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per , divenne con il tempo il più il tempo il con divenne Spoleto, per Via

ciato, più comodo e più breve di quello di breve più e comodo più ciato,

nord di . Questo secondo trac- secondo Questo Foligno. di nord

, poco a poco , Flaminii Forum del spondenza

cordarsi al percorso principale in corri- in principale percorso al cordarsi

(), per rac- per (Bevagna), Mevania e

recente, invece, si dirigeva da verso Narni da dirigeva si invece, recente,

(Rimini). Il ramo più ramo Il (Rimini). Ariminum verso

(Pesaro), Pisaurum di colonia la verso

(Fano), per poi piegare, attra- piegare, poi per (Fano), Fortunae

Fanum a adriatico litorale il raggiungeva e

cato anticamente in territorio eugubino, territorio in anticamente cato

dell’intera dorsale (642 m s.l.m.), collo- s.l.m.), m (642 dorsale dell’intera

al passo della Scheggia, il valico più basso più valico il Scheggia, della passo al

(), valicava l’Appennino valicava Tadino), (Gualdo

Tadinum e (Nocera) Nuceria ligno),

(Fo- (Trevi), Trebiae di centri i

Dedica a Cupra (foto Museo Archeologico Nazionale di ) di Nazionale Archeologico Museo (foto Cupra a Dedica

(Spoleto) e, dopo aver toccato aver dopo e, (Spoleto) Spoletium

(), fino a fino (Terni), Interamna verso guiva

due rami. Il percorso più antico prose- antico più percorso Il rami. due La dea Cupra era venerata in e Umbria in venerata era Cupra dea La

umbro (299 a.C.). Qui si biforcava in biforcava si Qui a.C.). (299 umbro edilizia.

colonia fondata da Roma in territorio in Roma da fondata colonia appunto preposta alla cura dell’attività cura alla preposta appunto cui la dea sarebbe stata la protettrice. la stata sarebbe dea la cui

(Narni), la prima la (Narni), Narnia verso dirigeva si mentata anche in altri centri , era umbri, centri altri in anche mentata di Vico) o di mare (Cupramarittima), di (Cupramarittima), mare di o Vico) di

Ocriculum di centro il attraversato aver : questa magistratura, docu- magistratura, questa : marones di terra (Cupramontana, , Fossato Colfiorito, (Cupramontana, terra

Augusto, nel territorio di Otricoli. Dopo Otricoli. di territorio nel Augusto, e Tito Fulonio, che rivestivano la carica la rivestivano che Fulonio, Tito e i punti nodali delle vie commerciali di commerciali vie delle nodali punti i

nome alla località moderna di Pile di Pile di moderna località alla nome condo la lettura), fu curata da Vibio Vario Vibio da curata fu lettura), la condo La diffusione del culto di Cupra interessa Cupra di culto del diffusione La

superava il Tevere su un ponte che dà che ponte un su Tevere il superava corda anche il costo (59 o 159 assi, se- assi, 159 o (59 costo il anche corda il percorso. il importata dall’Etruria. importata

Al suo ingresso in Umbria la Flaminia la Umbria in ingresso suo Al La realizzazione dell’opera, di cui si ri- si cui di dell’opera, realizzazione La ponti e dei viadotti tuttora visibili lungo visibili tuttora viadotti dei e ponti secolo a.C.), Cupra sarebbe una divinità una sarebbe Cupra a.C.), secolo

gamento con il nord della penisola. della nord il con gamento all’interno del santuario della dea Cupra. dea della santuario del all’interno ro, con la ricostruzione di gran parte dei parte gran di ricostruzione la con ro, Secondo il geografo Strabone (fine del I del (fine Strabone geografo il Secondo

a.C., e divenne il principale asse di colle- di asse principale il divenne e a.C., zione di un recinto e di una cisterna una di e recinto un di zione muovere un integrale progetto di restau- di progetto integrale un muovere della costa tirrenica e adriatica dell’Italia. adriatica e tirrenica costa della

alla colonia di Rimini, fondata nel 268 nel fondata Rimini, di colonia alla umbra e alfabeto latino, ricorda la costru- la ricorda latino, alfabeto e umbra sarà lo stesso imperatore Augusto a pro- a Augusto imperatore stesso lo sarà venerata, sotto diverse forme, nei porti nei forme, diverse sotto venerata,

territorio umbro, conduceva da Roma da conduceva umbro, territorio di una grossa cisterna. Il testo, in lingua in testo, Il cisterna. grossa una di a essa riservata: alla fine del I secolo a.C. secolo I del fine alla riservata: essa a l’Afrodite cipriota che si trova spesso trova si che cipriota l’Afrodite

ciata per gran parte del suo percorso in percorso suo del parte gran per ciata racotta interpretabile come l’imboccatura come interpretabile racotta sua importanza giustifica la cura costante cura la giustifica importanza sua all’appellativo “quella di Cipro”, cioè Cipro”, di “quella all’appellativo

galliche stanziate nell’area padana. Trac- padana. nell’area stanziate galliche bronzo e fissata su un manufatto in ter- in manufatto un su fissata e bronzo al rapido spostamento degli eserciti. La eserciti. degli spostamento rapido al l’origine del nome sia riferibile sia nome del l’origine

conseguite da Roma sulle popolazioni sulle Roma da conseguite L’epigrafe era incisa su una lamina di lamina una su incisa era L’epigrafe strada militare, funzionale in primo luogo primo in funzionale militare, strada dunque la “Buona”. È però possibile che possibile però È “Buona”. la dunque

pubbliche, all’indomani delle vittorie delle all’indomani pubbliche, Archeologico Nazionale di Perugia. di Nazionale Archeologico fondate da Roma in Umbria, nasce come nasce Umbria, in Roma da fondate significherebbe “buono”. Cupra sarebbe Cupra “buono”. significherebbe

to incaricato del controllo delle opere delle controllo del incaricato to al II secolo a.C., ora conservata al Museo al conservata ora a.C., secolo II al La via Flaminia, che tocca tutte le colonie le tutte tocca che Flaminia, via La cuprius italico termine il latini autori

a.C. dal censore Gaio Flaminio, magistra- Flaminio, Gaio censore dal a.C. della Croce, un’iscrizione umbra risalente umbra un’iscrizione Croce, della vera e propria. e vera tana e Cupramarittima. Secondo alcuni Secondo Cupramarittima. e tana

La via Flaminia fu inaugurata nel 220 nel inaugurata fu Flaminia via La Nel 1868 fu rinvenuta, in contrada Aja contrada in rinvenuta, fu 1868 Nel tire dal I secolo a.C., con la via Flaminia via la con a.C., secolo I dal tire sono localizzati a Colfiorito, Cupramon- Colfiorito, a localizzati sono

La via Flaminia via La La dea Cupra dea La usato, tanto da essere identificato, a par- a identificato, essere da tanto usato, nella vicina area picena. Suoi santuari Suoi picena. area vicina nella

I ponti lungo la via Flaminia ro moderno). Oltrepassando il paese, A sud del paese, presso la località Palaz- poco a nord di , si trova un’altra zolo, è visibile un ponte romano che imponente struttura in località Ponte scavalcava un corso d’acqua ora scom- Spiano, dove la Flaminia antica coincide Storia della città miglio lungo il percorso della strada conso- parso. Collocato leggermente più a ovest con l’attuale strada statale. Realizzata Antiquarium Fossato di Vico, l’antica Helvillum, era lare. Da qui aveva origine un diverticolo dell’attuale strada statale, indica il percor- anch’essa in opera quadrata di calcare, collocata nel cuore dell’Umbria antica, la che conduceva ad attraverso gli so antico della via Flaminia. Se ne con- ne sopravvivono l’arco e i poderosi con- VI regione d’Italia nella ripartizione ammi- insediamenti di Attidium, presso , serva l’arco in grossi cunei di pietra spon- trafforti, la cui larghezza originaria era di nistrativa voluta da Augusto (fine I secolo Tuficum (l’odierna Albacina) e Aesis ga, risalente alla fine del I secolo a.C. Le circa 10 metri. FOSSATO DI VICO a.C.): limitata a ovest dal corso del Tevere, (l’attuale Jesi). spallette, costruite con blocchetti di cal- Ancora più a nord, in corrispondenza si estendeva a est fino all’Adriatico, occu- Helvillum non fu probabilmente mai un care rosa, appartengono a un restauro del borgo di Scirca, la via attraversa il pando anche la parte settentrionale delle centro autonomo. Fin dall’età preromana databile al II secolo d.C. torrente omonimo sul cosiddetto ponte attuali Marche, sino al corso del fiume Aesis dipendeva forse dalla vicina Tadinum, Proseguendo verso nord, ai piedi del etrusco, integro fino alla seconda guerra (Jesi), che ne segnava in parte anche il limite l’odierna Gualdo Tadino. Nel 90 a.C., quan- borgo medievale è visibile il ponte di San mondiale, quando fu fatto saltare durante orientale. A sud la valle del Nera divideva do tutti i centri umbri ricevettero la cittadi- Giovanni, di cui si conservano parte la ritirata tedesca. Nel sottostante letto l’Umbria dalla Regio VII (Sabina e Sam- nanza romana, il piccolo abitato divenne dell’arco e le spallette in opera quadrata del fiume sono visibili alcuni grossi conci nium). un vicus, vale a dire una frazione ammini- di calcare (la parte in mattoni è un restau- dell’arco. Lo sviluppo del centro abitato si deve alla strata dal municipio di Tadinum. favorevole posizione di Helvillum in pros- L’appellativo di vicus è conservato nel Museo, esterno simità del valico di Fossato (740 m s.l.m.) toponimo moderno Fossato di Vico. che, sin dalla protostoria, era funzionale Il centro restò vitale per tutta l’età imperiale Ponte romano via Flaminia (foto G. Tatge) agli itinerari della transumanza, collegando e ancora in epoca tardo-antica, come testi- i pascoli estivi dell’Appennino a quelli monia la sua costante menzione negli itine- Il Museo: la sede e la raccolta a ritrovamenti isolati, sono esposti i ma- invernali della costa adriatica. raria romani, le “guide di viaggio” che La raccolta civica, allestita nel 2001, è teriali provenienti dalla zona di Aja della Con l’apertura, nel 220 a.C., della via Fla- contenevano indicazioni sulle strade, le ospitata al piano superiore dell’edificio Croce, dove è stato identificato l’abitato minia, che conduceva da Roma alla colonia distanze e i centri urbani. medievale che fu la prima sede del Co- antico, immediatamente a monte della di Rimini, Helvillum risultò inserita al 124° mune e accolse poi il teatro comunale. chiesa di San Cristoforo, sullo sperone L’esposizione si svolge in due sale: la roccioso a picco sulla sottostante vallata. Veduta della citt prima introduce la storia del territorio In quest’area, scavi eseguiti a più riprese con l’aiuto di antiche carte geografiche, tra la metà dell’Ottocento e la metà del mappe e vedute (dal XVI al XIX secolo) Novecento hanno individuato resti di e una selezione di oggetti dall’età romana una casa romana con pavimenti a mosaico all’età moderna; la seconda espone in e una cisterna, databile al I secolo a.C. sequenza cronologica ritrovamenti antichi Testimonianze di un edificio più antico e recenti che documentano, dalla preisto- (rocchi di colonne, capitelli) sono stati ria all’età moderna, la vita di un’area la ritrovati all’interno della cisterna. Tra cui centralità è data, più che dalla gran- queste si segnala un’importante iscrizione dezza e dalla ricchezza dell’insediamento, in lingua umbra, che documenta il culto dalla progressiva organizzazione degli della dea Cupra. assi di traffico che qui s’incrociano. Oltre 1) Industria litica 2) Ceramica a vernice nera 5) Ceramica sigillata

Le più antiche fasi di frequentazione dell’area sono testimoniate da frammenti di utensili La ceramica a vernice nera rappresentava il tipico Dalla metà del I secolo a.C. entrò in uso una produzione di vasellame da tavola in selce, che coprono un lungo arco cronologico, dal Paleolitico (circa 20.000 anni a.C.) vasellame da tavola tra il IV e il I secolo a.C. e imitava caratterizzata dall’uniforme verniciatura rossa delle superfici. Il nome di ceramica al Neolitico (III millennio a.C.). nelle forme la più ricca suppellettile in bronzo e in sigillata traeva origine dalle decorazioni a rilievo (sigilla) che ornavano gli esemplari più argento. I vasi (brocche e coppe) sono accomunati dalla preziosi. Le prime e più importanti officine si trovavano ad Arezzo. I produttori verniciatura nera che conferisce alla superficie una marcavano spesso i loro vasi con un bollo recante il proprio nome: l’esemplare esposto, lucentezza quasi metallica. I frammenti provengono dalla databile tra il I secolo a.C. e il I d.C., ha un bollo a forma di impronta di piede al cui località Aja della Croce. interno si legge il nome Vibienus.

4) Monete

La raccolta di Fossato di Vico, frutto di recuperi di superficie effettuati in tutto il suo territorio, documenta le monete diffuse nell’area durante tutta l’età romana, dalla fine del I secolo a.C. al IV secolo d.C. 3) Bronzetto

Le piccole statue in bronzo, raffiguranti devoti, guerrieri o animali, rappresentavano la tipica offerta votiva nei santuari umbri. L’esemplare esposto, che ritrae un giovane recante nella mano un oggetto sferico, forse un frutto, proviene dalla località di Categge e si data al IV-III secolo a.C.

6) Laterizio bollato 9) Stele funeraria 10) Dolio

I laterizi da costruzione (tegole e mattoni) Risalente al I secolo d.C., costituiva la lapide della tomba di Marco Fullonio Sabino, che Rinvenuto presso la via Flaminia, era recavano spesso un marchio acquistò il sepolcro per sé e per la moglie Cesia Capria. La sigla D.M. all’inizio del testo destinato alla conservazione di derrate di fabbrica che indicava costituisce l’abbreviazione della consueta formula di invocazione agli Dei Mani, gli spiriti alimentari, sia solide che liquide. il nome dell’officina in dell’oltretomba. Questo tipo di recipiente veniva cui erano stati pro- interrato fino all’imboccatura, da dotti; a volte veniva cui si poteva attingere come da una indicato l’anno, ci- piccola cisterna. A volte, come in tando il nome del questo caso, i doli potevano console allora in carica a essere riutilizzati in ambito Roma. L’esemplare esposto funerario, per accogliere il corpo è datato alla seconda metà del del defunto. I secolo a.C.

7) Iscrizione con dedica a Marte

Databile al I secolo a.C., è incisa sulla base di una statua non conservata e riporta la dedica a Marte (Mars Sanctus) da parte di un personaggio locale, Publio Iuvenzio Giustino, per una grazia ricevuta. Il testo ricorda che gli abitanti di Helvillum Pubblicazione a cura del Servizio Musei e Testo: Simone Sisani Progetto grafico: Beni Culturali della Regione dell Umbria Editing: Manuela Bernardi Archiservice (Vicani Helvillates) Sezione catalogo e documentazione: e Claudia Grisanti Stampa: concessero al donatore di 8) Statua di ninfa Elisabetta Spaccini Fotografie: A. Giorgetti Litograf Citt di Castello, 2005 porre la statua in luogo Sezione musei e beni diffusi sul territorio: e di G. Tatge Antonella Pinna ' Fototeca Servizio Musei pubblico (locus datus). Il frammento di statua, in marmo, rappresenta una figura femminile seminuda che sorregge Coordinamento generale: e Beni Culturali Regione Umbria una valva di conchiglia: soggetto tipico per fontane. Proviene dalla località Capo d’Acqua, Elisabetta Spaccini Assonometria: Stefania Caprini Documentazione fotografica: Pianta: Coop. Futura Realizzato con il contributo alle pendici del borgo medievale, ed è databile alla seconda metà del II secolo d.C. Paola Boschi dell Unione Europea