Camerini, a Lezione Di Cinema Accomunate Da Un Fruito (La Castagna) E Da Una Partico­ Lare Architettura Rurale

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Camerini, a Lezione Di Cinema Accomunate Da Un Fruito (La Castagna) E Da Una Partico­ Lare Architettura Rurale PAGINA 20 L'UNITÀ SPETTACOLI DOMENICA 20 OTTOBRE 1991 Comincia oggi su Raitre «Comperavamo» Da «Grandi magazzini» a «Il signor Max» un ciclo di dodici film dedicati al regista passando per «Gli uomini che mascalzoni! » che negli anni Trenta seppe rappresentare un viaggio nel mondo di un perfezionista i sentimenti dell'Italia più umile e onesta che riuscì a non assecondare il fascismo GIORNO DI FESTA (Raidue. 10.30). Come si trascorre la domenica nelle piccole città di provincia? Quali sono le tradizioni che continuano a sopravvivere? Tenta dì ri­ spondere il nuovo programma settimanale di Bruno Mo­ dugno e Luigi Costantini, che ogni domenica si sposta nell'Italia cosiddetta «minore». Oggi vi troverete contem­ poraneamente a Montcfiore Conca in provincia di Forlì e a Soriano al Cimino in provincia di Viterbo: due località Camerini, a lezione di cinema accomunate da un fruito (la castagna) e da una partico­ lare architettura rurale. TG L'UNA (Raiuno, 13). Quando Domenico Modugno A tutto Mario Camerini. Comincia oggi con Grandi che poteva dire, l'aveva detto cativi: Figaro e la sua gran gior­ compose la canzone Nel blu dipinto di blu, una casa di­ magazzini «Comperavamo», la rassegna che Raitre tutto prima. E sempre con quel nata. Come le foglie. Ma non e scografica si fece avanti e gli offri alcune decine di milio­ suo sorvegliato, ineguagliabile, una cosa seria. Mentre oltre a ni per i diritti. Modugno voleva trattare ma la madre gli dedica al regista. Dal Signor Max & T'amerò sempre, personalissimo stile. Giallo è presente un film an­ disse di lasciar perdere e di «portare a casa» qualche cen­ dodici film di un vero signore del cinema italiano Girato ancora muto nel che più trascurabile come Cen­ tinaio di migliaia di lire altrimenti non avrebbe visto un sotto il fascismo. Ecco come, in 50 anni di carriera e 1929, poi parcamente sonoriz­ tomila dollari (sempre del 1940. e sempre con Assia No­ soldo. È uno dei tanti aneddoti che il cantante pugliese 50 film, un perfezionista dell'immagine rappresentò zato nel '31, il celebre Rotaie racconterà oggi al rotocalco del Tg 1. già indica la sua predilezione ris), buono tutt'al più a docu­ il mondo «passando accanto» al regime: senza di­ per ì treni e svela i suoi debiti mentare che anche un regista SPECIALE PAUL YOUNG (Telemontecarlo, 13.30). Una scuterlo, ma senza assecondarlo. verso l'espressionismo tedesco cosi avvertito poteva cascare lunga intervista al cantante inglese accompagna il pran­ (Blasetti invece li aveva, anche nel cinema dei telefoni bian­ zo domenicale proposto da Tmc. Paul Young racconta i se li smentiva, per i classici ri­ chi, di cui il suo era esattamen­ suoi inizi da musicista con il gruppo dei «Q tips», il rap­ voluzionari sovietici), ma so­ te agli antipodi. C'è poi l'inseri­ porto con l'Italia e in particolare con Zucchero, i progetti UQO CASIRAGHI prattutto la sua sensibilità per il mento dell'unica sfasatura per il futuro. reale quotidiano, tanto più elo­ propagandistica: // grande ap­ CIAO WEEKEND (Raidue. 13.45). Renato Carosone fra i H Dodici film di Mario Ca­ tore degli anni Trenta, e non quente dell'astrazione retorica pello che nel 1936 entusiasmò protagonisti del programma condotto da Giancarlo Ma- merini, e del suo penodo mi­ era neppure antifascista, alme­ di regime. Con Gli uomini, che Freddi (gli è dedicato un inle- galli e Heathcr Parisi. Al cantante napoletano il compito gliore, costituiscono una sicu­ no dichiarato ed evidente. Era mascalzoni... Camerini scopre ro capitolo delle suo sganghe­ rate ma preziose memone). oneroso di insegnare a cantare in dialetto alla ballerina. ra promessa di buon cinema semplicemente uno che bada­ De Sica e la Milano industriosa eppure non potè sfuggire, co­ L'altro «piatto forte» saranno i divi delle soap opera tra­ per i pomeriggi domenicali di va ai cinema come allo scopo della Fiera Campionaria, rifles­ me in precedenza Vecchia smesse da Raidue: vedrete gli attori di Quando si ama e Raitre, Si comincia, senza della sua vita. I suoi film - salvo sa in una delicata vicenda d'a­ guardia di Blasetti, alla repri­ d\ Santa Barbara. preoccupazioni di ordine cro­ uno, // grande appello - non more che permette al film di nologico che magari sarebbe­ erano di propaganda diretta, non sfigurare alla prima Mo­ menda dei fascisti più accesi, GIRONE ALL'ITALIANA (Raitre. 14.20). Prima tappa nel ro state consigliabili, da Grandi ma neppure erano evasivi e stra di Venezia del 1932, dove che lo attaccarono sul quoti­ pub dello sport di Andrea Barbato, Enrico Ameri e Gian­ magazzini del 1939, titolo ri­ menzogneri come l'altra faccia convergono i maggiori prodot­ diano razzista // Tevere perché ni Ippoliti Si viaggia tra calcio, commenti su un fatto del­ preso da Castellano e Pipolo della stessa medaglia. Scorre­ ti intemazionali. il protagonista della vicenda la settimana e un gioco senza premi in questo primo cinque anni fa, ma solo per di­ vano a lato del regime senza era tutt'altro che un eroe rac­ «contenitore d'opinione» della domenica. mostrare quanto sia caduta in metterlo In discussione, ma Il reparto maternità di un comandabile. Le riprese nella ospedale romano, che apre il taverna di Gibuti dove il tradi­ UN BAMBINO IN FUGA (Raiuno. 20.40). Tornano le av­ basso la commedia all'italiana anche senza assecondarlo. In sorprendente Tornerò sempre. tore, poi pentito e redento, esi­ venture del piccolo Domenico in attesa di rivederlo cre­ mezzo secolo dopo. Che Ca­ un'epoca di virilità conclamata accentua una delle più felici biva il suo cinismo di contrab­ sciuto nel seguito (il film tv Un bambino in fuga tre anni merini non si possa rifare lo e urlata, non alzavano mai la prova il recentissimo // conte voce. Ma erano sempre a fian­ Un momento del film «Il signor Max»: lo vedremo nella rassegna di Raitre virtù cameriniane: quella di sa­ bandiere d'armi, erano, nean­ dopo e previsto per il 28 ottobre). Faida calabrese, eva­ per portare la commedia in che a farlo apposta, le più ci­ sioni dalla famiglia e vendette che si tramandano. Max di Christian De Sica, ulti­ co della gente comune, di quel mo remake da // signor Max popolo minuto che praticava ambienti insoliti, perfino in­ nematograficamente azzecca­ LADIES & GENTLEMEN (Telemontecarlo. 22.30). Primo del '37 con Vittorio De Sica l'onestà e il lavoro, inseguiva quietanti, di ricamarne il tessu­ te di questo pnmissimo polpet­ dei diritti dei poveri. Insomma i ne contro il governo per via cura rigorosa per il prodotto piano su Omelia Muti. L'attrice, attualmente sui grandi che si rivedrà regolarmente nel un'esistenza dignitosa e pacifi­ to con risvolli amari. Invece in tone africano, barboni di De Sica, a differen­ delle nuove gabelle e del fisco ch'egli rivelava in ogni fase schermi con un film di John Landis (Oscar, un fidanzato ciclo televisivo. Del resto l'ave­ ca, magari sognava un piccolo commedie come Giallo za di quelli di Camerini, pro­ sempre più esoso, la furia del della lavorazione, dal soggetto per due figlie) e uno di Christian De Sica (// conte Max). va già provato Camerini in per­ miglioramento di condizione (1933) o il più ralfinato Batti­ Il titolo più tardo della rasse­ parla di vita privata e di successi professionali. Aspettate­ sona, eseguendo a più riprese sociale. E il cui destino era co­ clamano la lotta di classe e la duce esplose con violenza. Lo al montaggio. Quest'ultima era cuore (1939) il gioco è voluta­ gna è / promessi sposi girato vi di vederla presto in altri tre film: Crimis di Eugène Levy, copie dei propri film, costante­ munque di restare entro i limiti cantano. Ciò era impensabile testimonia dal vivo l'imminen­ l'operazione che più gli era ca­ mente parodistico e artificiale: nel 1941. Non era la prima in­ Le ragioni del cuore di Dominique Dcruderre, Vacanze di mente inferiori ai modelli: To­ del proprio status di proletaria­ negli anni del fascismo, anche te direttore generale della ci­ ra, perché solo attraverso il si rivaleggia con i modelli co­ cursione manzoniana del ci­ Natale VI di Enrico Oldoini. rnerò sempre del '33 con l'o­ to e di piccola borghesia. se bisogna dire che Camerini nematografia fascista Luigi montaggio egli riusciva a dare smopoliti di «genere» e lo si fa nema (semmai la prima in ko­ vi si era avvicinato nel suo film Freddi. Mussolini, dopo essersi al racconto quella fluidità e con disinvolta eleganza e sen­ lossal) e la televisione l'avreb­ DA STORIA NASCE STORIA (Raitre. 22.50). Arriva la psi- monima versione del '43, II Soltanto nella favola tipo più audace, // cappello a Ire placato e lamentato della scar­ quel ritmo che nessun altro ot­ za complessi. La presenza di be resa inevitabile altre due cotelevisionc. Comincia stasera il ciclo che la terza rete cappello a tre punte del '34 con Darò un milione si potevano punte, che purtroppo manca sa riconoscenza della gente, se teneva come lui. Assia Noris, con la sua intona­ volle (Bolchi e Nocita). Came­ dedica allo «psicodramma», tentando di allargare la cele­ La bella mugnaia del '55. La alla fine varcare tali limiti, che nella presente rassegna ma ne andò senza voler più vede­ zione straniera, illumina il ver­ rini aveva voluto accanto a sé bre tecnica a tutto il pubblico televisivo. Ogni puntata spontanea e inconfondibile sarebbero stati gli stessi del ci­ Aveva comincialo a scrivere che Ricordi ha recentemente re come il film continuava, ma sante per cosi dire esotico. Ma troppi letterati nella sua carrie­ una storia di vita (ci sarà anche quella raccontata da Ro­ grazia degli originali non pote­ nema di Camenni, se il suo fa- soggetti nel 1913.
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