Note Alle Leggende
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Leggenda 1.1 Il MENDICANTE DI ORIGLIO Luogo: Comune: Origlio Altitudine: 419 m GPS Long/Lat: 8.94263, 46.05378 Difficoltà: facile Distanza a/r: 3000 m Dislivello: 310 m Durata: 1 h Itinerario: Dal punto A (8.94316, 46.04931) al punto B (8.94372, 46.05072) è possibile sentire le voci sommerse dei barbari. Proseguendo si arriva al punto D (8.94412, 46.05107) dove c'era la casetta della donna. Sempre in D è possibile in lontananza (5 km ca.) vedere il punto C (8.93089, 46.08674), da quelle cime montuose discesero le truppe di Radagaso. Il Convento del Bigorio (8.95065, 46.07207) punto E. Storia: Ambientazione leggenda 400 d.c Il laghetto d'Origlio ha origine dal ghiacciaio dell'Adda ca. 13000 anni fa. Nel 1484 il paese è devastato dalla peste. Nel 1500 sotto il ducato di Milano, fornisce soldati e armi. Arte: Chiesa di San Vittore Mauro a Carnago. XIII sec. Affreschi del XVI sec. chiesa di SS Giorgio e Maria Immacolata, con affreschi e stucchi. Dimore medioevali del XV sec. Convento di Bigorio 729 m Natura: Le torbiere, il canneto Leggenda 1.2 IL SASSO DELLA MADONNA Luogo: Comune: Capriasca Altitudine: 800 m Gps Long/Lat: 8.99982, 46.07842 Difficoltà: Discreta Distanza a/r: 5000 m Dislivello: 500 m Durata: 2 ore Il sentiero: Arrivati nel paese di Bidogno è possibile visitare la chiesa di San Barnaba punto A ( 8.99976, 46.07836) a fianco c'è il cimitero punto B ( 9.00000, 46.07824). Salendo per la strada asfaltata si arriva a Borisio punto C (8.99659 46.08472) alla curva entrare nel bosco per raggiungere delle casette contadine in pietra punto D ( 8.99396, 46.08410), proseguendo verso monte s'incontra una sorgente punto E dove è possibile dissetarsi, poco lontano, punto E ( 8.99450, 46.08830) si trova il sasso con l'impronta del piede della Madonna. Storia: Ambientazione leggenda 1487 Tra il 1100 e il 1300, Bidogno edifica la sua chiesa (una mole notevole con un imponente campanile) e proclama S.Barnaba patrono del villaggio: è il 26 febbraio 1487! Arte: Nel nucleo di Bidogno vi si trovano diversi affreschi esposti sulle facciate delle case. Si contano nove fontane e quattro lavatoi, oltre al serbatoio per l’antico acquedotto. Esiste un'altra leggenda sull'acqua miracolosa che fuoriesce da queste fontane. Il portale della chiesa di San Barnaba risale al 1658 ed è preceduto dal portico del 1735. A sinistra della facciata si erge il campanile eretto verso il 1700. Natura: Leggenda 1.3 IL SERPENTE DELLA VAL MARA Luogo: Comune: Arogno Altitudine: 606 m Gps Long/Lat: 8.98848, 45.95950 Difficoltà: Media Lunghezza: Dislivello: 500 m Durata: Nel territorio di Rovio è compresa la cima del Monte Generoso condivisa col comune italiano di San Fedele Intelvi e la sorgente del Buco della Sovaglia, di interesse speleologico Itinerario: Da Maroggia, punto B (8.96947, 45.93384) si risale il fiume Mara fino al paese di Arogno punto C (8.99008, 45.96046), s’oltrepassa la Casa Colonica, punto D (..) e, entrando nel bosco si raggiunge il buco della Biscia, punto E (8.99696, 45.96432). Storia: Ambientazione leggenda 1700 con Rovio costituiva la capitale dei Leponzi dove sorgeva il Medhelanon: centri religiosi, amministrativi, militari, commerciali, dei Celti. Arte: Francesco Borromini, architetto (Bissone 25 settembre 1599 - Roma 3 agosto 1667) La Chiesa parrocchiale di San Carpoforo di origini medioevali 1148 L'Oratorio di San Rocco, di origini medioevali, rimaneggiato nella seconda metà del XVII secolo Palazzo Galeazzo Visconti nel Comune di Bissone La chiesa parrocchiale di Santo Stefano ad Arogno è una delle più significative costruzioni barocche del Cantone Ticino. Nel 1873 Alessandro Manzoni e Romeo Manzoni, intellettuali e uomini politici, aprirono qui la prima fabbrica di orologi del Canton Ticino. Casa colonica Bovisio Natura: Fiume mara, Melano, Monte Sighignola, generoso, fortificazioni grotta il buco della biscia Leggenda 1.4 IL LUPO DI CURIO Luogo: Comune: Curio Altitudine: 560 m Gps Long/Lat: 8.86398, 46.00221 Difficoltà: Facile Lunghezza a/r: 2000 m Dislivello: 50 m Durata: 1 ora Itinerario: Dalla casa bruciata all’interno del nucleo di Curio punto A (8.86304, 46.00191) basta seguire la strada principale in direzione di Curio per arrivare alla Crocetta punto D (8.85218, 46.00275) Storia: Ambientazione leggenda: 1750 Nome abitanti: lüf (lupi). Bedigliora: Nome abitanti: ciòd (chiodi, assioli). Banco: Nome abitanti: oròcch (allocchi) Nel giugno 1938, durante lavori per la correzione della strada cantonale che dalla frazione di Bombinasco porta ad Astano, precisamente in località «Froda», a ovest del nucleo e poco oltre il «Preventorio», vennero alla luce tre tombe romane: due a cremazione e una ad inumazione. «Il posto del ritrovamento è un breve piano formante un campo, largo 6 m e lungo circa 20, giacente ai piedi di un ronco, il quale si inerpica alla sinistra del vallone dove precipita la cascata della Froda», Arte: Chiesa parrocchiale di San Pietro, ricostruita fra il 1609 e il 1610 in stile barocco Chiesa-Santuario della Madonna della Morella, di epoca tardomedievale Oratorio della Santissima Trinità, in località Bombinasco, costruito nel 1670 Frammenti di una lapide con iscrizione nord-etrusca all'interno del villaggio Chiesa parrocchiale di San Rocco, di epoca tardomedievale Chiesetta cimiteriale di San Salvatore Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, in località Banco, attestata fin dal 1416 Natura: Piccola miniera d'oro protostorica in località Garaveee, utilizzata dell'antico popolo dei Salassi Leggenda 1.5 LA FIERA GROSSA Luogo: Comune: Lugano Altitudine: 230 m Gps Long/Lat: Difficoltà: Lunghezza: 12000 m Dislivello: 1000 m Durata: 10 ore Il sentiero: Itinerario: Storia: Ambientazione leggenda 1800 Arte: Natura: Piazza Castello Lugano Gli Svizzeri nel 1515 Sorgenti tra cimadera ed arla Caprino Grotte Il macello di Lugano rosone sopra Sonvico, il Gallo Sonvico La storia di Sonvico, che deve il suo nome alla posizione su un promontorio (summus vicus, in latino il villaggio più alto) è secolare: sono stati trovati reperti dell'età del bronzo[2] e di quella del ferro[3]. Numerosi anche i reperti pre-romani e romani: in particolare una lapide etrusca, alcuni reperti romani a San Martino[4] e monete, monili e suppellettili longobarde[5]. Tracce un po' più recenti sono ancora visibili: è il caso delle mura medioevali che cintavano completamente il borgo[6]. Del castello di Sonvico, rinnovato verso la fine del Quattrocento su volere del duca Ludovico il Moro, del resto, si parla in documenti del 1326: nei documenti la comunità locale viene chiamata "Castellanza"[7][8]. Una traccia ancora più antica risale al 1040 con la formula "Summo Vico"[9], mentre alcuni documenti del XIX secolo fanno riferimento all'atto di donazione, successivamente ritenuto dagli storici un falso del XII secolo, con il quale il 2 aprile 724 il re Liutprando avrebbe ceduto la Basilica di San Carpoforo di Como a Sonvico[10]. Nell'archivio parrocchiale, in compenso, è conservata una pergamena del X secolo con tracce di scrittura onciale[11]. Il centro, che ottenne lo statuto di "Terra privilegiata", fu dominio dei duchi di Milano dall'inizio del XV secolo al 1512. Nel 1415 Filippo Maria Visconti concesse alla cittadina stemmi e sigilli[12]. Pochi anni dopo, nel 1473, le leggi cittadine furono raccolte nel Libbro degli Statuti della Magnifica Comunità di Sonvico[13] Nel 1512, infine, Massimiliano Sforza lo cedette alla Confederazione elvetica: quest'ultima confermò lo statuto di "Terra privilegiata"[14], ma nel prendere possesso della cittadina la distrusse. Il passo San Lucio, situato nelle Prealpi Luganesi ad una altitudine di 1.541 m s.l.m., collega la val Cavargna in provincia di Como con la val Colla nel Canton Ticino (Svizzera). Sul valico sorge una chiesa del XIV secolo dedicata a San Lucio e due rifugi: uno in territorio italiano e uno in territorio svizzero che funge pure da ristorante. IL CASTELLO DI MESOCCO Location: Comune: Altitudine: Gps Long/Lat: Difficoltà: Lunghezza: Dislivello: Durata: Il sentiero: Itinerario: Storia: Arte: Natura: Storia: Ambientazione leggenda 1500 Arte: Il castello di Mesocco è la rocca di maggior significato storico della valle Mesolcina, la fortezza più importante dei Grigioni. Le rovine del castello poggiano quasi certamente su postazioni difensive precedenti alla dominazione romana. È però a partire dal 1137 che il castello di Mesocco si trasforma nell'imponente opera militare che ancora oggi, nonostante il degrado, si può osservare. È questo l'anno in cui si può trovare il primo riferimento storico della famiglia dei De Sacco; che dominò la Mesolcina per circa 400 anni. Etruschi Lostallo tempio presso oratorio san carlo drenola, tempio chiamato il segreto martello affiorante dal sasso nel comune di rossa verdabbio tempio di niola, sorgente con due colori, bianco rossa, piedi montagna fra leggia e grono zecca roveredo miniera d'oro lapide Gaspare Boelini MELIDE E BISSONE Storia: Ambientazione leggenda 1450 Arte: Il ponte-diga di Melide, progettato da Pasquale Lucchini, venne costruito dal 1844 al 1847 inizialmente per collegare solo per via stradale le due sponde del lago di Lugano tra Melide e Bissone in Canton Ticino tramite la Strada Cantonale 2 (Chiasso-Giebenach). Nel 1874 venne attraversato dalla Ferrovia del Gottardo, che collega Chiasso a Lucerna. Nella seconda metà del decennio 1960-1970 venne costruita l'autostrada A2 Basilea-Chiasso. Il ponte è costruito su una morena naturale che si avvicina all'altra sponda. È attraversato giornalmente da 77 000 veicoli. Chiesa parrocchiale di S. Carpoforo Le principali drettrici di comunicazione tra Ticino e Lombardia erano fino agli inizi dell’Ottocento, le strade Monte Ceneri/Ponte Tresa, oppure Giubiasco/ Magadino. Certo, la via Bellinzona-Mendrisio-Como sarebbe stata più diretta, ma presentava un grave inconveniente: il lago Ceresio.