’Unione, non può prescindere dall’analisi delle condizioni che – sia “dall’esterno” che “dall’interno” – influiscono sull’azione e le prospettive dell’ente stesso. Senza alcuna pretesa di voler essere esaustivi, si vuole di seguito tracciare la cornice entro la quale l’Unione deve operare.

Come è noto il contesto economico che ha caratterizzato l’Italia (ma non solo) ormai da oltre un decennio, è caratterizzato da un andamento sostanzialmente negativo. Se dal 2013 si segnala una crescita dell’economia reale, è anche vero che ad oggi il livello del PIL reale è ancora al di sotto di quello che si registrava nel 2000

Tasso di crescita del PIL reale

Elaborazione DIPE su dati Eurostat, Istat, Commissione europea e sui dati programmatici del DEF di aprile 2016

Anche per la Regione Friuli Venezia Giulia, seppur con alcune differenziazioni, l’andamento dell’economia mostra una tendenza negativa (in particolare dai dati ISTAT il valore del Prodotto interno lordo lato produzione mostrano una costante diminuzione in valore assoluto dal 2007 al 2012)

Uno degli effetti della situazione economica sopra descritta è stato quello della contrazione di risorse per le pubbliche amministrazioni locali (in particolare con riguardo ai Comuni). Tale contrazione è stata operata sia in via diretta (minori trasferimenti), sia in via indiretta con le norme inerenti il c.d. “Patto di Stabilità”, i vincoli alle assunzioni di personale e alle varie tipologie di spesa, e, da ultimo ma non per importanza, con le disposizioni relative all’associazionismo degli enti locali (D.L. 78/2010 e successive modificazioni e integrazioni nonché, in Friuli Venezia Giulia, L.R. 26/2014

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2.2. Il territorio e gli Enti interessati L’Unione Territoriale Intercomunale “Collinare”, composta dai Comuni di Coseano, Fagagna, Flaibano, Majano, Moruzzo, Rive d’Arcano, Treppo Grande si estende su un territorio di 157,88 Kmq., prevalentemente collinare, sostanzialmente baricentrico all’interno del territorio regionale, a poca distanza dalla città di . I comuni che compongono l’Unione hanno una popolazione che varia da poco più di 1.100 abitanti (Flaibano), a circa 6.500 abitanti (Fagagna). Di seguito si riportano i dati caratteristici del contesto.

2.3. Analisi del contesto territoriale Di seguito si riportano i dati caratteristici del territorio dei Comuni che costituiscono l’Unione Territoriale Intercomunale “Collinare” corredati da sintetici commenti

2.3.1 Demografia

2.3.1.1 Popolazione totale e densità

Popolazione residente (maschi, femmine e totale e densità abitativa per comune) - 2014 Residenti Residenti Superficie Densità Residenti Maschi Femmine territoriale Demografica [2014] [2014] [2014] [2014] [2014]

Coseano 1.068 1.147 2.215 23,86 92,83

Fagagna 3.085 3.267 6.352 37,02 171,58

Flaibano 571 599 1.170 17,24 67,87

Majano 2.887 3.081 5.968 28,10 212,38

Moruzzo 1.194 1.255 2.449 17,88 136,97

Rive d'Arcano 1.199 1.267 2.466 22,47 109,75

Treppo Grande 826 879 1.705 11,31 150,75

J - Unione Collinare 10.830 11.495 22.325 157,88 141,40

J (Piano) - Unione 24.677 26.267 50.944 351,50 144,93 Collinare

Regione FVG 594.007 633.115 1.227.122 7.858,47 156,15

• Residenti [n.] Numero di abitanti che ha dimora abituale nell'unità amministrativa

• Superficie territoriale [Kmq] Superficie territoriale espressa in Kmq

• Densità Demografica [ab/kmq] Rapporto tra residenti e superficie dell'unità amministrativa Fonte: Regione FVG - Risorsa: POSAS L’Unione Territoriale Intercomunale “Collinare” come attualmente costituita, si estende su un territorio di 157,88 Kmq. La superficie rappresenta circa il 2% dell’intero territorio della Regione Friuli Venezia Giulia e il 45% del territorio individuato dalla Regione in sede di Piano Territoriale (cioè il territorio dei Comuni che potrebbero far parte dell’Unione e che corrisponde a quello dei Comuni facenti parte del Consorzio Comunità Collinare del Friuli. La popolazione globale dei Comuni che costituiscono l’UTI è di 22.325 abitanti di cui 10.380 maschi e 11.495 femmine. (gli ultimi dati disponibili riferiti al 2015 riportano un dato totale di 22.281) 3

La popolazione rappresenta circa l’1,82% dell’intera popolazione della Regione Friuli Venezia Giulia e il 43,82% della popolazione afferente il territorio individuato dalla Regione in sede di Piano Territoriale (cioè il territorio dei Comuni che potrebbero far parte dell’Unione e che corrisponde a quello dei Comuni facenti parte del Consorzio Comunità Collinare del Friuli). La densità demografica fotografa un territorio un po’ più “libero” da insediamenti rispetto alla media regionale.

Densità demografica 2014

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2.3.1.2 Andamento demografico

Popolazione totale 2005-2014 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Coseano 2.242 2.263 2.320 2.297 2.291 2.262 2.262 2.262 2.236 2.215

Fagagna 6.165 6.246 6.271 6.291 6.306 6.363 6.266 6.247 6.363 6.352

Flaibano 1.210 1.184 1.190 1.195 1.210 1.209 1.198 1.185 1.198 1.170

Majano 6.015 6.001 6.056 6.081 6.098 6.080 6.048 6.021 5.991 5.968

Moruzzo 2.238 2.278 2.309 2.337 2.341 2.366 2.401 2.438 2.451 2.449

Rive 2.365 2.399 2.423 2.466 2.464 2.492 2.470 2.501 2.490 2.466 d'Arcano

Treppo 1.770 1.773 1.780 1.758 1.767 1.765 1.740 1.709 1.709 1.705 Grande

J - Unione 22.005 22.144 22.349 22.425 22.477 22.537 22.385 22.363 22.438 22.325 Collinare

J (Piano) - 50.885 51.051 51.393 51.548 51.623 51.745 51.201 51.205 51.229 50.944 Unione Collinare

Regione 1.208.278 1.212.602 1.222.061 1.230.936 1.234.079 1.235.808 1.217.780 1.221.860 1.229.363 1.227.122 FVG Fonte: Regione FVG - Risorsa: POSAS

Dall’analisi dell’andamento demografico emerge:  un incremento complessivo della popolazione residente nei 7 Comuni facenti parte dell’Unione con un tasso di crescita, sul decennio, in linea con quello regionale (1,45 per mille annuo rispetto all’1,55 per mille annuo regionale) e superiore a quello dei 15 dei Comuni che potrebbero far parte dell’Unione e che corrisponde a quello dei Comuni facenti parte del Consorzio Comunità Collinare del Friuli (0,1 per mille)  un andamento non omogeneo all’interno dei comuni (aumenti anche consistenti in alcuni casi, diminuzione in altri).

Saldo naturale, migratorio e totale - 2014

Saldo naturale, migratorio e totale - 2014 5

Saldo naturale Saldo migratorio Totale saldo naturale e saldo migratorio

[2014] [2014] [2014]

Coseano -20 -1 -21

Fagagna -13 2 -11

Flaibano -20 -8 -28

Majano -23 0 -23

Moruzzo 1 -3 -2

Rive d'Arcano -18 -6 -24

Treppo Grande -6 2 -4

J - Unione Collinare -99 -14 -113

J (Piano) - Unione Collinare -236 -49 -285

Regione FVG -4.587 2.346 -2.241

• Saldo naturale [n.] Differenza tra il numero dei nati vivi e quello dei morti in un anno

• Saldo migratorio [n.] Differenza tra il numero iscrizioni e quello delle cancellazioni

• Totale saldo naturale e saldo migratorio [n.] Somma saldo naturale e saldo migratorio

Fonte: Regione FVG - Risorsa: Bilanci Demografici

Con riferimento all’anno 2014 si evidenzia un saldo demografico negativo sia per quanto riguarda il “saldo naturale” (cioè la differenza tra i nati e i morti), sia con riferimento al saldo “migratorio” (differenza tra iscrizioni e cancellazioni anagrafiche). Il dato del saldo naturale è negativo anche a livello regionale e nell’ambito dei 15 Comuni che potrebbero far parte dell’Unione e che corrisponde a quello dei Comuni facenti parte del Consorzio Comunità Collinare del Friuli; quello del saldo migratorio è negativo anche nell’ambito dei 15 Comuni che potrebbero far parte dell’Unione, positivo a livello regionale. Sussiste anche in questo caso un andamento non omogeneo all’interno dei comuni.

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2.3.1.3 Stranieri

Popolazione straniera residente (maschi, femmine e totale e Incidenza) - 2014 Popolazione Straniera Popolazione Straniera Popolazione Straniera Incidenza residente al 31 dicembre residente al 31 dicembre - residente al 31 popolazione - Maschi Femmine dicembre straniera

[2014] [2014] [2014] [2014]

Coseano 76 88 164 7,40

Fagagna 180 237 417 6,56

Flaibano 25 39 64 5,47

Majano 133 202 335 5,61

Moruzzo 37 49 86 3,51

Rive d'Arcano 63 73 136 5,52

Treppo 12 28 40 2,35 Grande

J - Unione 526 716 1.242 5,56 Collinare

J (Piano) - Unione 1.257 1.682 2.939 5,77 Collinare

Regione FVG 50.945 56.614 107.559 8,77

• Popolazione Straniera residente [n.] Popolazione Straniera residente al 31 dicembre - Dati bilanci demografici ISTAT

• Incidenza popolazione straniera [%] Rapporto percentuale tra popolazione straniera e popolazione totale residente Fonte: Regione FVG - Risorsa: Bilanci Demografici

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La popolazione straniera rappresenta il 5,56% della popolazione totale dei Comuni aderenti, un dato inferiore sia rispetto al totale dei 15 Comuni che potrebbero far parte dell’Unione e che corrisponde a quello dei Comuni facenti parte del Consorzio Comunità Collinare del Friuli (5,77%); sia rispetto alla percentuale a livello regionale (8,77%).

Il tutto in un contesto di incremento tendenzialmente costante nell’ultimo decennio (con eccezione degli anni 2011 e 1014).

La comunità immigrata di gran lunga più numerosa (397 persone nel 2014) è quella rumena.

2.3.1.4 Popolazione per classe d'età

Piramide della popolazione residente. Maschi e femmine per quintile - 2014

Fonte: Regione FVG - Risorsa: POSAS

Popolazione residente per classi d'età - 2014 Mas. e fem. 0- Mas. e fem. 15- Mas. e fem. 35- Mas. e fem. 65- Mas. e fem. 14 34 64 74 75+ [2014] [2014] [2014] [2014] [2014]

Coseano 266 449 958 258 284

Fagagna 754 1.141 2.846 858 753

Flaibano 163 202 474 172 159

Majano 745 1.076 2.652 788 707

Moruzzo 348 402 1.114 341 244

Rive d'Arcano 287 449 1.101 313 316

Treppo Grande 198 251 786 236 234

J - Unione Collinare 2.761 3.970 9.931 2.966 2.697

J (Piano) - Unione 6.188 9.224 22.585 6.619 6.328 Collinare

Regione FVG 154.161 225.980 538.965 153.433 154.583 Fonte: Regione FVG - Risorsa: POSAS

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Popolazione anziana e indice di vecchiaia - 2014 Mas. e fem. 65-74 Mas. e fem. 75+ Indice di vecchiaia

[2014] [2014] [2014]

Coseano 258 284 203,76

Fagagna 858 753 213,66

Flaibano 172 159 203,07

Majano 788 707 200,67

Moruzzo 341 244 168,10

Rive d'Arcano 313 316 219,16

Treppo Grande 236 234 237,37

J - Unione Collinare 2.966 2.697 205,11

J (Piano) - Unione Collinare 6.619 6.328 209,23

Regione FVG 153.433 154.583 199,80

• Indice di vecchiaia [%] rapporto percentuale tra popolazione di 65 anni e più e popolazione di età 0-14 anni. Fonte: Regione FVG - Risorsa: POSAS

La scomposizione della popolazione per classi d’età evidenzia come la frazione più giovane, che non ha ancora compiuto i 15 anni, sia solo il 12,37% della popolazione ben al di sotto della fascia seguente, tra i 15 e i 34 anni, che ha un peso del 17,78%. Con il loro valore complessivo di 6731 soggetti sono comunque molto inferiore alla numerosità della fascia centrale, dai 35 ai 64 anni, con 9.931 unità, pari al 44,48% della popolazione, segnalando un problema di ricambio della popolazione oggi attiva. L’allungamento della vita media ha ampliato la numerosità delle categorie con età superiore ai 65 anni, che rappresentano complessivamente il 25,37%. L’indice di vecchiaia medio dell’odierna UTI è pari a 205,11, superiore quindi all’indice regionale (199,80), seppur inferiore al totale dei 15 Comuni che potrebbero far parte dell’Unione e che corrisponde a quello dei Comuni facenti parte del Consorzio Comunità Collinare del Friuli (209,23). Dall’analisi della piramide demografica si possono ottenere altre informazioni sulla struttura della popolazione per età. Già da un’osservazione complessiva, la forma a botte del grafico conferma che le classi di età inferiori ai 35 anni sono poco rappresentate rispetto a quelle centrali, pertanto vi è un ricambio generazionale molto debole. La fascia più giovane (0-4 anni) è meno ampia delle precedenti, segnalando un’ulteriore riduzione dei nati che potrà avere ripercussioni a breve anche sull’organizzazione del sistema scolastico. Fino ai 30 anni di età la numerosità media sfiora le mille unità per quinquennio (meno di 200 per anno). Le classi d’età centrali sono quelle più numerose, in particolare quelle tra i 40 e i 50 anni con circa 3700 unità (370 circa per anno). Oltre i 50 anni la numerosità ricomincia a ridursi, ma in modo graduale fino ai 79 anni. I “grandi anziani” (85 anni +) sono 485 con un crescente predominio della componente femminile con l’aumentare dell’età. La struttura della popolazione straniera si conferma decisamente più giovane di quella degli italiani, contribuendo a rendere meno sbilanciato il ricambio generazionale.

2.3.2 Economia locale e lavoro

2.3.2.1 Condizione professionale

Condizione professionale o non professionale della popolazione residente (15 anni o più) - 2011

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Fonte: Regione FVG - Risorsa: Censimento della Popolazione

Condizione professionale o non professionale della popolazione residente (15 anni o più) - 2011 Condizione Condizione Condizione Condizione Condizione Condizione Condizione lavorativa lavorativa lavorativa 2011 - lavorativa lavorativa lavorativa lavorativa 2011 - In 2011 - In Percettore/rice 2011 - 2011 - 2011 - 2011 - altra cerca di prima di una o più Casalinghe Disoccupati Occupati Studenti condizione occupazione pensioni (età >= (età >= 15) (età >= 15) (età >= 15) (età >= 15) (età >= 15) (età >= 15) 15)

[2011] [2011] [2011] [2011] [2011] [2011] [2011]

Coseano 120 44 41 11 991 620 130

Fagagna 384 108 189 28 2.774 1.649 371

Flaibano 82 18 40 4 483 347 58

Majano 434 122 154 22 2.702 1.564 298

Moruzzo 140 54 49 11 1.071 586 138

Rive 152 39 87 11 1.059 686 133 d'Arcano

Treppo 119 32 45 4 789 469 72 Grande

J - Unione 1.431 417 605 91 9.869 5.921 1.200 Collinare

J (Piano) - 3.325 937 1.507 234 22.528 13.521 2.711 Collinare

Regione FVG 89.337 33.359 42.474 8.162 517.368 308.569 65.773

• Condizione lavorativa 2011 (età >= 15) [n.] Condizione lavorativa (età >= 15) - dati censimento popolazione 2011 Fonte: Regione FVG - Risorsa: Censimento della Popolazione

Analizzando la condizione professionale della popolazione adulta (dai 15 anni in su) si evidenzia che gli studenti sono pari al 6,14%, i disoccupati o in cerca di prima occupazione sono complessivamente il 2,6%, gli occupati rappresentano il 50,52%, le casalinghe il 7,33%, i pensionati il 30,31%, con un dato residuale del 3,1% di “soggetti in altra condizione”.

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La percentuale dei disoccupati-in cerca di prima occupazione risulta di poco inferiore alla media regionale. In generale, comunque, la distribuzione della popolazione per condizione lavorativa è in linea con quella regionale.

2.3.2.2 Situazione occupazionale

Tasso di occupazione e di disoccupazione - 2011 OCCUPATI 15- DISOCCUPATI 15- Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione 64 64 15-64 15-64 [2011] [2011] [2011] [2011]

Coseano 971 55 72,14 5,36

Fagagna 2.711 134 72,20 4,71

Flaibano 466 22 70,61 4,51

Majano 2.638 142 72,81 5,11

Moruzzo 1.033 65 71,94 5,92

Rive d'Arcano 1.039 50 71,80 4,59

Treppo Grande 767 36 72,91 4,48

J - Unione Collinare 9.625 504 72,27 4,98

J (Piano) - Unione 22.032 1.167 72,52 5,03 Collinare

Regione FVG 504.944 41.333 69,84 7,57

• Tasso di occupazione 15-64 [%] Rapporto percentuale tra popolazione che ha un'occupazione e totale della popolazione

• Tasso di disoccupazione 15-64 [%] Rapporto percentuale tra le persone in cerca di occupazione in età 15-64 anni e le forze di lavoro (occupati e persone in cerca di occupazione) della corrispondente classe di età. Fonte: Regione FVG - Risorsa: ASIA

I tassi di occupazione e di disoccupazione mostrano, per i Comuni dell’odierna UTI, una situazione migliore rispetto al dato regionale, con un tasso di occupazione pari al 72,27% (contro il 69,84% a livello regionale) e uno di disoccupazione che non arriva al 5% (contro il 7,57% a livello regionale).

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2.3.2.3 Attività produttive

Unità locali per tipologia - 2013 unità locali - unità locali - unità locali - unità locali - INDUSTRIA COMMERCIO COSTRUZIONI SERVIZI [2013] [2013] [2013] [2013]

Coseano 32 41 31 40

Fagagna 92 132 77 225

Flaibano 7 19 15 19

Majano 71 112 60 159

Moruzzo 9 31 22 61

Rive d'Arcano 21 35 45 55

Treppo Grande 5 27 30 29

J - Unione Collinare 237 397 280 588

J (Piano) - Unione 577 922 671 1.528 Collinare

Regione FVG 9.786 26.075 11.710 46.076 Fonte: Regione FVG - Risorsa: ASIA

Unità locali per tipologia - 2013

Fonte: Regione FVG - Risorsa: ASIA

Le attività produttive dell’odierna UTI, ricavate dall’analisi delle unità locali di impresa, sono in larga parte dedite ai servizi (39,15%), segue il commercio, con il 26,43%, l’edilizia con il 18,64% e l’industria, con il 15,78%. Il Comune con una maggiore caratterizzazione industriale appare Coseano (22%), seguito da Majano (18%); i servizi caratterizzano Fagagna (43%) e Moruzzo (50%); il settore dell’edilizia è molto significativo a Treppo Grande (33%) e Rive d’Arcano (29%), mentre il commercio è ben presente, in modo equilibrato e in linea con la media regionale, in tutti i Comuni.

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La distribuzione degli addetti per macro-settore vede una netta prevalenza dell’industria, con il 47,68% degli addetti, seguita dai servizi (24,66%), dal commercio (16,59%) e dalle costruzioni (11,07%). Il dato degli occupati nel settore industriale è dovuto, certamente, alla presenza di realtà importanti quali la Snaidero a Majano PRO-MEC a Coseano, Bosh e Eurocakes a Fagagna.

2.3.2.4 Addetti industria e servizi

Numero addetti per macro-settore - 2013 numero addetti - numero addetti - numero addetti - numero addetti - INDUSTRIA COMMERCIO COSTRUZIONI SERVIZI [2013] [2013] [2013] [2013]

Coseano 598 95 55 59

Fagagna 1.347 393 222 660

Flaibano 28 61 26 31

Majano 858 309 166 347

Moruzzo 42 42 59 124

Rive d'Arcano 60 81 110 262

Treppo Grande 9 43 45 39

J - Unione Collinare 2.943 1.024 683 1.522

J (Piano) - Unione 7.438 2.657 1.605 3.903 Collinare

Regione FVG 111.641 88.967 31.038 138.892 Fonte: Regione FVG - Risorsa: ASIA

Numero addetti per macro-settore - 2013

Fonte: Regione FVG - Risorsa: ASIA Numero addetti per macro-settore - serie storica 2004-2013

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Movimenti di assunzioni e di cessazioni e saldo per i domiciliati - 2009-2015 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

N° Cessazioni 2.577 2.761 3.039 3.372 3.037 3.004 3.025

N° Avviamenti 2.578 2.794 3.027 3.251 2.838 2.927 2.955

Saldo (N°) 1 33 -12 -121 -199 -77 -70 Fonte: Regione FVG - Risorsa: Servizio politiche del lavoro

Movimenti di assunzioni e di cessazioni e saldo per i domiciliati - 2009-2015

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Sul piano del mercato del lavoro si possono analizzare i dati delle assunzioni e cessazioni dal 2009 in poi. Sul piano generale si evidenzia un aumento dei movimenti dal 2009 fino al 2012, seguito da un brusco calo nel 2013 e una sostanziale invarianza negli anni successivi. Sotto il profilo del saldo tra assunzioni e cessazioni, a partire dal 2011 si registra la costanza di un dato di segno negativo, in picchiata fino al 2013 e poi in netta risalita.

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2.3.2.5 Agricoltura: Caratteristiche strutturali delle aziende agricole

Aziende Agricole, superficie agricola totale e utilizzata, aziende con allevamenti - 2010 N. aziende agricole N. Aziende agricole SAT Totale SAU Totale con allevamenti [2010] [2010] [2010] [2010]

Coseano 212 2.577,24 2.423,23 31

Fagagna 270 2.873,39 2.259,34 48

Flaibano 95 633,79 595,23 9

Majano 177 1.718,15 1.541,31 36

Moruzzo 130 863,47 775,78 20

Rive d'Arcano 159 1.573,12 1.403,18 14

Treppo Grande 47 379,72 336,37 8

J - Unione Collinare 1.090 10.618,88 9.334,44 166

J (Piano) - Unione Collinare 2.072 19.165,45 16.936,32 340

Regione FVG 22.410 276.397,19 218.459,09 3.343 Fonte: Regione FVG - Risorsa: Censimento dell'Agricoltura

Complessivamente l’odierna UTI conta 1.090 aziende agricole (dato 2010), che rappresentano quasi il 5% delle aziende regionali. Le aziende dedite all’allevamento di bestiame sono 166. I comuni maggiormente agricoli, stando al numero delle aziende insediate, sono Fagagna (270), Coseano (212) e Majano (177).

Utilizzazione della superficie agricola

Superficie agricola per le principali categorie di utilizzazione - 2010

Fonte: Regione FVG - Risorsa: Censimento dell'Agricoltura

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Superficie agricola per le principali categorie di utilizzazione - 2010 TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE ORTI SUP. NON SEMINAT BOSCHI COLTIVAZIO PRATI VITE per ARBORICOLTU FAMILIA UTILIZZAT IVI per per NE LEGNOSE PERMANEN ubicazion LA DA LEGNO RI per A E ALTRA ubicazion ubicazion AGRARIE per TI per e per ubicazione ubicazion SUP. per e e ubicazione ubicazione e ubicazione

[2010] [2010] [2010] [2010] [2010] [2010] [2010] [2010]

Coseano 1.842 3 12 46 9 11 32 99

Fagagna 2.185 23 5 70 12 7 152 106

Flaibano 1.157 5 0 28 15 1 11 24

Majano 1.291 10 21 98 24 3 193 56

Moruzzo 879 29 3 72 3 1 111 58

Rive 1.366 12 3 131 17 5 123 51 d'Arcano

Treppo 468 9 1 43 5 1 33 20 Grande

J - Unione 9.188 91 45 488 86 29 656 414 Collinare

J (Piano) - Unione 15.801 123 170 1.004 138 52 1.679 739 Collinare

Regione 162.292 19.604 4.487 36.344 6.165 485 30.517 18.109 FVG Fonte: Regione FVG - Risorsa: Censimento dell'Agricoltura

L’utilizzo delle superfici agricole vede una schiacciante prevalenza dei seminativi (83,56%), una presenza di prati permanenti (5,97%) e percentuali residuali e non significative per le altre utilizzazioni. Le coltivazioni più diffuse variano di anno in anno, anche se possiamo indicare il mais, la soia, e i cereali autunno-vernini. La predominanza di colture cerealicole e di soia, destinate in prevalenza all’uso zootecnico ed esposte alle fluttuazioni di prezzo dei mercati internazionali, costituisce un elemento di fragilità dell’economia agricola, per altro compensata dalla presenza di alcune produzioni di qualità (ovviamente il prosciutto di San Daniele e, in parte, nel settore del formaggio) se non vi è una valorizzazione locale delle produzioni (differenziazione, zootecnia di qualità).

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Allevamenti

Capi presenti in azienda per le principali specie allevate - 2010 Totale Bovini e Bufalini Totale Avicoli per Totale Suini per Totale Ovi-Caprini per per ubicazione ubicazione ubicazione ubicazione [2010] [2010] [2010] [2010]

Coseano 821 125.200 7.872 0

Fagagna 957 173.699 532 11

Flaibano 216 20.000 0 0

Majano 1.175 142 0 0

Moruzzo 374 32.183 42 0

Rive d'Arcano 316 26.900 1.074 0

Treppo Grande 119 0 4.807 0

J - Unione 3.978 378.124 14.327 11 Collinare

J (Piano) - Unione 8.292 753.115 33.621 186 Collinare

Regione FVG 90.642 6.273.322 214.354 14.169 Fonte: Regione FVG - Risorsa: Censimento dell'Agricoltura

Come detto in precedenza le aziende dedite all’allevamento sono 166, pari a poco più del 15% delle aziende agricole presenti. Gli allevamenti sono principalmente di bovini-bufalini, suini e avicoli. Per quanto riguarda i bovini-bufalini la presenza maggiore si registra a Majano, seguito da Fagagna e Coseano. Comune caratterizzato dalla presenza di allevamenti avicoli è Fagagna, mentre una elevata presenza di suini si registra a Coseano e Treppo Grande. Le percentuali di avicoli e suini presenti nel territorio dell’UTI collinare sono significative rispetto al totale regionale, rappresentando rispettivamente il 6% e il 7% del totale.

2.3.3 Turismo Nonostante la spiccata vocazione turistica e le elevate potenzialità in tal senso dei Comuni aderenti all’UTI, emergono alcuni limiti di carattere strutturale, legati, principalmente, all’esiguo numero di posti letto disponibili. Infatti, i due Comuni dell’Area collinare dotati del maggior numero di posti letto ( e ) non aderiscono all’UTI. Giova ricordare però che tali dati sono rapportati al 2014 e, quindi, non tengono conto del recente avvio dell’attività del Resort nel Comune di Fagagna, che è destinata ad incidere significativamente sugli stessi.

Esercizi ricettivi e numero di posti letto per categoria Esercizi extra- Esercizi extra- Esercizi alberghieri - Esercizi alberghieri - alberghieri - numero al alberghieri - numero numero al 31/12 numero letti al 31/12 31/12 letti al 31/12

[2014] [2014] [2014] [2014]

Coseano 0 0 5 43

Fagagna 2 101 8 62

Flaibano 1 16 1 3

Majano 2 49 7 44

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Esercizi extra- Esercizi extra- Esercizi alberghieri - Esercizi alberghieri - alberghieri - numero al alberghieri - numero numero al 31/12 numero letti al 31/12 31/12 letti al 31/12

[2014] [2014] [2014] [2014]

Moruzzo 0 0 4 34

Rive d'Arcano 0 0 3 18

Treppo Grande 0 0 2 25

J - Unione 5 166 30 229 Collinare

J (Piano) - Unione 12 497 66 523 Collinare

Regione FVG 757 41.665 5.221 106.440 Fonte: Regione FVG - Risorsa: Webtur

Numero posti letto per Comune

Fonte: Regione FVG - Risorsa: Webtur

Presenze e tasso di turisticità - 2014

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Presenze turistiche Tasso di turisticità

[2014] [2014]

Coseano 1.069 48,26

Fagagna 10.680 168,14

Flaibano 885 75,64

Majano 2.844 47,65

Moruzzo 2.283 93,22

Rive d'Arcano 469 19,02

Treppo Grande 1.961 115,01

J - Unione Collinare 20.191 90,44

J (Piano) - Unione Collinare 49.288 96,75

Regione FVG 7.605.514 621,73

• Presenze turistiche [n.] Notti trascorse nella destinazione dal turista

• Tasso di turisticità [n/ab] Misura del livello di "affollamento" turistico. Numero di presenze turistiche ogni 100 residenti Fonte: Regione FVG - Risorsa: Webtur

I Comuni con almeno una struttura alberghiera sono solo 3. Complessivamente le strutture alberghiere sono 5 e contano un totale di 166 posti letto, con una media di circa 33 posti letto. Unicamente una struttura supera la soglia minima vitale dei 100 posti letto. Si tratta peraltro di una struttura dedita prevalentemente all’accoglienza di utenza business e di passaggio. Come già detto, quindi, per la ricettività alberghiera assumono rilevanza Comuni non aderenti all’UTI, come quello di Forgaria nel Friuli e San Daniele del Friuli. Per quanto riguarda gli esercizi extralberghieri, rappresentati in larga parte dagli agriturismi, seguiti dai Bed and Breakfast, si evidenzia che ciascun Comune ha almeno una struttura, il cui numero, complessivamente raggiunge le 30 unità. I posti letto extralberghieri sono complessivamente 229, con una media di circa 8 posti letto. Nel 2014 il territorio dell’odierna UTI poteva quindi contare unicamente su 395 posti letto, di cui 163 presenti nel solo Comune di Fagagna. Anche considerando la successiva apertura di un’altra struttura a Fagagna, tali numeri sono indubbiamente insufficienti se confrontati con le aspettative e aspirazioni di sviluppo turistico. Il tasso di turisticità completa la descrizione della situazione offrendo, al di là delle presenze turistiche, che rispecchiano sostanzialmente i posti letto, il rapporto tra le presenze turistiche e i residenti, ovvero l’ “affollamento turistico”. Rispetto a questo, un dato significativo, oltre a quello di Fagagna, è offerto dal Comune di Treppo Grande e dal Comune di Moruzzo

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2.3.4 Ambiente e territorio

2.3.4.1 Uso del suolo

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Rispetto all’uso del suolo le aree coltivate rappresentano l’utilizzo principale, con prevalenza di seminativi, intensivi e continui. Il paesaggio agricolo tradizionale è caratterizzato dai campi chiusi e dalla polverizzazione fondiaria intercalata ai borghi rurali, bassa produttività agricola, grande biodiversità ed alto valore paesaggistico. E’ poi ben visibile il risultato dei riordini fondiari, esperimento di razionalizzazione compiuto negli anni ’60, con aree caratterizzate da appezzamenti più ampi, dalla forma regolare e, in genere, dall’uso monocolturale, ma con notevole impoverimento del paesaggio e della biodiversità.

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2.3.4.2 Aree a tutela ambientale

Il paesaggio naturale è caratterizzato dalla presenza di diversi e significativi siti di pregio ambientale. Oltre a questi, elemento caratterizzante, sia sotto il profilo culturale, sia per l’ecosistema che ha creato attorno alle sue sponde, è il Fiume Tagliamento, il cui medio corso percorre da nord a sud il territorio della Collinare, toccando i Comuni di , , Forgaria nel Friuli, San Daniele del Friuli, , Flaibano.

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Altri corsi d’acqua significativi che caratterizzano il paesaggio e che sono stati oggetto di iniziative di tutela e valorizzazione sono il fiume Corno e il torrente Cormor. Per quanto concerne i Comuni oggi aderenti, cinque di essi vedono la presenza di biotopi o siti Natura 2000. I biotopi naturali sono aree di limitata estensione territoriale, individuati in aree esterne ai parchi e alle riserve, caratterizzate da emergenze naturalistiche di grande interesse, che corrono il rischio di distruzione e scomparsa. La Rete Natura 2000 definita dalle Direttive “Habitat” ed “Uccelli” tutela la biodiversità attraverso siti caratterizzati dalla presenza di habitat e specie di flora e fauna di interesse comunitario da mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente. Informazioni generali e sui siti del FVG. Nel territorio dei 7 Comuni aderenti all’UTI sono presenti 6 biotopi sui 33 complessivamente istituiti in Regione. I Siti Natura 2000 sono 3, sui 65 complessivamente istituiti in Regione. Nello specifico nel territorio comunale di Fagagna sono presenti due biotopi: i “Prati umidi dei Quadris” e i “Prati della Congrua”. I “Quadri” di Fagagna sono anche inseriti nella rete regionale dei Siti Natura 2000 come ZSC. A Majano si trova il biotopo della “Torbiera di Casasola” (considerato anche ZSC), a Moruzzo si trovano la “Torbiera di Borgo Pegoraro” e la “Torbiera di Lazzacco” (parzialmente in Comune di ), a Rive d’Arcano si trovano i “Prati di Col S. Floreano”. A Flaibano è presente il sito ZSC “Magredi di COOZ”.

BIOTOPI SIC Totale complessivo

FAGAGNA 62,80 61,92 124,72 Prati di Col San Floreano 0,01 0,01 Prati umidi dei Quadris 20,93 20,93 Prati della Congrua 41,86 41,86 Quadri di Fagagna 61,92 61,92 FLAIBANO 9,84 9,84 Magredi di Cooz 9,84 9,84 MAJANO 48,44 179,44 227,88 Torbiera di Casasola 48,44 48,44 Torbiere di Casasola e Andreuzza 67,26 67,26 Valle del medio Tagliamento 112,17 112,17 MORUZZO 39,20 39,20 Torbiera di Borgo Pegoraro 28,37 28,37 Torbiera di Lazzacco 10,83 10,83 RIVE DI ARCANO 33,31 33,31 Prati di Col San Floreano 33,31 33,31 Totale complessivo 183,75 251,20 434,95

• Superficie territoriale [ha] Superficie territoriale espressa in ha

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2.3.4.3 Aree a rischio idrogeologico

Aree a pericolosità geologica

Sotto il profilo della pericolosità geologica nessuno dei 7 Comuni oggi aderenti all’UTI presenta frane pericolose.

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Aree a pericolosità idraulica

Con riferimento invece alla pericolosità idraulica vi sono dei territori considerati pericolosi. In particolare i Comuni di Majano (con porzioni significative anche in classi media e elevata di rischio) e Flaibano (con alcune aree a rischio moderato). Sotto il profilo della pericolosità idraulica la classe di rischio più alta è riscontrata a Osoppo, Comune oggi non aderente all’UTI.

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2.3.4.4 Rete stradale

Per quanto concerne la viabilità stradale, solo 4 Comuni (di cui 2 attualmente aderenti) sono attraversati dall’autostrada A23 Udine-. Si tratta di Osoppo, , Majano e Treppo Grande. Per chi accede alla zona via autostrada i caselli di uscita sono Udine sud (accesso attraverso i Comuni di , Pagnacco) o Gemona-Osoppo (accesso attraverso i Comuni di Buja e Osoppo). Da nord a sud il territorio è poi attraversato dalla strada regionale 463 “del Tagliamento”, che lambisce il Fiume da Osoppo fino a Dignano, dove si interseca con l’altra più importante strada regionale (n. 464) che collega i Comuni più meridionali della Collinare con Udine. I Centri abitati 27

sono poi collegati tra loro da una buona rete di strade ex provinciali, ora affidate (dalla Legge regionale di riforma delle autonomie locali) in parte ai Comuni e in parte alla FVG Strade. La rete di strade ex provinciali ha una lunghezza di 86,2 Km. La rete viaria è infine completata con oltre 300 km di strade comunali.

2.3.4.5 Rifiuti solidi urbani

Rifiuti solidi urbani prodotti pro capite, totali e percentuale di raccolta differenziata – 2014 Rifiuti Urbani Totale Rifiuti Urbani (RU Percentuale di rifiuti urbani raccolti in maniera pro capite = RI + RD) differenziata (rispetto a RU) - RD% [2014] [2014] [2014]

Coseano 360,30 798.057 81,80

Fagagna 418,52 2.658.414 79,20

Flaibano 364,26 426.189 81,42

Majano 353,26 2.108.275 77,70

Moruzzo 337,10 825.549 82,93

Rive d'Arcano 313,37 772.770 77,70

Treppo Grande 253,53 432.273 77,33

J - Unione 359,31 8.021.527 79,32 Collinare

J (Piano) - Unione 375,09 19.108.681 79,71 Collinare

Regione FVG 464,65 570.176.807 62,95

• Rifiuti Urbani pro capite [Kg/ab] Indica la produzione procapite annua di rifiuti urbani (riciclabile e non riciclabile) nel territorio di riferimento

• Totale Rifiuti Urbani (RU = RI + RD) [Kg] Indica la quantità complessiva (espressa in chilogrammi) di rifiuti prodotti in un anno

• Percentuale di rifiuti urbani raccolti in maniera differenziata (rispetto a RU) - RD% [%] Indica la percentuale annua di raccolta differenziata nel territorio di riferimento Fonte: Regione FVG - Risorsa: DM SIRR

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Percentuale di rifiuti raccolti in maniera differenziata - 2005-2014

Sotto il profilo della gestione dei rifiuti solidi urbani i Comuni aderenti all’UTI gestiscono il servizio di raccolta e smaltimento attraverso la società A&T 2000, con affidamento tramite il Consorzio Comunità Collinare del Friuli “in house”. I dati evidenziano una produzione di rifiuti pro capite inferiore alla media regionale. Il Comune più virtuoso in questo senso è quello di Treppo Grande, con una produzione di soli 253,53 kg pro capite annui, quasi la metà rispetto alla media regionale. Con riguardo alla raccolta differenziata dei rifiuti la serie storica dei dati disponibili, dal 2005 al 2014, mostra un picco di crescita nell’anno 2009, in corrispondenza con l’introduzione di un nuovo sistema di raccolta basato, in parte, sul porta a porta. Il dato raggiunto, che si colloca attorno all’80%, è stato sostanzialmente mantenuto nel tempo ed è di circa 20 punti percentuali superiore alla media regionale indicando quindi una situazione qualitativamente importante. Il passaggio al “porta a porta spinto” è avvenuto tra il 2013 e il 2014. Se dai dati disponibili non emergono particolari risultati in relazione alla quantità di raccolta differenziata, i dati economici del gestore del servizio mostrano un aumento della qualità del rifiuto differenziato conferito.

2.4. Analisi dei servizi erogati dalle Amministrazioni comunali Di seguito si illustrano i principali dati inerenti i servizi erogati dalle Amministrazioni Comunali aderenti all’Unione. Il riferimento è, in particolare, a quelli interessati dalle disposizioni di cui agli artt. 26 e 27 della L.R. 12.12.2014 n. 26 e successive modifiche e integrazioni.

2.4.1 GESTIONE DEL PERSONALE E COORDINAMENTO DELL'ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL'AMMINISTRAZIONE E DELL'ATTIVITÀ DI CONTROLLO

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DELIBERAZIONE G.R. N. 1093 DD. 17.06.2016 “LR 26/2014. Declaratoria delle funzioni per le quali è previsto l'esercizio in forma associata dagli art 26 e art 27. Approvazione preliminare.”

funzioni comunali ex art. 26 dettaglio attività a) gestione del personale e 1. gestione economica e previdenziale coordinamento dell'organizzazione ______generale dell'amministrazione e 2. trattamento giuridico del personale di ruolo e assimilato e relativa dell'attività di controllo regolamentazione ______3. rapporti di lavoro flessibile 1. GESTIONE DEL PERSONALE ______4. procedimenti disciplinari e adempimenti connessi ______5. reclutamento del personale ______6. pianificazione fabbisogno personale ______7. formazione ______8. relazioni sindacali ______9. medico competente ______10. sicurezza sul lavoro ______11. psicologo del lavoro ______12. comitato unico di garanzia previsto con legge 180/2010

2. organizzazione generale 1. organizzazione generale dell'amministrazione dell'amministrazione e dell'attività di ______controllo 2. controlli di qualità

DIPENDENTI ADDETTI AL SERVIZIO PERSONALE PRIMA DELLO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ TRAMITE L’UNIONE

CONSORZIO COMUNITÀ COLLINARE DEL FRIULI 100% 1 dipendente CATEGORIA D (Titolare Posizione Organizzativa) 100% 3 dipendenti CATEGORIA C (tempo pieno)

COMUNE DI FAGAGNA 100% 1 dipendente CATEGORIA C (si occupa per circa il 5% del tempo lavoro di attività che non rientrano nel servizio quali contabilità IVA e assicurazioni)

TOTALE 1 Dipendenti categoria D 4 Dipendenti categoria C (tempo lavoro 3,95)

I dipendenti inseriti nella dotazione organica del Consorzio Comunità Collinare del Friuli si occupavano della gestione del servizio personale per il Consorzio, per 14 Comuni aderenti al Consorzio (con esclusione del Comune di Fagagna) e per il Comune di (ente che non fa parte del Consorzio). Il servizio garantito si riferiva, sostanzialmente, alla gestione economica e previdenziale del personale dipendente (compresi assimilati, LSU…), nonché amministratori Comuni, al reclutamento (procedure di mobilità), in parte alla formazione. Per il Consorzio gestiva anche le relazioni sindacali, il reclutamento anche dei soggetti con rapporto “flessibile”.

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L’Unione ha stipulato una convenzione con i comuni facenti parte del Consorzio Comunità Collinare del Friuli non aderenti all’UTI che già usufruivano del servizio in forma associata per garantire agli stessi un servizio simile al passato. Per i Comuni aderenti invece si stanno progressivamente gestendo le attività indicate nella declaratoria. In particolare sono già state avviate quelle inerenti l’attivazione dei Lavori Socialmente Utili (LSU), Lavori di Pubblica Utilità, Cantieri di Lavoro – per tutte si è già partecipato ai bandi regionali come Unione – e i procedimenti disciplinari Tra le attività non gestite, il controllo di gestione, i procedimenti disciplinari molte di quelle relative al D.Lgs. 81/2008, parte di quelle riferite a rapporti di lavoro flessibili. Inoltre le attività inerenti il controllo delle timbrature sono gestite da personale dei Comuni.

Il personale attualmente dedicato risulta solo quello “proveniente” dal Consorzio Comunità Collinare del Friuli (quindi 4 unità). Nella deliberazione assunta dall’Assemblea dell’Unione con cui si sono impartite le direttive per l’avvio del Servizio è prevista l’assunzione di un’ulteriore unità di personale, necessaria per poter garantire lo svolgimento efficiente del servizio Il Servizio è stato organizzato secondo un sistema basato su un “UFFICIO UNICO”

2.4.2 SISTEMA LOCALE DEI SERVIZI SOCIALI

DELIBERAZIONE G.R. N. 1093 DD. 17.06.2016 “LR 26/2014. Declaratoria delle funzioni per le quali è previsto l'esercizio in forma associata dagli art 26 e art 27. Approvazione preliminare.”

funzioni comunali ex art. 26 dettaglio attività b) sistema locale dei servizi sociali di cui Macrolivelli all'articolo 10 della legge regionale 31 marzo 2006, n. 6 1) welfare d’accesso servizio sociale professionale 2) welfare d’accesso segretariato sociale 3) welfare d’accesso pronto intervento sociale 4) A. servizio di assistenza domiciliare e servizi di prossimità. B. servizi e interventi per l’inclusione e l’inserimento sociale 5) servizi territoriali a carattere comunitario e servizi per la prima infanzia 6) servizi a carattere comunitario a ciclo residenziale 7) misure di sostegno al reddito e assistenza economica

Il Servizio è attualmente gestito:  mediante delega all’A.S.S. 3 per Servizio Sociale di Base (sostanzialmente i macrolivelli da 1 a 5, e, in parte il 6)  in proprio dai singoli Comuni (sostanzialmente il macrolivello 7 e, in parte, il 6)

Per l’anno 2017 la gestione, seppur riferita all’Unione, prosegue con la modalità sopra delineata, così come previsto dalla L.R. 20/2016

2.4.3 POLIZIA LOCALE AMMINISTRATIVA

DELIBERAZIONE G.R. N. 1093 DD. 17.06.2016 “LR 26/2014. Declaratoria delle funzioni per le quali è previsto l'esercizio in forma associata dagli art 26 e art 27. Approvazione preliminare.”

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funzioni comunali ex art. 26 dettaglio attività c) polizia locale e amministrativa a) vigilanza sull'osservanza delle leggi, dei regolamenti, delle ordinanze e 1. polizia amministrativa degli altri provvedimenti amministrativi emanati dalle competenti autorità la 2. polizia giudiziaria cui adozione o esecuzione sia di competenza degli enti locali da cui 3. polizia stradale dipendono 4. sicurezza urbana b) vigilanza sull'integrità e la conservazione del patrimonio pubblico dell'ente locale c) servizi d'ordine, di vigilanza e di scorta d) collaborazione alle operazioni di protezione civile e) informazione, accertamento e rilevazione dei dati connessi alle funzioni istituzionali degli enti locali f) collaborazione, d'intesa con le autorità competenti, alle operazioni di soccorso in caso di pubbliche calamità o disastri, nonché di privato infortunio g) controllo in materia di tutela dell'ambiente e in materia urbanistico-edilizia h) funzioni di polizia amministrativa i)funzioni di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza ai sensi della normativa statale l) funzioni di polizia stradale ai sensi della normativa statale m) supporto all'attività di controllo relativa ai tributi locali secondo quanto previsto dai rispettivi regolamenti n) servizio di rappresentanza e di scorta del gonfalone o) funzioni amministrative propedeutiche e compatibili con le mansioni e funzioni attribuite alla polizia locale p) gestione dell'autoparco q) gestione e rilascio dei permessi di transito compresa l'istituzione dei parcheggi personalizzati per i disabili r) gestione del sistema sanzionatorio e del contenzioso

La funzione è gestita in forma associata mediante convenzione nelle seguenti realtà 1) Coseano, Flaibano (con Comune di situato in altra Unione), 2) Fagagna, Moruzzo (con i comuni di Colloredo di Monte Albano e non aderenti all’Unione), 3) Treppo Grande (con il comune di Buja non aderente all’Unione) 4) Rive d’Arcano (con i comuni di Dignano, Ragogna e San Daniele del Friuli non aderenti all’Unione), Il Comune di Majano gestisce la funzione in proprio. L’avvio della funzione in Unione è previsto con il 2018 tenendo conto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità sanciti dallo Statuto dell’Unione.

2.4.4 ATTIVITÀ PRODUTTIVE, IVI COMPRESO LO SPORTELLO UNICO

DELIBERAZIONE G.R. N. 1093 DD. 17.06.2016 “LR 26/2014. Declaratoria delle funzioni per le quali è previsto l'esercizio in forma associata dagli art 26 e art 27. Approvazione preliminare.”

funzioni comunali ex art. 26 dettaglio attività d) attività produttive, ivi compreso lo Provvedimenti autorizzativi nelle seguenti materie: Sportello unico a) agricoltura b) commercio in sede fissa c) commercio sulle aree pubbliche e) commercio stampa quotidiana e periodica f) somministrazione di alimenti e bevande g) artigianato e servizi h) pubblico spettacolo e giochi i) imprenditori agricoli e attività agrituristiche l) strutture ricettive turistiche m) stabilimenti balneari n) taxi o) noleggio con conducente 32

p) noleggio senza conducente q) autorimessa r) interventi e attività per il potenziamento e la valorizzazione delle strutture e servizi dedicati al trasferimento tecnologico, domanda di innovazione, ricerca e sviluppo a favore delle imprese (start-up, ecc.) s) marketing territoriale t) impianti di carburante u) autorizzazione unica ambientale v) ogni altra autorizzazione o licenza riconducibili a normativa nazionale

Il Servizio è attualmente gestito in forma associata mediante convenzione tra tutti i Comuni facenti parte dell’Ambito Territoriale previsto dall’allegato C-bis) della L.R. 26/2014 e successive modificazioni e integrazioni

2.4.5 CATASTO, A ECCEZIONE DELLE FUNZIONI MANTENUTE IN CAPO ALLO STATO DALLA NORMATIVA VIGENTE

DELIBERAZIONE G.R. N. 1093 DD. 17.06.2016 “LR 26/2014. Declaratoria delle funzioni per le quali è previsto l'esercizio in forma associata dagli art 26 e art 27. Approvazione preliminare.”

funzioni comunali ex art. 26 dettaglio attività f) catasto, a eccezione delle funzioni a) rapporti e convenzioni con agenzie del territorio anche per apertura mantenute in capo allo Stato dalla sportelli servizi visure e certificazioni catastali normativa vigente b) funzioni catastali come previsto dal D.Lgs 112/98 c) operazioni di verifica, controllo, istruttoria tecnica, aggiornamenti e rilievo in natura (frazionamento, inserimento in mappa di nuovi edifici ed ampliamento di quelli esistenti, voltura commassamenti, ecc.) relativi a terreni di proprietà comunale e accatastamento al catasto urbano di nuovi fabbricati, variazioni e/o demolizioni di quelli esistenti d) attività consulntiva resa nei confronti dello Stato in materia di aggiornamento catastale

La funzione è stata attivata nel 2016 a livello di Unione. È funzione al momento priva di uffici dedicati

2.4.6 PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DI LIVELLO SOVRACOMUNALE

DELIBERAZIONE G.R. N. 1093 DD. 17.06.2016 “LR 26/2014. Declaratoria delle funzioni per le quali è previsto l'esercizio in forma associata dagli art 26 e art 27. Approvazione preliminare.”

funzioni comunali ex art. 26 dettaglio attività h) pianificazione di protezione civile a) programmazione, coordinamento e monitoraggio delle attività relative agli interventi di protezione civile sul territorio per la previsione, la prevenzione, il soccorso e il superamento delle emergenze nonché per le attività in forma di collaborazione con le altre amministrazioni competenti in materia b) adozione piano emergenza dell’unione risultante dalle indicazioni contenute in tutti i singoli piani comunali e coordinamento delle connesse attività di prevenzione e intervento

La funzione è stata attivata nel 2016 a livello di Unione. È funzione al momento priva di uffici dedicati

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2.4.7 PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DI LIVELLO SOVRACOMUNALE

DELIBERAZIONE G.R. N. 1093 DD. 17.06.2016 “LR 26/2014. Declaratoria delle funzioni per le quali è previsto l'esercizio in forma associata dagli art 26 e art 27. Approvazione preliminare.”

funzioni comunali ex art. 26 dettaglio attività g) programmazione e pianificazione a) elaborazione di indirizzi e strategie coerenti con una pianificazione di territoriale di livello sovracomunale area vasta, finalizzato a coordinare e omogeneizzare la pianificazione urbanistica comunale e gli interventi previsti b) approvazione piani urbanistici previsti dalla normativa regionale a livello sovracomunale e di area vasta (LR 5/2007) c) approvazione piani di settore di area vasta (energetico, acustico, forestale ecc.)

La funzione non è stata ancora attivata né a livello di Unione, né a livello di singoli Comuni. L’avvio della funzione in Unione è previsto con il 2018 tenendo conto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità sanciti dallo Statuto dell’Unione.

2.4.8 STATISTICA

DELIBERAZIONE G.R. N. 1093 DD. 17.06.2016 “LR 26/2014. Declaratoria delle funzioni per le quali è previsto l'esercizio in forma associata dagli art 26 e art 27. Approvazione preliminare.”

funzioni comunali ex art. 26 dettaglio attività i) statistica Trattasi delle funzioni statistiche richieste a livello nazionale e regionale (escluse quelle di stretta competenza del Sindaco quale ufficiale di Governo): a) rilevazioni comprese nel servizio statistico nazionale b) attività finalizzate al soddisfacimento delle esigenze conoscitive delle amministrazioni comunali c) progettazione, realizzazione e gestione di un sistema informativo- statistico delle amministrazioni dell’unione che sia di supporto ai controlli interni di gestione e finalizzato alla conoscenza del territorio e dello stato e delle dinamiche ambientali, demografiche, socio economiche, interconnessione con il sistema statistico nazionale d) coordinamento della produzione statistica dei servizi demografici e di stato civile

La funzione non è stata ancora attivata a livello di Unione ed è gestita in proprio singolarmente (sostanzialmente limitandosi alla lettera a). L’avvio della funzione in Unione è previsto con il 2018 tenendo conto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità sanciti dallo Statuto dell’Unione.

2.4.9 ELABORAZIONE E PRESENTAZIONE DI PROGETTI A FINANZIAMENTO EUROPEO

DELIBERAZIONE G.R. N. 1093 DD. 17.06.2016 “LR 26/2014. Declaratoria delle funzioni per le quali è previsto l'esercizio in forma associata dagli art 26 e art 27. Approvazione preliminare.”

funzioni comunali ex art. 26 dettaglio attività I) elaborazione e presentazione di a) gestione della programmazione degli interventi attuabili mediante progetti a finanziamento europeo accesso a bandi comunitari b) studio, coordinamento, redazione, elaborazione, presentazione e rendicontazione progetti a finanziamento europeo 34

La funzione è stata attivata nel 2016 a livello di Unione. È funzione al momento priva di uffici dedicati

2.4.10 GESTIONE SERVIZI TRIBUTARI

DELIBERAZIONE G.R. N. 1093 DD. 17.06.2016 “Lr 26/2014. declaratoria delle funzioni per le quali è previsto l'esercizio in forma associata dagli art 26 e art 27. approvazione preliminare.”

funzioni comunali ex art. 26 dettaglio attività m) gestione dei servizi tributari a) accertamento e riscossione tributi, 1. gestione entrate tributarie b) consulenza agli organi comunali in materia di imposizione fiscale locale, c) gestione dei servizi tributari per l’accertamento e la riscossione dei tributi locali anche in relazione alle attività di contrasto della evasione ed elusione fiscale di competenza dei comuni, d) gestione contenzioso, e) attività di studio e ricerca, f) elaborazioni regolamenti, g) banche dati, h) front office 2. servizi fiscali a) recupero evasione fiscale, b) contenzioso tributario

DIPENDENTI ADDETTI AL SERVIZIO TRIBUTI PRIMA DELLO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ TRAMITE L’UNIONE

CONSORZIO COMUNITÀ COLLINARE DEL FRIULI 1 dipendente CATEGORIA D (Titolare Posizione Organizzativa) 1 dipendenti CATEGORIA C 2 dipendente CATEGORIA B (di cui uno part-time)

FAGAGNA 2 dipendenti CATEGORIA C (entrambi part-time)

RIVE D’ARCANO 1 dipendente CATEGORIA C

MAJANO 1 dipendente CATEGORIA C

MORUZZO 1 dipendente CATEGORIA C

SAN DANIELE DEL FRIULI 2 dipendenti CATEGORIA C (uno full-time e uno utilizzato part-time al 50%)

È inoltre attivo un appalto di servizi di supporto con una Cooperativa Sociale che mette a disposizione n. 4 addetti per n. 38 ore settimanali pro-capite

I dipendenti inseriti nella dotazione organica del Consorzio Comunità Collinare del Friuli si occupavano della gestione del servizio tributi per 14 Comuni aderenti al Consorzio (con esclusione del Comune di Rive d’Arcano). Oltre a tali dipendenti erano utilizzati (assegnati parzialmente) dipendenti del Comune di San Daniele del Friuli e Forgaria del Friuli (per tale Comune solo per l’attività di sportello). Erano assegnati altresì un dipendente del Comune di Majano, uno del

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Comune di Moruzzo e due del Comune di Fagagna. Tutti i dipendenti assegnati dai Comuni sostanzialmente si occupavano dei tributi dei Comuni dai quali provenivano L’Unione ha stipulato una convenzione con i comuni facenti parte del Consorzio Comunità Collinare del Friuli non aderenti all’UTI che già usufruivano del servizio in forma associata per garantire agli stessi un servizio simile al passato. Sostanzialmente quasi tutte le attività indicate nella “declaratoria regionale” sono oggi svolte dai dipendenti che si occupano del Servizio. L’attività è stata attivata in Unione con il 2017. Attualmente i dipendenti dei Comuni aderenti sono stati assegnati in posizione di “comando” all’UTI., mentre quelli del Consorzio Comunità Collinare del Friuli sono stati trasferiti da tale ente all’Unione, della quale quindi sono dipendenti a tutti gli effetti. Una unità di personale è venuta meno (trasferimento per mobilità in altro Ente). Il Servizio è stato organizzato secondo un sistema basato su un “UFFICIO UNICO” con “sportelli per il pubblico” nei vari Comuni.

2.4.11 PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEI FABBISOGNI DI BENI E SERVIZI IN RELAZIONE ALL'ATTIVITÀ DELLA CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA REGIONALE

DELIBERAZIONE G.R. N. 1093 DD. 17.06.2016 “Lr 26/2014. declaratoria delle funzioni per le quali è previsto l'esercizio in forma associata dagli art 26 e art 27. approvazione preliminare.”

funzioni comunali ex art. 27 dettaglio attività a) programmazione e gestione dei fabbisogni di beni e servizi in relazione all'attività della Centrale unica di committenza regionale

La funzione è stata attivata nel 2016 a livello di Unione. È funzione al momento priva di uffici dedicati. Si evidenzia inoltre che, per quanto attiene alle funzioni di Centrale Unica di Committenza, la cui gestione associata è obbligatoria, le stesse sono svolte mediante convenzione nelle seguenti realtà 1) Coseano, (con il comune di Dignano non aderente all’Unione) 2) Flaibano (con Comuni di e Sedegliano situati in altra Unione), 3) Fagagna, Moruzzo (con i comuni di Colloredo di Monte Albano e San Vito di Fagagna non aderenti all’Unione), 4) Treppo Grande (con il comune di Buja non aderente all’Unione) 5) Rive d’Arcano (con i comuni di, Ragogna e San Daniele del Friuli non aderenti all’Unione), 6) Majano (con i comuni di Osoppo e Ragogna non aderenti all’Unione),

2.4.12 servizi finanziari e contabili, controllo di gestione

DELIBERAZIONE G.R. N. 1093 DD. 17.06.2016 “Lr 26/2014. declaratoria delle funzioni per le quali è previsto l'esercizio in forma associata dagli art 26 e art 27. approvazione preliminare.”

funzioni comunali ex art. 27 dettaglio attività b) servizi finanziari e contabili, a) verifica della veridicità previsioni di entrata e compatibilità previsioni di controllo di gestione spesa, verifica periodica dello stato di accertamento delle entrate e di 1. gestione economica e finanziaria / impegno delle spese; ragioneria b) parerie regolarità tecnica e di regolarità contabile sulle deliberazioni c) attestazione regolarità contabile e copertura finanziaria dei provvedimenti d) segnalazione fatti che possano determinare pregiudizio agli equilibri di 36

bilancio; e) annotazione delle entrate degli enti nelle scritture contabili; f) rendicontazione dei contributi straordinari, per la parte di competenza; g) gestione dei bilanci, con il compito di espletamento delle attività previste in capo al responsabile del servizio finanziario, ai sensi della Parte II, Titolo III, Capo I (entrate) e Capo II (spese) del decreto legislativo 267/2000; h) intervento nelle operazioni di verifica straordinaria di cassa; i) certificazioni di bilancio inerenti la gestione contabile; j) svolgimento delle attività inerenti la predisposizione del rendiconto di gestione (comprendente il conto del bilancio, il conto economico ed il conto del patrimonio) e cura degli adempimenti ad esso connessi; k) contabilità fiscale, dichiarazioni annuali, registi IVA;l) cura dei rapporti, comprese la trasmissioni e le ricezioni degli atti con i revisori dei conti, con gli altri agenti contabili interni e con i soggetti responsabili della tesoreria; l) cura rapporti con funzione controllo di gestione e con altri servizi enti convenzionati; m) supporto tecnico agli organi politici per quanto di competenza; n) predisposizione dei bilanci e delle relative variazioni; o) predisposizione di eventuali modifiche ai regolamenti di contabilità e proposta e predisposizione, se di competenza, di eventuali modifiche al regolamento di organizzazione dei comuni associati, al fine di rendere tali regolamenti funzionali alla gestione associata; q) ogni altra ulteriore funzione ed adempimento attribuiti al servizio finanziario dalle leggi, dallo statuto e dai regolamenti 2. pianificazione e controllo PRO, PEG, controllo regolarità 3. controllo di gestione Il controllo in questo contesto è limitato agli elementi contabili

DIPENDENTI ADDETTI AL SERVIZIO ECONOMICO- FINANZIARIO PRIMA DELLO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ TRAMITE L’UNIONE

COSEANO 50% 1 dipendente CATEGORIA D 100% 1 dipendente CATEGORIA C (si occupava marginalmente di assistenza e saltuariamente di segreteria e, per un 10% circa del proprio tempo lavoro, di personale come controllo presenze, conteggi per liquidazioni ecc…)

FAGAGNA 100% 1 dipendente CATEGORIA D 100% 1 dipendente CATEGORIA C (si occupava per almeno il 35% del tempo lavoro di attività che non rientrano nel servizio quali – soprattutto - locazioni immobili e terreni e gestione inserimenti immobili su portale dipartimento del Tesoro ) 100% 1 dipendente CATEGORIA B (si occupava per il 5% di concessione di impianti sportivi e palestra in orari extrascolastica) 5% 1 dipendente CATEGORIA C (contabilità IVA e assicurazioni)

MAJANO 100% 1 dipendente CATEGORIA D 100% 2 dipendenti CATEGORIA C (il personale si occupava, in misura non trascurabile del tempo lavoro, 15-20%, di attività che non rientrano nel servizio quali – soprattutto - mensa scolastica, contributi libri di testo e mensa, contributi a sostegno delle locazioni, registrazione e verifica fatture ed incassi “Centro Anziani”, personale controllo presenze, gestione utenze (intero iter), medico del lavoro, acquisti (carta, cancelleria, toner, materiale informatico, ..), assistenza informatica e fotocopiatori, ecc…)

MORUZZO 100% 1 dipendente CATEGORIA D (svolgeva funzione di responsabile anche del servizio amministrativo, compresi servizi demografici e si occupava per almeno il 15-20% del tempo lavoro di attività che non rientrano nel servizio quali quelle che rientrano nel settore amm.vo es.

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soprattutto mensa scolastica, assistenza scolastica, appalto pulizie, contratti telefonia, piccoli appalti vari, cultura, attivazione voucher, somministrazione lavoro, cantieri di lavoro, LSU, Borse lavoro giovani, attività varie relative al personale,…) 88,89% (Part-time 32 ore)1 dipendente CATEGORIA C (si occupava per almeno il 15-20% del tempo lavoro di attività che non rientrano nel servizio quali – soprattutto – controllo locazioni fabbricati e rimborsi da affittuari, liquidazione bollette, conteggi per liquidazioni, invio comunicazioni quote mensa e relative ingiunzioni, quote associative e relative liquidazioni, ecc…, supporto segreteria e protocollo per sostituzioni, sito internet,)

RIVE D’ARCANO Le funzioni di responsabile erano svolte dal Segretario Comunale (ipotizzabile 5-10% tempo lavoro) 100% 1 dipendente CATEGORIA C (si occupava, per un 5-10% circa del proprio tempo lavoro, di personale come controllo presenze, conteggi per liquidazioni ecc…, e marginalmente di altre attività, es liquidazione canile…)

TREPPO GRANDE Le funzioni di responsabile sono svolte dal Sindaco con il supporto del Segretario Comunale (ipotizzabile 5-10% tempo lavoro) 100% 1 dipendente CATEGORIA D (si occupava, per un 5-10% circa del proprio tempo lavoro, di personale controllo presenze, gestione Fondo produttività, conteggi e atti di liquidazione voci variabili ( straord, rimborsi mensa, indennità chilometriche, indennità di turno ecc.), gestione LSU, LPU ( sia per violazioni codice della strada che filone contributi regione), liquidazione servizi convenzionati con Comunità Collinare (personale e canile), gestione e adempimenti sulle partecipate) Il Comune ha trasformato il posto di D in categoria C (posto non coperto)

Il Comune di Flaibano è interessato da un percorso di fusione con i comuni di Mereto di Tomba e Sedegliano, per cui al momento mantiene la gestione associata in convenzione con i due comuni sopra citati.

TOTALE 3,50 Dipendenti categoria D 7 Dipendenti categoria C 1 Dipendente categoria B

Non tutte le attività indicate nella “declaratoria regionale” sono oggi svolte dai dipendenti che si occupano del Servizio. L’attività ha avuto inizio con il 2017

Il Servizio è stato organizzato secondo un sistema basato su “POLI TERRITORIALI” I vantaggi di tale modello sono collegati alla maggiore “vicinanza” ai Comuni (che, si ricorda, restano comunque titolari della funzione e i cui organi politici restano titolari delle competenze in materia), alla maggiore conoscenza delle specificità delle singole realtà, al fatto che, soprattutto per quanto attiene al monitoraggio per il Pareggio di Bilancio, le attività connesse possono essere svolte dai responsabili in modo più efficace. L’articolazione dei poli è la seguente: POLO 1: FAGAGNA-RIVE D’ARCANO-UNIONE, POLO 2: MAJANO-TREPPO GRANDE, POLO 3: MORUZZO-COSEANO

Attualmente i dipendenti dei Comuni aderenti sono stati assegnati in posizione di “comando” all’UTI.

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2.4.13 OPERE PUBBLICHE E PROCEDURE ESPROPRIATIVE

DELIBERAZIONE G.R. N. 1093 DD. 17.06.2016 “Lr 26/2014. declaratoria delle funzioni per le quali è previsto l'esercizio in forma associata dagli art 26 e art 27. approvazione preliminare.”

funzioni comunali ex art. 27 dettaglio attività c) opere pubbliche e procedure a) programmazione opere pubbliche; espropriative b) progettazione opere pubbliche 1. opere pubbliche c) RUP e ufficio gare e) Responsabile sicurezza f) direzione lavori (Programmazione Triennale Opere e Lavori Pubblici – Progettazione – Esecuzione – Responsabilità dei Procedimenti – Gestione della sicurezza cantieri – Attività gestionali correlate all'esecuzione di opere e lavori (controllo della spesa; affidamento incarichi; gestione appalti di servizi; rilascio autorizzazioni; manutenzioni straordinarie e ordinarie – Global Service scuole ed edifici - varie); Scelta della modalità di affidamento opere, lavori e servizi correlati Appalti; Concessioni; Project Financing, Servizi energetici. Controllo Concessione distribuzione gas, Vigilanza CATO; varianti, contabilità finale, collaudo, rendicontazioni, rapporti con Autorità, trasmissione dati) 2. procedure espropriative Gestione delle procedure espropriative in tutte le sue fasi

La funzione non è stata ancora attivata a livello di Unione ed è gestita in proprio singolarmente (ad eccezione del Comune di Treppo Grande, il quale la gestisce in forma associata con il Comune di Buja, non aderente allUnione, del Comune di Coseano il quale la gestisce in forma associata con il Comune di Dignano, non aderente allUnione, del Comune di Flaibano che è interessato da un percorso di fusione con i comuni di Mereto di Tomba e Sedegliano, per cui al momento mantiene la gestione associata in convenzione con i due comuni sopra citati). L’avvio della funzione in Unione è previsto con il 2018 tenendo conto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità sanciti dallo Statuto dell’Unione.

2.4.14 PIANIFICAZIONE TERRITORIALE COMUNALE ED EDILIZIA PRIVATA

DELIBERAZIONE G.R. N. 1093 DD. 17.06.2016 “Lr 26/2014. declaratoria delle funzioni per le quali è previsto l'esercizio in forma associata dagli art 26 e art 27. approvazione preliminare.”

funzioni comunali ex art. 27 dettaglio attività d) pianificazione territoriale comunale a) predisposizione piano regolatore generale comunale e varianti ed edilizia privata b) predisposizione piani attuativi pubblici e varianti c) istruttoria piani attuativi privati e varianti 1. pianificazione territoriale comunale e) espletamento procedure di valutazione ambientale strategica correlata ai piani di competenza f) collaborazione per gli aspetti urbanistici e ambientali alla predisposizione dei piani di settore di competenza di altri servizi comunali (quali ad esempio piani acustici, piani del traffico e altri piani di settore) g) accordi di programma e convenzioni h) istruttoria studi preliminari e planivolumetrici privati i) certificati di destinazione urbanistica l) rilascio di linee di PRGC, deposito e visura strumenti urbanistici m) sistema informativo territoriale n) supporto ad altri servizi per quanto concerne le banche dati cartografiche o) varianti al PRGC accellerate per l'approvazione progetti di opere pubbliche p) pareri in linea urbanistica 2. edilizia privata a) atti abilitativi b) pareri di conformità urbanisitiche 39

c) certificati di agibilità e abitabilità d) attestazioni di deposito impianti termici e) certificazioni inizio fine e regolare esecuzione opere sovvenzionate con contributi regionali f) certificazioni ad uso fiscale g) attestazioni ex, art. 41,L. 47/85 h) idoneità alloggiative i) provvedimenti di riscossione coattiva l) abusivismo edilizio, ordinanze per inconvenienti statici e prevenzione incendi m) edilizia residenziale pubblica housing sociale n) convenzioni per realizzazione opere di urbanizzazione a scomputo oneri;definizione procedure ancora in essere in aree facenti parte dei PEEP non più in vigore o) assegnazione numeri matricola ascensori e provvedimenti di fermo per impianti difformi p) autorizzazioni paesaggistiche

La funzione non è stata ancora attivata a livello di Unione ed è gestita in proprio singolarmente (ad eccezione dei Comuni di Fagagna e Moruzzo che gestiscono la stessa in convenzione – con delega al Comune di Fagagna - del Comune di Treppo Grande, il quale la gestisce in forma associata con il Comune di Buja, non aderente allUnione, del Comune di Coseano il quale la gestisce in forma associata con il Comune di Dignano, non aderente allUnione, del Comune di Flaibano che è interessato da un percorso di fusione con i comuni di Mereto di Tomba e Sedegliano, per cui al momento mantiene la gestione associata in convenzione con i due comuni sopra citati). L’avvio della funzione in Unione è previsto con il 2018 tenendo conto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità sanciti dallo Statuto dell’Unione.

2.4.15 PROCEDURE AUTORIZZATORIE IN MATERIA DI ENERGIA

DELIBERAZIONE G.R. N. 1093 DD. 17.06.2016 “Lr 26/2014. declaratoria delle funzioni per le quali è previsto l'esercizio in forma associata dagli art 26 e art 27. approvazione preliminare.”

funzioni comunali ex art. 27 dettaglio attività e) procedure autorizzatorie in materia a) autorizzazione all’installazione ed esercizio di impianti e depositi di di energia stoccaggio di olii minerali di capacità inferiore o uguale a 3.000 metri cubi, esclusi impianti e depositi dotati di oleodotti, compresi i relativi adempimenti in materia di gas da petrolio liquefatto (art. 4 L.R. 19/2012); b) attività di controllo efficienza energetica, stato di esercizio e manutenzione impianti termici (artt. 3 e 4 L.R. 19/2012 – D.Lgs 192/2005 – D.P.R. 74/2013); c) autorizzazioni uniche impianti di radiodiffusione sonora e televisiva (art. 8 L.R. 3/2011); d) autorizzazioni uniche impianti di telefonia mobile (art. 18 L.R. 3/2011); e) attività di controllo di conformità degli impianti elettrici ed idro-termo-gas (art. 4 D.P.R. 392/1994) sul 10% dei certificati di agibilità rilasciati annualmente; f) gestione commissione carburanti f) gestione commissione carburanti

La funzione è stata ancora attivata a livello di Unione con il 2017. La funzione al momento è priva di uffici dedicati.

2.4.16 ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI

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DELIBERAZIONE G.R. N. 1093 DD. 17.06.2016 “Lr 26/2014. declaratoria delle funzioni per le quali è previsto l'esercizio in forma associata dagli art 26 e art 27. approvazione preliminare.”

funzioni comunali ex art. 27 dettaglio attività f) organizzazione dei servizi pubblici Non esistendo una definizione normativa di “servizi pubblici di interesse di interesse economico generale economico generale” è proposta un'elencazione di valore esemplificativo, in quanto dovrà essere calata nella realtà di ogni ente. Tali servizi sono riconducibili ai SIEG di cui agli artt. 14 e 106 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e quindi alle attività soggette alle regole del mercato concorrenziale. a) cimiteri: illuminazione votiva b) parcheggi c) mensa comunale d) piscina comunale o altri impianti e) pubbliche affissioni f) trasporti locali g) teleriscaldamento – distribuzione energia (a rete) h) farmacia comunale

La funzione è stata ancora attivata a livello di Unione con il 2017. La funzione al momento è priva di uffici dedicati.

2.4.17 EDILIZIA SCOLASTICA E SERVIZI SCOLASTICI

DELIBERAZIONE G.R. N. 1093 DD. 17.06.2016 “Lr 26/2014. declaratoria delle funzioni per le quali è previsto l'esercizio in forma associata dagli art 26 e art 27. approvazione preliminare.”

funzioni comunali ex art. 27 dettaglio attività g) edilizia scolastica e servizi a) gestione, manutenzione e realizzazione edifici scolastici scolastici

1. edilizia scolastica

2. servizi scolastici a) trasporto scolastico; b) pre e post accoglienza, doposcuola c) gestione servizio mense e progetti correlati d) diritto allo studio, buoni libro e) programmazione coordinamento e integrazione dei servizi educativi f) varie: attività ricreativa, manifestazioni, mostre, festivals; problematiche relative alla condizione giovanile; rapporti in convenzione con scuole statali; e contributi alle scuole statali e parificate aggiornamento del personale; sistema educativo integrato dei servizi per la prima infanzia; progetti UE; progetti educativi in rete e speciali; rapporti con l'università e istituti di ricerca, promozione di intese e protocolli operativi, di progetti di sviluppo in collaborazione con l'Università, Istituti di ricerca e scuole statali

La funzione non è stata ancora attivata a livello di Unione, ed è gestita in proprio a livello di singoli Comuni. L’avvio della funzione in Unione è previsto con il 2018 tenendo conto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità sanciti dallo Statuto dell’Unione.

2.5. Analisi delle politiche tributarie degli Enti interessati

Ad oggi esistono diverse scelte in materia tributaria. Di seguito si riportano le stesse suddivise con riguardo alle imposte e tasse principali:

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ADDIZIONALE COMUNALE ALL’IRPEF

COMUNE SCELTE OPERATE ANNO 2016 Coseano Istituita l’addizionale con aliquote diversificate a “scaglioni” di reddito da un minimo dell0 0,4% (scaglione fino a €. 15.000,00) ad un massimo dello 0,8% (scaglione oltre €. 75.000,00) Fagagna Istituita l’addizionale con aliquota unica dello 0,5% Flaibano Istituita l’addizionale con aliquota unica dello 0,3% per redditi sopra €. 10.000.00 Majano Istituita l’addizionale con aliquota unica dello 0,45% per redditi sopra €. 7.500.00 Moruzzo Istituita l’addizionale con aliquote diversificate a “scaglioni” di reddito da un minimo dell0 0,5% (scaglione fino a €. 15.000,00) ad un massimo dello 0,8% (scaglione oltre €. 75.000,00) Rive d’Arcano Istituita l’addizionale con aliquote diversificate a “scaglioni” di reddito da un minimo dell0 0,45% (scaglione fino a €. 15.000,00) ad un massimo dello 0,8% (scaglione oltre €. 75.000,00) Treppo Grande Istituita l’addizionale con aliquote diversificate a “scaglioni” di reddito da un minimo dell0 0,64% (scaglione fino a €. 15.000,00) ad un massimo dello 0,8% (scaglione oltre €. 75.000,00)

IMU

COMUNE SCELTE OPERATE ANNO 2016 Coseano Istituita con aliquote diversificate (ridotta 0,40% per abitazioni principali, ridotta 0,66% per abitazioni concesse in comodato a parenti sino al secondo grado, base 0,76% per restanti) Fagagna Istituita con aliquote diversificate (ridotta 0,40% per abitazioni principali, base 0,76% per restanti) Flaibano Istituita con aliquote diversificate (ridotta 0,50% per abitazioni principali, ridotta 0,76% per C1, C3, D1, D2, D7, ridotta per terreni agricoli 0,80%, ridotta 0,56 per iscritti AIRE, ordinaria 0,90% per restanti) Majano Istituita con aliquote diversificate (ridotta 0,40% per abitazioni principali, ridotta 0,60% per abitazioni concesse in comodato a parenti sino al secondo grado, base 0,76% per restanti) Moruzzo Istituita con aliquote diversificate (ridotta 0,40% per abitazioni principali, ridotta 0,46% per iscritti AIRE, base 0,76% per restanti) Rive d’Arcano Istituita con aliquote diversificate (ridotta 0,40% per abitazioni principali, base 0,76% per restanti) Treppo Grande Istituita con aliquote diversificate (ridotta 0,50% per abitazioni principali, base 0,86% per restanti)

TASI

COMUNE SCELTE OPERATE ANNO 2016 Coseano Istituita con aliquote diversificate (0,1,5% (Uno virgola cinquanta per mille) per abitazioni principali e aree fabbricabili 0,1% (Uno per mille) per fabbricati rurali ad uso strumentale) Fagagna Istituita con aliquote diversificate (0,14% (Uno virgola quaranta per mille) per abitazioni principali e aree fabbricabili 0,1% (Uno per mille) per fabbricati rurali ad uso strumentale) Flaibano Istituita con aliquote diversificate (0,1% (Uno per mille) per abitazioni principali, pari a 0 (Zero) per restanti) Majano Aliquota 0 (Zero) Moruzzo Istituita con aliquote diversificate (0,09% (0,9 per mille) per abitazioni principali, pari a 0 (Zero) per restanti) Rive d’Arcano Istituita con aliquota unica 0,1% (Uno per mille) Treppo Grande Aliquota 0 (Zero)

TARI

COMUNE SCELTE OPERATE ANNO 2016 Coseano Tariffa utenze domestiche: parte fissa da €. 0,291/mq. (per mono componente) a €. 0,450/mq. (6 o + componenti) parte variabile da €. 38,42 (per mono componente) a €. 217,72 (6 o + componenti) Tariffe non domestiche da 0,637/mq per magazzini a €. 12,740/mq. per ortofrutta, pescherie…. Fagagna Tariffa utenze domestiche: parte fissa da €. 0,263/mq. (per mono componente) a €. 0,427/mq. (6 o + componenti) parte variabile da €. 44,23 (per mono componente) a €. 250,63 (6 o + componenti) Tariffe non domestiche da 0,470/mq per scuole a €. 8,419/mq. per ortofrutta, pescherie…. Flaibano Tariffa utenze domestiche: parte fissa da €. 0,291/mq. (per mono componente) a €. 0,602/mq. (6

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o + componenti) parte variabile da €. 38,42 (per mono componente) a €. 241,72 (6 o + componenti) Tariffe non domestiche da 0,626/mq per magazzini a €. 13,459/mq. per ortofrutta, pescherie…. Majano Tariffa utenze domestiche: parte fissa da €. 0,249/mq. (per mono componente) a €. 0,404/mq. (6 o + componenti) parte variabile da €. 52,36 (per mono componente) a €. 214,68 (6 o + componenti) Tariffe non domestiche da 0,658/mq per teatri a €. 10,527/mq. per ortofrutta, pescherie…. Moruzzo Tariffa utenze domestiche: parte fissa da €. 0,230/mq. (per mono componente) a €. 0,356/mq. (6 o + componenti) parte variabile da €. 65,18 (per mono componente) a €. 221,61 (6 o + componenti) Tariffe non domestiche da 0,758/mq per magazzini a €. 17,602/mq. per ortofrutta, pescherie…. Rive d’Arcano Le tariffe sono applicate applicando il metodo “a pesatura” Treppo Grande Tariffa utenze domestiche: parte fissa da €. 0,339/mq. (per mono componente) a €. 0,525/mq. (6 o + componenti) parte variabile da €. 44,42 (per mono componente) a €. 208,23 (6 o + componenti) Tariffe non domestiche da 0,985/mq per magazzini a €. 15,745/mq. per ristoranti, trattorie, osterie

2.6 Analisi SWOT

L’analisi dei punti di forza, dei punti di debolezza, delle opportunità e delle minacce è condotta, in questa prima fase, con riferimento alla “mission” dell’Unione che, così come definita dalla Legge Regionale 26/2014 (art. 5) è l'esercizio coordinato di funzioni e servizi comunali, sovracomunali e di area vasta, nonché lo sviluppo territoriale, economico e sociale. Successivamente, in sede di declinazione degli obiettivi strategici, saranno riportate le analisi SWOT per i diversi settori di attività.

Punti di forza Punti di debolezza

 Da anni i Comuni gestiscono insieme alcune delle  Dotazioni organiche degli enti (specie quelli di più funzioni indicate nella L.R. 26/2014 mediante il ridotte dimensioni) che possono supportare solo Consorzio Comunità Collinare del Friuli parzialmente la creazione di uffici comuni, assenza  Discreta omogeneità fra le Ammiinisrazioni figure dirigenziali (ad eccezione dei Segretari), aderenti (popolazione da circa 2.000 abitanti a circa  Assenza di personale dedicato in alcune 6.000) attività/funzioni (finanziamenti comunitari, informatica) Opportunità Minacce

 Finanziamenti regionali sia per investimenti che per  Possibile rivisitazione normativa che disincentivi gli funzioni/personale enti aderenti  Estensione dell’Unione a tutti i Comuni facenti  Rapporti conflittuali con i Comuni che non hanno parte dell’Ambito individuato dalla Legge aderito

2.7 I fabbisogni e le sfide del territorio dell’UTI

Come si approfondirà nel seguito del presente documento, le sfide del territorio dell’UTI (ma, si vorrebbe dire, di tutto il comprensorio Collinare) si declinano nel perseguire un futuro sostenibile del comprensorio da costruire attorno alla definizione “Un biel vivi” e cioè:  Garantire il mantenimento e lo sviluppo di un territorio armonioso e vitale  Promuovere opportunità di realizzazione  Mantenere e sostenere la ricchezza di relazioni umane presenti  Sviluppare l’accesso a servizi di qualità 43

3. GOVERNANCE 3.1. Organi istituzionali dell’Unione Lo Statuto dell’Unione, in linea con le disposizioni contenute nella L.R. 12.12.2014 n. 26 e nelle successive modifiche e integrazioni, prevede due Organi di governo dell’Ente:  l’Assemblea  il Presidente dell’Unione L’Assemblea è costituita dai Sindaci dei 7 Comuni che costituiscono l’Unione. Ogni Sindaco esprime nelle deliberazioni un voto. Non si è quindi recepita l’indicazione del “voto differenziato” presente all’art. 13 della L.R. 26/2014 in base al quale i Sindaci dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti disporrebbero di 2 voti. È stato tuttavia previsto che le deliberazioni, per essere assunte debbano avere il voto favorevole della maggioranza, purchè detta maggioranza sia rappresentativa della maggioranza della popolazione. Questo per evitare da un lato un peso eccessivo dei Comuni di maggiori dimensioni e dall’altro che le decisioni siano assunte da Comuni che non rappresentino la maggioranza dei cittadini dell’Unione. Il Presidente dell’Unione è eletto con maggioranza qualificata (2/3 dei componenti dell’Assemblea) e dura in carica per 3 anni. Nella prima seduta dell’Assemblea è stato eletto Presidente il Sindaco del Comune di Fagagna, Daniele Chiarvesio. Come previsto dallo Statuto il Presidente ha proceduto a nominare un vicepresidente nella persona di Valerio Del Negro, Sindaco del Comune di Coseano. In questo momento l’Unione non ha ritenuto di prevedere l’Ufficio di Presidenza. La scelta è stata fatta considerando il numero – non elevato – dei componenti dell’Assemblea e l’opportunità di coinvolgere quanto più possibile tutti i Sindaci nelle decisioni dell’Unione. Laddove si verificasse l’allargamento auspicato dall’art. 1 dello Statuto, la scelta di prevedere l’Ufficio di Presidenza sarà presa in adeguata considerazione.

3.2. La governance interna L’articolo 16 dello Statuto, prevede che gli organi di governo dell’Unione individuino gli obiettivi prioritari dell’ente e ne definiscano i processi di controllo in grado di misurare il livello di conseguimento. Un tanto dovrà necessariamente esplicitarsi in un adeguato sistema di programmazione e controllo – controllo di gestione – che dovrà essere implementato con l’avvio del servizio economico finanziario previsto per il 2017. Per altro la prima fase di definizione degli obiettivi è costituita dalla redazione e approvazione del presente Piano. Questo anche in attuazione a quanto dispone l’art. 20 dello Statuto: “Il Piano dell’Unione è lo strumento partecipativo di programmazione e pianificazione che assegna all’amministrazione dell’Unione gli obiettivi prioritari da perseguire individuando tempistiche e modalità di realizzazione”. Per quanto attiene ai rapporti fra l’Unione e i Comuni che la costituiscono, gli stessi possono essere esaminati sotto due diversi aspetti:  amministrativo: in questo senso assume rilievo la previsione statutaria, che riprende la previsione contenuta nella L.R. 26/2014, laddove molteplici atti dell’Assemblea sono previamente trasmessi ai Comuni affinchè i rispettivi Consigli Comunali esprimano un parere in merito. Tuttavia lo Statuto prevede altresì (art. 11) che “Il Presidente, su proposta dell’Assemblea, può istituire conferenze degli assessori e dei consiglieri comunali con funzioni consultive nei confronti degli organi dell’Unione per esprimere il punto di vista delle Amministrazioni comunali e per dare un ruolo attivo nelle procedure dell’Unione a chi a livello comunale ha responsabilità e competenze nelle funzioni affidate all’unione o dalla stessa esercitate per conto dei Comuni”;

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 finanziario: in questo senso assume rilievo la previsione statutaria che fa carico ai comuni di disporre: a) trasferimenti ordinari volti a contribuire al finanziamento delle spese di funzionamento dell’Unione, attribuiti annualmente alla stessa e soggetti a rivalutazione, b) trasferimenti specifici, volti a finanziare le funzioni volontariamente delegate dai Comuni all’Unione Per entrambi gli aspetti è prevista l’adozione di appositi Regolamenti che dovranno essere emanati non appena costituiti gli uffici amministrativo e finanziario dell’Unione.

3.3. La governance esterna

Per ciò che riguarda i rapporti tra l’Unione e altri Enti, si deve giocoforza ricordare come i primi e più importanti Enti con cui l’UTI si deve relazionare sono i Comuni che e fanno parte. In tal senso si rileva - come già innanzi riportato – le relazioni obbligatorie previste dalla stessa L.R. 26/2014 siano quelle che vedono intervenire, nel processo deliberativo degli atti più importanti dell’Assemblea dell’Unione, i consigli comunali dei Comuni aderenti. L’art. 13 della citata Legge Regionale prevede infatti che: “L'Assemblea dell'Unione vota le proposte di deliberazione di cui al comma 10, lettere a), b), c), d), e), f), g) ed l), sentiti i consigli dei Comuni aderenti, che si esprimono entro trenta giorni dal ricevimento delle stesse. Decorso il predetto termine, l'Assemblea delibera prescindendo dai pareri.”. Le materie interessate sono: modifiche statutarie; regolamenti; documenti contabili fondamentali e relative variazioni; atti di programmazione e di pianificazione; organizzazione e concessione di pubblici servizi, affidamento di attività o di servizi mediante convenzione; disciplina generale delle tariffe per la fruizione dei beni e dei servizi di competenza dell'Unione; Piano dell'Unione; contrazione di mutui e aperture di credito non previsti espressamente in altri atti dell'Assemblea. Lo Statuto prevede inoltre, all’art. 11, la possibilità di istituire conferenze degli assessori e dei consiglieri comunali con funzioni consultive nei confronti degli organi dell’Unione per esprimere il punto di vista delle Amministrazioni comunali e per dare un ruolo attivo nelle procedure dell’Unione a chi a livello comunale ha responsabilità e competenze nelle funzioni affidate all’unione o dalla stessa esercitate per conto dei Comuni

L’altro soggetto che si rapporta in modo rilevante con l’UTI, quantomeno a livello di importanza delle procedure, è la Regione. In particolare si vuole qui ricordare quanto prevedono la L.R. 18/2015 e le leggi finanziarie 2016 e 2017 in tema di “Intesa per lo Sviluppo” e di utilizzo di spazi finanziari che vedono le Unioni quali Enti con i quali la Regione negozia investimenti e finanziamenti sul territorio.

4. OBIETTIVI STRATEGICI 4.1. Obiettivi di sviluppo di area vasta

Gli obiettivi strategici di sviluppo territoriale si sviluppano dallo Scenario di sviluppo già condiviso nella fase di possibile trasformazione del Consorzio Comunità Collinare del Friuli in UTI. Allora, fra tutte le Amministrazioni interessate, si evidenziava come l’attrattività e il futuro sostenibile del comprensorio si sarebbe costruita attorno a “Un biel vivi”: Un territorio armonioso e vitale Opportunità di realizzazione Ricchezza di relazioni umane L’accesso a servizi di qualità

Tale assioma, trova specificazione, con riferimento ai temi che si ritengono maggiormente pertinenti, nei settori di seguito indicati, per i quali si riportano l’analisi SWOT, gli obiettivi strategici,

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i conseguenti obiettivi operativi e le progettualità che si intende proporre, anche ai fini dell’Intesa per lo Sviluppo:

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Analisi SWOT

AMBIENTE E TERRITORIO

Punti di forza Punti di debolezza

 Contesto paesaggistico complessivo di grande  Parti del patrimonio edilizio e dei centri urbani con pregio necessità di riqualificazione  Aree di valore ambientale riconosciuto (biotopi,  Rete stradale con alcuni problematicità (traffico e zone SIC) e altre zone valorizzabili inquinamento dei centri abitati, pericolosità di  Fitta rete di viabilità rurale alcuni tratti)

Opportunità Minacce

 Risorse cofinanziate dalla Ue (in particolare per lo  Non si intravedono particolari minacce sviluppo rurale e la qualificazione ambientale)

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ENERGIA

Punti di forza Punti di debolezza  I Comuni di Moruzzo e Flaibano hanno aderito al  Alto costo degli interventi di efficientamento degli patto dei sindaci edifici  Le Amministrazioni hanno avviato l’efficientamento  Limitata disponibilità di risorse dell’illuminazione pubblica  Differenti gestioni presenti nei Comuni soprattutto con riguardo alla pubblica illuminazione  Assenza punti di rifornimento energia elettrica per vetture, assenza impianti rifornimento gas metano Opportunità Minacce  Possibili contributi per impianti e punti di  Non si intravedono particolari minacce rifornimento (energia elettrica e gas metano)

ATTIVITÀ PRODUTTIVE-AGRICOLTURA

Punti di forza Punti di debolezza  Tassi di occupazione più favorevoli della media  Saldi occupazionali negativi in tutto l’ultimo regionale quinquennio  Buona diffusione di attività industriali e assenza di  Dominio dei seminativi nell’utilizzo dei suoli agricoli, aree di desertificazione produttiva scarsa differenziazione  Presenza di produzioni agroalimentari di pregio Opportunità Minacce  Risorse cofinanziate dalla Ue (Piano Sviluppo  Il consumo di suolo può oggettivamente Rurale) determinare danni al settore agricolo

TURISMO

Punti di forza Punti di debolezza

 Ciclovia, ippovia, presenza di percorsi di Slow  Capacità ricettiva limitata, basso numero di Tourism che intersecano il comprensorio presenze turistiche ed economia turistica ancora  Elementi di attrattività che possono alimentare marginale diverse offerte (castelli, forti, borghi rurali, cultura, enogastronomia, …)  Presenza di un campo da golf di richiamo internazionale  Manifestazioni di grande richiamo Opportunità Minacce

 Grande sviluppo atteso per il turismo Slow  Non si intravedono particolari minacce

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SERVIZI ALLA POPOLAZIONE

Punti di forza Punti di debolezza

 Buona offerta di servizi alla persona  Negli ultimi anni riduzione del numero di residenti  Ampia parte dei giovani coinvolti in attività sportive  In media meno di 200 nati all’anno (400 nell’intero  Tassi di occupazione più favorevoli della media territorio dell’UTI) negli ultimi 15 anni regionale  Indice di vecchiaia superiore alla media regionale  Consolidata cooperazione comprensoriale  Parti del patrimonio edilizio e dei centri urbani con necessità di riqualificazione  Strutture sportive non sufficienti a rispondere alla domanda e assenza di coordinamento nella gestione degli impianti  Struttura scolastica frammentata in più Istituti Comprensivi  Difficoltà a sostenere servizi scolastici integrativi di qualità Opportunità Minacce

  Attrattività per servizi e opportunità abitative di Udine e del suo hinterland

CULTURA

Punti di forza Punti di debolezza  Presenza di numerose ed attive associazioni locali,  Assenza di coordinamento e disabitudine a lavorare  Offerta differenziata (dal Museo per la Civiltà “in rete” Contadina, agli eventi artistici) Opportunità Minacce  

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OBIETTIVI AREA OBIETTIVI OPERATIVI PROGETTUALITA’ STRATEGICI

 Armonizzare i regolamenti di  Predisposizione regolamento polizia rurale tipo

 Eseguire una ricognizione e una  Manutenzione e sistemazione mappatura della viabilità rurale, la tratti viabilità rurale e percorsi classificazione funzionale e ciclopedonali: individuare le destinazioni d’uso e - raccordo tra i sentieri Qualificare e le necessità d’intervento, anche in esistenti e tra le emergenze valorizzare il ottica turistica naturalistiche – culturali del territorio (TG); paesaggio e la rete di viabilità rurale  Elaborare un programma - torrente Corno (CO, UTI)

pluriennale di valorizzazione e - Altri tratti (Comuni, UTI) manutenzione della viabilità rurale  Studio di fattibilità per tutta la  Predisporre e sviluppare progetti in viabilità rurale con tipologie di base alle priorità individuate intervento e programmazione coordinata sui territori

Mappatura e monitoraggio di situazione di allagamenti in zona residenziale nonché interventi messa in sicurezza su corsi  Pianificare gli interventi di d’acqua zona sud del territorio sicurezza idrogeologica e (Fa) Sviluppare azioni di messa in AMBIENTE E sicurezza dei corsi d'acqua Riqualificazione, messa in TERRITORIO sicurezza, smaltimento eternit (FLA)  Coordinare le attività di Protezione Civile Riqualificazione area ex discarica solidi inerti nell'area nella golena del Tagliamento (FLA)  Incentivare la rimozione e il corretto smaltimento dei manufatti Programmazione ed attuazione di Eternit attività di esercitazione e Garantire la sicurezza prevenzione di protezione civile e salubrità del sull’intero territorio con territorio  Riduzione del traffico pesante e Strade regionali e provinciali dell'inquinamento nei centri urbani e garantire maggiore sicurezza sulle • Sicurezza stradale SP 5 e SP 62 strade (RdA) • Realizzazione rotatoria intersezione strade provinciale 51 e 59 in località Brazzacco (MO)

• Prolungamento viabilità tra SP. 10 e SR. 464 fuori abitato (FA)

•Rotatoria all’intersezione fra le

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comunali via S. Fabio e via del Tennis e S.P. 10 Medio Friuli (FA)

•Rotatoria all’intersezione fra la S.P. 10 Medio Friuli e la S.R. 464 (FA) •Variante all’attraversamento dell’abitato di Barazzetto (CO)

•Variante di Plasencis (con Unione Medio Friuli) per convogliare il traffico dalla SR. 464 verso l’autostrada (FA – UTI)  Muri e marciapiedi di Riduzione del traffico pesante e collegamento protetto lungo la Garantire la sicurezza dell'inquinamento nei centri urbani e provinciale SP55 in località Via e salubrità del garantire maggiore sicurezza sulle Roma (TG) territorio strade Strade e mobilità di livello comunale  Messa in sicurezza AMBIENTE E intersezioni e punti stradali TERRITORIO pericolosi SR 463 (MA)  •Interventi di messa in sicurezza viabilità Capoluogo (via Roate, incrocio via Agricoltura e Coseanetto) (CO)

Oasi di Quadris  Sistemazione percorsi Oasi per disabili (FA)  Sistemazione locali custode e altri usi (FA)  Ristrutturazione ed ampliamento di un fabbricato da adibire a centro visite (FA) •Manutenzione e valorizzazione torrente Corno (CO)  Aumentare l’estensione delle aree • Valorizzazione dei biotipi (MO) naturalistiche • Valorizzazione della torbiera (MA) Valorizzare le aree di • Parco dei Pocions e fornace di interesse ambientale Zegliacco (TG, e paesaggistico e • Area Centro Vacanze nella aumentarne la golena del Tagliamento (FLA fruibilità Sant’Odorico) • Riqualificazione e messa in sicurezza della viabilità di collegamento (FLA)  Favorire la compatibilità/sinergia • Pulizia caditoie e fondi delle attività produttive contigue persi su vie pubbliche (FLA) alle aree naturalistiche • Recupero delle antiche sorgenti d’acqua e valorizzazioni dei lavatoi storici (MO,) 51

•Lavatoi storici (TG) •Recupero pozzi storici (FA) •Riqualificazione Cuel dal fum (MA)

Piste ciclabili / percorsi protetti • • Viabilità ciclopedonale (FA) •Piste ciclabili / percorsi protetti (MA) •Pista ciclabile collegamento Treppo Grande – Vendoglio (TG) a valenza turistica e per favorire la  Sviluppare percorsi turistico- mobilità sostenibile dei residenti naturalistici tra le aree tutelate e le • Percorsi protetti a valenza altre di alto valore ambientale o turistica e per favorire la mobilità storico-culturale sostenibile dei residenti tra le frazioni di Treppo Grande e Valorizzare le aree di Zeglianutto (percorso protetto interesse ambientale scuole) tra Treppo Grande e Borgo e paesaggistico e  Tutelare il paesaggio collinare Moretti, tra Borgo Moretti e aumentarne la anche come patrimonio da Treppo Piccolo (TG) fruibilità valorizzare turisticamente • Realizzazione marciapiedi di collegamento protetto Treppo Grande - Vendoglio lungo la provinciale SP 100 (TG) •Prolungamento della pista ciclopedonale (MO)

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OBIETTIVI AREA OBIETTIVI OPERATIVI PROGETTUALITA’ STRATEGICI Riqualificazione energetica scuole • Primaria (RdA)  Sviluppare un programma • Infanzia (RdA) pluriennale di riqualificazione • Plesso scolastico (MO) energetica degli edifici pubblici in Adeguamento ed efficientamento sinergia con l’obiettivo di energetico edifici pubblici incrementare la sicurezza e • Auditorium “La Galetiere” (CO) salubrità degli immobili (a partire •Fabbricato Polifunzionale dalle scuole) (Poliambulatorio) (CO) • Municipio sede UTI (FA, UTI) • Edifici pubblici (Casa di riposo, Municipio) (MA)  Convertire l’illuminazione pubblica Illuminazione pubblica a LED con sistemi a basso consumo • (CO, completamento,FA, MA) Raggiungere migliori • (FA) ENERGIA livelli di efficienza • Completamento riqualificazione energetica illuminazione pubblica (TG)  Armonizzare le regole e coordinare Miglioramento delle strategie di le concessioni ai privati per efficientamento interventi di produzione di energia • Mappatura a livello comprensoriale e valutazione delle esigenze di efficientamento energetico per gli edifici pubblici  Introdurre incentivi per favorire • Individuazione delle strategie di una maggior efficienza e efficientamento delle strutture di autonomia energetica a livello gestione degli interventi comprensoriale •Sostegno alla realizzazione di stazioni di rifornimento per vetture ad energia elettrica, a metano e a biogas

OBIETTIVI AREA OBIETTIVI OPERATIVI PROGETTUALITA’ STRATEGICI

 Coordinare i progetti di sviluppo  Miglioramento e messa in delle aree sicurezza viabilità Zona Industriale industriali/artigianali/commerciali (CO)  Sostenere il tessuto dei negozi di  Messa in sicurezza viabilità di prossimità anche attraverso servizio all’area PIP (MA) politiche tributarie agevolanti le  Riqualificazione viabilità e Favorire il piccole attività economiche realizzazione parcheggi funzionali ATTIVITÀ mantenimento di un  Favorire una gestione delle aree a sostenere le attività dei piccoli PRODUTTIVE tessuto produttivo di agricole con maggior attenzione ai negozi del capoluogo (TG) qualità temi ambientali e paesaggistici  Servizio di accompagnamento alla  Promuovere un miglior accesso di creazione d’impresa in tutto il territorio alle comunicazioni collegamento con lo SUAP e il digitali, progetto di marketing territoriale  Rafforzare i servizi alle attività (UTI) produttive attraverso il SUAP  Promozione della vendita diretta e della filiera corte dei

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prodotti orticoli (MO - UTI)

OBIETTIVI AREA OBIETTIVI OPERATIVI PROGETTUALITA’ STRATEGICI

 Promuovere lo sviluppo di un  Viabilità ciclopedonale Moruzzo- percorso ciclabile che si dirami Colloredo-Fagagna e Rive dalla ciclovia Alpe Adria e attraversi D’Arcano (Castelliere) con sviluppi il comprensorio verso San Daniele e Coseano San Vito (FA -UTI) • Area camper parco del Cjastenar Sviluppare le strutture  Riqualificare e promuovere la rete lungo la provinciale SP 10 (FA) per il turismo slow di vie Slow già presenti  Implementazione della percorso Collinbici con predisposizione progetto collegamento dei tre FORTI e acquisti dotazioni strumentali (bike, share).  Viabilità ciclopedonale (FA) (MA)  Facilitare la formazione degli  Scala per rendere accessibile le operatori turistici per creare reti cannoniere al Forte col Roncone locali di servizi e una cultura della  studio di fattibilita' sull'intera area ricettività uti con realizzazione progettazioni Sviluppare la capacità esecutive sui territori collegabili imprenditoriale fra loro per creare rete turistica locale ciclopedonale e anche ciclotutristica utilizzando sedimi TURISMO esistenti ed in parte su sede propria con interventi di manutenzione e sviluppo  Facilitare lo sviluppo di imprese  Cartellonistica dei percorsi Incrementare la alberghiere e di strutture extra- cicloturistici e tematici individuati capacità ricettiva alberghiere dalla Comunità Collinare

 Coordinare l’offerta locale e gli  Sviluppo dell’Ecomuseo della interventi in una visione gente di collina e costituzione comprensoriale associazione mugnai e proprietari  Creare reti e percorsi (castelli, siti di mulini storici FVG (FA, UTI) ambientali di pregio, gastronomia,  Valorizzare in funzione turistica di …) area vasta il Premio Arte Coseano Attivare il marketing  Sviluppare pacchetti turistici (CO) turistico  Progetto inserimento offerta comprensoriale all’interno delle reti regionali e internazionali di turistico slow e valorizzare i nodi locali (esempio I Cammini)  Accompagnare gli operatori e i potenziali imprenditori turistici 54

(B&B, agriturismi, …) in collegamento con la promozione della filiera corta

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OBIETTIVI AREA OBIETTIVI OPERATIVI PROGETTUALITA’ STRATEGICI

 Coordinare gli interventi in ambito  Giovani ed Europa: incontro culturale facendo sinergia della nel 2017 fra 80 giovani 16/17 molteplicità di attività e soggetti francesi-austriaci – ungheresi presenti ed italiani (FA)  Sviluppare il turismo culturale e  Giovani ed Europa nuova favorire la nascita di un servizio di emigrazione dopo la Brexit Valorizzare e guide turistiche (FA) gestire la funzione  Promuovere o supportare  Completamento del recupero CULTURA E culturale progettazioni affinché accedano della chiesa di San Michele a SOCIETÀ alle reti e ai finanziamenti europei Vendoglio (TG)  Recupero dei beni storici culturali del territorio  Chiarire ruoli e modalità di coordinamento in campo culturale col Consorzio Comunità Collinare

 Favorire l’informazione e il  Creazione di uno spazio Favorire processi coinvolgimento dei cittadini nei espositivo-culturale legato al partecipativi processi di sviluppo territoriale Premio Arte Coseano (CO)

OBIETTIVI AREA OBIETTIVI OPERATIVI PROGETTUALITA’ STRATEGICI

 Facilitare la ristrutturazione dei  Promuovere azioni e buone fabbricati e l’accesso alla casa in pratiche Rafforzare la particolare modo per le giovani  Ristrutturazione 2 edifici (4+3 coppie vitalità dei centri alloggi) (FA abitati  Sostenere la riqualificazione dei  Rifacimento marciapiedi, negozi di prossimità e utenze debole (MA) l’ampliamento dei servizi

 Promuovere il territorio del biel  Proporre nuove modalità per vivi e i suoi servizi assegnazione incentivi SERVIZI ALLA  Introdurre forme di agevolazione  Acquisizione e ristrutturazione POPOLAZIONE e misure di vantaggio per la fabbricato per centro culturale residenza di giovani coppie biblioteca (FA)  Garantire servizi adeguati e  Manutenzione straordinaria Favorire il “vicini” agli anziani centro aggregazione (M) radicamento della popolazione  Valorizzare l’impegno delle  Ristrutturazione del centro associazioni e del volontariato civico (RdA)  Adeguamento centro anziani per ottenimento certificato antiincendio (MA)  Acquisizione e ristrutturazione fabbricato ad usi abitativo e di 56

servizio (RdA, UTI)

 Promuovere una diversa  Doposcuola ad integrare articolazione e organizzazione l’offerta scolastica dell’unica degli Istituti Comprensivi scuola a tempo normale (30  Riqualificare i servizi scolastici ore settimanali) dell’Istituto  Mappare i mezzi e le risorse per i comprensivo di Buja (TG) servizi scolastici (inclusa  Altri Interventi (UTI) accoglienza pre/post lezioni)  Scuole Infanzia di Madrisio ed Rafforzare  Potenziare i servizi a domanda elementare di Ciconicco. l’attrattività e singola l’offerta del  Riammodernare il parco mezzi e  Analisi sismiche Interventi (FA) sistema scolastico valutare le modalità più efficienti  Percorsi sicuri casa-scuola di gestione della mobilità Pedibus (FA) • (RdA) scolastica  Fornitura di scuolabus che  Migliorare e creare sinergie tra i serve Fagagna – San Vito di servizi mensa Fagagna - Rive d’Arcano  Sviluppare la sicurezza percorsi

casa scuola (pedibus e altri interventi)  Effettuare la ricognizione degli  Riqualificazione palestra e impianti e la verifica dei fabbisogni contiguo auditorium (MO)  Coordinare l’offerta pubblica e  Nuovo campo da calcio (FA) Garantire la sviluppo di accordi con le società  Riqualificazione impianti possibilità di sportive per una gestione sportivi e parco praticare diverse efficiente delle strutture festeggiamenti (TG) discipline sportive  Favorire forme di mobilità sostenibile per i giovani sportivi  Realizzare/ristrutturare gli impianti in un’ottica comprensoriale

 Mappare quali servizi le amministrazioni possono offrire Integrare la rete WIFI Collinare digitalmente ai cittadini e favorire con l’acquisizione di nuovi hot- l’accesso digitali ai servizi spot  Riorganizzare i servizi per renderli Facilitare l’accesso disponibili nelle modalità “più Manutenzione straordinaria e dei cittadini ai vicine” ai cittadini (in connessione servizi e potenziamento del sistema di alle scelte sullo sportello per il l’operatività delle videosorveglianza in tutto il cittadino previsto dalla LR territorio dell’UTI Amministrazioni 26/2014) locali  Rafforzare la Rete Smart Collinare in collegamento con iniziative per rendere smart l’Amministrazione  Realizzare un servizio e una sede di archiviazione per gli EELL

4.2. Obiettivi per i servizi gestiti dall’UTI

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In questa prima fase, l’incertezza del contesto normativo influisce negativamente e in modo rilevante sulla possibilità di fissare obiettivi specifici per i servizi e per l’organizzazione dell’UTI che comunque devono sostenere il raggiungimento degli obiettivi strategici sopra declinati. Per altro si ritiene comunque di indicare alcuni obiettivi per i servizi già attivati e con personale dedicato

SERVIZIO OBIETTIVI  Omogeneizzare le politiche sul personale (contrattuali, orari Gestione del personale e coordinamento di lavoro, ferie e permessi) dell’organizzazione generale dell’amministrazione e  Omogeneizzae i sistemi di valutazione del personale dell’attività di controllo dipendente  Estendere e omogeneizzare il ricorso a lavoro flessibile (LSU, LPU, Cantieri di lavoro)

Sistema locale dei servizi sociali Mantenere lo standard qualitativo attuale

 Bollettare per tutti i Comuni aderenti le imposte sugli immobili Gestione dei servizi tributari  Curare l’appalto a supporto della riscossione dei tributi minori

 Mantenere l’attuale livello Servizi finanziari e contabili  Supporto / consulenza agli amministratori dei Comuni per l’impostazione dei bilanci  Aumento competenze tramite la specializzazione

4.3. Obiettivi di armonizzazione delle politiche tributarie

Come emerge da quanto riportato al punto 2.5, la situazione relativa alle tariffe/aliquote applicate dai Comuni facenti parte dell’Unione è abbastanza diversificata. In quest’ottica è evidente che l’obiettivo di ricondurre ad unità situazioni oggi sostanzialmente diversificate potrebbe apparire velleitario. Pur tuttavia una politica di omogeneizzazione, seppur limitata ad alcuni primi aspetti, può apparire percorribile (in particolare per l’IMU e la TARI). In primis si cercherà di omogeneizzare i vari strumenti regolamentari per dare un senso effettivo alla gestione dei servizi tributari tramite l’Unione – oltre che garantirne maggiore efficacia, efficienza e economicità – anche nei confronti dei contribuenti.

5. AZIONI PER LO SVILUPPO, OBIETTIVI OPERATIVI E LINEE DI INTERVENTO

5.1. Servizi esercitati e gestiti dall’UTI

Alla data di elaborazione del Piano i servizi attualmente gestiti sono i seguenti: A) Funzioni e servizi di cui all’art. 26 della L.R. 26/2014  funzione inerente il sistema locale dei servizi sociali di cui all' articolo 10 della legge regionale 31 marzo 2006, n. 6 (Sistema integrato di interventi e servizi per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale), ferma restando la disciplina della forma associata del Servizio sociale dei Comuni di cui agli articoli da 17 a 21 della legge regionale 6/2006,  gestione del personale e coordinamento dell'organizzazione generale dell'amministrazione e dell'attività di controllo,  catasto, a eccezione delle funzioni mantenute in capo allo Stato dalla normativa vigente,  pianificazione di protezione civile,  elaborazione e presentazione di progetti a finanziamento europeo,  gestione dei servizi tributari

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B) Funzioni e servizi di cui all’art. 27 della L.R. 26/2014  programmazione e gestione dei fabbisogni di beni e servizi in relazione all'attività della Centrale unica di committenza regionale,  servizi finanziari e contabili e controllo di gestione,  procedure autorizzatorie in materia di energia,  organizzazione dei servizi pubblici di interesse economico generale

5.2.1. Progressione delle funzioni

Come prevedono i medesimi articoli 26 e 27 le restanti funzioni e servizi sono: A) Funzioni e servizi di cui all’art. 26 della L.R. 26/2014  polizia locale e polizia amministrativa locale,  attività produttive, ivi compreso lo Sportello unico,  programmazione e pianificazione territoriale di livello sovracomunale,  statistica, B) Funzioni e servizi di cui all’art. 27 della L.R. 26/2014  opere pubbliche e procedure espropriative,  pianificazione territoriale comunale ed edilizia privata,  edilizia scolastica e servizi scolastici. In merito alla gestione di tali servizi, alla luce delle recentissime disposizioni legislative si segnala che, pur restando inalterata la scadenza prevista per il loro avvio in forma associata al 01.01.2018, le modalità di gestione normativamente previste si sono ampliate:  le Funzioni e servizi di cui all’art. 26 possono essere gestiti dai Comuni a) tramite l’UTI, b) mediante convenzione tra UTI e Comuni inclusi nella medesima area territoriale adeguata di cui all'allegato C bis della L.R. 26/2014,  le Funzioni e servizi di cui all’art. 27 possono essere gestiti dai Comuni a) avvalendosi degli uffici dell’UTI b) in proprio qualora il singolo Comune sia classificato come “turistico” oppure raggiunga la popolazione di 10.000 abitanti, c) mediante convenzione tra Comuni la cui popolazione complessivamente raggiunga la soglia di cui alla lettera a) inclusi nella medesima area territoriale adeguata di cui all'allegato C bis della L.R. 26/2014. Stante appunto la novità legislativa, l’Unione deciderà quanto prima, e comunque in tempo utile per l’ordinato avvio delle attività, le modalità di gestione delle funzioni e servizi di cui sopra.

6. RIFLESSI FINANZIARI Le risorse finanziarie inerenti la gestione delle funzioni e dei servizi elencati nel presente documento sono contenute nel Bilancio 2017-2019 adottato con Decreto del Presidente in data odierna ed al quale si rimanda. Per quanto riguarda le progettualità indicate al punto 4.1, le risorse saranno oggetto di negoziazione in sede dell’ “Intesa per lo sviluppo”

7. PIANO DI COMUNICAZIONE

L’Unione Territoriale Intercomunale è un ente di nuova costituzione, di fatto poco conosciuto. Si ritiene quindi necessario porre in essere degli incontri rivolti sia ai soggetti che operano nelle Amministrazioni (Consiglieri e Assessori Comunali dei Comuni aderenti in primis), sia alla cittadinanza, con particolare riguardo ai “portatori di interesse” (categorie economiche, mondo dell’associazionismo, istituzioni scolastiche….) Si sta valutando l’adesione all'iniziativa Comunweb e anche al fine di dare ai cittadini uno strumento di vera interazione con la nuova struttura amministrativa degli enti che è "multipolare" o

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multi-ente, rafforzare il collegamento con il territorio e le associazioni che possono avere uno spazio all'interno dello stesso sito che esse stesse gestiranno.

8. SISTEMI DI MONITORAGGIO, VALUTAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE

Sia per monitorare l’avvio e il successivo sviluppo delle funzioni, che per verificare il perseguimento degli obiettivi strategici e operativi ovvero la necessità di modificare o riprogrammare, con il 2017 sarà avviato un sistema di programmazione e controllo (controllo di gestione) che si auspica sarà supportata da giovani tirocinanti messi a disposizione attraverso un’iniziativa di ANCI FVG alla quale l’Unione Collinare ha aderito

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