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AALLFFAATTEENNIIAA 126 BOLLETTINO STORICO NOCERINO–A. XIV – n. 7- marzo 2020– distr. gratuita

In occasione del Dantedì riscopriamo il noto passo della Divina Commedia Dante e Nocera nel canto XI Paradiso Il saggio ottocentesco di Leopoldo Amoni

Codice Yates Thompson 36,149r, seconda metà sec XV, Londra, British Library

Questo manoscritto riccamente decorato fu eseguito per Alfonso I d’Aragona, La miniatura è dell’artista Priamo della Quercia, di scuola rinascimentale toscana. Sintetizza il racconto della vita di San Nocera e Dante/Il Centenario Francesco fatto da san Tommaso: il Santo, nudo in segno di spoliazione dai beni del 2021 terreni, si inginocchia di fronte al Pontefice, in atto benedicente; sullo sfondo, a sinistra , alle falde del monte Lo stretto legame fra Dante e Subasio, a destra, oltre il fiume Tupino, . Nocera in virtù dell’XI Canto del Paradiso impone degli

Riformanze/Bannimenta 1511 2

obblighi a in vista del Centenario. Anche i legami tra San Francesco- cui è dedicato il La critica dantesca Canto XI- e Nocera sono noti. La riconoscenza dei nocerini verso Dante (e San Francesco) non è stata sempre all’altezza Questo numero del Bollettino è dei tempi. dedicato in gran parte ai versi 43-48 del Paradiso in cui Dante cita Nocera La nuova scuola elementare del e Gualdo: capoluogo negli anni cinquanta del Novecento è stata intestata Intra Tupino che discende del colle eletto del beato Ubaldo, al Poeta, mentre nel 1965 – fertile costa d’altro monte pende, centenario della nascita di onde Perugia sente freddo e caldo da Porta Sole; e di rietro le piange 1 Dante- è stata intestata una via . per grave giogo Nocera con Gualdo Per le celebrazioni del 20212 cosa si può fare? Credo sia opportuno riunire in convegno gli studiosi sul Canto XI per approfondirne le tematiche. E’ un’idea, ben vengano altre, ma occorre far presto. E’ forse il caso di istituire un Comitato che organizzi l’evento?

Mario Centini

1 M. CENTINI, La Città delle acque-Quartieri, porte, vie e piazze di Nocera Umbra, , Il Formichiere, 2014. 2 cfr Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 17 gennaio 2020 che indice la “Giornata nazionale dedicata a denominata Dantedì per il giorno 25 marzo di ogni anno”. In tale giornata “le amministrazioni pubbliche (…) promuovono idonee iniziative di comunicazione e divulgazione, dirette a facilitare e Ritratto di Dante, sec XV (Codice Palatino 320) rafforzare la conoscenza della figura e dell’opera di Dante Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale Alighieri” (GU 17.2.2020). 3

Porta Sole, le correnti d’aria fredda e calda, mentre di retro, sull’altro

versante, la montagna fa grave La letteratura dantesca è sterminata e giogo, sovrasta nuda e ripida, quindi non avrebbe senso un discorso creando per essi men felici di sintesi. condizioni climatiche (onde ne Si possono solo scegliere, a titolo “piangono”, ne soffrono) Nocera e esemplificativo, alcuni autori. Gualdo.(…) le piange: tra i

commentatori trecenteschi, Pietro -Daniele Mattalia3 Alighieri e Benvenuto intesero in

senso geografico, di posizione e 43 Intra: incomincia la biografia- infelicità di clima, e ciò rileva bene, inno di San Francesco, le cui fonti tra i due punti (Perugia-Nocera) la sono autorevolmente (Barbi, felicità della natura loci assisiate. Bertoldi, Cosmo) additate nei testi Lana, Ottimo e Buti, seguiti da molti più noti della agiografia francescana: moderni (Biagioli, Fraticelli, Casini- la Vita del Santo stesa da San Barbi) optarono per l’interpretazione Bonaventura e da Tommaso da politica, scorgendovi un’allusione al Celano, la Legenda trium sociorum, rapace dominio sulle due città da lo Speculum perfectionis di Frate parte dei perugini e degli angioini. Leone, l’Arbor vitae crucifixae di Difficile decidere: punte allusive Ubertino da Casale, e, secondo il improvvise e traverse, si può tutt’al Cosmo, l’opuscolo Sacrum più osservare, non sono aliene dal commercium beati Francisci cum gusto di Dante. domina Paupertatis, attribuito a fra

Giovanni da Parma in cui è narrato l’episodio centrale anche nel passo §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§ dantesto delle mistiche nozze di

Francesco e Povertà, tema peraltro -Anna Maria Chiavacci Leonardi4 vulgato nella “leggenda” francescana. (…) 47-48 e di rietro le piange…

e dall’altra parte del monte, cioè 45-48 fertile…Gualdo: cala verso il quella opposta a Perugia, piangono le piano la fertile costa di un’alta due città di Nocera e Gualdo, montagna dalla quale spirano, investendo Perugia dalla parte di 4 Ha curato una edizione della Divina Commedia, 3 Ha curato una edizione della Divina Commedia con le basandosi sul testo stabilito da G. Petrocchi per l’edizione illustrazioni di Gustave Durè, corredata di indice e nazionale delle Opere di dante (1994), corredata di repertorio dei nomi e delle cose notevoli, Milano, Rizzoli, approfondimenti e illustrata con miniature dei codici 1960. danteschi, Bologna, Zanichelli, 1999-2001. 4 contrapposte, sì intende, alla fertilità -Giuseppe Giacalone5 felice della costa volta a ponente. -per grave giogo 43. Intra Tupino: tra il fiume questa espressione è stata, fin dagli Tupino e il fiume Chiascio (l’acqua antichi, presa in due diversi sensi: che scende dal colle di , fisico e politico. scelto (eletto) dal beato Ubaldo Il primo significato, che intende delle Baldassini, che vi visse in romitaggio condizioni climatiche delle due città, per qualche tempo) pende, discende, più infelici per il monte che toglie una fertile costa da un alto monte (il loro il sole (grave giogo, cioè rilievo Subasio), dal quale monte (onde) che grava, incombe su di loro) , è più Perugia risente il freddo e il caldo coerente con il contesto, stabilendo dalla parte orientale ove si trova un contrasto tra le città tristi per il Porta Sole, che guarda appunto verso freddo e la fertile costa dove sorge il Subasio. Con assoluta precisione di Assisi. Il secondo, che intende della particolari geografici designa, sia tirannia politica (grave giogo come pure con ampia circonlocuzione, ma “pesante dominio”) esercitata sulle sempre pertinente allo stile solenne due città da Perugia, sembra del panegirico, la posizione di Assisi linguisticamente più chiaro, e non si che sorge in una pendice del Subasio, può escluderlo in quanto non fertile di uliveti e di vini, a oriente di pertinente, perché Dante spesso Perugia, ove un tempo fu una porta introduce il commento politico nei denominata Porta Sole, ora suoi paesaggi (si vedano anche, scomparsa, ma di cui un quartiere proprio nel seguente canto parallelo, i odierno della città prende ancora il vv. 52-4). Tuttavia esso appare qui nome. (…) fuori posto, in quanto tutto il senso 47. di rietro: sulla costa opposta, a del testo sta nell’indicare Assisi nord-est del Subasio Nocera Umbra e come luogo divinamente predisposto, soffrono per il grave per la posizione e per il nome (cfr. v. giogo di quel massiccio montuoso, 53 e nota) a dare i natali al santo che non solo non le ripara dai venti inviato da Dio nel mondo. freddi, ma addirittura sottrae loro Preferiamo quindi la prima alcune ore di sole, rendendole meno interpretazione, che già dettero Pietro fertili. Pietro di Dante e Benvenuto di Dante e Benvenuto. ed altri intesero giustamente il grave giogo in senso geografico come §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§ antitesi con fertile costa in cui si

5 Ha curato una edizione della Divina Commedia con note e postille critiche, Roma, Angelo Signorelli, 1960. 5 trova Assisi. Ma già con lo stesso dalla città di Nocera nel corso dei Benvenuto e poi con altri moderni, il secoli XIII e XIV. grave giogo è inteso in senso Dante, nella descrizione topografica di politico, come allusione al governo Assisi, menziona Nocera che, tirannico dei Perugini su quelle due unitamente a Gualdo, dietro l’alto città, cfr. Morici (“Giornale monte Subasio piange per grave giogo dantesco” VII, p. 253-370; e (Paradiso XI, 48). Bertoldi, cit., 17). Il passo è stato diversamente inteso dai commentatori. Moltissimi, e in particolare i più §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§ antichi, hanno inteso che le due città piangono per essere poste dietro il monte Subasio tra terre sterili; e Pietro Mario Sensi/Nocera Umbra aggiunge: “est ibi grave frigus, de 6 quo plangit, idest interdum dolet nella Divina Commedia (1970) gens ilarum duarum terrarum Gualdi et Nuceriae”. Altri, tra cui il Tommaseo, hanno Nocera Umbra, città e diocesi interpretato in senso politico: le due dell’, posta sulla , città piangono per il grave giogo fece parte del ducato di e nel imposto da Perugia, città dominante. 1247 passò stabilmente alla Chiesa. Se storicamente è esatto affermare che Città di parte ghibellina combattè con la guelfa Perugia nei secoli XIII e XIV alterne vicende non solo contro le città sottomise più volte le città di Nocera e limitrofe, in particolare Foligno e di Gualdo facendo duramente pesare il Assisi, ma anche contro la stessa suo dominio, tale interpretazione Perugia, cui tuttavia fu costretta a fare introdurrebbe tuttavia nel testo atto di sottomissione il 12 dicembre dantesco una nota assolutamente 1202 obbligandosi a far guerra o pace estranea. L’analogia tra la descrizione contro tutti tutti coloro con i quali topografica della patria di s.Francesco Perugia avrà guerra o pace. Le e quella di s.Domenico (in Paradiso sottomissioni e le alleanze tra le città XII, 46-54) induce a interpretare il medievali furono causa di continue passo piuttosto in senso topografico- guerre e le cronache umbre ci hanno allegorica. tramandato episodi di scaramucce, di Nella geografia ideale di Dante, Assisi, devastazioni, di guerre efferate subite che in realtà è a occidente del Subasio,

6 Testo tratto da www.treccani.it/enciclopedia/nocera- si trasforma in oriente mistico, e le umbra_(Enciclopedia-Dantesca)/ Su Mario Sensi cfr città di Nocera e di Gualdo, poste Amicitiae sensibus-Studi in onore di Don Mario Sensi, a cura di A.Bartolomei Romagnoli e F. Frezza, “Bollettino geograficamente a oriente di Assisi, storico della Città di Foligno”, Foligno 2007-2011. 6 sono invece relegate di rietro l’alto -M.Morici, Il “greve giogo” di Nocera monte e piangono il grave giogo, cioè Umbra e Gualdo tadino, in “Giornale l’asprezza dei luoghi in antitesi alla dantesco” VII (1899). fertilità della costa del Subasio -M. Apollonio, Dante e l’umbria, in fecondata dai raggi del sole nascente, e L’Umbria nella storia, nella letteratura, soprattutto lamentano l’impossibilità nell’arte, Bologna 1954, pp 213-231. di vedere spuntare il mistico Sole di -L. Salvatorelli, Dante e S.Francesco, in Assisi. “Bollettino Deputazione di Storia Patria per l’Umbria” LXII (1965), p. Bibliografia sulla città: 235-247. -L. Iacobilli, Di Nocera nell’Umbria, -U. Bosco, in Dante vicino, Foligno 1653 Caltanissetta-Roma, 1966, p. 316-341. -Cronaca della città di Perugia dal 1309 al 1491, nota col nome di Diario di Graziani con supplementi di autori §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§ sincroni, a cura di A.Fabretti, in “Archivio storico Italiano”, XVI (1850) p. 71-750. Leopoldo Amoni7/Nocera in Dante Inoltre: -F.Elemosina, Liber historiarum Sancte Ci sembra opportuno riportare uno stralcio Romanae Ecclesiae, Assisi, Biblioteca dell’Appendice al saggio su Tommaso Comunale, cod 341. Unzio (Tomassuccio) di Leopoldo Amoni - -Niccolò Tignosi, Ad magnificos dominos citato dal Sensi - in quanto è rappresentativo della interprertazione priores Fulginei, quod tarde bella suscipienda politica del passo dantesco. sint, Foligno, Biblioteca Iacobilli, cod Amoni ha anche il merito di aver studiato A-II-5, ff. 126v-136v. per primo l’archivio storico perugino, anche se, purtroppo, questo primo saggio non è -A.Castellucci, Appunti di storia stato seguito da altri studi. ecclesiastica nocerina, Nocera Umbra, 1912. Dante non potea parlare che di un Per l’interpretazione di Paradiso XI: giogo politico. -L.C. Amoni, Il profeta del secolo XIV o il beato Tommaso Unzio e il suo tempo,

Assisi, 1877. 7 Leopoldo Amoni (1840-1890), canonico per giuspatronato -G. Finali, L’Umbria nella Divina di famiglia nella Cattadrale di Nocera Umbra, Professore di Filosofia nel Seminario, poi Segretario di Nunziatura a Commedia, Spoleto, 1895. Vienna (1884-1889). Uomo colto, parlatore e oratore ricercato, ha scritto la Vita del B. Tommaso Unzio e del B. Angelo da Gualdo Tadino. Ha illustrato i Fioretti di S.Francesco di Assisi (cfr. VII Centenario di S.Rinaldo, 1925, p. 46). 7

Veggasi con quanta ragione la giuridicamente si posero sotto il pensiamo così. governo de’ perugini. I consoli Non tornerà discaro ai concittadini nocerini promisero fedeltà e del santo, né inutile agli studiosi obbedienza a quei magistrati dell’immortale poeta se con la storia assentendo che il loro contado, loro alla mano dimostreremo di qual soggiacesse alle mdesime gravezze natura si fosse codesto greve giogo con di quel di Perugia. il quale ben presto diventò incomportabile. XXXXX Tutti i documenti sono presi dagli istorici perugini e da manoscritti e Il 1318 vengono dalla Comunità di pergamene che si conservano Nocera spediti due religiosi a’ nell’archivio comunale di detta città. magistrati perugini, pregandoli di Nocera, la quale tanto avea provato consenso de’ ghibellini che v’erano, l’ira de’ barbari, e più volte visto a contentarsi per quiete della città di rase le sue mura, raminga con gli mandare a governarli o Messer altri popoli di Taino, Pestia e Filippo Rigazzini conte di Usenti, s’era, alla fine, nel 1006 Coccorano, o Bernardino conte di ricostituita a città. , o Messer Bandino Fu questo il tempo di sua maggiore Vincioli; perché essi sarebbero grandezza. Tadinati, Plestinesi e i venuti ad ogni composizione ed figli della infelice e diserta Usenti vi accordo che fosse stato loro trassero anche eglino a popolarla. ordinato da qualunque dei tre Adalberto de’ conti di Nocera e gentiluomini si mandasse. della regione di Taino n’era il padre Piacque ai Signori mandarvi il e pastore. Conte Bernardino, e la comunità di La rocca a guardia della città era Nocera mandò alcuni suoi cittadini ben fortificata e custodita. Ma per istatichi8 per insino a tanto che gl’italiani del secolo XIII e XIV il negozio loro si terminasse. sembra non pensassero che a La pace fu conclusa, ma qual pace! fraternamente uccidersi e a versare I nocerini doveano ubbedire al sangue cittadino. podestà nell’atto più libero Gubbio più che altri insidiava dell’uomo, cioè nel contrarre i Nocera, e Perugia ne agognava il matrimoni, sponsali e perfino nella possesso anche perché in quei condonazione delle ingiurie9. tempo era luogo forte, né la vicina 8 equivale al obses dei latini ostaggio. Foligno cessava di molestarla. 9 Si leggano le condizioni del dolce giogo dopo la fatta Nel mese di dicembre 1202 stanchi pace, 1318, 18 febb. Ordinamenta facta super pace et reconciliatione civitatis Nucerii, Annal. Decemvir. C, 9- i cittadini di più portare l’ira nemica II…Item quod quilibet de dicta civitate Nucerii teneatur et debeat dicto Bernardino potestati, prioribus artium, 8

Francesco Francescaglia10/ Attilio Bartoli Langeli/Perugia e Dante12 Assisi e San Francesco nel Canto XI Un altro passo del medesimo brano dà luogo a una discussione Però chi d’esso loco fa parole riguardante Perugia: si tratta del v. non dica Ascesi, che direbbe corto, 48 a proposito del quale alcuni (in ma Oriente, se proprio dir vuole particolare il Morici) hanno visto nel greve giogo per cui “piangono” Sarebbe come dire che il nuovo Nocera e Gualdo Tadino un Oriente cristiano è Assisi, che lì è accenno al dominio oppressivo che rinata con Francesco, sul rattenuto Perugia (non certo gli Angioini, pendio del Subasio, dove la costa come vogliono il Lana, l’Ottimo e il dell’alto monte è più fertile11, la Buti) esercitava su di esse, vera virtù evangelcia, la povertà, rispettivamente dal 1202 e dal 1208. ed è stato restaurato il vero Proprio nel periodo di Dante, la cristianesimo. supremazia perugina veniva riaffermata con la forza su Gualdo aliis officialibus civitatis Perusii, ac etiam ambasciatoribus qui cum prioribus erunt ad pacem nel 1292, su Nocera nel 1295, 1305 faciendam parere et obedire in pace facienda et in e 1320 (quando la sottomissione fu parentelis et matrimoniis seu sponsalibus contrahendis, et dotibus promictendis et solvendis ac iniuriarum et operata da Cante dei Gabrielli). offensionum remissionibus faciendis, et quicumque Anche se l’ultimo dato cronologico contrafecerit, vel non obediret eisdem in praedictis, possit contra eos per predictos procedi ex officio è troppo tardo rispetto alla summarie…et de facto puniri in persona et bonis, et composizione del canto XI del destructione bonorum (carta II Annal Decemvir). In questa circostanza della pace Perugia si mostrò generosa Paradiso, resta il fatto che se le due poiché stabilì che i nocerini mangiassero insieme coi Priori perugini: 25 febb., Nucerini tam intrinseci quam città – specie Nocera- si agitavano estrinseci debeant simil comedere cum prioribus tanto, doveva essere forte il loro comunitatis Perusii expensis comunis Perusii facta pace in platea (c. 187 Annal. Decemvir). malcontento: il riferimento, se ci 10 F.FRANCESCAGLIA, Due colleghi poco somiglianti nei fosse, a una mala segnoria perugina canti XI e XII del Paradiso di Dante, Estratto dall’Annuario 1961-1966 del Liceo Ginnasio Statale “Annibale Mariotti” sarebbe perciò perfettamente di Perugia. corrispondente alla realtà storica. 11 Sono sempre stato dell’avviso, e concordo con i commentatori che interpretano il grave giogo dietro il la gran parte degli studiosi quale Nocera e Gualdo piangono, come l’altro (sull’autorità di Pietro e Benvenuto) versante, più dirupato e scosceso, del Subasio. Fertile costa e grave giogo sono due locuzioni che si rifiuta però l’interpretazione politica corrispondono perfettamente, in un contesto in cui dei vv. 47-48 e propende per una Dante non è preoccupato d’altro che di indicare i spiegazione topografico-climatica, luoghi e la loro situazione e conformazione, in un quadro veramente degno di fare da scenario a una che “molto più naturalmente si delle più belle aurore. Corrispondenti sono anche le distanze delle tre città dal Subasio; Perugia è di qua distante dal Subasio quanto Nocera e Gualdo lo sono 12 A. BARTOLI LANGELI, Studi sull’Umbria medievale, press’a poco dall’altra parte. a cura di M.Bassetti-E.Menestò, Spoleto, CISAM, 2015. 9 adatta a tutto il contesto” politica del grave giogo, fa (Bassermann, Orme, 629 nota 17): il assumere un significato metaforico passaggio da una notazione fisica, anche al di rietro del v. 47 e lo come quella sul freddo e caldo riferisce a Perugia, non alla fertile perugino, a un singnificato costa del Subasio. Il passo andrebbe metaforico sarebbe troppo brusco e così inteso: dietro a Perugia, arbitrario (Salvatorelli). A ciò si può seguendo in buon ordine in quanto aggiungere che Nocera e Gualdo, sottomesse e domate, piangono collegabili per la vicinanza Nocera e Gualdo. geografica, non lo erano dal punto D’altronde anche se si accetta, in di vista politico: la prima rientrava tutto o in parte, l’esistenza nella sfera d’influenza folignate, la dell’allusione politica (ad es. seconda in quella eugubina, e l’una l’Apollonio coglie nel brano “una e l’altra erano impegnate da Perugia animazione storico-politica in funzione volta a volta sottintesa e pregnante”) essa antifolignate o antieugubina. Il sarebbe sì ricordata come città “pianto” delle due città sarebbe dominante nella regione, ma più dunque, in opposizione alla fertilità come termine di riferimento per della costa occidentale del Subasio e indicare Assisi e sottolineare per in rapporto alle variazioni termiche contrasto la forza pacificatrice che subite da Perugia, un’allusione alla ne emana, che non per la sua rigidezza del loro clima, effettiva importanza (Manselli). condizionato dalla sovrastante Non è sufficiente addurre, a ragione massa montuosa del Subasio, che di questa valutazione, la diametrale non le proteggerebbe dalla opposizione tra il guelfismo di tramontana e toglierebbe loro Perugia e le aspirazioni di Dante (il alcune ore di sole, o più quale quando disapprova probabilmente degli Appennini, la veramente, lo fa con ben maggiore cui costa occidentale, sulla quale severità); si può credere piuttosto sono Nocera e Gualdo, è meno che egli dovette concepire la ridente (per usare un termine politica perugina a tal punto attinente al “pianto”) e più scoscesa allineata alle direttive papali (in di quella corrispondente del particolare bonifaciane) da non Subasio. porsi come elemento autonomo di Va segnalata l’esegesi del Ciacci che, giudizio. Ma soprattutto si dovrà superando le difficoltà presentate rilevare che Dante “guarda, per quel che dalla posizione di Gualdo rispetto concerne l’Umbria, al di là dei valori ad Assisi e abbracciando contingenti, per coglierne e indicarne la decisamente l’interpretazione forza di santità, culminata in Francesco” (Manselli, p. 171 n.2). 10

exterminio de tucti delinquenti, §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§ inobedienti et ribelli.

ASCNU, Consigli e riformanze, n.1 Di comandamento dello Rev.mo c. 112-113 Cardinale de Perusia et Umbria legato apostolico e Vicario generale de banno et de tucti Questa “riformanza” in volgare banniti condannati in pena riveste notevole interesse in quanto sembra, con alcuni rinvii formali, capitale in continenti debbiano aggiorna gli Statuti comunali risalenti absentarsi della città di Nuceria et al 1371, riformati nel corso del Quattrocento e che saranno stampati suo contado et destritto in sia nel 156713. termino de octo di da tutti lochi de sua legatione sotto la pena se contene nelli loro banni et

10 nov 1507-Bannimenta condemnationi et condemnari in pena personale overo capitali et Die decima mensis novembris 1507 pecuniaria infra octo di, debbiano far cassare le loro condemnationi Pandolfus Toni publicus preco alias se procedera alla debita communis Nucerii rettulit mihi Silvio Cancellario infrascripto esecutione. alta et intelligibili voce preconizasse per loca publica et Ancora che qualunque persone di consueta nostre civitatis qualunque stato et conditione se Nucerio infrascripta bannimenta sia non presuma ne ardisca tanto reverendissimi Domini Legati. ecclesiastica quanto seculare per

modo alcuno receptare banniti14

in pena capitale sotto pena de Al nome sia dell’onnipotente Dio cinquanta ducati d’oro da e della sua santissima madre applicare per la quarta parte alla Maria. Ad honorem della santità Camera Apostolica, la quarta di N.S. e della Sede Apostolica et parte alla Camera de Nuceria, la ad pace et tranquillo vivere della quarta all’accusatore quale sia nostra città de Nuceria et tenuto secreto et soli creda con un exaltatione delli boni et de testimonio fede digno et l’altra

13 cfr M.CENTINI, Lo Statuto medievale di Nocera Umbra- 14 Statuti, III, 54, La pena per chi dà rifiugio alle persone Saggio storico-giuridico, Perugia, Guerra ed., 2007. bandite. 11 quarta parte allo officiale che con Ancora che li scindici overo effetto rifarrà la executione. capitani del Contado siano tenuti denunziare alli officiali de Ancora che qualunque persona Nuceria infra termino delli como di sopra non presuma Statuti le receptationi de banniti portare arma per la ciptà de et portatione de arme contra li Nucerio, castella della ditta ciptà, banni predicti sotto pena de doi arme prohibite dalli Statuti15 ducati per ogni volta et si non della dittà ciptà sopto pena delli denuntiaranno dopplicarse come Statuti et annessione armorum da di sopra. applicarsi come di sopra, quale pena sia duplicata de nocte. Ancora che persona alcuna di qualunque stato come di sopra non presuma per alcuno modo dare impedimento overo opponesse16 ad alcuno officiale sotto pena di cinque ducati senza arme e con arme il doppio como di sopra da applicarsi et concedasse alli officiali con uno testimonio fidedegno et ultra alla dicta pena, essendo impedito in alcun altro modo: e nella executione sia tenuto alla pena o interesse che importerà ipsa executione impedita tanto civile quanto criminale overo mixta.

Ancora che alcuna persona di qualunque stato como di sopra non presuma per alcuno modo andare de nocte senza lumine Statuti di Nocera, Frontespizio, Biblioteca Senato contra la forma delli Statuti17

16 Statuti, III, 44, La pena per chi si oppone ai Baiuli. 15 Statuti, III, 39, La pena per chi porta armi in città e 17 Statuti, III, 35, La pena per chi va di notte dopo il terzo quando è lecito. suono della campana. 12 sotto pena di doi ducati prohibiti19 alla pena di quattro d’applicarsi come di sopra. ducati et simil pena predicta chi li desse et li offficiali possano Anchora che se alcuna persona procedere ad querele per che delli delicti commessi con inventione accusatione o per altro loro o soi parenti et amici non meglio modo che allora parerà fusse proceduto debbia fare iusto quale pena sia applicata intendere al Podestà di Nuceria et come di sopra. serra tenuto secreto et procederasse non obstante sia Contrariis non obstantibus quibuscunque. Datum Perusie XXV octobris MDVII. passato el tempo delli Statuti. Omesso ipsius Legati. Galeatius Anchora che omne gratia sopra qualunque delicto concessa della quale non sia sotisfacto alla §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§ Camera predicta sia nulla et rivocata et quelli che havessimo ALFATENIA havuta bannita e non satisfacta la Bollettino storico nocerino supplemento de IL PAESE Cancelleria, venga infra octo Periodico di cultura- Mensile giorni e li sia confirmata. Anno XIX- n. 7 – marzo 2020 Distribuzione gratuita Autorizzazione del Tribunale di Perugia n. 22 del 4.8.2001 Anchora che nessuna persona Proprietario e D.R. Mario Centini Riprodotto in proprio come di sopra presuma et ardisca Perugia via Martiri dei lager 84 bastimar18 Articoli, lettere e richieste di numeri arretrati si possono Dio o la Vergine Maria inviare all’indirizzo di posta elettronica: alla pena di dieci ducati et de doi [email protected] tratti de corda. Ma se bastimerà altri Santi cada in pena di cinque Avvertenza ducati ipso facto da exigersi et Coloro che non desiderano ricevere ALFATENIA sono duplicarsi come sopra. pregati di segnalarlo via e-mail o con posta ordinaria

Anchora che nessuna persona presuma jocare ad jochi

18 Statuti, III, 2, La pena per chi bestemmia Dio e i suoi 19 Statuti, III, 37, La pena per chi gioca al gioco delle Santi e i sorveglianti segreti. tavole.