BARNABITI STUDI 35 (2018), Pp
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copertina.qxd:copertina.qxd 26-05-2019 12:52 Pagina 1 BARNABITI STUDI Rivista di ricerche storiche dei Chierici Regolari di S. Paolo (Barnabiti) BARNABITI STUDI 35 ISBN 9788890694059 ISBN-A 10.978.88906940/59 35 ISSN 1594-3445 € 35,00 2018 2018 00front.qxd:00front-SOMM.qxd 20-05-2019 14:24 Pagina I 00front.qxd:00front-SOMM.qxd 20-05-2019 14:24 Pagina II 00front.qxd:00front-SOMM.qxd 20-05-2019 14:24 Pagina 1 BARNABITI STUDI Rivista di ricerche storiche dei Chierici Regolari di S. Paolo (Barnabiti) 35 2018 00front.qxd:00front-SOMM.qxd 20-05-2019 14:24 Pagina 2 ISBN 9788890694059 ISBN-A 10.97888906940/59 ISSN 1594-3445 BARNABITI STUDI Rivista di ricerche storiche dei Chierici Regolari di S. Paolo (Barnabiti) Direttore: P. Filippo Lovison Direttore responsabile: P. Giuseppe Moretti Direzione e Redazione Scientifica: Centro Studi Storici Padri Barnabiti, Piazza B. Cairoli, 117 - 00186 Roma Email: [email protected] Sito Web del Centro Studi Storici: www.barnabiti.net/centro-studi-storici/ Prezzo del volume € 35,00 Codice iban: IT93C0335901600100000118722 BANCA PROSSIMA S.P.A. intestato a: CONGREGAZIONE DEI CHIERICI REGOLARI DI SAN PAOLO - DETTI BARNABITI C/C postale n. 001026903581 intestato a: CONGREGAZIONE DEI CHIERICI REGOLARI DI SAN PAOLO - DETTI BARNABITI È vietata la riproduzione degli articoli senza il preventivo consenso del Direttore Autorizzazione del Tribunale Civile di Roma - Sez. Stampa - N. 506/86 del 28 ottobre 1986. Tip.: Ist. Salesiano Pio XI, Via Umbertide, 11 - 00181 Roma - Finito di stampare maggio 2019 00front.qxd:00front-SOMM.qxd 20-05-2019 14:24 Pagina 3 SOMMARIO 5GIAN LUIGI BRUZZONE - FILIPPO M. LOVISON, “Niente di nuovo” tra Roma e Albisola. L’epistolario Bilio-Schiappapietra 75 MAURO M. REGAZZONI, I Chierici Regolari di S. Paolo, Barnabiti, in Francia (I parte) Comunicazioni 269 ANNIBALE ZAMBARBIERI, «Osare gettar ponti fra i due mondi» (don Minozzi). La missione di padre Semeria 289 STEFANO BODINI, Le attività partigiane presso il Convento di San Barna- ba a Milano 305 FILIPPO M. LOVISON, A proposito di quattro pubblicazioni e di una udienza papale English Section 317 Abstracts 321 Indice dei nomi di persona e di luogo 00front.qxd:00front-SOMM.qxd 20-05-2019 14:24 Pagina 4 01bruzLovison.qxd:03zambarbieri.qxd 22-05-2019 14:21 Pagina 5 GIAN LUIGI BRUZZONE – FILIPPO M. LOVISON “NIENTE DI NUOVO” TRA ROMA E ALBISOLA. L’EPISTOLARIO BILIO-SCHIAPPAPIETRA Le quaranta missive spedite dal padre Luigi Bilio, barnabita, a don Giovanni Battista Schiappapietra tra il 1852-1884, qui di seguito pubbli- cate1 — definite da quest’ultimo «gioielli filiali» e fonte di «particolari sconosciuti della sua puerizia»2 —, testimoniano non solo la profondità di un rapporto di eccezionale amicizia sbocciata nell’adolescenza e durata usque ad mortem tra un futuro cardinale di Santa Romana Chiesa e un parroco di periferia alle prese, entrambi, con le convulse compagini dell’Unità nazionale3, non solo la fecondità di un piccolo Comune dell’entroterra ligure in provincia di Savona — Albisola — che, tra l’altro, diede i natali al barnabita P. Giovanni Battista Spotorno, noto letterato e storico, cavallo di razza della cosiddetta “scuola genovese”4, non solo la devozione al Cuore sacratissimo di Gesù (spesso, al termine delle lettere, rivelata dall’invocazione ai “SS. Cuori di Gesù e Maria”5), quanto lo spac- cato di un inedito vissuto che sembra non mutare nel Bilio con l’assun- 1 Rinviando ai diversi studi pubblicati sul Bilio, in questo saggio ci si sofferma, in particolare, sul deuteragonista Don Giovanni Battista Schiappapietra, per il quale manca una biografia, sebbene nella pubblicistica locale lo si ricordi, tra l’altro, quale archeologo e restauratore. 2 Dedicatoria in occasione della riconsegna del detto Epistolario, inviata da Giovanni Battista Schiappapietra a P. Alessandro M. Baravelli, Preposito Generale de’ Barnabiti, Albisola Superiore, 8 aprile 1885, ivi di seguito pubblicata. 3 Lo studio del Prof. Bruzzone, incentrato sulla trascrizione delle lettere in copia e sulla figura dello Schiappapietra, è stato successivamente rivisto e completato dal P. Lovi- son, che ha curato sia la pubblicazione dell’Epistolario originale (conservato nell’Archivio Storico Romano dei PP. Barnabiti [d’ora in poi ASBR]) in comparazione con la copia esi- stente oggetto della prima indagine (conservata nell’Archivio Parrocchiale di S. Nicolò ad Albisola Superiore [d’ora in poi APSN]), sia dell’ormai introvabile Inno alla religione citato dal Bilio nella sua lettera del 19 agosto 1867 (ivi di seguito pubblicata al n° 15). 4 Su Giovanni Battista Spotorno (Albisola, provincia di Savona, 24 ottobre 1788- Genova, 22 febbraio 1844), cf. G. BOFFITO, Scrittori barnabiti, vol. III, Firenze 1934, pp. 537-555; L.M. LEVATI - P.M. DE CANDIA, Menologio dei Barnabiti, II, Genova 1933, pp. 195-211; V. COLCIAGO, Il P. G.B. Spotorno, barnabita: profilo biografico, in Giambatti- sta Spotorno (1788-1844). Cultura e colombismo in Liguria nella prima metà dell’Ottocento. Atti del Convegno, a cura di L. Morabito, Genova - Albisola Sup., 16-18 febbraio 1989, Genova 1990, pp. 37-43. 01bruzLovison.qxd:03zambarbieri.qxd 22-05-2019 14:21 Pagina 6 6 Gian Luigi Bruzzone - Filippo M. Lovison [2] zione della porpora cardinalizia — da qui il titolo di questo saggio: “Niente di nuovo” tra Roma e Albisola —, le sue qualità umane e religiose di fondo6, in un momento ecclesiale davvero particolare: «accanto al fatto della presa di Roma — manu militari — del 20 settembre 1870, dove il Regno d’Italia si completava a scapito del potere temporale dei papi, sempre la Chiesa “fa casa con l’uomo” (cf. Primo Mazzolari); radicata in un luogo si rende visibile non soltanto in senso topografico, ma soprattutto come rapporto con la gente e il tessuto della società presente in un territorio»7. Pochi cenni sul Bilio Tommaso Francesco nacque in Alessandria il 25 marzo 1826, festa dell’Annunciazione, figlio di Giuseppe Bilio e di Maddalena Barali, fami- glia modesta per sostanza — il padre era calzolaio, la madre erbivendola — ma ricca di fede8. Rivelatosi fanciullo pensoso e amante lo studio, costante nell’applica- zione, cresceva nell’intelletto, nella formazione morale, nei rapporti inter- personali e nella consapevolezza di sé. Ma presto conobbe la tragedia della morte del padre nel 1833 e fu accolto da Carlo Mattis, suo collega che, preso a ben volere il fanciullo, ne divenne suo benefattore. Anche a seguito di questo grave dolore avvertì in modo più netto l’inanità dell’esi- stenza, che l’orientò all’unum necessarium e alla vocazione religiosa. 5 San Giovanni Eudes (1601-1680), avendo ravvisato nel Sacro Cuore il luogo dell’offerta redentrice di Cristo e di quella corredentrice di Maria, da Leone XIII, nel decreto del 1903 sull’eroicità delle virtù, venne definito l’autore del culto liturgico dei SS. Cuori di Gesù e Maria. 6 Si veda, in particolare, la sua lettera del 22 luglio 1866, ivi di seguito pubblicata al n° 13: «Il cambiamento dell’abito esteriore, che contro il mio volere e nonostante la mia somma indegnità mi fu imposto per espresso comando del venerabile nostro Pontefice, non ha certo prodotto, né mai, spero, produrrà cangiamento nell’animo mio…». 7 F. LOVISON, Introduzione al Dizionario Storico Tematico La Chiesa in Italia, diretto da Filippo Lovison, vol. I, Dalle origini all’Unità Nazionale, L.M. de Palma - M.C. Giannini (edd.), Roma 2019, VI. Cf., fra tutti, R. AUBERT, L’Église en Italie avant et après Vatican I, in Chiesa e religiosità in Italia dopo l’unità. Atti del IV Convegno di Storia della Chiesa, La Mendola 31 agosto-5 settembre 1971, Milano 1973, mentre, sui rapporti Stato e Chiesa: C.M. FIORENTINO, Chiesa e Stato a Roma negli anni della Destra storica 1870- 1876. Il trasferimento della capitale e la soppressione delle Corporazioni religiose, Roma 1996; A. CIAMPANI, Cattolici e liberali durante la trasformazione dei partiti. La «questione di Roma» tra politica nazionale e progetti vaticani (1876-1883), Roma 2000; Bibliografia dell’Età del Risorgimento, 1970-2001, voll. II e III, Firenze 2003. 8 Cf. C. SASSI, Il Cardinal Luigi Bilio, in «Alexandria», II, 12 (1934), p. 357. Si vedano, inoltre, le sempre preziose informazioni bio-bibliografiche contenute in G. BOFFITO, Scrit- tori barnabiti, vol. I, Firenze 1933, pp. 220-227; L.M. LEVATI - I.M. CLERICI, Menologio dei Barnabiti, I, Genova 1932, pp. 388-399; E. SPREAFICO, Il Cardinale Luigi Bilio e San Gio- vanni Bosco, in «Eco dei Barnabiti. Studi», XVI-XVII, giugno 1942, pp. 25-44. 01bruzLovison.qxd:03zambarbieri.qxd 22-05-2019 14:21 Pagina 7 [3] “Niente di nuovo” tra Roma e Albisola 7 Accolto dal P. Superiore Domenico Bazzini (1802-1858) «nonostante la sua giovane età di 14 anni e l’impossibilità di pagare la pensione del primo anno di noviziato»9, in Alessandria frequentò la Chiesa dei Padri Barnabiti con l’annesso Collegio dei SS. Alessandro e Carlo, rimanendo conquiso dalla loro cultura, dalla loro spiritualità e dalla loro tensione apostolica10. Chiese di farne parte; ricevette l’abito barnabita il 14 novem- bre 1840 e venne inviato dai Barnabiti di Genova per il noviziato a S. Bar- tolomeo degli Armeni, dove emise la professione due anni appresso, nel 1842, assumendo il nuovo nome di Luigi Maria. Dopo la sua formazione filosofica presso il collegio dei Barnabiti dei SS. Carlo e Filippo di Arpino, il periodo a Napoli e a Roma per i corsi di Teologia tra il 1843 e il 1846, fu ordinato sacerdote a Vercelli, il 12 feb- braio 1849, dall’arcivescovo D’Angennes, già vescovo di Alessandria, in un’Italia in fermento, dopo l’infausta conclusione della prima guerra d’indipendenza. Stimato dai Superiori e dai Confratelli per la sua indole, per le sue doti e per rivelarsi un barnabita modello, perché mosso da verace spirito religioso11, gli venne affidato l’insegnamento della filosofia, della teologia e del diritto canonico nei Collegi dell’Ordine: in Roma, ai Santi Biagio e Carlo ai Catinari, a Parma, presso il Collegio Ducale Maria Luisa, e a Napoli, in Santa Maria di Caravaggio.