Le Famiglie Ei Minori
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'In the Footsteps of the Ancients'
‘IN THE FOOTSTEPS OF THE ANCIENTS’: THE ORIGINS OF HUMANISM FROM LOVATO TO BRUNI Ronald G. Witt BRILL ‘IN THE FOOTSTEPS OF THE ANCIENTS’ STUDIES IN MEDIEVAL AND REFORMATION THOUGHT EDITED BY HEIKO A. OBERMAN, Tucson, Arizona IN COOPERATION WITH THOMAS A. BRADY, Jr., Berkeley, California ANDREW C. GOW, Edmonton, Alberta SUSAN C. KARANT-NUNN, Tucson, Arizona JÜRGEN MIETHKE, Heidelberg M. E. H. NICOLETTE MOUT, Leiden ANDREW PETTEGREE, St. Andrews MANFRED SCHULZE, Wuppertal VOLUME LXXIV RONALD G. WITT ‘IN THE FOOTSTEPS OF THE ANCIENTS’ ‘IN THE FOOTSTEPS OF THE ANCIENTS’ THE ORIGINS OF HUMANISM FROM LOVATO TO BRUNI BY RONALD G. WITT BRILL LEIDEN • BOSTON • KÖLN 2001 This book is printed on acid-free paper. Library of Congress Cataloging-in-Publication Data Witt, Ronald G. ‘In the footsteps of the ancients’ : the origins of humanism from Lovato to Bruni / by Ronald G. Witt. p. cm. — (Studies in medieval and Reformation thought, ISSN 0585-6914 ; v. 74) Includes bibliographical references and indexes. ISBN 9004113975 (alk. paper) 1. Lovati, Lovato de, d. 1309. 2. Bruni, Leonardo, 1369-1444. 3. Latin literature, Medieval and modern—Italy—History and criticism. 4. Latin literature, Medieval and modern—France—History and criticism. 5. Latin literature, Medieval and modern—Classical influences. 6. Rhetoric, Ancient— Study and teaching—History—To 1500. 7. Humanism in literature. 8. Humanists—France. 9. Humanists—Italy. 10. Italy—Intellectual life 1268-1559. 11. France—Intellectual life—To 1500. PA8045.I6 W58 2000 808’.0945’09023—dc21 00–023546 CIP Die Deutsche Bibliothek - CIP-Einheitsaufnahme Witt, Ronald G.: ‘In the footsteps of the ancients’ : the origins of humanism from Lovato to Bruni / by Ronald G. -
Sandra Macchiavello Quiliano Tra Genova E Savona: Un Contrasto Secolare
Sandra Macchiavello Quiliano tra Genova e Savona: un contrasto secolare. Dagli atti di una causa del 1264 [A stampa in «Atti della Società ligure di storia patria», n.s. 35 (1995), 1, pp. 61-144 © dell’autrice - Distribuito in formato digitale da “Reti Medievali”, www.retimedievali.it]. * ATTI DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA NUOVA SERIE XXXV (CIX) FASC. I GENOVA — MCMXCV NELLA SEDE DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA PALAZZO DUCALE - PIAZZA MATTEOTTI, 5 SANDRA MACCHIA VELLO QUILIANO TRA GENOVA E SAVONA: UN CONTRASTO SECOLARE Dagli atti di una causa del 1264 Intorno agli anni ’60 del secolo XIII, dopo il lungo conflitto per l’affer mazione territoriale nel Ponente ligure, che ha condotto Savona a trattare con Genova la pace di Varazze del 1251, il territorio controllabile da Quiliano è più che mai oggetto di tensione fra i due comuni che da tempo si fronteggia no. E vero che le fonti documentarie presentano elementi per delineare un quadro generale dello svolgimento della contesa, i cui primi segnali si manife stano già prima del trattato di Varazze, ma non sempre è possibile trovare un filo conduttore che colleghi le diverse notizie. Nuovi dati che permettono di integrare le lacune lasciate dalle fonti già note relativamente alla controversia sono emersi dal ritrovamento di un manoscritto, conservato presso l’Archivio di Stato di Genova, contenente 16 deposizioni testimoniali raccolte tra il 16 e il 23 ottobre 1264 su mandato di Giacomo Solbrito, giudice e assessore del podestà di Genova Guglielmo Scarampi, entrambi astigiani1. Le testimonian ze sono sollecitate per chiarire se il comune di Genova abbia o meno il diritto di appaltare i proventi della “castellania” che comune Sagone dicit non debere incantari. -
Bibliografia Aree Protette Liguria
REGIONE LIGURIA Opere generali 100 itinerari sulle Alpi. Dalla Liguria al Friuli-Venezia Giulia”. - Novara : De Agostini, 1993. - 223 p. 15 itinerari per bikers e trekkers in Liguria”. - Genova : APT, 2006. - 35 p. Abitare la storia. Le dimore storiche-museo. Restauro sicurezza didattica comunicazione. Atti del convegno internazionale. Genova, 20- 22 novembre 1997”. - Genova : Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici della Liguria ; Torino : Allemandi, 1998. - 201 p. Acquario di Genova”. - Recco : Microart’s, 1997. - 32 p. Alberi di Liguria. Monumenti viventi della natura”. - Genova : Erga Edizioni, 2005. - 192 p. Alla ricerca dei cetacei nel Mediterraneo”. - Andora : Comune di Andora, s.d. - 15 p. Alla scoperta della natura nell’Alta Val Varenna”. - Genova : Sagep, 1986. - 139 p. Allasinaz , Andrea “Brachyura Decapoda oligocenici (Rupeliano) del Bacino Ligure Piemontese”. In: Torino : Bollettino del Museo Regionale di Scienze Naturali, 1987. - 509-566 p. Alluto , Giulio - Aristarchi, Claudio e Lenzi, Stefano “Fiumi, torrenti, rii: salviamo le verdi sponde”. - Genova : Provincia di Genova : WWF Delegazione Liguria, 1992. - 33 p. Alpi liguri. 11 itinerari”. - Roma : Società geologica italiana ; Milano : BeMa, 1994. - 295 p. Alta Valpolcevera (L’). Storia, tradizioni, cultura, gastronomia, tempo libero nel verde alle spalle di Genova”. - Sant’Olcese : Comunità Montana Alta Val Polcevera, 2001. - 39 p. Alta Via dei Monti Liguri. La Spezia, 25 marzo 1995”. - Genova : Regione Liguria, 1995. - 71 c. Andar per presepi a Genova e in Liguria”. - Genova : Sagep, s.d. - 74 p. Andreotti , Alessandro e Casu, Luisa. - “Guida naturalistica del fiume Entella”. - Genova : Provincia, 1991. - 86 p. Angelini , Massimo “Le patate tradizionali della montagna genovese. La strategia di qualificazione di un prodotto locale tra storia, cultura rurale e recupero varietale”. -
Barbieri Arnaut De Maroill E L'italia Dei Trovatori
Lecturae tropatorum 13, 2020 http://www.lt.unina.it/ – ISSN 1974-4374 http://www.lt.unina.it/Barbieri-2020S.pdf RIASSUNTO · ABSTRACT Luca Barbieri Arnaut de Maroill e l’Italia dei trovatori Il perigordino Arnaut de Maroill è senza dubbio un trovatore la cui importanza, per la qualità e l’influenza della sua produzione, non è stata finora adeguatamente riconosciuta. Alcune caratteristiche del suo stile poetico ne fanno supporre un ruolo rilevante, benché ancora ine- splorato, nella fissazione e diffusione di formule e immagini che dan- no consistenza all’ideale della fin’amor. La scarsa attenzione riserva- tagli dagli studiosi va di pari passo con la sostanziale assenza di riferi- menti a personaggi ed eventi storici nella sua opera e con la mancanza di documenti che possano fornire qualche informazione sulla sua attivi- tà. Tutto quello che si sa di lui è riconducibile al contenuto della vida e delle razos medievali,1 la cui affidabilità è notoriamente soggetta a estrema cautela: Arnaut avrebbe amato la contessa Adelaide di Bur- lats, figlia del conte Raimondo V di Tolosa e sposa dal 1171 del vi- sconte di Béziers Ruggero II Trencavel, citata e celebrata anche da di- versi altri trovatori.2 La relazione cortese avrebbe suscitato la gelosia del re d’Aragona Alfonso II, anch’egli innamorato di Adelaide, che avrebbe costretto la contessa a congedare il trovatore, il quale sarebbe 1 Si veda Jean Boutière e Alexander H. Schutz, Biographies des troubadours: textes provençaux des XIIIe et XIVe siècles, Paris 19642, pp. 32-38. 2 Per esempio Guillem de Berguedan, Reis, s’anc nuill temps foz francs ni larcs donaire (BdT 210.17), vv. -
Santuario Della Pace
■ Il I I ■■ Il IL SANTUARIO DELLA PACE IN ALBISOLA SUPERIORE PER IL SOCIO VITTORIO POGGI Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2011 - Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2011 CENNI TOPOGRAFICI E STORICI A strada provinciale che per Albisola, Stella e Santa Giustina mena a Sassello e di là in Acqui, dopo aver costeggiato la sinistra del Sansobbia e i campi ove nell’ epoca romana sorgeva la stazione di Alba Docilia, attraversa dapprima il quartiere principale di Albisola Superiore, detto la P ia n a , poi, fiancheggiando la parte più antica dell’odierno paese, raggruppata sulle falde del Castellaro all’ombra della storica parrocchiale di S. Nicolò, s’inoltra serpeg giando per la vallata del Riabasco; dove, lasciata a destra la frazione dei Garabigli, cosi denominata da un casato albisolese di cui è menzione in documenti antichi, non tarda a sboccare nel Piano della Pace, a tre chilometri dalla marina. Questo piano, com preso tra le ramificazioni laterali di due contrafforti apenninici in mezzo ai quali scorre il Riabasco, fu ridotto a coltura dall’opera insistente dell’uomo, il quale lo conquistò palmo a palmo sul l’alveo del torrente che, ancora in tempi da noi non remotissimi, si estendeva qui da un fianco all’altro della vallata. Il Riabasco che, confinato ora in letto angusto , lo solca da ponente a levante, Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2011 — 166 — riceve quivi le acque del Remenone. suo tributario di sinistia, al cui confluente è il varco per cui scendono verso Albisola le popolazioni delle due borgate di Gameragna e di Sanda, frazioni, la prima, del comune di Stella e l’altra di quello di Celle. -
N°15 Del 18 Aprile 2021
Poste Italiane S.p.A. SETTIMANALE D’INFORMAZIONE | ANNO 119 | N. 15 | € 1,50 Spedizione in abb. postale D.L. 353/2003 giornale locale DOMENICA 18 APRILE 2021 Giornale (conv. in L. 27/02/2004 nº 46) P.I.: 15/04/2021 Identità art. 1, comma 1, Piemonte MP-NO/AL n. 0556/2011 DCOIO0047 RICALDONE STREVI BISTAGNO Brutta “la gelata Il centro vaccinale Inaugurato della brina” comunale il punto vaccinale gravi danni a vigneti, in onda nella palestra frutta e verdure su radio e televisione comunale A pagina 13 A pagina 15 A pagina 19 Intervista all’on. Federico Fornaro sul Recovery Plan La Regione non ha favorito progetti capaci di andare al di là dei confini dei Comuni Acqui Terme. Non c’è an- rizzati su queste due missioni: razione “Bottom-up”, ma esat- dato troppo per il sottile, l’ono- digitale e transizione ecologi- tamente al contrario. Certo, revole Federico Fornaro, nella ca». può piacere o no. Ma è così, e valutazione del documento Quindi? se non si capisce si rischia di presentato a Roma dalla Re- «Quindi è del tutto evidente perdere un’occasione. Si par- gione Piemonte per quanto che si è sbagliato l’approccio. te dall’Europa, si arriva all’Ita- concerne il Recovery Plan. Il modo giusto di operare non lia, e poi si scende sul territo- «Assomiglia molto a una bu- può essere mettere solo insie- rio». ca delle lettere di Babbo Nata- me i progetti dei Comuni, im- Ma non può esserci in qual- le». pacchettarli e spedirli a Roma. che misura un coinvolgimento Secondo il capogruppo di Li- Questa non è una sfida della delle periferie anche in fase di beri e Uguali alla Camera, Regione Piemonte, è una sfida ideazione? Con la zona arancione è ripreso il mercato cittadino nonché parlamentare di riferi- del sistema-Paese». -
Angelo Arata Spade E Denari
Angelo Arata Spade e denari. Manfredino del Carretto, un capitano di guerra tra Piemonte e Liguria nel primo Trecento* [A stampa in “Rivista di Storia, Arte Archeologia per le Province di Alessandria e Asti”, CXI/2 (2002), pp. 311-390 © dell’autore - Distribuito in formato digitale da “Reti Medievali”] «... in pace vivere et tranquilla quiete...»: questo appare, in sostanza, il desiderio che spinge Manfredino del Carretto ed il figlio Ottone a cedere i loro vasti domini in favore del marchese Manfredo di Saluzzo nel 1322. Queste parole, che emergono vividamente dal documento di cessione 1 , forniscono una risposta umana, che rimanda alla sfera “privata” dei sentimenti, alle domande relative ai motivi per cui una delle stirpi carrettesche più potenti per territori ed influenza politica avrebbe rinunciato ai suoi vasti domini per accontentarsi di pochi feudi montani ed eclissarsi, poco dopo, dalla scena politica del Piemonte meridionale. La prospettiva intimistica, pur non rispondendo in modo per noi accettabile a queste domande, aggiunge l’intensità del “vissuto” umano all’interpretazione storiografica che vede nella drammatica scomparsa delle antiche dinastie aristocratiche la crisi di poteri locali non in grado di reggere alla spinta espansionistica di altre famiglie aristocratiche, tese a costruire un principato di vaste proporzioni, e quindi dei ceti urbani, caratterizzati da un forte dinamismo e da solidi capitali finanziari. Questa prospettiva si coglie nell’intervento di Renato Bordone in un recente convegno acquese, che delinea in un suggestivo affresco il processo che vede la nobiltà di spada dei Del Carretto lasciare il passo ai marchesi di Saluzzo e quindi al denaro delle nuove classi dominanti le città italiane, composte da uomini intraprendenti, con lo sguardo aperto alle ampie dimensioni del mercato e della politica internazionale, ma in fondo sensibili ai valori cavallereschi e risoluti a seguire le antiche tradizioni aristocratiche 2 . -
Quaderno Isrec 2012 Gennaio 2
ISTITUTO STORICO DELLA RESISTENZA E DELL’ETÀ CONTEMPORANEA DELLA PROVINCIA DI SAVONA Studi e ricerche sulla Resistenza e l’Età contemporanea n. 28 Savona, aprile 2012 Aut. Trib. di Savona n. 463 del 27.8.1996. Poste Italiane S.p.A. sped. abb. post. - 70% - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004, n. 46). Dir. comm.: Business Savona. PRESENTAZIONE elebreremo a giorni, per la 67° volta il 25 aprile, una data scolpita nella Storia del ISTITUTO STORICO DELLA RESISTENZA nostro Paese, come l'inizio di una nuova Italia. E DELL’ETÀ C CONTEMPORANEA DELLA PROVINCIA Dopo di allora infatti e per buona parte del '900 il progresso del Paese, pur tra contrasti e DI SAVONA contraddizioni, sconfitte e successi, è stato assicurato. Negli anni che seguirono, grandi furono le conquiste democratiche: il suffragio universale, la Repubblica, la Costituzione, la ricostruzione di un paese che usciva dalla guerra distrutto, la formazione dei Partiti, strumenti di una democrazia partecipata. E non si trattò solo di libertà formali. L'Italia uscita dalla Resistenza garantirà norme in materia di economia, presenza istituzionale, nuovi diritti di cittadinanza, conquiste sociali e condizioni di lavoro per i lavoratori delle campagne e dell'industria, uomini e donne che sino ad allora vivevano in condizioni di miserie ed arretratezza ed erano state escluse dalle decisioni per le sorti del Paese. La reazione fu forte. Difesa e conquista di migliori condizioni di vita e di lavoro furono pagate a caro prezzo. La libertà fu spesso minacciata. Ma lo spirito unitario che aveva permeato la Lotta di Liberazione resistette nel Paese e pur in momenti difficili, determinati anche dalla situazione internazionale, molte prove furono superate positivamente. -
Dossier Relativo Alla Richiesta Di Entrata Nel Parco Naturale Regionale Del Beigua
DOSSIER RELATIVO ALLA RICHIESTA DI ENTRATA NEL PARCO NATURALE REGIONALE DEL BEIGUA Comune di Urbe Provincia di Savona 17048 –Via Roma 85 Tel.019/726005 Fax. 019/726483 E-mail [email protected] www. comune.urbe.sv.it INDICE PREMESSA.....................................................................................................PAG. 3 L’AREA............................................................................................................PAG. 4 MOTIVAZIONI................................................................................................PAG. 5 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO..................................................................PAG. 6 INQUADRAMENTO URBANISTICO.................................................................PAG. 7 -P.R.G.............................................................................................................PAG. 7 -P.U.C.............................................................................................................PAG. 8 IDENTIFICAZIONE CATASTALE........................................................................PAG. 9 CARATTERIZZAZIONE IDRO-GEO-MORFOLOGICA.......................................PAG. 10 PATRIMONIO NATURALISTICO....................................................................PAG.11 TIPOLOGIE AMBIENTALI..............................................................................PAG. 12 FLORA E FAUNA.............................................................................................PAG. 12 IMPORTANZA NATURALISTICA ED ECOSISTEMICA.....................................PAG. -
Alla Ricerca Della “Magistra Langarum”
Associazione Ligure per lo Sviluppo degli Studi Archeoastronomici Circolare n° 34 Febbraio 2021 Alla ricerca della “Magistra Langarum” Premessa Le Langhe furono colonizzate dai Romani attorno al II secolo a.C. Dopo aver ottenuto il predominio sulle numerose tribù liguri della zona, i vincitori cominciarono a realizzare una fitta rete viaria, col duplice scopo di muovere gli eserciti (e quindi di mantenere l’ordine) ma anche di favorire e potenziare gli scambi commerciali. Una di queste strade, la via Æmilia Scauri (dal nome del censore Marco Emilio Scauro cui è legata la sua costruzione attorno al 109 a.C.), secondo la testimonianza del geografo greco Strabone (64/63 a.C. - 25 d.C.), metteva in comunicazione la città di Luna (l’odierna Luni) con Vada Sabatia (Vado Ligure), scavalcando nel suo tragitto gli Appennini e passando attraverso le città di Placentia (Piacenza), Derthona (Tortona), Aquae Statiellae (Acqui Terme) e il Colle di Cadibona. Lungo il suo percorso sorsero, nel corso del tempo, numerosi centri abitati, ricchi di storia e di arte. Tra questi ricordiamo, ad esempio, la cittadina di Cortemilia con la Pieve di Santa Maria (fine del XII secolo) e il suo stupendo bassorilievo, la cui iconografia mistica, ricca di simboli a carattere astronomico, si ricollega all’eclisse totale di Sole del 3 giugno 1239 (vedi Veneziano G., 2012 , Astronomia e simbolismo mistico nella pieve romanica di S. Maria in Cortemilia, Atti del XIV Seminario di Archeoastronomia ALSSA, pp. 30-73). In età imperiale, questa via fu parzialmente sovrapposta da una strada consolare, denominata Iulia Augusta , la cui costruzione iniziò per volere dell’imperatore Ottaviano Augusto attorno al 13 a.C., strada che costituì il maggiore collegamento terrestre tra la pianura Padana, la riviera ligure di ponente, la Gallia Narbonense e la Spagna. -
A Campanassa
Campanassa 1-2016.qxd 22-03-2016 17:17 Pagina 1 NOTIZIARIO TRIMESTRALE DI STORIA, ARTE, CULTURA, ECONOMIA E VITA SOCIALE - Direzione e Amministrazione: SAVONA - Piazza Brandale, 2. ANNO XLIV - NUMERO 1/2016 - Direttore: Carlo Cerva. - Dir. resp.: Fabio Sabatelli. Stampa: Marco Sabatelli Editore, Savona - Aut. Trib. Savona - N. 217 del 21-12-73 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, Direzione Commerciale Business Savona. CITTÀ DI SAVONA A CAMPANASSA 10 aprile 1191 - 10 aprile 2016 825º Anniversario “Savona Libero Comune” Invito Domenica 10 aprile 2016 Programma ore 16,00 Raduno in Piazza del Brandale ore 16,30 Partenza del corteo e sfilata lungo le vie del centro storico medievale al suono dei rintocchi della Campanassa Sabato 12 marzo 2016 alle ore 17,30 nella basilica del Santuario di Savona è stato presentato da Fulvio Cervini, ore 17,00 docente di Storia dell’Arte Medievale presso l’Università Piazza del Brandale degli Studi di Firenze, il volume “SPLENDE IL TEMPIO ADORNO” Studi e restauri per il Santuario di Nostra Signora della Misericordia a Savona edito dalla Marco Lettura dell’Editto con il quale Sabatelli Editore. il Marchese Ottone del Carretto A trent’anni di distanza dalla monografia La Madonna di vendette le terre savonesi al Podestà rendendo Savona (novembre 1985), esce un nuovo volume di studi sul “Savona Libero Comune” Santuario. Già dal titolo Splende il tempio adorno, tratto dal componimento di un poeta savonese del Settecento, il libro Da fine cerimonia sino alle ore 19,30 e, annuncia il proprio obiettivo: far luce sulle vicende decorative dopo un intervallo, dalle ore 21,00 sino alle ore 23,30 della chiesa con uno sguardo rivolto alla molteplicità e varietà visita al Complesso del Brandale: dei suoi aspetti artistici. -
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ATTI DELLA SOCIETÀ SAVONESE DI STORIA PATRIA VOL. II SAVONA TIPOGRAFIA D. BERTOLOTTO E C. PIAZZA PONTICELLO <9'9 k I II . I I 'I SOCIETÀ* SAVONESE Di . • : • . \ / i . .. V ; N’ ? 't Entrilo 1 __________ ; ! i 1 Biblioteca Storia Patria SV s-sv-sv 0001 SSSP sv 03 002 — ii SAVONA DURANTE IL DOMINIO NAPOLEONICO PER FILIPPO NOBERASCO ! l t s - t- ALLA grande Frangia NEL NOME SACRO DELLA FRATERNITÀ LATINA ; ; ! ? ♦ : i .1 E INTRODUZIONE I rapporti fra Savona e la Francia sono anti chissimi: essi valicano i limiti della storia e si con fondono, e si tingono dei variopinti sentori della leggenda, quando i Focesi prima, i Cartaginesi poi, i Focesi indi ancora avean fatto di Marsiglia e del suo litorale un centro fecondo di scambi commerciali. Le guerre annibaliche rallentarono, ma non di strussero, quei rapporti, accresciuti dalle ciclopiche e mirabili < Vie strate > di Roma, veicoli di civiltà e di benessere. Gli antichissimi padri.nostri ci son descritti, vaganti pel Mediterraneo, su fragili imbar cazioni, bravare stenti e tempeste, strenua avanguar dia di quanto dovea indi produrre il genio di nostra gente. Nemmeno il minare del mondo romano seppe interrompere i rapporti savonesi e liguri, specie coi Provenzali. Quando Carlo Magno, colle sue vittorie / 8 e colle sue istituzioni, tramutò cotanto la civiltà del primo Medioevo, quei rapporti, nell’ ordinamento dei < Ducati », si rafforzarono, per durar compatti nel- T era marchionale, figliazione di quelli. I primi albori della < Compagna » savonese, in sugli ultimi del Sec. XI, se rafforzarono Fattività degli avi nostri, contribuirono altresì al fatto più grande di quelle ere: il < gran passaggio » in Pa lestina per le Crociate.