Mirroring Myths Europa
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Questo volume è una riflessione sugli incroci mitologici tra America ed Mirroring Myths Europa. Uno scambio di Miti - nelle varie accezioni del termine, dallo Miti allo specchio tra cinema “stereotipo” al “falso”, dal “modello” al “prestito culturale”, dalla “copia” alla “parodia” – su cui vale la pena di indagare. Il libro prende spunto da un americano ed europeo convegno organizzato dal C.R.I.S.A., ma coinvolge altri nomi noti degli studi sul cinema che non erano presenti nel convegno originario, e che permettono a cura di di discutere ad ampio spettro sul tema delle mutue relazioni tra America ed Europa, con particolare attenzione, ovviamente, alla storia italiana. Da Vito Zagarrio qui il titolo “Mirroring Myths”: miti allo specchio, confronti di identità, di tradizioni, di modelli; influenze reciproche, scambi di culture, prestiti. COLLANA AMERICANA - STUDI Un confronto di immaginari che impone analisi incrociate tra cinema, 2 letteratura, fotografia, arti visive, antropologia, sociologia; e può dare voce anche ai cineasti che su questi “miti allo specchio” hanno costruito molta parte della loro filmografia. Si tratta insomma di una mappatura esauriente delle reciproche influenze tra America ed Europa, ma al tempo stesso di un punto di partenza per ulteriori riflessioni, per capire e carpire molti segreti percorsi della cultura contemporanea. VITO ZAGARRIO · MIRRORING MYTHS VITO Il volume contiene saggi di: Nicolas Bilchi, Ennio Bispuri, Mariarosy Calleri, Anna Camaiti Hostert, Ermelinda M. Campani, Roberto Campari, Valentina a cura di Domenici, Antonello Frongia, Raffaele Furno, Giuliana Muscio, Gianfranco Pannone, Daniela Privitera, Paolo Russo, Maria Anita Sefanelli, Anthony Julian Tamburri, Elio Ugenti, Christian Uva, Antonio Carlo Vitti, Vito Zagarrio. 2 2019 Università degli Studi Roma Tre Centro di Ricerca Interdipartimentale di Studi Americani (CRISA) Collana Americana - Studi 2 MIRRORING MYTHS MITI ALLO SPECCHIO TRA CINEMA AMERICANO ED EUROPEO a cura di VITO ZAGARRIO 2019 Senza il cinema americano vedremmo il mondo in una luce diversa. L’America non ha bisogno di Colombo; essa è scoperta dentro di noi Giaime Pintor Tengo a ringraziare soprattutto Valentina Domenici, il cui lavoro è stato prezioso e senza il cui apporto questo volume non avrebbe potuto essere terminato. Ringrazio Veronica Pravadelli, con cui ho ideato il convegno che dà il la a questo libro, e i successivi direttori del C.R.I.S.A, Manfredi Merluzzi e Camilla Cattarulla. Ringrazio tutti i collaboratori al volume, rappresentanti di varie generazioni di studiosi; e Vincenzo Zeno Zencovich per gli acuti consigli. Un pensiero affettuoso a Cristina Giorcelli, complice di varie avventure intellettuali. V. Z. Americana è una collana di studi promossa dal CRISA. Comitato scientifico: Luca Aversano (Roma Tre), Roberto Blancarte (El Colegio de México), Francesca Cantù (Roma Tre), Francesco Casetti (Yale), Camilla Cattarulla (Roma Tre), Mario Cerasoli (Roma Tre), Roberto Cipriani (Roma Tre), Marco Cremaschi (SciencesPo), Antonello Frongia (Roma Tre), Fred L. Gardaphé (Queens College - CUNY), Veronica Pravadelli (Roma Tre), Daniela Rossini (Roma Tre), Maria Anita Stefanelli (Roma Tre), Vito Zagarrio (Roma Tre). Co-tutela, redazione e organizzazione del volume: Valentina Domenici Impaginazione e cura editoriale: Libreria Efesto Elaborazione grafica della copertina: Mosquito mosquitoroma.it Edizioni: © Roma, dicembre 2019 ISBN: 978-88-32136-37-1 http://romatrepress.uniroma3.it Quest’opera è assoggettata alla disciplina Creative Commons attribution 4.0 International Licence (CC BY-NC-ND 4.0) che impone l’attribuzione della paternità dell’opera, proibisce di alterarla, trasformarla o usarla per produrre un’altra opera, e ne esclude l’uso per ricavarne un profitto commerciale. L’attività della è svolta nell’ambito della Fondazione Roma Tre-Education, piazza della Repubblica 10, 00185 Roma. SOMMARIO VITO ZAGARRIO, Introduzione 5 FILMMAKERS GIANFRANCO PANNONE, Le mie Americhe vicine e lontane 11 MARIAROSY CALLERI, Alien Non Resident: il mito della terra di mezzo 17 STORIA VITO ZAGARRIO, L’America scoperta dentro di noi. Mito americano e mito italiano allo specchio 27 DAVID FORGACS, Il cinema italiano negli Stati Uniti: la critica come narrazione mitica 43 ENNIO BÌSPURI, Hollywood e i telefoni bianchi 53 ANTONIO VITTI, Il neorealista che amava Hollywood. Attorialità e recitazione nel cinema di Giuseppe De Santis 73 DANIELA PRIVITERA, Letteratura e cinema tra provincia italiana e America: De Santis e Rimanelli 97 GIULIANA MUSCIO, Back Home - Il mito dell’Italia per i filmmakers italo-americani 109 ROBERTO CAMPARI, Il ritorno degli Dei. Divismo americano nell’Italia del Dopoguerra 119 ERMELINDA M. CAMPANI, Il mito di Vittorio De Sica nel cinema nord-americano contemporaneo 131 CHRISTIAN UVA, Il mito di C’era una volta in America 139 ELIO UGENTI, Il luogo dello sguardo, il luogo delle immagini. Mito americano e mito hollywoodiano in Good Morning Babilonia 147 ANNA CAMAITI HOSTERT, Il sogno americano e il mito dell’Italia nel film Green Book 157 TEORIA RAFFAELE FURNO, Mito: Rappresentabilità e Contemporaneità 171 ANTHONY JULIAN TAMBURRI, Segni e significabilità del cinema italiano/americano: code-switching in Dinner Rush, Big Night e Mean Streets 181 PAOLO RUSSO, «Rome! By all means, Rome». Mitopoiesi della ‘grande bellezza’ di Roma attraverso il cinema americano 191 ANTONELLO FRONGIA, Mito della metropoli moderna e scritture fotografiche in New York 1929 di Gretchen e Peter Powel 201 NICOLAS BILCHI, Dall’America all’Europa e ritorno: Pixels videoludici 219 MARIA ANITA STEFANELLI, Miti allo specchio: Blanche Dubois e La Dame aux Camélias 227 VALENTINA DOMENICI, Assayas e l’eredità dell’avanguardia americana: Personal Shopper 239 Vito Zagarrio Introduzione Il punto e lo spunto di partenza di questo volume sono un convegno internazionale organizzato dal Centro di Ricerca Interdipartimentale di Studi Americani (allora diretto da Veronica Pravadelli) tra il 15 e il 22 maggio 2014, tenutosi al Teatro Palladium nell’ambito del Roma Tre Film Festival (da me curato), e in particolare la giornata di studi Miti a confronto tra cinema italiano e cinema americano (22 maggio, a cura di Pravadelli e del sottoscritto). Ma il libro si è poi allargato ad altri collaboratori e ad altre idee, e il con- fronto tra Italia e America si è ampliato a una riflessione sugli incroci mito- logici tra America ed Europa. Uno scambio di ‘Miti’ – nelle varie accezioni del termine, dallo ‘stereotipo’ al ‘falso’, dal ‘modello’ al ‘prestito culturale’, dalla ‘copia’ alla ‘parodia’ – su cui vale la pena di continuare a riflettere. Lo dimostra un incontro al Centro Studi Americani di Roma, in cui Giuliana Muscio – una delle più accreditate esperte di reciproche relazioni e di reciproche migrazioni tra Italia e Stati Uniti, ed una delle autrici di questo libro – ha presentato il suo ultimo lavoro, Napoli/New York/Hollywood 1, dedicato all’emigrazione del cinema napoletano negli Stati Uniti, ma in maniera più lata anche al rapporto tra le due culture e le due identità. Muscio ha lavorato spesso su questo tema, dai suoi saggi e libri sull’identità italo-americana alla recente mostra fiorentina su Ferragamo, altro ‘mito’ italiano declinato nella prospettiva americana2. In 1 Cfr. G. MUSCIO, Napoli/New York/Hollywood, Fordham University Press, New York 2018. 2 Cfr. G. MUSCIO, Piccole Italie grandi schermi. Scambi cinematografici tra Italia e Stati Uniti 1895-1945, Bulzoni Editore, Roma 2004; G. MUSCIO, J. SCIORRA, G. SPAGNOLETTI, A.J. TAmbURRI (a cura di), Mediated Ethnicity: New Italian-American Cinema, John D. Calandra, Italian American Institute, New York, 2010. Vedi anche L’Italia a Hollywood, mostra al Museo Salvatore Ferragamo di Firenze, 24 maggio-10 marzo 2019, Palazzo Spini Ferroni (rassegna a cura di Giuliana Muscio e Stefania Ricci). Il progetto espositivo è ispirato dagli anni trascorsi da Ferragamo negli Stati Uniti. 5 V. ZAGARRIO quell’occasione la studiosa ha proiettato alcune sequenze di un film molto interessante, The Man in Blue, diretto da Edward Laemmle e interpretato da Cesare Gravina; un film curioso che giustappone la comunità italiana di Little Italy con quella irlandese. Un perfetto viatico per il nostro discorso, di interrelazioni, scambi, triangolazioni ed echi reciproci tra Europa e America. Veniamo dunque al progetto di questo libro che coinvolge – dicevo – altri nomi noti degli studi sul cinema che non erano presenti nel convegno originario. Aprono il volume le testimonianze di due filmmakers che hanno avuto molto a che fare col ‘mito’ americano: Gianfranco Pannone, uno dei più apprezzati documentaristi, che ha dedicato vari lavori al tema; e Mariarosy Calleri, che ha vissuto e operato sulle due sponde dell’Atlantico, dall’isola di Sicilia all’isola di Manhattan, ponendosi a cavallo dei due miti e delle due identità. Segue poi un gruppo di saggi all’insegna della storia, con firme pre- stigiose e contributi di studiosi più giovani, che ricostruiscono i rapporti reciproci dei ‘miti allo specchio’ dal cinema muto a quello contemporaneo: David Forgacs, che ricostruisce in un sintetico panorama l’accoglienza del cinema italiano negli Stati Uniti, da Cabiria a La grande bellezza, sottoli- neandone uno storytelling mitico con elementi diversi da quelli usati nella ricezione italiana; Ennio Bispuri, che indaga sul modello hollywoodiano dei cosiddetti ‘telefoni bianchi’, la commedia in epoca fascista; Antonio Vitti, che declina sul tema del mito americano un suo cavallo di batta- glia,