COMUNE DI GUIGLIA (MO)

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA (2019-2021)

Allegato alla delibera di G.C. n. 04 del 17/01/2019 Il Segretario omunale F.to D.ssa Margherita Martini

1 SOMMARIO

1. PREMESSA 03 2. IL CONTESTO ESTERNO 04 3. IL CONTESTO INTERNO: LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL DI GUIGLIA 11 4. PRINCIPIO DI DELEGA – OBBLIGO DI COLLABORAZIONE – CORRESPONSABILITÀ 12 5. L’APPROCCIO METODOLOGICO ADOTTATO PER LA COSTRUZIONE DEL PIANO 12 6. IL PERCORSO DI COSTRUZIONE DEL PIANO 13 6.1 LE FASI DEL PERCORSO 13 6.2 SENSIBILIZZAZIONE DEI RESPONSABILI DI SETTORE E DEL PERSONALE E CONDIVISIONE DELL’APPROCCIO 14 6.3 INDIVIDUAZIONE E MAPPATURA DEI PROCESSI PIÙ A RISCHIO (“MAPPA/REGISTRO DEI PROCESSI A RISCHIO”) E DEI POSSIBILI RISCHI (“MAPPA/REGISTRO DEI RISCHI”) 15 6.4 PROPOSTA DELLE MISURE PREVENTIVE E DEI CONTROLLI DA METTERE IN ATTO 16 6.5 STESURA E APPROVAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2014-2016, 2015-2017, 2016-2018, 2017-2019 E 2018-2020 16 6.6 AGGIORNAMENTO DEL PIANO PER IL TRIENNIO 2019-2021 16 6.7 FORMAZIONE AL PERSONALE 16 7 LE MISURE ORGANIZZATIVE DI CARATTERE GENERALE 17 8 MISURE ULTERIORI 19 8.1 IL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI 19 9. COORDINAMENTO TRA IL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA E GLI ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE 20 10. MONITORAGGIO E AGGIORNAMENTO DEL P.T.P.C.T. 21 11. LA TRASPARENZA 22 11.1 IL RESPONSABILE DELLA TRASPARENZA 22 11.2 IL RUOLO DELLE STRUTTURE DELL’ENTE 23 11.3 LA SEZIONE “AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE” 23 11.4 LE CARATTERISTICHE DELLE INFORMAZIONI 24 11.5 MISURE ORGANIZZATIVE 24 11.6 MONITORAGGIO E CONTROLLO 24 11.7 MISURE PER ASSICURARE L’EFFICACIA DELL’ISTITUTO DELL’ACCESSO CIVICO 25 11.8 TRASPARENZA E NUOVA DISCIPLINA DELLA TUTELA DEI DATI PERSONALI (REGOLAMENTO EUROPEO 2016/679) 26 12. IL SISTEMA DEI CONTROLLI E DELLE AZIONI PREVENTIVE PREVISTE 28 APPENDICE NORMATIVA 29

ALLEGATO 1)- MAPPA DEI PROCESSI CRITICI, DEI RISCHI E DELLE AZIONI E MISURE PREVENTIVE ALLEGATO 2)- SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE"- ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE ALLEGATO 3)- MAPPATURA DEI PROCESSI A RISCHIO

2 1. PREMESSA

Le vigenti disposizioni normative volte a combattere i fenomeni di corruzione nella Pubblica Amministrazione prevedono una serie di specifiche misure di prevenzione che ricadono in modo notevole e incisivo sull’organizzazione e sui rapporti di lavoro di tutte le amministrazioni pubbliche e degli enti territoriali.

I temi della trasparenza e della integrità dei comportamenti nella Pubblica Amministrazione sono sempre attuali. Nel 2012 la L. n. 190 (Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica Amministrazione) ha imposto che anche i Comuni si dotino di Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione , strumenti atti a dimostrare come l’ente si sia organizzato per prevenire eventuali comportamenti non corretti da parte dei propri dipendenti. Tale intervento legislativo mette a frutto il lavoro di analisi avviato dalla Commissione di Studio su trasparenza e corruzione istituita dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, e costituisce segnale forte di attenzione del Legislatore ai temi dell’integrità e della trasparenza dell’azione amministrativa a tutti i livelli, come presupposto per un corretto utilizzo delle pubbliche risorse.

In particolare sono previste: a) la definizione, da parte di ciascuna Amministrazione, del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione; b) l'adozione, da parte di ciascuna Amministrazione, di norme regolamentari relative all'individuazione degli incarichi vietati ai dipendenti pubblici; c) l'adozione, da parte di ciascuna Amministrazione, del codice di comportamento in linea con i principi sanciti recentemente dal DPR 62/2013.

In data 11 settembre 2013 la CIVIT (Commissione Indipendente per la Valutazione e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche) –ora ANAC (Autorità nazionale AntiCorruzione)- ha approvato la proposta di Piano Nazionale Anticorruzione elaborata dal Dipartimento della Funzione Pubblica sulla base delle Linee di indirizzo del Comitato interministeriale per il contrasto alla corruzione. Tale Piano è stato successivamente aggiornato nell’ anno 2015.

Nel 2013 è stato inoltre adottato il D.lgs. n. 33 con il quale si sono riordinati gli obblighi di pubblicità e trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni, cui ha fatto seguito, sempre come costola della Legge Anticorruzione, il Decreto Legislativo n. 39/2013, finalizzato all’introduzione di griglie di incompatibilità negli incarichi "apicali" sia nelle Amministrazioni dello Stato che in quelle locali (Regioni, Province e Comuni), ma anche negli Enti di diritto privato che sono controllati da una Pubblica Amministrazione.

Nel 2016 tale Decreto ha subito significative modifiche a seguito dell’ approvazione del D. Lgs. n. 97, il quale mira ad introdurre in Italia un “ Freedom of information act” ( F.O.I.A.), in analogia ai sistemi esistenti nei Paesi del Nord Europa ed anglosassoni, ampliando notevolmente l’accesso civico ed imponendo alle Amministrazioni un profondo ripensamento delle proprie modalità operative, al fine di dare alla trasparenza una posizione centrale.

3 Con Delibera n. 831 del 3 agosto 2016 è stato approvato dal Consiglio di ANAC il Piano nazionale anticorruzione 2016, contenente, nella prima parte, l’esame di problematiche trasversali (quali la trasparenza, la rotazione e la gestione del rischio) e, nei paragrafi successivi, approfondimenti specifici su alcune tipologie di Amministrazioni ( piccoli Comuni, Città Metropolitane, Ordini professionali), che hanno mostrato maggiori criticità nell’attuazione della L. n. 190/2012, nonché su alcuni Settori particolarmente esposti a fenomeni di corruzione ( il governo del territorio e la sanità).

L’ approfondimento rispetto ai piccoli Comuni (con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti) è senz’altro il più innovativo dei focus presenti nel PNA 2016, in quanto Anac fornisce elementi ed interpretazioni per “ garantire idoneità di risorse e mezzi e assicurare una risposta alla corruzione non solo locale ma più propriamente territoriale e unitaria”, prevedendo la possibilità che l’ Unione predisponga un unico PTPC, distinguendo tra funzioni svolte direttamente dall’ Unione e funzioni rimaste in capo ai singoli Comuni. Al momento, tuttavia, la Statuto dell’ Unione Terre di castelli, cui il Comune di Guiglia ha trasferito diverse funzioni, non prevede la gestione associata della funzione di prevenzione della corruzione, per cui il Comune di Guiglia è tenuto a predisporre autonomamente il proprio PTPC, rinviando al Piano dell’ Unione per le sole funzioni trasferite.

Con successiva delibera n. 1074 del 21 novembre 2018 è stato approvato da Anac l’Aggiornamento 2018 al Piano Nazionale Anticorruzione, contenente una parte generale, finalizzata a fornire a tutti i soggetti destinatari del PNA chiarimenti in merito ai dubbi interpretativi sorti per la corretta interpretazione della disciplina in materia di prevenzione della corruzione, ed alcuni approfondimenti tematici, in particolare per confermare ed individuare modalità semplificate di applicazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e prevenzione della corruzione per i piccoli Comuni.

Ribadendo quanto già espresso nei Piani Triennale della Prevenzione della Corruzione già approvati, con il presente Piano, relativo al triennio 2019-2021, il Comune di Guiglia intende percorrere in modo serio ed efficace il percorso previsto dalla normativa, non affrontando la tematica in modo adempimentale ma cercando di costruire un efficace modello organizzativo in grado di rendere la struttura sempre più impermeabile ai rischi di corruzione in senso ampio.

Il presente Piano si collega altresì, come previsto dalla normativa, con la programmazione strategica ed operativa dell’ Ente, ed in particolare con il Piano triennale delle Performance, aggiornato annualmente dall’Amministrazione.

2. IL CONTESTO ESTERNO Come indicato nell’Aggiornamento 2015 al Piano Nazionale Anticorruzione, l’analisi del contesto esterno ha lo scopo di “ evidenziare come le caratteristiche dell’ambiente nel quale l’amministrazione o l’ente opera, con riferimento, ad esempio, a variabili culturali, criminologiche, sociali ed economiche del territorio possano favorire il verificarsi di fenomeni corruttivi al proprio interno ”. Appare pertanto utile rilevare i fattori legati al territorio di riferimento e le relazioni e le possibili influenze esistenti con i portatori e i rappresentanti di interessi esterni, in quanto la conoscenze e la comprensione delle dinamiche territoriali di riferimento e le principali influenze e pressioni a cui una struttura è sottoposta possono consentire di indirizzare con maggiore efficacia e precisione la strategia di gestione del rischio.

4 In base a quanto contenuto nell’Aggiornamento al PNA del 28 ottobre 2015, la Prefettura di (con nota prot. n. 40973 del 16.12.2015 indirizzata a tutti i Comuni della Provincia) ha indicato l’opportunità di avvalersi degli elementi e dei dati contenuti nelle relazioni periodiche sullo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica presentate al Parlamento dal Ministero dell’Interno e pubblicate sul sito della Camera dei Deputati senza fornire indicazioni di rilievo per il territorio del Comune di Guiglia. Dai dati contenuti nella “Relazione sull’attività delle forze di polizia, sullo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica e sulla criminalità organizzata”, trasmessa dal Ministro Minniti alla Presidenza della Camera dei deputati il 15 gennaio 2018 e pubblicata sul sito della Camera stessa, si legge con riferimento in generale all’ambito territoriale della Regione Emilia Romagna:

“L’elevata propensione imprenditoriale del tessuto economico ragionale è uno dei fattori che catalizza le mire e gli obiettivi della criminalità organizzata, soprattutto ai fini delle operazioni di riciclaggio e reinvestimento di profitti illecitamente accumulati.

La geografia criminale è caratterizzato dalla presenza di qualificate proiezioni delle mafie tradizionali, soprattutto di matrice ‘ndranghetista, che, pur mantenendo un rapporto di dipendenza dai rispettivi sodalizi attivi nei luoghi di origine, beneficiano di significativi margini di autonomia operativa.

Tali consorterie si contraddistinguono per un’elevata attitudine all’infiltrazione nel tessuto socio economico, mediante l’immissione di capitali di illecita provenienza, che si traduce nell’acquisizione di proprietà immobiliari, nella rilevazione di attività commerciali – anche sfruttando gli effetti della contingente crisi finanziaria che penalizza, in particolare, la piccola e media impresa – nell’aggiudicazione di appalti e commesse pubbliche.

I comparti precipuamente esposti alle aggressioni mafiose si confermano attestarsi nell’edilizia, nel settore turistico - alberghiero, nella ristorazione, nelle molteplici declinazioni dell’intrattenimento e del gioco lecito, nell’agroalimentare.

Nel territorio ragionale, le eterogenee compagini ‘ndranghetiste sono riuscite a realizzare presidi stabili e preponderanti, talvolta anche in sinergia o, comunque, stabilendo accordi di non belligeranza con formazioni criminali riconducibili alla Camorra o a Cosa nostra. Del pari, attraverso pervicaci manovre espansionistiche, sono riuscite ad attivare una composita e articolata rete di relazioni con elementi dell’imprenditoria deviata e, finanche – come evidenziato dagli esiti dell’operazione “Aemilia” – appartenenti infedeli delle Istituzioni. Nel gennaio 2016 gli sviluppi della richiamata inchiesta hanno portato all’esecuzione di ulteriori sei misure cautelari personali, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di trasferimento fraudolento di valori e intestazione fittizia di beni, aggravati dal metodo mafioso, nonché al sequestro di diverse società, alcune delle quali con sede in Emilia.

Il pesante condizionamento dell’attività politico – amministrativa è certificato dallo scioglimento del comune di Brescello (RE), sancito con D.P.R. del 20 aprile 2016, il primo caso in Emilia Romagna in cui si è ricorso allo strumento di cui all’art. 143 del D. Lgs. 267/2000. Un procedimento avviato in parallelo (giugno 2015) a quello che ha riguardato il comune di (MO), che – pur non definendosi con il medesimo esito – ha, comunque, rivelato inquietanti interferenze della ‘Ndranggheta nell’azione dell’amministrazione locale.

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L’organizzazione criminale calabrese nella regione è specificamente riferibile alla compagine di Cutro (KR) coagulata attorno a Nicolino Grande Aracri, la cui influenza sconfina anche in taluni territori delle limitrofe Lombardia e Veneto.

A si registra la presenza di esponenti delle ‘ndrine calabresi dei “Pesce” e “Bellocco” di Rosarno, “Mammoliti” di San Luca (RC), “Facchineri” di Cittanova (RC), “Condello” di Reggio Calabria, “Mancuso” di Limbadi (VV), “Acri” di Rossano (CS), “Farao – Maricola” di Cirò (KR), “Grande Aracri” di Cutro e “Tripodi” di Vibo Valentina dediti prevalentemente all’usura, alle estorsioni, al riciclaggio di capitali illeciti, al traffico internazionale di stupefacenti.

A Piacenza, Modena, Parma e Reggio Emilia si conferma l’operatività di propaggini delle cosche “Grande Aracri” di Cutro (KR), “Arena” di Isola di Capo Rizzuto (KR), “Dragone” e “Farao – Marincola” di Cirò Marina (KR), rivolte soprattutto al supporto logistico ai latitanti e al narcotraffico.

Consorterie originarie del reggino sono presenti a Modena, con affiliati alle cosche “Longo – Versace” di Polistena.

A Ferrara si segnala l’operatività di elementi organici alle cosche “Farao – Marincola” di Cirò Marina (KR) e “Pesce – Bellocco” di Rosarno (RC).

A Forlì – Cesena si riscontrano gravitazioni dei “Vrenna “ di Crotone (KR) e dei “Condello” di Reggio Calabria, oltre a presenze collegate ai “Mancuso” di Limbadi (VV) ed elementi contigui ai “Forastefano” di Cassano Jonico (CS).

La provincia di Piacenza risulta essere territorio di espansione di elementi collegati alle ‘ndrine “Dragone” e “Grande Aracri” di Cutro (KR), attive nelle estorsioni, nel traffico e nello spaccio di sostanze stupefacenti.

Ravenna risulta animata da personaggi legati alle famiglie “Femia” e “AquinoColuccio – Mazzaferro” di Marina di Gioiosa Jonica (RC), aduse privilegiare la gestione del gioco d’azzardo on-line e delle videoslot.

I numerosi e ripetuti interventi repressivi sugli esponenti della Camorra presenti nel territorio ragionale – prevalentemente riferibili a formazioni dei c.d. “casalesi” – hanno consentito nel tempo di delineare gli interessi perseguiti dalle organizzazioni criminali campane che, attraverso una perniciosa incidenza sul libero mercato, hanno tentato di condizionare i comparti dell’edilizia pubblica e privata – attraverso l’usura, le estorsioni, le false fatturazioni – nonché quelli turistico – alberghiero, della ristorazione e dell’intrattenimento.

Elementi affiliati e/o contigui ai “casalesi”, ovvero ai clan “Moccia” di Napoli e “Fezza – D’Auria – Petrosino” di Salerno, sono presenti nel territorio di Bologna.

A Modena si conferma la presenza di compagini riconducibili ai “casalesi”, come pure a Rimini e Ravenna, ove gravitano affiliati all’ala “Schiavone”. Gli interessi criminali prevalenti continuano ad attestarsi nei settori economico – imprenditoriali – edile in particolare – nel traffico di sostanze stupefacenti, nelle pratiche estorsive ed usuraie.

Soggetti collegati a formazioni camorristiche si riscontrano anche a Ferrara – coi “Mallardo” – a Forlì – Cesena – coi “Nuvoletta” – a Rimini – coi “D’Alessandro – Di Martino”, “Stolder”, “Vallefuoco”, “Mariniello”, “Grimaldi” – a Parma, coi “Sarno”.

La gestione delle bische clandestine è un’altra attività di cui detengono il “primato” taluni clan dei “casalesi”, interessati a riallocare capitali di provenienza illecita.

Quando precede trova conferma nell’operazione “Idra” cha ha documentato l’operatività di un sodalizio strutturato, con interessi finanziari e commerciali nella provincia di Rimini, dedito a una molteplicità di condotte anti-giuridiche, quali l’estorsione, la ricettazione, il riciclaggio, l’esercizio abusivo di attività finanziarie, il trasferimento fraudolento di valori e la bancarotta fraudolenta. Al centro dell’inchiesta un soggetto – originario di Napoli e residente nella provincia di Rimini – che gestiva l’organizzazione in stretta relazione con il clan “Nuvoletta” di Marano di Napoli.

6 Soggetti collegati a Cosa nostra sono individuati a Reggio Emilia, Modena e Ravenna, dove viene registrata la presenza di esponenti della famiglia “Madonia” di Caltanissetta e del mandamento di Villabate (PA).

A Parma sono presenti articolazioni delle famiglie “Emmanuello” di Gela (CL) – attiva nel settore degli appalti pubblici – esponenti della famiglia di Bivona (AG) – dediti al riciclaggio di proventi illeciti – ed elementi vicini al “mandamento” di Bagheria (PA).

A Bologna sono state documentate le estensioni del clan catanese dei “Pillera – Puntina”, impegnato nel traffico di sostanze stupefacenti, e di affiliati ai gruppo dei c.d. “Tortoriciani”, originario di Tortorici (ME), attivo nelle estorsioni e nel traffico di droga.

Nella ravennate – ove sono stati segnalati, in passato, elementi del clan “Nicotra” di Misterbianco (CT) – è stato tratto in arresto, per associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione, un soggetto, già sottoposto a sorveglianza speciale, residente a Palagonia (CT), ma domiciliato (RA).

Elementi collegati alla criminalità organizzata pugliese, sono risultati attivi nel traffico e nello spaccio di sostanze stupefacenti, nel supporto logistico ai latitanti e nel reimpiego di capitali illeciti.

L’azione di contrasto delle Forze di Polizia ha evidenziato l’operatività di gruppi criminali autoctoni, compartecipati anche da soggetti stranieri, dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, allo sfruttamento della prostituzione, all’usura e ai reati predatori.

L’Emilia Romagna è contrassegnata i misura considerevole da molteplici e importanti traffici di sostanze stupefacenti che assumono, sempre più, il carattere della transnazionalità. I traffici risultano prevalentemente gestiti da organizzazioni straniere e i relativi ricavi finiscono per essere reinvestiti nel circuito della ristorazione e degli esercizi pubblici, in specie nel capoluogo ragionale. Al riguardo, risultano numerose le acquisizioni di attività commerciali da parte di soggetti stranieri, appartenenti ad etnie o Paesi i cui cittadini si distinguono in Italia proprio per essere adusi al traffico di narcotici.

Nel 2016, si registra un incremento del quantitativo di droga intercettata; i sequestri di cocaina e di eroina hanno registrato un calo, mentre si evidenzia un incremento di tutte le altre sostanze.

Le persone segnalate all’Autorità Giudiziaria per violazioni in materia di sostanze stupefacenti sono state 2.313, in incremento rispetto all’anno precedente (19,78%), e corrispondente al 7,01% del totale nazionale.

Gli stranieri risultati coinvolti nel narcotraffico sono 1.472, corrispondenti all’11,66% dei segnalati a livello nazionale; è significativo osservare che in questa regione, gli stranieri sono il 63,64% dei denunciati, a fronte del 38,26% della media nazionale. Le nazionalità prevalenti sono quella marocchina, tunisina e albanese.

I decessi riconducibili all’abuso di sostanze stupefacenti sono stati 25, corrispondenti al 9,40% del totale nazionale. In provincia di Bologna è stato registrato il maggior numero di decessi per abuso di stupefacenti.

Le presenze più significative di compagini di provenienza straniera si registrano nel territorio bolognese, ove ciascun nazionalità “rappresentata” si è “ritagliata” un autonomo margine di manovra, evitando di porsi in conflitto con altre consorterie delinquenziali.

La criminalità maghrebina evidenzia un precipuo interesse per il narcotraffico e i reati in materia di immigrazione clandestina, strettamente connessa alla falsificazione di documenti.

Le indagini che hanno riguardato espressioni criminali nigeriane dimostrano come queste operino nell’ambito di organizzazioni ben strutturate dedite, principalmente, al narcotraffico – con l’impiego di corrieri c.d. ovulatori – ma anche al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione di donne provenienti dal Paese d’origine. Altre fattispecie delittuose privilegiate afferiscono all’immigrazione clandestina e al commercio di prodotti contraffatti.

7 L’etnia albanese , contraddistinta da una notevole capacità organizzativa, si conferma incline al narcotraffico – anche in modalità sinergiche con elementi di altre nazionalità e con gli stessi italiani – oltre che allo sfruttamento della prostituzione.

I romeni presenti sono perlopiù coinvolti nel favoreggiamento e nello sfruttamento della prostituzione, prevalentemente in pregiudizio di giovani connazionali. Altri settori privilegiati si rinvengono nel narcotraffico e nei reati predatori.

Organizzazioni criminali di matrice cinese – presenti soprattutto nel capoluogo emiliano e nelle province di Reggio Emilia, Ferrara e Rimini – esprimono delitti “tipici” come il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il traffico di sostanze stupefacenti, le estorsioni, le rapine e lo sfruttamento della prostituzione e della manodopera clandestina, quasi esclusivamente consumati in ambito intra – etnico.

Sodalizi pakistani risultano fortemente coinvolti in attività criminose, quali il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e l’importazione di stupefacenti.

Per quanto attiene ai reati contro il patrimonio, si conferma l’operatività di batterie di soggetti provenienti dalle regioni del meridione d’Italia, dediti alla consumazione di rapine a mano armata in denaro di esercizi commerciali, istituti di credito e postali, nonché di furgoni portavalori con l’appoggio logistico di elementi corregionali residenti in loco.

Si segnala a livello regionale – in particolare nei centri maggiormente estesi – la crescita del disagio connesso alle manifestazioni di illegalità e/o degrado socio-ambientale, legate all’esercizio della prostituzione e dello spaccio di droga, nonché all’abuso di alcool, ma anche a quelle condotte anti-giuridiche ed anti-sociali – quali danneggiamenti, imbrattamenti e bivacchi – che ingenerando un profondo e contagioso stigma, induce la popolazione a ritenersi “sovraesposta” a scenari di “insicurezza” e che non sempre corrispondono alla reale situazione.

Il dinamismo del settore turismo-alberghiero della riviera romagnola – che si estende luogo i territori delle province di Ferrara, Forlì-Cesena e, soprattutto, Ravenna e Rimini – amplifica, soprattutto nel corso della stagione estiva, le criticità connesse all’ambulantato abusivo, esercitato prevalentemente da cittadini extracomunitari (in prevalenza provenienti dal nord Africa e dal Bangladesh).

Nel corso del 2016, in Emilia Romagna, il numero complessivo dei delitti censiti è diminuito, mentre il dispositivo di contrasto operato dalle Forze di Polizia è risultato in decremento per il numero di soggetti segnalati all’Autorità Giudiziaria (-6,4%).

Tra le manifestazioni criminose diffuse suscettibili di destare allarme nella ragione, rilevano i reati predatori, nel cui ambito si evidenzia che – alla consolidata maggiore operatività degli stranieri nella consumazione di furti – fa riscontro una loro lieve prevalenza anche in riferimento ai segnalati per la perpetrazione di rapine. In tale contesto – nonostante i dati statistici complessivi di furti (-9,2%) e rapine (- 10,4%) denotino, per entrambi, una generale contrazione – si registra un incremento delle rapine negli uffici postali e dei furti con strappo. Anche le segnalazioni riferite all’usura, all’associazione per delinquere e agli stupefacenti hanno registrato un incremento.

Il numero delle segnalazioni riferite agli omicidi volontari, ai tentati omicidi, alle ricettazioni, agli stupefacenti e allo sfruttamento della pornografia minorile, vede la prevalenza di cittadini stranieri. “

Nella medesima Relazione con riferimento all’ambito territoriale specifico della Provincia di Modena si legge:

“Nella provincia è stata accertata l’infiltrazione della criminalità organizzata di tipo mafioso nel tessuto economico – imprenditoriale.

In particolare, i sodalizi delinquenziali di origine campana, prevalentemente riferibili ai “casalesi” – frangia “Schiavone”, risulterebbero interessati ad attività di “money-laundring” e reimpiego di proventi illeciti in rami di impresa a vario modo collegati al gioco d’azzardo. Concrete possibilità di infiltrazione si rilevano nei settori dell’intermediazione nel mercato del lavoro e in quello immobiliare.

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I rapporti stabiliti tra emanazioni dei “casalesi” e campi distorti dell’imprenditoria modenese, è avvalorato da pregresse indagini che hanno documentato un modus operandi ispirato alla corruzione di pubblici funzionari ed amministratori, col fine ultimo di ottenere l’aggiudicazione di commesse pubbliche.

Proprio al fine di contrastare e prevenire eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata nella gestione degli appalti pubblici e privati, conseguenti ai lavori post sisma del 2012, la Prefettura riserva la massima attenzione alla verifica del possesso dei requisiti obbligatori per partecipare alle relative gare.

Con riferimento alla ‘Ndrangheta, le sue mire espansionistiche sono state certificate dalle attività investigative svolte dalle Forze di Polizia che hanno consentito, tra l’altro, il sequestro di beni mobili ed immobili riconducibili a soggetti contigui alle cosche “Arena” e “Nicoscia” di Isola capo Rizzuto (KR), nonché ai “Farao-Marincola” della “locale” di Cirò.

Nella provincia risultano insediati anche soggetti affiliati e/o contigui alle ‘ndrine dei “Dragone” e “Grande Aracri” di Cutro (KR), “Longo” e “Versace” di Polistena (RC) attivi nelle pratiche estorsive ed usuraie, nel traffico e nello spaccio di sostanze stupefacenti, nel riciclaggio di denaro di provenienza illecita, nei tentativi di infiltrazione nell’economia legale attraverso l’alienazione e/o la costituzione di attività imprenditoriali edili o di costruzioni generali, con l’obiettivo di acquisire appalti pubblici e fornire supporto logistico a latitanti.

Nel mese di gennaio 2016 l’ennesima appendice dell’operazione “Aemilia” ha determinato l’esecuzione di sei ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti, a vario titolo, responsabili di trasferimento fraudolento di valori e intestazione fittizia di beni, aggravati dal metodo mafioso. Le citate misure restrittive hanno confermato le condotte delittuose di taluni degli indagati, cristallizzandone compiti, gerarchie ed equilibri all’interno della cosca “Grande Aracri” e delineato i meccanismi di intestazione fittizia e titolarità occulta ideata dall’organizzazione per il reimpiego dei capitali illecitamente accumulati per il tramite di compiacente “prestanome”.

Anche il settore dei trasporti e della logistica risulta esposto al rischio di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata mafiosa.

Pure con riguardo a Cosa nostra siciliana, è stato acclarato l’interesse di soggetti riconducibili a essa ad investire capitali illecitamente acquisiti nei mercati immobiliari e finanziari. Sono stati documentati anche taluni tentativi di aggiudicazione, tramite società “contaminate”, di appalti pubblici.

Si rileva la presenza di soggetti collegati alla Sacra Corona Unita – quali la famiglia “De Lorenzis” – che mostrano interessi nella gestione del gioco d’azzardo e degli apparecchi elettronici, ma coinvolti anche in pratiche estorsive ed usuraie.

Soggetti di origine sarda sono presenti nei comprensori di e di .

Nel 2016 il numero dei delitti è diminuito (-5,3%), a fronte dell’azione di contrasto delle Forze di Polizia che ha fatto registrare un decremento del numero di persone segnalate all’Autorità Giudiziaria (-8,5).

I furti – soprattutto quelli in abitazione, con destrezza, con strappo, con destrezza e in esercizi commerciali – risultano maggiormente ricorrenti, come pure i danneggiamenti e le truffe/frodi informatiche. Le denunce per violenza sessuale, lesioni dolose, sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile consolidano il trend di espansione.

Le denunce a carico di cittadini stranieri sono state 3.487 (confermando un trend in diminuzione), incidendo per il 39,8% sul totale delle persone deferite all’Autorità Giudiziaria. Particolarmente elevata è l’incidenza degli stranieri nel settore degli stupefacenti (+66,2).

E’ confermato il dinamismo di aggregazioni criminali di origine maghrebina e albanese nella gestione e nel traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, talvolta anche in ambiti internazionali. D’altra parte, le formazioni albanesi risultano attive – così come sodalizi formati da nigeriani, romeni, serbi, moldavi e cechi – pure nel favoreggiamento e nello sfruttamento della prostituzione, se del caso ricorrendo a modalità violente.

9 Nel 2016 le operazioni antidroga censite sono state 117, con il sequestro di 238,35 kg. di sostanze stupefacenti e 1 dose, oltre a 230 piante di cannabis. Le sostanze maggiormente sequestrate sono risultate l’hashish, la marijuana, la cocaina e l’eroina. Le relative persone denunciate all’Autorità Giudiziaria sono state 261, con una prevalenza di cittadini stranieri (66,28%) rispetto gli italiani.

Nella bassa modenese, si rileva la presenza di numerosi laboratori tessili gestiti da imprenditori di nazionalità cinese, taluni dei quali – impegnati nel sistematico sfruttamento di propri connazionali e ricorrendo massivamente al “dumping sociale” (concorrenza sleale) – riescono a distorcere, alterare ed “inquinare” l’economia legale dei mercati. Ne discende la proliferazione dell’abusivismo commerciale, con la vendita di merce contraffatta e/o non conforme alle normative europee. Consorterie delinquenziali di medesima matrice si dedicano anche allo sfruttamento del meretricio di giovani connazionali.

Si registra l’operatività di soggetti provenienti dalla provincia di Napoli dediti alla consumazione di truffe in pregiudizio di persone anziane.”

Dai dati soprariportati si evidenzia che in generale nel contesto della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Modena è stata registrata la presenza di criminalità organizzata e l’esigenza di quest’ultima di infiltrarsi nell’economia per investire i proventi delle attività illecite che comporta l’esposizione a un rilevante rischio di corruzione. La corruzione costituisce, infatti, il meccanismo utile con il quale le organizzazioni criminali tentano di deviare le autorità politiche e amministrative dall’interesse collettivo e si garantiscono il controllo delle risorse pubbliche disponibili. Nel territorio della provincia di Modena è accertata l’infiltrazione della criminalità organizzata di tipo mafioso nel tessuto economico-imprenditoriale . In particolare, soggetti della Camorra risulterebbero dediti ad attività di “money- laundring” e reimpiego di proventi illeciti in rami di impresa a vario modo collegati al gioco d’azzardo. Concrete possibilità di infiltrazione si sono accertate nei settori dell’ intermediazione nel mercato del lavoro e in quello immobiliare. L’attività investigativa ha rilevato rapporti tra elementi riconducibili ai “casalesi” e settori distorti dell’imprenditoria modenese , con un modus operandi ispirato alla corruzione di pubblici funzionari ed amministratori, col fine ultimo di ottenere l’aggiudicazione di commesse pubbliche. Nella provincia risultano insediati anche soggetti affiliati e/o contigui ad ‘ndrine calabresi, attivi nelle pratiche estorsive ed usuraie, nel traffico e nello spaccio di sostanze stupefacenti, nel riciclaggio di danaro di provenienza illecita, nei tentativi di infiltrazione nell’economia legale attraverso l’alienazione e/o la costituzione di attività imprenditoriali edili o di costruzioni generali, con l’obiettivo di acquisire appalti pubblici e fornire supporto logistico a latitanti. Anche il settore dei trasporti e della logistica risulta esposto al rischio di infiltrazioni da parte delle criminalità organizzata mafiosa. E’ stata rilevata anche la presenza di soggetti riconducibili a Cosa nostra siciliana per investimenti di capitali, illecitamente acquisiti , nei mercati immobiliare e finanziario. Sono stati documentati anche taluni tentativi di aggiudicazione, tramite società “contaminate”, di appalti pubblici. Si rileva la presenza di soggetti collegati alla Sacra Corona Unita, che mostrano interessi nella gestione del gioco d’azzardo e degli apparecchi elettronici , ma coinvolti anche in pratiche estorsive ed usuraie. Nella bassa modenese, numerosi sono i laboratori tessili gestiti da imprenditori di nazionalità cinese, alcuni dei quali inquinano l’economica legale dei mercati, con il ricorso al sistematico sfruttamento di propri connazionali e al “dumping sociale” ( concorrenza sleale ).

10 Le aree di particolare esposizione al rischio di corruzione si confermano quelle individuate dal Piano Nazionale Anticorruzione, ed in particolare i processi concernenti l’affidamento di lavori, servizi e forniture . In tale contesto e alla luce di quanto innanzi illustrato, il Comune di Guiglia ha ritenuto di prevedere una serie di misure, per le quali si rimanda all’ allegato 1 del presente Piano, che tengono conto e recepiscono le indicazioni fornite dall’ANAC nella Determinazione n. 12/2015 di aggiornamento 2015 al PNA, che ha focalizzato l’attenzione su tale ambito, prevedendo specifiche ulteriori misure di prevenzione e fornendo un’analisi approfondita non solo della fase di affidamento ma anche di quelle successive di esecuzione del contratto.

3. IL CONTESTO INTERNO: LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL COMUNE DI GUIGLIA

In relazione al Regolamento comunale di organizzazione degli Uffici, la struttura organizzativa del Comune è stata suddivisa in sette Settori, come di seguito evidenziato; il Segretario comunale, dott.ssa Margherita Martini, è stato individuato, ai sensi dell’art. 1 comma 7 secondo capoverso della Legge 190/2012, come Responsabile anticorruzione del Comune di Guiglia, con Decreto del Sindaco n. 3 dell’8/04/2013; inoltre la stessa, con Decreto del Sindaco n. 5 del 30/9/2013 è stata nominata Responsabile della trasparenza.

Con deliberazione n. 5 in data 16/01/2018 è stato nominato il Responsabile della Stazione Appaltante (RASA) del Comune di Guiglia, individuato nel Responsabile del Settore Lavori Pubblici, Patrimonio e Demanio Geom. Lucio Amidei, incaricato della compilazione e dell’aggiornamento dei dati dell’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti ( AUSA).

Per quanto concerne politiche, obiettivi, strategie, risorse, sistemi e tecnologie, categoria e quantità del personale, si rimanda al Piano Esecutivo di Gestione ed al Piano delle Performance dell’Ente.

L’organigramma del Comune di Guiglia

Segretario comunale

• Settore Amministrativo • Settore Servizi Demografici (Anagrafe, Stato civile, Servizio Elettorale, URP, Statistica, Servizi Cimiteriali) e Tributi – Servizio gestione TARSU • Settore Tributi, sezione ICI IMU TASI e gestione fiscale • Settore Ragioneria • Settore Urbanistica e Ambiente (edilizia, espropri, protezione civile, pianificazione e gestione attività estrattive e attività produttive) • Settore Lavori Pubblici e Servizi Tecnologici, Patrimonio e Demanio • Settore Biblioteca, Sport e Tempo libero, Cultura, Turismo, Attività ricreative e Volontariato Si rappresenta che il presente Piano prende in considerazione esclusivamente i processi critici direttamente gestiti dal Comune. A tal fine si sottolinea che tra questi non possono figurare quelli relativi ai seguenti servizi resi in forma esternalizzata o gestiti dall’Unione Terre di Castelli, e quindi dell’integrità degli operatori impegnati su tali attività dovrà necessariamente rispondere l’Unione o il soggetto gestore; i servizi attualmente resi in forma esternalizzata sono: 11 • servizi sociali e sociosanitari e servizi sociali professionali (gestiti dall’Unione) • pubblica istruzione (gestita dall’Unione) • gestione del personale (gestita dall’Unione) • servizi informativi (gestiti dall’Unione) • agricoltura e tutela del territorio (gestiti dall’Unione) • Polizia municipale (gestita dall’Unione) • Funzioni in materia di Sismica (gestita dall’Unione) • Raccolta e smaltimento rifiuti • Trasporto urbano

4. PRINCIPIO DI DELEGA – OBBLIGO DI COLLABORAZIONE – CORRESPONSABILITÀ

La progettazione del presente Piano, nel rispetto del principio funzionale della delega – prevede il massimo coinvolgimento dei Responsabili di Settore dell’Ente, anche come soggetti titolari del rischio ai sensi del Piano Nazionale Anticorruzione. In questa logica si ribadiscono in capo alle figure apicali l’obbligo di collaborazione attiva e la corresponsabilità nella promozione ed adozione di tutte le misure atte a garantire l’integrità dei comportamenti individuali nell’organizzazione.

A questi fini si è provveduto al trasferimento e all’assegnazione, a detti Responsabili di Settore, delle seguenti funzioni: a) Collaborazione per l’analisi organizzativa e l’individuazione delle varie criticità; b) Collaborazione per la mappatura dei rischi all’interno delle singole unità organizzative e dei processi gestiti, mediante l’individuazione, la valutazione e la definizione degli indicatori di rischio; c) Progettazione e formalizzazione delle azioni edegli interventi necessari e sufficienti a prevenire la corruzione e i comportamenti non integri da parte dei collaboratori in occasione di lavoro.

Si assume che attraverso l’introduzione e il potenziamento di regole generali di ordine procedurale, applicabili trasversalmente in tutte le strutture, si potranno affrontare e risolvere anche criticità, disfunzioni e sovrapposizioni condizionanti la qualità e l'efficienza operativa dell'Amministrazione.

5. L’APPROCCIO METODOLOGICO ADOTTATO PER LA COSTRUZIONE DEL PIANO

Obiettivo primario del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione è garantire nel tempo all’Amministrazione Comunale, attraverso un sistema di controlli preventivi e di misure organizzative, il presidio del processo di monitoraggio e di verifica sull'integrità delle azioni e dei comportamenti del personale. Ciò consente da un lato la prevenzione dei rischi per danni all'immagine derivanti da comportamenti scorretti o illegali del personale, dall’altro di rendere il complesso delle azioni sviluppate efficace anche a presidio della corretta gestione dell’Ente. La metodologia adottata nella stesura del Piano si rifà a due approcci considerati di eccellenza negli ambiti organizzativi (banche, società multinazionali, pubbliche amministrazioni estere, ecc.) che già hanno efficacemente affrontato tali problematiche:

12 • L’approccio dei sistemi normati , che si fonda sul principio di documentabilità delle attività svolte , per cui, in ogni processo, le operazioni e le azioni devono essere verificabili in termini di coerenza e congruità, in modo che sia sempre attestata la responsabilità della progettazione delle attività, della validazione, dell’autorizzazione, dell’effettuazione; e sul principio di documentabilità dei controlli , per cui ogni attività di supervisione o controllo deve essere documentata e firmata da chi ne ha la responsabilità. In coerenza con tali principi, sono da formalizzare procedure, check- list, criteri e altri strumenti gestionali in grado di garantire omogeneità, oltre che trasparenza e equità;

• L’approccio mutuato dal D.lgs. 231/2001 – con le dovute contestualizzazioni e senza che sia imposto dal decreto stesso nell’ambito pubblico - che prevede che l’ente non sia responsabile per i reati commessi (anche nel suo interesse o a suo vantaggio) se sono soddisfatte le seguenti condizioni:  Se prova che l’organo dirigente ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi;  Se il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli e di curare il loro aggiornamento è stato affidato a un organismo dell’ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo;  Se non vi è stata omessa o insufficiente vigilanza da parte dell’organismo. Si noti che tali approcci sono assolutamente coerenti con la proposta di Piano Nazionale Anticorruzione elaborata dal Dipartimento della funzione pubblica in base alla legge n. 190 del 2012, approvata dalla C.I.V.I.T., Autorità nazionale anticorruzione in data 11 settembre 2013.

6. IL PERCORSO DI COSTRUZIONE DEL PIANO

6.1 Le fasi del percorso Nel percorso di costruzione del Piano, accompagnato nel 2014, 2015 e 2016 da interventi di formazione-azione organizzati dall’Unione Terre di Castelli in parallelo per tutti i Comuni che ne fanno parte e rivolti a Segretario Comunale, Responsabili di Settore e personale dell’Ente, sono stati tenuti in considerazione diversi aspetti espressamente citati dalle Linee di indirizzo del Comitato interministeriale del marzo 2013 e riconfermati dal PNA del 11 settembre 2013: a) il coinvolgimento dei Responsabili di Settore e del personale operante nelle aree a più elevato rischio nell’attività di analisi e valutazione, di proposta e definizione delle misure e di monitoraggio per l’implementazione del Piano; tale attività –che non sostituisce ma integra la opportuna formazione rispetto alle finalità e agli strumenti dal Piano stesso- è stata il punto di partenza per la definizione di azioni preventive efficaci rispetto alle reali esigenze del Comune; b) la rilevazione delle misure di contrasto (procedimenti a disciplina rinforzata, controlli specifici, particolari valutazioni ex post dei risultati raggiunti, particolari misure nell’organizzazione degli uffici e nella gestione del personale addetto, particolari misure di trasparenza sulle attività svolte) anche già adottate, oltre alla indicazione delle misure che, attualmente non presenti, si prevede di adottare in futuro. Si è in tal modo costruito un Piano che, valorizzando il percorso virtuoso già intrapreso dall’Amministrazione, mette a sistema quanto già positivamente sperimentato purché coerente con le finalità del Piano;

13 c) l’impegno all’apertura in futuro di un confronto con i portatori di interessi sui contenuti delle misure adottate nelle aree a maggior rischio di comportamenti non integri, per poter arricchire l’approccio con l’essenziale punto di vista dei fruitori dei servizi del Comune, e nel contempo rendere consapevoli gli interessati degli sforzi messi in campo dall’organizzazione per rafforzare e sostenere l’integrità e trasparenza dei comportamenti dei suoi operatori a tutti i livelli; d) la sinergia con quanto già realizzato nell’ambito della trasparenza , ivi compresi:  il rinvio ai contenuti del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità come articolazione dello stesso Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione;  l’attivazione del sistema di trasmissione delle informazioni al sito web dell’amministrazione;  l’attivazione del diritto di accesso civico di cui al citato D.lgs. n.33/2013 e D. Lgs. n. 97/2016; e) la previsione e l’adozione di specifiche attività di formazione del personale , con cadenza periodica , con attenzione prioritaria al Responsabile Anticorruzione dell’Amministrazione e ai Responsabili di Settore e al personale addetto alle attività maggiormente esposte al rischio di corruzione, ma che coinvolgono anche tutto il personale dell’Amministrazione in relazione alle tematiche della legalità ed eticità dei comportamenti individuali.

Inoltre si è ritenuto opportuno - come previsto nella circolare n. 1 del 25 gennaio 2013 del Dipartimento della Funzione Pubblica e ribadito dal Piano Nazionale Anticorruzione - ampliare il concetto di corruzione, ricomprendendo tutte quelle situazioni in cui “nel corso dell’attività amministrativa, si riscontri l’abuso, da parte di un soggetto, del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati. (…) Le situazioni rilevanti sono quindi più ampie della fattispecie penalistica e sono tali da ricomprendere non solo l’intera gamma dei delitti contro la Pubblica Amministrazione disciplinati nel Titolo II, capo I del codice penale, ma anche le situazioni in cui, a prescindere dalla rilevanza penale, venga in evidenza un malfunzionamento dell’amministrazione a causa dell’uso a fini privati delle funzioni attribuite ”.

6.2 Sensibilizzazione dei Responsabili di Settore e del personale e condivisione dell’approccio Il primo passo compiuto nella direzione auspicata è stato quello di far crescere all’interno del Comune la consapevolezza sul problema dell’integrità dei comportamenti. In coerenza con l’importanza della condivisione delle finalità e del metodo di costruzione del Piano, in questa fase formativa si è provveduto nel 2014, 2015 e 2016 –in più incontri specifici- alla sensibilizzazione e al coinvolgimento dei Responsabili di Settore e in generale di chi opera negli ambiti a maggiore rischio , definendo in quella sede che il Piano di Prevenzione della Corruzione avrebbe incluso non solo i procedimenti previsti dall’art. 1 comma 16 della L. 190 (autorizzazioni o concessioni; scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi; concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché' attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati; concorsi e prove selettive per l'assunzione del personale e progressioni di carriera), ma che il punto di partenza sarebbe stata l’analisi di tutte le attività del Comune che possono presentare rischi di integrità.

14 6.3 Individuazione e mappatura dei processi più a rischio (“mappa/registro dei processi a rischio”) e dei possibili rischi (“mappa/registro dei rischi”) In logica di priorità, sono stati selezionati dai Responsabili di Settore i processi che, in funzione della situazione specifica del Comune, presentano possibili rischi per l’integrità, classificando tali rischi in relazione al grado di “pericolosità” ai fini delle norme anti- corruzione. L’analisi –già dalla prima stesura del Piano- ha contemplato sia i processi appartenenti alle aree di rischio “obbligatorie ” (già presenti nel PNA) che quelli appartenenti alle aree di rischio “generali” (gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio; controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni; incarichi e nomine; affari legali e contenzioso) e “specifiche” (Per gli Enti locali lo smaltimento dei rifiuti e la pianificazione urbanistica) successivamente introdotti dall’Aggiornamento 2015 al PNA. Come previsto dallo stesso Aggiornamento 2015 al PNA, è stata effettuata anche la mappatura dei processi dell’Ente , a fini dell’identificazione, della valutazione e del trattamento dei rischi corruttivi; attraverso l’individuazione delle responsabilità e delle strutture organizzative che intervengono all’interno dei processi e la descrizione delle diverse fasi del flusso e delle interrelazioni tra le varie attività, la mappatura permette infatti di sintetizzare e rendere intellegibili le informazioni raccolte per ciascun processo. Sono stati mappati tutti i processi per Struttura (partendo da quelli considerati più “critici” sotto il profilo del rischio corruttivo) tramite descrizione del flusso e l’attività di mappatura è stata completata, come previsto dall’Aggiornamento 2015 al PNA, entro il 2017.La mappatura ha consentito di attuare, da parte dei Responsabili di Settore coordinati dal RPC, una verifica approfondita dei processi a rischio e delle misure di prevenzione già definiti nei precedenti PTPCT. Le risultanze di tale impegnativa attività sono contenute nell’allegato 3 al presente Piano ( come richiesto da Anac con la determinazione n. 12 del 2015).

In coerenza con quanto previsto dal D.lgs. 231/2001 e con le conclusioni della Commissione di Studio su trasparenza e corruzione (rapporto del 30 gennaio 2012), sono state attuate in tale selezione metodologie proprie del risk management (gestione del rischio), nella valutazione della priorità dei rischi, caratterizzando ogni processo in base ad un indice di rischio in grado di misurare il suo specifico livello di criticità e di poterlo quindi successivamente comparare con il livello di criticità degli altri processi. Il modello adottato per la pesatura del rischio è coerente con quello suggerito dal Piano Nazionale Anticorruzione recentemente adottato. L’approccio prevede che un rischio sia analizzato secondo due dimensioni:

• la probabilità di accadimento , cioè la stima di quanto è probabile che il rischio si manifesti in quel processo, in relazione ad esempio alla presenza di discrezionalità, di fasi decisionali o di attività esterne a contatto con l’utente;

• l’impatto dell’accadimento , cioè la stima dell’entità del danno –materiale o di immagine- connesso all’eventualità che il rischio si concretizzi.

L’indice di rischio si ottiene moltiplicando tra loro questa due variabili (per ognuna delle quali si è stabilita convenzionalmente una scala quantitativa). Più è alto l’indice di rischio, pertanto, più è critico il processo dal punto di vista dell’accadimento di azioni o comportamenti non linea con i principi di integrità e trasparenza. In relazione alle richieste 15 della norma, all’interno del Piano, sono stati inseriti tutti i processi caratterizzati da un indice di rischio “medio” o “alto” e comunque tutti i procedimenti di cui al citato art. 1 comma 16, oltre ad altri processi “critici” il cui indice di rischio si è rivelato, ad un esame più approfondito, essere “basso”. 6.4 Proposta delle misure preventive e dei controlli da mettere in atto Per ognuno dei processi della mappa identificato come “critico” in relazione al proprio indice di rischio, è stato definito un piano di azioni che contempli almeno una azione per ogni rischio stimato come prevedibile (cioè con indice di rischio “alto” o “medio”, ma in alcuni casi anche “basso” ma meritevole di attenzione), progettando e sviluppando gli strumenti che rendano efficace tale azione o citando gli strumenti già in essere. Più specificatamente, per ogni azione prevista e non attualmente in essere, sono stati evidenziati la previsione dei tempi e le responsabilità attuative per la sua realizzazione e messa a regime – in logica di project management . Laddove la realizzazione dell’azione lo consentisse sono stati previsti indicatori che in ogni caso rimandano alla misura operata su quegli obiettivi all’interno dei documenti di programmazione. Tale strutturazione delle azioni e quantificazione dei risultati attesi rende possibile il monitoraggio periodico del Piano di prevenzione della corruzione, in relazione alle scadenze temporali e alle responsabilità delle azioni e dei sistemi di controllo messe in evidenza nel piano stesso. Attraverso l’attività di monitoraggio e valutazione dell’attuazione del Piano sarà possibile migliorare nel tempo la sua formalizzazione e la sua efficacia.

6.5 Stesura e approvazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2014-2016, 2015-2017, 2016-2018, 2017-2019 e 2018-2020 La stesura del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione per i trienni 2014-2016, 2015-2017, 2016-2108, 2017-2019 e 2018-2020 è stata quindi realizzata mettendo a sistema tutte le azioni operative proposte dal personale coinvolto e validate dai Responsabili di Area e le azioni di carattere generale che ottemperano le prescrizioni della L. 190/2012. Particolare attenzione è stata posta nel garantire la “ fattibilità ” delle azioni previste , sia in termini operativi che finanziari (evitando spese o investimenti non coerenti con le possibilità finanziarie dell’Ente), attraverso la verifica della coerenza rispetto agli altri strumenti di programmazione dell’Ente (Documento Unico di Programmazione, Bilancio di previsione, PEG, PDO, ecc.).

6.6 Aggiornamento del Piano per il triennio 2019-2021 Come esplicitamene richiesto dalla L. 190/2012 e dal PNA, il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione è stato oggetto -tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019- di un’attività di monitoraggio di quanto realizzato (la relazione annuale, redatta in base al format prodotto dall’ANAC, è stata pubblicata dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione a gennaio 2019 nella sezione “Altri contenuti – Corruzione” del portale Amministrazione Trasparente disponibile sul sito istituzionale del Comune). Tale monitoraggio ha rappresentato il punto di partenza per l’ aggiornamento del Piano ed ha portato in particolare ad adeguamenti delle misure preventive contenute nell’allegata “Mappa dei processi critici, registro dei rischi e delle azioni e misure preventive”, evidenziando le azioni in atto e rivalutando, ove ritenuto opportuno, la fattibilità di quelle da realizzarsi negli anni 2019-2021.

6.7 Formazione al personale Al fine di massimizzare l’impatto del Piano, come richiesto dal Piano Nazionale Anticorruzione, il Comune di Guiglia nel corso degli anni, con la collaborazione dell’Unione Terre di Castelli, ha garantito una formazione rivolta principalmente ai Responsabili di 16 Settore ed al personale amministrativo di tutti gli Uffici in materia di trasparenza, incentrata nello specifico sulla conoscenza e sull’ approfondimento delle numerose novità introdotte dal D. Lgs. 97/2016. Si ricorda che nel 2014 era stata organizzata una formazione a livello specifico, indirizzata alla squadra esterna di operai in materia di codice di comportamento, mentre a livello generale, per i Responsabili di Settore erano state organizzate due giornate formative incentrate su Codice disciplinare e di comportamento. Nel 2015, al fine di rendere più contestualizzata possibile la formazione, erano stati altresì realizzati due incontri di focalizzazione ( focus group ) con i dipendenti di due ambiti appartenenti alle aree di maggior rischio (contributi e sussidi in ambito associativo culturale e sportivo e autorizzazioni e concessioni edilizie), come previsto al punto 3.1.12 del Piano Nazionale Anticorruzione. I percorsi formativi che l'Ente intende attivare nel corso del 2019 saranno rivolti principalmente al RPCT ed ai Responsabili di Settore, con specifici approfondimenti nell’ambito dei processi di rischio e delle relative misure di prevenzione.

7. LE MISURE ORGANIZZATIVE DI CARATTERE GENERALE Si riportano di seguito le misure organizzative di carattere generale che l’Amministrazione Comunale intende mettere in atto, in coerenza con quanto previsto dalla L. 190/2012. Per quanto concerne la rotazione del personale , in relazione alle dimensioni dell’Ente, la rotazione del personale apicale appare poco percorribile e non è più obbligatoria, ai sensi dell'art. 1, comma 221, della Legge 28.12.2015, n. 208. L’Amministrazione si impegna comunque a valutare ogni anno per quali posizioni è opportuno e possibile prevedere misure atte ad evitare che il soggetto non sottoposto a rotazione abbia il controllo esclusivo dei processi, specie di quelli più esposti al rischio di corruzione. Come suggerito dal Piano Nazionale Anticorruzione 2016, al paragrafo 7.2.2, verranno sviluppate altre misure organizzative di prevenzione che sortiscano un effetto analogo a quello della rotazione, quali quelle di trasparenza. Inoltre si avrà cura che la responsabilità del procedimento sia assegnata ad un dipendente diverso dal responsabile di Settore, cui compete l’adozione del provvedimento finale. Qualora ritenuto opportuno, i Responsabili di Settore possono comunque riportare, tra le azioni specifiche a corredo della mappatura dei rischi, le opportunità di rotazione del personale ipotizzabili nel breve periodo. Per quanto concerne l’attuazione della normativa in materia di antiriciclaggio e antiterrorismo di cui al D.M. Ministro dell’ Interno 25.09.2015, con deliberazione della Giunta comunale n. 85 del 17. 11. 2016 si è stabilito che: - il soggetto “ gestore ” delegato a valutare e a trasmettere le segnalazioni alla UIF (Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia presso la Banca d’Italia), ai sensi dell’art. 6, comma 4, del Decreto in argomento, è individuato nel Segretario comunale, Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza ; - tutti i Responsabili di Settore , relativamente al proprio ambito di attività, al verificarsi di una o più delle situazioni di cui agli indicatori di anomalia elencati nell’allegato al D.M. 25.09.2015, devono segnalare al Gestore mediante comunicazione scritta e protocollata tutte le informazioni ed i dati necessari quando sanno, sospettano o hanno motivo ragionevole per sospettare l’avvenuto compimento o il tentativo di compimento di operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. Il D.M. 25 settembre 2015 fa riferimento agli indicatori di anomalia con riguardo a determinati

17 settori di attività (controlli fiscali, appalti, finanziamenti pubblici, immobili e commercio), ma l’attività di segnalazione deve estendersi e riguardare tutti i settori del Comune, qualora si realizzino o si configurino ipotesi riconducibili a sospette attività di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. Ciascun Responsabile dovrà relazionare in maniera puntuale su quanto rilevato, indicando tutti gli elementi, le informazioni ed i fatti nonché i motivi del sospetto; - il Gestore, non appena ricevuta la segnalazione da parte del Responsabile, effettua le proprie valutazioni - tenuto conto in particolare degli indicatori di anomalia riguardanti i settori dei “controlli fiscali”, degli “appalti” e dei “finanziamenti pubblici” - e trasmette senza ritardo la segnalazione di operazione sospetta alla UIF secondo le modalità telematiche di cui al predetto art. 7 del D.M., al portale INFOSTAT-UIF della Banca d’Italia, avendo cura che venga garantita la massima riservatezza dei soggetti coinvolti nell'effettuazione della segnalazione stessa. L’UIF considererà quale proprio interlocutore, per tutte le comunicazioni e gli approfondimenti connessi con le operazioni sospette segnalate, il Gestore delle Segnalazioni Antiriciclaggio.

L’Amministrazione si impegna altresì – partendo da quanto indicato nell’art. 1 comma 9 della L. 190/2012 - a: Mantenere ed attuare la normativa a tutela del dipendente che segnala condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza , di cui al comma 51 della legge n. 190, con le necessarie forme di tutela, ferme restando le garanzie di veridicità dei fatti, a tutela del denunciato; il Responsabile della Prevenzione della Corruzione è la persona deputata a rilevare tali segnalazioni (in forma cartacea, per mail all’indirizzo personale, a cui ha accesso il solo Segretario) e si rende disponibile in tal senso, garantendo l’anonimato durante le eventuali attività di approfondimento che si rendessero necessarie a seguito della segnalazione; in alternativa, è possibile utilizzare anche l’indirizzo e-mail creato dall’ANAC ( [email protected] ), specificatamente dedicato alle segnalazioni di illeciti da parte dei pubblici dipendenti.

La legge n. 179/2017, entrata in vigore il 29 dicembre 2017, ha introdotto importanti modifiche alla disciplina del cd. whistleblowing ed in data 15 dicembre 2017 Anac ha preannunciato l’emanazione di nuove Linee Guida in materia, che verosimilmente andranno a sostituire la precedente Determinazione n. 6/2015. Sulla base delle nuove indicazioni di ANAC si provvederà a recepire la nuova normativa, implementando le misure attualmente in essere. In particolare, a seguito del Comunicato del Presidente di Anac del 15 gennaio 2019, con cui si informa che da tale data sarà pubblicato in modalità open source il software che consente la compilazione, l’invio e la ricezione delle segnalazioni di illecito da parte di dipendenti/utenti interni di un’amministrazione, è in corso di valutazione l’installazione di tale software presso questo Ente;

• Verificare il rispetto delle norme del codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62, non solo da parte dei propri dipendenti, ma anche, laddove compatibili, da parte di tutti i collaboratori dell’amministrazione, dei titolari di organi e di incarichi negli uffici di diretta collaborazione delle autorità, dei collaboratori a qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o servizi o che realizzano opere in favore dell’amministrazione;

18 • Garantire l’effettiva attivazione della responsabilità disciplinare dei dipendenti , in caso di violazione dei doveri di comportamento, ivi incluso il dovere di rispettare puntualmente le prescrizioni contenute nel Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione; • Introdurre le misure volte alla vigilanza sull’attuazione delle disposizioni in materia di:  inconferibilità e incompatibilità degli incarichi assegnati (di cui ai commi 49 e 50 della legge n. 190/2012), attraverso una puntuale disamina delle dichiarazioni fornite e un controllo rispetto a quanto previsto nel d.lgs. N. 39/2013 in ambito di incompatibilità negli incarichi "apicali" sia nelle amministrazioni dello stato che in quelle locali;

 autorizzazione di incarichi esterni (di cui al comma 42 della legge n. 190), mediante un aggiornamento della ricognizione di tutti gli incarichi lavorativi attualmente svolti, in modo da poter attivare le opportune verifiche dell’insussistenza di conflitti di interesse attuali o potenziali;  esistenza di incompatibilità anche successivamente alla cessazione del servizio o al termine dell’incarico (di cui al comma 42 della legge n. 190/2012), attraverso una puntuale verifica delle comunicazione ai soggetti cessati –con solo riferimento a chi ha avuto poteri negoziali- e dell’inserimento della clausola da parte delle imprese che collaborano a vario titolo con il Comune.  Prevedere forme di presa d’atto , da parte dei dipendenti, del Piano triennale di prevenzione della corruzione sia al momento dell’assunzione sia, durante il servizio, con cadenza periodica;  Richiedere alle aziende partecipate e controllate di arricchire i propri modelli organizzativi richiesti dal D.Lgs.231/2001, con le previsioni del presente Piano laddove compatibili;  Mantenere aggiornata la mappatura dei processi al fine di garantire l’individuazione delle responsabilità e delle strutture organizzative che in essi intervengono e quindi una più puntuale ed efficace gestione del rischio.

Infine, per quanto concerne l’aspetto formativo – essenziale per il mantenimento e lo sviluppo del Piano nel tempo, si ribadisce come - in linea con la Convenzione delle Nazioni unite contro la corruzione, adottata dall’Assemblea generale dell’O.N.U. il 31 ottobre 2003- la L. 190/2012 attribuisca particolare importanza alla formazione del personale addetto alle aree a più elevato rischio, per cui verrà prevista, in occasione della predisposizione del Piano della formazione, particolare attenzione alle tematiche della trasparenza e della integrità, sia dal punto di vista della conoscenza della normativa e degli strumenti previsti nel Piano che dal punto di vista valoriale, in modo da accrescere sempre più lo sviluppo del senso etico.

8. MISURE ULTERIORI

8.1 Sistema dei controlli interni

19 L’istituzione del sistema dei controlli interni, che prevede fra gli altri la verifica della regolarità amministrativa e contabile degli atti, rappresenta un valido strumento di prevenzione della corruzione. Con deliberazione consiliare n. 3 del 22.01.2013 è stato approvato il Regolamento del sistema dei controlli interni, in attuazione delle disposizioni del D.L. 174/2012 (convertito con L. 213/2012). Il sistema dei controlli interni è stato applicato dal Comune di Guiglia in modo funzionale agli adempimenti previsti dalla Legge 190/2012 con particolare riguardo al controllo di regolarità amministrativa e contabile. Questo tipo di controllo è svolto sotto la direzione e il coordinamento del Segretario comunale, individuato Responsabile dei controlli interni dell’Ente. Al Segretario, attraverso la collaborazione dei Responsabili di Settore, è affidato il compito di verificare l’andamento del sistema integrato dei controlli interni, di definire eventuali indirizzi e linee guida per garantire la funzionalità, l’efficacia e l’adeguatezza degli strumenti e delle metodologie di controllo adottate dall’Ente e di individuare e promuovere i necessari correttivi per superare le eventuali criticità riscontrate. Questa funzione di presidio di legittimità, efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa si pone in rapporto dinamico e di stretta complementarietà con la funzione di prevenzione del fenomeno della corruzione: il rispetto delle regole e delle procedure, infatti, costituiscono un importante strumento di contrasto. La valutazione degli atti nell’ambito del controllo successivo di regolarità amministrativa comprende infatti anche la valutazione del rispetto delle norme di trasparenza e dei tempi procedimentali.

9. COORDINAMENTO TRA IL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA E GLI ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE

Il Piano Triennale di Prevenzione della corruzione 2019-2021, come anche i precedenti Piani, si coordina, come ampiamente auspicato nella citata Determinazione n. 12/2015 dell’ANAC, con gli strumenti di programmazione già esistenti nell’Amministrazione nonché col ciclo di gestione della performance . Risulta indispensabile, infatti, un’azione sinergica e condivisa tra le azioni programmatiche di cui al presente Piano e quelle previste nei documenti programmatici. La legge n. 190/2012 infatti - sviluppando il collegamento funzionale, già delineato dal D.Lgs. n. 150/2009, tra performance , trasparenza, intesa come strumento di accountability e di controllo diffuso ed integrità, ai fini della prevenzione della corruzione – ha definito nuovi strumenti finalizzati a prevenire o sanzionare fatti, situazioni e comportamenti sintomatici di fenomeni corruttivi. La legge anticorruzione, modificata dal decreto legislativo 97/2016, ha disposto che l’organo di indirizzo definisca “ gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza, che costituiscono contenuto necessario dei documenti di programmazione strategico gestionale e del piano triennale per la prevenzione della corruzione ”. Pertanto, secondo l’ANAC (PNA 2016 pag. 44), gli obiettivi del PTPCT devono essere necessariamente coordinati con quelli fissati da altri documenti di programmazione dei comuni quali: 1. il piano della performance ; 2. il documento unico di programmazione (DUP). In particolare, riguardo al DUP, il PNA 2016 “propone” che tra gli obiettivi strategico- operativi di tale strumento “ vengano inseriti quelli relativi alle misure di prevenzione della 20 corruzione previsti nel PTPCT al fine di migliorare la coerenza programmatica e l’efficacia operativa degli strumenti ”. In questo contesto la linea d’azione dell’Amministrazione adottata fin dagli scorsi anni è pienamente conforme alle previsioni legislative. Innanzitutto nel Documento Unico di Programmazione (DUP) da ultimo approvato (con riferimento al triennio 2018-2020) sono presenti l’indirizzi strategici ed operativi in materia di prevenzione della corruzione di trasparenza. Pertanto il vigente Piano dettagliato degli obiettivi e della performance 2018-2020 (l’aggiornamento del Piano per il triennio 2019-2021 è di prossima adozione), prevede anche precisi obiettivi di attuazione delle misure di prevenzione della corruzione e di attuazione della trasparenza e dell’integrità. Si legge tra l’altro nella determinazione 12/2015 dell’ANAC: “ Particolare attenzione deve essere posta alla coerenza tra PTPC e Piano della performance o documento analogo, sotto due profili: a) le politiche sulla performance contribuiscono alla costruzione di un clima organizzativo che favorisce la prevenzione della corruzione; b) le misure di prevenzione della corruzione devono essere tradotte, sempre, in obiettivi organizzativi ed individuali assegnati agli uffici e ai loro dirigenti. Ciò agevola l’individuazione di misure ben definite in termini di obiettivi, le rende più effettive e verificabili e conferma la piena coerenza tra misure anticorruzione e perseguimento della funzionalità amministrativa ”. In considerazione della rilevanza strategica dell’attività di prevenzione e contrasto della corruzione, le attività ed i modelli operativi del PTPCT continueranno ad essere inseriti nella programmazione strategica ed operativa definita in via generale e di indirizzo nel DUP e poi nel Piano della performance , in qualità di obiettivi e di indicatori per la prevenzione del fenomeno della corruzione. Ai fini dell’integrazione e del coordinamento del ciclo della performance con gli strumenti e i processi relativi alla qualità dei servizi, alla trasparenza, all’integrità e in generale alla prevenzione della anticorruzione, sulla base delle previsioni contenute nel Piano Nazionale Anticorruzione, questo Ente individuerà quindi anche per il 2019, analogamente ed in continuazione a quanto è avvenuto per gli anni precedenti, obiettivi da assegnare ai Responsabili di Settore, responsabili dell’attuazione delle misure di prevenzione previste nel PTPCT. I risultati conseguiti in relazione a tali obiettivi saranno valutati sia ai fini della performance organizzativa che ai fini della performance individuale per la corresponsione dell’indennità di risultato.

10. MONITORAGGIO E AGGIORNAMENTO DEL P.T.P.C.T.

Per garantire l’efficace attuazione e l’adeguatezza del Piano, il RPCT deve monitorarlo. Tale attività è finalizzata alla verifica dell’attuazione delle misure di prevenzione anche in funzione dell’aggiornamento del documento stesso. Il RPCT, infatti, entro il 15 dicembre di ogni anno deve predisporre una relazione sulle attività di monitoraggio svolte e gli esiti rilevati ai sensi dell’art. 1, comma 14, della L. 190/2012 e ai sensi di quanto disposto dal PNA. La relazione annuale in particolare offre il rendiconto sull’efficacia delle misure di prevenzione definite dal Piano e viene pubblicata sul sito istituzionale del Comune, nella sezione “Amministrazione Trasparente, sottosezione di primo livello “Altri Contenuti – Corruzione”. Tale documento, fino ad oggi predisposto sulla base di uno schema fornito dall’ANAC, contiene un nucleo minimo di indicatori sull’efficacia delle politiche di prevenzione, che come indica il PNA, riguardano i seguenti ambiti: • Gestione dei rischi (Azioni intraprese per affrontare i rischi di corruzione; Controlli sulla gestione dei rischi di corruzione; Iniziative di automatizzazione dei processi intraprese per ridurre i rischi di corruzione); 21 • Formazione in tema di anticorruzione (Quantità di formazione in tema di anticorruzione; Tipologia dei contenuti offerti; Articolazione dei destinatari della formazione in tema di anticorruzione; Articolazione dei soggetti che hanno erogato la formazione in tema di anticorruzione); • Codice di comportamento (Adozione delle integrazioni al codice di comportamento; Denunce delle violazioni al codice di comportamento); • Altre iniziative (Aree oggetto di rotazione degli incarichi; Esiti di verifiche e controlli su cause di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi; Forme di tutela offerte ai whistleblower ; Ricorso all’arbitrato secondo criteri di pubblicità e rotazione; Rispetto dei termini dei procedimenti; Iniziative nell’ambito dei contratti pubblici; Indicazione delle iniziative previste nell’ambito di concorsi e selezione del personale); • Sanzioni (Numero e tipo di sanzioni irrogate).

Il RPCT ha condotto nel corso del 2018 una puntuale attività di monitoraggio nei mesi di ottobre-novembre sull’attuazione del PTPCT e sui risultati conseguiti con particolare riferimento alle azioni e ai controlli intrapresi per la gestione del rischio, alla realizzazione della formazione, all'applicazione del Codice di Comportamento, nonché ad altre iniziative adottate, siano esse concorrenti o complementari al Piano medesimo. Il RPCT ha condotto quindi un’attività finalizzata alla verifica dell’efficacia delle misure di prevenzione con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti nel processo di gestione del rischio. Le risultanze di tale attività sono state riassunte nella scheda standard dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, predisposta e pubblicata a cura del RPCT nei tempi previsti dall’ANAC. Le risultanze di tale monitoraggio hanno costituito il punto di partenza per l’aggiornamento del Piano per il triennio 2019-2021. Il Comune di Guiglia si impegna a continuare l’attività di monitoraggio, prevedendo almeno una verifica infrannuale sullo stato di attuazione e di avanzamento delle misure di prevenzione. Ai fini del monitoraggio i Responsabili di Settore sono tenuti a collaborare con il RPCT e forniscono ogni informazione che lo stesso ritenga utile.

11. TRASPARENZA Con il citato Decreto Legislativo 97/2016 è stato soppresso il Programma triennale per la trasparenza e l’ integrità, prevedendo, tuttavia, che il Piano triennale di prevenzione della corruzione contenga al proprio interno le soluzioni organizzative idonee ad assicurare l’ adempimento degli obblighi di pubblicazione dei dati e delle informazioni previsti dalla normativa vigente. Si riportano di seguito le misure organizzative in tema di trasparenza che l’Amministrazione di Guiglia ha finora attuato ed intende proseguire, in coerenza con quanto previsto dal D. Lgs. 14 marzo 2013 e dal D. Lgs. 25 maggio 2016, n. 97.

11.1 Il Responsabile della trasparenza Il Responsabile per la trasparenza per il Comune è individuato nel Segretario Comunale , responsabile anche per la prevenzione della corruzione. I compiti del Responsabile per la trasparenza sono i seguenti: • Svolge stabilmente un'attività di controllo sull'adempimento da parte dell'amministrazione degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, assicurando la completezza, la chiarezza e aggiornamento delle informazioni pubblicate, nonché segnalando all'organo di indirizzo politico, all'Organismo Indipendente di Valutazione (OIV), all'Autorità nazionale anticorruzione e, nei casi più gravi, all'ufficio di disciplina i casi di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di pubblicazione. 22 • Provvede all'aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità ( ora Sezione del PTPC), avvalendosi al fine di personale dallo stesso individuato; • Controlla e assicura la regolare attuazione dell'accesso civico; • In relazione alla loro gravità, segnala i casi di inadempimento o di adempimento parziale degli obblighi in materia di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, all'ufficio di disciplina, per l'eventuale attivazione del procedimento disciplinare. Il responsabile segnala altresì gli inadempimenti al vertice politico dell'amministrazione ed al Nucleo di valutazione ai fini dell'attivazione delle altre forme di responsabilità e all'Autorità nazionale anticorruzione.

11.2 Il ruolo delle strutture dell’ Ente L’Amministrazione, con la citata deliberazione di Giunta n° 73/2013, ha assegnato a tutti i Settori (come evidenziati nell’organigramma) dell’Ente e quindi ai relativi Responsabili la responsabilità (completezza, correttezza e tempestività della pubblicazione) dell’adempimento degli obblighi di pubblicità dei dati e delle informazioni. Ciascun Settore è altresì incaricato di concorrere al completamento ed all’aggiornamento dell’allegato 2) al presente Piano (in quanto schema di riferimento soggetto agli aggiornamenti che si renderanno necessari o utili in relazione allo stato della normativa ed alla disponibilità di risorse tecniche adeguate). Ai fini di garantire l’attività di supporto al Segretario comunale in merito al controllo sull'adempimento da parte dell'amministrazione degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, può essere individuato un referente definito “ Referente per la trasparenza ”, il quale verificherà insieme al Segretario la correttezza degli adempimenti inerenti l'applicazione del Dlgs 33/2013. Nelle attività di riordino e razionalizzazione dei contenuti gioca un ruolo centrale il Servizio Sistemi Informativi che assisterà il responsabile della Trasparenza ed i Responsabili di Settore nella individuazione delle soluzioni tecnologiche ed alla loro attuazione, secondo l‘architettura generale allegata al presente programma.

11.3 La Sezione “Amministrazione trasparente” Al fine di dare attuazione alla disciplina della trasparenza, è stata inserita nella home page del sito istituzionale dell’Ente www.comune.guiglia.mo.it , un’apposita sezione denominata “Amministrazione trasparente” in sostituzione della precedente sezione denominata “Trasparenza, valutazione e merito” . Al suo interno, organizzati in sotto-sezioni di primo e secondo livello , sono contenuti i dati, le informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria, secondo quanto stabilito dall’allegato al d.lgs. 33/2013, ed in particolare dalla delibera Civit n. 71/2013, come modificato con D. Lgs. 97/2016. Tutti i dati oggetto di pubblicazione obbligatoria nelle due sottosezioni sono decritti nella apposita tabella allegata al presente Piano (ALLEGATO 2 ) che indica per ogni sottosezione che compone la sezione Amministrazione Trasparente: - le disposizioni di legge di riferimento - i contenuti previsti - il Settore che detiene i dati ed è responsabile della corretta e completa pubblicazione degli stessi - lo stato di attuazione ed i tempi di pubblicazione - la periodicità degli aggiornamenti. 23

Tale tabella riepilogativa ha costituito e costituirà programma di lavoro per i Settori dell’ente , tutti coinvolti nelle attività di pubblicazione al fine di raggiungere gli obiettivi di trasparenza sul portale nonché schema di riferimento in base al quale rendicontare annualmente l’attività svolta ed il rispetto dei tempi previsti anche ai fini dell’aggiornamento del presente Piano. 11.4 Le caratteristiche delle informazioni L’Ente è tenuto ad assicurare la qualità delle informazioni riportate nel sito istituzionale nel rispetto degli obblighi di pubblicazione previsti dalla legge, assicurandone l’integrità, il costante aggiornamento, la completezza, la tempestività, la semplicità di consultazione, la comprensibilità, l’omogeneità, la facile accessibilità, nonché la conformità ai documenti originali in possesso dell’amministrazione, l’indicazione della loro provenienza e la riutilizzabilità. Gli atti oggetto di pubblicazione obbligatoria sono e saranno pubblicati: • in forma chiara e semplice, tali da essere facilmente comprensibili al soggetto che ne prende visione; • completi nel loro contenuto, e degli allegati costituenti parte integrante e sostanziale dell’atto; • con l’indicazione della loro provenienza, e previa attestazione di conformità all’originale in possesso dell’amministrazione; • tempestivamente e comunque non oltre quindici giorni dalla loro efficacia; • per un periodo di cinque anni, decorrenti dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello da cui decorre l’obbligo di pubblicazione; gli atti che producono i loro effetti oltre i cinque anni, andranno comunque pubblicati fino alla data di efficacia. Allo scadere del termine sono comunque conservati e resi disponibili all’interno di apposite sezioni di archivio. • in formato di tipo aperto, ai sensi dell’articolo 68 del Codice dell’amministrazione digitale, di cui al d.lgs. 82/2005 e saranno riutilizzabili ai sensi del d.lgs. 196/2003, senza ulteriori restrizioni diverse dall’obbligo di citare la fonte e di rispettarne l’integrità.

11.5 Misure organizzative L’inserimento dei documenti e dei dati nell’apposita sezione del sito istituzionale dell’Ente, avviene con le seguenti modalità : Ai Responsabili dei Settori dell’ente compete la pubblicazione ed il successivo aggiornamento/monitoraggio; i medesimi Responsabili, potranno individuare all’interno dei servizi in loro responsabilità i dipendenti cui sarà assegnato il compito di dare attuazione, per le sezioni di competenza, agli obblighi di pubblicazione previsti dal Piano (dal punto di vista operativo l’inserimento e l’aggiornamento dei dati pubblicati avviene principalmente tramite iter manuali). Responsabile della trasmissione dell’atto oggetto di pubblicazione è ciascun dipendente tenuto alla produzione dell’atto medesimo che, qualora non sia incaricato di provvedere direttamente alla pubblicazione, avrà l’onere di trasmetterlo tempestivamente al referente per la trasparenza.

11.6 Monitoraggio e controllo Il Segretario/Responsabile per la trasparenza coadiuvato dal “Referente per la trasparenza” vigilerà sulla regolare produzione, trasmissione e pubblicazione dei dati, predisponendo apposite segnalazioni in caso di mancato o ritardato adempimento. 24 Tale monitoraggio e controllo verrà attuato:  nell’ambito dell’attività di monitoraggio del presente PTPCT;  attraverso appositi controlli periodici, anche a campione, a verifica dell'aggiornamento delle informazioni pubblicate;  attraverso il monitoraggio effettuato in merito al diritto di accesso civico (art. 5 d.lgs. 33/2013) sulla base delle segnalazioni pervenute.

Per ogni informazione pubblicata verrà verificata: • la qualità; • l'integrità; • il costante aggiornamento; • la completezza; • la tempestività; • la semplicità di consultazione; • la comprensibilità; • l'omogeneità; • la facile accessibilità; • la conformità ai documenti originali in possesso dell'amministrazione; • la presenza dell'indicazione della loro provenienza e la riutilizzabilità.

In sede di aggiornamento annuale del presente Piano verrà rilevato lo stato di attuazione delle azioni previste. Anche il Nucleo di Valutazione (NdV) è chiamato a svolgere una importante attività di controllo, in quanto spetta a tale organismo verificare la coerenza tra gli obiettivi previsti nel Programma triennale per la trasparenza e l'integrità ( ora Sezione del presente Piano), di cui all'articolo 10 del d.lgs. 33/2013 e quelli indicati nel Piano delle Performance, valutando altresì l’adeguatezza dei relativi indicatori. Inoltre, il NdV, utilizzerà le informazioni e i dati relativi all'attuazione degli obblighi di trasparenza ai fini della misurazione e valutazione delle performance organizzativa ed individuale del responsabile e dei singoli uffici responsabili della trasmissione dei dati. L'inadempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente costituisce elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale; eventuale causa di responsabilità per danno all'immagine dell'amministrazione ed è comunque valutato ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance individuale dei dipendenti.

11.7 Misure per assicurare l’efficacia dell’accesso civico Il Decreto Legislativo n. 97 del 25/5/2016 ha riformato radicalmente l’ istituto dell’ accesso civico, già previsto dall’ art. 5 del D.Lgs. 33 del 14/3/2013, stabilendo, in particolare che “ chiunque ha diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione ai sensi del presente decreto, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi pubblici e privati giuridicamente rilevanti”( art. 5, comma2). La trasparenza diviene quindi principio fondamentale dell’ organizzazione delle Pubbliche Amministrazioni e dei loro rapporti con i cittadini ed il diritto di accesso si configura come diritto azionabile da chiunque, senza necessità di motivazione dell’ istanza ( dunque indipendentemente dalla titolarità di situazioni giuridiche 25 soggettive). Tale accesso cd. generalizzato si distingue pertanto sia dall’ accesso civico “ semplice”, già disciplinato dal D.Lgs. 33/2013 e dai Piani per la trasparenza già approvati da questo Ente, limitato ai soli atti, documenti ed informazioni oggetto di obblighi di pubblicazione, sia dall’ accesso ai documenti amministrativi di cui agli artt. 22 e seguenti della Legge 7/8/1990, n. 241, avente finalità di consentire ai soli soggetti interessati la tutela delle proprie posizioni giuridiche. E’ di tutta evidenza che la disciplina del cd. accesso generalizzato, che si aggiunge alle altre tipologie di accesso già sperimentate e disciplinate da atti generali di questo Ente, presenti caratteristiche di assoluta novità e richieda l’adozione di misure organiche per assicurarne l’efficacia. Pertanto nel corso del 2017 il RPCT ha emanato una apposita Direttiva ( prot. n. 5661 del 13/7/2017) con la quale sono state indicatele misure organizzative per l’applicazione degli istituti dell’accesso civico ( semplice e generalizzato) e dell’accesso documentale, attualmente applicate con esiti positivi. Con la medesima Direttiva è stato inoltre istituito il registro degli accessi, incaricando della sua gestione l’Ufficio Segreteria a dell’Ente e prevedendone la pubblicazione obbligatoria sul sito istituzionale del Comune, nella Sezione “Amministrazione trasparente- accesso civico”.

11.8 Trasparenza e nuova disciplina della tutela dei dati personali (REGOLAMENTO EUROPEO 2016/679)

Il 25 maggio 2018 è entrato in vigore il Regolamento (UE) 2016/679, RGDP, del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 “ relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (Regolamento generale sulla protezione dei dati) ” (di seguito RGPD) e, il 19 settembre 2018, il decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101 che ha adeguato il Codice in materia di protezione dei dati personali - decreto legislativo 196/2003 - alle disposizioni del Regolamento europeo 2016/679. L’art. 2 ter del D.lgs. 196/2003, introdotto dal D.lgs. 101/2018, in continuità con il previgente articolo 19 del Codice, dispone che la base giuridica per il trattamento di dati personali effettuato per l’esecuzione di un compito di interesse pubblico o connesso all’esercizio di pubblici poteri, ai sensi dell’art. 6, paragrafo 3, lett. b), del Regolamento (UE) 2016/679, “ è costituita esclusivamente da una norma di legge o, nei casi previsti dalla legge, di regolamento ”. Il comma 3 del medesimo articolo stabilisce che “ la diffusione e la comunicazione di dati personali, trattati per l’esecuzione di un compito di interesse pubblico o connesso all’esercizio di pubblici poteri, a soggetti che intendono trattarli per altre finalità sono ammesse unicamente se previste ai sensi del comma 1”. Il regime normativo per il trattamento di dati personali da parte dei soggetti pubblici è, quindi, rimasto sostanzialmente inalterato restando fermo il principio che esso è consentito unicamente se ammesso da una norma di legge o di regolamento. Pertanto, occorre che le pubbliche amministrazioni, prima di mettere a disposizione sui propri siti web istituzionali dati e documenti (in forma integrale o per estratto, ivi compresi gli allegati) contenenti dati personali, verifichino che la disciplina in materia di trasparenza contenuta nel D.lgs. 33/2013 o in altre normative, anche di settore, preveda l’obbligo di pubblicazione. L’attività di pubblicazione dei dati sui siti web per finalità di trasparenza, anche se effettuata in presenza di idoneo presupposto normativo, deve avvenire nel rispetto di tutti i principi applicabili al trattamento dei dati personali contenuti all’art. 5 del RGDP.

26 In particolare assumono rilievo i principi di adeguatezza, pertinenza e limitazione a quanto necessario rispetto alle finalità per le quali i dati personali sono trattati («minimizzazione dei dati») (par. 1, lett. c) e quelli di esattezza e aggiornamento dei dati, con il conseguente dovere di adottare tutte le misure ragionevoli per cancellare o rettificare tempestivamente i dati inesatti rispetto alle finalità per le quali sono trattati (par. 1, lett. d). Il medesimo D.lgs. 33/2013 all’art. 7 bis, comma 4, dispone inoltre che “ nei casi in cui norme di legge o di regolamento prevedano la pubblicazione di atti o documenti, le pubbliche amministrazioni provvedono a rendere non intelligibili i dati personali non pertinenti o, se sensibili o giudiziari, non indispensabili rispetto alle specifiche finalità di trasparenza della pubblicazione ”. Si richiama anche quanto previsto all’art. 6 del D.lgs. 33/2013 rubricato “Qualità delle informazioni” che risponde alla esigenza di assicurare esattezza, completezza, aggiornamento e adeguatezza dei dati pubblicati. Ai sensi della normativa europea, il Responsabile della Protezione dei Dati, RPD, svolge specifici compiti, anche di supporto, per tutta l’amministrazione essendo chiamato a informare, fornire consulenza e sorvegliare in relazione al rispetto degli obblighi derivanti della normativa in materia di protezione dei dati personali (art. 39 del Regolamento europeo). Con deliberazione di Giunta n. 48 del 17.05.2018 il Comune di Guiglia ha nominato, ai sensi dell’art. 27 del RGDP, quale RPD dell’Ente la società Lepida SpA , con sede in Bologna – Viale Aldo Moro n. 52, avvalendosi della facoltà, dal comma 3 del medesimo articolo, che prevede la designazione, sulla base di una scelta condivisa con l’Unione stessa e gli Enti alla stessa aderenti, lo stesso RPD fra gli enti citati. Con successiva deliberazione n. 55 del 7.06.2018 il Comune di Guiglia ha adottato un modello organizzativo in materia di protezione dei dati personali che, tenuto conto della specifica organizzazione dell’Ente, ha definito il proprio ambito di titolarità, delegato al trattamento i Responsabili di Settore, ciascuno per il proprio ambito di competenza, definito i criteri generali da rispettare nell’individuazione dei soggetti incaricati a compiere operazioni di trattamento ed anche precisato i compiti assegnati al RPD designato. In particolare, riguardo a quest’ultimo il predetto modello organizzativo prevede che il RPD fornisca il proprio parere in ordine alla legittimità e alla correttezza dei trattamenti di dati personali sulle istanze che vengono presentate ai servizi dell’Ente, fra gli altri, anche in merito alla valutazione dell’eventuale pregiudizio che l’ accesso civico potrebbe comportare agli interessi dei controinteressati, nella misura in cui questi afferiscono alle tutele dei loro dati personali ai sensi del comma 2 dell’art. 5 bis e, in via generale, del Regolamento europeo n. 679/2016 ed in ordine all’opposizione formulata dai controinteressati nella misura in cui questa sia riferibile ad elementi afferenti alla protezione dei dati personali, valutando la probabilità e la serietà del danno agli interessi degli opponenti. In proposito, l’aggiornamento 2018 al PNA di recente pubblicato dall’ANAC dedica un approfondimento sul ruolo del RPD soffermandosi in particolare sui rapporti tra RPCT ed RPD, coerente con l’impostazione adottata dal Comune. Si legge infatti che “ per le questioni di carattere generale riguardanti la protezione dei dati personali, il RPD costituisce una figura di riferimento anche per il RPCT, anche se naturalmente non può sostituirsi ad esso nell’esercizio delle funzioni. Si consideri, ad esempio, il caso delle istanze di riesame di decisioni sull’accesso civico generalizzato che, per quanto possano riguardare profili attinenti alla protezione dei dati personali, sono decise dal RPCT con richiesta di parere al Garante per la protezione dei dati personali ai sensi dell’art. 5, co. 7, del d.lgs. 33/2013. In questi casi il RPCT ben si può avvalere, se ritenuto necessario, del supporto del RDP nell’ambito di un rapporto di collaborazione interna fra gli uffici ma limitatamente a profili di carattere generale, tenuto conto che proprio la legge attribuisce al 27 RPCT il potere di richiedere un parere al Garante per la protezione dei dati personali. Ciò anche se il RPD sia stato eventualmente già consultato in prima istanza dall’ufficio che ha riscontrato l’accesso civico oggetto del riesame”.

12. IL SISTEMA DEI CONTROLLI E DELLE AZIONI PREVENTIVE PREVISTE

Si riportano nell’allegato 1), organizzate a livello di Servizio, le schede contenenti le azioni preventive e i controlli attivati per ognuno dei processi per i quali si è stimato “medio” o “alto” l’indice di rischio o per i quali, sebbene l’indice di rischio sia stato stimato come “basso”, si è comunque ritenuto opportuno e utile predisporre e inserire nel Piano azioni di controllo preventivo.

Per ogni azione – anche se già in atto - è stato inserito il soggetto responsabile della sua attuazione (chiamato nel Piano Nazionale Anticorruzione “titolare del rischio”), e laddove l’azione sia pianificata nella sua realizzazione, sono indicati i tempi stimati per il suo completamento, eventualmente affiancati da note esplicative. L’utilizzo di un unico format è finalizzato a garantire l’uniformità e a facilitare la lettura del documento. I contenuti del Piano, così come le priorità d’intervento e la mappatura e pesatura dei rischi per l’integrità, saranno oggetto di monitoraggio e aggiornamento annuale , o, se necessario, in corso d’anno, anche in relazione ad eventuali adeguamenti a disposizioni normative e/o a riorganizzazione di processi e/o funzioni.

28 APPENDICE NORMATIVA

Si riportano di seguito le principali fonti normative sul tema della prevenzione della corruzione, della trasparenza e dell’integrità:

 L. 11.08.2014, n. 114 di conversione del D.L. 24.06.2014, n. 90, recante all’art. 19: “Soppressione dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture e definizione delle funzioni dell’Autorità nazionale anticorruzione” e all’art. 32: “Misure straordinarie di gestione, sostegno e monitoraggio di imprese nell'ambito della prevenzione della corruzione”.  L. 07.12.2012 n. 213 “ Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012 ”.  L. 06.11.2012 n. 190 “ Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”.  L. 28.06.2012 n. 110 e L. 28.06.2012 n. 112, di ratifica di due convenzioni del Consiglio d’Europa siglate a Strasburgo nel 1999.  L. 11.11.2011 n. 180 “ Norme per la tutela della libertà d’impresa. Statuto delle imprese ”.  L. 12.07.2011 n.106 “ Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 maggio 2011 n. 70, concernente Semestre Europeo - Prime disposizioni urgenti per l'economia ”.  L. 03.08.2009 n.116 “ Ratifica della Convenzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite contro la corruzione del 31 ottobre 2003 ”.  L. 18.06.2009 n. 69 “ Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile ”.  D. Lgs. 08.04.2013 n. 39 “ Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni ”.  D. Lgs. 14.03.2013 n. 33 “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell’articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190 ”.  D. Lgs. 27.10.2009 n. 150 “ Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni ”.  D. Lgs. 12.04.2006 n. 163 e ss. mm. “ Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE ”.  D. Lgs. 07.03.2005 n. 82 e ss. mm. “ Codice dell’amministrazione digitale ”.  D.P.R. 23.04.2004 n. 108 “ Regolamento recante disciplina per l’istituzione, l’organizzazione ed il funzionamento del ruolo dei dirigenti presso le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo ”.  D. Lgs. 30.06.2003 n. 196 “ Codice in materia di protezione dei dati personali ”.  D. Lgs. 30.03.2001 n. 165 “ Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche ”. 29  D.P.R. 16.04.2013 n. 62 “ Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici,a norma dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 ”.  D.P.R. 07.04.2000 n. 118 “ Regolamento recante norme per la semplificazione del procedimento per la disciplina degli albi dei beneficiari di provvidenze di natura economica, a norma dell’articolo 20, comma 8, della legge 15 marzo 1997, n. 59 ”.  Codice etico funzione pubblica di data 28.11.2000.  Convenzione dell’O.N.U. contro la corruzione, adottata dall’Assemblea Generale dell’Organizzazione in data 31.10.2003 con la risoluzione n. 58/4, sottoscritta dallo Stato italiano in data 09.12.2003 e ratificata con la L. 03.08.2009 n. 116.  Intesa di data 24.07.2013 in sede di Conferenza Unificata tra Governo ed Enti Locali, attuativa della L. 06.11.2012 n. 190 (art. 1, commi 60 e 61).  Piano nazionale anticorruzione predisposto dal Dipartimento della Funzione Pubblica, ai sensi della L. 06.11.2012 n. 190, e approvato dalla CIVIT in data 11.09.2013.  Aggiornamento 2015 al PNA (Determinazione dell’ANAC n. 12del 28 ottobre 2015)  Circolari n. 1 di data 25.01.2013 e n. 2 di data 29.07.2013 della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica.  Linee di indirizzo del Comitato interministeriale (D.P.C.M. 16.01.2013) per la predisposizione, da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica, del Piano nazionale anticorruzione di cui alla L. 06.11.2012 n. 190.  D.P.C.M. 18.04.2013 attinente le modalità per l'istituzione e l'aggiornamento degli elenchi dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa, di cui all'art. 1, comma 52, della L. 06.11.2012 n. 190.  Delibera CIVIT n. 72/2013 con cui è stato approvato il Piano nazionale anticorruzione predisposto dal Dipartimento della Funzione Pubblica.  Delibera CIVIT n. 15/2013 in tema di organo competente a nominare il Responsabile della prevenzione della corruzione nei comuni.  Delibera CIVIT n. 2/2012 “ Linee guida per il miglioramento della predisposizione e dell’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità ”.  Delibera CIVIT n. 105/2010 “ Linee guida per la predisposizione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità (art. 13, comma 6, lettera e, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150) ”.  D. Lgs. 25.5.2016, n. 97 “ Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell’ art. 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124 in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”.  Aggiornamento 2016 del PNA ( Deliberazione dell’ ANAC n. 831 del 2 agosto 2016).  Aggiornamento 2017 del PNA ( Deliberazione dell’ANAC n. 1208 del 22 novembre 2017).  Aggiornamento 2018 del PNA ( Deliberazione dell’ ANAC n. 1074 del 21 novembre 2018)

30 ANNO 2019 SETTORE BIBLIOTECA, SPORT E TEMPO LIBERO, CULTURA, TURISMO, ATTIVITA' RICREATIVE E VOLONTARIATO AMBITO PROCESSI Pesatura Pesatura Indice di Rischi Prevedibili Azioni / Misure Possibili Indicatore / output Tempistica di Responsabile probabilità di impatto rischio: attuazione dell'attuazione dell'azione accadimento del rischio probabilità del rischio (1= basso, per (1= basso, 2=medio, impatto 2=medio, 3= 3= alto) alto)

Rischio "scarsa trasparenza/poca pubblicità dell'opportunità" Pubblicazione anche sul sito internet delle modalità di accesso al contributo e della Monitoraggio Già in atto Responsabile del Settore tempistica attuazione azione

Rischio "Disomogeneità delle valutazioni nella verifica Scarsa delle richieste". Attuazione regolamento per trasparenza/poca l'erogazione dei contributi con esplicitazione dei criteri Monitoraggio pubblicità Già in atto Responsabile del Settore attuazione azione Erogazione di dell'opportunità. contributi e Dismogeneità Cultura/Sport/ benefici 2 2 4 delle valutazioni Tempo Libero Rischio "Scarso controllo del possesso dei requisiti economici a nella verifica delle dichiarati". Controllo puntuale dei requisiti e della associazioni richieste. Scarso documentazione consegnata, come da regolamento. Monitoraggio controllo del Già in atto Responsabile del Settore possesso dei attuazione azione requisiti dichiarati

Rischio "scarsa trasparenza/poca pubblicità dell'opportunità" Pubblicazione delle strutture disponibili e delle modalità di accesso, avviso pubblico Monitoraggio Già in atto Responsabile del Settore per acquisizione manifestazioni di interesse attuazione azione Rischio "Disomogeneità delle valutazioni nella verifica Scarsa delle richieste". Revisione regolamento perla gestione trasparenza/poca delle sale. Monitoraggio Già in atto Responsabile del Settore pubblicità attuazione azione Utilizzo di sale, dell'opportunità. impianti e Cultura/Sport/ Dismogeneità strutture di 2 2 4 Tempo Libero delle valutazioni Rischio "Scarso controllo del possesso dei requisiti proprietà nella verifica delle dichiarati". Creazione di supporti operativi per la comunale richieste. Scarso effettuazione dei controlli. Monitoraggio Già in atto Responsabile del Settore controllo del attuazione azione corretto utilizzo ANNO 2019 SETTORE LAVORI PUBBLICI E SERVIZI TECNOLOGICI, PATRIMONIO E DEMANIO AMBITO PROCESSI Pesatura probabilità Pesatura impatto del Indice di rischio: Rischi Prevedibili Azioni / Misure Possibili Indicatore / output Tempistica di Responsabile di accadimento del rischio (1= basso, probabilità per attuazione dell'attuazione dell'azione rischio (1= basso, 2=medio, 3= alto) impatto 2=medio, 3= alto)

Rischio "scarsa trasparenza/alterazione della concorrenza" 1) Applicazione delle procedure di scelta del contraente secondo le disposizioni normative del codice dei contratti e dei regolamenti comunali; 2) In caso di procedure negoziate: rotazione degli operatori economici concorrenti; Scarsa trasparenza 3) Adempimenti di pubblicità/trasparenza previsti dal Resp. Settore Lavori dell'operato/alter Modifica del entro il codice dei contratti; Pubblici - Patrimonio - azione della regolamento 31/12/2019 4) Adozione di criteri di scelta del contraente adeguati in Demanio concorrenza. relazione alla caratteristica dell'oggetto del contratto, con atti adeguatamente motivati con indicazione dei presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione; Gare d'appalto Settore Lavori 5) Ampliamento del ricorso al confronto concorrenziale per lavori ed Pubblici - anche nelle ipotesi in cui la legge consente l'affidamento incarichi 2 3 6 Patrimonio - diretto. progettazione e Demanio D.L. Rischio "Dismogeneità delle valutazioni nella individuazione del contraente" 1) Suddivisione tra più Servizi delle diverse fasi del Dismogeneità di procedimento; 2) Resp. Settore Lavori valutazione nella Modifica del entro il Composizione delle commissioni di gara con meccanismi Pubblici - Patrimonio - individuazione del regolamento 31/12/2019 di rotazione nella formazione delle stesse e verifica Demanio contraente. dell'assenza di cause di incompatibilità, conflitto di interessi, ecc.

Rischio "Scarso controllo del possesso dei requisiti dichiarati" Scarso controllo Resp. Settore Lavori 1) Applicazione del Protocollo d'intesa Provinciale per la Modifica del entro il del possesso dei Pubblici - Patrimonio - prevenzione dei tentativi di infiltrazione mafiosa. regolamento 31/12/2019 requisiti dichiarati. Demanio

Rischio "Assenza di un piano dei controlli" Resp. Settore Lavori Assenza di un 1) Formalizzazione di un programma di Programma di in atto Pubblici - Patrimonio - piano dei controlli. controlli/direzioni lavori da effettuare in relazione alle controlli da effettuare Demanio fasi di esecuzione dell'opera. Settore Lavori Controllo Pubblici - esecuzione 3 3 9 Patrimonio - contratto (DL e Rischio "Dismogeneità delle valutazioni" 1) Predisposizione di apposite check-list di verifica Resp. Settore Lavori Demanio coord sicurezza) Dismogeneità dell'attività svolta; Check list in atto Pubblici - Patrimonio - delle valutazioni. 2) Adempimenti di pubblicità/trasparenza relativi ai dati Demanio prioncipali del contratto ed alle figure responsabili. ANNO 2019 SETTORE LAVORI PUBBLICI E SERVIZI TECNOLOGICI, PATRIMONIO E DEMANIO (continua) AMBITO PROCESSI Pesatura probabilità Pesatura impatto del Indice di rischio: Rischi Prevedibili Azioni / Misure Possibili Indicatore / output Tempistica di Responsabile di accadimento del rischio (1= basso, probabilità per attuazione dell'attuazione dell'azione rischio (1= basso, 2=medio, 3= alto) impatto 2=medio, 3= alto) Rischio "Scarsa trasparenza/alterazione della concorrenza" 1) Applicazione delle procedure di scelta del contraente secondo le disposizioni normative del codice dei contratti e dei regolamenti comunali; 2) In caso di procedure negoziate: rotazione degli operatori economici concorrenti; 3) Adempimenti di pubblicità/trasparenza previsti dal codice dei contratti; Scarsa 4) Adozione di criteri di scelta del contraente adeguati Trasparenza Resp. Settore Lavori in relazione alla caratteristica dell'oggetto del contratto, dell'operato/alter Procedure operative in atto Pubblici - Patrimonio - con atti adeguatamente motivati con indicazione dei azione della Demanio presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno coerenza. determinato la decisione; 5) Utilizzo delle Gare d'appalto convenzioni CONSIP, Intercent ER e ricorso procedure Settore Lavori per ME.PA; Pubblici - l'affidamento di 6) Definizione di procedure idonee a consentire 2 3 6 Patrimonio - servizi e un'adeguata programmazione del fabbisogno, evitando Demanio fornitura/servizi per quanto possibile e compatibilmente alle risorse o finanziarie, frazionamenti nell'acquisizione di servizi e forniture.

Rischio "Disomogeneità delle valutazioni nella Dismogeneità di individuazione del contraente" Resp. Settore Lavori valutazione nella 1) Suddivisione tra più Servizi delle diverse fasi del Modifica del entro il Pubblici - Patrimonio - individuazione del procedimento ; regolamento 31/12/2019 Demanio contraente. 2) Composizione delle commissioni di gara con meccanismi di rotazione nella formazione delle stesse.

Rischio "Scarso controllo del possesso dei requisiti Scarso controllo dichiarati" Resp. Settore Lavori del possesso dei Modifica del entro il 1) Applicazione del Protocollo d'intesa Provinciale per Pubblici - Patrimonio - requisiti regolamento 31/12/2019 la prevenzione dei tentativi di infiltrazione mafiosa. Demanio dichiarati.

Rischio "Assenza di un piano dei controlli" 1) Formalizzazione di un programma di controlli da effettuare in relazione alle fasi di esecuzione della Assenza di un fornitura e/o servizio, con evidenza di un report per Programma di Resp. Settore Lavori entro il piano dei ogni controllo da parte del Responsabile del controlli da Pubblici - Patrimonio - Procedimento/Direttore dell'esecuzione. 31/12/2019 Controllo controllo. effettuare Demanio Settore Lavori 2) Inserimento nei capitolati tecnici o nelle richieste di esecuzione Pubblici - offerte della qualità e quantità della prestazione attesa. contratto di 3 3 9 Patrimonio - fornitura/servizi Demanio o Rischio "Disomogeneità delle valutazioni" 1) Predisposizione di apposite check list di verifica Resp. Settore Lavori Disomogeneita' dell'attività svolta. check list in atto Pubblici - Patrimonio - delle valutazioni. 2) Adempimenti di pubblicità/trasparenza relativi ai dati principali del contratto ed alle figure responsabili. Demanio ANNO 2019 SETTORE LAVORI PUBBLICI E SERVIZI TECNOLOGICI, PATRIMONIO E DEMANIO (continua) AMBITO PROCESSI Pesatura Pesatura Indice di Rischi Prevedibili Azioni / Misure Possibili Indicatore / output Tempistica di Responsabile probabilità impatto del rischio: attuazione dell'attuazione dell'azione di rischio (1= probabilità accadiment basso, per impatto o del rischio 2=medio, 3= (1= basso, alto) 2=medio, 3= alto)

Rischio "Scarsa trasparenza/alterazione della concorrenza" 1) Applicazione delle procedure di scelta del contraente secondo le disposizini normative del codice dei contratti e dei regolamenti comunali; 2) In caso di procedure negoziate: rotazione degli operatori economici concorrenti; 3) Adempimenti di pubblicità/trasparenza previsti dal codice dei contratti; Scarsa 4) Adozione di criteri di scelta del contraente adeguati trasparenza Responsabile Settore in relazione alla caratteristica dell'oggetto del dell'operato/alter Procedure operative in atto Lavori Pubblici, Patrimonio contratto, con atti adeguatamente motivati con azione della e Demanio indicazione dei presupposti di fatto e le ragioni concorrenza giuridiche che hanno determinato la decizione; 5) Utilizzo delle convenzini CONSIP, Intercenter ER e ricorso a procedure ME.PA; 6) Definizione di procedure idonee a consentire Settore Lavori Acquisto di beni un'adeguata programmazione del fabbisogno, evitando Pubblici - e servizi e per quanto possibile e compatibilmente alle risorse 2 3 6 Patrimonio e controllo finanziarie, frazionamenti nell'acquisizione di servizi e Demanio forniture forniture.

Rischio "Disomogeneità delle valutazioni nella Disomogeneità di individuazione del contraente" Responsabile Settore valutazione nella 1) Predisposizione di apposite check-list di verifica check-list in atto Lavori Pubblici, Patrimonio individuazione del dell'attività svolta. e Demanio contraente

Rischio "Scarso controllo dei possesso dei requisiti Scarso controllo Resposabile Settore Lavori dichiarati" Modifica del entro il del possesso dei Pubblici, Patrimonio de 1) Applicazione del Protocollo d'intesa Provinciale per Regolamento 31/12/2019 requisiti dichiarati la prevenzione dei tentativi di infiltrazione mafiosa demanio Rischio "Scarso controllo dei possesso dei requisiti dichiarati" Scarso controllo 1) Stesura di capitolati di gara che prevedono la qualità Resposabile Settore Lavori del servizio e la quantità delle prestazioni attese; check-list in atto Pubblici, Patrimonio de erogato 2) Creazione di supporti operativi per la effettuazione demanio dei controlli del servizio erogato. ANNO 2019 SETTORE LAVORI PUBBLICI E SERVIZI TECNOLOGICI, PATRIMONIO E DEMANIO AMBITO PROCESSI Pesatura probabilità Pesatura impatto del Indice di rischio: Rischi Prevedibili Azioni / Misure Possibili Indicatore / output Tempistica di Responsabile di accadimento del rischio (1= basso, probabilità per attuazione dell'attuazione dell'azione rischio (1= basso, 2=medio, 3= alto) impatto 2=medio, 3= alto) Rischio "disomogeneita' delle valutazioni" 1) Applicazione delle procedure di scelta del contraente secondo le vigenti disposizioni normative e del relativo regolamento comunale; 2) Adozione di criteri di scelta del contraente adeguati Resp. Settore Lavori Disomogeneita' delle in relazione alla caratteristica dell'oggetto check list in atto Pubblici - Patrimonio - valutazioni. dell'alienazione, con atti adeguatamente motivati con Demanio indicazione dei prsupposti di fatto e le ragioni Settore Lavori Alienazioni/acq giuridiche che hanno determinato la deicisione; Pubblici - uisti 3 2 6 3) Predisposizione di apposite check list di verifica Patrimonio - patrimoniali e dell'attività svolta. Demanio permute. Affitti Rischio "Scarsa trasparenza/poca pubblicità dell'opportunità" (solo per alienazioni) Scarsa Adempimenti di pubblicità/trasparenza previsti dalle Resp. Settore Lavori trasparenza/poca relative norme Procedure operative in atto Pubblici - Patrimonio - pubblicita' Demanio dell'opportunita'.

Rischio "Scarsa trasparenza/poca pubblicità dell'opportunità" Scarsa Adempimenti di pubblicità/trasparenza previsti dalle Resp. Settore Lavori trasparenza/poca relative norme Procedure operative in atto Pubblici - Patrimonio - pubblicita' Demanio dell'opportunita'.

Rischio "Disomogeneita' delle valutazioni nella verifica delle richieste" 1) Applicazione delle procedure di scelta del Settore Lavori Assegnazione/c contraente secondo le disposizioni normative del Pubblici - oncessione beni 2 2 4 codice dei contratti e dei regolamenti comunali; Patrimonio - comunali 2) In caso di procedure negoziate: rotazione degli Demanio Disomogeneita' delle operatori economici concorrenti; Resp. Settore Lavori valutazioni nella 3) Adozione dei criteri di sclta del contraente adeguati check list in atto Pubblici - Patrimonio - verifica delle in relazione alla caratteristica dell'oggetto del Demanio richieste. contratto, con atti adeguatamente motivati con indicazione dei presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la deicisione; 4) Applicazione del Protocollo d'intesa Provinciale per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione mafiosa; 5) Predisposizioine di apposite check list di verifica dell'attività svolta. ANNO 2019 SETTORE URBANISTICA E AMBIENTE

AMBITO PROCESSI Pesatura Pesatura Indice di Rischi Prevedibili Azioni / Misure Possibili Indicatore / output Responsabile dell'attuazione probabilità impatto del rischio: dell'azione di rischio (1= probabilità accadiment basso, per impatto Tempistica di o del 2=medio, attuazione rischio (1= 3= alto) basso, 2=medio, 3= alto) 1) Monitoraggio periodico, in bse ad 1) Aggiornamento dell'elenco evoluzioni normative documentazione necessaria; o del Regolamento 2) Monitoriaggio periodico edilizio; Rischio "Disomogeneità delle valutazioni". dei controlli effettuati in sede 2) Monitoraggio 1) Esplicitazione della documentazione necessaria per l'attivazione delle di istruttoria; annuale, prima del pratiche e delle richieste di integrazione; 3) Monitoriaggio report; 2) Codificazione dei criteri di controlli sulla documentazione prodotta; compliazione istruttoria, 3) Monitoraggio 3) Verifica della conclusione di tutte le pendenze autorizzatorie relative implementazione check list annuale, prima del all'immobile, per ogni titolo abilitativo presentato; per alcuni procedimenti (vedi report; 4) Compilazione di check list puntuale per istruttoria; agibilità, autorizzazioni Responsabile del Settore 4) Un mese 5) Pubblicazione di FAQ o pareri interpretativi da parte della commissione ambientali,etc.); dall'approvazione del edilizia; 4) Pubblicazione documento - Piano; 6) Firma per presa visione del Responsabile del Settore dell'istruttoria; guida relativo alla CQAP; Gestione degli atti 5) Immediata, 7) Formalizzazione dei criteri per il campionamento delle pratiche da 5) Attuazione azione; abilitativi (permessi dall'approvazione del sottoporre a controlli specifici previsti per legge (vedi agibilità, depositi dei 6) Monitoriaggio periodico di costruire, Disomogeneità Piano; progetti strutturali); dell'attuazione dei criteri autorizzazioni delle valutazioni. 6) Monitoraggio previsti, eventuale definizione paesaggistiche, 2 3 6 Non rispetto delle annuale, prima del dei criteri per controlli non agibilità edilizia, ecc.) scadenze report. e delle segnalazioni temporali. attualmente attivati. certificate di inizio attività

1) Pubblicazione annuale (entro gennaio) del Rischio "Non rispetto delle scadenze temporali" calendario di massima 1) Pubblicazione sul sito di un calendario annuale di massima delle sedute 1) Attuazione delle delle sedute CQAP e della CQAP e dei tempi minimi per la presentazione delle pratiche relative; publicazioni; periodico delle date Responsabile del Settore 2) Monitoraggio semestrale reporting dei tempi di evasione istanze, per 2) Attuazione monitoraggio precise delle sedute; tipologia di procedimento; 2) Monitoraggio semestrale, entro i mesi di giugno e novembre

1) annuale, entro la 1) Formalizzare la procedura consegna del report attualmente seguita per la sull'attuazione del Rischio "Discrezionalità nell'intervenire" gestione degli abusi edilizi; Piano; 1) Procedura formalizzata a livello di Ente per la gestione delle segnalazioni; 2) Monitoraggio esito 2) annuale, entro la Responsabile del Settore 2) Effettuazione dei controlli a seguito di segnalazione e monitoraggio degli segnalazioni ricevgute e consegna del report esiti dei provvedimenti eventualmente attuati. procedimenti attivati (vedi sull'attuazione del Discrezionalità elenchi abusi comunicati dal Gestione degli abusi nell'intervenire; Piano 2 2 2 Segretario comunale) edilizi Disomogeneità dei comportamenti Monitoraggio periodico della Monitoraggio Rischio "Disomogeneità dei comportamenti" formalizzazine degli elementi annuale, entro la Istruttoria puntuale dello storico delle pratiche edilizie presentate relative emersi in fase di istruttoria consegna del report Responsabile del Settore all'edificio verificato e verifica e sua formalizzazione relativamente allo stato sull'attuazione del legittimato dell'immobile Piano AMBITO PROCESSI Pesatura probabilità Pesatura impatto del Indice di rischio: Rischi Azioni / Misure Possibili Indicatore / output Tempistica di Responsabile di accadimento del rischio (1= basso, probabilità per Prevedibili attuazione dell'attuazione dell'azione rischio (1= basso, 2=medio, 3= alto) impatto 2=medio, 3= alto)

Pubblicazione sul sito di tutti i Periodico Rischio "Disomogeneità delle valutazioni" materiali e/o dei riferimenti aggiornamento e Esplicitazione delle documentazione necessaria per l'attivazione delle alle pagine web degli enti integrazione in base Responsabile del Settore pratiche e delle richieste di integrazione competenti al rilascio degli alle modifiche atti autorizzativi normative Disomogeneità Rilascio di delle valutazioni; autorizzazioni Mancato controllo Ambiente ambientali 1 1 1 delle autorizzazioni Annuale per quanto (installazione antenne, scadute in fase di riguarda fognature, ecc.) presentazione di Rischio "Mancato controllo delle autorizzazioni scadute in fase di l'elaborazione (entro nuove istanze presentazione di nuove istanze" Elaborazione il report), periodico Responsabile del Settore Adozione di scadenziario ed elenco in merito alle nuove autorizzazioni elenco/scadenziario l'aggiornamento, in rilasciate ai privati ed alle imprese funzione delle autorizzazioni rilasciate

Mancato rispetto Rilascio Autorizzazione dell'ordine Rischio "Mancato rispetto ordine cronologico e scadenze temporali" Attivazione utilizzo VBG come unica conclusiva del cronologico di Utilizzazione della piattaforma di back-office (VBG) da parte degli operatori sistema di back office e per il 1 2 2 Entro il 31/12/2019 Responsabile del Settore procedimento - presentazione delle interessati (personale amministrativo e tecnico). Monitoriaggio dei tempi monitoraggio delle scadenze archiviazione di pratiche e delle conclusivi dei procedimenti temporali SUAP (sia fase 1 che istanze, segnalazioni e tempistiche per il fase 2) provvedimenti procedimento ANNO 2019 SETTORE URBANISTICA E AMBIENTE

AMBITO PROCESSI Pesatura probabilità di Pesatura impatto del rischio Indice di rischio: Rischi Prevedibili Azioni / Misure Possibili Indicatore / output Tempistica di Responsabile dell'attuazione accadimento del rischio (1= basso, 2=medio, 3= alto) probabilità per attuazione dell'azione (1= basso, 2=medio, 3= impatto alto) Monitoraggio Pubblicazione sul sito Rischio " Disomogeneità delle valutazioni" annuale, entro la comunale delle misure Aggiornamento rispetto ad eventuali modifiche della normativa e consegna del report attuate per l'aggiornamento Disomogeneità formalizzazione della procedura a livello di Ente sull'attuazione del della procedura Edilizia Privata Idoneità alloggiativa 1 2 2 delle valutazioni Piano Responsabile del Settore pubblicazione sul sito monitoraggio Rischio " Disomogeneità delle valutazioni" comunale dell'elenco della annuale, entro la Esplicitazione della documentazione necessaria per l'attivazione dell'iter e documentazione necessaria e consegna del report Pianificazione Approvazione dei Piani Disomogeneità della procedura amministrativa che ne consegue ed aggiornamento elenco . dell'iter procedurale e suo sull'attuazione del territoriale attuativi 2 2 4 delle valutazioni aggiornamento Piano Responsabile del Settore 1) Immediata, dall'approvazione del Piano e poi Rischio "Assenza di criteri di campionamento" 1) e 2): Report che mostri lo costantemente in 1) Monitoraggio puntuale su ogni segnalazione; stato di avanzamento Responsabile del Settore aggiornamento in 2) Monitoraggio degli esiti delle verifiche. /chiusura di ogni segnalazione funzione delle segnalazioni ricevute; Controlli 2) in atto amministrativi o Ambiente 2 1 2 sopralluoghi ambientali Monitoraggio annuale, entro la Rischio "Non rispetto delle scadenze temporali" Attuazione monitoraggio consegna del report Responsabile del Settore Monitoraggio dei tempi di realizzazione dei controlli; sull'attuazione del Piano ANNO 2019 SETTORE TRIBUTI E SETTORE RAGIONERIA AMBITO PROCESSI Pesatura Pesatura Indice di Rischi Prevedibili Azioni / Misure Possibili Indicatore / output Tempistica di Responsabile probabilità impatto del rischio: attuazione dell'attuazione dell'azione di rischio (1= probabilità accadimento basso, per impatto del rischio 2=medio, (1= basso, 3= alto) 2=medio, 3= alto) Rischio "Disomogeneità delle valutazioni". Esplicitazione della documentazione necessaria per effettuare il Monitoraggio annuale pagamento. Responsabile del Settore dell'attuazione Già in essere finanziario dell'azione Disomogeneità delle valutazioni. Pagamento Servizi finanziari 1 2 2 Non rispetto delle fatture fornitori scadenze Rischio "Non rispetto delle scadenze temporali". temporali Monitoraggio dell'ordine cronologico delle liquidazioni Monitoraggio Resaponsabile del Settore complete della documentazione di cui sopra, per Già in essere semestrale finanziario tipologia di fattura tenuto conto delle scadenze contrattuali delle fatture

Rischio "Assenza di criteri di campionamento". Formalizzazione dei criteri statistici per la creazione del campione di situazioni da controllare. Responsabile del Settore Monitoraggio annuale Già in essere Assenza di criteri Rischio "Disomogeneità delle valutazioni". Tributi di Formalizzazione di linee guida per i controlli da Controlli/accerta campionamento. effettuare e per definirne le modalità. Tributi e entrate menti sui Disomogeneità 3 3 9 patrimoniali tributi/entrate delle valutazioni. pagati Non rispetto delle scadenze Rischio "Non rispetto delle scadenze temporali". Responsabile del Settore Monitoraggio annuale Già in essere temporali. Monitoraggio dei tempi di evasione dei controlli. Tributi ANNO 2019 SETTORE SERVIZI DEMOGRAFICI AMBITO PROCESSI Pesatura Pesatura Indice di Rischi Prevedibili Azioni / Misure Possibili Indicatore / output Tempistica di Responsabile probabilità impatto rischio: attuazione dell'attuazione dell'azione di del rischio probabilit accadiment (1= basso, à per o del rischio 2=medio, impatto (1= basso, 3= alto) 2=medio, 3= alto)

Rischio "Discrezionalità nella gestione". Utilizzo di procedura formalizzata a livello di Ente per la gestione delle segnalzioni esterne scritte e dei reclami Procedura Responsabile del Settore Già in atto (RILFEDEUR) formalizzata Servizi Demografici Discrezionalità Gestione di nella gestione. URP/Sportello segnalazione e 1 1 1 Non rispetto delle del cittadino Rischio "Non rispetto delle scadenze temporali". reclami scadenze Monitoraggio e periodico reporting dei tempi di temporali evasione Procedura Responsabile del Settore Già in atto formalizzata Servizi Demografici

Assenza di criteri Rischio "Assenza di criteri di campionamento". Monitoraggio Responsabile del Settore Gestione degli Già in atto di Controllo puntuale di tutte le situazioni attuazione azione Servizi Demografici Servizi accertamenti 1 3 3 campionamento. Rischio "Non rispetto delle scadenze temporali". demografici relativi alla Monitoraggio Responsabile del Settore Non rispetto delle Monitoraggio e peridico reportin dei tempi di evasione. Già in atto residenza attuazione azione Servizi Demografici scadenze Definizione dei tempi e delle competenze delle singole Rilascio di Rischio "Disomogeneità delle valutazioni". Modifica autorizzazioni e modulistica istanze di concessione e relativa Monitoraggio Responsabile del Settore Già in atto Servizi concessioni Disomogeneità autorizzazione con esplicitazione dei requisiti/criteri di attuazione azione Servizi Demografici cimiteriali cimiteriali 1 1 1 delle valutazioni concessione ANNO 2019 SETTORE AMMINISTRATIVO AMBITO PROCESSI Pesatura Pesatura Indice di Rischi Prevedibili Azioni / Misure Possibili Indicatore / output Tempistica di Responsabile probabilità di impatto del rischio: attuazione dell'attuazione dell'azione accadimento rischio (1= probabilità del rischio basso, per impatto (1= basso, 2=medio, 3= 2=medio, 3= alto) alto)

Rischio "Disomogeneità nella valutazione delle richieste". Standardizzazione della modulistica con Disomogeneità nella particolare riferimento all'esplicitazione della Segreteria Gestione Monitoraggio 1 2 2 valutazione delle motivazione della richiesta e del procedimento Già in in atto Responsabile del Settore generale accesso agli atti periodico richieste amministrativo cui si riferisce. Applicazione Linee guida in materia di accesso civico. Pubblicazione del Registro degli accessi in "Amministrazione trasparente". ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) ) Piano triennale per Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza e suoi allegati, le Art. 10, c. 8, Piano triennale per la la prevenzione della misure integrative di prevenzione della corruzione individuate ai sensi dell’articolo lett. a), d.lgs. n. prevenzione della corruzione e Annuale Responsabile corruzione e della 1,comma 2-bis della Settore 33/2013 della trasparenza (PTPCT) link trasparenza legge n. 190 del 2012, (MOG 231) ( alla sotto-sezione Altri contenuti/Anticorruzione ) Amministrativo

Riferimenti normativi con i relativi link alle norme di legge statale pubblicate nella banca Tempestivo Riferimenti normativi su Responsabile dati "Normattiva" che regolano l'istituzione, l'organizzazione e l'attività delle pubbliche (ex art. 8, d.lgs. n. organizzazione e attività Settore amministrazioni 33/2013) Amministrativo Direttive, circolari, programmi, istruzioni e ogni atto che dispone in generale sulla Tempestivo Art. 12, c. 1, organizzazione, sulle funzioni, sugli obiettivi, sui procedimenti, ovvero nei quali si Responsabile Atti amministrativi generali (ex art. 8, d.lgs. n. d.lgs. n. determina l'interpretazione di norme giuridiche che riguardano o dettano disposizioni per Settore 33/2013) 33/2013 l'applicazione di esse Amministrativo

Tempestivo Documenti di programmazione Direttive ministri, documento di programmazione, obiettivi strategici in materia di (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile Atti generali strategico-gestionale prevenzione della corruzione e trasparenza 33/2013) Settore Amministrativo Art. 12, c. 2, Estremi e testi ufficiali aggiornati degli Statuti e delle norme di legge regionali, che Tempestivo Responsabile d.lgs. n. Statuti e leggi regionali regolano le funzioni, l'organizzazione e lo svolgimento delle attività di competenza (ex art. 8, d.lgs. n. Settore 33/2013 dell'amministrazione 33/2013) Amministrativo Art. 55, c. 2, d.lgs. n. Codice disciplinare, recante l'indicazione delle infrazioni del codice disciplinare e relative Disposizioni 165/2001 Codice disciplinare e codice di sanzioni (pubblicazione on line in alternativa all'affissione in luogo accessibile a tutti - art. Tempestivo Responsabile generali Art. 12, c. 1, condotta 7, l. n. 300/1970) d.lgs. n. Codice di condotta inteso quale codice di comportamento Settore 33/2013 Amministrativo

Art. 12, c. 1-bis, Scadenzario con l'indicazione delle date di efficacia dei nuovi obblighi amministrativi a Scadenzario obblighi d.lgs. n. carico di cittadini e imprese introdotti dalle amministrazioni secondo le modalità definite Tempestivo amministrativi 33/2013 con DPCM 8 novembre 2013 Oneri informativi Responsabile SUAP per cittadini e imprese Regolamenti ministeriali o interministeriali, provvedimenti amministrativi a carattere Dati non più generale adottati dalle amministrazioni dello Stato per regolare l'esercizio di poteri soggetti a Art. 34, d.lgs. n. Oneri informativi per cittadini e autorizzatori, concessori o certificatori, nonchè l'accesso ai servizi pubblici ovvero la pubblicazione 33/2013 imprese concessione di benefici con allegato elenco di tutti gli oneri informativi gravanti sui obbligatoria ai sensi cittadini e sulle imprese introdotti o eliminati con i medesimi atti del dlgs 97/2016

1 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) )

Art. 37, c. 3, d.l. Casi in cui il rilascio delle autorizzazioni di competenza è sostituito da una comunicazione Burocrazia zero n. 69/2013 dell'interessato Dati non più soggetti a Burocrazia zero pubblicazione obbligatoria ai sensi Elenco delle attività delle imprese soggette a controllo (ovvero per le quali le pubbliche Art. 37, c. 3-bis, del dlgs 10/2016 Attività soggette a controllo amministrazioni competenti ritengono necessarie l'autorizzazione, la segnalazione d.l. n. 69/2013 certificata di inizio attività o la mera comunicazione)

Art. 13, c. 1, Tempestivo Organi di indirizzo politico e di amministrazione e gestione, con l'indicazione delle lett. a), d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile rispettive competenze 33/2013 33/2013) Settore Amministrativo Art. 14, c. 1, Tempestivo Responsabile Atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del lett. a), d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. n. Settore mandato elettivo 33/2013 33/2013) Amministrativo Art. 14, c. 1, Tempestivo Responsabile lett. b), d.lgs. n. Curriculum vitae (ex art. 8, d.lgs. n. Settore 33/2013 33/2013) Amministrativo

Tempestivo Responsabile Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica (ex art. 8, d.lgs. n. Art. 14, c. 1, Settore 33/2013) lett. c), d.lgs. n. Amministrativo 33/2013 Tempestivo Responsabile Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici (ex art. 8, d.lgs. n. Settore 33/2013) Amministrativo Art. 14, c. 1, Tempestivo Responsabile Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi lett. d), d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. n. Settore compensi a qualsiasi titolo corrisposti 33/2013 33/2013) Amministrativo Art. 14, c. 1, Tempestivo Responsabile Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei lett. e), d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. n. Settore compensi spettanti 33/2013 33/2013) Amministrativo

2 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) ) Nessuno (va Titolari di incarichi politici di presentata una sola cui all'art. 14, co. 1, del dlgs n. 1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in volta entro 3 mesi Art. 14, c. 1, 33/2013 pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, dalla elezione, dalla lett. f), d.lgs. n. esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della nomina o dal 33/2013 Art. 2, (da pubblicare in tabelle) formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il soggetto, conferimento c. 1, punto 1, l. il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dell'incarico e resta n. 441/1982 dando eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione pubblicata fino alla dell'incarico] cessazione Responsabile dell'incarico o del Settore mandato). Amministrativo Art. 14, c. 1, 2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone Entro 3 mesi dalla lett. f), d.lgs. n. fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli elezione, dalla 33/2013 Art. 2, stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è nomina o dal Responsabile c. 1, punto 2, l. necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della conferimento Settore n. 441/1982 amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili) dell'incarico Amministrativo 3) dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda Art. 14, c. 1, elettorale ovvero attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi lett. f), d.lgs. n. Tempestivo propagandistici predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica 33/2013 Art. 2, (ex art. 8, d.lgs. n. della cui lista il soggetto ha fatto parte, con l'apposizione della formula «sul mio onore c. 1, punto 3, l. 33/2013) Responsabile affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» (con allegate copie delle dichiarazioni n. 441/1982 Settore relative a finanziamenti e contributi per un importo che nell'anno superi 5.000 €) Amministrativo Art. 14, c. 1, 4) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno lett. f), d.lgs. n. precedente e copia della dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e Responsabile Annuale 33/2013 Art. 3, i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente Settore l. n. 441/1982 evidenza del mancato consenso)] Amministrativo Art. 14, c. 1, Tempestivo Responsabile Atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del lett. a), d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. n. Settore mandato elettivo 33/2013 33/2013) Amministrativo Art. 14, c. 1, Tempestivo Responsabile lett. b), d.lgs. n. Curriculum vitae (ex art. 8, d.lgs. n. Settore 33/2013 33/2013) Amministrativo Tempestivo Responsabile Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica (ex art. 8, d.lgs. n. Settore Art. 14, c. 1, 33/2013) Amministrativo lett. c), d.lgs. n. Tempestivo Responsabile 33/2013 Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici (ex art. 8, d.lgs. n. Settore Titolari di incarichi 33/2013) Amministrativo politici, di

3 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) ) politici, di Art. 14, c. 1, Tempestivo Responsabile Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi amministrazione, di lett. d), d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. n. Settore compensi a qualsiasi titolo corrisposti direzione o di 33/2013 33/2013) Amministrativo governo Art. 14, c. 1, Tempestivo Responsabile Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei lett. e), d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. n. Settore compensi spettanti 33/2013 33/2013) Amministrativo Nessuno (va presentata una sola Titolari di incarichi di 1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in Art. 14, c. 1, volta entro 3 mesi amministrazione, di direzione o pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, lett. f), d.lgs. n. dalla elezione, dalla di governo di cui all'art. 14, co. esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della 33/2013 Art. 2, nomina o dal 1-bis, del dlgs n. 33/2013 formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il soggetto, c. 1, punto 1, l. conferimento il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: n. 441/1982 dell'incarico e resta dando eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione pubblicata fino alla Responsabile dell'incarico] cessazione Settore dell'incarico o del Amministrativo Art. 14, c. 1, 2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone Entro 3 mesi dalla lett. f), d.lgs. n. fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli elezione, dalla 33/2013 Art. 2, stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è nomina o dal Responsabile Organizzazion c. 1, punto 2, l. necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della conferimento Settore e n. 441/1982 amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili) dell'incarico Amministrativo 3) dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda Art. 14, c. 1, elettorale ovvero attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi lett. f), d.lgs. n. Tempestivo propagandistici predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica 33/2013 Art. 2, (ex art. 8, d.lgs. n. della cui lista il soggetto ha fatto parte, con l'apposizione della formula «sul mio onore c. 1, punto 3, l. 33/2013) Responsabile affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» (con allegate copie delle dichiarazioni n. 441/1982 Settore relative a finanziamenti e contributi per un importo che nell'anno superi 5.000 €) Amministrativo Art. 14, c. 1, 4) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno lett. f), d.lgs. n. precedente e copia della dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e Responsabile Annuale 33/2013 Art. 3, i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente Settore l. n. 441/1982 evidenza del mancato consenso)] Amministrativo Art. 14, c. 1, Responsabile lett. a), d.lgs. n. Atto di nomina, con l'indicazione della durata dell'incarico Nessuno Settore 33/2013 Amministrativo Art. 14, c. 1, Responsabile lett. b), d.lgs. n. Curriculum vitae Nessuno Settore 33/2013 Amministrativo

4 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) ) Responsabile Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica Nessuno Settore Art. 14, c. 1, Amministrativo lett. c), d.lgs. n. Responsabile 33/2013 Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici Nessuno Settore Amministrativo Art. 14, c. 1, Responsabile Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi lett. d), d.lgs. n. Nessuno Settore compensi a qualsiasi titolo corrisposti 33/2013 Amministrativo Art. 14, c. 1, Responsabile Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei lett. e), d.lgs. n. Nessuno Settore compensi spettanti 33/2013 Cessati dall'incarico Amministrativo (documentazione da pubblicare 1) copie delle dichiarazioni dei redditi riferiti al periodo dell'incarico; sul sito web) Art. 14, c. 1, 2) copia della dichiarazione dei redditi successiva al termine dell'incarico o carica, entro un lett. f), d.lgs. n. mese dalla scadenza del termine di legge per la presentazione della dichiarazione [Per il 33/2013 Art. 2, soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi Nessuno c. 1, punto 2, l. consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario Responsabile n. 441/1982 limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la Settore pubblicazione dei dati sensibili) Amministrativo 3) dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda Art. 14, c. 1, elettorale ovvero attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi lett. f), d.lgs. n. propagandistici predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica 33/2013 Art. 2, Nessuno della cui lista il soggetto ha fatto parte con riferimento al periodo dell'incarico (con allegate Responsabile c. 1, punto 3, l. copie delle dichiarazioni relative a finanziamenti e contributi per un importo che nell'anno Settore n. 441/1982 superi 5.000 €) Amministrativo Nessuno Art. 14, c. 1, 4) dichiarazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute dopo (va presentata una lett. f), d.lgs. n. l'ultima attestazione [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo sola volta entro 3 33/2013 Art. 4, grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato mesi dalla Responsabile l. n. 441/1982 consenso)] cessazione dell' Settore incarico). Amministrativo Sanzioni per mancata o Provvedimenti sanzionatori a carico del responsabile della mancata o incompleta Sanzioni per incompleta comunicazione dei Art. 47, c. 1, comunicazione dei dati di cui all'articolo 14, concernenti la situazione patrimoniale Tempestivo mancata dati da parte dei titolari di d.lgs. n. complessiva del titolare dell'incarico al momento dell'assunzione della carica, la titolarità di (ex art. 8, d.lgs. n. comunicazione dei incarichi politici, di Responsabile 33/2013 imprese, le partecipazioni azionarie proprie nonchè tutti i compensi cui dà diritto 33/2013) dati amministrazione, di direzione o Settore l'assuzione della carica di governo Amministrativo

5 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) )

Rendiconti di esercizio annuale dei gruppi consiliari regionali e provinciali, con evidenza Tempestivo Rendiconti gruppi consiliari delle risorse trasferite o assegnate a ciascun gruppo, con indicazione del titolo di (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile regionali/provinciali Rendiconti gruppi Art. 28, c. 1, trasferimento e dell'impiego delle risorse utilizzate 33/2013) Settore consiliari d.lgs. n. Amministrativo regionali/provinciali 33/2013 Tempestivo Atti degli organi di controllo Atti e relazioni degli organi di controllo (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile 33/2013) Settore Amministrativo Art. 13, c. 1, Tempestivo Responsabile Indicazione delle competenze di ciascun ufficio, anche di livello dirigenziale non generale, lett. b), d.lgs. n. Articolazione degli uffici (ex art. 8, d.lgs. n. Settore i nomi dei dirigenti responsabili dei singoli uffici 33/2013 33/2013) Amministrativo

Art. 13, c. 1, Organigramma Illustrazione in forma semplificata, ai fini della piena accessibilità e comprensibilità dei Tempestivo lett. c), d.lgs. n. dati, dell'organizzazione dell'amministrazione, mediante l'organigramma o analoghe (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile Articolazione degli 33/2013 (da pubblicare sotto forma di rappresentazioni grafiche 33/2013) Settore uffici organigramma, in modo tale che Amministrativo a ciascun ufficio sia assegnato Art. 13, c. 1, un link ad una pagina Tempestivo lett. b), d.lgs. n. contenente tutte le informazioni Nomi dei dirigenti responsabili dei singoli uffici (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile 33/2013 previste dalla norma) 33/2013) Settore Amministrativo Art. 13, c. 1, Elenco completo dei numeri di telefono e delle caselle di posta elettronica istituzionali e Tempestivo Responsabile Telefono e posta lett. d), d.lgs. n. Telefono e posta elettronica delle caselle di posta elettronica certificata dedicate, cui il cittadino possa rivolgersi per (ex art. 8, d.lgs. n. Settore elettronica 33/2013 qualsiasi richiesta inerente i compiti istituzionali 33/2013) Amministrativo Estremi degli atti di conferimento di incarichi di collaborazione o di consulenza a soggetti Art. 15, c. 2, Tempestivo esterni a qualsiasi titolo (compresi quelli affidati con contratto di collaborazione coordinata d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. n. e continuativa) con indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell'incarico e Responsabile 33/2013 33/2013) dell'ammontare erogato ciascun Settore Per ciascun titolare di incarico: Tempestivo Art. 15, c. 1, 1) curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello europeo (ex art. 8, d.lgs. n. lett. b), d.lgs. n. Responsabile 33/2013) 33/2013 ciascun Settore Art. 15, c. 1, 2) dati relativi allo svolgimento di incarichi o alla titolarità di cariche in enti di diritto Tempestivo lett. c), d.lgs. n. privato regolati o finanziati dalla pubblica amministrazione o allo svolgimento di attività (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013 Responsabile Consulenti e collaboratori professionali 33/2013) Titolari di incarichi ciascun Settore Consulenti e di collaborazione o

6 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) Consulenti) e di collaborazione o collaboratori Art. 15, c. 1, 3) compensi comunque denominati, relativi al rapporto di lavoro, di consulenza o di consulenza Tempestivo lett. d), d.lgs. n. (da pubblicare in tabelle) collaborazione (compresi quelli affidati con contratto di collaborazione coordinata e (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013 continuativa), con specifica evidenza delle eventuali componenti variabili o legate alla Responsabile 33/2013) valutazione del risultato ciascun Settore Art. 15, c. 2, d.lgs. n. Tempestivo 33/2013 Tabelle relative agli elenchi dei consulenti con indicazione di oggetto, durata e compenso (ex art. 8, d.lgs. n. Art. 53, c. 14, dell'incarico (comunicate alla Funzione pubblica) 33/2013) d.lgs. n. Responsabile 165/2001 ciascun Settore Art. 53, c. 14, Attestazione dell'avvenuta verifica dell'insussistenza di situazioni, anche potenziali, di d.lgs. n. Tempestivo Responsabile conflitto di interesse 165/2001 ciascun Settore Per ciascun titolare di incarico: Art. 14, c. 1, Tempestivo lett. a) e c. 1- Responsabile Atto di conferimento, con l'indicazione della durata dell'incarico (ex art. 8, d.lgs. n. bis, d.lgs. n. Settore 33/2013) 33/2013 Amministrativo Art. 14, c. 1, Tempestivo lett. b) e c. 1- Curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello europeo (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile bis, d.lgs. n. 33/2013) Settore 33/2013 Amministrativo

Tempestivo Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione dell'incarico (con specifica evidenza Responsabile (ex art. 8, d.lgs. n. Art. 14, c. 1, delle eventuali componenti variabili o legate alla valutazione del risultato) Settore 33/2013) lett. c) e c. 1- Amministrativo bis, d.lgs. n. Tempestivo 33/2013 Responsabile Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici (ex art. 8, d.lgs. n. Settore 33/2013) Amministrativo Art. 14, c. 1, Tempestivo lett. d) e c. 1- Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi Responsabile (ex art. 8, d.lgs. n. bis, d.lgs. n. compensi a qualsiasi titolo corrisposti Settore 33/2013) 33/2013 Amministrativo

7 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) ) Art. 14, c. 1, Tempestivo lett. e) e c. 1- Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei Responsabile (ex art. 8, d.lgs. n. bis, d.lgs. n. compensi spettanti Settore 33/2013) 33/2013 Amministrativo Nessuno (va presentata una sola Art. 14, c. 1, 1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in Titolari di incarichi volta entro 3 mesi lett. f) e c. 1-bis, Incarichi amministrativi di pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, dirigenziali dalla elezione, dalla d.lgs. n. vertice (da pubblicare in esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della amministrativi di nomina o dal 33/2013 Art. 2, tabelle) formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il soggetto, vertice conferimento c. 1, punto 1, l. il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dell'incarico e resta n. 441/1982 dando eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione pubblicata fino alla Responsabile dell'incarico] cessazione Settore dell'incarico o del Amministrativo Art. 14, c. 1, 2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone lett. f) e c. 1-bis, Entro 3 mesi della fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli d.lgs. n. nomina o dal stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è 33/2013 Art. 2, conferimento necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della Responsabile c. 1, punto 2, l. dell'incarico amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili) Settore n. 441/1982 Amministrativo

Art. 14, c. 1, 3) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno lett. f) e c. 1-bis, precedente e copia della dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e d.lgs. n. Annuale i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente 33/2013 Art. 3, Responsabile evidenza del mancato consenso)] l. n. 441/1982 Settore Amministrativo Art. 20, c. 3, Tempestivo Responsabile d.lgs. n. Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico (art. 20, c. 1, d.lgs. Settore 39/2013 n. 39/2013) Amministrativo Art. 20, c. 3, Annuale Responsabile Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento d.lgs. n. (art. 20, c. 2, d.lgs. Settore dell'incarico 39/2013 n. 39/2013) Amministrativo Art. 14, c. 1-ter, secondo Annuale periodo, d.lgs. Ammontare complessivo degli emolumenti percepiti a carico della finanza pubblica (non oltre il 30 Responsabile n. 33/2013 marzo) Settore Amministrativo Per ciascun titolare di incarico:

8 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) )

Art. 14, c. 1, Tempestivo lett. a) e c. 1- Atto di conferimento, con l'indicazione della durata dell'incarico (ex art. 8, d.lgs. n. bis, d.lgs. n. 33/2013) L' Ente non ha 33/2013 conferito incarichi dirigenziali

Art. 14, c. 1, Tempestivo lett. b) e c. 1- Curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello europeo (ex art. 8, d.lgs. n. bis, d.lgs. n. 33/2013) 33/2013

Tempestivo Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione dell'incarico (con specifica evidenza Art. 14, c. 1, (ex art. 8, d.lgs. n. delle eventuali componenti variabili o legate alla valutazione del risultato) lett. c) e c. 1- 33/2013) bis, d.lgs. n. Tempestivo 33/2013 Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Art. 14, c. 1, Tempestivo lett. d) e c. 1- Incarichi dirigenziali, a qualsiasi Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi (ex art. 8, d.lgs. n. bis, d.lgs. n. titolo conferiti, ivi inclusi quelli compensi a qualsiasi titolo corrisposti 33/2013) 33/2013 conferiti discrezionalmente Art. 14, c. 1, dall'organo di indirizzo politico Tempestivo lett. e) e c. 1- senza procedure pubbliche di Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei (ex art. 8, d.lgs. n. bis, d.lgs. n. selezione e titolari di posizione compensi spettanti 33/2013) 33/2013 organizzativa con funzioni dirigenziali Nessuno (va presentata una sola Art. 14, c. 1, (da pubblicare in tabelle che 1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in volta entro 3 mesi lett. f) e c. 1-bis, distinguano le seguenti pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, dalla elezione, dalla Titolari di incarichi d.lgs. n. situazioni: dirigenti, dirigenti esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della nomina o dal dirigenziali 33/2013 Art. 2, individuati discrezionalmente, formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il soggetto, conferimento (dirigenti non c. 1, punto 1, l. titolari di posizione il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dell'incarico e resta generali) n. 441/1982 organizzativa con funzioni dando eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione pubblicata fino alla dirigenziali) dell'incarico] cessazione dell'incarico o del mandato).

9 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) ) Art. 14, c. 1, 2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone lett. f) e c. 1-bis, Entro 3 mesi della fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli d.lgs. n. nomina o dal stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è 33/2013 Art. 2, conferimento necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della c. 1, punto 2, l. dell'incarico amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili) n. 441/1982 Art. 14, c. 1, 3) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno lett. f) e c. 1-bis, precedente e copia della dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e Personale d.lgs. n. Annuale i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente 33/2013 Art. 3, evidenza del mancato consenso)] l. n. 441/1982 Art. 20, c. 3, Tempestivo d.lgs. n. Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico (art. 20, c. 1, d.lgs. 39/2013 n. 39/2013) Art. 20, c. 3, Annuale Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento d.lgs. n. (art. 20, c. 2, d.lgs. dell'incarico 39/2013 n. 39/2013) Art. 14, c. 1-ter, secondo Annuale periodo, d.lgs. Ammontare complessivo degli emolumenti percepiti a carico della finanza pubblica (non oltre il 30 n. 33/2013 marzo)

Dati non più Art. 15, c. 5, Elenco delle posizioni dirigenziali, integrato dai relativi titoli e curricula, attribuite a soggetti a Elenco posizioni dirigenziali d.lgs. n. persone, anche esterne alle pubbliche amministrazioni, individuate discrezionalmente pubblicazione discrezionali 33/2013 dall'organo di indirizzo politico senza procedure pubbliche di selezione obbligatoria ai sensi del dlgs 97/2016 Art. 19, c. 1-bis, Numero e tipologia dei posti di funzione che si rendono disponibili nella dotazione d.lgs. n. Posti di funzione disponibili Tempestivo organica e relativi criteri di scelta 165/2001 Art. 1, c. 7, d.p.r. n. Ruolo dirigenti Ruolo dei dirigenti Annuale 108/2004 Art. 14, c. 1, Atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del lett. a), d.lgs. n. Nessuno mandato elettivo 33/2013 Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n. Curriculum vitae Nessuno 33/2013 Art. 14, c. 1, Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica Nessuno lett. c), d.lgs. n. Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici Nessuno

10 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) ) Art. 14, c. 1, Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi lett. d), d.lgs. n. Nessuno compensi a qualsiasi titolo corrisposti 33/2013 Art. 14, c. 1, Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei lett. e), d.lgs. n. Dirigenti cessati dal rapporto di Nessuno compensi spettanti Dirigenti cessati 33/2013 lavoro (documentazione da pubblicare sul sito web) 1) copie delle dichiarazioni dei redditi riferiti al periodo dell'incarico; Art. 14, c. 1, 2) copia della dichiarazione dei redditi successiva al termine dell'incarico o carica, entro un lett. f), d.lgs. n. mese dalla scadenza del termine di legge per la presentazione della dichairazione [Per il 33/2013 Art. 2, soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi Nessuno c. 1, punto 2, l. consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario n. 441/1982 limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili) Nessuno Art. 14, c. 1, 3) dichiarazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute dopo (va presentata una lett. f), d.lgs. n. l'ultima attestazione [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo sola volta entro 3 33/2013 Art. 4, grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato mesi dalla l. n. 441/1982 consenso)] cessazione dell'incarico). Provvedimenti sanzionatori a carico del responsabile della mancata o incompleta Sanzioni per Sanzioni per mancata o Art. 47, c. 1, comunicazione dei dati di cui all'articolo 14, concernenti la situazione patrimoniale Tempestivo mancata incompleta comunicazione dei d.lgs. n. complessiva del titolare dell'incarico al momento dell'assunzione della carica, la titolarità di (ex art. 8, d.lgs. n. comunicazione dei dati da parte dei titolari di Responsabile 33/2013 imprese, le partecipazioni azionarie proprie nonchè tutti i compensi cui dà diritto 33/2013) dati incarichi dirigenziali Settore l'assuzione della carica Amministrativo Art. 14, c. 1- Tempestivo Posizioni quinquies., Curricula dei titolari di posizioni organizzative redatti in conformità al vigente modello Posizioni organizzative (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile organizzative d.lgs. n. europeo 33/2013) Settore 33/2013 Amministrativo Conto annuale del personale e relative spese sostenute, nell'ambito del quale sono Art. 16, c. 1, rappresentati i dati relativi alla dotazione organica e al personale effettivamente in servizio Annuale d.lgs. n. Conto annuale del personale e al relativo costo, con l'indicazione della distribuzione tra le diverse qualifiche e aree (art. 16, c. 1, d.lgs. Responsabile 33/2013 professionali, con particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta n. 33/2013) Settore Economico- Dotazione organica collaborazione con gli organi di indirizzo politico Finanziario Art. 16, c. 2, Costo complessivo del personale a tempo indeterminato in servizio, articolato per aree Annuale Responsabile Costo personale tempo d.lgs. n. professionali, con particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta (art. 16, c. 2, d.lgs. Settore Economico- indeterminato 33/2013 collaborazione con gli organi di indirizzo politico n. 33/2013) Finanziario

11 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) ) Personale non a tempo Art. 17, c. 1, Annuale indeterminato Personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato, ivi compreso il personale Responsabile d.lgs. n. (art. 17, c. 1, d.lgs. assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico Settore Economico- Personale non a 33/2013 n. 33/2013) (da pubblicare in tabelle) Finanziario tempo Costo del personale non a tempo indeterminato Art. 17, c. 2, Costo complessivo del personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato, con Trimestrale indeterminato Responsabile d.lgs. n. particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli (art. 17, c. 2, d.lgs. Settore Economico- 33/2013 organi di indirizzo politico n. 33/2013) (da pubblicare in tabelle) Finanziario Art. 16, c. 3, Tassi di assenza trimestrali Trimestrale Responsabile Tassi di assenza d.lgs. n. Tassi di assenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale (art. 16, c. 3, d.lgs. Settore Economico- 33/2013 (da pubblicare in tabelle) n. 33/2013) Finanziario Art. 18, d.lgs. n. Incarichi conferiti e autorizzati Incarichi conferiti e 33/2013 ai dipendenti (dirigenti e non Elenco degli incarichi conferiti o autorizzati a ciascun dipendente (dirigente e non Tempestivo autorizzati ai Art. 53, c. 14, dirigenti) dirigente), con l'indicazione dell'oggetto, della durata e del compenso spettante per ogni (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile dipendenti (dirigenti d.lgs. n. incarico 33/2013) Settore Economico- e non dirigenti) 165/2001 (da pubblicare in tabelle) Finanziario Art. 21, c. 1, d.lgs. n. Tempestivo Contrattazione 33/2013 Riferimenti necessari per la consultazione dei contratti e accordi collettivi nazionali ed Contrattazione collettiva (ex art. 8, d.lgs. n. collettiva Art. 47, c. 8, eventuali interpretazioni autentiche 33/2013) Responsabile d.lgs. n. Settore 165/2001 Amministrativo Art. 21, c. 2, Contratti integrativi stipulati, con la relazione tecnico-finanziaria e quella illustrativa, Tempestivo Responsabile d.lgs. n. Contratti integrativi certificate dagli organi di controllo (collegio dei revisori dei conti, collegio sindacale, uffici (ex art. 8, d.lgs. n. Settore Economico- 33/2013 centrali di bilancio o analoghi organi previsti dai rispettivi ordinamenti) 33/2013) Finanziario Art. 21, c. 2, Contrattazione d.lgs. n. Specifiche informazioni sui costi della contrattazione integrativa, certificate dagli organi di integrativa Annuale 33/2013 controllo interno, trasmesse al Ministero dell'Economia e delle finanze, che predispone, Costi contratti integrativi (art. 55, c. 4, d.lgs. Art. 55, c. allo scopo, uno specifico modello di rilevazione, d'intesa con la Corte dei conti e con la n. 150/2009) Responsabile 4,d.lgs. n. Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica Settore Economico- 150/2009 Finanziario Art. 10, c. 8, Tempestivo Responsabile lett. c), d.lgs. n. Nominativi (ex art. 8, d.lgs. n. Settore 33/2013 33/2013) Amministrativo OIV Art. 10, c. 8, Tempestivo Responsabile OIV lett. c), d.lgs. n. Curricula (ex art. 8, d.lgs. n. Settore 33/2013 33/2013) Amministrativo (da pubblicare in tabelle)

12 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) ) (da pubblicare in tabelle) Par. 14.2, delib. Tempestivo Responsabile CiVIT n. Compensi (ex art. 8, d.lgs. n. Settore 12/2013 33/2013) Amministrativo Bandi di concorso Bandi di concorso per il reclutamento, a qualsiasi titolo, di personale presso Tempestivo Funzione trasferita Bandi di Art. 19, d.lgs. n. l'amministrazione nonche' i criteri di valutazione della Commissione e le tracce delle prove (ex art. 8, d.lgs. n. all' Unione Terre di concorso 33/2013 (da pubblicare in tabelle) scritte 33/2013) castelli Sistema di Par. 1, delib. misurazione e Sistema di misurazione e Responsabile Performance CiVIT n. Sistema di misurazione e valutazione della Performance (art. 7, d.lgs. n. 150/2009) Tempestivo valutazione della valutazione della Performance Settore 104/2010 Performance Amministrativo Tempestivo Responsabile Piano della Piano della Performance/Piano Piano della Performance (art. 10, d.lgs. 150/2009) (ex art. 8, d.lgs. n. Settore Performance Art. 10, c. 8, esecutivo di gestione Piano esecutivo di gestione (per gli enti locali) (art. 169, c. 3-bis, d.lgs. n. 267/2000) 33/2013) Amministrativo lett. b), d.lgs. n. Tempestivo Responsabile Relazione sulla 33/2013 Relazione sulla Performance Relazione sulla Performance (art. 10, d.lgs. 150/2009) (ex art. 8, d.lgs. n. Settore Performance 33/2013) Amministrativo Tempestivo Responsabile Ammontare complessivo dei Ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziati (ex art. 8, d.lgs. n. Settore Economico- Ammontare Art. 20, c. 1, premi 33/2013) Finanziario complessivo dei d.lgs. n. Tempestivo Responsabile premi 33/2013 Ammontare dei premi effettivamente distribuiti (ex art. 8, d.lgs. n. Settore Economico- (da pubblicare in tabelle) 33/2013) Finanziario

Tempestivo Criteri definiti nei sistemi di misurazione e valutazione della performance per (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile l’assegnazione del trattamento accessorio 33/2013) Settore Economico- Finanziario Dati relativi ai premi Art. 20, c. 2, Dati relativi ai Tempestivo d.lgs. n. Distribuzione del trattamento accessorio, in forma aggregata, al fine di dare conto del premi (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile 33/2013 livello di selettività utilizzato nella distribuzione dei premi e degli incentivi (da pubblicare in tabelle) 33/2013) Settore Economico- Finanziario

Tempestivo Responsabile Grado di differenziazione dell'utilizzo della premialità sia per i dirigenti sia per i dipendenti (ex art. 8, d.lgs. n. Settore Economico- 33/2013) Finanziario

13 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) )

Dati non più Art. 20, c. 3, soggetti a Benessere d.lgs. n. Benessere organizzativo Livelli di benessere organizzativo pubblicazione organizzativo 33/2013 obbligatoria ai sensi del d.lg.s 97/2016

Art. 22, c. 1, Elenco degli enti pubblici, comunque denominati, istituiti, vigilati e finanziati Annuale lett. a), d.lgs. n. dall'amministrazione ovvero per i quali l'amministrazione abbia il potere di nomina degli Responsabile (art. 22, c. 1, d.lgs. 33/2013 amministratori dell'ente, con l'indicazione delle funzioni attribuite e delle attività svolte in Settore Economico- n. 33/2013) favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate Finanziario Per ciascuno degli enti: Annuale Responsabile 1) ragione sociale (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- n. 33/2013) Finanziario Annuale Responsabile 2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazione (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- n. 33/2013) Finanziario Annuale Responsabile 3) durata dell'impegno (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- n. 33/2013) Finanziario Art. 22, c. 2, Annuale Responsabile 4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio d.lgs. n. (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- dell'amministrazione 33/2013 n. 33/2013) Finanziario Enti pubblici vigilati 5) numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo e trattamento Annuale Responsabile Enti pubblici vigilati economico complessivo a ciascuno di essi spettante (con l'esclusione dei rimborsi per vitto (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- Finanziario (da pubblicare in tabelle) e alloggio) n. 33/2013) Annuale Responsabile 6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziari (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- n. 33/2013) Finanziario Annuale Responsabile 7) incarichi di amministratore dell'ente e relativo trattamento economico complessivo (con (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- l'esclusione dei rimborsi per vitto e alloggio) n. 33/2013) Finanziario Art. 20, c. 3, Tempestivo Responsabile Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico ( link al d.lgs. n. (art. 20, c. 1, d.lgs. Settore Economico- sito dell'ente ) 39/2013 n. 39/2013) Finanziario Art. 20, c. 3, Annuale Responsabile Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento d.lgs. n. (art. 20, c. 2, d.lgs. Settore Economico- dell'incarico ( l ink al sito dell'ente ) 39/2013 n. 39/2013) Finanziario

14 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) )

Art. 22, c. 3, Annuale d.lgs. n. Collegamento con i siti istituzionali degli enti pubblici vigilati (art. 22, c. 1, d.lgs. Responsabile 33/2013 n. 33/2013) Settore Economico- Finanziario Elenco delle società di cui l'amministrazione detiene direttamente quote di partecipazione anche minoritaria, con l'indicazione dell'entità, delle funzioni attribuite e delle attività svolte Art. 22, c. 1, Annuale in favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate, ad esclusione lett. b), d.lgs. n. (art. 22, c. 1, d.lgs. Responsabile delle società, partecipate da amministrazioni pubbliche, con azioni quotate in mercati 33/2013 n. 33/2013) Settore Economico- regolamentati italiani o di altri paesi dell'Unione europea, e loro controllate. (art. 22, c. 6, Finanziario d.lgs. n. 33/2013) Annuale Responsabile Per ciascuna delle società: (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- n. 33/2013) Finanziario Annuale Responsabile 1) ragione sociale (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- n. 33/2013) Finanziario Annuale Responsabile 2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazione (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- n. 33/2013) Finanziario Annuale Responsabile 3) durata dell'impegno (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- n. 33/2013) Finanziario Art. 22, c. 2, Annuale Responsabile Dati società partecipate 4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio d.lgs. n. (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- dell'amministrazione 33/2013 Finanziario (da pubblicare in tabelle) n. 33/2013) Annuale Responsabile 5) numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo e trattamento (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- economico complessivo a ciascuno di essi spettante n. 33/2013) Finanziario Annuale Responsabile Settore Economico- Enti controllati 6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziari (art. 22, c. 1, d.lgs. Società partecipate n. 33/2013) Finanziario Annuale Responsabile 7) incarichi di amministratore della società e relativo trattamento economico complessivo (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- n. 33/2013) Finanziario Art. 20, c. 3, Tempestivo Responsabile Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico ( link al d.lgs. n. (art. 20, c. 1, d.lgs. Settore Economico- sito dell'ente ) 39/2013 n. 39/2013) Finanziario

15 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) ) Art. 20, c. 3, Annuale Responsabile Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento d.lgs. n. (art. 20, c. 2, d.lgs. Settore Economico- dell'incarico ( l ink al sito dell'ente ) 39/2014 n. 39/2013) Finanziario Art. 22, c. 3, Annuale Responsabile d.lgs. n. Collegamento con i siti istituzionali delle società partecipate (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- 33/2013 n. 33/2013) Finanziario Provvedimenti in materia di costituzione di società a partecipazione pubblica, acquisto di Art. 22, c. 1. partecipazioni in società già costituite, gestione delle partecipazioni pubbliche, alienazione Tempestivo lett. d-bis, d.lgs. di partecipazioni sociali, quotazione di società a controllo pubblico in mercati regolamentati (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile n. 33/2013 e razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche, previsti dal decreto legislativo 33/2013) Settore Economico- adottato ai sensi dell'articolo 18 della legge 7 agosto 2015, n. 124 (art. 20 d.lgs 175/2016) Finanziario

Provvedimenti Provvedimenti con cui le amministrazioni pubbliche socie fissano obiettivi specifici, Tempestivo Responsabile annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di funzionamento, ivi comprese quelle per (ex art. 8, d.lgs. n. Settore Economico- il personale, delle società controllate 33/2013) Art. 19, c. 7, Finanziario d.lgs. n. 175/2016 Provvedimenti con cui le società a controllo pubblico garantiscono il concreto Tempestivo Responsabile perseguimento degli obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di (ex art. 8, d.lgs. n. Settore Economico- funzionamento 33/2013) Finanziario Art. 22, c. 1, Elenco degli enti di diritto privato, comunque denominati, in controllo Annuale Responsabile lett. c), d.lgs. n. dell'amministrazione, con l'indicazione delle funzioni attribuite e delle attività svolte in (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- 33/2013 favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate n. 33/2013) Finanziario Per ciascuno degli enti: Annuale Responsabile 1) ragione sociale (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- n. 33/2013) Finanziario Annuale Responsabile 2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazione (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- n. 33/2013) Finanziario Annuale Responsabile 3) durata dell'impegno (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- n. 33/2013) Finanziario Art. 22, c. 2, Annuale Responsabile 4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio d.lgs. n. (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- dell'amministrazione 33/2013 n. 33/2013) Finanziario Enti di diritto privato controllati Annuale Responsabile Enti di diritto 5) numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo e trattamento (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- privato controllati economico complessivo a ciascuno di essi spettante n. 33/2013) Finanziario (da pubblicare in tabelle)

16 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) ) (da pubblicare in tabelle) Annuale Responsabile 6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziari (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- n. 33/2013) Finanziario Annuale Responsabile 7) incarichi di amministratore dell'ente e relativo trattamento economico complessivo (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- n. 33/2013) Finanziario Art. 20, c. 3, Tempestivo Responsabile Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico ( link al d.lgs. n. (art. 20, c. 1, d.lgs. Settore Economico- sito dell'ente ) 39/2013 n. 39/2013) Finanziario Art. 20, c. 3, Annuale Responsabile Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento d.lgs. n. (art. 20, c. 2, d.lgs. Settore Economico- dell'incarico ( l ink al sito dell'ente ) 39/2013 n. 39/2013) Finanziario

Art. 22, c. 3, Annuale Responsabile d.lgs. n. Collegamento con i siti istituzionali degli enti di diritto privato controllati (art. 22, c. 1, d.lgs. Settore Economico- 33/2013 n. 33/2013) Finanziario Art. 22, c. 1, Annuale Rappresentazione Una o più rappresentazioni grafiche che evidenziano i rapporti tra l'amministrazione e gli Responsabile lett. d), d.lgs. n. Rappresentazione grafica (art. 22, c. 1, d.lgs. grafica enti pubblici vigilati, le società partecipate, gli enti di diritto privato controllati Settore Economico- 33/2013 n. 33/2013) Finanziario

Dati non più Dati aggregati Art. 24, c. 1, soggetti a Dati aggregati attività Dati relativi alla attività amministrativa, in forma aggregata, per settori di attività, per attività d.lgs. n. pubblicazione amministrativa competenza degli organi e degli uffici, per tipologia di procedimenti amministrativa 33/2013 obbligatoria ai sensi del dlgs 97/2016

Per ciascuna tipologia di procedimento: Art. 35, c. 1, Tempestivo lett. a), d.lgs. n. 1) breve descrizione del procedimento con indicazione di tutti i riferimenti normativi utili (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile di 33/2013 33/2013) ciascun Settore Art. 35, c. 1, Tempestivo lett. b), d.lgs. n. 2) unità organizzative responsabili dell'istruttoria (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile di 33/2013 33/2013) ciascun Settore Art. 35, c. 1, Tempestivo 3) l'ufficio del procedimento, unitamente ai recapiti telefonici e alla casella di posta lett. c), d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile di elettronica istituzionale 33/2013 33/2013) ciascun Settore Art. 35, c. 1, 4) ove diverso, l'ufficio competente all'adozione del provvedimento finale, con l'indicazione Tempestivo lett. c), d.lgs. n. del nome del responsabile dell'ufficio unitamente ai rispettivi recapiti telefonici e alla (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile di 33/2013 casella di posta elettronica istituzionale 33/2013) ciascun Settore

17 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) ) Art. 35, c. 1, Tempestivo 5) modalità con le quali gli interessati possono ottenere le informazioni relative ai lett. e), d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile di procedimenti in corso che li riguardino 33/2013 33/2013) ciascun Settore Art. 35, c. 1, Tempestivo 6) termine fissato in sede di disciplina normativa del procedimento per la conclusione con lett. f), d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile di l'adozione di un provvedimento espresso e ogni altro termine procedimentale rilevante 33/2013 33/2013) ciascun Settore Art. 35, c. 1, 7) procedimenti per i quali il provvedimento dell'amministrazione può essere sostituito da Tempestivo lett. g), d.lgs. n. una dichiarazione dell'interessato ovvero il procedimento può concludersi con il silenzio- (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile di 33/2013 assenso dell'amministrazione 33/2013) ciascun Settore 8) strumenti di tutela amministrativa e giurisdizionale, riconosciuti dalla legge in favore Art. 35, c. 1, Tempestivo Tipologie di procedimento dell'interessato, nel corso del procedimento nei confronti del provvedimento finale ovvero lett. h), d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile di Tipologie di nei casi di adozione del provvedimento oltre il termine predeterminato per la sua 33/2013 33/2013) ciascun Settore procedimento conclusione e i modi per attivarli Art. 35, c. 1, Tempestivo (da pubblicare in tabelle) 9) link di accesso al servizio on line, ove sia già disponibile in rete, o tempi previsti per la lett. i), d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile di Attività e sua attivazione procedimenti 33/2013 33/2013) ciascun Settore 10) modalità per l'effettuazione dei pagamenti eventualmente necessari, con i codici IBAN identificativi del conto di pagamento, ovvero di imputazione del versamento in Tesoreria, Art. 35, c. 1, Tempestivo tramite i quali i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bonifico bancario lett. l), d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. n. o postale, ovvero gli identificativi del conto corrente postale sul quale i soggetti versanti 33/2013 33/2013) possono effettuare i pagamenti mediante bollettino postale, nonchè i codici identificativi Responsabile di del pagamento da indicare obbligatoriamente per il versamento ciascun Settore Art. 35, c. 1, 11) nome del soggetto a cui è attribuito, in caso di inerzia, il potere sostitutivo, nonchè Tempestivo lett. m), d.lgs. n. modalità per attivare tale potere, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile di 33/2013 posta elettronica istituzionale 33/2013) ciascun Settore Per i procedimenti ad istanza di parte:

Art. 35, c. 1, Tempestivo 1) atti e documenti da allegare all'istanza e modulistica necessaria, compresi i fac-simile lett. d), d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. n. per le autocertificazioni 33/2013 33/2013) Responsabile di ciascun Settore

Art. 35, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 2) uffici ai quali rivolgersi per informazioni, orari e modalità di accesso con indicazione Tempestivo 33/2013 e Art. degli indirizzi, recapiti telefonici e caselle di posta elettronica istituzionale a cui presentare (ex art. 8, d.lgs. n. 1, c. 29, l. le istanze 33/2013) Responsabile di 190/2012 ciascun Settore

18 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) )

Dati non più Art. 24, c. 2, soggetti a Monitoraggio tempi d.lgs. n. Monitoraggio tempi Risultati del monitoraggio periodico concernente il rispetto dei tempi procedimentali pubblicazione procedimentali 33/2013 procedimentali obbligatoria ai sensi Art. 1, c. 28, l. del d.lgs. 97/2016 n. 190/2012

Dichiarazioni Recapiti telefonici e casella di posta elettronica istituzionale dell'ufficio responsabile per le Art. 35, c. 3, Tempestivo sostitutive e Recapiti dell'ufficio attività volte a gestire, garantire e verificare la trasmissione dei dati o l'accesso diretto degli d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. n. acquisizione responsabile stessi da parte delle amministrazioni procedenti all'acquisizione d'ufficio dei dati e allo Responsabile di 33/2013 33/2013) d'ufficio dei dati svolgimento dei controlli sulle dichiarazioni sostitutive ciascun Settore

Art. 23, c. 1, Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei Provvedimenti organi indirizzo Provvedimenti d.lgs. n. procedimenti di: scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche Semestrale politico organi indirizzo 33/2013 /Art. con riferimento alla modalità di selezione prescelta ( link alla sotto-sezione "bandi di gara e (art. 23, c. 1, d.lgs. politico 1, co. 16 della l. contratti"); accordi stipulati dall'amministrazione con soggetti privati o con altre n. 33/2013) Responsabile di n. 190/2012 amministrazioni pubbliche. ciascun Settore

Art. 23, c. 1, Dati non più Provvedimenti organi indirizzo Provvedimenti d.lgs. n. Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei soggetti a politico organi indirizzo 33/2013 /Art. procedimenti di: autorizzazione o concessione; concorsi e prove selettive per l'assunzione pubblicazione politico 1, co. 16 della l. del personale e progressioni di carriera. obbligatoria ai sensi n. 190/2012 del d.lgs. 97/2016 Provvedimenti Art. 23, c. 1, Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei Provvedimenti dirigenti Provvedimenti d.lgs. n. procedimenti di: scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche Semestrale amministrativi dirigenti 33/2013 /Art. con riferimento alla modalità di selezione prescelta (link alla sotto-sezione "bandi di gara e (art. 23, c. 1, d.lgs. amministrativi 1, co. 16 della l. contratti"); accordi stipulati dall'amministrazione con soggetti privati o con altre n. 33/2013) Responsabile di n. 190/2012 amministrazioni pubbliche. ciascun Settore

Art. 23, c. 1, Dati non più Provvedimenti dirigenti Provvedimenti d.lgs. n. Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei soggetti a amministrativi dirigenti 33/2013 /Art. procedimenti di: autorizzazione o concessione; concorsi e prove selettive per l'assunzione pubblicazione amministrativi 1, co. 16 della l. del personale e progressioni di carriera. obbligatoria ai sensi n. 190/2012 del d.lgs. 97/2016

19 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) )

Art. 25, c. 1, Elenco delle tipologie di controllo a cui sono assoggettate le imprese in ragione della lett. a), d.lgs. n. Tipologie di controllo dimensione e del settore di attività, con l'indicazione per ciascuna di esse dei criteri e delle 33/2013 relative modalità di svolgimento Dati non più soggetti a Controlli sulle pubblicazione imprese obbligatoria ai sensi Art. 25, c. 1, del d.lgs. 97/2016 Elenco degli obblighi e degli adempimenti oggetto delle attività di controllo che le imprese lett. b), d.lgs. n. Obblighi e adempimenti sono tenute a rispettare per ottemperare alle disposizioni normative 33/2013

Art. 4 delib. Anac n. Codice Identificativo Gara (CIG) Tempestivo 39/2016 Responsabile di ciascun Settore Dati previsti dall'articolo 1, Art. 1, c. 32, l. comma 32, della legge 6 n. 190/2012 novembre 2012, n. 190 Art. 37, c. 1, Informazioni sulle singole Struttura proponente, Oggetto del bando, Procedura di scelta del contraente, Elenco degli lett. a) d.lgs. n. procedure operatori invitati a presentare offerte/Numero di offerenti che hanno partecipato al Tempestivo Informazioni sulle 33/2013 Art. 4 procedimento, Aggiudicatario, Importo di aggiudicazione, Tempi di completamento singole procedure in delib. Anac n. (da pubblicare secondo le dell'opera servizio o fornitura, Importo delle somme liquidate formato tabellare 39/2016 "Specifiche tecniche per la pubblicazione dei dati ai sensi Responsabile di dell'art. 1, comma 32, della ciascun Settore Art. 1, c. 32, l. Legge n. 190/2012", adottate n. 190/2012 secondo quanto indicato nella Tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in un formato digitale standard aperto con Art. 37, c. 1, informazioni sui contratti relative all'anno precedente (nello specifico: Codice Identificativo delib. Anac 39/2016) Annuale lett. a) d.lgs. n. Gara (CIG), struttura proponente, oggetto del bando, procedura di scelta del contraente, (art. 1, c. 32, l. n. 33/2013 Art. 4 elenco degli operatori invitati a presentare offerte/numero di offerenti che hanno 190/2012) delib. Anac n. partecipato al procedimento, aggiudicatario, importo di aggiudicazione, tempi di Responsabile di 39/2016 completamento dell'opera servizio o fornitura, importo delle somme liquidate) ciascun Settore

20 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) )

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. Atti relativi alla 33/2013 Artt. Programma biennale degli acquisti di beni e servizi, programma triennale dei lavori programmazione di lavori, Tempestivo 21, c. 7, e 29, c. pubblici e relativi aggiornamenti annuali opere, servizi e forniture 1, d.lgs. n. 50/2016 Responsabile di ciascun Settore Per ciascuna procedura:

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. Avvisi di preinformazione - Avvisi di preinformazione (art. 70, c. 1, 2 e 3, dlgs n. 33/2013 e art. Tempestivo 50/2016); Bandi ed avvisi di preinformazioni (art. 141, dlgs n. 50/2016) 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016 Responsabile di ciascun Settore

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. Delibera a contrarre o atto equivalente (per tutte le procedure) 33/2013 e art. Tempestivo 29, c. 1, d.lgs. Responsabile di n. 50/2016 ciascun Settore

21 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) )

Avvisi e bandi - Avviso (art. 19, c. 1, dlgs n. 50/2016); Avviso di indagini di mercato (art. 36, c. 7, dlgs n. 50/2016 e Linee guida ANAC); Avviso di formazione elenco operatori economici e pubblicazione elenco (art. 36, c. 7, dlgs n. 50/2016 e Linee guida ANAC); Bandi ed avvisi (art. 36, c. 9, dlgs n. 50/2016); Bandi ed avvisi (art. 73, c. 1, e 4, dlgs n. 50/2016); Bandi ed avvisi (art. 127, c. 1, dlgs n. 50/2016); Avviso periodico indicativo (art. 127, c. 2, Art. 37, c. 1, dlgs n. 50/2016); lett. b) d.lgs. n. Avviso relativo all’esito della procedura; 33/2013 e art. Tempestivo Pubblicazione a livello nazionale di bandi e avvisi; 29, c. 1, d.lgs. Atti relativi alle procedure per Bando di concorso (art. 153, c. 1, dlgs n. 50/2016); n. 50/2016 l’affidamento di appalti pubblici Avviso di aggiudicazione (art. 153, c. 2, dlgs n. 50/2016); Bandi di gara e di servizi, forniture, lavori e Bando di concessione, invito a presentare offerta, documenti di gara (art. 171, c. 1 e 5, dlgs contratti opere, di concorsi pubblici di n. 50/2016); progettazione, di concorsi di Avviso in merito alla modifica dell’ordine di importanza dei criteri, Bando di concessione idee e di concessioni. Compresi (art. 173, c. 3, dlgs n. 50/2016); quelli tra enti nell'mabito del Bando di gara (art. 183, c. 2, dlgs n. 50/2016); settore pubblico di cui all'art. 5 Avviso costituzione del privilegio (art. 186, c. 3, dlgs n. 50/2016); del dlgs n. 50/2016 Bando di gara (art. 188, c. 3, dlgs n. 50/2016) Responsabile di ciascun Settore Atti delle amministrazioni Art. 37, c. 1, Avviso sui risultati della procedura di affidamento - Avviso sui risultati della procedura aggiudicatrici e lett. b) d.lgs. n. di affidamento con indicazione dei soggetti invitati (art. 36, c. 2, dlgs n. 50/2016); Bando degli enti 33/2013 e art. di concorso e avviso sui risultati del concorso (art. 141, dlgs n. 50/2016); Avvisi relativi Tempestivo aggiudicatori 29, c. 1, d.lgs. l’esito della procedura, possono essere raggruppati su base trimestrale (art. 142, c. 3, dlgs distintamente per n. 50/2016 n. 50/2016); Elenchi dei verbali delle commissioni di gara ogni procedura Art. 37, c. 1, Avvisi sistema di qualificazione - Avviso sull’esistenza di un sistema di qualificazione, di lett. b) d.lgs. n. cui all’Allegato XIV, parte II, lettera H; Bandi, avviso periodico indicativo; avviso 33/2013 e art. Tempestivo sull’esistenza di un sistema di qualificazione; Avviso di aggiudicazione (art. 140, c. 1, 3 e 29, c. 1, d.lgs. Responsabile di 4, dlgs n. 50/2016) n. 50/2016 ciascun Settore Affidamenti Art. 37, c. 1, Gli atti relativi agli affidamenti diretti di lavori, servizi e forniture di somma urgenza e di lett. b) d.lgs. n. protezione civile, con specifica dell'affidatario, delle modalità della scelta e delle 33/2013 e art. motivazioni che non hanno consentito il ricorso alle procedure ordinarie (art. 163, c. 10, Tempestivo 29, c. 1, d.lgs. dlgs n. 50/2016); Responsabile di n. 50/2016 tutti gli atti connessi agli affidamenti in house in formato open data di appalti pubblici e contratti di concessione tra enti (art. 192 c. 3, dlgs n. 50/2016) ciascun Settore

22 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) )

Art. 37, c. 1, Informazioni ulteriori - Contributi e resoconti degli incontri con portatori di interessi lett. b) d.lgs. n. unitamente ai progetti di fattibilità di grandi opere e ai documenti predisposti dalla stazione 33/2013 e art. appaltante (art. 22, c. 1, dlgs n. 50/2016); Informazioni ulteriori, complementari o Tempestivo 29, c. 1, d.lgs. aggiuntive rispetto a quelle previste dal Codice; Elenco ufficiali operatori economici (art. Responsabile di n. 50/2016 90, c. 10, dlgs n. 50/2016) ciascun Settore Provvedimento che determina le Art. 37, c. 1, esclusioni dalla procedura di lett. b) d.lgs. n. affidamento e le ammissioni 33/2013 e art. all'esito delle valutazioni dei Provvedimenti di esclusione e di amminssione (entro 2 giorni dalla loro adozione) Tempestivo 29, c. 1, d.lgs. requisiti soggettivi, economico- n. 50/2016 finanziari e tecnico- Responsabile di professionali. ciascun Settore Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. Composizione della 33/2013 e art. commissione giudicatrice e i Composizione della commissione giudicatrice e i curricula dei suoi componenti. Tempestivo 29, c. 1, d.lgs. curricula dei suoi componenti. Responsabile di n. 50/2016 ciascun Settore

Art. 1, co. 505, l. 208/2015 disposizione Testo integrale di tutti i contratti di acquisto di beni e di servizi di importo unitario stimato Contratti Tempestivo speciale rispetto superiore a 1 milione di euro in esecuzione del programma biennale e suoi aggiornamenti all'art. 21 del d.lgs. 50/2016) Responsabile di ciascun Settore

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. Resoconti della gestione 33/2013 e art. finanziaria dei contratti al Resoconti della gestione finanziaria dei contratti al termine della loro esecuzione Tempestivo 29, c. 1, d.lgs. termine della loro esecuzione Responsabile di n. 50/2016 ciascun Settore

Atti con i quali sono determinati i criteri e le modalità cui le amministrazioni devono Art. 26, c. 1, Tempestivo attenersi per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e Criteri e modalità d.lgs. n. Criteri e modalità (ex art. 8, d.lgs. n. l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e 33/2013 33/2013) Responsabile di privati ciascun Settore

23 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) )

Art. 26, c. 2, Atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese e Tempestivo d.lgs. n. comunque di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati (art. 26, c. 3, d.lgs. 33/2013 di importo superiore a mille euro n. 33/2013) Responsabile di ciascun Settore Per ciascun atto: Art. 27, c. 1, Tempestivo 1) nome dell'impresa o dell'ente e i rispettivi dati fiscali o il nome di altro soggetto lett. a), d.lgs. n. (art. 26, c. 3, d.lgs. Responsabile di beneficiario Sovvenzioni, 33/2013 Atti di concessione n. 33/2013) ciascun Settore contributi, Art. 27, c. 1, Tempestivo sussidi, lett. b), d.lgs. n. (da pubblicare in tabelle creando 2) importo del vantaggio economico corrisposto (art. 26, c. 3, d.lgs. Responsabile di vantaggi 33/2013 un collegamento con la pagina n. 33/2013) ciascun Settore economici Art. 27, c. 1, nella quale sono riportati i dati Tempestivo lett. c), d.lgs. n. dei relativi provvedimenti finali) 3) norma o titolo a base dell'attribuzione (art. 26, c. 3, d.lgs. Responsabile di 33/2013 n. 33/2013) ciascun Settore Atti di concessione Art. 27, c. 1, (NB: è fatto divieto di Tempestivo lett. d), d.lgs. n. diffusione di dati da cui sia 4) ufficio e funzionario o dirigente responsabile del relativo procedimento amministrativo (art. 26, c. 3, d.lgs. Responsabile di 33/2013 possibile ricavare informazioni n. 33/2013) ciascun Settore Art. 27, c. 1, relative allo stato di salute e alla Tempestivo lett. e), d.lgs. n. situazione di disagio economico- 5) modalità seguita per l'individuazione del beneficiario (art. 26, c. 3, d.lgs. Responsabile di 33/2013 sociale degli interessati, come n. 33/2013) ciascun Settore Art. 27, c. 1, previsto dall'art. 26, c. 4, del Tempestivo lett. f), d.lgs. n. d.lgs. n. 33/2013) 6) link al progetto selezionato (art. 26, c. 3, d.lgs. Responsabile di 33/2013 n. 33/2013) ciascun Settore Art. 27, c. 1, Tempestivo lett. f), d.lgs. n. 7) link al curriculum vitae del soggetto incaricato (art. 26, c. 3, d.lgs. Responsabile di 33/2013 n. 33/2013) ciascun Settore Elenco (in formato tabellare aperto) dei soggetti beneficiari degli atti di concessione di Art. 27, c. 2, Annuale sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese e di attribuzione di vantaggi d.lgs. n. (art. 27, c. 2, d.lgs. economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati di importo superiore a Responsabile di 33/2013 n. 33/2013) mille euro ciascun Settore Art. 29, c. 1, d.lgs. n. Documenti e allegati del bilancio preventivo, nonché dati relativi al bilancio di previsione Tempestivo 33/2013 di ciascun anno in forma sintetica, aggregata e semplificata, anche con il ricorso a (ex art. 8, d.lgs. n. Art. 5, c. 1, Responsabile rappresentazioni grafiche 33/2013) d.p.c.m. 26 Settore Economico- aprile 2011 Bilancio preventivo Finanziario

24 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) ) Bilancio preventivo Art. 29, c. 1-bis, d.lgs. n. Tempestivo Dati relativi alle entrate e alla spesa dei bilanci preventivi in formato tabellare aperto in 33/2013 e (ex art. 8, d.lgs. n. modo da consentire l'esportazione, il trattamento e il riutilizzo. Responsabile d.p.c.m. 29 33/2013) Settore Economico- Bilancio preventivo aprile 2016 Finanziario e consuntivo Art. 29, c. 1, d.lgs. n. Documenti e allegati del bilancio consuntivo, nonché dati relativi al bilancio consuntivo di Tempestivo 33/2013 ciascun anno in forma sintetica, aggregata e semplificata, anche con il ricorso a (ex art. 8, d.lgs. n. Bilanci Art. 5, c. 1, Responsabile rappresentazioni grafiche 33/2013) d.p.c.m. 26 Settore Economico- aprile 2011 Bilancio consuntivo Finanziario Art. 29, c. 1-bis, d.lgs. n. Tempestivo Dati relativi alle entrate e alla spesa dei bilanci consuntivi in formato tabellare aperto in 33/2013 e (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile modo da consentire l'esportazione, il trattamento e il riutilizzo. d.p.c.m. 29 33/2013) Settore Economico- aprile 2016 Finanziario Art. 29, c. 2, Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio, con l’integrazione delle risultanze d.lgs. n. Piano degli osservate in termini di raggiungimento dei risultati attesi e le motivazioni degli eventuali 33/2013 - Art. Piano degli indicatori e dei Tempestivo indicatori e dei scostamenti e gli aggiornamenti in corrispondenza di ogni nuovo esercizio di bilancio, sia 19 e 22 del dlgs risultati attesi di bilancio (ex art. 8, d.lgs. n. risultati attesi di tramite la specificazione di nuovi obiettivi e indicatori, sia attraverso l’aggiornamento dei n. 91/2011 - 33/2013) bilancio valori obiettivo e la soppressione di obiettivi già raggiunti oppure oggetto di Responsabile Art. 18-bis del ripianificazione Settore Economico- dlgs n.118/2011 Finanziario Tempestivo Responsabile Patrimonio Art. 30, d.lgs. n. Patrimonio immobiliare Informazioni identificative degli immobili posseduti e detenuti (ex art. 8, d.lgs. n. Settore Economico- Beni immobili immobiliare 33/2013 33/2013) Finanziario e gestione Tempestivo Responsabile patrimonio Canoni di locazione Art. 30, d.lgs. n. Canoni di locazione o affitto Canoni di locazione o di affitto versati o percepiti (ex art. 8, d.lgs. n. Settore Economico- o affitto 33/2013 33/2013) Finanziario

Annuale e in Attestazione dell'OIV o di altra struttura analoga nell'assolvimento degli obblighi di relazione a delibere pubblicazione A.N.AC. Responsabile Settore Amministrativo

25 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) )

Documento dell'OIV di validazione della Relazione sulla Performance (art. 14, c. 4, lett. c), Organismi Tempestivo Atti degli Organismi d.lgs. n. 150/2009) Responsabile indipendenti di indipendenti di valutazione, Settore valutazione, nuclei nuclei di valutazione o altri Amministrativo di valutazione o altri organismi con funzioni organismi con Controlli e analoghe rilievi funzioni analoghe Art. 31, d.lgs. n. Relazione dell'OIV sul funzionamento complessivo del Sistema di valutazione, trasparenza sull'amministr 33/2013 Tempestivo e integrità dei controlli interni (art. 14, c. 4, lett. a), d.lgs. n. 150/2009) azione Responsabile Settore Amministrativo

Altri atti degli organismi indipendenti di valutazione , nuclei di valutazione o altri Tempestivo organismi con funzioni analoghe, procedendo all'indicazione in forma anonima dei dati (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile personali eventualmente presenti 33/2013) Settore Amministrativo Organi di revisione Relazioni degli organi di Tempestivo Relazioni degli organi di revisione amministrativa e contabile al bilancio di previsione o Responsabile amministrativa e revisione amministrativa e (ex art. 8, d.lgs. n. budget, alle relative variazioni e al conto consuntivo o bilancio di esercizio Settore Economico- contabile contabile 33/2013) Finanziario Tempestivo Responsabile Tutti i rilievi della Corte dei conti ancorchè non recepiti riguardanti l'organizzazione e Corte dei conti Rilievi Corte dei conti (ex art. 8, d.lgs. n. Settore Economico- l'attività delle amministrazioni stesse e dei loro uffici 33/2013) Finanziario Art. 32, c. 1, Tempestivo Responsabile Carta dei servizi e Carta dei servizi e standard di d.lgs. n. Carta dei servizi o documento contenente gli standard di qualità dei servizi pubblici (ex art. 8, d.lgs. n. Settore Economico- standard di qualità qualità 33/2013 33/2013) Finanziario Notizia del ricorso in giudizio proposto dai titolari di interessi giuridicamente rilevanti ed Art. 1, c. 2, omogenei nei confronti delle amministrazioni e dei concessionari di servizio pubblico al Responsabile d.lgs. n. Tempestivo fine di ripristinare il corretto svolgimento della funzione o la corretta erogazione di un Settore 198/2009 servizio Amministrativo Art. 4, c. 2, Responsabile Class action Class action d.lgs. n. Sentenza di definizione del giudizio Tempestivo Settore 198/2009 Amministrativo Art. 4, c. 6, Responsabile d.lgs. n. Misure adottate in ottemperanza alla sentenza Tempestivo Settore 198/2009 Amministrativo

26 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) ) Art. 32, c. 2, lett. a), d.lgs. n. Costi contabilizzati Annuale 33/2013 Costi contabilizzati dei servizi erogati agli utenti, sia finali che intermedi e il relativo Servizi erogati Costi contabilizzati (art. 10, c. 5, d.lgs. Art. 10, c. 5, andamento nel tempo Responsabile n. 33/2013) d.lgs. n. (da pubblicare in tabelle) Settore Economico- 33/2013 Finanziario Liste di attesa (obbligo di pubblicazione a carico di enti, Art. 41, c. 6, aziende e strutture pubbliche e Tempestivo Criteri di formazione delle liste di attesa, tempi di attesa previsti e tempi medi effettivi di Liste di attesa d.lgs. n. private che erogano prestazioni (ex art. 8, d.lgs. n. attesa per ciascuna tipologia di prestazione erogata 33/2013 per conto del servizio sanitario) 33/2013) Responsabile Settore Economico- (da pubblicare in tabelle) Finanziario Art. 7 co. 3 d.lgs. 82/2005 Risultati delle indagini sulla Risultati delle rilevazioni sulla soddisfazione da parte degli utenti rispetto alla qualità dei modificato soddisfazione da parte degli servizi in rete resi all’utente, anche in termini di fruibilità, accessibilità e tempestività, Servizi in rete Tempestivo dall’art. 8 co. 1 utenti rispetto alla qualità dei statistiche di utilizzo dei servizi in rete. Responsabile del d.lgs. servizi in rete e statistiche di Settore Economico- 179/16 utilizzo dei servizi in rete Finanziario Trimestrale Art. 4-bis, c. 2, Dati sui pagamenti Dati sui propri pagamenti in relazione alla tipologia di spesa sostenuta, all'ambito temporale (in fase di prima Responsabile Dati sui pagamenti dlgs n. 33/2013 (da pubblicare in tabelle) di riferimento e ai beneficiari attuazione Settore Economico- semestrale) Finanziario

Dati sui pagamenti in forma Trimestrale Dati sui pagamenti Art. 41, c. 1-bis, Dati relativi a tutte le spese e a tutti i pagamenti effettuati, distinti per tipologia di lavoro, sintetica (in fase di prima del servizio d.lgs. n. bene o servizio in relazione alla tipologia di spesa sostenuta, all’ambito temporale di e aggregata attuazione sanitario nazionale 33/2013 riferimento e ai beneficiari (da pubblicare in tabelle) semestrale)

Annuale Indicatore dei tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi, prestazioni (art. 33, c. 1, d.lgs. professionali e forniture (indicatore annuale di tempestività dei pagamenti) Responsabile Indicatore di tempestività dei n. 33/2013) Settore Economico- pagamenti Indicatore di Finanziario Art. 33, d.lgs. n. tempestività dei Trimestrale 33/2013 pagamenti Indicatore trimestrale di tempestività dei pagamenti (art. 33, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

27 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) ) Annuale Ammontare complessivo dei Responsabile Ammontare complessivo dei debiti e il numero delle imprese creditrici (art. 33, c. 1, d.lgs. debiti Settore Economico- n. 33/2013) Finanziario

Nelle richieste di pagamento: i codici IBAN identificativi del conto di pagamento, ovvero Art. 36, d.lgs. n. di imputazione del versamento in Tesoreria, tramite i quali i soggetti versanti possono 33/2013 Tempestivo IBAN e pagamenti effettuare i pagamenti mediante bonifico bancario o postale, ovvero gli identificativi del Art. 5, c. 1, IBAN e pagamenti informatici (ex art. 8, d.lgs. n. informatici conto corrente postale sul quale i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante d.lgs. n. 33/2013) Responsabile bollettino postale, nonchè i codici identificativi del pagamento da indicare 82/2005 Settore Economico- obbligatoriamente per il versamento Finanziario

Nuclei di Informazioni realtive ai nuclei Informazioni relative ai nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, incluse valutazione e Art. 38, c. 1, Tempestivo di valutazione e verifica le funzioni e i compiti specifici ad essi attribuiti, le procedure e i criteri di individuazione verifica degli d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. n. degli investimenti pubblici dei componenti e i loro nominativi (obbligo previsto per le amministrazioni centrali e investimenti 33/2013 33/2013) Responsabile (art. 1, l. n. 144/1999) regionali) pubblici Settore Lavori Pubblici Art. 38, c. 2 e 2 Atti di programmazione delle opere pubbliche ( link alla sotto-sezione "bandi di gara e bis d.lgs. n. contratti"). Atti di 33/2013 A titolo esemplificativo: Tempestivo programmazione Art. 21 co.7 Atti di programmazione delle - Programma triennale dei lavori pubblici, nonchè i relativi aggiornamenti annuali, ai sensi (art.8, c. 1, d.lgs. n. delle opere d.lgs. n. opere pubbliche art. 21 d.lgs. n 50/2016 33/2013) Opere pubbliche 50/2016 Responsabile - Documento pluriennale di pianificazione ai sensi dell’art. 2 del d.lgs. n. 228/2011, (per i pubbliche Art. 29 d.lgs. n. Settore Lavori Ministeri) 50/2016 Pubblici Tempi, costi unitari e indicatori Art. 38, c. 2, Tempestivo di realizzazione delle opere Informazioni relative ai tempi e agli indicatori di realizzazione delle opere pubbliche in d.lgs. n. (art. 38, c. 1, d.lgs. pubbliche in corso o completate. corso o completate Responsabile Tempi costi e 33/2013 n. 33/2013) Settore Lavori indicatori di (da pubblicare in tabelle, sulla Pubblici realizzazione delle base dello schema tipo redatto opere pubbliche Art. 38, c. 2, dal Ministero dell'economia e Tempestivo della finanza d'intesa con Informazioni relative ai costi unitari di realizzazione delle opere pubbliche in corso o d.lgs. n. (art. 38, c. 1, d.lgs. Responsabile l'Autorità nazionale completate 33/2013 n. 33/2013) Settore Lavori anticorruzione ) Pubblici

28 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) )

Art. 39, c. 1, Tempestivo Atti di governo del territorio quali, tra gli altri, piani territoriali, piani di coordinamento, lett. a), d.lgs. n. (art. 39, c. 1, d.lgs. piani paesistici, strumenti urbanistici, generali e di attuazione, nonché le loro varianti Responsabile 33/2013 n. 33/2013) Settore Edilizia ed Pianificazione e governo del Urbanistica Pianificazione territorio e governo del Documentazione relativa a ciascun procedimento di presentazione e approvazione delle territorio proposte di trasformazione urbanistica di iniziativa privata o pubblica in variante allo Art. 39, c. 2, (da pubblicare in tabelle) strumento urbanistico generale comunque denominato vigente nonché delle proposte di Tempestivo d.lgs. n. trasformazione urbanistica di iniziativa privata o pubblica in attuazione dello strumento (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013 urbanistico generale vigente che comportino premialità edificatorie a fronte dell'impegno 33/2013) Responsabile dei privati alla realizzazione di opere di urbanizzazione extra oneri o della cessione di aree Settore Edilizia ed o volumetrie per finalità di pubblico interesse Urbanistica Tempestivo Responsabile Informazioni ambientali che le amministrazioni detengono ai fini delle proprie attività Informazioni ambientali (ex art. 8, d.lgs. n. Settore Edilizia ed istituzionali: 33/2013) Urbanistica 1) Stato degli elementi dell'ambiente, quali l'aria, l'atmosfera, l'acqua, il suolo, il territorio, i Tempestivo siti naturali, compresi gli igrotopi, le zone costiere e marine, la diversità biologica ed i suoi Responsabile Stato dell'ambiente (ex art. 8, d.lgs. n. elementi costitutivi, compresi gli organismi geneticamente modificati, e, inoltre, le Settore Edilizia ed 33/2013) interazioni tra questi elementi Urbanistica 2) Fattori quali le sostanze, l'energia, il rumore, le radiazioni od i rifiuti, anche quelli Tempestivo Responsabile Fattori inquinanti radioattivi, le emissioni, gli scarichi ed altri rilasci nell'ambiente, che incidono o possono (ex art. 8, d.lgs. n. Settore Edilizia ed incidere sugli elementi dell'ambiente 33/2013) Urbanistica 3) Misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i Tempestivo Misure incidenti sull'ambiente e programmi, gli accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonché (ex art. 8, d.lgs. n. Responsabile relative analisi di impatto le attività che incidono o possono incidere sugli elementi e sui fattori dell'ambiente ed 33/2013) Settore Edilizia ed analisi costi-benefìci ed altre analisi ed ipotesi economiche usate nell'àmbito delle stesse Art. 40, c. 2, Urbanistica Informazioni d.lgs. n. Misure a protezione Tempestivo Responsabile 4) Misure o attività finalizzate a proteggere i suddetti elementi ed analisi costi-benefìci ed ambientali dell'ambiente e relative analisi (ex art. 8, d.lgs. n. Settore Edilizia ed 33/2013 altre analisi ed ipotesi economiche usate nell'àmbito delle stesse di impatto 33/2013) Urbanistica Tempestivo Responsabile Relazioni sull'attuazione della 5) Relazioni sull'attuazione della legislazione ambientale (ex art. 8, d.lgs. n. Settore Edilizia ed legislazione 33/2013) Urbanistica

29 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) )

6) Stato della salute e della sicurezza umana, compresa la contaminazione della catena Tempestivo Stato della salute e della alimentare, le condizioni della vita umana, il paesaggio, i siti e gli edifici d'interesse (ex art. 8, d.lgs. n. sicurezza umana culturale, per quanto influenzabili dallo stato degli elementi dell'ambiente, attraverso tali Responsabile 33/2013) elementi, da qualsiasi fattore Settore Edilizia ed Urbanistica Relazione sullo stato Tempestivo dell'ambiente del Ministero Relazione sullo stato dell'ambiente redatta dal Ministero dell'Ambiente e della tutela del Responsabile (ex art. 8, d.lgs. n. dell'Ambiente e della tutela del territorio Settore Edilizia ed 33/2013) territorio Urbanistica Annuale Strutture Strutture sanitarie private Elenco delle strutture sanitarie private accreditate (art. 41, c. 4, d.lgs. Art. 41, c. 4, sanitarie accreditate n. 33/2013) d.lgs. n. private Annuale 33/2013 accreditate (da pubblicare in tabelle) Accordi intercorsi con le strutture private accreditate (art. 41, c. 4, d.lgs. n. 33/2013) Provvedimenti adottati concernenti gli interventi straordinari e di emergenza che Art. 42, c. 1, Tempestivo comportano deroghe alla legislazione vigente, con l'indicazione espressa delle norme di Responsabile lett. a), d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. n. legge eventualmente derogate e dei motivi della deroga, nonché con l'indicazione di Settore Edilizia ed 33/2013 33/2013) Interventi straordinari e di eventuali atti amministrativi o giurisdizionali intervenuti Urbanistica Interventi Art. 42, c. 1, emergenza Tempestivo Responsabile straordinari e Termini temporali eventualmente fissati per l'esercizio dei poteri di adozione dei lett. b), d.lgs. n. (ex art. 8, d.lgs. n. Settore Edilizia ed di emergenza provvedimenti straordinari 33/2013 (da pubblicare in tabelle) 33/2013) Urbanistica Art. 42, c. 1, Tempestivo Responsabile lett. c), d.lgs. n. Costo previsto degli interventi e costo effettivo sostenuto dall'amministrazione (ex art. 8, d.lgs. n. Settore Edilizia ed 33/2013 33/2013) Urbanistica Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza e suoi allegati, le Art. 10, c. 8, Piano triennale per la misure integrative di prevenzione della corruzione individuate ai sensi dell’articolo Responsabile lett. a), d.lgs. n. prevenzione della corruzione e Annuale 1,comma 2-bis della Settore 33/2013 della trasparenza legge n. 190 del 2012, (MOG 231) Amministrativo

Art. 1, c. 8, l. n. Responsabile della prevenzione 190/2012, Art. della corruzione e della Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza Tempestivo Responsabile 43, c. 1, d.lgs. trasparenza Settore n. 33/2013 Amministrativo Regolamenti per la prevenzione Responsabile Regolamenti per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità (laddove e la repressione della corruzione Tempestivo Settore Prevenzione della adottati) Altri contenuti e dell'illegalità Amministrativo Corruzione

30 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) Altri contenuti) Corruzione Relazione del responsabile della Annuale Responsabile Art. 1, c. 14, l. Relazione del responsabile della prevenzione della corruzione recante i risultati dell’attività prevenzione della corruzione e (ex art. 1, c. 14, L. Settore n. 190/2012 svolta (entro il 15 dicembre di ogni anno) della trasparenza n. 190/2012) Amministrativo

Provvedimenti adottati Art. 1, c. 3, l. n. dall'A.N.AC. ed atti di Provvedimenti adottati dall'A.N.AC. ed atti di adeguamento a tali provvedimenti in materia Tempestivo Responsabile 190/2012 adeguamento a tali di vigilanza e controllo nell'anticorruzione Settore provvedimenti Amministrativo Art. 18, c. 5, Responsabile Atti di accertamento delle d.lgs. n. Atti di accertamento delle violazioni delle disposizioni di cui al d.lgs. n. 39/2013 Tempestivo Settore violazioni 39/2013 Amministrativo Art. 5, c. 1, Accesso civico Nome del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza cui è d.lgs. n. "semplice"concernente dati, presentata la richiesta di accesso civico, nonchè modalità per l'esercizio di tale diritto, con 33/2013 / Art. documenti e informazioni indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale e nome del Tempestivo Responsabile 2, c. 9-bis, l. soggetti a pubblicazione titolare del potere sostitutivo, attivabile nei casi di ritardo o mancata risposta, con Settore 241/90 obbligatoria indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale Amministrativo Art. 5, c. 2, Accesso civico "generalizzato" Nomi Uffici competenti cui è presentata la richiesta di accesso civico, nonchè modalità per Responsabile Altri contenuti Accesso civico d.lgs. n. concernente dati e documenti l'esercizio di tale diritto, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta Tempestivo Settore 33/2013 ulteriori elettronica istituzionale Amministrativo

Linee guida Anac FOIA Elenco delle richieste di accesso (atti, civico e generalizzato) con indicazione dell’oggetto e Registro degli accessi Semestrale (del. della data della richiesta nonché del relativo esito con la data della decisione Responsabile 1309/2016) Settore Amministrativo

Art. 53, c. 1 bis, Catalogo dei dati, dei metadati definitivi e delle relative banche dati in possesso delle d.lgs. 82/2005 Catalogo dei dati, metadati e amministrazioni, da pubblicare anche tramite link al Repertorio nazionale dei dati modificato Tempestivo delle banche dati territoriali (www.rndt.gov.it), al catalogo dei dati della PA e delle banche dati dall’art. 43 del www.dati.gov.it e e http://basidati.agid.gov.it/catalogo gestiti da AGID Responsabile d.lgs. 179/16 Settore Economico- Finanziario

Accessibilità e Art. 53, c. 1, Catalogo dei dati, Regolamenti che disciplinano l'esercizio della facoltà di accesso telematico e il riutilizzo dei Altri contenuti bis, d.lgs. Regolamenti Annuale metadati e banche dati, fatti salvi i dati presenti in Anagrafe tributaria Responsabile dati 82/2005 Settore Economico- Finanziario

31 ALLEGATO 2) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Denominazione Denominazione sotto-sezione Responsabile sotto-sezione 2 Riferimento Denominazione del singolo livello 1 Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Competente per la livello (Tipologie di normativo obbligo (Macrofamiglie pubblicazione dati) ) Art. 9, c. 7, d.l. Obiettivi di accessibilità n. 179/2012 convertito con Obiettivi di accessibilità dei soggetti disabili agli strumenti informatici per l'anno corrente Annuale (da pubblicare secondo le modificazioni (entro il 31 marzo di ogni anno) e lo stato di attuazione del "piano per l'utilizzo del (ex art. 9, c. 7, D.L. indicazioni contenute nella dalla L. 17 telelavoro" nella propria organizzazione n. 179/2012) Responsabile circolare dell'Agenzia per l'Italia dicembre 2012, Settore Economico- digitale n. 1/2016 e s.m.i.) n. 221 Finanziario Dati ulteriori Art. 7-bis, c. 3, (NB: nel caso di pubblicazione d.lgs. n. di dati non previsti da norme di Dati, informazioni e documenti ulteriori che le pubbliche amministrazioni non hanno 33/2013 Altri contenuti Dati ulteriori legge si deve procedere alla l'obbligo di pubblicare ai sensi della normativa vigente e che non sono riconducibili alle …. Art. 1, c. 9, lett. anonimizzazione dei dati sottosezioni indicate f), l. n. personali eventualmente Responsabile 190/2012 presenti, in virtù di quanto Settore disposto dall'art. 4, c. 3, del Amministrativo

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