SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

RASSEGNA STAMPA

A cura di Ufficio stampa Aou Viale San Pietro, 10 07100 Sassari

Addetto stampa Andrea Bazzoni Sassari 9 marzo 2021

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 1 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

Rassegna stampa

INDICE

LA NUOVA SARDEGNA – 9 marzo 2021

L'UNIONE SARDA – 9 marzo 2021

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 2 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

QUOTIDIANI LOCALI

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 3 Edizione regionale

MARTEDÌ 9 MARZO 2021 € 1,50 ANNO 129 - NO 67 y(7HB5J2*TKOKKR( +#!"!@!"!} www.lanuovasardegna.it

sanità, il caso PRIMO GIORNO DI TEST ALL’INGRESSO LA CAMPAGNA Cambia il gestore L’ITALIA IMPARI del Cup, lavoratori DAL MODELLO a rischio? Temussi: DEGLI STATES saranno riassunti di MARIO MACIS ■ SORIGA A PAGINA 4 Controlli agli scali accinare una quota significativa della po- V polazione in tempi bre- la aou di sassari vi è fondamentale per uscire dall’emergenza Covid. Il gover- no Draghi ha annunciato l’in- tenzione di somministrare 60 milioni di dosi di vaccino entro tra dubbi e lentezza la fine di giugno. Fino a oggi in Italia le dosi somministrate sono poco più di 5 milioni, l’o- biettivo è molto impegnativo. Negli aeroporti L’Italia, insieme al resto d’Eu- la gestione ropa, è in forte ritardo con le vaccinazioni rispetto al Regno dei passeggeri Unito e agli Stati Uniti. Negli è più rapida Stati Uniti, ogni giorno vengo- no somministrate oltre 2 milio- Molti arrivano già ni di dosi, e il 23% della popola- zione adulta ha già ricevuto con il tampone almeno una dose dei vaccini La variante contro il coronavirus. In Italia, La macchina dei controlli meno dell’8 percento degli inglese già all’ingresso muove i primi adulti ha ricevuto almeno una passi. Un sistema che sem- dose. Cosa spiega questo ritar- presente nell’isola bra andare in sofferenza da- do? Innanzitutto, c’è un proble- vanti a grandi numeri. Nei tre ma di forniture, comune a tutti a dicembre aeroporti sardi i controlli so- i paesi europei: le case farma- no stati rapidi e ordinati. E ceutiche non hanno consegna- ■ BAZZONI A PAGINA 3 hanno anche rivelato alcuni to tutte le dosi previste nei tem- positivi. Negli scali portuali il pi stabiliti. Negli Stati Uniti, sistema sembra meno bril- invece, la produzione di vacci- sassari lante. Se a Porto Torres i 146 ni e i tempi di consegna sono passeggeri sbarcati sono stati stati più rapidi. Per capire per- controllati in breve tempo, a ché, è utile partire dalla recen- Primo weekend Olbia c’è stata maggiore diffi- te notizia dell’accordo media- coltà. Su 300 tamponi antige- to dal presidente Biden per cui in zona bianca nici eseguiti su un totale di la casa farmaceutica Merck si è controlli in 100 700 passeggeri arrivati all’Iso- impegnata a produrre grosse la Bianca, tre positivi e lun- quantità del vaccino della locali, sanzionati 5 ghe code. Johnson & Johnson. ■ A PAGINA 12 ■ LULLIA, FIORI ALLE PAG 2 E 3 I controlli al porto di Olbia (Foto Vanna Sanna) ■ CONTINUA A PAGINA 4 nuoro dopo la violenza in centro MAESTRI DELL’ARTE luna rossa Il prefetto: «Ora il pugno di ferro» Da domani la sfida con New Zealand LA PROPOSTA Il prefetto Luca Rotondi ha pre- sieduto il comitato per l’ordine ◗◗ gef sanna e la sicurezza pubblica dopo gli Confcommercio ultimi episodi di violenza a Nuoro. Dalla maxi rissa di saba- to notte, al giovane accoltella- «Creiamo to. Il prefetto promette il pugno Foiso Fois di ferro. «Da adesso in poi la re- le Zone franche te delle forze in campo sarà un innovatore maggiore. Polizia, carabinieri urbane» saranno tutti coinvolti nei con- nel dopoguerra trolli». ■ R. SANNA A PAGINA 10 ■ MURTAS A PAGINA 39 ■ GIANOGLIO E MELE ALLE PAG 18 E 19 ■ ZAZZARA A PAGINA 7

lettera con 100 firme: no a sinonimi insultanti «Treccani, correggi la voce donna» Filomena Campus: battaglia già vinta con l’Oxford Dictionary

L’Oxford Dictionary, pressa- to dalle donne, ha cambiato mercolEdì 17 domani la definizione di “woman”, eliminando sinonimi consi- derati scorretti e discrimina- I 130 anni Innovazione: € tori. Una lettera con lo stes- 12,50 so obiettivo è arrivata all’En- della Nuova: ora i vestiti più il prezzo del quotidiano ciclopedia Treccani. Tra le firmatarie anche la cantante sarda Filomena Campus, eroi sardi “leggono” che parla di «evidente discri- minazione nelle definizioni in guerra la salute IN EDICOLA di uomo e di “donna”». ■ CURRELI A PAGINA 39 ■ INSERTO DI 16 PAGINE ■ INSERTO DI 4 PAGINE 2 Primo Piano LA NUOVA SARDEGNA MARTEDÌ 9 MARZO 2021 coronavirus di Serena Lullia ◗ OLBIA I difensori della Sardegna bian- ca hanno corpi annegati in lar- ghe tute candide e lineamenti annullati da mascherine e visie- Controlli e tamponi: re. La Regione schiera i suoi su- pereroi in camice per trovare i positivi al Covid nei porti e negli aeroporti. Con l’arma del tampo- ne rapido da 15 minuti, medici e infermieri dell’Ats, annientano il potenziale nemico della zona bianca. E i controlli nei porti e così l’isola si protegge negli aeroporti, pensati proprio come uno scudo contro il diffon- dersi del contagio, dimostrano la loro efficacia. Prima giornata di test all’ingresso nei porti e aeroporti della Sardegna Un positivo. Nel primo giorno di entrata in vigore dell’ordinanza regionale, su 300 tamponi anti- La maggior mole di traffico a Olbia: qualche rallentamento e un positivo genici eseguiti su un totale di 700 passeggeri arrivati all’Isola pre. Le auto vengono tempora- Bianca, qualche positività viene neamente fatte sostare in uno fuori. Tre in totale. Numeri pic- piazzale libero della banchina. Niente deroghe coli di cui uno solo trova confer- Chi è in regola con tampone o ma con il tampone molecolare. vaccino viene mandato verso l’u- per i “pendolari” 30 i test eseguiti nello scalo di scita. Chi non ha il certificato di Golfo Aranci, su 190 passeggeri. negatività viene invitato a prose- e rischi per chi bara Negativi la decina di test rapidi guire a piedi verso la sala tampo- nel porto di Santa Teresa. ni. La maggior parte dei passeg- Controlli all’alba. La macchina geri sceglie questa opzione. I da- dei controlli accende i motori ti di tutti i transiti vengono co- prima che il sole si svegli. In municati alle forze dell’ordine. un’ala della stazione marittima i Temperatura e disinfezione. Nella due team di tamponamento grande sala tamponi si entra so- dell’Ats – medici, infermieri e in- lo dopo la rilevazione della tem- formatici – sono in postazione peratura e la disinfezione delle prima dell’arrivo delle navi. Nei mani. Due le postazioni per l’ac- piazzali la Guardia costiera coor- cettazione dove ci si registra con dina le attività di gestione degli tessera sanitaria. L’Ats si è già sbarchi a cui partecipano Autori- impegnata a raddoppiarle. Poi si tà portuale, protezione civile e passa al tampone nasofaringeo. forze dell’ordine. Una macchina Il risultato. Dopo 15 minuti il ri- La macchina è da mettere a in rodaggio che ogni tanto, inevi- sultato è pronto, ma non c’è nes- punto, ma la prima giornata di tabilmente, si ingolfa. Le code, sun obbligo di aspettare in sta- test all’ingresso è andata più che naturali all’esordio di zione marittima l’esito. Anche in bene: «Devo ringraziare tutte una operazione mastodontica caso di negatività viene suggeri- lecentinaia persone che sono come questa, sono destinate a to di sottoporsi a un nuovo tam- state schierate in campo - ha cronicizzarsi quando l’estate fa- pone entro 5 giorni. detto il presidente Solinas , ma rà da moltiplicatore di passegge- Le criticità. La presenza di molti anche l’Usmaf, le direzioni dei ri. Dalle poche centinaia di ieri a stranieri, provenienti per lo più tre aeroporti sardi, l’Autorità migliaia in contemporanea. Le da Ucraina e Romania, rallenta marittima della Sardegna con file per sottoporsi al tampone le operazioni all’accettazione. I tutti i tecnici». Duemila gratuito diventano così il miglio- passeggeri non italiani, non persone circa controllate, re spot ad arrivare in Sardegna avendo la tessera sanitaria, de- qualche rallentamento, ma con un certificato di negatività vono essere registrati ex novo complessivamente un bilancio già in mano. nel database dell’Assl. L’inseri- positivo. Dubbi vengono L’ordinanza. Con l’ordinanza fir- mento dei dati è lungo e inchio- sollevati soprattutto da chi mata dal presidente Solinas si da la fila. L’Ats corregge la rotta deve spostarsi tra penisola e chiede che i passeggeri che arri- creando una corsia riservata. Sardegna per lavoro e che vano nell’isola, via mare o via Tempi da migliorare. Sono tanti i quindi deve ripetere il terra, oltre a registrarsi sul porta- passeggeri sbarcati che ritengo- tampone di frequente. Dalla le Sardegna sicura debbano esi- no che il tampone di ingresso in Regione fanno sapere che non bire il risultato negativo di un Sardegna sia una cosa buona. ci saranno eccezioni o deroghe, tampone fatto nelle 48 ore pre- L’ottimismo della prima mezzo- almeno in questa fase: tutti cedenti alla partenza o il vaccino ra di attesa si trasforma però in dovranno sottoporsi ai test. con procedura completata nervosismo con il passare del Altro aspetto: quello della (quindi se previsto con due dosi tempo. E talvolta in tensione ta- possibilità di impegnarsi a fare dovranno averle fatte entram- le da richiedere l’intervento del- il tampone entro 48 ore. bi). Altrimenti si impegnano a fa- la polizia. In particolare a lamen- Controllare sarà difficile, ma re il test Covid a loro spese nelle tarsi sono gli autotrasportatori. dalla Regione ricordano che 48 ore successive o a mettersi in Hanno tempi di consegna da ri- non mantenere l’impegno isolamento per 10 giorni. spettare e tabelle di marcia defi- espone a sanzioni La procedura. Le navi Tirrenia, nite. Per loro la soluzione è que- amministrative, ma anche a Moby e Grimaldi sbarcano all’I- sta. Chi non ha fatto il tampone procedimenti penali. sola Bianca con gli orari di sem- lo farà nelle 48 ore successive. Passeggeri in coda alla stazione marittima di Olbia (foto Vanna Sanna)

tuati anche al porto di Porto Torres. Dei 146 passeggeri Tutti negativi ad Alghero e Porto Torres sbarcati dalla nave della Tir- renia proveniente da Geno- Operazioni sbrigate rapidamente. Un terzo dei viaggiatori si è presentato all’imbarco già in regola va, 82 sono stati sottoposti al tampone all’interno della po- stazione allestita nella ban- di Luca Fiori Christian Solinas. Pochi mi- ziativa per contenere i conta- co da Roma, mentre una pic- china del molo di Ponente ◗ ALGHERO nuti dopo le 11 del mattino gi». Venti minuti dopo aver cola parte ha scelto di effet- dal personale dell’Ats. Altri l’ultimo dei 45 passeggeri fatto il tampone il passegge- tuarlo entro 48 ore dallo sbar- 64 passeggeri avevano già fat- Meno di un’ora dopo l’atter- presenti a bordo del primo ro ha ricevuto l’esito del test co e di comunicare l’esito. to il test prima della partenza raggio del volo Alitalia delle dei tre soli voli atterrati nella rapido con un messaggio sul «È stato organizzato tutto dalla Liguria e hanno mostra- 10.20 proveniente da Fiumi- giornata di ieri allo scalo “Ri- cellulare. Sono stati 25 in tut- molto bene – spiega Gian to l’esito al momento dello cino le operazioni di scree- viera del Corallo” ha varcato to i viaggiatori arrivati da Ro- Marco Nardi, anche lui nell’i- sbarco, mentre 6 viaggiatori ning si erano già concluse e la porta scorrevole degli “Ar- ma che si sono sottoposti al sola per lavoro, mentre atten- erano già vaccinati. Al porto subito dopo lo scalo è ri- rivi”. tampone eseguito dal perso- de il suo turno davanti al erano presenti il commissa- piombato nel silenzio e nella «Ho dovuto attendere nale dell’Ats che ha allestito banco delle auto a noleggio – rio straordinario di Ares Mas- desolazione. qualche minuto perché ero delle postazioni nell’area il tempo perso è stato vera- simo Temussi, il sindaco È filato via senza intoppi seduto in coda all’aereo – “Extra Schengen” dell’aero- mente pochissimo». Alle ope- Massimo Mulas e le forze anche ad Alghero il primo commenta Marco Scarpetti- porto algherese. razioni hanno assistito gli dell’ordine. La fila dei passeg- giorno di test rapidi effettua- ni, arrivato nell’isola per la- Tutti – fa sapere l’Ats – so- agenti della Polaria, del po- geri sottoposti ai tamponi è ti a tutte le persone arrivate voro – ma l’ho fatto volentie- no risultati negativi al covid. sto fisso dei carabinieri e del- stata disciplinata dagli opera- in Sardegna, in base alle mi- ri perché questo tipo di scree- La maggior parte degli altri la guardia di finanza. tori della autorità del sistema sure disposte nell’ultima or- ning su chi arriva in Sarde- passeggeri aveva effettuato il E primi controlli anti covid portuale e anche qui non si I controlli allo scalo algherese dinanza dal governatore gna mi sembra un’ottima ini- tampone prima dell’imbar- ieri mattina sono stati effet- sono registrati intoppi. MARTEDÌ 9 MARZO 2021 LA NUOVA SARDEGNA Primo Piano 3

La situazione in Sardegna 12.444isolamento Solo 68 casi su 28mila tamponi domiciliare 24 Tasso di positività al 0,2% grazie allo screening di Cagliari. Un nuovo decesso 41.813 in terapia casi totali 190 intensiva incremento +68 ricoverati con sintomi ◗ SASSARI 0,2 per cento. Si registra però un no complessivamente 27.786 ning anti-Covid, quarta tappa di nuovo decesso rispetto a ieri, (un aumento di 95 unità), men- “Sardi e sicuri”, progetto della 822.499 1.184deceduti Lo screening di Cagliari dà l’ef- quando dopo quattro mesi il bol- tre le persone dichiarate guarite Regione realizzato da Ares-Ats tamponi fetto sperato: i contagi nell’isola lettino aveva segnato zero vitti- clinicamente nell’isola sono at- per contrastare la diffusione del 780.686 sono in netto calo. I dati dell’ulti- me. Attualmente in Sardegna, tualmente 185. Sono 41.813 i ca- Covid-19. In totale sono stati 27.971guariti mo bollettino dell’Unità di crisi dall’inizio della pandemia, il nu- si di positività al Covid-19 com- eseguiti complessivamente cir- negativi regionale fanno ben sperare: su mero dei morti ha raggiunto plessivamente accertati in Sar- ca 29mila tamponi. Complessi- oltre 28mila tamponi effettuati quota 1.184. Buone notizie sul degna dall’inizio dell'emergen- vamente sono 4 le tappe conclu- I casi nelle province nelle ultime 24 ore sono stati ri- fronte dei ricoveri. Sono 190 i pa- za.Sul territorio 10.088 (più 46) se nell'ambito del progetto “Sar- 10.088 6.679 3.501 8.252 13.293 scontrati solo 68 nuovi casi. zienti attualmente ricoverati in sono stati rilevati nella Città Me- di e sicuri' per un totale di 104 Città met. Sud Oristano Nuoro Sassari Qualche decina in meno di ieri - ospedale in reparti non intensivi tropolitana di Cagliari, 6.679 comuni in tre aree: Ogliastra, di Cagliari Sardegna per l’esattezza i positivi erano (due in più rispetto al giorno pre- (più 5) nel Sud Sardegna, 3.501 Nuorese, Medio Campidano e la stati 95 - quando però di tampo- cedente), mentre il numero di (più 3) a Oristano, 8.252 (più 6) a città di Cagliari. Circa 180mila i La crescita dell’epidemia in Italia ni ne erano stati fatti meno di pazienti ricoverati in terapia in- Nuoro, 13.293 (più 8) in provin- test eseguiti finora. Tappe suc- casi totali positivi deceduti guariti 2400. Il rapporto casi positi- tensiva resta fermo a 24. Le per- cia di Sassari. cessive: 13-14 marzo area vasta vi-tamponi eseguiti segna per l’i- sone in isolamento domiciliare Domenica a Cagliari si è con- estesa, 20-21 Quartu e Sarrabus, 3.081.368 472.533 100.103 2.508.732 sola un tasso di positività dello sono 12.444. I pazienti guariti so- clusa la due giornate di scree- 27-28 area ovest e Sarcidano. Fonte: Ministero della Salute dati dell’8 marzo Nell’isola la variante inglese circolava già prima di Natale La conferma dal laboratorio di Microbiologia e virologia della Aou di Sassari Lo studio: tra il 18 e il 24 dicembre 5 casi accertati, tutti in località della Gallura

di Gianni Bazzoni cord digitali corrispondenti ◗ SASSARI alle decine di migliaia di test svolti nelle settimane prece- La variante inglese circolava denti. In questo modo sono in Sardegna già lo scorso di- state identificate le caratteri- cembre ed è stata rilevata an- stiche della variante inglese che poco dopo, a gennaio anche in campioni positivi 2021. La conferma arriva da che risalgono a gennaio 2021 una nuova metodica messa e dicembre 2020». in campo dal laboratorio di Dallo studio dei ricercatori Microbiologia e Virologia dell’Aou emerge che i casi ac- dell’Azienda ospedaliero uni- certati nel 2020 - isolati tra il versitaria di Sassari che ha 18 e il 24 dicembre - sono 5 e permesso di applicarla a uno provengono da diverse loca- studio di campioni effettuati lità del Nord-Est della Sarde- tra il vecchio e il nuovo anno gna. e di riconoscerla in maniera I risultati dell’indagine sa- diretta e immediata. ranno pubblicati a breve, nel L’indagine scientifica è sta- prossimo numero della rivi- ta messa a punto dal team di sta Journal of infection in de- ricercatori, specializzandi e veloping countries. specialisti che fanno capo al Analisi di tamponi in laboratorio a Sassari Quella portata avanti dal laboratorio dell’Aou di Sassa- gruppo guidato dal profes- ri e si basa sulle caratteristi- sor Sergio Uzzau direttore ha permesso ai microbiologi sor Salvatore Rubino e dal che molecolari della sequen- della Scuola di specializza- la comunicazione del caso professor Sergio Uzzanu è za “variante” e sulla possibili- zione, si concentrano sulle “variante”in maniera ancora una ricerca che ha consenti- tà di riconoscerle immediata- anomalie dei segnali ottenu- più tempestiva. Ma anche la to di rifare a ritroso il percor- mente dopo il rilevamento ti dai campioni positivi. Ano- possibilità di studiare in mo- so della variante inglese e di della positività del tampone malie che - secondo quanto do più preciso la circolazio- stabilire - attraverso il riesa- con la metodica Rt-Pcr, che emerso nell’attività svolta ne delle diverse varianti, uti- me di campioni positivi già viene eseguita con i reagenti dal laboratorio sassarese - so- lizzando le informazioni ac- digitalizzati - il momento normalmente utilizzati dal no subito riconducibili alla quisibili dalla sequenza dell’arrivo in Sardegna del vi- laboratorio. variante inglese (B.1.1.7) del dell'intero genoma. rus mutato. Una variante Nella ricerca della “varian- Sars-CoV-2 e che vengono «A partire da questa osser- che poi è diventata prevalen- te Uk” i ricercatori guidati poi confermate dai microbio- vazione – ha sottolineato il te sul territorio nazionale e dal professor Salvatore Rubi- logi con il sequenziamento professor Salvatore Rubino – quindi anche in Sardegna in no direttore della Microbio- del genoma virale. è stato possibile osservare in ragione della sua maggiore logia e virologia e dal profes- Un metodo efficace e che modo retrospettivo tutti i re- trasmissibilità.

◗ CAGLIARI Qualche protesta, ma niente Cagliari-Elmas, la prova generale per l’estate è ok di più. All’aeroporto di Caglia- ri-Elmas il giorno d’esordio Tempi veloci nelle sei postazioni e un solo caso. Il 10% dei passeggeri ricorre al tampone entro 48 ore dei test è filato liscio: cinque voli atterrati, quasi mille pas- seggeri sbarcati, un solo caso nelle sei postazioni allestite solo il 30 per cento dei passeg- le. L’attesa per l’esito è durata non ci sono state, anzi. «Era positivo accertato. Se anche al nel salone arrivi. «È stata la geri s’è presentato col certifica- una ventina di minuti, ma va giusto che la Sardegna si blin- porto non ci saranno intoppi prova generale per quest’esta- to negativo del tampone ese- sottolineato che, all’interno dasse e questo modello andrà lo si scoprirà oggi, con l’arrivo te, quando il traffico, come ci guito almeno 48 ore prima dell’aerostazione, non è stata replicato nelle altre regioni ap- del primo traghetto all’indo- auguriamo, aumenterà di sicu- dell’imbarco. Ma l’obiettivo – allestita una sala in cui i pas- pena la pandemia sarà circo- mani dell’entrata in vigore ro». Soddisfatto l’amministra- dichiarato dalla Regione – è seggeri testati siano tenuti sot- scritta anche sulla terra fer- dell’ordinanza per «difendere tore delegato della Sogaer, la proprio quello di aumentare to controllo prima del verdet- ma», ha detto il primo passeg- – parole del governatore Chri- società di gestione dell’aero- questa percentuale: «Vorrem- to, comunque comunicato at- gero sbarcato dal Milano-Ca- stian Solinas – il record della porto: «È andata bene, oltre mo che la maggior parte dei traverso un sms solo nel caso gliari. Mentre dal volo Ro- Sardegna, finora unica regio- ogni aspettativa – è stato il controlli fossero eseguiti alla in cui sia positivo. Solo il 10 ma-Cagliari qualcuno ha con- ne bianca in Italia». commento a caldo di Remo partenza, per garantire così il per cento dei passeggeri ha di- testato le troppe autocertifica- L’esordio. Sono stati i passeg- Branca – Abbiamo fatto un ve- più possibile anche i voli Co- chiarato, invece, che si sotto- zioni da portare in valigia: una geri imbarcati sui voli della ro e proprio stress test. I tempi vid free», Oltre la metà dei pas- porrà al tampone entro le 48 è prevista dal Dpc, la seconda mattina, decollati da Milano e d'attesa sono stati velocissimi: seggeri arrivati da Milano e Ro- ore successive all’arrivo, per è richiesta dall’Alitalia e l’ulti- Roma, i primi a essere sottopo- in meno di mezz’ora è stato ma, quindi, è stato sottoposto poi comunicare l’esito – proce- ma dalla Regione attraverso la sti ai test. La fila c’è stata, ma eseguito lo screening-test a cir- al test antigenico rapido da dura obbligatoria – all’A- piattaforma «Sardegna sicu- meno del previsto. In neanche ca 300 passeggeri». parte delle equipe dell’A- ts-Ares. ra», mentre l’app sull’iphone mezz’ora il tappo è superato Il setaccio. Pochi i vaccinati e ts-Ares e della Protezione civi- I commenti. Proteste eclatanti sarà scaricabile da oggi. Controlli a Elmas (foto Rosas) 4 Primo Piano LA NUOVA SARDEGNA MARTEDÌ 9 MARZO 2021 coronavirus Il Cup cambia gestore allarme per 120 lavoratori Temussi: la convenzione con Extrainformatica era scaduta e non più rinnovabile Siamo ricorsi all’affidamento diretto perchè non ci sono i tempi per un bando di Luigi Soriga Il commissario ◗ SASSARI dell’Ats assicura La notizia è racchiusa in tre pagi- il riassorbimento nette di delibera, ma si è abbat- tuta come un fulmine a ciel sere- di tutto il personale no: contratto scaduto, nessuna attualmente in servizio proroga, tanti saluti, c’è già una nuova società pronta a racco- gliere le migliaia di prenotazioni L’amarezza che ogni giorno inondano i cen- tralini del Cup. Quindi dal pri- di chi rischia mo di aprile la Extrainformatica il posto: «Non siamo un è ufficialmente licenziata, e al momento sono nel limbo anche call center, noi offriamo i suoi 120 dipendenti. Infatti nel un servizio prezioso» documento pubblicato nel sito Ilcommissario dell’Ats Massimo Temussi Pazienti in attesa al Cup di Olbia della Regione non si fa alcun rife- rimento all’eventuale riassorbi- le derivante dalla presente ade- to per le modalità di cessazione ra, che meglio si presta a garanti- palto era stata già predisposta stazione a call center. Dall’altra mento del personale, come clau- sione è stimata di importo pari a del rapporto. «Nessun preavvi- re una qualità delle prestazioni. sin da due anni fa dagli uffici re- parte del telefono occorre una sola prevista per la ditta suben- 9 milioni di euro iva esclusa, ol- so, nessuna comunicazione. La Io e i miei 120 dipendenti ap- gionali e dalla direzione del Cup. persona che conosca il territo- trante. La delibera di ieri matti- tre agli oneri relativi alla sicurez- delibera ci ha colto di sorpresa e prendiamo la notizia dalla deli- Bisognava però ultimare i detta- rio, i medici, le prestazioni ero- na porta la firma del commissa- za». In sostanza il budget viene siamo rimasti di sasso e amareg- bera. Proprio in queste settima- gli. Invece la pratica è rimasta gate, che sappia indicare all’an- rio straordinario dell’Ats Massi- triplicato, rispetto agli attuali cir- giati – dice Giuseppe Manca, key ne stavamo formando altri 12 la- nel cassetto sino all’ultimo e si è ziana anche la via dell’ambulato- mo Temussi: «I dipendenti sa- ca 3 milioni di euro stanziati per account di Extrainformatica - voratori in chiave campagna preferito rimediare con una più rio. E queste non sono compe- ranno riassunti dal primo all’ul- il servizio prenotazioni Cup. Da pensavamo che la Regione, per vaccinazione Covid. Questo per snella convenzione. Il riassorbi- tenze che si improvvisano o si timo – assicura – è una clausola parte dei titolari della Extra In- l’affidamento di un servizio così far capire quanto il nuovo affida- mento del personale resta un acquisiscono con un corso di che abbiamo inserito nella con- formatica e anche del personale strategico come il Cup, si muo- mento ci abbia spiazzato». tassello cruciale: quello del Cup formazione. Si imparano solo venzione. Purtroppo la scaden- c’è grande sconcerto, soprattut- vesse attraverso un bando di ga- In verità la nuova gara d’ap- non è infatti una semplice pre- dopo un decennio di lavoro. za del contratto era troppo vici- na, la data era il 31 marzo, e non avevamo i tempi tecnici materia- li per poter pubblicare una gara Gli effetti del Virus nel 2020 d’appalto. Eravamo già alla se- tra marzo e dicembre 2020. conda proroga, e la legge non La Sardegna ha comunque avrebbe consentito una terza. A perso meno rispetto al 2019 nel quel punto sono stato costretto La speranza di vita si è accorciata confronto con quasi tutte le al- ad affidare il servizio con un si- tre regioni, specie quelle del stema più veloce». nord Italia: –0,70 anni le donne Questo metodo è appunto la (85,1 anni la speranza di vita) e – convenzione Consip Spa, attra- A Sassari e Oristano di oltre 14 mesi 0,60 gli uomini (79,8 anni). Sas- verso la quale le amministrazio- sari ha il dato peggiore nell’isola ni pubbliche possono approvvi- ◗ SASSARI quennio precedente: 108.178, bilità di vivere. Un numero che per gli uomini (–1,20), seguita da gionarsi dei servizi previsti all’in- un drammatico +21% determi- da molto tempo va in crescen- Oristano (–0,90), Nuoro (–0,80), terno di un accordo quadro tra I residenti maschi della provin- nato dalla strage compiuta dal do, grazie al calo della mortalità Cagliari e Sud Sardegna (–0,50). stato e regioni. Il nuovo fornito- cia di Sassari nel 2020, anno di virus. Con buona pace dei nega- infantile, le scoperte in campo Oristano ha il dato negativo per re di servizi si chiama Enginee- esplosione dell’emergenza Co- zionisti. Ora a livello nazionale si medico, il miglioramento delle le donne (–1,20), seguita da Sas- ring Ingegneria Informatica spa, vid, hanno perso oltre 14 mesi è scesi a 84,3 per le donne condizioni igieniche e sanitarie. sari e Nuoro (–1), Cagliari e Sud e si tratta di una società romana nella speranza media di vita alla (–1,10) e 79,7 per gli uomini Un forte calo in Italia lo si regi- Sardegna (–0,50). che ormai ha il monopolio di nascita, proprio come le donne (–1,40) che in quasi tutto il mon- strò solo in occasione dei conflit- Con questo balzo all’indietro quasi tutta l’informatica della sa- dell’Oristanese. Sono i due dati do vivono in media quasi un lu- ti mondiali. E uno stop alla cre- provocato dai morti per Covid nità sarda. «L’Azienda – si legge più eloquenti per quanto riguar- stro in meno. scita lo si ebbe in poche altre oc- Foto simbolo di anziani (ma probabilmente anche dagli nella delibera – ha avviato una da l’isola emersi dall’indagine Per aspettativa di vita alla na- casioni: il disastro di Chernobyl effetti di una sanità che, messa serie di incontri preliminari con statistica del Centro studi Nebo scita si intende la durata media (che influì sulla voglia di fare fi- cono anche i numeri. Nelle ta- all’angolo dal nuovo virus, non è il fornitore volti a personalizzare commissionata dal Sole 24 Ore e di vita di una generazione fittizia gli) l’estate caldissima del 2003 e belle del Sole 24 Ore emerge che più riuscita a garantire i livelli di il servizio e a definire le specifi- basata su dati Istat. Un crollo im- se fosse costantemente soggetta l’inverno gelido del 2015, che de- in alcune aree l’accorciamento assistenza per le altre malattie) che esigenze dello stesso, i volu- pressionante che in misura di- alle condizioni di mortalità terminarono un gran numero di dell’aspettativa di vita è addirit- l’aspettativa di vita è tornata mi di attività necessari, distinti versa interessa tutta l’Italia e che dell’anno preso in esame. Solita- decessi tra gli anziani. Purtrop- tura di –5 anni nei maschi a Cre- quella del 2015. C’è chi sta peg- per tipologia di prestazione e la non può che essere legato al mente l'espressione è usata per po non è un’esagerazione, che il mona, –4,90 a Lodi e –4,60 a Ber- gio: la media nazionale dice durata contrattuale più opportu- gran numero di morti in eccesso indicare il numero medio di an- Covid abbia inciso in maniera gamo, non a caso le aree nelle 2010, in Lombardia il salto arriva na. La spesa complessiva annua- rispetto alla media del quin- ni che ogni neonato ha la proba- clamorosa sulle nostre vite lo di- quali il virus ha falciato più vite sino al 2005. (antonello palmas)

SEGUE DALLA PRIMA

Washington Post, Merck riceve- sufficiente. Questa consapevo- rale Francesco Paolo Figliuolo, nariato pubblico-privato Warp sorse pubbliche e del settore L’ITALIA IMPARI rà circa 270 milioni di dollari lezza si sta facendo strada an- comandante logistico dell’eser- Speed, sulla quale Trump aveva privato è un tratto distintivo dal governo per adattare i pro- che in Italia. cito, a commissario straordina- investito una decina di miliardi della campagna vaccinale statu- DAL MODELLO pri impianti alla produzione del Il dialogo avviato dal governo rio per l’emergenza Covid. Le di dollari, ha fornito finanzia- nitense. Le difficoltà non man- vaccino della Johnson & John- con Farmindustria va in questa prime indicazioni sulla nuova menti per la ricerca sui vaccini, cano, ma la vaccinazione è for- DEGLI STATES son. Questo accordo è emble- direzione e fa ben sperare, seb- strategia del governo includo- ordini di acquisto anticipati, fi- se l’unico aspetto della lotta al di MARIO MACIS matico dell’approccio proatti- bene convertire impianti e for- no maggiore coordinamento nanziamenti per la produzione coronavirus in cui gli Stati Uniti vo e pragmatico del governo mare personale specializzato ri- dal centro, l’uso dei “drive th- e assistenza per l'approvazione sono riusciti a mettere in atto uesta partnership stori- americano nell’impostare la chiederà del tempo. Le manca- rough” della Difesa come centri da parte dell’agenzia di regola- una strategia che funziona e ca ha consentito a Bi- campagna vaccinale. Un altro te consegne dei vaccini non so- di inoculazione, e un ruolo più mentazione dei prodotti farma- guardare all’esperienza USA Q den di annunciare che esempio: già a luglio 2020 il go- no l’unica ragione per cui l’Ita- importante per la Protezione Ci- ceutici. Fanno parte dell’opera- può fornire spunti utili. Con la entro la fine di maggio ci saran- verno americano aveva ordina- lia è indietro. In Puglia, al 7 mar- vile. Alcuni osservatori hanno zione anche contratti del gover- situazione dei contagi che peg- no dosi a sufficienza per vacci- to 600 milioni di dosi del vacci- zo erano state somministrate il notato similarità con gli Stati no con catene di farmacie come giora in tante regioni, e la preoc- nare tutta la popolazione adul- no Pfizer, mentre l’Unione Eu- 90,1% delle dosi consegnate, in Uniti, dove un generale a 4 stel- Walgreens e CVS, sia per prov- cupazione per le varianti, acce- ta degli Stati Uniti. Biden ha ot- ropea ha ordinato la metà delle Lombardia il 76,3%, in Calabria le, Gustave Perna, è stato sin dal vedere alla vaccinazione dei re- lerare il più possibile le vaccina- tenuto questo risultato attraver- dosi quattro mesi dopo. Coordi- il 69,4% e in Sardegna il 65,8%. principio a capo dell’operazio- sidenti delle case di riposo, sia zioni è prioritario. Nonostante i so una combinazione di “moral nare 27 paesi è laborioso e al- Naturalmente non si tratta di ne Warp Speed per lo sviluppo per la somministrazione dei ritardi, in Italia esistono le con- suasion”, la minaccia neanche lunga i tempi d’azione. L’accor- una gara, ma queste differenze e la distribuzione dei vaccini. In vaccini sul territorio. Alle farma- dizioni per far bene. Figliuolo troppo velata di invocare il De- do tra Johnson & Johnson e suggeriscono che maggiori ri- realtà, l’approccio americano cie e agli ospedali si sono ag- ha annunciato che sette milioni fense Production Act (una legge Merck è anche indicativo della sorse e coordinamento da parte alle vaccinazioni contro il coro- giunti anche centri di vaccina- di dosi di vaccini arriveranno del 1950 che consente al presi- consapevolezza negli USA che del governo centrale sarebbero navirus è a più livelli, e l’utilizzo zione di massa allestiti presso entro la fine di marzo. Nelle dente di costringere le aziende il problema centrale in questo utili per aiutare le regioni in dif- di personale e strategie prese stadi, centri commerciali, cen- prossime settimane capiremo a sostenere sforzi bellici) e in- momento non sono i brevetti, ficoltà. Mario Draghi ha rimos- dal mondo militare è solo uno tri convegni e luoghi simili. La se il governo Draghi sarà riusci- centivi economici – secondo il bensì la capacità produttiva in- so Arcuri e ha nominato il gene- di questi. L’operazione di parte- mobilitazione congiunta di ri- to a imprimere una vera svolta. MARTEDÌ 9 MARZO 2021 LA NUOVA SARDEGNA Primo Piano 5

Coronavirus Draghi: una regia nazionale per i vaccini Il presidente del consiglio non esclude nuove misure contro la pandemia e accelera sulla campagna di immunizzazione

◗ ROMA me settimane: «Si privilegeran- parte nel contenere la diffusio- no le persone più fragili e le ca- ne del virus. Ma soprattutto il «L'accelerazione del piano dei tegorie a rischio», spiega. E fa governo deve fare la sua. Anzi vaccini». È la leva su cui Mario un appello a non provare a sal- deve cercare ogni giorno di fa- Draghi investe tutto, per indi- tare la fila: «Aspettare il pro- re di più», dichiara. Draghi care agli italiani la possibilità prio turno - dice - è un modo non rinuncia a mandare un di «intravedere» una «via d'u- anche per tutelare la salute dei «segnale vero di fiducia. Anche scita non lontana» dalla pan- concittadini più deboli». in noi stessi». Ringrazia cittadi- demia. Il presidente del Consi- Draghi interviene con un ni, famiglie, insegnanti, opera- glio parla per la prima volta messaggio video alla conferen- tori sanitari e forze armate. dell'emergenza sanitaria, a za «Verso una Strategia nazio- Quanto al governo, afferma: quasi un mese dal discorso nale sulla parità di genere», in «Questi esempi di responsabi- con cui ottenne la fiducia in occasione della festa della don- lità civica e professionale, di Parlamento, nelle ore in cui si na. Ma parte dal contesto della cittadinanza italiana attiva registra la drammatica soglia pandemia, che vede in questi che impongono al governo di dei centomila morti. In queste giorni peggiorare l'emergenza moltiplicare ogni sforzo. Sia- settimane ha soppesato i dati, anche se «mai avremmo pen- mo solo all'inizio». L'appello messo a punto la nuova regia sato che un anno dopo ci sa- alle forze politiche è non divi- nella trincea della lotta al vi- remmo trovati» ancora in que- dersi, mentre bisogna «per- rus, firmato il suo primo sta condizione, annota. mettere al più presto un ritor- dpcm. La curva del contagio, a «Ognuno deve fare la propria no alla normalità. Il presidente dei consiglio Mario Draghi col Capo dello Stato e il presidente del Senato causa delle varianti, continua a crescere, tanto che torna ad affacciarsi l'ipotesi di un irrigi- dimento delle misure, da qui I numeri ai prossimi dieci giorni. La spinta dei rigoristi per un nuo- Superata la soglia vo lockdown per mettere in salvo la riuscita della campa- dei 100mila morti gna di vaccinazione, sembra però infrangersi sulla contra- Aumentano i ricoveri rietà del centrodestra. E lo stes- so Draghi si mostra prudente ◗ ROMA con gli interlocutori. Saranno non decisioni politiche ma i Per la seconda settimana con- dati e l'algoritmo scientifico secutiva stanno aumentando che li combina, a definire le in tutta Italia i ricoveri nelle chiusure. Il progressivo au- unità di terapia intensiva, con mento di zone arancioni e ros- ben 11 regioni che hanno su- se è già un dato di fatto: da qui perato la soglia critica e la si- a Pasqua, il «rosso» potrebbe tuazione più grave registrata a estendersi a quasi tutta Italia. Brescia, dove da cinque giorni Se si dovrà intervenire ancora il tasso di saturazione è del lo diranno il monitoraggio e gli 90%. La settimana dal primo al scienziati. Una riunione della 7 marzo ha registrato il 21% in cabina di regia con i ministri più di nuovi ingressi nelle uni- sul Covid potrebbe tenersi nel- tà di terapia intensiva con le prossime ore e mettere a 1.444 nuovi ingressi in una set- confronto la linea di chi, da de- timana. E’ l'incremento mag- stra, vuole evitare nuove stret- giore registrato dall'inizio di- te nazionali e chi, da sinistra, cembre. spinge almeno per interventi Ieri i nuovi positivi al coro- come lo stop ai centri commer- navirus sono 13.902, in calo ri- ciali dove sono chiuse le scuo- spetto a domenica, quando le, maggiori strette - simili a erano stati 20.765, ma con lockdown - nei weekend o un 184.684 tamponi effettuati (ie- anticipo del coprifuoco alle 18 ri 271.336). I morti nelle ultime o alle 20. 24 ore sono stati 318 (domeni- Draghi intanto si mostra ca 207); superati quindi i concentrato sul piano vaccini: 100mila morti (100.103). nel pomeriggio vede a Palazzo Chigi i ministri della Salute e per gli Affari regionali, Roberto Speranza e Maria Stella Gelmi- i vaccini ni, il commissario straordina- rio per l'emergenza Francesco Ok dal ministero: Paolo Figliuolo, il capo della Protezione civile Fabrizio Cur- fiale AstraZeneca cio. Si parla in concreto di co- me accelerare il piano, di co- anche per gli over 65 me organizzare la logistica, coinvolgendo anche le Poste, ◗ ROMA rappresentate al tavolo di Pa- lazzo Chigi dall'ad Maurizio Cade il limite massimo di età per Del Fante. Poi c'è l'aspetto l'utilizzo del vaccino anti-Covid dell'approvvigionamento: il di AstraZeneca. Dopo Gran Bre- premier, che nei prossimi gior- tagna, Francia, Germania e Bel- ni potrebbe sentire il presiden- gio, anche l'Italia ha dato il via li- te americano Joe Biden e parla- bera ufficiale al suo impiego nei re anche di vaccini, ha spinto soggetti con più di 65 anni, in Europa per il blocco all'ex- escludendo però gli «estrema- port delle aziende inadem- mente vulnerabili». L'indicazio- pienti e sarebbe pronto ad ne è contenuta in nuova circola- aprire alla somministrazione re del ministero della Salute. Ri- di dosi di tutti i vaccini validati spetto al vaccino AstraZeneca - dall'Ema, incluso Sputnik. Ma fino ad oggi indicato per la fascia l'aspetto su cui il presidente 18-65 anni - la circolare chiari- del Consiglio sceglie di soffer- sce come l'estensione d'uso si marsi nel suo primo interven- basi su «ulteriori evidenze scien- to pubblico è quello del coordi- tifiche» che «non solo conferma- namento del piano su base na- no il profilo di sicurezza favore- zionale e dei criteri per la som- vole ma indicano che, anche nei ministrazione. L'accelerazio- soggetti di età superiore ai 65 an- ne, che deriva anche da scelte ni, la somministrazione del vac- come quella di autorizzare cino è in grado d'indurre signifi- Astrazeneca per gli over 65, cativa protezione sia dallo svi- porterà a un «deciso potenzia- luppo di patologia sia dalle for- mento» delle dosi nelle prossi- me più gravi». SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

6 L'assessore Chessa ha convocato gli operatori del settore Turismo Solinas: «Abbiamo una grande opportunità che dobbiamo cogliere» Zona bianca e tamponi: spot preziosi per l'isola CAGLIARIL'essere stata promossa zona bianca, unica in Italia e fra le poche in Europa, vale più di un qualsiasi spot. Per la Sardegna l'estate del 2021 potrebbe essere un'ottima stagione turistica. La miglior campagna pubblicitaria del momento, ribattezzata «Estate sicura», è stata conquistata sul campo e ora va difesa su tutti i fronti. Il primo comandamento è questo, gli altri arriveranno quando le vaccinazioni saranno a tappeto. Di questo e molto altro ancora s'è parlato nel primo confronto fra la Regione e gli operatori della filiera del turismo dopo aver ottenuto il sigillo di «regione bianca» e dopo che da 24 ore sono scattati i test di controllo sui passeggeri in arrivo nei porti e negli aeroporti. È il modello Sardegna, e, a questo punto, «siamo proprio noi i primi a sollecitare che quest'estate possa essere non solo confermato ma soprattutto rafforzato», ha sottolineato il governatore Christian Solinas nel suo intervento alla convention organizzata dall'assessore al turismo Gianni Chessa. «Al Governo - ha aggiunto - abbiamo chiesto di avere a disposizione tutti gli strumenti possibili per offrire una grande stagione turistica, quella del rilancio». Dall'altra parte del tavolo i rappresentanti della filiera, convocati in questa prima tappa degli Stati generali del turismo: Confartigianato, Confapi, Federalberghi, Confcooperative, Confesercenti, Legacoop, Confindustria, Cna, Casartigiani, Coldiretti, Confcommercio, Faita, l'associazione dei campeggi, le Camere di commercio, le società di gestione degli aeroporti (Sogaer, Geasar e Sogeaal), l'Autorità dei porti, e le compagnie marittime Moby-Tirrenia, Corsica Ferries, Grimaldi e Gnv.Spot autoprodotto. Il governatore ha esordito in videoconferenza: «Essere la prima regione italiana ad aver conquistato la zona bianca, frutto dell'impegno e del sacrificio dei sardi, rappresenta un ottimo punto di partenza per il rilancio della filiera in previsione della prossima stagione». Per aggiungere subito dopo: «Da una settimana, in tutto il mondo, si è parlato un gran bene della Sardegna. Oggi più che mai dobbiamo cogliere quest'opportunità, sfruttandola a vantaggio dell'intero sistema economico-produttivo». È proprio quel modello Sardegna, controlli nei porti e negli aeroporti compresi, su cui la Regione ha deciso di puntare da oggi in poi: «Lo avevamo proposto anche un anno fa, ma allora avevamo tutti contro. Per fortuna ora non è più così», ha concluso. Posizione di vantaggio. «È una grande opportunità - ha aggiunto l'assessore Chessa - che non dobbiamo lasciarci sfuggire. Va sfruttata al massimo in questi mesi fondamentali per le prenotazioni estive. Per ripartire e rilanciare il settore turistico, dopo questo grave momento di difficoltà, è e sarà fondamentale fare sistema». L'effetto devastante di un anno fa ha lasciato ancora troppe ferite aperte: «È fermo il nostro impegno - ha aggiunto Chessa - di sostenere l'intera filiera in crisi, verificando soprattutto cosa finora non ha funzionato, così da perfezionare e migliorare gli aiuti per rendere meno pesanti le ultime perdite e ripartire alla grande».Le richieste urgenti. Prima di tutto la filiera ha sollecitato un confronto continuo con la Regione, per «studiare e mettere in pratica una strategia comune». Poi «regole chiare sin da subito per evitare di allontanare, impaurire, i turisti ed evitare di essere sorpassati da una concorrenza che sarà feroce».

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 4 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

8

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 5 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

11 Parte la campagna Uniss rivolta a studenti e personale dell'Ateneo "Educapiamo", a scuola di salute

SASSARIPrende il via oggi la campagna di educazione alla salute "Educapiamo" a cura dell'Università di Sassari. La campagna è rivolta alla popolazione studentesca e a tutto il personale dell'Ateneo, al fine di migliorare le conoscenze sull'infezione da Sars-Cov-2 e sul Covid-19 e sui comportamenti quotidiani che riguardano l'intera comunità. Durante gli incontri on line, il professor Giovanni Sotgiu, delegato rettorale alla Prevenzione, Sicurezza e rischio Biologico (Covid-19), illustrerà gli argomenti principali e risponderà ai dubbi che dovessero emergere.Sono in programma due webinar per gli studenti e altrettanti per il personale tecnico amministrativo articolati secondo il seguente calendario: il 9 e 16 marzo dalle 19 alle 20 appuntamento per gli studenti nella pagina Facebook dell'Università di Sassari e al link zoom che sarà divulgato direttamente il giorno del webinar; gli incontri on line con il personale saranno il 10 e il 17 marzo sempre dalle 19 alle 20 sulla piattaforma Teams.L'incertezza scientifica iniziale sulla storia naturale dell'infezione e le differenti fonti informative, spesso contrastanti, hanno creato grande confusione e disorientamento nella popolazione durante le diverse fasi epidemiche e, contestualmente, hanno condotto a comportamenti inappropriati.L'educazione alla salute, basata su evidenze scientifiche e sulla metodologia approvata dall'Oms, rappresenta la soluzione operativa per creare consapevolezza sui rischi di infezione e sulle migliori modalità di prevenzione e controllo della stessa. Interventi individuali e collettivi di prevenzione primaria possono rallentare l'evoluzione epidemica e l'acquisizione di conoscenze scientifiche sulla prevenzione dell'infezione da Sars-Cov-2, che si traduce in attitudini e comportamenti appropriati, favorisce la riduzione del rischio infettivo su base individuale e comunitaria.I dettagli degli eventi formativi sono pubblicati nella pagina dedicata del sito Uniss: https://www.uniss.it/ateneo/il- nostro-ateneo/emergenza-sanitaria-fase-3/educapiamo.

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 6 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

11

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 7 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

13 commissione pari opportunità

Una targa per onorare l'impegno delle sanitarie nella pandemia SASSARIUna targa per ricordare l'impegno del personale sanitario, in particolare delle donne, nell'anno della pandemia. Con questa finalità ieri mattina una rappresentanza della Commissione regionale per le Pari opportunità ha consegnato una targa celebrativa nella ricorrenza dell'8 marzo.Un occasione per ringraziare quanti hanno operato con sacrificio nella lotta al Covid-19. «Un momento per riconoscere il grande ruolo svolto dalle donne», hanno sottolineato Rossella Tanca, Martina Pinna e Anna Cherchi della Commissione.Un concetto ribadito anche dal presidente del Consiglio regionale, onorevole Michele Pais, che ha voluto essere presente al momento della consegna.A ricevere la targa sono state la dottoressa Patrizia Tilocca, direttore del reparto di Geriatria del Santissima Annunziata, che in occasione della seconda ondata ha guidato il reparto trasformato in degenza Covid. Quindi la dottoressa Anna Bellu, coordinatrice della Neurologia trasformato assieme agli altri in reparto Covid; e ancora Antoinette Catgiu, infermiera della Direzione medica del Presidio in prima linea nella lotta al Covid per un intero anno.Un ruolo di rilievo lo hanno svolto anche gli impiegati amministrativi e per questo a ritirare la targa erano presenti anche la responsabile del Bilancio e direttore amministrativo, dottoressa Rosa Bellu, e la funzionaria Assuntina Manca delle Risorse umane. Alla breve cerimonia erano presenti anche il commissario straordinario Antonio Spano e il direttore sanitario Bruno Contu.

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 8 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

15 Nughedu San Nicolò dirotta i fondi per sport e cultura a favore di giornate dedicate a ecografie e prevenzione tumori Niente spettacoli, è di scena lo screening di Barbara MastinowNUGHEDU SAN NICOLO'Niente spettacoli, facciamo gli screening. É questa l'idea del Comune di Nughedu ispirata dalla necessità di non dimenticare, anche in questo periodo di "presenza invadente" del Covid, che esistono tante altre patologie che possono diventare anche mortali. Con questo spirito il Comune, in collaborazione con le associazioni del paese, ha deciso di organizzare delle giornate di screening gratuito contro i tumori al seno e alla prostata, il 27 marzo, e delle ecografie gratuite al fegato e alla tiroide, il 24 aprile. Una iniziativa originale, inedita e di grandissimo valore, e che assume un rilievo particolare perché per finanziarla saranno utilizzati i fondi che normalmente negli anni vengono assegnati alle associazioni per lo sport, gli eventi culturali ed enogastronomici e gli spettacoli. «Sempre più di frequente - spiega il sindaco di Nughedu Michele Carboni - stiamo affrontando un tema con cui dovremo fare necessariamente i conti negli anni a venire: la quarta ondata del Covid, quella che ci vedrà tutti vaccinati, o almeno così si spera, si abbatterà su tutti coloro che in questi lunghi mesi di pandemia hanno dovuto sospendere cure, screening e controlli relativi a tutte le altre patologie che nel mentre non hanno smesso di esistere. Per questo nelle scorse settimane abbiamo interpellato le associazioni culturali del paese e concordato con loro su quanto sia necessario intervenire sulle croniche carenze della sanità pubblica in un periodo storico come questo e al contempo dare una possibilità anche a chi ha difficoltà ad approcciarsi con il servizio privato, sia per questioni logistiche che di meri costi economici non sempre sopportabili dalle famiglie».«Le somme che quest'anno sarebbero state impiegate per le varie manifestazioni - dice il sindaco - come il carnevale o le cantine, oltre alle cifre da destinare al campionato della nostra squadra di calcio, verranno spese per alcune giornate di screening gratuito per la comunità, in quell'ottica di amministrazione partecipata, inclusiva e condivisa che fin dal primo giorno ha indirizzato lo spirito di questo gruppo che mi onoro di rappresentare. Siamo orgogliosi della nostra gente, del nostro paese e delle nostre associazioni - conclude il primo cittadino - che fin da subito hanno aderito massivamente a questo nostro progetto». Non è la prima volta che a Nughedu vengono organizzate giornate di screening gratuiti, ma quella di quest'anno ha una importanza particolare. Perché occorre ricordare sempre che, come sottolinea ancora il sindaco Carboni, «prevenire, quando possibile, una patologia costa mediamente 30 volte meno rispetto alla cura». Nei prossimi giorni saranno rese note le modalità di partecipazione agli screening. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 9 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

15 Falso allarme per il positivo di Ozieri: non è un caso di variante inglese OZIERI. È stato un falso allarme la sospetta positività alla variante inglese del Covid19 riscontrata nei giorni scorsi su un uomo di Ozieri. I risultati della controanalisi effettuata dal laboratorio Covid dell'ospedale San Francesco di Nuoro, giunti ieri, hanno escluso questo sospetto, emerso nel primo esame effettuato a Sassari, dove l'uomo lavora. Nel frattempo però sale a cinque il numero dei positivi al Covid 19 tra gli ozieresi. Nel conto dei contagiati sono entrate due persone, imparentate tra loro, i cui due nuclei familiari sono in quarantena . Resta invece fermo a due il bilancio del tracciamento sui familiari e i contatti diretti dell'uomo risultato positivo alla sospetta variante inglese, poi smentita ieri. A questi quattro si aggiunge una donna positiva da tempo. Il conteggio ufficiale delle quarantene èdi quaranta persone, numero che comprende anche alunni e contatti della classe prima elementare della scuola Maria Teresa Cau . Ma i tamponi effettuati per quel tracciamento sono risultati tutti negativi. (b.m.)

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 10 MARTEDÌ 9 MARZO 2021 LA NUOVA SARDEGNA Nuoro 21

◗ NUORO Una targa per ricordare l’impe- Un anno in trincea per combattere il virus gno del personale sanitario e in particolare delle donne, in un Serusi: «Oggi il sistema è più solido» anno a dir poco impegnativo, a causa della pandemia. In occa- sione della Festa della donna, la «Anche oggi a distanza di un anno Commissione regionale per le vediamo questi operatori in Pari opportunità tra uomini e prima linea, su porti e aeroporti. donne ha consegnato una targa Uomini e donne del 118 che si sono alle direzioni regionali sanitarie sacrificati, H 24 per far fronte alle per ricordare l’impegno e l’abne- esigenze dettate dai decreti gazione di tutte le operatrici e gli regionali che di volta in volta si operatori della sanità che, con sono succeduti» ha detto ieri coraggio e spirito di dedizione, Antonio Mari Soru responsabile hanno affrontato l’emergenza del Cor.sa (Coordinamento delle che ha colpito l’Italia e la Sarde- attività sanitarie e sociosanitarie gna. La commissione regionale, territoriali) previste nel piano proprio in questa occasione ha regionale per l’emergenza voluto omaggiare gli ospedali e Covid-19. In questo anno di l’Areus per il sacrificio svolto du- pandemia, l’Areus (azienda regionale di emergenza urgenza che ha rante questo lungo anno di sede a Nuoro) ha cercato di crea una rete di collegamento per riuscire emergenza. «L’8 marzo è una da- a fronteggiare il virus. «Quando il Covid è arrivato, abbiamo messo in ta importante che fa riflettere campo tutte le forze che avevamo – ha aggiunto il direttore sulle conquiste sociali, politiche amministrativo di Areus, Angelo Serusi –. Allora non c’erano i ed economiche raggiunte, ma ci protocolli, bisognava ancora crearli, perciò il rischio di esposizione e offre anche l’opportunità di de- di contagio era decisamente più alto. Nonostante tutto siamo riusciti nunciare le violenze e le discri- a contrastare il virus e rendere sempre più solido il sistema». (k.s.) minazioni alle quali le donne so- La consegna della targa alle operatrici sanitarie del San Francesco (foto di Massimo Locci) no oggetto. Rappresenta per tut- ti noi l’anniversario di questo momento storico che stiamo vi- vendo». Un percorso a tappe per la presidente della commissione regionale, Francesca Ruggiu che Premiate le guerriere del Covid in una sorta di viaggio itinerante ha lasciato la prima targa nelle mani della commissaria straor- Pari opportunità: 8 marzo, riconoscimento della Commissione regionale alle operatrici sanitarie dinaria di Areus, Simonetta Cin- zia Bettellini (nella foto a destra ne vorrebbe intraprendere con quella squadra che sta portando vicino al cartello del punto vacci- sca Ruggiu prima di partire alla San Francesco che per prime so- ndr). «L’Areus – ha detto Ruggiu l’ideale di riuscire a vedere sem- avanti un lavoro di enorme sacri- nale dell’ospedale, per ricordare volta di Lanusei – è che il proget- no state in grado di identificare, a nome della Regione – si è im- pre più donne coinvolte sul pia- ficio. Oggi siamo orgogliosi di l’impegno al contrasto e alla pre- to regionale possa muovere i pri- con l’uso di un software, delle pegnata dall’inizio della pande- no politico, amministrativo, fa- quanto fatto, ciascuno con il venzione del virus». La presiden- mi passi dal laboratorio di Nuo- sospette varianti inglesi del vi- mia coinvolgendo tutti gli opera- miliare, sanitario. «Ricevere que- proprio contributo, ricordando- te della Commissione ha voluto ro». Al suo pensiero si è legato rus in pazienti risultati positivi il tori del 118, sia le basi che la me- sta targa per noi è un grande ci che nella nostra vocazione, in ringraziare in modo particolare quello della commissaria straor- 31 dicembre. È anche su donne dicalizzata, per affrontare l’e- onore – ha sottolineato Grazia questo periodo storico che ci tro- gli operatori del laboratorio Co- dinaria dell'Assl, Gesuina Cher- come queste – ha concluso la mergenza». Quindi sosta all’o- Cattina, direttrice sanitaria del viamo a vivere, c’è l’assistenza ai vid, e il responsabile dottor Giu- chi che tramite la dottoressa Pit- commissaria – che l'Assl deve spedale San Francesco per ricor- presidio ospedaliero – ancor più pazienti Covid ma anche ai pa- seppe Mameli, da sempre impe- torra ha rivolto parole di ringra- puntare, per garantire a tutti un dare al folto gruppo di operatri- per il fatto che la dottoressa Rug- zienti non Covid. Ecco perché – gnati nell’ambito della ricerca. ziamento «alle biologhe e ricer- futuro più sano». (k.s.) ci, il percorso che la Commissio- giu è una di noi, e fa parte di ha aggiunto – ho preferito stare «La speranza – ha detto France- catrici del laboratorio Covid del ©RIPRODUZIONE RISERVATA SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

28 L'assessora regionale Satta presenta la carta dei servizi digitali LANUSEI«Lavoratori in smart working di tutto il mondo, venite in Sardegna. Avrete a disposizione un polo strategico». La proposta arriva dall'assessora regionale agli Affari regionali, Valeria Satta, che nella sua tappa ogliastrina del tour digitale destinato a illustrare il piano triennale per l'informatica ha illustrato la valenza di quella che ritiene l'asso nella manica: la carta dei servizi. Lo strumento, voluto dall'assessorato per tracciare un percorso di crescita digitale e presentato ieri mattina a nella sala consiliare di Lanusei, mette gratuitamente a diposizione delle pubbliche amministrazioni una serie di servizi tecnologici con importanti ricadute anche per i cittadini che possono avvalersi di infrastrutture adeguate.«Con la rete telematica che collega i comuni sardi siamo in grado di dotare i territori di servizi rivolti a cittadini e imprese», ha sottolineato Satta, che nella tappa ogliastrina è stata accompagnata dal direttore generale del servizio Innovazione e sicurezza It, Riccardo Porcu, e dal suo collega ai Trasporti Giorgio Todde. Tra le altre iniziative dell'assessorato regionale la costituzione di un'Unità di progetto destinata alla banda larga sul territorio. Poderosi gli investimento nella fibra ottica, che a Lanusei in parte c'è già e ha raggiunto il pubblico mentre si attende la connessione con le aziende, i privati e i poli scolastici. La carta de servizi è stata accolta con favore dal sindaco di Lanusei Davide Burchi che assieme al suo assessore ai Servizi tecnologici, Renato Pilia, ha avviato una piccola rivoluzione implementando i servizi digitali.Tra le ultime iniziative dell'amministrazione comunale, che tra le prime in Sardegna ha adottato la carta d'identità elettronica, l'opportunità per i cittadini di scaricare direttamente sul telefonino il proprio certificato anagrafico. (g.f.)

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 11 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

28 L'Assl di Lanusei annuncia il piano di somministrazione del farmaco antiCovid Per primi i nonnini di Jerzu, Ulassai e Osini, a Lanusei sarà attivo il centro logistico Vaccini, obiettivo over 80 Tremila dosi in 14 giorni di Giusy FerreliwLANUSEIL'obiettivo è ambizioso: riuscire a vaccinare entro la prossima settimana tutti gli over 80 dell'Ogliastra. Poco meno di quattordici giorni nei quali, in una vera e propria corsa contro il tempo, dovranno essere somministrate complessivamente 3mila dosi di siero anti Covid 19 che si sommeranno al migliaio di dosi già somministrate due settimane fa ai più anziani. Le modalità di questa nuova tornata di vaccinazioni sono state decise nel corso di una serie di riunioni tra i vertici della Assl di Lanusei, guidata dal commissario straordinario Ugo Stochino, e i sindaci ogliastrini che, anche stavolta, non hanno fatto mancare il loro sostegno alla struttura sanitaria impegnata nella lotta alla pandemia. A partire dalle prossime ore, la campagna vaccinale coinvolgerà i nonnini di Jerzu che, con i loro coetanei di Ulassai e Osini, verranno vaccinati nei locali dell'Igiene pubblica. Nella sala mensa dell'ospedale di Lanusei, il principale centro vaccinale dell'Ogliastra, arriveranno gli anziani di Arzana, Elini e Ilbono e infine nella palestra della scuola media di Tortolì si procederà a vaccinare gli ultraottantenni della cittadina e di Girasole. «In questa settimana, i vaccini Pfizer che verranno inoculati ai nostri anziani saranno circa 1200. Non sarà necessario prenotarsi ma seguire il calendario pubblicato sui siti istituzionali», osserva Davide Burchi, sindaco di Lanusei e presidente della conferenza sociosanitaria territoriale. Dopo questo primo step si andrà avanti con il secondo, così come stabilito dall'assemblea degli amministratori comunali di concerto con la Assl. «La seconda settimana, che va dal 15 al 22 marzo - sottolinea il primo cittadino lanuseino - è riservata agli altri paesi ogliastrini. In questo caso, le persone nate prima del 1942 saranno raggiunte nei loro comuni di residenza dalle squadre di vaccinatori dell'area sociosanitaria. Quest'ultima operazione, che deve essere ancora definita nei dettagli, consentirà di somministrare altre 1800 dosi e coprire pressoché tutta la fascia di popolazione considerata più a rischio. Dopo le prime dosi si procederà, come da protocollo, con il richiamo che prevede l'inoculazione di una seconda dose». Gli sforzi degli operatori sanitari sono indirizzati anche verso le altre categorie a rischio: la settimana scorsa al Nostra signora della Mercede è iniziata la campagna vaccinale con il preparato Astrazeneca riservato alle forze dell'ordine e al mondo della scuola. Le vaccinazioni proseguiranno anche in questi giorni, esclusivamente nel pomeriggio. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 12 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

31 Covid, alunni positivi: due classi in quarantena in via Vignola OLBIACi sono due nuove classi elementari di via Vignola in quarantena. Sono due quarte che si aggiungono a una terza classe già in isolamento. In tutte sono stati registrati casi di positività al Covid variante inglese ed è stato necessario mandarle a casa, in Dad. Gli studenti verranno sottoposti a tampone. Con loro anche gli insegnanti. La scuola di via Vignola, a differenza del primo caso di positività con variante inglese, riscontrato in una seconda classe il 22 febbraio, non è stata più chiusa in toto. «Ci arrivano notizie di positivi anche tra gli studenti dello scientifico in zona industriale - dice il consigliere comunale del Pd, Antonio Loriga che si fa portavoce della preoccupazione di molte famiglie -. L'ultimo aggiornamento sul contagio in città risale a dieci giorni fa. Come opposizione riceviamo continue chiamate di genitori che lamentano scarsa informazione. Il nostro compito di minoranze è dare voce ai cittadini, non certo fare allarmismo. Ecco perché chiediamo al sindaco, che è la massima autorità sanitaria in città e l'unico che conosce davvero, insieme all'Ats, i numeri dei positivi, che aggiorni più spesso la comunità. Che ha bisogno di essere tranquillizzata». Anche sulle scuole Loriga chiede «i motivi per cui in alcuni casi, in presenza di positivi, le classi vengono mandate in quarantena e gli interi edifici scolastici chiusi e sanificati, e in altri casi no. Nessuno vuole fare polemica, ma è un diritto essere informati. La priorità è la salute».

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 13 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

31

Sono un assistente familiare che lavora con più persone disabili che attualmente non sono state ancora contattate per poter fare il vaccino Covid-19. Si parla di piani vaccinali per categoria come gli ultraottantenni, ma ritengo sia altrettanto importante inserire tra le categorie più fragili i pazienti disabili e con più patologie. La nostra sanità deve fare di più e subito per loro, ritengo che venga inserite subito anche la mia categoria che non è da meno rispetto agli operatori che lavorano nelle strutture sanitarie o nelle Rsa dove molti assistiti hanno ha già fatto il vaccino. Anche chi lavora nelle cooperative o nelle abitazioni private deve fare al più presto il vaccino. Io lavoro da un anno con la speranza di non contrarre il virus. Nonostante l'uso dei dispositivi personali, c'è comunque la paura costante di essere contagiati e di conseguenza contagiare gli altri, andando di casa in casa per assistere i pazienti può essere facile contrarre il virus e a volte non sapere di averlo e il pensiero mi sta davvero logorando molto. Chiedo che l'opinione pubblica possa sensibilizzare al più presto gli organi di governo della sanità sarda affinché si muovano a fare i vaccini a tutti. Ripeto, soprattutto alle categorie più fragili, ai pazienti che assisto io e a tutti gli assistenti familiari del territorio che non hanno voce né tutela per questo. Allo stesso modo l'opinione pubblica possa favorire una rete più efficace per informare i medici di base, spesso ignari di poter dare disposizioni efficienti ai cittadini per quanto riguarda il piano vaccinale. Disposizioni che riguardano tutte le categorie a rischio .Lycia BelliniOlbia

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 14 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

32 Targhe negli ospedali dedicate all'impegno degli operatori sanitari OLBIAIn occasione della giornata internazionale della donna, la commissione regionale per la realizzazione della parità tra uomini e donne della Regione, rappresentata dalla consigliera gallurese, Patrizia Desole, ha consegnato delle targhe negli ospedali di Olbia, Tempio, La Maddalena e al Mater Olbia. Al "Giovanni Paolo II" è stata consegnata nelle mani della responsabile della direzione medica, Elvira Solinas, e del commissario della Assl Olbia, Franco Logias. La targa sarà posizionata nella hall dell'ospedale con l'intento di «ricordare l'impegno e l'abnegazione di tutti gli operatori sanitari che con coraggio e spirito di sacrificio hanno affrontato l'emergenza sanitaria Covid 19 che ha colpito l'Italia e la Sardegna», fanno sapere dalla commissione. «Attraverso questo gesto - ha spiegato Patrizia Desole durante la cerimonia che si è svolta nel piazzale dell'ospedale - sono onorata di esprimere la nostra gratitudine per lo straordinario lavoro svolto da tutti gli operatori sanitari in questo momento drammatico, di trauma collettivo senza precedenti. In una giornata significativa come l'8 marzo, assume una maggiore carica simbolica». Al Mater Olbia hanno ricevuto il riconoscimento in rappresentanza delle diverse figure professionali impegnate in struttura, Angela Favuzzi e Giorgia Garganese, rispettivamente direttori del servizio di medicina interna e del polo di ginecologia e senologia, Laura Sermonti, coordinatrice infermieristica e responsabile dei blocchi operatori e Sara Cangianiello, responsabile delle risorse umane del Mater Olbia hospital.

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 15 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

33 Trinità Vaccini, si contattano gli over 70

Gli operatori della cooperativa Trinità Global Service contatteranno i residenti over 70 per avere un corretto recapito telefonico da trasmettere all'Ats. Gli interessati possono anche rivolgersi agli operatori (346.3973073, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 19; o via email [email protected]). (s.d.)

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 16 34 Gallura LA NUOVA SARDEGNA MARTEDÌ 9 MARZO 2021

Palau, il Comune Scontro sui numeri dona saturimetri dei contagi all’asilo agli over 70 Lai: «È allarmismo» Covid alla Maddalena, il sindaco risponde alle opposizioni Ma Giudice ribatte: «Cittadini spaventati, serve chiarezza»

◗ LA MADDALENA daco sui contagi zero fra gli stu- positività sono tutti tracciati e Un saturimetro a tutti i nuclei denti. Ebbene non c’è nulla di in quarantena, è stato espletato famigliari di Palau tra i cui Il sindaco Fabio Lai risponde al- trionfalistico quando si parla di un drive-in per tutti i bambini componenti c’è almeno un le opposizioni consiliari che gli Covid, c’è solo tanta amarezza e ed è già in calendario il secondo 70enne. Lo ha deciso la giunta avevano chiesto numeri certi tristezza per chi sta male e per contando 14 giorni dall’ultimo comunale guidata dal sindaco sui contagi nell’asilo nido co- chi non c’è più. Dalla fretta di contatto. Mi domando che tipo Franco Manna che ha approvato munale. Lo avevano fatto con affrontare, con estrema superfi- di verità occulta cerchino le op- nei giorni scorsi una delibera una nota ufficiale in cui si face- cialità, un tema così delicato posizioni o se semplicemente che prevede l’investimento fino vano portatori delle preoccupa- non sono neanche stati in gra- vogliono accodarsi a una pole- a 10mila euro nell’operazione. Il zioni di diversi genitori. La Mad- do di comprendere che abbia- mica volta a cercare per forza saturimetro è uno degli dalena è in zona rossa: l’ultimo mo comunicato contagi zero un untore. Se l’obiettivo è quel- strumenti che sono diventati dato, ormai vecchio di cinque dei bambini e ragazzi in “età lo di mettere alla gogna qualcu- celebri e di uso corrente con giorni, indicava 66 positivi di scolastica” che evidentemente no non starò al loro gioco a me l’esplosione del Covid-19 e in cui 24 con variante inglese. non possono essere i frequenta- interessa unicamente che fami- particolare delle sue Nell’asilo risultano esserci di- tori dell’asilo». glie e bambini stiano bene. In conseguenze a carico dei versi bambini positivi, si parla Secondo Lai, «chiedendo al una videocall con tutte le mam- polmoni. Il piccolo apparecchio, di 6, e alcuni educatori. sindaco di dire la verità creano me ho dato ampia disponibilità in genere “pinzato” a un dito Lai ribatte con un duro attac- un allarmismo ingiustificato ri- per qualsiasi tipo di necessità». Cittadini in fila nei giorni scorsi in attesa di effettuare il tampone della mano, misura la quantità co politico senza i numeri chie- schiando, ma forse è il loro vero A stretto giro arriva la replica di ossigeno nel sangue e dunque sti dalla minoranza. «Sull’asilo intento, di ingenerare il dubbio di Rosanna Giudice. «Mi sa tan- commissione Sanità non sono istanze che abbiamo rivolto la capacità dei polmoni di nido – scrive in una nota – ver- che il sindaco abbia qualcosa to – afferma la consigliera di mi- né le emergenze e né le pande- sull’asilo nido provengono da svolgere la loro funzione. Gli gognosa strumentalizzazione da nascondere ma non è così. noranza – che la vergognosa mie, ma questioni tecniche. Le numerosi genitori coinvolti in apparecchi che il Comune di da parte dei consiglieri di oppo- Invece di giocare alla caccia strumentalizzazione la genera emergenze sanitarie, caro sin- questa triste faccende, e non so- Palau donerà ai suoi over 70 sizione che cercano di ritagliar- all’untore partecipino alle com- il sindaco anziché rispondere daco, così come ormai noto dal- no state fatte per fare le balleri- misureranno anche la frequenza si un po’ di spazio invece che missioni alla sanità visto che il alle legittime istanze che molti le disposizioni di legge e/o i re- ne in alcun palcoscenico me- cardiaca. Il loro compito sarà collaborare a mantenere la cal- consigliere Giudice è stata as- cittadini, spaventati, ci stanno lativi protocolli in vigore, sono diatico. Rinnovo la richiesta al quello di segnalare eventuali ma in un momento storico diffi- sente in tutte. L’asilo nido è rivolgendo. Noi dell’opposizio- in capo all’ufficiale di governo: sindaco di fornirci le risposte ri- problemi respiratori, uno dei cilissimo per tutti. Spiace con- chiuso dal 24 febbraio e i locali ne non abbiamo bisogno di fare cioè al sindaco. Per le richieste chieste, senza polemizzare inu- maggiori sintomi dell’infezione statare che per la fretta parlino comunali verranno sanificati passerella. Voglio ricordare al da noi rivolte, la commissione tilmente e senza attaccarsi agli da SarCov2. di annunci trionfalistici del sin- prima della riapertura. I casi di sindaco che il compito della sanità non c’entra nulla. Le specchi».

Maestri dell’Arte Sarda

La collana dei Maestri dell’Arte Sarda in 18 volumi, con testo critico e splendide illustrazioni a colori! VENERDÌ 12 MARZO

IL DICIASSETTESIMO VOLUME foiso fois

A SOLI In edicola con 7,50 euro più il prezzo del quotidiano

COMPLETA LA COLLANA! PUOI RICHIEDERE IN EDICOLA I VOLUMI ARRETRATI

01 Giuseppe Biasi 04 Mario Delitala 07 Salvatore Fancello 10 Edina Altara 13 Tarquinio Sini 16 Pietro Antonio Manca 02 Filippo Figari 05 Stanis Dessy 08 Melkiorre Melis 11 Francesco Ciusa 14 Felice Melis Marini 17 Foiso Fois 03 Carmelo Floris 06 Antonio Ballero 09 Mauro Manca 12 Giovanni Ciusa Romagna 15 Costantino Nivola 18 Aligi Sassu Oristano

LANUOVASARDEGNA MARTEDÌ 9 MARZO 2021 35 [email protected] Redazione Vico Tirso 26 Centralino 0783/74380 Fax 0783/73787 Abbonamenti 079/222459 Pubblicità 079/2064000 IL VIRUS » SI INIZIA DOMANI Covid, la lotteria delle vaccinazioni Questa settimana saranno chiamati 180 ultraottantenni residenti in città. Si estrae la lettera: gli aventi diritto sono 2.800

◗ ORISTANO imprese e vaccini Si mette in moto con esaspe- rante lentezza la macchina vaccinale in città e provincia. Atto d’accusa di Confapi alla Assl Finalmente ieri Assl e Comu- ne si sono ufficialmente in- contrati e hanno definito un «Incapacità e disorganizzazione» protocollo di interventi che varrà sino a giovedì e riguar- di Maria Antonietta Cossu che conta meno di 160mila derà solo il 6 per cento degli ◗ ORISTANO abitanti, dimostra incapacità ultraottantenni oristanesi, e disorganizzazione. Le im- che saranno vaccinati nei Mentre nei vari paesi ci si or- prese si aspettano e pretendo- prossimi due giorni con una ganizza, c’è un versante che no un immediato cambio di procedura che non sarà però sinora non è stato quasi toc- passo», conclude Sergio Cutu- ripetuta nel futuro. cato dalla questione vaccini, li. La nota della Assl non dice eppure è fondamentale se si Intanto Samugheo è il pri- quanti saranno i vaccinati, vuol far ripartire davvero in si- mo Comune dell’Alto Orista- ma ammette che non saran- curezza il mondo del lavoro e nese in cui saranno vaccinati no tutti, e che per questo mo- dell’economia. Confapi ha gli ultraottantenni. La campa- tivo si procederà a estrazione. quindi proposto di impegna- gna di immunizzazione co- Insomma, se si è fortunati re le aziende nella vaccinazio- mincerà domani, ma proba- arriverà in 48 ore il vaccino, ne dei lavoratori, in collabora- bilmente non si esaurirà con altrimenti bisognerà attende- zione con i medici del lavoro una tornata unica. Secondo re non si sa quanto. che possono rendere più velo- le informazioni acquisite L’Incontro. La Assl infatti fa sa- ce e ampia la copertura della dall’amministrazione comu- pere che è ufficialmente parti- campagna di vaccinazione. Il nale, in un primo tempo sarà ta «in provincia la campagna presidente provinciale Sergio inoculato un centinaio di do- di vaccinazione per le perso- Cutuli rilancia la proposta di si e successivamente l’Assl ne di 80 o più anni. A Oristano Il poliambulatorio di via Pira. Difficilmente la struttura diventerà base permanente per le vaccinazioni di massa Confapi nazionale che fareb- renderà note le date per com- da oggi il personale incarica- be ripartire in sicurezza il tes- pletare le operazioni. to dal Comune consegnerà al ni coinvolti questa settimana gnome con la stessa lettera, suto economico della nostra La potenziale platea conta domicilio degli ultraottanten- saranno quelli di Milis, Baula- perché se uno dei coniugi provincia. complessivamente 350 abi- ni una comunicazione di invi- du, Tramatza, Arborea, Zed- avrà un cognome con una let- Leggera crescita «Tutelare chi lavora è fon- tanti fra gli 85 e i 102 anni. In to alla vaccinazione, con la re- diani e San Vero Milis dove, tera ben lontana da quella del damentale e i nostri impren- questa prima fase sarà garan- lativa modulistica (consenso sempre con la collaborazione partner, non sarà chiamato. di contagi ditori potrebbero dare un tita la copertura della fascia informato e scheda anamne- delle amministrazioni comu- Le coppie conviventi non sa- contributo importante alla dei nati tra il 1919 e il 1933. Il stica) e da mercoledì 10 saran- nali, saranno organizzate ranno chiamate insieme. E in Provincia campagna di vaccinazione. Comune sta offrendo il suo no avviate, nel Poliambulato- giornate vaccinali per gli l’impegno del comune, alme- Attraverso i nostri medici del supporto sia sul fronte logisti- rio di via Michele Pira, le ino- Over 80». Sin qui la nota della no in questa fase, formalizza- lavoro potremmo vaccinare i co che organizzativo: ieri è culazioni. Per garantire l’equi- Assl. to solo ieri, si esaurisce nell’e- Mentre in città si registrano nostri collaboratori, in sicu- stato fatto un sopralluogo nel- tà di accesso, si partirà con i I vaccinati. Saranno solo 180 strazione e nella comunica- sei guarigioni e due nuovi rezza, in pochissimo tempo, la palestra comunale scelta cognomi che iniziano con let- gli ultraottantenni del capo- zione ai 180 fortunati, è pro- contagi, a Ghilarza Dopo un dando una mano al sistema per fare le somministrazioni tera estratta a sorte. Per le vac- luogo vaccinati questa setti- prio il caso di dirlo, della vac- periodo di tregua è scoppiato sanitario e finalmente potre- e, nel contempo, sono stati di- cinazioni delle settimane suc- mana dalla Assl al poliambu- cinazione. Non si sa cosa suc- un nuovo focolaio di mo lavorare in tranquillità. I stribuiti i moduli di adesione cessive le convocazioni passe- latorio di via Pira. Il Comune cederà se per qualsivoglia mo- coronavirus. Nel giro di pochi nostri imprenditori sono stati a tutti gli utenti in elenco. «La ranno in carico al Centro Uni- domani estrarrà una lettera a tivo il “vincitore” di questa giorni sono stati registrati sei particolarmente colpiti da delegata ai Servizi sociali Ile- co di Prenotazione. I dettagli caso e, partendo dal primo lotteria sanitaria non potrà re- casi di positività all'interno di questa pandemia, ma non si nia Barra e l’assessora Cinzia organizzativi sono stati defini- nome in elenco, andrà avanti carsi in via Pira. La sua dose quattro nuclei familiari sono fermati e hanno cercato Madau hanno gestito la parte ti oggi nel corso di un incon- per un totale di 180 persone sarà destinata ad altre catego- diversi ma collegati dai di garantire la massima sicu- relativa alla trasmissione dei tro tenutosi in Comune a cui che si vedranno consegnare a rie, non a chi occupa i posti rapporti di amicizia tra i più rezza ai loro collaboratori ac- dati all’Assl, mentre i barra- hanno partecipato il sindaco casa loro la lettera di convoca- immediatamente successivi giovani. Anche a Norbello il collandosi i costi dei test rapi- celli stanno consegnando la e i funzionari zione esclusivamente per al 180esimo. Covid si è risvegliato, con un di con i quali lavorano fianco documentazione casa per ca- del municipio, il commissa- mercoledì e giovedì, con indi- Il futuro. Cosa succederà dal- nuovo e finora unico caso. a fianco ogni giorno». sa e stiamo valutando se riti- rio straordinario Assl France- cato orario e giorno, senza la prossima è ancora incerto. A Paulilatino i contagi sono Le piccole e medie indu- rare a domicilio i moduli com- sco Cossu, il direttore del di- possibilità di modifica. Vener- L’unica notizia che filtra dalla tre, un militare e i genitori di strie di Confapi sono pronte a pilati o chiedere ai cittadini di stretto socio-sanitario di Ori- dì e sabato saranno dedicati nebbia è che per le vaccina- un alunno della seconda fare la loro parte, ma auspica- consegnarli direttamente al stano Peppinetto Figus e i re- alle seconde dosi per chi era zioni relative alla prossima elementare. no che il sistema sanitario ter- momento della vaccinazio- sponsabili del volontariato stato vaccinato tre settimane settimana si darà «comunica- La classe è in quarantena da ritoriale sia efficiente: «La len- ne», ha detto ieri il sindaco della Protezione Civile. Oltre fa. Le coppie di ultraottanten- zione nei prossimi giorni». una settimana. (mac) tezza della campagna di vac- Basilio Patta. a quello di Oristano, i Comu- ni devono sperare di avere co- (g.cen.) cinazione, in una provincia ©RIPRODUZIONE RISERVATA

cabras Il lancio della rete non è per tutti

■■ La foce del Tirso è meta quotidiana di tanti pescatori sporti- vi. La maggior parte sono armati di canna e lenza. Ma c'è anche chi preferisce l'antichissima e romantica, ma sempre efficace, tecnica del lancio della rete. fgp SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

36 La denuncia

Amianto, «bomba ecologia» in un rudere di via Sassari ORISTANO Un tetto interamente realizzato in lastre di amianto, sul punto di crollare definitivamente con rischi enormi per la salute dei residenti della zona. Siamo in via Sassari, tra il Foro Boario e la stazione ferroviaria, e la denuncia arriva da Giampaolo Lilliu, presidente dell'associazione Ex esposti amianto. La situazione in effetti è già compromessa: parte del tetto è crollata da tempo, spezzando alcune lastre che dunque hanno già sparso nell'aria la fibra che, se respirata, può provocare gravi malattie del sistema respiratorio. «Ma il peggio può ancora essere evitato - conferma Lilliu - se le autorità competenti interverranno per mettere in sicurezza l'immobile e l'area circostante». L'associazione ha inviato una segnalazione al Comune e all'ufficio di igiene pubblica della Assl: «Anche se l'immobile appartiene a privati, il Comune ha il dovere di tutelare i cittadini e obbligare il privato alla bonifica dell'amianto, dopo aver chiesto alla struttura sanitaria competente di effettuare le analisi» spiega Lilliu. L'intervento non può essere rimandato: gli anni di abbandono e le condizioni atmosferiche hanno già trasformato l'immobile in una pericolosa bomba ecologica e sanitaria». (dav.pi.)

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 17 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

36 L'Otto Marzo occasione per un omaggio a coloro che in prima fila hanno combattuto contro il Covid Riconoscimenti per le donne nella sanità

ORISTANOUn anno trascorso in prima linea per combattere un nemico chiamato Covid 19. Sono dedicate alle operatrici della sanità oristanese, le sei le targhe (ma il numero è soltanto simbolico) assegnate dalla Fidapa, guidata da Pupa Tarantini.A ricevere l'attestato sono state la direttrice del Servizio di Igiene e sanità pubblica Maria Valentina Marras, la responsabile del reparto di Ostetricia e Ginecologia del San Martino, Francesca Campus, la ex responsabile dell'Unità operativa di Medicina (che ha coordinato il reparto Covid del nosocomonio oristanese) Cinzia Cuccus, responsabile dell'Unità operativa di Endoscopia digestiva Federica Miculan, la direttrice del Pronto soccorso Priscilla Ongetta e la responsabile del reparto di Pediatra Enrica Paderi.Il ringraziamento è stato attribuito alle sei dottoresse oristanesi in rappresentanza di tutte le operatrici sanitarie che in questi mesi hanno affrontato e stanno affrontando la pandemia con grande impegno e spirito di abnegazione. Un ringraziamento a cui si è unito l'arcivescovo Roberto Carboni, che ha ricordato anche gli effetti negativi della pandemia sul lavoro femminile. Ieri mattina, ma presso la direzione sanitaria della Assl, Fenisia Erdas, della commissione regionale per le Pari opportunità, ha invece consegnato una targa di riconoscimento dal personale, in particolare femminile, sanitario nella pandemia, alle dottoresse Annalisa Muscas, Ernesta Floris e Alessandra Lai.Erdas si è quindi recata negli ospedali di Bosa e Ghilarza. Pandemia che ha condizionato gran parte degli eventi per la Giornata internazionale dei diritti delle donne. Solo "Non una di meno" ha tenuto una iniziativa pubblica, in piazza Roma, coordinata da Giulia Carta, con le partecipati rigorosamente distanziate e con le mascherine. Online (trasmesse su You tube)tutte le iniziative del Comune: la presentazione del progetto europeo "Calendaria 2021 Donne d'Europa", che include fra le altre, Eleonora D'Arborea, promossa dall'assessorato alla Cultura e dalla Fondazione Oristano, ma anche la Rassegna di cori femminili "Donne in.. canto" organizzata dal coro Sa Pintadera in occasione del 150° anniversario della nascita di Grazia Deledda, con i cori Sa Pintadera di Oristano, Femminile laconese di Laconi e Prendas de armonia di Mamoiada. Online anche l'iniziativa organizzata dal Centro Antiviolenza Donna Eleonora, l'Associazione Prospettiva Donna, la Biblioteca comunale e il patrocinio degli assessorati alle Politiche sociali e alla Cultura. In Biblioteca e nelle pagine social del Centro antiviolenza e Prospettiva Donna, da ieri sono esposti i lavori del progetto fotografico-emozionale "Noi ci siamo e R-Esistiamo", che ha coinvolto le donne della casa rifugio, che hanno vissuto sulla propria pelle una relazione violenta, un abuso fisico o psicologico.

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 18 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

37 cabras

Carta dei diritti della bambina, impegno della commissione CABRAS Nella Giornata Internazionale della donna, la Commissione comunale per l'Equità fra i generi e le Pari opportunità ha adottato la Carta dei diritti della Bambina. Il documento è stato redatto da 'Business & Professional Women', e promosso dalla Federazione italiana 'Donne, Arti, Professioni, Affari'. La carta originale, risalente al 1997, è stata aggiornata nel settembre 2016 e oggi è composta da 9 articoli che ispirano la Convenzione ONU sui Diritti del fanciullo del 1989 e distinguono i diritti della bambina da quelli del bambino in termini di caratteristiche e bisogni, focalizzandosi sulle diverse connotazioni fisiche ed emozionali. «È il punto di partenza per l'affermazione e la tutela dei diritti delle donne fin dalla nascita», dichiara Laura Celletti, presidente della Commissione e Assessora alle Politiche sociali, sanitarie e assistenziali. «Proporremo l'adozione della Carta anche al Consiglio comunale e ne doneremo una copia all'Istituto comprensivo di Cabras». (p.camedda)

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 19

SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

2 PRIMO PIANO martedì 9 marzo In 800 a Olbia, buona la prima: code con qualche polemica Trolley alla mano, aspettano un passaggio da un amico. Sbarcati da Livorno una mezz'ora prima, e da pochi minuti fuori dall'area sterile, si dicono soddisfatti: «Aspettiamo l'esito del tampone che ci arriverà via mail. Siamo contenti dell'iniziativa se aiuta la Sardegna a rimanere libera dal Covid». Gli autotrasportatori, invece, protestano. «Non è possibile fare la fila», sbotta Giuseppe, commerciante di beni deperibili. «Meglio che ci facciano il vaccino, noi viaggiamo ogni giorno e non possiamo sottoporci a trenta test al mese». Area controlli Nella prima giornata di tamponi anti-Covid all'Isola Bianca, la coda verso la postazione allestita da Ats appare già alle 6.30. Inizialmente composta, poi sempre più accesa; le file diventano due, i camionisti hanno fretta di raggiungere le proprie destinazioni. Così, in corsa, si aggiusta il tiro: autotrasportatori, con tampone da presentare entro 48 ore dallo sbarco, che ripartono grazie a una corsia preferenziale; stranieri, non in possesso di tessera sanitaria e che richiedono un registrazione più lunga, “spostati” in una fila dedicata. Sono infatti circa 725 i passeggeri sbarcati dalle tre navi, (Moby e Grimaldi in arrivo da Livorno, Tirrenia da Civitavecchia), di questi oltre 400 non in possesso di certificazione attestante vaccinazione o tampone. Per lo scalo marittimo olbiese un importante stress- test che, tutto sommato, ha retto bene anche grazie all'evidente sforzo logistico e organizzativo messo in campo da Autorità Portuale, Capitaneria di porto e Protezione Civile. A fine giornata sono circa 300 i tamponi effettuati e due le positività accertate. I commenti «Ci aspettiamo un grosso incremento della campagna vaccinale in questi venti giorni di Ordinanza regionale - commenta Alberto Fozzi, ingegnere della protezione civile - e un lockdown generalizzato ci aiuterebbe a fare sempre meno tamponi all'arrivo nell'Isola. Noi abbiamo messo in campo molte delle nostre risorse da domani impegnate anche sul fronte vaccini». «Sostanzialmente i test funzionano anche da deterrente per chi vuole entrare nell'Isola senza tampone o vaccino - precisa Franco Logias, commissario straordinario Assl Olbia- ci aspettiamo che sempre più passeggeri arrivino col test». Gli scali Nello scalo di Golfo Aranci circa 182 i passeggeri in arrivo, 32 i tamponi effettuati e un paio i test in fase di accertamento. Nel piccolo porto di Santa Teresa Gallura due le tratte per la Corsica, circa cinquanta i passeggeri (soprattutto camionisti) a corsa e 25 i tamponi effettuati, tutti negativi. Screening portato a casa e giornata leggera per il “Costa Smeralda”. Lo scalo aeroportuale, ancora con traffico a basso regime, ha visto transitare circa 130 passeggeri, solo 30 i tamponi rapidi effettuati, molti coloro che hanno deciso di presentare il certificato di negatività entro le 48 ore, soprattutto non residenti. E se la prova generale ha tenuto, ora i vertici della struttura, di concerto con Ats, ragionano sulla possibilità di aumentare le postazioni dei test, anche al porto. Il "Costa Smeralda" li affiancherà al centro avanzato di controllo che grazie all'accordo col Mater Olbia fornirà test rapidi soprattutto dedicati agli stranieri. Viviana Montaldo

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 20 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

2 PRIMO PIANO martedì 9 marzo «La legittimità dell'ordinanza regionale dipende da ciò che accade dopo il test» «La legittimità dell'ordinanza firmata dal presidente Solinas dipende dalle scelte che verranno fatte per farla rispettare di fronte alla positività di un cittadino». Pietro Ciarlo, ordinario di Diritto costituzionale dell'Università di Cagliari, analizza i profili giuridici del provvedimento che da ieri regolamenta gli accessi sull'Isola di chi sbarca da aerei e traghetti. Atto adottato per cercare di limitare la circolazione del virus e preservare lo status di “zona bianca” recentemente conquistato. Professor Ciarlo, l'ordinanza che impone di effettuare tamponi o di esibire un certificato di negatività è in linea con i principi del nostro ordinamento? «Il testo mi sembra abbastanza equilibrato. Precisiamo subito che il provvedimento non vieta l'ingresso sul territorio sardo: questo avrebbe causato dei problemi di natura costituzionale. Chi è sprovvisto di certificato non viene respinto e ricacciato indietro. Per definire pienamente legittimo il provvedimento dobbiamo capire cosa succede quando un cittadino viene diagnosticato come positivo». In che senso? «La Regione deve adottare regole chiare per stabilire dove, e come, deve essere fatta la quarantena. Non tutte le persone che arrivano sono residenti o proprietari di immobili. Molti viaggiano per lavoro e non possono certo essere obbligati a pernottare presso alberghi o altre strutture». L'amministrazione dovrebbe farsi carico di queste spese? «Io ritengo di sì. Sono interventi che rientrano nella gestione delle politiche sanitarie: materia di competenza regionale. Non tutto può essere regolato e gestito dallo Stato. Qualche mese fa si era parlato dei cosiddetti “Covid hotel”, realtà che possono tornare utili per la gestione di queste persone. Cittadini che non possono essere lasciati in balia degli eventi. C'è chi arriva senza sintomi e chi avrà diritto a cure tempestive nel breve periodo. La poca chiarezza sulla gestione di queste fattispecie potrebbe essere un elemento di debolezza dell'ordinanza. Anche perché non possiamo rimettere sull'aereo chi abbiamo detto che è positivo». La Giunta dovrebbe adottare altri accorgimenti? «A prescindere da questa ordinanza, una effettiva tutela della salute pubblica può essere perseguita solo accelerando sul fronte della campagna vaccinale. Non mi sembra possibile che i nostri indicatori siano peggiori di quelli della Calabria; territorio dove la sanità ha gravissimi problemi anche a causa della presenza della criminalità organizzata. Ci sono troppe disparità con altre Regioni del Paese. Abbiamo la capacità per vaccinare più in fretta i sardi». Matteo Mascia

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 21 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

2 PRIMO PIANO martedì 9 marzo A Porto Torres e Alghero gli esami sono tutti negativi Prima risposta positiva ai controlli nei porti e aeroporti del Nord Ovest della Sardegna. La macchina organizzativa dei test sperimentata nello scalo marittimo di Porto Torres e all'aeroporto di Alghero è riuscita a gestire l'afflusso degli arrivi, per ora limitato, senza grandi difficoltà. La Protezione civile regionale ha coordinato la logistica e le risorse umane in collaborazione con Ats, l'Autorità di sistema portuale, forze dell'ordine e altre squadre di monitoraggio delle tensostrutture allestite nella banchina del molo di ponente. Due postazioni e otto operatori sanitari, di cui due medici e sei infermieri, che hanno effettuato il test antigenico a 97 passeggeri, risultati tutti negativi, su 146 persone sbarcate ieri mattina dal traghetto Janas della Tirrenia. Altri 43 passeggeri avevano già fatto il test prima della partenza, mentre ulteriori sei risultavano vaccinati. «Ritorno a casa dopo un anno e mezzo con il vaccino già fatto», ha detto un giovane originario di Austis, emigrato per lavoro. «Siamo soddisfatti», commenta Massimo Temussi, commissario straordinario dell'Ares-Ats. «Per quanto riguarda gli arrivi più o meno ci siamo basati sulle statistiche dell'ultima settimana, però occorre ancora testare il sistema, perché la difficoltà è capire lo standard dell'équipe in campo, rispetto alle persone che si sottoporranno ai test». Operativa anche la Cor.Sa, Centrale operativa regionale per la gestione dell'emergenza, in questa fase delegata all'organizzazione dello screening di porti e aeroporti con il benestare dell'Ats. Positivo anche l'andamento nell'aeroporto di Alghero: al terminal arrivi sono sbarcati 46 passeggeri, di questi solo 25 si sono sottoposti al test con esito negativo. Mariangela Pala

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 22 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

3 PRIMO PIANO martedì 9 marzo Aeroporti e porti, duemila tamponi Solinas: è nato il modello Sardegna La Regione ha gettato la rete negli scali aerei e marittimi sardi e, nel primo giorno della grande operazione di tamponi per chi entra nell'Isola - più di duemila -, in quella stessa rete sono rimasti impigliati in due. A dire il vero erano sei, ma poi i due passeggeri giunti in traghetto a Olbia, risultati positivi al tampone antigenico nella postazione dell'Ats, sono risultati negativi al più preciso tampone molecolare. Stesso discorso per i due positivi all'antigenico di ieri mattina allo scalo di Elmas, certificati poi come negativi al test più preciso. Resta il dubbio su un passeggero positivo a Elmas ieri sera e su quello sbarcato da un aereo ad Alghero in mattinata: si è in attesa della “prova d'appello” dopo la prima positività. Esame immediato Dei 236 passeggeri giunti con i voli da Milano e da Roma di ieri mattina, il 54% è stato sottoposto al tampone antigenico all'arrivo a Elmas. Il 30% aveva il certificato di un test svolto entro le 48 ore precedenti, mentre il 10% dovrà presentare l'esito del tampone cui è obbligatorio sottoporsi in città entro domani. Buon inizio L'Ats ha schierato centinaia di persone negli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero e nei porti di Cagliari, Olbia, Porto Torres, Golfo Aranci e Santa Teresa di Gallura. In totale, sono stati sottoposti al test oltre mille passeggeri, senza intoppi se non la lunga attesa - per chi si è dovuto sottoporre all'antigenico - dell'esito del molecolare. Molecolari, dati in un'ora «Quell'attesa finirà fra oggi e domani», assicura il commissario straordinario dell'Ats, Massimo Temussi, «perché in mattinata ci saranno consegnati i dispositivi appena acquistati. Consentono», aggiunge, «di processare in porti e aeroporti anche i tamponi molecolari, nel tempo di un'ora». Ieri, per i sei secondi test cui sono stati sottoposti i positivi al primo, è stato necessario inviare i tamponi al Santissima Trinità di Cagliari e in centri di analisi del Nord Sardegna, dove quattro diagnosi sono state ribaltate: negative. «Ora, invece, il tampone molecolare si analizzerà in porti e aeroporti, abbattendo le attese di chi è positivo al primo test», conclude Temussi. Tempi rapidi Certo, voli e traversate sono pochi, considerato il divieto di recarsi in altre regioni se non per motivi di lavoro, di salute o urgenti, e tutto è stato rapido e preciso. La situazione si complicherà quando i collegamenti saranno di più: «Però più persone sapranno che per venire in Sardegna bisogna fare il tampone», commenta Vincenzo Serra, della direzione generale di Ats, «e aumenteranno i vaccinati, esentati dal test». L'orgoglio di Solinas Il presidente della Regione, Christian Solinas, loda il «modello Sardegna» che ha proposto al premier Mario Draghi, chiedendo di considerare l'Isola «un test nazionale. Nei nostri porti e aeroporti», ha detto Solinas durante un incontro con gli operatori del turismo, «abbiamo un efficace e gratuito sistema di controllo che, con la vaccinazione di massa, consoliderà un modello Sardegna di grande impatto mediatico. Questo ci consentirà di gestire la stagione estiva in sicurezza. Lo avevamo già detto all'inizio della scorsa estate: era necessario un filtro all'ingresso per consolidare l'ottimo indice di positività, ma non ci hanno ascoltati. Essere la prima regione italiana in zona bianca, una conquista frutto dell'impegno e del sacrificio di cittadini e istituzioni, rappresenta un ottimo punto di partenza anche per il rilancio del comparto turistico». Solinas ha voluto ringraziare gli operatori sanitari di Ats, la Protezione civile, il personale di porti e aeroporti e le forze dell'ordine «per gli ottimi risultati raggiunti già nella prima giornata di screening nei confronti di chi arriva in Sardegna». La collaborazione Il segreto, a quanto pare, è «parlare la stessa lingua: società di gestione degli aeroporti, autorità

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 23 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA portuale, sanità e protezione civile», commenta Renato Branca, amministratore delegato di Sogaer (aeroporto di Elmas), «lo stanno facendo. La collaborazione è ottima». E oggi si ricomincia in tutta la Sardegna, che con questa operazione tenta di tenere il virus fuori dalla porta mentre aumenta la quota dei vaccinati, quindi di immuni al Covid-19. Luigi Almiento

3 PRIMO PIANO martedì 9 marzo I positivi? «A casa o in sei Covid hotel» Finché sono sardi (per nascita o residenza), è immaginabile che vogliano isolarsi a casa propria e lì attendere l'esito del secondo tampone, quello molecolare, dopo la positività all'antigenico somministrato nella sala arrivi di porti e aeroporti dell'Isola. È il famoso “isolamento volontario”, cioè quello di attesa del responso dopo il primo esame positivo. Se poi il viaggiatore risulta contagiato anche al secondo test, da fare subito, quell'isolamento diventa obbligatorio fino a quando il tampone non ritorna negativo, e di nuovo i sardi - o quantomeno chi ha un luogo dove andare a rinchiudersi nell'Isola - scelgono dove trascorrere questo periodo di totale solitudine, lontano da tutti. Parliamo ovviamente di asintomatici o di paucisintomatici: per chi sta male, sono ovvi il soccorso di un'ambulanza e il ricovero in un ospedale Covid. Dove vanno i non sardi? Problema non da poco, considerato che i controlli sanitari si fanno all'arrivo, cioè quando i passeggeri che hanno il Covid sono già in Sardegna e, a quel punto, non possono imbarcarsi di nuovo in nave o sull'aereo per ritornare a casa: chi è risultato positivo non è ammesso a bordo. E dove vanno? Di nuovo: se hanno un punto d'appoggio, lo raggiungono e lì devono rimanere fino a quando i tamponi non si negativizzano. E se quel punto d'appoggio invece non ce l'hanno, allora ci sono i Covid hotel: due in tutta la Sardegna (Oristano e Santa Maria Coghinas, quindi lontano da Cagliari), ma oggi l'Ats firma per altri quattro. Uno di questi è nel Capoluogo. Il trasferimento Problema risolto? Non proprio. Già, perché dovunque si debba andare a isolarsi, se non si dispone di un'auto o di un altro mezzo di trasporto la questione diventa un problema. «Un passeggero positivo all'antigenico, che può anche fornire un risultato falsato, nell'attesa dell'esito del successivo tampone molecolare è autorizzato a spostarsi ad esempio in taxi», spiega Massimo Temussi, commissario straordinario dell'Azienda tutela salute della Regione, «purché indossi correttamente la mascherina, si disinfetti le mani e segua tutte le regole sempre valide». Se poi risulta positivo anche al tampone molecolare, la questione si complica parecchio: «A quel punto», aggiunge Temussi, «se il passeggero positivo al coronavirus giunto in Sardegna non ha dove andare né mezzo per andarci, avrà diritto a un letto in un Covid hotel e un trasporto in autoambulanza per raggiungerlo», scandisce ancora Temussi. Fermo restando che, se è in grado di guidare e ha un mezzo, è autorizzato a compiere da solo esclusivamente il tragitto che conduce al Covid hotel. Dopodiché, inizia la clausura forzata fino alla negatività, qualunque sia il periodo di tempo necessario per conquistarla. (l. a.)

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 24 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

3 PRIMO PIANO martedì 9 marzo Chi si sottrae ai controlli sarà segnalato alla polizia Un certificato di negatività al test rilasciato da non più di 48 ore (a meno che non si sia vaccinati contro il Covid-19, basta il certificato), e subito si tira diritto verso l'uscita del porto o dell'aeroporto. Oppure ci si sottopone al tampone antigenico rapido all'arrivo nello scalo sardo. C'è anche una terza via: non si fa né l'una né l'altra cosa, ma si prende l'impegno di ripresentarsi entro 48 ore con il referto di un tampone antigenico eseguito qui da noi. Le forze dell'ordine Al passeggero in arrivo nell'Isola si chiede quale busta voglia scegliere: la uno, la due o la tre? E se a interessargli è la terza, cioè sottoporsi al tampone rapido e comunicarne l'esito entro 48 ore, farà bene a mantenere la promessa, altrimenti potrebbe trovarsi la polizia alle calcagna. I vertici dell'Azienda per la tutela della salute (l'Ats), al riguardo sono molto chiari: «Chi si sottrae al test e di fatto aggira i controlli, non resterà impunito: quelle persone saranno segnalate alla polizia, affinché le rintracci e le sanzioni». Sanzioni ai disobbedienti Sistemati in questo modo i “furbi”, restano da affrontare i “furbissimi”: quelli che, all'arrivo in un porto o aeroporto sardo, prendono l'impegno di ripresentarsi entro 48 ore con il referto di un tampone fatto qui, invece ripartono per la Penisola il giorno dopo e non si fanno più vedere. I vertici di Ats mostrano di non preoccuparsene: «Tanto, la polizia c'è in tutta l'Italia». (l. a.)

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 25 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

4 PRIMO PIANO martedì 9 marzo In Italia superate 100mila vittime L'Italia supera i 100mila morti dall'inizio della pandemia e si colora sempre più di rosso a causa delle varianti del virus che spingono verso l'alto la curva dei contagi e riportano in sofferenza gli ospedali, con le terapie intensive di 11 regioni già sopra la soglia critica del 30%. Chiusure e restrizioni decise dai governatori che potrebbero anticipare un nuovo intervento del governo a livello nazionale già entro la fine della settimana: le ipotesi vanno dall'anticipo del coprifuoco fino ad una stretta sul modello adottato a Natale, mentre c'è tensione nella stessa maggioranza sulla misura più drastica, il lockdown generale. Le vittime A poco più di un anno dalla morte di Adriano Trevisan, il 78enne di Vò Euganeo che sarà ricordato per sempre come la prima vittima del Covid nel nostro paese, l'Italia supera dunque una soglia simbolica e inimmaginabile fino a 12 mesi fa: i morti per il virus il doppio di quelli di Aids, 34 volte quelli del terremoto dell'Irpinia, 50 volte quelli del Vajont, 300 volte quelli de l'Aquila. Le 318 vittime nelle ultime 24 ore portano infatti il totale a 100.103 e non è affatto finita visto che i ricoveri nelle terapie intensive e nei reparti ospedalieri salgono inesorabilmente (2.700 sono ora i pazienti in rianimazione, 34 più di ieri, e 21.831 quelli nei reparti ordinari, con un incremento di ben 687) e ci sono altri 13.902 positivi, 7mila meno di ieri ma con 90mila tamponi in meno, tanto che il tasso di positività resta stabile al 7,5%. «Piegare la curva» In una situazione simile, con «ogni vita che conta» come dice il premier Mario Draghi, mantenere le misure restrittive e anzi rafforzarle è l'unica strada possibile. «Le prossime ore non saranno facili dobbiamo provare a piegare la curva e richiamare tutti alla massima attenzione», ribadisce il ministro della Salute Roberto Speranza al termine di una giornata in cui ha prima incontrato i tecnici con la collega Mariastella Gelmini e poi ha visto il presidente del Consiglio per informarlo sul nuovo piano vaccini. Nelle prossime ore potrebbe esserci una nuova cabina di regia, in vista del nuovo incontro di giovedì con le regioni, in cui si riaffronteranno i tre temi che sono stati al centro della riunione: distribuzione, logistica, somministrazione. Le ipotesi Ma non è escluso che si possa parlare anche di nuove misure anche se al momento non c'è una decisione definitiva. Le ipotesi vanno dall'anticipo del coprifuoco fino ad una stretta sul modello adottato a Natale, mentre c'è tensione all'interno della stessa maggioranza sulla misura più drastica, il lockdown generale, che al momento però nessuno ha ipotizzato. Matteo Salvini esplicita la contrarietà della Lega: «Chiudere adesso senza vaccini non serve a niente e nessuno». Partiti contro Posizione sulla quale si schiera il governatore della Liguria Giovanni Toti, «totalmente e fortemente contrario all'ipotesi di una chiusura generalizzata». Realista invece il Cav, secondo il quale «la stagione dei sacrifici non è finita e i dati non ci consentono di abbassare la guardia». Per difendere la scuola è invece ad invocare il lockdown «tenerle chiuse e lasciare aperto il resto è inutile e sbagliato. Se devono chiudere allora è preferibile un lockdown generale e breve per poi cercare di riaprire tutto in sicurezza». Il nuovo monitoraggio Con il nuovo monitoraggio la maggior parte delle regioni finirà in fascia rossa e arancione (in giallo potrebbero rimanere solo Sicilia e forse Valle d'Aosta e Liguria) e dunque scatteranno le misure più restrittive, con la chiusura dei ristoranti anche a pranzo, in arancio, e dei negozi, in rosso. Fino a venerdì non dovrebbero dunque esserci nuovi interventi da parte del governo e si continuerà con le misure locali. Da oggi Frosinone è in zona rossa mentre lo saranno da mercoledì le province di Pesaro Urbino e Fermo, che si aggiungono a quelle di Ancona e Macerata e portano quasi tutte le Marche in rosso, e Viareggio. Il Piemonte attenderà venerdì. «Ci avviciniamo ai 250 casi ogni 100mila abitanti, il passaggio è molto probabile» dice l'assessore alla Sanità Luigi Icardi. In Emilia Romagna, una delle regioni più in difficoltà, in rosso potrebbe finire anche le province di Ferrara e di Parma, mentre in Veneto per il momento non cambierà nulla anche se tre province - Padova, Treviso e Verona - sono in sofferenza. Come la Campania.

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 26 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

4 PRIMO PIANO martedì 9 marzo Cade il limite di età per AstraZeneca «Ora si accelera» Cade il limite massimo di età per l'utilizzo del vaccino AstraZeneca. Dopo Gran Bretagna, Francia, Germania e Belgio, anche l'Italia ha dato il via libera al suo impiego nei soggetti con più di 65 anni, escludendo però gli «estremamente vulnerabili» per particolari patologie. L'indicazione è contenuta in nuova circolare del ministero della Salute. Per il vaccino AstraZeneca - finora indicato per la fascia 18-65 anni - la circolare chiarisce come l'estensione d'uso di basi su «ulteriori evidenze scientifiche rese disponibili» che «non solo confermano il profilo di sicurezza favorevole ma indicano che, anche nei soggetti di età superiore ai 65 anni, la somministrazione del vaccino è in grado di indurre significativa protezione sia dallo sviluppo di patologia indotta da SarsCov2 sia dalle forme gravi o addirittura fatali di Covid-19». Su queste basi, e «anche in una prospettiva di sanità pubblica connotata da limitata disponibilità di dosi vaccinali e alla luce della necessità di conferire protezione a fasce di soggetti più esposti, il Consiglio superiore di sanità ha espresso parere favorevole a che il vaccino AstraZeneca possa essere somministrato anche ai soggetti di età superiore ai 65 anni». Tale indicazione non si applica però agli «estremamente vulnerabili», per i quali si conferma l'indicazione a un uso preferenziale dei vaccini a Rna messaggero, cioè Pfizer e Moderna. Quanto alla tempistica della seconda dose, come già indicato nella circolare ministeriale del 10 febbraio che ha recepito le indicazioni dell'Aifa, il richiamo dovrebbe essere somministrato nel corso della dodicesima settimana (da 78 a 84 giorni) e comunque ad una distanza di almeno 10 settimane (63 giorni) dalla prima dose. Con le massicce nuove consegne di fiale previste dal primo aprile - 50 milioni di dosi, come annunciato dal ministro della salute Roberto Speranza - e grazie alla possibilità di utilizzare AstraZeneca anche sugli anziani, la campagna vaccinale potrà dunque avere, come auspicato, una decisa accelerazione. Intanto il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha firmato un decreto «per liberare immediatamente 200 milioni» per interventi di ricerca e riconversione industriale per la produzione dei vaccini, e ha nominato Giovanni Tria, già ministro dell'Economia, consulente economico sul dossier vaccini per la parte che riguarda la produzione industriale nazionale e i rapporti con l'Ue.

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 27 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

4 PRIMO PIANO martedì 9 marzo Vaccini ai magistrati di Sassari, anzi no Vaccini a magistrati e cancellieri degli uffici giudiziari di Sassari: prima arriva la convocazione e poi la Assl la cancella per non meglio precisate ragioni organizzative. L'annuncio della vaccinazione anti Covid di giudici, pm e del personale amministrativo di Tribunale e Procura, ieri si è trasformato rapidamente in un pasticcio. Con qualche strascico polemico. Per molti avvocati sardi, infatti, la vaccinazione solo per i magistrati e soltanto per quelli in servizio a Sassari, è un'operazione del tutto immotivata. In ogni caso, durante la giornata di ieri è successo qualcosa che ha, se è possibile, complicato ulteriormente la vicenda, senza peraltro spegnere le polemiche. La convocazione dei magistrati e dei cancellieri era arrivata informalmente già nel fine settimana. L'appuntamento era per ieri pomeriggio negli ambulatori Assl di Rizzeddu. Ma poche ore prima, è arrivato il dietrofront della Assl di Sassari. È stato spiegato che la vaccinazione è saltata per problematiche legate alla disponibilità del personale medico. Chi si aspettava il vaccino ci è rimasto male. I magistrati e i cancellieri sono categorie a rischio. Il problema è che lo sono ovunque. Gli avvocati hanno saputo subito della convocazione e non hanno gradito. Aldo Luchi, presidente dell'Ordine degli avvocati di Cagliari, ha commentato sui social: «La priorità nella somministrazione dei vaccini può essere giustificata unicamente dalla circostanza inconfutabile che la Giustizia sia un servizio essenziale, ma in questo caso deve riguardare tutti gli operatori e certamente gli avvocati che, tra tutti, sono i più esposti a rischio contagio». Non sono mancate polemiche anche a Sassari, dove è stato chiesto conto del criterio utilizzato per dare la priorità agli uffici giudiziari. Il tutto a pochi giorni dalle polemiche seguite alla decisione di vaccinare docenti e personale dell'Università di Sassari. Il sindaco del capoluogo, Nanni Campus, aveva commentato con durezza la scelta. Andrea Busia

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 28 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

5 PRIMO PIANO martedì 9 marzo Vaccini, la macchina è in moto ma gli operatori non bastano I messaggini continuano ad arrivare agli anziani sardi, in alcune zone gli ultraottantenni vengono chiamati al telefono per fissare un appuntamento senza passare dall'sms, poi il sistema nei prossimi giorni sarà più fluido e ad aprile ci si potrà rivolgere direttamente al Cup per prenotarsi. La macchina si è finalmente messa in moto (ma siamo sempre ultimi in Italia), ora bisogna aprire molti centri di vaccinazione, è necessario trovare spazi ampi dove moltiplicare al massimo le somministrazioni, «ma dobbiamo anche fare i conti con il personale», avverte il commissario straordinario dell'Ats-Ares Massimo Temussi, «abbiamo operatori impegnati su molti fronti, compresi i porti, gli aeroporti e le sedi degli screening, dunque servono più squadre da far scendere in campo per le inoculazioni». Per questo è urgente che i sindacati dei medici di base firmino al più presto l'intesa di collaborazione con la Regione e si rimbocchino le maniche. I grandi centri Alla Fiera di Cagliari, il primo hub inaugurato nell'Isola, domenica sono stati fatti 1.070 vaccini agli ultraottantenni prenotati. Ieri - dopo qualche disguido iniziale dovuto a più appuntamenti fissati alla stessa ora - le operazioni sono andate avanti per tutta la giornata, e alla fine il bilancio è stato intorno alle 800 dosi, perché le persone impegnate erano meno. «L'obiettivo è di fare una media di 1.200 vaccini quotidiani», sottolinea Temussi, «e arrivare fino a 1.500. Ma servono altri vaccinatori, attendiamo il contributo fondamentale dei medici di famiglia, che in altre regioni stanno già lavorando da tempo alla campagna». Intanto Temussi (insieme con il suo staff) è in giro per la Sardegna, da un lato per fare sopralluoghi negli scali, dove da ieri sono scattati i controlli per chi arriva, dall'altro per fare sopralluoghi nei possibili spazi dove allestire gli altri hub vaccinali, in cui si replicherà il modello Fiera che per il momento sta funzionando bene. «Vogliamo partire questa settimana a Olbia, Sassari, dove probabilmente si farà al Promocamera Fiera, a Nuoro e Oristano». A Oristano Dice il sindaco Andrea Lutzu: «Ancora non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione dall'Ats su eventuali spazi da mettere a disposizione come centro vaccinale, comunque ne abbiamo diversi, potrebbe essere allo Smart di Torangius, dove già abbiamo fatto i tamponi, oppure nel nuovo Palazzetto dello sport di Oristano». Intanto decolla comunque la campagna di vaccinazione per gli over 80. A Oristano da oggi il personale incaricato dal Comune consegnerà a domicilio una comunicazione di invito alla vaccinazione, con il modulo del consenso informato e la scheda anamnestica, e da domani saranno avviate le somministrazioni nel Poliambulatorio di via Michele Pira. Per garantire equità di accesso si partirà con i cognomi che iniziano con una lettera estratta a sorte. In seguito, le convocazioni passeranno in carico al Cup. Questa settimana si parte anche a Milis, Bauladu, Tramatza, Arborea, Zeddiani e San Vero Milis. L'interrogazione «In alcune regioni la vaccinazione anti-Covid sta per essere estesa anche ai soggetti "fragili". Dopo gli operatori sanitari, sociosanitari, il personale e gli ospiti delle Rsa, gli over 80, sono previste le persone vulnerabili in caso di contagio, come quelle affette da particolari patologie. Cosa aspetta la Sardegna ad attivare il percorso per questi soggetti?», chiede con un'interrogazione il consigliere regionale del Pd Roberto Deriu. «Vogliamo sapere dall'assessore Nieddu lo stato delle vaccinazioni della fase 1 e i tempi previsti dalle strutture competenti per la vaccinazione dei soggetti vulnerabili». Lo screening Conclusi i tamponi di massa nel capoluogo (l'attesa era di 78mila persone, se ne sono presentate poco più di un terzo, dunque una bassissima affluenza come già accaduto negli altri territori) il sindaco Paolo Truzzu sulla sua pagina Facebook dice «grazie ai circa 30mila cittadini che hanno partecipato, e grazie a tutti i volontari: medici, infermieri, amministrativi, associazioni del terzo settore, croce rossa, esercito,

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 29 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA senza i quali non sarebbe stato possibile organizzare questa due giorni». In città - dopo la prima settimana di zona bianca - il totale dei positivi è di 299 (-35) e i ricoveri in ospedale passano da 34 a 29. Sardi e sicuri prosegue il prossimo weekend nei centri dell'area metropolitana, poi sarà la volta del Sarrabus e del Sarcidano. Entro la fine di aprile saranno coperti anche i restanti territori della Sardegna. Cristina Cossu

5 PRIMO PIANO martedì 9 marzo Il vaccino a 92 anni: «Voglio riabbracciare i miei nipoti» «Sono felice», dice Grazietta Murtas, 92 anni ad aprile, mentre lascia la Fiera di Cagliari dove le è stata somministrata la prima dose del vaccino anti Covid. L'ha accompagnata la figlia Sandra, che l'ha anche aiutata a registrarsi sul sito per prenotare il posto: in due giorni hanno fatto tutto senza problemi. La storia di questa signora è una buona notizia in mezzo ai timori di questi giorni: la dimostrazione che, sia pure con qualche lentezza, il sistema delle immunizzazioni sta iniziando a funzionare. «Sono molto tranquilla, ma lo ero anche prima perché rispettavo tutte le norme. Ho fatto il vaccino perché è giusto farlo», afferma determinata Grazietta Murtas. «Dobbiamo stare molto attenti, soprattutto in questo periodo perché è un attimo lasciarsi andare, ricascarci e piangere dopo. Abbiamo fatto tanti sacrifici nell'ultimo anno, non possiamo arrenderci ora, a un passo dall'obiettivo». Originaria di Villamassargia, Grazietta è una donna arzilla e autosufficiente («vado anche in banca da sola a ritirarmi la pensione»), legatissima alla sua numerosa famiglia: cinque figlie, nove nipoti e sei pronipoti. Ciò che più le manca è il contatto fisico con loro: «Poterli abbracciare e baciare», dice con un velo di tristezza, «sto desiderando di coccolarmeli tutti. Prima ci riunivamo tutti insieme, ma da quando c'è la pandemia, ognuno a casa sua. Quando vengono a trovarmi ogni tanto chiedo loro di togliere la mascherina per vedere il loro viso. Ci mettiamo distanti, apriamo la finestra, li guardo e penso a quando tutto finirà». Donna emancipata e altruista, di carattere pacifico, il suo pensiero va soprattutto ai giovani: «Per voi è pesante, avete rinunciato a tante cose, vi è stato tolto tanto, per questo non bisogna abbassare la guardia e tutti devono fare il vaccino». Ma non nasconde anche la preoccupazione per la situazione economica: «L'Italia è ferma, se collaboriamo e ci rispettiamo usando le mascherine e facendo il vaccino, ne usciremo tutti insieme. Lo dobbiamo alle aziende in difficoltà, ai medici e agli infermieri, e ai tanti morti a causa del virus». Francesca Melis

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 30 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

5 PRIMO PIANO martedì 9 marzo Nell'Isola 68 casi, il tasso di positività si ferma allo 0,2% Sono 41.813 i casi di positività al Covid-19 accertati in Sardegna dall'inizio dell'emergenza. Nell'ultimo aggiornamento dell'Unità di crisi regionale sono stati rilevati 68 nuovi casi. In totale sono stati eseguiti 822.499 tamponi, per un incremento complessivo di 28.227 test rispetto al dato precedente. Il rapporto casi positivi-tamponi eseguiti segna per l'Isola un tasso di positività dello 0,2%. Si registra un nuovo decesso (1.184 in tutto). Sono invece 190 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+2), mentre restano 24 i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.444. I guariti sono complessivamente 27.786 (+95), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente sono 185. Nell'Isola, dei 41.813 casi positivi complessivamente accertati, 10.088 (+46) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.679 (+5) nel Sud Sardegna, 3.501 (+3) a Oristano, 8.252 (+6) a Nuoro, 13.293 (+8) a Sassari. In Italia invece sono 13.902 i test positivi nelle ultime 24 ore in Italia, che portano il totale dall'inizio dell'emergenza a 3.081.368. Ieri i contagi sono stati 20.765. Superata la soglia delle 100mila vittime per Covid. A poco più di un anno dalla morte di Antonio Trevisan, prima vittima del virus nel nostro paese, il totale dei decessi ha raggiunto le 100.103. Nelle ultime 24 ore l'incremento è di 318. Il tasso di positività è stabile al 7,5%.

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 31 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

6 PRIMO PIANO martedì 9 marzo La variante inglese dilaga nelle scuole: alunni e docenti a casa Il Covid ritorna a dilagare nelle scuole e fa riesplodere l'incubo chiusure come a inizio pandemia. Succede a Cagliari, così come a Quartu, Selargius, Sarroch, Dolianova, e altri centri in tutta l'Isola, con un effetto domino che riporta in auge la didattica a distanza. Le misure A Cagliari ieri è stato il turno dell'istituto Giua di via Montecassino, evacuato dopo la conferma della positività di un docente comunicata dall'Ats: un sospetto caso di variante inglese che costringe Comune e dirigenza scolastica a tenere chiuso l'istituto di Pirri fino al 20 di marzo. Alcuni casi di Covid anche nella scuola media Manno di via del Collegio: anche qui il sindaco Paolo Truzzu ha disposto l'interruzione delle attività didattiche in presenza in via precauzionale sino al 20 marzo. Cinque bimbi positivi, fra i tre e i sei anni: chiuse anche le Materne di piazza Medaglia Miracolosa, in questo caso sino al 22 marzo. Cancelli sbarrati anche nella scuola primaria San Michele, sino al 19 marzo. A Quartu non si parla di sospetto caso di variante, ma da ieri la scuola di via Perdalonga, nell'istituto comprensivo 5, resta chiusa. Una decisione messa nero su bianco dal sindaco Graziano Milia dopo la comunicazione inviata dalla dirigente scolastica Anna Pisano, dal quale risulta la presenza «di due alunni positivi in due diverse classi». Il totale delle classi in quarantena sale a tre, in isolamento anche diciassette docenti del plesso scolastico quartese. Nell'ordinanza Milia ha deciso, in via precauzionale, l'interruzione delle attività didattiche in presenza e fissato il rientro in classe per il 19 marzo. Le indagini Per quanto riguarda Selargius invece la decisione è stata drastica. «A seguito della comunicazione relativa a un sospetto caso di positività alla nuova variante del Covid-19, ho appena disposto, con apposita ordinanza, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado sino al 20 marzo, così come da indicazione dell'Ats», ha annunciato ieri il sindaco Gigi Concu suscitando critiche e consensi. «In attesa dell'esito delle indagini epidemiologiche si procederà con la didattica a distanza sino alla ripresa delle lezioni in presenza prevista per il 22, salvo diverse indicazioni. Il personale dell'Ats sta già lavorando per ricostruire i tracciamenti dei contatti e portare avanti la necessaria attività di screening». Tutto parte da un caso di sospetta variante in una scuola primaria, ma l'ordinanza si allargava a tutti e tre gli istituti comprensivi presenti in città, e alle due scuole superiori: tutte chiuse per due settimane. «Ovviamente è una notizia che preoccupa», ha aggiunto il sindaco, «pur trattandosi attualmente solo di un caso sospetto, che ci deve portare a non abbassare la guardia». La diffusione Nuovi casi di positività al coronavirus nella scuola dell'infanzia di via Verdi a Sarroch: il sindaco Salvatore Mattana ha disposto la chiusura di tutti i plessi scolastici almeno fino al 14 marzo, e spiega: «Nelle famiglie dei bimbi positivi ci sono anche fratelli e sorelle che frequentano altri plessi scolastici, quindi - in via precauzionale - in accordo la direzione scolastica abbiamo preferito evitare ogni rischio e interrompere le lezioni in presenza. Ho già contattato l'Ats che sta procedendo ai tracciamenti dei contatti al fine di contenere la diffusione del virus. Allarme contagi anche a Dolianova: da oggi sino al 20 marzo tutte le scuole resteranno chiuse, comprese quelle private. Attualmente sono trenta i casi di positività a Dolianova: otto in più rispetto al precedente aggiornamento. Allarme anche Thiesi dove sono stati scoperti sette casi di variante inglese: restano chiuse le elementari, e da oggi stop anche alla scuola dell'infanzia. (Federica Lai, Ivan Murgana, Severino Sirigu)

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 32 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

6 PRIMO PIANO martedì 9 marzo Cagliari, Sos Pronto soccorso Tra gli effetti collaterali della zona bianca c'è l'aumento sensibile di incidenti stradali e di infortuni in genere. Un problema concreto che stride con il fatto che a Cagliari, a disposizione dell'intera città metropolitana, siano operativi soltanto due dei quattro pronto soccorso esistenti, ovvero il Policlinico di Monserrato e il Brotzu. Chiusi per l'emergenza Covid-19, ormai da mesi, i pronto soccorso del Santissima Trinità e dell'ospedale Marino. La trincea quotidiana Brotzu e Policlinico, personale e posti letto già abbondantemente al di sotto degli organici previsti dalla riforma della rete ospedaliera regionale del 2016, si trovano in una trincea quotidiana denunciata dalle organizzazioni sindacali del personale sanitario nel silenzio assoluto della politica. Numeri spesso da collasso. Qualche giorno fa, a Medicina d'urgenza, nell'ospedale di San Michele, su 38 posti letto, i pazienti erano 45, come denunciato dal NurSind. Il Brotzu, peraltro, è il centro di riferimento per le emergenze di tutta la Sardegna, meta continua di interventi affidati all'elisoccorso o di pazienti trasferiti in ambulanza da altri ospedali sì aperti, ma non in grado di assicurare interventi operatori oltre l'ordinarietà. La clinica ortopedica è stata trasferita mesi fa dal Marino (già privo di chirurgia d'urgenza) al Policlinico, mentre la divisione ortopedica e la chirurgia della mano sono ospitate al Brotzu. Al Santissima, ospedale Covid, ci sono una ventina di posti letto che consentono di alleggerire il Brotzu ma solo per i casi non gravi. Situazioni di forte disagio per tutti gli operatori sanitari e per i pazienti, che si accompagnano ad altri problemi pratici, come la scarsissima dotazione di tamponi molecolari per i ricoveri. L'appello dalle corsie Emergenze quotidiane “nascoste” da altre problematiche più in generale legate al Covid-19, ma che rischiano di esplodere senza un necessario riequilibrio dei carichi di lavoro. Sempre il NurSind denuncia che al Brortzu opera un infermiere ogni quindici pazienti. La riapertura di uno dei due pronto soccorso chiusi da mesi a Cagliari potrebbe consentire di affrontare in modo più “umano” i carichi di lavoro al Policlinico e al Brotzu. E garantire più sicurezza ai pazienti.

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 33 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

8 PRIMO PIANO martedì 9 marzo Un riconoscimento per le professioniste della lotta al Covid Dal nord al sud dell'Isola, un riconoscimento per le donne in trincea negli ospedali nella lotta al Covid. In occasione dell'8 Marzo, Giornata internazionale della Donna, ieri la commissione Pari opportunità della Regione, presieduta da Francesca Ruggiu, ha consegnato delle targhe celebrative alle strutture sanitarie che da un anno fanno di tutto per mitigare in Sardegna i danni dell'epidemia. L'iniziativa ha coinvolto, a Cagliari, l'Azienda ospedaliero-universitaria e l'Azienda Brotzu; nel resto dell'Isola, la consegna è avvenuta all'Assl di Olbia e all'ospedale Mater Olbia, nei presidi ospedalieri di Tempio e La Maddalena, a Nuoro all'Assl e all'Areus, e nell'Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari, dov'era presente anche il presidente del Consiglio regionale Michele Pais. Nella motivazione letta durante la cerimonia al policlinico universitario di Cagliari, so afferma che «la targa è un simbolo che porta un messaggio profondo: aumentare la consapevolezza sull'importanza della parità di genere, per abbattere la disparità e il gap di genere dal punto di vista economico, sociale e culturale che purtroppo si è accentuato ancora di più a causa della pandemia da coronavirus». «Grazie per il pensiero e per il messaggio che questo gesto porta con sé», ha commentato il direttore generale dell'Aou Giorgio Sorrentino: «Sono fortunatissimo ad avere nel mio team due donne straordinarie nel ruolo di direttrice amministrativa e direttrice sanitaria, non potevo fare scelta migliore».

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 34 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

8 PRIMO PIANO martedì 9 marzo In 16 legislature una sola presidente Le donne restano fuori dal Palazzo Appena il 5,96% di consigliere regionali elette in sedici legislature, il 15% (9 in tutto) in quella in corso ma solo perché nel 2019 si è votato con la doppia preferenza di genere. La perfetta parità di genere nelle istituzioni è lontanissima, ma la sua realizzazione - ha rassicurato Christian Solinas in occasione della Giornata internazionale della donna - «è al centro dell'agenda politica della Regione». Questo, ha sottolineato, «è stato un anno tremendamente difficile: le donne hanno pagato un prezzo alto alla crisi sanitaria ed economica, in Sardegna più che altrove». Quindi, «è prioritario favorire l'inclusione». Senza dimenticare che «i fenomeni di violenza hanno subito una recrudescenza e non posso esimermi dal rivolgere un pensiero a tutte le donne che quotidianamente combattono». «Non siamo la priorità» Intanto, nell'Assemblea sarda da quest'anno l'8 Marzo avrà una seduta dedicata. Ieri si parlava di presenza delle donne negli organi di governo della Regione. «Noi legislatori dobbiamo trovare il modo di ridurre differenze che sembrano incolmabili», ha detto il presidente Michele Pais introducendo i lavori e illustrando i dati. Numeri che «fanno rabbrividire» secondo la vicepresidente della Regione Alessandra Zedda, perché «anche se mi onoro di aver contribuito all'approvazione della doppia preferenza, ora la sfida è restare nelle istituzioni». In sedici legislature si contano una sola presidente, 4 vicepresidenti, 1 questora, 9 consigliere segretarie, 8 presidenti di commissione, 5 capigruppo. Quanto alla Giunta: il 6,98% di assessore in tutto. Secondo Laura Caddeo (Progressisti) «occorre scrivere nuove politiche pubbliche in grado di frantumare la disparità». Per Sara Canu (Riformatori) «sarebbe stato utile se oggi i colleghi maschi fossero stati presenti, perché è con loro che va trovata una sintesi». Degli uomini, in effetti, sono stati invitati a partecipare solo i capigruppo, ma - ha specificato Pais - «solo per evitare situazioni di assembramento in Aula, considerato che sono presenti non solo i consiglieri regionali». Rossella Pinna (Pd) ha contestato che «le disparità non sembrano essere una priorità nell'agenda politica», Elena Fancello (Psd'Az) ha concentrato il suo intervento sul mancato coinvolgimento delle donne nell'elaborazione di una seria politica linguistica per la tutela del sardo. Le testimonianze Per Desirè Manca (M5s) «non c'è nulla da festeggiare a parte il ricordo dell'origine della festa, oggi permane una discriminazione nei confronti di tutte le donne, la vivo tutti i giorni sulla mia pelle». Per Annalisa Mele (Lega) «le donne eccellono nello studio, eppure fanno più fatica a integrarsi nel mondo del lavoro». Maria Laura Orrù ha detto che «l'8 Marzo è un giorno di lotta, limitando i diritti delle donne si limita la democrazia. Oggi, per esempio, è necessario coinvolgerle nei progetti del Recovery Fund, per costruire un futuro diverso». L'assessora all'Agricoltura Gabriella Murgia: «Nella mia vita ho dovuto subire situazioni sfavorevoli ma questo mi ha aiutato ad autodeterminarmi». In Aula anche la consigliera regionale di Parità Maria Tiziana Putzolu: «Nel 2020 oltre 100 donne si sono rivolte al mio ufficio segnalando discriminazioni sul posto di lavoro». La presidente del Corecom Susi Ronchi ha analizzato il rapporto donne-media: «Le donne faticano ad avere visibilità negli organi di informazione, esistono forme di sessismo che ostacolano la formazione di leadership al femminile». L'ex consigliera Anna Maria Busia ha ricordato, citandole per nome, le vittime di violenza di genere: 984 donne uccise da mariti e fidanzati dal 2012 a oggi. Roberto Murgia

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 35 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

8 PRIMO PIANO martedì 9 marzo Panca rossa contro la violenza Cagliari si è vestita del colore delle mimose per la Giornata internazionale della donna. Il Municipio si è tinto di giallo e così molte vetrine. Invece ai giardini pubblici, per iniziativa delle assessore alle Pari opportunità Piera Dedola e alla Cultura Paola Piroddi, è stata inaugurata una panchina rossa, per accomunare idealmente l'8 marzo con la piaga della violenza sulle donne. Con le due esponenenti della Giunta Truzzu c'erano anche Stefania Loi e Enrica Anedda, presidenti delle analoghe commissioni consiliari. Fino al 25 novembre, Giornata per l'eliminazione della violenza contro le Donne, verrà inaugurata una panchina rossa in tutti i parchi della città.

8 PRIMO PIANO martedì 9 marzo Mattarella: 73 femminicidi nel 2020, è un tema politico Sharon, Victoria, Roberta, Teodora, Sonia, Piera, Luljeta, Lidia, Clara, Deborah, Rossella, Ilenia. Ben 12 donne uccise da un uomo, solo nel 2021. Il presidente della Repubblica apre il suo discorso per la Giornata internazionale della donna, al Quirinale, con una lista choc di nomi femminili. «Sono state uccise per mano di chi aveva fatto loro credere di amarle», dice. «Impressionante» L'anno passato, prosegue Sergio Mattarella, «le donne assassinate sono state 73. È un fenomeno impressionante, che scuote e interroga la coscienza del Paese». Una tragedia che persiste e addirittura si aggrava, al punto da spingere il capo dello Stato a sottolineare come a volte anche le leggi possano non bastare se non si lavora per costruire una diversa coscienza civile. «Il tema è politico», aggiunge infatti. Che la questione dipenda da un grave gap culturale il presidente lo spiega mettendo sotto accusa un certo lassismo nell'uso della parola e delle frasi fatte: «Il rispetto verso le donne conosce molte declinazioni. Sul piano del linguaggio, innanzitutto. Dobbiamo respingere le parole di supponenza, quando non di odio o di disprezzo verso le donne, che alimentano stereotipi e pregiudizi ottusi e selvaggi, determinando atteggiamenti e comportamenti inaccettabili». Interventi concreti Il premier Mario Draghi non interviene durante l'incontro al Quirinale, ma poco più tardi condividerà le preoccupazioni del capo dello Stato assicurando che anche il Recovery plan interverrà con soldi freschi per ridurre il divario di genere. «È questione che attiene strettamente alla politica», aggiunge. Secondo la presidente del Senato Elisabetta Casellati, «per parlare oggi di parità di genere occorre riconoscere che il potenziale femminile è espressione di un valore economico, oltre che sociale: il capitale umano delle donne, che sono la colonna vertebrale della famiglia e della società, vale più di un punto di Pil». La ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti conferma la partenza del Piano strategico per la parità di genere, su lavoro delle donne, welfare, promozione della leadership femminile.

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 36 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

10 PRIMO PIANO martedì 9 marzo Amianto & veleni, nuovo assalto alla Sardegna Mauro Pili Un vero e proprio assalto di amianto alla terra di Sardegna. Dopo nemmeno settantadue ore dall'ultimo viaggio dei veleni dal nord d'Italia verso l'Isola, nella notte tra domenica e lunedì, una nuova nave carica della sostanza killer ha attraccato al Porto di Cagliari. Sempre al buio, con qualche accorgimento ulteriore per nascondere a occhi indiscreti una montagna di veleni da sotterrare nella discarica tra Carbonia e Gonnesa. Un fiume in piena. A occhio e croce un'altra decina di mezzi pieni di sacchi ciclopici, big bags, con l'emblema rosso e la A di amianto segnata come un epitaffio in ogni contenitore. Questa volta la scelta prevede la segregazione di quei contenitori in un'area inaccessibile, dove lo sguardo dei teleobiettivi si infrange su un muro. Gabbiano d'acciaio Vola il gabbiano d'acciaio quando l'alba schiarisce la notte. Dall'alto tutto è più chiaro: una distesa di tir posizionati a spina di pesce, per renderli impercettibili all'esterno. Eppure sono lì. Undici mezzi pesanti con non meno di venti sacchi da mille chili ciascuno. 220 mila kg della sostanza letale che genera tumori senza appello. Il porto è blindato. Nessuno può entrare. Passa la mattina. Nell'ingresso davanti alla dogana non si affaccia nemmeno per sbaglio un fanale di quelle motrici destinate a trainare quei veleni nel Sulcis. Una pattuglia della Finanza è piazzata all'ingresso-uscita del porto. Una presenza evidente, quasi di routine. Poco prima del pomeriggio i lampeggianti ufficiali, però, lasciano il varco. Via libera. Radio Porto non percepisce quel che sta per succedere. Al posto della pattuglia c'è un'anonima auto grigia, che più grigia non si può. Invisibile. Insospettabile. Il primo camion rosso con a bordo i primi 20 mila chilogrammi di amianto si muove verso l'uscita. Ma non la potrà varcare. La paletta discreta degli uomini in borghese è veloce come un fulmine. Accostare. I due agenti operano con la precisione e la sicurezza del chirurgo. Sanno cosa devono controllare. Non cercano né libretto di circolazione o patente. Invitano l'autista a scendere dal mezzo. Uno di loro sale sul camion e si accomoda all'interno della cabina di guida. Il pilota dell'amianto è a terra. Assiste muto, quasi imbalsamato, all'esproprio temporaneo del volante. Garçonnière Otto interminabili minuti dell'agente dentro quella garçonnière viaggiante. I documenti che l'uomo preleva scendono con lui. A quel punto inizia un primo controllo delle carte di viaggio. Il controllo è per il mittente di quei veleni, la società di trasporti e il ricevente. Nella catena dei rifiuti sono questi i tre perni che rispondono direttamente del materiale trasportato. Ai piani alti gli inquirenti non smettono di domandarsi perché quei rifiuti debbano lasciare il nord Italia, solcare il Tirreno, per raggiungere la discarica della Riverso a Carbonia. I documenti passano di mano in mano sino a quando dal telefono di uno dei due partono una serie di telefonate. Sul posto arriva di tutta fretta, con lampeggianti accesi, una pattuglia della Guardia di Finanza che si posiziona proprio dietro il camion sotto osservazione. Altri due agenti questa volta in uniforme confabulano con i due in borghese. Passano minuti interminabili, le mezz'ora scollinano per due volte le lancette. Dopo un'ora e dieci la comunicazione al camion: proceda. E' difficile immaginare che sia un via libera per andare nel luogo dello scarico. La via intrapresa, però, è quella. Al seguito anche l'anonima macchina grigia. Niente freccia Una volta giunti alla svolta per Carbonia, sulla 130, ti aspetti la freccia a destra. E, invece, niente. Sempre dritto, verso Iglesias. Pensi al giro largo. Il camion, però, in discarica non arriverà mai. Costretto a fermarsi nel suo deposito nella zona industriale di Sa Stoia. Carico di amianto. Bocche cucite su quel blitz inaspettato, fulminio e infinito. Il capitolo discarica dei veleni e viaggi di amianto ha scritto appena la prima pagina. Le verifiche non si chiudono in pochi giorni e la definizione degli intrecci non è roba da flash mob. Stessa fine per un altro mezzo che esce dal porto carico di amianto solo dopo l'ennesimo controllo. Anche il suo pianale non varcherà Monte Onixeddu. La discarica è spettrale, come se si fosse fermata ad uno stop. Nessun mezzo in movimento, nessun mezzo in fila per scaricare. Catena di comando

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 37 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

La catena di comando che spedisce in Sardegna questi veleni è articolata. Non si tratta di una partita solo sarda e gli investigatori sanno bene che la materia dei rifiuti è questione che scotta. Sul caso della discarica della Riverso, infine, pesa come un macigno una delibera della giunta regionale, la numero 59 del 27 novembre del 2020. Sembrerebbe una concessione, quella per costruire il sesto e settimo argine della discarica, due piani in più, in realtà è una mazzata senza appello. La disposizione è vergata come un ordine perentorio, invalicabile: la volumetria netta che potrà essere autorizzata è pari a 233.800 metri cubi. Esclusivamente Peccato che la postilla successiva sia una sentenza: «volumetria costituita da rifiuti provenienti esclusivamente dal territorio regionale». Esclusivamente, come un colpo al cuore e al portafoglio della famiglia napoletana dei Colucci, proprietaria di questa ciclopica montagna dei veleni. Presentano ricorso al Tar Sardegna per l'annullamento della delibera della Regione. L'udienza, però, non è stata ancora fissata e il divieto regionale è in vigore. Tar e Consiglio di Stato, del resto, su analoga situazione sarda si sono già pronunciati: è vietato mandare rifiuti in Sardegna. La guerra dell'amianto e dei veleni è appena agli inizi.

10 PRIMO PIANO martedì 9 marzo «Commissione d'inchiesta» «Oggi più che mai è necessario che la Regione attivi la Commissione speciale per l'amianto». Lo sostiene il Movimento 5 Stelle con il consigliere regionale Alessandro Solinas che afferma: «Stupisce l'immobilismo della Regione di fronte all'arrivo di un enorme carico di amianto proveniente dal Nord Italia».

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 38 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

16 ECONOMIA martedì 9 marzo «Pronti a sbloccare i concorsi pubblici» Governo e sindacati sono pronti a firmare un patto per l'innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale per affrontare la sfida del Piano di ripresa e resilienza: domani alle 11,30 il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta e i leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri si impegneranno in un accordo quadro che dovrebbe essere la base per le nuove relazioni industriali per la riforma della pubblica amministrazione. Il patto si firmerà a palazzo Chigi alla presenza del premier, Mario Draghi. Innovazione Tra i capitoli del documento ci dovrebbero essere la formazione, la digitalizzazione, lo sblocco dei concorsi, l'utilizzo dello smart working una volta che si esaurirà l'emergenza dettata dalla pandemia, le relazioni sindacali, il welfare contrattuale e la revisione dell'ordinamento professionale del settore. Novità Il ministro dell'Economia, Daniele Franco, ha parlato di «importanti innovazioni» in arrivo e ha parlato della sfida alla quale sta lavorando Brunetta per «l'immissione in tempi brevi» di giovani nella pubblica amministrazione in modo da avere le competenze necessarie per gestire i nuovi progetti. L'accordo sarà una cornice all'interno della quale lavorare per poi negoziare sui singoli temi. Sullo smart working dovrebbe esserci un'indicazione di massima per riportarlo sotto l'egida del contratto dopo essere stato in questi mesi di pandemia disciplinato dalla legge mentre per quanto riguarda il welfare contrattuale ci dovrebbe essere un impegno sul suo sviluppo con la definizione successiva delle modalità come ad esempio potrebbe essere l'agevolazione fiscale del salario accessorio. Brunetta che domani farà un'audizione sulle linee programmatiche del suo ministero ha affermato la necessità di sbloccare i concorsi e le procedure già avviate, di modificare strutturalmente i sistemi di reclutamento nella Pubblica amministrazione e di «semplificare e accelerare. La pubblica amministrazione dopo anni di depauperamento, ha detto, deve dotarsi di personale tecnico e amministrativo adeguato per gestire, rendicontare e rendere operativi i progetti del Recovery Plan».

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 39 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

18 CAGLIARI martedì 9 marzo Tumori alla tiroide, interventi ridotti del 30% Alberto Mantovani, l'oncologo e immunologo italiano più citato nel mondo, lo ha detto in un'intervista rilasciata all' Unione nei giorni scorsi: nel Sud Italia, e anche nell'Isola: i ritardi nelle campagne di screening e i rinvii delle visite generati dalla pandemia in corso produrranno effetti pesantissimi sui tumori. A confermarlo c'è una ricerca promossa da Pietro Giorgio Calò e da Fabio Medas, rispettivamente ordinario e ricercatore di Chirurgia generale del Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell'Università, che ha messo in evidenza una riduzione degli interventi chirurgici per tumori maligni tiroidei di circa il 30% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Coinvolti 1.570 pazienti Lo studio, effettuato su 1.570 pazienti, è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista British Journal of Surgery lo studio Thyroid surgery during Covid-19 pandemic in . «La pandemia da Covid-19 ha rappresentato un grave onere per la salute pubblica», si legge nell'articolo. «L'Italia è stata pesantemente colpita, con quasi 2 milioni di casi confermati e quasi 70mila decessi. Durante i primi mesi della pandemia, le risorse sono state concentrate dalle unità operative per non ritardare gli interventi dei tumori maggiormente aggressivi», spiega Calò, che è anche direttore del Dipartimento di Scienze chirurgiche dell'Ateneo cagliaritano. «Il nostro studio sottolinea la necessità di proseguire adeguate attività di screening, chirurgiche e di follow-up per le neoplasie tiroidee», rimarca Medas, «perché un rallentamento di queste attività potrebbe portare nel breve futuro ad un incremento dell'incidenza di tumori con caratteristiche aggressive e prognosi peggiore». Riprendere gli screening Gli autori raccomandano, dunque, alle autorità sanitarie di non ritardare i programmi di screening e le visite programmate, che potrebbero essere spostate in contesti non ospedalieri.

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 40 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

21 AGENDA martedì 9 marzo “Facciamo luce” sull'endometriosi Il 27 marzo la torre del Bastione e i negozi di Cagliari si tingeranno di giallo, come il pericolo o come il sole. Si chiama “Facciamo luce sull'endometriosi”: un'idea dell'associazione Endomarch Italia col patrocinio del Comune, come spiega Gessica Piras, promotrice dell'evento per Cagliari. «Abbiamo sempre organizzato una marcia ma quest'anno per la seconda volta non è stato possibile a causa del coronavirus. Così abbiamo deciso di chiedere in tutti i Comuni di illuminare di giallo un monumento. Ringrazio l'assessora Rita Dedola, la sua assistente Cristina Caddeo e la presidente della commissione pari opportunità Stefania Loi che si sono adoperate per aiutarmi in ogni modo». Si coloreranno di giallo tantissimi monumenti in Italia: anche i negozianti del centro danno il loro appoggio già in questi giorni illuminando di giallo le vetrine, ed esponendo la locandina dell'iniziativa del 27 marzo, giorno in cui si illuminerà il Bastione. Chi vuole può ancora aderire, e tutti possono indossare qualcosa di giallo o esporlo alla finestra: «Sono tutti modi per supportare la nostra causa». L'endometriosi, è una patologia cronica e invalidante che colpisce una donna su dieci: «Molte di noi sono sterili, soffrono di dolori lancinanti, hanno subito interventi distruttivi, stomie, problemi all'apparato urinario. Alcune perdono il lavoro. Eppure è conosciuta pochissimo, sia a livello della popolazione che a livello medico». Per chiedere consiglio e aiuto ci si può rivolgere al gruppo Facebook “Endomarch” e alla pagina “Endometriosi in Sardegna”. Giovanni Lorenzo Porrà

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 41 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

25 HINTERLAND martedì 9 marzo L'ambulatorio diventa il covo degli sbandati Il cancello è stato forzato ed è stata divelta anche una delle due porte d'ingresso, così come una parte della recinzione. All'esterno il piccolo giardino è stato trasformato in discarica di rifiuti, mentre all'interno le stanze vengono utilizzate come latrina da sbandati e tossicodipendenti, tanto che in vari punti ci sono le tracce di fuochi accesi per riscaldarsi. L'edificio È in balia dei vandali l'ex ambulatorio della Guardia medica di Sestu, il locale dell'Ats che per anni ha ospitato anche il centro di salute mentale nella centralissima via Gramsci. Da oltre vent'anni, ovvero da quando i servizi sono stati sposati nel poliambulatorio di via Dante, l'edificio è al centro di un braccio di ferro tra il Comune che lo chiedeva per allestire uffici e servizi per la popolazione e l'azienda per la tutela della salute che ne ha formalmente la proprietà, ma che l'ha lasciato in uno stato di quasi abbandono. Per fortuna, qualche tempo fa, gli operai inviati dall'Ats hanno potato e ripulito i grossi alberi che abbellivano il giardino e che rischiavano di cadere, ma ora da tempo l'intera proprietà è in balia dei vandali che la stanno devastando. «Scrivetelo che è una vergogna», ripetevano ieri sera gli anziani che trascorrono i pomeriggi in via Gramsci, davanti all'associazione bocciofila ospitata nell'ex sezione del Pci. «È un rifugio per i ratti e ci vanno i drogati di notte. Nel migliore dei casi viene utilizzata come bagno». Guardando dall'esterno lo scenario è desolante: una parte della recinzione è stata divelta e anche la serratura del grosso cancello in ferro è inservibile, tanto che lo spazio è completamente aperto e accessibile anche ai bambini. Nel vialetto d'ingresso c'è una distesa di spazzatura, ma anche pezzi di sedie e di banchi, decine di lattine e bottiglie di birra, ma anche tanta altra spazzatura. Pareti annerite Scardinato anche il portoncino d'ingresso in legno, l'ex ambulatorio è ormai terra di nessuno: all'interno le tracce di fuochi accesi e fuliggine ovunque, mentre sul pavimento si vedono un vecchio radiatore e altri materiali incenerito. «Viene usato come bagno pubblico», racconta ancora chi vive in zona, «ogni tanto qualcuno appicca il fuoco all'interno con della cartaccia o altro materiale. Sono ricomparsi anche i tossicodipendenti che sembravano scomparsi». E basta intervistare gli anziani che frequentano la piazzetta per capire che l'indignazione è alle stelle, visto che l'edificio si trova in pieno centro, a poche decine di metri dal Municipio. «È vergognoso che nel cuore di Sestu ci sia uno stabile pubblico in queste condizioni», ripete Andrea Lisci, ieri seduto nelle panchine di via Gorizia, «ormai è in un completo stato di abbandono». La richiesta Per dieci anni, l'ex sindaco Aldo Pili aveva chiesto con insistenza alla Asl di trasferire il bene al Comune che voleva utilizzarlo per decentrare alcuni uffici dell'amministrazione. Ma nulla da fare. La trattativa è proseguita anche con la prima cittadina Paola Secci, ma la situazione non è cambiata: l'ex ambulatorio resta in uno stato di totale abbandono. Una latrina in balia di vandali e ratti. Francesco Pinna

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 42 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

28 PROVINCIA DI CAGLIARI martedì 9 marzo Gli studenti e la donazione di midollo L'emergenza sanitaria non blocca le attività di sensibilizzazione per la donazione del midollo osseo e delle cellule staminali nelle scuole di Assemini. Nei giorni scorsi all'istituto Giua il presidente dell'Admo locale, Bruno Calabrese, e Manuela Caddeo, docente referente del progetto “Salute e scuola”, hanno organizzato un incontro in videoconferenza tra alunni e medici della genetica medica “Registro regionale midollo osseo” dell'ospedale Binaghi. Tra loro gli specialisti Roberto Littera e Giada Giustolisi. «In presenza hanno partecipato circa 120 alunni di cinque classi (4° O, 4° R, 4° E, 4° N, 5° N e 5° B), gli altri hanno seguito l'incontro in videoconferenza», dice Calabrese. «È stato un successo: gli alunni si sono dimostrati molto interessati e curiosi, tempestando di domande pertinenti gli specialisti e dicendosi pronti a iscriversi al registro donatori. Ormai c'è la possibilità di donare attraverso la saliva e con altre modalità non invasive. Viene poi analizzato il Dna, i cui dati vengono messi a disposizione del registro nazionale ed europeo con l'obiettivo di salvare la vita a chi ha bisogno del trapianto di midollo. La donazione dei ragazzi (18-35 anni) è fondamentale: in giovane età le cellule staminali si riproducono più velocemente». (l. e.)

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 43 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

29 PROVINCIA DI CAGLIARI martedì 9 marzo Il poliambulatorio resta chiuso Due giorni di stop per l'attività del poliambulatorio di Orroli. Porte chiuse: lo ha comunicato ieri l'Ats (Azienda per la tutela della salute) che dovrà intervenire per ripristinare le difficoltà legate a lavori di ristrutturazione dello stabile L'azienda sanitaria regionale ha inoltre assicurato i pazienti che le visite mediche riprenderanno regolarmente nella giornata du giovedì. L'ambulatorio è strategico per il territorio del Sarcidano dove i collegamenti sono resi difficili da una rete stradale tortuosa. Così negli anni è diventato un punto di riferimento per tutto il territorio in particolare per i paesi più vicini ad Orroli come Nurri ed Escalplano, ma anche Isili, Escolca, Serri, Nurallao e Nuragus e Gergei. Sono presenti il cardiologo, il neurologo e l'odontoiatra che vanno a completare i servizi di medicina territoriale garantiti nel poliambulatorio di Isili. Un lavoro importante in una zona alle prese con parecchie difficoltà sul fronte dell'assistenza sanitaria. Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 14 e il martedì dalle 7,30 alle 18,00 e il venerdì dalle 7,30 alle 19,30. (s. g.)

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 44 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

30 PROVINCIA DI CAGLIARI martedì 9 marzo Diritto alla salute, la protesta delle donne La protesta delle donne proprio nella giornata a loro dedicata in tutto il mondo: un simbolo nel simbolo. Toni pacati, ma una sofferenza evidente tra le manifestanti e gli amministratori ieri pomeriggio presso il piazzale dell'ospedale di Isili. Un sit-in per denunciare con dignità l'agonia della sanità pubblica. La richiesta delle donne è chiara: «Vogliamo un'assistenza sanitaria adeguata. Speriamo», ha detto la sindaca di Nurallao Rita Aida Porru, «di avere risposte da parte di chi ha responsabilità». La denuncia Il Centro Donna e quel rimane del reparto di Ostetricia e ginecologia caduto fa sotto la logica dei numeri erano al centro della protesta di ieri: è andato in pensione l'unico ginecologo e non è stato sostituito, mai avviati gli screening mammari, il servizio è oggi curato da alcune ostetriche relegate in una stanza dell'ospedale. «Non sono mai stati attivati dei percorsi», ha detto Rosalba Boi, 60 della Uil, «eppure la gravidanza fa parte dei livelli assistenziali di emergenza, dobbiamo cercare da sole un ginecologo, dobbiamo organizzarci per rivendicare i diritti che ci spettano». Il comitato Smarrimento e incredulità per un'attenzione che non c'è più. «Dopo cinque anni di lotta» ha detto Luigi Pisci portavoce del comitato “Salute bene comune”, «il nostro ospedale è irriconoscibile, c'è un'inerzia che è davanti agli occhi di tutti, non si può evitare lo spopolamento se non si argina lo spopolamento delle professionalità». La mancanza di specialisti sta paralizzando tutti i servizi dell'ospedale come la Chirurgia. E le condizioni dell'assistenza di base non sono migliori: in diversi paesi del Sarcidano-Barbagia di Seulo mancano medico di famiglia e pediatri. L'immagine è quella di un territorio depredato dei diritti essenziali. La rivendicazione «Non dovremmo essere in piazza», ha detto Ilse Atzori, 55 anni, «né lottare per avere i servizi nel territorio, la nostra dignità è stata schiacciata e non è accettabile». «La sanità è un bene pubblico», ha detto Domenico d'Alessandro, 34 anni, insegnante, «dovrebbe restare fuori dalle logiche dei numeri e di mercato». I sindaci illusi e delusi dalle promesse mai mantenute della Regione hanno occupato simbolicamente l'ultimo piano del San Giuseppe. «L'ospedale è agonizzante», ha detto Luca Pilia (Isili), «ha subito tagli quotidiani, ad oggi non abbiamo più un referente, c'è un'incapacità politica e gestionale». «In tanti anni», ha detto Samuele Gaviano, presidente della Comunità Montana, «ho sentito tanti proclami sulle zone interne ma nessun fatto concreto». «La gente sembra essersi arresa», ha detto Erica Faedda, 37 anni assessora, «ma la lotta dovrebbe essere condivisa». Sonia Gioia

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 45 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

31 MEDIO CAMPIDANO martedì 9 marzo Il futuro ha un mese e si chiama Letizia Il paese di Ussaramanna è in festa per la nascita di un bambino. Non accadeva da tre anni e mezzo. La piccola Letizia Podda è venuta al mondo lo scorso 29 gennaio nell'ospedale Policlinico di Monserrato. Per i genitori, Andrea Podda, 40 anni, e Federica Porcu, 38 anni, veder crescere la propria figlia in un centro di poco più di cinquecento anime è una scelta matura e consapevole: «Contiamo - spiega il neo papà - di abitare a Ussaramanna per lungo tempo. Io sono agricoltore e anche mia moglie è entusiasta della scelta di restare in paese». La scelta Nessun sacrificio quindi: il dilemma se scegliere o meno di trascorrere la propria vita in una comunità dove la casella delle nascite segnava un impietoso zero da tempo, è una riflessione che sta solo nella testa di chi quei numeri li analizza freddamente: «Federica ed io - spiega Andrea Podda - non ci siamo neppure posti il problema che qui vi fossero pochi bambini, semmai ci è sempre stato chiaro il fatto che in questo posto si può avere un'ottima qualità di vita». E i buoni auspici non mancano di certo: «Ci auguriamo - spiega il papà - che il nostro paese possa tornare a essere popolato quanto lo era durante la mia adolescenza quando almeno si contavano una decina di nati ogni anno». In paese La volontà di abitare in una piccola comunità presuppone però che prima di tutto si creda fortemente nella scelta: «È vero che le possibilità di lavoro in un piccolo paese come il nostro non siano tante, ma credo che se si è convinti dei propri mezzi una soluzione dignitosa si può senz'altro trovare». Senza scordare il fatto che tutti a Ussaramanna si conoscono e si aiutano e che la vita in un piccola comunità allontana stress e tensioni. La gioia Il sindaco di Ussaramanna, Marco Sideri, oltre a non nascondere la sua soddisfazione per la nascita della piccola Letizia, dà la sua ricetta per combattere il fenomeno dello spopolamento: «Il dramma della scarsa natalità riguarda tutta l'Isola e, insieme all'emigrazione, resta il primo dei problemi da affrontare. Per invertire la tendenza credo occorra che la Regione metta in campo per le famiglie risorse durature che accompagnino la crescita del bambino per i primi anni di vita e, allo stesso tempo, si agevoli il recupero delle case nei centri storici da destinare alle giovani coppie». I numeri I dati sono emblematici: se in Sardegna la scarsa natalità è una criticità, in Marmilla i numeri sono addirittura impietosi. Solo nel 2020 si è perso circa l'1,5 per cento della popolazione, un trend che se proiettato al prossimo ventennio potrebbe portare alla perdita di circa un terzo della popolazione. Uno psicodramma le cui conseguenze potrebbero essere devastanti: i servizi essenziali (scuole, banche o attività commerciali) potrebbero infatti andare verso un ridimensionamento o, chissà, scomparire del tutto. Le strategie sul tavolo non mancano di certo, servirà però avere una visione lungimirante soprattutto nelle alte sfere della politica isolana e nazionale. Intanto non resta che augurarsi che in un futuro non troppo lontano in Marmilla sempre più coppie seguano l'esempio dei genitori di Letizia: perché vivere in piccolo paese può essere ancora bellissimo. Simone Muscas

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 46 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

31 MEDIO CAMPIDANO martedì 9 marzo «Mia nipote viaggia su bus pieni, dov'è la prevenzione del Covid?» Stipati sui bus senza possibilità di distanziamento, in dispregio delle disposizioni anti Covid. Decine di studenti di Serramanna che frequentano le scuole superiori di Cagliari protestano per le condizioni del trasporto scolastico, ben oltre i limiti imposti dalle normative per il contenimento della diffusione del contagio da coronavirus. «È gravissimo, alla faccia della coerenza: ai ragazzi viene proibito di andare a mangiare la pizza e poi vengono fatti salire sui bus dove il distanziamento è solo teoria, e viaggiano stipati, uno vicinissimo all'altro», denuncia Jessica Murgia, che parla a nome della nipote minorenne, alunna dell'istituto De Sanctis Deledda di Cagliari. Il problema trasporti, che non riguarda solo gli studenti serramannesi, è documentato dalle fotografie scattate con gli smartphone sui bus e che rimbalzano sui social. «È assurdo quello che stanno vivendo i nostri ragazzi», continua Jessica Murgia, che ha raccolto l'allarme della nipote e di altre decine di compagni e compagne: studenti pendolari di Serramanna. «I ragazzi raggiungono il capoluogo in treno e i problemi sorgono sui bus Ctm, sui quali i ragazzi salgono sia all'andata che al ritorno da scuola. Troppo pieni: così si rischia una nuova ondata di contagi», aggiunge Murgia. Ignazio Pillosu

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 47 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

33 SULCIS IGLESIENTE martedì 9 marzo Campagna di vaccinazione anti-Covid: via alle prenotazioni per gli ultra ottantenni La campagna di vaccinazione anti Covid sta per coinvolgere nel Sulcis Iglesiente anche i cittadini che hanno più di ottanta anni. La Assl di Carbonia ha infatti individuato le sedi in cui iniziare dal 21 di marzo le attività: sono l'istituto comprensivo scuola Deledda-Pascoli di Carbonia, il Palasport di Sant'Antioco e il cinema multisala Madison di Iglesias. Ospiteranno la fase due della campagna di vaccinazione nel rispetto delle classi di priorità stabilite dal calendario regionale. L'organizzazione si deve anche ai medici di base del territorio: hanno fornito l'elenco dei propri assistiti privilegiando gli over 80 che verranno suddivisi in quattro categorie. Nella prima figurano i pazienti da vaccinare in ambiente protetto ospedaliero (le persone che soffrono di allergie particolari o hanno patologie importanti). Nella seconda sono stati inseriti i pazienti da vaccinare a domicilio (cioè le persone allettate). Quindi nel terza categoria i pazienti non allettati e con patologie non importanti ma che tuttavia necessitano di procedure sanitarie particolari pre-vaccino. Infine i pazienti autonomi che possono essere vaccinati nelle strutture indicate dalla Assl. Per le persone appartenenti alle prime due categorie, sarà comunicata la procedura nei prossimi giorni. Per tutti gli altri, il paziente deve rivolgersi al proprio medico e poi prenotarsi presso qualunque sportello Cup su apposite agende che saranno aperte a partire da domani 10 marzo. (a. s.)

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 48 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

39 PRIMA NUORO martedì 9 marzo Ha battuto il Covid ma non può fare la riabilitazione «Si continuerà a morire di Covid perché in Sardegna manca il personale specializzato per la riabilitazione polmonare delle persone che si sono negativizzate». Carlo Verachi, nuorese di 39 anni, dà voce al suo dolore col pensiero rivolto al padre, ricoverato al San Francesco, denunciando una situazione che va oltre l'affetto perché è estesa a livello regionale. Il primo gennaio Antonio Verachi, 84 anni, finisce in ospedale per colpa del Covid. «Dopo pochi giorni è in terapia intensiva, viene intubato. Le speranze sembrano poche ma grazie al lavoro meraviglioso dei medici della Rianimazione, che ringrazio, viene stabilizzato», sottolinea il figlio. Il calvario, però, continua: tracheotomia, ventilatore per la respirazione. Da un paio di settimane il pensionato è negativo al Covid. Perciò viene trasferito nel reparto di Rianimazione no Covid. È vigile, ma non autonomo perché ogni suo respiro è legato a un macchinario. La sua situazione potrebbe migliorare ancora se trovasse posto in una struttura attrezzata per la riabilitazione polmonare che in Sardegna non c'è. «Non viene data la possibilità di arrivare a un miglioramento perché nella nostra Isola non c'è una clinica riabilitativa per lo svezzamento dal macchinario. Senza personale specializzato per questo, qui si continuerà a morire di Covid», dice con profonda amarezza Carlo Verachi. Ha posto il problema all'assessore regionale alla Sanità, ha contattato altre strutture fuori dall'Isola, senza trovare spiragli nonostante il suo impegno instancabile. «In altre regioni le strutture ci sono, ma accettano solo i residenti. La Sardegna deve attrezzarsi», sottolinea. Per ora niente viaggi della speranza. Solo la guerra quotidiana contro le infezioni batteriche a cui questi pazienti fragili sono esposti. Un tunnel dove è difficile vedere la luce senza una struttura che pensi alla riabilitazione di chi è riuscito a battere il Covid.

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 49 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

40 PROVINCIA DI NUORO martedì 9 marzo C'è l'accordo: sepolto il Project financing Fine dei lavori edilizi in 36 mesi, ma ai costi del 2007, e subito accesso alla gestione dei servizi (cup - nella parte del call center - portierato, ristorazione, rifiuti speciali) da parte dei nuovi fornitori nelle gare che sono già state espletate. È in sintesi questa la strada individuata da Ats e società di progetto, per una via d'uscita amichevole dal contenzioso milionario - pendente avanti al Tribunale civile di Nuoro - del Project financing, il contratto da un miliardo di euro in 27 anni per i lavori di ristrutturazione degli ospedali San Francesco e Zonchello di Nuoro, San Camillo di Sorgono e dei distretti sanitari di Macomer e Siniscola, e la gestione dei servizi di portierato, cup, manutenzioni e pulizia. Contratto tale, per dimensioni economiche, un miliardo di euro, da far impallidire contenziosi nazionali molti più famosi, annullato in autotutela nel 2017 dal commissario dell'Assl di Nuoro, Mario Palermo, dopo una delibera dell'Anticorruzione che lo aveva definito illegittimo perché "il rischio imprenditoriale è riposto interamente sul pubblico". Criticità Tra le anomalie, ad esempio, il costo unitario del Cup pagato 32 euro all'ora, cifra che nella sanità pubblica sarda non viene pagata nemmeno a un dirigente medico con 10 anni di anzianità di servizio, con i dipendenti della società Pssc che invece si ritrovavano in busta paga 8, 9 euro. È una vicenda su cui avevano puntato anche gli occhi diverse Procure, dalla Dda di Cagliari, alla Corte dei Conti, ultima arrivata la Procura di Nuoro. Finora nessuno sviluppo. Intesa perfezionata Che le parti in causa stessero trovando una via d'uscita era noto, ora arriva l'ufficialità di uno schema già pronto: è del 2 marzo la delibera del commissario dell'Ats Massimo Temussi (la numero 126) che affida all'avvocato Augusto Vacca del Foro di Roma, un incarico di «assistenza stragiudiziale per parere legale concernente ipotesi transattiva tra Ats e Pssc». Obiettivo «superare le criticità della concessione ancora in essere e che si rende necessario anche definire il completamento dei lavori presso il San Francesco». Ma quella che arriva sul tavolo dello studio legale di Roma è molto più di un'ipotesi. È uno schema concreto e dettagliato, voluto dal presidente della Regione Christian Solinas. La vicenda Dopo l'annullamento del Project, la Pssc, attraverso la società capofila Engie, aveva fatto ricorso davanti al Tribunale civile di Nuoro. Per prendere tempo si erano inserite le società collegate Ph Facility, Logoni, Aep, Arionline. La Pssc vantava pendenze per 30 milioni sui lavori e per 50 milioni di euro per i servizi. Ora l'accordo: l'Assl salderà lavori già fatti per 30 milioni, la Engie terminerà il 40 per cento dei lavori edilizi che rimangono, per circa 20 milioni, in 36 mesi conservando per quel periodo i servizi di pulizia, ausiliariato e cup allo sportello. Gli altri servizi saranno subito affidati ai nuovo concessionari. Attorno ai servizi della Pssc, ruotano ben 600 lavoratori. Di loro, nell'accordo, per ora non c'è traccia. Fabio Ledda

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 50 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

41 OGLIASTRA martedì 9 marzo Caso sospetto, via i test sui bambini Sospesa l'attività didattica in presenza della prima elementare di Cardedu. Dopo il sospetto caso di positività di un alunno, il sindaco Matteo Piras ha firmato l'ordinanza con cui ha disposto, in via precauzionale, la chiusura della classe almeno fino a domani. Il primo cittadino ha invitato tutti i soggetti entrati in contatto con il bimbo positivo a porsi in isolamento fiduciario e attendere di essere contattati dalle autorità sanitarie. A Lotzorai si registra un calo dei positivi: rispetto all'ultimo aggiornamento (10 residenti) oggi se ne contano 8. Crollate invece le quarantene, che passano da 34 a 12. Calano a 19 i casi positivi a Tortolì. Nella cittadina domani e giovedì si terrà la seconda fase delle vaccinazioni agli over 80. Ieri all'ospedale di Lanusei sono stati somministrati 162 vaccini, di cui 162 al personale dell'Istituto comprensivo di Bari Sardo e 85 alle forze di polizia. Oggi vaccini per gli over 80 di Ilbono e Elini. Domani, nei rispettivi hub di riferimento, Arzana e Jerzu e giovedì Lanusei e dalla prossima settimana si riprenderà con le scuole. «L'obiettivo - ha detto Luigi Ferrai, 49 anni, direttore sanitario dell'ospedale di Lanusei - è concludere in 15 giorni la campagna di vaccinazione dell'apparato scolastico». Ro. Se.

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 51 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

41 OGLIASTRA martedì 9 marzo I tecnici rianimano la risonanza Nella sala blindata che ospita la risonanza magnetica ci sono lavori in corso. I tecnici della Philips, casa madre che ha prodotto il macchinario in dotazione all'ospedale di Lanusei, si alternano da qualche giorno per restituire funzionalità allo strumento di diagnostica fuori uso da una quarantina di giorni. Un esperto è arrivato da Milano, un altro collega di Cagliari ha lavorato anche ieri al Nostra Signora della Mercede per rianimare la risonanza magnetica paralizzata dopo l'incauto ingresso in sala, secondo quanto ipotizzato dalla Procura di Lanusei, di un operatore del servizio di sanificazione con materiali metallici, entrati in conflitto con il magnete. Se i tecnici non dovessero incontrare ostacoli nel cronoprogramma, la risonanza magnetica potrebbe tornare funzionante entro il prossimo fine settimana. La vicenda Fino al crac del macchinario, i tecnici di radiologia del Nostra Signora della Mercede soddisfavano anche richieste provenienti da altri centri ospedalieri travolti dall'emergenza Covid. Tra fine gennaio e inizio febbraio è accaduto l'irreparabile. Un operatore della sanificazione avrebbe varcato la soglia della sala protetta con materiali metallici che sarebbero entrati in conflitto con il magnete, la calamita in grado di attirare soltanto il ferro. Il conflitto ha provocato la paralisi del macchinario che ha subito un danno di oltre 100 mila euro, oltre a creare un disservizio che ha causato lo stop delle diagnostiche sui pazienti, costretti a sobbarcarsi ore di viaggio per raggiungere altri ospedali dell'Isola, in particolare quelli di Cagliari e Nuoro che hanno messo a disposizione la propria tecnologia tamponando così l'emergenza di Lanusei. I costi Nella circostanza, oltre al danno materiale provocato dall'incauto accesso, anche l'operatore imprudente avrebbe rischiato la propria incolumità dopo essere stato scaraventato sul pavimento dall'energia del campo elettromagnetico scatenato dalla presenza nemica. Se inizialmente era stato ipotizzato un danno non superiore a 20 mila euro, al termine dell'intervento i costi dovrebbero risultare inferiori a 100 mila euro, 40 mila solo per il gas elio. Ro. Se.

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 52 SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

44 OLBIA E GALLURA martedì 9 marzo Contagi a scuola, famiglie preoccupate C'è preoccupazione tra i genitori della scuola primaria di Via Vignola che lo scorso 24 Febbraio sono stati informati della chiusura temporanea della scuola con l'attivazione della didattica a distanza per quindici giorni per poi assistere al dietrofront che annunciava lo stop di una sola giornata per sanificazione . «A questo punto ci siamo tranquillizzati in quanto si è pensato che la situazione fosse sotto controllo e si fosse riusciti a contenere la diffusione del virus - si legge nella lettera del gruppo dei genitori - Purtroppo così non è stato, ai sei positivi si sono aggiunti alcuni familiari dei bambini anch'essi positivi. Successivamente è stata messa in quarantena una classe terza con casi positivi poi ancora due quarte classi con casi positivi». Senza creare inutili allarmismi, ma invitando all'estrema prudenza, le famiglie ora chiedono maggiore chiarezza sui numeri reali del contagio all'interno della scuola. «Ogni settimana, da circa un mese, vengono chiuse delle classi con bambini e docenti positivi alla variante inglese. Vogliamo avere più informazioni per la salute dei nostri figli e delle nostre famiglie». ( v.m. )

Estratto di stampa a uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 53