Tra Sacro E Quotidiano. Il Monachesimo Femminile Nella Laguna Di Venezia in Epoca Medievale (Secoli IX-XIV)

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Tra Sacro E Quotidiano. Il Monachesimo Femminile Nella Laguna Di Venezia in Epoca Medievale (Secoli IX-XIV) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO SCUOLA DI DOTTORATO Humanae Litterae DIPARTIMENTO Scienze della Storia e della documentazione storica CORSO DI DOTTORATO Storia Medievale XXIV ciclo Tra sacro e quotidiano. Il monachesimo femminile nella laguna di Venezia in epoca medievale (secoli IX-XIV) M-STO/01 Storia medievale DOTTORANDA: Silvia Carraro TUTOR: Ch.ma Prof. Elisa Ester Occhipinti COORDINATORE DEL DOTTORATO: Ch.ma Prof. Elisa Ester Occhipinti A.A. 2011-2012 O Isnarde monache, quantum est amanda, a te atque ac ab omnibus multum veneranda Virgo Christi genistrix atque conlaudanda, quia te eripuit et multos tristantes in procellis positos ipsam invacantes, munimen de periculis ad eam clamentes, ipsos cunctos adiuvat sua bonitate de mortis periculo eius sanctitate. Ipsa ergo invocamus atque laudes conferamus pio corde supplicamus tali semper domine. Ipsa celi est regina cunctis namque matre divina atque mundi domna. San Giorgio maggiore, doc. n. 68, attegato C sec. XII. i ii Tra sacro e quotidiano. Monachesimo femminile nella laguna di Venezia in epoca medievale (secc. IX-XIV) Indice Sigle e abbreviazioni p. vi Una storia da scrivere p. vii I. Sulle tracce del monachesimo femminile p. 1 1. Origini e fondazioni: tra documenti e tradizione p. 3 2. Il doge e i monasteri femminili: il potere e il sacro p. 13 3. Monasteri di donne p. 24 4. Monache e badesse p. 29 5. Forme di vita religiosa femminile (secoli X-XII) p. 38 6. Venti di riforma p. 45 7. San Zaccaria e Cluny p. 49 II. Esperimenti di vita religiosa tra monasteri e ospedali p. 57 1. Monacha, conversa, devota. La via verso il monastero p. 59 2. «Oblator et oblatrix cum hilaritate» p. 77 3. Comunità in preghiera p. 84 4. Esperienze femminili di vita ospedaliera p. 96 III. La laguna nord: l’arcipelago delle donne p. 107 1. Chiese e monasteri nelle isole di Ammiana p. 113 2. Un‟analisi dei documenti: monasteri a confronto p. 116 iii 3. Ordine e disciplina. Leonardo Donato un vescovo per le donne p. 126 4. Processi di istituzionalizzazione. La doppia via p. 130 5. Una breve parabola p. 133 IV. La novità e la tradizione: i monasteri di Rialto p. 137 1. Santa Maria Nova in Ierusalem p. 138 2. Santa Maria della Celestia p. 143 3. Santa Maria Mater Christi p. 151 4. L‟ambigua novità nel cuore del ducato V. Dalla sperimentazione all’istituzionalizzazione: papi, vescovi e ordini monastici p. 163 1. L‟età di Gregorio IX, Pietro Pino, Ugolino di Bologna e il monachesimo femminile a Venezia p. 163 2. Religiosam vitam eligentibus. Spinte uniformanti da Innocenzo IV a Bonifacio VIII p. 173 3. Pontefici, vescovi e normalizzazione della vita monastica tra Duecento e Trecento p. 178 4. I monasteri cistercensi in laguna tra vescovi e pontefici p. 186 5. Chi sono le sorores minores a Venezia? p. 209 VI. Monachesimo e religiosità femminile tra XIII e XIV secolo 1. Un monachesimo irrequieto p. 223 2. Una religiosità del “fare”: gli ospedali p. 233 3. Il monastero come rifugio p. 249 4. Una religiosità dell‟intimo: le “heremite” p. 257 5. Il chiostro come carcere. Soranza Soranzo e le altre p. 269 Conclusioni p. 279 Ritratti del monachesimo lagunare p. 285 Fonti e bibliografia p. 293 iv v Sigle e abbreviazioni a. anno a.a. anno accademico ASVE Archivio di Stato di Venezia AIRE Archivio Istituzioni di Ricovero e di Educazione b busta BF Bullarium Franciscanum Bibl.M.C. Biblioteca Museo Correr CDPD Codice diplomatico padovano CDVR Codice diplomatico veronese CDV Codice diplomatico veneziano CRS Corporazioni religiose soppresse Cod. Cic. Codice Cicogna DBI Dizionario Biografico degli Italiani DIP Dizionario Istituti Perfezione doc./docc. documento/documenti fasc. fascicolo MEFRM Mélanges de l‟ecole française de Rome. Moyen Âge MGH Monumenta Germaniae Historica n. numero n.s. nuova serie p./pp. pagina/pagine perg. pergamena/e PL Patrologia Latina RIS Rerum Italicarum Scriptores sez. sezione t. tomo vol./voll. volume/i vi Una storia da scrivere Uno dei filoni storiografici italiani che negli ultimi quarant‟anni ha attirato grande interesse negli storici, e che si è ritagliato uno spazio sempre più specifico rispetto al corrispettivo maschile, è senza dubbio quello del monachesimo femminile. Appaiono, infatti, molto lontani i tempi in cui Gregorio Penco – era il 1971 – affermava con inequivocabile rammarico che il campo delle ricerche circa il mondo monastico femminile era «completamente aperto»1. Appena dieci anni fa , Annalisa Albuzzi poteva constatare invece che «per prospettare uno status questionis degli studi verrebbe quasi naturale procedere attraverso una „rassegna delle rassegne‟»2. Non sono mancati, anche nell‟ultimo decennio, convegni dedicati esclusivamente al mondo femminile3 ed ormai non vi è raccolta, relativa alla storia monastica, che non 1 G. Penco, Dove va la storiografia monastica italiana?, in «Studia monastica», 13, 1971, p. 424. 2 La studiosa raccoglie una ricchissima bibliografia sia di studi italiani, sia internazionali. A. Albuzzi, Il monachesimo femminile nell‟Italia medioevale. Spunti di riflessione e prospettive di ricerca in margine alla produzione storiografica degli ultimi trent‟anni, in Dove va la storiografia monastica in Europa? Temi e metodi per lo studio della vita monastica e regolare in età medievale alle soglie del terzo millennio. Atti del Convegno internazionale, Brescia-Rodengo, 23-25 marzo 2000, a cura di G. Andenna, Milano, 2001, p. 131. 3 Per esempio i convegni organizzati a Santa Giulia da Giancarlo Andenna o in occasione del 750° anniversario della morte di Santa Chiara, senza dimenticare l‟incontro organizzato da Damiano Fonseca a Santa Scolastica. «Clara claris praeclara». L‟esperienza cristiana e la memoria di Chiara d‟Assisi in occasione del 750° anniversario della morte. Atti del Convegno internazionale (Assisi, 20- 22 novembre 2003), S. Maria degli Angeli, 2004; Arte, cultura e religione a Santa Giulia, a cura di G. Andenna, Brescia, 2004; Culto e storia in Santa Giulia, a cura di G. Andenna, Brescia, 2001; Il monachesimo femminile tra Puglia e Basilicata: atti del Convegno di studi promosso dall‟Abbazia benedettina barese di Santa Scolastica: Bari, 3-5 dicembre 2005, a cura di C. D. Fonseca, Bari, 2008. vii contenga almeno un contributo sulle monache4. Recentemente sono stati anche fatti tentativi di sintesi a tutto campo che cercano di percorrere l‟evoluzione del monachesimo femminile attraverso i secoli5. Una considerazione preliminare è tuttavia necessaria. Come giustamente si chiede Annalisa Albuzzi, a quali forme ci si riferisce quando si parla di monachesimo femminile? Se per l‟alto medioevo italiano la risposta è, senza particolari incertezze, benedettino, per i secoli centrali la questione si complica6. Per questo periodo si può parlare di un monachesimo in senso “largo” che comprende il fiorire di magmatiche esperienze religiose intraprese dalle donne7, comprese quelle influenzate dal nuovo modo di vivere il Vangelo introdotto dagli Ordini Mendicanti, presto ricondotte entro il quadro di un monachesimo istituzionale in senso “stretto”. Ruolo fondamentale nella definizione e nell‟organizzazione di queste forme di monachesimo ebbero le autorità ecclesiastiche. Vescovi e soprattutto pontefici cercarono di incanalare le donne verso regole pensate da e per uomini. Un dibattito si Tra le raccolte di studi dedicate esclusivamente al mondo monastico femminile, realizzate successivamente al saggio della Albuzzi si possono ricordare Les religieuses dans le cloitre et dans le mond dés origines à nos jours. Actes du Deuxième Colloque International du C.E.R.C.O.R. Poitiers, 29 Septembre – 2 Octobre 1988, Saint-Etienne, 1994; Au cloître et dans le monde. Femmes, hommes et sociétés (IXe-XVe siècle), a cura di P. Heuriet, A. Legros, Parigi, 2000. 4 M.C. La Rocca, Monachesimo femminile e poteri delle regine tra VIII e IX secolo, in Il monachesimo italiano dall‟età longobarda all‟età ottoniana (secc. VIII-X) : atti del VII Convegno di Studi storici sull‟Italia benedettina, Nonantola, 10-13 settembre 2003, a cura di G. Spinelli, Cesena, 2006, pp. 119-143; G. Forzatti Golia, Monasteri femminili a Pavia nell‟alto medioevo, in Il monachesimo italiano, cit. pp. 295-320; A. Tilatti, Monachesimi femminili in Friuli nel duecento, in Il monachesimo benedettino in Friuli in età patriarcale, Atti del convegno internazionale di studi Udine- Rosazzo, 18-20 novembre 1999, a cura di C. Scalon, Udine, 2002, pp. 167-211. 5 Relativo alle eremitane è il volume di Pierantonio Piatti, Il movimento femminile agostiniano nel medioevo. Momenti di storia dell‟ordine eremitano, Roma, 2007. Esteso a tutta Europa è il volume sul monachesimo femminile medievale di Vincenza Musardo Talò, Il monachesimo femminile. La vita delle donne religiose nell'Occidente medievale, Cinisello Balsamo, 2006; più ambizioso il progetto di Mariella Carpinello che traccia una storia del monachesimo femminile dalle origini ai nostri giorni, M. Carpinello, Il monachesimo femminile, Milano, 2002. 6 Albuzzi, Il monachesimo femminile, cit., pp. 149-150. 7 Quello che Herbert Grundamnn chiamava “movimento religioso femminile”. H. Grundmann, Movimenti religiosi nel medioevo. Ricerche sui nessi storici tra l‟eresia, gli ordini mendicanti e il movimento religioso femminile nel XII e nel XIII secolo e sulle origini storiche della mistica tedesca, Bologna, 1974. viii è aperto però su quali furono le modalità di applicazione. Si è parlato da un lato di «scarsa sensibilità» alle istanze e alle esigenze femminili da parte di un papato che voleva uniformare esperienze diversissime, rimodellandole verso un monachesimo istituzionale perciò controllabile8. Dall‟altro lato si è avanzata l‟idea opposta di una curia pontificia capace di cogliere il carattere «fortemente e fervidamente contemplativo» di molte sperimentazioni. Si sarebbe trattato, secondo questa interpretazione, non di una «esterna e brutale volontà di incanalamento o di irreggimentazione di esperienze religiose spontanee», ma di un tentativo di mediazione realizzato con il primo ordine religioso femminile, quello di San Damiano9. La questione si intreccia a un nodo problematico caratterizzante il monachesimo femminile: la clausura, un nodo non facile da sciogliere per il periodo precedente il Concilio di Trento.
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