Mensile di informazione socio economica diretto da Giacomo Mameli n. 3 - anno X - marzo 2009 - € 2

Gli editoriali di marzo Pd, e dopo la batosta? L’elettore è come il cliente Destra tra sacro e massoni e la comunicazione negata

Guido Melis Giacomo Mameli

artito democratico sardo, anno zero. Dopo la Caporetto elet- ) L’elettore è come il cliente, ha sempre ragione. Dallo scaffale Ptorale si pongono per il Pd sardo almeno tre improrogabili 1sceglie il prodotto che più gli aggrada. Molti candidati del interrogativi. centrodestra erano nomi-calamita di voti paese per paese. Il Il primo: perché, pur avendo alle spalle centrosinistra ha riproposto alcuni nomi- un quinquennio di governo virtuoso, si è paracarro, non credibili neanche nei paesi perduto così rovinosamente? Il secondo: di nascita e residenza. Alcuni consiglieri, è possibile, in breve tempo, ricomporre sempre contro Renato Soru, hanno fatto un organismo spaccato in due da una discorsi pubblici elogiandolo. Falsi, ipo- lunga guerra intestina, ritrovare un mi- criti. E giustamente puniti. nimo di convivenza unitaria, riportare 2) Soru ha proposto un programma di la nave semiaffondata in linea di galleg- governo moderno, con sguardo al futuro Abb. post. 45% art.2 comma 20/b L. 662/96 - Cagliari - 662/96 L. 20/b comma art.2 45% post. Abb. . giamento? Il terzo (forse il più difficile e al mondo, radicato in Sardegna. La sua da risolvere): quale politica si deve fare, visione dell’uso del territorio a molti non se si vuol parlare a quella maggioranza è piaciuta. Ma è un programma che farà dei sardi che ha dimostrato di preferire storia. E su quella linea ha governato. Gli Cappellacci? elettori – scandalizzati per qualche asses- Rispondo alle tre domande con obbliga- sore non sardo - hanno consegnato la Sar- ta schematicità. degna alla regìa di Arcore con dependance 1) Si è perso perché per cinque anni la a Villa Certosa. Complimenti, soprattutto Reg. Trib. Cagliari 6 del 5/02/2000 5/02/2000 del 6 Cagliari Trib. Reg. . Giunta, e per essa Renato Soru, sono ai sardisti voltagabbana. stati lasciati soli, senza il sostegno dei 3) Altro che primarie (molto belle e partiti e della coalizione, anzi bersagliati partecipate quelle della Destra). Soru ha spesso e volentieri dall’insidia del “fuoco amico”; si è perso perché ottenuto un numero straordinario di consensi che nessun candi- il progetto di governo, l’idea di Sardegna nuova che vi stava die- dato del centrosinistra avrebbe avuto. Senza Soru il Pd si sarebbe tro, non è stato spiegato, mediato, tradotto nei bisogni quotidiani fermato a numeri da prefisso telefonico. Il Pd, nebulosa in campo dei sardi, modulato in tempi e gradazioni tali da essere compreso nazionale, non è esistito e non esiste in Sardegna. Sono alte, nel Pd, e condiviso; si è perso – in una parola – perché dietro l’azione le ostilità interne degli apparati. Forse oggi verrebbero unificate di governo, pure virtuosa, non c’è stata la politica, intesa come dall’antisorismo. Ma nel centrosinistra c’era e c’è il deserto. Sarà Stampa: Litotipografia Trudu, Cagliari Cagliari Trudu, Litotipografia Stampa: . . attività di conquista e di organizzazione del consenso, messa in certificato – ahinoi - per le europee e per le comunali di Cagliari. opera da un partito radicato nel sociale. Avrebbe detto Gramsci, 4) I pochi eletti del centrosinistra sono quasi tutti ex Dc. L’ex Pci o con una parola passata di moda: è mancata l’egemonia. l’ex Pds è stato annientato da alcuni dirigenti miopi, capi bastone 2) Che fare, dunque? Abbiamo, a conti fatti, un Pd spaccato a che non hanno mai pensato al ricambio, ma solo a perpetuare se www.sardinews.it www.sardinews.it . metà, con tossine antiche difficili da digerire, con gruppi dirigenti stessi. I dirigenti propensi al dialogo sono stati ibernati. Alcuni logorati dalla lunga guerriglia interna. Ci vuole, se se ne vuole segretari spavaldi avevano perso elezioni a raffica e sono rimasti uscire, un colpo di reni: sgombrare il campo delle macerie, aprire leader virtuali. Mai un contatto con i cittadini. Si è per caso parlato porte e finestre del partito con un massiccio tesseramento di forze del Pd in Sardegna? Nei paesi? Nelle città? Doveva farlo Soru? fresche, largo ai giovani (e alle donne) dove si può, costruzione La politica era impegnata a sparargli contro perché era la novità.

Tel e fax: 070 4524668 4524668 070 fax: e Tel immediata degli organi locali (prima comunali e provinciali, poi 5) Il centrodestra ha vinto- occorre rendersene conto - anche perché . regionali) attraverso il metodo delle primarie e la partecipazione ha avuto un alleato eccezionale nella chiesa, dall’arcivescovo segue a pagina 9 segue a pagina 15

Giovedì 19 marzo parte la 14.ma legislatura Il crack dell’economia

Ha stravinto il centrodestra con Ugo Cappellacci: 51,9 per cento Le analisi di Mario Draghi Il centrosinistra, lacerato da guerre intestine, si ferma al 42,9 Chiude la grande industria sarda Redazione: via Paruta 4/b 09131 Cagliari Cagliari 09131 4/b Paruta via Redazione: Pd inesistente, Renato Soru strappa 3,8 punti in più della coalizione Alghero e Oristano nei guai cantine di dolianova

2 marzo 2009 Ma dov’è questa crisi? Lo ha scritto, senza alcuna smentita, il direttore di “Italia Oggi” Franco Bechis Berlusconi guadagna 159 milioni di euro il 50% in più sul 2007, Marina superstar

Carla Colombi

risi? Tragica o drammatica? La di- Csoccupazione sale del 46 per cento con 370 mila senza-lavoro solo nei primi due mesi di quest’anno? No, Berlusconi sorride e allora non va bene alcun aggetti- vo perché proprio lui, “ si è messo in tasca, all’inizio di quest’an- no, un assegno da 159 milioni, 953 mila e 92 centesimi”. Lo ha scritto, in prima pagina, venerdì 6 marzo, il direttore del quotidiano economico “Italia Oggi” Ma- rio Bechis. E nessuna smentita è arrivata. È stata – scrive il giornale milanese - “una maxi-somma rara anche per gli impren- ditori. Ma soprattutto superiore di oltre la metà ai 102 milioni che il presidente del Consiglio e indirettamente principale azionista del gruppo Fininvest-Mediaset Sabato 7 marzo Italia Oggi è tornata siamo che le attività finanziarie iscritte in si era messo in tasca solo un anno fa”. sull’argomento. Ha titolato in prima pa- bilancio nonostante le recenti turbolenze Da dove arriva questo tesoro per un lea- gina, con la foto di Berlusconi con i figli che hanno investito le borse mondiali, der che prima di fare politica presentava Marina e Piersilvio e la moglie Veronica non sono state considerate suscettibili conti in rosso? Ancora Bechis: “Si trat- Lario: “Hanno salvato i risparmi” con di generare rischi finanziari significativi, ta dei dividendi che gli hanno erogato le sottotitolo: “Silvio Berlusconi, Marina considerato l’alto rating di cui godono i quattro società direttamente controllate, e Piersilvio nel 2008 meglio delle Bor- titoli in portafoglio. Comunque ulteriori le holding prima, seconda, terza e otta- se”. Ed ecco il testo: “I Berlusconi non ribassi degli indici borsistici ed even- va che controllano la maggioranza del sono solo fra i pochi imprenditori italiani tuali variazioni dei tassi di interesse o di capitale del gruppo Fininvest”. Per cui che nel 2007 sono riusciti a diventare più cambio produrrebbero effetti limitati sia “Berlusconi è fra i pochi, pochissimi im- ricchi grazie ai guadagni e ai dividendi sul conto economico che sul patrimonio prenditori italiani a essere diventato più distribuiti dalle aziende di famiglia. Sono netto”. ricco proprio nell’anno orribile della crisi anche fra i pochi, pochissimi italiani che Scrive ancora Bechis: “Bravi dunque i finanziaria internazionale”. E ancora: “Il possono dire di avere salvato i propri gestori dei portafogli di famiglia, e for- guadagno effettivo fra 2008 e 2007 delle risparmi dall’ondata di crolli delle bor- tunato il premier che con i suoi figli è quattro holding che appartengono a Ber- se mondiali riuscendo in qualche caso a riuscito personalmente a passare indenne lusconi è stato di poco superiore a 13 mi- guadagnare anche sensibilmente rispetto in mezzo alle tempeste finanziarie che lioni di euro, che è pur sempre un ottimo all’anno precedente. Lo rivelano gli ulti- stanno mettendo in ginocchio il mon- risultato. Ma l’anno precedente l’allora mi bilanci delle holding di partecipazio- do”. Precisa ancora il giornale milane- candidato premier aveva chiesto a tre del- ne della famiglia che controlla il gruppo se: “Le notizie pubblicate sulla pagina le sue società la distribuzione di tutti i di- Fininvest-Mediaset. I loro soldi affidati di Facebook del gruppo “Io leggo Italia videndi e una di queste, la holding prima, alle gestioni della svizzera Banca Arner e Oggi” hanno suscitato polemiche anche di accantonare a riserva straordinaria (e della banca Morgan Stanley, sono riusciti roventi, in parte dovute a schieramenti cioè di lasciare in pancia alla società per perfino a lievitare, e Marina ha strappato ideologici pregiudiziali (berlusconiani e eventuali acquisizioni future o sottoscri- un rendimento del 6,34 per cento netto”. antiberlusconiani per principio e a vita) zioni di aumenti di capitali delle control- Più avanti si legge: “La primogenita del in parte alla considerazione assai diffusa late) l’itero dividendo pari a 43 milioni e premier ha fatto meglio di padre e fratel- che la ricchezza sia soprattutto una col- 258 mila euro. Quest’anno invece Berlu- lo, ma tutti e tre sono riusciti a difendersi pa di più in un momento non felice per sconi ha pensato evidentemente di avere come non è capitato ai più dalle tempe- l’economia di tutti. Eppure fra le armi maggiori necessità finanziarie personali ste sui mercati. Dove qualche azione ha politiche utilizzabili questa è senza dub- e chiesto al consiglio di amministrazione sentito i contraccolpi, le obbligazioni e bio la più spuntata e – ha concluso Mauro della holding prima di versargli l’inte- gli investimenti sui cambi hanno riporta- Bechis - fa specie che proprio il 7 marzo ro dividendo del nuovo esercizio, pari a to le cose in parità se non in vantaggio. sia stata brandita da autorevoli esponenti 48 milioni e 100 mila euro. Il contrario Tanto che orgogliosamente gli ammini- dell’opposizione come accusa capitale al di quel che hanno deciso i figli Marina e stratori delle holding di famiglia hanno presidente del Consiglio. Non è il reddi- Piersilvio, che hanno lasciato nelle casse potuto scrivere nella nota integrativa che to di Berlusconi il termometro giusto per delle società i 38,8 milioni guadagnati”. accompagna i bilancio 2008 : “vi preci- misurare l’efficacia del suo governo”.

marzo 2009 3 Il voto del 15-16 febbraio Nelle elezioni regionali batosta solenne per Renato Soru e per l’inesistente Pd Il centrodestra è maggioranza ovunque Ugo Cappellacci vince col 59 per cento

Alberto Urgu

essuna sfida all’ultimo voto. Il ri- i partiti della sinistra assieme arrivano al Nsultato elettorale in Sardegna è sta- 6%, cresce l’Italia dei Valori, ma verosi- to netto e inequivocabile, ha stravinto il milmente a discapito degli alleati. Una centrodestra di Ugo Cappellacci, in una debacle da cui non si salva nessuno e che misura inimmaginabile anche per gli stes- dovrà portare rapidamente a una rifonda- si leaders della nuova maggioranza (poche zione di una classe dirigente capace nuova- ore prima dello scrutinio temevano di per- mente di entrare in sintonia col proprio dere). Ha perso il centrosinistra, ha perso elettorato. La geografia del voto è spietata, soprattutto Renato Soru, che vede inter- con gli schiaffi dell’Ogliastra e del Sulcis, rompersi dopo cinque anni il suo proget- storicamente rosse, che abbracciano il cen- to di riforma della Regione, osteggiato da trodestra. Il centrosinistra deve ripartire, troppi per poter garantire la sua continui- ma da dove? Soru, con il suo forte con- tà. Una caduta rovinosa, che ha trascinato senso personale, è una risorsa o un osta- con sé la leadership nazionale del Pd, con colo? L’ex governatore da parte sua, dopo le dimissioni di Walter Veltroni e l’arrivo alcuni giorni di legittimo sbandamento, è alla segreteria di Dario Franceschini. Mai stato chiaro e ha scelto il suo sito internet come in questa occasione, le elezioni sarde per comunicare con i suoi sostenitori la hanno avuto la valenza di test nazionale, volontà di non abbandonare la politica. con la presenza determinante di Silvio Sui rapporti con il presidente del Consi- “Lavorerò inoltre insieme a tutti voi alla Berlusconi e il possibile futuro a Roma glio, Cappellacci si è detto più che orgo- nascita di un vero Partito democratico sar- dello stesso Soru. La Sardegna vota come glioso: “la maggioranza degli elettori ha do, realmente aperto alla partecipazione l’Abruzzo pochi mesi fa e premia il centro- capito che la vicinanza di Berlusconi, su e radicato in tutti i paesi. Un partito che destra. Cappellacci è il nuovo presidente cui sono state fatte troppe strumentaliz- sappia rappresentare in maniera moderna della Giunta, forte di una maggioranza zazioni, rappresenta per noi una grande e originale le aspirazioni del nostro popo- impressionate: 53 consiglieri regionali risorsa da utilizzare». E sostiene che con il lo, portandole dentro il mondo contem- contro i 27 della minoranza. Governo solleciterà un «confronto costan- poraneo. Che abbia una visione di lungo Cappellacci vince, il Centrodestra è mag- te, quotidiano sull’isola» . periodo, che si ponga dentro la vicenda gioranza ovunque. I numeri parlano dav- Anche nel rapporto con gli alleati, la pro- storica della Sardegna e si proponga di vero da soli. Il centrodestra vince pratica- messa di un nuovo corso rispetto all’au- portare a soluzione, nell’Europa di oggi, le mente ovunque, con percentuali altissime toritarismo di Soru, basato sul confronto ambizioni di riscatto e di crescita culturale in Gallura (63%) e in Provincia di Caglia- e sulla mediazione, a cominciare dalla e sociale di un intero popolo”. ri (59), dove hanno pesato in maniera de- formazione della Giunta. Ma proprio dal I suoi nemici interni, Antonello Cabras e terminante i grossi comuni dell’area vasta nuovo esecutivo sono nati i primi contra- Paolo Fadda su tutti, spingono invece per piuttosto che il capoluogo. Cappellacci ha sti nel centrodestra. Consultazioni prolun- chiudere in fretta questa pagina politica e vinto la sua sfida, superando Renato Soru, gate e non sempre serene, hanno portato aprirne una nuova, senza più liderismi e al termine di una campagna elettorale ruvi- a una giunta di 11 assessori, formata da uomini soli al comando. Sarà la stagione da, in cui ha dovuto subire la debordante nomi poco conosciuti e sembra preludere dei congressi a dire cosa accadrà. presenza del premier Berlusconi e la fred- a un prossimo rimpasto, quando magari si dezza di qualche alleato, che lo riteneva un potrà eludere la Legge Statutaria e l’odiata La Giunta Cappellacci candidato debole. Ora avrà davanti sfide incompatibilità tra il ruolo di assessore e Ketty Corona, imprenditrice, Affari gene- difficili, a cominciare dalla crisi industriale quello di consigliere. rali, Personale; Giorgio La Spisa, consiglie- e dalla “minaccia” di nuove centrali nucle- Soru è sconfitto, il centrosinistra non c’è. re regionale, Programmazione, Bilancio e, ari nell’Isola, che rischiano di zavorrarlo 140 mila voti di scarto, 17 punti percen- ad interim, Industria; Gabriele Asunis, dalla partenza. “Sarò il presidente di tut- tuali in meno. Se non è un record, poco Finanze e Urbanistica; Emilio Simeone, ti, anche di chi mi ha criticato”, ha detto ci manca. Il centrosinistra in Sardegna Ambiente; Andrea Prato, manager agro- all’indomani della vittoria, “Non guiderò subisce la sconfitta più pesante della sua industria, Agricoltura; Sebastiano Sanni- la Sardegna da solo. Lo farò insieme con storia recente, proprio dopo cinque anni tu, sindaco di Berchidda, Turismo; Angelo gli altri. Per unire. Non per dividere”. Il di Governo, segnati forse in maniera de- Carta, ex sindaco Dorgali, Lavori pubbli- lavoro la prima emergenza da affrontare, cisiva dalle lacerazioni tra il presidente e ci; Maria Valeria Serra, dirigente pubblico, ma anche il Piano Paesaggistico “Modifi- la sua maggioranza e dallo stillicidio tutto Lavoro; Lucia Baire, ingegnere, Pubblica cheremo le criticità del Piano, dopo aver interno al Pd. Soru sperava forse di poter istruzione, Beni culturali, Informazione; sentito gli enti locali, ma in nome della tu- comunque vincere, anche da solo. Non è Antonello Liori, medico, consigliere re- tela dell’ambiente. Vareremo altre norme bastato, perché non poteva bastare, nem- gionale, Sanità; Liliana Lorettu, docente sull’urbanistica e per lo Statuto” meno numericamente. Il Pd crolla al 24%, universitario, Trasporti

4 marzo 2009 Il voto del 15-16 febbraio Nelle elezioni regionali batosta solenne per Renato Soru e per l’inesistente Pd Il centrodestra governa con 53 consiglieri All’opposizione, in ginocchio, ne restano 27

a vinto il centrodestra: 51,9 per Hcento contro il 42,9 del centrosini- stra. Ugo Cappellacci, nuovo presidente della Regione, porta a casa 502.084 voti ma la sua coalizione è più forte di lui (56,1 per cento). Renato Soru, presiden- te uscente, conquista invece 3,8 punti in più della sua coalizione, divisa, lacerata, ferma al 39,1. Soru strappa consensi con- vinti di 415.600 elettori sardi. E siederà nei banchi dell’opposizione dopo cinque anni di governo autorevole, coraggioso, orgoglioso dell’Autonomia. Scompare il Psi. In altri articoli si analizza il voto, so- prattutto sulla batosta del centrosinistra. Un distacco choc. Il Centrodestra non ha avuto bisogno di far scattare il «premio» in seggi. Basti pensare che nella passata legi- slatura, dopo la trionfale vittoria di Soru, il Centrosinistra per arrivare al 60 per cento previsto dalla legge, ebbe bisogno di un premio di maggioranza pari a cinque con- siglieri: la situazione di partenza fu di 51 al Centrosinistra e 34 al Centrodestra. I consiglieri – Il centrodestra ha 53 seggi, i restanti 27 al centrosinistra. I consiglieri del Popolo delle libertà sono 25, 7 quelli dellUdc, 5 i Riformatori, 4 i sardisti di Gia- como Sanna passato a destra, 2 consiglieri dell’Uds, un seggio al partito delle Auto- nomie. Otto gli eletti nel listino capeggia- to da Cappellacci. I seggi dell’opposizione sono 27: Con Renato Soru, 18 del Pd (ma quasi tutti ex scudocrociati della Dc), 3 alla lista Di Pietro, due a Rifondazione, uno ai comunisti italiani, un consigliere alla sini- stra, uno ai RossoMori (i sardisti rimasti coerentemente con la loro storia a sinistra). Rinnovamento? Un sogno. I consiglieri che siederanno per la prima volta nell’au- la di via Roma sono 35 (pari al 45,7 per cento), gli uscenti riconfermati sono 36, quelli che vi rientrano dopo precedenti esperienze sono 9. Il maggior numero di matori Michele Cossa (che lasciò il Con- proprio presidente. Incarico di grande conferme, data la debacle degli avversari, è siglio nel 2001 per diventare deputato), il prestigio. Elezione prevista per giovedì 19 ovviamente nel Centrodestra, che, tra l’al- sardista Efisio Planetta (fu eletto negli anni maggio. La lotta sembra ormai circoscrit- tro, aveva fatto la scelta di ricandidare qua- 80), e il forzista Paolo Terzo Sanna, consi- ta a Claudia Lombardo (coordinatrice di si tutti proprio per dare più peso alle liste. gliere regionale solo per un anno all’inizio ) e Ignazio Artizzu (capogruppo Tra i rientri ci sono nomi di spicco. Come della legislatura (poi perse la battaglia lega- uscente di An). Claudia Lombardo sareb- il parlamentare dell’Udc Giorgio Oppi, le avviata da un altro candidato). E ancora be la prima donna presidente dell’assem- che preferisce lasciare Montecitorio, l’ex l’Udc con il decano della politica sarda Fe- blea regionale. Ma preme assessore Gianvalerio Sanna, gli ex asses- licetto Contu, 82 anni. per il giornalista Rai Artizzu. E se – con i sori Andrea Biancareddu, Pietrino Fois e In aula con suspense - Il primo atto del contrasti fra ex An ed ex Forza Italia - la Giacomo Sanna, il coordinatore dei Rifor- nuovo Consiglio regionale è l’elezione del spuntasse Giorgio Oppi?

marzo 2009 5 Volti nuovi Chi è Ugo Cappellacci, trentaquattresimo presidente della Regione Sardegna È nipote del sindaco che disse no a Pertini Ha fatto karatè, scrive poesie, va in canoa

Giacomo Mameli

casa come la chiamano? A“La più piccola delle mie figlie, Mar- gherita, l’8 marzo, a pranzo, mi ha chiama- to papà-presidente”. Si sente più tecnico o più politico? “Una volta, fino a poche settimane fa, tec- nico. Ora il comportamento è politico”. Ha dovuto sudare molto per formare la Giunta? “Meno di quanto si pensi. In quella fase, certo, ho lasciato la tecnica e ho sposato la mediazione politica. Che è arte necessaria”. Sorride Ugo Cappellacci, 34.mo presidente Speedy Gonzales della Regione Sardegna, mai nessuno – nella storia dell’Autono- mia - aveva presentato la giunta prima dell’insediamento del Consiglio e a soli 21 giorni dalla tormentata chiusura delle elezioni (15-16 febbraio). Un presidente sostanzialmente sconosciuto ai più, anche se è stato assessore regionale tecnico alla Programmazione con Italo Masala, (2003- 2004) e assessore comunale al Bilancio con Emilio Floris a Cagliari. Incarichi nei quali ha preferito la seconda fila al palcoscenico. Ma leggendo la storia familiare, non quella lusconi addirittura senza aver nemmeno Che cosa ha letto di Antonio Gramsci? recente, il cromosoma politico è evidente. formato la giunta. “Ero nel pieno possesso “Alcune Lettere dal carcere”. Anche se non troppo sbilanciato a destra. dei miei poteri di presidente”, ha replicato E di Emilio Lussu? Ugo Cappellacci - 49 anni il prossimo a chi – martedì 10 mattina in via Trento “Mi è piaciuto moltissimo Il Cinghiale del 27 novembre, sposato con Maria Cristina – gli contestava quell’affrettato sì. Eppure diavolo e anche gli altri libri”. Melis, padre di Giuseppe 15 anni, Chiara pochi giorni prima aveva sfoderato, certo a E di Camillo Bellieni? 13 e Margherita 9 – è nipote di Carlo Me- parole, il dna-Meloni. Aveva giurato (“do- “No, non ho letto nulla”. loni, il sindaco che nel 1949 aveva negato il vranno passare prima sul mio cadavere”) di balcone del municipio di Iglesias a Sandro non accettare in Sardegna alcuna centrale Cappellacci padre - Comincioli Pertini. L’ex presidente della Repubblica, nucleare. Terrà fede al giuramento? Flavio Carboni allora deputato del Psi, voleva parlare dal Commercialista di professione, da giovane e il master plan da 1000 miliardi palazzotto del Comune, di fronte al Duo- – fino ai trent’anni – ha fatto karatè (pale- mo. Meloni gli dice: “Farai il comizio giù, stra di via Castiglione a Cagliari), ama an- Costa Turchese dal palco, come tutti”. Pertini si adombra. dare per mare nel Golfo degli Angeli, dalla Meloni replica: “Oratori dai balconi ne barca al surf e alla canoa (ne ha una tipo Forte di un consenso certamente inspera- abbiamo avuto altri”. Pertini non può che Kajak). Passione matta per la bicicletta: to, non è un politico di professione. Ha adeguarsi. “Vado in mountain bike, spesso e volentie- la tessera di Forza Italia dal 2001. Cono- Sarà così risoluto e imparziale anche il ni- ri mi muovo in bicicletta in città”. Scrive sce Berlusconi nel 1981, quando è ancora pote Ugo? Sarà capace della stessa determi- poesie e gli piace leggere. Sul comodino di studente di Economia nella facoltà caglia- nazione, dell’orgoglio, dell’autonomia del casa ha cinque libri. ritana di viale Fra Ignazio. Glielo presen- nonno materno, lui che, nella scheda da L’ultimo letto? ta – a Olbia - il padre Giuseppe, il primo cabina elettorale, aveva anche l’accoppiata “Sto finendo Last Lecture, cioè L’ultima professionista al quale il re di Arcore affida in cerchio blu di “Berlusconi presidente” lezione: la vita spiegata da un uomo che gli affari immobiliari sardi e, spesso, anche certamente mortificante e fuorviante? Dal- muore, scritto da Randy Pausch. Un infor- quelli lombardi. È lo studio Cappellacci - la prima mossa si direbbe di no. Durante matico nato a Baltimora e stroncato da un ormai tra i più quotati a Cagliari - a seguire una cena a Roma (mercoledì 4 marzo) col cancro al pancreas lo scorso 25 luglio. Il li- le vicende della Costa Turchese, quel ma- governatore del Veneto Giancarlo Galan bro ha avuto un milione di visualizzazioni xi-insediamento immobiliare partito con accoglie il decreto di rilancio dell’edilizia in Internet. È un testo coinvolgente, non quattro milioni di metri cubi e sceso adesso privata proposto dal premier Silvio Ber- pietista, ricco di stimoli”. a 400 mila e ora affidato da papà Silvio alle

6 marzo 2009 Volti nuovi cure finanziarie della figlia Marina per la ge a Iglesias Sandro Pertini per il comizio società Finedim. Prima di lei era in capo al Brezza leggera di cui si è già detto. A Iglesias è molto fratello del premier Silvio, Paolo, l’editore stimato anche per la sua storia familiare. di “Il giornale”. È il 1981 l’anno in cui Ber- È figlio di un tipografo che si era allea- lusconi in persona illustra il progetto Costa Brezza leggera to con i Taci. Anche per questi legami, i Turchese al sindaco socialista di Olbia Ma- porta con te Cappellacci-Meloni diventano una delle rio Cocciu. Per il grande meeting ci sono famiglie più importanti. E Giuseppe da anche Fedele Confalonieri, il faccendiere la notte più dolce, Iglesias sbarca a Cagliari. Frequenta uno piduista Flavio Carboni e Romano Comin- i riflessi della luna d’argento degli studi più avviati di commercialista, cioli, il factotum di Berlusconi in tutt’Ita- ti siano vicini. quello di Andrea Borghesan, in piaz- lia isole comprese. È Comincioli tra i più za Deffenu, ha contatti con i Sorcinelli affiatati col dottor Giuseppe Cappellacci, Brezza leggera dell’Unione Sarda, con i Martelli dell’ex seguono insieme lo studio della Uniplan Elettrica sarda. Si fa largo anche Cappel- che sosteneva la necessità di costruire “Ol- porta con te lacci che si occupa di turismo in tandem bia 2”. Un piano gigantesco per “i turisti il suo caldo respiro, con l’avvocato Bruno Massacci. Sono del Nord Europa” i quali – dice Berlusconi ti cavalchi il profumo loro a rilevare la Sartourist e mandarla agli amministratori di Olbia - richiedono dell’amata terra, avanti per diversi anni. “per sette mesi all’anno case sul mare, case misto di mare Molti i viaggi nella penisola, a Milano in a mezza costa e case in altura”. Lo battezza particolare. Rapporti con Fedele Con- master plan da mille miliardi (di lire). Slo- e dei dolci suoi frutti. falonieri e Romano Comincioli (che in gan invitante, di delicatissima sensibilità quegli anni indicherà in Mauro Pili, ex ambientale: “La barca sotto casa”. C’è chi Brezza leggera sindaco di Iglesias, il futuro presidente dice che il gruppo Berlusconi vuole sca- porta con te della Regione). È nel capoluogo lombar- tenare la concorrenza alla provenzale Port dalla mia mano do che si consolida l’asse con Silvio Ber- Grimau nella Costa Azzurra. Poi, come si lusconi. A Cagliari lo studio Cappellacci sa, il progetto – da diverse giunte regiona- una dolce carezza si rafforza con l’arrivo dei tre figli: con li – viene contestato, bloccato, riproposto, e dal viso suo caro Ugo, anche Carlo e Andrea. Ugo spicca il ribocciato. La giunta comunale di Olbia, la luce dell’alba. volo quando diventa assessore regionale presieduta da uno dei medici-deputati di alla Programmazione. Poi la poltrona in Berlusconi, Settimo Nizzi, lo porta a 550 Brezza leggera giunta a Cagliari. Successi che non posso- mila metri cubi. Ma è in stand by. Verrà no gustarsi i genitori: il padre Giuseppe rispolverato adesso con la ripresa dell’at- porta con te muore nel 2001, l’anno dopo la mamma tività edilizia rilanciata in grande stile dal l’amore mio grande Graziella Meloni, la figlia del sindaco- premier leader di Forza Italia? nel cielo stellato mito di Iglesias. di questa notte d’estate. Famiglia materna socialista La laurea con Camillo Buccellato con radici a Iglesias Nota dell’autore: Tesi sull’Information Technology Non amo divulgare i miei scritti ma questi versi sono stati scritti nel 2000 nelle notti pas- I primi Cappellacci arrivano in Sardegna sate a vegliare mia madre poco prima della Ugo Cappellacci nasce a Cagliari. Frequen- verso la fine dell’Ottocento. Il richiamo è sua scomparsa. In sua memoria mi fa piacere ta le elementari in via Garavetti, le scuole il legname nei boschi dell’Iglesiente, poi il che vengano pubblicati. (Ugo Cappellacci) medie all’Alfieri di via De Gioannis. Le su- lavoro che cresce nella capitale mineraria periori al liceo scientifico “Michelangelo” dell’Isola, Eldorado di affari per impren- di via Grazia Deledda, si diploma con un ditori e commercianti intraprendenti. Ugo al 21 settembre del 1949 e successivamente modesto 46/60. Si riscatta presto con la Cappellacci senior – nonno del neopresi- dal 9 settembre del 1967 al 19 novembre laurea (110 e lode). Diventa dottore il 14 dente – è proprietario di estese foreste di 1968. Iglesias era una roccaforte rossa. Con marzo 1989. Discute la tesi con Armando sugherete, vende ad Alghero e Tempio, apre Carlo Meloni primeggiavano anche Angelo Camillo Buccellato, uno dei docenti più a Iglesias alcuni panifici e serve con i cales- Corsi e Ruggero Pintus, c’era il fascino di apprezzati della facoltà di Economia, or- se anche i paesi vicini arrivando a Flumini- Giuseppe Cavallera, piemontese d’origine, dinario prima di Programmazione e con- maggiore da una parte e Siliqua dall’altra. padre del socialismo isolano. I Meloni sono trollo e poi di Ragioneria in viale Fra Igna- Sposa Ada Martucci, carlofortina con radi- tra le famiglie bene di Iglesias. Legano con zio a Cagliari. Titolo della tesi: “Il sistema ci napoletane. Nella casa che si affaccia su quella di Tito Taci, toscani, attratti anche delle scritture contabili automatizzate nella piazza Sella nascono due figli, Giuseppe, loro dai minerali di piombo e zinco, pro- legislazione civile e fiscale”. Dice Buccella- che farà il commercialista e Luisa, inse- prietari dell’albergo Leon d’oro, approdo to: “Era stata una tesi all’avanguardia, con gnante di Lingue. Giuseppe studia a Roma, di tutti i dirigenti minerari dell’epoca, di l’uso dell’Information technology nella si laurea a 22 anni in Economia. Rientra e intellettuali e visitatori. La loro casa, a fine contabilità e in qualunque processo azien- sposa Graziella Meloni, figlia d’arte, il pa- ottocento, è frequentata spesso anche dai dale. Proprio in quegli anni prendeva corpo dre è Carlo Meloni, geometra, appassiona- Modigliani di Livorno, compreso il pittore la digitalizzazione e il dottor Cappellacci to di numismatica e di reperti archeologici, Amedeo. era uno degli entusiasti delle nuove tecno- consigliere regionale nella prima legislatu- Carlo Meloni, socialista, lascia la causa di logie e ne capiva il valore. Per alcuni anni ra, da 30 ottobre 1943 al 25 aprile 1944 Pietro Nenni e si allea con i socialdemo- era stato anche assistente volontario”. Che commissario prefettizio, poi sindaco-mito cratici di Giuseppe Saragat. Sindaco di giudizio? “Un allievo attento, scrupoloso, di Iglesias a più riprese: dal 26 aprile 1944 polso, spesso irremovibile. Nel ‘48 giun- preciso, di quegli studenti di cui i professo-

marzo 2009 7 Volti nuovi

Viale Trento, ore 11.23 di venerdì 27 febbraio. Passag- Porta Cristina, Piazza Jenne e il Castello vi- Il primo presidente fu Luigi Crespellani, avvocato gio di testimone fra l’ex vice presidente Carlo Mannoni sto dal bastione Saint Remy, uno di questi Presidenti giorni in carica insediamento e il neopresidente Ugo Cappellacci. è firmato N.V. (quasi sicuramente Nicola Luigi Crespellani Dc, 1661 31-5-1949 Valle, il presidente degli Amici del libro e Alfredo Corrias Dc, 508 21-1-1954 che si dilettava anche di pittura). Giuseppe Brotzu Dc, 1227 21-6-1955 EfisioC orrias Dc, 2984 13-11-1958 Appena posso vado in barca Paolo Dettori Dc, 327 30-3-1966 Mi fermo nel Golfo degli Angeli Giovanni Del Rio Dc, 1065 14-2-1967 Lucio Abis Dc, 278 2-2-1970 Antonio G. De Martini Dc, 388 5-1-1971 Stanco della campagna elettorale? Pietro Soddu Dc, 31 11-2-1972 “Sì, è stata tanto esaltante quanto faticosa”. Salvatorangelo Spano Dc, 259 18-3-1972 Si farà aiutare dal vicepresidente della Antonio G. De Martini Dc, 368 07-12-1972 Giunta Giorgio La Spisa? Giovanni Del Rio Dc, 880 10-12-1973 “Ma io, veramente, non l’ho ancora nomi- Pietro Soddu Dc, 892 8-5-1976 nato e non so se sarà lui”. Mario Puddu Dc, 51 31-7-1979 Per lui ha usato sette aggettivi di filato, Alessandro Ghinami Psdi, 358 25-9-1979 uno dopo l’altro: capace, competente, Pietro Soddu Dc, 21 7-10-1980 il più adatto, esperto, preparato, acuto. Mario Puddu Dc, 15 12-11-1980 Poi nel dizionario dei sinonimi con c’era Francesco Rais Psi, 533 4-12-1980 altro a disposizione. Mario Melis Psd'Az, 27 18-5-1982 “Sono aggettivi validi per tutti gli altri as- Angelo Rojch Dc, 737 16-6-1982 sessori”. Mario Melis Psd'az, 1750 24-8-1984 Che farà nel primo giorno libero? Mario Floris Dc, 813 09-08-1989 “Andrò per mare col mio motoscafo Nemo, Antonello Cabras Psi, 930 13-11-1991 ha trent’anni, lungo dodici metri. Porterò Federico Palomba Progressisti, 1771 5-8-1994 mia moglie e i miei figli”. Prenderà il largo? Mauro Pili Forza Italia, 60 9-8-1999 “No, mi fermerò nel Golfo degli Angeli”. Mario Selis Dc, 18 18-10-1999 Rifarebbe una campagna elettorale con un Mario Floris Dc, 692 16-11-1999 Mauro Pili Forza Italia, 688 25-10-2001 ri vanno orgogliosi ”. Dopo la laurea lavora Berlusconi così sfacciatamente invadente e nello studio avviato dal padre, ha rapporti con Ugo Cappellacci in penombra? Italo Masala An, 291 28-8-2003 con molte aziende pubbliche e private. Di- “Guardate quanto voti ha preso Ugo Cap- Renato Soru Pro Sardegna, 1642 26-6-2004 venta amministratore della Gold pellacci”. Ugo Cappellacci Popolo delle libertà 26-02-09 Mining, una delle aziende nate con en- tusiasmo e morte con tanta delusione. La grande politica – come detto - lo coinvolge a fine 2003, quando presidente della Re- gione è Italo Masala di Alleanza Nazionale. È lui a firmare – dirà l’ex presidente del- la Regione Renato Soru - “il bilancio del grande indebitamento”.

Lo studio privato di via Logudoro e una xilografia di Nicola Valle

Lo studio del neo presidente della Regione è al sesto piano di via Logudoro 8, a pochi passi dall’Exma. Sulla targa si legge “Studio associato Cappellacci commerciale e con- sulente del lavoro”. Ci lavorano anche i fra- telli Ugo e Andrea assistititi dalle segretarie Susanna e Caty. La regìa è affidata a Maria Due politicamente corretti, due manager - Francesco Foddis, assessore all’Agricoltura Simeone, laurea in Economia col geografo nella Giunta guidata da Renato Soru, e Andrea Prato, stesso assessorato nell’esecutivo guidato Francesco Boggio. Sarà lei la custode dei da Ugo Cappellacci, hanno pranzato insieme giovedì 12 marzo al ristorante “Da Crackers”, al segreti del neopresidente che non ha avuto Corso Vittorio Emanuele, a Cagliari, seguiti dagli chef Margherita e Roberto. Entrambi mana- un attimo di titubanza per portala in viale ger di professione (Foddis ex direttore generale della 3A di Arborea, Prato direttore di Galjdà a Trento a coordinare la segreteria particola- Villagrande) hanno accettato i flash di Sardinews. “Siamo amici di vecchia data”, hanno detto. re. Nella sala d’attesa di via Logudoro carte Nessuno in Sardegna si aspettava una decisione a favore del manager del latte caprino, un uomo antiche della Sardegna (ci sono quella del di Confindustria, portato all’efficienza. I giornali parlavano di un assessore all’Agricoltura preso 1550 di Sigismondo Arquer e l’altra del pari pari dalla Coldiretti. Dall’efficienza si sarebbe passati alla beneficenza. Certamente un punto 1620 di Giovanni Antonio Magini) con a favore di Cappellacci. L’agricoltura sarda ha bisogno di misurarsi col mercato non con l’obolo stampe antiche di Cagliari e gli scorci di dispensa-voti.

8 marzo 2009 DAlla prima pagina Guido Melis: gli affanni del Pd, la giunta di destra è cattomassonica dei cittadini. Naturalmente anche ripren- si attaglia al riformismo moderno del cen- dere a fare politica come si deve, non chiusi tro-sinistra. Un riformismo che non abbia dentro le sedi a discutere di cose nostre, ma alle spalle un insediamento sociale di rife- fuori, tra la gente, a misurarsi sui problemi rimento, un riformismo che non susciti il reali. La crisi e le scelte sciagurate che già consenso e non si valga del sostegno di un si preannunciano da parte del centrodestra fronte di interessi progressivi semplicemen- (vedi la ripresa in grande dell’edilizia da te non può esistere. O, se esiste, si riduce a speculazione, tanto per dirne una) ne offro- pura propaganda. no il campo: si torni a quello che un tempo C’è, in Sardegna, una drammatica emargi- si chiamava il lavoro di massa, si aprano di nazione delle zone interne, un processo di nuovo sedi e circoli nei quartieri popola- inesorabile desertificazione di territori, in- ri delle città, si riprenda a organizzarsi nei sediamenti, economie locali, culture. Una paesi. E si costruisca nel lavoro politico di volta detto che su Cagliari e sul suo hinter- base un nuovo Pd, a partire dalla società land gravitano quasi i due terzi dei sardi, civile. Il resto verrà, compreso il necessaris- si può per questo abbandonare la Sardegna simo ricambio dei gruppi dirigenti. L’unica che resta al di fuori del circuito a quel tra- cosa da non fare (pena il suicidio) sono i gico destino che tanti anni fa Peppino Fiori caminetti tra capatàz, per spartirsi le spo- definiva con l’espressione “la società del glie: “a te il gruppo consiliare, a me la se- malessere”? greteria regionale del partito”. Sta qui un’altra delle scommesse possibili: 3) Quale politica per la rivincita? Credo coniugare insieme la politica per la Sarde- che l’esperienza di governo fatta rappre- gna urbana e quella per la Sardegna rurale, senti un immenso serbatoio cui attingere, riunificare centri e periferie, immaginare specialmente quell’idea di Sardegna insie- una piattaforma rivendicativa che rilanci me moderna e antica, aperta al nuovo ma la questione sarda nei termini nuovi de- anche forte delle sue radici identitarie che gli anni Duemila, proponendo sviluppo è stata la vera grande proposta di Renato e integrazione, in un equilibrato progetto Soru ai sardi per gli anni che verranno. Abbiamo mobilitato una generazione di di modernizzazione dell’intero territorio Quella prospettiva non è stata capita (o giovani sardi, dando loro l’opportunità di regionale. Sapendo che l’avversario non è forse non è stata adeguatamente spiegata), studiare all’estero con le borse del master affatto invincibile. La nuova giunta Cap- ma vale la pena di lavorarci ancora, e di ri- and back, ma non sappiamo garantire il pellacci, piena com’è di segnaposto ano- proporla con parole e con motivazioni più rientro e l’inserimento positivo di queste nimi dei poteri forti (leggasi chiesa e mas- chiare. Occorre però che quell’idea gene- fondamentali esperienze nel tessuto pro- soni), allinea un team da mezza classifica. rale sia poi tradotta in proposte concrete, duttivo e culturale della Sardegna. Diciamo la verità: sembra la prosecuzione valide a risolvere i problemi più urgenti. La politica della ricerca e dell’istruzione, della campagna elettorale. Perché puntare Il nuovo Pd di Franceschini, con l’assegno pure fortemente galvanizzata dalle misu- su individualità di peso, se si tratta solo di ai precari ad esempio, o con il complesso re di Soru, manca tuttavia di struttura, di applicare direttive che vengono dal lider delle misure sulla difesa del welfare, sta an- organizzazione e spesso anche di coordina- maximo? dando finalmente in questa direzione. Ed mento, come dimostra il cattivo dialogo Certo, quanto a noi, tutto questo, se dav- è su questo filo conduttore che si deve la- che tuttora persiste (ed è un vizio secolare) vero vogliamo venirne a capo, implica un vorare anche in Sardegna, se si vuole essere tra le due università sarde. partito nient’affatto “liquido”. Diverso un grande partito riformista dalle radici Il Partito democratico, se vuole essere quel- forse da quello che furono i partiti nella popolari, capace di parlare in primo luogo lo che dice, deve saper comprendere, sce- prima Repubblica, anche nella loro fase agli strati sociali più deboli e più esposti al gliere tra gli interessi in campo, e soprattut- più virtuosa (senza dire delle degenera- vento gelido della crisi economica. to parlare agli operai minacciati dal colpo zioni oligarchiche di Tangentopoli), ma Ci vuole però, ed è questo un punto ancora finale inferto dalla crisi, agli agricoltori, al tempo stesso organizzato sul territorio, dolente, un’analisi aggiornata della società ai pastori, agli insegnanti e agli studenti con circoli funzionanti, attraversato da una sarda, dei processi di trasformazione inne- aggrediti dalla ristrutturazione selvaggia democrazia interna capace di elaborare gli scati dal quinquennio di Soru ma anche della Gelmini, ai ricercatori privi di finan- input provenienti dalla società civile. E di delle lunghe durate che ancora la caratte- ziamenti e di mezzi, ai piccoli imprendito- questa famosa società civile, di questo uni- rizzano. E ci vuole una proposta complessi- ri espulsi dalla stretta del credito. C’è un verso esterno che guarda alla politica con va, in termini politici, che di quella analisi blocco sociale, nella Sardegna dei nostri un misto di diffidenza e di attesa, un par- tenga conto. anni, al quale il Partito democratico debba tito democratico moderno dovrebbe farsi Assistiamo da tempo, senza riuscire a por- e possa prioritariamente rivolgersi? Questo espressione, filtro, razionale sintesi politica. vi riparo, al progressivo smantellamento di è il punto cruciale: perché il partito “piglia- Obiettivo arduo, si dirà. Traguardi da far quella che era un tempo l’industria d’avan- tutto”, che ripete a ciascuno degli interessi tremare le vene. Sì, ma o la politica torna guardia, a cominciare dall’aggressione mor- in gioco quel che quell’interesse vuole sen- ad essere questo, opera collettiva, giorno tale alla chimica e dall’ultimo grave colpo tirsi dire, e poi magari, vinte le elezioni, fa dopo giorno, di donne e uomini di buona all’Eurallumina. una politica di governo diversa da quella volontà per cambiare il mondo nell’interes- Non abbiamo un’idea chiara di dove vada che ha promesso in campagna elettorale, se collettivo, oppure la partita è persa. Tan- l’agricoltura, né una proposta politica vin- può andar benissimo per Berlusconi (anzi, to vale, altrimenti, rassegnarci per sempre a cente per l’agro-pastorale. è il suo vero modello di partito) ma non Berlusconi. [email protected]

marzo 2009 9 Analisi del voto Parla Francescas Barracciu, esponente di spicco del centro-sinistra Nomenklature e guerra in trincea nel Pd Il futuro? Capire la società che cambia

Francesca Barracciu

er chi, girando per paesi e città del PNuorese, ha trovato entusiasmo e con- divisione dell’operato della giunta Soru e del centro sinistra, il risultato fortemente negativo del voto di febbraio è apparso di primo acchito inatteso e deprimente. Sono apparse evidenti alcune ragioni della disfat- ta subita dalla coalizione capeggiata da Re- nato Soru di fronte a quella che candidava presidente Ugo Cappellacci. La novità della presidenza Soru, caratteriz- zata da rigore politico e morale, dal rispetto delle promesse, non ha pagato in termini di voti paradossalmente forse proprio per la novità dirompente nel metodo e nel me- rito. Un ceto politico abituato a galleggiare nel giorno per giorno, a fare del trasformi- affrontare. Invece ha preso il sopravvento favore di candidati del centro sinistra ma smo la prassi di governo, ha mal digerito la solita confusione mossa da interessi par- non di Soru. l’attivismo e il pragmatismo di chi voleva ticolari, accompagnata dalla solita pratica Se la lezione sarà servita potremo ripren- non solo apparire, ma essere portatore di della frammentazione a sinistra, che aveva dere il lavoro da dove lo abbiamo lasciato un progetto riformatore rigoroso. Quando fatto cadere i governi dell’Ulivo prima e nella costruzione di un partito rinnovato ha capito che Soru intendeva fare sul se- dell’Unione di Prodi dopo. I risultati sono nelle persone e nel modo di far politica. Si rio (territorio, sanità, riforme istituzionali, stati i medesimi: fine anticipata della legi- potrà risalire la china se una nuova classe istruzione, finanze), la nomenklatura ha slatura e sconfitta elettorale. dirigente riuscirà a emergere e ad affermar- ripreso a tessere la sua tela più o meno sot- Come da 15 anni a questa parte, gli avver- si. Un partito nuovo non può essere inter- terranea e trasversale fatta di interessi mol- sari hanno saputo approfittare dello stato pretato dalla classe dirigente emersa venti, to materiali e poco ideologici. È iniziata confusionale del centrosinistra dispiegando trent’anni or sono. Il ricambio è una neces- un’ammoina fatta di spostamenti repentini tutte le armi e le truppe a disposizione con sità per tutti i sistemi e le organizzazioni: è da una corrente all’altra dei vari partiti e da spregiudicatezza e scarso rispetto delle re- una necessità anche per la politica. Nel Pd un partito all’altro, di voti contrari, veti e gole. Basta riflettere sul comportamento di o si fa adesso o mai più. distinguo, di tentativi di confondere i ruoli Berlusconi che ha nominato il candidato È indispensabile che con un patto genera- tra Giunta e Consiglio col pretesto di di- della destra e ha diretto e in parte condot- zionale trentenni e quarantenni con com- fendere la dignità di quest’ultimo dalle pre- to personalmente la campagna elettorale petenze acquisite si affranchino dai condi- varicazioni dell’esecutivo, della pretesa di della coalizione, alla quale hanno aderito zionamenti e assumano la responsabilità di alcuni partiti di far risorgere le delegazioni l’Udc e, per la prima volta, il Partito sardo, guidare il Pd e un nuovo processo politico all’interno della Giunta. da sempre alleato con la sinistra. L’allean- e sociale. Diano vita a un partito capace di È emerso con conseguenze nefaste uno za di centrosinistra perdeva invece lo Sdi, stare dentro la società e sentirne il polso. dei problemi politici centrali: costruire il da tempo in rotta di collisione con Soru, Un soggetto che guardi da vicino i pro- rapporto col sistema presidenziale vigente per non parlare della mancata alleanza con blemi per capire il presente ma soprattut- e che porta con sé il problema della for- l’Irs, che pure aveva valutato positivamente to il futuro lontano ma anche strumento ma partito (non solo per il Pd). Può esser- l’impostazione storica e culturale della Sar- e luogo di comunicazione e informazione ci stata e c’è difficoltà e disagio nei ruoli degna portata avanti dalla Regione. bilaterale tra cittadini, istituzioni e gover- di rappresentanza politica e istituzionale, Nella sconfitta di Sardegna che cambia non ni: ciò che nella legislatura trascorsa non ha l’una e l’altro non possono esprimersi in mancano le responsabilità del maggio- fatto il Pd ma neanche i partiti cofondatori uno scontro tra bande, ma elaborare una re partito del centro sinistra. La guerra in Ds e Margherita. Dobbiamo organizzare forma di governance collettiva che passa trincea scoppiata nel Pd, a partire dalle pri- un’opposizione efficace in Consiglio, di- anche attraverso il ripensamento del ruolo marie del 14 ottobre 2007, per passare at- fendere le cose fatte dalla Giunta Soru e dal di deputato, senatore, consigliere regiona- traverso la stagnazione dei primi dieci mesi centro sinistra dalle mire di chi potrebbe le. Sarebbe auspicabile una governance non di segreteria Cabras, l’incapacità di darsi voler cancellare tutto, anche la memoria di duale (con un partito che si contrappone una leadership condivisa e il malcelato con- una stagione riformatrice. Dobbiamo ri- ai presidenti o ai sindaci), ma reticolare, flitto interno tra posizioni conservatrici e partire dai territori e dall’ascolto attivo dei che include vertici di governo e periferie a innovatrici hanno sconcertato e allontana- loro bisogni forti di una solida base: pro- tutti i livelli di militanza. Elaborare questa to iscritti e potenziali elettori. Sconcertante getto e conquiste realizzati in questi anni al governance è un compito che il Pd dovrà è stata anche la quantità di voti disgiunti in governo della Regione.

10 marzo 2009 Analisi del voto Parla Claudia Lombardo, esponente di spicco del Partito delle libertà Abbiamo stravinto perché gli elettori hanno punito l’uomo solo al comando

Claudia Lombardo

on c’è una ragione che ha portato il centrodestra alla netta af- Nfermazione nelle ultime elezioni regionali in Sardegna. Ma le ragioni sono tantissime e che potremo sintetizzare nella volontà del popolo sardo di voler cambiare lo stile politico e autoritario dell’uo- mo solo al comando che nella foga di riformare tutto e subito ha lasciato sul campo solo macerie. Macerie non solo in Sardegna, (e di questo ci importa molto perché ci fa molto male, ma anche all’interno della sua coalizione, e questi sono problemi di altri). Al termine di quasi cinque anni di governo regionale trascorsi fra alterne speranze (quelle che i sardi avevano riposto nell’uomo an- tipartito per antonomasia) le stesse, alla fine, si sono verificate un grande tradimento che la gente ha voluto sottolineare in maniera massiccia. Infatti, se alla vigilia delle elezioni si credeva scontata una sconfitta per chi aveva governato, le proporzioni con cui questa è avvenuta vanno oltre le più rosee aspettative. La gente, infatti, ha ben compreso l’inconsistenza della politica re- gionale attuata dall’ex governatore con tutto il centro-sinistra su- pino alle sue volontà decisionistiche. Solo nel mese di novembre scorso, con un sussulto di orgoglio personale e a difesa della dignità del Consiglio regionale, qualcuno ha avuto il coraggio di ribellarsi e votare contro le scelte integraliste del presidente. A segnare questa netta affermazione ha contribuito, in maniera de- cisiva, la scelta caduta su Ugo Cappellacci. Profondo conoscitore della realtà sarda, uomo leale e competente, prestato alla politica e prerogative. quale assessore tecnico del Comune di Cagliari, Ugo ha accettato la E sarà anche per questo motivo che le batoste più significative, grande sfida con la serietà che lo ha sempre caratterizzato. Soru le ha avute proprio nei territori che, invece, avrebbero dovuto Per cercare di deviare l’attenzione sull’outsider scelto dalla coalizio- rispondere meglio alle sue istanze. Invece, il quartiere di Sant’Elia a ne di centrodestra, l’ex governatore ha intentato un duello perso- Cagliari, il comune di La Maddalena, ma soprattutto il Sulcis che, nale con il presidente del Consiglio dei ministri quasi che le ele- pur vantandosi di essere una roccaforte per la sinistra, ha respinto il zioni regionali fossero una resa dei conti fra leader nazionali. Ugo fumo negli occhi di Renato Soru, premiando in maniera evidente Cappellacci, invece, nella sua campagna elettorale non ha raccolto le proposte e il realismo di Ugo Cappellacci. lo “strabismo” del governatore uscente e ha girato l’isola, ha incon- Nel Sulcis, soprattutto, ha inciso l’inerzia della giunta regionale ri- trato la gente, ha riunito gli elettori in ogni angolo della Sardegna ferite alle politiche industriali, al grave problema del costo dell’ener- portando in dote l’amicizia di Silvio Berlusconi, ma soprattutto, gia e il fallimento del piano dei trasporti pubblici. Soru, inoltre, si è ed è quello che ha calamitato l’attenzione della gente, i conti del assunto paternità di altri, quali ad esempio il gasdotto dall’Algeria, fallimento della politica regionale di Renato Soru. progetto del Governo Berlusconi e dell’allora presidente della Re- Ovunque, Ugo Cappellacci ha incontrato gente che, per un motivo gione Mauro Pili, che lo stesso Soru aveva sdegnosamente deriso o per l’altro, manifestavano risentimento contro gli ultimi anni del- nel corso della campagna elettorale del 2004. la politica regionale, quelli delle riforme attuate solo sulla carta. Ha La grande vittoria del centrodestra il 15 e 16 febbraio scorso, è incontrato i licenziati della formazione professionale, gli scontenti servita anche per rafforzare i rapporti fra istituzioni. Infatti, Silvio per i pesanti vincoli imposti dal Piano paesaggistico regionale, chi Berlusconi e tutti i ministri giunti in Sardegna, diversamente da protestava per l’incremento delle lunghe liste d’attesa nella sanità, i quanto hanno fatto i leader di sinistra, sono venuti a portare la tantissimi studenti, giovani e meno giovani, disoccupati o cassinte- concretezza dell’azione di governo a sostegno della nostra isola con grati che avevano sperato nei programmi pomposamente reclamati proposte, progetti e interventi che dovrebbero consentire il supera- ma poco incidenti a livello sociale ed economico. mento del gap economico che da anni la Sardegna subisce. A Ugo Spacciandosi per “sardo verace”, vestito di velluto per tutta la cam- Cappellacci e a noi consiglieri regionali, il compito di vigilare, sen- pagna elettorale, l’ex presidente della Regione non ha convinto gli za fare sconti a nessuno, affinché quanto annunciato in campagna elettori sardi che hanno potuto verificare come l’ultima legislatura elettorale possa realizzarsi quanto prima. sia stata fra le meno produttive di tutta la nostra storia autono- Ma la grande novità del centrodestra è che, senza sbandierare listi- mista, con un Consiglio che ha preso in esame, prevalentemente, ni interamente rosa, in queste elezioni è riuscito a far eleggere in disegni di legge dell’esecutivo piuttosto che proposte di legge dei Consiglio regionale un consistente numero di donne. Donne serie consiglieri regionali. E ciò evidenzia come l’Assemblea abbia su- e capaci che contribuiranno, certamente, al rilancio dell’istituzione bito, negli ultimi cinque anni, le ripetute mortificazioni da parte e dell’intera Sardegna anche con importanti incarichi di responsa- della giunta e del suo presidente che ne ha esautorato competenze bilità.

marzo 2009 11 Curiosità e privacy Frugando nell’anagrafe e nei curricula degli 80 consiglieri della 14.ma legislatura Un Consiglio maschilista di medici e avvocati Il 60 per cento con laurea, età media 51,2 anni

Luciana Pilia

a Sardegna si affida ai medici: è la pro- Lfessione più rappresentata nel nuovo Consiglio regionale uscito dal voto del 15- 16 febbraio. Su 80 consiglieri i camici bian- chi sono 12 ai quali vanno ad aggiungersi altri esponenti del mondo sanitario: due odotontotecnici e un tecnico di radiolo- gia. Quindici professionisti legati a doppia mandata col mondo sanitario, quindi. Al secondo posto (12 caselle) gli impiegati: un mix di ex dipendenti regionali, provinciali, comunali e di altri uffici pubblici. Terzi in classifica (sono 11) gli imprenditori a vario titolo: perché si passa da chi di dipendenti ne ha davvero e chi imprenditore si defi- Prima o poi sciopereranno anche i nisce ma poco o nulla sa di buste paga e nostri medici consiglieri regionali? di contratti nazionali di lavoro. O – suc- cede – si definisce imprenditore perché a dirigere l’azienda di famiglia è un ftratello. tare cinque insegnanti di scuole medie o Nicola Rassu), altrettanti giornalisti (Igna- Al quarto posto gli avvocati (sono dieci): superiori, tre commercialisti o tributaristi zio Artizzu e Simona De Francisci), due professionisti che un tempo primeggiava- (fra questi – ovviamente- il presidente della geometri (Giuseppe Cherchi e Matteo San- no in Parlamento e nelle aule di via Roma Giunta Ugo Cappellacci). Due sono i pro- na). (quando il Consiglio regionale si riuniva fessori universitari (tre se si toglie Nanni Un metalmeccanico e un prefetto – Sie- nel municipio di Cagliari e poi nel Palazzo Campus dai medici e lo si vuol vedere in de in Consiglio un metalmeccanico (Mas- Viceregio in Castello). Avvocati oggi più di cattedra alla facoltà di Medicina a insegna- simo Mulas), un consulente (Francesca nome che di fatto. Una volta, sì, c’erano re chirurgia estetica). Due i sindacalisti: Barracciu), un ingegnere non imprendi- le toghe. Con un Consiglio regionale com- la new entry Giampaolo Diana e l’ex su- tore (GianValerio Sanna), un geologo con posto soprattutto di penalisti. Era avvocato perpresidente Mario Floris (militava nella scarsa pratica di faglie e crosta terrestre ma il primo presidente del Consiglio regionale Cisl, sanità). Due bancari (Mario Bruno e grande passione per il contatto con l’eletto- Anselmo Contu, sardista che oggi si rivol- terebbe nelle tomba vedendo la deriva di destra del partito che fu di Camillo Bellie- ni. Così come erano avvocati gli altri gran- di sardisti: Luigi Oggiano, Pietro Mastino, Piero Soggiu, Titino e Mario Melis, Peppi- no Puligheddu. Lunga la schiera di avvo- cati missini (Enrico Endrich, Alfredo Paz- zaglia, Gianfranco Anedda), democristiani (Alfredo Corrias, Pietro Riccio), comunisti (Francesco Macis, Luigi Cogodi), socialisti (Gonario Pinna, Anton Francesco Branca), liberali: fra tutti (anche se – come altri cita- ti - consigliere regionale non fu) Francesco Cocco Ortu che forse oggi sarebbe stato giudicato più estremista di Renzo Laconi. Nell’identikit della nuova assemblea regio- nale c’è anche chi di professione ha fatto solo politica e di politica vive e mestiere non ne ha. Oppure è difficile attribuirgli un mestiere. Sette consiglieri verrebbe da definirli senz’arte né parte e sono tra quelli baciati dalla fortuna (e dalle urne) con 20 mila euro al mese (euro più euro meno). Ma, stando ai curriculum, si possono con-

12 marzo 2009 Curiosità e privacy Frugando nell’anagrafe e nei curricula degli 80 consiglieri della 14.ma legislatura re (Giorgio Oppi: ha lasciato il Parlamen- I presidenti del Consiglio regionale School. Tre i professori universitari: Rha- to per il Consiglio regionale), un notaio douan Ben Amara, Paolo Maninchedda e pane-latte e politica (Felicetto Contu fra 1949 - 1951 Anselmo Contu, Psd’Az Nanni Campus. Capitana e Bruxelles passando per Monte- Tre nati all’estero – Tre consiglieri regio- 1951 - 1954 Alfredo Corrias, Dc citorio), un agrotecnico (Franco Sabatini). nali sono “stranieri”. Pietro Pittalis è figlio E debutta in Consiglio, per la prima volta, 1954 - 1958 Efisio Corrias, Dc dell’emigrazione (è nato a Charleroi in Bel- un ex dirigente della Digos, ex Questore, 1958 - 1968 Agostino Cerioni, Dc gio). Radhouan Ben Amara è figlio dell’im- ex Prefetto, Antonio Pitea, dirigente che ha 1968 - 1969 Paolo Dettori , Dc migrazione intellettuale (è nato in Tunisia, servito lo Stato in missioni speciali anche a Tozeur). Venceslaao Teodoro Rodin è 1969 - 1977 Felice Contu, Dc fuori dalla Sardegna e dall’Italia. È nato nato a Zagabria. a Reggio Calabria ma ha detto di sentirsi 1977 - 1979 Andrea Raggio, Pci Due ex presidenti di Giunta e Consiglio “sardo quanto un nuraghe”. 1979 - 1981 Armando Corona, Pri – Con Renato Soru e Mario Floris l’assem- I medici – La sanità, come abbiamo visto, 1981 - 1983 Alessandro Ghinami, Psdi blea di via Roma-via Cavour ha tra i suoi elettoralmente paga (anche per chi non banchi due ex presidenti di Giunta e anche è stato eletto: prendiamo l’azzeccatissi- 1983 - 1984 Francesco Rais, Psi due ex presidenti di Consiglio (lo stesso ma candidatura, in Ogliastra, del medico 1984 - 1989 Emanuele Sanna, Pci Mario Floris e Felicetto Contu). Giorgio Pisu che ha fatto man bassa di voti. 1989 - 1991 Salvatorangelo Mereu, Psi I magnifici primi e i fortunati ultimi – Pisu, ex titolare di una casa di cura privata A fare man bassa di preferenze è stato il 1991 - 1994 Mario Floris, Dc a Jerzu) era nelle liste dell’Udc di Giorgio giornalista della Rai Ignazio Artizzu con Oppi. I medici hanno avuto anche due 1994 - 1999 Gianmario Selis, Dc 10.434 voti, ex An. In seconda posizio- presidenti del Consiglio (Armandino Co- 1999 - 2004 Efisio Serrenti , Psd’Az ne Giorgio La Spisa, ex Forza Italia, con rona ed Emanuele Sanna). E Sanna, ex Pci, 2004 - 2009 Giacomo Spissu, Pd (ex Psi) 10.105 voti. Al terzo posto Nicola Rassu da assessore decisionista alla Sanità, aveva con 6.573. Quarta posizione per Antonello inaugurato con un blitz – primavera 18981 volta in Consiglio regionale i laureati sono Liori (6.193 preferenze) e quinta Claudia - l’ospedale intitolato al professor Giusep- in maggioranza e rappresentano il 60 per Lombardo (5.974). La fortuna si ricorda pe Brotzu, medico, microbiologo, ex presi- cento degli eletti: sono sessanta, i restanti sempre degli ultimi. Sono diventati consi- dente della Regione, ex sindaco di Cagliari. quaranta sono tutti diplomati. È la prima glieri regionali anche Massimo Zedda (La Età media 51,2 anni – È il Consiglio re- volta che in aula non siedono consiglieri Sinistra) con 645 preferenze e Radhouan gionale più giovane dell’Autonomia (ma senza un titolo di studio. Nella settima le- Ben Amara (Comunisti italiani) con 765. sempre – assurdamente - over 50): l’età gislatura c’erano tre consiglieri con la sola Terzultimo fra gli eletti Efisio Planetta media è di 51,2 anni (contro la media di 63 quinta elementare e sette con la licenza me- (Psd’Az) con 840 voti, torna in Consiglio anni della prima legislatura, 66 della terza, dia. Stessa proporzione nella decima. per la seconda volta. Quartultimo Carlo 59 della decima). Sette i 52.enni e altret- Un Consiglio senza operai - La classe Sechi ((Rifondazione) che ha strappato tanti con 49 anni. Il decano del Consiglio operaia non va in aula. C’erano stati consi- 954 consensi. A quattro cifre (1.147 voti) è il plurionorevole Felice Contu, prima Dc, glieri regionali di Macchiareddu, Ottana, si gode l’appannaggio di consigliere regio- poi eletto nella sinistra, ora tornato all’Udc Portotorres. Oggi a rappresentare il mondo nale anche Franco Mula dei Riformatori di Casini-Oppi. La matricola è il sardista dei cantieri e delle fabbriche c’è Massimo sardi. Christian Solinas (è nato il 2 dicembre del Mulas, di Portotorres, eletto nellUds, è un Cagliari e pigliatutto – Cagliari 1976) seguito da Massimo Zedda (6 gen- assistente di cantiere, diploma di perito non ha solo la presidenza della Giunta ma naio 1976) della Sinistra. elettrotecnico. anche il maggior numero dei consiglieri: Cinque i nati nell’anno dell’Autonomia Due consiglieri con due lauree e uno 15 su 80. È seguita da Sassari con 11, al – Sedici neoconsiglieri sono nati prima con laurea e master- Con Felicetto Con- terzo posto Alghero con quattro consi- dell’Autonomia (considerando sia il 1948 tu (Giurisprudenza e Scienze politiche) glieri nati nella cittadina catalana, tre a che il 1949). Nell’anno dello Statuto (legge Francesca Barracciu è l’unica in Consiglio testa per Iglesias e Olbia, due per Nuoro costituzionale del 26 febbraio 1948) sono ad avere conseguito due lauree: anche lei e Carbonia. Hanno un consigliere Abba- nati due consiglieri (Renato Lai e Onorio in Scienze politiche prima e in Scienze santa, Arborea, Arzana, Assemini, Bitti, Petrini). Nel 1949 (8 maggio, prima elezio- dell’educazione dopo. Chicco Porcu, laurea Bosa, Bottida, Burcei, Busachi, Desulo, ne del Consiglio) i nati sono cinque: Atti- in Ingegneria a Cagliari, ha conseguito un Gonnesa, Guamaggiore, Guspini, Masul- lio Dedoni, Silvestro Ladu, Efisio Planetta, master all’MBA in gestione aziendale. Ma- las, Mogoro, Monti, Orune, Paulilatino, Nicola Rassu e Giacomo Sanna. ster nella prestigiosissima London Business Portotorres, Quartu, San Gavino, Sanluri, Consiglio terribilmente maschilista - Sei Sant’Antioco, Selargius, Sinnai, Siliqua, Si- donne sole in Consiglio, tre del listino. È mala, Sindia, Sorgono, Torralba, Villacidro un Consiglio terribilmente, assurdamente, e Villagrande. anacronisticamente maschilista, per nulla Zodiaco fra Cancro e Leone – Il mese rappresentativo della società. Appena sei con maggiori compleanni dei consiglieri donne su ottanta, uno scandalo. Un’offesa regionali è luglio (dieci nati), nove sono di al primato delle donne sarde nell’istruzione agosto, otto di settembre e dicembre, set- (su cento laureati 62 in Sardegna sono don- te di gennaio e maggio, sei nati a febbraio, ne). E l’età? Nel mezzo del cammin di loro aprile e novembre, cinque a ottobre e giu- vita: età media 45 anni. Titoli di studio: su gno. In minoranza – e chissà che non sia sei elette cinque laureate, quattro con 110 un cornetto portafortuna – i nati di marzo. e lode, una tesi ha avuto la dignità della I segni zodiacali più frequenti? Cancro e pubblicazione. Leone. Un Consiglio di laureati – Per la prima Buon lavoro a tutti.

marzo 2009 13 Le ragioni della sconfitta Riflessione di Egidio Addis, uno dei leader sindacali della Media valle del Tirso Il ruolo devastante dei dirigenti del Pd sardo Preparare la rivincita contro i populisti di destra

Egidio Addis

utti i commentatori politici han- Tno concentrato sulle elezioni sarde un’attenzione particolare in virtù di una scommessa più grande che riguardava il peso di una diversa concezione del ruolo della politica di governo nel nostro Paese. L’esperienza del centro sinistra in Sarde- gna rappresentava un banco di prova tra il mondo della destra berlusconiana al go- verno e l’originale esperienza instaurata più da Renato Soru con il suo “Progetto Sarde- gna” che dalla coalizione di centro sinistra. Gli atti del governo Soru hanno introdotto modificazioni profonde nel funzionamento dell’apparato amministrativo pubblico e ne hanno reso trasparente l’attività (pubblica- zione in rete, in tempo reale, di tutte le de- cisioni della giunta, soppressione di molti emergere ancor di più il distacco del Pd Napolitano. consorzi industriali, di comunità montane, dal suo presidente candidato. La vicenda L’equilibrio democratico soffre pesante- potenziamento e qualificazione della spesa del voto disgiunto in territori tradizional- mente sotto i colpi sistematici di un Si- nella sanità pubblica etc). Allo stesso tem- mente legati all’elettorato Pd, per esempio gnore che ha capito che nel nostro versante po ha prodotto effetti a catena nel sistema Villacidro, il Sulcis, in ben identificati paesi proprio i mezzi di comunicazione possono di potere clientelare e di sottogoverno in- dell’Ogliastra, nel Nuorese, nel Marghine, fare breccia e squarciare pezzo su pezzo il trodotto negli anni dalle giunte regionali. hanno dimostrato, se ce ne fosse ancora bi- sistema democratico basato sulla Costitu- Qui risiedevano molti voti di notabili im- sogno ,la totale inadeguatezza di dirigenti zione. Questo era il progetto degli aderenti portanti della politica regionale che ave- PD abituati ormai più al gioco di spartizio- alla P2 ( leggere la relazione parlamentare vano molti terminali importanti dentro il ni di posti di sottogoverno, che alla guida di Tina Anselmi). Ma la risposta del Pd in Partito democratico. S’era formato un inse- di una società in ansia per il proprio futuro, Sardegna e fuori è stata quasi assente. Si diamento quasi inamovibile dove avevano dove conta soprattutto l’attenzione degli pensi alla chiusura della campagna eletto- residenza stabile molti aspiranti a carriere altri alla loro condizione di grave disagio rale trasmessa integralmente in diretta per politiche o sconfitti nelle aree di apparte- e di difficoltà di fronte a questa crisi. Erro- il Popolo della Libertà e confinato l’inter- nenza. re imperdonabile, aver lasciato in questa vento parziale di Soru alle 23 della sera. I Via, via, l’azione di Soru creava conflitti aree sensibili alla speranza di promozione parlamentari sardi sono rimasti zitti, anzi politici all’interno della coalizione che non sociale e di riscatto l’idea, che ci avrebbe qualcuno di questi, il capolista per il Par- accettava logiche estranee alla tradizionale pensato Berlusconi a risolvere i problemi lamento Arturo Parisi si è distinto in Sar- prassi di governo, dove contavano appun- per loro e i loro figli. Quante manifesta- degna solo per criticare l’operato di Soru e to l’integrità del proprio consenso eletto- zioni pubbliche i parlamentari sardi hanno mostrare la sua insofferenza . rale nei territori di riferimento e la tutela promosso nei loro collegi elettorali? Nessu- Il dibattito deve riprendere questi aspetti dei capicorrente. Con la nascita del Pd è no o quasi si è accorto del loro impegno sul perché in politica servono i fatti. L’ultima emersa in Sardegna una ulteriore divarica- campo con lo stesso vigore con cui Soru si azione è stata la destabilizzazione del go- zione negli equilibri interni che coalizzava è battuto. verno regionale e le successive dimissioni una opposizione ai contenuti e alle priori- Il potere mediatico ed egemonico di Berlu- di Soru su un punto fondamentale, le nor- tà poste negli atti di governo da Soru. Nel sconi ha violentemente sovvertito i fragili me di controllo del piano paesaggistico, a frattempo diversi personaggi sono stati equilibri di una società quasi rassegnata e opera degli appartenenti alla maggioranza, eletti (nominati) in Parlamento per meriti smarrita e ha permesso di dichiarare - at- stesso gruppo di oppositori interni del Pd. attribuiti da rappresentanti romani del Pd, traverso le televisioni Mediaset a cui hanno Oggi la giunta di destra guidata dai Pre- e in virtù del loro nuovo ruolo, ne han- fatto sponda anche tutte le reti Rai (com- stanome di Berlusconi lo vuole cancellare no potenziato l’ostilità a Soru nel modo presa quella regionale sarda) e con una vio- per dare mano libera al cosiddetto svilup- peggiore,spaccando l’unità del gruppo diri- lenza inaudita di linguaggio - “fallito” il suo po delle speculazioni edilizie di fronte alle gente in Sardegna e promuovendo fin den- avversario politico. Affermazione impunita coste. Questo scenario è stato costruito nel tro i tribunali azioni di contrasto all’ele- grazie allo sconcertante Lodo Alfano, su tempo, a fronte di una destra in Consiglio zione del segretario regionale Francesca cui non risulta ci sia stata una radicale op- regionale debole e senza alcuna strategia, Barracciu. Sinteticamente questo è stato. posizione del PD e neanche qualche riserva se non l’opposizione pregiudiziale a Soru. Il panorama consuntivo del voto ha fatto del presidente della Repubblica Giorgio Oggi facciamo i conti con una sconfitta

14 marzo 2009 Le ragioni della sconfitta

Riflessione di Egidio Addis, uno dei leader sindacali della Media valle del Tirso elettorale che ha prodotto una lacerazione morire, il ruolo del movimento dei lavora- Stato democratico aperto alla modernità e profonda dentro il PD nazionale e senza un tori nella crisi economica, la promozione alla giustizia sociale. orizzonte chiaro. delle nuove generazioni nel mondo del la- Per noi resta fermo il Progetto di cambia- La somma delle contraddizioni non può voro e per la fuoruscita dal precariato e per mento costruito da Soru che si arricchirà non fare i conti in Sardegna su quanto si una società più giusta etc. nella lotta politica del prossimo futuro, se è prodotto in fase di promozione delle liste Lo sforzo aggregante di Soru, più presente le forze che l’hanno sostenuto mantengono e di svolgimento della campagna elettorale. dentro il travaglio della società sarda piut- l’obiettivo di identificarsi nei valori espres- C’è stata una mediazione del commissa- tosto che dentro lo schieramento politico si, a cominciare dal piano paesaggistico e rio del PD che ha reso possibile la com- per mediare il peso dei privilegi da assegna- per la salvaguardia del grande patrimonio posizione di liste basate su criteri anch’essi re, non ha avuto medesimo riscontro den- storico e naturale. Deve essere costruito un molto discutibili, in stato di necessità e tro il Pd sardo e nazionale. grande presidio democratico dentro le isti- privilegiando il solito criterio spartitorio Per la prima volta i giovani, dopo decenni, tuzioni e nella società per fronteggiare le di gruppi e sottogruppi, con l’esclusione di si sono avvicinati alla battaglia politica non annunciate degenerazioni della destra na- qualsiasi forma di discussione e coinvolgi- per avere fette di potere di scambio ma per zionale e sarda, che vogliono saccheggiare mento del corpo del partito. far affermare la propria dignità di uomini una volta per tutte le nostre risorse più pre- Nel mentre i commercialisti di Berlusconi liberi dentro un nuovo corso delle loro vite. ziose. Qui si giocherà la forza e la specifici- in Sardegna è possibile che stiano già pen- Qui è stato assente completamente qualsia- tà autonomistica dei sardi e si recupererà il sando alle parcelle da redigere per le nuove si segnale di innovazione da parte del per- nostro ruolo. In Italia e in Europa c’è bi- edificazioni che si realizzeranno. sonale politico fondatore del Pd, anzi nel sogno perciò di delineare più chiaramente Ma all’interno del Pd si è aperta una cri- frattempo, più d’uno pensavano di lanciare una strada nuova e alternativa, indicando si d’identità che da tempo logora obiet- il messaggio di una propria candidatura in nella società sarda la consapevolezza delle tivi di riferimento fondamentali che sono alternativa a Veltroni. Ciò ha reso ancora ragioni della sconfitta, ma anche e soprat- alla base di differenze culturali e di rispetto oggi opaco l’esito dello scontro interno al tutto, le ragioni di una rivincita possibile dei temi etici, quali la laicità dello Stato, Pd ed allontanato la gente delle primarie da contro gli inganni di una destra autoritaria l’interpretazione dei principi fondamentali un grande sogno di ricomposizione sociale e populista e per una vera sardità, contro della Costituzione sulla libertà di vivere e e politica nel segno di rifondazione di uno quella del Predatore della nostra terra.

Giacomo Mameli: i candidati paracarro, gli uomini contro e gli errori del regista

di Cagliari al metropolita di Sassari. Sono stati seguiti da alcuni personale. Ma non avrebbe dato alla Sardegna una eccezionale parroci, non pochi. Parroci munifici. L’obolo lo hanno dispensato spinta modernizzatrice. L’uomo – con cinismo, spregiudicatezza loro in cambio di voti. Sui monti e in riva al mare. - è stato lasciato davvero solo al comando. Chi ha fatto campagna 6) Renato Soru, principe della comunicazione interplanetaria, ha elettorale? Tutti i ben retribuiti deputati del Pd? Quelli che per difettato nella comunicazione. Non sono bastati 40 esaltanti giorni mesi hanno tenuto busta paga di Montecitorio e di via Roma a di comizi partecipati. E così quasi nessun sardo sa quanto di buono, Cagliari? Prevedendo di non ricandidarsi, Soru ha fatto poco per di rivoluzionario è stato fatto per la cultura, per la sanità, per i temi smussare spigoli e asperità caratteriali e per evitare alcuni errori di energetici, per la rete dei trasporti, quanto si è fatto in un sistema tattica, strategia e di scelta degli alleati interni. Ha trascurato la industriale colabrodo. La Giunta ha ottenuto risultati senza farli lettura della realtà e del consenso fuori dalla cerchia degli ottimisti conoscere. Una premessa. Col muro e il filo spinato eretto contro a oltranza. La sua vera spinta innovativa non poteva essere confi- Soru da Sergio Zuncheddu con L’Unione Sarda e Videolina, nata nel piccolo recinto di un partito mai nato ma chiuso a riccio. neanche gli uffici stampa congiunti di Obama e McCain avrebbero 8) Il centrosinistra deve ripartire da zero. Valorizzando il lavoro di avuto successo. L’informazione, soprattutto quella cagliaritana, ha Soru. Cercando, formando nuovi dirigenti non compromessi con censurato notizie, ha deformato eventi, ha manipolato Banca d’Ita- le spartizioni, col trasversalismo. Pieni di passione. Giovani che lia e Istat, ha esaltato gli antiSoru del Pd e sindacalisti eterodiretti. non siano geneticamente modificati così come il berlusconismo è L’editore-immobiliarista potrà ora cementificare a gogò, in giunta è riuscito a fare anche in Sardegna. dolcemente rappresentato, gli edifici di via Santa Gilla passeranno 9) Berlusconi ha telefonato a Putin che lo ha mandato al diavolo. presto alla Regione. E così anche la redazione dell’Unione Sarda Portovesme chiude le serrande industriali. Nel Sulcis hanno creduto – che lascerà il Terrapieno a settembre per festeggiare i 120 anni a Berlusconi. Complimenti. L’elettore ha sempre ragione. della sua storia a volte gloriosa – starà gomito a gomito con chi ha 10)A luglio ci sarà il G8 a La Maddalena: onore e merito di Berlusconi stravinto le elezioni. che lo ha sottratto a Napoli? La Sassari-Olbia non è urgente? Il 7) Renato Soru è testardo, non ha voluto mediare. È stato il suo suc- collegio regionale sardo per le europee non ha senso? Ma, si sa, cesso e la ragione prima del suo insuccesso. Se avesse mediato con i (aspettando una centrale nucleare e un po’ di servitù militari in litigiosi partiti del centrosinistra non avrebbe ottenuto quel successo più) l’elettore è come il cliente: ha sempre ragione.

Hanno collaborato inoltre a questo numero, Andrea Atzori, studente Erasmus di Lettere, in Estonia; Francesca Barracciu, consigliere re- gionale Pd, Emilio Bellu, critico cinematografico; Viviana Bucarelli, giornalista e critica d’arte, vive e lavora a New York; Carla Colombi, studentessa di Economia alla Cattolica di Milano, Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia, Alice Gurrieri, segretaria di redazione del periodico “La collina”, comunità di Serdiana; Massimo Lai, avvocato, specialista in diritto amministrativo e scienza dell’amministrazione; Claudia Lombardo, consigliere regionale Popolo delle libertà, Francesca Madrigali, pubblicista, Guido Melis, deputato Pd, Luciana Pilia, collaboratrice di Sardinews, Laurea in Scienza della comunicazione; Paola Pilia, giornalista Radiopress; Antonio Rocca, dirigente di Ingegna; Raffaela Ulgheri, stagista al Sole 24 Ore; Alberto Urgu, giornalista RadioPress; Uffici studi Banco di Sardegna, Arel, Aspes, Prometeia, Banca d’Italia, Cgil, Confindustria, Crenos, Istat, Eurostat; graficaPuntotif , le vignette della prima pagina e di pagina 13 è di Bruno Olivieri, foto di Gianni Cabras.

marzo 2009 15 Imprudenze Secondo la Corte dei conti 737 enti locali in Italia hanno investito su strumenti finanziari 22 Comuni incastrati nella maglia-derivati Tempio, Alghero e Oristano sono nei guai

Raffaela Ulgheri

ono 22 i Comuni sardi invischiati nei Tra le Regioni interessate dall’analisi quel- Sderivati a essere finiti nel mirino della la che teme il maggior numero di perdite Corte dei conti, ma tre in particolare sono è, senza dubbio la Sardegna, in cui la per- stati vittime di tensioni interne a causa di centuale di istituzioni interessate dal feno- questi investimenti poco “prudenti”. Nei meno che si aspettano un esito negativo mesi scorsi, infatti, i comuni di Tempio, dalla vicenda è pari al 72,7% (vedi tabella Alghero e Oristano, erano stati oggetto di in pagina). Percentuali così elevate, seppur interesse da parte di Plus24, il settimana- di qualche misura inferiori, si registrano in le di finanza del Sole-24 Ore. Tutti e tre Friuli Venezia-Giulia e Umbria; entrambe i Comuni avevano sottoscritto operazioni le Regioni hanno una prospettiva negativa finanziarie rischiose, in questo caso sempre che investe il 71,4% degli enti. con lo stesso istituto bancario. Il comune Ma cosa sono questi swap? Come scrive le di Tempio nel gennaio del 2006, (scrive Corte dei conti «servono a gestire l’esposi- il Sole-24 Ore) aveva sottoscritto con Bnl zione ai rischi di mercato o di credito che un «Contratto per operazioni su strumen- La Corte dei conti ha documentato ampia- una banca o un’impresa o, come nel caso di ti finanziari derivati Interest rate swap»; in mente l’indagine, da cui è risultato che le specie, un ente pubblico territoriale assu- questo accordo venivano elencate le norme Regioni in cui è stato utilizzato maggior- me nell’ambito della propria operatività». generali che sarebbero andate a regolare i mente l’investimento in strumenti deri- Semplificando si tratta di strumenti finan- futuri contratti di Irs (Interest rated swap) vati sono la Lombardia, con ben 93 enti, ziari utilizzati per cambiare il tasso di inte- ma allo stesso tempo aveva sottoscritto uno e la Campania, in cui si contano 66 enti. resse che l’ente locale pagava su un mutuo swap che partiva dal 30 giugno 2005, ovve- I magistrati hanno sottolineato la perico- (il più delle volte alla Cassa depositi e pre- ro sette mesi prima. losità di tali investimenti facendo notare stiti, “braccio” finanziario del ministero del Mentre il Comune di Alghero aveva fatto nel loro studio come la popolazione coin- Tesoro) per sfruttare un tasso variabile infe- parlare di sé per aver deciso di rinegozia- volta sia poco più di 19 milioni, molto riore (proposto da un’altra banca). Perciò al re gli Irs sottoscritti nel 2005 e 2006 la- meno dell’intera popolazione italiana (il mutuo iniziale viene affiancato lo swap che sciando inconsapevolmente nelle casse di 35,55%), ma la maggior parte del debito modifica il tasso da un fisso a un variabile Bnl circa 800mila euro di costi impliciti della pubblica amministrazione, ovvero i (più basso) ma soggetto alle fluttuazioni che sarebbero dovuti invece andare nelle 27.262 milioni di euro, è concentrata pro- dell’Euribor. Numerose Regioni, Province casse dell’ente locale sardo. Sia il Comune prio negli enti che hanno concluso questi e Comuni (anche piccoli), hanno utilizza- di Alghero sia quello di Oristano se avesse- contratti. to, dal 2000 in avanti, questo strumento ro deciso di uscire dal contratto avrebbero Più della metà degli enti ipotizza di subire per operazioni di ristrutturazione dell’in- dovuto pagare valori di mercato (mark to una perdita. Secondo gli elementi forniti debitamento o per contrarre nuovo debito. market), che ammontavano, all’epoca delle da Comuni e Province, i pessimisti sareb- Consapevole della difficoltà di gestione e rilevazioni (aprile e maggio 2008) a oltre 3 bero ben 387 su 737, il 52,5%, questo dato di comprensione di questi contratti, il Go- milioni di euro per Alghero e quasi 4 milio- a fronte di un 36,8% di enti che ritiene la verno, nella Finanziaria 2007 aveva detta- ni per Oristano. Valori che, naturalmente, situazione positiva e un 10,7% che non ha to alcune regole restrittive nell’utilizzo di sono cambiati al variare del tasso di riferi- inviato risposta al momento dell’indagine, tali strumenti finanziari. Tali disposizioni mento. ovvero nel luglio dello scorso anno. normative stabiliscono quattro limiti che La vicenda dei comuni sardi è simile a devono essere osservati dagli enti territo- quella di circa 700 comuni sparsi su tut- riali che intendono dar corso a operazioni to il territorio nazionale, per questo mo- in derivati: «riduzione del costo finale del tivo la Corte dei conti, il 18 febbraio di debito; riduzione dell’esposizione ai rischi quest’anno, ha presentato alla commissio- di mercato; accessorietà rispetto a passivi- ne Finanze del Senato un’analisi dello stato tà effettivamente esistenti; contenimento dell’utilizzo di strumenti finanziari derivati dei rischi di credito assunti». Ovviamente all’interno della Pubblica amministrazione. queste regole sono rivolte ai contratti sot- Secondo la fotografia scattata dai magistra- toscritti da quella data in poi. «Lo scopo di ti contabili sono ben 737 i Comuni e le questa disciplina normativa - scrive la Cor- Province che hanno investito in swap, con te dei conti - era quello di evitare che gli un debito di 27.262 milioni di euro, cifra enti territoriali concludessero operazioni che supera la metà del debito complessivo finanziarie di particolare complessità, senza di tutta la pubblica amministrazione (che è avere, in molti casi, le necessarie competen- pari a 46.561 milioni). ze finanziarie».

16 marzo 2009 Mercati nel caos Intervista del 2 febbraio a Davos al Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi al Wall Street Journal: il circuito del credito è inceppato

Re.Sa. Pubblichiamo, autorizzati dall’ufficio non distrugga le prospettive dell’industria stampa della Banca d’Italia, il testo inte- bancaria. La standardizzazione potreb- grale dell’intervista rilasciata il 2 febbra- be forse costituire un freno allo sviluppo io scorso dal Governatore Mario Draghi dell’innovazione finanziaria, ma contribui- allo Wall Street Journal a margine del rà a che tale crescita sia più sostenibile nel World Economic Forum che si è svolto a tempo. Davos (Svizzera). WSJ: Tutto sommato, che aspetto avrà, a suo avviso, il panorama bancario del futuro? WSJ: Vede segnali che indichino che i mer- Draghi: Ciò che vogliamo è un settore fi- cati si stanno stabilizzando o migliorando e, nanziario, e bancario in particolare, dove ci se è così, quanto possiamo leggerci di quello sia più capitale, meno debiti, più regole e che non c’é? una vigilanza molto più forte. È essenziale Draghi: Vi sono mercati che hanno rico- che tutto ciò avvenga in condizioni in cui vi minciato a funzionare, sebbene ad un livel- sia parità concorrenziale. L’azione dei Go- lo ridotto. I differenziali sul mercato inter- verni è cruciale. bancario si sono ridotti considerevolmente WSJ: Lei parla del coinvolgimento dei le- e il mercato delle obbligazioni societarie ha ader politici. Il G20 sta esaminando una mostrato segni di vitalità. Abbiamo assistito facili da capire, da prezzare e che soddisfino serie di modifiche all’assetto regolamentare a una raffica di nuove emissioni nelle pri- alcuni requisiti legali. del sistema finanziario mondiale. Cosa spe- me settimane di gennaio. Però la recessione WSJ: Come intende operare in tal senso, al ra che ne derivi? in atto potrà avere conseguenze sullo stes- di là delle misure di emergenza e del medio Draghi: questo gruppo senza dubbio for- so sistema bancario. Potremo anche avere e lungo termine? mulerà una risposta globale e darà le diretti- qualche buona notizia, ma senza sopravva- Draghi: Vi è bisogno di fare progressi signi- ve per la sua attuazione. lutarla. ficativi nello sviluppare maggiore trasparen- WSJ: Ha senso che i leader politici rilascino WSJ: Quali sono al momento le priorità per za, in modo da capire cosa c’è nei bilanci una dichiarazione coordinata sui loro obiet- gli organi di controllo? delle banche e quali sono le vere valutazioni tivi – ad esempio aumentare la trasparenza Draghi: Il circuito del credito è ormai in- WSJ: Più in dettaglio? – e poi sia lasciata alla discrezionalità di ogni ceppato da più di un anno….La prima cosa Draghi: In futuro, vi sarà un’inevitabile nazione la scelta sulle modalità di realizza- da fare è rinsaldare la fiducia nel settore ban- maggiore standardizzazione… dei prodotti. zione di tale obiettivo condiviso? cario, perché è chiaro che fintantoché ciò Di per se ciò costituirà un potente stimolo Draghi: Sì. Ritengo che questo sia esatta- non accadrà, non vi saranno significativi af- verso la trasparenza, perché sarà più agevole mente il processo. Vi è un grande bisogno di flussi di capitale privato nel settore bancario. capire e prezzare i prodotti sulla base di una avallo politico a livello globale. L’attuazione, WSJ: In che modo è possibile rinsaldare la vera conoscenza degli stessi. Complemento poi, sarà inevitabilmente a livello nazionale. fiducia quando i mercati sono divenuti così essenziale alla standardizzazione sarà la cre- È opinione condivisa che uno dei maggiori scettici e volubili? azione di sistemi centralizzati di compensa- vantaggi per l’industria dei servizi finanziari Draghi: si stanno prendendo molte misure zione e regolamento dei mercati. sia stato negli ultimi, diciamo, venti anni, il utili a questo fine ma la cosa importante è WSJ: Non teme che la spinta verso una suo divenire globale. Nessuno nega questo che in futuro il mercato potrà avere fiducia maggiore regolamentazione possa costituire beneficio ora, ma rischiamo di perdere tutto solo se il sistema bancario e l’industria dei un freno all’innovazione finanziaria? se torneremo al protezionismo assumendo servizi finanziari sapranno offrire prodotti Draghi: Vogliamo creare un sistema che iniziative soltanto a livello nazionale

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marzo 2009 17 La crisi dell’economia L’intervento del governatore della Banca d’Italia Mario Draghi convegno del Forex a Milano Draghi: anni difficili, allarme disoccupazione Gli ammortizzatori sociali necessari per tutti Mario Draghi

Con l’autorizzazione dell’ufficio stampa poranee: nel terzo trimestre del 2008 l’in- rafforzare, nella componente d’investimento, della Banca d’Italia pubblichiamo le parti sieme dei lavoratori a termine, interinali e a la capacità di crescita dell’economia. principali dell’intervento del governatore progetto sfiorava i tre milioni. Per circa quat- Opportunamente il Governo ha esteso tem- Mario Draghi pronunciato al convegno tro quinti di questi lavoratori il contratto poraneamente a gran parte delle tipologie di del Forex a Milano il 21 febbraio. giunge a scadenza entro un anno; su di loro lavoratori atipici la possibilità di accedere agli grava un rischio particolare. ammortizzatori sociali. Il finanziamento di La recessione globale questi interventi è stato di recente ampliato I rischi per l’economia mondiale, fino Le azioni di politica economica grazie all’intesa tra Stato e Regioni. Resta all’estate scorsa solo paventati, si sono ma- Spezzare la morsa della recessione è compito l’esigenza di una riforma organica, che copra terializzati. In tutti i principali paesi l’attività delle politiche economiche. Vi è consapevo- l’insieme dei lavoratori tutelandoli dal rischio economica è in forte diminuzione. La crisi di lezza della necessità di interventi globali, di della disoccupazione, favorendone il rientro fiducia è la più grave dal dopoguerra. Le pre- ampia portata, il più possibile coordinati. nell’attività produttiva. visioni per il 2009 sono state ripetutamente L’azione deve essere contemporaneamente I crediti commerciali che le imprese vantano riviste verso il basso. Il Fondo monetario in- incentrata sui tre pilastri delle politiche di nei confronti delle Amministrazioni pubbli- ternazionale stima ora che il prodotto si con- bilancio, monetarie, per la stabilità del siste- che, connessi con dilazioni e ritardi nel paga- trarrà dell’1,6 per cento negli Stati Uniti, del ma finanziario. L’uscita dalla recessione sarà mento di beni e servizi, sono molto elevati: 2,0 nell’area dell’euro, del 2,6 in Giappone. I tanto più rapida quanto prima si ristabilirà circa il 2,5 per cento del PIL, oltre il 30 per dati recentemente pubblicati sull’andamen- la fiducia nelle prospettive di lavoro e di red- cento della spesa annua delle Amministrazio- to del quarto trimestre del 2008 e gli ulti- dito, nel ritorno a una crescita equilibrata, ni per consumi e investimenti. Un’accelera- mi indicatori congiunturali fanno presagire nella solidità del sistema finanziario. zione dei pagamenti darebbe sostegno alle ulteriori revisioni al ribasso delle previsioni. imprese senza appesantire strutturalmente i La crisi si è estesa alle economie emergenti, Le politiche di bilancio conti pubblici. colpite dalla diminuzione della domanda Nei principali paesi la politica di bilancio ha In paesi come l’Italia, dove sono alti rispar- mondiale e dal prosciugarsi dei flussi netti di assunto un orientamento ortemente espan- mio privato e debito pubblico, interventi di capitale. sivo, con misure di sostegno della domanda breve periodo ampi e incisivi vanno com- In Europa e in Italia la contrazione è iniziata che si aggiungono a quelle messe in atto per pensati da misure strutturali che diano su- nel secondo trimestre. Nel 2008 il prodotto è salvaguardare il sistema bancario e finanzia- bito la certezza del riequilibrio del bilancio cresciuto dello 0,7 per cento nell’area dell’eu- rio. Gli Stati Uniti hanno deciso interventi nel medio periodo. Allungare lo sguardo è ro; è diminuito di quasi un punto nel nostro per quasi 800 miliardi di dollari, con un im- essenziale: la sostenibilità dei conti pubblici paese. Hanno pesato il peggioramento delle patto complessivo sul disavanzo nel triennio nel lungo periodo è fondamentale anche per esportazioni e degli investimenti, in misura 2009-2011 del 5 per cento del prodotto an- assicurare l’efficacia delle politiche di breve. minore la debolezza della spesa delle fami- nuo. In Giappone gli interventi per il 2009- glie. In Italia gli indicatori degli ordinativi, 2010 sono commisurati al 2 per cento del Le politiche monetarie delle giacenze di magazzino, dell’utilizzo del- PIL; al 3 per cento in Canada. In Europa, la Le banche centrali hanno risposto alla crisi la capacità produttiva, del mercato del lavoro Germania ha approvato azioni di stimolo per con prontezza e coordinazione. I tassi ufficia- segnalano tutti il protrarsi dell’andamento oltre 3 punti del PIL tra il 2009 e il 2010; la li sono stati abbassati rapidamente; in molti negativo dell’economia nei prossimi trime- Spagna per poco meno di 2 punti in un solo paesi sono prossimi a zero. La preoccupazio- stri. Le ripercussioni sull’occupazione non anno; il Regno Unito per quasi 1,5 punti; la ne di avvicinarsi troppo al limite inferiore si sono ancora pienamente manifestate; gli Francia per circa tre quarti di punto. dei tassi di interesse nominali non può essere indicatori disponibili per i mesi più recen- Le maggiori spese e riduzioni di entrate ap- motivo di inazione. L’esperienza degli Stati ti prefigurano un netto deterioramento. Al provate in Italia per finalità anticicliche sono Uniti negli anni trenta e del Giappone negli calo della produzione si associa un repentino pari a circa mezzo punto percentuale del anni novanta suggerisce che è necessario con- aumento del ricorso alla Cassa integrazione PIL, finanziate da interventi di segno oppo- trastare, nelle fasi iniziali delle crisi, la ten- guadagni. Le imprese si attendono una fles- sto. Ulteriori azioni hanno indirizzato risor- denza all’aumento dei tassi di interesse reali. sione dell’occupazione nei prossimi mesi. La se già stanziate verso impieghi più efficaci a La rapida disinflazione non deve trasformarsi caduta della domanda può colpire con parti- stimolare la domanda aggregata. La truttura in deflazione. colare intensità le fasce deboli e meno protet- degli interventi riflette la prudenza indotta Il tasso di riferimento della BCE è stato ri- te, i lavoratori precari, i giovani, le famiglie a dalle dimensioni del debito pubblico. dotto di 225 punti base dallo scorso ottobre. basso reddito. Per più di dieci anni l’occupa- La scelta delle forme che assumono gli in- Nell’area dell’euro il tasso reale a breve termi- zione è cresciuta in Italia a ritmi sostenuti. terventi pubblici a sostegno della domanda ne si colloca oggi al di sotto dell’1 per cento; Tra il 1995 e il 2008 si erano creati tre mi- non è meno importante della loro dimen- se i tassi ufficiali non fossero stati abbassati, lioni e mezzo di posti di lavoro, soprattutto sione. Pur differenziati fra paesi a seconda sarebbe salito considerevolmente, a causa grazie all’andamento moderato delle retribu- degli effetti specifici della recessione e delle della caduta dell’inflazione. Nell’ambito del zioni e alla maggiore flessibilità del lavoro. condizioni dei bilanci pubblici, essi devono Consiglio direttivo resta elevata l’attenzione Sono più che raddoppiate le posizioni tem- sostenere il consumo delle fasce più deboli e per il costo reale del denaro.

18 marzo 2009 La crisi dell’economia

Le maggiori banche centrali hanno iniettato un mercato oggi visto, per la sua opacità ed liquidità in misura che non ha precedenti; estensione, come fonte di potenziale amplifi- hanno ampliato la gamma dei propri stru- cazione delle crisi. menti di azione. In taluni casi sono interve- È previsto che a livello internazionale la go- nute direttamente acquistando passività delle vernance delle istituzioni finanziarie, la re- imprese, riattivando circuiti del credito che munerazione dei manager, gli specifici doveri erano ostruiti, contribuendo al finanziamen- degli intermediari nella tutela degli investito- to del settore privato. Possono agire per in- ri al dettaglio, siano esplicitamente soggetti fluenzare i tassi di interesse a lungo termine. alla vigilanza. Viene inoltre generalizzata la La valutazione dell’efficacia di queste misure costituzione di collegi dei supervisori per i è fino a questo momento favorevole.1 grandi intermediari globali. Quando le condizioni macroeconomiche torneranno alla normalità, la liquidità Le banche italiane iniettata nell’economia dovrà essere pron- A un anno e mezzo dall’inizio della crisi del tamente riassorbita. L’adozione di una sistema finanziario mondiale, le banche ita- strategia di rientro è prematura finché pro- liane sono in condizioni migliori rispetto duzione e occupazione non avranno smes- ai maggiori intermediari internazionali. Le so di cadere: ma, come per la politica fisca- hanno difese un grado contenuto di leva fi- le, prevederla fin da oggi è importante per nanziaria; un modello imprenditoriale saldo assicurare efficacia all’espansione moneta- nel proprio ancoraggio alla tradizionale atti- ria, ancorando saldamente le aspettative di vità creditizia, radicato nel rapporto con la inflazione di lungo periodo, contrastando clientela, famiglie e imprese; un quadro rego- possibili bolle speculative nei prezzi delle lamentare e una vigilanza prudenti. attività finanziarie e reali. Il 2008 ha visto, nei maggiori centri della finanza internazionale, insolvenze repentine Mantenere i mercati aperti al libero scambio che gli appelli al libero scambio non siano di grandi istituzioni e vasti, reiterati inter- Nel quarto trimestre dell’anno passato gli contraddetti da comportamenti all’interno venti di salvataggio pubblico. La turbolenza scambi mondiali sono diminuiti circa del 20 della stessa Unione europea. La Commissio- finanziaria ha pesato sui bilanci delle nostre per cento, su base annua, rispetto al terzo; ne europea e la BCE si stanno adoperando, banche, ma in misura relativamente conte- per il 2009 l’FMI prevede una diminuzione in collegamento con il Consiglio Ecofin, per nuta: dall’inizio della fase di instabilità fi- attorno al 3 per cento, la prima caduta del giungere a linee condivise di azione nel cam- nanziaria fino al terzo trimestre dello scorso commercio internazionale dopo quella del po dell’intermediazione finanziaria e in altri anno, l’ultimo periodo per il quale sono note 1982. Il calo del commercio, che rappresenta settori oggetto di aiuti di Stato. le relazioni trimestrali consolidate, i maggiori un terzo del valore del prodotto globale, ha gruppi bancari italiani hanno registrato sva- ripercussioni pesanti sulla crescita. Il ricorso La revisione del quadro regolamentare lutazioni connesse con la crisi per circa 4,5 al protezionismo è una sirena potente du- Dei progressi fatti nella revisione del quadro miliardi di euro, un ammontare significativo rante una crisi. Nell’immediato può offrire regolamentare globale, progressi impensabi- ma inferiore a quello delle principali banche qualche beneficio e alleviare vere situazioni li fino a qualche mese fa, ho riferito in al- estere. I profitti complessivi, pur riducendo- di disagio sociale. Ma è certamente illusoria tre sedi. Vorrei oggi accennare al lavoro, in si, sono rimasti positivi nei primi nove mesi e distruttiva nel medio periodo, come senza corso nelle sedi internazionali, per costruire del 2008. dubbio lo fu negli anni trenta. un sistema di vigilanza macroprudenziale, da Il capitale si è mantenuto su livelli nel com- In novembre i paesi del G20 si sono impe- affiancare alla tradizionale supervisione sulle plesso superiori ai minimi regolamentari. Le gnati a mantenere i loro mercati aperti al singole istituzioni. modalità di calcolo dei ratios patrimoniali libero scambio commerciale, impegno riaf- Questa nuova prospettiva ha importanti dei gruppi italiani rispondono a criteri più fermato con forza nell’incontro dei ministri conseguenze sull’estensione e sull’applica- prudenziali rispetto a quelli vigenti presso e governatori del G7 tenutosi a Roma pochi zione della regolamentazione. Tra queste: altri ordinamenti. giorni fa. Ma negli ultimi mesi sono emersi ogni entità finanziaria capace di generare un Soprattutto dopo il fallimento del gruppo segnali preoccupanti. A dicembre è fallito rischio sistemico sarà soggetta a vigilanza; Lehman, il maggior rischio immediato per la il tentativo di raggiungere un accordo per le autorità vorranno conoscere sia la corre- stabilità del sistema finanziario internaziona- concludere il negoziato di liberalizzazione lazione esistente fra le esposizioni di varie le è stato costituito dalla carenza di liquidità. commerciale multilaterale del Doha Round. istituzioni finanziarie, sia come il rischio vie- L’Italia non ha fatto eccezione. Nel mercato Alcuni paesi emergenti hanno innalzato dazi ne trasferito nel tempo e nello spazio; sarà delle transazioni interbancarie non collatera- commerciali o avviato azioni antidumping. considerata la possibilità di creare buffer di lizzate gli scambi si sono ridotti su tutte le Finora gli interventi sono stati limitati, per lo capitale e di liquidità che si espandano nei scadenze, quasi annullandosi su quelle oltre più contenuti nei margini concessi dalla nor- periodi di crescita e si contraggano nelle fasi la settimana. I premi al rischio sono aumen- mativa multilaterale. Una loro moltiplicazio- discendenti del ciclo, nonché l’istituzione di tati repentinamente. ne potrebbe avere effetti deleteri, innescando un leverage ratio che limiti la crescita della In questo momento le condizioni della liqui- un ciclo di ritorsioni commerciali. È impor- leva finanziaria; verranno applicate misure dità sono meno tese. Lo spread tra il tasso sui tante che la nuova Amministrazione statu- per ridurre i rischi connessi ai prodotti OTC prestiti interbancari a tre mesi senza garanzia nitense sappia resistere con decisione alle tramite la costituzione di controparti centra- e con garanzia, che aveva toccato i 185 punti richieste di protezione commerciale; cruciale li. Va in questa direzione l’annuncio dell’ade- base il 10 ottobre, si è progressivamente ri- 1 Si veda la testimonianza di Ben S. Bernanke al Com- sione da parte degli intermediari alla costru- dotto, portandosi negli ultimi giorni attorno mittee on Financial Services, U.S. House ofRepresenta- zione di una piattaforma centralizzata per lo a 90 punti base. Si sono riattivate le contrat- tives, Washington, D.C., 10 febbraio 2009. scambio di CDS. Essa porterà chiarezza in tazioni su scadenze leggermente più lunghe.

marzo 2009 19 La crisi dell’economia

Si intravede, anche oltre il breve termine, la crescita del credito al settore privato è sce- della recessione. Dal terzo trimestre dell’an- riapertura di alcuni canali di finanziamento sa al 4,2 per cento su base annua, la metà no scorso il flusso di nuove sofferenze è in che si erano bloccati; in gennaio vi è stato di quella dei tre mesi precedenti. Nell’anno rapido aumento. Il rapporto tra nuove sof- qualche segno del riavviarsi del mercato delle la consistenza è cresciuta del 7,4 per cento, ferenze e impieghi si è portato nell’ultimo obbligazioni, fatto importante in una fase in oltre 3 punti in meno rispetto al 2007. Se- trimestre dell’anno sul valore più alto dal cui giungono a scadenza prestiti obbligazio- condo le informazioni provvisorie relative al 1999, se si esclude il picco toccato nello stes- nari emessi dalle banche nel corso degli ul- campione di banche che fornisce statistiche so periodo del 2003 a seguito del fallimento timi anni. Ma la ripresa è fragile, esposta a decadali, in gennaio la consistenza del credi- di Parmalat. Il deterioramento è continuato forti incertezze. to complessivo avrebbe ristagnato; se confer- nel gennaio di quest’anno, quando il valore Fornire liquidità al sistema perché in nessun mato, tale andamento comporterebbe in un complessivo del debito della clientela entrata momento si interrompesse il flusso del cre- solo mese una flessione dell’ordine di mezzo in sofferenza è risultato superiore del 70 per dito e dei pagamenti è stata per molte set- punto del tasso di crescita sui dodici mesi. Il cento rispetto a un anno prima. timane la preoccupazione più urgente delle rallentamento è comune agli altri maggiori Vi è un importante elemento di robustezza autorità. Le banche centrali hanno agito in paesi europei e ha interessato tutte le aree del del sistema: in Italia l’indebitamento privato modo rapido e coordinato; l’Eurosistema è nostro paese e tutte le categorie di debitori. è considerevolmente inferiore a quello di al- stato uno degli attori chiave. Le garanzie in- Il tasso di crescita è modesto soprattutto per tri paesi. Per le imprese, il rapporto fra debiti trodotte dal Governo e dalla Banca d’Italia le piccole imprese, l’industria manifatturiera; finanziari e prodotto è pari al 75 per cento; la hanno sostenuto la fiducia nel sistema e aiu- le costruzioni hanno avuto un rallentamento media europea è più elevata di circa 12 pun- tato la ripresa del mercato interbancario; ne particolarmente marcato. Il calo della produ- ti. Il leverage delle imprese italiane è oggi di abbiamo riferito in più occasioni. zione e le prospettive congiunturali incerte sette punti più basso che all’inizio degli anni Il 2 febbraio abbiamo avviato – in collabora- hanno depresso la domanda di fondi per in- novanta, alla vigilia della precedente recessio- zione con l’Associazione Bancaria Italiana e vestimenti fissi e circolante. ne; è maggiore rispetto ad allora il grado di la società e - Mid – il Mercato interbancario copertura degli oneri finanziari con le fonti collateralizzato, che permette agli interme- L’indebitamento interne di finanziamento. Per le famiglie, i diari di negoziare fondi interbancari in forma privato debiti finanziari, benché cresciuti rispetto al anonima e garantita dai rischi di illiquidità e in Italia passato, sono il 49 per cento del reddito di- insolvenza delle controparti. I tassi applica- sponibile, contro oltre il 90 dell’area dell’eu- ti in questo mercato sono risultati inferiori inferiore a quello ro, il 150 circa del Regno Unito e degli Stati rispetto al segmento palese dell’e-MID e al di altri Paesi Uniti. fixing Euribor, riflettendo il contenimento Secondo i dati più recenti, nel terzo trimestre dei premi per il rischio. Oltre che alle ban- La domanda di prestiti delle famiglie risente del 2008 gli accantonamenti e le rettifiche di che italiane, il MIC è aperto alle altre banche della flessione dell’attività nel mercato im- valore dei principali gruppi bancari italiani europee che rispettino i medesimi requisiti mobiliare e della caduta dei consumi di beni hanno assorbito il 30 per cento del risultato previsti per quelle italiane, previa intesa con durevoli. Nel 2008 i prestiti al settore sono di gestione. Il rapporto, pur lontano dai li- le banche centrali dei rispettivi paesi. Non cresciuti del 6 per cento, contro incrementi velli degli Stati Uniti, è in forte crescita. Non giova compiacersi del pericolo scampato fin superiori al 10 per cento negli anni prece- dimentichiamo che al termine della fase re- qui; occorre guardare avanti. In prospettiva denti. Rimane vivace la crescita dei prestiti cessiva degli anni novanta, ben meno grave la recessione dell’economia europea finirà personali. Sull’andamento del credito hanno dell’attuale, aveva superato il 70 per cento. inevitabilmente per pesare sui bilanci delle influito anche politiche di offerta più caute Come si richiede alle banche di far piena luce nostre banche. Rischi di credito emergono adottate delle banche in seguito all’aumento sulle poste problematiche presenti nei loro sia nei settori di attività tradizionale, sia nelle del costo della provvista, alla parziale chiusu- bilanci dall’inizio della crisi, così è impor- economie emergenti, al cui deterioramen- ra dei canali di raccolta sui mercati interna- tante che esse provvedano a una valutazione to il nostro sistema, come altri, è esposto. zionali, al deterioramento del merito di cre- prospettica realistica e severa delle perdite su L’aumento degli accantonamenti a fronte di dito della clientela, alla necessità di rafforzare crediti che inevitabilmente si produrranno perdite su crediti peserà sui conti economi- il rapporto tra patrimonio e attivo per far nel corso dei prossimi mesi; che su questa ci delle banche nell’anno in corso. I mercati fronte alle pressioni provenienti dai mercati, valutazione basino le politiche di bilancio, le scontano questo peggioramento nelle loro in una fase di elevata incertezza. decisioni di ricapitalizzazione, la distribuzio- valutazioni. Nel 2008 la raccolta presso banche e fon- ne dei dividendi, la remunerazione del ma- Occorre provvedere rafforzando i presidi di comuni monetari residenti all’estero si è nagement. prudenziali di fronte al deteriorarsi del- ridotta di circa il 10 per cento. Era cresciu- la congiuntura; creando al tempo stesso le ta del 20 per cento nel 2007 e del 34 nel Rafforzare le banche per sostenere l’economia condizioni per garantire flussi adeguati di 2006, quando aveva contribuito per quasi Mantenere un’offerta adeguata di credito credito, per evitare l’avviarsi di una spirale la metà all’espansione della provvista. Le preservando al tempo stesso criteri sani e tra restrizione creditizia e peggioramento banche hanno fatto fronte al minor afflusso prudenti di erogazione dei prestiti: questa è dell’economia. Al di là del breve termine, la dall’estero aumentando la raccolta presso le la sfida per il sistema bancario nel 2009. Una ripresa dell’economia reale è condizione es- famiglie italiane, soprattutto sotto forma di stretta creditizia aggraverebbe la recessione; senziale per la solidità delle banche. obbligazioni. Nella media del 2008 il costo una minore prudenza rischierebbe di riflet- della raccolta complessiva è salito di 40 punti tersi sulla stabilità delle banche, con gravi Il credito base rispetto all’anno precedente; da ottobre conseguenze per la capacità di erogare credi- I prestiti erogati dal sistema bancario italia- ha iniziato a calare in seguito alle riduzioni to nel medio periodo, per la stessa economia. no, ancora in vivace espansione nella prima dei tassi ufficiali e al parziale rientro delle La disponibilità di finanziamenti all’econo- parte del 2008, hanno rallentato nel corso tensioni sul mercato interbancario. mia non va perseguita allentando gli stan- dell’anno; la decelerazione si è fatta brusca Debiti: 70 per cento in più di un anno fa dard di valutazione del merito di credito, negli ultimi mesi. Nel quarto trimestre la La qualità del credito bancario sta risentendo ma con un irrobustimento del patrimonio

20 marzo 2009 La crisi dell’economia che rimuova vincoli indebiti all’espansione dell’attivo. Ho già detto altrove che l’ap- proccio al rafforzamento patrimoniale delle banche deve essere pragmatico: le banche devono adottare tutte le misure necessarie e cogliere tutte le occasioni opportune. Alcuni gruppi hanno già cominciato ad agire con la dismissione di attività non essenziali, con la destinazione degli utili al rafforzamento del capitale, con il ricorso al mercato. Saranno presto disponibili, con il perfezio- namento dei provvedimenti attuativi, i fondi pubblici previsti dalla legge numero 2 del 2009. Anche in proficuo dialogo con il si- stema bancario, gli strumenti offerti dallo Stato sono stati affinati, nei margini concessi dalle regole comunitarie, al fine di offrire una poche settimane sottoporremo a consulta- no, valutare se e quali misure adottare. gamma di strumenti adattabile alle esigenze zione pubblica nuove norme, che si vanno di ciascuna banca o gruppo. mettendo a punto anche in collaborazione Proteggiamo i più deboli Se i fondi messi a disposizione dallo Stato con le associazioni delle banche, degli altri Quando si ostruiscono i canali dell’alloca- sono di dimensione adeguata, se le condi- intermediari e dei consumatori. Rendere- zione del capitale, il normale funzionamen- zioni che accompagnano gli interventi sono mo i documenti per la clientela più chiari, to dell’economia si inceppa, lo sviluppo è ragionevoli e concrete, tese a ottenere l’obiet- sintetici e confrontabili. Utilizzeremo stru- impedito. È necessario ricostruire la fiducia tivo, senza ingerenze amministrative nelle menti particolarmente incisivi per i pro- nel sistema finanziario, nella solidità delle scelte imprenditoriali, non si esiti a utilizzar- dotti di più ampio utilizzo, mutui e conti banche, dei mercati. Dalle banche, dalle li. È altresì opportuno riconsiderare il tratta- correnti. Chiederemo che l’attenzione per il autorità monetarie, dai governi la società si mento fiscale delle perdite su crediti. In Italia cliente sia al centro di ogni fase del processo attende un’azione decisiva di sostegno per banche e intermediari finanziari possono de- produttivo. Anche trasparenza del governo uscire dal gorgo della crisi senza perdere di durre le svalutazioni dei crediti solo entro lo societario e apertura degli assetti proprie- vista la sponda da raggiungere. 0,3 per cento degli impieghi; le svalutazioni tari sono condizioni del buon nome delle Alla prontezza dell’agire immediato deve eccedenti questo limite sono rateizzate in 18 banche e della loro efficienza. Un tempo accompagnarsi una forte strategia di lungo anni. In Francia, Germania e Regno Unito il sistema bancario, stretto nei vincoli di periodo. Alle banche si chiede chiarezza, è riconosciuta l’immediata e completa dedu- un’estesa proprietà pubblica e di una rete di prudenza; ma anche la lungimiranza neces- cibilità delle rettifiche di valore indicate in norme che ne condizionava tutta l’attività, saria per non far mancare il credito ai clienti bilancio. La normativa italiana ha effetti pro- era concentrato e chiuso nella proprietà, meritevoli. Le autorità monetarie hanno la ciclici: se le sofferenze aumentano, gli oneri scarsamente concorrenziale nei comporta- responsabilità di assicurare la creazione di li- a carico del sistema finanziario si aggravano menti. I progressi degli ultimi decenni sono quidità adeguata e la sua propagazione attra- in quanto cresce l’ammontare delle svalu- stati enormi. Il sistema delle banche pubbli- verso i canali più adatti alle strutture finan- tazioni che non è possibile dedurre. Essa è che è stato smantellato. Il consolidamento ziarie nelle quali esse operano, ma anche di particolarmente penalizzante nell’attuale fase dell’industria bancaria ne ha rivoluzionato ancorare sempre con fermezza le aspettative ciclica. gli assetti proprietari. Le fondazioni ban- di inflazione di medio periodo. carie, ceduto quasi ovunque il controllo, si I governi sono chiamati a una pronta, forte Le banche, presidio di stabilità sono trasformate in investitori attenti alle azione per sostenere l’economia. È l’occasio- Sempre, ma soprattutto in periodi di crisi, prospettive di lungo periodo. ne per riforme di struttura che consentano valore prezioso per una banca è il suo buon L’Autorità garante per la concorrenza e il al nostro paese di crescere di più e meglio nome, fondamento di un solido rapporto mercato ha recentemente attratto l’atten- in futuro. I margini per una politica antici- con la clientela. Salvaguardare e accrescere zione su alcuni aspetti strutturali relativi clica di bilancio vanno creati intervenendo la reputazione del sistema bancario richiede al sistema: concentrazione della proprietà, con decisione sui meccanismi di fondo della comportamenti concreti irreprensibili, non legami partecipativi fra intermediari, pre- spesa, assicurando in modo credibile la so- meno che norme rigorose. senza di amministratori in comune fra più stenibilità delle finanze pubbliche nel lungo Alla Banca d’Italia la correttezza del com- aziende. Questi aspetti meritano attenzione. e nel lunghissimo termine. portamento delle banche preme perché è È doveroso tuttavia osservare che la concen- A livello globale si dovranno mobilizzare le condizione di stabilità. Questo è particolar- trazione della proprietà, tratto comune del- risorse e le capacità delle istituzioni finan- mente vero in momenti come l’attuale, in le società quotate italiane, è per le banche ziarie internazionali, in specie del Fondo cui il ricorso al risparmio della clientela si meno pronunciata che per le società di altri Monetario Internazionale e della Banca è dimostrato strumento essenziale per con- settori. L’intensità dei legami partecipativi mondiale. Nell’Unione europea vi sono gli sentire al sistema bancario di supplire, in tra le principali banche appare inferiore a strumenti e le istituzioni per dare concreto tempi rapidi e per importi significativi, al quella che caratterizza altri paesi dell’Eu- sostegno ai paesi più vicini, che a essa guar- contrarsi di altre fonti di provvista. ropa continentale. Per quanto riguarda la dano come a un’àncora di stabilità. Non c’è Vigilare sulla trasparenza e correttezza di presenza di amministratori in più aziende, motivo di farsi vincere dalla sfiducia. È piut- chi offre prodotti finanziari e servizi di -in questione di competenza dell’Autorità an- tosto l’occasione in cui il Paese, tutti noi, vestimento spetta alla Consob. Per le ope- titrust per i profili concorrenziali, spetta in possiamo dar prova della capacità di proteg- razioni tipicamente bancarie la tutela è primo luogo al Governo e al Parlamento, gere i più deboli, di aprire nuove strade per affidata dalla legge alla Banca d’Italia. Tra cui le segnalazioni dell’Autorità si indirizza- il futuro.

marzo 2009 21 La grande crisi I poli industriali sono alla paralisi come tutto il sistema produttivo dell’Italia Putin beffa Silvio, Eurallumina chiude. E Alcoa? Campane a morto a Portotorres e Macchiareddu

Giampaolo Meloni

igilli alle aziende del Sulcis Iglesiente, Ssigilli a ciò che rimane della petrolchi- mica. Nella primavera sarda che sperava nella destra di governo e che aveva inge- nuamente creduto alle telefonate salvatutto di Berlusconi a Putin, ecco l’inverno nero della fine del sogno industriale. In linea con quanto avviene nel resto d’Italia, un Paese che non si sa dare una politica e un progetto di sviluppo. Non è solo l’effetto della grande crisi internazionale. Qui – ba- stano per tutti gli altri i casi Fiat, Indesit - si certifica l’incapacità nazionale di creare reddito, lavoro. È il presidente della Con- findustria Emma Marcegaglia a parlare di “vera emergenza”. Vediamo in dettaglio. fono: i circa mille dipendenti, tra diretti e avere visto le firme della Rusal su un accor- SULCIS IGLESIENTE operatori delle imprese d’appalto, saranno do credibile e garantito. Ma il caso Rusal è Eurallumina conta per Rusal come una in cassa integrazione e le speranze di accen- un tassello della crisi che investe il Sulcis granita per la Siberia. Nell’economia dere nuovamente i motori dell’impianto Iglesiente. della multinazionale, lo stabilimento di saranno ormai probabilmente sepolte. Tut- Portovesme vale assai poco. Difficilmente ti i tecnici concordano: per avviare quelle EURALLUMINA il premier russo riuscirà a imprimere una macchine occorre tanto denaro quanto un Dal trattamento della bauxite (tre milioni modifica della rotta: “Lo Stato non è nelle bilancio d’esercizio. La via d’uscita prete- e 100 mila tonnellate all’anno) produce un condizioni di impiegare grandi risorse fi- sa da Rusal è nella garanzia di ripianare le milione e 150mila tonnellate di ossido di nanziarie per cancellare i debiti delle azien- perdite dello stabilimento di Portovesme alluminio. Nel periodo recente la produzio- de private”, ha mandato a dire nei giorni (si parla di otto milioni al mese) e nel supe- ne era stata ridotta del 70 per cento, calan- scorsi attraverso il suo vice Igor Shuvalov. ramento indolore dei crediti Iva, oltre alla do a 350 mila tonnellate annue (300 mila Un messaggio chiaro, destinato a Oleg De- detassazione dei costi per l’area destinata al per Alcoa e 50milaper Fluorsind). I dipen- ripaska, l’oligarca proprietario dell’azienda bacino dei fanghi derivati dalle lavorazioni denti diretti sono 415, per un costo annuo precipitato dall’apice di uomo più ricco del e la copertura delle spese per la costruzione di circa 37 milioni. Gli appalti impegnano mondo alla posizione più tormentata di de- dei nuovi argini. Voci che insieme alla ri- circa 300 lavoratori per un costo annuo di bitore numero uno: il suo impegno è tutto duzione delle tariffe energetiche sono tutte tredici milioni. dedicato alla negoziazione di un “rosso” di previste nell’accordo di programma in di- 7.4 miliardi di dollari. Ma le banche stra- scussione tra Regione, governo nazionale e ALCOA Lo stabilimento lavora in linea con niere alle quali si è rivolto per rimettersi in Rusal. Ma occorre levare le mani dai freni, Eurallumina. Ha una produzione di allu- sesto non sembrano molto disponibili. E ha detto la multinazionale in una lettera minio primario di circa 140mila tonnellate poco entusiasmo ha mostrato anche il pre- ai dipendenti firmata dall’amministrato- annue, di cui 20mila destinate alla trasfor- sidente russo, sensibile alla strategicità del re delegato della fabbrica di Portovesme e mazione diretta nel territorio attraverso la settore ma poco propensa ad aprire le borse diffusa proprio il giorno dello sciopero ge- fabbrica di manufatti prima Sardal, poi Ila, anche se non è stato escluso lo spiraglio di nerale del Sulcis Iglesiente. Un messaggio ora Otefalsail. L’impianto di Portovesme un’eventuale acquisizione di quote da parte destinato a sfondare il muro delle riserve impiega 570 dipendenti diretti e circa due- dello Stato in cambio di una porzione di sulla bontà dell’operazione. cento nel sistema degli appalti. I costi per debiti. Chissà se la prossima estate Vladi- Le prime obiezioni che arrivano dal fronte la retribuzione annua dei propri dipendenti mir Putin tornerà a rendere visita all’amico sardo non sono peregrine. Il ragionamento è di poco inferiore ai 30 milioni, mentre il premier Berlusconi che per via telefonica, banale è:per quale ragione si deve attingere costo annuo per gli indiretti si aggira sui 20 nei giorni in cui le linee erano ingolfate da dalle casse pubbliche italiane per annullare milioni, e altri 6 rappresentano la voce per comunicazioni elettorali, gli aveva chiesto debiti mastodontici accumulati con le loro servizi e trasporti. L’azienda americana ha l’intercessione per tenere fumanti le cimi- attività private in altre parti del mondo? previsto investimenti straordinari per dieci niere di Portovesme. Quali sarebbero i benefici per la Sarde- milioni. Anche Alcoa ha in cantiere un pia- Da Villa Certosa, depandance estiva di Pa- gna? Può essere sufficiente l’impegno alla no per la cassa integrazione che riguarderà lazzo Chigi, gli sbuffi bianchi del vapore ripresa delle lavorazioni dopo un anno di nelle prossime settimane un centinaio di non si vedono. Ma a quel punto non sarà stand by tecnico? I sindacati non si fidano propri dipendenti, mentre altri cento degli più necessario alzare la cornetta del tele- e hanno già detto che sigleranno solo dopo appalti godono già degli ammortizzatori.

22 marzo 2009 La grande crisi

I poli industriali sono alla paralisi come tutto il sistema produttivo dell’Italia PORTOVESME SRL Lo stabilimento della svizzera Glencore produce 120mila tonnellate all’anno di zinco e 80mila di piombo. La voce di bilancio per il persona- le interno è di 30 milioni, mentre 15 sono destinati agli indiretti nel settore manuten- zioni e altri 5 per pulizie e servizi in appal- to. L’impiantistica richiede un impegno di 80 milioni all’anno. Le condizioni sfavore- voli di mercato (in primo luogo la dispo- nibilità ridotta dei fumi d’acciaieria neces- sari per l’alimentazione) hanno imposto la fermata dei forni Waeltz per la produzione dello zinco. Provvedimento che ha deter- minato la cassa integrazione per 100 diretti e qualche decina in più negli appalti. L’or- ganico interno è di 650 unità, gli indiretti 420. Portovesme srl ha proposto un con- tratto di programma per il raddoppio delle celle nell’impianto elettrolisi con un inve- stimento di 150 milioni. Ma il via libera è ancora arenato nelle pratiche del governo nazionale. in carico un organico di 508 dipenden- Scomparsi alcuni aromatici come il cume- OTEFALSAILE ti diretti, per un costo procapite di circa ne, il fenolo e il ciclo dell’esanolo. Là dove Si occupa della fase produttiva locale 20mila euro all’anno. lavorano quasi cinquemila persone sono dell’alluminio primario. Forse la pagina rimasti 956 dipendenti con altrettanti ad- più incerta e roccambolesca del versante ROCKWOOL detti agli appalti esterni. Polimeri Europa, industriale del Sulcis Iglesiente. Erede del- La fabbrica, ospitata nell’area industriale Sindial, Ineos Vinils Italia non hanno un la ex Ila e della ex Comsal, l’impresa è in di Iglesias, in località Sa stoia, è fuori dal piano industriale. Gli impianti del golfo liquidazione. A regime dovrebbe produrre- sistema produttivo di Portovesme. Dall’im- dell’Asinara boccheggiano. 20mila tonnellate annue di laminati d’allu- pianto a gestione danese (considerato il mi- minio. In organico 183 dipendenti con un gliore nell’area del Mediterraneo) escono OTTANA reddito lordo medio di 28mila euro per un ogni anno120mila tonnellate di prodotti Dai tremila dipendenti degli anni ottan- costo annuo di poco inferiore ai 10 milio- in lana di roccia quasi interamente destina- ta siamo scesi ad appena 350 addetti. Le ni. L’indotto impegna circa 70 unità. ti al mercato dell’edilizia. Ma anche in que- aziende Equipolymers e le collegate pro- sto caso la morsa della crisi nel settore delle ducono acido tereftalico e il Pet, Ottana è ENEL costruzioni ha imposto un rallentamento l’unico impianto in Europa a disporre del Controlla la centrale Sulcis-Grazia Deledda operativo. Proprio il 13 marzo, giornata monomero per fare il prodotto di base che che produce energia elettrica con una po- dello sciopero generale nel Sulcis Iglesiente arriva dalla Polimeri Europa di Sarroch. tenza di circa 230 megawatt, decisamente è cominciata la turnazione (dieci per volta) Piano industriale? Zero. inferiore alla capacità di 320 megawatt. nella cassa integrazione per i cento dipen- L’energia finisce nella rete Ternache la met- denti diretti. Una una ventina gli addetti MACCHIAREDDU te sul mercato. La centrale è alimentata da negli appalti esterni. Qui le ciminiere non fumano più. Gli carbone estero e parzialmente dal combu- operai sono scesi a quota trecento per la stibile del Sulcis. Sono impiegati 205 di- CHIMICA produzione di cloro-soda che è alimentato pendenti, negli appalti collegati circa 250 C’era una volta la chimica italiana e c’era dall’etilene di Portotorres. Il cloro di Mac- persone. quella sarda. Il buco nella bilancia dei pa- chiareddu viene inviato sia a Portotorres gamenti è salito a 10,6 miliardi di euro “in che a Porto Marghera. E se si chiudono i CARBOSULCIS costante crescita negli ultimi anni”, de- rubinetti? Poiché la chimica è fatta da im- Tra un mese e mezzo scadrà il contratto nuncia il segretario nazionale dei chimici pianti a incastro se chiude una fabbrica si con Enel per l’acquisizione del carbone Cgil Tore Corveddu. Il mercato è dinamico trascina dietro tutto il resto. estratto dalla miniera di Nuraxi Figus. solo nella chimica fine, ma in questo set- L’accordo nato per avviare la procedura tore l’Italia è cenerentola. “È necessario – SARROCH POLIMERI di privatizzazione voluta dalla giunta Soru dice Corveddu – il rilancio del tavolo sulla È un impianto gioiello quello della Polime- prevede la fornitura di trecentomila ton- chimica così come lo aveva proposto l’ex ri Europa nella zona industriale di Sarroch, nellate all’anno a partire dal 4 dicembre ministro Pierluigi Bersani, il suo successore conserva 400 dipendenti, vede bene, non del 2005, gran parte delle quali sono ora lo ha confermato, speriamo che Claudio soffre di crisi. Produce aromatici, utilizzati accumulate nel piazzale della miniera per- Scaiola capisca la serietà del problema. In nelle industrie della cosmesi e nella deter- ché la società elettrica non ha più spazi per Sardegna siamo alla paralisi o quasi”. genza. È l’eccezione nel panorama-cimite- lo stoccaggio. Sui destini della miniera gli riale dell’industria sarda. Che trova solo a scenari sono dunque tutti aperti. Carbo- PORTOTORRES Sarroch (la vicina raffineria Saras non ha sulcis, la società di emanazione della Re- Gli impianti producono solo etilene e po- mai effettuato un solo licenziamento) la gione che gestisce l’attività mineraria, ha lietilene con gomme speciali nitriliche. sua isola felice.

marzo 2009 23 Costo del denaro Anche il settore dei mutui subisce i contraccolpi della crisi finanziaria Accesso al credito legato ai redditi bassi A Cagliari e Oristano i tassi più elevati

Raffaela Ulgheri

a crisi economica che si è abbattuta sui Lmercati lo scorso autunno ha investito tutti i settori finanziari, ma una delle cose che disorienta maggiormente l’investitore privato è l’approccio all’acquisto del bene rifugio per eccellenza: quello dell’immobi- le. In questa fase, infatti, i mutui possono riservare sorprese di non poco conto. Quanti oggi decidessero di accendere un mutuo a tasso variabile, si troverebbero a scegliere tra un mutuo ancorato al tasso Bce (che proprio il 5 marzo scorso ha su- bito un ulteriore taglio dalla Banca centrale un mutuo a tasso misto entro la data indi- nel Centro, con un + 13% rispetto al 2006 europea a quota 1,50%), e uno ancorato cata. Tetto massimo previsto dall’articolo 2 e + 26,7% nell’intero periodo esaminato. al classico tasso Euribor (Euro interbank del decreto legge anti-crisi (Dl 185/2008, offered rate, tasso medio a cui avvengono convertito con la legge 2/2009) approvato Il Sud Italia e la Sardegna. Degno di nota le transazioni finanziarie tra le banche) definitivamente dal governo il 27 gennaio il dato relativo al Sud, zona che ha mante- che, proprio in questi giorni ha toccato il di quest’anno. nuto un trend costante per tutto il periodo minimo storico: dati del 5 marzo vedono della rilevazione, con tassi di interesse già un Euribor a un mese a quota 1,47%, a Lo studio dell’agenzia del Territorio. Se elevati. Secondo i dati forniti dall’agenzia tre mesi 1,78% e a sei mesi a quota 1,89% facciamo un excursus temporale e geografi- del Territorio (vedi tabella 1 in pagina), (con valori che sono esposti a variazioni co sull’andamento dell’erogazione dei mu- infatti, il Sud passa da un 4,19% (rispetto continue). tui negli ultimi anni, è utile fare riferimen- al 3,70% del Nord) al 5,38% (rispetto al La diminuzione del tasso di interesse inter- to a un recente studio statistico dell’agenzia 5,32% del Nord). «Interessante è l’anda- bancario ha favorito diversi fenomeni, sia del Territorio sulle compravendite immo- mento nel Sud che nel 2004 presenta un nel comportamento delle banche che in biliari relative ai fabbricati residenziali assi- tasso significativamente più elevato delle quello dei mutuatari. La prima conseguen- stite da mutuo ipotecario (Ntn ip). L’anali- altre aree, nel 2005 subisce una forte di- za della diminuzione dell’Euribor è stato si si riferisce a un arco temporale compreso minuzione e in seguito subisce aumenti co- un aumento dello spread (la differenza tra tra il 2004 e il 2007, e registra un aumento munque inferiori rispetto al Nord e al Cen- il costo a cui le banche pagano il denaro delle erogazioni dei mutui ipotecari fino al tro. A subire l’aumento maggiore sia nel e quello pagato dai clienti) praticato dal- 2006, soprattutto nelle Isole maggiori e nel 2007 sia in tutto il periodo è il Nord, dove le singole banche sui tassi d’interesse, for- Sud Italia e, al contrario, una contrazione inizialmente erano più bassi. Comunque, i mula che, quando l’Euribor e gli altri tassi della richiesta che investe tutto il territorio tassi del Nord si sono mantenuti sempre al usciranno dal momento di incertezza eco- nazionale a partire dal 2007. di sotto del tasso medio nazionale». nomica attuale, potrà avere ripercussioni Le cause, secondo l’Agenzia, possono esse- Nello specifico in Sardegna i tassi più ele- negative sulle rate dei mutuatari. Rispetto re diverse, in particolare si è assistito a un vati nel 2007 sono stati registrati nella a un altro valore fluttuante nel tempo (sia aumento della rata del mutuo che a livello provincia di Cagliari e di Oristano (in una l’Euribor che il Bce), infatti, lo spread è un nazionale è cresciuta, su base annua, dai media compresa tra il 5,5 e il 6,5%) mentre interesse fisso che si porta avanti per tutta 7.725,26 euro del 2004 (con un tasso del le province di Sassari e Nuoro vantano tassi la durata del mutuo. 3,85%), ai 9.832,50 euro del 2007 (con un di interesse inferiori (una media compresa Il tasso fisso, per quanti hanno preferito ri- tasso medio del 5,24%). L’aumento più in- tra il 5 e il 5,5%). manere al sicuro dai cambiamenti del mer- teressante è stato registrato nel Nord Italia «I tassi sono più elevati – spiega Roberto cato, si sta rivelando in questo momento seguito dal Centro, ma dobbiamo anche Anedda, direttore marketing MutuiOnli- meno conveniente, ma anche questo dato tener conto del fatto che per tutto il qua- ne.it – perché le banche applicano profi- deve essere letto in una prospettiva di lun- driennio in cui è durata la rilevazione i tassi li di rischio superiori nelle zone in cui il go periodo. in queste zone sono sempre stati più conte- rapporto rata-reddito si avvicina al limite L’abbassamento dell’Euribor, inoltre, va di nuti rispetto al Sud e alle Isole. massimo. Inoltre ci troviamo in una zona pari passo con il tetto massimo del 4% per L’incremento della rata è stato superiore nel in cui tradizionalmente vi sono meno al- tutto il 2009 per quanti abbiano sottoscrit- Centro, + 38% rispetto al 2004 e + 17,8% ternative bancarie disponibili è c’è ancora to un mutuo a tasso variabile entro il 31 rispetto al 2006. Nel Sud la rata è aumen- una certa diffidenza nella ricerca di nuove ottobre del 2008, esteso, secondo una nota tata leggermente meno, + 30% rispetto al forme di mutuo per esempio con l’utilizzo dell’Associazione bancaria italiana (Abi) 2004 e + 12,5% sul 2006. Anche nel Nord, delle banche online, nonostante queste ap- del 6 marzo, anche a quanti avevano acceso infine, la rata media è aumentata meno che plichino spread più competitivi».

24 marzo 2009 Costo del denaro

Per quanto riguarda il numero delle com- pravendite, invece, nell’Isola, secondo la rilevazione eseguita dall’agenzia del Terri- torio, nell’arco temporale che va dal 2006 al 2007, vi è stato un incremento nella Pro- vincia di Nuoro con un positivo del 3,2%, e nella Provincia di Oristano (nonostante i tassi più elevati praticati dalle banche) che registra un +17,3 per cento. In calo per tut- to il quadriennio gli acquisti nelle province di Cagliari (7,8%) e Sassari (3,2%).

La ricerca di soluzioni più convenienti in rete. I dati elaborati dall’agenzia del territo- rio sono confermati anche dall’Osservatorio MutuiOnline.it, broker specializzato nelle compravendite immobiliari su internet. Nella tabella riguardante la distribuzione delle richieste di mutuo per area geografi- ca, in un periodo di tempo di rilevazione questa volta superiore, che parte dal 2002 fino ai primi mesi del 2009, assistiamo a un andamento costante delle richieste di mutui in tutte le zone. Le richieste al Nord ria non ha certo sostituito la domanda del so Bce, e per quest’anno ci sono prospettive Italia vanno da una percentuale minima del più prudente tasso fisso, ma nei grafici for- di ulteriore calo. Questo fa sì che le persone 44,8% (II semestre 2006) a una massima niti da MutuiOnline.it si registra una lieve scelgano il tasso variabile ancorato all’Euri- del 50,5% (I semestre 2004) e dai primi inversione di tendenza rispetto agli ultimi bor per portarsi in vantaggio rispetto agli dati del 2009 si attesta sul 48,7 per cento. due anni, accentuata, probabilmente, dalle anni futuri. L’anticipazione fornita dalla Al centro si va da un minimo di richieste misure introdotte dal Governo con il de- Sardegna dipende sempre dal fatto che si del 25,6% del I semestre 2004 a un massi- creto anti-crisi (vedi tabella 3 in pagina). tratta di una regione in cui il reddito me- mo del 29,1 (II semestre 2006) e nel 2009 «In Sardegna il dato è anticipatorio rispetto dio è più basso rispetto al resto d’Italia, di si attesta sul 26,7 per cento. Mentre come alla media nazionale – continua Roberto conseguenza c’è una preferenza per i mutui sempre inferiori le richieste di mutuo nel Anedda -. L’aumento della richiesta di mu- che presentino da subito una rata più con- Sud Italia dove si passa dal 23,9% del II se- tui a tasso variabile dipende dal fatto che tenuta». mestre 2002 al 26,2% del II semestre 2005 l’Euribor sta scendendo sotto i due punti e secondo i primi dati del 2009 rimane sul- percentuali, inoltre il tasso di scambio in- Aumentano le richieste di mutui per la soglia del 24,6 per cento. terbancario è sceso anche al di sotto del tas- sostituzione. Altro dato interessante che Differenti però i dati sui mutui realmente deriva dall’analisi di MutuiOnline.it è erogati, di gran lunga superiori al Nord Ita- quello relativo alle finalità di richiesta dei lia, già nei primi riscontri sul 2009 la quota Bioedilizia mutui. Sia a livello nazionale che a livello di mutui erogati al Nord è pari al 59,1% regionale si è assistito a un incremento co- sul totale nazionale, del 27,2% al Cen- ed energie stante della richiesta di mutui per sostitu- tro, mentre solo il 13,7% sulle Isole (vedi rinnovabili zione Questa tendenza deriva dalla legge tabella 2 in pagina). «Nei primi mesi del Bersani dell’aprile 2007 sulla portabilità, 2009 c’è stato un leggero calo delle eroga- a Guspini legge che consente il passaggio, senza alcu- zioni a livello nazionale – afferma Roberto na spesa notarile, da una banca a un’altra Anedda – mentre le richieste continuano a “Bioedilizia ed energie rinnovabili, che offra un tasso più vantaggioso. Men- mantenersi costanti. Questa brusca frenata benefici economici e opportunità di tre a livello nazionale le richieste per tale dipende da diversi fattori, primo tra tutti occupazione”: è il tema del convegno finalità sono passate da un 10% del 2006 le nuove condizioni di accesso al credito che si terrà venerdì’ 20 marzo alle per arrivare 41,4% del II semestre 2008, richieste dalle banche, per questo motivo 16.30 nell’aula consiliare del munici- in Sardegna si assiste a un incremento an- anche chi aveva richiesto un mutuo diversi pio di Guspini. Organizza il Comune cora più accentuato, passando dal 3,8% mesi prima si è trovato di fronte a nuove e l’amministrazione provinciale del del secondo semestre del 2006 al 52,3% condizioni determinate dalla difficile si- Medio Campidano con alcune asso- del secondo semestre 2008. Anche questo tuazione finanziaria. Le zone del Sud Italia dato è indicativo del basso reddito della ciazioni di categoria. Previsti gli inter- sono anche quelle che, storicamente, han- Regione, in cui la richiesta di mutui per venti di Silvano Piras (Anab), Paolo no sempre presentato redditi inferiori, di acquisto prima casa è inferiore non solo conseguenza l’accesso al credito risulta più Gallioni (agricoltura), Francesco Urgu rispetto al resto d’Italia, ma addirittura ri- difficile». (architetto), Walter Concas (Edilana), spetto alle richieste di portabilità, sempre Un altro dato che emerge sia a livello nazio- Cinzia Olivieri (esperta di energia) e nella ricerca di una formula contrattuale nale che a livello locale e, nello specifico, in Antonello Gregorini (Gaia ingegneria). che garantisca maggiore respiro a famiglie Sardegna, è l’incremento registrato proprio Tra gli organizzatori l’Anab (associazio- che subiscono i contraccolpi delle leggi all’inizio dell’anno, di richieste di mutui a ne nazionale di agricoltura biologica). di un mercato che sfugge alla loro azione tasso variabile. Questa soluzione finanzia- personale.

marzo 2009 25 Intervista Parla Italo Senes, presidente di Api Sarda, associazione delle micro-imprese Chiediamo provvedimenti che consentano di far ripartire i lavori pubblici in Sardegna

Raffaela Ulgheri on 2.200 associati Api Sarda rappre- All’indomani dalle elezioni regionali Csenta la piccola e media industria in avete già iniziato un discorso con il nuo- Sardegna. «Ma le nostre imprese annove- vo presidente della Regione? rano una media di maestranze tra gli otto Premesso che la nostra associazione è fi- e i dodici dipendenti, per cui sarebbe più logovernativa, noi cerchiamo di mettere corretto qualificarci come micro-imprese, sul tavolo della politica i problemi che piuttosto che come piccola e media indu- affliggono i nostri associati. E questo in- stria». A puntualizzare il concetto è Italo tendiamo fare anche con la nuova am- Senes, 64 anni, imprenditore edile (Ivues- ministrazione. Vogliamo conservare ciò se costruzioni), attivo nel campo della ri- che di buono è stato fatto, ma chiediamo storazione (Tamerici Srl), si occupa anche anche che vengano apportate modifiche di editoria e nautica (Abba Ruja). A capo a quanto non è andato incontro alle no- dell’Api Sarda regionale dal gennaio 2008, stre esigenze, tra queste il piano paesi- Senes era già presidente provinciale dal stico regionale. In questo momento ci 2003 e tuttora vicepresidente di Sardafidi, attendiamo dalla nuova giunta regionale consorzio fidi dell’Api Sarda. «I problemi un’attenzione maggiore al sistema pro- delle nostre aziende sono determinati dal- duttivo senza che lo sguardo sia rivolto a le dimensioni e dalla posizione geografica. provvedimenti populistici (quale è stata Le dimensioni stabiliscono una sostanziale a mio parere la tassa sul lusso di Soru) sottocapitalizzazione, mentre l’insularità di nessun effetto economico. Chiediamo influisce sull’aumento dei costi di produ- provvedimenti che consentano di far ri- zione, causati dalle barriere all’ingresso e partire la macchina dei lavori pubblici e in uscita: la mancata continuità territo- Non dobbiamo sottovalutare l’industria tutto ciò che può essere utile alla creazio- riale per le merci e la parziale continuità turistica, ma dobbiamo rivolgere l’atten- ne di nuova occupazione. territoriale ottenuta con il trasferimento zione anche verso altri settori come la nau- dei residenti solo su alcune tratte (Roma tica, l’agroindustria, l’industria chimica Con la crisi finanziaria le banche stanno e Milano). Queste condizioni in termini eco-compatibile e la soft economy, l’indu- chiudendo i rubinetti dei prestiti, sia ai di costi nel sistema produttivo ci rendono stria della creatività. Dobbiamo valorizzare privati che alle imprese. Questo secondo poco concorrenziali». la ricerca, per esempio il parco tecnolo- alcuni analisti starebbe facendo emerge- gico cagliaritano. A parte qualche pallia- re il fenomeno dell’usura. Ci sono state Le nostre industrie in questo momento tivo dato dagli incentivi che tutte le na- denunce in tal senso da parte delle pic- stanno affrontando diverse crisi, prima zioni stanno cercando di offrire al settore cole industrie sarde? L’Enichem, adesso Eurallumina: ci sono dell’auto, non credo la crisi di Eurallumina Non ho avuto segnali in questo senso. spiragli di ripresa? si possa superare facilmente. Ma, come ho già detto, il nostro tallone La situazione di Eurallumina rispecchia d’Achille è la sottocapitalizzazione, il che ci quella di Porto Torres, anche se le cause Se dovesse essere attuato il progetto del rende esposti alla stretta creditizia. Noi sia- che hanno determinato le condizioni di federalismo fiscale, che impatto avrebbe mo convinti che la piccola media industria disagio dell’industria di Portovesme deri- sulle Pmi sarde? paghi gli errori sia della grande industria vano dalla crisi dell’auto. Ci sono, al mo- È auspicabile che il federalismo fiscale de- che dell’ingegneria finanziaria che ha por- mento, accordi che salvaguardano i dipen- termini un rinsavimento degli organismi tato a fenomeni di speculazione mondiale denti, il protocollo della cassa integrazione politici nell’utilizzo della finanza pubblica. che penalizzano poi le categorie più deboli. è già stato firmato a Roma, ma il vero pro- Nelle nostre regioni ci sono settori in cui In particolare, in Sardegna, stiamo pian- blema è che siamo impreparati davanti al la spesa è incontrollata e incontrollabile. gendo l’assenza di banche del territorio, processo di de-industrializzazione. I politi- Questa è, a mio giudizio, la causa mag- le teste non sono qui, quelle del Banco di ci che ci rappresentano non hanno ancora giore delle condizioni di precarietà in cui Sardegna sono nella Bper, quelle del Cis elaborato strategie contro l’emorragia di si trovano le strutture pubbliche, a par- sono in Banca Intesa. Per un solido sistema posti di lavoro nell’industria che viviamo tire dalla sanità. Certo, esiste un divario creditizio c’è bisogno di istituti che cono- da circa 20 anni. Ciò che noi vorremmo, tra Nord e Sud Italia, e le cause di queste scano il sistema produttivo e l’imprendi- come associazione, è che vengano evitati differenze devono essere considerate atten- toria locale. Solo in questo modo si può gli sconquassi sociali determinati da chiu- tamente nel momento in cui vengono det- dedurre la solvibilità. Ed è ciò che fanno sure istantanee per cui si rinuncia di colpo tate le condizioni del federalismo stesso. i consorzi fidi sostituendosi alle banche e a migliaia di buste paga. Perciò la nostra visione è favorevole e forse dando alle stesse le garanzie che richiedo- siamo anche in ritardo in questo concetto no. I limiti vicini all’usura li praticano le E come si può intervenire in tal senso? di gestione della finanza pubblica. banche stesse.

26 marzo 2009 Intervista Parla Enzo Costa, nuovo segretario generale sardo della Cgil Dobbiamo difendere i deboli della società Ma dobbiamo capire i mutamenti in corso

Alberto Urgu nzo Costa, cagliaritano 56 anni, è il periodi di crisi, quando le persone sentono Enuovo segretario generale della Cgil maggiore la necessità di tutela. Ricordia- sarda. Dal 1973 in Cgil come semplice moci che in Sardegna la media delle azien- iscritto, ha diretto dal 1986 al 1996 la de è di 3,6 lavoratori per impresa. Ciò si- Fiom, poi entra nella camera del Lavoro di gnifica che la stragrande maggioranza dei Cagliari di cui diventa segretario nel 2004. lavoratori sardi vive al di fuori della tutela Arriva alla guida del più grosso sindacato dell’articolo 18 e degli ammortizzatori dell’isola, 160mila iscritti con un trand sociali. Il sindacato non deve contare gli positivo di 5mila nuove iscrizioni rispetto iscritti, ma dovrebbe far contare gli iscritti. all’anno precedente, al posto di Giampao- Questi argomenti ci dividono attualmente lo Diana eletto in consiglio regionale con da Cisl e Uil, che hanno firmato la con- il PD, nell’annus horribilis della crisi eco- trattazione collettiva senza chiedere pre- nomica internazionale. Crisi che fa sen- ventivamente agli iscritti e senza la Cgil. tire i suoi effetti anche in Sardegna, dove Mi chiedo, anche se dobbiamo continuare il comparto industriale sta letteralmente a contare i poveri in Sardegna o dobbiamo franando. L’annunciato blocco di Porto impegnarci perché i poveri lo siano un po’ Torres prima e la chiusura dell’Eurallum- meno. nina in seguito, rischiano di trascinarsi dietro tutto il sistema sardo, oltre a met- Le ultime elezioni hanno mostrato an- tano di sostenere i redditi della famiglia. tere in ginocchio migliaia di famiglie ed che in Sardegna un fenomeno che si è vi- Seconda cosa l’apertura di un tavolo “vero” interi territori. sto da altre parti d’Italia. Le zone operaie sulla crisi industriale sarda, perché noi non Enzo Costa assume il suo incarico anche in come il Sulcis, storicamente di sinistra, possiamo permetterci di perdere nemme- un momento di forte mutazione del qua- voltano le spalle alla sinistra e votano a no un tassello del nostro comparto, altri- dro politico regionale, con il ritorno del destra. Il sindacato si sente chiamato in menti quando usciremo dalla crisi saremo centrodestra e l’avvento di Ugo Cappellac- causa, magari nel non riuscire a fare da realmente tagliati fuori. La terza cosa è ci alla Presidenza, che ha spazzato via alle cerniera tra gli operai e i partiti? l’accelerazione della spesa pubblica. Tutti i urne i cinque anni di Renato Soru e del Non esiste sindacato che può definirsi cantieri che si possono aprire devono esse- centrosinistra. integralmente schierato da una parte po- re aperti. E non parlo di cementificazione, litica. Certo la Cgil è a prevalenza di sini- ma di far ripartire le infrastrutture. Da dove ripartire, quindi? stra, ma non possiamo sentirci chiamati in Il sindacato deve soprattutto rimanere uni- causa dalla sconfitta politica del centrosi- Che sindacato eredita? Non solo come to, continuare a difendere i pezzi deboli di nistra. Le nostre elezioni sono quelle delle numero di iscritti, ma anche come capa- questa società. Non ci possono essere in RSU, se saremo sconfitti lì ci sentiremo cità di rappresentare la realtà lavorativa questa fase interessi diversi da difendere, chiamati in causa. Certo non ci tiriamo sarda. ma un impegno comune in favore della indietro, non sfuggiamo a quelle che sono I nostri numeri sono in aumento, ma que- tutela del lavoro, della difesa del salario, le nostre responsabilità. Probabilmente sto paradossalmente avviene sempre nei della riduzione dei prezzi. La crisi non ri- potevamo fare di più, essere più presenti guarda solamente gli operai della grande anche in questi momenti di crisi dei terri- industria, che in questo momento fanno tori industriali. notizia, ma anche e soprattutto le migliaia Il primo leader di lavoratori precari, che vengono silenzio- fu Pietro Cocco E allora perché secondo voi il Sulcis, samente espulsi dal luogo di lavoro. Il tas- come ad esempio Porto Marghera, vota so di disoccupazione femminile giovanile, Enzo Costa è l’undicesimo segretario il centrodestra? ad esempio, è ora al 43,3%. Siamo tornati generale della Cgil sarda. Il primo fu Perché quando vediamo sfuggirci alcune indietro di 10 anni in un paio di mesi. Pietro Cocco( 1958-60), dopo di lui cose che davamo per acquisite, il primo impulso è cambiare. Le elezioni degli ul- Girolamo Sotgiu (1960-68), Daverio Il sindacato richiama sempre le respon- timi 15 anni dimostrano questo, chi go- Giovanetti (1968-72), Villio Attori sabilità della politica, ma concretamente verna perde. Quando la politica non è in cosa dovrebbe fare la nuova Giunta re- (1972-79), Salvatore Nioi (1979-80), grado di dare elementi di speranza e di gionale? Antonello Saba (1980-86), Giuliano prospettiva, gli elettori cambiano. Questo Noi chiederemo subito l’apertura di un Murgia (1986-93), Gianni Nieddu è il motivo per cui, quando le zone operaie tavolo anticrisi, che deve affrontare prio- (1993-96), Pino Marras (1996-2004), avvertono la crisi votano a destra. Quando ritariamente tre problemi: Per prima cosa Giampaolo Diana (2004-08). magari il sistema è più stabile, ritornano a degli ammortizzatori sociali, che permet- votare il centrosinistra.

marzo 2009 27 Tempi moderni Il progetto Camaldoli, confronto alla pontificia facoltà teologica di Cagliari Il confronto (difficile) tra fede e laicità Creiamo organizzatori di libertà sociali

Francesca Madrigali

n contributo alla politica nei suoi temi più alti, con uno sguar- Udo particolare rivolto all’uomo, che deve essere soggetto e non oggetto, e la solida base dell’impegno sociale della Chiesa cattolica. Vuole essere questo il senso di “Progetto Camaldoli. Idee per la città futura”, il volume curato dal movimento degli intellettuali cattolici Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale) e pubblicato da Studium. Il testo raccoglie le idee e le proposte del Movimento sui temi della bioetica, della cittadinanza, dell’economia e del lavoro, dell’ambiente. La pubblicazione richiama nel titolo e nelle inten- zioni il celebre “Codice di Camaldoli”, opera dei laureati di Azione cattolica (progenitori del Meic), che nel 1942-43 si riunirono con Giovanni Battista Montini nell’eremo dei monaci benedettini di Camaldoli per immaginare, appunto, una “società futura”. Il risul- tato fu quel “codice” che tanta influenza ebbe sulle politiche della Democrazia Cristiana e che oggi, opportunamente adeguato alla società moderna, si basa su una domanda: cosa possono fare i cat- tolici per aiutare la società? Il volume è stato presentato a Cagliari, alla Pontificia facoltà te- Abramo sacrifica Isacco: uno dei capolavori del Caravaggio (1571- 1610). ologica della Sardegna, dal gruppo sardo del Meic, che ha ovvia- nomia. Inoltre, occorre ribadire che la vera risorsa che l’uomo ha a mente focalizzato l’attenzione sulle specificità isolane, chiamando disposizione è il lavoro, mentre il capitale potrebbe anche smettere a discutere del progetto Ugo Pirarba, ex segretario regionale della di esserlo (così come potrebbe accadere con la risorsa- scarsa- del Cisl, Vittorio Dettori, docente di Economia - università di Caglia- petrolio). ri, Vincenzo Tiana di Legambiente, il presidente della Fondazione Anche Vincenzo Tiana ha trovato punti di contatto fra l’attività Banco di Sardegna Antonello Arru e monsignor Mario Ledda, assi- di Legambiente e i principi di Camaldoli, soprattutto per quanto stente ecclesiastico del Meic di Cagliari. riguarda l’attenzione alla crescita e decrescita, all’acqua come bene Il “Progetto” è suddiviso in tre parti, che trattano di “Lavoro e pubblico e comune e il richiamo alla necessità di un cambiamento equità intergenerazionale”, lo sviluppo sostenibile e l’ambiente e il degli stili di vita. tema dell’immigrazione e della cittadinanza. Il presidente della Fondazione Banco di Sardegna Antonello Arru Con il testo “il Meic vuole analizzare i problemi e proporre valori e è intervenuto sul tema della cittadinanza partecipata. Ha ricordato modelli di partecipazione alla società civile”, sottolinea Pirarba, in che nell’articolo 2 della Costituzione è disegnata la fisionomia di un contesto di crisi non solo economica ma anche sociale. La que- uno Stato che non si esaurisce nella relazione diretta con l’indivi- stione di fondo è dunque quella di “non riuscire e ricomporre l’uni- duo e le sue solitarie necessità, ma immagina un sistema di relazioni tà complessa della nostra identità”, in una società in cui gli enormi fra lo stato e le persone: sono i cosiddetti “corpi intermedi” dei progressi della scienza hanno cambiato la mentalità e nella quale, quali anche le Fondazioni Bancarie fanno parte. La cittadinanza è comunque, il Progetto antepone sempre la “concezione integrale” anche lo spazio fra una elezione (“momento della “scelta”) e un’al- della persona, che è così posta al centro di un nuovo umanesimo. tra, in cui il cittadino dovrebbe poter partecipare secondo quel Si tratta di una proposta aperta a tutti anche senza una adesione di principio di partecipazione e sussidiarietà per cui la persona deve fede, poiché non ci deve essere “invasione di campo” della religione poter condividere i suoi problemi in una sede pubblica. Nella socie- in altri campi, rendendo così pienamente dialogica la presenza delle tà multietnica siamo inoltre chiamati a risolvere problemi con per- religioni nel mondo. sone che hanno finalità etico-sociali diverse dalle nostre, e se è pur Pirarba ha evidenziato l’importanza del confronto fra fede e laici- vero che “i valori non sono negoziabili”, la mediazione ci impone tà, la dinamicità dell’essere umano nel mondo, e il pericolo che il di trovare un terreno comune con l’altro. Difendere i nostri valori, relativismo, rendendo tutto “provvisorio”, indebolisca la manife- quindi, ma senza farne strumento di una “guerra tra bande” e pos- stazione della nostra identità. Fondamentale il lavoro, così come sibilmente spogliandoli dagli “orpelli” che li hanno condizionati. definito dall’articolo 1 della nostra Costituzione che è un punto di Quindi, ha ribadito Arru, dovremmo reinventare gli spazi in cui riferimento del Progetto, che nobilita l’uomo nella sua interezza e poter concretamente partecipare, insieme agli altri anche quando dunque anche nella sua umanità, sempre che l’economia si adatti sono “diversi” da noi. alle esigenze dello sviluppo integrale dell’uomo. Quegli stessi “spazi”, cioè, che devono essere occupati da formazio- A questo proposito Vittorio Dettori ha osservato che “…mentre il ni sociali che liberamente decidono di nascere, e in questa direzione Progetto Camaldoli cerca di ricondurre l’economia ai principi etici, vanno le strutture come le Fondazioni (la cui attività si esprime l’economia contiene già in sé quei principi che, se correttamente nell’ambito culturale, solidaristico), appunto assimilati al concetto interpretati”, permetterebbero, ad esempio, di non sprecare le ri- di “soggetti organizzatori delle libertà sociali”, che secondo Arru è sorse scarse perché sarebbe contro la morale e anche contro l’eco- “un bellissimo concetto da riempire”.

28 marzo 2009 Quelli che fanno Così lavora un gruppo di professionisti al Politecnico del capoluogo piemontese Ingegna, ingegneri per la Sardegna Sede a Torino, natali a Nuoro Orani e Sennori

Antonio Rocca

ono tanti i giovani sardi che, come me, Sarrivano ogni anno a Torino per fre- quentare i corsi di ingegneria del Politec- nico. E tutti confidiamo nella possibilità di far ritorno nella nostra amata Isola, e spendervi le conoscenze acquisite. Il “So- gno sardo”, lo si potrebbe definire. Un sogno che tuttavia, per concretizzarsi, deve fare i conti con il reale stato dell’im- prenditoria, e del mondo delle professioni sardo. Ad oggi infatti, la mancanza di un numero adeguato di esempi di attività di successo, di distretti industriali e model- li di tipo “cluster” in cui diverse aziende operano su uno stesso territorio, con vo- cazione produttiva affine, può scoraggiare chiunque voglia avviare una nuova impre- sa. A ciò si aggiunge il problema della co- ingegneristico o tecnologico. zionale, lo sviluppo tecnologico ed econo- municazione; che fatica ad informare sulle Ad esempio, in un’associazione universi- mico della Sardegna; e per realizzarlo, il opportunità esistenti, al di là dei luoghi taria, molti neolaureati potrebbero affron- primo passo è nell’ambito della comuni- comuni. tare il tema di come avviare in Sardegna cazione. Una realtà, in sintesi, che può ostacola- la propria impresa, grazie ad altri colle- Per questo, abbiamo fondato la rivista LU- re i neolaureati che vorrebbero tornare ghi che hanno avuto esperienze analoghe ChE; che nel primo numero tratta il tema nell’Isola; con conseguente danno allo svi- o che possiedono informazioni utili a della digitalizzazione dell’Isola, dell’ener- luppo tecnologico e imprenditoriale della chiarire eventuali dubbi, appianando le gia eolica, del finanziamento all’impren- regione. Dunque, preso atto che essa deve difficoltà; come e dove cercare offerte di ditoria giovanile e del piano Master And ancora maturare sotto il profilo economi- lavoro o stage, informarsi sulle iniziative Back. Successivamente, questa è stata co legato all’impresa che investe e lavora svolte a incentivare l’imprenditoria giova- distribuita tramite l’allestimento dell’In- in campo tecnologico (sia esso industriale, nile; e ancora, come orientare gli studenti gegnaStand, all’interno del Politecnico. biomedico, energetico o agrario), quale all’interno del mondo universitario, e in Un’occasione nella quale, interagendo fra strada intraprendere per innovare la Sar- ultimo, ma altrettanto importante: come studenti e laureati, si è riscontrata una pia- degna? Auspici e speranze non bastano; diffondere la cultura tecnica e scientifica. cevole partecipazione anche dei “non sar- soprattutto se restano isolate, disgiunte, L’associazione di cui faccio parte vuole di”. Diversi ricercatori del Politecnico han- senza che vi sia un progetto coinvolgen- essere proprio questo esempio: un veicolo no mostrato infatti interesse, esprimendo te, ambizioso e partecipato. E se la ric- per portare in Sardegna idee, progetti, co- opinioni, dubbi e consigli, al particolare chezza e lo sviluppo di una regione sono noscenze e spirito innovativo. tema dell’energia da fonti rinnovabili in imprescindibili dalla cultura dei suoi cit- Questo mezzo è INGEGNA, acronimo di Sardegna; e di come essa abbia tutti i pre- tadini, allora c’è bisogno di progetti che “Ingegneri per la Sardegna”; una idea nata supposti per divenire un modello vincente coinvolgano la cultura tecnica, scientifica nel 2006 grazie all’intuito di un gruppo di di regione energeticamente indipendente, ed economica dei laureati sardi, ed un’in- studenti sardi, ora ingegneri. Mi riferisco con grandi opportunità di lavoro. formazione efficace che riesca a motivarli, in particolare ai fratelli Giovanni e Pao- Interagire con l’esterno, condividere espe- abbattendo il muro dei luoghi comuni, lo Cusinu di Orani, Andrea Lai e Gian rienze tra regioni italiane, tra università, affinché il processo di inserimento lavora- Domenico Soddu di Nuoro, Pietro Nali di enti e imprese sarde e del resto d’Italia tivo e di creazione d’impresa sia reso loro Sennori e, insomma, al gruppo che costi- (o d’Europa) rappresenta allora il nostro semplificato e accessibile. A tal fine, anche tuisce il direttivo dell’associazione. Attual- prossimo passo. le iniziative di tipo associativo possono es- mente, siamo in maggior parte studenti e Organizzeremo, a breve termine, un ciclo sere una risorsa vincente. laureati in ingegneria aerospaziale, mec- di incontri che coinvolgano, assieme agli Un’associazione, come luogo dove con- canica, biomedica, energetica, elettronica studenti, i rappresentanti degli enti locali dividere informazioni ed esperienze, può ed, ovviamente, siamo tutti sardi! E la co- e delle imprese, sarde e non, che investono far emergere, e quindi divulgare, tutte le munità virtuale di Ingegna: www.ingegna. in tecnologie innovative e di successo. Gli occasioni e le risorse che la Sardegna può org conta circa sessanta iscritti al servizio incontri avranno luogo proprio qui, nel offrire a favore di idee innovative, nuove mailing-list. Politecnico di Torino; cuore dell’ingegne- imprese, nuovi posti di lavoro nel campo Ingegna ha quindi, come obiettivo istitu- ria italiana.

marzo 2009 29 Eventi Il 23.mo meeting della rete europea dei geoparchi dell’Unesco, inizio il 30 marzo Ribalta internazionale nel Sulcis per i gioielli dell’archeologia industriale

Alice Gurrieri l Consorzio del Parco Geominerario Idella Sardegna è stato scelto, tra le nume- rose candidature, per organizzare il 23.mo meeting dei delegati dei geoparchi europei dell’Unesco. L’incontro – di rilevanza in- ternazionale - si terrà nel Sulcis Iglesiente Guspinese dal 30 marzo al 3 aprile. Una occasione per far conoscere meglio alla comunità dei parchi il grande patrimonio naturalistico, ambientale e di archeologia industriale del nostro territorio. “Tale evento rappresenta – dichiara il ne- opresidente del Parco Antonio Granara - un’opportunità importante per il terri- torio che sarà visitato dai rappresentanti dell’Unesco e dai componenti del comitato di coordinamento della rete costituito da Il presidente del Parco geominerario Nino Granara, in basso il direttore Luciano Ottelli. (Sardinews) una delegazione di 64 esperti in rappresen- è dovuta all’evidente vantaggio di poter scienze geologiche) e dell’Iucn(unità inter- tanza dei 32 geoparchi europei”. condividere esperienze e attività e alla pos- nazionale della conservazione della natura). Il direttore del Parco, Luciano Ottelli sibilità di far conoscere il proprio territorio Il comitato si riunisce due volte all’anno, (foto in basso), precisa: ”Il meeting sarà in un contesto che interessa partner prove- in primavera e in autunno, sempre in un articolato in numerose sessioni di lavoro nienti da diverse parti del mondo. Il fatto parco diverso scelto tra coloro che si candi- a margine delle quali si organizzeranno che la rete appartenga ad una delle classifi- dano. Si discute delle candidature di parchi visite ai siti più significativi del territorio, cazioni dell’Unesco è un aspetto fortemen- che ambiscono ad entrare nella rete, delle intrattenimenti culturali e incontri con te caratterizzante che conferisce alla rete rivalidazioni, dei progetti in corso e futuri, le autorità regionali e locali oltre che con e ai singoli partner prestigio e credibilità di numerosi aspetti legati al funzionamen- la popolazione. Tale evento rappresenta verso le istituzioni e la collettività. to della rete e al perseguimento dei suoi un’occasione importante alfine di promuo- La European Geoparks Network è orga- obiettivi. La Ggn è coordinata direttamen- vere la Sardegna in un contesto di respiro nizzata con un comitato di coordinamento te dall’Unesco e ingloba tutti i geoparchi europeo che opera nel settore delle aree costituito da due delegati di ciascun Parco del pianeta, si riunisce ogni due anni con protette e della promozione turistica sotto (64 delegati) dal rappresentante dell’Une- una grande conferenza. Nel 2008 si è tenu- l’egida Unesco. Il meeting sarà arricchito sco, dell’Iugs (unità internazionale delle ta in Germania, hanno partecipato più di dall’organizzazione di un workshop inter- 300 delegati ed è stata preceduta di qualche nazionale che si terrà nelle giornate del 2 giorno dalla prima fiera globale dei Geo- e del 3 aprile rispettivamente a Buggerru parchi dell’Unesco. Durante la Conferenza e a Montevecchio. Come è risaputo Il Par- è stato consegnato al Parco Geominerario co Geominerario nel 1997 fu riconosciuto della Sardegna un riconoscimento a testi- dall’assemblea generale dell’Unesco il pri- monianza della sua appartenenza alla Ggn. mo parco della rete mondiale dei Geositi/ La prossima, nel 2010, si terrà in Malesia. Geoparchi. Tuttavia la rete vera e propria “Ma quella di questa primavera è un’occas- si è sviluppata negli anni successivi attorno sione importante per la Sardegna perché al concetto di protezione connesso in ma- ci permette – spiega Granara – di definire niera imprescindibile con quelli di valoriz- meglio anche la struttura del nostro Con- zazione, educazione e sviluppo sostenibile. sorzio e valutarne le compatibilità am- Il tema scientifico attorno al quale ruota il bientali ed economiche. Dobbiamo fare principio di Geoparco è la geologia in tutte in modo di rendere il Parco una struttura le sue discipline. snella, efficiente e che tenga conto del suo L’appartenenza alle reti Unesco European ruolo come grande attrattore turistico in- Geoparks Network (Egn) e Global Geo- ternazionale”. parks Network (Ggn) del Parco Geomi- Quali visite? Ovviamente a Carbonia, nerario, è avvenuta solo nel 2007- sotto Monteponi, San Giovanni, Porto Flavia, il commissario Giampiero Pinna - dopo Montevecchio, Ingurtosu. Sono alcuni essersi sottoposto a una nuova procedura dei gioielli minerari sparsi in tutta La di accreditamento. L’importanza della rete Sardegna.

30 marzo 2009 Accesso alla rete Da Info di via Trentino per universitari a Tomobiki di via Puccini per liceali Cagliari: 18 internet point, 32 gli web-cafè Molti studenti, e con 3 euro navighi un’ora

Paola Pilia

esempio della Spagna è ancora lonta- L’no. A Madrid, in tempi di mondia- le dipendenza da Facebook, gli internet point li trovi ovunque, spaziosi e più mo- desti, in centro e in periferia. Presto anche agli angoli delle strade, nelle cinquantami- la vecchie cabine a gettoni che l’operatore “Telefonica” si appresta a trasformare in ultratecnologici punti d’accesso alla rete. In Sardegna l’offerta è più tradizionale. I negozi che offrono la possibilità di connet- tersi al web sono spartani ma accoglienti. I più originali aggiungono la possibilità di sorseggiare un caffè mentre si naviga o di immergersi in estenuanti partite con la play-station. Secondo i dati della Camera di Com- mercio di Cagliari in tutta la Provincia gli internet-point in attività sono 50. Concentrati in città, hanno una clientela composta in prevalenza da studenti. So- prattutto universitari e fuori sede. Solo 18 sanno gestire. I clienti per esempio, spes- sceddu, che dal suo desk coordina lo scia- esercizi si accontentano di fornire la sem- so vengono da me e mi chiedono aiuto me di liceali che entrano e chiedono una plice connessione, gli altri 32 sono web- per settare le pennine”. Con l’occupazio- postazione. “La maggior parte sono ragazzi café, bar con computer a disposizione dei ne delle facoltà che protestavano contro che hanno meno di 18 anni. Studenti uni- clienti o sale multimediali, per connettersi la riforma Gelmini, invece lo spazio si è versitari invece se ne vedono pochi”. a internet, giocare insieme agli amici o ve- svuotato. Per un mese pochissimi clienti. È riservato ai giovani fino ai trent’anni dere film. In tutti, prima di accomodarsi, Poi l’attività è ripresa a pieno ritmo con la l’internet Point ospitato nel centro giovani è obbligatorio lasciare i propri dati e un fine della contestazione. Pareti color aran- comunale di via Dante, 11. Uno enorme documento d’identità come prevede il cio, sei postazioni, grandi tavoli, è un via open-space con venti postazioni ogni gior- Decreto antiterrorismo Pisanu del 2005. vai continuo di ragazzi con libri, dispense no letteralmente prese d’assalto da cagliari- Giovani i clienti, giovani i gestori. I titola- e appunti. Ogni giorno entrano in media tani e studenti fuori sede. Attivo dal 2003 ri degli internet-point hanno quasi sempre trenta persone, universitari soprattutto, lo spazio è cresciuto con costanza e adesso meno di quarant’anni e sono in grado di poi qualche professionista di passaggio e sfiora di media le quattrocento presenze guidare agevolmente anche i clienti meno qualche straniero che vive in città. Con tre quotidiane. Per navigare basta fornire un capaci, districandosi tra richieste impossi- euro navighi un’ora. “C’è chi si ferma solo documento e registrarsi la prima volta che bili e ingenue curiosità. cinque minuti, il tempo di controllare la si usufruisce del servizio. Le postazioni non Paolo Serrau, titolare di “Log-In” in via posta e via, c’è chi sta ore appiccicato a Fa- si possono occupare per più di un’ora ogni Trentino ripropone in rete, con grande cebook o Messenger”. giorno. Perché piace così tanto? È gratuito, successo, i racconti più divertenti delle sue Aperto da un anno e mezzo circa “Tomo- posizionato in pieno centro città, accanto giornate di lavoro. Ha aperto due anni fa, biki” in via Puccini, rappresenta una va- alla stazione della metropolitana di piazza ed è diventato punto di riferimento per gli riante ben riuscita dell’internet point più Repubblica, è aperto dal lunedì al sabato, studenti universitari che gravitano attorno classico. Due sale, 22 postazioni, nasce con orario continuato, fino alle 20.45. al Polo umanistico di Sa Duchessa. “In due dall’idea di tre trentenni che coltivavano il Difficile avere numeri precisi sugli internet anni mai una crisi, spiega Serrau- fino alla sogno di creare un ambiente multimediale point situati nel centro storico di Cagliari. protesta dell’Onda”. Le offerte sull’Adsl, le dove potere navigare e socializzare. Pareti Tariffe stracciate, concentrati nel quartiere pennine che permettono l’accesso in rete e sedie blu, game arena e internet point di Marina, sono gestiti prevalentemente da ovunque, l’wi-fi non hanno avuto contrac- allo stesso tempo, permette di connetter- cittadini pakistani, e frequentati solo dagli colpi sul giro d’affari. “Ci sono un sacco si in rete ma anche di giocare in modalità immigrati che vivono nella zona del porto. di minacce per la mia attività, ma se c’è multiplayer ai videogiochi più in voga del Mettono a disposizione degli utenti qual- un calo non è definito alle nuove tecno- momento. L’intuizione dei titolari è stata che pc, ma soprattutto il telefono. Spesso logie” racconta. “Per esperienza so che le felice. “Ogni giorno abbiamo in media l’unico mezzo per avere un contatto con le persone si imbarcano in cose che poi non venticinque clienti” – spiega Claudio Pu- famiglie lontane.

marzo 2009 31 Succede in Sardegna La Sardegna tecnologica si presenta ad Hannover

Dal 3 all’ 8 marzo Sardegna Ricerche è stata presente al CeBIT 2009 di Hannover, l’evento internazionale più prestigioso dedicato alle Tecnologie dell’informazione e delle Telecomu- nicazioni che attira più di 480 mila visitatori ogni anno, provenienti da 80 Paesi nel mondo, dando spazio a più di seimila espositori e a una varietà di eventi con opportunità di networking ad alto livello. I temi caldi di quest’anno sono: la Webciety, neologismo nato dall’unione di “World Wide Web” e “society” che rappresenta il modo in cui il nuovo Web si sta trasformando da una rete di documenti a una rete di persone (social network) e la green IT, ossia tutte le nuove soluzioni tecnologiche legate all’energia pulita. La partecipazione di Sardegna Ricerche Sciolto il Consiglio comunale al CeBIT rientra tra le iniziative finalizzate a promuovere il Distretto tecnologico “Sardegna DistrICT” nei cui laboratori tecnologici, delle vere e proprie “palestre” di ricerca, sviluppo e di San Gavino sperimentazione di applicazioni e di servizi innovativi, convergono le attività e le competenze La Giunta regionale, il 24 febbraio, ha scientifiche e tecnologiche di imprese, università e centri di ricerca. disposto lo scioglimento del Consiglio L’area espositiva sarda, collocata all’interno dello spazio Italia predisposto dall’Istituto per il comunale di San Gavino Monreale. Il vice- Commercio Estero (ICE) che si sviluppa su una superficie di 380mq nel padiglione 9 della fiera, presidente della Regione, Carlo Mannoni, è dedicata alle ICT (Information and Communication Technology), alle telecomunicazioni, ha nominato commissario straordinario ai software e ai servizi connessi, ed è rappresentata da aziende, spin-off universitari ed enti di per la provvisoria gestione il dottor Filippo ricerca sardi, alcuni dei quali insediati al Parco tecnologico di Pula (Cagliari). Craparotta, 62 anni, ex dirigente regionale, che per anni ha diretto il servizio di Edilizia Ogni espositore presenterà i propri progetti, prodotti e applicazioni all’interno dello stand o abitativa dell’assessorato dei Lavori pubblici. in seminari dedicati e avrà l’occasione di incontrare partner finanziari e commerciali. Nello Il provvedimento della Giunta, supportato stand saranno presenti, oltre a Sardegna Ricerche, dieci realtà sarde: FlossLab, Ablativ e Agi- dal parere dell’ufficio legale della Regione, letec (spin-off dell’Università di Cagliari); Axis Strategic Vision; Akhela; Prossima Isola; S. si è reso necessario in seguito alle dimissioni BIO-T; CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni); il gruppo presentate da nove consiglieri comunali che di ricerca PRA (Pattern Recognition and Applications Group) dell’Università di Cagliari e il non hanno più reso possibile il manteni- CRS4 (il centro di ricerca del Parco tecnologico di Pula). mento del Consiglio. Ozieri: Day Service per la cataratta Parte a Ozieri in via sperimentale il Day Service per l’intervento specialisti, attivabile ogni qual volta la situazione clinica del pa- di cataratta. Nel nosocomio logudorese è stata attivata una nuova ziente non giustifica il ricovero in regime ordinario o diurno, ma modalità organizzativa, prevista dalla delibera della Regione 37/9 richiede un inquadramento globale diagnostico e terapeutico da del 2007, denominata “Interventi per la promozione dell’appro- effettuarsi in tempi necessariamente brevi. «Si tratta di un modello priatezza dei ricoveri ospedalieri – Linee guida per il corretto fun- che va nella logica di dare un servizio di qualità – afferma il diret- zionamento dei posti letto di assistenza ospedaliera a ciclo diurno. tore sanitario della Asl di Sassari Marcello Acciaro – e portare la Istruzioni del modello organizzativo del Day Service”. Il Day Ser- sanità verso i pazienti. Al di là dell’aspetto tecnico dell’intervento, vice è stato presentato dalla responsabile aziendale dei Day Service, il servizio ha caratteristiche di vera e propria umanizzazione e ap- Donatella Rodella, coadiuvata da Luisa Carlini e da Carlo Piu, e propriatezza delle cure erogate al cittadino». dal responsabile dell’Unità operativa complessa di oculistica del Nell’ambito del Day Service ozierese è stato definito il percorso presidio ospedaliero di Ozieri Francesco Zanetti. All’ incontro era- assistenziale che seguirà il paziente: sono quattro infatti le fasi di no presenti il direttore generale Giovanni Battista Mele, il direttore accesso al Day Service oculistico attraverso le quali l’utente po- sanitario Marcello Acciaro, oltre ai responsabili dei reparti e dei trà fruire del servizio. Nel primo accesso alla struttura il paziente dipartimenti dell’ospedale di Viale Cappuccini. effettuerà: una visita oculistica, gli esami ematologici e una visi- Le direttive dell’assessorato regionale alla Sanità prevedono l’isti- ta cardiologica, utili ai fini dell’operazione alla quale dovrà essere tuzione, su tutto il territorio regionale, di tre differenti tipologie sottoposto. Dopo l’intervento chirurgico il paziente seguirà un ul- assistenziali di Day-Service, tra le quali le Pcca (prestazioni comples- teriore percorso che prevede due controlli post operatori a distan- se di chirurgia ambulatoriale) che riguardano prestazioni di tipo za di un mese l’uno dall’altro. Dalla attivazione del Day Service chirurgico. Tra queste prestazioni vi è appunto l’intervento di faco- l’Azienda Sanitaria prevede si possa assicurare la continuità assi- emulsificazione ed aspirazione di cataratta ed inserzione contempora- stenziale dell’utente, ridurre i tempi d’attesa per l’erogazione delle nea di cristallino artificiale intraoculare. Questo tipo di operazione prestazioni ambulatoriali e delle liste d’attesa per il ricovero, e il chirurgica verrà realizzata all’interno del Day Service, attivato in via numero di ricoveri inappropriati. Il direttore generale Mele dice: sperimentale presso l’ospedale Antonio Segni di Ozieri. «L’attivazione del Day Service del cristallino è da considerarsi un Il Day Service è un nuovo modello organizzativo che prevede l’atti- momento importante della sanità sassarese che sta cambiando. Per vazione di un percorso assistenziale non più in regime di ricovero, questo motivo andremo subito ad approvare con delibera il Pia- ma in regime ambulatoriale. Il nuovo percorso sanitario permette- no operativo, così che diventi esecutivo e, dopo una prima fase rà di affrontare problemi clinici di tipo diagnostico e terapeutico sperimentale, venga utilizzato come modello anche per il Distretto attraverso l’erogazione di prestazioni multiple integrate tra diversi sanitario di Alghero».

32 marzo 2009 Succede in Sardegna L’Ersu di Sassari si trasferisce in via Coppino

L’Ersu di Sassari trasferirà i suoi uffici in una nuova sede adiacente alla composto da: Giuseppe Masala, Antonello Peru, Giorgio Pintore, residenza studentesca “Alessio Fontana” di Via Coppino. Il trasloco Simone Campus ha promosso l’acquisizione della nuova struttura sarà realizzato in tempi brevi, probabilmente entro il mese di marzo, la anche per garantire agli studenti nuovi spazi dinamici da utilizzare per procedura di acquisizione dei nuovi locali è stata infatti appena ultimata. attività culturali, di svago e socializzazione. “La scelta di trasferire la sede dell’Ente dal quartiere periferico di Al piano terra saranno disponibili: una sala convegni da 50 posti, una Carbonazzi al centro della città -dice il presidente dell’Ersu Antonello postazione informatica- multimediale e una sala lettura in cui gli stu- Mattone- dove si trovano le sedi storiche dell’Università, biblioteche, denti (residenti in via Coppino e non) potranno incontrarsi, studiare, mense e residenze studentesche nasce con l’obiettivo di agevolare ulte- collegarsi ad internet utilizzando liberamente la rete wireless. Al terzo riormente l’accesso ai nostri servizi e di evitare disagi agli studenti”. I piano (1.405 mq complessivi) accanto agli uffici della direzione è in fase nuovi locali sono stati acquistati grazie ad un contributo apposito della di realizzazione una sala convegni (350 mq) da 200 posti con annessa Regione Autonoma della Sardegna e ai residui di bilancio. terrazza (590 mq), entrambi gli spazi facilmente accessibili anche ai Il settore per il diritto allo studio (quello più frequentato dagli utenti) disabili saranno messi a disposizione degli studenti, dell’Università e avrà i suoi uffici nel piano piazza, proprio all’interno della residenza delle associazioni culturali cittadine. di via Coppino, l’area amministrativa e la direzione dell’Ersu saranno I locali di via Carbonazzi che ospitano attualmente la sede dell’Ersu di invece al terzo piano. Sassari saranno messi in vendita, il ricavato sarà utilizzato per realizzare Il consiglio d’amministrazione dell’Ersu (scaduto il 9 gennaio scorso) nuovi alloggi per gli studenti fuori sede. Oli di eccellenza: a Seneghe vince ancora Giuliana Puligheddu Gli oli della Sardegna protagonisti alla XVI edizione del Premio nazionale per l’olio extravergine d’oliva Montiferru, conclusasi a Seneghe. A due oli prodotti nell’Isola sono andati altrettanti primi posti in due differenti categorie: l’olio “Ghermanu” dell’azienda agricola Giuliana Puligheddu di Oliena, ha vinto il primo premio nella categoria biologico, e si è visto assegnare, inoltre, il premio Camera di commercio di Oristano, attribuito per il maggior punteggio assoluto; l’olio “Masoni Becciu”, prodotto dall’azienda agricola Masoni Becciu di Franca Maria Serra di Villacidro, invece, ha vinto il primo premio nella sezione extravergine. Per l’azienda Giuliana Puligheddu di Olinea si tratta di una conferma: anche lo scorso anno aveva ottenuto la doppia vittoria con la sua produzione biologica. Ed è significativo che gli oli sardi ottengano posizioni di vetta nella classifica, a confermare la buona qualità del prodotto isolano, che si confronta con successo con le produzioni d’eccellenza del resto d’Italia. È andato, invece, ad un olio siciliano “Letizia”, dell’Azienda Rollo di Giorgio Rollo di Ragusa, il primo premio nella categoria DOP / IGP, mentre nella categoria Monovarietale ha vinto l’olio monovarietale “Leccio del corno”, prodotto dall’azienda agraria La Ranocchiaia di Grandis Gian Luca di San Casciano Val di Pesa, in provincia di Firenze. Da segnalare il premio alla Miglior confezione, assegnato all’olio “Terraliva Cherubino DOP Monte Iblei”, dell’azienda agraria Frontino Giuseppina di Siracusa, e il premio nella categoria Oli internazionali, assegnato all’olio “Parqueoliva”, dell’azienda Rincòn de la Subbètica di Priego de Cordoba in Spagna. Con ben 217 produzioni d’olio provenienti da tutta Italia, proposte da 162 aziende, e che hanno partecipato alla selezione, il Premio nazionale per l’olio extravergine d’oliva Montiferru si conferma quale un’eccezionale vetrina del comparto oleario italiano. La fase finale, svoltasi a Seneghe e Oristano e conclusasi oggi, ha proposto anche un qualificato workshop, al quale hanno partecipato diversi buyers provenienti dagli Stati Uniti d’America, dalla Germania e dalla Lituania. Nel corso della cerimonia di premiazione il presidente della Camera di commercio di Oristano, Pietrino Scanu, Tonino Selis, ha posto l’esi- genza di un miglior coordinamento delle manifestazioni legate alla produzione dell’olio in Sardegna, dando vita magari a una rete di eventi. L’assessore provinciale all’Agricoltura, Renzo Coghe, ha ribadito la valenza delle iniziative promozionali a sostegno del comparto agricolo. Lavoro giovanile a Stintino I finanziamenti agevolati per la creazione di nuove attività imprenditoriali sono stati l’argomento dell’incontro con la popolazione orga- nizzato dall’assessorato al Lavoro di Stintino. L’appuntamento si è tenuto giovedì 26 febbraio presso la sala consiliare di via Torre Falcone con la partecipazione di esperti di Confimprese Italia, Franco Caglia (presidente regionale) e Massimo Canizza (coordinatore provinciale). Loro compito è stato quello di illustrare e spiegare al pubblico le opportunità espresse dai finanziamenti agevolati a fondo perduto. Si è parlato anche della possibilità di creazione di nuove attività imprenditoriali (ditte individuali, società di persone e Srl) oltre che di imprenditorialità femminile. «Il lavoro precario e la disoccupazione sono la condizione che nel nostro secolo sta caratterizzando l’economia – ha detto l’assessore comunale al Lavoro Angelo Moschella – a tale proposito diventa importante la partecipazione di tutti gli interessati». Sette nuove rotte low cost dall’aeroporto di Alghero Billund in Danimarca, Amburgo (aeroporto di Lubecca) in Germania, Graz in Austria, Eindhoven in Olanda e Brescia, Ancona e Parma in Italia: sono i nuovi 7 collegamenti low cost dall’aeroporto di Alghero con il continente europeo, presentati il 5 marzo nello scalo catalano. I voli, curati dalla Ryanair, partiranno il prossimo 6 giugno con frequenze bi e trisettimanali. “Il posizionamento di un secondo aereo nella base di armamento di Ryanair ad Alghero, come concordato nei mesi scorsi, consente l’attivazione di 7 nuovi collegamenti che si aggiungono ai 17 già esistenti. È la naturale prosecuzione dell’attività di sviluppo dei nostri aeroporti che ha caratterizzato l’azione di questi anni”, ha dichiarato l’assessore regionale dei Trasporti, Sandro Broccia.

marzo 2009 33 Giramondo a cura di Andrea Atzori Blu, nero i colori del Baltico

na mattinata fredda, limpida, la calma surreale di un risveglio Udomenicale, la gelata notturna che si attarda sull’erba. L’autobus corre attraverso le foreste, attraverso quel verde scuro che mette soggezione… foresta; una sola, sconfinata e perpetua, senza fine, come le riflessioni che culla, che avvolgono, circondano… be- tulle, pini, ontani, pioppi e abeti rossi, sino al mare, in questo paese stupendo su cui era doveroso puntare di nuovo l’attenzione, se non altro per chiudere in degno modo il giro di quel sottile artiglio di mare che è il golfo di Finlandia: da Nord, da Helsinki, continuan- do verso Est, San Pietroburgo, per tornare a Sud-Ovest: a Tallinn. Estonia. Già citata, già raccontata, anche se non basterebbe una vita. La giornata è bellissima, il cielo è terso, attraversato solo da qualche nuvola svogliata; il sole splende, e c’è un freddo pungente che arriva portato direttamente dalla brezza del Baltico. Ed è questo il primo benvenuto di Tallinn: l’aria del Baltico. Il mare che creò le sorti dei popoli e delle terre che bagna, e che le guarda tuttora divenire; una fisionomia storica inconfondibile. Il mare che le navi danesi solcarono per conquistare, nel 1219, l’antico insediamento autoctono delle popolazioni Ugro-Finniche (Taani Linn, in Estone: città danese); il mare che vide i primi mer- canti tedeschi arrivare dall’isola di Gotland e costruire un villaggio sotto la rocca conquistata dai cavalieri dell’Ordine dei Portaspada, e che osservò lo snodarsi delle rotte commerciali della Lega Anse- atica, facendo di Reval, questo il nome tedesco della città sino al 1918, uno dei più importanti scali commerciali del Nord Europa, Ed è bella…questa Tallinn, che non è la superba San Pietroburgo, sino agli eventi della Great Northern War e alla lunga epopea della e a cui non importa neanche lontanamente esserlo. Tallinn che è dominazione Russa. Estonia, e che non ha bisogno proprio d’esser nient’altro che se Ma il secondo benvenuto della città non tarda ad arrivare, più dol- stessa; intima, suggestiva, remota e misteriosa, pacata e silenziosa ce: un carretto di legno, che avanza ciondolante per la via, tre bion- anche nella vivacità, calda ed accogliente nella sua umile e riservata de fanciulle ammantate di grigio che mescolano in una mezza botte antica bellezza, semplice, un po’ timida, magica, come i sorrisi della un impasto di miele, cannella, mandorle e nocciole, da vendere in sua gente. piccoli coni di carta e spizzicare mentre si passeggia. Questa la sua essenza, quella che merita di essere respirata e che si Ed è bello… camminare per questo borgo, tra archi, stretti vicoli mostra al mondo, fattasi baluardo del crollo dell’URSS e divenuta semideserti e le case dei vecchi mercanti teutonici, tipiche, con il indipendente tramite il proprio personale capolavoro: la rivoluzio- tetto spiovente e la finestrella con carrucola che si apriva nel sotto- ne cantata. tetto per stivare le merci. E Tallinn ancora si erge a baluardo, con un’identità non riconosciu- Perché questa è Tallinn, il suo cuore fermo a mille anni fa, il suo tagli fin troppo a lungo. volto medievale, ciò che la rende un vero e proprio centro storico, Ma sarebbe stolto credere di non trovare in essa i segni di una do- anch’esso annoverato tra i siti patrimonio dell’umanità, e che ma- minazione così lunga e tragica come quella Sovietica. Sfumature terialmente si estende dalle due torri del portale della parte bassa troppo sottili però perché possano essere scorte senza soffermarsi a della città vecchia, Vanallinn, sino alle banchine del porto, passan- vivere la città fino in fondo, oltre ciò che essavuole mostrare, quasi do per la collina di Toompea e la sua vista mozzafiato. come uno scongiuro... Antico, integro e vivo, questo volto, nettamente separato dalla città Ed è con questa volontà, legittima, che forse può affiorare anche nuova da una fascia di verdi parchi e dai camminamenti della vec- un altro rischio, quello proprio del decadimento del nostro tempo. chia cinta muraria. Così accade che, da una parte, la città vive da splendido e minuto Nel cielo, le guglie delle chiese, le torri e i lucernai, e tra i vico- gioiello di storia quale è, e dall’altra, si apre una metropoli all’avan- li acciottolati, ascoltando il suono lontano del flauto di qualche guardia, immagine dell’Estonia del progresso e delle illusioni della menestrello di strada, giardini nascosti, scalinate tortuose, stemmi modernità, dove tra le due parti, come la cinta muraria che le sepa- araldici di casate dimenticate, sedi di vecchie gilde mercantili, gal- ra fisicamente, si erge una barriera di incompatibilità che talvolta lerie d’arte e botteghe artigiane, salendo sino alla collina e ai masti fa della capitale quasi una caricatura di se stessa… un piede nelle del castello dei Portaspada, sino alla cattedrale ortodossa, al cortile antiche glorie, l’altro in un vuoto futuro, e a cavallo, un’identità del Re Danese e ai belvedere che si affacciano sui tetti rossi e i segna- Estone che è ben altra, respirabile ancora nel cuore della nazione, e vento di ferro battuto, mentre il fumo dei camini sale lento verso che in quel dualismo, proprio non trova posto… il cielo di una mattina d’inverno, per farsi seguire sino a perdersi, Comunque sia, il freddo meraviglioso tricolore Estone sventola, e lasciare lo sguardo al blu profondo delle acque Baltico, onnipre- alto sulla torre più alta del castello di Toompea, tra passato, presente sente spettatore. e futuro, in sfida al Baltico, e in fondo, parla da sé.

34 marzo 2009 Cineteca a cura di Emilio Bellu Il Curioso Caso di Benjamin Button Andare avanti, al contrario

film di David Fincher sono tra i più rico- Inoscibili nel panorama cinematografico odierno. Sono storie di persone ordinarie che si trovano in situazioni eccezionali, come gli eroi del cinema di Hitchcock. Ma a diffe- renza del leggendario regista inglese, Fincher non sembra particolarmente interessato agli eventi che travolgono i protagonisti, tanto quanto alle reazioni delle persone a queste circostanze straordinarie. Che sia la ricerca di un serial killer o la lotta per sconfiggere l’alienazione del mondo moderno, Fincher si concentra in primo luogo sull’impatto che queste situazioni hanno sul rapporto dei protagonisti con il mondo che li circonda. L’autore è un maestro nel creare mondi deformati, claustrofobici e allucinati, abitati da personaggi la cui lotta principale è il non perdere contatto con la realtà. E Benjamin Button, il protagonista del suo settimo cortometraggio, avrebbe tutte le ragioni per perdere la testa. Benjamin nasce vecchio: da neonato la sua pelle è raggrinzita, le sue ossa rattrappite, e i suoi occhi devastati di morte, che racconta a sua figlia la storia trionfo di ombre e luci che dà sempre il senso dalla cataratta. Sua madre muore durante il di quest’uomo straordinario. Ma nelle tre che dietro ogni angolo si nasconda qualcosa parto, e suo padre, disperato per la perdita ore del film Benjamin non incontra nulla di di straordinario. La sceneggiatura di Eric della moglie e terrorizzato dall’aspetto di suo veramente straordinario. La sua vita, nono- Roth è stata paragonata più volte al lavoro figlio, lo abbandona di fronte ad un ospizio, stante il suo ciclo biologico sia ribaltato, è più celebre dello scrittore, Forrest Gump: dove Benjamin incontra la sua vera madre, piuttosto normale per una persona vissuta così come nel caso del protagonista del film Queenie. La donna decide di prendere cura nello stesso periodo. Una vita soddisfacente, di Robert Zemeckis, Benjamin viaggia in un del bambino fino a quando resterà in vita. pienamente vissuta, ma non eccezionale. mondo di cui non avrebbe dovuto fare parte. Nonostante le previsioni dei medici, che Il Curioso Caso di Benjamin Button è in Ma la penna di Roth non sottolinea l’epica credono che il piccolo non potrà sopravvi- questo senso un film sorprendente per un del viaggio con grandi momenti spettacolari, vere a lungo, Benjamin vive, e comincia a regista come Fincher, un’opera che dimostra ma ne sottolinea la ricchezza con una grande conoscere il mondo dentro all’ospizio. Ma ancora una volta la qualità del suo lavoro, già attenzione alla vita dei suoi protagonisti, lui è diverso: non può giocare con i bambini evidente dopo l’ottimo Zodiac. Un film di con leggerezza e ironia. Le interpretazioni di della sua età, e nelle occasioni sociali viene ben tre ore di durata, Benjamin Button è lo Brad Pitt, Cate Blanchett e Taraji P. Henson presentato come se fosse un vecchio. Tutto specchio dei film precedenti dell’autore: una sono straordinarie, e Fincher dimostra di cambia quando incontra Daisy, una ragazza serie di eventi normali vissuti da un uomo sapere descrivere l’intimità con la stessa forza della sua età con cui scatta un’intesa imme- straordinario. In mano a praticamente qua- dell’epica. E’ una prova di regia di qualità diata: Daisy tratta Benjamin come se fosse lunque altro autore questa potrebbe essere la rara, l’indizio che l’autore abbia voglia di un suo coetaneo, e il giovane ragazzo, ormai formula perfetta per un film straordinaria- esplorare nuovi orizzonti e affrontare storie adolescente, comincia a guardare il mondo mente noioso, ma Fincher è un fuoriclasse. che molti non avrebbero associato al suo in modo diverso, anche perché, straordina- Ogni immagine del film è un tributo alla nome solo due anni fa. La storia è ambien- riamente, si rende conto che sta diventando straordinarietà della vita, vista dagli occhi tata a New Orleans, e si apre e chiude nei più giovane con il passare del tempo. La di una persona che non dà nulla per scon- momenti appena precedenti all’arrivo nella sua condizione fisica migliora, così come il tato: lo sguardo di Benjamin è quello di città dell’uragano Katrina. È una scelta suo aspetto. Ormai è indipendente, e vuole una persona che ha vissuto la sua infanzia significativa, che sottolinea l’intenzione del esplorare il mondo. Si imbarca su un battello in uno stato di reclusione e stordimento, e regista di trasformare una storia apparente- diretto in oriente, conosce il mondo e com- progressivamente scopre il mondo con con- mente semplice in un inno alla vita nella sua batte la guerra. Noi vediamo il mondo pas- tinuo stupore, senza mai perdere la voglia di assurdità. Come per dire che nonostante il sare davanti ai suoi occhi mentre davanti al vivere. Tramite la sua esperienza, una vita mondo possa sembrare ingiusto e crudele, nostro sguardo il nostro eroe diventa sempre normale diventa una storia di straordinaria dannare il caso e il fato è un esercizio inutile, più giovane, conosce l’amore, la perdita dei forza emotiva, raccontata tramite immagini che toglie tempo ed energie utili a sfruttare familiari, ed eventualmente la fine della sua e suoni potenti e evocativi. La fotografia al meglio il tempo che abbiamo per costruire vita. La sua storia è narrata da Daisy, sul letto del film, curata da Claudio Miranda, è un la nostra avventura.

marzo 2009 35 La New America Obama: “la luna di miele” è per caso già finita?

Viviana Bucarelli

l 56 contro il 39 per cento dell’opinione Ipubblica americana, interrogata sul fatto se il neopresidente Barack Obama debba o meno venire incontro in qualche modo agli avversari politici repubblicani o rimanere fermo sulle posizioni enunciate durante la campagna elettorale, secondo un sondag- gio effettuato nei giorni scorsi, ritiene che non debba concedere niente all’avversario, o, come si dice da queste parti, che dovreb- be “stick to his guns”. Per non contare poi il 79 per cento della popolazione che vor- rebbe che i Repubblicani venissero incon- tro al Presidente e trovassero un modo per collaborare. Ed è vero che, all’indomani del discorso onestamente e apertamente che questo partito. E sostiene che la creazione degli sul ritiro delle truppe in Iraq, il suo ex- pacchetto di stimolo economico porterà ad “Czar”, cioè supermanager che rispondono avversario nella corsa presidenziale John un gran deficit. Ma, allo stesso tempo dice, direttamente al Presidente, sulla riforma McCain, ha appoggiato la sua posizione; è meglio che ad indebitarsi sia lo Stato. E sanitaria, sulla politica di “urban affairs”, facendo presagire che, per lo meno su que- questa, ha specificato, è solo una soluzione sull’energia e sul “climate change”, «posso- sto tema, si possa effettivamente trovare un di emergenza; appena passata la tempesta, no minacciare il sistema costituzionale di accordo bipartisan. Ma in generale, nono- verrà allentata la presenza statalista. E c’è controlli ed equilibri. In qualità di assisten- stante il paese sia sempre innamorato del anche chi, come il Nobel Paul Krugman, lo ti e consiglieri del Presidente, i componenti suo Presidente, sembra terminata “la luna rimprovera di non intervenire abbastanza dello staff della Casa Bianca non devono di miele” con i Repubblicani. Da una par- e, in un certo senso, di non fare indebitare rispondere delle loro azioni al Congresso, te, non pochi si dicono disponibili a colla- lo Stato abbastanza. ai membri del Consiglio dei Ministri o, borare col Presidente, come John Boehner, Per gli americani vedere il controllo pesante virtualmente, a nessuno se non al Presiden- “House minority leader” repubblicano che, dello Stato è però uno shock che si inseri- te», scrive Byrd. «Raramente testimoniano all’indomani del discorso sullo “State of sce nel clima difficilissimo del momento. Si davanti ai comitati del Congresso, e spesso the Union”, ha dichiarato che la sua parte fanno i conti degli amici che hanno perso il coprono informazioni e processi di deci- politica vuole venire incontro ad Obama e lavoro e ciascuno ne ha almeno un paio che sion making celandosi dietro l’asserzione trovare insieme “soluzioni responsabili alle vivono sulla loro pelle la crisi; si continua a del privilegio esecutivo». Byrd teme che sfide davanti alle quali si trova la Nazio- parlare dei negozi che chiudono e di quelli possa verificarsi nuovamente il fatto che, ne”. Ma allo stesso tempo, soltanto in tre, che, annunciati da mesi, non si decidono come per le passate amministrazioni, allo hanno approvato il programma di stimolo ad aprire; non si sente parlar d’altro se non staff della Casa Bianca sia consentito limi- economico. di persone che ridimensionano le proprie tare la trasparenza. Dalla destra il Presidente viene criticato per spese ed il proprio stile di vita; e, anche a Ha suscitato poi delle critiche anche la vi- gli interventi di tipo statalista. E qualcuno New York, i ristoranti più cari della città e cenda di Judd Gregg, uno dei tre Repub- sostiene che un eccessivo ruolo del governo gli chef più celebri organizzano offerte spe- blicani nominati al Governo da Obama contribuisca, in un quadro in realtà estre- ciali per i “frugal Friday”, con un menù di come Segretario al Commercio e dimessosi mamente complesso, a dare instabilità al pietanze in cui nessuna supera i 10 dollari. subito dopo. Gli erano state sottratte alcu- mercato. Come ha detto alla Reuters Peter All’indomani del discorso dello “State of ne responsabilità importanti, punto chiave Kenny, managing director di Knight Equi- the Union”, l’iniezione di ottimismo e co- di questo lavoro, quali quella del prossimo ty Markets di Jersey City, “Ogni qual volta raggio infusa da Obama è stata molto ap- censimento del 2010, andate a figure di- si parla di quanto ampio sarà il ruolo del prezzata dall’opinione pubblica. Ma allo pendenti direttamente dal presidente. An- governo, al mercato non piace…”. stesso tempo arrivano anche delle critiche che se Gregg ha minimizzato la questione Ma, data la gravità della crisi economica, che al suo operato. In particolare, in que- in una comunicazione ufficiale, nella quale quale altra soluzione potrebbe esservi se sto momento, a proposito della sua voglia ha peraltro espresso sentite parole di stima non un intervento dello Stato? Dopo il interventista. Il Senatore Byrd, vecchio de- nei confronti del Presidente. Ma ora è in crollo di Lehman Brothers e le altre, ora in- mocratico e costituzionalista, in una lettera politica estera che gli occhi di tutto il mon- vece lo Stato viene in soccorso di Citibank scritta al Presidente, lo ha accusato in un do sono puntati sul Presidente e sul suo e di AIG, la più grande compagnia di assi- certo senso, di abuso di potere. Byrd, cri- Segretario di Stato Hillary Clinton. 900 curazione del mondo, e già, tra le fila degli tico molto severo in passato dell’ammini- milioni di dollari sono stati offerti per la ri- addetti ai lavori, si parla di Bank of Ame- strazione Bush, non ha esitato a fare delle costruzione di Gaza e West Bank. La posta rica che seguirà a ruota. Obama ha detto osservazioni ad un Presidente del suo stesso in gioco, è nel suo genere, la più alta.

36 marzo 2009 Aziende, carriere, persone

Sassari si incanta per la qualità della vita a Friburgo, in cattedra il city manager Wulf Daseking Perché in Italia è difficile applicare modelli di sostenibilità urbana? La domanda, proposta dal centro studi urbani di Scienze politiche di Sassari e dalla sua direttrice Maria Antonietta Mazzette, ha intrigato non poco quanti hanno partecipato il 2 marzo a un incontro con Wulf Daseking, city manager di Friburgo, città di 220 abitanti nel Baden-Wurttemberg. Col professionista tedesco ne hanno discusso i sociologi urbani Alfredo Mela (Politecnico di Torino), Michela Morello (Palermo), Francesca Zajczyk (Milano Bicocca), Roberto Segatori (Perugia) e Camillo Tidore (Sassari). Ha moderato il dibattito il giornalista tedesco Karl Hoffmann del primo canale della radio statale tedesca. Daseking ha mostrato in che modo la città di Friburgo applica modelli virtuosi di sostenibilità ambientale. Ha presenziato il pro-rettore Attilio Mastino.

Onofrio Di Gennaro, dopo Domenico Marino, nuovo direttore regionale dell’Inail Sardegna Onofrio Di Gennaro, 60 anni, di Bari, è il nuovo direttore regionale dell’Inail (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni) in Sardegna. Proviene dalla direzione regionale Inail della Valle d’Aosta. In Piemonte ha diretto l’ufficio pianificazione organizzazione e con- trollo. Subentra a Domenico Marino che ha lasciato l’incarico lo scorso 16 febbraio. In Sardegna l’Inail ha uffici a Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano e Carbonia.

La neuropsichiatra cagliaritana Nereide Rudas presidente del gruppo “Cui prodest” La neuropsichiatra Nereide Rudas è stata nominata presidente onorario della nuova associazione “Cui Prodest”, fondata da un gruppo di ex alcolisti, dalle loro famiglie, da medici, infermieri, psicologi e psichiatri provenienti dal centro dell’Asl 8 coordinato da Graziella Boi. L’asso- ciazione – si legge in una nota - vuole battersi per potenziare e diversificare i servizi territoriali di salute mentale, sollecitare l’attuazione di programmi a sostegno per le persone sofferenti, progettare proposte di reinserimento e sostenere iniziative di solidarietà. Gli operatori dell’as- sociazione rispondono ai numero 070-278550 o il mobile 340-8519532. L’indirizzo e-mail è [email protected]

Terza edizione a Cagliari del master in Psicologia giuridica e criminologia (direttore Cristina Cabras) Sono aperte le iscrizioni per la terza edizione del Master universitario biennale di secondo livello in Psicologia giudica e criminologia (direttore Cristina Cabras, nella foto), promosso dalle facoltà di Scienze della Formazione e di Giurisprudenza, in collaborazione di Medicina e Chirurgia di Cagliari. Il master è rivolto a chi ha consegui- to la laurea specialistica presso Scienze della Formazione, Psicologia, Giurisprudenza, Scienze Politiche, Sociolo- gia, Lettere e Filosofia, Medicina e Chirurgia, nonché ai laureati nelle medesime facoltà secondo gli ordinamenti didattici antecedenti il dm 509/99. Possono presentare domanda gli operatori del mondo forense, dell’area di intervento psicologico, sociale, educativo, gli operatori penitenziari, gli operatori della sicurezza, i giornalisti. Sono ammessi in qualità di uditori gli operatori delle forze dell’ordine in numero non superiore a 7, in possesso di diploma di scuola media superiore, con qualifica di upg e almeno cinque anni di servizio. L’ammissione al corso è subordinata al superamento delle prove di selezione. Le domande vanno presentate entro il 31 marzo 2009. Per informazioni www.unica.it/masterpg o rivolgersi a [email protected] o telefoni- camente dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 al recapito: 328 3226959 (Elisabetta Boeddu).

Un salesiano di Arborea, don Mario Fiandri, vescovo di Madarsuma in Guatemala Don Mario Fiandri, di Arborea, salesiano, 61 anni, ordinato sacerdote nella parrocchia Maria Ausiliatrice di Arborea nel 1974, è stato nomi- nato vescovo di Madarsuma in Guatemala. Lo ha nominato il papa assegandogli il titolo di vicario apostolico di El Petén. Fiandri – cher aveva fatto il noviziato a Lanuvio, nel Lazio, era preside del teologato salesiano di Città del Guatemala. Ne ha dato notizia il periodico di ispirazione cattolica Chorus. Madarsuma è una città antica, nella provincia romana di Byzacena o proconsularis Africa nel Sahel regione della Tunisia . Madarsuma è un ex diocesi della Byzacena e ora uno Titularbistum

La storia di Montevecchio con Terzita e Sanna in un libro di Sandro Renato Garau Montevecchio: da piccolo villaggio nel Campidano diventa tra la fine del XIX secolo e la metà del XX uno dei centri minerari più ricchi della Sardegna. Diversi scrittori ne hanno raccontato la genesi attraverso lo studio dei documenti e l’analisi delle testimonianze. Adesso ne parla an- che un documentato libro di Sandro Renato Garau pubblicato da “Il Filo” di Roma. È un romanzo storico che dà voce proprio ai protagonisti che hanno scritto l’inizio della sua storia: Giovanni Antonio Pischedda Terzita e Giovanni Antonio Sanna. Da perfetti sconosciuti si incon- trano per caso a Marsiglia e qui, animati da idee di sviluppo, progresso e ricchezza, iniziano l’avventura che li porterà a dare vita a una grande impresa mineraria nelle pianure al sud-ovest della Sardegna. Solo uno, però, riuscirà ad uscire vincente dalla grande impresa. (Un sogno…una miniera. Giovanni Antonio Pischedda Terzita e Giovanni Antonio Sanna: Sandro Renato Garau, Roma, Il Filo, 2008, pp.132, €14).

Al Consorzio Uno di Oristano seminario con esperti sull’uso dei gas in enologia Il 6 marzo si è tenuto a Oristano il seminario sul tema “L’uso dei gas in enologia: dalla vigna alla cantina”.L’evento scientifico rappresenta il secondo appuntamento della quarta edizione del ciclo di seminari sui temi della viticoltura e dell’enologia organizzati dal Consorzio UNO Promozione Studi Universitari, dal corso di laurea in Viticoltura ed Enologia di Agraria di Sassari e dalla Sezione Sardegna dell’Assoenologi. L’incontro, incentrato sull’analisi delle innovative tecniche di utilizzo dei gas per migliorare le potenzialità enologiche dell’uva, era rivolto a studenti, enologi, produttori, viticoltori e tecnici del settore. Il seminario è stato coordinato da Sandro Dettori dell’università di Sassari e da Gigi Picciau presidente dell’Assoenologi Sardegna. I relatori: Fulvio Mattivi dell’Istituto Agrario di San Michele dell’Adige, Fabio Pezzi dell’Università di Bologna, Maurizio Frati dell’Air Liquide Italia e Mariano Murru delle Cantine Argiolas di Serdiana.

marzo 2009 37 Amministratori e amministrati a cura di Massimo Lai Il Tar esclude dal concorso due aspiranti avvocati copioni

n tema di annullamento degli elaborati concorsuali segnalo due lo rispetto alle ordinarie manifestazioni del pensiero nei concorsi Isentenze del mese di marzo 2009, relative alle principali ipotesi pubblici. Nel caso di specie, in un concorso universitario, una can- «esclusione» dei candidati, identità tra elaborati e riconoscibilità, didata si era autocitata quale coautrice di un contributo scientifi- entrambe riferite a particolari procedure . La prima, del TAR per la co, peraltro redatto proprio in collaborazione col Presidente della Sicilia di Catania (sez. IV - sentenza 4 marzo 2009 n. 476), riguar- commissione. da l’esclusione dall’esame di abilitazione alla professione di avvoca- La pubblicazione risultava, inoltre, tra quelle inserite dalla candi- to degli autori di due compiti valutati identici. Il giudice ammini- data fra i titoli presentati e già valutati dalla commissione. Ov- strativo, messi concretamente in raffronto gli elaborati, ha ritenuto viamente, la candidata non aveva dichiarato nell’elaborato di es- che il contenuto degli stessi fosse soltanto parzialmente simile. sere l’autrice di tale contributo, citato semplicemente quale riferi- Pertanto, con specifico riferimento mento bibliografico. Il Tribunale ha, agli esami di abilitazione, il Tribunale Sardinews viene inviato per posta agli abbonati. però, ritenuto che tale fatto ha dato ha dettato alcuni principi. In partico- Può essere acquistato presso le librerie di Cagliari luogo ad una palese ed insuperabile lare, ha ritenuto che in via generale Cuec, Facoltà di Lettere, via is Mirrionis violazione del principio dell’anoni- non possa escludersi che gli elaborati Fahrenheit 451, Via Basilicata, 57 mato posto a garanzia del più gene- riflettano, nell’impostazione generale Edicola Meloni, D. I. Via Basilicata, 69 rale principio di imparzialità, senza e nella successione degli argomenti, il Murru, via San Benedetto 12/c la necessità di alcuna indagine circa modo e l’ordine di trattazione proprio Dettori, via Cugia 3 l’anomalia dell’indicazione, posto che dei manuali utilizzati nel corso della Ubik, via Roma 65 - 65 la candidata aveva inserito nell’elabo- Miele Amaro, via Manno 88 pratica e che, anzi, vada correttamente rato addirittura il proprio nome. a Iglesias considerata la possibilità per i candi- Libreria Duomo, Vico Duomo 8 Nessun rilievo è stato attribuito, sot- dati di consultare i codici commentati a Nuoro to tale profilo, alla circostanza che la con ampi riferimenti giurisprudenziali Libreria Novecento, Via Manzoni 35 pubblicazione avesse avuto una cer- che inevitabile comporta che essi uti- a Sassari ta diffusione nel mondo scientifico, lizzino spesso, a supporto delle proprie Libreria Koinè, via Roma 137 tanto da non potersi escludere che tesi, gli stessi brani o le identiche mas- la stessa potesse essere citata anche sime dei menzionati codici. Inoltre, i da soggetti diversi dalla sua autrice, candidati possono essere portati ad adoperare formule ripetitive e né al fatto che la citazione fosse certamente congrua all’interno di stile, generalmente utilizzate dagli operatori e cristallizzate nei dell’elaborato. I giudici calabresi, hanno notato, infatti, che simili formulari. L’annullamento della prova da parte della Commissione, considerazioni non possono attagliarsi ai concorsi universitari, che che è stata chiamata ad effettuare nuovamente la correzione, deve vedono un ristrettissimo numero di partecipanti, né, in particolare, allora dar corretto conto di tali possibilità e arrivare ad un giudizio a quello oggetto del giudizio, nel quale i candidati erano solo due. motivato in ordine all’eventuale identità tra gli elaborati. Da qui, la capacità di alcuni dati di rendere riconoscibile l’autore Con la sentenza 9 marzo 2009 n. 138, il TAR per la Calabria ha della prova diviene senz’altro maggiore rispetto a qualunque altro risolto, invece, un singolare caso di dedotta riconoscibilità dell’ela- concorso al quale partecipa un elevato numero di concorrenti e la borato concorsuale. In via generale, nei concorsi pubblici, la regola conseguente necessità di un maggior onere di garanzie formali da dell’anonimato degli elaborati scritti non può essere intesa in modo parte dell’amministrazione procedente. assoluto, tale da comportare l’invalidità delle prove ogni qualvol- Sicché, in altri termini conclude il Tribunale, o si giunge ad affer- ta sussista un’astratta possibilità di riconoscimento. Sono necessa- mare che la regola dell’anonimato non opera affatto nei concorsi ri, invece, elementi atti a comprovare in modo inequivoco che si universitari perché è un concorso nel quale i candidati sono diret- tratti di segni di riconoscimento. L’idoneità dei segni a fungere da tamente noti ai membri della Commissione e i loro elaborati sem- elemento di identificazione del candidato deve ravvisarsi soltanto pre perfettamente riconoscibili o, al contrario, si deve valutare con laddove gli stessi assumano un carattere oggettivamente anoma- maggior scrupolo e rigore la presenza di dati identificativi. L’arpa di Federica Mossone al Trinity College ai Camac Days Dal 31 marzo al 2 aprile al Trinity College of Music di Londra si svolgeranno i “Camac Days”, tre giorni di festi- val che vedranno l’avvicendarsi di concerti, masterclasses e workshops. Il festival sarà improntato sul due periodi musicali: il Barocco e il Contemporaneo. Per la sezione barocca Frances Kelly- arpista dell’Age of Enghlitment Orchestra e docente di arpa al Trinity College- all’arpa e David Miller al liuto faranno la loro performance il primo giorno dei Camac days, metre il secondo giorno ci sarà un workshop col coinvolgimento degli studenti di arpa del Trinity. Per la sezione contemporanea aprirà il Festival Gabriella Dall’Olio, capo del dipartimento di arpa al Trinity College, che eseguirà un brano - world premiere - a lei dedicato “Be Not Afear’d” scritto dal compositore inglese Tim Jackson. Al festival interverranno Sioned Williams, prima arpa alla BBC Symphony Orchestra, che terrà una lecture- recital sulla collaborazione fra arpisti e nuovi compositori, Rhodri Davies, Co- stance Luzzati, Isabelle Perrin e Jaquez Francois che chiuderanno le tre serate del festival. Ai Camac Days parte- ciperà anche Federica Mossone, arpista cagliaritana, attualmente residente a Londra, sarà impegnata in quattro concerti che la vedranno come solista nell’esecuzione del brano “Fantasia sul tema La Regina di Spade di Tchai- kovsky” scritto dal compositore russo contemporaneo Valery Kitka e nell’esecuzione di un brano dedicato a lei e scritto per quest’occasione da un emergente compositore italiano Simone Spagnolo, studente di composizione al Trinity College. In formazioni cameristiche Federica eseguirà un brano di musica antica accompagnata dal liuto e un brano del compositore giapponese Toru Takemitzu “And then I knew ‘Twas wind” per flauto, viola e arpa.

38 marzo 2009 Saras

marzo 2009 39 Salumificio Murru

40 marzo 2009