Caserta, uccisi a Villa Literno i nipoti di Bardellino e Cutolo

Scritto da Nazareno della Valle Venerdì 06 Marzo 2009 21:55

VILLA LITERNO (Caserta) - Antonio Salzillo, nipote di Antonio Bardellino, e un pregiudicato di , Clemente Prisco, di 45 anni, nipote del capo della Nco Raffaele Cutolo, attualmente in prigione, sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco a Santa Maria a Cubito, una zona periferica di Villa Literno, in provincia di Caserta, quasi ai confini con il comune di Giugliano, nel Napoletano.

I due nipoti

I due erano, come detto, i nipoti degli storici boss della Antonio Bardellino, casertano, e Raffaele Cutolo, napoletano.

Salzillo, pregiudicato cinquantenne, originario di SanCipriano d'Aversa, era nipote diretto di Antonio Bardellino, uno dei capi storici della camorra casertana, scomparso molti anni fa in Brasile (sarebbe stato ammazzato nel 1988 da Mario Iovine ma il suo corpo non è mai stato trovato) dove si era rifugiato.

Antonio Salzillo

Il fratello di Antonio Salzillo, Paride, fu ucciso alla fine degli anni '80 dal clan dei Casalesi, ritenuti responsabili anche dell'uccisione dello zio, Antonio Bardellino. Salzillo aveva precedenti per associazione a delinquere di tipo camorristico, estorsioni e altri reati contro il patrimonio e la persona. Viveva da tempo a Gallarate, in provincia di Varese, ma spesso faceva ritorno in Campania, quasi sempre lontano però dall'Agro aversano.

Clemente Prisco

I carabinieri del comando provinciale di Caserta hanno anche verificato legami di parentela, per parte di madre, dell'altro ucciso, Clemente Prisco, con il fondatore della Nuova Camorra organizzata, Raffaele Cutolo. Prisco viveva nel Napoletano.

Non è escluso che le vittime dell'agguato di oggi possano essere state uccise per vendetta dalla camorra, per aver tentato di riorganizzare un clan e operare in un territorio controllato dal clan dei Casalesi, con sede in provincia di Caserta ma esteso e ramificato in tutta Italia e all'estero.

L'agguato

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Scritto da Nazareno della Valle Venerdì 06 Marzo 2009 21:55

L'auto sulla quale i due viaggiavano, una Bmw, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di Caserta, sarebbe stata affiancata da un'altra vettura dalla quale i sicari hanno esploso numerosi colpi di pistola di grosso calibro.

La vettura è stata prima inseguita tra Villa Literno, Cancello ed Arnone e Giugliano e poi sarebbe così sbandata e andata a finire fuori strada in tenimento di Villa Literno. I due camorristi sono morti sul colpo.

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