Diari Di Cineclub N. 45
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
n.3 Anno V N. 45 Dicembre 2016 ISSN 2431 - 6739 Il nuovo cinema di Dario ovvero la Legge del Marchese del Grillo Vecchi vizietti Cinema e Restaurazione Rai, Mediaset e Ministero, In attesa dei decreti attuativi la nuova riforma su cinema e le strutture della cultura nel audiovisivo cancella le rappresentanze del pubblico nostro Paese Il piccolo grande mono- grande industria produttiva e distributiva del L’Italia è un paese sgan- polio industrial com- cinema e della TV pubblica e privata a danno gherato, pazzo più che merciale del cinema e del settore culturale e, in particolare, delle po- contraddittorio, auto- della televisione ha det- litiche di crescita formativa del pubblico cine- distruttivo se lo si inca- to di sì, come l’uomo del matografico. Si parla ovviamente della nuova rica di coltivare e gesti- monte... Nessuno di noi riforma sul cinema e audiovisivo approvata re il patrimonio artistico pensava il contrario! dal Parlamento italiano. Una riforma (?) che culturale. Si è radicata Come si fa a dire di no mette a disposizione ingenti risorse di denaro una filosofia che pro- ad una vantaggiosissi- pubblico per i soliti pochi noti, i grandi poten- spera: eliminare le espe- Marco Asunis ma ripartizione dell’85% tati della produzione e distribuzione cinema- rienze positive, demoli- Mino Argentieri ai finanziamenti auto- tografica e audiovisiva commerciale, sempre re le strutture che hanno matici (nella sostanza alle loro potenti case di più vicini a quel coacervo di poteri forti che dimostrato di avere un senso e di essere utili. E produzione e distribuzione cinematografiche provano a occupare il sistema della comunica- la colpa, la responsabilità dei governi e dei par- e televisive) rispetto al misero 15% del nuovo zione massmediale e gli orientamenti sociali e titi è solo una delle componenti di un male che Fondo Cinema ai contributi selettivi (che si- segue a pag. 3 ha origine da una debolezza che si annida nel gnifica alle opere prime e seconde, ai giovani cuore della società, non unicamente e princi- autori, start-up, piccole sale e ai contributi a palmente nelle articolazioni gerarchiche del favore dei festival e delle rassegne di qualità, potere. E’ successo a Napoli uno dei tanti epi- nonché per le attività di Biennale di Venezia, sodi di sfacelo ignorati da una stampa sempre Istituto Luce Cinecittà e Centro sperimentale più distratta, sonnolente, complice. L’Univer- di cinematografia )? In un’altra epoca, così lon- sità Orientale si è disfatta di una videoteca tana da questa, si sarebbe gridato allo scandalo composta da 18.000 titoli in VHS registrati dal per un provvedimento legislativo così eterodiret- locale Laboratorio Tecnico Linguistico e consi- to, marcatamente classista e di restaurazione. Un stente in film di finzione, documentari, tra- provvedimento tutto orientato ad agevolare la smissioni televisive, spettacoli teatrali selezio- nati nell’arco di venticinque anni. Un materiale Il nuovo cinema di Dario ovvero la Legge del scelto con ampi criteri didattico-archivistici, Marchese del Grillo contemplando intenti che hanno interessato, oltre all’insegnamento della storia e del lin- guaggio cinematografico, l’antropologia cul- Ma cosa c’è nella turale, le pratiche teatrali, la sociologia della nuova Legge Cinema? comunicazione, l’evoluzione del costume e della mentalità, la psicologia collettiva, la dia- Aspettiamo a dire lettica politica, la trasformazione del paesaggio “grazie”. Non limitia- urbano e naturale, il costume e via elencando. moci a leggere i titoli Un ben di Dio che, salvatosi provvidenzialmen- dei giornali. In molti te da un disastroso incendio, non è stato rispar- mi avete chiesto cosa miato da chi guida l’università, incapace di riat- c’è di buono o di catti- tivare in casa propria una invidiabile riserva e vo in questa legge. “Renzi new look” di Pierfrancesco Uva nemmeno di affidarla a una istituzione consi- Cercherò di essere il mile, un’associazione, un diverso centro acca- più chiaro e conciso 5) Riferimento all’antitrust (che anche non demico, a qualcuno disposto a conservare e possibile. fosse nella legge l’azione all’antitrust sareb- non a disperdere nel nulla il frutto di tante fa- Aspetti positivi: be possibile); tiche. Nel silenzio, naturalmente, nell’indiffe- Giovanni Costantino 1) Più fondi per la pro- 6) Tax Credit per la distribuzione di film renza, nella distrazione di tutti perché l’atten- duzione dei film; “difficili”; zione per la cultura e per la potenzialità 2) Fondo per la ristrutturazione e recupero di 7) Spinta all’internazionalizzazione; creativa dell’intelligenza non sfiora la mente spazi cinematografici; 8) Rai e Mibact potranno intervenire nei bu- della maggioranza dei connazionali. Visto che 3) Apertura e riconoscimento di “reti di im- dget produttivi in maniera minore (ciò spin- siamo in argomento, sarebbe doveroso lam- presa”; gerà ad un aumento delle coproduzioni an- bire un’altra guancia del problema: l’assegna- 4) Riconoscimento di un tax credit molto alto che con l’estero e ad un accrescimento delle zione dei finanziamenti pubblici alle attività per i produttori che si autodistribuiranno; segue a pag. 4 segue a pag. successiva [email protected] n. 45 segue da pag. precedente previste per l’incremento dei valori culturali Immagini e suoni. Il ruolo della musica nei nel cinema e nel pubblico, nel circuito delle film idee, in mancanza delle quali cresce erba sec- Secondo il filosofo Im- non raggiungibili altrimenti. A livello diegeti- ca. Alla vigilia della scadenza, la commissione manuel Kant (1724-1804) co, ne “Il buono, il brutto, il cattivo” il duello ministeriale ha pronunciato la sue frettolose la musica è pura forma finale viene scandito da un carillon: appena la sentenze per il 2016, continuando, secondo le essendo priva di conte- sua musica finisce i duellanti possono comin- vecchie abitudini a non motivarle. Corre voce nuto. Il formalista rus- ciare a sparare. Un ruolo assai particolare ha che uno dei membri, il critico Valerio Caprara, so Viktor Sklovskij con- la musica nel film di Stanley Kubrick “Arancia avrebbe preso le distanze dal verdetto finale, divide questa idea ed meccanica”. L’impiego che ne fa il regista tirandosi fuori da quella che sarebbe stata con- afferma in maniera newyorkese in questa pellicola è straniante e siderata una operazione di macelleria. Se que- Fabio Massimo Penna inequivocabile: “nell’o- sarcastico. La visione apocalittica dell’esisten- sta sia una notizia non lo sappiamo, per una pera musicale non c’è za e l’aggressività del protagonista Alex ven- ragione semplice: il ministero ha taciuto, non altro. Che cosa abbiamo trovato dunque? Non gono veicolate dalla musica e non è casuale ha avvertito se siano state presentate dimis- vi abbiamo trovato una forma e un contenuto, che il violento ed egocentrico personaggio sioni, né Caprara, almeno questo ci risulta, ha bensì un materiale e una forma, cioè i suoni e adori le composizioni titaniche di Beethoven. reso noto un gesto che, se fosse stato compiu- la loro disposizione” (a cura di Giorgio Krai- L’overture della “Gazza ladra” di Rossini diven- to, lo avrebbe onorato. Non invitiamo a scom- ski, I formalisti russi nel cinema, Garzanti edito- ta per lui addirittura fonte d’ispirazione nel mo- mettere o ad avanzare ipotesi. A colpirci è il re, 1987). Per Sklovskij la musica altro non è mento in cui decide di riaffermare con la for- mutismo in cui le deliberazioni del ministero che una sequenza di suoni differenti in quan- za il suo ruolo di leader dei drughi: “Ma è vengono decise e accolte. L’estrema nebulosità to a intensità e timbro, un susseguirsi di sono- quando fummo in strada che locchiai che pen- è ormai diventata un modo di amministrare rità alte e basse. Grazie a questa sua caratteri- sare è per i tonni e che i falchi usano invece l’i- un giro di miliardi a discrezione nell’assenza stica di mezzo espressivo “aperto” essa può spirazione o quel che Zio manda, perché fu di elementi conoscitivi e di tracce pubblicizza- diventare, nelle mani di un abile regista, una una bellissima musica che alla fine mi venne te di discussioni, controversie e contrasti. E’ materia plasmabile adatta a ottenere determi- in aiuto” (Anthony Burgess, Arancia meccanica, come se una platea non esistesse, gli interlo- nati effetti in un film. Interagendo con l’im- Einaudi, Torino, 1969). Lo stravolgimento to- cutori fossero occulti, ciascuno chiuso nel suo magine la musica può rafforzare il significato tale di senso si ha con l’impiego del brano delle inquadrature (spesso nelle scene di ad- “Singing in the rain” nella scena in cui i dru- dio delle pellicole romantiche serve a sottoli- ghi pestano a sangue un intellettuale e ne vio- neare la drammaticità del mo- mento), aggiungere un’ulteriore dimensione al contenuto delle immagini, fungere da ponte per collegare varie inquadrature. La musica può avere un valore die- getico se la sua fonte è, in ma- niera implicita o esplicita, pre- sente all’interno della scena (come nel caso di un’inquadra- tura in cui il protagonista ascol- ta la radio) o un senso non die- getico quando non ha nulla a che fare con lo spazio del rac- conto. Riguardo alla musica af- fermano Francesco Casetti e Fe- derico Di Chio: “Il suo intervento in campo o off è assai più raro che per la parola e per il rumore (è comunque il lentano la moglie. L’inno alla felicità del film Da “servus” a “servire”. Enea porta sulle spalle Anchise caso di musicisti che suonano in scena, di con Gene Kelly diventa il contrappunto sono- (1514 a.C.) Particolare dell’affresco “L’incendio di grammofoni che diffondono melodie ecc.) ro della più incredibile brutalità: la canzone Borgo”, Stanze Vaticane, Roma (Italia). Raffaello Sanzio mentre è frequentissimo il suo uso “over”, accompagna ritmicamente i calci che Alex al- (1483-1520) tanto come accompagnamento della scena, lenta al povero signor Alexander steso in ter- quanto come momento che conclude in cre- ra.