Cittadinoinrete
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RADIOCORRIERE TV SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA numero 19 - anno 85 16 maggio 2016 LaPartita del Cuore 18 maggio Roma Stadio Olimpico 45502 Barbara DeRossi AmoreCriminale #CittadinoInRete Ma fate sul serio? Ditemi di no, vi prego. Ditemi che non è vero. Ditemi che sono tutte fantasie. Ma davvero vogliamo che Roma ospiti le Olimpiadi? Siamo così sicuri che la città sia in grado di sopportare e supportare un'onda anomala di caos automobilistico e di lavori straordinari nei prossimi anni? Ci sono le strutture sportive adeguate? Stiamo verificando, proprio in questi giorni, che per gli ormai "collaudati" Internazionali di tennis il traffico nella zona del Foro Italico è impazzito. Lo stadio Flaminio è nel completo degrado. Per il suo recupero servono tanti di quei soldi che, a volerli spendere, si risolverebbe almeno in parte il problema delle strade www.radiocorrieretv.it che attualmente presentano un numero di buche tale da poter ospitare un torneo di golf, disciplina che tra l'altro da quest'anno rientra tra quelle olimpiche di Rio. Si torna a parlare dell'area di Tor Vergata. Avete presente l'ecomostro dell'architetto Santiago Calatrava, quelle #Radiocorrieretv enormi vele che gridano vendetta? L'opera è la classica dimostrazione di ciò che non si vuole fare. Quasi duecento milioni di denaro pubblico speso, a fronte dei sessanta del primo annuncio. La stima è che ne servano ancora quattrocento per ultimarla. Un nuovo imponente investimento pubblico per portare a termine una struttura che doveva essere operativa nel 2009 per i Mondiali di nuoto. E adesso quell'area dovrebbe ospitare il villaggio Olimpico con diciassettemila posti letto. Siete mai stati in quella zona? Avete mai percorso le strade che la collegano? Bene, vi invito a farlo e poi potrete darmi una risposta. Sempre che non rimaniate bloccati in una delle immense voragini che caratterizzano il tragitto. Breve considerazione sui trasporti: il comitato olimpico ha già fatto sapere che l'argomento non è di sua competenza perché la mobilità è questione dell'amministrazione cittadina, del Governo. Quindi? Si dovranno spendere oltre cinque milioni di euro, ma per cosa? Sapete quanto ci s'impiega oggi dall'Anagnina per raggiungere Termini, sempre che la metro non abbia problemi e non piova? Quarantacinque minuti. In macchina anche due ore. Non oso pensare alla destinazione Tor Vergata: un viaggio della speranza! Allora, per favore, torniamo ad essere seri e concentriamoci sui tanti problemi della capitale. Pensiamo ai plessi scolastici che sono in condizioni difficili, alla sicurezza di una città ormai fuori controllo. Pensiamo a rendere Vita da strada Vita vivibili i quartieri dormitorio che circondano il grande raccordo anulare, ribattezzato il grande parcheggio anulare. Appunto, pensiamo a dotare questa metropoli di parcheggi. Torniamo a far vivere Roma, senza fantasticare e senza presentare trailers di film già visti: Mondiali di calcio del 1990, Mondiali di Nuoto del 2009. Buona settimana. Fabrizio Casinelli SOMMARIO 8 Barbara De Rossi 12 Matilde D'Errico 14 Cinema Pericle il Nero 16 La partita del cuore 18 TGR #cittadinoinrete 20 Evento Salone del libro 26 Mattia Briga 30 Anniverario Strage di Capaci 32 Cultura TUTTI I VENERDI ALLE 21.20 Diario Civile 34 Cultura La penna di Bruzio 36 Radio 38 Ragazzi 40 Musica 40 Cinema in Tv 44 Almanacco 46 Palinsesti settimanali RADIOCORRIERE TV SETTIMANALE DELLA RAI - RADIOTELEVISIONE ITALIANA Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 Numero 19 - Anno 85 16 maggio 2016 Direttore responsabile Grafica, impaginazione FABRIZIO CASINELLI Cinzia Geromino Redazione - Rai Claudia Tore Viale Mazzini, 14 00195 Roma Fotografico Tel 0633178213 Barbara Pellegrino www.radiocorrieretv.it Fabiola Sanesi www.ufficiostampa.rai.it Palinsesti Coordinamento Desk Michele Trobbiani Marina Cocozza (c.s.) Filippo Blandino Maria Rita Burghi Hanno collaborato Carlo Casoli Simonetta Faverio Claudia Turconi BARBARA DE ROSSI Il MALE di VIVERE ho incontrato... «Confidarsi è fondamentale, ma troppo spesso subentra il timore del giudizio degli altri». Barbara De Rossi è tornata a raccontare, nella prima serata del lunedì su Rai3, le storie di "Amore criminale": «L'obiettivo è di mettere in guardia le donne da certi comportamenti che continuano a confondere, anche se gli uomini violenti fanno tutti le stesse mosse praticando l'isolamento e provando a demolire psicologicamente le loro compagne» di Marina Cocozza 9 torie di donne vittime della violenza di coloro alcuni atteggiamenti ripetitivi e ossessivi devono suo- che hanno creduto di amare, di donne che non nare come campanelli d'allarme. È importante far com- riescono a individuare in tempo utile quanto il prendere quali sono i meccanismi perversi per potersene loro compagno si stia trasformando in crudele tenere lontani, accorgersi al primo sintomo che le cose Scarnefice. Fino al 13 giugno ogni lunedì, nella prima se- non vanno e potrebbero portare a un epilogo disastroso. rata di Rai3, Barbara De Rossi racconta la nuova serie di "Amore Criminale". «Sono molto legata a questa trasmis- Qual è l'obiettivo di "Amore criminale"? sione - dice l'attrice -. La vivo con estrema e quotidiana L'intento è di mettere in guardia le donne da quei com- attenzione». portamenti che continuano a confondere. Io conosco Perché questa spirale di violenza non si ferma? questa condizione e parlo anche per cognizione di causa Premetto che il ceto sociale o la formazione culturale perché ci sono passata. Scambiare l'amore con qualcosa non sono degli indicatori fondamentali, la violenza ri- che amore non è crea confusione, come quando si cam- esce a serpeggiare e a scatenarsi ovunque. Spesso la mina su un nastro sottilissimo: è quasi certo che prima o mancata accettazione dell'indipendenza femminile può poi si possa perdere l'equilibrio. Questo programma arri- contribuire all'accumulo di rancore. Ma anche l'insano va forte come uno schiaffo. La vittima è in una trappola senso del possesso gioca un suo ruolo determinante così che non le darà scampo e, anche se riesce a sopravvive- come la scarsa educazione al rispetto, che non viene im- partita adeguatamente nelle famiglie e nelle scuole. È re, si porterà sempre dentro le ferite indelebili che l'han- comunque evidente che non è più possibile rimanere a no segnata. Ci sono docu-fiction piuttosto realistiche, guardare che si consumino delitti, che gli stalker con- ma decisamente edulcorate rispetto ai fatti veramente tinuino a nascondersi dietro l'angolo mettendo in atto accaduti. Dietro a ciascuna ricostruzione c'è uno studio persecuzioni di ogni tipo. È necessaria una maggiore approfondito delle carte processuali a cui si aggiungono tutela e si rende urgente un programma di protezione le testimoniate di familiari e amici. serio. È difficile confidarsi quando ci si accorge di trovarsi in si- Quest'anno il pubblico ascolterà anche la voce di quegli uo- tuazioni off limits? mini che si sono resi protagonisti di molestie a vario titolo. La condivisione è fondamentale. Ma quando si viene Che idea si è fatta dei "maltrattanti"? Li ho trovati piuttosto freddi e distaccati, come se par- controllati "a vista" è complicatissimo perché gli uomini lassero di qualcosa che appartiene ad altri, senza troppo con comportamenti aggressivi tendono ad isolare le loro coinvolgimento emotivo. Come se quella che hanno avu- vittime, cercano di evitare che abbiano qualsiasi contat- to di fronte, giurando di amarla, non fosse una donna, to con l'esterno. Hanno la capacità di accentrare su di sé un essere umano, ma qualcuno da far tacere. Gli uomini l'attenzione, prima con la scusante della gelosia e poi che vedremo nel corso delle puntate non sono arrivati con soprusi veri e propri. C'è un iter preciso, un comune a compiere materialmente un delitto, ma ci sono andati denominatore comportamentale di questi soggetti: fan- molto vicini. Uno di loro ha spiegato in modo incredibil- no quasi tutti le stesse mosse, praticando l'isolamento mente semplice e spiazzante ciò che accade a due per- sone quando cominciano a manifestarsi incomprensioni e provando a demolire psicologicamente le loro com- che sfociano nella cattiveria, nella ferocia. Un altro inve- pagne. ce ha manifestato la volontà di farsi seguire in un centro Cosa influisce maggiormente su certe reticenze? di recupero... Il giudizio degli altri. Quando chiedo a queste donne È ormai da qualche anno che lei racconta le tragedie di cosa le abbia fatto più soffrire oltre ai maltrattamenti amori sbagliati con "Amore Criminale" e lo fa con grande e alle botte, mi sento immancabilmente rispondere: il sobrietà, sembra metterci il cuore. È così? giudizio degli altri. Ed è profondamente ingiusto per- Ci metto l'anima. Non sono una giornalista e mi piace en- ché la gente non può capire cosa vuol dire trovarsi in trare in punta di piedi nelle storie. Lo faccio con rispetto una situazione ad altissimo rischio finché non la vive e condivisione. Non sono d'accordo con chi afferma che questo programma sia a volte un po' troppo crudo. Lo personalmente, quindi non può permettersi di giudicare. ritengo, a prescindere dalla mia presenza, molto utile. Eppure persiste la brutta abitudine di voler sapere certe Serve a far capire che certe vicende si assomigliano e volte solo per esprimere giudizi avventati. 10 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 11 more criminale" è nato da un'idea di Matilde D'Errico, che è anche la regista MATILDE D'ERRICO del programma già dalla prima messa in onda che risale al 2007: «È nato con uno scopo di denuncia sociale. Noi siamo partiti quando non era stata ancora approvata la legge sullo stalking, che è arrivata due anni dopo, nel "A2009. Quindi siamo stati veramente i primi ad occuparci in maniera organica e sistemati- ca di violenza sulle donne e lo abbiamo fatto in un'ottica di servizio pubblico. Non a caso la trasmissione nel tempo è diventata sempre di più un punto di riferimento per loro».