R. Deputazione Di Storia Patria Per La Liguria

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

R. Deputazione Di Storia Patria Per La Liguria R. DEPUTAZIONE DI STORIA PATRIA PER LA LIGURIA SEZIONE DI SAVONA ATTI Vol. XXIII SAVONA Tipografia Savonese Piana Monlicello, 2 1941 - A. XIX $ . Biblioteca Storia Patria SV s-sv-sv 0001 SSSP sv 03 023 SVAGHI STORICI L' AREA EDILIZIA DI SAVONA DALLE ORIGINI AL SEC. XIX — Barriliana — Un’opera inedita di B. Mat- tiauda — La pitonessa di Celle — Un frate CRONISTA IN PIENO RlSORGIMENTO. PER ITALO SCOVAZZI 1. L’area edilizia di Savona dalle origini al sec. XIX. I l forestiero che, dopo aver letto una storia di Savona, ad esempio quella più ampia e recente di I. Scovazzi e F. No- berasco, sentisse vaghezza di visitare il teatro della più che bimillenaria vita savonese, e di interrogare le pietre, testi­ moni eloquentissimi, resterebbe forse deluso. Le devasta­ zioni genovesi e gli ultimi cento anni hanno distrutto più che dieci incursioni di Longobardi e di Saraceni. Tuttavia col sussidio dei pochi monumenti rimasti, di anticaglie dissepolte, di testimonianze lontane, possiamo for­ marci un’idea abbastanza precisa della città, quale essa era nei secoli dell’ età media. E’ ormai indubbio che il promontorio di Priamar, unito al Monticeli© da un sottile istmo e perciò asilo sicuro con­ tro gli assalti degli uomini e delle fiere, fu sede di Liguri sin dall’età della pietra. Il luogo, romanizzato, fu durante l’Impero soverchiato da Vado; tracce sicuramente romane vennero in luce, ed altre potranno scoprirsi con scavi diligenti nella nostra archeologica. Il porto di Savona, che compare già durante la seconda guerra punica, dovette certo, fin dall’età romana, estendere f oppido dal promontorio a parte dell’ istmo e provocare la costruzione di nuove opere. Infatti tra il 1853 e il 1854, con scavi fatti per sistemare quella zona dove sono oggi corso 6 Mazzini e l’Ilva si giunse all’angolo dell’ex-convento delle Scuole Pie, e fu scoperta una strada che da Chiappi nata scendeva al porto. Sotto la strada, di fronte al Vico dei Fondachi, di cui oggi esiste ancora un avanzo, si trovò un muro circolare, spesso un metro, dal quale furono estratti massi di pietra squadrata: lo si ritenne la base o il re­ cinto di un fortilizio, costruito al tempo dei Romani a di­ fesa del porto. Tre metri più in là, verso S. Giorgio, si scoprirono altri avanzi di mura, spesse un metro, pur esse rivestile di pietra squadrata. I lavori, proseguiti nel 1856, misero in luce altri resti, autorevolmente giudicati romani, del fortilizio, su cui tanti secoli dopo sorse il castello di S. Giorgio. Le invasioni barbariche, con tutti i guai che seguirono alla rovina dell' Impero, assottigliarono di molto la popola­ zione della Sabazia; tuttavia un nucleo di Liguri-Romani, corroborato forse da elementi germanici, si mantenne sul Priamar. Di li Savona, nel secolo X, apri le ali al grande volo. Nello sviluppo edilizio della città si possono distinguere due momenti. In un primo, tra il X e il Xll secolo, nel generale risveglio sociale ed economico che prepara il Co­ mune, nuovi ceti mercantili e industriali si svilupparono at­ torno al porto, sull’ istmo, e vi si rafforzarono coi primi palazzi turriti, con le prime mura. La cerchia di mura, di cui è probabilmente ancora un avanzo la monumentale Porta Balnei, partendo da questa « dirigevasi — scrive Vittorio Poggi — verso mezzogiorno fino ad incontrare le mura del Castello, con cui faceva corpo sino all’ angolo oc­ cidentale, donde girava a tramontana, descrivendo una curva irregolare che per Fossavaria riusciva a piazza del Mer­ cato: di qui saliva per la collina del Monticeli©, discendendo pel Pozzetto in piazza della Quarda e proseguendo poi per la .calata verso la torre del Brandale sino al punto di partenza >. Il seno di mare era più profondo e le acque dell’an­ tico porto si frangevano presso la Chiesa di S. Pietro. Con­ tigua alla chiesa sorgeva l’antica dogana, difesa da una 7 robusta torre; a distanza di pochi metri era stato costruito un fortissimo muro, che doveva servire al duplice scopo di agevolare le operazioni di carico e scarico delle merci e di proteggere l’istmo dalla continua erosione delle acque. Di questa calata o andana primitiva, detta impropriamente mo­ lo, comparvero tracce qua e là, in tempi diversi, in occa­ sione di scavi; cosi avvenne nel 1839, negli scavi fatti dal­ l’architetto civico G. Galleano e da G. Nervi, e anche molti anni dopo, quando si posero le fondamenta del palazzo Mar- tinengo. Tale calata, spiccandosi dalle falde di S. Giorgio, per­ correva pressapoco il vico dei Fondachi, piazza del Bran- dale, via Orefici, via Quarda Superiore, piazza Leon Pan­ caldo, fino a S. Ponzio, 1’ odierna S. Lucia. Nella Scaria, com’ era chiamato il tratto della calata fra la Dogana e la piazza della Quarda, ferveva 1’ attività cittadina. Il nome di Scaria si estese a poco a poco a tutta la zona retrostante, sino a designare una delle due circo­ scrizioni territoriali e militari in cui si divideva il nascente Comune. L’ altra circoscrizione si chiamò del Monte, e par­ tiva da piazza S. Pietro giungendo ad abbracciare tutto il Priamar. Attorno al porto si sviluppava la nuova città mer­ cantile e industriale, con una nuova nobiltà, una nuova borghesia, un nuovo proletariato, in contrasto al Priamar, nido ligure - feudale - vescovile, e al Monti cello che, con la sua Cantinata marchionale, era il nido feudale - laico. Centro religioso della città sul piano era la parrocchia di S. Pietro, cui presto s’aggiunsero le parrocchie di S. Giovanni e S. Andrea. Il secondo moment) nello sviluppo edilizio di Savona s’inizia coi grandi lavori portuali sullo scorcio del sec. XII e con la nuova cinta di mura costruita tra il sec. XIII e il XIV. A poco a poco alla lenta erosione dell’istmo per opera dell’ acqua marina, nella parie più interna del seno, era succeduto un processo di interrimento del porto, dovuto forse al fatto che il torrente Lavagnola, oggi Letimbro, dopo aver lungamente errato nella pianura alluvionale tra 8 paludi e acquitrini, s’ era aperta una via diretta al mare, aiutato forse anche, fin d’allora, dall’opera degli uomini, e sfociando presso il Priamar, travolgeva in prossimità del porto grande massa di arene, che i fortunali di libeccio poi accumulavano nel porlo stesso. Tale 1* ipotesi attendibi­ lissima di V. Poggi. Contro il pericolo il Comune provvide, sul finire del sec. XII, a grandi opere. Costruì anzitutto una seconda po­ derosa calata, che, parallelamente alla primitiva, si stendeva ad arco dal piede di S. Giorgio sino a S. Lucia e, con vari bracci di molo, gettati in tempi diversi, venne a formare una magnifica darsena, proietta dalle correnti di libeccio e di scirocco. Tutta la zona conquisiaia al mare, tra l’antica e la nuova calala, si copri, nel volgere di un secolo, di e- difici che formarono una quindicina di vie attorno alle tre piazze della Canepa o Colombo, d’Armi poi dell’Erbe, della Quarda poi S. Agostino e oggi Leon Pancaldo. Tra gli edi­ fici ne sorsero alcuni grandiosi del Comune, come la nuova Dogana, la Raiba o Magazzino dell’Abbondanza, il palazzo del Podestà. Questi nuovi quartieri furono divisi, dalla parte del mare, da una cinta muraria con alcune porte. Un cantiere e un arsenale, nell’ angolo tra S. Giorgio e il braccio di mulo di S. Erasmo, compirono f assetto portuale del po­ tente Comune. 11 quale era nel massimo fiore della sua storia. La tremenda lotta, contro Genova e contro i Guelfi, i mirabili commerci l’avevano innalzato a uno dei primi posti fra i Comuni dell’Italia continentale. La crescente ric­ chezza e popolazione si volgeva anche al versante occiden­ tale del promontorio, alla piana del Lavagnola, che comin­ ciava ad essere alacremente prosciugata e coltivala. Pur dopo la vittoria genovese della metà del dugento, l’antica cintura muraria non bastava più. Genova 1’ aveva rotta e abbattuta; Savona, tra la fine del secolo XI11 e il principio del XIV, mirò a costruire una nuova, più ampia e capace. La nuova cinta, descrivente attorno alla città un elissoide, < di cui l’asse maggiore — scrive V. Poggi — da mezzogiorno a tramontana, ossia dal mare alla porta S. 9 Giovanni, misurava metri 780 circa, e il minore da ponente a levante, cioè da Porta Bellaria alla calata sul porto, circa ni. 340 », sorse gradualmente, per successive concessioni della metropoli, prima con pilastri uniti da steccati e paliz­ zate (Licie), poi con mura, solo dalla parte di terra, infine con mura anche dalla parte del porto. Quindici porte si aprivano lungo la cerchia murale. Cinque borghi, fuori le mura, il borgo Superiore, fuori porta S. Giovanni, il borgo Ratto o Inferiore, fuori Porta Villana o Bellaria, il borgo di Porta Fioria, il borgo del Molo e il borgo della Foce, crebbero gareggiando con la città per operosità e splendo­ re. Colla riforma del 1303, la città, prima divisa nelle due compagne di Scaria e del Monte, fu scompartita in quar­ tieri, chiamati prima di Scaria, del Monte, dei Foderati e del Mare, poi di S. Maria, di S. Pietro, di S. Giovanni e di S. Andrea. Tali limiti f area edilizia di Savona serbò, quasi im­ mutati, sino alla perdila della sua autonomia. Ma quando nel 1528 ebbe assoggettata per sempre fin­ domita ribelle, Genova decretò di costruire sul Priamar una grande fortezza. L’opera, deliberata nel 1542 e in pochi anni condotta a compimento, portò necessariamente alla di­ struzione del più antico quartiere civico, splendido di mo­ numenti e di memorie, culla ligure - romana-cristiana della Sabazia. Tuttavia, che l’opera di distruzione facesse sentire T angustia dell’ area edilizia del piano non pare.
Recommended publications
  • Storico - Artistica
    GUIDA STORICO - ARTISTICA DELL OSPITALE MAGGIORE DI MILANO. MILANO TIPOGRAFIA DI PIETRO AGNELLI Contr.’ del Morone N. 1166. 1857. GUIDA STORICO - ARTISTICA DELL’OSPITALE MAGGIORE DI MILANO. Il presente Libro è posto sotto la tutela delle vegliami Leggi, essendosi adempiuto a quanto esse prescrivono. Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti implorano ed ottengono da Pio II (Piccolomini) di erigere in Ospitale il loro palazzo, 1446. (L originale è nella chiesa dell’ ospitale). NOTIZIE STORICHE D E L GRAND’OSPITALE DI MILANO PROSPETTO CRONOLOGICO DEI RITRATTI DE' SUOI BENEF A T T ORI COLL’ELENCO DEGLI AUTORI E DESCRIZIONE DEI MONUMENTI DEDICATI A DIVERSI DISTINTI MEDICI E CHIRURGHI MILANO TIPOGRAFIA DI PIETRO AGNELLI Contr.'' del Morone N. 1166. 1857. PREFAZIONE V enne più volle ed ampiamente descritta e illustrala da eccellenti autori Ï architettura dell' Ospitale Maggiore di Milano. Tutto ciò che concerne così le rendite di que­ sto Stabilimento ed il modo con cui vengono erogate, come il numero degli infermi ai quali estende la sua beneficen­ za, la quantità delle malattie che si sono curate, il modo ed il risultamento delle cure, l'interno ordinamento di esso anche nei riguardi economici, con tutte le notizie statistiche e mediche relative a questo Nosocomio fu già esposto, e lo è di continuo, specialmente col mezzo dei dotti e ben ela­ borati rendiconti che l'esimia Direzione pubblica ogni anno. Ma, oltre agli accennati oggetti principali questo grande asilo della carità Milanese altri ne offre meritevoli della attenzione pubblica, e sui quali anzi è già desta la curiosità dei cittadini, che prendono a buon diritto vivo interessamento a tutto ciò che tocca i patrii monumenti.
    [Show full text]
  • Parrocchia Di San Giorgio in Jerago
    Parrocchia di San Giorgio in Jerago Elenco dei Parroci A far tempo dal 1455 - Nel 1455 Macchi Dionigi Rettore - Dal 1559 al 1567 Uggeri Gerolamo - “ 1568 1587 Giussani Camillo - “ 1588 1596 Soldano Lazzaro - “ 1597 1601 Gattoni Gabriele - “ 1602 1609 Mazzucchelli Tommaso - “ 1609 1626 Curioni Antonio - “ 1626 1636 Coerezio Francesco - “ 1636 1675 Bonomi Giovanni - “ 1675 1704 Onetti Giuseppe - “ 1705 1732 Pozzi Carlo Francesco - “ 1732 1750 Mazzucchelli G. Battista - “ 1750 1784 Fontana Carlo Antonio - “ 1784 1797 Pellegatta Giuseppe Maria - “ 1797 1824 Castagnola Giovanni - “ 1824 1869 Moroni G.Battista - “ 1870 1873 Rossi Carlo - “ 1874 1881 Pessina Giuseppe - “ 1881 1916 Nebuloni Angelo - “ 1917 1945 Cervini Massimo - “ 1945 1952 Crespi Carlo - “ 1952 1987 Mauri Luigi - “ 1987 2006 Cassani Angelo - - “ dal 2007 è Parroco Ciapparella Remo Fin verso il 1800 il Parroco di Orago era vice parroco di Jerago Coadiutori o Vice-Parroci - Dal 1955 al 1962 Don Ausonio Colombo ( nato 20-11-1931) Parroco a Clivio - Dal 1962 al 1965 Don Luigi Colnaghi ( poi parroco di Cocquio Trevisago) Vicario per aiuto domenicale - Dal 1965 al 1974 Don Mario Panizza ( dott. Prof. Presso il Seminario Maggiore) 1 Visite pastorali - Mons Gabriele Sforza, 3-5 agosto 1455 - Card. Carlo Borromeo, 2 luglio 1570 - Mons Gaspare Visconti , 12 agosto 1586 - Card Federico Borromeo, 18 novembre 1606 - Card Federico Borromeo ottobre 1620 - Card Cesare Monti 21 settembre 1646 - Card Federico Visconti 29 giugno 1684 - Card Giuseppe Pozzobonelli 18 maggio 1750 - Card Andrea Carlo Ferrari 18-19 gennaio 1899 - Card Andrea Carlo Ferrari 18-19 ottobre 1903 - Card Andrea Carlo Ferrari 24-25 ottobre 1911 - Card Andrea Carlo Ferrari 26-27 luglio 1917 - Card Eugenio Tosi 20-21 agosto 1927 - Card Ildefonso Schuster 13-14 sett.1932 - Card Ildefonso Schuster 26-27 ottobre 1938 - Card Ildefonso Schuster 10-11 ottobre 1948 - Card Ildefonso Schuster 13-14 ottobre 1953 - Card.
    [Show full text]
  • 00-PRIME PP 2:Layout 1
    L’agnazione viscontea nel Rinascimento SOTTO IL SEGNO DELLA VIPERA Edoardo Rossetti «In Milano la più degna e nobile fameglia è la Visconta» scriveva nel 1520 l’oratore veneto Gianiacopo Caroldo. Quella che rimaneva, nonostante l’estinzione del ramo ducale, la più importante agnazione di Milano non è stata sinora adeguatamente studiata, né nella geografia castel- lana delle sue numerose signorie, né nelle articolazioni delle sue iniziative politiche, né nella sua presenza culturale nello stato di Milano. È specialmente su quest’ultimo as- petto che si incentra questo volume. Attraverso un’ampia ricerca archivistica e iconografica largamente inedita ven- gono ricostruiti importanti episodi di committenza delle famiglie principali della parentela viscontea che si intrec- ciano a comporre una politica artistica di ampio respiro, tale da incidere profondamente sul territorio: da Milano a Somma Lombardo, da Pallanza a Brignano, da Vignate a Santa Maria del Monte sopra Varese. Edoardo Rossetti (Varese, 1979) si è laureato nel 2006 in Storia presso l’Università degli Studi di Milano è autore di numerosi saggi sulla storia politica, sociale, artistica e cul- turale del Rinascimento lombardo; coordina la collana Scaglie d’archivio dell’Archivio di Stato di Milano, per la quale ha curato il volume Squarci d’interni. FESR Fondo europeo di sviluppo regionale - Le opportunità non hanno confini Sotto il segno della vipera In copertina Gian Cristoforo Romano e collaboratori, Gian Galeazzo Visconti riceve la signoria di Milano, particolare del Monumento
    [Show full text]
  • Visconti, Sforza
    Italie du Nord, Empire Armes : Milan (duché) : «D’argent, à une couleuvre ondoyante Ducs de Milan en pal d’azur, couronnée d’or, engloutissant un enfant de carnation, posé en fasce, les bras étendus» Visconti : «D’argent, au serpent d’azur ondoyant en pal & couronné d’or, engloutissant un enfant de carnation.» Visconti, Sforza Sforza (Francesco) : Milan «Ecartelé : au premier & au quatrième, d’or, à l’aigle éployée Milan (Visconti) de sable, lampassée de gueules & couronnée du champ, au deuxième & au troisième, d’argent, au serpent d’azur ondoyant en pal & couronné d’or engloutissant un enfant de carnation» Devise : «Rien ne m’est plus, plus ne m’est rien» (Valentina Visconti, duchesse d’Orléans, après l’assassinat de son mari) Symbole : le mûrier blanc, devise de sagesse ; un dragon et un lion cabrés près d’une branche de palme : «Prudentia Victoria Forza» (lors de ses noces avec Beatrice d’Este) Milan bannière et armes sculptées Milan (Sforza) Segni (Sforza) Teobaldo Visconti (Ludovice «Le More») pape Grégoire X Sources complémentaires : Italy / Milan Nobility (Medlands Project) dont : Necrologium soeldantalense (Regensburg Necrologies), Necrologium Austriacum gentis Habsburgicae Alterum (Passau Necrologies, II), Monumenta Necrologica raitenhslacensia, Liber defunctorum Genealogica (appendix, Salzburg Necrologies), Necrologium Scheftlariense (Freising Necrologies), Roglo, Euweb.cz, © 2008 Etienne Pattou Héraldique & Généalogie (alliance Montauban, branche de Saliceto), Cité et République Cité de Parme Cité de Sienne Lombardie- dernière mise à jour : 21/10/2019 "L'Entrée solennelle dans la ville de Lyon, de Monseigneur de Milan Vénétie sur http://racineshistoire.free.fr/LGN l'éminentissime Cardinal Flavio Chigi", 1664 1 Eriprando Milan + 1037 Origines Ottone + 1111 (Roma) Visconti visconte dell Arcivescovo di Milano ép.
    [Show full text]
  • Avvertenze Relative Alla Redazione Della Tesi Di
    Sede Amministrativa: Università degli Studi di Padova Dipartimento di Storia delle Arti visive e della Musica SCUOLA DI DOTTORATO DI RICERCA IN : Storia e Critica dei Beni Artistici, Musicali e Dello Spettacolo INDIRIZZO: Storia dell'Arte CICLO: XXII LA CHIESA DEL CARMINE A MILANO NEL RINASCIMENTO Direttore della Scuola: Ch.mo Prof. ROMANI Vittoria Supervisore: Ch.mo Prof. BALLARIN Alessandro Dottorando : Davide Mirabile LA CHIESA DEL CARMINE A MILANO NEL RINASCIMENTO TAVOLA DELLE ABBREVIAZIONI .................................................................................... 6! 1. IL PRIMITIVO INSEDIAMENTO DEI CARMELITANI A MILANO........................................ 7! 2. IL CANTIERE QUATTROCENTESCO............................................................................. 11! 3. IL MONUMENTO FUNEBRE DI ANGELO SIMONETTA................................................... 18! 4. IL MONUMENTO FUNEBRE DI PIETRO FRANCESCO VISCONTI DI SALICETO................ 46! 5. LA NATIVITÀ CON SOGNO DI SAN GIUSEPPE............................................................... 88! 6. L'AFFRESCO CON LA Madonna con il Bambino in trono tra i Santi Rocco e Sebastiano................................................................................................................. 102! BIBLIOGRAFIA ........................................................................................................... 140! MOSTRE..................................................................................................................... 163! PRESENTAZIONE
    [Show full text]
  • VISCONTI (I-II) Inkl De ROTARIIS (Aus Revigliasco D' Asti)
    Nikolai Wandruszka: Un viaggio nel passato europeo – gli antenati del Marchese Antonio Amorini Bolognini (1767-1845) e sua moglie, la Contessa Marianna Ranuzzi (1771-1848) 2.8.2014, 6.10.2017, 30.1.2021, 4.4.2021 VISCONTI (I-II) inkl de ROTARIIS (aus Revigliasco d' Asti) XI.3455 Visconti Chiara, * (ex 1°)1, + post 1523, oo Pietro della Pusterla Signore di Frugarolo XII.6910 Visconti Galeazzo, * (ex 1°)2, + ca. 1530, oo (a) Antonia Mauruzi, figlia di Nicolò Conte della Stacciola (1440-1485), Patrizio di Tolentino, e di Lucia (1445-1510) dei Conti Palatini Castiglioni Signori di Garlasco, Tochter des Guarnerio C. u.d. Antonia Bussone; oo (b) Caterina de Masis, nobildonna francese. Consignore di Somma, Crenna e Agnadello e Patrizio Milanese; Consigliere ducale, Cavaliere dell’Ordine di Saint-Michel, feudatario di Castelnoceto, Valle e Busto dal 1506, feudatario di Piovera dal 1509 (investito nel 1530), Luogotenente delle truppe ducali nel 1515, ambasciatore francese a Venezia nel 1528 – ausführliche Biographie bei VOLPI, pp.256-264. XIII.13820 Visconti Guido, + Genova ca. 1478, oo (a) Eleonora, figlia di Princivalle de Rotariis, nobiluomo milanese bzw. “di Asti”; “am 8. Oktober 1421 verlieh ihm [dem Bernardo] Sigismund in Trentschin den Titel eines Familiars, zusammen mit Princivalus und Franciscus de Rotariis sowie Benedictus de Venturis aus Asti und Jacobus de Paganeli Aycante aus Pisa3; ein weiterer Familiare ist Bernhard, Sohn des Johannes de Rotariis aus Revigliasco (d'Asti)4; oo 1473 (b) Genova Leta Manfredi, figlia di Guidantonio Signore di Faenza e di Bianca Trinci dei Signori di Foligno (keine Kinder). Patrizio Milanese, Consignore di Somma, Crenna e Agnadello; armato Cavaliere dal Duca di Milano nel 1450, Coppiere della Duchessa di Milano, Commissario Generale di Novara nel 1462, Governatore di Genova nel 1466 e 1470, Commissario Generale di Alessandria e Citra Po nel 1467, giura fedeltà al Duca di Milano nel 1470, Governatore di Cremona nel 1473, Consigliere del Duca di Milano nel 1477.
    [Show full text]
  • Galeotto 1° Del Carretto Marchese Di Finale E La Repubblica Di Genova
    ATTI DELLA REGIA DEPUTAZIONE DI STORIA PATRIA PER LA LIGURIA (Nuova Serie degli Atti della Società Ligure di Storia Patria) V o lu m e li (LXVI della raccolta) D. GUGLIELMO SALVI GALEOTTO 1° DEL CARRETTO MARCHESE DI FINALE E LA REPUBBLICA DI GENOVA PARTE PRIMA G ENOVA nella sede della reoia deputazione di storia patria per la liouria PALAZZO ROSSO MXMXXXVII-XV Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 ATTI DELLA REGIA DEPUTAZIONE DI STORIA PATRIA PER LA LIGURIA (Nuova Serie degli Atti della Società Ligure di Storia Patria) V o lu m e II (LXVI della raccolta) D. G U GLIELM O SALVI & i# GALEOTTO 1° DEL CARRETTO MARCHESE DI FINALE E LA REPUBBLICA DI GENOVA <£* PARTE PRIMA G E N O VA NELLA sede della regia deputazione di storia patria PER LA LIGURIA PALAZZO ROSSO MXMXXXVII-XV Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA Scuola Tipografica « D. Bosco » - Genova-Sampierdarena Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 <§ì n> § § PREFAZIONE & & j* Attendendo da molti anni ad uno studio complessivo ed orga­ nico per ricostruire la storia del Finale, ho sentito il bisogno in un primo tempo, di sbarazzare il terreno da alcune quistioni preliminari e fondamentali (1), per venire in appresso a stendere una ordinata narrazione degli avvenimenti svoltisi in quel paese. Se non che l’ampio e cospicuo materiale documentario da me raccolto mi andava persuadendo che per il momento era meglio accudire ad un lavoro analitico che sintetico e, invece di scrivere una storia, moltiplicare le monografie.
    [Show full text]
  • Thursday, March 23, 2006 Time: 8:45–10:15 Room: Corintia Panel Title: Renaissance Medals and Coins I Organizer: Arne R
    Thursday, March 23, 2006 8:45–10:15 AM Date: Thursday, March 23, 2006 Time: 8:45–10:15 Room: Corintia Panel Title: Renaissance Medals and Coins I Organizer: Arne R. Flaten, Coastal Carolina University Chair: Charles Rosenberg, University of Notre Dame Presenter: Stephen K. Scher, Independent Scholar Paper Title: Reggio Emilia, Milan, and the Mannerist Medal in Italy Abstract: In the entire history of medallic art there is little that can compare with the curious and fantastic group of medals centered upon Reggio Emilia in the sixteenth century. With an oblique reference to Leone Leoni’s medal of Ippolita Gonzaga and the similar piece by Jacopo da Trezzo, the Emilian medallists, whose work is usually uniface and cast in a lead alloy, produced a series of portraits of great originality. Both male and female subjects are clothed in agitated, filmy garments, and, in the case of the latter, with richly coiffed hair as if they were participating in some elaborate court masque. Often they are presented on pedestals following the form of ancient busts, with arms cut off just below the shoulder. This paper will attempt to discover the sources of such fascinating imagery as an element of Italian Mannerist art, and explain its presence in the medallic context. Presenter: Raymond B. Waddington, University of California, Davis Paper Title: Breaking News: Representing the Other on Portrait Medals Abstract: One purpose of the portrait medal has always been to make accessible the faces of famous people, whether from the past or in the present. During an age of exploration and increasing crosscultural encounters, a particular and neglected function was the representation of foreigners.
    [Show full text]
  • Abortion in Late-Renaissance Italy
    Abortion in Late-Renaissance Italy by John Christopoulos A thesis submitted in conformity with the requirements for the degree of Doctor of Philosophy Institute for the History and Philosophy of Science and Technology University of Toronto © Copyright by John Christopoulos (2013) Abortion in Late Renaissance Italy John Christopoulos Doctor of Philosophy Institute for the History and Philosophy of Science and Technology University of Toronto 2013 Abstract What did abortion mean in late-Renaissance Italy? This dissertation investigates conceptions and practices of abortion in Italy from 1550-1650. It aims to historicize abortion by recovering and joining together, from a broad base of sources, as many contemporary representations and images, points of view and voices on this subject as possible. I argue that abortion was a contentious and ambiguous event that had several meanings and that generated many seemingly inconsistent responses from ordinary individuals and institutional authorities. Abortion was a complex physical and medical event that carried heavy moral load. It was discussed in numerous contexts and had bearings on a variety of socio-historical domains. Drawing on a variety of sources, (including archival materials, legal codes and civic proclamations, works of theology, jurisprudence and medicine, letters and trial documents), and interdisciplinary in its method (utilizing the methodologies of social and cultural history, gender studies, history of ideas, the law, medicine and the body, and microhistory), this dissertation offers the first focused analysis of conceptions of abortion in the early modern period by examining meanings and practices in relation to broader social, political, medical, and religious ii developments in Counter-Reformation Italy.
    [Show full text]
  • Stadtgeographische Prozesse Und Strukturen in Mailand
    Stadtgeographische Prozesse und Strukturen in Mailand Diplomarbeit zur Erlangung des akademischen Grades einer Magistra der Naturwissenschaften an der Karl-Franzens-Universität Graz vorgelegt von Barbara ZISSLER am Institut für Geographie und Raumforschung Begutachter: Ao. Univ. Prof. Dr. Čede, Peter Graz, 2018 Eidesstattliche Erklärung Ich erkläre ehrenwörtlich, dass ich die vorliegende Arbeit selbstständig und ohne fremde Hilfe verfasst, andere als die angegebenen Quellen nicht benutzt und die den Quellen wörtlich oder inhaltlich entnommenen Stellen als solche kenntlich gemacht habe. Die Arbeit wurde bisher in gleicher oder ähnlicher Form keiner anderen inländischen oder ausländischen Prüfungsbehörde vorgelegt und auch noch nicht veröffentlicht. Die vorliegende Fassung entspricht der eingereichten, elektronischen Version. Datum: Unterschrift: 2 I Zusammenfassung Stadtgeographische Prozesse und Strukturen in Mailand Mailand lässt einen, je nach persönlichem Interesse, an die letzten Modetrends, präsentiert auf Catwalks im grellen Scheinwerferlicht, an Börsenkurse und ständig gestresste ManagerInnen, an die Pilgerreise zum Mailänder Dom oder an das Fußballteam, denken. Im Gegensatz zu anderen italienischen Städten, wird kaum jemand Mailand primär mit dem Reichtum an persistenter Bausubstanz in Verbindung setzten. Viel eher sind es die architektonisch hoch gelobten Neubauprojekte, über die man immer wieder in den Medien liest. Ein Teil der vorliegenden Arbeit befasst sich mit den vernachlässigten Gebäudeformen im Stadtzentrum Mailands, welche vor 1900 entstanden sind. Neben dem physischen Aspekt der Bebauung, spielt die Bevölkerung die zentrale Rolle im urbanen Gefüge. In einem anderen Kapitel wird über die historische, demographische Entwicklung der Stadt ein Bogen, hin zur aktuellen Situation in der Stadtgemeinde und den einzelnen Stadtbezirken, gespannt. Mailand stellt, seit der Industriellen Revolution, den wirtschaftlichen Motor Italiens dar, wie viele, europäische Metropolen hat es mit den, seit damals einhergehenden Veränderungen zu kämpfen.
    [Show full text]
  • Carteggio Visconteo Sforzesco
    VS 9 Archivio di Stato di Milano CARTEGGIO VISCONTEO SFORZESCO Milano città e Ducato e residui ARCHIVIO VISCONTEO-SFORZESCO CARTEGGIO SFORZESCO MILANO CITTÀ E DUCATO E RESIDUI (scatole 916, 917, 920, 921, 1128, 1129, 1144, 1407, 1408, 1409, 1410) a cura di GLORIA CAMESASCA – FEDERICO PISERI Coordinamento a cura di MARIA PIA BORTOLOTTI – MARCO LANZINI Sono state schedate le seguenti scatole del fondo Archivio Visconteo-Sforzesco , Carteggio Sforzesco Numero di scatola Denominazione serie 916 Milano città e ducato 917 Milano città e ducato 920 Milano città e ducato 921 Milano città e ducato 1128 Milano città e ducato 1129 Milano città e ducato 1144 Milano città e ducato 1407 Residui 1408 Residui 1409 Residui 1410 Residui Nota grafica: nelle parti di testo trascritte riportate in corsivo o tra «» si è provveduto a normalizzare in i la grafia j, presente prevalentemente in fine di parola o per chiudere le sequenze di numeri romani. 1 Carteggio Visconteo Sforzesco (1282 - sec. XVII) fondo : Livello: 1 Altre denominazioni : Inventario di Sala VS.1 : Sforzesco Conservatore : Archivio di Stato di Milano (Milano, MI) Produttore fondo : Milano, Cancelleria ducale (sec. XV - sec. XVI) Progetto : Archivio di Stato di Milano: Anagrafe degli archivi (guida on-line) (1998 - 2007) Codice : ASMI0500 Consistenza : scatole 1582 Metri lineari : 55 Note alla data : In GG: 1372 (con documenti dal 1282) - 1536 Contenuto : Il complesso comprende la documentazione relativa ai rapporti che la cancelleria ducale (Viscontea e Sforzesca) teneva per conto del duca con le amministrazioni centrali e periferiche del Ducato (Carteggio interno) e con gli stati esteri (Carteggio e atti extra dominium; Potenze estere), oltre che con gli altri stati sovrani del tempo (Potenze sovrane).
    [Show full text]
  • Leonardo Da Vinci I Segreti Della Sinistra Mano the Secrets of the Left Hand
    Leonardo da Vinci I segreti della sinistra mano The secrets of the left hand Castello Sforzesco 31 01 19 04 2020 | 1 | “…di brutti caratteri scrisse lettere, che sono fatte con la mano mancina a rovescio, & chi non ha pratica a leggere non l’intende, perché non si leggono, se non con lo specchio”. (Giorgio Vasari, Vita di Lionardo da Vinci, Firenze 1568) ‘…of characters ugly in form he wrote letters, that are done with the left hand from right to left, and those unaccustomed to reading them do not understand them, because they cannot be read, except with a mirror’. Una scrittura allo specchio I segreti della sinistra mano di Leonardo Milano, Castello Sforzesco Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana Sala del Tesoro 31 01 – 19 04 2020 Mostra a cura di Sindaco Isabella Fiorentini, Loredana Minenna, Marzia Pontone Giuseppe Sala Testi Assessore alla Cultura Isabella Fiorentini, Federico Gallo, Marzia Pontone Filippo Del Corno Direttore Cultura Coordinamento Marco Edoardo Minoja Isabella Fiorentini Direttore Area Soprintendenza Castello, Restauri Musei Archeologici e Musei Storici Stefano Dalla Via Claudio Salsi Coordinamento logistica e sicurezza Ufficio Stampa Luigi Spinelli Elena Conenna Assicurazioni Lloyd’s Soprintendente Castello Sforzesco Trasporto opere Claudio Salsi Arterìa Responsabile Unità Castello Allestimenti e Project Management e Conservatore Museo Pietà Rondanini RTI - Inrete e Consel Giovanna Mori Domenico Baldini, Nagaia Burbi Responsabile ufficio amministrazione Castello e Musei Archeologici Animazione grafica Rachele
    [Show full text]