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Regione Giunta Regionale

Direzione Regionale Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria

Ambito di coordinamento Territorio, infrastrutture e mobilità

RELAZIONE DI MONITORAGGIO DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO RIGUARDANTE L’AZIONE DI RICOSTRUZIONE A SEGUITO DEGLI EVENTI SISMICI DEL 1997 ART. 16, COMMA 1, LEGGE 61/98

Anno 2013

INDICE Pag. 1 IL QUADRO ATTUALE 1 1.1 I dati di sintesi 2 1.2 Lo stato di attuazione al 31.12.2013 3

2 L’ATTIVITA’ DELL’ANNO 2013 6 2.1 L’avanzamento dei lavori 6 2.2 La spesa 8

3 TERRITORI INTERESSATI DALLA CRISI SISMICA 9 3.1 Il sisma del 26 settembre 1997 9 3.2 I Comuni più colpiti 9

4 ASPETTI ORGANIZZATIVI 12

5 IL SISTEMA INFORMATIVO 14

6 L’OSSERVATORIO SULLA RICOSTRUZIONE 15

7 IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO 18 7.1 Leggi nazionali 18 7.2 Leggi regionali 18

8 I COSTI DELLA RICOSTRUZIONE 19

9 IL QUADRO DELLE RISORSE 20 9.1 Le risorse commissariali 20 9.2 Le risorse statali 20 9.3 Le risorse aggiuntive per specifici interventi 22 9.4 Le risorse dell’Unione Europea 22 9.5 Le risorse regionali 23 9.6 Le risorse totali 23

10 IL QUADRO GENERALE DEGLI IMPEGNI E DELLA SPESA 24 10.1 La destinazione delle risorse 24 10.2 Gli impegni 25 10.3 La spesa 26 10.4 Sintesi degli impegni e della spesa 27

11 IL PROGRAMMA STRAORDINARIO DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA 31

12 IL RIENTRO DELLA POPOLAZIONE 32 12.1 La popolazione evacuata 32 12.2 L’attuale sistemazione alloggiativa delle persone evacuate 32 12.3 Gli alloggi alternativi ai container 34 12.4 Il rilascio dei container 35 12.5 La popolazione in autonoma sistemazione 37 12.6 La sistemazione della popolazione in attesa di rientro 38

13 L’EDILIZIA PRIVATA 39 13.1 La ricostruzione leggera 39 13.2 La ricostruzione pesante 43 13.3 La ricostruzione integrata 47

14 IL PATRIMONIO PUBBLICO 59 14.1 Opere Pubbliche 59 14.2 Infrastrutture rurali 66 14.3 Dissesti idrogeologici 68 14.4 Beni Culturali 72

15 ATTIVITÀ PRODUTTIVE 80 16 ALTRI INTERVENTI 81 17 GLI INTERVENTI FINANZIATI CON LE RISORSE DELL’UNIONE EUROPEA 83 18 LA RICOSTRUZIONE IN CORSO E QUELLA DA AVVIARE 85 CONSIDERAZIONI FINALI 88

Anno 2013 ------

1. IL QUADRO ATTUALE

Lo stato di attuazione della ricostruzione, ormai entrata a regime, riflette l’avanzamento fisico degli interventi autorizzati con i piani e programmi finanziari approvati. Complessivamente, sono iniziati i lavori per il 99% degli interventi finanziati e se ne sono conclusi il 94%. Per quanto riguarda la problematica della sistemazione ed il rientro della popolazione evacuata, è praticamente risolta. Delle 9.285 famiglie evacuate 9.006 (97,1%) sono rientrate nelle proprie abitazioni, 273 (2,8 %) sono in autonoma sistemazione o in alloggi alternativi, mentre solo 6 (0,1%) famiglie sono attualmente alloggiate nei container avendo rinunciato ad una sistemazione alternativa. Per quanto riguarda, invece, l’avanzamento degli interventi di ricostruzione, nel corso dell’anno 2013 è da registrare l’apertura di 30 e la chiusura di 286 cantieri della ricostruzione degli edifici privati e l’apertura di 13 e la chiusura di 27 cantieri della ricostruzione pubblica. Complessivamente, tra edilizia privata ed opere pubbliche, sono iniziati i lavori di 43 interventi mentre se ne conclusi 313. Positivo è l’andamento del rientro della popolazione nelle abitazioni riparate (59 nuclei – 115 persone). Per quanto riguarda la spesa, infine, nell’anno 2013 sono state effettuate erogazioni per complessivi € 49,95 mil. Confrontando i dati dell’anno 2013 con quelli del 2012, si registra una diminuzione del numero dei lavori iniziati e della spesa, mentre il numero dei nuclei familiari rientrati nelle proprie abitazioni è rimasto pressoché costante. Tale decremento dipende dal fatto che, essendo giunti quasi al termine del processo di ricostruzione, il numero assoluto sia degli interventi ancora da avviare sia di quello degli interventi in corso di esecuzione è in costante diminuzione, inoltre molti interventi ancora aperti riguardano le pratiche più complesse dal punto di vista tecnico e/o amministrativo e quelle gravate da procedimenti giudiziari che hanno rallentato i lavori. Dal punto di vista amministrativo, la Regione, preso atto dell’esaurimento delle risorse da destinare al supporto tecnico – amministrativo ai sensi dell’art. 14, c. 14 della legge n. 61/98, ha destinato a tale fine € 920.000,00 di risorse proprie. Inoltre, la Giunta Regionale, con deliberazioni 4 febbraio 2013, n 73 e 9 luglio 2013, n. 738, ha modificato ulteriormente il Programma finanziario 2011-2012 in modo da consentire il finanziamento di nuovi interventi sulle opere e infrastrutture pubbliche oltre che sui beni culturali attraverso l’utilizzo di economie accertate in altri settori.

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Anno 2013 ------1.1 I dati di sintesi Lo stato di attuazione della ricostruzione al 31 dicembre 2013 è sinteticamente rappresentato dagli indicatori più significativi (popolazione rientrata, attuazione interventi, spesa) riportati nella tabella e nei grafici che seguono.

Dicembre 2011 Dicembre 2012 Dicembre 2013 Popolazione rientrata nella propria 21.720 96% 21.837 97% 21.952 97% abitazione Interventi conclusi (Programmi 1998- 10.823 94% 10.941 95% 11.038 95% 2001) Interventi conclusi (Programmi 2002- 5.083 83% 5.389 88% 5.605 92% 2012)

Spesa (mil. di Euro) 4.914 92% 5.004 94% 5.054 95%

100%

80%

60%

40%

20%

0% dic-02 dic-03 dic-04 dic-05 dic-06 dic-07 dic-08 dic-09 dic-10 dic-11 dic-12 dic-13 Popolazione rientrata nella propria abitazione Interventi conclusi (Programma 1998 - 2001) Interventi conclusi (Programma 2002 - 2009) Spesa

Sono rientrate nelle abitazioni riparate 21.951 persone pari al 97,1% delle 22.604 evacuate nel 1997, 335 (1,5%) abitano in alloggi alternativi, 303 (1,3%) sono in autonoma sistemazione e solo 14 (0,1%) sono ancora nei container avendo rifiutato una sistemazione alternativa. Sono stati ultimati 11.038 interventi, pari al 95% degli 11.586 finanziati con i Programmi finanziari 1998-2001, mentre per i Programmi 2002-2012 si sono conclusi 5.605 interventi (95%) su 6.114. La spesa complessiva, comprensiva delle risorse statali, delle risorse comunitarie e quelle destinate a specifici interventi, ammonta a 5.053,94 mil, pari al 94,6% delle risorse disponibili e ripartite nel periodo 1998-2013 (€ 5.341,24 mil.).

5.500 Andamento erogazioni (milioni di Euro) 5.000

5.003,99 5.053,94 4.914,41 4.500 4.814,53 4.580,96 4.000 4.283,60 3.951,42 3.500

3.530,23 3.000 3.245,97

2.500 2.806,23

2.000 2.300,19 1.803,96 1.500 dic-02 dic-03 dic-04 dic-05 dic-06 dic-07 dic-08 dic-09 dic-10 dic-11 dic-12 dic-13

------2

Anno 2013 ------1.2 Lo stato di attuazione al 31.12.2013

L’andamento realizzativo degli interventi prioritari finanziati con i Programmi finanziari 1998/2001 è illustrato nella tabella e nel grafico.

Interventi Settori Da finanziati ultimati % In corso % % iniziare Ricostruzione leggera 4.332 4.315 99,6 14 0,3 3 0,1 Ricostruzione pesante 3.850 3.687 95,8 142 3,7 21 0,5

Ricostruzione integrata 1.860 1.592 86 211 11 57 3 Totale edilizia privata 10.042 9.594 96 367 4 81 1 Infrastrutture a rete 284 195 69 57 20 32 11 Infrastrutture rurali 664 664 100 - 0 - 0 Opere Pubbliche 202 195 97 7 3 0 0 Dissesti idrogeologici 106 106 100 0 0 0 0 Beni culturali 288 284 99 4 1 0 0 Totale patrimonio pubblico 1.544 1.444 94 68 4 32 2 TOTALE 11.586 11.038 95 435 4 113 1

nel grafico (inserire la nuova tabella):

Stato di attuazione degli interventi (percentuale ultimati - in corso - da iniziare)

Ricostruzione leggera 99,6 0,3

Ricostruzione pesante 95,8 3,7 0,5

Ricostruzione integrata 86 11 3

Infrastrutture a rete 69 20 11

Infrastrutture rurali 100

Opere Pubbliche 97 30

Dissesti idrogeologici 100 0

Beni culturali 99 10

TOTALE 95 4 1

0% 20% 40% 60% 80% 100% Ultimati In corso Da iniziare

------3

Anno 2013 ------→→ L’andamento dei singoli settori di intervento riflette le modalità attuative delle specifiche tipologie ed i diversi tempi autorizzativi fissati in relazione alle priorità ed alla disponibilità delle risorse. La ricostruzione leggera è conclusa, quella pesante è avviata per il 99,5%, mentre per quella integrata sono stati aperti il 97% dei cantieri previsti. I Piani ed i programmi delle opere e delle infrastrutture pubbliche sono completamente avviati e prossimi alla conclusione. Degli 11.586 interventi finanziati il 95% (11.038) sono conclusi, il 4% (435) sono in corso, mentre solamente l’1% (113) deve iniziare.

L’andamento realizzativo degli interventi non prioritari finanziati con i Programmi finanziari 2002/2012 è illustrato nella tabella e nel grafico.

Interventi Settori Da finanziati ultimati % In corso % % iniziare Ricostruzione pesante 4.554 4.362 95,8 177 3,9 15 0,3

Ricostruzione integrata 692 503 73 139 20 50 7 Totale edilizia privata 5.246 4.865 93 316 6 65 1 Opere Pubbliche 192 134 70 44 23 14 7 Dissesti idrogeologici 106 92 87 8 7 6 6 Beni culturali 570 514 90 53 9 3 1 Totale patrimonio pubblico 868 740 85 105 12 23 3 TOTALE 6.114 5.605 92 421 7 88 1

Stato attuazione interventi

Ricostruzione pesante 95,8 3,9 0,3

Ricostruzione integrata 73 20 7

Opere Pubbliche 70 23 7 Ultimati In corso Da iniziare

Dissesti Idrogeologici 87 7 6

Beni Culturali 90 9 1

Totale 92 7 1

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

------4

Anno 2013 ------La realizzazione di questi interventi non prioritari prosegue a pieno regime, per il 92% (5.605) sono stati chiusi i cantieri, mentre per il 7% (421) i lavori sono in corso di realizzazione. Da evidenziare la percentuale dei lavori conclusi relativamente agli interventi sugli edifici della Ricostruzione pesante (95,8%) e sui Bene culturali (90%).

Per valutare più compiutamente lo stato di avanzamento nella sua globalità, nel grafico che segue è indicata, per ciascun settore di intervento, la percentuale degli interventi avviati (somma di quelli conclusi e quelli in corso), e la restante percentuale di quelli da iniziare.

Stato di attuazione degli interventi (percentuale complessivamente avviati e da avviare)

Ricostruzione pesante 99,7 0,3

Ricostruzione integrata 93 7

Opere Pubbliche 93 7

Dissesti idrogeologici 94 6

Beni culturali 99 1

TOTALE 99 1

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Avviati Da avviare

La fase di inizio dei lavori è pressoché terminata per quasi tutti i settori, complessivamente sono stati aperti i cantieri per il 99% (6.026) degli interventi autorizzati e finanziati, mentre solo l’1% (88) deve iniziare. Per quanto riguarda i singoli settori di intervento, sono stati aperti quasi tutti i cantieri della Ricostruzione pesante (99,7%), dei Beni culturali (99%) e dei Dissesti idrogeologici (94%). Gli interventi pubblici per i quali devono ancora iniziare i lavori sono stati finanziati negli ultimi due anni perlopiù attraverso il riutilizzo delle economie accertate sugli interventi già saldati.

------5

Anno 2013 ------2. L’ATTIVITA’ DELL’ANNO 2013

2.1 L’avanzamento dei lavori

Nel corso dell’anno 2013 si è avuto un costante incremento della fase realizzativa anche se a ritmi inferiori rispetto a quelli registrati negli anni precedenti. Nelle tabelle e nei grafici sottostanti è dettagliato l’avanzamento complessivo dei lavori degli interventi finanziati con i programmi 1998- 2001 e 2002-2013.

Ricostruzione Situazione al 31.12.2012 Situazione al 31.12.2013 Interventi anno 2013 Settore di Intervento finanziati Ultima Iniziati % Ultimati % Iniziati % % Iniziati % Ultimati % ti

Ricostruzione leggera 4.332 4.329 100 4.314 99,6 0 0 1 0,1 4.329 100 4.315 99,6 Ricostruzione pesante 8.404 8.353 99,4 7.875 94 15 0,2 174 2 8.368 99,6 8.049 96 Ricostruzione integrata 2.552 2.430 95 1984 78 15 1 111 4 2.445 96 2.095 82 Totale edilizia privata 15.288 15.112 98,8 14.173 93 30 0,2 286 2 15.142 99 14.459 95 Infrastrutture a rete 284 246 87 194 68 6 2 1 0 252 89 195 69 Infrastrutture rurali 664 664 100 664 100 0 0 0 0 664 100 664 100 Opere pubbliche 394 379 96 319 81 1 0 10 3 380 96 329 84 Dissesti idrogeologici 212 203 96 197 93 3 1 1 0 206 97 198 93 Beni culturali 858 852 99,4 783 91 3 0,3 15 2 855 99,7 798 93 Totale patrimonio pubblico 2.412 2.344 97 2.157 89 13 1 27 1 2.357 98 2.184 91 TOTALE GENERALE 17.700 17.456 99 16.330 92 43 0 313 2 17.499 99 16.643 94

. Apertura cantieri Complessivamente, sono stati aperti 43 nuovi cantieri (18 relativi al programma 1998-2001 e 25 al programma 2002-2012) con un incremento, rispetto al 31.12.2012, dello 0,2%.

Incremento semestrale apertura cantieri

Iniziati  Settore di Intervento Var. 31.12.2012 31.12.2013 (%) Ricostruzione leggera 4.329 4.329 0 - Ricostruzione pesante 8.353 8.368 15 0,2 Ricostruzione integrata 2.430 2.445 15 0,6 Totale edilizia privata 15.112 15.142 30 0,2 Infrastrutture a rete 246 252 6 2,4 Infrastrutture rurali 664 664 - - Opere pubbliche 379 380 1 0,3 Dissesti idrogeologici 203 206 3 1,5 Beni culturali 852 855 3 0,4 Totale patrimonio pubblico 2.344 2.357 13 0,6 TOTALE GENERALE 17.456 17.499 43 0,2

Le tipologie d’intervento per le quali si è registrato un significativo incremento dei lavori iniziati sono quelle che comprendono interventi finanziati con il programma 2002-2013, per le altre, infatti, la fase di avvio dei lavori è pressoché conclusa.

------6

Anno 2013 ------

Lavori iniziati (%) 0,0 0,2 0,0 0,3 0,0 1,0 1,0 2,0 100,0

80,0

60,0 100,0 99,4 95,0 100,0 96,0 96,0 99,4 87,0 40,0

20,0

0,0 Ricostruzione Ricostruzione Ricostruzione Infrastrutture a Infrastrutture Opere Dissesti Beni culturali leggera pesante integrata rete rurali pubbliche idrogeologici

Situazione al 31.12.2012 Ricostruzione anno 2013

. Chiusura cantieri Si sono invece conclusi 313 interventi (97 relativi al programma 1998-2001 e 216 al programma 2002-2013) con un incremento, rispetto al 31.12.2012, del 1,9%.

Incremento semestrale lavori ultimati

ultimati  Settore di Intervento Var. 31.12.2012 31.12.2013 (%) Ricostruzione leggera 4.314 4.315 1 0,02 Ricostruzione pesante 7.875 8.049 174 2,2 Ricostruzione integrata 1.984 2.095 111 5,6 Totale edilizia privata 14.173 14.459 286 2,0 Infrastrutture a rete 194 195 1 0,5 Infrastrutture rurali 664 664 0 0 Opere pubbliche 319 329 10 3,1 Dissesti idrogeologici 197 198 1 0,5 Beni culturali 783 798 15 1,9 Totale patrimonio pubblico 2.157 2.184 27 1,3 TOTALE GENERALE 16.330 16.643 313 1,9

Nel corso dell’anno si è registrato un buon incremento del numero di cantieri chiusi relativi alla ricostruzione integrata (5,6%) e alle opere pubbliche (3,1%).

------7

Anno 2013 ------

Lavori ultimati (%) 0 0 2 0 2 100,0 4 3 1 80,0

60,0 99,6 100 94 93 91 78 81 40,0 68

20,0

0,0 Ricostruzione Ricostruzione Ricostruzione Infrastrutture Opere Infrastrutture Dissesti Beni leggera pesante integrata a rete pubbliche rurali idrogeologici culturali

31.12.2010 Ricostruzione I semestre 2011

2.2 La spesa

La spesa complessiva al 31.12.2013 ammonta ad € 5.053,94 mil., mentre nel corso dell’anno 2013 state effettuate erogazioni per complessivi € 49,95 mil., così ripartite per settore d’intervento:

Erogazioni SETTORE 2013

Edifici isolati 5,11 Programmi Integrati di recupero 24,78 Opere pubbliche 2,76 Dissesti idrogeologici 1,89 Beni culturali 3,35 Attività Produttive - Altri interventi 12,06 TOTALE 49,95

Nel grafico è riportato l’ammontare mensile delle erogazioni effettuate nel corso dell’anno (in milioni di euro).

12,56 9,49 3,47 3,79 7,66 0,94 1,67 1,42 1,69 5,26 1,18 0,82

gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic

------8

Anno 2013 ------3. TERRITORI INTERESSATI DALLA CRISI SISMICA

3.1 Il sisma del 26 settembre 1997

La sequenza sismica del settembre – ottobre 1997 ha colpito una fascia della catena appenninica a cavallo tra Umbria e Marche, già sede in passato di terremoti distruttivi. L’intensità della scossa più forte (5.8 Richter – IX Mercalli) è considerata in linea con quella dei terremoti storici che hanno interessato in passato l’Umbria orientale. La crisi sismica di settembre era stata preceduta, nel maggio 1997, da un’altra di minore entità che aveva interessato l’area dei Monti Martani, con un evento principale corrispondente ad un VII grado della scala Mercalli. L’inizio della sequenza di risale peraltro al 23 – 27 agosto, con una serie di eventi di piccola intensità. Il 26 settembre si verificano i primi due eventi principali della sequenza, uno tra Colfiorito e Cesi durante la notte (con intensità VIII – IX Mercalli) e, il secondo tra Colfiorito e nella mattinata (intensità IX Mercalli). Il terremoto di - del 14 ottobre (intensità VII – VIII Mercalli) è il terzo evento più importante della sequenza, la cui evoluzione prosegue con un terremoto che ha colpito principalmente il giorno 26 marzo 1998, caratterizzato da un’elevata profondità (circa Km 45) e una magnitudo locale Richter pari a 5.4 (VII Mercalli). Questa scossa è stata seguita da altre due rispettivamente nei giorni 3 (intensità VI – VII Mercalli) e 5 aprile (intensità VI – VII Mercalli), localizzate nella stessa zona ma con profondità intorno ai Km 10 e, quindi, molto più avvertite in superficie. La sequenza di Colfiorito si è verificata in un’area della dorsale appenninica dove la sismicità storica manifesta una lacuna di circa 25 Km tra gli eventi del 1749 – 1751 a nord e quello del 1328 (nonché gli altri terremoti che hanno colpito l’alta Valnerina) a sud. Nell’ultimo millennio l’attività sismica in queste aree, come documentato dalle fonti storiche, ha un andamento temporale piuttosto disomogeneo. Il terremoto distruttivo forse storicamente più importante per l’area di Colfiorito è del 30 aprile 1279, d’intensità massima pari a X Mercalli, che ebbe un’area di influenza molto ampia, comportando grandi danneggiamenti nel territorio tra Camerino e .

3.2 I Comuni più colpiti

I comuni maggiormente colpiti dagli eventi sismici iniziati il 26 settembre 1997 sono quelli il cui territorio è compreso, parzialmente o totalmente, nella fascia appenninica o preappenninica. Tali comuni, classificati di Fascia "A", sono: , , , Campello S., , Cerreto Di , , , , Gualdo Tadino, (Fraz. Di Padule, Branca, Spada, S. Marco, Torre Calzolari, Colpalombo, Carbonesca), , Nocera Umbra, (Fraz. di Pianello, Castel D’arno, Ripa), Preci, , Sellano, , , Spoleto (Fraz. di Poreta, S. Giacomo, Bazzano, Fabbreria, Silvignano, Eggi, Beroide, S.M. In Campis, S. Paolo, Protte, Campo Salese, Azzano, Camporoppolo), Trevi, , Vallo Di , . La loro classificazione è stata effettuata, con ordinanze ministeriali, sulla base della combinazione di tre indicatori: intensità macrosismica, indice di agibilità calcolato sugli edifici sgomberati rispetto agli esistenti e indice di disagio determinato in relazione al numero dei nuclei familiari in alloggi precari o che hanno provveduto con l’autonoma sistemazione rispetto ai nuclei familiari residenti.

------9

Anno 2013 ------Delimitazione territoriale

Complessivamente le famiglie evacuate a causa degli eventi sismici iniziati nel 1997 sono state 9.285 per un totale di 22.604 persone, il 95% delle quali (21.466) è residente nei comuni di fascia A. Il grafico sottostante ne evidenzia la distribuzione territoriale.

Distribuzione territoriale popolazione evacuata

Assisi Valtopina Sellano Altri comuni Gualdo Tadino 7,2% 3,2% 2,9% 18,2% 11,4%

Nocera Umbra 20,2% Foligno 36,9%

------10

Anno 2013 ------Il con il maggior numero di evacuati è quello di Foligno, dove ben 8.336 persone hanno dovuto abbandonare la propria abitazione.

Popolazione evacuata nei comuni totalmente ricompresi nella Fascia A

Popolazione Popolazione Comune % Residente 1997 Evacuata Nocera Umbra 5.947 4.578 76,98 Valtopina 1.368 740 54,09 Sellano 1.268 641 50,55 Preci 914 181 19,80 Gualdo Tadino 14.649 2.572 17,56 Foligno 52.740 8.336 15,81 Altri comuni 88.253 3.719 4,2 Totale Comuni di fascia A 165.139 20.767 12,6

Sulla base del rapporto tra popolazione evacuata e popolazione residente al momento del sisma i Comuni più colpiti sono Nocera Umbra, dove circa il 77% della popolazione residente ha dovuto abbandonare la propria abitazione, Valtopina, con il 54%, e Sellano, con il 50%.

Percentuale Popolazione evacuata – Popolazione residente

76,98% 80% 70%

60% 54,09% 50,55% 50% 40% 30% 19,80% 17,56% 20% 15,81% 10% 4,2% 0%

PRECI SELLANO FOLIGNO VALTOPINA Altri comuni

NOCERA UMBRA GUALDO TADINO

------11

Anno 2013 ------4. ASPETTI ORGANIZZATIVI

La gestione dell’emergenza. Immediatamente dopo gli eventi sismici del 26 settembre 1997, la Regione ha istituito, a Foligno, un Centro Operativo Regionale (C.O.R.) con funzioni di coordinamento e sei Centri Operativi Misti (C.O.M.) negli altri comuni maggiormente danneggiati (Assisi, Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Valtopina, Sellano, Preci). In tali centri ha operato personale appartenente a diversi enti ed organizzazioni (Regione, Comune, Protezione Civile, Prefettura, Provincia, Servizio Sismico Nazionale, Servizio Geologico Nazionale, etc.) con compiti di gestione delle fasi di prima emergenza che hanno riguardato:

 l’individuazione degli edifici inagibili (segnalando all’autorità comunale quelli da sottoporre a provvedimenti di sgombero per inagibilità parziale o totale);  l’organizzazione dei tecnici rilevatori dei costi e di quelli messi a disposizione dalle associazioni di volontariato, di liberi professionisti e di dipendenti di altre amministrazioni sia dell’Umbria che di altre regioni;  la sistemazione provvisoria della popolazione che, a causa del crollo o dell’inagibilità degli edifici, è stata evacuata dalle proprie abitazioni.

La struttura organizzativa nella prima fase della ricostruzione. Terminata la fase dell’emergenza, la Regione, preso atto della qualità e quantità dei danni, della vastità del territorio colpito, delle diverse tipologie di intervento e dei settori interessati alla ricostruzione, ha provveduto al potenziamento delle proprie strutture operative già esistenti (Servizi industria, commercio, agricoltura, Servizio Politica per la casa, ed altri) ed ha istituito quattro Uffici Temporanei con competenze esclusive in materia di ricostruzione ed un servizio per l’assistenza giuridico amministrativa. Il coordinamento dell’intero processo di ricostruzione è stato conferito alla Direzione Ambiente, Territorio e Infrastrutture.

L’attuale struttura organizzativa. Terminata la fase della predisposizione della normativa, del finanziamento e del controllo dei progetti per la quasi totalità degli interventi previsti, è sorta la necessità di snellire le strutture regionali dedicate alla ricostruzione. Pertanto, la maggior parte delle competenze sono state affidate al Servizio Ricostruzione Edifici Privati, Programmi Integrati di Recupero e Risorse Finanziarie, mentre altre sono state trasferite agli ordinari Servizi regionali competenti per materia.

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Anno 2013 ------Competenze dell’attuale struttura operativa della ricostruzione

Servizio Ricostruzione Edifici Privati, Programmi C Integrati di Recupero e Risorse Finanziarie LL

O  Attività di ricerca, studio ed aggiornamento con riferimento alla AA vigente normativa in materia M  Programmazione degli interventi di recupero degli edifici privati

all’interno e all’esterno dei Programmi Integrati di Recupero P  Programmazione degli interventi e gestione tecnico- SS amministrativa, d’intesa con il Dipartimento della Protezione E Civile, delle attività connesse alle emergenze sismiche; TT  Controllo e valutazione tecnico-amministrativa per l’ammissibilità a finanziamento dei progetti per la riparazione degli edifici T R pubblici e privati all’interno dei P.I.R.; R  Supporto tecnico-amministrativo, controllo e vigilanza, anche

E finanziaria, sulle attività dei Comuni interessati da interventi di

UU ricostruzione, in collegamento con le strutture competenti in N materia di ricostruzione; TT  Programmazione, d’intesa con gli Enti locali, degli interventi di Z ricostruzione mediante Programmi integrati di recupero,

TT concessione dei contributi, controllo e rendicontazione delle A risorse finanziarie; U  Coordinamento delle diverse fonti di finanziamento, U quantificazione delle risorse disponibili, predisposizione dei

Programmi finanziari e monitoraggio del fabbisogno finanziario RR D della ricostruzione;

 Gestione e rendicontazione, in collaborazione con le altre AA I strutture regionali competenti in materia di ricostruzione, dei fondi comunitari; AMBITO DI R  Gestione e monitoraggio, anche informatizzato, del flusso dei dati sulla ricostruzione in collegamento con le strutture competenti; COORDINAMENTO E  Predisposizione di relazioni e rendiconti periodici previsti dalla normativa O O TERRITORIO,  Aggiornamento e gestione dell’Osservatorio sulla ricostruzione T PP INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ T EE A RR

AA

TT

III

VV

I AA Altri Servizi competenti: N

D  Servizio Protezione Civile  Servizio Interventi per il territorio rurale I  Servizio Geologico e sismico  Servizio Opere pubbliche: programmazione, monitoraggio e R sicurezza - progettazione e attuazione

E  Servizio Politiche della casa e riqualificazione urbana  Servizio Patrimonio, demanio e logistica T  Servizio Infrastrutture per la mobilità  Servizio Segreteria della Giunta regionale T

A

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Anno 2013 ------5. IL SISTEMA INFORMATIVO

La gestione tecnica, amministrativa e finanziaria della ricostruzione è effettuata in maniera totalmente informatizzata. Per ciascuna tipologia di intervento è stata sviluppata e dedicata apposita procedura a disposizione dei Comuni e degli altri soggetti attuatori interessati (calcolo dei contributi, stato di avanzamento dei lavori, rendicontazioni, etc.) Tali procedure sono poi coordinate da un sistema informativo che garantisce il monitoraggio dell’andamento della ricostruzione e che prevede una banca dati centrale presso la Direzione, Ambiente, Territorio e Infrastrutture dove pervengono e sono elaborati i dati dei 76 Comuni coinvolti. Di questi, 33 (di fascia A) sono collegati in via telematica , attraverso un numero verde, con la banca dati centrale di Perugia per l’aggiornamento in tempo reale dello stato di attuazione degli interventi; gli altri, che hanno un minor numero di interventi comunicano off – line con la sede regionale di Terni che è collegata in via telematica con la banca dati centrale di Perugia.

Schema di funzionamento del sistema informativo per la ricostruzione

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Anno 2013 ------6. L’OSSERVATORIO SULLA RICOSTRUZIONE

Le funzioni. L’Osservatorio sulla ricostruzione, previsto dalla legge regionale n. 30/98, ha funzioni di monitoraggio del processo di ricostruzione, di elaborazione e diffusione dei dati e delle informazioni sul relativo stato di attuazione. La Regione ne ha definito le linee guida che tengono conto di specifiche esigenze, quali:  coordinare il flusso informativo delle singole strutture regionali competenti in materia di ricostruzione;  coordinare le diverse fonti di finanziamento e controllo dell’andamento della spesa e del fabbisogno finanziario;  effettuare il monitoraggio fisico e finanziario degli interventi;  fornire agli organi decisionali e soggetti attuatori il quadro realizzativo, sia complessivo che analitico, dell’intero processo ricostruttivo;  consentire l’accesso alle informazioni alle istituzioni ed ai cittadini nell’ambito di una trasparenza effettiva e sulla base di elementi oggettivi;  relazionare con il tessuto socio – economico per verificare gli effetti connessi all’attività di ricostruzione.

 Monitoraggio: strumento di controllo e di governo di tutta la ricostruzione che consente di fornire in tempo reale la situazione sullo stato di avanzamento fisico degli interventi, la verifica in corso d’opera degli effetti derivanti dall’applicazione delle norme statali e regionali, la rendicontazione (alle istituzioni e all’opinione pubblica) dei tempi, delle modalità, della spesa, nonché dell’efficienza, dell’efficacia e dell’equità delle risorse impiegate. Tale attività consente all’Osservatorio di fornire con continuità il quadro completo dell’intero processo di ricostruzione. Il monitoraggio diventa così anche un valido strumento di supporto alla programmazione degli interventi e all’allocazione delle risorse da parte degli organi decisionali.  Diffusione: strumento atto a garantire la divulgazione, affidabile, globale e analitica, di tutte le informazioni sulla ricostruzione. Tale attività è realizzata attraverso la gestione e lo sviluppo di un Sito Internet (www.osservatorioricostruzione.regione.umbria.it/) che contiene informazioni aggiornate in tempo reale sull’andamento amministrativo e realizzativo del processo di ricostruzione e sui provvedimenti adottati, servizi online per i cittadini e i Comuni e sezioni di approfondimento sul decennale, sulle ricerche e pubblicazioni e sull’evento sismico e i primi soccorsi. Sito sulla ricostruzione – Home page

Tra le attività di diffusione sono ricomprese anche la realizzazione di rapporti di monitoraggio periodici, la promozione di confronti e dibattiti con gli operatori della comunicazione e della

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Anno 2013 ------stampa, la produzione di indagini conoscitive, materiale divulgativo, prodotti multimediali e pubblicazioni specifiche sul post – terremoto.

La struttura organizzativa. L’Osservatorio ha sede presso la Direzione, Ambiente, Territorio e Infrastrutture ed ha una struttura organizzativa e di funzionamento così articolata: a. Il responsabile dell’Osservatorio; b. Il responsabile del flusso informativo, della raccolta ed elaborazione dei dati dei Servizi preposti alla ricostruzione; c. Il responsabile della comunicazione e delle relazioni esterne; d. Il responsabile tecnico del Sito Internet, che provvede alla sua realizzazione, aggiornamento ed implementazione; e. I referenti dei Servizi preposti alla ricostruzione.

Osservatorio sulla ricostruzione

Responsabile dell’Osservatorio

Responsabile tecnico Responsabile della comunicazione e Responsabile tecnico del Sito del flusso informativo delle relazioni esterne Internet

Personale assegnato dai Servizi/Uffici competenti per la ricostruzione

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Anno 2013 ------La struttura operativa dell’Osservatorio sulla ricostruzione

OPERE PUBBLICHE LA POPOLAZIONE EVACUATA

Servizio Ricostruzione Edifici Privati, Programmi Integrati di Recupero e Risorse finanziarie

Osservatorio sulla ricostruzione

Monitoraggio Diffusione

Raccolta Elaborazione dati dati Pubblicazione Relazioni dati esterne

Sito Pubblicazioni Report Rapporti di Internet specializzate specifici monitoraggio

Attuazione Rientro Risorse Controlli piani di popolazione Finanziarie intervento

ALTRI INTERVENTI EDILIZIA PRIVATA

ATTIVITA’ PRODUTTIVE

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Anno 2013 ------7. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

7.1 Leggi nazionali

Il processo normativo è iniziato con l’emanazione, da parte dello Stato, della legge 61/98, atto fondamentale attraverso il quale è stato attuato il passaggio dalla fase dell’emergenza a quella della ricostruzione e che ha fissato i principi ed i criteri generali per l’attuazione degli interventi da realizzare demandando alla Regione il compito di fissare le norme di dettaglio circa le priorità e le norme tecniche, amministrative e finanziarie da seguire per la realizzazione delle singole tipologie previste. Per quanto riguarda gli interventi da attuare, la legge prevede:  interventi sugli edifici pubblici, infrastrutture e dissesti idrogeologici (art. 2, comma 3, lettera e))  interventi su centri storici e su centri e nuclei urbani e rurali mediante la predisposizione di programmi di recupero (art. 2 comma 3, lettera c) - art. 3)  interventi a favore dei privati per beni mobili ed immobili (art. 4)  interventi a favore delle attività produttive (art. 5)  interventi di edilizia residenziale pubblica (art. 7)  interventi sui beni culturali (art. 8)  interventi su immobili statali (art. 9)

La legge 61/98 è stata successivamente modificata e integrata dalla legge n. 144/99, dalla legge n. 226/99 dalla legge n. 365/00, dalla legge 448/2001 e dalla legge 244/07.

La Regione, nell’ambito delle competenze attribuite, ha emanato leggi regionali che stabiliscono le priorità, le norme tecniche, amministrative e finanziarie per la realizzazione degli interventi previsti.

7.2 Leggi regionali

In particolare la legge regionale n. 29/98 fissa criteri e modalità per agevolare la ripresa produttiva delle aziende operanti nel settore sia agricolo (attività zootecniche, agrituristiche, agroindustriali, di itticoltura e di trasformazione dei prodotti agricoli) che extragricolo (attività turistiche, artigianali, commerciali, industriali). Sono previsti, per le aziende che hanno subito una riduzione dell’attività produttiva contributi a fondo perduto fino ad un massimo di lire 100 Milioni (articolo 3, comma 1) elevato a lire 200 milioni per quelle chiuse per inagibilità totale e non delocalizzate (articolo 3, comma 3); inoltre per queste ultime è prevista la concessione di un ulteriore contributo in relazione agli interessi dovuti sulle rate dei mutui sospese a causa del sisma (articolo 3, comma 2). Infine a favore delle strutture di garanzia fidi sono destinati contributi per accrescere l’entità dei rispettivi fondi rischi (articolo 6).

La legge regionale n. 30/98, più volte modificata ed integrata, disciplina l’attuazione degli interventi sugli edifici pubblici, infrastrutture e dissesti idrogeologici, quelli relativi all’edilizia privata sia sugli edifici singoli che nei Programmi Integrati di Recupero, nei centri storici e centri e nuclei urbani, le modalità di controllo, le procedure di appalto gli incarichi di progettazione e direzione dei lavori da parte di soggetti pubblici e soggetti privati. E’ prevista la costituzione di un ”Osservatorio sulla ricostruzione” per il monitoraggio dell’attuazione dei Piani approvati dalla Regione, dei programmi di recupero, degli interventi di ricostruzione e di riparazione eseguiti da enti e soggetti privati al fine di valutare gli effetti della programmazione regionale, i tempi di rientro delle popolazioni nelle abitazioni, il recupero di funzionalità delle strutture pubbliche e del patrimonio culturale, l’impiego delle risorse finanziarie.

La legge regionale n. 32/98, infine, definisce le modalità di attuazione degli interventi sui beni culturali, ricomprendendo in tale tipologia, oltre ai beni culturali pubblici, quelli privati, quelli ad uso pubblico, ivi compresi gli archivi, le biblioteche, i musei e le chiese. Tali leggi regionali affidano, alla Regione, il compito di programmare e coordinare l’intera attività di ricostruzione e ne demandano agli Enti locali le singole fasi attuative. ------18

Anno 2013 ------8. I COSTI DELLA RICOSTRUZIONE

La quantificazione dei costi di ricostruzione è avvenuta per fasi successive di affinamento. In un primo momento (emergenza), la stima si è basata su schede compilate dai tecnici in sede di sopralluoghi nel corso dei quali era individuato in modo speditivo il livello di danno. Successivamente il costo è stato definito in termini realistici distinguendo l'analisi fra opere private e opere pubbliche. Il costo per le Opere Pubbliche e i Beni Culturali è stato quindi individuato dai soggetti attuatori, già in sede di prima richiesta di finanziamento, sulla base dell'ipotesi progettuale dell'intervento necessario al ripristino degli edifici, il quale teneva conto dei diversi dati ad essi riferiti, riguardanti le superfici, i volumi, il livello di danneggiamento e le opere di finitura, impiantistiche e di abbattimento delle barriere architettoniche, che sono previsti dalla normativa nazionale sulla ricostruzione. Per gli interventi non compresi nei Programmi Integrati di Recupero, il costo per gli Edifici Privati, stimato in un primo momento sulla base delle citate schede di danno, è stato successivamente individuato con un preventivo dell'intervento al momento della richiesta dell'ammissibilità al contributo sulla base di costi parametrici, riferiti ad unità di superficie, e rapportati alle diverse categorie di danno. Il costo degli interventi compresi nei Programmi Integrati di Recupero sono stati determinati nell’ambito degli stessi individuandoli per le seguenti tipologie di opere:  le infrastrutture a rete, il cui importo lavori è stato determinato anche sulla base di un costo parametrico riferito al volume dell'edificato e desunto da interventi analoghi effettuati in centri storici di piccole e medie dimensioni, - il consolidamento terreni, con importo lavori desunto da un preventivo sommario del progetto ipotizzato, - gli edifici, raggruppati in Unità Minime di Intervento (U.M.I.), il cui costo è stato individuato sulla base di parametri riferiti ad unità di volume e rapportati alle diverse categorie di danno, nonché alle eventuali urbanizzazioni direttamente connesse alle U.M.I., con importo lavori desunto da un preventivo sommario del progetto ipotizzato. Questo procedere per fasi successive di affinamento che si evidenzia soprattutto negli interventi su edifici privati, ha risposto alla necessità di poter preventivare, già dall'emergenza, qual era il costo della ricostruzione, così da definire l’entità delle risorse necessarie da reperire. Il quadro complessivo, per grandi settori di intervento, rappresentati anche nell’Accordo di Programma sulla ricostruzione, allegato all’intesa istituzionale raggiunta con il Governo ai sensi del comma 1 dell’art. 2 della legge 61/98, risulta essere il seguente:

DANNO COSTO STIMATO SETTORE NUMERO (con I.V.A. – Mil. di INTERVENTI euro) EDILIZIA PRIVATA 27.781 5.006,02 Edifici privati 22.332(1) 2.681,96 U.M.I. nei programmi di recupero 5.440(2) 2.324,06 EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA 200 205,41 OPERE PUBBLICHE 2.942 1.063,90 Edifici Pubblici e Infrastrutture 2.661(3) 900,70 Dissesti Idrogeologici 281 163,20 Beni culturali 2.297 1.398,05 Attività produttive 72,30 TOTALE 33.211 7.745,68

(1) Numero di edifici ad uso residenziale comprensivi di quelli ad uso misto (Ricostruzione leggera e Ricostruzione Pesante) (2) Numero totale delle Unità Minime di Intervento (U.M.I.) individuate nei Programmi Integrati di Recupero (Ricostruzione Integrata) (3) Comprese 690 infrastrutture rurali

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Anno 2013 ------

9. IL QUADRO DELLE RISORSE

9.1 Le risorse commissariali

Con l’Ordinanza Ministeriale n. 2668/97 il presidente della Regione, nominato Commissario delegato per la Protezione Civile, è stato incaricato della realizzazione di tutti gli interventi di prima emergenza conseguente alla crisi sismica del 26 settembre 1997 (urbanizzazione aree per i villaggi temporanei, contributi di autonoma sistemazione, interventi per la ripresa delle attività produttive, riduzione del dissesto idrogeologico, avvio della ricostruzione delle abitazioni meno danneggiate e delle opere pubbliche). La stessa ordinanza, ha disposto l’apertura di una speciale contabilità intestata al Commissario delegato in cui far affluire le risorse necessarie alla realizzazione degli interventi di prima emergenza. I fondi per l’emergenza messi a disposizione del Commissario delegato ammontano ad € 123,78 mil. che derivano da erogazioni statali (€ 39,29 mil.) e da un mutuo contratto dalla Regione Umbria con oneri a carico dello Stato (€ 84,49 mil.). A tali risorse sono da aggiungere € 5,68 mil. rimborsati dall’Unione Europea per interventi contabilizzati al Docup 1994-99 Ob.5b. ed € 2.39 mil. riversati in contabilità speciale dai relativi beneficiari in seguito a rinunce e a revoche di contributi concessi ed erogati. Tali riversamenti sono stati utilizzati per finanziare nuovi interventi. Pertanto il totale delle risorse confluite nella contabilità speciale intestata al Commissario Delegato e ripartite tra i vari settori d’intervento è pari ad € 131,85 mil.. Il 31 dicembre 2007 è terminato lo stato d’emergenza ed è cessata l’attività del Commissario Delegato. A tale data le erogazioni complessive ammontavano ad € 129,69 mil., corrispondenti al 98% dei fondi disponibili. Le risorse residue, pari ad € 2,17 mil., sono state trasferite, così come previsto dal comma 5 dell’art. 15 della legge 30 marzo 1998, n. 61, introdotto dall’art.2, comma 107, lett. f della legge 24 dicembre 2007, n. 244, nella contabilità speciale intestata al Funzionario Delegato per la ricostruzione ed utilizzate per il completamento degli interventi.

9.2 Le risorse statali

La maggior parte delle risorse destinate alla ricostruzione derivano da operazioni finanziarie effettuate dalla Regione con oneri a carico dello Stato le cui autorizzazioni di spesa (limiti di impegno), sono state previste dall’art. 15 della legge 61/98, (€ 61,97 mil), dall’art. 50 lett. d) della Legge 448/1998 (€ 242,40 mil ), dall’art. 54, comma 1, tab. 3, delle legge 488/99 (€ 9,8 mil), dall’art. 144, comma 1, tab 1 della legge n. 388/2000 (€ 154,93 mil) e dall’art. 35, comma 1, tab. 2 della legge 448/2001 (€ 67,14 mil.), dall’ art. 4, comma 176, tab. 1 della legge n. 350/03 (€ 15 mil.) e dall’art. 2, comma 107 della legge 244/07 (€ 15 mil.) Con vari D.P.C.M. tali autorizzazioni sono state ripartite nella misura del 65% a favore della Regione Umbria e del 35% a favore della Regione Marche. Ulteriori limiti d’impegno sono previsti, per la Regione Umbria, dalle leggi n. 289/02 e n. 62/03 (€ 5,87mil.), dall’art. 1, comma 203, Legge 311/04 (€ 1,9 mil.) e dall’art. 1, comma 100, della legge 266/05 (€ 2,6 mil.) e dall’art. 2, comma 107, della legge 244/07 (€ 9,75 mil.) Infine, l’art. 1, comma 1012 della legge 296/06 (Finanziaria 2007) prevede lo stanziamento di un contributo di € 52 mil. per l’anno 2007 e di € 55 mil per ciascuno degli anni 2008 e 2009, quindi la quota spettante alla Regione Umbria è pari ad € 105,3 mil. (65%). Nel grafico sono indicati gli importi delle quote dei limiti di impegno a favore della Regione Umbria, nonché la loro durata.

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Anno 2013 ------Autorizzazioni di spesa periodo 1998-2008 – Limiti di impegno (Euro) e durata

400.000.00 0

3.250.000 3.250.000 3.250.000 1.901.280 2.600.000 9.750.000 350.000.00 3.467.020 2.549.400 0 20.141.819

20.141.819

300.000.00 3.356.970 0

50.354.548

250.000.00 0

50.354.548

200.000.00 3.021.273 3.356.970 0

67.139.397 150.000.00 0

100.000.00 50.354.548 0

33.569.698 50.000.00 0 6.713.940 6.713.940

26.855.759 0

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024

Legge 61/98 Finanziaria 1999 Finanziaria 2000 Finanziaria 2001 Finanziaria 2002

Leggi 289/02 e 62/03 Finanziaria 2004 Finanziaria 2005 Finanziaria 2006 Finanziaria 2008

La Regione, con l’obbiettivo di ottimizzare il rendimento di tali autorizzazioni d’impegno e quindi ottenere il massimo di risorse, ha utilizzato i migliori strumenti finanziari che consente l’attuale mercato. A tale fine si è sottoposta al giudizio delle due più prestigiose Agenzie di rating per la valutazione del proprio merito di credito ottenendo lo stesso rating assegnato alla Repubblica italiana da Moody’s (AA3) e da Standard & Poor’s (AA-). Con tali giudizi la Regione è stata in grado di ottenere condizioni molto vantaggiose sul mercato dei prestiti di capitale laddove ormai gli investitori (Banche) utilizzano il rating come fondamentale indice di valutazione della rischiosità della loro esposizione, offrendo quindi migliori condizioni economiche in funzione direttamente proporzionale a rating più elevati. Le principali operazioni che la Regione ha posto in essere si sono articolate in finanziamenti erogati da un pool di banche (Depfa, Crediop e Chase) o da primari istituti di credito esteri (Merrill Lynch, Nomura) a fronte dei quali la Regione ha emesso titoli obbligazionari che le banche erogatrici hanno acquistato e che, successivamente o contestualmente, hanno collocato sui mercati internazionali. In questo modo la Regione è stata in grado di ottenere risorse ben superiori a quelle ottenibili mediante la contrazione di mutui ordinari. Le maggiori risorse ottenute ammontano a circa 126 milioni di Euro. Nella tabella e nel grafico seguenti sono riportati, per fonte finanziaria, gli importi derivanti dalle diverse operazioni finanziarie:

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21 Anno 2013 ------

Milioni 2% Fonte finanziaria di euro 23% Legge 61/98 art.15 508,97 42% Legge 448/98 art. 50, lett.d ) - finanziaria 1999 1.897,49 Legge 488/99 art. 54, comma 1, tab.3) - 68,05 finanziaria 2000 Legge 388/2000 art. 144, comma 1, tab.1) - 1.014,84 finanziaria 2001 Legge 448/01 art. 35, comma 1, tab. 2) - 10% 451,37 finanziaria 2002 3%2% 0% Leggi 289/02 e 62/03 67,02 11% 4% 2% Legge 350/03 art. 4, comma 176, tab. 1 - 1% 112,82 Legge 61/98 art.15 Finanziaria ‘99 finanziaria 2004 Finanziaria 2000 Finanziaria 2001 Legge 311/04 art. 1, comma 203 21,98 Finanziaria 2002 Leggi 289/02 e 62/03 Finanziaria 2004 Legge 311/04 art. 1, c. 203 Legge 266/05 art. 1, comma 100 31,05 Legge 266/05 art. 1, c. 100 (stima) Finanziaria 2007 Legge 296/06 art. 1, comma 1012 - finanziaria Finanziaria 2008 105,30 2007 Legge 244/07 art. 2, comma 107 - finanziaria 185,76 2008 *

Totale 4.464,65

* Di cui € 69,60 riservati agli oneri previsti dall’art. 14, c. 14 e dall’art 12, c. 2 e 3 della legge 61/98 per il quinquennio 2008-2012.

9.3 Le risorse aggiuntive per specifici interventi

A tali risorse si aggiungono le risorse destinate ad uno specifico Programma Straordinario di edilizia residenziale pubblica pari a € 137,12 mil e quelle derivanti dalla contrazione, da parte del soprintendente per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici dell’Umbria, di un mutuo, ai sensi dell’art. 8, comma 4, della legge n. 61/98, da destinare agli interventi sui beni culturali pari a € 57,68 mil.

9.4 Le risorse dell’Unione Europea

Gli eventi sismici del settembre 1997 hanno profondamente colpito e danneggiato un ampio territorio, a vocazione rurale, già interessato da fenomeni di spopolamento e di abbandono a causa delle disagiate condizioni di vita della popolazione residente. Per arginare questo fenomeno e anche per migliorare e sviluppare le condizioni socio economiche di questi territori, l’Unione Europea (riprogrammazione del DOCUP 1994/99 Ob. 5b) ha destinato alla ricostruzione importanti risorse che hanno consentito di finanziare o di cofinanziare nell’area operativa dell’Ob. 5b, la stragrande maggioranza delle tipologie ed un significativo numero di interventi previsti dalla normativa nazionale e regionale in materia di ricostruzione, nonché specifiche azioni di formazione, aiuti all’occupazione e di sostegno alle popolazioni terremotate. Le risorse delle Misure che prevedono interventi di ricostruzione ammontavano inizialmente a complessivi € 522,88 mil., incrementati a € 523,96 in sede di rendicontazione:

Mil. di Euro Misura 3.5 (Ricostruzione nei territori rurali colpiti) 330,93 Misura 4.3 (Ricostruzione e recupero del tessuto infrastrutturale e urbano nei territori colpiti) 166,35 Misura 5.7 (Ricostruzione delle strutture per attività economiche extragricole) 26,68 TOTALE 523,96

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22 Anno 2013 ------9.5 Le risorse regionali

Con legge regionale 16 febbraio 2005, n. 8 la Regione, modificando ed integrando la L.R n. 30/98, ha introdotto la possibilità di concorrere al finanziamento dell’attività di ricostruzione con proprie risorse che, ad oggi, ammontano ad € 29,91 mil.

9.6 Le risorse totali

Complessivamente, quindi, le risorse disponibili ammontano a € 5.341,58 mil. e comprendono quelle del Commissario delegato, le risorse statali, quelli dell’Unione Europea, le risorse regionali e quelle destinate a specifici interventi.

Fonte di finanziamento Mil. di euro Risorse Risorse statali 4.464,65 commissariali 2,3% Risorse Risorse commissariali 123,78 specifici interv. 3,6% Risorse specifici interv. 194,80 Risorse Risorse statali Unione 83,6% Europea Risorse europee 523,96 9,8% Altre risorse Risorse regionali 29,91 Risorse 0,1% regionali 0,6% Altre risorse(1) 5,40

TOTALE 5.342,50

(1) Finanziamenti per precedenti crisi sismiche,incassi per vendita strutture delocalizzate, interessi su c/c vincolati

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23 Anno 2013 ------10. IL QUADRO DEGLI IMPEGNI E DELLA SPESA

10.1 La destinazione delle risorse

I finanziamenti disponibili sono stati destinati alle diverse tipologie di intervento nel rispetto delle linee strategiche e delle priorità stabilite dalla legge 61/98 quali il rapido rientro della popolazione nelle abitazioni principali, la ripresa delle attività produttive, il recupero della funzionalità delle strutture pubbliche e del patrimonio culturale, la permanenza degli insediamenti abitativi e produttivi nelle zone collinari e montane nonché la riqualificazione e valorizzazione dell’ambiente naturale. Nel programmare tali finanziamenti si è tenuto conto della loro entità, della loro diversa provenienza e peculiarità (statali e comunitarie) nonché della natura e complessità dei diversi settori di intervento. I finanziamenti commissariali messi a disposizione sono stati utilizzati direttamente dal Commissario per la Protezione civile per gli interventi dell’emergenza e per l’avvio della ricostruzione leggera, quelli comunitari, invece, sono stati destinati dai Responsabili di Misura obbligatoriamente agli interventi compatibili con i Fondi strutturali ed eleggibili alle singole misure (residenze principali degli agricoltori, unità immobiliari destinate ad attività agricole ed extra- agricole, opere pubbliche, beni culturali, ecc.).

Le risorse statali ripartite. Le risorse statali, derivate dai mutui e dalle altre operazioni finanziarie, sono destinate e ripartite dalla Regione tra i vari settori di intervento, unitamente al cofinanziamento regionale ammontante ad € 28,06 mil. mediante la predisposizione di appostiti programmi finanziari. Al 31/12/2012 sono stati approvati sette Programmi Finanziari: il Programma 1998, il Programma 1999-2001, il Programma 2002-2003, il Programma 2004-2005, il Programma 2007-2008, il Programma 2008 – 2009, il Programma 2011 – 2012 e la sua successiva integrazione, con i quali sono stati ripartite risorse per € 4.496,57 mil.

Programma Programmazione risorse statali Mil. di euro Finanziario 2002 - 2003 21,3% 2004 - 2005 1998 485,47 17,0%

1999 – 2001 1.955,31 2007-2008 3,2% 2002-2003 959,06 2008-2009 3,8% 2004-2005 (rimodulato) 764,46 2011-2012 0,5% 2007-2008 141,86 1999 - 2001 1998 43,5% 10,8% 2008-2009 168,70 2011-2012 (integrato) 21,71

TOTALE 4.496,57

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24 Anno 2013 ------Le risorse totali ripartite. In tabella è riportata la situazione, al 31.12.2013, delle risorse totali già destinate e suddivise per settore di intervento e per fonte di finanziamento.

Mil. di Euro Risorse Risorse Altre SETTORE statali/regio Unione TOTALE risorse nali* Europea Edifici isolati 1.894,02 178,2 1,92 2.074,14 Programmi Integrati di recupero 1.400,29 146,3 0,22 1.546,81 Opere pubbliche 177,66 87,06 137,12 401,84 Dissesti idrogeologici 109,00 30,24 139,24 Beni culturali 254,39 43,77 57,68 355,84 Attività Produttive 33,86 10,47 44,33 Altri interventi 751,13 27,92 779,05 TOTALE 4.620,35 523,96 196,94 5.341,25 *Comprensive di € 123,78 mil. stanziati per l’emergenza

Le risorse da ripartire. Restano ancora da ripartire tra i vari settori d’intervento € 1,25 mil. derivanti dal maggior ricavato dai mutui contratti ai sensi del comma 107, lett. f) dell’art. 2 della legge n. 244/2007 rispetto all’importo stimato nel programma finanziario.

10.2 Gli impegni L’andamento degli impegni e della spesa riflette i tempi della messa a disposizione delle risorse, dell’approvazione dei Programmi finanziari e, soprattutto, delle diverse modalità e tempi fissati per il processo tecnico-amministrativo e finanziario delle singole tipologie di intervento. Tutte le risorse ripartite al 31.12.2013 sono state impegnate.

Impegni per fonte di finanziamento e settore di intervento (Mil. di Euro) Risorse Risorse Altre SETTORE statali/regio Unione TOTALE risorse nali* Europea Edifici isolati 1.894,02 178,2 1,92 2.074,14 Programmi Integrati di recupero 1.400,29 146,3 0,22 1.546,81 Opere pubbliche 177,66 87,06 137,12 401,84 Dissesti idrogeologici 109,00 30,24 139,24 Beni culturali 254,39 43,77 57,68 355,84 Attività Produttive 33,86 10,47 44,33 Altri interventi 751,13 27,92 779,05 TOTALE 4.620,35 523,96 196,94 5.341,25 *Comprensive di € 123,78 mil. stanziati per l’emergenza

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25 Anno 2013 ------

10.3 La spesa.

La spesa al 31.12.2013 ammonta a complessivi € 5.053,94 mil, pari al 94,6% del totale delle risorse disponibili.

Spesa per fonte di finanziamento Erogato Fonte % (Mil. di euro) Risorse statali/region. Risorse statali/regionali 4.337,14 85,8 85,8% Risorse Unione Europea 519,86 10,3 (1) Altre risorse 196,94 3,9 TOTALE 5.053,94 100 (1)Mutuo beni culturali – Risorse per E.R.P. – Risorse derivanti da precedenti sismi Risorse Altre risorse Unione 3,9% Europea 10,3%

Rispetto alla spesa totale, l’85,8% è relativo alle risorse statali e regionali, il 10,3% alle risorse comunitarie e il 3,9% alle altre risorse.

Per quanto riguarda la spesa per settore d’intervento, la situazione al 31.12.2013 è la seguente:

Spesa per fonte di finanziamento e settore di intervento (Mil. di Euro) Risorse Risorse Altre Settori di intervento statali/regi Unione Totale Risorse onali Europea Edifici Isolati 1.870,67 178,20 1,92 2.050,79 Programmi Integrati di Recupero 1.240,15 142,73 0,22 1.383,10 Opere Pubbliche 155,90 86,82 137,12 379,84 Dissesti 98,55 29,95 128,50 Beni culturali 244,05 43,77 57,68 345,50 Attività produttive 33,86 10,47 44,33 Altri interventi 693,96 27,92 721,88 TOTALE 4.337,14 519,86 196,94 5.053,94

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26 Anno 2013 ------

10.4 Sintesi degli impegni e della spesa.

Tutte le risorse disponibili (€ 5.341,25 mil.) sono state impegnate, la spesa ammonta complessivamente a € 5.053,94 mil (94,62% di quelle impegnate).

Stanziamenti, impegni, pagamenti al 31.12.2013 (Mil. di Euro) % % Settore Risorse Impegni Erogazioni Impegno Erog. Edifici isolati 2.074,14 2.074,14 100 2.050,79 98,87 Programmi Integrati di recupero 1.546,81 1.546,81 100 1.383,10 89,42 Opere pubbliche 401,84 401,84 100 379,84 94,53 Dissesti idrogeologici 139,24 139,24 100 128,50 92,29 Beni culturali 355,84 355,84 100 345,50 97,09 Attività Produttive 44,33 44,33 100 44,33 100,00 Altri interventi 779,05 779,05 100 721,88 92,66 TOTALE 5.341,25 5.341,25 100,00 5.053,94 94,62

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27 Anno 2013 ------

Stanziamenti, impegni, erogazioni per fonte finanziaria e settore d’intervento (mil. di euro)

RISORSE STATALI / REGIONALI RISORSE UNIONE EUROPEA ALTRE RISORSE TOTALE Settori di intervento Risorse Risorse Risorse Risorse Impegni Erogazioni Impegni Erogazioni Impegni Erogazioni Impegni Erogazioni ripartite ripartite ripartite ripartite

Ricostruzione leggera 265,59 265,59 264,97 68,11 68,11 68,11 1,78 1,78 1,78 335,48 335,48 334,86

Ricostruzione pesante 1.628,43 1.628,43 1.605,70 110,09 110,09 110,09 0,14 0,14 0,14 1.738,66 1.738,66 1.715,93

Programmi Integrati di 1.400,29 1.400,29 1.240,15 146,30 146,30 142,73 0,22 0,22 0,22 1.546,81 1.546,81 1.383,10 Recupero

Opere Pubbliche 177,66 177,66 155,90 87,06 87,06 86,82 137,12 137,12 137,12 401,84 401,84 379,84

Dissesti 109,00 109,00 98,55 30,24 30,24 29,95 139,24 139,24 128,5

Beni culturali 254,39 254,39 244,05 43,77 43,77 43,77 57,68 57,68 57,68 355,84 355,84 345,50

Attività produttive 33,86 33,86 33,86 10,47 10,47 10,47 44,33 44,33 44,33

Altri interventi 751,13 751,13 693,96 27,92 27,92 27,92 779,05 779,05 721,88

TOTALE 4.620,35 4.620,35 4.337,14 523,96 523,96 519,86 196,94 196,94 196,94 5.341,25 5.341,25 5.053,94

Percentuali (impegni/stanziamento, 100% 93,87% 100% 99,22% 100% 100,00% 100% 94,62% erogazioni/impegni

------28 Anno 2013 ------Stanziamenti, impegni, erogazioni al 31.12.2013

2.200

Stanziato 2.000 Impegnato

1.800 Erogato

1.600

1.400

1.200

1.000 Mil. di Mil. Euro

800

600

400

200

0 Edifici isolati P.I.R. Opere pubbliche Dissesti idogeologici Beni culturali Attività Produttive Altri interventi

------29 Anno 2013 ------Copertura finanziaria e programmazione degli interventi (Importi in milioni di Euro)

DANNO COPERTURA FINANZIARIA SPESA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA RISORSE Costo Risorse Risorse N. FINO AL DA SETTORE Stimato (con statali / Altri Fondi TOTALE 2013 2014 2015 2016 oltre TOTALE Interv. 31/12/12 REPERIRE IVA) regionali UE 1 2 3 4 5 6=3+4+5 7 8 9 10 11 12 13=∑(7:12) 14=2-6

EDILIZIA PRIVATA (art.3 22.332 5.006,02 3.294,31 324,50 2,14 3.620,95 3.404,99 29,89 36,20 35,17 40,00 75,69 3.620,95 1.385,07 e 4) Ricostruzione 4.419 335,48 265,59 68,11 1,78 335,48 334,83 0,28 0,20 0,17 0,00 0 335,48 0,00 leggera Ricostruzione 17.913 2.346,49 1.628,43 110,09 0,14 1.738,66 1.710,85 4,83 6,00 5,00 5,00 6,98 1.738,66 607,83 pesante Programmi di 5.440 (1) 2.324,05 1.400,29 146,30 0,22 1.546,81 1.358,32 24,78 30,00 30,00 35,00 68,71 1.546,81 777,24 recupero (art.3)

OPERE 2.942 1.106,11 177,66 87,06 137,12 401,84 357,04 2,76 4,00 4,00 6,00 8,00 401,84 704,27 PUBBLICHE

Edifici pubblici - (2) Infrastrutture 2.661 900,7 177,66 87,06 264,72 239,96 2,76 4,00 4,00 6,00 8,00 264,72 635,98 (art.2) Edilizia residenziale 200 205,41 137,12 137,12 137,12 0,00 0,00 0,00 0,00 0 137,12 68,29 pubblica (art.7) DISSESTI IDROGEOLOGI 281 163,20 109,00 30,24 139,24 126,61 1,89 3,00 3,00 2,00 2,74 139,24 23,96 CI (art.2) BENI CULTURALI 2.297 1.398,05 254,39 43,77 57,68 355,84 342,15 3,35 3,00 3,00 2,50 1,84 355,84 1.042,21 (art.8) ATTIVITA' PRODUTTIVE 72,3 33,86 10,47 44,33 44,33 0,00 0,00 0,00 0,00 0 44,33 27,97 (art.5)

TOTALE 33.211 7.745,68 3.869,22 496,04 196,94 4.562,20 4.275,43 37,89 46,20 45,17 50,50 88,27 4.562,20 3.183,48 ALTRI 751,13 27,92 779,05 709,82 12,06 15,00 12,00 10,00 20,17 779,05 INTERVENTI

TOTALE 33.211 7.745,68 4.620,35 523,96 196,94 5.341,25 5.003,99 49,95 61,20 57,17 60,50 108,44 5.341,25 3.183,48 GENERALE (1) Numero totale delle Unità Minime di Intervento (U.M.I.) individuate nei Programmi Integrati di Recupero (Ricostruzione Integrata) (2) Comprese le infrastrutture rurali (3) Derivano dai rimborsi alle Contabilità speciali del Commissario e del Funzionario Delegato delle somme rendicontate all’Unione Europea come overbooking e da restituzioni varie.

------30 Anno 2013 ------

11. IL PROGRAMMA STRAORDINARIO DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

Per consentire alla popolazione evacuata, e più in generale, per far fronte al disagio abitativo del vasto territorio colpito dal sisma, è stato realizzato un Programma straordinario di e.r.p. al quale sono state destinate risorse per complessivi € 137,12 mil. (€ 120,33 mil. di edilizia sovvenzionata previste dall’art. 7 legge n. 61/98 e € 16,79 mil assegnati alla Regione dal Ministero dei LL.PP ai sensi dell’art. 3 lett. q) della L. 457/78). Il programma, si articola in diverse tipologie di intervento per meglio far fronte sia alla sistemazione dei nuclei familiari evacuati che al generalizzato fabbisogno abitativo conseguente all’evento sismico. Alcune tipologie hanno previsto la rapida realizzazione di alloggi da assegnare ai nuclei familiari in situazione di grave disagio (interventi di nuova costruzione), altre, invece, hanno previsto il recupero sia degli edifici residenziali pubblici danneggiati che il recupero del tessuto urbano delle località colpite (Programmi di Recupero Urbano). A fronte del quadro di emergenza che si è andato a delineare, è stato prioritariamente attivato un Piano di prima emergenza dove sono stati assunti come prioritari gli interventi localizzati nelle zone maggiormente colpite e dove risultavano maggiori i danni e i disagi per la popolazione. E’ stata data quindi la precedenza realizzativa a quegli interventi di nuova costruzione, di recupero e acquisto e recupero che necessitavano di tempi di esecuzione più ridotti.

Nel suo complesso il programma ha previsto la realizzazione di 130 interventi per un totale di 1.804 alloggi di cui 624 di nuova costruzione e 1.180 di recupero ripartiti nelle seguenti tipologie:

Finanziamento Tipologia intervento N. Alloggi (Mil di Euro) Nuova costruzione di alloggi di edilizia agevolata destinati alla locazione 101 3,93

Nuove costruzioni a cura dello IERP 351 35,32

Alloggi prefabbricati a cura del Comune di Foligno 172 7,49

TOTALE INTERVENTI DI NUOVA COSTRUZIONE 624 46,73

Recupero di alloggi di edilizia agevolata destinati alla locazione 60 3,35

Interventi di acquisto e recupero di alloggi a cura dello IERP 114 15,15

Interventi di recupero di edifici di proprietà dello IERP 10 1,03

Interventi di recupero di edifici di proprietà comunale 224 21,39

Interventi di riparazione dei danni al patrimonio dello IERP 678(1) 12,32

Interventi di acquisto e recupero a cura dei Comuni 94 10,46

TOTALE INTERVENTI DI RECUPERO 1.180 63,7

TOTALE 1.804(2) 110,43 (1) Interventi di riparazione su alloggi danneggiati dagli eventi sismici di proprietà dello I.e.r.p. e che risultavano occupati al momento del sisma. Tali interventi sono stati quasi tutti realizzati e le persone inizialmente evacuate sono già rientrate. (2) di cui 673 alloggi utilizzati all’interno del Progetto “Fuori dai container entro il 2000”

A tali interventi sono da aggiungere gli alloggi realizzati con i Programmi di Recupero Urbano e quelli destinati a categorie speciali (anziani, studenti, portatori di handicap) per un importo di risorse di € 25,76 Mil. La residua disponibilità di € 0,93 mil. è stata destinata per € 0,34 mil. al Progetto “Fuori dai container entro il 2000” e € 0,59 mil. per far fronte a eventuali varianti e maggiori oneri.

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Anno 2013 ------

12. IL RIENTRO DELLA POPOLAZIONE

12.1 La popolazione evacuata

La maggior parte del patrimonio edilizio privato destinato alla residenza nelle zone colpite dal sisma è stato gravemente danneggiato ed abbandonato dalla popolazione a seguito dell’emanazione delle ordinanze sindacali di sgombero. Le famiglie che hanno dovuto abbandonare l’abitazione a causa degli eventi sismici iniziati nel 1997 sono state 9.285 mentre la popolazione coinvolta è stata di 22.604 persone. Di tale popolazione 5.727 nuclei familiari (13.453 persone), con il contributo mensile previsto (massimo € 309,87), hanno potuto trovare soluzioni abitative autonome, mentre agli altri 3.558 nuclei (9.151 persone) sono stati assegnati container installati nelle aree appositamente attrezzate.

Trovare un’adeguata sistemazione alla popolazione evacuata e consentire il rapido rientro nelle abitazioni dei nuclei familiari è stato, fin da subito, l’obiettivo principale da perseguire. Tuttavia l’elevato numero di persone coinvolte residenti in un vasto e diverso territorio colpito (zone montane, nei centri storici, nelle frazioni), la mancanza di alloggi sul mercato immobiliare, le diverse modalità e tempi di ricostruzione (leggera, pesante, integrata) hanno richiesto, con non poche difficoltà, di porre in essere soluzioni mirate e tali da soddisfare le esigenze manifestate dai cittadini. Nella fase dell’emergenza sono stati installati moduli abitativi mobili nelle aree appositamente urbanizzate ed attrezzate e, contemporaneamente, è stato particolarmente incentivato il ricorso all’autonoma sistemazione in locazione o presso nuclei familiari ospitanti. Immediatamente dopo l’emanazione delle norme statali e regionali per la ricostruzione e, quindi, dopo l’avvio dell’intero processo di ricostruzione, è stato riconsiderato, prima nella sua globalità e poi nel dettaglio, il disagio e il fabbisogno abitativo con particolare attenzione per la popolazione residente nei moduli abitativi mobili e coinvolta nel processo di ricostruzione all’interno dei Programmi integrati di Recupero per il quale si prevedevano tempi relativamente lunghi per la sua realizzazione.

12.2 L’attuale sistemazione alloggiativa delle persone evacuate

La situazione alloggiativa al 31 dicembre 2013 delle 22.604 persone evacuate (9.285 nuclei) è indicata in tabella dove sono riportate anche le variazioni intervenute nel periodo dicembre 2012 - dicembre 2013. Sistemazione nuclei familiari evacuati a seguito del sisma

Situazione al Situazione al Differenza del periodo 31.12.2012 31.12.2013 Nuclei Persone Nuclei Persone Nuclei Persone Container 7 15 6 14 -1 -1 Autonoma 141 341 122 303 -19 -38 Sistemazione Alloggi alternativi 190 411 151 335 -39 -76 Rientrate nelle 8.947 21.837 9.006 21.952 59 115 abitazioni TOTALE 9.285 22.604 9.285 22.604

Il 97,1% delle famiglie evacuate (21.952 persone) sono rientrate nelle rispettive abitazioni, l’1,3% è in autonoma sistemazione (303 persone), l’1,5% (335 persone) abitano in alloggi alternativi, mentre ormai solamente lo 0,1% (14 persone) abita in container. Per quanto riguarda invece la variazione nel corso dell’anno 2013, sono 115 le persone che, a conclusione dei lavori, sono rientrate nelle abitazioni. Di queste 76 erano sistemate negli alloggi alternativi, 38 hanno rilasciato l’alloggio dove si erano autonomamente sistemate e 1 ha rilasciato il container.

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Anno 2013 ------

Nel grafico è illustrato l’andamento della sistemazione della popolazione nel periodo dicembre 2000 – dicembre 2013.

Andamento sistemazione popolazione evacuata dal 31/12/2000 al 31/12/2013

22.000

20.000

18.000

16.000

14.000

12.000

10.000

8.000

6.000

4.000

2.000

0

Alloggi alternativi Moduli abitativi Autonoma sistemazione Rientrati

Persone sistemate precariamente dopo il sisma del 1997 22.604 (9.285 nuclei)

Persone nei Persone sistemate Persone in Persone rientrate container col progetto Fuori autonoma nella propria 14 dai container sistemazione abitazione riparata (6 nuclei) 335 303 21.952 (151 nuclei) (122 nuclei) (9.006 nuclei)

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Anno 2013 ------

12.3.Gli alloggi alternativi ai container

Per i nuclei familiari residenti nei container, coinvolti nella ricostruzione integrata che comporta necessariamente tempi più lunghi, è stato attuato nel 2000 specifico progetto che ha consentito nei Comuni di Foligno, Nocera Umbra, Gualdo Tadino, Sellano, Assisi, Valtopina, Cannara e , l’acquisizione e la realizzazione di abitazioni alternative successivamente assegnate in sostituzione dei container. Dei 1.362 alloggi realizzati, 379 sono di nuova costruzione, 194 si sono resi disponibili grazie ad interventi di recupero, 23 sono stati acquistati/locati; i restanti 766 sono alloggi prefabbricati in legno e cemento armato. Il numero, l’ubicazione e la tipologia realizzativa è illustrato in tabella Prefabbricati in Nuova Acquisto Acquisto legno/c.a Totale costruzione Recupero locazione muratura Assisi 12 11 3 - 26 Cannara - 8 4 - 12 Foligno 92 144 2 390 628 Gualdo Tadino 77 8 14 10 109 Massa Martana 10 - - - 10 Nocera Umbra 164 18 - 267 449 Sellano - 3 - 99 102 Valtopina 24 2 - - 26 TOTALE 379 194 23 766 1.362

Alloggi alternativi - prefabbricati in legno

Sellano Nocera Umbra Alloggi alternativi di Edilizia residenziale pubblica

Foligno Annifo Foligno S. Lorenzo

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Anno 2013 ------

Per assegnare gli alloggi alternativi, i Comuni interessati hanno emanato specifici bandi in relazione ai quali è formulata una graduatoria sulla base di punteggi attribuiti per specifiche condizioni soggettive dei richiedenti. Le assegnazioni ai soggetti utilmente collocati nelle graduatorie sono state effettuate in tempi successivi in relazione alla loro disponibilità ed alla conclusione delle operazioni concorsuali. Complessivamente al 31.12.2013 risultano assegnati 122 alloggi dove sono sistemate 303 persone . Nella tabella è indicato l’andamento delle assegnazioni dell’anno 2013 e le relative variazioni.

Assegnazione alloggi alternativi Situazione al Situazione al Variazione 31.12.2012 31.12.2013 nuclei persone nuclei persone nuclei Persone GUALDO TADINO 6 11 1 1 -5 -10 FOLIGNO 73 147 57 120 -16 -27 MASSA MARTANA 2 3 2 3 - - NOCERA UMBRA 83 192 77 180 -6 -12 SELLANO 25 55 13 28 -12 -17 VALTOPINA 1 3 1 3 - - TOTALE 190 411 151 335 -39 -76

12.4 Il rilascio dei container

La tabella e il grafico illustrano il numero e la percentuale dei nuclei che, al 31 dicembre 2012 hanno lasciato i container dopo essere rientrati nelle rispettive abitazioni o sistemati in alloggi alternativi.

% famiglie che hanno rilasciato il container

100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 99,3%

97,3%

FOLIGNO NOCERA GUALDO SELLANO VALTOPINA ASSISI ALTRI UMBRA TADINO COMUNI

------35

Anno 2013 ------

famiglie in container Dicembre % 1997 2013 rilascio Foligno 1.294 0 100% Nocera Umbra 1.021 0 100% Gualdo Tadino 404 0 100% Sellano 204 0 100% Valtopina 186 5 97,3% Assisi 151 0 100% Altri Comuni 150 1 99,3% TOTALE 3.558 6 99,9%

Dopo gli eventi sismici erano 3.558 le famiglie residenti nei container, mentre oggi sono 6, i nuclei rientrati o sistemati alternativamente sono 3.552. La percentuale complessiva di rilascio, quindi, è pari al 99,9%. Nei Comuni di Foligno, Sellano, Gualdo Tadino, Assisi e Nocera U. tutte le famiglie hanno rilasciato il container. Nel corso del 2013 ha rilasciato il container l’ultimo nucleo familiare che era rimasto nel comune di Nocera U.

Popolazione in container - Variazione dicembre 2012 - dicembre 2013

Situazione al 31.12.2012 Situazione al 31.12.2013 Variazione Comune nuclei nuclei nuclei Persone nuclei Persone 1 3 1 3 - - NOCERA UMBRA 1 1 - - -1 -1 VALTOPINA 5 11 5 11 - - Totali 7 15 6 14 -1 -1

Tuttavia è da precisare che tutte le famiglie ancora ospitate nei container hanno rifiutato una sistemazione alternativa in casette di legno o in alloggi di edilizia residenziale pubblica, inoltre le pratiche di ricostruzione ad esse collegate presentano problemi sia di carattere amministrativo che tecnico tanto che è stato necessario attivare l’intervento sostitutivo da parte delle rispettive amministrazioni comunali.

------36

Anno 2013 ------

12.5 La popolazione in autonoma sistemazione

Delle originarie 5.727 famiglie (13.453 persone) evacuate e sistematesi autonomamente 5.605 (13.150 persone), pari al 97,7%, sono rientrate nelle abitazioni riparate. Al 31 dicembre 2013 risultano in autonoma sistemazione 122 nuclei (303 persone). Nel corso dell’anno 2013 i nuclei rientrati sono stati 19 (38 persone).

Popolazione in autonoma sistemazione – variazione dicembre 2012 - dicembre 2013

Variazione nel Situazione al 31.12.2012 Situazione al 31.12.2013 Comune periodo nuclei persone nuclei persone nuclei persone ASSISI 5 14 4 12 -1 -2 CAMPELLO SUL CLITUNNO 4 5 3 4 -1 -1 FOLIGNO 102 252 86 219 -16 -33 GIANO DELL'UMBRIA 1 2 1 2 - - GUALDO TADINO 1 1 1 1 - - MONTEFALCO 1 2 1 2 - - NOCERA UMBRA 23 58 23 58 - - SCHEGGIA E PASCELUPO 1 2 - - -1 -2 VALTOPINA 3 5 3 5 - - TOTALE 141 341 122 303 -19 -38

E’ necessario, tuttavia, precisare che, come disposto dall’art. 3, comma 7, della legge n. 61/98, così come modificato dalla legge n. 244/07, la possibilità di usufruire dei contributi per il pagamento dei canoni di locazione è cessata il 31.12.2012. Dall’inizio dell’emergenza fino al 31.12.2012 sono stati erogati contributi per € 61,8 milioni, compresi quelli erogati alle famiglie che non avevano l’ordinanza di sgombero ma che poi hanno dovuto lasciare la loro abitazione lievemente danneggiata per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione.

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Anno 2013 ------

12.6 La sistemazione della popolazione evacuata in attesa di rientro

Nel grafico e nella tabella è indicata l’attuale sistemazione della popolazione evacuata in attesa di rientro (in alloggi alternativi, container, autonoma sistemazione). Delle 22.604 persone evacuate, 21.952 sono rientrate. Delle restanti 652, il 46,5% (303) è in autonoma sistemazione, il 51,4% (335) in alloggi alternativi, mentre il 2,1% (14) è in container. casetta in legno alloggio e.r.p. container autonoma sistemazione Totale alloggio di coop. private nuclei popolazione nuclei Popolazione nuclei popolazione nuclei popolazione ASSISI - - - - 4 12 4 12 CANNARA ------0 0 GUALDO TADINO 1 1 - - 1 1 2 2 FOLIGNO 57 120 - - 86 219 143 339 MASSA MARTANA 2 3 - - - - 2 3 NOCERA UMBRA 77 180 - - 23 58 100 238 SELLANO 13 28 - - - - 13 28 VALTOPINA 1 3 5 11 3 5 9 19 TOTALE 151 335 ------BEVAGNA ------CAMPELLO SUL CLITUNNO 1 3 3 4 4 7 ------ ------ ------ ------COSTACCIARO ------FERENTILLO ------GIANO DELL'UMBRIA - - 1 2 1 2 ------GUBBIO ------MONTEFALCO - - 1 2 1 2 PERUGIA ------ ------PRECI ------SPELLO ------ ------TREVI ------VALFABBRICA ------ ------TOTALE 6 14 ACQUASPARTA - - - - ARRONE - - - - BASTIA - - - - CITTA' DI CASTELLO - - - - - - - - 51,38% FOSSATO DI VICO - - - - - - - - - - - - MONTE S. MARIA - - - - MONTECASTRILLI - - - - MONTEFRANCO - - - - NARNI - - - - - - - - PASSIGNANO - - - - - - - - 2,15% 46,47% POLINO - - - - S.ANATOLIA DI NARCO - - - - S. GIUSTINO - - - - alloggi alternativi container SCHEGGIA E PASCELUPO - - - - autonoma sistemazione - - - - SIGILLO - - - - SPOLETO - - - - TERNI - - - - - - - - - - - - TOTALE 122 303 TOTALE 279 652

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Anno 2013 ------

13. L’EDILIZIA PRIVATA

La ricostruzione degli immobili ad uso privato, sia di tipo residenziale che produttivo, è realizzata sulla base di progetti unitari per singoli edifici o complessi di edifici che ricomprendono al loro interno unità immobiliari destinate ad abitazioni e/o ad attività produttive alla data del sisma. La normativa tecnica e amministrativa emanata, sia statale che regionale, prevede tre processi attuativi: la Ricostruzione Leggera, la Ricostruzione Pesante, e la Ricostruzione integrata. Pur con le dovute diversità, tutti i tre processi hanno come filo conduttore l’obbiettivo primario del rientro della popolazione evacuata e della ripresa delle attività produttive. E’ in relazione a tale esigenza che sono state definite le regole di programmazione e di attuazione della ricostruzione. Ne sono la conferma la priorità data, nell’ambito delle disponibilità finanziarie, a tutti gli interventi su immobili sgomberati perché dichiarati inagibili. E’ evidente quindi che anche se tutto il territorio regionale è stato danneggiato, la ricostruzione prioritaria è concentrata ove i danni sono stati maggiori.

13.1 La ricostruzione leggera La ricostruzione leggera, le cui regole tecniche ed amministrative sono state disciplinate dal Commissario delegato della Protezione civile immediatamente dopo il sisma, prevede la riparazione degli edifici con danneggiamento lieve in cui sia presente almeno una abitazione principale occupata e dichiarata inagibile con Ordinanza sindacale di sgombero totale o parziale ovvero che sia stata oggetto di agibilità con provvedimento. Come in seguito dettagliatamente illustrato, gli interventi previsti sono pressoché terminati. Quelli in corso, pur conclusi nella maggioranza, non possono essere dichiarati tali a causa della mancata regolarizzazione amministrativa prevista. I casi più ricorrenti sono il contenzioso fra le parti (proprietari e impresa, impresa e direzione lavori), il rilascio della certificazione contributiva, la mancata emissione di fatture, la ritardata presentazione al Comune della contabilità finale dei lavori eseguiti ed altri. Nella cartina è indicata, per classi, la distribuzione comunale degli interventi, presenti nella quasi totalità del territorio regionale, anche se, la maggior parte, è localizzata nei più colpiti.

------39 Anno 2013 ------

. Lo stato di attuazione al 31 dicembre 2013

Come più volte ribadito, la ricostruzione leggera è ormai conclusa. Nella tabella ne è illustrato lo stato di attuazione.

Ricostruzione Leggera – stato di attuazione al 31 dicembre 2013

Concessioni Lavori Lavori Comune Progetti Contributive Iniziati Ultimati

ASSISI 384 384 384 384 BASTIA UMBRA 53 53 53 53 BEVAGNA 57 57 57 57 CAMPELLO SUL CLITUNNO 44 44 44 44 CANNARA 53 53 53 53 CERRETO DI SPOLETO 22 22 22 22 FOLIGNO 1.359 1.359 1.357 1.346 GUALDO TADINO 500 500 500 499 GUBBIO 82 82 82 82 MASSA MARTANA 65 65 65 65 MONTEFALCO 104 104 104 104 NOCERA UMBRA 220 220 219 219 PERUGIA 112 112 112 112 PRECI 27 27 27 27 SELLANO 44 44 44 44 SPELLO 214 214 214 214 SPOLETO 203 203 203 203 TREVI 186 186 186 186 VALFABBRICA 42 42 42 42 VALTOPINA 85 85 85 85 Altri Comuni 476 476 476 474 Totale 4.332 4.332 4.329 4.315

Per i 4.332 progetti ammessi sono state rilasciate tutte le concessioni contributive, devono iniziare 3 interventi, mentre devono essere ultimati i lavori di 14 interventi in corso. E’ da specificare che i 18 interventi ancora aperti si riferiscono a pratiche non ancora definite per il verificarsi di specifiche problematiche di ordine tecnico o amministrativo.

------40 Anno 2013 ------

Nella tabella 1 sono indicati i comuni per i quali la ricostruzione leggera è conclusa. Tali comuni sono 58, gli interventi realizzati sono 2.228, mentre i contributi concessi sono pari a €_145,83 mil.

Tabella 1 Contributi Contributi Comune Interventi Comune Interventi € (mil) € (mil) ACQUASPARTA 19 0,97 6 0,30 ARRONE 14 0,48 NARNI 2 0,06 ASSISI 384 26,97 NORCIA 2 0,04 AVIGLIANO 4 0,12 1 0,05 BASTIA UMBRA 53 4,71 1 0,04 BETTONA 28 1,09 2 0,11 BEVAGNA 57 2,60 PERUGIA 112 9,39 CAMPELLO SUL CLITUNNO 44 2,03 PIEGARO 1 0,12 CANNARA 53 3,30 PIETRALUNGA 9 0,52 CASCIA 6 0,81 POLINO 1 0,02 CASTEL RITALDI 27 1,53 PRECI 27 1,15 CERRETO DI SPOLETO 22 1,00 S. ANATOLIA DI NARCO 3 0,12 3 0,11 S. GIUSTINO 8 0,38 CITTA' DI CASTELLO 70 3,72 SAN GEMINI 8 0,41 COLLAZZONE 1 0,04 SCHEGGIA E PASCELUPO 31 1,74 CORCIANO 13 1,04 SCHEGGINO 2 0,04 COSTACCIARO 15 1,49 SELLANO 44 2,17 3 0,20 SIGILLO 7 0,55 FABRO 1 0,02 SPELLO 214 14,77 FERENTILLO 16 1,28 SPOLETO 203 14,34 FOSSATO DI VICO 32 2,20 STRONCONE 1 0,03 GUALDO CATTANEO 53 2,96 TERNI 3 0,12 GUBBIO 82 7,99 TODI 22 1,39 MARSCIANO 11 0,48 TORGIANO 7 0,45 MASSA MARTANA 65 2,88 TREVI 186 11,81 MONTE S.MARIA TIBERINA 7 0,41 UMBERTIDE 6 0,38 MONTECASTRILLI 2 0,14 VALFABBRICA 42 2,75 MONTEFALCO 104 6,91 VALLO DI NERA 2 0,14 MONTEFRANCO 1 0,02 VALTOPINA 85 4,98 Totale 2.228 145,83

Nella tabella 2 sono invece indicati quelli per i quali non tutti gli interventi sono conclusi. Gli interventi da completare sono 17 dei quali il 76% nel Comune di Foligno.

Tabella 2 Interventi Interventi da Concessioni Cantieri Comune da realizzare Contributive Chiusi completare FOLIGNO 1.359 1.359 1.346 13 GIANO DELL'UMBRIA 25 25 23 2 GUALDO TADINO 500 500 499 1 NOCERA UMBRA 220 220 219 1 Totale 2.104 2.104 2.086 17

E’ da evidenziare che i cantieri in corso sono in percentuale molto bassa rispetto al totale degli interventi di ciascun Comune e la chiusura dei cantieri procede lentamente per difficoltà amministrative che non consentono di formalizzare la fine dei lavori.

------41 Anno 2013 ------

Sellano Località Fonni

PRIMA

Data inizio lavori 16.03.1999

DOPO

Data fine lavori 14.11.1999

------42 Anno 2013 ------

13.2 La Ricostruzione Pesante

Gli interventi della ricostruzione pesante, riparazione/ricostruzione di singoli edifici in prevalenza gravemente danneggiati ed ubicati al di fuori dei programmi integrati di recupero, sono ammessi sulla base di priorità fissate che tengono conto della destinazione d’uso e dell’agibilità degli edifici. Con le risorse disponibili del periodo 1998-2001 sono state ammesse a finanziamento, in tempi successivi, le seguenti priorità: 1: interventi di riparazione o ricostruzione di edifici pericolanti al fine di conseguire la piena utilizzazione delle strade statali, provinciali e comunali; 2: edifici danneggiati da precedenti eventi sismici e per i quali siano state rilasciate concessioni contributive; a: edifici con prevalenza di unità immobiliari adibite ad abitazione principale distrutte, demolite o dichiarate totalmente inagibili; b: edifici con unità immobiliari adibite ad abitazione principale dichiarate totalmente inagibili; c: edifici con prevalenza di unità immobiliari destinate ad attività turistiche-ricettive, attività produttive agricole e attività produttive extra agricole distrutte, demolite o totalmente inagibili; d: edifici con unità immobiliari parzialmente inagibili destinate ad abitazione principale; d1: edifici nei quali siano presenti unità immobiliari di cui alla priorità c) o di culto religioso non ricadenti nelle disposizioni ex legge n. 30/98. f: edifici nei quali siano prevalenti unità immobiliari adibite ad attività turistiche-ricettive, attività produttive agricole e attività produttive extra agricole parzialmente inagibili ricompresi nell’area operativa dell’ob. 5b) e finanziati con le risorse comunitarie del DOCUP 1994-1999.

I 3.850 progetti presentati sono distribuiti in 53 Comuni in maniera abbastanza omogenea.

Ricostruzione pesante - distribuzione comunale interventi avviati

Il 58% degli interventi è localizzato nei Comuni di Nocera Umbra, Assisi, Gualdo Tadino, Foligno, Sellano e Valtopina. Il Comune più interessato è Nocera Umbra.

------43 Anno 2013 ------

Lo stato di attuazione degli interventi ammessi a finanziamento è illustrata in tabella.

Ricostruzione pesante – stato di attuazione al 31 dicembre 2013

Concessioni Progetti Contributive Lavori Lavori Comune Presentati Importo Iniziati Ultimati N.° (mil. di euro) ASSISI 381 380 108,53 380 363 BASTIA UMBRA 50 50 10,10 49 49 BEVAGNA 41 41 9,24 41 39 CAMPELLO SUL CLITUNNO 50 50 9,04 50 48 CANNARA 48 48 7,88 48 48 CERRETO DI SPOLETO 75 75 11,23 75 75 FOLIGNO 393 394 77,28 392 345 GUALDO TADINO 383 383 71,73 383 383 GUBBIO 208 208 38,24 207 203 MASSA MARTANA 59 59 12,09 59 58 MONTEFALCO 155 155 27,72 154 134 NOCERA UMBRA 562 559 110,75 556 533 PERUGIA 50 50 7,49 49 49 PRECI 93 92 12,35 90 89 SELLANO 167 167 21,30 167 167 SPELLO 65 65 12,03 65 65 SPOLETO 184 183 48,24 183 179 TREVI 73 73 11,93 73 70 VALFABBRICA 73 72 7,99 72 70 VALTOPINA 103 103 14,55 103 103 Altri Comuni 637 635 105,85 633 617 Totali 3.850 3.842 735,55 3.829 3.687

A fronte dei 3.850 progetti presentati sono state rilasciate il 99,8% (3.842) delle concessioni contributive, mentre per il 99,4% (3.829) sono iniziati i relativi lavori. Infine, il 95,8% (3.687) degli interventi previsti sono conclusi.

Nel corso dell’anno 2013 si è quasi conclusa sia la fase amministrativa relativa al rilascio delle concessioni contributive, sia quella di apertura dei cantieri, inoltre si registra un costante avanzamento di quella realizzativa con la chiusura di 42 interventi.

% Cantieri aperti e chiusi

------44 Anno 2013 ------

Gli interventi finanziati con il Programma Finanziario 2002-2003 Oltre alle predette priorità, in attuazione del Programma finanziario 2002-2003, a dicembre 2001, è stato autorizzato il finanziamento delle seguenti ulteriori priorità: e. edifici con prevalenza di unità immobiliari adibite ad abitazioni principali danneggiate dagli eventi sismici; f. edifici con prevalenza di unità immobiliari adibite ad attività produttive in esercizio al momento del sisma e dichiarate parzialmente inagibili (completamento della parte già finanziata con le risorse Comunitarie – Docup Ob. 5b); f0. edifici con presenza di unità immobiliari adibite ad abitazioni principali danneggiate dagli eventi sismici. f1. edifici con presenza di unità immobiliari adibite ad attività produttive in esercizio al momento del sisma e dichiarate parzialmente inagibili. f2. edifici nei quali siano presenti unità immobiliari destinate ad abitazioni ancorché non abitate alla data di inizio della crisi sismica, alla condizione che l’avente diritto al beneficio non sia proprietario di altra abitazione in tutto il territorio nazionale.

Nella tabella che segue, di tali priorità, è riportato il relativo stato di attuazione..

Concessioni Contributive Comune Progetti Lavori Lavori Importo Presentati N.° Iniziati Ultimati (mil. di euro) ASSISI 258 257 38,77 257 245 BASTIA UMBRA 73 73 8,30 73 68 BEVAGNA 37 37 9,09 37 37 CAMPELLO SUL CLITUNNO 64 64 10,28 64 59 CANNARA 31 31 5,80 31 31 CERRETO DI SPOLETO 34 34 4,55 34 34 FOLIGNO 274 273 45,49 269 223 GUALDO TADINO 368 368 77,14 367 362 GUBBIO 443 442 72,35 442 436 MASSA MARTANA 87 87 14,58 87 85 MONTEFALCO 115 115 33,67 114 101 NOCERA UMBRA 87 87 13,94 86 80 PERUGIA 89 89 21,08 89 88 PRECI 31 31 4,67 31 31 SELLANO 42 42 7,06 42 42 SPELLO 82 82 9,82 82 82 SPOLETO 607 607 191,16 607 596 TREVI 62 62 11,23 62 57 VALFABBRICA 88 86 13,59 86 83 VALTOPINA 8 8 1,24 8 8 Altri Comuni 1.674 1.674 331,48 1.671 1.614 Totali 4.554 4.549 925,29 4.539 4.362

La tabella evidenzia come anche la realizzazione di questi interventi non prioritari sia ormai a pieno regime. La fase amministrativa è pressoché conclusa, infatti sono state rilasciate 4.549 concessioni contributive a fronte dei 4.554 progetti presentati (99,9%). Per quanto riguarda la fase realizzativa, sono stati aperti 4.539 (99,5%) cantieri, mentre i lavori ultimati sono 4.362 (95,8%). Nel corso del 2013 sono stati chiusi 132 cantieri.

------45 Anno 2013 ------

% Cantieri aperti e chiusi

Gli interventi avviati in attesa di finanziamento Infine, per completare il quadro, di seguito sono indicati gli interventi (priorità g) avviati dai proprietari in attesa del relativo finanziamento.

Interventi in attesa di finanziamento – priorità g

Progetti Lavori Lavori Comune Presentati Iniziati Ultimati ASSISI 94 44 25 BASTIA UMBRA 17 13 12 BEVAGNA 10 8 7 CAMPELLO SUL CLITUNNO 8 5 2 CANNARA 5 1 CERRETO DI SPOLETO FOLIGNO 69 15 7 GUALDO TADINO 42 14 6 GUBBIO 19 12 4 MASSA MARTANA MONTEFALCO 18 11 5 NOCERA UMBRA 6 PERUGIA 18 5 3 PRECI 17 3 2 SELLANO 12 8 2 SPELLO 12 7 4 SPOLETO 17 5 3 TREVI 13 9 4 VALFABBRICA 8 4 3 VALTOPINA 3 3 1 Altri Comuni 85 48 20 Totali 473 215 110

Dei 473 interventi autorizzati all’esecuzione anticipata dei lavori, 215 sono iniziati e 110 sono ultimati.

------46 Anno 2013 ------

13.3 La Ricostruzione Integrata

Le regole fissate per la ricostruzione integrata prevedono la predisposizione, da parte dei Comuni, di Programmi Integrati di Recupero che consentono contemporaneamente la ricostruzione integrata ed il recupero di edifici pubblici o di uso pubblico, di edilizia residenziale pubblica e privata e di opere di urbanizzazione secondaria nonché di immobili utilizzati dalle attività produttive distrutti o danneggiati. Il Programma Integrato di Recupero (P.I.R.), disciplina e consente la realizzazione, in maniera unitaria e coordinata, degli interventi nei centri storici, nei centri e nuclei urbani e rurali gravemente danneggiati mediante la ricostruzione ed il recupero di comparti edilizi e delle opere di urbanizzazione secondaria, il ripristino e la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria (infrastrutture a rete). La Perimetrazione. Il Programma Integrato è predisposto quando un’area danneggiata, perimetrata dal Comune, presenti caratteristiche di “particolare interesse” (storico– monumentali, paesaggistico–ambientali e di disagio correlato al terremoto) e, contemporaneamente, più del 40% degli edifici siano stati distrutti o gravemente danneggiati. Qualora invece non esistano le caratteristiche di particolare interesse il Programma è predisposto quando il numero degli alloggi distrutti o gravemente danneggiati dell’area interessata sia superiore all’80%. Le Unità Minime di Intervento. All’interno della perimetrazione gli immobili oggetto di ripristino o ricostruzione sono organizzati in Unità Minime di Intervento (U.M.I.), il cui dimensionamento tiene conto delle esigenze di unitarietà della progettazione e realizzazione sotto il profilo strutturale, tecnico-economico, architettonico e urbanistico. Le U.M.I. (private, pubbliche, miste) sono ordinate in fasce di priorità in relazione alla destinazione d’uso delle unità immobiliari che la compongono (abitazioni principali di nuclei familiari alloggiati nei moduli abitativi temporanei o in autonoma sistemazione, attività produttive sgomberate) ed alla loro funzionalità alla ripresa delle attività socio-economiche (interventi sulle infrastrutture pubbliche, sul patrimonio culturale e quelli di culto ed ecclesiastici). I Consorzi. Gli interventi, per U.M.I. singole o per aggregate , sono progettati unitariamente e realizzati dai consorzi obbligatori costituiti tra i proprietari delle unità immobiliari degli edifici da riparare. Si illustra di seguito graficamente e sinteticamente, un programma integrato di recupero.

COMUNE DI CAMPELLO SUL CLITUNNO PIR CAMPELLO ALTO

------47 Anno 2013 ------

La linea tratteggiata delimita l’area all’interno della quale sono individuate le singole Unità minime di intervento che si devono consorziare per l’esecuzione dei lavori. Sono individuate anche tutte le opere pubbliche da riparare (municipi, scuole, edifici), i beni culturali (chiese, biblioteche, musei), le attività produttive (commerciali, artigianali, terziarie) nonché le infrastrutture a rete (fognature, acquedotti, metano, telefono, elettricità). Gli interventi sono progettati unitariamente e realizzati in fasi successive sulla base delle priorità stabilite. La fase di perimetrazione dei programmi, l’individuazione delle U.M.I. e relativa priorità, le molteplici tipologie di intervento da realizzare, il finanziamento autorizzato in fasi successive ed anche con risorse differenti (statali e comunitarie), la costituzione dei consorzi, obbligano ad un percorso (tecnico, amministrativo che realizzativo) complesso, più difficile e, per questo, più lento. Nonostante ciò, la Regione ha sostenuto la validità dei P.I.R. fin dall’inizio nel presupposto che fosse l’unico strumento per salvaguardare le peculiarità urbanistiche, architettoniche, ambientali, storiche e paesaggistiche caratterizzanti l’intero territorio regionale. Tale scelta, condivisa anche dalle amministrazioni comunali e dai cittadini, ha richiesto un notevole impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti per superare le difficoltà, sia gestionali che realizzative, causa di non pochi punti di criticità. Si può comunque ormai affermare che il cammino intrapreso sta andando nella direzione giusta. Infatti, i dati relazionati in seguito confermano che la ricostruzione integrata sta entrando a regime sia per quanto riguarda la parte abitativa che quella infrastrutturale. Sono stati predisposti ed approvati 188 P.I.R., all’interno dei quali sono state programmate 5.310 U.M.I., la cui localizzazione è riportata nella tabella e nella cartina.

U.M.I. Programmate N. P.I.R. Comune Approvati Importo (Mil N. di Euro) Assisi 5 220 115,321 Campello sul Clitunno 3 38 9,067 Castel Ritaldi 1 11 1,758 Cerreto di Spoleto 2 46 9,723 Foligno 63 2.218 653,653 Fossato di Vico 1 15 2,199 Giano dell’Umbria 1 23 3,272 Gualdo Tadino 21 833 149,706 Gubbio 1 8 7,088 Massa Martana 1 23 11,439 Nocera Umbra 41 907 262,045 Norcia 2 37 6,274 Preci 8 74 19,855 S. Anatolia di Narco 1 7 0,858 Scheggia e Pascelupo 2 13 3,832 Scheggino 1 3 1,381 Sellano 11 307 73,365 Spello 2 226 68,022 Spoleto 6 64 51,027 Trevi 2 72 36,07 Vallo di Nera 2 36 5,088 Valtopina 11 129 32,02 TOTALE 188 5.310 1.523,063

------48 Anno 2013 ------

Ricostruzione integrata – localizzazione P.I.R.

I Comuni interessati dalla ricostruzione integrata sono 22, mentre i Programmi Integrati di Recupero sono complessivamente 188. Di questi, 176 riguardano insediamenti di piccole dimensioni, spesso di difficile accessibilità e dislocazione geografica, posti su aree collinari o montane, lungo strade tortuose, mal collegati alle vie principali di transito, centri con aspetti geomorfologici particolari, soggetti a movimenti franosi di vario genere e dissesti, inadeguati dal punto di vista infrastrutturale e carenti di servizi, agglomerati con bassa densità abitativa e con attività economiche in lento declino, dovuto al basso tasso di occupazione ed alla elevata anzianità della popolazione. I comuni con il maggior numero di P.I.R. sono Foligno (63), Nocera Umbra (41), Gualdo Tadino (21), Sellano (11) e Valtopina (11). Negli altri Comuni si va da un minimo di 1 ad un massimo di 8.

. Gli interventi sugli edifici

Con i Programmi finanziari 1998 e 1999-2001 è stato autorizzato il finanziamento delle seguenti fasce di priorità:  fascia 1 – abitazioni principali di nuclei familiari alloggiati nei moduli abitativi temporanei nonché di quelli alloggiati in autonome sistemazioni, con priorità alle UMI con il maggior numero di nuclei sgomberati, compresi gli interventi sulle infrastrutture strettamente funzionali al rientro nelle abitazioni dei nuclei familiari;  fascia 2 – attività produttive sgomberate, con preferenza alle UMI con il maggior numero di attività sgomberate compresi gli interventi sulle infrastrutture strettamente funzionali al ripristino delle attività;

Nella tabella è indicato lo stato di attuazione delle predette Umi che sono comprese in 168 PIR.

------49 Anno 2013 ------

Ricostruzione Integrata – UMI di fascia 1 e 2 Stato d’attuazione al 31.12.2013 UMI Finanziate Concessioni rilasciate Lavori (fascia 1 e 2)

Importo (mil. di Comuni N° PIR N. UMI N. Euro) Iniziati Ultimati ASSISI 3 53 53 51,32 53 53 CAMPELLO SUL CLITUNNO 3 14 14 4,99 14 13 CASTEL RITALDI 1 2 2 0,78 2 2 CERRETO DI SPOLETO 2 8 8 3,78 8 8 FOLIGNO 61 814 782 328,48 775 640 FOSSATO DI VICO 1 3 3 1,17 3 3 GUALDO TADINO 21 256 254 87,74 254 243 MASSA MARTANA 1 21 20 16,57 20 20 NOCERA UMBRA 41 437 429 218,40 426 377 NORCIA 1 1 1 0,28 1 1 PRECI 6 23 22 6,69 22 22 SCHEGGIA E PASCELUPO 2 4 4 2,54 4 2 SELLANO 11 136 134 46,75 134 129 SPELLO 1 21 21 16,25 21 21 SPOLETO 2 3 3 0,57 3 3 TREVI 1 2 1 1,30 1 VALLO DI NERA 1 13 13 1,33 13 9 VALTOPINA 9 49 49 18,20 49 46 Totale 168 1.860 1.813 807,14 1.803 1.592

Al 31 dicembre 2013 su 1.860 U.M.I, sono state rilasciate 1.813 concessioni contributive (97,4%), i lavori iniziati sono 1.803 (96,9%) mentre quelli terminati sono 1.592 (85,6%). Nel corso del 2012 sono da registrare 4 aperture di cantieri mentre se ne sono chiusi 50.

% Cantieri aperti e chiusi

Gli ulteriori interventi autorizzati Con il Programma finanziario 2002-2003, è stato autorizzato il finanziamento delle UMI appartenenti alle seguenti fasce di priorità:  fascia 3 (Interventi tesi a ripristinare la funzionalità delle strutture pubbliche e del patrimonio culturale, compresi gli edifici di culto ed ecclesiastici inagibili a seguito di formale ordinanza e che siano destinati a servizi pubblici essenziali)  fascia 4 (Unità Minime di Intervento comprendenti abitazioni di residenti, con priorità per quelle con il maggior numero di abitazioni occupate compresi gli interventi sulle infrastrutture strettamente funzionali.)

------50 Anno 2013 ------

Inoltre, sono stato finanziati i P.I.R. ove sono ricomprese esclusivamente U.M.I. non ricadenti in nessuna fascia di priorità (fascia N) per i quali sono stati terminati gli interventi di ricostruzione o riparazione delle infrastrutture a rete. Il numero complessivo dei PIR finanziati è quindi aumentato da 168 a 184, infatti sono 13 quelli nei quali sono ricomprese esclusivamente UMI delle fasce di priorità 3 e 4 e 3 quelli con UMI di fascia N. Nella tabella è indicato lo stato di attuazione dei complessivo delle UMI di fascia 3 e 4 presenti in 138 P.I.R. :

UMI Finanziate (fascia 3 e 4) Concessioni rilasciate Lavori Importo P.I.R. N. UMI N. Iniziati Ultimati Comuni (mil. di Euro) ASSISI 5 42 39 30,98 38 35 CAMPELLO SUL CLITUNNO 1 2 2 0,46 2 2 CASTEL RITALDI 1 3 3 1,43 3 3 CERRETO DI SPOLETO 2 9 9 3,43 9 7 FOLIGNO 54 192 175 66,91 173 118 FOSSATO DI VICO 1 3 3 0,82 3 3 GIANO DELL’UMBRIA 1 3 2 0,52 2 GUALDO TADINO 17 182 172 57,13 169 144 GUBBIO 1 2 2 0,37 2 2 MASSA MARTANA 1 2 2 1,95 2 2 NOCERA UMBRA 24 52 47 26,02 46 32 NORCIA 1 1 1 0,30 1 1 PRECI 3 10 10 1,65 10 9 S. ANATOLIA DI NARCO 1 1 1 0,17 1 1 SCHEGGIA E PASCELUPO 1 1 1 0,44 1 1 SCHEGGINO 1 2 2 0,91 2 1 SELLANO 10 29 28 9,64 28 22 SPELLO 1 48 48 21,52 48 47 SPOLETO 6 35 35 39,95 35 30 TREVI 2 59 56 28,55 53 31 VALLO DI NERA 2 4 4 0,77 4 3 VALTOPINA 2 10 10 1,35 10 9 Totale 138 692 652 295,27 642 503

% Cantieri aperti e chiusi

. Gli interventi da autorizzare - Per completare il quadro, ci sono 2 PIR nel Comune di Preci nei quali sono ricomprese n. 13 UMI esclusivamente di fascia n (senza priorità), per un importo di contributi programmato di € 4.140.914,86, non avviate in quanto in attesa di finanziamento.

------51 Anno 2013 ------

. Le infrastrutture a rete Oltre agli interventi edilizi nei Programmi integrati di recupero, vengono realizzate, da parte del Comune, anche le infrastrutture a rete per consentire agli abitanti l’utilizzazione di tutti i servizi necessari alle normali condizioni di vita della collettività. Vengono quindi realizzati l’acquedotto, gasdotto, fognature, rete elettrica e telefonica, pubblica illuminazione, ecc e, spesso anche il rifacimento della pavimentazione urbana, della rete viaria con lo scopo di rivalutare centri nei quali tali opere risultavano inadeguate o addirittura inesistenti. Nella planimetria sono indicate (linee tratteggiate) le infrastrutture a rete di un Programma integrato di recupero.

PIR Acera infrastrutture a rete

Anche per le infrastrutture a rete la ricostruzione è entrata a regime. Ad oggi sono stati approvati 284 progetti, compresi i completamenti delle opere infrastrutturali di alcuni P.I.R. frazionali nei Comuni di Assisi, Campello sul Clitunno, Foligno, Gualdo Tadino, Gubbio, Nocera Umbra, Sellano, Spoleto e Valtopina.

Ricostruzione integrata Infrastrutture a rete - Situazione al 31.12.2013

Importo Erogato Progetti Interventi in Interventi (comprese Comune Importo Concesso approvati corso Finiti anticipaz. Spese tecniche) ASSISI 10 1 9 27.432.871,44 26.722.521,44 CAMPELLO SUL CLITUNNO 4 1 3 2.434.660,31 2.291.701,75 CASTEL RITALDI 1 0 1 743.397,54 715.737,95 CERRETO DI SPOLETO 3 1 2 3.200.441,51 3.095.586,90 FOLIGNO 81 12 67 102.218.127,44 89.123.673,24 FOSSATO DI VICO 1 0 1 503.717,51 503.717,51 GIANO DELL’UMBRIA 2 1 1 841.018,15 756.916,34 GUALDO TADINO 47 2 42 28.545.228,05 24.828.807,05 GUBBIO 3 0 3 1.756.643,99 1.756.643,91 NOCERA UMBRA 66 24 21 37.911.042,42 24.810.001,57 NORCIA 2 1 1 384.987,93 159.908,06 PRECI 8 0 6 4.191.964,10 3.682.296,92 SANT'ANATOLIA DI NARCO 1 0 1 489.035,83 489.035,83 SCHEGGIA E PASCELUPO 2 0 2 512.300,91 508.530,79 SCHEGGINO 1 0 1 359.901,21 358.404,82 SELLANO 17 2 14 22.087.832,29 19.101.772,16 SPELLO 5 1 3 17.796.415,67 6.755.074,75 SPOLETO 8 5 2 5.869.647,34 4.846.925,91 TREVI 2 2 0 8.177.717,92 7.359.946,13 VALLO DI NERA 4 0 4 3.180.662,78 3.179.398,75 VALTOPINA 16 4 11 7.342.325,88 7.137.683,35 Totali 284 57 195 275.979.940,22 228.184.285,13

------52 Anno 2013 ------

Nel corso del 2013 sono stati approvati 4 nuovi progetti, il totale degli interventi da realizzare è quindi aumentato da 280 a 284, per l’89% di questi (252) sono iniziati i lavori, mentre ne sono terminati 195 (69%).

Rilievo a parte assume, nel quadro degli interventi sulle infrastrutture all’interno dei P.I.R., il ripristino e l’adeguamento delle infrastrutture a rete del centro rurale di Castelluccio di Norcia che si inserisce, unitamente al P.I.R. per la medesima località ad oggi in fase di adozione, nell’ambito della complessa opera di riqualificazione e di valorizzazione del medesimo centro, individuata come prioritaria in sede di programmazione finanziaria ex D.C.R. n. 123/2001 in ottemperanza al disposto di cui all’art. 2 della legge n. 61/98. Tale opera, il cui costo è pari a circa 8 mil. di euro, è stata progettata e appaltata direttamente dalla Regione Umbria alla quale è stata altresì demandata la direzione dei relativi lavori, iniziati in data 7 settembre 2006 e conclusi a settembre 2009. All’interno dello stesso PIR sono previsti ulteriori lavori aventi ad oggetto il depuratore.

Contributi Concessi

Nella tabella è indicato, per ciascun Comune, l’importo dei contributi concessi per le UMI, per le infrastrutture nonché quello totale.

Ricostruzione integrata – Concessioni contributive UMI/Infrastrutture al 31.12.2013

(M-Euro) Infrastrutture Comuni Umi Totale a rete ASSISI 82,30 27,43 109,73 Concessioni contributive CAMPELLO SUL CLITUNNO 5,45 2,43 7,88 UMI/Infrastrutture CASTEL RITALDI 2,21 0,74 2,95 CERRETO DI SPOLETO 7,21 3,20 10,41 20,0% FOLIGNO 395,39 102,22 497,61 FOSSATO DI VICO 1,99 0,50 2,49 GIANO DELL’UMBRIA 0,52 0,84 1,36 GUALDO TADINO 144,87 28,55 173,42 GUBBIO 0,37 1,76 2,13 MASSA MARTANA 18,52 0,00 18,52 NOCERA UMBRA 244,42 37,91 282,33 NORCIA 0,58 0,38 0,96 PRECI 8,34 4,19 12,53 80,0% S. ANATOLIA DI NARCO 0,17 0,49 0,66 SCHEGGIA E PASCELUPO 2,98 0,51 3,49 UMI infrastrutture a rete SCHEGGINO 0,91 0,36 1,27 SELLANO 56,39 22,09 78,48 SPELLO 37,77 17,80 55,57 SPOLETO 40,52 5,87 46,39 TREVI 29,85 8,18 38,03 VALLO DI NERA 2,10 3,18 5,28 VALTOPINA 19,55 7,34 26,89

Totale 1.102,41 275,98 1.378,39

Complessivamente il totale dei contributi concessi al 31.12.2012, la cui ripartizione è indicata nel grafico, ammonta M. Euro 1.378,39 di cui 1.102,41 (80%) per le UMI e 275,98 (20%) per le infrastrutture.

------53 Anno 2013 ------

. I risultati Nella parte introduttiva è stata illustrata la complessità dei Programmi integrati di recupero, dovuta sostanzialmente all’eterogeneità degli aspetti da affrontare e dalla molteplicità degli interventi e dei soggetti attuatori. Nonostante ciò, la Regione ha compiuto ogni possibile sforzo per traguardare il difficile percorso intrapreso con risultati coerenti alle aspettative ed agli obiettivi a suo tempo fissati. Tale sforzo, compiuto anche da tutti i soggetti coinvolti sta dando i risultati creduti. Ne sono la conferma il recupero concluso o in fase di conclusione di alcuni centri dei quali, in seguito vengono riportate le immagini. Ogni centro ha le sue particolarità che nella fase realizzativa sono state salvaguardate. Anche per il centro di Capranica, nel Comune di Valtopina, così come in precedenza è avvenuto per quello di , nel Comune di Sellano, è stata posta particolare attenzione sia alle modalità di intervento che all’uso dei materiali. Per la conservazione dei borghi, sono state privilegiate tecniche di restauro non invasive, le coperture sono state ricostruite in struttura lignea e, ove possibile, la muratura preesistente è stata consolidata nel rispetto della sua originalità. In questo modo, e ciò vale per tutti gli altri piccoli borghi, è stato possibile evitare interventi, come invece avvenuto nel recente passato, tali da costituire, quasi sempre, elemento di frattura con l’ambiente preesistente.

Sellano – Fraz. Cammoro

Oltre alla realizzazione di interventi rispettosi delle originarie caratteristiche, non meno importante è la rivitalizzazione socio-economica di significative aree rurali che, già prima del sisma, avevano dato allarmanti segni di abbandono sia da parte della popolazione residente che delle scarse attività produttive esistenti. E’ pensabile che, nell’immediato futuro, ma soprattutto a ricostruzione conclusa, questi piccoli centri possano trovare adeguati spazi di crescita che garantiscano alla popolazione normali condizioni di vita.

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SELLANO – FRAZ. CAMMORO

PRIMA …… E DOPO

------55 Anno 2013 ------

SELLANO – FRAZ. CAMMORO

PRIMA ……

….. DOPO

------56 Anno 2013 ------

COMUNE DI SELLANO INTERVENTI IN FASE DI CONCLUSIONE

Civitella

Villamagina

San Martino

------57 Anno 2013 ------

COMUNE DI GUALDO TADINO – P.I.R. DI GRELLO

PRIMA…

…DOPO

------58 Anno 2013 ------

14. IL PATRIMONIO PUBBLICO

14.1 Opere Pubbliche

La ricostruzione delle opere pubbliche è realizzata mediante la predisposizione di Programmi triennali e di Piani attuativi annuali. Il Programma triennale individua i fabbisogni finanziari, fissa le priorità di intervento, stabilisce i tempi per l’esecuzione delle opere, i criteri tecnici per la loro realizzazione e detta le prescrizioni tecniche per gli edifici pubblici strategici ed a particolare rischio. I Piani annuali, invece, individuano i soggetti attuatori di ciascun intervento, i finanziamenti assegnati e le modalità di concessione e di erogazione. La Giunta Regionale, nel novembre 1998, ha approvato il primo Programma triennale nel quale sono censiti gli edifici pubblici e le infrastrutture danneggiate per un totale di 1.978 interventi. In attuazione di tale Programma, la Giunta regionale ha approvato (novembre 1998) il Piano Annuale per le Infrastrutture 1998 ed ha finanziato 97 interventi per un totale di € 22,88 mil. Successivamente, con le ulteriori risorse disponibili la Giunta regionale (marzo 2000) ha approvato il “Piano delle Infrastrutture 1999 – 2001” con il quale sono stati finanziati 105 interventi e sono state assegnate risorse per complessive € 35,71 mil. Con le risorse destinate a questo settore dal Piano Finanziario 2002-2003 la Giunta Regionale ha approvato il “Secondo Programma delle Infrastrutture per il triennio 2002-2004” e il relativo Piani esecutivo (Piano delle Infrastrutture 2002) che finanzia 122 interventi per un importo pari a € 71,50 mil. Con le risorse del Piano Finanziario 2004-2005 la Giunta Regionale ha approvato il “Terzo Programma delle Infrastrutture per il triennio 2005-2007” e il relativo Piano esecutivo (Piano delle Infrastrutture 2005) che finanzia 27 interventi per un importo pari a € 9,79 mil. Con ulteriori Piani esecutivi (Piano delle Infrastrutture 2006 e 2007) sono stati finanziati rispettivamente 14 interventi per un importo pari a € 6,39 mil. e 29 interventi per un importo di € 9,82 mil. Complessivamente i sette piani attuativi finanziano 394 interventi, per un importo pari a € 156,09 mil, appartenenti alle seguenti tipologie:

Numero Interventi Piano Piano Piano Piano Piano Piano Tipologia 1998 1999 -2001 2002 2005 2006 2007 Totale Municipi 7 10 8 3 2 1 31 Edifici Pubblici 31 25 34 9 3 7 109 Scuole 3 21 27 4 2 6 63 Strutture Sanitarie 7 9 3 1 1 1 22 Acquedotti 6 3 12 1 5 27 Cimiteri 17 13 10 4 2 3 49 Fognature 5 7 3 15 Viabilità 17 1 2 1 21 Altro 4 16 23 6 3 5 57 TOTALE 97 105 122 27 14 29 394

------59 Anno 2013 ------

Nelle tabella che seguono è dettagliato lo stato di attuazione al 31 dicembre 2013 dei piani finanziati con il Programma 1998-2001 e con i Programmi finanziari 2002-2007. Opere Pubbliche - Situazione interventi al 31.12.2013

Piano Annuale delle Piano delle Infrastrutture per Totale Interventi Infrastrutture 1998 il 1999 - 2001 Comune Interventi Interventi Numero In corso Ultimati Numero In corso Ultimati Numero In corso Ultimati Acquasparta 2 2 2 2 Arrone 4 4 4 4 Assisi 2 2 3 3 5 5 Bastia Umbra 4 4 2 2 6 6 Bettona 1 1 1 1 2 2 Bevagna 1 1 2 2 3 3 Campello sul Clitunno 1 1 2 2 3 3 Cascia 6 6 4 4 10 10 Castel Ritaldi 2 2 2 2 Cerreto di Spoleto 3 3 1 1 4 4 Città di Castello 1 1 2 2 3 3 Costacciaro 2 2 1 1 3 3 Deruta 1 1 1 1 2 2 Ferentillo 2 2 2 2 Foligno 11 11 6 1 5 17 1 16 Fossato di Vico 2 2 1 1 3 3 Giano dell'umbria 1 1 2 2 3 3 Gualdo Tadino 5 5 8 8 13 13 Gubbio 3 3 3 3 6 6 Massa Martana 4 4 4 4 Montefalco 3 3 3 3 Montefranco 2 2 2 2 Nocera Umbra 4 1 3 4 2 2 8 3 5 Norcia 1 1 3 1 2 4 1 3 Perugia 8 8 5 5 13 13 2 2 2 2 4 4 Preci 4 1 3 3 1 2 7 2 5 S. Anatolia di Narco 2 2 2 2 4 4 S. Giustino 2 2 2 2 Scheggia e Pascelupo 2 2 2 2 Scheggino 3 3 3 3 Sellano 7 7 1 1 8 8 Sigillo 2 2 2 2 Spello 3 3 1 1 4 4 Spoleto 1 1 5 4 6 6 Terni 4 4 4 4 Trevi 2 2 1 1 3 3 Valfabbrica 3 3 1 1 4 4 Vallo di Nera 2 2 1 1 3 3 Valtopina 3 3 3 3 Altri Comuni (*) 1 1 15 15 16 16 TOTALE 97 2 95 105 5 100 202 7 195 (*) Comuni con un solo intervento: Calvi dell’Umbria, Cannara, Citerna, Collazzone, Corciano, Fratta Todina, Gualdo Cattaneo, , Monte Castello Vibio, ,Piegaro, Pietralunga, Polino, Todi, Torgiano, Umbertide.

------60 Anno 2013 ------

Piano Infrastrutture 2002 Piani Infras. 2005 – 2006-2007 Totale Interventi Comune Interventi Interventi Numero In corso Ultimati Numero In corso Ultimati Numero In corso Ultimati

Arrone 3 1 1 3 1 1 Assisi 3 2 1 7 1 4 10 3 5 Bettona 1 1 2 2 3 3 Bevagna 1 1 1 1 2 2 Calvi dell’Umbria 2 2 2 2 4 4 Campello sul Clitunno 1 1 1 1 2 2 Cannara 2 1 1 2 1 1 Cascia 2 2 2 2 Castel Ritaldi 2 2 2 2 Cerreto di Spoleto 1 1 6 5 7 6 Città di Castello 5 5 1 1 6 1 5 Collazzone 1 1 1 1 Corciano 1 1 1 1 Costacciaro 2 2 1 1 3 3 Deruta 2 2 2 2 Ferentillo 1 1 1 1 Foligno 4 2 2 3 1 2 7 3 4 Fossato di Vico 1 1 1 1 2 1 1 Fratta Todina 1 1 1 1 Giano dell'Umbria 3 1 2 1 1 4 2 2 Gualdo Cattaneo 2 1 1 2 2 4 1 3 Gualdo Tadino 3 1 2 2 1 1 5 2 3 Gubbio 6 6 3 2 9 8 Magione 1 1 1 1 Massa Martana 5 5 5 5 Monte Castello Vibio 2 2 1 1 3 3 Montecastrilli 4 4 4 4 Montefalco 2 2 2 2 Monteleone di Spoleto 1 1 1 2 1 Montone 1 1 1 1 2 2 Nocera Umbra 3 1 4 1 1 7 2 1 Norcia 6 3 2 1 1 7 4 2 Otricoli 2 2 2 2 Panicale 1 1 1 1 Perugia 3 2 1 1 4 1 2 Pietralunga 2 2 2 2 Polino 3 3 1 1 4 4 Preci 3 1 2 2 2 5 3 2 S. Anatolia di Narco 4 1 3 1 1 5 1 4 S. Giustino 1 1 1 1 2 2 San Venanzo 1 1 1 1 2 2 Scheggia e Pascelupo 8 1 7 5 2 3 13 3 10 Scheggino 1 1 1 1 Sellano 1 1 1 1 Sigillo 2 2 3 3 5 5 Spello 2 1 2 1 Spoleto 5 1 4 5 1 4 Stroncone 2 2 2 2 Terni 3 3 1 4 3 Todi 2 2 1 1 3 3 1 1 1 1 Umbertide 4 4 1 1 5 5 Valfabbrica 3 3 1 1 4 4

------61 Anno 2013 ------

Vallo di Nera 2 2 2 2 Valtopina 1 1 1 1 Totale 122 25 92 70 19 42 192 44 134

L’andamento realizzativo riflette i tempi di approvazione dei singoli Piani. Per il Piano 1998 e il Piano 1999 – 2001 restano da ultimare solo alcuni interventi che presentano problematiche dal punto di vista amministrativo e/o tecnico. Il Piano 2002 è in avanzata fase realizzativa, il 96% degli interventi sono iniziati e il 75% sono conclusi, mentre sono entrati a regime i lavori per gli interventi dei Piani 2005, 2006 e 2007.

Piani 2005-2006- 42 19 9 2007

Piano 2002 92 25 8

Piano 1999 -2001 100 5 0

Piano annuale 95 2 1998

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Ultimati In corso Da iniziare

Complessivamente l’ 84% degli interventi sono conclusi, il 13% è in corso e il 3% deve iniziare.

------62 Anno 2013 ------

Chiusura cantieri 31 dicembre 2000 - 31 dicembre 2013 100

80

60

40

20

0 dic-00 dic-01 dic-02 dic-03 dic-04 dic-05 dic-06 dic-07 dic-08 dic-09 dic-10 dic-11 dic-12 dic-13

Piano 1998 Piano 1999 -2001 Piano 2002 Piani 2005-2006-2007

Oltre a questi interventi ne sono previsti ulteriori 6, specifici, in corso di individuazione e per il finanziamento dei quali è stato previsto un accantonamento di € 32,64 mil.. Tra questi, sono da segnalare lo studio e l’applicazione di nuove tecnologie antisismiche e dissipative e il ripristino e razionalizzazione delle aree di protezione civile esistenti o la realizzazione di nuove aree nelle zone attualmente sprovviste delle dotazioni minime previste in materia. Ad oggi sono stati individuati e finanziati, con apposito piano, n. 31 interventi (19 viabilità, 10 acquedotti, 2 fognature), di opere infrastrutturali in zone collinari e montane per un importo complessivo di € 5,02 mil. la cui localizzazione è indicata in tabella.

Comune N. Bettona 1 Bevagna 1 Campello sul Clitunno 2 Cascia 3 Cerreto di Spoleto 1 Giano dell’Umbria 1 Montefalco 2 Nocera U. 2 Norcia 1 Pietralunga 2 S. Anatolia di Narco 2 Spoleto 2 Todi 2 Trevi 1 Umbertide 1 Vallo di Nera 1 Valtopina 6 TOTALE 31

------63 Anno 2013 ------

COMUNE DI NOCERA UMBRA INTERVENTO DI RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DEL MUNICIPIO

PRIMA …

I LAVORI …

------64 Anno 2013 ------

DOPO …

------65 Anno 2013 ------

14.2 Le Infrastrutture rurali

Il Piano delle infrastrutture rurali approvato nel 1998 ha finanziato, inizialmente, 682 interventi per complessivi € 63,13 mil.. Durante la fase esecutiva, su richiesta dei comuni beneficiari ed anche di rinunce e revoche, il numero degli interventi è stato ridotto a 664 mentre, a seguito di perizie di varianti suppletive l’importo dei finanziamenti è stato ridefinito in complessivi € 63,73 mil. In particolare, 370 interventi riguardano la viabilità rurale (opere di consolidamento, di bonifica, ripristino di sottofondi ecc.), 232 interventi sono relativi agli acquedotti rurali (ripristino e ricostruzione di serbatoi, rifacimento opere di presa e captazione, ecc.) e 66 interventi riguardano le fognature (sistemazione, adeguamento e ripristino di collettori fognari, fosse settiche e manufatti di linea).

N. Comune/Beneficiario Interventi Assisi 6 Azienda Speciale Multiservizi 12 Bastia Umbra 11 Bevagna 20 Campello sul Clitunno 8 Cannara 5 Cascia 72 Cerreto di Spoleto 12 Consorzio Intercomunale per l'Acquedotto del 5 Pescia-Norcia Foligno 9 Giano dell'Umbria 11 Gualdo Cattaneo 10 Gualdo Tadino 61 Massa Martana 6 Monteleone di Spoleto 10 Nocera Umbra 93 Norcia 10 Poggiodomo 15 Preci 42 Sellano 71 Spello 31 Trevi 28 Valfabbrica 46 Vallo di Nera 14 Valtopina 11 Altri Comuni/Consorzi 45 Totale 664

Tutti gli interventi sono conclusi.

Si stanno inoltre concludendo i lavori per ulteriori 24 interventi, (3 acquedotti e 21 viabilità), relativi ad infrastrutture rurali danneggiate dal sisma nel Comune di Gubbio ricadenti in fascia “A” per un importo complessivo pari a € 2,29 mil.

------66 Anno 2013 ------

COMUNE DI MONTELEONE DI SPOLETO RIPRISTINO E CONSOLIDAMENTO STRADA BIVIO SP N. 470 – COLLE CAPITANO

------67 Anno 2013 ------

14.3 Dissesti Idrogeologici Il Piano generale degli interventi sui dissesti idrogeologici è stato predisposto tenendo conto degli eventi che costituiscono pericolo per centri abitati, per infrastrutture viarie, per infrastrutture di proprietà pubblica e di pubblico interesse e per beni storici ambientali e per altri beni, nuclei e case sparse. Comprende 281 interventi urgenti, per un fabbisogno stimato in € 163,20 mil. che riguardano, per circa due terzi, situazioni di pericolo relative a centri abitati mentre i restanti sono relativi ad infrastrutture viarie e a beni di pubblico interesse. Con le risorse del programma finanziario 1998-2001 sono stati approvati i seguenti piani attuativi: il Piano 1998 ed il Piano 2000. Il Piano 1998 ha finanziato 58 interventi, per un importo di € 24,42 mil. ai quali si aggiungono € 0,97 mil. stanziati nel 2013 per il suo completamento. Il Piano 2000, invece, ha finanziato ulteriori 48 interventi per un importo di € 34,57 mil.. Complessivamente, quindi, con i due Piani attuativi, sono stati attivati 106 interventi ai quali sono state destinate risorse per circa € 59,96 mil. Con le risorse del Piano Finanziario 2002-2003 sono stati finanziati, con il Piano di Attuazione 2002, 64 interventi per un importo complessivo di € 41,32 mil. relativi a centri abitati (n. 27 interventi), infrastrutture viarie (32 interventi) altre infrastrutture (n. 5 interventi). E’ stata inoltre costituita una riserva di € 10,33 mil. per interventi su versanti relativi alla viabilità di interesse regionale ricadenti nell’area sisma. Con il Piano di Attuazione 2003, elaborato sulla base del Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.), sono stati individuati 18 ulteriori interventi, per un importo complessivo pari a € 15,49 mil., mentre con i Piani 2004, 2005, 2006, 2007, 2011 e 2013 sono stati finanziati 24 interventi, per un importo complessivo pari a € 14,03 mil. Quindi, con i Piani attuativi, sono stati attivati complessivamente 212 interventi ai quali sono state destinate risorse per circa € 141,13 mil.

I Piani conclusi

Per quanto riguarda la fase realizzativa, si sono conclusi il Piano di attuazione del 1998 e il Piano di attuazione del 2000. Nella tabelle che seguono sono indicati gli Enti attuatori degli interventi realizzati: Piano 1998: COMUNE / ENTE ATTUATORE Interventi Acquasparta 1 Anas 1 Assisi 1 Cerreto di Spoleto 5 Consorzio Acquedotti Perugia 1 Costacciaro 1 Ferentillo 3 Foligno 2 Fossato di Vico 1 Gualdo Cattaneo 1 Gualdo Tadino 3 Gubbio 2 Nocera Umbra 3 Norcia 2 Preci 2 Prefettura di Terni - Comune Di Narni 1 Provincia di Perugia 11 Regione dell'Umbria 2 S. Anatolia di Narco 2 Scheggia e Pascelupo 2 Scheggino 2 Sellano 1 Valfabbrica 2 Vallo di Nera 2 Valtopina 4 TOTALE 58

------68 Anno 2013 ------

Piano 2000:

COMUNE / ENTE ATTUATORE Interventi Arrone 1 Cerreto di Spoleto 6 Ferentillo 2 Foligno 2 Giano dell'Umbria 1 Nocera Umbra 18 Norcia 2 Preci 1 Provincia di Perugia 8 Regione dell'Umbria 5 Sellano 1 Spoleto 1 TOTALE 48

I Piani in corso

Al 31.12.2013 risultano in corso i piani attuativi 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2011 e 2013 finanziati con le risorse dei programmi finanziari 2002-2012 e con le economie accertate nei piani precedenti. Con tali piani annuali sono stati finanziati complessivi 106 interventi, dei quali 92 (87%) conclusi:

Piano 2002 Piano 2003 Piani 2004-05-06-07-11-13 TOTALE Interventi Interventi Interventi Interventi COMUNE / ENTE In In In In ATTUATORE Numero corso Ultimati Numero corso Ultimati Numero corso Ultimati Numero corso Ultimati Arrone 1 1 1 1 2 2 Assisi 1 1 1 1 2 2 Cascia 1 1 1 1 2 2 Cerreto di Spoleto 5 5 3 3 1 1 9 1 8 Collazzone 1 1 1 1 Costacciaro 1 1 1 1 Ferentillo 2 2 4 4 6 1 5 12 1 11 Foligno 4 4 1 1 5 5 Giano dell'Umbria 2 2 1 1 3 3 Gualdo Cattaneo 2 2 2 2 Gualdo Tadino 3 3 1 1 4 1 3 Gubbio 1 1 1 1 Massa Martana 1 1 1 1 2 2 Nocera Umbra 1 1 1 1 Norcia 3 1 2 2 5 1 2 Passignano sul T. 1 1 1 1 Polino 1 1 1 1 Preci 1 1 1 1 Provincia di PG 20 20 4 24 20 Regione Umbria 1 1 1 1 S. Anatolia di Narco 1 1 1 1 2 1 1 4 1 3 Scheggia e Pascelupo 1 1 1 1 Scheggino 1 1 1 1 2 2 Sellano 1 1 2 2 3 3 Spoleto 1 1 1 1 3 1 2 5 2 3 Torgiano 1 1 1 1 Trevi 1 1 1 1 Valfabbrica 1 1 1 1 Vallo di Nera 3 3 1 1 2 2 6 6 Valtopina 2 2 2 2 TOTALE 64 1 63 18 2 14 24 5 15 106 8 92

------69 Anno 2013 ------

Piano 1998 58

Piano 2000 48 0

Piano 2002 63 1

Piano 2003 14 2 2

Piano 2004/05/06/07/11/13 15 5 4

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Ultimati In corso Da iniziare

Chiusura cantieri 31 dicembre 2000 - 31 dicembre 2013

100

90

80

70

60

50 % 40

30

20

10

0 dic-00 dic-01 dic-02 dic-03 dic-04 dic-05 dic-06 dic-07 dic-08 dic-09 dic-10 dic-11 dic-12 dic-13

Piano 1998 Piano 2000 Piano 2002 Piano 2003 Piani 2004/5/6/7/11/13

Complessivamente, per il 97% degli interventi sono iniziati i lavori e per il 93% sono conclusi.

------70 Anno 2013 ------

Movimento franoso lungo la S.P. n. 272 di Monte Alago nel Comune di Nocera Umbra

PRIMA

I LAVORI

DOPO

------71 Anno 2013 ------

14.4 Beni Culturali Gli interventi relativi ai Beni Culturali sono attuati mediante la predisposizione di Programmi triennali e di Piani attuativi annuali. Con le risorse del programma finanziario 1998-2001 sono stati approvati i seguenti piani attuativi: il Piano Giubileo-Terremoto, il Piano 1998, e il Piano 2000. Il Piano Giubileo-Terremoto comprende 22 interventi per un importo di circa € 17,51 mil. che sono stati assegnati agli Enti locali e ai soggetti privati contributi ad integrazione dei finanziamenti concessi con la Legge 7 agosto 1997, n. 270 per evitare che si verificassero ritardi nella ultimazione dei lavori del Giubileo del 2000. Il Piano 1998 prevede la realizzazione di 97 interventi per complessivi € 45,65 mil., di cui € 42,64 mil. finanziati con le risorse comunitarie ed individuati sulla base delle seguenti priorità: sicurezza e tutela dei beni culturali, riapertura degli edifici ad uso pubblico con priorità di riattivazione di quelli per il culto ed in particolare chiese, abbazie, cattedrali ecc., rientro nelle abitazioni di collettività, valore storico, artistico, monumentale, valutazione della realizzabilità dell’opera. Il Piano 2000 riguarda complessivi 169 interventi per un importo totale di € 46,04 mil. Con le risorse stanziate dal programma finanziario 2002-2003 sono stati finanziati i piani 2002, 2003 e 2004. Il Piano 2002 prevede il finanziamento di 368 interventi per un importo complessivo di € 142,21 mil., Il Piano 2003 comprende 22 interventi, 9 dei quali sono integrazioni ad interventi precedentemente finanziati, per un importo complessivo di € 4,83 mil.. Il Piano 2004 finanzia 86 interventi per un importo pari a € 17,06 mil. Successivamente, tra il 2005 e 2013, con lo stanziamento di ulteriori risorse e mediante il riutilizzo delle economie accertate sugli interventi saldati, sono stati finanziati complessivamente 91 interventi per un importo pari a € 24,45 mil.. Quindi, con gli undici Piani attuativi, sono stati attivati complessivamente 858 interventi ai quali sono state destinate risorse per circa € 297,75 mil.

Numero Finanziamenti Piani interventi Mil. di euro Piano Giubileo terremoto 22 17,51 Piano 1998 97 45,65 Piano 2000 169 46,04 Piano 2002 364 142,21 Piano 2003 22 4,83 Piano 2004 86 17,06 Piani 2005-2013 98 25,28 TOTALE 858 297,75

Beni culturali - Interventi e finanziamenti 22 86 4,83 mil. 16,91 mil. 91 24,45 mil. 22 17,51 mil. 364 142,21 Mil. 97 45,65 mil.

169 46,04

Piano Giubileo terremoto Piano 1998 Piano 2000 Piano 2002 Piano 2003 Piano 2004 Piani 2005, 2006, 2007, 2009 e 2010

------72 Anno 2013 ------

I Piani conclusi

Per quanto riguarda la fase realizzativa, si sono conclusi il Piano Giubileo – Terremoto ed il Piano 1998, le tabelle che seguono mostrano la localizzazione degli interventi realizzati.

Piano Giubileo – Terremoto

Comune Interventi

Assisi 7 Bevagna 1 Foligno 4 Gualdo Tadino 1 Gubbio 2 Norcia 1 Preci 2 S. Anatolia di Narco 1 Spello 1 Spoleto 2 TOTALE 22

Piano 1998

Comune Interventi Comune Interventi

Assisi 7 Monteleone di Spoleto 1 Bastia Umbra 1 Nocera Umbra 1 Bevagna 4 Norcia 2 Campello sul Clitunno 1 Poggiodomo 2 Cannara 1 Preci 2 Cascia 3 S. Anatolia di Narco 2 Castel Ritaldi 1 S. Giustino 1 Cerreto di Spoleto 2 Scheggia e Pascelupo 2 Città di Castello 3 Scheggino 2 Costacciaro 1 Sellano 7 Foligno 19 Sigillo 2 Fossato di Vico 2 Spello 4 Gualdo Cattaneo 2 Torgiano 1 Gualdo Tadino 4 Trevi 2 Gubbio 4 Valfabbrica 2 Marsciano 2 Vallo di Nera 1 Massa Martana 1 Valtopina 4 Monte S. Maria Tiberina 1 TOTALE 97

I Piani in corso

Al 31.12.2012 risultano in corso i Piani 2000, 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2009 e 2010. Relativamente al Piano 2000, tutti gli interventi sono iniziati e ne sono stati ultimati 165 (98%). Restano da ultimare 4 interventi (2%).

------73 Anno 2013 ------

Interventi Interventi Comune Comune In In Numero Ultimati Numero Ultimati corso corso Assisi 15 15 Monteleone di Spoleto 2 2 Bastia Umbra 2 2 Montone 2 2 Bettona 1 1 Nocera Umbra 8 1 7 Bevagna 1 1 Norcia 2 2 Campello sul Clitunno 5 5 Panicale 1 1 Cannara 2 2 Perugia 14 14 Cascia 4 4 Piegaro 2 2 Castel Ritaldi 1 1 Pietralunga 1 1 Cerreto di Spoleto 1 1 Poggiodomo 1 1 Citerna 2 2 Polino 1 1 Città della Pieve 1 1 Preci 2 2 Città di Castello 7 7 S. Anatolia di Narco 2 2 Collazzone 1 1 S. Giustino 1 1 Corciano 1 1 Scheggia e Pascelupo 1 1 Costacciaro 1 1 Sellano 2 1 1 Deruta 2 2 Sigillo 3 3 Ferentillo 1 1 Spello 3 3 Foligno 13 13 Spoleto 13 13 Fossato di Vico 1 1 Terni 2 2 Giano dell'Umbria 1 1 Todi 1 1 Gualdo Cattaneo 1 1 Torgiano 1 1 Gualdo Tadino 6 6 Trevi 5 5 Gubbio 8 1 7 Umbertide 1 1 Marsciano 2 2 Valfabbrica 1 1 Massa Martana 3 3 Vallo di Nera 4 4 Monte S. Maria Tiberina 3 3 Valtopina 2 2 Montefalco 5 5 Totale 169 4 165

Il Piano 2002 prevede complessivi 364 interventi, tutti iniziati e 336 (92%) sono ultimati. Interventi Interventi Comune Comune In In Numero Ultimati Numero Ultimati corso corso Acquasparta 2 2 Montefalco 9 1 8 Alviano 1 1 Montefranco 1 1 Amelia 1 1 Monteleone di Spoleto 3 1 2 Arrone 1 1 Montone 1 1 Assisi 18 18 Narni 2 2 Baschi 1 1 Nocera Umbra 6 1 5 Bastia Umbra 5 5 Norcia 10 2 8 Bettona 2 2 Paciano 2 2 Bevagna 11 11 Panicale 1 1 Campello sul Clitunno 4 2 2 Passignano sul Trasimeno 2 2 Cannara 6 6 Perugia 27 27 Cascia 9 9 Piegaro 2 2 Castel Ritaldi 3 3 Pietralunga 1 1 1 1 Poggiodomo 1 1 Cerreto di Spoleto 8 8 Polino 1 1 Citerna 2 2 Preci 10 10 Città della Pieve 3 3 S. Anatolia di Narco 6 6 Città di Castello 13 1 12 S. Giustino 4 4 Collazzone 4 1 3 Scheggia e Pascelupo 3 3 Corciano 3 1 2 Scheggino 4 4 Costacciaro 5 5 Sellano 11 3 8 Deruta 2 2 Spello 14 14 Ferentillo 3 3 Spoleto 23 7 16 Foligno 26 3 23 Stroncone 1 1 Fossato di Vico 1 1 Terni 6 6 Giano dell'Umbria 4 4 Todi 8 8 Gualdo Cattaneo 3 3 Trevi 10 10 Gualdo Tadino 7 7 Tuoro sul Trasimeno 4 4 Gubbio 16 2 14 Umbertide 3 3 Magione 1 1 Valfabbrica 1 1 Marsciano 5 5 Vallo di Nera 5 5 Massa Martana 6 6 Valtopina 4 4 Monte S. Maria Tiberina 1 1 Totale 364 28 336

------74 Anno 2013 ------

Il Piano 2003 finanzia 22 interventi, tutti sono iniziati e 18 (91%) sono ultimati.

Interventi Comune In Numero Ultimati corso Baschi 1 1 Bastia Umbra 1 1 Cerreto di Spoleto 1 1 Citerna 1 1 Città di Castello 1 1 Collazzone 1 1 Costacciaro 1 1 Gubbio 2 1 1 Marsciano 1 1 Monte S. Maria Tiberina 1 1 Montecastrilli 1 1 Montefalco 1 1 Nocera Umbra 1 1 Pietralunga 1 1 S. Anatolia di Narco 1 1 Spello 1 1 Terni 1 1 Todi 1 1 Torgiano 1 1 Trevi 1 1 Valtopina 1 1 Totale 22 2 20

Il Piano 2004 finanzia 86 interventi, per tutti sono stati aperti i cantieri mentre per 84 (98%) sono stati ultimati i lavori. Interventi Interventi In In Comune Numero corso Ultimati Comune Numero corso Ultimati Amelia 2 2 Gualdo Cattaneo 1 1 Assisi 6 6 Gubbio 3 1 2 Baschi 1 1 Massa Martana 2 2 Bastia Umbra 1 1 Montecastrilli 1 1 Bettona 1 1 Montefalco 2 2 Bevagna 4 4 Nocera Umbra 1 1 Campello sul Clitunno 1 1 Norcia 1 1 Cannara 2 2 Passignano sul Trasimeno 1 1 Castel Ritaldi 2 2 Perugia 7 7 Castiglione del Lago 1 1 Preci 5 5 Cerreto di Spoleto 1 1 S. Anatolia di Narco 2 2 Città della Pieve 2 2 Scheggia e Pascelupo 2 2 Città di Castello 9 9 Spello 1 1 Collazzone 2 1 1 Spoleto 1 1 Costacciaro 1 1 Terni 3 3 Deruta 1 1 Todi 2 2 Foligno 6 6 Trevi 3 3 Giano dell'Umbria 4 4 Umbertide 1 1 Totale 86 3 83

Infine, tra il 2005 e il 2013 sono stati complessivamente finanziati 98 interventi, per 95 (97%) di questi sono stati aperti i cantieri mentre per 74 (75%) di essi sono stati ultimati i lavori:

------75 Anno 2013 ------

Interventi Comune In Numero corso Ultimati Acquasparta 1 Amelia 4 4 Assisi 6 6 Baschi 1 1 Bevagna 3 1 2 Campello sul Clitunno 1 1 Cascia 1 1 Cannara 1 1 Castel Ritaldi 2 2 Cerreto di Spoleto 1 1 Citerna 3 3 Città della Pieve 1 1 Città di Castello 3 1 2 Collazzone 2 2 Ferentillo 2 1 1 Foligno 9 3 6 Giano dell’Umbria 1 1 Gualdo Cattaneo 1 1 Gualdo Tadino 2 2 Gubbio 3 3 Marsciano 1 1 Massa Martana 4 1 3 Montefalco 1 1 Montefranco 1 1 Montone 1 1 Nocera Umbra 1 1 Norcia 3 3 Passignano sul Trasimeno 1 1 Perugia 8 3 5 Pietralunga 1 1 1 1 Spello 3 3 Spoleto 14 4 9 Stroncone 1 1 Todi 4 1 3 Trevi 2 1 1 Umbertide 2 2 Valfabbrica 1 Totale 98 21 74

Beni culturali - Situazione interventi al 31.12.2013

Piano Giubileo Terremoto 22

Piano 1998 97

Piano 2000 165 4

Piano 2002 336 28

Piano 2003 20 2

Piano 2004 84 2

Piani 2005-2013 74 21 3

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Ultimati In corso Da iniziare

------76 Anno 2013 ------

Complessivamente risultano in corso di realizzazione 57 interventi (7%) e conclusi 798 (93%).

Chiusura cantieri dicembre 2000 - dicembre 2013 100

80

60 % 40

20

0 dic-00 dic-01 dic-02 dic-03 dic-04 dic-05 dic-06 dic-07 dic-08 dic-09 dic-10 dic-11 dic-12 dic-13

Piano Giubileo-Terremoto Piano 1998 Piano 2000 Piano 2002

Piano 2003 Piano 2004 Piani 2005-2013

------77 Anno 2013 ------

Assisi – S.M. Angeli Loggia del Capitano del Perdono

PRIMA …

DOPO …

------78 Anno 2013 ------

PRECI - Localita' Piedivalle Abbazia di S. Eutizio

PRIMA…

…DOPO

------79 Anno 2013 ------

15. ATTIVITÀ PRODUTTIVE

La ricostruzione delle strutture aziendali è ricompresa nell’edilizia privata. Il settore “Attività produttive”, le cui risorse sono state tutte utilizzate, era relativo alla concessione di aiuti riguardanti:

contributi in conto capitale, fissati nella misura del 30% del valore del danno subito, al netto della franchigia di legge, da attrezzature, macchinari, infrastrutture aziendali specifiche e scorte; contributi in conto interessi su mutui e prestiti, determinati nel loro importo in misura tale da porre a carico dell’impresa beneficiaria un onere pari al 2%. I mutui e i prestiti debbono comunque essere stati contratti per le seguenti finalità:

o finanziamento di un ulteriore 45% del danno subito relativamente alle voci oggetto del contributo in conto capitale; o finanziamento del 45% dei maggiori costi degli interventi di riparazione della struttura, compreso il miglioramento sismico; o finanziamento del 45% dei costi per rifiniture interne ed impianti dell’immobile ricostruito o ripristinato.

Oltre a tali contributi (danno diretto) era previsto il risarcimento del “danno indiretto” finalizzato alla ripresa economica delle imprese che avessero subito una riduzione significativa del fatturato nel periodo successivo agli eventi sismici (pari ad almeno il 30% della media dei fatturati degli stessi periodi del biennio precedente); il risarcimento concedibile è pari al 20% della riduzione con un tetto massimo di L. 100 milioni di lire elevabili fino a 200 milioni di lire nel caso di inagibilità aziendale a tutto agosto 1998.

Il riepilogo di tali aiuti è illustrato nella tabella seguente:

Contributi erogati (mil di euro) Numero Tipologia del contributo Importo aziende Danno diretto 43 0,27

Danno indiretto 1.234 11,13

Totale 1.277 11,40

Inoltre, € 2,07 mil. sono stati utilizzati per la costituzione di un fondo di garanzia con lo scopo di agevolare l’accesso al credito alle imprese in attuazione di quanto previsto dall’art. 5, comma 3, della legge n. 61/98.

Infine, è necessario precisare che ulteriori aiuti alle imprese sono stati attivati utilizzando le risorse stanziate per l’emergenza e messe a disposizione del Commissario Delegato e le risorse dei fondi strutturali dell’Unione Europea di cui al Docup Ob. 5b 1994-1999.

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16. ALTRI INTERVENTI Le risorse complessive destinante a tale settore derivanti dalle varie fonti di finanziamento ammontano ad € 779,05 mil. e sono state previste per finanziare sia interventi di sostegno (agevolazioni, sgravi fiscali, misure a favore dei comuni, aiuti all’emergenza abitativa, supporto tecnico – amministrativo alla ricostruzione, ecc.) che specifici interventi finalizzati alla salvaguardia, valorizzazione e sviluppo ambientale delle aree protette regionali nonché opere infrastrutturali necessarie e funzionali all’attuazione della ricostruzione ed allo sviluppo delle aree interessate dalla crisi sismica (Riqualificazione e valorizzazione ambientale del centro rurale di Castelluccio di Norcia, Opere infrastrutturali programmate congiuntamente dallo Stato e dalle regioni). Tale importo comprende € 69,60 mil. riservati agli oneri previsti dall’art. 14, c. 14 e dall’art 12, c. 2 e 3 della legge 61/98 per il quinquennio 2008-2012 assegnati con la legge finanziaria per l’anno 2008. Le somme erogate al 31.12.2013 ammontano a complessivi € 721,88 mil., pari al 93% delle risorse disponibili. Nel corso del 2013 sono state effettuate erogazioni per € 12,06 mil.

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17. GLI INTERVENTI FINANZIATI CON LE RISORSE DELL’UNIONE EUROPEA

Di seguito sono illustrati gli interventi realizzati con i fondi comunitari la cui rendicontazione all’Unione Europea è scaduta il 31 marzo 2003. Tali interventi sono ricompresi, sia finanziariamente che numericamente, nelle rispettive tipologie dettagliate nei punti precedenti.

Gli obiettivi Gli eventi sismici verificatisi in Umbria nel 1997 hanno profondamente colpito e danneggiato un ampio territorio ricadente nell’area operativa dell’Obiettivo 5b della quale fanno parte i 58 Comuni della provincia di Perugia, ad eccezione del Comune di Spoleto e dell’area urbana del Comune di Perugia (68,3% della superficie totale della regione). Già da tempo gran parte di questo territorio, a prevalente connotazione rurale, aveva subito un lento ma progressivo abbandono sia da parte dei residenti che delle attività produttive sia agricole che extagricole. La prospettiva di un’ulteriore accentuazione del fenomeno a seguito del sisma, ha imposto di ricreare accettabili condizioni di sostenibilità economica e sociale tali da garantire il necessario sostegno alla popolazione per una concreta e rapida ricostruzione e favorire la possibilità di continuare ed anche di ritornare a vivere nei territori di origine. A ricreare tali condizioni ha concorso, in maniera significativa, l’Unione Europea che, riprogrammando il DOCUP 1994/99 Ob. 5b, ha destinato alla ricostruzione importanti risorse per l’attuazione di azioni di ricostruzione, per regimi di aiuto, assistenza tecnica, nonché per specifiche azioni di formazione, aiuti all’occupazione e di sostegno alle popolazioni terremotate. Gli aiuti previsti dalle singole Misure sono stati concessi secondo la normativa nazionale e regionale in materia di ricostruzione e compatibilmente con i criteri di ammissibilità dei fondi strutturali FEAOG, FESR e FSE. In particolare, le Misure relative agli interventi di ricostruzione sono la 3.5, la 4.3 e la 5.7 con le quali l’Unione Europea ha stanziato (Dec. C(2000) 3211 del 17/11/2000) complessivi €_522.887.176.

La Misura 3.5 La misura (Azioni di ricostruzione in territori colpiti da catastrofe naturale) finanzia un complesso di interventi relativi alla ricostruzione dei territori umbri ammissibili nel Docup Ob. 5b 1994-1999 colpiti dagli eventi sismici; tre sono gli ambiti prioritari di intervento:

1. la ricostruzione delle strutture di produzione delle filiere dei prodotti agricoli comprensive di impianti e attrezzature, delle strutture aziendali agricole destinate ad attività turistiche o artigianali e delle residenze principali degli agricoltori, nonché interventi di soccorso immediato riferiti alle strutture produttive ed alle residenze; 2. la ricostruzione o il ripristino delle infrastrutture e strutture pubbliche in centri e frazioni rurali minori, comprese le opere di difesa del suolo funzionali alle stesse; 3. la ricostruzione o il ripristino in centri e frazioni rurali e minori del patrimonio edilizio pubblico, di quello privato limitatamente alle residenze principali occupate ed ai servizi di prossimità, nonché il restauro del patrimonio culturale minore.

Per tale misura la maggior parte degli interventi finanziati, ad eccezione di quelli relativi all’emergenza ed alle abitazioni principali degli agricoltori distribuiti sull’intero territorio danneggiato dell’area operativa dell’obiettivo 5b, è localizzata nei Villaggi rurali (Comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti e frazioni o centri urbani di Comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti con percentuale della popolazione occupata in agricoltura superiore alla media dell’area dell’obiettivo 5b). Sulla base di questi criteri la Regione ha individuato come “villaggi rurali”, oltre i 16 Comuni con meno di 3.000 abitanti, anche 306 ambiti territoriali negli altri Comuni. All’interno dei villaggi rurali la ricostruzione, sia pubblica che privata, è attuata come segue: riparazione unitaria di edifici a cura dei proprietari delle singole unità immobiliari; mediante Programmi Integrati di Recupero (P.I.R.).

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Lo stanziamento della Misura ammonta a Euro 330.935.184 di cui 165.467.592 (50%) derivanti dal Fondo Strutturale FEAOG, mentre il restante 50% è cofinanziato dallo Stato. La tabella evidenzia i risultati conseguiti sia dal punto di vista finanziario che fisico.

Tipologia Pagamenti Di cui Settore Interventi d’intervento rendicontati conclusi a) Interventi di soccorso immediato su strutture aziendali agricole e realizzazione di ricoveri per 10.201.463,05 984 984 animali. 1 b) Interventi di soccorso immediato destinati alle residenze principali lievemente danneggiate 68.157.838,90 2.625 2.615 ubicate in località o frazioni rurali. 2 Infrastrutture Rurali 59.347.111,67 664 664 a) Residenze principali in località o frazioni rurali o in villaggi rurali compresi quelli oggetto di P.I.R. nonché residenze principali di agricoltori ed unità 141.766.202,86 2.115 1.257 immobiliari per attività agricole gravemente (1) 3 danneggiate. b) P.I.R. - Infrastrutture a rete 51.365.024,92 83 35 c) Opere Pubbliche 8.258.714,89 50 47 d) Beni Culturali minori 2.586.598,49 14 14 Totale 341.682.954,79 6.535 5.616 (1) Il dato è riferito alle unità immobiliari anche all’interno dei PIR dove le stesse sono inserite in consorzi

I pagamenti rendicontati sono superiori allo stanziamento della misura, mentre gli interventi conclusi sono l’86% di quelli finanziati. E’ da precisare che per 383 progetti non conclusi, la quota Docup è stata comunque completamente rendicontata.

La Misura 4.3 La misura (Azioni di ricostruzione e recupero tessuto infrastrutturale e urbano in territori colpiti dal sisma) finanzia le attività di ricostruzione della rete infrastrutturale che costituisce il tessuto connettivo che unifica ambiente rurale e naturale, piccoli centri storici, insediamento diffuso delle residenze e delle attività delle piccole e medie imprese industriali e turistiche; in particolare viene finanziata la realizzazione di:

1. recupero del patrimonio edilizio pubblico, esclusa l’edilizia scolastica e sanitario-ospedaliera; 2. reti ed opere tecnologiche quali acquedotti, fognature, strutture per la depurazione; 3. recupero ed adeguamento della viabilità e delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria; 4. recupero e ristrutturazione ambientale, mediante interventi su frane e dissesti; 5. progetti integrati di recupero di centri urbani e loro parti; 6. ristrutturazione e recupero funzionale di beni e strutture culturali; 7. progetti strumentali alla funzione di ricostruzione, quali carte geologiche e dei rischi, sistema informativo e microzonazione sismica.

Lo stanziamento della misura ammonta a euro 166.345.900 di cui 83.172.950 (50%) derivanti dal Fondo Strutturale FESR, mentre il restante 50% è cofinanziato dallo Stato.

La tabella evidenzia i risultati conseguiti sia dal punto di vista finanziario che fisico.

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Importi in Euro Tipologia Pagamenti Di cui Settore Interventi d’intervento rendicontati conclusi 1-3 Opere pubbliche – adeguamento viabilità 19.461.577,59 59 59 2 P.I.R. - Infrastrutture a rete 34.589.047,70 64 35 3 Urbanizzazione aree 23.054.093,50 105 105 4 Dissesti Idrogeologici 30.234.387,22 46 45 5 P.I.R. – Residenze principali(1) 16.193.758,13 185 37 6 Beni Culturali 41.181.099,54 83 83 Progetti strumentali – Protezione civile 1.330.142,29 11 11 Progetti strumentali – Cartografia 392.292,41 8 8 7 Progetti strumentali – Sistema informativo 293.130,27 2 2 Progetti strumentali – Indagini geologiche 2.701.201,99 6 6 Progetti strumentali – Ricerca I.R.P.I. 154.937,07 1 1 Totale 169.585.667,71 570 392 (1) Il dato è riferito alle unità immobiliari che sono inserite in consorzi.

I pagamenti rendicontati sono superiori allo stanziamento della misura, mentre gli interventi conclusi sono il 69% di quelli finanziati. E’ da precisare che per i 148 progetti non conclusi relativi alle residenze principali dentro i PIR, la quota Docup è stata completamente rendicontata.

La Misura 5.7 La misura, istituita con la riprogrammazione dell’agosto 1998, promuove il sostegno alla ricostruzione delle attività economiche extra-agricole mediante il ripristino delle condizioni di attività delle imprese direttamente danneggiate dal sisma e delle loro caratteristiche economiche e tecniche. In particolare, gli interventi riguardano:

ricostruzione e riparazione degli edifici (fuori e dentro i P.I.R); ricostruzione degli impianti e delle attrezzature produttive, con riparazione e riacquisto mezzi tecnici mobili strettamente legati al ciclo produttivo; ricostruzione e riparazione di piccole infrastrutture aziendali.

Lo stanziamento della misura ammonta a euro 26.402.002 di cui 6.666.338 (25%) derivanti dal Fondo Strutturale FESR, 18.939.754 (72%) è cofinanziato dallo Stato, mentre 795.910 (3%) è la partecipazione dei privati prevista per il riacquisto o la riparazione degli impianti e delle attrezzature. Importi in Euro Pagamenti Tipologia d’intervento Interventi Di cui conclusi rendicontati Unità immobiliari destinate ad attività 16.428.413,46 174 143 produttive extra-agricole fuori P.I.R. Unità immobiliari destinate ad attività (1) 10.083.665,48 71 20 produttive extra-agricole dentro i P.I.R. Attrezzature, macchinari, infrastrutture 890.465,35 23 23 aziendali Totale 27.402.544,29 268 186 (1) Il dato è riferito alle unità immobiliari che sono inserite in consorzi.

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I pagamenti rendicontati sono superiori allo stanziamento della misura, mentre gli interventi conclusi sono il 69% di quelli finanziati. E’ da precisare che per 60 progetti non conclusi la quota Docup è stata completamente rendicontata.

I risultati complessivi I risultati conseguiti con gli interventi programmati e con quelli finanziati con le risorse nazionali ricondotte al Docup, in quanto ad esso eleggibili, sono da ritenersi sicuramente buoni. L’esecuzione di tali interventi ha prodotto effetti immediati e ciò è dimostrato dalla permanenza della popolazione negli stessi luoghi e quindi dalla inversione di tendenza rispetto al fenomeno di abbandono delle campagne, dalla ripresa delle attività economiche, dal rientro della popolazione nelle abitazioni riparate e dal ripristino e miglioramento delle infrastrutture pubbliche e del patrimonio culturale. Grazie alle risorse messe a disposizione dall’U.E. sono stati realizzati, completamente o parzialmente, ben 7.373 interventi, così ripartiti per misura:

N. Di cui Misura % Interventi conclusi Interventi finanziati 3.5 6.535 5.616 86 Mis. 3.5 4.3 570 392 69 88% 5.7 268 186 69 Mis. 5.7 TOTALE 7.373 6.194 84 4%

Mis. 4.3 8%

Di questi, 6.194 (84%) si sono conclusi entro i termini previsti, mentre 1.179 (16%) erano ancora in corso di realizzazione alla data di scadenza per l’utilizzo dei fondi comunitari (31/12/2002). E’ tuttavia da precisare che per 604 di questi ultimi interventi, anche se i lavori non erano ancora terminati, la quota Docup è stata comunque interamente rendicontata.

Dal punto di vista finanziario, grazie agli interventi finanziati inizialmente con le risorse nazionali e ricondotti, in sede di rendicontazione, al Docup, è stato possibile rendicontare pagamenti pari ad € 538.047.842 e quindi superiori a quanto stanziato dall’Unione Europea (€_522.887.176).

Pagamenti Mis. 3.5 Pagamenti 63% Misura Stanziamento Mis. 5.7 rendicontati 5% 3.5 330.935.184 341.682.955 4.3 166.345.900 169.585.668 5.7 25.606.092 26.779.219 TOTALE 522.887.176 538.047.842 Mis. 4.3 32%

A causa dell’indisponibilità di risorse, l’Unione Europea ha ammesso a rendicontazione e quindi effettuerà trasferimenti alla Regione un importo pari a € 523.962.006,73.

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18. LA RICOSTRUZIONE IN CORSO E QUELLA DA AVVIARE Nei punti precedenti è stato ampiamente illustrato l’andamento realizzativo degli interventi autorizzati. Gran parte della ricostruzione è ormai entrata a regime, tuttavia, per fare il punto sul relativo stato di attuazione è necessario verificare quanto/cosa è stato fatto e quanto/cosa rimane ancora da fare. Al punto 8 è stimato per tipologia il numero di interventi da realizzare e l’importo dei danni. E’ anche ribadito che la quantificazione è stata effettuata con modalità tali da poter individuare, in modo speditivo il livello di danno ed anche per poter preventivare, anche se in maniera approssimativa, il costo della ricostruzione. A ricostruzione ormai ampiamente avviata e, parallelamente all’andamento dei singoli processi, il quadro sia fisico che finanziario si sta gradualmente affinando verso la sua definitiva determinazione. Tuttavia, rimangono ancora ampi margini di incertezza sia per quanto riguarda gli interventi che per le risorse necessarie. Infatti, per quanto riguarda il numero degli interventi, per alcune priorità già finanziate è ancora in atto la fase amministrativa e quindi, solo alla sua conclusione sarà possibile determinare quelli effettivi. Analogo discorso vale per le priorità da autorizzare che, tra l’altro, sono la parte più consistente. Per quanto concerne invece il residuo fabbisogno finanziario, oltre che alla variabilità del numero degli interventi, è da mettere in conto anche le frequenti modifiche dei parametri di calcolo dei contributi che comportano sempre maggiori costi che, come già avvenuto nel recente passato, potrebbero sopravvenire anche nel prossimo futuro. Pertanto, momentaneamente, si ritiene opportuno confermare le originarie previsioni e rimandare, a non appena possibile, la quantificazione definitiva delle dimensioni fisiche e finanziarie della ricostruzione. Premesso quanto sopra, si fa il punto sulla ricostruzione.

Gli interventi autorizzati / da autorizzare. Gli interventi autorizzati con le risorse dei Programmi Finanziari 1998, 1999-2001 e 2002- 2003, 2004-2005, 2007-2008, 2008-2009 e 2011-2012 riguardano quelli prioritari stabiliti dalla normativa statale e regionale finalizzati al rientro della popolazione evacuata, la ripresa delle attività produttive ed al ritorno alle normali attività sociali, quali: abitazioni lievemente danneggiate ed evacuate; edifici in corso di riparazione danneggiati da precedenti eventi sismici ed edifici pericolosi per la piena utilizzazione della viabilità, edifici con prevalenza di unità immobiliari adibite ad abitazione principale o ad attività produttive dichiarate totalmente o parzialmente inagibili; Unità Minime di Intervento con abitazioni principali ed attività produttive sgomberate; Infrastrutture strettamente funzionali al rientro della popolazione nelle abitazioni e al ripristino delle attività produttive. Unità Minime di Intervento con strutture pubbliche e edifici di patrimonio culturale; opere pubbliche fruibili da parte della popolazione (municipi, chiese, scuole, ospedali, etc.), infrastrutture necessarie al rientro nelle abitazioni riparate ed interventi di consolidamento delle aree colpite da dissesti idrogeologici. Interventi autorizzati 1998 - 2012 Interventi Autorizzati Settore di Intervento Da Previsti Piani 1998 - Piani 2002- Totale autorizzare 2001 2012 Ricostruzione leggera 4.419 4.419 - 4.419 - Ricostruzione pesante 17.913 4.116 6.075 10.191 7.722 Ricostruzione integrata(1) 5.440 2.181 1.026 3.207 2.233 Totale edilizia privata 27.772 10.716 7.101 17.817 9.955 Opere pubbliche 1.971 204 192 396 1.575 Infrastrutture rurali 690 690 - 690 - Dissesti idrogeologici 281 106 106 212 69 Beni culturali 2.297 288 569 858 1.439 Totale patrimonio pubblico 5.239 1.288 860 2.156 3.083 TOTALE GENERALE 33.011 12.004 7.961 19.973 13.038 (1) Comprese le infrastrutture a rete

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Gli interventi da autorizzare riguardano ormai interventi non prioritari essendo costituiti da edifici non destinati a residenza principale o ad attività produttive oppure interventi sul patrimonio pubblico non prioritari ricompresi nei Programmi triennali già approvati e che saranno gradualmente realizzati in relazione alle disponibilità finanziarie. La situazione degli interventi previsti, autorizzati e da autorizzare è illustrata dalla tabella e dal grafico. Il numero degli interventi autorizzati è circa il 61% di quelli previsti.

Interventi Autorizzati / Da autorizzare

39%

61%

Autorizzati Da autorizzare

La situazione dei costi previsti, finanziati e da finanziare è la seguente:

Costi (Mil. di Euro) Settore di Intervento Stima (1) Da Finanziati iniziale finanziare

Ricostruzione leggera 335 335 0 Ricostruzione pesante 2.347 1.739 608 Ricostruzione integrata 2.324 1.547 777 Totale edilizia privata 5.006 3.621 1.385 Opere pubbliche 835 199 636 Infrastrutture rurali 66 66 0 Dissesti idrogeologici 163 139 24 Beni culturali 1.398 356 1.042 Totale patrimonio pubblico 2.462 760 1.702 Programma di E.R.P. 205 137 68 Attività produttive 72 44 28 TOTALE GENERALE 7.745 4.562 3.183

(1) Risorse emergenza, Programmi finanziari 1998 e 1999-2001, 2002-2003, 2004-2005, 2007-2008, Docup Ob. 5b, mutuo BB.CC, E.R.P al netto delle partite di giro (vedi paragrafo 10.1)

I costi per i quali è stata trovata copertura finanziaria sono il 58,9% di quelli stimati, mentre quelli da finanziare sono pari al 41,1%.

Costi finanziati / Da finanziare

58,9% 41,1%

Finanziati Da finanziare

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CONSIDERAZIONI FINALI

Come confermato dai dati, tutti gli interventi e le priorità autorizzate con il Programma Finanziario 1998-2012 si stanno realizzando con le modalità e i tempi previsti. L’obbiettivo da perseguire è ormai quello di dare continuità e pervenire al completamento della ricostruzione. Purtroppo, a tale riguardo, è da registrare il blocco dei finanziamenti, le ultime risorse sono state infatti assegnate con la legge finanziaria per l’anno 2008. Come evidenziato anche nelle precedenti relazioni, per il completamento della ricostruzione, rimangono da attivare e finanziare circa 13.500 interventi non prioritari, costituiti prevalentemente da abitazioni secondarie per il privato, e per il pubblico, da interventi non prioritari ricompresi in Programmi Triennali già approvati e in attesa di finanziamento. Nell’ipotesi che le risorse ad oggi disponibili siano sufficienti per tutti gli interventi già autorizzati, l’ulteriore fabbisogno finanziario, che in ogni caso rientra entro la stima quantificata subito dopo il sisma, ammonta a circa MEuro 3.183.

Perugia,

Il Responsabile Unico dell’Accordo di Programma Quadro Arch. Diego Zurli

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